giovedì 9 luglio 2015

QED 51: Einen kleinen Papademos (Tsipras's triumph)





Pilon ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Deficit - Il punto sull'Europa":

QED,ennesimo: einen kleinen Papademo.

Postato da Pilon in Goofynomics alle 9 luglio 2015 21:32


(...grazie di esistere, collega. Ti ho rubato l'idea - prassi usuale fra colleghi - aggiungendo il disegnino per i fascioleghisti che mi seguono. Sai, volere il mondo che volevano Keynes, Meade, Kaldor, Thirlwall, Godley, è essere fascioleghisti. Invece, come tutti vedono e come è di per sé evidente, esaltarsi per qualsiasi macellaio arrivi col suo bel grembiulino rosa è cosa progressiva. Eppure, sono anni che cerco di spiegarlo. Perché gli imbecilli non mi capiscono? Ah già...)

88 commenti:

  1. ihihihihihihihihih aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah già ^_^

    carlo (quello del flauto)

    ma... ma... ma...

    chi dice ma cuor contento non ha :[[[[[

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  2. :D Grandioso...
    Intervista a MLP. : messaggio chiaro, conciso e efficace: ed ecco "er proletariato" che s'invola verso il "fascio-populismo" XD... che tristezza pensando ai Ns. eroi de sinistra tipo Er Nutella, Spinelli & Co... amici revoluzzzionari immaginari.
    "A Bruxelles sono sicuri: dopo Atene tocca a Roma"

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  3. d'altronde Varoufakis l'aveva gia' detto lunedì:
    mi dimetto per favorire il sì.

    quindi e' tutto come sembra.

    che fortuna aver conosciuto il prof: siamo sempre avanti almeno di una settimana rispetto agli eventi.

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    1. Settimane? Quando si occupa di cronaca! Analizzando questioni politiche strutturali coglie scenari che emergeranno dalle increspature della nostra storia nei prossimi 20 anni. Keynes lo fece nel '19 nelle conseguenze economiche della pace, ma anche in numerosi altri suoi scritti...è una vocazione per sensibilità particolari e lungimiranti. Il coraggio, l' onestà intellettuale e la prosa aiutano.

      Comunque vada Prof., non avrai nulla di cui rimproverarti.

      Io, nel frattempo, sono finanziariamente in ginocchio. Il padrone del portico l' affitto non me lo abbassa. Allora gli ho presentato Alberto Bagnai ed Asimmetrie.
      Ha colto subito gli argomenti e gli ho parlato del 5X1000. Se lo convinciamo sono soldi. E' un rentier intelligente. Magari faccio il matto e tra un po' glielo ricordo se non viene, come promesso, ad acquistare i tuoi libri. Grazie Alberto.

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    2. Aspettate, non è finita: o papademos de sinistra (con possibilità però di uscire dall'Euro tra un anno) o i creditori non accettano, Grecia esce dell'euro e fa la vittima (giustamente in parte magari, viste le braghe calate).

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    3. E cosa è successo, caro marcos? Voi irriducibili tsiprioti "avevi ragione" non sapete proprio scriverlo? Prova col "copia e incolla"! Poi ti sentirai meglio. I fatti ti hanno umiliato ma avrai reagito da uomo. Non c'era alcun motivo per il quale Tsipras potesse non fare a luglio quanto avevo previsto a gennaio.

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  4. Che dire prof.?
    Le toccherà amaramente vincere la scommessa non accettata da Pancani la settimana scorsa ed a noi un'altra dose di rodimento ed ingoiare altra bile.

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  5. Una settimana fa: Quali saranno le conseguenze del no? Grexit? Crollo dell"euro? Conferenza internazionale sul debito? Una nuova bretton-woods? No: più austerità.

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  6. “IO: Ma allora, quando non siete dei grandi farabutti dovete essere degli sciocchi colossali...
    LUI: Sciocchi, nelle nostre file? Vi giuro che di sciocco c'è solo chi ci fa tante feste per lasciarsi ingannare.
    IO: Ma come ci si lascia ingannare in un modo così grossolano?
    Perché infine la superiorità del talento della Dangeville e della Clairon è cosa indiscutibile.
    LUI: Si manda giù a pieni sorsi la menzogna che ci lusinga, mentre si beve a goccia a goccia una verità che ci è amara. E poi noi abbiamo l'aria così compenetrata, così vera!”

    Diderot, Il nipote di Ramau

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  7. Trippas si è rimesso in posizione scendiletto con un no al 61%, e secondo me la stragrade maggiornaza di quel 61% sapeva che dire no all'austerità equivale a dire no all'UE. La domanda sorge spontanea: che minchia avrebbe fatto in caso di sconfitta al referendum? Trucidato metà della popolazione per diminuire la spesa pubblica?

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    1. Perché no? Tempo fa ho letto un'intervista rilasciata da uno dei più importanti banchieri degli Stati Uniti. Tra le altre vaccate ha detto che al mondo ci sono tre miliardi e mezzo di bocche di troppo.

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    2. Chi sarebbe questo genio di grazia?

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    3. E' un'idea comune fra le elites del cosiddetto "occidente"

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    4. Il CEO di una delle "big eight" di Wall Sreet. Se ritrovo il giornale metto il pezzo su Twitter.

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    5. In fondo non è sempre andato così il mondo? Compreso il fatto che generalmente i figli di questi banchieri vivono lontani da sgradevoli turbolenze

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    6. Be' si vede che queste élites sono illuminate. I loro spiriti guida sono trasversali. Un po' Friedman, un po' Pinochet ma senza farsi mancare Pol Pot.

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  8. "The Greek government capitulated on Thursday to demands from its creditors for severe austerity measures in return for a modest debt write-off"

    E' veramente triste quando si prevede il peggio e questo sembra puntualmente verificarsi (c'e' ancora la possibilita' che la 'capitolazione semplice' non basti ai creditori).

    Tuttavia trovo molto piu' confortante pensare al dopo-rottura dell'eurozona dal punto di vista degli affari di casa nostra.

    Se diamo per scontata la rottura (nel giro di qualche anno al massimo), occorre comunque pensare a come evitare l'altro rischio, quello evocato molto bene nel video del Prof., quello della guerra in Europa.

    Potrebbe infatti ripetersi uno scenario tipo anni trenta del novecento: cioe' un recupero generalizzato delle condizioni economiche precedenti alla crisi ma solo come preludio allo scoppio di un'altra guerra.

    Per avere una idea di quello che accadde nello scenario economico Italiano degli anni trenta si puo' leggere questo articolo di Paolo Mieli (Mieli e' affetto purtroppo da 'pudismo senile', malattia di cui non si conosce ancora la cura, ma rimane comunque una persona di cultura e le cose le sa).

    http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/06/Beneduce_antifascista_devoto_Mussolini_co_9_120306108.shtml

    L'articolo evidenzia molto bene il ruolo cruciale svolto nel risanamento economico dell'Italia del tempo, in primis da Alberto Beneduce (iniziali A. B. , curiosamente proprio come il Prof.) ed in secundis da Domenico Menichella, ma sullo sfondo risalta pure la figura di Benito Mussolini, che invece di portare un cero alla Madonna per aver avuto la fortuna di trovare sulla sua strada due uomini cosi' capaci, decise alla fine di trascinare comunque l'Italia in guerra.

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    1. Negli anni 30 non esisteva Internet.
      Oggi la gente è molto più informata.

      Portrebbe darsi che la stroria questa volta prenda un altra traiettoria.
      Le masse invece si scozzarsi l'uno contro l'altro andranno a prendere i veri responsabili di questo disastro (banchieri, politici, giornalisti) è li impiccheranno.

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    2. ma dove vivi? questa gente oggi ha ESERCITI privati a protezione...

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    3. e comunque nonostante Internet, la gente a parlarci non sembra così informata, anche quelli che ci abitano in Internet

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  9. Sembra sempre più una partita di poker tra bari, dove questi ogni volta alzano la posta senza avere più un soldo.
    Una cosa non mi è però del tutto chiara.
    La Germania ha ceduto senza quasi fiatare sulle sanzioni russe, mentre pare tenere duro sul rifiuto a trattanere la Grecia nell'eurozona al costo di un taglio del debito greco. I tedeschi si stanno esponendo ad una possibile umiliazione, nel caso accettassero la capitolazione, proprio per via della partita di poker.
    Perché allora continuare a giocare, quando l'esito è sempre più scontato? Sul piatto stanno gettando la propria credibilità politica, e ormai mi pare che siamo ad un punto tale che qualcuno (o più di uno) la perderà.
    In fin dei conti i politici (la gran parte) sono sempre stati pedine sacrificabili, e pessimi giocatori di poker.

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    1. "La Germania ha ceduto senza quasi fiatare sulle sanzioni russe, mentre pare tenere duro sul rifiuto a trattanere la Grecia nell'eurozona al costo di un taglio del debito greco."

      Questo mi sembra molto strano anche a mè.
      Sul Ucraina hanno ceduto subito, invece sulla questione greca si vanno a scontrare contro i Yankee, alzando anche la voce. hmmmmmmmmmm

      È non credo che sia un bluff o una messa in scena.

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    2. (La storia che segue è pura invenzione fanta-politica, ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale)

      A proposito di messe in scena, teorie dei complotti, e cose che in generale non si possono provare, nei miei incubi politici (ma soprattutto erotici) più profondi ci sono due giovani innamorati: lei, Francesca, era una giovane ricercatrice in fisica-chimica all'università di Lipsia e lui, Paolo, un ufficiale informativo del KGB a Dresda, una sperduta località di periferia nel vasto impero sovietico.

      La storia ebbe inizio nel più travagliato degli scenari politici nell'impero: l'impero stava collassando, il politburo a Mosca era presieduto da una banda di narcisistici burocrati, che, spaventati dalla situazione dell'impero che collassava vivevano nella menzogna dei loro piccoli privilegi. Nel frattempo le forze centripete nelle periferie prendevano forza: il sindacato cattolico in Polonia rivendicava la storica indipendenza e lentamente la regione si riallineava; mentre nella parte meridionale dell'impero si delineava una ripresa delle guerre civili e di religione.

      Francesca, la nostra protagonista, non era certo il tipo di persona che passerebbe inosservata agli occhi delle forze di sicurezza: essere figlia di un pastore protestante praticante di origini polacche nato cattolico a quei tempi, non era una cosa comune. Non solo: essa era ricercatrice in una delle più importanti università, si stava facendo strada nelle file del Gioventù comunista, e durante la sua giovinezza aveva dato prova di una perfetta osservazione delle regole. Alla prima lettura del suo dossier, Paolo, il giovane ufficiale, pensò che si dovesse trattare di una pericolosa sovversiva.

      Si iniziarono a frequentare durante i ritrovi della Gioventù comunista, nella sala semi-interrata del dipartimento di Fisica dell'università dove il gruppo si ritrovava a parlare di globalizzazione e dell'oligarchia statunitense che ai loro occhi dominava il mondo. La discussione nelle assemblee era un po' surreale: attraversata da sbraiti Trozkisti di figli di papà sulla rivoluzione proletaria a livello planetario e dalle campagne elettorali di spaventosi spilungoni pluri-fuori-corso per entrare nel consiglio dell'università. Lui partecipava in abiti borghesi e si metteva sempre in disparte sull'ultimo banco, lei non parlava mai in pubblico ma discuteva invece con le persone più attive in privato proponendo analisi interessanti ad i problemi. Divennero amici sinceri.

      Paolo rimase impressionato dalla lucidità con cui la sua nuova amica discuteva degli scenari futuri dell'impero: lui era venuto a conoscerla aspettandosi una tipica ragazza Polacca obliata da un'ideologia anti-Russa invece no, lei diceva cose giuste ad i suoi occhi da tutti i punti di vista! In realtà, il giovane ufficiale, riponeva la sua lealtà non al giovane impero bensì alla Russa ed alla sua millenaria storia.

      Francesca delineava uno scenario futuro di equilibrio chimico stabile che sarebbe andato a vantaggio di entrambe le economie, Russa e Tedesca. Un optimus econochimico in cui l'unione della Germania ed il suo enorme avanzo commerciale rispetto al resto dell'Europa sarebbe stato conquistato al prezzo di un disavanzo commerciale enorme della stessa nei confronti della Russia.

      Fu solo grazie alla raccomandazione di Paolo che Francesca fu eletta alla guida del famigerato gruppo Agitprop (Agitazione e Propaganda) del partito comunista tedesco che le avrebbe permesso di essere in contatto con le maggiori iniziative editoriali e con la borghesia della Germania est più progressiva ed illuminata. Fu grazie alla raccomandazione di Francesca che Paolo pote' tornare a San Pietroburgo e svolgere una serie di intrecci oligarchici (tra cui l'amicizia con Medvedev, al tempo custode e guardia di sicurezza al teatro Priboi sull'isola Vassileostrovskaia) che gli avrebbero permesso di arrivare ad i vertici della sua organizzazione.

      Si lasciarono in una notte buia, alla stazione di Berlino est, con una promessa...

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    3. Rimanendo in tema, io sarei più per una "botta e via". E comunque Samuele, noto stalker, controlla tutte le missive di Francesca.

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    4. A Francesca Samuele l'ha mandata a "f*ck"iulo già una volta di troppo. :)

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  10. "Weidmann said he welcomed the fact that central bank credit “is no longer being used to finance capital flight caused by the Greek government”.

    Beh, questa di Weidmann è da incorniciare come la migliore battuta dell' era dell' euro!!!

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  11. che bello il flauto magico.
    prof, ottima la scelta del pezzo a commento della "vittoria" di Tsipras.

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  12. E intanto escono nuove intercettazioni... destabilizzazione in vista... gira il vento e la marea sale... (grexit in vista?)

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    1. Quando era in carica ho rischiato piu' volte il 290 bis CP, ora non lo nomino nemmeno piu', per il futuro mi sono vaccinato, niente piu' rischio 410 CP.

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  13. a) Imposta sulle imprese: passaggio dal 26 al 28 o 29% se necessario. L’acconto viene portato al 100%.

    b) IVA . Riforma su tre aliquote : 6 %, 13% e 23%. Nell’aliquota più bassa medicine, libri e teatro. Nell’aliquota intermedia alimentare di base, energia , acqua e tariffe alberghiere. Tutto il resto in quella più elevata. Fine della riduzione del 30% per le isole maggiori, la riduzione sarà mantenuta solo per le più periferiche sino al 2016, quando sarà sostituita da un regime di compensazione fiscale.

    c) Fine dei regimi agevolati per il gasolio per gli agricoltori.

    d) Aumento del contributo di solidarietà per i redditi oltre i 30 mila euro, da quantificare.

    e) L’imposta sulle proprietà immobiliari dovrebbe dare 2,65 milairdi nel 2015 e lo stesso nel 2016.

    f) Riduzione dei contributi al pagamento del riscaldamento a gasolio.

    g) Abolizione delle agevolazioni ad armatori e spedizionieri.

    h) Aumento della tassa di lusso sulle imbarcazioni, non più sopra i 10 metri, ma sopra i 5 metri. la tassa passerà sal 10 al 13% e si applicherà anche ad auto ed aerei.

    i) Aumento delle tasse sugli affitti dal 11 al 15% per i redditi sotto i 12 mila euro all’anno e dal 33 al 35% per quelli superiori.

    l) Riduzione dell’area di non tassazione per i redditi bassi.

    m) Aumento del livello di fatturato per i regimi semplificati esenti IVA, da 10 a 25 mila euro.

    n) Aumento della tassazione su SLOT e VTL al 30%.

    o) Vendita licenze telefonia e frequenze televisiva con gara internazionale.

    p) Pensioni: graduale cancellazione del contributo EKAS, che garantisce una pensione minima e sua sostituzione entro il 2019 con un altro regime. Abbandono progressivo entro la stessa data del sistema retributivo per il contributivo, ed abbandono delle pensioni anticipate se non per le madri con figli non autosufficienti. Taglio del 20% delle pensioni più alte. Aumento dei contributi previdenziali e dei contributi sanitari: questi ultimi passeranno dal 4 al 6%.


    -Lei prenderebbe 400 € chiudendo almeno 4 vendite in un mese.
    -Qual'è la media di vendite chiuse negli ultimi sei mesi?
    -Beh...mmm...poco meno di 2 credo,ma non è questo il punto.
    -Credo che il punto invece sia questo,praticamente lei tiene qui della gente e non li paga un euro.
    -Qualcuno ce la fa,e comunque non sono io che non li pago,sono loro che non guadagnano.
    -Buona giornata.

    Tratto da: colloquio di ieri mattina.Si lasciano ai posteri le analogie col caso Grecia.

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  14. ma l'intervistato sarà stato con Zingales o con Giannino? Grande Cerasa! il nuovo fogno eurista del foglio continua...

    http://www.ilfoglio.it/economia/2015/07/10/grecia-addio-a-tsipras-salvate-le-sue-banche___1-v-130694-rubriche_c207.htm

    Siccome dar soldi a questa gente è da dementi, provvedo a linkare versione "a gratis"
    di questa splendida ricetta booth-cochrane della trippa in salsa greca

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  15. Dopo aver sdegnosamente rifiutato la proposta della Troika del 28 Giugno, indetto un referendum contro l'austerità ed infine avere ottenuto dal suo popolo, a larga maggioranza, un NO secco per poter trattare le migliori condizioni per esso, ora presenta una proposta sostanzialmente uguale a quella rifiutata se non peggiore (tra gli altri no haircut del debito, solo dilazioni...).
    Si sa che non c'è euro senza austerità (grazie sopratutto al Prof. Bagnai ed altri), si sapeva che il tipo non avrebbe potuto modificare una cosa non modificabile pena l'esistenza stessa della cosa (grazie al Prof. Bagnai), ma quello che non si poteva veramente prevedere è il fatto che Tsipras è (dis)umanamente una VERGOGNA ambulante.
    E tutti quei falsi progressisti di merda che sono andati ad applaudirlo ad Atene (ma anche quelli che hanno applaudito da casa) dovrebbero essere per sempre silenziati (nel senso di cessazione del baccano ed imbavagliati... non sia mai che sia frainteso...) e condannati a sentirsi ogni notte l'eco delle loro ultime corbellerie, altezzosamente pronunciate a discapito della realtà dei fatti.

    P.S: per quanto mi riguarda è il minimo sindacale che potevo scrivere, senza rischiare d'infrangere la legge ...

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    1. L'Onorevole Peppone che, urtato da un compagno sui banchi del parlamento, si sveglia e si mette subito a berciare: "Fascisti, dove eravate voi...", appare ormai come uno statista genuino rispetto a codesti individui.

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  16. Le cose sono andate come prevedeva Alberto. Jacques Sapir ha postato sul suo blog un'analisi a un tempo generosa, piena di sympatheia, e disincantata della strategia di Tsipras. Senza il sarcasmo, che spesso abbiamo usato noi qui, Sapir riconosce il mortale equivoco di fondo dell'idea di Tsipras che 'un altro € è possibile'. Archiviamo rapidamente questa vicenda, traendone la lezione che dobbiamo trarne: è il nostro turno ora. Come in un meccanismo a orologeria è scattato il nostro turno: cominceranno a tagliare le pensioni. Guardate, lo scenario è già chiaro: per tutta l'estate lavoreranno ai fianchi l'opinione pubblica, che non capirà alla fine nulla; penserà che stiano facendo una sacrosanta redistribuzione di reddito, o meglio, come direbbe l'ineffabile e non a caso ora molto visibile Rik, il riequilibrio generazionale. Nessuno capirà che i famosi tagli si applicheranno dai 3000€ in su LORDI, perché in nessuna trasmissione tv lo si spiega. La cosa che ci lascerà esterrefatti sarà che i sinsacati esiteranno, approfondiranno, faranno dei distinguo, ma alla fine, dopo uno scioperino simbolico, trangugeranno il rospo. (E che cosa volete aspettarvi da organizzazioni con persone come Cofferati e Landini che sono esattamente come Tsipras? Cioè non capiscono la natura dell'€, pensano che un altro € sia possibile, e si devono far spiegare da Luttwak, perché l'€ produce disoccupazione). Le conseguenze sociali saranno gravi: naturalmente non ci sarà il riequilibrio generazionale, di cui farneticano i giovinotti in attesa di cattedra, ci sarà un futuro fatto di povertà e di violenza. Io condivido totalmente l'analisi di Alberto nell'intervista pubblicata in a/simmetrie. Naturalmente non possiamo ancora prevedere di che tipo, di che entità, ma ci saranno. In tutto questo aggiungete che dalla vicenda Grecia i rapporti USA-Germania non escono rafforzati. Ma insomma, tutto questo lo vedremo. Per quanto mi riguarda: dal momento che per ora ho trovato solo qui, e poco fuori di qui, un terreno di intesa trasversale, in cui poter salvaguardare le proprie identità all'interno di un obiettivo comune da raggiungere, mi sento ormai totalmente libero politicamente ed elettoralmente. Ma soprattutto psicologicamente. Capisco che questa mia esternazione lascia il tempo che trova, ma serve, per capire che cosa succederà.

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    1. " i famosi tagli si applicheranno dai 3000€ in su LORDI"

      Sono in numero esiguo, probabilmente troppo esiguo . Lo start deve essere posto almeno a 2000 sennò sono pochi spiccioli.

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  17. Avete presente lo sconforto nel capire che una soluzione pacifica della crisi non sarà mai possibile se uno certamente de destra è l'unico a mostrare un po' di fottuto materialismo?

    https://www.youtube.com/watch?t=74&v=94UcyJnRcGU

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  18. Prof. il QED 51 era facile pero', viste le premesse ben spiegate! Quando si dirige una prigione, non e' che si libera quello che soffre piu' degli altri. Due mazzate e avanti il prossimo.

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  19. Fischer-Dieskau, Berry, Prey, chi il più grande Papageno?

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  20. Numeri.

    L'Arena di Verona dispone di circa 22.000 posti, Goofynomics in meno di 4 anni ha totalizzato circa 16.000.000 (MILIONI) di visite.

    Se fossero spettacoli in quel teatro se ne sarebbero realizzati oltre 700.

    Ognuno con TUTTO esaurito!

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  21. E, intanto il simpatico Schäuble starà pensando: "Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen"

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  22. Mentana appena detto sul TG di questa sera:"a tutti i professoroni e professorini che credevano che l euro sarebbe caduto hanno ricevuto la loro lezione. Le gufate non sono servite.." vi sembra che un normale giornalista si possa esprimere così?

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    1. Povero Federico. Fra l'altro, come sapete ho detto esattamente il contrario, e lo ha ripreso anche Dagospia, quindi dovrebbe saperlo. Ma voi prendete e tenete nota.

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    2. Federico.... Grande!!! Di chi spada ferisce, di spada perisce

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    3. Noblesse oblige per Enrico Rocco di Torrepadula.

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    4. Il problema è che troppi intellettuali e "giornalisti" hanno perso la semplice e meravigliosa dote di saper ascoltare (non si pretende anche la dote di comprendere e/o mettersi in dubbio).
      Si viene semplicemente etichettati come "quello che è contro l'euro" senza troppe sfumature.. E questo sarà anche il loro tallone di Achille.

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  23. Occhio dietro Atene c'è Roma

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/10/crisi-grecia-ecco-gli-altri-maxi-debiti-dei-paesi-ue-dietro-atene-ce-roma/1862012/

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    1. Roma è un rischio sistemicho sia per Parigi che per gli USA.

      Roma, Parigi è Washington varebbero bene ad incominciare a mettersi d'accordo.

      Purtroppo il cesso politico attuale italiano non ha persone in grado di pensare in modo strategico.

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  24. Ed intanto il buon Mentana, col sorrisetto sulla bocca, ha lanciato una stilettata al ns. Prof. " Professoroni profeti di sventura ". Non c'è limite al peggio.
    Non so dove trovi la forza di continuare, ma Le sono vicino (e, nel piccolo, mi sono tolto lo sfizio di destinare il 5 per mille ad asmmetrie).

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  25. Stasera Mentana nel commentare il possibile accordo ha concluso con un qualcosa tipo: ecco quindi la risposta a tanti professorini e professoroni di sventura, la risposta la hanno dato le borse che apprezzano l'accordo!
    Ogni volta commenta sempre con le borse hanno apprezzato questo e quello, del resto lo spredde non mente ecc ecc.
    ... ....
    poi mi viene in mente le presentazioni di Lerner ad acluni documentari sull'economia con dei passaggi del tipo: be in effetti pinochet è stato brutto, ma ha lasciato un economia prospera.
    poi penso al... poliamore di Attalì ed altre sue perle e....
    Io non voglio tornare a certe mie precedenti pulsioni di estrema destra, perchè con un pò di cultura (grazie ai giusti stimoli) sono riuscito a capire che sbagliavo, ma... ma... boh!
    ...Mi scusi, non sapevo dove altro sfogarmi.

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    1. Mentana, senza rendersene conto, sta molto più a destra di chiunque.
      Almeno un Rauti sarebbe di sicuro meno ipocrita.
      Io adesso preferirei il secondo; e questo mi preoccupa assai.

      La cosa veramente triste non è cosa dice, la cosa triste è che non si rende veramente conto di quante sofferenze, queste sue prese di posizione, arrecheranno nelle vite e nel futuro di milioni di persone che non hanno ancora capito cosa sta succedendo.

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    2. Se ne rende conto eccome. Biblicamente, un milionario difficilmente accedera' alla gloria del proletariato, nella storia si contano sulle dita di una mano...

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  26. Trippas ovvero ... farsi eleggere dal popolo con un fiero programma anti-austerità ... vincere un referendum popolare contro i diktat dell'eurocrazia ... alla fine proporre all'eurocrazia stessa un ben articolato programma di "riforme" (che comprende addirittura l'aumento dell'IVA sui farmaci!) cioè l'austerità diversamente cucinata ... Quisling non avrebbe potuto fare di meglio!

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    1. Lo sa, vero, come è finito il sudicio Quisling nella civilissima Norvegia, vero?

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    2. Ma ci rendiamo conto che il Trippas per la nostra sinistra è un eroe? Uno che si è rimangiato totalmente gli impegni pre-elettorali!

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  27. Cioè tutto mi aspettavo ma una cosa cosi da parte di un politico che ha appena avuto la prova che il paese è tutto con lui e contro gli eurofascisti proprio no.
    Ma che senso ha tutto questo??
    Dire finito come politico è troppo poco, troppo poco.
    Troppo strana questa cosa, non vorrei che avesse capito che lo cacciano e quindi offre molto di più per far evidenziare che la colpa è di altri.

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  28. Ho il sospetto che Tsipras trovandosi in difficoltà, su consiglio di Varoufakis, abbia indetto il referendum sperando di perderlo....per lui sarebbe stata una liberazione. Gli riconosco il merito di avere lottato, di avere provato a fare la voce grossa con l'oligarchia che spadroneggia in Europa....ma pur capendo il dramma umano di una persona giovane con una responsabilità cosi grossa, ieri notte quando ho letto la proposta del Governo greco ho pensato, ho sentito e mi sono detto "minchia! Che testa di minchia!". Adesso chi glielo spiega al 61% che ha votato 'no' che sono stati presi per il culo? Potevano benissimo tenersi Samaras a questo punto.....l'unica cosa che Tsipras ha ottenuto è che nel frattempo la situazione del Paese si è aggravata ulteriormente per i mesi di inutili trattative che hanno bloccato una nazione. Infine non sono cosi convinto che la Germania accetti, linciato in patria e scaricato in Europa, vittima di una idea sbagliata (un altro euro è possibile) e di mancanza di coraggio. Riuscirà la Le Pen a fare saltare il banco? Quando sono le elezioni in Francia?

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    1. il referendum greco è stato permesso e voluto essenzialmente a far capire in maniera più o meno palese che l'opinione pubblica oggi conta meno di zero. orwell docet.

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  29. mi permetto di segnalarvi questo articolo, se non lo conoscete già, per un vostro commento

    http://www.lavoce.info/archives/36053/bail-out-greco-dove-sono-finiti-i-soldi/

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    1. Pietro Reichlin e Nicola Borri sono personaggi sospetti dal mio punto di vista, ma qui portano dati abbastanza rilevanti.
      Credo che l' articolo abbia bisogno di una risposta, anche articolata e puntuale perchè è piuttosto insidioso per le tesi che sono orientate a descrivere l' evento greco come non favorevole alle banche tedesche e francesi. Se restasse "impunito", sarebbe un documento che nei prossimi giorni darebbe fiato ai sostenitori della tesi Greciabruttabruttaespendacciona, e sarebbe un bel colpo verso la tesi che i soldi del fondo salvastati siano andati al sistema bancario che ha finanziato scriteriatamente i cattivi pagatori. LaVoce si distingue sempre come organo eurofilo per eccellenza; molto peggio del falco Boldrin, il che è davvero inquietante!

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    2. Quell'articolo è un pasticcio. "Per questa ragione, nel nostro pezzo, valutiamo anche la possibilita' che la parte di risorse del bail-out che il governo greco ha poi girato alle banche di Atene sia a sua volta poi stato girato a creditori esteri." In sostanza, non è vero che il Governo greco abbia ridato alle banche tedesche e francesi i soldi avuti in prestito, ma può darsi che i soldi che lui ha dato alle banche greche siano stati restituiti agli istituti finanziari tedeschi e francesi. Da piangere.

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    3. http://www.euractiv.it/it/news/economia-finanza/11374-grexit-galli-il-denaro-dei-paesi-membri-e-andato-ad-atene-e-non-alle-banche.html Anche Giampaolo Galli sostiene la stessa cosa e ,tra l' altro, c'è stato qualche scambio di messaggi su Twitter tra Galli e il professore Bagnai. Una cosa non torna però,se le banche tedesche e francesi hanno subito una perdita sui propri crediti di fatto la Grecia ha acquistato a titolo gratuito i beni tedeschi e francesi perché una parte del debito è stata cancellata,poi le risorse ottenute dal fondo salva stati avrebbero garantito una copertura finanziaria su un nuovo disavanzo commerciale dopo la perdita delle banche tedesche e francesi ma il disavanzo ,con l ' austerità, stava diminuendo quindi tutti quei soldi non sarebbero stati necessari pee allargare il disavanzo pubblico ed estero . Quindi o la Grecia ha truccato di nuovo i conti oppure il caso dovrebbe essere approfondito meglio,perché non c'è corrispondenza in base al disavanzo estero della Grecia.

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    4. Per favore! Stiamo parlando di una persona che ha dato ampia prova di ignorare le basi dell'economia internazionale. Cerchiamo di essere un po' selettivi. Abbiamo già fatto vedere i dati sul blog.

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    5. Il problema riguarda il fatto che queste cose alimentano il razzismo nei confronti dei greci e poi questa esposizione italiana è diventata conosciuta al grande pubblico solo dopo che si è parlato del rischio grexit al fine di convincerci della convenienza nell'euro della Grecia per i nostri crediti.

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    6. "La tesi secondo cui gli aiuti della Troika sarebbero una partita di giro perché rientrerebbero immediatamente nei paesi creditori sotto forma di pagamento di interessi e principale non convince anche guardando ai flussi finanziari aggregati. Jeremy Bulow e Kenneth Rogoff mostrano chiaramente come, dal 2010 al 2013, la Grecia abbia beneficiato di un flusso netto di fondi positivo e pari a circa 91 miliardi di euro. È vero che questo stesso flusso diviene poi negativo, tra il 2014 e il 2015, per circa 19 miliardi. Tuttavia, bisogna tenere conto che il 2015 è l’anno in cui matura una parte importante dello stock di debito e che una buona parte dei pagamenti sarebbe stata rifinanziata con soldi europei in caso di accordo con i creditori.
      Fare chiarezza sui numeri non è solo una diatriba accademica. Le conseguenze di un messaggio sbagliato possono essere molto gravi."

      Ma che cialtroni!!

      Se consideriamo semplicemente la nota identita' contabile S + M = I + (G + TR - T) + X, dove a sinistra nell’identità troviamo le risorse, costituite dal risparmio nazionale Greco più le importazioni, mentre a destra troviamo gli impieghi, investimenti privati interni, disavanzo pubblico ed esportazioni, che CAZZO c'e' da fare chiarezza?

      La Grecia era gia' molto esposta verso l'estero all'inizio della crisi, quando i creditori esteri chiesero il rientro e chiusero le linee di credito.

      Immediatamente quindi iniziarono a crollare i consumi, le esportazioni ed aumentare il deficit pubblico (cioe' crollarono gli impieghi).

      Poteva in questo contesto crescere S (il risparmio Greco)?
      Ma quando mai!

      Quindi qualcosa dovra' pure aver finanziato le importazioni M di base, o no?

      Forse che per esigenze contabili si volevano sterminare i Greci?

      Essendo la Grecia all'interno dell'Eurozona e dell'EU lo sterminio immediato appariva sconsigliabile per motivi di immagine, e quindi sono certamente affluiti soldi dall'estero nei primi anni, ma principalmente per sostenere le risorse Greche (cioe' le importazioni M).

      Ma e' del tutto normale quello che e' accaduto.
      Quale usuraio ucciderebbe mai il debitore?

      Per l'usuraio il debitore deve morire si, ma di morte lentissima, di modo che possa essere espropriato di ogni suo avere e possa essere succhiata fino all'ultima goccia di sangue.

      I capiatali affluiti per sostenere le importazioni M a questo sono serviti, a tenere in vita il debitore, di modo che i macellai col grembiulino rosso potessero operare per succhiare quanto piu' sangue possibile per conto dei creditori esteri.

      Mi sono vaccinato da solo contro la violenza, ma a leggere cose del genere potrebbe rinascere potente il mio lato oscuro (quello 'gappista', che tengo a bada solo con l'emisfero sinistro, sempre che mi continui a funzionare l'ipotalamo).

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  30. Qui qualcuno si è sistemato per tutta la vita; questo tipo di trattative con successivo accordo al ribasso è tipico di oggi, nelle relazioni industriali, e non dico di più. C' è chi si dimette prima dell' accordo (cosa che ha un suo controvalore reale), chi cede al miglior offerente dopo che aver tenuto botta, e il popolo che viene venduto per trenta denari; ma è solo una questione di tempo, il tempo contro la parcella per il tradimento ed a molti, è un dato oggettivo, serviva un po' di tempo per aggiustarsi bene le cose. Mi dispiace solo che per noi italiani il tempo giochi contro e soprattutto ha anche una contropartita in denaro rilevante.

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    1. Si, lo penso anche io.
      Avranno aperto un congruo conto corrente (questo si garantito dalla Bce) a molti attori Greci sulle trattative di questi giorni.

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  31. Non me ne voglia Sapir (che ovviamente non ha avuto nulla a che vedere con la premiata ditta Tsipras&Co.), ma ora che le contraddizioni sono scoppiate e sono sotto gli occhi di tutti (il dividendo della menzogna?), ora che la vera natura dell'Eurozona ha mostrato il suo volto fascista, ora che è evidente come non possa esistere democrazia sostanziale senza corretta informazione, ora che le "anime belle di tutto il mondo unitevi" hanno visto che solo con le mani sulla cassa puoi dare le carte (e vogliono far politica...).

    Insomma, ora che si è perso un fracco di tempo prezioso dietro a sta manfrina, i compagni x Tsipras avranno almeno capito che un altro euro non esiste, e mai esisterà, o aspetteranno di venire sorpassati a sinistra dal Tg1?

    (poi accendi il tv, ascolti l'utile tsipriota nostrano invocare più potere per la Bce mentre due secondi prima ne denunciava le letterine eversive... e pensi che i B-52 non sarebbero comunque sufficienti)

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  32. Perfino Fubini si è scandalizzato: dal Corriere di oggi: "Adesso il partito del premier quasi al completo e l’intero parlamento (meno neonazisti e veterocomunisti) mandano il governo a negoziare a Bruxelles sulla base di una dose di austerità da 12 miliardi: oltre il 6% del Pil in due anni. È come se l’Italia eseguisse una manovra da 100 miliardi di euro entro la fine del 2016. (...) La speranza di Tsipras è che il mandato incassato ieri apra la via al negoziato oggi e domani a Bruxelles. Se non altro il suo obiettivo ormai è chiaro: quando arriva lunedì, essere ancora nell’euro. A che prezzo, e per quanto tempo, si vedrà."

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    1. a che prezzo, e per quanto tempo, si vedra'.
      noi sappiamo che non passeranno altri tre anni ,come l'ultimo "salvataggio", quindi cominceranno molto presto le mazzate e le violenze.
      Allora vorro' vedere i nostri parlamentari che domenica erano ad Atene essere in prima fila a manifestare.
      cheddite, vendola, grillo e compagnia ci andranno?

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  33. Che culo avere trent’anni oggi…

    Comincio a credere che la domanda giusta sia: “come diavolo è stato possibile avere decenni di democrazia sostanziale (anche se incompiuta) in europa?”

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    1. È stato possibile perchè gli USA lo hanno permesso e voluto. Dovevamo dimostrare che oltre cortina si stava peggio, no?

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    2. Al contrario dei trentenni degli anni 80, i trentenni di oggi stanno decisamente vivendo al di sotto "delle loro possibilità"; in parte per "colpa" dei primi, non nel senso economico fuorviante espresso dai media, nel senso che i trentenni degli anni 80 (che se la son goduta) sono i sessantenni di oggi che cianciano del "più Europa" sbattendosene allegramente del futuro dei trentenni di oggi. Sono due mondi in conflitto.
      Solo che i primi, causa calo delle natalità, sono in numero di gran lunga maggiore....

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    3. Da un trentenne degli anni Ottanta: lo so, anch'io ho dei figli da foraggiare, che cmq vivono "al di sotto delle loro possibilità". La coscienza della durezza del vivere, e ciò vale anche per i trentenni degli anni 80, è sempre una questione di censo

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    4. ma sì. la mia era una domanda un po' scema dettata dallo scoraggiamento. In quest'ultimo anno, nonostante il lavoro enorme di chi ha lavorato per aprire spazi di manovra politica, questi pare si restringano.

      finirà come dice il prof: la storia ha l'abitudine di zompettare. ho solo paura di rimanerci sotto.

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    5. I trentenni degli anni 80 avevano un margine maggiore da poter dedicare ai "sogni". Probabilmente pensano che questo margine ce lo abbiano anche i trentenni di oggi, ma non capiscono che non è più così. O se lo capiscono fanno finta di nulla. I piddini più duri li ho trovati proprio in quella generazione. Poi ovvio che sto generalizzando.

      Io sono cresciuto negli anni 90, e nonostante cominciassero a fare effetto le prime politiche di austerità, comunque non avevo preoccupazioni nell'immediato. Un posto fisso lo trovavo (al Nord), i miei diritti mi venivano ancora garantiti, e se mi impegnavo e ne ero capace, potevo perfino imparare un mestiere e trarne un più che dignitoso profitto da esso.
      Potevo perfino permettermi di sognare gli "stati uniti d'Europa".... ed erano già gli anni 90.

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    6. Caro Alessando Ale,
      ti dirò che un po' mi stupisco di leggere qui su questo blog, da parte di persone che lo frequentano anche assiduamente, queste perle di analisi.
      Siamo al conflitto generazionale? Ma allora lo hai capito anche tu che se oggi non c'è lavoro e futuro per i giovani è perchè i trentenni degli anni 80 se sso' magnati tutto? Non ci andava mica molto.
      In che paese pensi di vivere? In che famiglia vivi? Ti auguro in una famiglia molto agiata, o non hai capito niente.
      Trent'anni nel 87. Figlia di operai.
      Ti dico, con la rabbia in corpo per la situazione in cui siamo, anche per la consapevolezza che ho acquisito frequentando da tre anni il blog, ciò che dico a volte quando si ragiona di questi temi, alla mia seconda figlia 29 anni, una laurea in relazioni internazionali 30 e lode al suo, credo, quinto stage..
      Premessa ovvia: il lavoro è un diritto, oggi come ieri.
      Si, noi "avevamo il lavoro", ma se non eri figlio della borghesia, avevi proprio solo quello...e magari non avevi neanche la libertà di fare cose che per voi oggi sono così ovvie,,,il minimo sindacale, come una vacanza, o anche solo di uscire e tirare tardi.
      E allora lavoravi "nella fabbrichetta" nei tre mesi d'estate per comprarti i libri per l'anno scolastico successivo, e poi per comprarti il motorino e via..
      Questa è QUELLA generazione.
      Potrei continuare ma non ti voglio annoiare con il racconto della mia vita,
      ma sappi che se oggi i miei figli vivono una vita decorosa e se posso sostenere mia figlia all'ennesimo stage è perchè io come tanti della mia generazione, abbiamo vissuto AL DI SOTTO delle nostre possibilità.
      E quando alla mia età, magari dopo 39 anni di lavoro sai bene che il bene più prezioso che hai è il TEMPO, di cui hai consapevolezza te ne resti poco, pensa che culo! Lavori ancora!
      Ma lo capisci cazzo che stanno facendo lavorare i vecchi, quelli che se la sono spassata a lavorare per sempre, che non ne possono più e che non possono smettere perchè sennò la pensione la vedi a 67 anni e fino ad allra come vivi? E soprattutto come vive mia figlia?
      Sì, forse noi sognavamo, lavorando, di poterci permettere tutte le cose di cui voi, figli nostri, avete trovato svegliandovi ad una tavola imbandita.

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    7. Zoe,
      purtroppo non sono nato in una famiglia con una tavola già imbandita. Anzi é stata piuttosto, diciamo, disgraziata.... Ho iniziato a lavorare a 11 anni nel 1987. Di giorno andavo alle medie ed il pomeriggio lavoravo in un bar.
      A 16 anni, 1992, mi sono trasferito da Brindisi a Bologna per costruirmi un futuro partendo da zero. La fame, quella vera, la conosco molto bene. Che tu voglia crederci o meno.
      Anche io come te ho sempre lavorato.

      Forse non hai capito quello che volevo dire. Ci riprovo con un esempio.
      Io mi sono fatto il mazzo per imparare un mestiere, diplomarmi coi miei soldi alla scuola serale e , tra mille sacrifici, vedere il mio stipendio che cresceva man mano che diventavo più bravo.
      Volevo guadagnare di più? Semplice, mi mettevo in cerca di un altra azienda che aveva bisogno della mia professionalità ed era disposta ad offrirmi di più. Nel giro di un mese al massimo la trovavo.

      Mi sono fatto il mazzo, come te, ma almeno avevo/avevamo delle possibilità per crescere.
      Un giovane adesso, 2015, queste possibilità non le ha. Punto.
      È un dato di fatto.

      E assolutamente non ho inteso che per i giovani degli anni 80/90 fosse tutto facile. Semplicemente erano più spensierati, di opportunità ne avevano.

      Mio fratello, di 7 anni più grande, si è diplomato perito meccanico nel 1988. Ricordo che nelle settimane successive al diploma ci furono alcune aziende meccaniche che mandarono lettere a casa per offrirgli un posto. A Brindisi! Pensa altrove....

      Non si può negare che furono, dal punto di vista del lavoro, tempi decisamente più sereni di oggi. Sia gli anni 80, sia gli anni 90 e il decennio scorso fino al 2002-2003.

      Poi ovvio che i figli di buona famiglia oggi non hanno problemi come non li avevano quelli di 30 anni fa.

      Per scontro generazionale intendo che mentre molti trentenni di oggi cercano di informarsi seriamente perché seriamente preoccupati del loro futuro, molti sessantenni questo non lo fanno.
      Sono ancora legati ai vecchi sogni come se non stesse succedendo nulla, guardano i tg pensando di infornarsi, e magari votano pd perché "Renzi" è una brava persona.
      I primi hanno la necessità di capire, i secondi, i sessantenni, questa necessità non la percepiscono.
      O almeno questo ho notato....

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    8. Poi indubbiamente sto generalizzando. L'ho anche scritto.
      Ci sono anche sessantenni, come lei Zoe, che seriamente si preoccupano e si informano da tre anni su questo blog, per esempio. Grazie al cielo.

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  34. Professore ieri mi ha scandalizzato le casalinghe polignanesi! Una signora accanto a me era sgomenta a sentirsi dire che finirà male! Qualcuno avrebbe preferito bloccarsi con le canzonette del pallido epigono di modugno falso poeta o stare a sentire le mentre femministe della signora che l'ha preceduta! Una luce di verità in una serata molto glamour ma terribilmente vuota. Forse un contesto un po' troppo frivolo e non alla sua portata per argomenti seri come quelli da lei trattati. Non parliamo di Triggiani. A di poco improvvisato e esilarante. Grazie ancora.

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  35. Professore ieri mi ha scandalizzato le casalinghe polignanesi! Una signora accanto a me era sgomenta a sentirsi dire che finirà male! Qualcuno avrebbe preferito bloccarsi con le canzonette del pallido epigono di modugno falso poeta o stare a sentire le mentre femministe della signora che l'ha preceduta! Una luce di verità in una serata molto glamour ma terribilmente vuota. Forse un contesto un po' troppo frivolo e non alla sua portata per argomenti seri come quelli da lei trattati. Non parliamo di Triggiani. A di poco improvvisato e esilarante. Grazie ancora.

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  36. Un'altra, ennesima, macroscopica, colossale battuta d'arresto della democrazia. A questo punto temo, pur-trop-po, che la storia non abbia più a disposizione molti suggerimenti da dare per il futuro, ma che, pur-trop-po, ricorrerà alla sua solita lectio magistralis. Et la conscience suivra. Del resto, non credo che tra i delegati del Terzo Stato agli Stati generali del 1788 fossero in molti a immaginarsi che di lì a 5 anni scarsi Luigi XVI facesse la fine che ha fatto.

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  37. @Matteo Rinaldi
    ci sono i grafici.. prima erano esposte le banche, poi i Paesi.
    Se poi, ci vogliono dire che invece di guadagnare 10 avranno perso 1.. wow!
    avrebbero perso diversamente 100 e quindi per me c'è un guadagno di 99.
    Purtroppo di perecottari in giro ce ne sono tanti

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  38. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  39. @Stefano Cortesi
    Internet è come un piazza o paese.. ti aggreghi dove vuoi.
    Mica perché c'è il teatro la gente ci va!

    Detto questo, ci sono due ordini di problemi:
    1) internet per questi temi può essere lo spazio per i rancorosi.
    quindi tutto ciò che riguarda giudiziaria, i movimenti contro il TAV o il MUOS (cose nobili) e quindi per estensione ad un modo di vedere il mondo che non comprende l'euro (perché solo una moneta)

    2) e poi su internet ci sono tanti farlocchi, pensiamo a Donald che ha distratto oppure agli stessi grillini o su scala differente il gruppo di Boldrin.
    Insomma, la confusione regna sovrana!

    oggi per esempio un articolo di Cesarotto ci spiega un punto delle discussioni di Keynes... capire l'economia significa maneggiare tanti campi del sapere (tra cui la storia, la storia economica, la politica economica e tutto lo scibile che c'è dietro)

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