venerdì 24 gennaio 2020

Mafia regionale, ovvero: les illusions perdues

Quando ho deciso di militare in una forza conservatrice l'ho fatto per una motivazione molto esplicita, che vi ho chiarito qui. Sapevo che questa mossa mi avrebbe esposto al ludibrio dei "buoni", degli ottimati, degli aristoi di sinistra, e presagivo le difficoltà che questo avrebbe comportato.

Oh, quanto è facile la vita dei buoni "de sinistra", la vita dei piddini! La più lussuosa comodità che essa offre è quella di trasformare l'appartenenza in criterio morale. Ai "buoni", agli aristoi, ai piddini, ai bellaciao, insomma, a quella roba lì, l'albero del bene e del male cresce in giardino: i cattivi fanno presto a schedarli: sono gli altri, cioè noi.

Certo, ubi incommoda, ibi et commoda. L'abbandono dello schieramento "de sinistra", uno schieramento full optional, con il moralismo di serie, privava la mia fragile personalità di una certezza: quella di essere "buono". Ma per fortuna a puntellare la mia animula vagula blandula intervenivano altri elementi: i miei dischi, le mie pubblicazioni internazionali, il vostro affetto, tutta roba che il "buono" medio si sogna (soprattutto l'affetto altrui, anche perché, stranamente, l'uomo, come ogni altro animale, non si affeziona a chi lo prende a calci).

Ora, però, sono di fronte a un passo particolarmente doloroso, per il quale chiedo a tutti voi, compagni di percorso, solidarietà e affetto. Io nove anni fa vi ho inflitto un Folagra moment:


e ora voi, senza volerlo, per il fatto di avermi chiesto un impegno che ho deciso di prendere, me lo state rendendo con gli interessi.

Credo vi sia noto l'episodio delle minacce di Bonaccini a un sindaco del suo territorio. Immagino che ne siate indignati, ma io, quell'uomo, continuo a difenderlo. Voi non lo sapete capire. Voi non sapete vedere la sensibilità di quell'anima fragile che si nasconde dietro i suoi caratteristici occhiali a 52 pollici e dietro l'assenza del simbolo che tutti odiano, diffondendo di sé foto che a confronto il duce durante la battaglia del grano era un languido Tazio dell'emporio Armani. Di questa ostentazione di virilità fa parte, ad adjuvandum, anche l'assumere atteggiamenti da bullo come quelli che si rinvengono nella registrazione che il sindaco, scommettendo sul voto di domenica, ha fatto.

Ma c'è di più. Voi, immagino, moralisti (perché se siete qui un po' piddini lo siete stati anche voi), articolerete con tono sentenzioso che il pesce puzza dalla testa, che un governatore (sarebbe un Presidente, ma lasciamo stare) che si comporta così dà un pessimo esempio, ecc. Ma che c'entra lui, povero Stefano? Lui, gregario come tutti gli insicuri, come tutti i fragili, si è semplicemente conformato a un andazzo diffuso nel territorio che governerà ancora per poche ore. In questo caso la testa puzza perché il corpo è marcio.

Mi ci è voluto un po' a capirlo, e molto di più ad ammetterlo, ma...

Prima è arrivato un Whatsapp di una collega che si stava occupando di selezionare i rappresentanti di lista:


"Paura? E perché mai?", pensavo io, illuso... Siamo nella terra dei "buoni", del bellaciao, di quelli che puoi pensarla in modo diverso da te ma preferisco spararti alla nuca in un angolo buio per non farti dare la mia vita perché tu possa esprimere il tuo pensiero! E di cosa dovrebbero avere paura?

Poi è arrivato un DM di un amico che stava organizzando un piccolo evento elettorale, di profilo locale:



Minacciato? Come? I "buoni" minacciano? I bellaciao, oltre a voler a giorni alterni privare di diritti politici chi non la pensa come loro per il semplice fatto che non la pensa come loro, vogliono anche impedirgli di andare in trattoria? E che mezzi hanno per imporlo?

Poi, a un incontro in sezione a Parma (perché questa volta ho scelto di stare tra la gente e trai militanti), qualcuno racconta qualcosa:

...e allora diciamo che il quadro si è definito. Dalla Regione, dal nostro amico sensibile (lo immagino ogni sera coricarsi leggendo versi di Verlaine, con cui, ne sono certo, ha più in comune di quanto si desuma dalla sua iconografia maschia e bellicosa...), dipendono tanti enti che devono legittimamente, ça va sans dire, effettuare una serie di controlli per la salute pubblica dei cittadini. Tu mi capisci, niente di personale. D'altra parte, il personale è poco, i controlli da fare sono tanti, perché nel mondo del terrore fiscale e della burocrazia assassina e vigliacca a trazione "europea" di carte si muore (oggi, in una azienda, mi dicevano che di quindici dipendenti cinque sono amministrativi: lo chiede Leuropa), e allora se devi decidere chi controllare, magari viene spontaneo farlo con chi rompe i coglioni ha assunto visibilità a causa di alcune sue legittime prese di posizione, soprattutto se insufflato da dei porci mafiosi vicini premurosi.

Ecco.

Io devo fare una cosa che non ho mai fatto, e che non è facile per nessuno, neanche per me.

Io devo chiedervi scusa.

Cosa fosse la "sinistra" credevo di saperlo: chi opera in ambito accademico dà per scontato questo atteggiamento mafioso (e l'ambito accademico è l'humus, direi anzi proprio il letame, su cui i "buoni" prosperano e si rinsaldano nelle loro convinzioni). Sapevo anche che a Bibbiano e dintorni, per una serie di motivi storici, si era insediato chi poteva dare il cattivo esempio. E, infine, constatavo ogni giorno sui media che i "buoni", i bellaciao, per poter continuare a ripetere a se stessi di essere buoni, si davano a pratiche sul cui fondamento e sui cui risultati ci sarebbe da aprire un appassionante dibattito, quali il traghettamento degli ultimi, rigorosamente a casa dei penultimi (mai a casa dei sullodati buoni, degli ottimati).

Ma mai mi sarei potuto immaginare che i "buoni" riuscissero a sentirsi tali nel momento in cui si facevano, come si stanno facendo qui, agenti di un controllo del territorio di puro stampo mafioso, nel momento in cui si dedicano alla delazione spicciola e vigliacca (finora, l'avevo vista praticare solo da illustri accademici dolicocefali). Roba da far impallidire quello che sappiamo della Francia di Vichy, dove però, si sa, i delatori, i vicini di casa che mandavano i controlli, erano quegli altri, cioè i "cattivi" (e i controlli più efficienti, perché li facevano i tedeschi)!

Ma si sa: per i buoni, per i bellaciao, per i piddini, la bontà non risiede nelle opere. La bontà è un optional che ti compri acquistando l'appartenenza, e acquistarla, l'appartenenza, è facile: la si salda con comode rate quotidiane di conformismo.

Ecco: io devo chiedervi scusa. Sapevo, lo avevo intuito dopo la reazione al mio primo articolo, che la sinistra faceva schifo, ma non potevo immaginare che dove essa era così radicata arrivasse a fare così schifo...

E allora, perdonatemi, ma devo intervenire in dichiarazione di voto.

A tutti quelli che come me hanno creduto a un ideale di solidarietà e di progresso condiviso, che non può prescindere dalla libertà di espressione del pensiero, non può concepire la privazione dei diritti politici, i reati di opinione, gli psicoreati; a tutti quelli che sono stati, magari sentimentalmente, ma onestamente, di sinistra, perché si sono riconosciuti in ideologie che avevano un senso, che rispondevano a istanze di giustizia sociale cui era indispensabile dare forma e voce; a tutti quelli cui è venuto a mancare, per i motivi che tante volte qui abbiamo descritto, un riferimento politico che facesse sinceramente proprie queste istanze, che non si facesse, invece, collaborazionista del grande capitale estero, e conseguentemente delatore spicciolo dei piccoli; a tutti quelli che come me hanno vissuto nell'illusione di essere nati nel giusto, e si sono risvegliati in pessima, squallida compagnia; ecco: a tutti voi chiedo una cosa.

So bene che molti di voi conoscono la Lega che i giornaloni raccontano, e non voglio entrare ora in un'apologia del partito con cui mi sono schierato. Non vi chiedo il voto. Vi chiedo di non votare quella roba là turandovi il naso. A tutti noi, a me, come a voi, serve che risorga una sinistra che abbia un senso. Ma perché essa rinasca, prima deve morire.

Accompagnatela all'estremo passo restandovene a casa: i piccoli delatori, i piccoli mafiosi, non meritano che vi disturbiate. Meritano una lezione, e l'avranno. Poi starà a loro riuscire ad apprenderla e a trarne le conseguenze, come starà ovviamente a noi riuscire a governare col mandato che gli elettori ci daranno.








64 commenti:

  1. Magistrale, come sempre. Grazie Presidente.

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  2. Ne uccide piú la penna,che la spada.
    Complimenti

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  3. Me lo sono gustato come un rosolio.
    Grazie!

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  4. Le persone più intelligenti, di solito, sono le più ingenue. Non esiste una sinistra buona, non è mai esistita né MAI esisterà. Forse gli ideali sono buoni, a parte l'odio per il vero cattolicesimo, ma su 100 in malafede è molto se 2 perseguono veramente "l'ideale" e questi ben presto sono emarginati. Vanno spazzati via, senza tentare inutili e patetici dialoghi con malvagi satanisti, quasi si volesse il loro "lasciapassare" per propugnare idee diverse. Meno bacioni e più disprezzoni.

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  5. Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

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  6. Anche nelle Marche, succursale politico /amministrativa della rossa Emilia Romagna, questi atteggiamenti da "buoni" li conosciamo bene, soprattutto se uno ha militato un po' in partiti di opposizione... urge una nuova liberazione

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    1. Caro compaesano mi tocca darti ragione.
      Il pezzo che mi mancava della storia è perché avessero scelto la strada di asfaltare il paese dove loro vivono.
      Quindi asfaltare loro stessi.
      Sbagliavo!!
      Non avevo considerato il sottobosco,quel luogo dove vivi bello paciarotto grazie al monopolio di energia, gas, immondizia, rinnovabili, sanità pubblica e privata ecc ecc
      Dove i fondi UE arrivano veloci e aggratiss....
      Dal 2012 al 2015 nella mia provincia se so magnati tutto, pure le ossa.
      Il mio comune è rimasto con la stratosferica quota del 1% della società che gestisce le acque.
      Tutto catturato con due spicci.
      Del resto se sono li mejo un motivo ce sarà...

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  7. Come proveniente da famiglia di sinistra condivido

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  8. Che dire? A me ha molto colpito il racconto ieri di quella signora sul palco, comunista e col padre partigiano, morto di crepacuore, se non ricordo male, e che aveva detto alla figlia di scappare in Francia, proprio come nel ventennio famoso! Ma trovo insopportabile subire senza reagire! Ma forse sbaglio...

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    1. Il problema è che in un mondo dove l'ideologia non ha né muri e né confini dove scappi?

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  9. NON POTRO' MAI RINGRAZIARLA ABBASTANZA.
    Post da incorniciare, intnto me lo stampo,lo voglio avera anche cartaceo.
    IL PROFUMO DELLA CARTA LA MATTINA PRESTO...(CIT)

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  10. Grazie Prof. Io dopo anni di lettura del blog ho capito il senso di una frase che ripeteva spesso nei primi anni del blog e nei primi video in rete: “Io parlo con tutti”. In questa semplice frase stava il nocciolo della questione: democrazia reale è parlare anche con altri e confrontarsi (anche) con altri (chi, teoricamente, la pensa diversamente da te per appartenenza). A guardarmi indietro le persone di destra o conservatrici (autentiche) hanno sempre cercato la discussione, mentre i sinistri chiudevano la porta forti della loro appartenenza (e questo a qualsiasi livello, io lo ho notato a quello più basso).

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  11. Oggi ho passato alcune ore con un vecchio amico emiliano che non vedevo più da anni. Mi ha raccontato della sua passata esperienza lavorativa come responsabile del personale presso una grossa azienda privata. E mi ha raccontato le squallide vicende di sindacalisti radicali con tessera del glorioso PCI, sempre nelle prime file delle manifestazioni di piazza, che però in occasione degli scioperi in azienda chiedevano permessi e ferie o si presentavano al responsabile per proporre un recupero ore dopo lo sciopero. Perché il conformismo dalle nostre parti ha vestito i panni della sinistra.
    La cosa non mi sorprende oggi, così come non mi sorprendeva anni fa, quando la sinistra l'ho votata e sostenuta per anni, con sincera passione. Anche quando negli anni 90 Prodi ci ha portato nel mattatoio dell'euro e poi è diventato Presidente della Commissione dell'UE, con la copertura dei governi di sinistra e di destra.
    Con Lama, Occhetto, D'Alema, Veltroni e Ciampi, la politica dei redditi, eredità del sopravvalutato Berlinguer, divenne rigore e austerità, moderazione salariale, riduzione della spesa pubblica, privatizzazioni come piovesse, demolizione del ruolo dello Stato in economia. In quegli anni la mia fede desinistra ha vacillato paurosamente, ma mi sfuggiva la comprensione delle cause profonde del nostro declino economico. Ho gioito, con moderazione, all'ingresso nell'euro, più per diffidenza verso quel ceto politico screditato, ma senza comprendere nulla circa le possibili conseguenze tragiche per l'Italia. Il collante dell'antiberlusconismo funzionava in modo infallibile, come il campanello per i cani di Pavlov. Fino al blocco dei contratti, con taglio delle quote variabili dello stipendio, la riforma Fornero e sette anni di ritardo per il pensionamento, il ritardo di anni per poter riscuotere il TFS (liquidazione).
    Come spesso capita e come lei ci ha spiegato, i morsi sulla mia carne viva hanno reso possibile quel processo di approfondimento e conoscenza che mi ha portato qui, a cercare di unire i puntini che fino ad allora non riuscivo nemmeno a riconoscere.
    Per i traditori della sinistra vedo una sola cura: il voto convinto alla Lega di Salvini, per mandare all'inferno questa classe dirigente di sinistra ottusa, arrogante, incapace e serva del potere finanziario straniero.
    E' destra? Certo, è destra!
    Ma almeno non si nasconde dietro l'alibi del perbenismo ipocrita e stucchevole di certa sinistra con il Rolex al polso.
    Buon voto a tutti coloro che domenica hanno la possibilità di cambiare il destino della mia Regione.
    Un ringraziamento particolare a lei per aver aperto questo prezioso blog.

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  12. Che sofferenza leggere questo scritto e riconoscersi in molti passi e piangere... Purtroppo non abito in Emilia, ma in Lombardia, come vorrei poter votare...sto usando troppi punti sospensivi.Se le elezioni andranno come speriamo brindero'con un ottimo Bellavista. La Lega non è perfetta, certe posizioni soprattutto in politica estera non le condivido, ma la sinistra "ufficiale" deve essere rasa al suolo per poter avere una reale alternativa. Il fine non giustifica mai i mezzi, ma il nemico del mio nemico è mio amico. Questa è la mia riflessione. Grazie per il suo impegno. Incrociamo le dita e mettiamo le bottiglie in frigo.

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  13. «Il sovrano Tai si addormenta pacificamente; si sveglia in tutta tranquillità; poco gli importa che lo si consideri un cavallo od un bue; il suo sentimento è sincero e la sua virtù autentica. Non ha mai denigrato altri uomini».
    Zhuang-zi

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  14. Fantastico! Questa notte farò sogni meravigliosi! Grazie Alberto.

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  15. Grazie Senatore, ogni suo post è una boccata di ossigeno, una domanda, se mi permette, (naturalmente non pretendo una risposta perché immagino non possa darmela, ma è la mia paura più grande): ma come ci si libera dei "funzionari del regime" non democraticamente eletti? Quelli del" facevo solo il mio dovere"?

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    1. Al senatore (mi parve di capire) la mia proposta nonche' risposta alla sua domanda non piacque.
      La tecnologia di oggi consente di creare un processo di "disintermediazione della pubblica amministrazione" . Il che ha come corollario la possibilita' di "fare spesa pubblica senza dipendenti pubblici" . Cio' comporta la fine della possibilita' di ricatto che hanno certe posizioni di dipendenti pubblici nei confronti dei soggetti privati . Se il nostro padrone di casa lo consentira' metto sotto , a livello generale un approfondimento del concetto.

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    2. Non disturbarti, anche perché il problema non è tecnico: è culturale.

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    3. Mi attengo alla sua indicazione . In caso di necessita' tecniche su come usare A.I. nella P.A. mi consideri a disposizione .

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    4. Qui sulla A.I. abbiamo strane idee #PLI

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  16. Tutto vero, diamine! Ma l'alternativa? Citofonate a Salvini.

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  17. Tutto quello che avete sempre saputo ma che non avete mai avuto il coraggio di ammettere. Una salutare catarsi. Uno schiocco di frusta.

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  19. Caro Alberto, non credo che capiranno, faranno invece terra bruciata. Ogni possibile vendetta sarà fatta; ci colpiranno a distanza di anni.

    Guardarsi le spalle da chi hai frequentato per tanto tempo, senza che tu, dentro, sia cambiato, è e sarà la nota amara di questa nuova vita.

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  20. Si riciclano, Professore. Non muoiono. Abito in Liguria e nella mia città i mafiosi continuano a occupare centri nevralgici. Ci vuole una nuova classe dirigente, ma vent'anni di melassa e di diseducazione scolastica hanno azzerato una generazione. La mafia ha infiltrato scuola, musica, letteratura e tutte le arti in generale. Sarà una priorità capovolgere la corrente. E insegnare di nuovo a leggere e scrivere. Cominciando da un'interpunzione corretta...

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  21. Eh sì, è proprio così qui. Almeno da 50 anni se non 70.

    Un vero peccato mortale per tutte le potenzialità umane e di sviluppo, uccise sul nascere o menomate, di un popolo laborioso che per più di mezzo secolo ha saputo crescere nonostante.
    Forse, date certe premesse storiche non poteva andare diversamente. Chissà?

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  22. Stavolta non riesco a fare una previsione. Le precedenti ci ho sempre azzeccato perché le persone parlavano. Ora non più. La gente NON si sbottona, nemmeno a quattr'occhi. C'è PAURA. Paura diffusa. E non riesco a capire questo a cosa porterà. Se saranno più quelli che andranno a votare per cambiare, o quelli che impauriti dal cambiamento voteranno turandosi naso occhi bocca, ed altri orifizi.

    Non l'ho capito. Stavolta proprio non lo so. Azzardo meno di due punti di distacco, ma non so proprio per chi.

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  23. P.s. oggi c'è un pensionato che distribuisce volantini del PD davanti a una scuola media. Vede uscire i ragazzini alle due e commenta: «Dalle otto alle due, sei ore. Mi sembrano troppe!»
    «Ha ragione», faccio io. «Ma è stata una decisione fortemente voluta dal Comune di Modena. Hanno spinto tutti gli Istituti Comprensivi a togliere il sabato».
    «Ma perché?» mi chiede lui.
    «Non lo so. L'unica risposta che mi sono dato è che volessero risparmiare su riscaldamento e trasporti del sabato. A discapito degli apprendimenti dei ragazzini delle medie...»

    Il pensionato fissa i ragazzini uscire da scuola e inondare il piazzale di schiamazzi festosi. Hanno quattro giorni di stacco causa elezioni.

    I suoi occhi si intristiscono. E rimaniamo in silenzio.

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  24. (Non avevo visto prima il limite dei caratteri, allora ho diviso questo commento in due parti.)

    PARTE 1:

    Dear Professor, Senator, President, Dr., etc.,

    A lovely and persuasive piece, as always. I want to comment only on one aspect of the post because I worry that it could be an obstacle to the realization of this political enterprise, sooner or later.

    It's unsurprising that people of any political bent will use all means at their disposal, threats and coercion among them, to hold on to real and profitable power when they possess it.

    The story of the pusillanimous rappresentanti di lista is disturbing however, not because there is a regime that the people fear (that's a fact of life today for "average" Italians), but because those potential RdL actually chose not to carry out the duty they volunteered for, and because the Lega allowed that to happen.

    Maybe the Lega could do more to demonstrate its authority, resources, and, to put it bluntly, "power" to its own members, volunteers and voters.

    Unfortunately the role of the RdL in Italy is essential today not as a visible guarantee of transparency and fairness, but as a practical mechanism to limit the amount of deliberate election fraud and shenanigans (or simply to record it in many cases). I have acted as an RdL here and observed strings of dozens of votes for the same party, with the same preferenza written in perfectly identical handwriting, read out and duly recorded by the scrutineers, who of course all belong to said party and its allies. This was reported, and absolutely nothing was done about it.

    In situations like these it is said that one must win in a landslide to overcome minor irregularities, but naturally that won't happen always and everywhere, creating the danger of an aggressive "party machine" barely dragging a candidate over the line through illegal tactics, a surprise result which could be justified by fraudulent polls (maybe like the "reserved" ones being floated all over the internet in the last few days showing one party or the other leading by small amounts within the margin of error).

    I'm not trying to give advice but I also have experience volunteering for the centre-left and social-democratic parties in Canada. Their system seemed quite effective, and though it was in a radically different context, it did address challenges that political volunteers and their parties face in most democracies. There the party took it upon itself to inform, reward, and assist volunteers from the moment they walked in the campaign office door. Each volunteer underwent a brief, friendly interview to determine their background and consequent suitability for particular positions (obviously no one was turned away). During this initial discussion the volunteer was told that they would not be held legally responsible for anything they did as part of their volunteer work and that they would be assisted by an election manager and a specialized and well-connected lawyer, who would be on-call the entire time and continuously available by cellphone, but also able to intervene in person if necessary. It was also made abundantly clear that, although it was not legal to provide monetary remuneration, this would effectively be a transactional relationship like a job and the volunteer would be generously rewarded, proportional to the amount of time they invested and the difficulty of their work. The rewards varied, with smaller parties providing food, transportation, campaign merchandise and souvenirs, access to private events with candidates and rather impressive professional letters of recommendation from party officials, and larger parties providing more direct forms of payment like the reimbursement of lavish and unnecessary expenses (i.e. "Take a taxi downtown, go to a restaurant you've always wanted to try, see a show, have a drink, whatever you want as long as it's not tangible goods, and charge it to the party."

    CONTINUATO IN PARTE 2...

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  25. PARTE 2:

    I realize that the fear of the RdL manqués in Emilia-Romagna is a fear of sinister recriminations in their lives and not a worry about what might happen while volunteering. However in this case also, I think sending a strong message to volunteers, and others who work for and with the party, that they will be protected to the full extent of the Lega's ability, including legal support, may encourage them.

    I briefly did RdL-type observer work on election night in Canada but it was very uneventful since the voting and counting was done in an open environment with multiple party observers, and often lawyers, at every polling place I saw. Other aspects of the volunteering, including entering public and private property for campaigning and "get out the vote" purposes (including government buildings, student dormitories, apartment buildings, etc.) however resulted in frequent belligerent conflicts with police, security guards and officials. As volunteers we were told to force our way into controlled areas and we were often unsure about the legality of what we were doing. In every case a manager or lawyer chewed the ear off the security officials over the phone, threatening to sue or press charges if we weren't given access. This degree of support and confident direction gave us the will to do surprising things to ensure the maximum turnout of our voters. Incredibly, on election night, this included cross-checking lists of who had already voted at polling places with our party member and interested voter contact lists and then individually "harassing" everyone who hadn't voted AT THEIR HOMES until the polls closed.

    I don't know how many of these procedures are now, or could legally, be done in Italy but in general, based on my own interactions with some of the regional offices, I worry the Lega appears to still be lacking in infrastructure, resources and competence at the local campaign level and can sometimes give the impression of being an amateurish or powerless outfit, which I believe is a dangerous thing to project in the current environment.

    In any case, thank you for such an astonishingly effective political campaign and we all hope to celebrate the fruits of your labours Sunday night.

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  26. a suo tempo questa notizia fece scalpore
    https://www.corriere.it/politica/10_gennaio_20/Marino-e-la-nomina-a-Bologna-saltata-per-le-primarie-gerevini_3f83b9b4-0593-11df-a1d7-00144f02aabe.shtml

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  27. Grande Prof
    Pirtroppo ha ragione 👍

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  28. La gente ha paura. La gente ha paura dei "buoni", ma qui si resiste lo stesso, sul blog e sul posto di lavoro, cercando di riportare il buon senso nei discorsi e nelle attività di ogni giorno, e la pacatezza nei rapporti tra le persone. Qualcosa resterà.

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  29. Credo vi sia noto l'episodio delle minacce di Bonaccini a un sindaco del suo territorio. Immagino che ne siate indignati, ma io, quell'uomo, continuo a difenderlo. Voi non lo sapete capire....

    Non vorrei aver capito male, ma lei Prof. ha spiegato esattamente perché quell'uomo NON può e NON deve essere difeso.
    Dopodiché, se proprio lo vuole difendere, libero di farlo.
    E comunque "quell'uomo" penso che prenderà una bella legnata.

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  30. Non sono d'accordo, Alberto. Il fenomeno che descrivi è trasversale a tutte le culture politiche perché parte della natura umana. Il popolo del PD, affini e collaterali, dunque progressisti, globalisti etc. non sopportano Salvini e condannano moralmente, più che politicamente, chiunque non lo demonizzi come lo fanno loro. Dovunque sono al potere,questa riprovazione diventa censura, boicottaggio, minaccia mafiosa. Non diversamente è stato per decenni quando una persona in certi territori/ambienti, si definiva di sinistra, socialista, comunista ma anche femminista o omosessuale etc. Solo pochi anticonformisti e coraggiosi, come te ora, se ne impipavano, la maggioranza si adeguava e ostracizzava per dimostrare solerte condanna morale.
    In questo post emerge la parte sbagliata del tuo pensiero: quello di far assurgere a categoria politica una categoria che non lo è, al pari di chi utilizzano in questo modo l'onestà.
    Anche se è vero che gli attuali progressisti si comportano come tu li descrivi questa è una condizione contingente dovuta al ruolo di comando che hanno assunto a livello nazionale da circa 30 anni e locale da 50. Quando al potere andrà qualcun'altra e sentirà di non avere rivali, farà lo stesso.
    (NON MI FIRMO PROPRIO PERCHÉ SONO CONSAPEVOLE DEL CLIMA IN CUI VIVIAMO E NON HO NESSUNA INTENZIONE DI AVERE ANCHE UNA BENCHÉ MINIMA NOIA DA QUESTE VICENDE. Stare tra due trincee che si sparano è ancora più scomodo che stare in prima linea ma da una sola parte)

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    1. Bà! Onestamente non so che cosa farmi di questa raffinata analisi. Il fatto che i metodi squadristi che oggi usa il PD siano nel tempo stati usati dai fascisti storici che cosa dovrebbe portarmi a concludere? Che devo assolvere i primi, o i secondi, o entrambi?

      Temo che ti sfugga, per difetto di cultura, un lato profondo del mio ragionamento, che poi, come al solito, mio non è: ciò cui io qui sono allergico è l’animabellismo, che nella storia degli ultimi tre secoli invariabilmente si associa a una visione “progressista”, cioè “de sinistra”. Un’occhiatina a Michéa dagliela, no? Dopo di che, siamo in guerra, non per mia volontà, e io non mi chiamo Piero.

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    2. Alberto non credo che tu abbia modo di cogliere il mio livello di cultura da poche frasi a commento del tuo post. Il tuo ragionamento non mi sfugge affatto, un'occhiata a Michéa l'ho data. L'idea che siano solo i "buoni progressisti" a usare certi metodi (da tre secoli poi) è una stronzata...

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    3. Ma infatti non vedo un deficit di cultura. Vedo un deficit cognitivo. Tu continui a parlare di metodi, spiegandomi dall’alto della tua esperienza che cosa sia la politica. Io sto parlando, da nove anni, di un atteggiamento. Forse un dizionario ti servirà più di qualsiasi saggio.

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    4. Insomma, il fatto di non riconoscermi nelle tue battaglie, nell'individuare il tuo stesso nemico prima mi qualifica come ignorante, poi come babbeo. Sarai mica un progressista?

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    5. Eventualmente come babbe*. Ma se io ti dico che il formaggio è buono e tu mi rispondi “sì, ma il treno va più veloce” permetterai che tu faccia notare che qualcosa non va?

      Questo è un luogo paradossale: è aperto a tutti, ma non è per tutto. È il luogo in cui ho costruito il mio rapporto coi miei lettori, senza volerli compiacere né blandire, senza sottrarmi alle loro critiche. Se non ti riconosci nelle mie battaglie, che vieni a fare qui? Il progetto imperiale ha mezzi ben più potenti dei commenti a un blog! Devo pensare che i tuoi non ti stimino molto!? Oppure, considerando che c’è chi ha letto questo post come un endorsement a Bonaccini, devo pensare che qui siamo diventati veramente troppi?

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  31. Ero ieri a Reggio Emilia, da amici di destra, anche forte destra. In breve l'idea era questa: a noi non interessa la Bergonzoni, l'importante è azzerare il PD...

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    1. Sono due anni che giro l’Italia e due anni che me lo sento dire. In molti paesi civili i loro omologhi sono già a una cifra. Certo, una pars construens però ci vuole!

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  32. Ciao Alberto,
    ho letto con molta attenzione e, devo confessarlo, molta commozione, gli ultimi post. Sarà che invecchio, ma la vicenda Bibbiano mi fa montare una rabbia dentro che...va beh, lasciamo stare.
    In merito alla “sinistra”, che faccio molta fatica a ritenere tale, voglio essere invece cinico. Non sono emiliano-romagnolo, ma per motivi professionali e non ho sempre avuto a che fare con quel territorio. Il sistema di potere rosso in Emilia Romagna è sempre stato forte, unito, pervasivo in ogni ambito della società. Tanto più pericoloso in quanto nato in contrapposizione netta al fascismo che, guarda quando il caso dice la combinazione (cit.) è nato in Romagna. Negli anni con qualche trauma, il nero si è trasformato in rosso.
    Ora lungi da me lanciarmi in una analisi storico-sociale che non mi compete e che non sono assolutamente in grado di fare, resta il fatto che l’humus è quello.
    Quello che mi preme però è altro, che devo confessarti, leggendo il tuo post mi ha lasciato perplesso.
    Leggo tra le righe (eufemismo!) una sorta di chiamata alle armi verso un nemico, anzi, verso IL NEMICO. Forse è giusto, ma forse è cadere nella trappola della contrapposizione uguale e contraria che non ci rende migliori del nemico che si vuole abbattere. Cerco di spiegarmi meglio.
    Credere che fosse stato facile in Emilia Romagna era da ingenui. Lì è il principale centro di potere della sinistra italiana, lì la bestia è più forte, è la sua tana. Non è pensabile che non la difenda con le unghie e con i denti, all’ultimo sangue. Anche dopo, specialmente dopo, che avrà (spero) perso le elezioni. Sarà una battaglia durissima a tutti livelli, senza esclusione di colpi, senza fare prigionieri.
    Ma...ma...la demonizzazione a tutti costi dell’avversario, non credo sia una buona idea perché tenderà, a mio avviso, a creare un blocco contrapposto uguale e contrario. E’ l’uguale che mi spaventa, il semplice cambio di colore.
    Che la gente della regione sia stanca dell’andazzo è ormai chiaro. Scandali come quello di Bibbiano dieci anni fa sarebbero stati impensabili. Tutto era coperto da un velo di polvere sottile ma impenetrabile. Non c’è solo Bibbiano, ma una moltitudine di scandali e scandaletti che non vedono l’ora di emergere. La tendenza storica evidenziata da Fabio Dragoni in un suo tweet ( https://twitter.com/fdragoni/status/1220053748938092544 ) mi pare sia chiara. Se così non fosse la battaglia non sarebbe neppure cominciata.
    Per questo dico che è il momento dei nervi saldi evitando di fomentare contrapposizioni non solo ideologiche che sono già abbastanza presenti sia pur latenti.
    Questo volevo dirti, sperando che la mia prosa sia all’altezza della situazione.

    Con grandissima stima
    Gianmario

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    1. Sai che ti voglio molto bene, perché te lo meriti. Sinceramente non mi sembra di vedere demonizzazione nelle mie parole. Mi sono semplicemente limitato a esplicitare il meccanismo attraverso il quale chi detiene e satura gli spazi mediatici ha costruito il racconto della propria bontà e della propria eccellenza. Nel loro mondo non c’è posto per noi, e per questo loro sono una minaccia esistenziale. Ce lo dicono loro. Non ho detto che nel nostro mondo non ci saranno posto per loro: il 95% del mio lavoro è parlare con loro. Leggi meglio.

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  33. Più cerco risposte alle mie domande,più comprendo che potrebbe non essere solo una questione politico-economica.
    Forse il problema è quello che realmente è l'essere umano.

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    1. Eh già: il problema è proprio quello. E come lo risolviamo? Sai quante volte mi chiedo se veramente valesse la pena di sbattersi così tanto per gli altri!? Lo scoprirò quando sarò morto.

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  34. La sinistra è sempre stata così. Il fascista si può ammazzare, anzi, è giusto farlo.
    La cosa triste è che chi davvero crede nei valori di sinistra sta appoggiando gente che questi valori, e queste persone, li sfrutta e basta.
    Questa sinistra però non può morire, perché è il braccio armato dei neoliberiste, delle multinazionali, che la terranno in vita con vitamine e cure di ogni tipo. Finché serve.
    Però non smettiamo di lottare, perché se termina la lotta, termina tutto.

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  35. Guardi, che Bonaccini si sia conformato all’andazzo politico e culturale mi interessa veramente poco, nel senso che sarebbe tutto da provare. E se anche fosse sarebbe anche peggio. La dignità dove l’avrebbe lasciata? Accountability & Consistency. Questo mi hanno insegnato!
    Nè mi interessa avere pensieri filosofici particolarmente alti, soprattutto in questo caso, anche perché non penso di essere il solo nel non difendere “quell’uomo” e di dirlo chiaramente. Penso di essere in buona compagnia, soprattutto di chi commenta decifrando il suo post come “una chiamata alle armi…”.

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    1. Sei una persona priva di senso dell’ironia. Abusarne non è priva di intelligenza, ma non averne è chiaro indizio di assenza di intelligenza. Torno a dirtelo: questo blog non fa per te. Qui non scrivo per tutti, anche se tecnicamente tutti possono leggere. Sarebbe buona norma per chi entra in una community “lurkare” un po’. Diciamo che non l’hai fatto abbastanza. Ora cortesemente lasciaci, col pacchetto delle tue certezze legato alla coda. Qui combattiamo una battaglia diversa, alla quale nessuno ti ha chiamato. Buon viaggio!

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  36. La chiosa mi pare poco convincente. C'è bisogno di applicare la Costituzione socialista. Chiunque lo faccia, destra o sinistra, alto o basso. E anche la fine del PD penso possa risolvere poco considerato il gran numero di bellaciao che residuerebbe.

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    1. Cioè a te non sembrerebbe un progresso tornare ad avere un partito che riprenda effettivamente in mano il tema del lavoro (e altri) in un’ottica progressista? Questo naturalmente comporterebbe un passaggio difficile: liberarsi da certe note aporie. Forse quello che non riesco a trasmettervi è quanto il Paese funzionerebbe meglio se in Parlamento fronteggiassimo un’opposizione, anziché una putrefazione. Vorrei confrontarmi con qualcuno contrario alle mie, non alle sue idee. Probabilmente questo punto necessita di un approfondimento.

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  37. Non esattamente. Anzitutto ho dovuto ripristinare il tablet e non ho messo la password del WiFi perché sono a letto, ora sto scrivendo con lo smartphone ed è un disastro. È che io rivorrei gli Spandau Ballet e le penne alla vodka. E se il cameriere fosse progressista o meno non mi interesserebbe nulla. Cioè risolviamo le cose una alla volta, certo cominciando con il lavoro. E magari aumentando il livello culturale degli eletti che è tra i motivi per cui dovunque tu stessi ti voterei. Ma ciò detto, anziché detto questo come ormai usa, del progressismo adesso perché dovrebbe interessarci? O del liberismo di cui indubbiamente la forza che sostieni è ammantata? Credo che contrariamente a quanto spesso sia accaduto e nonostante lo smartphone mi sia espresso in modo non equivocabile. E comunque ripeto che eliminare il PD non risolverebbe il problema della esistenza dei bellaciao.

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    1. Ma lo vedi anche tu, come lo vedono tutti, che i bellaciao son stati messi su in fretta e furia, buttandoci un pozzo di soldi di provenienza ignota, per puntellare il PD? Comunque, tu sei qui da un po’, quindi dovresti capire perché gli italiani hanno in odio la saccenza dei semicolti (che sono progressisti in re ipsa) e la loro disumanità (che giustificano in nome del progresso). Ma se ti sei perso questi dettagli, non fa nulla.

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    2. Faccio mea culpa perché ho usato come sinonimo di piddino l'appellativo di bellaciao, mentre quello dei piddini è solo un insieme più grande che contiene l'altro. Mi danno il voltastomaco e fortuna che non vedo la tivv6, sto frequentando poco anche Twitter per il fastidio che provo per la loro insulsa presenza mediatica che inquina il dibattito.
      Faccio mea culpa anche per aver frainteso il bisogno di una opposizione seria all'interno di un processo democratico di governo del Paese che è condivisibile ma che ho scambiato per il nostalgico bisogno della sinistra.
      Infine mi cosparso il capo di cenere per non essere tra i migliori della classe e neppure ovviamente una risorsa utile. Con l'età ho imparato a convivere con i miei difetti ma soprattutto ad apprezzare i miei pregi.
      Proseguendo sul personale io più che ignorante in senso proprio, che sicuramente sono senza ironia, sono spaventato, terrorizzato dal presente e dal futuro. Ed è una sensazione terribile, che a volte mi affatica fisicamente.
      Andando oltre, gli italiani che odiano i semicolti o hanno capito, da soli o qui sopra, oppure vengono comunque da una esperienza di vita che volenti o nolenti gli ha aperto gli occhi.
      Quindi credo e spero che questo dettagli non me li sono persi. Anzi.
      Ma in caso contrario, tu non mi abbandonare. Insisti. E se per caso io non riuscissi ad unire i puntini, se puoi fammi il disegnino.
      Vivo circondato da piddini, ed è probabilmente questo anziché le numerose cose che non capisco ad affaticarmi. Le tue parole sulla desistenza sono state utili. Ma fatico enormemente, anche perché NON vedo la fine di questo stillicidio, della morte civile e sociale di un grande Paese. Al contrario vedo e leggo solo le solite amenità su deficit e debito pubblico peraltro ammannite non solo dall'esercito dei liberisti pidioti, ma anche da personaggi quali premier incaricato, o in carica, o comunque con rilievo istituzionale.
      Insomma no, mi sono perso tante cose ma non queste, ma anche se fosse insisti. Sono certo che tu ben conoscendo il valore del tempo puoi ben giudicare che questo non sarà perso.

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  38. Ho riletto, hai ragione certo, sarebbe meglio se esistesse una opposizione. Sarebbe meglio se fossimo negli.anni 50 o 60 del secolo scorso e i tuoi colleghi fossero persone di cultura che volessero il bene del popolo pur da posizioni contrapposte. Ma siamo nel 2020 e c'è oggettivamente ignoranza e incapacità oltre a una litigiosità fastidiosa. E allora partiamo dal lavoro certo. E da ogni piccolo mattoncino che ritieni utile ovviamente. Per i ricami pazienteremo.

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  39. Mi sfugge qualcosa , anzi sicuramente molto più di qualcosa, ma dopo nove anni dei suoi sforzi non credo che la risposta di chi segue il blog sia starsene a casa.
    Oltre ad aver imparato le basi della macroeconomia ed essere diventato keynesiano e molto altro, grazie a lei dal 4 marzo 2018 ho iniziato a votare Lega uscendo dal tunnel della peggior sinistra e del grillismo.
    Visto che siamo in guerra stamattina sono uscito e sono andato a fare una croce su Lucia Borgonzoni e su Alberto da Giussano.
    "Ogni professione di fede non vale nulla senza l'obolo di due croci" , alle parole bisogna dar seguito coi fatti. Di nuovo grazie infinite.

    Soldato semplice Paolo Conforto

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  40. IL paradosso è che se un elettore di sinistra vuole avere un PD degno di rappresentare gli ideali di sinistra deve votare oggi in ER e Calabria CONTRO il PD possibilmente affossandolo. Come un buon padre di famiglia che non lesina i rimproveri al figlio per educarlo (esistono ancora?) così gli elettori se non puniscono questo PD i dirigenti attuali e futuri dormiranno sempre sugli allori e mai si rinnoverà alcunchè. Per le elezioni di oggi in ER e Calabria sono ottimista. Si vince in entrambe le Regioni. Poi ci si deve organizzare per le battaglie nel "sottobosco" politico in ER.

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  41. Conosco, per esperienza personale, sia il mondo accademico che quello musicale così bene descritti dal senatore Bagnai. In aggiunta, la mia esperienza è maturata in un'altra regione storicamente rossa come la Toscana. Proprio per questo non posso che confermare la sua analisi:" Entrambi quegli ambienti erano e sono, permeati di bellaciao in ogni dove!". Il punto nodale però è che questo schieramento polarizzato a sinistra, non veniva e suppongo non venga, foraggiato con danaro o regalie o favoritismi, da parte del potere. No, no, tutto si basava e si basa, sulla paura e sull'emerginazione. Quello che voglio dire, sulla base dempre del mio vissuto personale è che in Toscana se sei di sinistra ma non sei un attivista politico membro del partito e con un preciso ruolo istituzionale, non è detto che ricevi automaticamente il pass per la corsia preferenziale, anzi, spesso vieni semplicemente ignorato. Tanto sei uno dei tanti Ambrogi. Viceversa se dimostri, palesemente, di non essere un bellaciao o peggio ancora di essere uno schierato a destra, bhe allora la cosa cambia e scatta automaticamente, quasi in maniera naturale, l'emarginazione coatta, la delazione, il pettegolezzo, la maldicenza e la calunnia. In Toscana, si voterà per le regionali, presumibilmente in tarda primavera e presumo che sarà la stessa musica ascoltata in Emilia Romagna. Ormai lo dovremmo aver capito tutti:" Questi sono tutti note dello stesso spartito e l'unico modo per cambiare musica è cambiare spartito e proporre una musica gradevole e gradita ".

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  42. Non sono per nulla sorpreso di quello che accade, prendiamolo come un anticipo della battaglia finale. Aiuta a capire meglio e quindi è cosa positiva. Io resto sempre della mia idea essendo passato attraverso il primo tornante del 1992.

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  43. È la cosa più idiota e ridicola che ho letto sulle elezioni in Emilia. Sembri proprio un poveretto disperato. Certo gente come te e Borghi farebbero gli economisti alla bocciofila (cit. Borghi) senza la lega, invece avete potere, una folla acclamante ai vostri piedi e più di un lauto stipendio. Capisco quindi la vostra stima per la lega. Tra l'altro citi pure una notizia falsa: quella delle minacce al ristoratore. La proprietà di linguaggio comunque è buona.

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