(da un lettore ricevo e volentieri pubblico)
Mio carissimo Alberto,
mentre tu eri impegnato ad assorbire nel tuo intimo migliaia di pagine (niente più di un corollario a un dolcetto di troppo) sul ruolo del tempo e della memoria io bighellonavo per le città consapevole di trovarmi dal lato sbagliato dell'adolescenza e delle classi sociali ma totalmente determinato a non morire povero e vergine.
Nella fattispecie posso confermare che i rischi più grossi non li ho corsi con la celere o con GiorgiaMeloni&Friends ma con i servizi d'ordine sindacali. Oscuramente intuivo che qualcosa non andasse nella difesa dei salariati.
Fai bene a trattarlo male, se le merita tutte.
Eppure vedere Cremaschi preso a calci in una riunione CGIL e poi vederlo tentare di rifarsi una verginità fuori tempo massimo (rapporto causa-effetto o correlazione spuria? Chiamo Bisin ...) mi intristisce.
Uno squallore infinito, sembra Giannino dopo il "conseguimento" del master.
Suggerisco di prevedere un corso di formazione per i dipendenti di a/simmetrie "Come accogliere i pentiti". Potrebbe tenerlo l'ANVUR!
(... aggiungo un breve corollario. La discussione di ieri su Twitter, della quale poi vi riferirò, ha avuto almeno il risultato di farci sapere dov'era Cremaschi mentre in Italia succedeva questo:
- la riconoscete, è la Fig. 38 del Tramonto dell'euro. Dice che era davanti ai cancelli delle fabbriche. Ora invece mi par di capire sia con Tsypras. Una scelta coerente. Non ho altro da aggiungere, o forse sì, perché Filippo - pippo74 per gli amici - ha bisogno di un ripassino su alcuni concetti fondamentali. Per esempio, dov'è finita quella bella cosa di sinistra che si chiamava autocritica? E dove erano questi qui mentre noi ci dannavamo l'anima per portare avanti un discorso critico? Ed è colpa mia se si sono dovuti muovere prima Alemanno, Salvini, Messina, Fassina, prima che si muovessero questi qui? Ed è colpa mia se prima di esprimersi copiando concetti dalla quarta di copertina del Tramonto dell'euro l'amico in questione ha dovuto prendersi uno schiaffo a destra dalla Camusso? Se poi te lo prendi a sinistra da Bagnai hai semplicemente porto l'altra guancia. Ah, già, ma tu sei un comunista, quindi per te Antonello Angelini, che mi ha messo in relazione con RadioRadio e con TgCom24, consentendomi di portare a migliaia di persone il messaggio che tu avresti dovuto portare, è un nemico, perché fa l'assicuratore, o il kulako, invece dell'operaio. Be', sì, mi rendo conto, il comunismo funziona così. Cioè, apparentemente, non funziona! Io con Antonello, che è una bravissima persona fino a prova contraria, mai mi sarei aspettato di aver niente da spartire, per la diversità dei nostri percorsi esistenziali, professionali, culturali. Eppure, quando tutti a sinistra facevano spallucce, lui mi ha dato una mano a dire su reti nazionali quello che tu hai scoperto solo ieri, compagno Cremaschi, per i tuoi 561 follower. E poi mi vengono a parlare di unità della sinistra! Il fatto è che voi quale sia il problema non lo avete ancora capito o non lo volete ancora realmente ammettere. Saresti tu, compagno, che appartieni a quelli ai quali mi sto rivolgendo da quattro anni, a dover portare in televisione il mio libro, non Salvini - altra persona che rispetto ma con la quale mai pensavo di aver qualcosa da spartire, per la diversità ecc. E non perché io abbia bisogno di piazzisti, non ne ho bisogno, il mercato della verità tira abbastanza, ma perché intorno a quel testo si è creato un movimento di opinione che non può più essere ignorato, e che è nato da una domanda posta alla sinistra e alla quale la nomenklatura - te compreso - non ha risposto, ma la base sì - guarda i numerini a destra di questa colonna! Inutile ora fare "Bagnai chi" o darmi della Le Pen!
Ah, già, dimenticavo. Purtroppo a pag. 211 c'è la figura qua sopra. Eh, sì, capisco l'imbarazzo. Vai, vai, continua a scoprire l'acqua calda per i tuoi 561 follower. Ce ne faremo una ragione. Non avrei mai voluto che finisse così, e posso dimostrare che se è finita così non è colpa mia. Questa battaglia avremmo dovuta farla insieme. Ora è vinta. La FIOM è stata sorpassata a sinistra dal FMI. Qualsiasi conversione tardiva è soggetta a un fondato sospetto di bandwagoning, che evidentemente, in politica, può avere effetti collaterali controproducenti, e voi che siete animali politici dovreste rendervene conto.
A meno che nell'ultima frase non ci sia un aggettivo di troppo...)
(aggiungo che fra stare davanti ai cancelli come il de cujus e lo stare dietro ai servizi d'ordine come l'amico lettore, starsene a casa propria a leggere Proust mi sembra comunque una scelta da rivendicare tuttora con orgoglio!)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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Per ora lo squallore e la tristezza di questa gente sono inifiniti...
RispondiElimina...ma ci sarà da ridere quel giorno..e tanto!
Nella puntata del 3 marzo 2014 di Piazza Pulita, nel corso di un'intervista Monti dichiara che D'Alema gli aveva chiesto di diventare il candidato per il centrosinistra. Al macellaio volevano far indossare il grembiule rosso, così gli schizzi di sangue del proletario si sarebbero visti di meno. Da lettore di questo blog rimango ogni volta basito da come ogni tessera del mosaico vada sistematicamente al suo posto.
RispondiEliminaho provato uno strano piacere fisico mentre via twitter veniva sbattuta in faccia la cruda realtà al diversamente sindacalista.
RispondiEliminagrazie.
Per dirtela tutta, io no. Ho agito d'impeto e forse ho fatto male. Certo è che però questa reazione ha messo a nudo un bel personaggio! E, quanto a voi, credo vi abbia ulteriormente rassicurato sul fatto che a me, a differenza che a Cremaschi, un percorso politico non interessa. Non imparerò mai a stare zitto e lo so.
Eliminaquando ce vo ce vo.
Eliminacredo che la tua opera di divulgazione abbia avuto così tanto successo grazie anche alla tua schiettezza. un approccio politically correct non sarebbe stato altrettanto efficace e comunque avrebbe richiesto più tempo per raggiungere questi risultati.
per quel che può valere, sappi che hai tutta la mia stima.
Grazie.
EliminaDiciamo che sei "diversamente democristiano" ma, d'altronde, anche i democristiani omodossi danno segni di nervosismo in diretta dagli altoparlanti della Volksempfänger
EliminaNon si insinui che gli economisti "de sinistra" queste cose le tacciano. Non è così. E' solo questione di tempi, come per la musica. Fino a ieri la hanno presa un filino alla larga, diciamo anche sul larghissimo , oggi con il no austerità sono sull'andante moderato e domani sarà allegro allegrissimo tutti no euro. Se sei impulsivo ti giochi il percorso politico. La melanzana del resto ha i suoi tempi di maturazione, non dobbiamo essere ingenerosi. Certo il tergiversare ha avuto qualche inevitabile costo collaterale (per altri naturalmente) ma i compagni sanno bene che la politica non è un pranzo di gala.
EliminaQuando dici che loro il problema non l'hanno capito o non lo vogliono ammettere, sei troppo gentile! Io dico che loro sono parte del problema. Se siamo in queste condizioni è anche colpa loro, quindi ora, che tolgano il disturbo!
RispondiEliminatouchè! La storia (ed i processi che ne seguiranno) stabiliranno ciò che resta da accertare, e cioè se vi fu dolo diretto (od eventuale) o solo colpa grave. Quindi la classe politica e sindacale degli ultimi venti anni sarà giudicata per il reato di strage che ha commesso, con diverse graduazioni quanto all'elemento soggettivo. Forse per Cremaschi verrà chiesta la seminfermità mentale ...
RispondiEliminaIo a quelli che ragliano di unità della sinistra vorrei chiedere questo: ma uno che ieri cianciava di "debitopubbicoiniquo" (e che quindi dava la crisi la stessa diagnosi di Oscar Giannino, che ragliava di "debitopubblicobrutto"), uno che oggi è contro l'euro ma sostiene il false flag della Bce, a cosa ci serve?
EliminaInsomma, capisco l'atteggiamento "inclusivo" e "trasversale" alla Fusaro e l'ho propugnato e sostenuto con l'associazione. Però rimane il fatto che sto combattendo una battaglia di opinione, non sto facendo il casting per il bar di Guerre Stellari. Se uno è inutile, è inutile, e quindi è dannoso.
Detto per il prossimo che ci prova. Chi ha voluto fare qualcosa di serio ha chiamato o me o Claudio e poi si è regolato di conseguenza.
Tutto il resto è PUDE.
“La storia (ed i processi che ne seguiranno) stabiliranno ciò che resta da accertare, e cioè se vi fu dolo diretto (od eventuale) o solo colpa grave.”
EliminaDolo. Loro sapevano. Sapevano tutto, e non solo degli effetti della moneta unica, ma degli effetti sulle popolazioni e sugli Stati delle privatizzazioni.
Un giorno abbandonai, sbattendo la porta, la corte di un noto barone rosso – anche se si affrettò, a muro caduto, di precisare di non essere mai stato comunista – schiantata nello spirito dal nido di vipere in cui mi trovavo ad operare e dall’aver scoperto con orrore la cialtronaggine del grande professore (a Bagnai, se ho ben capito, bastarono poche ore, ma ormai mi sono conciliata con la mia totale dabbenaggine) e, sempre sicura che il futuro sarebbe stato comunque radioso, mi misi subito a cercare dell’altro. Ma mi sfuggiva un particolare, che in quel momento non potevo apprezzare in tutta la sua portata: era il 1991…
All’inizio del 1994, mentre trascinavo faticosamente le mie giornate fra un editing, una traduzione (ma sempre meno, data la crisi per un po’ le case editrici smisero di tradurre testi nuovi) e una correzione di bozze, un amico dell’epoca mi propose di fare un piccolo lavoro per un suo cugino, “tanto un bravo ragazzo, pensa che fa il tesoriere per i boyscouts” che era così bravo che Rutelli lo aveva voluto come consulente al Comune di Roma.
Si trattava solo di leggere un libro in inglese e farne un piccolo sunto in italiano. Lo scopo? Valutare la possibilità di utilizzare un testo preesistente come Prefazione alla traduzione di un libro di un sindacalista inglese, Brendan Martin, e il libro era intitolato In The Public Interest? Privatization and Public Sector Reform, edito dalla Zed Books l’anno precedente.
Accettai, e il 14 marzo del ’94 iniziai la lettura. L’effetto che il libro fece su di me all’epoca è paragonabile solo all’emozione che ho provato leggendo l’Anschluss di Giacchè, ed è rintracciabile negli appunti che ho ritrovato in un vecchio quadernino dai fogli ingialliti. L’autore, riportando dati, percentuali e testimonianze dirette, testimoniava dell’effetto che le privatizzazioni avevano provocato in Gran Bretagna, soprattutto a carico della working class, gettando anche uno sguardo sui simili effetti nei paesi in via di sviluppo. Alcune pagine erano un pugno nello stomaco, come i dati che riguardavano i contadini che avevano rinunciato, dopo i rincari provocati dalla privatizzazione, ad avere l’elettricità in casa.
I concetti fondamentali sostenuti nel libro erano:
1. non è la proprietà – privata o pubblica - che fa la differenza di efficienza, bensì il management.
2. Le privatizzazioni sono state sostenute più per ideologia che per pragmatica.
In quattro giorni, come da contratto, finii il mio lavoro e lo consegnai all’allora consulente del Comune di Roma, il quale fu prodigo di complimenti per la mia professionalità ecc. ecc. e si dichiarò indignato per come i giovani capaci e preparati non trovassero posto nel mondo del lavoro ecc. ecc.
Prese le mie cartelle e mi chiese a bruciapelo: “Ma tu cosa ne pensi?” Io iniziai a parlare della forza e dell’importanza di quest’analisi, ma lui mi interruppe e, con il suo grande sorriso sornione mi fece: “Un bel po’ esagerato, non ti pare?”. Credo di aver a quel punto sgranato gli occhi e sono rimasta in silenzio. Non capivo – beata me! – come si potesse liquidare con tanta superficialità uno studio che a me sembrava ben fondato e argomentato.
Come finì? Come doveva finire. Il libro non fu mai pubblicato (si vede che il “testo preesistente” mal si adattava allo spirito del libro), ma io ricevetti, oltre ai complimenti e ad un invito alla festa di battesimo della prima figlia, il mio compenso con relativa e regolare fattura.
E 'tte credo che si è incazzato maestro! Barone a lei, BARONE!?! Ma minimo minimo duca degli Abruzzi e principe d'Orleans!!! TAN TAN TAN TA-TATAN TA-TATAN !!!
RispondiEliminaVeramente il mio cavaliere nero di riferimento è questo. Quanto al resto, se ne può discutere...
EliminaSse po' fà 'na crasi: l'armatura der nero signore con l'accento der cavajere nero...
Elimina@ Alberto
EliminaConsiglio per l'insegna araldica der Cavajere Nero:
Crotalo "rampante" (se può rampare un crotalo...) e motto su cartiglio: "PARCERE SUBIECTIS ET DEBELLARE SUPERBOS".
Ci penserebbero meglio prima di incrociare le armi.
Sarà la reminiscenza delle ore di catechismo preadolescenziale (perdono, vitelli grassi, ecc.), ma a me che Cremaschi si sia svegliato ha fatto piacere. Certo se si fosse tirato dietro il Nutella, la CGIL, Tsipras cogli Spinelli e compagnia cantante sarebbe stato meglio, comunque ha ragione lui ora e non lui ieri assieme ai non (ancora) pervenuti.
RispondiEliminaForse dispera di "orientare" i colleghi e quindi si butta su chi è già orientato di suo, omettendo di riconoscere che, come al palio di Siena, chi non arriva primo ha perso e se ne sta zitto sperando di non essere notato.
per dovere di cronaca cremaschi non è la fiom, lui è stato messo in minoranza da Landini, il quale all'interno della Cgil è passato in maggioranza con la Camusso. Cremaschi è da tempo che ha cambiato opinione sull'euro, non so se ha fatto autocritica come Lafointaine (unico esempio di autocritica a sinistra ) ma almeno ha cambiato la sua posizione riguardo la moneta unica, meglio tardi che mai. Diamogli dello sciocchino e registriamo con soddisfazione che è passato da questa parte. Meglio uno in più che uno in meno!!
RispondiEliminap.s. visto i tempi meglio "la Nausea "di Sartre o "la caduta " di Camus
“Se raccontiamo la verità, possiamo essere certi che prima o poi ci scopriranno”. Oscar Wilde
RispondiEliminahttp://www.wallstreetitalia.com/article/1673489/mondo/ecuador-vince-la-battaglia-per-non-pagare-i-debiti.aspx
RispondiEliminaecuador ha vinto !!!
Inutile perdere tempo con queste persone.
RispondiEliminaE' come giocare a briscola con uno che risponde coppe quando tu giochi spade.
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PS: chi ha voglia di creare un paio di hashtag?
#techannomaimandato
#vorreimandaremauroafareinculoposso?
(chissà se il '?' è carattere ammesso....)
Ero sicuro che prima o poi sarebbe successo, Alberto. E sono sicuro che succederà nuovamente, così come sono sicuro che non ti hanno perdonato e non ti perdoneranno. Sai esiste una terribile e sarcastica battuta di uno psichiatra ebreo fulminante: "I tedeschi non potranno mai perdonare Auschwitz agli ebrei". Temo che in piccolo, naturalmente, ti succeda e ti succederà la stessa cosa. Non ti possono perdonare di aver ragione sull'euro, così come non possono leggere su una rivista del FMI che gli economisti lo sapevano da sempre come sarebbe andata a finire (lo dicono solo ora anche loro of course). E ti dirò, per te potrebbe valere quanto dicevano i comunisti francesi di Raymond Aron: "è vero, tra lui e Sartre aveva ragione lui, però aveva torto ad avere ragione in quel contesto storico e politico....". Il Tramonto dell''Euro poi è proprio imperdonabile, perché lo hai anche venduto, non è rimasto nel circuito dell'editoria bancaria natalizia, io lo comprai sulla rete quasi casualmente, attratto innanzi tutto dal titolo. Non possono perdonartelo, ma a te può forse bastare sapere, almeno per il momento, che per noi è un dono caduto dal cielo, come disse Goethe per il Ratto dal Serraglio.....
RispondiEliminaMa lo so. Del resto, sappiamo anche che una volta indicata loro la via, con maggiore o minore buona grazia, poi la scelta è loro, sarà quella sbagliata, e la pagheranno carissima, perché questo purtroppo insegna la Storia. Insomma, loro non perdonano me, ma tutti gli altri non perdonano loro. E tutti gli altri sono veramente tanti!
EliminaCome "ultimo Giapponese" segnalo un delirante Ricolfi da Vespa ieri sera (sì, lo so, "Ricolfi chi?", ma è sempre la terza, o seconda, Camera...).
RispondiEliminaIl brano da ascoltare, con cautela per chi ha problemi di coronarie, va da 1:24:30 a 1:28:50:
Porta a porta del 3 marzo 2014.
Il trionfo dell'autorazzismo più ignorante e miserabile.
******
Auguro a tutti 'na catasta de frappe...
Dal sito http://www.mariomauro.it/
RispondiElimina“La vita bisogna metterla in gioco per i grandi ideali”
Papa Francesco
Sulla base di tale insegnamento papale:
Mauro sbotta in tv:
"Vada a fare in culo chi attacca l'Europa"
Ma Papa Francesco sarà d'accordo con tale invito ecumenico?
Mi sembra che stiano perdendo la testa.
E comunque e' arrivato tardi, come al solito.
Eliminantu culu
Io ho vissuto gran parte della mia esperienza politica tra i centri sociali e rifondazione comunista dall’inzio degli anni 90’, passando per Genova e i social forum, mi sono laureato in storia contemporanea sui movimenti della nuova sinistra degli anni 70’. Ho dato il mio contributo ad alcune riviste che si sono occupate della ricostruzione dei movimenti e dei conflitti sociali nell’Italia repubblicana. Conosco a fondo le vicende di rifondazione comunista avendo ricoperto ruoli dirigenziali a livello locale. Conosco la natura volubile del Cremaschi, si è giocato la possibilita’ di essere il successore di Bertinotti per una serie di scelte avventate, il suo limite è stato un profondo narcisismo che non gli ha permesso di diventare un politico di un certo spessore .Ma mi preme pero una domanda a tutti coloro che scrivono e partecipano al tuo blog quale fu ,all’epoca, il loro atteggiamento nei confronti di Rifondazione quando ruppe con il governo Prodi? Perché li sta il punto nodale di tutta la storia della sinistra italiana, rifondazione ruppe per le manovre lacrime e sangue che ci imponeva Maastricht, sacrifici imposti per entrare nell’euro. La paura di sentirsi isolata e di essere marginalizzata la spinse nuovamente nelle braccia del centro sinistra , gran parte dell’opinione pubblica di sinistra che oggi parla di grembiule arancione (non sei tu ovviamente) allora guardò con profondo disprezzo a quella scelta. Mi ricordo quei gironi infernali dopo la rottura, dove si volantinava scortati dalla polizia per evitare collusioni col “popolo della sinistra” che ci accusava di aver fatto cadere il primo governo di sinistra della storia italiana.( dimenticando che era un governo di centro-sinistra e che c’erano stati di versi a partire dai primi anni 60’: quello Moro ; Fanfani ecc.). Allora molta intellighenzia di sinistra abbandonò il partito che sopravvisse solo grazie al radicamento nei territori e di conseguenza al voto delle classi popolari nelle famose elezioni del 2001, quelle in cui Nanni Moretti accusò Bertinotti di aver fatto vincere Berlusconi. Moretti con quelle accuse si scordò le manovre di 100000 miliardi fatte dal governo Prodi, la Riforma Treu, le guerre umanitarie in Kossovo, le liberalizzazioni dei servizi del governo D’Alema. Vorrei chiedere a tutti costoro che si indignano ( in parte a ragione) con Cremaschi &co dov’erano in quegli anni?
RispondiEliminaVoglio essere molto esplicito: sono d'accordo con te, e da quel giorno Moretti ha avuto il mio disprezzo. È e rimane la piddinitas nella sua forma più schietta. Dopo di che è anche un artista, ma lo era anche Céline, e (almeno secondo lui) anche Nerone, quindi continuo ad amare alcune intuizioni che mi ha dato su una certa realtà. La sua frase "dì qualcosa di sinistra", che è passata in proverbio e che anch'io ho usato scherzosamente con l'on. Fassina, era fuori tempo massimo per i motivi che tu sostanzialmente adombri.
EliminaQui ci sono molti piddini rei confessi.
Dal tuo intervento tengo però anche il bicchiere mezzo pieno: con buona pace di certi colleghi seminaristi, io il narcisismo posso permettermelo perché non voglio fare politica!
Nella guerra d'amor vince chi fugge.
Grazie delle tue parole di equilibrio.
Moretti CHIIII?
Eliminaquello di "ve lo meritate Alberto Sordi"?
sì, ce lo meritiamo proprio perché siamo la Nazione che siamo. ci meritiamo un grande attore come Alberto Sordi.
e con quella bella frasetta a effetto (che scatena il solito deliquio nelle file radical - perchè sotto sotto il pensiero è che siamo un Paese di m...) dimostrò tutta la sua incompetenza certamente attoriale, se non cinematografica.
aveva ben ragione Monicelli, il quale pretendeva solo di essere un bravo professionista, che il nostro era solo un mediocre cineasta.
provate a immaginarvi Alberto Sordi al posto di quella mezza sega di Benigni (altro deliquio dei radical - e non apriamo il capitolo su Dante), provate solo a guardare un paio di scene e immaginarvelo...
se Moretti avesse preso l'abitudine di non aprire bocca per "recitare" ci saremmo risparmiati altre mille minchiate politiche.
Oppure - ipotesi 2 - siamo uno schifo di popolo e non ce lo meritiamo Sordi, ma sempre perché è un grande, e anche in questo caso il Moretti deve tacere.
Fusaro santo subito. se vi raccontassi quello che la dittatura culturale di sinistra fa nel nostro cinema e nel nostro teatro vi cadrebbero gli ultimi capelli che CI rimangono sulla capoccia.
lassamo perde...
Alessio, e' perfettamente possibile che all'epoca fossi troppo "beato", per dirla col prof., per seguire le cose con profondita' sufficiente per apprezzare le motivazioni di RC. Quel che ricordo e' che 1. capivo perfettamente la trappola in cui era stata incastrata (ignoro ogni tua istanza, se ti opponi lasci spazio a Berlusca e non ti sara' perdonato), e 2. la condizione per la permanenza nel Governo dopo lunghe trattative furono le 35 ore di lavoro settimanali. Ora credo che sia onesto dire che sul punto 1. molti dei sostenitori capirono la scelta, il partito resse alle elezioni successive e che il punto 2. era puro marketing o poco di meno. A quell'epoca o nel decennio successivo Rifondazione avrebbe avuto lo spazio per dire la verita' sull'Euro e sull'Europa, per parlare nelle fabbriche e nelle sezioni di quello che Napolitano e Spaventa avevano illustrato con grande chiarezza gia' nel 1978. Lo avrebbero avuto ancora nel 2005 quando Besancenot chiamava la sinistra francese (e Le Pen padre la destra) a votare no al referendum sulla cosiddetta costituzione europea: e il no vinse 54.87% a 45,13%. Comunisti, trozkisti e FN contro tutti gli altri partiti. Invece i leader di RC andavano da Vespa a partecipare al teatrino della distrazione di massa e in altre sedi - a vari tassi di buona fede, incluso il 100% - ragionavano di tutt'altro. In ogni caso rinunciando a ogni pensiero concreto e basato sui dati su questo argomento, fissi sulle litanie di rito ortodosso su casta-evazione-mafia-corruzione. Io non ero certo meglio di loro, ma almeno alcuni di loro avrebbero dovuto essere meglio di me. Nessuno e' senza responsabilita', se siamo a questo punto siamo stati tutti piu' o meno beati, piu' o meno pigri ad accettare quel che ci diceva la presunta "nostra parte". Ma chi si era formato per fare il politico di professione, chi si era proposto per difendere i lavoratori e aveva ottenuto la loro fiducia, ha fallito in modo piu' grande, storico. Ha abdicato alla piu' importante delle sue funzioni: far ragionare le persone, dar loro gli strumenti per capire la realta', abituarla ad usare quei mezzi che sono indispensabili per l'esercizio della liberta', della democrazia, della dignita'. Tanta (vecchia?) storia comunista e' fatta di questo: portare libri agli illetterati, portare la luce della ragione, della conoscenza, della cultura: che emancipa e libera. Questo sta facendo oggi il professor Bagnai: non e' niente di nuovo, ma cosi' lungo e' il tempo in cui questo e' mancato - perche' chi doveva farlo ha smesso di farlo - che sembra una rivoluzione. Che e' una rivoluzione.
EliminaAlbe', lassa perde a poro Nerone...
EliminaNon so che artista fosse (ov cors) ma lui fu tra i primi nella storia umana a decidere una svalutazione monetaria per alleggerire la pressione fiscale e favorire i ceti medio-bassi (S. Mazzarino, L'impero romano, pp. 147-148).
C'è da immaginarsi che le élites dell'epoca non abbiano gradito e, avendo il controllo della stampa, lo abbiano dipinto come un pazzo-tiranno-pericoloso-malvagio... stupisce?
A difesa di Cremaschi (ma lo faccio come se mi fosse permesso di esser Voltaire), ci sarebbero comunque queste cose:
RispondiEliminahttp://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/03/18/giorgio-cremaschi-il-fallimento-delleuro/
http://www.alternativa-politica.it/consiglio-nazionale/crisi-finanziaria-europa-euro/debito-unione-europea-moneta-unica-intervento-di-giorgio-cremaschi/
http://www.huffingtonpost.it/giorgio-cremaschi/zitti-leuropa-ci-ascolta_b_3286465.html
che hanno già qualche mese sulle spalle.
Però, come per altri di sinistra (vedi Rizzo), che senso ha parlare parlare ma non esser capaci di fare un fronte comune contro l'ordoliberismo?
Quando queste parole " Non si deve partire dalla moneta, ma dalle politiche economiche e dalle istituzioni che le sorreggono. Quella che va smontata è l’Europa dei trattati e dei vincoli liberisti." sono state scritte erano già datate, e il nostro lavoro era già diventato il punto di riferimento imprescindibile di qualsiasi persona dotata di un minimo di onestà intellettuale. Che scopiazzi un Grazzini ci può anche stare. Cremaschi avrebbe fatto meglio a evitarlo...
EliminaLa Presa Del Potere - Giorgio Gaber (1973)
RispondiElimina[parlato]: Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico. Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone. Dall'occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica...
Psss... psss... psss...
Avvolti in lucidi mantelli
guanti di pelle, sciarpa nera
hanno le facce mascherate
le scarpe a punta lucidate
sono nascosti nella sera.
Non fanno niente, stanno fermi
sono alle porte di Milano
con dei grossissimi mastini
che stan seduti ai loro piedi
e loro tengono per mano.
Han circondato la città
la stan guardando da lontano
sono imponenti e silenziosi.
Chi sono? Chi sono?
I laureati e gli studiosi.
E l'Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar
e l'Italia rideva e cantava.
Psss... psss...
Ora si muovono sicuri
coi loro volti mascherati
gli sguardi fissi, minacciosi
vengono avanti silenziosi
i passi lenti, cadenzati.
Portano strane borse nere
piene di oggetti misteriosi
e senza l'ombra di paura
stanno occupando i punti chiave
tengono in pugno la Questura.
Dagli occhi chiari dei mastini
parte una luce molto intensa
che lascia tutti ipnotizzati.
Chi sono? Chi sono?
L'intellighenzia e gli scienziati.
E l'Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar
e l'Italia rideva e cantava.
Psss... psss...
Ora lavorano più in fretta
hanno moltissimi alleati
hanno occupato anche la RAI
le grandi industrie, gli operai
anche le scuole e i sindacati.
Ora si tolgono i mantelli
son già sicuri di aver vinto
anche le maschere van giù
ormai non ne han bisogno più
son già seduti in Parlamento.
Ora si possono vedere
sono una razza superiore
sono bellissimi e hitleriani.
Chi sono? Chi sono?
Sono i tecnocrati italiani.
[parlato]: Eins zwei, eins zwei, alles kaputt!
E l'Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar...
"...Nel 1983, anche grazie all'incessante pressione di Mario Monti, la Banca d'Italia abbandonò il vincolo di portafoglio per gli istituti di credito, ovvero l'obbligo per le banche di investire una quota del loro attivo in titoli di Stato italiani. Come appresi direttamente nelle aule della Bocconi, Monti criticava il vincolo di portafoglio perché distorceva l'allocazione del credito e, tenendo artificialmente basso il costo del debito pubblico, eliminava la pressione politica a una sua riduzione. ..."
Debito pubblico 1983
Grazie, metto il link: La Presa del potere - Giorgio Gaber (1973)
EliminaHo trovato un possibile QED. Leggete bene nell’articolo chi fa parte della lista italiana per i liberaldemocratici europei. Noi non avevamo bisogno di conferme, ma è sempre utile quando si scrive la storia avere fonti primarie dirette così chiare.
RispondiEliminaCredono, o cercano di farci credere, che la vocina che sentono ora è la coscienza e non sanno, o cercano di non farci sapere, che è la paura
RispondiEliminaScusate, bazzico altre fogne ma non twitter, sicuramente qualcuno l'avrà già segnalato, ma avete visto questo?
RispondiElimina"The minimum we can do today for #Ukrainians is to support their sovereignty & to continue offering them perspectives of Econ. integration"
E quelle di Putin sarebbero minacce? Questa sì che è una minaccia!
Vedete, ognuno fa le sue riflessioni...
RispondiEliminaKrugman dà l’addio a Princeton, snobba altre offerte di élite e sceglie Cuny, la più grande università pubblica newyorchese, per portare avanti la ricerca sui problemi legati alle disuguaglianze: ‘A 61 anni è ora di riflettere in profondità su quello che voglio fare in questa fase della mia vita’…
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/la-scelta-di-classe-di-krugman-il-nobel-no-austerity-molla-luniversit-dei-ricchi-72868.htm
Un'altra persona da amare:
RispondiEliminahttp://video.corriere.it/mario-mauro-a-fare-co-quelli-che-ce-hanno-l-europa/6f35d29a-a392-11e3-85bd-aff5c7c5e706
Non si accorge porello che essendo Eurista si è mandato a fare in c*** da solo... Quanto ci resterà male...
i sindacalisti quando parlano della vittoria della scala mobile (abolita)..
RispondiEliminaA dire il vero Messina sembra più uno che vuole battere i pugni sul tavolo. C' è un esilarante scambio di twett fra Messina e uno dei lettori del crotalo...
RispondiEliminaAl no Monti day con un mio amico fummo così etichettati quando nominammo l' infame conio dall' illustrissimo sindacalista. "voi e i vostri amichetti antieuristi, siete dei fascisti di merda"
Io sono uno di quelli che stava dentro i cancelli, non davanti a picchettare mentre dietro concertavano...
Mi ricordo questo episodio, me l'avevi raccontato, salvo errore, di persona o sul blog, ed è anche per questo che mi sono girate. Uno che fino a pochi giorni fa dava del fascista a chi cercava di combattere questo regime e ora cerca di rifarsi una verginità in articulo mortis mi ispira una profonda ripugnanza. Non mi son saputo trattenere. Chiedo venia.
EliminaSi, eravamo all'osteria da Gianni a Bologna, a pranzo. Quel giorno in cui le signore del tavolo di fianco ci chiesero di non urlare perché volevano parlare anche loro. :)
EliminaCom'era l'insegna all'osteria di Roma? Si da quel che si ha... E si riceve (er sindacalista ) ciò che si merita.
Veramente lo chiedevano a Stentore Guerani, una persona che ha fatto della pressione sonora una missione di vita.
EliminaPremesso che in vita mia mai e dico mai ho votato la sinistra ma da quando seguo il prof ho anche capito che mai e poi mai la sinistra è stata sinistra.
RispondiEliminaNel mio piccolo paese tutti i comunisti erano anche i padroni delle fabbriche il che mi ha spinto credo in maniera inconsapevole a diventare di destra, ma alla destra ho sempre visto berlusconi che in fatto di cazzi suoi non lo batte nessuno quindi la mia scelta è caduta sul votare .....cazzi sulla scheda.
Ci hanno lasciati soli, e non da adesso ma da decenni, lo avevo gia capito quando ancora ero artigiano e da coglione alzavo il mio minutaggio lavorativo per sopperire alle tasse che mi sormegevano....fino all" epilogo, quando uno della mia stessa età mi disse dentro l" ufficio delle entrate che la storia era come i polli di trilussa, chi ne mangia due chi non magia niente e....guardandomi....tu non mangi niente.
Difficile scordare quel giorno, non sapevo se mi facevano più schifo loro o mi facevo più schifo io che mi trovavo a pregare loro......
Da allora sono dipendente, guadagno lo stesso importo da 8 anni ma in compenso.......ho un livello inferiore, quello che ti danno quando entri in fabbrica ma....sai le aziende vanno salvate e i contratti stile fiat non sono stati fatti solo alla fiat.......oggi entro in ditta e spengo il cervello, perche è cosi che vogliono.
Vorrei cogliere l" occasione per pregare il prof di parlare una volta del grande inganno......l" inganno di quando dicevano che uno non può fare sempre tutta la vita lo stesso lavoro....infatti....oggi in fabbrica accolgo assicuratori idraulici elettricisti e per ultimo una ragazza dell"alberghiero.......il problema è che produciamo calzature.
Vedere queste scene assurde mi mette una tristezza che non posso spiegare, oggi come un branco di pecore senza cervello seguono il pensiero unico......pagare poco il lavoro e se possibile non pagare i contributi cosi capita per assurdo che assumono gente che nulla sa fare per il semplice motivo che ha sgravi fiscali, inconcepibile per una persona che vuole parlare di produttività.
Preso il coraggio a due mani l" ho fatto presente al titolare che......facendo spallucce mi ha detto che non posso capire......
Ma che cazzo ci sarebbe da capire, se io pago un meccanico per cucinare anche se ha sgravi fiscali non è capace e serve che un altro dipendente lo segua e lo insegni....poi...finiti gli sgravi ...due calci nel culo e via sotto a un altro......e che sistema mai sarebbe questo, quale mente ha dato vita a questa immensa cazzata e sopra tutto....ma come fanno imprenditori di un certo livello a non capire che tra qualche anno chiuderanno perche un lavoro non si apprende con 6 mesi ma....con decine di anni.
Ci deve essere una buona ragione per certe scelte, ma quale???
Credo che a Cremaschini bisogna dare anche l'aggravante, visto che un anno fa aveva fatto una buona analisi sulla malattia (euro), proponendo ovviamente la cura sbagliata
RispondiEliminahttp://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/03/18/giorgio-cremaschi-il-fallimento-delleuro/
Questa sinistra da bere.
Maestro le segnalo un diversivo nato da una gaffe. C'è un poco di tutto: l'oca, il Belli... Buonanotte! E buona Quaresima!
RispondiEliminaCaro Professore, ma noi sappiamo che l' Avant-garde éclairée è sempre dalla parte sbagliata della storia... come per la nobiltà che, come si sa, è obbligatoria. XD
RispondiEliminaPur di non mischiarsi con la vil razza dannata dei puzzolenti qualunquisti "delle destre" ( "le Destre, le Destre...", eterno bau-bau degli illuminati XD ) è da quel dì che han perso la parte "gggiusta"... della storia... accompagnandosi alla fine a questo fine esteta - di destra, lui si :D - ed esperto di massimi cazzeggi ministerial-bric-euro a porter, che, detto tra noi, solo nella nota trasmissione di un altro illuminato "cazzaro de sinistra" poteva trovar spazio.
Beh, un qualunque Fedriga di "DDDestra" gli ha fatto fare la figura delle pippe intere, Cremaschi poteva cogliere l'occasione per il cimento! :D