martedì 23 giugno 2015

La voce dell'innocenza

Mentre la mia cucciola socializza (oggi si dice così), io, dopo aver verificato l'effettiva disponibilità di mattonelle al cioccolato dalla mia Lauretta (quella che ha gli arrosticini di fegato: unicuique suum), preparo un pezzo per il Fatto quotidiano di domani nel mio nuovo studio:



Questa mattina mi sono svegliato alle quattro (4) e dopo un po', disperando di riaddormentarmi, mi son messo a scrivere. Mi teneva sveglio il senso di colpa: devo consegnare un pezzo a Diego Fusaro, col quale sono in ritardo solo di 23 giorni (fra un po' mi manda la Quinta Flotta). L'ultima volta che ho visto Alfredo D'Attorre non solo non ho cacciato un ragno dal buco (ovviamente gli avevo chiesto il ministero dell'economia!), ma per di più il subdolo ex-comunista cosa ha fatto? Mi ha segnalato il dibattito fra Habermas e Streek. It turns out che il primo è un ellissoide, e il secondo è uno che ha detto nel 2013 quello che ho detto nel 2012. Solo che siccome sto scrivendo nel 2015, non posso fare a meno di prendere in considerazione il loro ameno dibattito (riassunto qui), non fosse che per perculare Habby. Morale della favola: sto riscrivendo tutto (ma non ditelo a Diego che altrimenti mi scalpa).

Vi regalo un'anticipazione, perché siete degli amici:

"This wholehearted adhesion of left-wing thinkers to the Grundnorm of the City is the intellectual equivalent of cetacean stranding: a phenomenon as fatal as difficult to understand. Besides the fact that the groundlessness of the “sound money” principle is stressed by the economic literature as well as by the economic experience, a simple tactical reasoning shows that in the “sound money” world there is no room for a Left of whatever kind. In fact, if exchange rates and price stability are the best defense of the workers’ purchasing power, trade unions and labour parties are of no use: an “independent” central bank will be largely sufficient!"

E giù de katana...

Non ho messo nemmeno un alluce in acqua.

A ora di pranzo ero in piedi da nove ore, e credo si vedesse.

Uga mi guarda, e: "Babbo! Sei sicuro che lavorare così ti faccia bene?"

Io: "Non esattamente".

Ma (pensavo):

"Ring the alarum-bell! Blow, wind! come, wrack!
At least we'll die with harness on our back"

Che poi è una rima in "ac", esattamente come clac:






(...eh, è dura, ma molto dura. L'unica speranza che ho di perdere la scommessa su Trippas è che Lapavitsas si metta di traverso. Se è uscito allo scoperto significa che si sente abbastanza forte. In questo caso sarei contento due volte: perché avrei perso la scommessa meno importante per colpa di un amico, e perché avremmo vinto la scommessa più importante per noi, quella sulla famosa irreversibilità... Meno male che ogni tanto qualche amico come Paolo qua sopra ci fa fare una risata...)

(...ovviamente, dato per scontato l'augurio di lunga vita, quando poi sarà il momento auguro a ognuno di noi di morire con l'armatura indosso!)

28 commenti:

  1. ...e la panza piena, spero! Buon arrosticino.
    E si riposi: il lavoro è sopravvalutato, il dovere anche di più.

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  2. "GrundNorm"... Se non era un'esca, è la prova che nemmeno lei è immune alla Legge di Muphry. :D
    E dopo questa sono pronto a partire per il Chiappas! Adelante!

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  3. Radio Rai - La Stampa 1 - 0 : dobbiamo riconoscerlo, entrambe le testate sono attente al dramma sociale della Grecia, più della media (che è bassa), ma, al sorgere del sole, la prima dà uno spazio adeguato anche alla sua lettura dei rapporti tra geopolitica ed economia, dimostrando di essere meno conformista di chi oggi ci propina un'intervista al Nobel Eugene Francis Fama, "il padre della finanza moderna" (un bel disonore !), che ad una domanda relativa alla fine dell'euro risponde prima con un'altra domanda: " ....è più facile commerciare in un continente con una moneta unica , o con decine di divise diverse ? " per poi concludere così: "Capisco la nostalgia per politiche monetarie nazionali ma servono solo a chi vuol sgarrare". Che delusione, titoli roboanti e analisi puerilmente omologate.

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  4. L'unica spiegazione che mi do per la balena spiaggiata e' che dopo 45 anni di DC e 20 di B. (l'innominabile), pur di arrivare al potere abbiano svenduto il paese per una carriera da valvassori; dovendo anche leccare il culo al vassallo tedesco, e sopportarne le angherie. Bell'affare. Ma dura poco.

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    1. Sarà, ma secondo me questa sanguinosa tragedia è durata anche troppo.

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    2. Secondo me ci sono anche ragioni più semplici, tipo "tengo famiglia". See below.

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  5. A chi dice che siamo in democrazia oggi come oggi gli rido in faccia... siamo in democrazia solo per farci prendere per il culo (ovvero quando dobbiamo andare a votare) e se per caso ci accorgiamo che qualcosa non va e non andiamo a votare... non cambia nulla, anzi è peggio!
    Prof, col senno di poi la SStoria non poteva che andare così: i mass media sono omologati, e la voce fuori dal coro è un'eccezione che rimane inascoltata (e dimostra che "siamo in democrazia") con la massa che pensa di avere un'opinione... purtroppo molti non hanno il tempo, altri non hanno i mezzi (culturali) per cercare opinioni che non siano mainstream, e si lasciano cullare dalle sirene di governo euriste. Capisco il suo scoramento, ma è una ruota che gira; prima o poi quando la massa prenderà coscienza, e con internet ha i mezzi per poterlo fare velocemente - a dimostrazione che avere internet non serve (quasi) a un cazzo - troverà tutto già scritto.
    Ho dato indicazioni alla commercialista a chi destinare il mio 5xmille quando presenterà il mio modello unico. Non si abbatta: sarebbe il caso, ma non ne vale la pena. Lei il suo dovere l'ha fatto, e la sua coscienza è più che a posto. E non è solo.

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  6. "L'armatura indosso"? Mi s'è arrugginita dal tanto portarla (cioè, da "decadi"...). E m'auguro faccia, Profe, un bel liscia-e-bussa al "francofortese" Habermas. Ah, non è più la Scuola d'una volta! Arridatece Benjamin (o, almeno, Marcuse)

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  7. A cetacean stranding over a groundless principle.
    Affascinante. Dove si potrà leggere il resto?

    (che ne dice di "no room left for a Left"?)

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  8. grundorm? forse e' giusto (io so ignoranto motestamente) ma forse il desiderio di dormire era forte ...

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  9. Il problema è che se anche Lapavitsas (con gli altri 30 di area) si mette di traverso, Tsipras potrebbe chiedere i voti del centro sinistra (To Potami, Pasok ed altri) ed ottenerli, o se non li vuole, andare subito ad elezioni anticipate ... ed intanto, guarda caso, sembra che Merkel abbia tutta la voglia di rallentare i tempi dell'agenda, della serie la proposta è accettabile, ora occorre che i tecnici ci lavorino per il tempo che serve...
    Mah!, la sensazione è che le tocchi vincere la scommessa meno importante.
    Per quella più importante già tutti gli eventi di questi mesi riguardanti le parti in causa hanno dimostrato che è già vinta come possibile pratica, se non come fatto accaduto: occorre (solo!!!!???) eleggere un governo che non menta ai propri elettori, il cui programma, in caso di niet, preveda espressamente l'uscita dall'euro anche non concordata, e che di fronte alla irragionevolezza della controparte e perfino alle pressioni d'oltre atlantico, sappia dire "non gioco più con il vostro banco che da sempre carte truccate, il vostro è un casinò dove a certe condizioni si fa sempre credito al cliente, ma è altrettanto sicuro che si perde sempre! Quindi bye bye, rien ne va plus, les jeux sont faits!".
    Invece si sa che se ti piace stare ai tavoli di Las Vegas avendo l'insana ed incomprensibile voglia di cambiarne le regole, beh allora non si può altro che finire male... le rivoluzioni poi costano... o no?

    Intanto, con profondo disgusto, noto che in concomitanza del possibile accordo Grecia-TROIKA (chiamiamola come si è sempre chiamata senza ipocrisie di facciata alla Varufake), BCE e Commissione pubblicano il 5presidentreport, una pretenziosa roadmap per rafforzare l'Impero Eurasia (ma senza Asia né Russia!), uccidendo sovranità degli stati e quindi possibilità di democrazia per i relativi popoli.

    Deve passare la nottata!?






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  10. Ieri mattina su radiorai1 c'era l'approfondimento sulla Grecia.
    Parlava un certo REICHlin, mi pare si chiami così...e diceva che oggi il problema è politico e non economico, eccerto, perché il debito Greco oramai bla bla etc.
    Al che mi sono girate le balle (giusto un pochetto eh), così ho mandato un messaggio chiedendo all'espertone un commento sul fatto che prima il debito era delle banche tedesche, francesi etc, e invece ora fosse diventato per qualche miliardata nostro, del popolo italiano.
    Ha detto: "....be, si, questa è una cosa che si sa...in pratica c'è sta una partita di giro....".
    Far passare miliardi di debito greco da banche tedesche etc a banca centrale italiana l'ha chiamata partita di giro.
    C'era anche il tipo di Sollevazione, ed è stato tutto un; meno austerità, più europa, eurobond, europa politica etc...
    Chissà come mai chiamano questi qua....boh?! Gomblotto.

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    1. Ultimamente sento spesso programmi che parlano di questo argomento su radio1, trattandolo con i soliti luoghi comuni. Ma sento sempre più spesso interventi di ascoltatori che hanno capito (in un modo o nell'altro) quello che è e sta succedendo...

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  11. Segnalo per conoscenza. Cose note e per noi banali, ma dette in Germania da un tedesco in un modo che più chiaro non si può.
    http://vocidallestero.it/2015/06/23/il-tabu-delleuro/

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  12. Anche io come già detto da qualcuno devo fare i conti con la solita storia. Penso sempre che l'evidenza dei fatti possa in qualche modo contrastare la "fabbrica del falso". E invece anche i Greci coi cervelli all'ammasso hanno paura di uscire da sta vergogna della storia perchè certi di morte sicura e allora meglio dosi sempre più massicce di morfina anche se questa non fa effetto e il risultato sarà inevitabilmnte lo stesso. Ieri pomeriggio (piccolo aneddoto) discussione con alcuni genitori ai campi da tennis per la consueta lezione ai pargoli e tra i soliti "più Stato" "meno Stato" insomma ancora a discutere sul fatto che il problema è il sesomagnatitutto. Che palle! Ad un certo punto si avvicina un tizio che evidentemente ascoltava la discussione e mi ha chiesto se ero un economista (lo so fa ridere....e allora?). Io molto serio gli ho risposto che non lo sono ma che leggo tanto, mi documento molto, e cerco di frequentare in questo senso le persone giuste (sto scrivendo appunto in casa di un giusto). Poi mi ha stretto la mano affermando "piacere; "scienze politiche"! Ecco voleva farmi sapere che era laureato...io gli stavo pure rispondendo "esticazzinuncelometti"...poi ho soprasseduto. Insomma, l'armatura non la levo neanche di notte...ma quanto pesa!

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  13. Sulla Grecia ormai siamo alla follia. Nei giorni scorsi si son letti ameni consigli per chi vi si dovesse avventurare in ferie che alla fine consigliavano tutti la stessa cosa: partite imbottiti di contante.
    D'altra parte la reiterata fola del materasso e della coda ai bancomat ha radicato l'opinione che i Greci stiano ritirando gli eurini IN CONTANTI e che l'ELA della Bce consista nel rifornire le banche greche di banconote che poi verrano "materassizate" dagli astuti greci.

    A forza di sentire ste minchiate mi son convinto anch'io e mi è venuta una idea. Se è vero che nelle case dei Greci sono nascosti 100 Bn di euro in contanti ( che è quasi il 10% di tutte le banconate che esistono) la soluzione è una sola.

    Io parto oggi stesso; per caso conoscete un fabbro?

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  14. Ritengo che Cina e Russia abbiano dato le giuste INDICAZIONI; la gente può anche credere alla festa di piazza ad Atene o a quella dei mercati.

    LO SPUTTANAMENTO DI "QUELLA GENTE" tra non molto SPERO sarà TOTALE.

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  15. mi scuso per l'invadenza e il mio grufolare voyeuristico e sospettoso, ma la costruzione che sorge così vicina al mare trattasi di prefabbricato, costruzione semi-abusiva o multiproprietá? da un delatore della spectre di draghi. grazie

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  16. I capitali che vanno dalla Grecia all'estero, potranno tranquillamente rientrare in dracme, moltiplicati e saranno ottima base di partenza per la rinascita economica greca. Secondo me li lasciano uscire per questo motivo.

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  17. In questi giorni da perderci la testa (invece gli altri...).

    (Alessandra/Cassandra da Firenze. San Giovanni, protettore. Ton Koopman, concertatore)

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  18. Davo il mio 5/1000 all'Università di Udine da molti anni. Lo davo. Adesso cambierò.
    http://web.uniud.it/didattica/facolta/economia/economia-aziendale-1/insegnamenti.htm

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  19. Ma fino a qualche settimana fa i greci pagavano solo in bancomat e carte di credito??
    Sarei curioso di sapere la differenza di euro prelevati prima e dopo la "paura" dell'uscita dall'euro..
    Ps: ma nelle cifre che sparano nei tg e varie radio, tengono conto solo dei greci o anche dei turisti che prelevono soldi da spendere li in vacanza??

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  20. Mi piacerebbe sapere cosa pensavano e come si sentivano gli europei il 24 giugno 1914 ed il 24 giugno 1939....gli Usa non vogliono che resti scoperto la punta meridionale della Nato, non credo vi sia molto altro.

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  21. Le persone ritirano gli euri "fisici" immagino perche' temano una conversione coatta dei loro depositi in dracme. Devo riguardare "Il Tramonto", non ricordo se sia un'ipotesi corretta o meno.

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  22. Sono afflitta perché mi sono resa conto che l'unico modo per vincere la sua e la nostra battaglia sarà far scorrere il sangue. Se tuttavia non abbiamo in animo di prendere in mano fucili o forconi, la battaglia è persa in partenza.
    Mi dispiace caro Prof. Bagnai fare la Cassandra, ma per illustrarle meglio l'ansia che mi attanaglia, la rendo partecipe di un insolito carteggio (via email) con mio fratello che vive e lavora a Hong Kong.
    Premetto che il carteggio si svolge in inglese, perché il mio congiunto, avendo raggiunto traguardi di carriera astrali, ha deciso di essere cittadino del mondo e rinnegato le proprie italiche origini. Sicché ultimamente se non mi rivolgo a lui nell'idioma della City, non mi considera degna di ricevere risposta.
    Ah, premetto anche che mi ritiene una bolscevica radicale da rieducare, per via di diverse accese discussioni che sono sorte in questi ultimi anni sulle sorti dell'Europa e del mondo in genere
    Questa la mia email:

    “Is this what Europe is all about? Is it all about driving down wages? Driving western democracies, based on capitalism, from wage driven to debt driven? As it is already happening in the US?
    There must be a way out, and we must FIGHT to find it, for the sake of all the peopole in the world. It's not just about Europe, here what is at stake is the well-being of all human beings. If Europe falls, the world falls with it. Too big, too influent, too much a cultural legacy to fall without striking heavoc on the entire world. As it did twice just the past century. Or is our memory so short?(...)
    There is no safe harbor in the world if democracy fails. As it is failing in the US and in Europe. No matter were you hide.
    Sorry to shatter your dreams of a big wonderful world, where you can move to better shores any time you please! I believe things are quite different from that."

    E questa la sua risposta.

    "No its not. Nothing to do with wages. It's all to do with unearned benefits. You are right from your point of view, now put yourself in the place of an entrepreneur, a manager with the responsibility of running a company that provides employment to thousands. Do you think we like to fire people? Do you think it's fun to have to restructure organizations? Do you think we sleep well at night after we laid of 15000 people (…)
    As to my dream, it's not one, I am living it so it's my reality. Sorry if it's your nightmare but the only thing Germany is telling us is work a bit harder, save a bit more, waste a bit less.
    Something any good dad would say to his children, the fact that we are a raucous spoiled bunch of children in the south of Europe is not an excuse nor a justification.
    Go to Germany and you will see a different society, a different sense of self, country and responsibility. Something we have lost. Talk to any Greek that has some perspective (I have two that work with me) and they will tell you that their country is full of shit and of people that think they are entitled to have the money from Germany.
    And please don't come back with something like Italy is great, Germany it's shit. Patriotism is the mistaken idea that one country is superior to another just because you were born in it!
    Nobody is evil, other than criminals, no one profits from a prolonged crisis, not companies, not governments, not politicians, not where you can vote. It's just that no one has the guts to tell people the truth.(...)
    With love”

    Mi dica lei caro Professore:posso io pensare che in futuro dovrò prendere le armi e far scorrere il sangue di mio fratello? Di uno che la pensa diametralmente all'opposto di come la penso io, se non altro per spirito di contraddizione nei confronti della sorella minore, per definizione stupida? Posso pensare che un giorno potrei venire alle armi con un congiunto che ancora, nonostante tutte le differenze che ci separano, si firma con “with love”?
    Mi dica lei caro Professore.

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    1. La risposta la sai. Ti saluto Habermas, che fa finta di non saperla.

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