Molto probabilmente non sarà la rivolta dei perdenti, dispersi e commissariati, a liberarci dal fardello insostenibile di una decisione tecnicamente assurda, ma l'egoismo dei vincitori.
Scusate: mi hanno detto che scrivo troppo. Ma direi che, troppo o poco, il vero problema è un altro: a che serve dire cose ovvie, se nessuno vuole prenderne atto?
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
il problema e' che continuano a chiamarli "destra estrema" o comunisti, o fascisti... a volte solo sono ma e' quell'estremo che rende tutto piu' difficile.
RispondiEliminaMagari ci cascassero gli olandesi.
Segnalo anche: http://www.voxeu.org/index.php?q=node/7700
(TARGET imbalances: Financing the capital-account reversal in Europe)
Qualcuno prima o poi ci cascherà, vedrai. Bell'articolo, va studiato con calma...
Eliminabuongiorno,
Eliminaio sono assolutamente per l'uscita dall'euro, poco mi importa chi lo vorrà, chi riuscirà a volerlo. sono molto preoccupato che in italia nessuno lo chieda. Intanto lei prof. bagnai "il fatto quotidiano" lo legge, credevo proprio di no, mi era sembrato di capire che non fosse una testata di suo riferimento. comunque ho letto qualcosa sul sito di paolo barnard che mi preoccupa ancor di più http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=343
lei, prof. bagnai, che ne pensa????
buongiorno
gran bell'articolo chicco, grazie mille.
Eliminaperaltro lì si citano alcuni testi che confutano molto bene le particolari tesi di Sinn. E una mi ha colpito molto, di Bindseil in "The Economics of TARGET2 balances" dove appunto dice:
"The introduction of the euro as a common currency in 1999 required that cross-border payments within the monetary union should be treated as payment flows within the borders of a single country. This requirement constitutes the crucial di erence between a system of pegged exchange rates and a monetary union. The maintenance and stability of the former depends on the availability of a suffi ciently large stock of foreign reserves. By de nition, the latter means that all payments and transactions undertaken within the currency area and which are denominated in the single currency are considered as domestic payments and transactions. [...] Anticipating the discussion of Sinn's point 3*, we can already conclude from these considerations that putting limits on the size of TARGET2 liabilities questions the nature of the European monetary union. It would throw the common currency area back to a system of fixed exchange rates with those central banks that face TARGET2 limits being forced to struggle to maintain their stock of internationally fungible reserves."
e chi si è letto il più volte citato da Alberto, articolo di Frenkel e Repetti, sa bene cosa significhi questo. Ancora dubbi sulla malafede di Sinn? o quantomeno sulla sua idiozia.
* il Punto 3 di Sinn, trattato nel testo è che l'Eurosistema dovrebbe porre dei limiti ai conti TARGET in modo tale da porre sotto controllo i deficit dei paesi debitori. Un punto apparentemente di buon senso, nella realtà una gran cazzata se uno segue questo blog da un po'. e non a caso anche gli autori dell'articolo s voxeu lo fanno intendere.
sembra che anche lo spagnolo Rajoi stia sclerando sul fiscal c.,hai letto l'articolo di Evans-Pritchard sul Telegraph ? Sarà solo un falso allarme (dato il personaggio!)
RispondiEliminahttp://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100015432/spains-sovereign-thunderclap-and-the-end-of-merkels-europe/
EliminaEvans-Pritchard è un pericoloso sovversivo... ecco cosa scrive: "There comes a point when a democracy can no longer sacrifice its citizens to please reactionary ideologues determined to impose 1930s scorched-earth policies. Ya basta."
Prof. Lei scrive sicuramente tanto, ma vero è che dice tutte verità, che tanti non vogliono ammettere o riesce loro difficile digerire (me incluso fino a a qualche settimana fa). Leggendo i suoi articoli(definirli articoli mi sembra sgarbato, sono delle vere lezioni di economia!!) ho disertato (era da un po' di tempo che ci pensavo):l'euro ci ha fregati....e ancora non è finita. La politica sta dando il suo contributo.....alla Germania ..ovviamente..E noi lavoratori?Forse finiremo per fare gli schiavi..nel nostro Belpaese, dove nel frattempo le grandi aziende Teutoniche avranno fatto shopping a buon mercato. Qua nessuno fa niente per niente. L'Europa unita purtroppo esiste solo sulla carta, perchè troppi sono qli squilibri tra nord e sud. Ci hanno prima illusi(Europa Unita) e poi fregati.Il conto da pagare ...pardon .. la cambiale in bianco la devono ancora "avvalorare".Intanto paghiamo gli interessi. La saluto cordialmente
RispondiEliminain italia nessuno ha ancora manifestato contro l'euro e per il ritorno alla lira.
RispondiEliminaqui , su questo blog cosa ne pensate? io sono favorevole a manifestare, almeno questo, contro l'euro, qualcuno sarebbe d'accordo fra di voi?
Non è esatto. Sicuramente finora hanno manifestato solo i fascisti, cosa da me e sicuramente anche da altri prevista almeno fin dallo scorso anno.
EliminaSono molto pessimista prof... Qui in Italia abbiamo Scilipoti e i leghisti per il no-euro, in francia Hollande contro il fiscal compact (salvo poi dichiarare che si rifa alla scuola di Mitterand e Attali!!!!), in Spagna Rajoy fa le bizze elettorali...
RispondiEliminaIo ritengo che siano in parte buffonate populistiche senza reale speranza di incidere sull'opignone pubblica, in parte posizioni studiate a tavolino dai vari governi: "si, che sia mr. credibilità 0 scilipoti a tuonare contro l'euro, delegittimerà l'idea stessa di uscire".
Poi la volevo anche informare sugli esiti del mail bombing contro euro e fiscal compact alla camera di inizio settimana... Ho avuto 2 risposte:
-1 "cos'é, una minaccia?"
-2 dell'"onorevole" Giuseppe Moles del pdl, uno dei 3 che ha votato contro: "Si, guardi, con me sfonda una porta aperta! sappiamo bene dei problemi dell'euro, é un nobile esperimento fallito. non può durare, condivido tutte le sue idee e le porto avanti io stesso. Grazie del supporto."
Sanno tutto nei dettagli... in tutti gli schieramenti...e votano a favore. Questa é la situazione :(
Salve,
Eliminanon ci conosciamo ma la sua risposta dice cose gravissime/importantissime. in che senso? lei davvero ha informato i parlamentari tutti, italiani? e di cosa esattamente? cosa gli ha scritto?
salve
Non mi sembra così sconvolgente constatare che i nostri responsabili politici (mi riferisco ovviamente a quelli familiari con le quattro operazioni) sappiano benissimo quali sono i contorni della situazione. Molto più sconvolgente, dal mio punto di vista, constatare quanto sono ancora ignari gli elettori...
EliminaPurtroppo, penso che per fare prendere atto dell'"ovvietà" alla politica di cotal fatta (una volta si diceva dei "partiti dell'arco costituzionale", perché c'erano i c.d. "extraparlamentari") ci vorranno altre batoste date dai cittadini a questa politica (primarie, amministrative, elezioni politiche, referendum), e su questo mi pare che già siamo sulla buona strada, ma si dovrà anche lavorar duro (conversando nei bar,sulle panchine dei giardini,in fila alla cassa dei supermercati) per far capire come stanno le cose. Perché chi volesse, potrebbe già capire dove si può andare a finire:
RispondiEliminahttp://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/7878-qper-la-ue-si-sta-preparando-una-terapia-shockq.html
ma ai piddini & C., che anziché la luna guardano il dito, nessuno gliel'ha mai detto.
roberto
e se adesso lo swap lo facessero in ordine portogallo irlanda e spagna chiedendosi perchè loro si(la grecia) e noi no
RispondiElimina?
che succederebbe?
finalmente il piddino riuscirebbe a ricredersi sull'euro?
OT. Sono spaventato da ciò che ancora potranno farci 'sti super-tecnici-al-di-sopra-delle-parti (quali parti? Io ne vedo solo una). Ma una cosa veramente terrificante l'ho letta qui
RispondiEliminahttp://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1338107&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+wallstreetitalia+%28Wall+Street+Italia%29
il PD al 27%. ....Madonnamiasantissima.
Metaller, Chemie-Arbeiter, Erzieher: Sie alle fordern 2012 viel mehr Geld. Sind sie jetzt am Drücker?
RispondiEliminaPerchè perdere l'Euro se la Germania fa crescere i suoi salari?
http://vocidallagermania.blogspot.com/2012/03/moderazione-salarialenein-danke.html
Manifestare contro l'Euro? Nel mentre che la gente continua a non capire con una testardaggine figlia della paura di dover guardare in faccia una realtà che non piace e che si teme, che se non puoi svalutare la moneta, allora svaluterai il tuo salario?
RispondiEliminaIn queste condizioni contro chi protesterebbero i manifestanti?
Berlusconi Boia? Il governo finto tecnico ma vero politico sostenuto da Bersani, Casini, Berlusconi?
No, no: una manifestazione contro l'Euro allo stato attuale delle cose è buona solo per
1. la retorica gattopardesca dei pennivendoli da strapazzo
2. dare il destro ai soliti antisistema milionari di professione alla Santoro (non solo lui intendiamoci) di distrarre e cloroformizzare ancora di più la gente
2. per le infiltrazioni dei servizi segreti ...oops pardon, lapsus Freudiano, volevo dire dei Bad-Bloc che suddivisi in centurie provvedono a mandare a ramengo il tutto.
Occorre accrescere il livello di consapevolezza della massa sul Vero problema: questo è già un passo difficilissimo stante l'opportunismo, la insensibilità e la paura dell'insicurezza del popolo bue! Ma non si può prescindere da ciò: solo quando la gente in massa comincerà a spegnere il televisore e non comperare più i giornali, a disertare tutte le manifestazioni politiche, solo allora, forse, si potrà cominciare a pensare ad organizzare una protesta efficace.
Alex
Gent. Prof. Bagnai,
RispondiEliminacapisco che ciò non può essere di incoraggiamento per nessuno, ma Le assicuro che io ne prendo atto seriamente sia per quel che scrive sull'euro in queste pagine con dati, chiarezza logica e piacevoli divagazioni letterarie, sia per le implicazioni politiche ed economiche, non soltanto relative all'euro, rilevanti per chi la politica la subisce, da Lei messe in luce qui ed altrove come ad esempio quest'estate sul Manifesto (ho visto l'articolo solo più tardi sul web perchè problemi di nervoso allo stomaco mi impediscono la lettura sistematica di quel giornale come di altri).
Il punto è: chi dovrebbe prenderne atto?
Se si tratta degli economisti in quanto attori della cultura economica direi che considerazioni di ordine analogo sono diffuse, qualificate, comprensibili anche al pubblico non tecnico, risalgono alla nascita stessa dell'euro e si stanno intensificando col procedere del disastro.
Ad esempio, Steve Keen nel 2001 in "Debunking Economics":
"Though economists have championed economic reform for the quite altruistic reason that they believe these reforms improve social welfare, their recommendations are far more likely to have made the world a worse place, not a better one. Thus, the economic conditions imposed to achieve monetary union in Europe could enforce a permanent recession upon Europe, and compromise the ability of its governments to counteract any severe downturn in world economic activity. Trade liberalisation could reduce global economic welfare because the rapid opening up of markets could destroy productive capacity. The abolition of price subsidies could retard economic growth by amplifying class conflict in the highly unequal societies of the Third World. Rapid economic change could lead to social breakdown, rather than the development of vibrant market economies. And America’s middle class could find its retirement nest-eggs eliminated by the collapse of a wildly speculative stock market. Mainstream economists might deride these statements, but as this book shows, their arguments to the contrary are specious."
Se si tratta degli operatori finanziari, vari CEO et similia, a dire il vero lo sanno benissimo e spesso lo dicono anche chiaramente, ma il loro problema è come fare denaro con tutto ciò.
Se si tratta della burocrazia finanziaria, BCE, IMF, ecc. non credo siano così stupidi o ingenui da non capire, ma hanno la loro ragion d'essere e tornaconto proprio nel rinforzo della situazione e la calvacheranno finchè sarà possibile.
Se si tratta della "politica" credo ci sia anche un problema di stupidità ma per ciò che la "politica" è diventata e per l'eliminazione della democrazia reale essa ha comunque nella situazione la base di sopravvivenza e non può (neppure in parte) segare il ramo su cui è seduta.
Dunque resta soltanto la gente "normale", chi vive o dovrebbe vivere di lavoro, che in teoria potrebbe capire, opporsi e votare. Le "cose" sembrano portare lì ma di fatto il percorso non mi sembra a portata di mano.
È vero che la sbornia del grande sviluppo del dopoguerra è finita, che il trasferimento di ricchezza al lavoro si è definitivamente invertito e che ciò sta diventando evidente per tutti. Ma nel mentre è stata anche distrutta la possibilità di comprensione collettiva e di rappresentazione politica... e per adesso siamo in mutande.
La necessità e la convenienza dell'uscita dall'euro potrebbe essere compresa e potrebbe anche essere una prima cerniera di riaggregazione politica, (io so che è così e che in caso contrario non ci sarà difesa)... ma francamente non saprei da dove cominciare.
Ma se io scrivo poco e voi tanto allora il mio sacrificio è inutile!
EliminaTutto giusto e tutto vero (in un mondo ricondotto ai canoni della tecnica economica il dott. Draghi dovrebbe trovare, e sicuramente troverebbe, un altro lavoro).
L'unica cosa che si può fare è contribuire al dibattito, cominciando da ora. La disinformazione di regime (Manifesto compreso) non può comunque fermare il vento con le mani.