sabato 26 luglio 2014

Moneta forte, paese debole, e la dimensione dello Stato

Oggi ho avuto l'opportunità di esprimermi sulla prima pagina del Tempo (qui l'edizione online). Mi son preso la soddisfazione di ricordare a Milano ladrona che Berlino non perdona, e di farlo proprio sul quotidiano di Roma ladrona.

Due piccole postille.

La prima è che l'edizione web del Tempo sembra essere una no-troll zone. O hanno bloccato i commenti, o sono tutti al mare, o i lettori hanno tutti più di 70 anni (quindi il mio pezzo se lo son letto ai giardinetti sulla carta, senza tirarne fuori molto). Magari qualcuno di voi prova ad andare a commentare e vediamo cosa succede? Vediamo se anche lì arriva Conte Zero? Mi manca...

La seconda mi è venuta in mente tornando dalla corZetta a Villa Glori. È strano come quelli che ti danno del nazionalista, del fascista, dell'antisemita, solo perché gli fai notare che è un dato dell'esperienza storica e della ricerca scientifica che aree valutarie non ottimali non possano adottare una moneta comune, assumano poi movenze littorie, curuli, e ti accusino di voler compromettere l'integrità della nazione italica, osservando come il tuo ragionamento a rigore comporta che il Nord e il Mezzogiorno dovrebbero avere due monete diverse. Insomma: il nazionalismo va bene solo a livello paneuropeo: se però dimostri che a quel livello non funziona, gli "europeisti", pur di non perdere il punto, si rischierano a livello italiano e ti imputano con toni deamicisiani di essere un traditore del Risorgimento, di vilipendere la memoria della piccola vedetta lombarda (vabbe', loro hanno tradito la Resistenza alleandosi con gli eredi dei simpatici buontemponi di Marzabotto, ma questi son dettagli...).

È l'argomento che chiamo della reductio ad condominium, e che ho sviscerato qui.

Ora, il problema della rigidità nominale fra aree disomogenee è da un lato quanto essa sia politicamente sostenibile, e dall'altro quanto credibile sia il dispositivo istituzionale che ovvia ad essa.

Mi spiego cominciando dalla fine. Un condominio non può emettere moneta, perché non ha sovranità di alcun tipo, non ha potere impositivo, eccetera. Quelli che ti dicono "Allora vuoi la moneta dei Parioli" sono evidentemente dei simpaticoni che vogliono buttarla in caciara, e va bene così. Ma che in un'Europa nella quale c'è il Lussemburgo ci possa essere uno Stato italiano meridionale, o una Repubblica Veneta, come è stato per secoli, mi pare meno assurdo. La questione delle dimensioni ottimali dello Stato è stata affrontata da Alesina, il quale giudiziosamente osserva che la tendenza secolare è verso una riduzione delle dimensioni medie. Il problema è esclusivamente politico, e c'è da capire perché il disegno europeo si ponga con tanta ostinazione in controtendenza.

A questo proposito, cosa si perda nel rinunciare alla flessibilità nominale lo sapete e l'ho rispiegato sul Tempo: semplicemente, il paese debole diventa un mercato di sbocco e un sussidiato perenne del paese forte, finché questo può e vuole sussidiarlo. Ora, in Italia il Settentrione già da qualche tempo faceva più o meno finta, a giorni alterni, di non voler più sussidiare il Meridione (cosa che gli era convenuta per decenni e in fondo tuttora gli conviene, anche se naturalmente la sciura Maria non lo capirà mai e il sciur Brambilla - che invece lo sa benissimo - non lo ammetterà mai). Ma ora il problema è più grave, perché non si tratta di non volerlo più fare: si tratta del fatto che siccome Berlino non perdona, Milano e Venezia ladrone, anche volendo, fra un po' non potranno più continuare a riempire quella che Paolo Savona chiama la pentola bucata, pur sapendo che questo sarebbe l'unico modo per utilizzarla come mercato di sbocco.

E allora, ai piddini che si indignano perché la teoria delle aree valutarie ottimali gli infrange il mito del Risorgimento, bisognerebbe far notare che è proprio il loro insistere nel mantenere l'Italia all'interno di un regime monetario che la sfavorisce che alla fine costringerà gli italiani ad ammettere che c'è qualcosa che non funziona nel modo in cui hanno finora affrontato uno dei due problemi della loro economia, quello del dualismo territoriale (l'altro essendo il debito pubblico). Insomma: i poveri piddini, tradendo la Resistenza alla quale nelle loro polverose liturgie fingono di ispirarsi, costringeranno gli italiani a ragionare con un minimo di razionalità anche sul Risorgimento.

Meglio tardi che mai.

Aprite un po' la discussione sul Tempo, e vediamo se arriva il Conte Zero!

17 commenti:

  1. Non si riesce a postare commenti perché il programma non propone il codice di controllo... oppure perché so' tutti al mare, ao'!
    Milano è ladro

    RispondiElimina
  2. Segnalo sotto la Sua Augusta Firma la seguente scritta:

    Articoli sullo stesso argomento:
    +
    Il Vaticano fa appello per una nuova autorità finanziaria mondiale
    +
    12 chili in 4 settimane. Tutto esaurito: Nuova pillola che brucia in fretta i grassi. (4WNet)
    +
    La petizione anti-euro di Alemanno «Liberiamo il Paese dai vincoli»
    +
    Commissione Ue, Merkel scarica Juncker e sostiene Lagarde
    +
    Ripensare l'euro per salvarlo

    Potremmo lanciare un concorso "trova l'intruso" (premio: un selfie col cavajere nero tipo Papa Francesco).

    Per me è l'ultimo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 12 chili in quattro settimane è il mio impegno per l'estate. Il six pack mica lo vuole solo la Commissione...

      Elimina
  3. POST DA INCORNICIARE ... SOPRATTUTTO NEL FINALE!!!!! E NON LO DICO PER PIAGGERIA!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non lo dici per piaggeria, vuol dire che sei un terùn...

      Elimina
    2. per la Germagna siamo tutti terroni...un po' come i varesotti frontalieri per la Svizzera. Infatti ora non li vogliono più...dice che rubbbano il lavoro agli svizzeri...

      Comunque penso sia più facile spiegare alla sciura Maria che far ammettere al sciur Brambilla....

      PS. Beato lei Prof che deve perderne solo 12...

      Elimina
  4. Pur inserendo il codice in modo corretto risulta impossibile inserire alcun commento...

    RispondiElimina
  5. Matteo Renzi fa cose. (Cioè l'ultima speranza per l'Italia lo ha detto anche la televisione).
    Oggi Matteo Renzi col suo cavallo bianco ha salutato la principessa Maria Elena proprio mentre ella pensava al suo cavaliere e stava raccogliendo fiorellini da porre sulle orecchie.
    Matteo Renzi fa cose e dopo di lui il diluvio e salva l'Italia dai catastrofisti,dai complottisti,da chi vuole USCIRE DALL'EUROPA scelleratamente (TETTONICA A PLACCHE), dalle TEORIE DI BAGNAI e da molte altre cose ricordate dalle istituzioni, quali il nostro coraggioso Presidente Giorgio Napolitano che è messo alla prova da simili farabutti.
    Matteo Renzi fa cose.

    RispondiElimina
  6. Esatto non è possibile a causa del codice

    RispondiElimina
  7. si, ma qui il codice che me lo impedisce è quello del '42.....
    da oggi smetto di leggere questo blog, dopo due anni, causa gastrite.

    RispondiElimina
  8. " Magari qualcuno di voi prova ad andare a commentare e vediamo cosa succede?"

    Ora che il sito sembra accogliere commenti, mi sono permesso di proporre che al prof sia assegnata una rubrica periodica. Non so se gli farebbe piacere (potrebbe sempre rifiutare); sicuramente farebbe piacere ai lettori del Tempo.

    RispondiElimina
  9. Ma se i piddini,nella sequenza psicologica sincresi-analisi-sintesi,non riescono ad andare oltre alla prima dato che le loro premesse sono sempre errate(qualche rarissimo caso si avvicina alla seconda) l'unica speranza e che la sciura Maria,madonna Italina o donna Rosalia li prendano a padellate sulla capa.
    E ci sono padelle e padelle (per cucinare...ma anche ospedaliere e per questi traditori andrebbero bene anche piene).
    Il suo articolo,che come sempre è di una compattezza e limpidità accecante,mi è stato letto da un redattore di Radio Radicale un paio di notti fa con la loro impareggiabile presuntuosa saccenza e sufficienza.Tipico atteggiamento del peggior autorazzismo,quello del -"sappiamo tutto noi"-.Giusto per sottolineare che il piddinume ha un'area di divulgazione del loro verbo simile alla gramigna.
    E siccome la gramigna non si debella l'unica soluzione è continuare a fresare il terreno,un po' come ha fatto nel suo blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. purtroppo sono infestanti,ricrescono,si riproducono...un po' quello che sta succedendo alla Florida coi pitoni africani....

      Elimina
  10. La lettura di questo post mi ha causato disagio e non perché non concordo, ma perché concordo troppo.
    Ho iniziato anni addietro la mia rilettura del Risorgimento ed ho trovato che la realtà è molto diversa da quella che mi è stata insegnata fra i banchi di scuola. D'altronde è normale che la storia la scrivano i vincitori, perché molto spesso i vinti sono o morti o ridotti all'impotenza.
    Le guerre d'indipendenza le hanno vinte i francesi che poi giravano i territori conquistati, fondamentalmente il lombardo-veneto, ai Savoia
    Altro episodio poco edificante a Londra, dove gli inglesi fecero una raccolta fondi per i mazziniani lì stabiliti. Si trattava di 30.000 sterline. Ma gli inglesi si adombrarono non poco quando scoprirono che i mazziniani ne avevano contabilizzato solo 3.000; un piccolo refuso contabile, mancava appena uno zero.
    E venne l'ora di Giuseppe. Questi sbarcò a Marsala con i suoi Mille con una nave della Marina inglese che "controllava" che lo sbarco andasse a buon fine. La flotta borbonica arrivò con ritardo sospetto, facendo appena in tempo a sparare qualche colpo di rappresentanza sulla coda dei Mille già sbarcati, stando attenta a non fare danni. Poi nei dintorni di Palermo si svolse una epica battaglia, nella quale il Generale Lanzi, al comando di 20.000 uomini fece suonare la ritirata dato che fronteggiava un temibile esercito di 2.000 uomini. Successivamente il Generale Lanzi presentò all'incasso una lettera di credito da 14.000 Ducati, ma purtroppo per lui era falsa. Si disse che il poveruomo morì di crepacuore, una strana malattia di cui non c'è traccia nei trattati di medicina che mi hanno fatto studiare. Questo è quel che si dice.
    Avrete notato il 1.000x2. Ai Mille si aggiungevano i picciotti strada facendo. Questa è purtroppo l'inizio della storia della Mafia che prima non esisteva.
    Poi sino a Napoli fu una passeggiata di piacere, tanto che Giuseppe arrivò in città col treno della prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Povero Joseph. Tutti il sangue del Risorgimento cade sulla sua testa. Eppure non è stato il peggiore: e di sicuro, da idealista, non ebbe grossi vantaggi, morendo povero. Mentre è difficile veder puntare il dito contro altri che si arricchirono. Pur con tutti i suoi limiti e le sue colpe, Garibaldi fu uno dei pochi a denunciare il saccheggio del Meridione, e forse l'unico a ribellarsi, prendendo una palla in una gamba.

      Elimina
  11. La città non era più presidiata da esercito ne polizia perchè il ministro dell'interno di Francesco II, tale Liborio Romano, aveva convinto il Re a non svolgere l'ultima difesa a Napoli ma bensì a Gaeta, dove poi fu sconfitto non da Giuseppe ma dall'esercito Savoia. Per sostituire la polizia anch'essa a Gaeta, anche per il prezioso consiglio di Liborio, si arruolarono i guappi dando così avvio alla storia della Camorra. Se si vogliono riscontri in particolare per la Mafia si può far riferimento a quello che dice il magistrato Gratteri che di mafia ne sa più di me.
    Ovviamente le truppe di occupazione razziarono o comunque si impossessarono dell'oro custodito nelle banche locali e tale oro fu utilizzato dai Savoia per ripagare i debiti contratti per finanziare le guerre di indipendenza.
    Si impose quindi la moneta unica e contestualmente quando c'era da dar lavoro si preferivano imprese del nord anziché quelle del sud, si posero limitazioni ai movimenti dei contadini, che non erano più liberi di coltivare le loro terre per timore di favorire i Briganti. I Briganti erano persone del Sud che non volevano l'occupazione Savoia. Non sono in grado di dire sino a che punto questi soggetti fossero consci di aree valutarie e dei catastrofici effetti di una area non ottimale, fatto sta che, per istinto o per ragionamento da menti superiori, non volevano i Savoia. I nordisti mandarono il Lombroso a studiare questi Briganti e ne è uscita una teoria altamente screditata, io credo perchè furono studiati i soggetti sbagliati: bisognava studiare il cranio di Liborio già citato. ( Inciso: sospetto delle teorie perché per lo più sono sbagliate, preferisco ricerche empiriche)
    La conseguenza delle razzie, del maggiore sviluppo impresso al nord rispetto al sud, ha poi dato l'avvio all'emigrazione di massa dal sud, fenomeno anche questo sino a quel momento inesistente.
    Considerato quanto detto, pur senza addentrarmi in ulteriori dettagli, sentire la protervia di alcune proposizioni, principalmente di matrice leghista, è per me un dolore, che già prima di approfondire le mie conoscenze in campo economico, OCA e compagnia cantando, mi faceva desiderare una separazione dal nord.
    Voglio notare, che temo le mie conoscenze economiche, ben conoscendo il rischio insito nel neofita. Per rimanere in campo economico ricordo la mia prima infatuazione sul meccanismo moltiplicatore della riserva frazionaria, salvo poi scoprire che quel pensiero è proprio una grande ca.... Una grandissima ca.....Scusate con la sc napulitana mi è partita da sola dopo il.
    Riassumendo dal punto di vista del Sud, il Nord:
    Ha razziato il sud
    Ci ha regalato le Mafie ( durante la II WW gli americani le hanno potenziate)
    Hanno investito e fatto lavorare di più a nord
    La moneta che ci avete dato era troppo forte per noi
    Ci avete regalato l'emigrazione.
    Adesso siamo alla fine, un napoletano è il più eurista del mondo, è la fine del mondo sopratutto se penso che sto napoletano sapeva già il guaio che ci toccava nel 1987.
    Nonostante tutto sono fermamente convinto che al sud convenga staccarsi dall'Italia e dall'euro qualunque cosa succeda, perchè i nostri guai è meglio se li risolviamo da soli.
    Al nord non hanno più l'acqua per la pentola bucata.
    Per la mafia il nord non è che non ha fatto nulla, perchè come detto la mafia la hanno avviata loro. I caduti nella lotta alla mafia sono tutti terroni con l'unica esclusione di Ambrosoli. Non ci sarà mica qualcuno che vuole fare il nome di Dalla Chiesa? Era lì da poco, non aveva uno staff, che danno poteva aver fatto? Carlo Palermo? Lo stesso; era lì da poco e poi aveva un contenzioso con un noto partito. È meglio se facciamo da soli quello che si può. Se non ce la facciamo sarà colpa nostra. Allora faremo uno stato criminale, attività in cui abbiamo un vantaggio comparato e la nostra economia vivrà uno sviluppo prodigioso e saremo un preclaro esempio per tutti i popoli del mondo.
    Si scherza. Mi saluti il musicista neoborbonico.

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.