Vincenzo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Il bilancino del farmacista":
Purtroppo a causa della mia scarsissima cultura mi limito a leggere e
cercare di capire commentando il minimo indispensabile. Le sue
spiegazioni prof sono così chiare e argomentate che non possono non
entrare in testa. Poi mi sforzo di capire anche ciò che cercano di
inculcarci i nostri detrattori e nel caso specifico quando sento il
ministro Saccomanni dire che la ripresa è vicina, lo testimoniano vari
fattori tra cui LA RITROVATA FIDUCIA DELLE FAMIGLIE...li ho un groppo in
gola, un pugno allo stomaco...oggi compie 3 anni mia figlia e siccome
"sua maestà" il funzionario dell'INPS è in ferie, per questo mese non
percepiremo la cassa integrazione. Quindi apro il portafogli, lo vedo
vuoto e penso come si possa avere fiducia se non si hanno i soldi x
comprare un regalo a chi vale più della propria vita e ringrazio i miei
suoceri per averle quantomeno regalato una torta su cui soffiare le 3
candeline. Per fortuna lei, la bimba, non capisce i sacrifici che stiamo
facendo e magari piangerà pure x non aver ricevuto il giochino
desiderato. Forse un giorno, quando le cose cambieranno come lei prof
dice e come noi tutti auspichiamo, mia figlia mi ringrazierà e qualcuno
pagherà il conto anche di questo!! Grazie comunque prof per la speranza
che ci infonde...
Postato da Vincenzo in Goofynomics alle 08 agosto 2013 09:33
(solo questo vi chiedo di capire: io vi do speranza perché non appartengo ad altri che a voi e soprattutto perché posso darvi voce...)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Vedere un padre con gli occhi lucidi, solo perché abbassando mooolto i prezzi ha potuto permettetsi una torta per il figlio e i suoi amichetti, è assurdo. Non ho mai visto tanta gente ringraziarmi col cuore come in questo ultimo periodo, e ho solo applicato la legge padella domanda e dell' offerta...
RispondiEliminaHo mandato giù le lacrime che mi salivano...sono in ufficio e ho dovuto "trattenermi"...per quello che può valere sono vicino a Vincenzo e a tutte le persone che in questo drammatico momento si trovano in difficoltà.
RispondiEliminaE' difficile vedere la luce in fondo al tunnel e non sto parlando di quella di Saccomanni ma della sua prof!
lei dice che finirà e io le credo e mi chiedo anche quanti altri morti dovranno esserci prima che i nostri cari politici facciano qualcosa...di chi sarà la mano che azionerà la giusta leva?
in trepidante attesa la saluto e le auguro buon lavoro
Ecco, quando lei pubblica queste storie mi rovino la giornata; non tanto perché io non conosca la vera Italia e viva in quella dello zerovirgola, anzi... È solo che vedere la verità nuda e cruda messa a disposizione di tutti su un blog stona molto (troppo) con le ampollosità squallidamente ridondanti e tendenti al ridicolo delle ''notizie'' impacchettate da giornali e tg, e questo mi fa star male. Capisce poi che tra sentir parlare lei e sentire Saccomanni c'è una bella differenza, è già di per sé uno shock essere sbalzati dall'uno all'altro (ecco perché di solito mi godo prima le amenità del giornale e poi leggo lei come digestivo... lo so, detto cosí suona male, ma è un complimento).
RispondiEliminaIo pubblico per non piangere. Mal comune mezzo gaudio. Se non potessi condividere con voi almeno alcune delle lettere che ricevo non riuscirei a sostenere il peso di tanto dolore e di tanta attesa. Proverò a non deludervi.
EliminaAttesa, soprattutto attesa... non per vincere, non per dire che l'avevo detto, ma piú che altro perché sono giovane e non sopporto di vedere il mio Paese al collasso guidato da degli idioti. Io, come tutti qui, aspetto il redde rationem (che tarda, il che già è devastante), ma non si preoccupi, perché se c'è una persona in questo Paese che non ci delude, quella è lei.. sarà perché non ha bisogno di farsi votare.
EliminaPurtroppo con queste vane promesse di ripresa (per tale ci faranno passare un lungo periodo di stagnazione che ci attende) stanno solo tentando di far abbassare la temperatura del paese...
EliminaPer Vincenzo: come posso aiutarti di cuore a fare un pensierino a tua figlia?
Leggere queste poche righe e commentarle su un blog dove l'ipocrisia è lontana anni luce non ha prezzo. Grazie
RispondiEliminaL'euro e tutto ciò che questa dannazione si porta appresso, sta distruggendo il tessuto sociale di questo paese.
RispondiEliminaIl mio affetto, caro Vincenzo.
Franco
Saccomanni e Letta dovrebbero cortesemente spiegare ai cittadini cos'è la ripresa se:
RispondiElimina1) la disoccupazione sale
2) i salari si comprimono
3) il benessere diminuisce
4) i debiti (tutti) crescono
5) le condizioni dell'ambiente peggiorano
6) la corruzione e l'illegalità aumentano
7) la speranza nel futuro è annientata
e potrei continuare.
Cosa cazzo si intende con "ripresa"? La ri-presa per il culo (scusate i francesismi...)
Stiamo diventando simili a un paese dell'est Europa. Tra qualche anno spariranno anche le badanti, perchè cercheranno nuovi paesi dove andare.
EliminaAnche io non sono un assiduo commentantore, ma questa volta ne sento proprio il bisogno.
RispondiEliminaNon sono un "economista", pur avendo studiato economia, e sono sicuro di non avere tutti gli strumenti tecnici per capire fino in fondo tutte le implicazioni economiche di questo "sogno" europeo. Ma di una sola cosa sono certo: l'umanità delle persone che contribuiscono a questo blog, a partire dal Prof. Bagnai.
La differenza sostanziale che ci distingue dai vari professori, economisti o chief economist e i loro accoliti di nfa (ad esempio), mi fa capire che sono dalla parte Giusta.
Loro per me sono ormai esseri sub umani, incapaci di provare la "sympathy" a cui teneva tanto Adam Smith; più li conosco più mi ricordano la società del Mondo Nuovo di Aldus Huxley.
perdonate il mio sentimentalismo, ma è proprio questo che ci darà la forza di Vincere!
Un abbraccio a tutti,
Francesco
Ma per vincere non basterà avere ragione, come ne abbiamo da vendere , sull'euro e l'europa.
EliminaPer "vincere" bisogna anche avere un'idea abbastanza nitida di che cosa sia la "vittoria", e questa non potrà essere un mero ritorno ad una situazione "quo ante".
Anche il professor Bagnai, a cui vanno i miei infiniti ringraziamenti per la forza e l'intelligenza con la quale si sta impegnando nello squarciare il muro di menzogne che ci hanno costruito addosso, mi sembra che compia un peccato di timidezza.
Non bisogna nascondere le proprie convinzioni etico-filosofiche, bisogna avere il coraggio di motivare le proprie azioni per delineare un progetto che sia "politico" nel senso più alto perché le menzogne che ci stanno raccontando sull'economia fanno il paio con menzogne altrettanto importanti che stanno minando alla base la possibilità per gli esseri umani di vivere in qualcosa che somigli ad una comunità.
A volte anche certa destra sembra abbracciare la bandiera della sovranità monetaria ecco perché a me questo pur sacrosanto discorso economico non basta, io voglio che nasca un'entità politica che si ponga anche un obiettivo folle : quello dell'eguaglianza.
ciao ciao
Adriano
@Ottaviani
EliminaSenta, Ottaviani, lei è appena arrivato e mi ha già seccato, lo sa? Viene qui e ci dispensa la sua saggezza che si basa su un'unica cosa: un alto concetto di sé (se è fondato glielo diranno i fatti, spero lo sia ma a me non interessa), e una frequentazione scarsa o nulla con questo sito e con la mia proposta, così come è articolata nel mio testo e in questo blog. Lei insomma fa parte dei veri nemici del riscatto di questo paese: gli intellettuali "di sinistra" di amplissime vedute (la "pastrufaziana latitudine di visuali" di gaddiana memoria), sempre pronti a banalizzare il messaggio dell'interlocutore in nome della conservazione dell'esistente, sapientemente travestita da proposta rivoluzionaria.
Questa è la mia impressione, e se mi sbagliassi spesso non sarei qui.
Dire che io propugno il ritorno alla situazione "quo ante" significa non aver letto praticamente nulla di quanto ho scritto, in particolare della mia proposta politica (alta o bassa non so, giudichi lei, che è particolarmente esperto), dettagliatamente esposta nella parte finale del mio testo. Questa operazione di mistificazione la lasci a certi miei colleghi, la prego. Ne basta uno che fa il furbetto, ed è pure troppo.
Se lei vuole che nasca un'entità politica significa che in realtà non afferra il valore politico di quanto stiamo facendo qui, e non afferra che fino a quando non avremo portato a termine il nostro compito non sarà possibile, in Italia, e in particolare a sinistra, la nascita di alcunché.
Se lei vuole favorire questo processo, faccia come gli altri che qui dentro vogliono favorirlo: diffonda, senza banalizzarla, l'unica proposta articolata di uscita dalla crisi che sia stata fatta in questo paese (senza grande originalità).
Il resto sono chiacchiere: "alto", "basso", sono concetti relativi. Basta essere appesi a testa in giù per rendersene conto. Io sto lavorando per evitarlo, per evitare che si finisca con persone appese a testa in giù. Chiunque banalizzi o ostacoli questo processo lavora per il contrario, cioè coopera fattivamente (anche se inconsapevolmente) all'esplosione di violenza che le tensioni dell'euro renderanno inevitabile (come i massimi economisti da tempo avevano previsto).
Sarei lieto di sbagliarmi e lei saprà smentirmi, ma non ci riuscirà senza passare dalle istruzione per l'uso. La politica "in senso alto" (mi viene da ridere) è fatta di umiltà: l'umiltà di mettersi lì e di leggere quello che è stato scritto, prima di giudicarlo.
Questo lasciamolo fare a un politico "alto" come Ferrero.
Caro Bagnai ho letto il suo libro ed è un anno che leggo il suo blog, la prego almeno nel mio caso di non voler vedere avversari dove non ve ne sono, se non è chiaro glielo ripeto : ritengo il suo lavoro inestimabile per il riscatto di questo paese, tant'è vero che sono uscito dal prc proprio per l'ipocrita accettazione dell'euro-filosofia.
EliminaQuello che voglio dire è semplicemente che secondo me un progetto politico ha bisogno anche di una visione del mondo che lo sostenga, altrimenti arranca.
In tutti i suoi scritti questa visione del mondo si percepisce ed è una visione che io condivido, però mi sembra, questo intendo come timidezza, che lei la voglia tenere sullo sfondo come se fosse implicita.
Ma implicita non è, oggi non credo che si possa dare per scontato sopratutto tra le giovani generazioni un punto di vista come il suo che mi sembra antitetico a quello espresso dalla Thatcher con il suo detestabile motto "la società non esiste esistono solo gli individui".
Il liberismo ha vinto anche perché ha vinto la sua visione del mondo fatta di animal spirits ed individui disperati.
Se quest'ordine di riflessioni lei vuole vederle come avverse me ne dispiaccio e non la importunerò più, però peccato, avevamo pure frequentato Santa Cecilia negli stessi anni, con Gianni Morandi al contrabasso...
Con non ricambiata stima
la saluto e buon lavoro
Adriano Ottaviani
Gentile collega,
Eliminaricordo benissimo Gianni al contrabbasso, io suonavo il traverso, e lei cosa suonava? Vede, io la stima posso anche ricambiarla, ma qui c'è un problema di orecchio. Quella che lei prima ha sostanzialmente definito, con una stecca piuttosto evidente, la mia assenza di Weltanschauung, e che ora chiama timidezza (una definizione che mi sorprende per la sua originalità), potrebbe anche essere una sua mancanza di orecchio musicale.
Lei vorrebbe che io caricassi di più le tinte ideologiche del mio ragionamento. Bene, bravo. C'è libertà di espressione: lo faccia lei.
Io sto facendo un'operazione diversa, sorretta da una visione del mondo ben precisa e molto nitida, che chi segue il blog conosce, e soprattutto da una ben precisa e molto nitida volontà di evitare di essere rinchiuso in steccati ideologici. La sua visionne delle motivazioni della vittoria del liberismo mi sembra un po' troppo "sentimentale". Insomma: secondo lei il liberismo ha vinto perché ha venduto il sogno migliore! Nelle sue parole c'è del vero, per carità. Ma certe "visioni" e certe "dialettiche", come sa chiunque si prenda la pena di studiare un po' di storia, sono vecchie quanto il mondo, e mettendola sul sentimentale ci si trova con il difficile compito di dover spiegare perché mai in un certo periodo storico l'una prevalga sull'altra.
Quello che l'euro ci sta togliendo è la democrazia, la possibilità di decidere il nostro destino. A me interessa riappropriarmene, liberarmi da questo fascismo, e per farlo ho bisogno di tutti (tranne che dei traditori). Questo è il motivo per il quale, pur richiamandomi esplicitamente a una riflessione che definisco di sinistra (dando una definizione precisa, che lei certamente conoscerà, di cosa intendo per sinistra), non sto tanto a calcare le tinte del folclore "de sinistra": perché voglio fare un discorso "inclusivo" e non "divisivo". Ed è proprio questo che fa paura a una sinistra che non riesce più nemmeno a parlare ai suoi (pensi un po' a quelli degli altri)!
Quando ci saremo riappropriati di spazi di democrazia potremo decidere in modo più o meno sereno e pacato che indirizzo dare alla nostra comunità. Chiederemo a madre Natura se siamo tutti uguali, lei probabilmente ci risponderà di no (cosa che lei sembra trascurare), e poi prenderemo autonomamente (dalla Bce) le decisioni politiche su come gestire le nostre legittime differenze.
A quel punto è probabile che io non sarò d'accordo con Claudio Borghi, tanto per fare un esempio. Ora non sono d'accordo con chi non capisce che l'importante è arrivare a quel punto.
La stima non mi va esternata a parole. Le persone che più squallidamente hanno travisato, per interessi di bottega politica, il mio pensiero, sono anche quelle che in privato mi dicevano "se non ci fossi bisognerebbe inventarti". So io perché sto molto attento prima di ammettere persone in questa comunità. Se vedo, come lei dice, nemici dove non ci sono, è perché ne ho trovati dove non ce ne sarebbero dovuti essere, il che mi ha convinto del fatto che cosa o chi sia un mio nemico, col permesso delle anime belle, posso deciderlo solo io.
Mi importuni pure quando vuole, tenendo però presenti queste riflessioni. Come e cosa devo comunicare non deve dirmelo lei, perché se avessi dato retta a lei, lei nemmeno saprebbe che io esisto (e forse staremmo entrambi meglio). That's all.
No , io non starei meglio. E non ho detto che lei non avesse una sua Weltanschauung ma che la stesse mettendo un po' tra le righe, cosa che mi ha appena confermato essere una sua scelta consapevole, direi tattica.
EliminaCi mancherebbe, lei è l'ideatore di questo blog e del,ripeto benefico, movimento di pensiero-azione che ne scaturisce e quindi è liberissimo di adottare i criteri che crede nel giudicare i suoi interlocutori tra i quali mi sono incautamente posto io, credo comunque che avesse ragione quel tale che diceva che bisogna saper distinguere tra le "contraddizioni tra noi e i nostri nemici" e quelle "in seno al popolo".
lo abbiamo capito proff, per questo le vogliamo bene....
RispondiEliminaun fortissimo abbraccio a Vincenzo.
Ormai disoccupato da un anno e mezzo, io mia figlia di quasi c inque anni e mia moglie (anche lei ritrovatasi disoccupata dopo la chiusura della ditta che avevamo contribuito a fondare) viviamo con 800 euro al mese per un lavoro part time che mia moglie è riuscita miracolosamente a raccimolare. Un mutuo anche molto basso da pagare (circa 370 euro mensili) che da un anno e mezzo ci paga l'assicurazione che avevamo stipulato contro l'ipotesi di perdita del lavoro fatta contestualmente all'accensione del mutuo. Ovviamente non possono bastare, quindi l'anno scorso non ho rinnovato l'assicurazione ad una delle due macchine che abbiamo in famiglia (una di 9 anni e l'altra di 15): stiamo massimizzando tutti i movimenti fattibili in bicicletta. Per continuare a mangiare mia moglie sta riscattando tutti gli investimenti fatti in una pensione integrativa, ma questa basterà solo fino a fine anno, poi bisognerà sperare di vendere la casa per continuare a mangiare. Avendo la perfetta consapevolezza, grazie alla magnifica opera del Prof. Bagnai, che non solo non ci sarà alcuna ripresa, ma anzi continurà la recessione fino a quando non esploderà l'euro, guardo atterrito al futuro, alla impossibilità per un laureato in economia di trovare un qualsiasi lavoro a 51 anni in questa crisi infinita; troppo vecchio per lavori non qualificati, troppo qualificato per i lavori impiegatizi. Senza un nuovo lavoro, tra sei mesi dovrò spiegare a mia figlia di 5 anni (dopo che per fortuna non mi ha mai chiesto perchè non è mai andata al mare in vita sua, perchè non la porto in piscina come fanno tutte le sue compagne ed i suoi compagni dell'asilo, ed ha la meravigliosa innocenza per entusiasmarsi per i "nuovi" vestiti che mia moglie gli compra alla Caritas locale) perchè dovremo abbandonare la villetta a schiera che le piaceva tanto per trasferirci probabilmente nell'appartamento più piccolo possibile. Perchè io ed altre tre milioni di persone circa(i disoccupati ufficiali ma fra qualche mese dovremo aggiungervi anche tutti quelli che non rientreranno al lavoro dopo la fine della cassa integrazione in deroga)non solo dobbiamo sopportare queste umiliazioni ma anche la questa costante, stucchevole presa in giro che il PUDE ci sta ingliggendo tutti i giorni mentendo, sapendo benissimo di mentire, su una ripresa che non sarà possibile vedere fino alla uscita dell'Italia dall'euro o dalla sua implosione?
RispondiEliminaMi piacerebbe che a Draghi e compagnia bella venisse almeno dimezzato lo stipendio per ogni previsione trimestrale sbagliata. Penso che allora, forse allora ci penserebbero un pò di più prima di fare questa deliberata e premeditata opera di disinformazione in perfetta ed eclatante malafede; mi accontenterei di questo, sono per la non violenza. MI preoccupo di vedere come paesi che stanno subendo tragedie ben peggiori della nostra, come Grecia, Portogallo e Spagna, non abbiano ancora avuto un sussulto di dignità, ma continuino a subire le balle dei che gli raccontano i locali sicari mandati dalla BCE; non è una giustificazione il fatto che da loro non c'è alcun prof. Bagnai che diffonde a macchia d'olio la consapevolezza delle reali motivazioni e quindi assurdità di questa crisi. Siamo stati tutti cloroformizzati, quanto durerà allora questa atroce agonia? Se ci fosse un processo di Eurimberga, mi augurei che tutti coloro che hanno mentito spudoratamente (è un'elenco molto lungo, ma almeno quelli che hanno avuto le maggiori responsabilità) fossero condannati a vivere nell'indigenza e nell'umiliazione cui ci stanno costringendo per almeno tre anni. Capitemi bene ho parlato solo della indigenza materiale, semplicemente perchè oggi non ho il tempo di proseguire e scrivere della cosa cento volte più importante, ovvero della umiliazione morale data dal non potere avere la dignità che viene dal lavorare.
Riprendo per precisare questo (erano finite le parole a disposizione): capitemi bene, quello sopra NON è lo sfogo di un imprenditore perchè la crisi ha ucciso la sua ditta: nel mio caso l'euro non ha avuto molto a che vedere con la morte della ditta ed in ogni caso non me l'ha ordinato il dottore di fare l'imprenditore, quindi accetto in pieno le conseguenze di scelte che con tutta evidenza si sono rivelate sbagliate, ma è bensì uno sfogo contro una situazione economica creata ad arte che non permette a chi ha perduto il lavoro, indipendente o dipendente che sia, di avere una seconda possibilità. Poichè le persone che ci stanno infliggendo tutto ciò lo stanno facendo con la massima consapevolezza delle conseguenze delle loro decisioni, trovo il loro comportamento maledettemente vicino a quello che si potrebbe definire un comporatamento aberrante (questa parola scaturusce dal dizionario di Goofy, avrei usato ben altro aggettivo).
EliminaIn Grecia ci sono stati sussulti molto più forti che in Italia. Lancio una provocazione: aboliamo il calcio per 2 anni, basta calcio in televisione o sui giornali. Vedrete che allora i problemi di molti saranno altri, non il rigore dato/non dato o il fuorigioco.
EliminaLuca, ho letto le tue parole che mi hanno colpito tantissimo. Coraggio ! ! ! Un abbraccio. Alberto.
Elimina@ Luca Righi
EliminaNeanche io vado in vacanza, però al mare ci abito!
Se vi va e ce la fate a venire vi posso ospitare, così la tua bambina vede il mare.
La mia casa non è grandissima, ma ci arrangiamo.
sil-viar@virgilio.it
Voglio solidarizzare anch'io con Vincenzo. E anche ringraziarlo perché ci ha spiegato nel modo migliore e più convincente il motivo in base al quale non si deve avere nessuna pietà per coloro i quali inducono scientemente sofferenza in chi non si può difendere.
RispondiEliminaCosa che oltretutto non fanno per motivi ideologici, come a suo tempo i nazisti, o religiosi. Ma solo per vile denaro, a fine di arricchimento compulsivo, per ripagarsi le perdite subite alla roulette di derivati e titoli spazzatura, alla quale si dedicano maniera altrettanto patologicamente deviata, e per accumulare in anticipo le risorse atte a fronteggiare le perdite future.
Rispetto a quegli esempi, additati in genere come i peggiori e più deprecabili in assoluto, costoro vanno molto oltre nella scala gerarchica dell'abiezione. Cosa che a mio avviso sarebbe il caso di imparare a tenere sempre ben presente.
Un'ultima notazione riguarda il fatto che Scacciavillani, ancora non pago degli sberleffi e dei coretti "scemo scemo" che ha rimediato a carriolate nelle sue uscite passate, materializzando in altra forma gli scenari che egli paventa in seguito al dissolvimento della moneta unica, sta per pubblicare su FQ un attacco personale a Bagnai, reperibile in anteprima qui.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=61901
Questo non per sottoporre materiali maleodoranti al naso di chicchessia, ma solo affinché chi vuole commentare quel post nel modo più acconcio abbia tutto il tempo necessario ad affilare le armi nel modo migliore. Così da accrescere la possibilità che il consulente dei fondi dell'Oman comprenda una buona volta che continuare ad esercitare il suo personalissimo conflitto di interessi in modo simile abbia un costo in termini di reputazione personale salato al punto tale da rendere non più conveniente il rapporto costi/ricavi della sua attività propagandistica.
Ooops, correggo. Il post di Scacciavillani risale al 29 luglio.
RispondiEliminaQuando leggo questi commenti vorrei che tutte le persone a cui li giro capissero la disperazione delle famiglie che si trovano in questa situazione, e invece tante volte il commento è "speriamo che le cose migliorino", come stessero parlando del tempo. Lo sconforto che provo a sentire certi commenti credo lo possiate capire solo qui... Certe persone le disgrazie le devono provare sulla loro pelle altrimenti continuano a soffrire di "struzzite", tutti con la testa nella sabbia con la paura che togliendola da là possano vedere l'orrore della realtà. Sinceramente non riesco a darmi pace perché nonostante qualcuno l'abbia svegliato, i commenti che ricevo sono sempre del tipo "vabbè oh e io che ci posso fare?" o un ironico "canditati che ti voto"...Le aziende qui intorno chiudono una dopo l'altra e anche la nostra non sta vivendo un buon momento ma niente, non si svegliano!!Per loro sono io che sono pessimista,a volte mi sento un pesce fuor d'acqua Credo che questa alienazione dei più, ci porterà a dovere ripassare da eventi estremi, come la storia ci insegna benissimo, prima di vedere un miglioramento. Con un certo disagio incomincio a pensare che sia meglio desistere perchè o non sono abbastanza bravo a convincere il prossimo a svegliarsi o forse la cerchia dei miei conoscenti non è pronta per la pillola rossa... del resto quando il prof venne a Reggio per la presentazione del libro di 200 inviti ad assistere ricevetti 20 conferme, ma alla conferenza erano presenti solo in 5. (percentuale non molto confortante)
RispondiEliminaSaluti
Quando leggo questi commenti vorrei che tutte le persone a cui li giro capissero la disperazione delle famiglie che si trovano in questa situazione, e invece tante volte il commento è "speriamo che le cose migliorino", come stessero parlando del tempo. Lo sconforto che provo a sentire certi commenti credo lo possiate capire solo qui... Certe persone le disgrazie le devono provare sulla loro pelle altrimenti continuano a soffrire di "struzzite", tutti con la testa nella sabbia con la paura che togliendola da là possano vedere l'orrore della realtà. Sinceramente non riesco a darmi pace perché nonostante qualcuno l'abbia svegliato, i commenti che ricevo sono sempre del tipo "vabbè oh e io che ci posso fare?" o un ironico "canditati che ti voto"...Le aziende qui intorno chiudono una dopo l'altra e anche la nostra non sta vivendo un buon momento ma niente, non si svegliano!!Per loro sono io che sono pessimista,a volte mi sento un pesce fuor d'acqua Credo che questa alienazione dei più, ci porterà a dovere ripassare da eventi estremi, come la storia ci insegna benissimo, prima di vedere un miglioramento. Con un certo disagio incomincio a pensare che sia meglio desistere perchè o non sono abbastanza bravo a convincere il prossimo a svegliarsi o forse la cerchia dei miei conoscenti non è pronta per la pillola rossa... del resto quando il prof venne a Reggio per la presentazione del libro di 200 inviti ad assistere ricevetti 20 conferme, ma alla conferenza erano presenti solo in 5. (percentuale non molto confortante)
RispondiEliminaSaluti
Ti capisco anch'io faccio fatica non tanto a convincere le persone quanto a farle interessare. Pare che sia un problema che non li riguarda o addirittura che non debba/essere affrontato. Pare di parlare del tempo ... "si è cattivo ma che ci posso fare? passerà" per non parlare di quelli che non ne vogliono proprio sapere di approfondire questioni e problematiche e mi dico..."ma guardo io mi fido di te... lo so che sei preparato (!)".... altri invece si limitano a mandare giù due nozioni a memorie e poi le ripetono in slogan.. questi fanno paura, la loro espressione critica si fonda su intuizioni basate sul nulla ... e sono anche quelli che magari si danno più da fare...
EliminaInfine ci sono quelli che ti guardano come se fossi un pazzo (la maggioranza)...
Comunque tanto per dire su 50 persone invitate non è venuto nessuno (anche se qualcuno per via di impegni pregressi) e al convegno a RE ci sono andato da solo(!) meno male che c'era il prof. Rinaldi a sopperire al bidone dato da Seminerio, che le tesi del prof. le conosco a menadito (si fa per dire).
La banca insolvente continua a comprare le obbligazioni vendute dal governo insolvente, quindi ...
RispondiEliminaEcco perché l'Italia sostiene il salvataggio di Monte Paschi , Again And Again And Again
There is a reason why Italy keeps bailing out Monte Paschi, Italy's third largest, most scandal-ridden and most insolvent bank not to mention the oldest in the world, again and again and again, and which is currently demanding yet another bailout. The reason is presented in the chart below which shows the amount of Italian bonds held by the Italian bank. According to yesterday's earnings release, BMPS' Italian bond holdings just hit an all time high with Monte Paschi buying over €3 billion in Italian sovereign bonds in Q2 alone…
LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA
(speriamo spazzi via tutta la classe dirigente attuale)
(Complimenti per la presentazione di "Europa kaputt")
Scusa l'OT prof, ma ho notato che tu e Rinaldi state tramando qualcosa. Ora, non voglio di certo stare qui a supplicarti di dirmi cosa avete in mente, lo scopriro' quando sara' il momento. Ma la domanda e' un altra: dobbiamo iniziare a munirci di una novantina di casse di spumante a testa? :D
RispondiEliminaNessuno tocchi Fabrizio Saccomanni. Cerchiamo di essere seri: come il nostro compatriota Mario D, anche il nostro Fabrizio si trova nella poco invidiabile posizione di dire cose CHE SICURAMENTE NON PENSA, ma che deve comunque dire per ossequio al ruolo istituzionale che ricopre. Infatti non ho dubbi sul fatto che nessuno pensa seriamente che la ripresa sia più o meno dietro l'angolo, per il semplice motivo che ormai oggi nessuno crede più seriamente a quella storia dell'austerità espansiva. I fatti parlano chiaro e parla chiaro anche Mario D, che ha annunciato che il tasso di riferimento della BCE rimarrà agli attuali livelli per lungo tempo (ognuno tiri le proprie conclusioni).
RispondiEliminaComunque sia, la rassegna stampa della settimana è piuttosto ricca.
Prima notizia. Da Project Syndacate: "frankly, the functioning of the EU and its institutions during the crisis has been a part of the problem. For many people, EU decision-making is opaque, inefficient, and removed from democratic control". Parola di ENRICO LETTA (l'intervento è titolato "New model Europe" ). Quindi anche ai piani alti dei palazzi di potere, impermeabili rispetto alla popolazione rappresentata dalla casalinga di Voghera o dal falegname di Termoli, è arrivata la common wisdom.
Seconda notizia. Matteo Renzi anticipa il suo programma delle cinque E. Ovvio quale sia la E più importante. Il resto è più o meno l'ennesima supercazzola eurocentrica. Altrettanto ovvio che ci sono anche priorità che non iniziano per E (tipo Lavoro), ma questo è altro discorso. Fatto stare che ad oggi nessun politico ha rivolto una domandina semplice semplice agli elettori: oggi vi sentite più o meno ricchi rispetto a quando non c'era l'euro?
Terza notizia. Potevano mancare A&G? Questa volta il premiato duo parla, dalle colonne del Corriere delle Sera, di agenti occulti della povertà.
"Fra il 2005 e oggi la disoccupazione in Germania è scesa di sei punti e il reddito medio delle famiglie tedesche è salito di dieci". Quindi nessuno capisce perché in Germania sia stato pubblicato alla fine del 2012 un corposo report sulla povertà (cinquecento e passa pagine). Io non capisco il tedesco quindi l'unica cosa che ho capito del report in questione è che l'indice di Gini negli ultimi anni è aumentato (ognuno tiri le proprie conclusioni). Il reddito medio delle famiglie tedesche sarà anche salito di dieci punti percentuali rispetto al 2005, ma dubito che le famiglie tedesche nel complesso stiano meglio.
"Se invece di un fortissimo aumento della pressione fiscale, il governo Monti avesse tagliato un po' la spesa, se i governi che lo hanno preceduto avessero fatto solo alcune delle riforme indicate dal Fondo monetario, la recessione che stiamo vivendo non sarebbe tanto grave". Veramente il governo Monti ha anche tagliato un po' di spesa, oltre ad aumentare la pressione fiscale. E infatti gli effetti si vedono. Corre voce (ormai anche dalle parti del FMI) che il moltiplicatore fiscale valga 1 per gli aumenti delle imposte e 1,5 per i tagli della spesa. Nel 2008 Christina Romer aveva più o meno dato le stesse indicazioni al neoeletto Obama. Ma è davvero possibile che specialisti del calibro di A&G pensano che sia una buona cosa tagliare la spesa pubblica quando la politica monetaria ha perso completamente la sua efficacia?
Io tocco, critico e attacco chi mi pare.
EliminaSe Saccomanni "deve" dire cose che non pensa, e ovviamente fare cose che non vuole, può sempre buttare un bel pietrone in piccionaia dando le dimissioni.
Se non lo fa si rende complice in solido col resto del governo dei danni e delle sofferenze che esso infligge ai suoi concittadini.
Caro Rick la precisazione di Jorg è non solo condivisibile, è essenziale: è proprio questa omertà che contribuisce a mantenere la situazione com'è e quindi, nel lungo periodo, a peggiorarla.
Elimina"Per ossequio al ruolo istituzionale che ricopre" Saccomanni avrebbe dovuto dire la verità coincida o no con quello che davvero pensa (cosa della quale, francamente, a me interessa poco).
E' un aspetto importante di quello che sta accadendo, pensaci.
Caro Rick, Saccomanni e Draghi sono due facce della stessa medaglia... anzi no, della stessa moneta: l'euro!
EliminaIo commento poco, cerco di leggere e capire per poi avere argomenti validi quando mi parlano di €uropa. I suoi concetti, Professore, sono sempre molto chiari e netti, senza giri di parole. Lettere come questa stringono il cuore ma mi confermano che non sono solo io a vedere questo disastro.
RispondiEliminaGrazie e un abbraccio a lei e a Vincenzo.
Little O.T. editorialibraro 'ppé er cavajerenero
RispondiElimina- Da "Il Tramonto dell'Euro" fig. 9, sul sito del IMF tracciando il grafico - come si vede
qui - (ho aggiunto Francia, Olanda et.al.).
Stando alle previsioni del detto Fondo M.I., Spagna, oltre ad Olanda e Germania diventerebbe una prestatrice. Il resto degli europei zero. Sono perplesso, cosa renderebbe, la Spagna, così performante?
- Qui - si vedono rappresentate tre macro aree la Ciiina, l'area Euro, USA. Se "mi ho capito", stando sempre alle previsioni dell'IMF, la Ciiina e l'Euroarea diventerebbero sempre più prestatori verso gli Yankee?
P.S. Euro delenda est!
a fructibus eorum cognoscetis eos numquid colligunt de spinis uvas aut de tribulis ficus
RispondiEliminaC'è poco da dire. Constato che in Goofy vi accedono persone degnamente dotate di intelligenza, cultura, humor (che non guasta mai) e soprattutto tanta umanità, quella che manca purtroppo a questa immarcescibile classe politica,disponibile a barattare i propri genitori per un pugno di ceci.
RispondiEliminaI 5000000 di contatti di questo encomiabile sito, ergo di persone, sono un invidiabile patrimonio di cui tutti noi potremmo disporre quando si giungerà al tanto auspicato "radde rationem".
L'unico problema è come e quando arrivarci.
Siccome il sottoscritto non si nega a nessuna fonte, vagando per il web (unico regno felix dell'informazione)ho chiaramente intuito che nessuno, fra i milioni (non decine di milioni, ovvio)di più o meno consapevoli, siano essi donaldiani, ortotteri, marxisti dell'Illinois, valeriani, fraiolesi, irradiati (a proposito vi consiglio di buttare un occhio a quello che dice un certo "arslonga-germania" perchè mi sembra un vero e proprio QDE), compresi anche gli inphastiditi, abbia la certezza del "come" e del "quando".
Siccome il grande Prof. ci ha giustamente eruditi sul fatto che comunque prima o poi il tempo ci darà ragione (anche se è preferibile che sia il prima possibile proprio in virtù delle storie narrate in questo post e non solo), sembrerebbe un pizzichino più importante lavorare sul "come"
Inoltre il "come" ha due ovvi risvolti, uno "pre" ed uno "post"
Alla fine della fiera,forse per la mia estrazione complottista, rimango purtroppo sempre più convinto che il problema minore sia comunque il "post", ergo, credo di non dire una fesseria affermando che noi tutti dobbiamo lavorare ed essere pronti per gestire al meglio, senza commettere errori, la fase di sputtanamento preliminare del PUDE, adoperandoci attivamente con ogni mezzo, affinchè la consapevolezza di questo crimine arrivi al maggior numero di persone possibile.
A tal proposito mi sembra del tutto evidente come tutto questo incredibile lavoro di conoscenza e consapevolezza svolto dal Prof. ed in misura oggettivamente minore da altri encomiabili personaggi, stia per raggiungere i suoi obiettivi in quella che potremmo anche definire la "fase 1".
Qualcosa mi dice che a breve, su questo blog avremo qualche interessante anticipazione riguardo la "fase 2".
Auguro a tutti, per il momento, di resistere al meglio.
Io invece non mi meraviglio più se nel suo blog, professore, non si presenti alcun trollonzo di quelli che le rompono le scatole. E vorrei vedere se qualcuno di questi avesse la faccia di schiaffi di provare a commentare una lettera come quella del Sig. Vincenzo, con le loro solite argomentazioni del cavolo. Non c'è nulla da fare. L'informazione corretta sbugiarderà qualunque bugiardo e in questo mi crogiolo. Vinceremo, senza alcun dubbio
RispondiEliminaMa i troll non hanno alcuna speranza qui (e pure fuori) visto che i messaggi vengono letti prima di essere visibili a tutti.
EliminaIo stesso mi sono reso conto di aver spesso scritto cose dai toni infuocati, reazioni spontanee a post come questi, che il prof. evita di pubblicare per mantenere pulito il Blog.
In questo modo ci si concentra meglio sulle cose che contano più che sulle dure parole di disprezzo di noi livorosi popolani verso i potenti di turno .
Vincenzo, buon Compleanno a tua figlia!
RispondiEliminaVedo che da parte di quasi tutti c'è un atteggiamento da "oh povero me", chi mi darà (?) un lavoro...
RispondiEliminaVabbò... io non sono "un dipendente" ma non nel senso lavorativo, ma nel senso più esteso del termine. Sono circa un annetto che giro per Blog economici\finaziari e beh... GRAZIE A TUTTI I BLOG!!!
Invece che piangere, preso atto di una situazione da me in prima persona immodificabile o modificabile sono in minima parte, ho IMPARATO LA LEZIONE! ;-)
E quindi? Non navigo nell'oro... ma il mio 50ino DAGLI USA è arrivato anche oggi! La globalizzazione, non esiste SOLO per le grandi industrie, io non sono una grande industria, ma una "microscopica PULCE da UN CINQUANTINO" che però, moltiplicato per 30 fanno 1500 euro LORDI... che non saranno uno stipendio da nababbo.. ma li ritengo più che sufficenti per ME.
E visto che NON POSSO fermare questi processi economici a livello ITALIANO e MONDIALE, invece che dire "oh, povero me" preso atto che esistono, adotto delle contromisure e mi ADEGUO. (lo fa APPLE, LO fa la FIAT, ecc, ecc... perchè non posso farlo anch'io?)
Forse il problema dei 50enni... (Io sono un 40enne) è essere "vecchi nel cervello" legati a un mondo\stato\economia che non esiste più. Che è cambiata facendo restare indietro le persone.
Poi il "mito" del posto fisso... a mia opinione equivale a "se lavoro o non lavoro la paga è sempre quella".
Sono diversi mesi che CERCO una persona che lavori per me... la prima domanda è: "quanto prendo?" la mia risposta? Più vendi più guadagni, sei a PROVVIGIONE. Io metto la merce, tu devi solo venderla (E si parla di INSERMENTO DATI e commercio ON-LINE no porta a porta... ) TUTTI DICONO NO! Vogliono la "paga sicura"...
E allora, scusate.. DI LAVORO CE NE QUANTO SI VUOLE... se poi non si ha voglia di lavorare è un altro conto! ;-)
TUTTE LE VOLTE CHE ***HO VOLUTO*** trovare un lavoro, lo ho trovato! Sempre! E dopo esser stato sfruttato per PORTARE VOLANTINI 2 GIORNI.. beh.. ho cominciato a farmi tutte le pizzerie e chiedere... ah.. sei LAUREATO??? Tu i volantini NON li puoi portare... scusa... girare tutte le pizzerie è faticoso.. già.. bisogna CAMMINARE... ecc, ecc... ;)
Diciamo le cose come stanno. Il lavoro esiste, quanto se ne vuole, e se non c'è... si INVENTA! Basta avere voglia.
il.gem
P.s:A portare volantino
i si viene PAGATI BENE! Una ditta chiede 60\70 euro ogni 1000 volantini. 1000 volantini si consegnano in 2 ore scarse. Se chiedi 30\40 euro ogni 1000 volantini te li danno volentieri... se poi., da LAUREATO magari uno riesce a fare pure GRAFICAMENTE il volantino... beh.. poi sai... ti accordi con una tipografia... ecco... il punto è che certa gente E' DIPENDENTE NEL CERVELLO! Aspetta che "un qualcuno" faccia "un qualcosa" e DECIDA PER LORO per migliorare la propria situazione... se aspetto che "lo stato" faccia un qualcosa per migliorare la MIA situazione, sto fresco.
La mia SITUAZIONE me la miglioro da solo! Ma è una questione di MENTALITA delle persone. Non di "crisi o non crisi" di leggi, di sussidi.... e purtroppo gli Italiani SONO DIPENDENTI fin nel midollo. io no. ;-)
p.s:Se dopo da laureato DEVI avere almeno UNA VILLETTA A SCHIERA... e un "normale" appartamento ti "degrada lo status sociale" vabbò... 2 automobili di 9 e 15 anni... (non ne basta una? fare SENZA? vedete... adesso che SI DEVE... spunta la bicicletta...
Off topic: non sapevo dove metterla, se qui, nel post Fabrizio Saccomanni, o in quella precedente nel post Alberto Bisin. Va beh la posto qui, tanto uno vale l’altro!
RispondiEliminaSe hai intenzione di integrare le raccomandazioni che hai fatto qui suggerirei caldamente di considerare anche la seguente:
Invece di dire: IMBECILLE
Prova a dire: Incapace di elaborare una interpretazione rispondente a realtà estrapolando i dati in suo possesso!
Non è mia! E’ di Aldous, Robot C3 della Ultron ICS – NATHAN Never n°73 pag. 75
P.s. Forse ho fatto bene a postare l’Off Topic qui! Non so perché ma adesso mi sento meglio! E comunque temo la nostra unica speranza sia proprio l’Intelligenza artificiale…
Ogni volta leggere queste storie stringe il cuore.
RispondiEliminaLa constatazione più drammatica è che le storie come quelle di Vincenzo sono ormai diventate pura normalità, non fanno neanche più notizia, eliminate come se non esistessero dalla cosiddetta "informazione" nostrana che ormai si prodiga giornalmente alla propaganda "ecco la fine della crisi£ con tanto di titoloni sui giornali.
Invece Vincenzo e decine e decine di migliaia di persone non sono fantasmi, le loro sofferenze esistono davvero, eccome se esistono.
l'euro ha inciso la carne viva di milioni di italiani, chi più chi meno, e in questo momento anche per noi in famiglia sono tempi durissimi.
Animo Vincenzo!! dai un bacio alla piccola anche da parte nostra
Buongiorno Prof.
RispondiEliminaIl suo articolo sul "Fatto" di oggi è una ripresa di questo post. Dato che -a quanto pare - i miei commenti sul Fatto non godono di diritto di cittadinanza, commento qui (sapendo benissimo che lei ha il pieno diritto di non pubblicare il commento, e non me ne lamento di certo...).
In ambito scientifico, quando si fornisce un dato, è buona norma fornire anche l'errore associato a quel dato. Cosa che , naturalmente, Saccomanni non fa.
Ora, qual'è l'errore medio (espresso in %) della stima del PIL? È il solo dato che manca, ed è anche l'unico che potrebbe consentire di comprendere se sia il caso di gioire o meno.
La mia opinione è che non sia affatto il caso di gioire. Ho lavorato per trent'anni in ambito R&S chimico, e assai raramente ho visto errori standard della stima inferiori allo 0.5%. Il che significa che, fatto "X" il PIL, qualsiasi variazione compresa tra "Pil previsto - 1.5%" e "Pil previsto +1.5%" è valida e statisticamente non significativa.
Le propongo un lavoro in più (lo so... ne ha già troppo): spiegare ai lettori il significato dei termini "accuratezza", "precisione", "deviazione standard" ed "errore medio della stima".
Davvero. Penso che, per quanto complesso, sia fondamentale per valutare certe "previsioni". E per capire quado sia il caso di gioire e quando - come nel caso di Saccomanni - oliare i forconi.
Buona vita
Guglielmo
Collega, onestamente credo che l'errore qui sia da considerarsi in percentuale sull'incremento/decremento del PIL , non come valore assoluto ... che poi le stime di lorsignori risultino cannate del 30 40 o 50% è tutt'altro discorso, ma qui si tratta di mentire sapendo benissimo quel che si sta facendo, come quando mettono a bilancio preventivo un incremento di entrate dovuto ad un aumento delle accise e poi, sorpresona, a consuntivo il gettito è minore rispetto all'anno precedente....
EliminaQuando si incontra Bisin:
RispondiEliminaa) Guardarlo fisso e dire: "Oh, mi dispiace per l'incidente..."
b) Quasi sicuramente risponderà: "Quale incidente?"
c) "Beh, mica sarai nato con una faccia così....".
Buona vita
Guglielmo
Nell'ultimo anno ho racimolato ben tre contratti da una settimana e leggere certe cose non fa che riaprire le ferite che a fatica la famiglia rimargina sostituendosi ormai all'assente stato sociale italiano. Casualità vuole che le parole di Saccomanni siano balenate sul mio PC dopo un documentario di Alberto Angela sull'antica civiltà natufiana. Angela spiegava come ad un certo punto le società umane, essenzialmente raccoglitrici e cacciatrici, abbiano lasciato il posto alle prime comunità agricole barattando una sorta di fiera libertà con la sicurezza alimentare. In queste comunità neocontadine iniziarono a prevalere figure apparentemente improduttive, ma con la capacità di coagulare i villaggi verso alcune linee di sviluppo ovvero i sacerdoti. La cosa curiosa è che i resti fossili degli uomini cacciatori denotavano fisici atletici ed in salute con statura media di 180 cm per gli uomini e 165 per le donne, le prime comunità agricole, al contrario, mostravano segni di usura da sforzo e la perdita di circa 15 cm di statura media. Gli unici resti di persone in salute che sembravano immuni da questa involuzione fisica erano quelle delle caste dirigenti. Al che (sarò malato?) mi è venuto in mente: "Quanto avranno dovuto mentire nei templi i sacerdoti dell'epoca pur di non lavorare e continuare a mangiare sulle spalle del resto del villaggio? Ma non sarà che nel DNA umano c'è scritto che gli interventi di Saccomanni & Co sono un comportamento ancestrale?" Mi immagino la scena in una piazzetta mediorientale di 6000 anni fa : " Fedeli! Certo i vostri nonni erano alti 1 e 80, ma in confronto a quanti pensavano che avremmo perso 16 cm, sono fiero di annunciarvi che invece si prevede che saremo solo più bassi di 15 cm! Tiè l'evoluzione è dietro l'angolo!" Ora nel 2013 ci siamo quasi ripresi i cm persi, speriamo che l'Italia sia un po' più celere nel buttare a mare tutto questo ciarpame servoeurista!
RispondiEliminaUna parola: GRAZIE!
RispondiEliminaGrazie prof per il lavoro che fa, per la speranza che infonde e soprattutto per la possibilità di avere questi sfoghi. Come ha ben detto "mal comune mezzo gaudio" e scoprire di non essere da soli è un'ulteriore spinta a non mollare.
Grazie a coloro che hanno espresso la propria solidarietà e contestualmente hanno fatto gli auguri alla mia bimba.
Quello che mi strugge è vedermi senza futuro a soli 28 anni dopo aver lavorato per 9 come uno schiavo sotto padrone e ritrovandomi ora con un pugno di mosche. Ma ieri mentre mia figlia spegneva le candeline di una stupenda torta fatta da mia moglie, ho visto nei suoi occhi quella felicità, quella gioia di vivere che si è accesa per una cosa così semplice e apparentemente insignificante. Questi sono i momenti più belli, quelli per cui vale la pena esserci e combattere per viverne tantissimi altri in futuro. Ma soprattutto determinate emozioni non si possono comprare e sono certo che alcuni squallidi individui non hanno la sensibilità di provarli quindi la loro punizione la stanno già subendo...che tristezza!
Credo che ciò che accomuna chi segue questo blog, al di là delle differenze di estrazione, cultura e classe sociale (si, ho scritto proprio "classe"), sia il non avere a cuore solo il proprio singolo interesse e destino, ma il pensare in termini di società, cioé anche in termini dell' "altro", che possiamo anche non conoscere di persona ma al cui destino ci sentiamo comunque legati ed impegnati. Questo è il concetto di società civile, fuori da questo c'è solo barbarie, civile, sociale ed economica.
EliminaCoraggio Vincenzo, sono sicuro che la luce in fondo al tunnel si sta avvicinando. Io sono nato nel 1959 e quando ho finito le superiori nel 1978 il lavoro mi inseguiva, ho potuto scegliere e, tra i concorsi che ho vinto, ho scelto uil lavoro nella pubblica amministrazione, il più bistrattato ed il peggio pagato. Oggi invece mi sento un privilegiato nel poter esercitare il diritto all'esistenza libera e dignitosa che chiunque dovrebbe avere. Leggendo Bagnai, Barra Caracciolo, Zezza e tutti gli altri ho capito molto, anche in senso tecnico, e ho capito quanto la sinistra ci abbia traditi e si sia trasformata nel referente politico dei capitalisti, detto senza odio ideologico, di chi vive di rendita di capitale. Oggi siamo una goccia nell'oceano dell' ignoranza, te ne accorgi parlando con la gente, ma la storia ci insegna che quando monta la marea della verità in poco tempo si produce uno tsunami inarrestabile.
RispondiEliminaIl tuo post mi ha riempito gli occhi di lacrime. Coraggio
suvvia prof! posso mica rientrare dal purgatorio? inizia a starmi stretto...mi sblocchi! (per la terza volta..) :P:P:P:P
RispondiElimina.......il solo fatto che ti pubblichi questa supplica é buon segno.
EliminaForse per il Giubileo del 2 anno di goofynomics ci sarà una Indulgenza Plenaria.. :))
Buongiorno,
RispondiEliminami chiamo Gioacchino, è il primo commento che scrivo nel blog del Prof. Bagnai pur essendo un suo avido lettore dai primi post.
Non c'è dubbio che il nostro governo, come al solito, diffonda solo sterile ottimismo senza intraprendere quelle politiche che consentirebbero una ripresa. Vorrei solo attirare la vostra attenzione su due punti che a me sono saltati subito agli occhi quando ho letto il DEF di Aprile 2013: in sostanza i nostri governi ritengono che il miglioramento delle finanze pubbliche e del debito pubblico avverrà a partire dall'anno prossimo grazie ad avanzi primari del 6%. Vi rendete conto?? Questi seriamente pensano di risolvere i problemi di finanza pubblica con un avanzo primario struttuale del 6% per una ventina di anni!!!
Seconda osservazione: la nostra partecipazione ai vari fondi salvastati ci costerà a partire da quest'anno 3,5 punti di PIL, qualcosa 55 MLD di euro circa. Non male!!!
Ultima chicca: nel DEF di Aprile 2013, le stime di debito pubblico tebevano già conto dell'impatto delle privatizzazioni per 1 puntio di PIL all'anno. Le privatizzazioni erano già state decise dal governo Monti e Letta sta solo continuando il lavoro.
Un caro saluto al Prof Bagnai e agli altri commnentatori di questo fantastico Blog.
Prof, sono Off Topic, ma vorrei dare qualche altro suggerimento sulla base delle esperienze di lettura fin qui maturate.
RispondiElimina1. "Il tramonto dell'euro": andrebbe consigliato l'acquisto in versione CARTACEA. Questo perché in versione digitale è un autentico casino seguire le spiegazioni delle figure con i grafici quando magari i grafici sono diverse pagine indietro e si dispone di un solo display, magari piccolo come quello di un lettore ebook. Personalmente ho acquistato l'edizione digitale per risparmiare qualche euro [a suo tempo presi più libri su Amazon e il sito di Goofynomics non lo conoscevo] e per potermelo leggere ovunque ma ho fatto male. L'ho dovuto leggere con due monitor, uno per seguire le spiegazioni, e l'altro per tenere traccia dei grafici! altro che portabilità e comodità! Assolutamente impossibile la lettura con un normale ebook reader: i grafici appaiono piccolissimi e occorre andare avanti e indietro tante volte per leggere la spiegazione del grafico.
2. Io sono abituato al "documentese", cioè all'inglese tecnico usato nel ramo dell'ingegneria. Però l'inglese per l'economia è totalmente diverso, più articolato, e francamente mi ci perdo: aiuterebbe molto un' appendice al sito Goofynomics con i termini economici anglofoni e il corrispettivo italiano. Oppure il suggerimento a un dizionario di economia agile e pratico. Aiuterebbe molto anche quando si consultano i siti del Fondo Monetario Internazionale, dove spesso rimanda lei nei suoi post.
3. Non sono molto favorevole a spiegare, come ha suggerito un lettore, la differenza fra i significati di precisione, accuratezza (che spesso anche al lavoro da me confondono nelle specifiche matematiche!triste, ma vero...), o addirittura tra media e mediana. Sono concetti che non aggiungono molto al contenuto delle spiegazioni mentre appesantiscono davvero tanto la lettura, specialmente a coloro che non sono proprio avvezzi alla statistica o al calcolo delle probabilità.
4. Sarebbe di aiuto, sul sito di Googfynomics, di una timeline storica, in cui si vedono chiaramente i punti fondamentali in cui in Italia abbiamo iniziato a perdere sovranità: nel 1982 con il divorzio Tesoro/Banca d'Italia, nel 29 Gennaio 1992 con la legge Carli-Amato quando è stata di fatto privatizzata la Banca d'Italia, il 16 Maggio 1992 quando alla Banca d'Italia è stato concesso di determinare unilateralmente, senza concordarlo con il Tesoro, il Tasso di sconto ufficiale, etc. Si vedrebbe proprio bene come abbiamo perso i pezzi per strada, distratti nel '92 da Mani Pulite.....poi la storia del Britannia, del papello del 2011 al Governo Berlusconi...
Grazie ancora per il lavoro che sta portando avanti. E sottolineo che fa bene ad essere maniacale nella citazione delle fonti: sto leggendo altri libri che trattano della crisi finanziaria ma spesso gli autori sparano cifre (abbiamo perso il 40% di questo o quello) senza mettere le fonti. Oppure presentano grafici senza spiegare cosa c'è sulle ordinate o senza dare il corretto peso alle differenti scale sulle ordinate: vedasi fig. 1 (proprio la prima, non la ventitreesima....)di Europa Kaputt del suo collega Rinaldi. Altra cosa: fa benissimo a insistere sulla rappresentazione dei dati tramite grafici e non tramite tabelle, come altri autori, perché il grafico consente di visualizzare bene le tendenze.
Innanzitutto, auguri alla tua bambina, coccolatela e voletele bene. Ritornando al discorso principale, Saccomanni non dice che per esserci ripresa bisognerebbe avere dei segnali positivi continui nel tempo, non comunque avere dei segnali negativi ancora (l'ottavo trimestre consecutivo se non sbaglio). Se l'economia non torna a crescere in maniera positiva, nemmeno il tasso di disoccupazione potrà migliorare, e anzi tenderà solo a peggiorare come già sta facendo. Gentile Prof, più che un ritorno alla lira, secondo me RITORNEREMO A 150 ANNI FA: Italia divisa in più stati. Non siamo mai stati veramente uniti, e questa crisi economica potrebbe dare il colpo di grazia a questo Paese. Ricordiamo che, all'incirca, si può dire che è dal 2009 che siamo in crisi, ormai questo è il 5° anno.
RispondiEliminaCaro Simone la tua sembra una battuta ma forse non lo è...l'anno scorso mi è capitato di sentire una rassegna stampa alla radio dove veniva citato un articolo di un tale Angelo Panebianco il quale in un suo delirante editoriale sosteneva che se l'Italia fosse uscita dall'euro era a rischio l'Unità nazionale...secondo il "giornalista" infatti, sarebbero venuti meno gli aiuti "esterni" che consentivano di tenere ingabbiata la coesione nazionale, senza Europa quindi niente gabbia e dunque niente Stato unitario...
EliminaIl paradosso è che le argomentazioni di questo prestigioso e sinistro intellettuale non erano solo un perfetto esercizio della retorica di regime ma erano anche un sottile e diabolico monito di quello che in realtà potrebbe succedere sul serio...fortasse precise contarium! E' l'euro infatti che mette gravemente a rischio la nostra coesione nazionale, fa venir meno il tacito patto nord sud con cui si è costruita la nostra nazione nel corso dei decenni, distrugge la competitività delle imprese del nord prive della liretta le quali tuttavia continuano ad essere gravate dallo stesso regime fiscale e allo stesso tempo fa tabula rasa di quel che resta dell'economia del mezzogiorno, colpito in maniera ancora più drammatica dal crollo dei redditi e dalla disoccupazione.
Qualcuno al nord potrebbe dire: vabbé ma noi nell'euro ci potremmo anche stare se non dovessimo dare tutti questi soldi al sud...e al sud potrebbero dire: vabbé ma se noi avessimo una bella "dracma" mediterranea potremmo anche ricostruire un'industria meridionale competitiva e risollevare le sorti della nostra terra.
Il dramma è che ne gli uni ne gli altri avrebbero completamente torto...ma è inutile cercare di spigarlo ai Panebianchi.
Si rompe il protocollo diplomatico tra Banche centrali
RispondiEliminaSi rompe il protocollo diplomatico tra Banche centrali
La Fed attacca la Bce di Draghi come responsabile del peggioramento della crisi
In una rara rottura del protocollo diplomatico tra Banche centrali, la Fed ha attaccato a viso aperto le politiche scelte dalla Bce.
In Top Fed economist slams 'incoherent' ECB, Ambrose Evans Pitchard riporta un recente rapporto di un importante economista della Banca centrale americana, Robert Hetzel, che sostiene come l'istituzione guidata da Mario Draghi è intrappolata in problemi istituzionali e agisce su premesse sbagliate, vale a dire che il collasso dell'euro-zona sia determinato dal debito eccessivo quando la vera causa è la mancanza di crescita.
Le scelte della Bce hanno così peggiorato la crisi del debito che poteva invece essere evitata. “La Bce manca di una strategia coerente per creare la base monetaria richiesta per sostenere la ripresa”. Hetzel ha poi invocato un acquisto consistente di prestiti delle piccole imprese, oltre a pacchetti di debiti del governo tra gli stati membri, inclusi i bond tedeschi.
“La Bce deve essere chiara che i paesi in surplus dovranno attendersi inflazione superiore al 2% per un periodo prolungato e spiegare all'opinione pubblica tedesca che si tratta di un risultato favorevole”, ha proseguito.
Inoltre, prosegue Evans-Pitchard citando il rapporto di Hetzel, la Bce deve smettere di usare la politica monetaria come leva per cambiamenti strutturali e finire la sua politica di contrazione. Lasciando giovedì invariati i tassi d'interesse nonostante la liquidità nell'eurozona si stia contraendo, Mario Draghi ha dimostrato di non voler cambiare strategia e di non accogliere i “consigli” della Fed.
Per spiegare la sua scelta, il presidente della Bce ha dichiarato che ci sono segnali di un ritorno della fiducia dopo sei trimestri di recessione, affermando che si prevede “una graduale ripresa dell'attività economica nella parte rimanente dell'anno e nel 2014”...
QUEL RETTILIANO DI MARIO DRAGHI SI STA ARRAMPICANDO SUGLI SPECCHI PER MOTIVARE LE SUE SCELTE DEMENZIALI
CHE SIA IL VERO SOVRANO D'EUROPA L'ABBIAMO CAPITO DAL SUO SGUARDO
ALTERO E DISDEGNOSO
Crisi alimentare in Grecia: le famiglie rischiano la fame durante l’estate
RispondiEliminaIl Guardian descrive la situazione tremenda in Grecia, prova provata del progetto inumano dell'euro
MA la Grecia non era il suo miglior successo?
Le organizzazioni di carità in prima linea rivelano che il 90% delle famiglie nei quartieri più poveri deve affidarsi alla banca del cibo e alle mense dei poveri per la sopravvivenza. Ma la fine dell’austerità non è in vista, e ora anche i volontari stanno rallentando…
:'-|
RispondiEliminaQuando vedo l'inganno politico ed economico che stanno perpetrando a milioni di persone nella più totale indifferenza, penso sempre a queste persone, talvolte ignare e totalmente indifese al massacro sociale.
Tranquillo, ci sarà sempre l'elemosina di una "social card" per ripulirsi la coscienza.....
Eliminaeccelso, come sempre:
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/08/lottimismo-di-letta-ovvieta-e-decimali/680367/
Insomma, la luce in fondo al tunnel è di sicuro un treno della metropolitana.
RispondiEliminaE' SEMPRE UN DISCORSO COMPLESSO...
RispondiEliminaCari amici goofy siamo al contrattacco. Di seguito riporto uno scambio con un PUDE doc sui social (FB and twitter). Bisogna bloccarli sul nascere....
PUDE doc; Bosco Albergati, il lavoro prima di tutto. Riprendiamo a fare politica. C'e' Cuperlo (QXLO) http://t.co/CtsqC8VMhD
PIC.TWITTER.COM
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MIA RISPOSTA: Scusa ma parlare di lavoro, cosa fondamentale, e poi non essere conseguenti mi sembra il solito "gingol" proposto per la base che ancora incarna questo fondamentale valore. Ma come si crea lavoro quando l'unica leva economica per la competività delle imprese che si è voluto o dovuto adottare è la svalutazione interna del mercato del lavoro (Fassina dixit)?
2 ore fa · Mi piace
RISPOSTA PUDE doc: non credo che nessuno abbia la ricetta pronta, è un discorso molto complesso.
p.s. E' seguito un dibattito via FB e TW intensissimo ancora in corso ormai volano gli stracci.
calma ragazzi, calma.
Eliminaricordate le manovre a tenaglia dell'esercito nazista?
useremo le loro stesse armi per batterli!
un pò di pazienza.
ps: a fine agosto Paragone ricomincerà a martellare col suo nuovo programma su la7.se non è stato cosi come lo volevamo noi, credo che ora avra piu ampi spazi!
Ieri siamo andati a cena con i miei colleghi di lavoro per festeggiare le ferie e con noi son venuti anche i lavoratori a tempo determinato, quelli che oggi ci sono e domani chi sà.
RispondiEliminaDopo diverse bocce di vino si è caduti dove il dente duole e sorpresa, ho scoperto che per capire la strada non è solo quella di farselo spiegare da chi studia il problema in maniera scentifica ma si può capire anche subendo la crisi sulla propria pelle.
Dopo un lungo e penoso discorso sul non lavoro che non c" è e sul fatto che oramai è un ricatto continuo e che per lavorare qualche mese si arriverà a portare i doni come a natale al datore di lavoro pur di tirare a campare si è finiti inevitabilmente sulla questione euro e europa e qui con mia grande sorpresa ho scoperto che un mio amico pur non leggendo nessun libro eretico di qualsiasi economista sconosciuto e pur non leggendo alcun blog ha capito......la risposta era dentro di lui e ci è arrivato da solo.
Chiaramente eravamo in tanti e nel discorso molti facevano una confusione della madonna , uno sostenava che la banca d" italia stampa euro e un altro che la svalutazione è la stessa cosa dell" inflazione (cazzo quanti son convinti de sta cosa) ma una cosa era comune....che la germania ci stava fottendo e alla grande, cazzo quanta rabbia contro gli alemanni, chi lo avrebbe mai detto. La strada non è lunga ma lunghissima ma il fatto che di certe cose oramai se ne parli apertamente è una buona notizia certo manca molta ma molta conoscenza delle cose, una pecca riscontrata largamente nei discorsi fatti con amici e conoscenti ma la breccia si sta aprendo e questo mi rincuora.
...ecco, appunto, forse studiare, anziché seguire la pancia, servirebbe a non banalizzare tutto a un Italia-Germania 4 a 3, che non solo non ha particolarmente senso (visto che la Germania non è una signora bionda che parla tedesco e vive in Germania, e comunque magari ha più senso un capitale-lavoro uno a zero), ma è controproducente perché si presta ad essere strumentalizzato dai collaborazionisti piddini e non come "nazzzzionaliiiiiiismo". La "rabbia contro gli alamanni" è una rabbia contro quali alamanni? Contro i minijobber? Contro Lafontaine? Contro Schmidt? Non so, vedi tu...
Elimina@Adriano O
RispondiEliminaRisposta del prof a parte, lei ha presente cosa chiede? Ha presente la portata non tanto della crisi ma del coinvolgimento politico quindi delle ritorsioni?
uno si alza e fonda un partito contro l'euro.. ahahahahhahahaha
di mitomani il mondo è pieno e pure di persone che dichiarano cosa strame su importazioni ed esportazioni.
oppure una grossa fetta di paperi e ortotteri che guarda video in maniera estasiata in cui mostrano come il complotto nasca dalla moneta perché il debito pubblico è aumentato in proporzione alla massa monetaria (come dire: "ma mio nonno che guadagnava 10k lire all'anno perché non poteva indebitarsi per 200 milioni ovvero i ns 100k euro?" misteri della logica).
ora, che il prof possa fare "politica attiva" o meno saranno c.azzi suoi o no?
e sia inciso, bello pretendere dagli altri cose che noi non vogliamo fare (o non possiamo)...
serve una certa consapevolezza dei problemi per affrontarli anche perché a loro interessa che la gente sbraiti contro la corruzione, l'evasione e via dicendo per produrre odio sociale e accettare miseramente provvedimenti assurdi (fascisti).
e cmq, Supermani è nei fumetti
Vorrei segnalare questo interessante contributo sul tema dell'euro di questo giovane filosofo ,Diego Fusaro : http://www.youtube.com/watch?v=G-4X-0zJM1E.
RispondiEliminaMi allaccio alle considerazioni di alcuni lettori per sottolineare che negli ultimi due mesi i riferimenti agli articoli di Bagnai, o la loro riproposizione tout court, si sono moltiplicati sul web, questo, ad esempio, l'ho trovato ieri. Lo stesso fenomeno si è verificato sui media mainstream, ovviamente in tempi molto più dilatati e con modalità “defilate”, ma si tratta comunque di un importante risultato. Inoltre, in generale il livello delle discussioni che seguono è qualitativamente superiore alla media. Anche sul FQ, fatta eccezione per i soliti korallox, barondel, signor wolf, ecc., si è alzato un po' il livello, e finalmente non censurano più le opinioni sgradite, così si può ribattere ad libitum agli “amici del giaguaro” di cui sopra, costringendoli via via in ambiti sempre più ristretti.
RispondiEliminaSi può quindi dire, senza indulgere all'autocompiacimento, che il lavoro del professore ha conseguito un obiettivo di primaria importanza: costringere i media a fare i conti con la realtà.
Un mio modesto contributo sul tema dei vari pre-requisiti necessari per un'uscita dall'euro.....
RispondiEliminaSe si è intimamente contrari ad un principio, ad un'idea bisogna affermare con decisione che quel principio è sbagliato. Se, viceversa, si adduce la pretesa impossibilità di opporsi ad esso, in virtù della fedele osservanza alla legge del più forte, si diventa, nei fatti, anche se le parole sostengono il contrario, un sostenitore del principio dominante.
I cambiamenti sono innanzitutto il frutto di un mutamento culturale, un mutamento delle coscienze che, ad un certo punto, decidono di mettere da parte vecchi paradigmi per fare spazio ai nuovi che meglio interpretano le loro legittime aspirazioni, siano esse sociali, politiche, economiche.
Il presupposto del cambiamento è quindi la capacità di elaborare visioni critiche della realtà, alternative a quella dominante, partendo da un'analisi rigorosa dei punti deboli della ideologia dominante e proponendo soluzioni concrete.
Senza questa fase critica, di confronto di idee e proposizione di visioni alternative del mondo, non ci può essere alcun cambiamento.
Credo che questo sia il messaggio che viene da un grande uomo quale Antonio Gramsci, il quale, nonostante i 20 anni di carcere sotto il regime fascista, è riuscito a scrivere in carcere quei pensieri che poi hanno ispirato i suoi seguaci, quando l'ideologia dominante è cambiata.
Non a caso Gramsci parlava della necessità della "egemonia culturale" delle idee prima dei cambiamenti.
Bisogna quindi preparare le soluzioni alternative perchè, prima o poi, si verifica qualche evento traumatico, improvviso, che fa cadere il sistema. Questo accade in Europa dal 1789, e da quel momento gli europei hanno imposto ai loro governanti i loro interessi quali ispiratori dell'azione politica. Questa storia non può essere fermata da chi crede di poter calpestare, senza alcun ritegno, i diritti di milioni di persone. Quindi prima o poi succederà qualcosa che nessuno ha previsto che farà crollare questo sistema fascista, riservando alla vergogna della Storia tutti quelli che hanno lavorato per la sua costruzione e soprattutto alla sua conservazione, nell'indifferenza per la sofferenza e la disperazione di milioni di esseri umani.
A quel punto io non vorrei essere tra quelli che, ispirati da una logica giustificazionista di radice hegeliana, hanno sostenuto che quel mondo era l'unico possibile e che anzi bisognava solo resistervi per non essere schiacciati.
@Adriano O
RispondiEliminanon basta leggere il libro!
e cmq, se avesse seguito attentamente il discorso di fondo qua si tratta di difendere la costituzione ovvero i valori su cui la ns repubblica è basata (lavoro, risparmio, famiglia, istruzione, sanità).
infatti l'euro serve per distruggere tutte e 5 le cose.
PS: il discorso del prof è integrato perché non è basato solo su grafici ma su logiche politiche, fisiologiche e storie dietro questo processo.
A corroborare la "ritrovata fiducia delle famiglie", riporto la disponibilità all'acquisto da parte di un "compra oro" di recente apertura nella zona, dichiarata su un volantino trovato sabato nella casella postale, anche di "oro dentale". Solo due possono essere le provenienze: o rubato dai morti, come facevano i nazisti nei campi di sterminio, o fatto cavare dai vivi, per disperazione.
RispondiEliminaLa luce in fondo al tunnel ci indica quanto luminoso sarà il futuro.
Si€g h€il.