sabato 14 marzo 2020

MES (2)

Il 12 marzo scorso il Ministro Gualtieri ha risposto alla lettera in cui chiedevo la sua disponibilità ad una audizione sui temi del prossimo ECOFIN. Nella risposta, come era naturale e prevedibile, il Ministro argomenta che pur riconoscendo l'importanza del tema e la necessità di trattarlo con un adeguato coinvolgimento parlamentare, le attuali circostanze gli impediscono di accordare la sua disponibilità, che resta però riconfermata appena terminerà la fase di emergenza.

Ieri ero in Senato, ma senza staff, che sto tenendo a casa, quindi fino a tardi non ho avuto notizia della lettera del Ministro, fino a quando il suo gabinetto non ha chiamato la mia segreteria tecnica.

Ho particolarmente apprezzato la lettera sia per la sensibilità istituzionale che per il tono cortese. Non è effettivamente colpa del Ministro se il Paese è in emergenza. Ci sarebbe magari da dire qualcosa sul senso di opportunità di certi colleghi recentemente rientrati da Wuhan (si parla di una recente audizione in Commissione XII interrotta da colpi di tosse: ma io, per fortuna, non c'ero). Episodi come questo ci lasciano presumere che l'operatività degli organi parlamentari potrebbe essere ulteriormente compromessa. Cina o meno, tutti noi siamo al centro di una rete di relazioni che fatalmente ci porta a uno o zero gradi di separazione da un contagiato. Dopo di che, conta il caso.

La ridotta operatività del Parlamento comporta due cose: la prima è che ovviamente non si potrà dare spazio ad audizioni; la seconda è che la lavorazione dei decreti potrebbe diventare molto difficile, se non addirittura oggettivamente impossibile. Resterebbe allora da capire quale scappatoia adottare per reiterarli in modo che gli effetti si prolunghino oltre i 60 giorni o comunque vengano fatti salvi. In ogni caso, in questa fase sarebbe imperativo evitare quello che, a quanto posso capire, non si sta evitando, cioè che anche questi decreti, per una volta dettati da un'oggettiva urgenza, vengano visti come treni cui attaccare i vagoni più disparati (come vi avevo spiegato qui).

Non è pensabile che dopo la legge di bilancio (lavorata alla Camera) e il milleproroghe (lavorato al Senato) il Governo ci proponga uno o più marchettifici in una situazione in cui il Parlamento oggettivamente non può esercitare alcuna funzione emendativa. Le cose da dire sono poche e semplici, e sono quelle che chiedono le categorie produttive (fra due giorni ci sono importanti scadenze fiscali): non essere svantaggiati rispetto ai nostri concorrenti europei.

In ogni caso, oggi ho risposto per email, in modo dematerializzato (seguirà papiro appena possibile), apprezzando la disponibilità, ma chiarendo che ci aspettavamo che non venisse né chiesto né dato alcun avallo politico alla riforma del MES, proprio perché il Governo attuale e il precedente avevano preso con il Parlamento l'impegno ad acquisire un atto di indirizzo che le circostanze attuali impediscono di esprimere. Non credo che convenga a nessuno, tanto meno alle istituzioni europee, far passare il messaggio che l'approvazione di un trattato così importante avviene in un agguato portato a termine approfittando di circostanze eccezionali, e sono quasi certo che non sarà così.

11 commenti:

  1. Colui il quale si proclamava antesignano di ogni dibattito, oracolo del QED, appare improvvisamente spaesato, precocemente avvizzito, alle prese con questioni sepolte dagli eventi. La carcassa della sua Moby Dick giace spiaggiata, uccisa da un morbo misterioso prima che dal suo arpione.
    E le anelate ed evocate ferite in battaglia, la sorte le ha riservate ai rivali piddini, che ora dignitosamente soffrono nei loro capezzali. Buona fortuna a tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Ti lovvo tantissimo in questo tuo tentativo di attingere a un registro letterario alto, ma potresti farci capire che cosa dici? L'Eurogruppo aveva messo il MES al primo punto all'ordine del giorno, abbiamo protestato e ora è in fondo all'ordine del giorno. Dicci, cosa dovremmo fare? A te la riforma convince?

      Elimina
  2. Mi sfugge qualche cosa.Perchè dovrebbero avere dei riguardi ora quando non li hanno mai avuti? Mi risuonano ancora le parole " Insegneremo agli Italiani a votare". Da cinico dico che sarebbero degli stupidi a non approfittare della nostra debolezza ORA. Noi potremmo sempre mormorare "Vili.Voi uccidete una Nazione morta"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa, non capisco bene. Quindi io dovrei essere sgarbato con Gualtieri? Ottenendo che cosa, di preciso? Ora con l'Europa ci parla lui.

      Elimina
    2. Non mi permetterei mai di darle un consiglio del genere. Volevo solo dire che la UE che non ha mai avuto riguardi verso noi Italiani,si mostrerebbe stupida ad non approfittare della nostra debolezza attuale per darci il colpo di grazia.Se non si dà il matto subito si rischia di perdere la partita o andare ad un infinito stallo.Ovviamente io spero che la UE sia stupida. Non voglio certo la distruzione dellì Italia. Ma in genere io non sottovaluto mai l'intelligenza dell'avversario.
      Buona Vita e Buon lavoro .

      Elimina
  3. Il Suo equilibrio nei rapporti dà tranquillità a noi. Ritengo che occorra essere implacabili nel perseguire gli obiettivi, ma sereni nei rapporti, per poterli meglio conseguire.
    Buon lavoro e grazie.

    RispondiElimina
  4. Io ovviamente non ne so quanto lei. Di certo da questa vicenda si apre il dibattito sull`appartenenza all`Unione Europea , vista la brutta(cioè assente) figura dell`UE. Ma cosa possono fare? Si vede proprio che sono impreparati , che dichiarazioni hanno sostenuto e quante bozze hanno fatto trapelare? Penso che quel -17% non l`abbia visto nessuno di buon occhio... volatilità che neanche i bitcoin vedono oramai. Mi viene da pensare o faranno un welfare dopo aver però acquisito in massa parte delle nostre aziende, oppure cercare ormai di accappararsi quello che rimane per poi far collassare l`euro, la fretta di firmare me lo fà pensare... Ma soprattutto come faranno a soppiantare la domanda esterna? Poi con l`economia reale all`inflazione chi ci pensa? Però non so voi ma la l`Inghilterra è uscita, della Merkel dicono che balli, di Macron dicono stia cadendo, Conte non ne parliamo. Quanto tempo rimane ancora per giocare con gli stati ? Io non credo tanto vista la situazione.

    RispondiElimina
  5. ...niente volevo solo ringraziarla, vedo che state lottando, per favore fate di tutto per non far affondare la nostra Italia, il paese pu' bello del mondo. C'e' qualcosa che noi umili possiamo fare? Non mi intendo di economia ma vi seguo a singhiozzo quando riesco. Una sconsolata italiana residente in NJ

    RispondiElimina
  6. Grazie prof e' difficile muoversi in questo contesto per me progressivamente dopo l'approvazione del Mes occorre intraprendere a nuova legislatura una strada tipo gran Bretagna ordinata nelle intenzioni

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.