Rientro a casa nella bufera, e vado da Uga.
"Senti, volevo chiederti, ma nella dedica del libro posso chiamarti Uga o preferisci Giulia?"
"Uga, preferisco Uga".
Ormai ha piena consapevolezza di essere un personaggio (astenersi telefono azzurro).
Prima l'editor mi chiama (è un caro ragazzo, quando tutto sarà finito ve ne parlerò). Sapete che nel risvolto di copertina bisogna dire due cazzate sull'autore. Gli faccio:
"Di quante battute deve essere la mia agiografia?"
"Agiografia?"
"Sì, scusa, volevo dire egografia".
Ho anche progettato la seconda edizione del Tramonto dell'euro. 800 pagine. A pagina pari il testo originale. A pagina dispari una cosa così:
Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. Io l'avevo detto. 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Tiratura limitata.
Diventerebbe un oggetto da collezione.
Ma dubito di riuscire a far entrare il mio editore nei paradisi artificiali della metatestualità...
(vado a scrivere la mia agiografia ispirandomi ai grandi modelli...)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Come te la cavi con "Le vite parallele", ammesso che tu ammetta l'esistenza di una vita parallela alla tua, ma non un Bagnai 2, proprio di un'altra persona ugualmente agiografabile?
RispondiEliminaDeve essere qualcuno del medesimo ambito di azione.
Non so se qualcuno l'ha già fatto, per cui mi permetto di segnalare la pubblicazione del Rapporto Cerved PMI del 2014:
RispondiEliminahttps://area.cervedgroup.com/news/FormularioOsservitaliaPostEvento.phtml
Buona lettura
basta inserire te questo
RispondiEliminaahah, prof. lei quando è ispirato è irresistibile, mi fa morir dal ridere.
RispondiEliminaMi ha fatto venire in mente quel verso: "chi vuol esser lieto sia ..."
MA (si tocchi)
il verso seguente è livemente iettatorio quindi mi astengo.
ahahahahah...........
Ci può anticipare i nomi delle sue signorine Veruska e Marina?
RispondiEliminaMelius abundare quam deficere...pagine pari e dispari identiche.... dopo abbondanti libagioni,per non dir altro....chissà,l'editore potrebbe pure cedere per guadagnarsi il paradiso non metatestuale.
RispondiEliminaIn alternativa,una prefazione di trenta pagine....
Io lo comprerei di sicuro!
RispondiEliminaProf, volevo suggerire due righe per la quarta di copertina.
RispondiEliminaAlberto Bagnai sostiene di essere fiorentino, ma vive a Roma (e si sente).
L'economia a suo dire non gli interessa, però lui la rende interessante per gli altri.
Musicista raffinato, pubblica sul suo blog Goofynomics brani di celestiale bellezza; inoltre si produce in apprezzate performance per flauto barocco, organo, clavicembalo e soprattutto spigola.
Parla correntemente quattro lingue, ma in particolare è fluente nel turpiloquio.
Famoso per la sua battaglia contro l'euro e il suo carattere spigoloso, è colmo di virtù morali e spirituali, che giustificano l'affezione dei suoi numerosi follower, sempre pronti ad affollarsi festosi ai raduni da lui promossi. Ciò non deve indurre tuttavia a considerarlo il soggetto ideale per una vacanza di gruppo in campeggio o in barca.
Ho girato all'editor, ma qualcosa mi dice che (anche) quell'uomo non saprà apprezzarti come meriti. Sono turpiloquente in almeno quattro lingue e lo rivendico con orgoglio.
EliminaComunque è successa una tragedia: hanno tolto da You Tube la Missa sopra l'Aria della Monica che aveva pubblicato lei nel post forse più bello del blog, il disco che ho comprato io è un'esecuzione enormemente meno bella e su tutto You Tube non ho trovato alcuna altra esecuzione all'altezza... praticamente sto a rota di Frescobaldi (anche se ho attraversato una fase intensamente buxtehudiana, ultimamente, scovando altre cantate di bellezza insostenibile...).
EliminaA presto, prof (madonna, alzataccia anche domani mattina, questa infame settimana non era bastata... che cosa non si fa per, o meglio contro l'euro...)
Veramente!
EliminaAnche io ho puntato la sveglia alle 4 per essere a Pescara alle 10.... solo a pensarci mi viene già sonno adesso.
Soprattutto in barca, immagino, ma sul Titanic non ci sono problemi.
Elimina@Nat
Elimina"or duro,acerbo,ora pieghevol,mite;
irato sempre,e non maligno mai;
la mente e il cor meco in perpetua lite:
per lo più mesto,e talor lieto assai,
or stimandomi Achille ed or Tersite"
Vittorio "Bagnai" Alfieri!
Il prof ricorda un po'l'Alfieri.Anche la sua titanica lotta all'attuale tirannide li accomuna.
per la versione deluxe limitata del tramonto dell'euro, parliamone :D
RispondiEliminaTra i modelli autobiografici da quarta di copertina mi permetto di ricordarle anche quello di mano gaddiana:
RispondiElimina"E'nato a Milano quattordici giorni avanti la caduta del Ministero Giolitti, il primo. Vi trascorse un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa: fu accolto nelle classi elementari del Comune, ottime. Vi trovò il suo liceo e le sue matematiche. Poi la guerra: la perdita del fratello Enrico, caduto nel '18. Lavorò in Italia, fuori d'Italia: in Argentina, in Francia, in Germania, nel Belgio. La sua carriera di scrittore incontrò gli ostacoli classici, economici ed ambientali: più quelli dell'era, anzi delle diverse ere che gli toccò di attraversare. Visse dieci anni a Firenze: 1940-1950: gli anni belli, quand'era venuto il bello. Niente Capponcina. Vive nella capitale della Repubblica a quattordici chilometri dal centro, in una casa di civile abitazione, confortato nottetempo dagli ululati dei lupi e lungo tutto il giorno dai guaiti di copiosissima prole, non sua, ma egualmente cara e benedetta. «Che cosa fai tutto il giorno?» gli chiedono le persone indaffarate: «non ti muovi mai?» «No: non mi muovo.»
Grande Sassaroli… :D
RispondiEliminase lei non fosse padre e marito felice e io non fossi una vecchia carampana, oh... come la corteggerei!
RispondiEliminaGrazie, è il pensiero che conta...
EliminaProf mi rendo conto che è un tantino tardi ma mi sorge un dubbio: L'indice analitico c'è? Sapesse quanto è utile (anche ai lettori di copertine).
RispondiEliminaIn bocca al lupo per l'egografia.
Intanto Renzi è passato ai calabroni. Forse sta realizzando che chi di gufi ferisce, di goofy perisce. Ha sottovalutato il potere delle assonanze!. Quando parlerà di crotali, vorrà dire che è davvero finita, o che sarà del tutto in acido.
RispondiEliminaNon sarò al goofy3. La mia seconda figlia è nata da pochi giorni e non posso allontanarmi dal nido.
Mi godrò il grande evento da qui, non senza qualche senso di colpa per il fatto di non essere lì a dare una mano (qualora servisse).
Intanto posso solo dire: grazie e buon compleanno.
Auguri per la bimba!
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