mercoledì 20 giugno 2012

Sorpresa: Agorà!

"Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi: ma, in primo luogo, era molto affaticato; secondariamente, aveva già date tutte le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina."

E così, dopo una settimana in cui regolarmente mi svegliavo all'alba, questa mattina sono stato svegliato alle 6:30 dall'iPhone. Pensavo: "Ma perché, proprio ora che me la stavo dormendo così bene...". E poi mi sono ricordato: il grande circo mediatico mi aspettava. Colpa dell'intervista sul Fatto. Se poi io sia stato Louis o Abbondio sarete voi a dirmelo. Certo che stanco ero stanco, avendo lavorato per Sergio Cesaratto e per il convegno fino all'una, ma mi ero anche dato l'unica disposizione necessaria: essere me stesso. Anche questa, lo sapete, ci viene dai cugini: "L’art, mes enfants, c’est d’être absolument soi-même".

Poi bisogna anche permetterselo, ma quello bisogna lasciarlo giudicare alla Storia e ai lettori.

Scusatemi se non vi avevo avvertito: non ho veramente avuto tempo, ma troverete tutto sul sito della trasmissione: non volevo farvi alzare all'alba, voi che siete degli italiani pigri, sussidiati dalla spesa pubblica improduttiva di uno stato pletorico (come alcuni fra gli intervenuti non hanno mancato di rilevare: prendete nota...).

Fatemi sapere, io prima di lunedì non potrò vedermi, e ora porto la mia Uga al mare...


Qui c'è il video della trasmissione (grazie a ominonero).


P.S.: siete liberi di capire il senso e il non senso dei miei interventi e sto lavorando alacremente sulle vostre critiche e sui vostri suggerimenti, ma se uno non capisce che in questo blog non si accettano commenti a puntate è difficile che abbia qualcosa di sensato da dire. Prima capiamo le cose semplici, poi esprimiamoci su quelle difficili. Bene intendenti pauca (anche se questa è una di quelle cose che se potessero essere capite non andrebbero spiegate).

156 commenti:

  1. Gentile professore,

    ci ha preparato un'altra sorpresa questa mattina all'ora del caffè! Sebbene intrigato dall'idea di ascoltarla in contraddittorio, ho dovuto mollare dopo la patetica descrizione degli scenari da "Guerrieri della notte" a seguito dell'uscita dall'euro e le riserve democristiane della platinata al suo fianco. Non tutto il male vien per nuocere...
    Felice di vederla parlare coram populo, m'arrovella però un interrogativo: il prof. Bagnai scende in campo oppure il ramo che reggeva il nobile sogno europeo s'è stancato delle nostre meno nobili terga? La triste rivincita della materia sullo spirito?

    Sempre con sincera stima

    cristiano

    P.s. L'avevo anticipata; ora ha senso postare qui.

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  2. stamattina mentre consumavo la mia sana colazione lei mi è apparso su raitre. Dovevo andare in ufficio ma non volevo perdermi il suo intervento. Vianello, troppo logorroico (anche più di lei), è un conduttore fastidiosissimo. Quando ho chiuso la porta di casa per andare alla metro temevo che qualche argentino mi cogliesse alle spalle

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  3. Prof., penso di fare cosa gradita ai lettori del blog
    http://www.agora.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-43f1601d-80a2-4efb-8589-84d568d55cc6.html#p=0

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    1. Dalla mia postazione non posso scaricare Silverlight, il software che consente di visualizzare i video della rai. Qualcuno per favore potrebbe postarlo su youtube?

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    2. io ho provato a farlo partire, ma dopo il breve spot pubblicitario iniziale, mi segnala "contenuto non disponibile"...mah

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  4. già che è al mare (beato lei) salga su una scialuppa, che qui la nave sta imbarcando acqua

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/fuga-dai-fondi-con-titoli-di-stato-ue-anche-tedeschi-in-7-giorni-sparito-miliardo/268891/

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  5. Buongiorno Prof,
    essendo io uno di quei pigroni disoccupati che, nonstante tutti gli sforzi, amcora non ho trovato lavoro, con mia grande sorpresa, questa mattina alla mia consueta rassegna TV ho avuto la grandissima sorpresa di vederla ad Agorà. Le faccio i miei complimenti per l'abilità di agganciarsi agli argomenti che gli altri ospiti portavano all'attenzione. A mio modo di vedere è stato bravissimo a portare all'attenzione di tutti il suo punto di vista (magari fosse vero la previsionne di Vianello che con la sua "verve" sarà chiamato tante altre volte in televisione). Chissà quanto avrà fatto rifletttere l'norevole PD Gozzi, la sua frase che la sinistra deve avere il coraggio di dire la verità, anche quando è molto scomoda (ovvero che la spesa pubblica era diminuita anche durante il governo Berlusconi, ad es.). Mi domando se Lei Prof invece ha avuto un pò di frustrazione nel vedere come tutti gli altri ospiti, nonostante che Lei abbia, con la forza dei dati, asserito che la crisi attuale è nata dai debiti privati, abbiano continuato imperterriti, come un disco rotto, continuare a battere sul fatto che noi siamo i cattivi perchè abbiamo un enorme debito pubblico. Come è chiaro che per gli altri questo fa audience (quindi cachet di presenza per i giornalisti cosiddetti opinionisti) oppure conviene elettoralmente (per i politici). La montagna si conferma dura da scalare ma Lei ha iniziato alla grande. Voglio pensare che tutte le mail inviate dai lettori di questo blog abbiano finalmente posto l'attenzione sulle sue tesi. Molto immodestamente mi ci metto anche io (bannato non so quante volta, come tanti altri) da Repubblica ed Il Fato Quotidiano.
    Di nuovo congratulazioni e grazie ancora per tutto l'impegno che mette nella sua opera di divulgazione.

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  6. prof ora che hanno scoperto che lei è molto televisivo la inviteranno spesso! Quindi adesso mi diventa mainstream e io devo trovare un altro economista blogger perchè non è più così figo seguirla, lo fanno tutti!

    Continui così! :)

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    1. Sono perfettamente d'accordo con lei, signor Previti. Ora ci dovremo trovare un altro economista, perché non sarà più da snob citare questo Bagnai. Mannaggia... tutti i miei amici mi dicevano "forte quel Bagnai che ho visto sul tuo sito", e io ci facevo la mia "porca figura"... mannaggia!

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    2. Si sta avverando la profezia di Istwine: "Ciao Darwin" è vicino! :-) Lo guardo stasera con calma.

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    3. Non si può avere il blog pieno e il blogger ubriaco.

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  7. Che pena il siparietto sul debito pubblico con la Lorenzin che geme: "che angoscia". Comunque devo ammettere che più di lei, professore, ho trovato interessante l'on. Gozi, specie quando scatta piccato dopo che lei nomina la Serracchiani, un soggetto che non conoscevo e che seguirò con assiduità: parla anche di "visione"!

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  8. Buongiorno prof.
    Ho appena finito di vedere la puntata, la mia impressione è che abbiano voluto un po contenerla e in alcuni casi "aggredirla" ( vedi l' arrogante deputato piddino ! ). Però, per dirla in termini calcistici visto gli EUROpei in corso, ha tenuto una solida difesa alta ed è ripartito con dei micidiali contropiedi !
    P.S. Se il vicedirettore della mia banca fosse come quello presente in studio, andrei subito a chiudere il conto ! Quello è veramente un TERRORISTA MEDIATICO !
    P.P.S. Visto che ora è diventato famoso, se mi manda un autografo via mail lo stampo e lo conservo. :-)

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    1. Caro Leo, tu ti saresti aspettato qualcosa di diverso? Io no e spero di essermi regolato di conseguenza. Va da sé che ognuno a casa sua si regola come crede, e la trasmissione di Vianello non è quella di Torrealta, ha un (diverso) pubblico e gioca su altri registri. Alla fine, quello che mi interessava era proprio questo.

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    2. hai cominciato quindi ad immedesimarti, era ora!

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    3. Ma no, ma no... Io sono fiorentino, ragazzi, F-I-O-R-E-N-T-I-N-O, quindi nel mio DNA non c'è il Fogno europeo, la viFione, no, c'è Dante:

      noi andavam con li diece demoni:
      ahi fiera compagnia! ma ne la chiesa
      coi santi, ed in teverna co' ghiottoni.

      Punto e a capo.

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    4. A me è piaciuto. Ed ho visto anche la spocchia di certe persone iscritte ad un Partito, che ha molte persone valide, ma che troppo spesso stanno zitte. Non potendo entrare in merito sulle proposte/valutazioni economiche (si, non posso perché sto ancora studiando e non posso esprimermi completamente) dico però che sono un attento osservatore dei comportamenti e dei modi. Lei ha preteso la parola in maniera garbata ma soprattutto ha focalizzato il problema: "vorrei votarvi, ma i dati dicono altro". Ecco...questa attuale classe dirigente (a Sinistra????) fa politica come se stesse giocando a Poker. Solo che a Poker ci sono due tipi di giocatore: quello d'azzardo e quello che scommette sull'evento più probabile, quindi più vantaggioso in termini di scommessa vinta. Gozzi fa la parte del giocatore d'azzardo. Per chi non lo sapesse, nel gergo pokeristico, costui è anche definito "pollo" e/o "asino".
      Questa non è una "leccata" caro prof. E' la mia personalissima valutazione che parte immancabilmente dai DATI.
      Buon Lavoro.

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    5. Hai dimenticato la terza categoria: quella che scommette con le terga altrui.

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  9. Caro Alberto, complimenti, sono arrivato a metà della trasmissione e sei stato bravissimo. Il conduttore a un certo punto ti stava sfottendo un po' e tu gli hai chiesto "Come ha fatto la Germania a ripianare il debito della Germania Est?" e lui si è voltato di scatto verso di te con una faccia allarmatissima che ancora rido.
    Una cortesia: c' è un link a qualche tuo post in cui parli nei dettagli di questo argomento della Germania Est (me lo vorrei rivendere domani sera che ho un po' di gente a cena, capisci)?

    L' unica cosa su cui ho dei dubbi è sulle conseguenze di un' uscita unilaterale dall' euro o della sua caduta; ho paura che non si ripeterà quello che è successo nel 1992 e che delle condizioni politiche molto diverse stiano creando i presupposti per una tragedia sociale (e forse peggio) che non avrei mai creduto di vedere in vita mia (io ero in Argentina quando scannavano la gente per strada e in Sudafrica quando le mamme bianche andavano a comprare il latte e prima di uscire il maritino chiedeva: "Tesoro, ti sei ricordata...?"-io mi chiedevo cosa...forse la carta di credito?- al che la gentile signora estraeva dalla borsa una Smith&Wesson 357 magnum a canna lunga caricata a dum-dum e la mostrava al consorte per rassicurarlo. Non credere che qui non possa succedere...). Capisco che forse la permanenza nell' euro provocherà gli stessi disastri se non peggio ma a volte ho l' impressione che chi propone l' abbandono della moneta unica prenda un po' sottogamba il momento della gestione del day after.
    Cmq complimentoni e più tardi mi finisco di guardare la registrazione di Agorà.

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    1. Il mondo socio-economico di oggi è pieno di profezie self-fulfilling, (tanto che più o meno su tali esclusivi elementi psico-psycho-previsionali, non dissimili dall'oroscopo di Branko, si fondano le teorie deduttivistiche che guidano la politica economica mainstream...i cui bei risultati stiamo vedendo in UEM).

      Però non esageriamo: il prof.Bagnai ha profuso sigificativi post per spiegare il tasso di svalutazione atteso dai mercati, quantificabile in base all'andamento dei livelli relativi dei prezzi (variati, nel periodo considerato, rispetto alla germania del 18-20%, rispetto al dollaro intorno al 10%, secondo Gavyn Davies G&S); il PASS-THROUGH dalla svalutazione all'effettiva inflazione (intorno a 0,2 assunto come (de)moltiplicatore) e come ciò sia accreditato dalla dottrina economica prevalente che ha studiato (sul serio) il problema (cioè dati storicamente reperibili).

      Inoltre, calcolando che, quand'anche fossimo incapaci di prendere contromisure di aggiustamento (fin troppo note e agevoli), l'inflazione andrebbe al massimo al 6/7% entro un periodo di ragionevole assestamento iniziale, occorre considerare che "Mohsin Khan e Abdelhak Senhadji del Fondo Monetario Internazionale (un’istituzione certo non “eterodossa” o “antagonista”) stabiliscono che nei paesi industrializzati l’inflazione comincia ad avere effetti depressivi sulla crescita quando supera il 4% all’anno (vale a dire il doppio del target della Bce), e questi effetti sono comunque contenuti, in ragione di circa 0.1 punti di crescita in meno per ogni punto di inflazione in più (“Threshold effects in the relationship between inflation and growth”, IMF Working Papers, n. 110, Washington: IMF, 2000).
      (anche questa proviene dal prof.Bagnai e dovrebbe essere nota, con un pò di buona volontà a chi si accosta a questo blog con la voglia di chiarirsi le idee).

      In conclusione, se anche perdessimo, fuori dall'euro, 0,2-0,3 punti di PIL, li riguadagneremmo ampiamente per effetto della correzione del deficit della bilancia dei pagamenti, in quanto l'esportazione riprenderebbe (come già vistosamente nel 1992) quel ruolo trainante della crescita che caratterizza l'Italia fuori dai vincoli monetari UE (parliamo di vari punti di PIL: nel 1992-1993 la bdp migliorò di quasi tre punti di PIL). E questo senza parlare di come, fuori dai vincoli deflattivi pro-ciclici euro, la stessa domanda interna potrebbe (ri)crescere, con una sensata politica di spesa pubblica anzichè di tagli (ormai ultraventennali)...

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    2. Se poi si prospettano condizioni politiche "molto diverse" (da quelle del 1992? ma per come ce le raccontano oggi, i terroristi, non si comprende bene quali), bisogna immaginarle in concreto.
      Chiusura della libera circolazione dei capitali? Oggi da noi escono solo o quasi, e semmai limiterebbe i danni...Domanda UE che crolla? Veramente questo è l'effetto attuale delle politiche UEM solo pro-creditori (v. De Grauwe); al limite i nostri prodotti saranno, a prezzi più contenuti di quelli attuali, più convenienti per i nostri fratelli mediterranei e comunque la domanda extra-UEM sarebbe agevolata.
      Tassi sul debito che "volano"? Dipende se ripristiniamo una banca centrale che non faccia solo gli interessi confindustriali in nome di una presunta "indipendenza" intangibile. Una bankitalia intelligentemente gestita potrebbe persino guadagnarci (in plusvalenze sui corsi) da tentativi di speculazione e innalzerebbe la soglia del nostro "non inflactionary loss absorbing capacity", dando un pò di respiro al sistema creditizio (tranquillamente rinazionalizzabile, separando commerciali da merchant) e alle famiglie...

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    3. a proposito di Germania dell'Est e unificazione, leggo quanto segue

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/la-deutsche-bank-e-il-piano-di-dismissioni-per-i-governi-ue/267410/

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    4. Non so se in Sudafrica quello che tu dici si sia verificato a seguito di una svalutazione del rand, e del resto bisognerebbe sapere anche in quale periodo eri in Argentina. Mi sembra che tu commetta la lieve imprecisione commessa dal dottor Verzelli, quella di accostare due realtà profondamente diverse dal punto di vista sociale, e anche dal punto di vista dei fondamentali macroeconomici. L'Argentina dovette svalutare del 200%, a noi toccherebbe circa un 20%,la letteratura internazionale indica un coefficiente di pass through fra 0.1 e 0.2, nel 1992 abbiamo svalutato del 20% e l'inflazione è diminuita, dopo l'adozione dell'euro abbiamo svalutato del 35% in due anni (1999/1-2001/1, forse dovremmo ricordarcene) e l'inflazione è aumentata di 0.7 punti (non di 35 punti), ecc.

      Sono assolutamente convinto che in Europa possa esserci un altro conflitto armato. Se si continua a mantenere l'euro contro ogni ragionevole evidenza. E i fatti stanno dando ragione a me (e a Martin Feldstein). Ti chiederei quindi di riflettere meglio.

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    5. In quei paesi che ho citato (ma possiamo aggiungere Brasile, Colombia, la Russia di Gorbaciov etc) la gente non uccideva (o continua a uccidere) come se niente fosse per fame, ma per "esclusione definitiva", ossia qualcosa che li spingeva a pensare che essendo completamente outcasted non solo non avevano più il dovere di rispettare le regole della convivenza civile ma anzi, più ancora, (e questo non è facilissimo da capire) che erano in qualche modo obbligati ad assumere comportamenti criminali.
      Ora io vedo che il vecchio tessuto sociale italiano ed europeo (non perfetto ma migliore degli altri del resto del mondo) si sta definitivamente sfaldando secondo il disegno di una precisa volontà politica e l' uscita dall' euro o il crollo in tutta Europa in sostanza sancirà "ufficialmente" questo sfaldamento. Forse è più sensato quello che dice Bechis quando suggerisce di usare l' uscita dall' euro in chiave politica (trad.: di ricatto); forse per proporre l' abbandono della moneta unica sarebbe necessario un movimento politico già radicato sul territorio che possa mantenere la coesione sociale necessaria nel momento di passaggio; bisognerebbe inoltre spiegare meglio a cosa si va incontro perché mi sembra che anche Bellofiore e Marani abbiano detto di non sentirsi in grado di prevedere cosa potrà succedere se l' Italia dovesse uscire.
      Sì, ho capito, potrebbe esserci la guerra di secessione ma capisci che se esiste una lotta di classe operata da potentissimi gruppi sovranazionali per distruggere il welfare, se questa stessa gente sarebbe addirittura capace di gettare l' Europa nella tragedia di una guerra fratricida allora l' idea che uscendo dall' euro (creato da proprio questi signori per schiavizzarci) si soffre un po' ma poi siamo tutti liberi mi sembra...come dire....un pochino rococò.
      O si tenta una mediazione usando i mezzi indicati da Bechis (il ricatto) o ci si prepara direttamente a qualcos' altro di meno pacifico; terze vie non sono purtroppo praticabili (se uno ci riflette meglio).

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    6. Carissimo, esprimi considerazioni accorte, e ti iscrivi però di pieno diritto nel club dei tanti che volendo essere profondi dimostrano però solo di saper dare una lettura superficiale o di aver dato una lettura affrettata di quanto scrivo. Che esista una lotta di classe in questo senso sono stato credo il primo a segnalarlo in Italia, mentre da nessuna parte ho scritto che uscire dall'euro sia una condizione sufficiente per una nuova età dell'oro.

      Sono sicuro che dopo una lettura più attenta una persona accorta come te sarà in grado di dare un ottimo contributo al blog, soprattutto se accetta di rispondere alle domande che pongo (Sudafrica quando? Argentina quando?). Grazie.

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    7. Aggiungo, anche a conforto delle osservazioni sempre molto documentate di Quarantotto, che gli scenari "bipolari", del tipo aut aut (o, come direbbe un mio studente, out out), suscitano sempre in me un intrinseco sospetto. L'idea che il recupero della sovranità monetaria sancisca lo sfaldamento del tessuto sociale europeo mi sembra un non sequitur di prima grandezza, e il terrorismo informativo in questo periodo è oggettivamente al servizio di un progetto reazionario. Pregherei quindi di fornire qualche argomento più cogente sulle analogie fra Colombia e Italia, oppure di trovare altre linee argomentative.

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    8. Carissimo Alberto accolgo volentieri il tuo invito ad approfondire i tuoi scritti e a mia volta ti suggerisco umilmente di non limitare le tue capacità ermeneutiche che sono molto sottili quando sei in vena e non hai troppe cose da fare.
      Per esempio la lotta di classe l' ho citata proprio perché so che ne parli tu (voglio dire...non è che sia una cosa difficilissima da intuire ma in ambiente accademico evidentemente ci vuole un certo coraggio); l' ho fatto proprio per dire che se si esce dall' euro (giusto, va benissimo) questa lotta di classe, portata avanti da gente che sempre tu dici di essere capace di scatenare una guerra in Europa, non è che finisce ma casomai si inasprisce con modalità che saranno molto diverse da adesso. "Ottimo, si buscan ruido la bailaran con la mas fea" dici tu; io invece penso che se uno prima non ha il pieno consenso della grande maggioranza degli italiani su questo (e ti ricordo che i Greci che stanno messi molto male hanno votato a favore dell' euro), non ha immaginato quali potranno essere le contromosse di questo potere sovranazionale che ci vuole schiavizzare, non ha stabilito delle alleanze politiche anche con chi non la pensa esattamente allo stesso modo per essere sicuri di poter gestire il day after con gente che abbia realmente la volontà di opporsi a questo tentativo nascostamente (per adesso) autoritario di cui parli, si dovrà fare anche noi parecchi giri con la più bruttina, come dice la canzoncina che ho messo fra virgolette che veniva cantata in Colombia durante le rivolte degli anni '50 (e alla fine hanno preso un sacco di bastonate).
      Ottima cosa votare Allende, sarai d' accordo, ma se non capisci "prima" (molto prima) quali potrebbero essere le conseguenze e non ti prepari, ti becchi quasi 20 anni di Pinochet, per di più, come fu in Cile, col consenso della media e alta borghesia (il Golden Dawn è già pronto all' uso).
      L' aut aut purtroppo non ti sei accorto che lo poni tu, non io; io penso come Bechis di usare l' uscita dall' euro come un ricatto e immagino delle lotte di lungo periodo mentre tu dici di uscire dall' euro tout court.
      In Argentina ci sono andato per vent' anni prima durante e dopo la parità col dollaro. Praticamente la situazione è esattamente la stessa per le classi meno abbienti e i poverissimi; rischi la sera fuori dal centro, tanti.
      In Sudafrica prima della fine dell' Apartheid situazione bruttina, dopo c' era direttamente il coprifuoco. La Colombia è fuori dalla grazia di Dio. etc etc etc
      Una domanda: che ne dici delle perplessità di Bellofiore e Marani sull' uscita dall' euro?
      Il link alla storia della Germania Est non me lo vuoi proprio dare, eh? Guarda che non sono venuto a far polemiche sterili.
      Comunque ad Agorà sei stato bravissimo perché ti sei fatto valere in modo pestifero ma molto elegante.

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    9. Per Quarantotto

      Parli di questioni tecniche e su quello sono d' accordo con te. Il punto è che a mio avviso non siamo come nel 1992 perché ci troviamo all' apice di un tentativo autoritario messo in atto da forze sovranazionali che attualmente si trovano alle strette per vari motivi. Il principale è, sempre a mio avviso, che l' occidente ha tradizionalmente risolto il conflitto sociale al suo interno rovesciando i problemi sul terzo mondo colonizzato (con metodi molto brillanti come per esempio quello di tagliare il pollice delle filatrici indiane che volevano fare concorrenza ai prodotti britannici, ca. fine del XVIII secolo o di costringere con la guerra i cinesi a drogarsi con l' oppio) mentre adesso di mondo disponibile non ce n' è più e anzi, i paesi ex colonizzati cominciano a essere in grado di fare concorrenza in modo molto serio.
      Tutto il welfare di cui giustamente siamo orgogliosi e di cui in parte ancora godiamo i benefici non sarebbe più possibile se non al prezzo di una drastica riduzione del potere e della ricchezza delle classi dominanti (o come le vuoi chiamare) che per di più, come ho detto, sono diventate un coacervo di gruppi sostanzialmente sovranazionale quindi indifferenti alle sorti dei loro "popoli" ai quali non li lega più nulla.
      Uscire dall' euro (e scrivo perché vorrei un parere su questo) non porterà a tornare semplicemente indietro ma renderà molto più dura questa lotta di classe già in atto e lo si potrà fare solo a determinate condizioni quali l' appoggio consapevole della popolazione (se in Italia fai un referendum oggi, vince l' euro come in Grecia), delle alleanze politiche sui punti chiave anche con chi è diverso e con dei piani che prevedano almeno in linea di massima quali potrebbero essere le reazioni di chi, come dite voi, ci sta facendo la guerra per mezzo dell' euro, del terrorismo psicologico e dell' imposizione di un governo di tecnici che forse potrebbero essere emissari di qualcun altro che non è propriamente il popolo sovrano (niente Bilderberger o Illuminati, grazie).
      Io per adesso leggo delle analisi molto interessanti che condivido come quelle di Alberto ma sul "che fare" politico non ho ancora trovato niente di concreto da nessuna parte.
      Sul self fullfilling di Branko magari c' è una puntina di auto compiacimento da parte tua e forse anche un po' di sano ottimismo berlusconiano; finché stiamo qui va benissimo ma quando arrivano i problemi si rischia di rimanere un tantino spiazzati.

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    10. Ahahah...Micio de Micis...non avevo visto, ma che intestazioni mi da? Mannaggia, non sono capace di mettere il nome. Mi chiamo Marco.

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    11. Sì, hai cambiato nome, ma credo che tu sia sempre la solita persona che interviene a darmi lezioni di politica. Non preoccuparti, capita. Quello che secondo te io sto facendo male (ma secondo me tu non capisci cosa sto facendo) prova a farlo bene tu. L'importante, lo dico sinceramente, è che qualcuno lo faccia. Lasciamo giudicare i lettori e gli elettori. Se vuoi continuare questo dibattito ti prego di indicarmi un passo nel quale dico che uscire dall'euro è LA soluzione, così potrò rettificarlo per chiarire meglio il mio pensiero, che non è questo. Altrimenti ti ringrazio per aver espresso la tua opinione come se fosse diversa (quindi, secondo te, migliore) della mia, cioè ti ringrazio per non esserti accorto del fatto che diffondere informazioni corrette in modo autorevole e possibilmente non tedioso è l'unica speranza che abbiamo di costruire un vasto consenso. La prospettiva dell'aut aut di Bechis oggi è temo un po' tardiva, se vogliamo entrare nel merito. Ciò a cui io penso e sto lavorando (in un contesto più scientifico) è la costruzione di scenari sostenibili di smontaggio controllato, scenari che fuori dal nostro paese colonizzato sono liberamente discussi da tempo fuori da logiche binarie o terroristiche. In ogni caso, dichiarare che l'euro è sostenibile sarebbe un falso, e questo non puoi chiedermelo. Ti ringrazio per aver apprezzato il mio carattere pestifero: purtroppo, ubi commoda ibi et incommoda. Non vale solo per l'euro.

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    12. P.s.: non so di che link alla Germania Est parli: purtroppo chi si rivolge con me in questo modo dimostra di non capire che ricevo diverse centinaia di email al giorno, e quindi viene bandito per i motivi che ho spiegato in istruzioni per l'uso (cioè perché io voglio parlare con tutti tranne quelli che pensano di essere il centro del mondo).

      Peccato, perché mi sembravi un interlocutore interessante. Cambia nome e torna, sarà bello!

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    13. Oh Micio,
      mica basta uscire dall'euro. Occorre anche che si faccia spesa pubblica in pareggio di bilancio keynesiano. Semplice, semplice; niente superpatrimoniali recessive, niente esasperazioni collettivistiche (certo non lo è la pubblicizzazione del sistema bancario commerciale).
      Ma se fai oggi un referendum su tale spesa pubblica gli italiani voterebbero no. E sai perchè? Perchè esiste il PD e la sua propaganda mediatica orwelliana, senza cui non sarebbero stati considerati attendibili personaggi come tremorti, e brunetta non avrebbe avuto i suoi momenti di popolarità.

      Poi, a parte i processi per i suoi affari, le politiche governative, quando c'è b o c'è il pd-(s)prodoloso, non cambiano se non marginalmente, fidati (cambiano le sole cricche che godono a livello centrale).
      E la stampa acclama comunque sempre e solo le politiche di austerity, chiunque sia al governo.

      Ora se si esce dall'euro, non c'è alcuna ragione politica, oltre che economica (che anzi depone in senso contrario) che lasci pensare che la lotta di classe divenga più dura e difficile.

      Politicamente, il problema prescinde dall'euro e questo è in sè demenziale, perchè, senza vincoli monetari-valutari, le imprese che riguadagnano competitività (cioè tassi di cambio reale favorevoli) non falliscono e riprendono ad assumere (senza bisogno di abolire art.18 e deflazionare il lavoro).
      E questo mi pare un punto "leggermente" positivo per riequilibrare la lotta di classe(la crescita rende sostenibile il debito, irrilevante la speculazione e migliora l'umore...e su un'industria competitiva non c'è disegno misterioso politico che tenga)...

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  10. se hai qualche problema con la Serracchiani dillo che li risolviamo subito fuori dallo studio!

    Sandro Gozi, me lo ricorderò quest'uomo. "Le conseguenze economiche di Sandro Gozi". suonerebbe anche male tanto è piccola la statura intellettuale.

    comunque il Fondo Monetario Internazionale e l'OCSE secondo me hanno una sezione a parte da cui attingono loro per i dati, altrimenti non si spiega.

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    1. e va anche detto che hai una pazienza incredibile. troppi luoghi comuni e troppa spocchia rispetto alle qualità messe in campo.

      (a pensarci è "bassa statura intellettuale", ma il concetto non cambia)

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    2. Sandro Gozi conosce benissimo questo blog e ne ha già testato la forza dei contenuti, visto che mio tramite è stato utile a far capire ad alcuni suoi sostenitori su facebook che le cifre che l'Onorevole andava allegramente diffondendo, sugli effetti disastrosi di una uscita della Grecia dall'euro, erano falsi e ingiustificati atti di terrorismo. "E cielo e terra si mostrò qual era" ma non livida e Tragica come lo studio UBS aveva suggerito all'Onorevole e ai suoi accoliti. (con mia seppur indiretta soddisfazione per quel lampo di verità http://www.youtube.com/watch?v=kY4jAcmey8k )

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    3. Sono sobbalzato sulla sedia quando ho sentito Verzatti affermare che spendiamo molto di più di Francia e Germania per salute e scuola. Infatti l'Ocse, nei dati fino al 2007, certifica che l'Italia spende il 6,6% del Pil per la salute, contro il 7,5% della Francia e il 7,8% della Germania. Sulla scuola non ci sono dati aggregati, ma gli stipendi degli insegnanti, che suppongo siano la voce principale, parlano da sé: http://www.oecd-ilibrary.org/education/teachers-salaries_teachsal-table-en

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    4. Sandro Gozi, me lo ricorderò quest'uomo
      http://www.spinelligroup.eu/wp-content/uploads/2010/09/Sandro-Gozi.jpg
      'I nostri avi hanno fatto l’Italia, festeggiata in questi giorni, i nostri nonni hanno fatto le Guerre, i nostri padri hanno rimesso in piedi questo paese e hanno portato l’Italia un Europa. Un’Europa unita per la prima volta nella storia senza l’uso della forza. Noi dobbiamo concludere l’opera: vogliamo un’Italia più europea in un’Europa più forte, più coesa, più solidale.
      Io sono europeista. Questa è la mia e la nostra storia, la storia non si cambia, e con la storia non si scherza.

      Caro anti-europeista, la tua storia qual’è?”
      (sandro gozi the spinelli group)

      guardati questa :
      http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/8/8d/Sandro_gozi.jpg

      Nietemeno che assistente e consigliere personale di PRODI&BARROSO ! hanno mandato l'uomo migliore per contrastare 'il modesto professore di provincia' (grazie sto' ancora sorridendo...) ho ascoltato solo gli interventi di alberto ma non ho potuto fare a meno di incontrare l'arroganza l'aggressivita' e la vuota spocchia del piddino...
      Ottimi gli interventi di alberto , solo un po' troppa ironia antifrastica per una trasmissione per persone anziane...grande abilita' nel riuscire a indirizzare il dibattito per riuscire a dire le cose piu' salienti in modo efficace...

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    5. Sandro Gozi. R°#, ma ti rendi conto? Sandro Gozi. ma come fai ad essere così mediocre Sandro Gozi? dove hai imparato tutta quella serie di movenze e argomenti fasulli?

      non so se ricordate la rubrica "Un uomo un perché" che facevano a Mai dire Gol. andrebbe prima ascoltato e poi trascritto come facevano per Trapattoni.

      Sandro Gozi. e ha finito dicendo che Alberto aveva impacchettato una serie di luoghi comuni con il tipico umorismo preconfezionato che li caratterizza.

      Scusate ma mi ha turbato Sandro Gozi. l'altro giorno Bellofiore, Marani e Zezza e oggi Sandro Gozi. domani Frenkel e oggi Sandro Gozi. uno che sicuramente il cerone se l'è portato da casa.

      ho finito, scusate, uno sfogo (in)evitabile.

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    6. Ha qualche problema con il "sintomo" della Serracchiani !!!
      Sue testuali parole rivolte a Gozi: onorevole se lei mi dice queste cose ,non c'e la posso fare!!!!

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    7. L'on. Gozi commette la lieve imprecisione di identificare l'Europa con l'euro. Ha il mio massimo rispetto perché, come gli ho detto un secondo prima di entrare in trasmissione, credo che faccia un lavoro molto difficile. Di questa imprecisione o lui pagherà il costo politico, o i nostri figli pagheranno il costo economico, sociale e culturale. Ma io sono ottimista.

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    8. Gozi sudava ed era rosso in faccia. Forse non immaginava che un "economista di provincia" potesse tenere testa a quella valanga di luoghi comuni imparati a memoria che i piddini sono soliti elencare.
      Guardi prof, se mai volesse fondare un partito, secondo me la seguirebbero in molti., perché con questa gente non c'è partita.

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    9. Carissimo, permettimi di avvertire te, Quarantotto e Basilisco: elaborate fin da ora il lutto, perché non c'è trippa per gatti. Io sono un tecnico, e i tecnici non dovrebbero fare politica. E se non ve ne siete accorti, scendete all'edicola e comprate il giornale!

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    10. P.s. Non ho avuto tempo di scorrerne la biografia, quindi non so dove sia nato l'on. Gozi. Io sono nato in quella che tuttora ritengo la capitale culturale d'Europa. Dopo di che vivo e lavoro con grande gioia in provincia, che è una cosa più adatta per morirci che per nascerci.

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  11. Alberto, ma possibile che le uniche sensate nel dibattito le ha dette Bechis?! Ascoltare Gozzi, con la sua faccia da yuppie, vomitare quel concentrato di luoghi comuni della peggiore ideologia reazionaria, è stato una tortura per il mio povero fegato. Questa gente è irrecuperabile, ed io spero con tutto il cuore che il PD faccia la fine meritata che ha fatto il PASOK. L'esponente della "sinistra" che va a braccetto con il banchiere nel portare avanti quell'opera di terrorismo psicologico che hanno già subito i greci, come hai fatto notare tu... beh, è stato uno spettacolo vergognoso. Scusa per lo sfogo.

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    1. Mi consola il fatto di non essere l'unico ad essere diventato d'improvviso lombrosiano alla vista del volto di Gozi.
      Secondo me è uno che va in barca... mi correggo, secondo me è uno che proprio ama calpestare coperta ed ho anche una mezza idea su quale nome possa aver assegnato alla barca.
      Ma in fondo siamo tutti sulla stessa barca e sappiamo che in barca si è tutti uguali...
      [C'è ancora il diritto di satira, sì? O è stato abolito per decreto?]

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    2. Sono pienamente d'accordo. Ho paura che ci sia dentro al PD un'ala di "emergenti" i quali pensano di potere fare carriere nell'Europa Merkeliana: Quisling senza alcuna dignità. Se c'era bisogno di un'ulteriore prova di assoluta disonestà intellettuale questa è stata fornita dal modo di procedere dei "ragionamenti" di Sandro Gozi: mai che abbia risposto a quanto gli veniva detto, solo una continua riproposizione di slogan ideologici di antica data (vent'anni prima, Delors etc.) e sempre e comunque un mantra che ricorreva per tutto lo studio: il debito pubblico...il debito pubblico...Taglia che ti passa!
      Un sentito BRAVO al prof.
      Grazie
      Tito

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    3. A quanto pare anche sentendo quello che scrive Feltri ci ritroveremo con una destra contro "l'europa delle banche" e una sinistra che difende a oltranza questa europa, il totale paradosso. A questo punto farebbero prima a scambiarsi di posto nell'aula parlamentare, si sentirebbero tutti più a loro agio credo.

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    4. Il dott. Bechis mi sembra una persona molto assennata, e, come avevo previsto nel mio articolo sul Manifesto, la mancanza di una sinistra gli rende il compito molto semplice: può permettersi di dire, con la sua autorevolezza, quelle cose di buon senso che chiunque vede e chiunque sa. Il dividendo dell'euro sarà un bel dividendo elettorale per Berlusconi.

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    5. Concordo perfettamente su Bechis...ed anche la deputata Lorenzin, pur molto meno tecnica, diceva cose molto più assennate di Gozi e della giornalista al suo fianco.

      Pienamente daccordo anche sul nuovo cavallo di battaglia di Berlusconi.
      L'unica cosa che ancora non mi spiego è: perchè non ci ha pensato prima? Possibile che si sia lasciato destituire in quel modo senza provare il colpo di coda anti €? Dubito che i suoi consiglieri (Tremonti in primis) non avessero, già da allora, una chiara consapevolezza degli squilibri generati dall'euro.
      Forse che è convenuto pure a lui reggere il gioco? MAh...alla fine non mi sembra abbia pagato, almeno da un punto di vista politico, poi sul comparto aziendale non so...
      Certo ora per lui la rimonta sarà dura (non che me la auguri eh..), mentre se avesse seguito la strategia Bechis l'estate scorsa, forse qualcosa di più avrebbe ottenuto.

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    6. Mi sa che ti sei dimenticato certe copertine dell'Economist... Credo che un "reculer pour mieux sauter" fosse proprio nell'aria.

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  12. Prof grazie, gutta cavat lapidem, prima o poi anche il piddino si libererà della sua coda di paglia e si troverà nudo.

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    1. Io presterei attenzione alla seconda parte: «Gutta cavat lapidem, consumitur ānus usu».
      Temo che l'anello da portare in dote ai lanzichenecchi sia il nostro... :-|

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  13. proff.
    complimenti li spiazza con i dati, la chiarezza e l'ironia.
    se posso,una spiegazione,perchè continua a dire che i piigs,come l'argentina,stanno subendo questa crisi a causa dell'aggancio ad una moneta forte(pesos=dollaro)l'euro invece ha sostituito la lira.
    io ho capito cosa intende dire ma mi è molto difficile spiegarlo a mio cuggino piddino.
    grazie

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    1. perchè è come se esistesse una lira con un tasso di cambio fisso con l'euro; fissare la propria moneta ad un altra, oppure rinunciare alla propria moneta e adottarne un'altra significano la stessa cosa: in entrambi i casi non esiste più l'aggiustabilità del cambio, nel primo caso perchè l'hai fissato per legge, nel secondo caso perchè non hai più una moneta da svalutare.

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    2. ... o rivalutare, essendo questa un'atto probo, talmente probo che manco i crucchi lo fanno.

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    3. Seguirà post specifico. L'euro non ha solo "sostituito" la lira. L'euro ha rappresentato la "marchizzazione" dell'economia italiana (in sintesi).

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  14. sto ascoltando.. queste trasmissioni sono una vergogna!
    SVALUTAZIONE ALLE STELLE?
    perdita del potere di acquisto?
    mancanza di riforme per la competitività?
    la Germania ha fatto da sé per ristrutturare l'este?
    i tassi nel 1992 erano al 12%?
    la sanità tedesca costa meno di quella italiana?


    ma sono pazzi!
    pazzi, pazzi!
    Ciampi sapeva che mancava un'unione politica? e allora perché ha sottoscritto l'UME?
    mi pare che se da ingegnere capo di una costruzione questi sa che non hanno costruito le fondamenta e il palazzo crolla, finirebbe in carcere!

    PS: a memoria le spese della sanità tedesca vs italia sono 11% a 9%

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    1. a proposito di sanità tedesca, c'è un sito di informazioni per chi vuole risiedere all'estero. Ecco cosa dice della sanità tedesca:

      http://www.justlanded.com/italiano/Germania/Guida-Germania/Salute/Introduzione

      e qui invece, giusto per un controllo, cosa dice di quella italiana

      http://www.justlanded.com/italiano/Italia/Guida-Italia/Salute/Il-Servizio-Sanitario-Nazionale

      nel caso della Germania si dice che

      "...Per questo motivo, quando verrai in Germania, sarà molto importante possedere già un'assicurazione sanitaria completa, poiché una malattia seria potrebbe essere causa di un tracollo finanziario."

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    2. Lo hanno fatto per i motivi che spiega Aristide e che Prodi ha ripreso in varie occasioni: perché sapevano che ci sarebbe stata una crisi e che sotto la spinta della crisi i cittadini avrebbero fatto le "riforme". A me questo sembra un modo di procedere antidemocratico e l'ho detto. L'on. Gozi trova ciò del tutto normale e per me che sono democratico ha tutto il diritto di farlo. Sta agli elettori giudicarlo, ma, ripeto, massimo rispetto: io ho due vantaggi su di lui: so di cosa parlo e nessuno mi deve votare. Lo svantaggio è che sono stempiato. Non voglio però approfittarne.

      L'on. Gozi racconta la storia del 1992 come i giornalisti del Corsera, commettendo una lieve imprecisione. In effetti egli sembra suggerire che i tassi salirono a causa dello sganciamento della lira. Ma gli economisti sanno che i tassi arrivarono al 18% nel tentativo di difendere la parità col marco. Quando ci sganciammo scesero rapidamente, e l'anno dopo erano di dieci punti più bassi (quindi su livelli simili agli attuali). Del resto, anche oggi stiamo pagando tassi alti a causa dell'aggancio all'euro che ci obbliga a finanziarci nel modo che sapete.

      Della svalutazione si è detto.

      Della spesa sanitaria tedesca posso dirvi questo:

      health gdp ratio
      Germany 178 2477 7.2%
      Italy 117 1553 7.5%

      Ha ragione il dott. Verzelli: nel 2011 in Germania la spesa sanitaria era più bassa di 0.3 punti di Pil rispetto a quella italiana. Uno scandalo! Che inefficienza!

      Per i piddini: la spesa sanitaria italiana e tedesca sono praticamente identiche in rapporto alle risorse dei rispettivi paesi. I dati sulla spesa sanitaria vengono dal database OCSE, sezione National accounts, sezione Annual national accounts, sezione General government expenditure, sezione Government expenditure by function, capitolo di spesa 070 (Health), settore General government. Sono in miliardi di euro. I dati sul pil vengono da WEO.

      Qualcuno se lo ricorderà.

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    3. Lo hanno capito persino in Svizzera persone che non parlano con gli Aristide:
      Crisi Euro, ecco a cosa mirano, di Marcello Foa
      «Per una volta Mario Monti è stato sincero, l’atro giorno ha dichiarato che lo scopo finale dell’attuale crisi è di creare un’unione politica europea. Non ha specificato come, ma per chi sa come funzionano certe logiche non è un mistero: le crisi, come ha ammesso lo stesso Monti in una conferenza, servono a generare un’emergenza in nome della quale si impongono a popoli ed elettori norme che altrimenti accetterebbero difficilmente. ... Il fine ultimo è lo sradicamento di quel che resta della sovranità nazionale, che poi la nuova Europa si[sic] davvero democratica e basata sulla volontà popolare è tutto da vedere.»

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    4. Per quanto sia un libro di divulgazione giornalistica, mi pare illuminante (e aggiungerei inquietante) "Shock economy" di Naomi Klein, ne consiglio la lettura!

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  15. una piccola nota che non so se farà contento il prof... mesi fa mio padre mi disse che gli stipendi tedeschi (settore metalmeccanico, riferendosi ad anni e anni fa) non erano più elevati (per potere di acquisto) rispetto a quelli italiani.
    penso che la differenza la facesse il maggior lavoro (che al sud è sempre scarseggiato) e il fatto che le rimesse abbiano arricchito chi ha lavorato in paesi ricchi come usa e ger

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  16. Complimenti Professore per la pazienza che ha avuto durante la trasmissione.

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  17. Senta lei ha detto che non lo fa. E la capisco. Ma se a me mi scappa talvolta qualche bestemmia contro i venerandi padri fondatori mica mi farà fare la fine di Mastelloni a Blitz, ve'?
    Ps l'occhio iniettato di sangue, con lo sguardo in tralice, di Berselli ed il tono concitato di Gozzi sono davvero impagabili.
    Grazie.

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    1. Anche se è stato un piacere, accetterò volentieri un quartino da Renato.

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  18. sto finendo la fatica della trasmissione..
    sono 20 anni che abbiamo perso la sovranità?
    professore.. fossi stato al suo posto gli lanciavo la sedia!
    ma questo signore è deputato? non sa dell'art. 1 della Cost. (mica il 45imo!)?
    sovversione allo stato puro.
    l'impressione che ho avuto di questa puntata è che servono trasmissioni 1 contro 1 e non con 10 ospiti dove 9 sparano una cavolata e bisogna capire chi dice la cosa giusta!

    un piccolo appunto sul fascismo: il sistema economico è di "destra" ma il sistema con cui si è imposto è di sinistra (pensiamo all'URSS dove un partito ovvero un gruppo di persone non elette governava!)

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  19. Certo che guardando questo dibattito saltano subito all'occhio le enormi differenze con quello di Rai24, che l'ha vista ospite di di Torrealta all'Inchiesta. Questo mi è sembrato un po' da bar dello sport e mi fa riflettere sulla decisione di Grillo di far disertare i talk show dagli aderenti del M5S: come dargli torto? Il rischio dell'omologazione è reale!
    Ps: le sue argomentazioni, come al solito, erano ottime, il contesto era pessimo, il risultato mediocre.

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    1. Nel mio piccolo concordo in pieno con Ernesto, soprattutto per quanto riguarda quanto evidenziato nel post scriptum: il risultato finale è stato la somma delle componenti in studio (una ottima e, beh, lasciamo perdere le altre...)

      Dopo anni che non mi ci sintonizzavo, mi sono rinfrescato la memoria sul perché abbia smesso di vedere la tv generalista, ho ancora la pelle d'oca...

      Sarà questione di temperamento professore, ma al posto suo mi avrebbero portato via in manette da quello studio

      Gilberto

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    2. Hai perfettamente ragione. Basta guardare gli ascolti per capire quanto una trasmissione utile come quella di Torrealta svolga un servizio pubblico in cui il dibattito è funzionale alla comprensione: orari e piazzamento improponibili su un canale di nicchia (perché Rainews questo di fatto rimane), pubblicizzazione nulla = share bassissimo...

      Se invece guardi gli ascolti di bar-show come Ballarò, Piazza Pulita, Agorà e Omnibus, sebbene non altissimi, lo surclassano nettamente. Il primo è giornalismo, i secondi sono cazzeggio, invettiva politicante e sproloqui assortiti (con rare eccezioni): spiace ma da troppi anni è questa spazzatura che passa al convento dell'informazione tv generalista, e il bipolarismo farlocco nemico del vero e del giusto (quello a cui ha assistito il prof Bagnai venendo messo in mezzo senza pietà), ne è stato il primo responsabile. Agli italiani questo rimane, e non è detto che gli sia più sufficiente, però la maggior parte di coloro che si informano (o credono di farlo, comunque una minoranza degli italiani) rimane ancora troppo pigra per cercare altrove. E' evidente che sentono che gli serve altro, che non gli vengono date le basi per comprendere la complessità degli eventi in atto. Ma invece di adeguarsi aspettano l'arrivo del solito fenomeno con la soluzione in tasca che risolva i loro problemi, come sempre.

      Prof, un disinteressatissimo consiglio: in un programma di vero approfondimento e sulla carta reale o digitale il suo messaggio funziona, su una tv generalista urlata no. Spiace, non è colpa sua. Questo vale anche per Brancaccio, Piga, ecc. Ci stanno invece a pennello i rumorosi fondamentalisti frommAmmerika perché il tenore delle loro invettive è funzionale al tipo di programmi in cui vengono ospitati e rafforza i facili luoghi comuni ormai introiettati dalla folla italiana (la colpa dei nostri mali è solo del debito pubblico, spesa pubblica sempre cattiva, lo stato deve dismettere e abbattere le tasse per lasciare alle forze riequilibranti del mercato di ritrovare la fiducia per investire e creare ricchezza che poi ricircolerà dal top alla base, ecc.).

      OT (se posso): per chi è interessato linko le inchieste meno recenti de "L'inchiesta" fatte da Torrealta e la redazione esteri dell'allora Rainews24 del grande e compianto direttore Roberto Morrione (un altro programma storico era NEXT di Piero Di Pasquale, fatto sparire dalla scena). Grande giornalismo "sovvenzionato dalla spesa pubblica improduttiva" che oggi sta sparendo dalla scena per mancanza di risorse e opportunismo politico. Volendo la RAI sarebbe anche meglio della BBC, invece la privatizzeranno...

      http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/inchieste.asp

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  20. Mi permetta solo un appunto "comunicativo": occorre essere un po' più aggressivi e meno diplomatici in questi contesti, non è un consesso di scienziati!

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    1. Permettimi però di non essere d'accordo. Io ho un temperamento estremamente violento, è opportuno che mi controlli, e penso di aver avuto momenti di incisività. Il mio scopo era evitare da un lato di donaldizzarmi (starnazzando e mettendo in ridicolo le tesi che voglio difendere) e dall'altro di bertinortizzarmi (il 6& del 15% meno il 4% del 27%, non so se ricordate la caricatura fatta da Guzzanti). Ringrazio quindi ad esempio Guerani per avermi insegnato come si è comportato il cambio dollaro/euro. Lui non ci crederà, ma io qualche idea ce l'avevo. Ma in quel contesto sarebbe stato inutile entrare in dibattiti che richiedessero la tabellina del due. Penso non sia stato inutile lasciare che chi non aveva argomenti desse in inutili escandescenze.

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  21. Comunicazione di servizio: e ora, dopo un bel Roma-Circeo-Roma, mi consentirete di godere un attimo di relax da dedicare a un tipico momento di autocoscienza maschile: il lavaggio dell'automobile (anzi: da 'a maghina...). Domani accolgo Frenkel a Fiumicino, non vorrei fare brutta figura. Va bene che lui viene da un paese dove ti sparano alla tempia quando scendi in garage... ma quella almeno è una morte rapida: così come si presenta adesso, la mia automobile promette malattie infettive ai suoi incauti passeggeri... I figli, si sa...

    Divertitevi senza di me, poi stasera se ho tempo mi riguardo e dopo si discute e si rettificano alcune lievi imprecisioni. Ma non siate troppo cattivi con gli imprecisi. Vedrete come diventeranno precisi il giorno dopo. Dategli tempo!

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  22. Ovviamente quello che si agita di più in studio è il piddino :-)

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  23. Bravissimo (lo sapevamo già)e con una facilità a stare in tv tutt'altro che scontata.
    Mi permetto una sola osservazione: specie in questi contesti, lasci perdere la destra e la sinistra, l'euro fascista, il "vorrei essere di sinistra". Purtroppo l'elaborazione del teleutente medio è tale che l'ascolto di queste paroline rischia di compromettere la comprensione del resto.

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    1. Caro Andrea, le critiche sono utili quando si basano sui fatti. Mi limito a farti notare che io sono stato chiamato dalla redazione per parlare dell'intervista rilasciata al FQ, ma Vianello, in un comprensibile e da me assolutamente accettato e previsto tentativo di mettermi in difficoltà (cosa che, preciso, mi ha piuttosto divertito che infastidito), è andato a ripescare il mio articolo sul Manifesto dell'anno scorso. Quindi l'euro fascista lo ha nominato lui. Devo capire che tu stai dicendo che io non avrei dovuto scrivere un anno prima una cosa nella quale credevo e credo per non essere messo in difficoltà un anno dopo da un conduttore televisivo? Devo cioè capire che tu appartieni alla scuola delle aspettative razionali? Ma allora non so se questo blog è proprio il tuo posto, qui siamo un po' veterokeynesiani! Certo, chi volesse tentare di mettermi in difficoltà potrà sempre andare a ripescare da qualche parte qualche frase. Ma stai tranquillo: capiranno sempre di più che gli conviene sempre di meno.

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  24. I miei complimenti a Bagnai che a differenza dell'esperiena di rainews24 ha comunque avuto modo di esprimere il suo pensiero in modo più netto e ampio... peccato che il conduttore oltre che il piddino ben istruito lo interronpessero troppo spesso. Stupisce sempre il confronto con dati reali (Bagnai) e slogan vuoti (piddino). Anche a me piacerebbe essere di sinistra... ops scusate, io lo sono in quanto so di esserlo non in quanto c'è chi mi rappresenta. Nel 2000 (?) stufo dell'altalena politica ai miei amici dicevo: io potrei anche votare a destra, ma resto di sinistra. Avevo vagamente (non lo dico per vanto e il vagamente non è un'ironia) intuito che gli schieramenti poco si addicevano a vecchi clichè e che destra e sinistra erano perole utili al "tifoso" o crearlo. Oggi nel tentativo di promuovere la lettura del blog mi scontro anche con chi afferma di essere troppo affezionato al proprio partito... L'affetto... Ritengo il piddino per buona parte onesto, ecco perchè comincio a non sopportare più il partito, proprio perchè ha tradito più degli altri il proprio elettorato... Li possino.

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  25. Professore, se quando non si prepara è così, non si prepari mai!!!

    A parte il viscido conduttore (e la sua figuraccia su Roubini) e l'uomo delle banche che deve fare il suo abbbbbbbbbbberrante lavoro, sono molto delusa dalle ggggggiovani leve dei partiti (cosa possiamo pretendere con il debbbbbbbbbbbito che abbiamo?).

    Ma soprattutto sono molto sorpresa dalla quantità di triple delle parole italiane. Il piddino poi è proprio un peonesssssssssssss e fa l'en plaaaaaaaaaan in 3 lingue diverse!
    Che sia lui che mi ha risposto su youtbe?

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    1. Largo ai giovani, cara, è la parola d'ordine... Ora sai anche perché.

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  26. Maestro Bagnai

    Trovo terrificante che, a parte lei, gli unici ad aver detto cose minimamente sensate siano Bechis e, orrore dovrò disinfettare le dita e la tastiera per ciò che sto per scrivere, l'esponente del pdl la Lorenzin. Inarrivabili per banalità e pessimo italiano Gozi e il banchiere.

    Lei a Gozi: " io vorrei essere di sinistra, vorrei votare lei ma se lei dice queste cose..." ahahahahhh

    In ogni caso grande coraggio il suo ad esporsi in questi consessi dove l'ambiente non consente un approfondimento che non vada per pensieri già pensati.

    Mi raccomando anche lei blizpost :)

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    1. Non essere così severa con i giovani...

      Raccolgo l'invito a essere meno prolisso, ma che ci vuoi fare: sono compresso da dodici anni, è normale che mi espanda un po'...

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  27. (ANSA) - BRUXELLES, 20 GIU - Secondo i sondaggi ''l'anno prossimo abbiamo la probabilita' piu' alta di essere in un governo di centrosinistra'' e questo significa ''dare continuita' al rigore e alla strategia per la crescita''. Non quella della spesa pubblica perche ''sosteniamo il 'fiscal compact''. Cosi' Massimo D'Alema in una conferenza stampa tenuta a Bruxelles.

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  28. Ricominciamo dal fondo, pescando nel torbido....

    Crisi, Berlusconi: «Non è bestemmia
    pensare che l'Italia esca dall'euro»

    http://www.corriere.it/economia/12_giugno_20/berlusconi-uscita-euro-bestemmia-monti-bce-germania-crisi_b8303fa8-baf5-11e1-9945-4e6ccb7afcb5.shtml

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    1. Chissà professore!? potrebbe essere invitato anche da Mediaset in futuro...

      http://www.aldogiannuli.it/2012/06/berlusconi-propone-di-uscire-da-euro/

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    2. anche l'Innominato è stato a Rimini?

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    3. comunque avete letto i commenti? Pazzeschi!

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    4. Gente che non sa nulla di economia e che è stata sapientemente indottrinata da un antiberlusconismo di maniera. Dopo di che, ripeto: Berlusconi è stato un problema per l'Italia. Ma è triste pensare che il comportamento della sinistra possa trasformarlo in una soluzione...

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    5. Se Berlusconi è la soluzione non vedo quale è il problema. Oppure dobbiamo sostenere la tesi contraria e rovinarci solo perché viene sostenuto da Belzebù?

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    6. @ ominonero
      Se posso ti spiego perchè secondo me invece è un grosso problema.
      Purtroppo come al solito la sinistra (che poi credo che anche i bambini abbiano capito che è una destra camuffata) lascia spazio politico al satrapo di Arcore, che da vecchio volpone della comunicazione si sta infilando in un tema vero e reale, come la messa in discussione di una costruzione monetaria, qual è l'euro, considerata assurda ormai dalla maggioranza dei premi nobel per l'economia e dai più grandi economisti in circolazione.

      Ovviamente il nano sta semplicemente approfittando dell'inevitabile e prossimo venturo collasso dell'euro, in modo che al momento opportuno possa dire che lui l'aveva detto; sappiamo che il personaggio è completamente inaffidabile, pertanto siamo di fronte all'ennesimo tentativo di manipolazione dell'opinione pubblica che verrà di nuovo illusa e presa per i fondelli. E tutto ciò ancora una volta grazie alla viltà di una pseudo sinistra piegata agli interessi dei banchieri e dei rentiers; a quella stessa sinistra di destra che dopo l'errore politico per aver perseguito, essa prima degli altri, con irresponsabiltà e paternalismo l'introduzione dell'euro, oggi non ha l'umiltà e la dignità (semmai ne avesse mai avuta) di riconoscere i propri errori, chiedere scusa al popolo italiano e assumere nel consesso europeo una posizione chiara e forte contro le politiche di austerità imposte da organismi non democratici, a cominciare dalla messa in discussione dell'Euro.

      Per concludere e sintetizzare: un tema giusto nelle mani sbagliate. E il popolo ne pagherà le conseguenze, duramente, purtroppo.

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    7. @pippo74
      Quoto tutto. E' un tema da affrontare quanto prima perché se la slavina dell'euro aumenterà di velocità non ci sarà comunque tempo per gestire ragionevolmente la propaganda berlusconiana. Non dimentichiamoci che l'80% della comunicazione televisiva è in mano sua (e non mollerà certo ora la RAI) e siamo ancora in pieno berlusconismo, sebbene dietro il volto "sobrio e tecnico" del governo Monti. Sempre il tempo manca, sempre con l'acqua alla gola e la democrazia richiede tempo che non abbiamo mai. Ce l'hanno rubato il tempo.

      Della sinistra-centro-destra non mi preoccuperei più di tanto. Si è suicidata il giorno dopo che Napolitano pretese l'appoggio bipartisan al suo governo ma non l'ha ancora capito: e non lo ottenne per senso di responsabilità come vogliono farci credere, ma proprio perché in parlamento molti piddini ci credono veramente all'azione demolitrice di Monti (quanti di loro difendono la legge sul lavoro rispetto alla compagine berlsuconiana? Lo hai sentito Ichino?). Gozi è emblematico in questo senso, sono affini ideologicamente ma si dicono "riformisti" perché il bipolarismo farlocco richiede due marchi distinti sul medesimo prodotto avariato... è marketing politico.

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    8. @pippo74
      Concludi con affermando "un tema giusto nelle mani sbagliate". Mi sai dire quali sono le mani giuste a cui affidare questo tema? Se aspetti un ravvedimento a sinistra mi sa che avrai da aspettare. Se B. vuole cavalcare questo tema lo faccia pure, vuole invitare Krugman e Stiglitz a luglio per un convegno per discutere di euro, benissimo. Ogni azione che faccia parlare i mass media del reale problema in cui ci troviamo, per me, è bene accetta. Qualcuno diceva che il fine giustifica i mezzi.

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    9. @ ominonero
      Ok se te la senti di dare ancora credito al satrapo di arcore, accomodati pure, io non ti seguirò. Se il nano avesse voluto realmente combattere la costruzione monetarista dell'Europa avrebbe avuto tutti i mezzi per farlo; non lo ha fatto per ovvi motivi di interesse personale. Punto e a capo.

      E veniamo alla tua giusta domanda. Chi dovrebbe farlo? In questo momento non è importante individuare un soggetto politico, semplicemente perchè non c'è, ma portare all'attenzione dell'opinione pubblica il tema e inquadrarlo nella sua dimensione reale; ed è quello che faticosamente sta facendo il prof. Bagnai. Non credo alle scorciatoie, non credo ai guru, non credo alle soluzioni miracolistiche.
      Spero di essere stato chiaro.

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    10. Concordo con Pippo74. Vi invito a leggere bene gli articoli che sono stati segnalati. Quello che Berlusconi sta proponendo è il solito più Europa:

      ---
      Berlusconi: Merkel sbaglia tutto Uscire dall'euro? Non è bestemmia

      Nel frattempo giovedì, sul Wall Street Journal, uscirà un'intervista all'ex premier rilasciata il 18 giugno in cui Berlusconi chiarisce le dichiarazioni fatte sull'ipotesi che sia la Banca d'Italia a stampare euro: «Era una provocazione. Chiaramente l'uscita dall'Euro di singoli Paesi, o peggio lo sfaldamento dell'Eurozona in quanto tale, sono prospettive che fino a poco tempo fa sembravano impensabili, mentre oggi sono possibili. Perché questo scenario di disgregazione torni a essere impensabile, occorre una sterzata in direzione opposta: l'unione politica».

      L'ANALISI - «Stiamo vivendo una crisi - ha spiegato Berlusconi mercoledì - che sembra avvitarsi in una spirale recessiva senza fine. L'euro dovrebbe avere dietro una politica fiscale e una banca che garantisca il debito e che intervenga nei pagamenti nel momento opportuno. Io credo - puntualizza l'ex premier - che si esca da questa attuale situazione solo con una Bce che assuma la garanzia dei debiti e paghi i titoli in scadenza, ...».

      ---

      Berlusconi: "Uscire dall'euro non è una bestemmia"

      Secondo l'ex premier si esce dalla crisi "solo con una Banca centrale che assuma i debiti degli Stati che partecipano all’Eurogruppo e che paghi al momento opportuno i titoli pubblici in scadenza. ..." ... Tutto questo, ha continuato il Cav, in modo che "in due, tre tappe si possa arrivare ad una unica conclusione possibile, ovvero l’Europa che non si disintegri e una moneta valida che competa con le altre monete globali".
      ---

      L'Euro mi sembra sempre più una tessera di un puzzle più ampio. Dalla visione d'insieme emerge, anche leggendo o ascoltando le dichiarazioni dei principali attori, quanto il progetto sia intrinsecamente oligarchico.

      Forse in questo momento, oltre che la preziosissima consulenza di Bagnai per l'aspetto economico, avremmo necessità anche di consulenze giuridiche riguardo il vero ruolo di ciascuna istituzione europea. Per sapere, per esempio, quale peso reale hanno i nostri rappresentanti direttamente eletti (che già facciamo molta fatica a controllare quando sono eletti in istituzioni nazionali), quanto gli altri funzionari non eletti e quanto le varie lobby.

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  29. berlusca, svalutazionecompetitiva

    http://www.ilgiornale.it/interni/uscita_deuro_non_e_bestemmia/uscita-monti-eurozona-bce-germania-crisi_economica-euro-berlusconi/20-06-2012/articolo-id=593405-page=0-comments=1

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    1. Leggendo questo articolo pubblicato sul Giornale e il precedente, segnalato da Gianni e pubblicato sul Corriere, si evince che la vecchia volpe della Brianza sta cercando di intercettare il sentimento (vs ratio) anti-Euro per ricondurlo all'alveo del più Europa per tutti. Che in realtà si rivelerà essere un milione di posti da nobili europei.
      «Ma... presidente un solo milione? E tutti gli altri cittadini?». B.: «Mi consenta, gli altri si attacchino e stringhino forte».

      Questo per dire, aldilà del cabaret, che l'alternativa ce la dobbiamo creare in proprio. Forse è il momento delle ampie alleanze fra soggetti politici molto diversi (mi sovviene la guerra civile spagnola... sperando non porti sfiga!), con un programma ben circoscritto e un messaggio cristallino che sia capace di resistere alle distorsioni delle truppe mediatiche cammellate.

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  30. ragazzi, l'euro è stato creato per distruggere lo stato sociale e politichetti del calibro di questo visto ad Agorà ne sono una testimonianza vivissima.
    sentire un deputato sputare sulla costituzione (stracciando due dei primi 12 artt.!!!!!!!!) mi ha fatto rabbrividire

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  31. Prof, credo che abbia fatto bene a partecipare a quella trasmissione insulsa perché, in contrapposizione alle solite putride banalità, è balzata fuori dallo schermo la sua personalità e la forza delle sue idee (che poi, lo so, non sono le sue ma...). Sono sicuro che in più di qualcuno abbia fatto scattare qualche interesse e la voglia di saperne di più.

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  32. E' andata bene, molto bene mi pare.
    Ma ti sei divertito almeno un po'?

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    1. Molto. Un'esperienza non sorprendente, ma istruttiva. E comunque c'è sempre da migliorare, e quanto!

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    2. E si vedeva infatti che ci prendevi gusto!
      Ma diciamolo che questi te li sei portati a spasso.
      Vianello, anche lui s'è divertito: vediamo cosa t'apparecchia la prossima volta.

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  33. Buonasera prof, sono un 27enne che fino a poco tempo fa ignorava completamente l'economia. La crisi europea mi ha portato a seguire blog interessantissimi come il suo, quello di Emiliano Brancaccio e di Eugenio Benetazzo. È da un mese circa che la seguo e dopo averla vista in tv volevo dirle grazie perchè riesce sempre a spiegare la macroeconomia e la politica economica in maniera sublime. Ci vorrebbe gente come lei, preparata e con la giusta morale ed etica, alla guida del paese...

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    1. Troppo buono, grazie. Preferisco spiegare la storia della musica, ma quella non interessa a nessuno. Sto aspettando una bolla speculativa sul mercato dei clavicembali per poter finalmente tornare ai miei interessi. Pensate che sollazzo una bella lite fra lavandaie con i soliti noti in qualche studio televisivo al grido di "il Taskin nel 1992 costava 13000 ecu", "con la svalutazione il Ruckerts è andato a 50000 euro", ecc. ecc.

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    2. Sogno anch'io lavandaie che s'accapigliano sul prezzo del Ruckerts dopo il 1992 e sulle preferenze del peau de buffle del Taskin mentre immagino l'equilibrio enarmonico del Trasuntino duettante con la graza leggiadra della Lorenzin: una magnifica contralto.

      Oggi odo invece le note di "let's twist again" di governance idiote e interessate.

      Tha's all, folks!

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    3. Finalmente dici qualcosa che capisco anch'io! Quando tutto questo sarà finito, pagheremo in nuove lire svalutate un'orchestrina e ci suoneremo il BWV 1060.

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    4. Visto che costerebbe niente aggiungerei un coro: non sarebbe più appropriato BWV232, il Gloria, a celebrare un nuovo equilibrio tra germanità e latinità ? :)

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  34. Quelle poche volte che, a colazione, passavo distrattamente su Agorà, ho sempre pensato che il suo conduttore sia il prototipo del piddino doc. Ora ne ho avuto una buona dimostrazione empirica.

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  35. Se fosse vero quanto riportato qui dal Fatto Quotidiano, ci sarebbe quasi da invadere la Germania ed espugnare una volta per tutte la bundesbank!
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/la-deutsche-bank-e-il-piano-di-dismissioni-per-i-governi-ue/267410/#respond
    Scherzo, ma non troppo, sarebbe la conferma che ormai la politica come espressione di parlamenti eletti non esiste più, o che comunque le banche stanno cercando di azzerarla.

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  36. Mi permetta un piccolo appunto Prof, ripensando ad un passaggio della trasmissione, quando Lei ha fatto notare come le cose che sta dicendo ora, erano già state previste da professori di destra di Harvard venti anni fa, avrebbe dovuto citare anche noti professori "progressisti" come Krugman, Stiglitz e Feldstein, così avrebbe messo in ulteriore imbarazzo il piddino Sandro Gozi.
    Ma è davvero un piccolo neo, nel quadro di una prestazione, come ho già detto, comunque maiuscola.

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  37. Lo sempre detto che saresti diventato famoso:-)

    Pensaci il ferro va battuto quando è caldo.


    Il mio compagno di partito è stato una pippa come si dice dalle mie parti si piaceva troppo, e poi perchè agitarsi al solo sentir dire "è quello che dice anche la Serracchiani".

    Va bene non essere troppo critico come afferma un mio amico " è sempre meglio esserci".

    PS: quello che fa bene a te fa bene anche a noi,il mio commento su FQ e tra i più popolari " e son soddisfazioni anche queste".

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  38. Certo che per demistificare tutte le cialtronerie propagandistiche diffuse a piene mani dagli ospiti ci sarebbero volute ore di repliche...

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  39. Egregio Professore,
    sono arrivato al minuto 23 della trasmissione e vorrei farle i complimenti per la pacatezza e la sua fermezza nel portare avnti dicorsi alla cui base si vede esserci un notevole base solida. L'unica cosa è che lei è assolutamente credibile. Il citare Havard e altri economisti è solo rafforzativo della sua posizione. Siamo o almeno sono studfo di sentire parlare per luoghi comuni, usare paroloni difficile perchè il popolo non capisce.
    La Merlino assolutamente ingiudicabile.
    Gozi è il calssico politico che dimostra come lo scollamento tra paese reale e politica credo sia ormai insanabile. Peccato Prof che si sia trattenuto con Gozi!!!!!nMinuto 39:mani in faccia sulle parole della giornalista con abitino corto: spettacolo!!!!!!!!! Adesso mi fermo, non riesco ad andare oltre: certo + difficile mantenere la calma in un dibattito simile, di fronte a certe affermazioni, poi.

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  40. Spread a 410. Btp a 5,7 bund a 1,6. Secondo me l'esplosione avverrà quando paradossalmente lo spread si riporterà sotto i 200 punti. Con i bund al 4% per via del crollo dell'export anche i tedeschi molleranno la presa. E sarà chiaramente un'esplosione incontrollata con tutti che daranno la colpa a tutti. Che cosa ne pensate?

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  41. Ho visto la trasmissione e vado un po' contro corrente.

    A me sembra un progresso.

    E' forse il dibattito più aperto e meno scontato che mi sia capitato di vedere in TV. Certo, debito pubblico/spesa etc. non se ne esce, ma almeno si discute dei problemi veri ed in mezzo ai luoghi comuni qualche elemento di novità si fa strada.

    Roberto Seven

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  42. Ammirevole la sua pazienza, disgustoso il deputato pd, penose le due signore. Sinceramente non capisco come a una persona che porta dati e studi si possa rispondere con una mancanza di contro-argomentazioni talmente palese da risultare stucchevole. Mi dispiace ma non riesco ad arrivare alla fine del video, mi rileggo il blog da capo piuttosto.

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  43. bel lavoro prof.
    Evidentemente i convegni e i dibattiti conseguenti, sono stati propedeutici.
    Sapendo come la pensa, seguendo il suo blog, e vedendola ad Agorà, mi sono scompisciato dalle risate, pensando a quanto rospacci stava trangugiando, per tenere a freno la lingua e moderare i toni.
    Poi ho capito la finezza della strategia, che se ai politici non sempre riesce e la buttano in caciara, a chi è dotato di cultura e proprietà dialettiche (ah, la cara e vecchia dialettica)riesce sempre. Nonostante il ritmo imposto da questa televisione di m......
    Complimenti ancora.

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  44. Prof l'unica mattina che non potevo vedere Agorà mi fa la sorpresa? Pensi il video me lo sono visto due volte!!!! La chicca: "Onorevole io vorrei essere di sinistra, io vorrei votare per lei ma se lei dice queste cose io non ce la posso fare..." prof applausi a scena aperta!!! Però ancora non si vuole affondare il coltello nel vero problema: quando lei ha detto chiaro che la Germania sostiene le imprese il doppio di noi e a noi chiede il rigore, Vianello ha cambiato subito argomento. (Ma perché noi le sosteniamo? Basterebbe iniziare a pagare i debiti!!!).
    E poi Gozi l'ho visto proprio sclerare appena ha nominato la Serracchiani: meno male che la reazione è lì a disposizione, da non crederci...
    Grazie

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    1. @marcus e istwine

      Mi spiace che l'on. Gozi si sia risentito quando ho citato l'on. Serracchiani, alla quale non volevo assolutamente mancare di rispetto (non sia mai: sarebbe doppia mancanza: alla donna e alla giovane). Io intendevo solo rilevare il ricorrere di questo luogo comune: "il debito (o lo spread) sono il sintomo". Potrei anche essere d'accordo, ma vorrei allora che mi dicessero qual è la malattia. E secondo me la malattia sono loro. Da qui la solidarietà di classe dimostrata (invero l'unica che certi politici siano in grado di esprimere, salvo poi lamentarsi se qualcuno parla di solidarietà di casta, cosa che non è nelle mie corde e che reputo assolutamente deteriore e demagogica, come penso di aver detto più volte: ma ti ci tirano per i capelli).

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    2. Infatti l'impressione che ho avuto è stata proprio quella di volerla difendere "a prescindere"; si credo che "solidarietà di casta" calza a pennello. E non mi è piaciuto per niente il modo: Bozi è passato dal lei al "hai un problema con la Serracchiani?" Mancava il "ti faccio sparare"!!! Comunque complimenti per il sangue freddo: prof lei si schermisce, ma è un animale da palcoscenico, se l'è cavata piuttosto bene (oserei dire egregiamente). Mi sa che la rivedremo ancora.

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    3. @Marcus

      Spero di no. Siccome una certa esperienza di palcoscenico ce l'ho, se mi rivedrete vuol dire solo che NON sono stato efficace. Non credo che i tempi siano ancora maturi per invitare uno che è efficace E conosce i dati! Ma mai dire mai...

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    4. Ha ragione, ma credo che il problema euro non si risolverà in poco tempo (purtroppo). Sull'efficacia appunto mai dire mai: basta gettare un seme, e se uno finisce qui nel suo blog argomenti per ragionare ne trova a vagoni (e oltre gli argomenti trova anche i dati!).

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  45. Los Calimeros (Fiorenzo Fraioli e Claudio Martino, di ecodellarete.net) commentano la partecipazione di Albero Bagnai alla trasmissione "Agorà" (RAI) del 20 giugno 2012: http://www.youtube.com/watch?v=DaKo3PAJEDw

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  46. Per Frank...tu dagli scandali di wanna marchi condanneresti solo gli ingannati?,magari disperati e impreparati...assolvendo la Wanna?...condanneresti SOLO il bimbo,cresciuto a suon di vippismo,elogio ai ricchi fine a se stesso,gratta e vinci e donne nude per superficialita?assolvendo il genitore?condanneresti solo i popoli occidentali (non tutti)perche influenzati sistematicamente al becero consumismo fine a se stesso,ignoranza e mancato accrescimento culturale e civile per DERIVA DEL BUON SENSO,assolvendo le ELITE che hanno in mano le leve del potere finanziario e mediatico?....se si...allora troverai in Benetazzo un maestro,perche cosi lui e',fondamentalmente un integrato alla legge del piu forte.Scegli bene le fonti informative anche per l'etica e non solo per i dati.Questo vale anche per me,intendiamoci.

    Grazie Alberto.Avrei voluto essere presente con la giusta competenza e dialettica per sbugiardare tutti gli zerbini presenti

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  47. Salve Professore,

    complimenti per la prova e per l'autocontrollo dimostrato. Non comprendo bene se è lei che mi ha plagiato, o se è il potere della conoscenza, ma quando parlano i Piddini mi vien davvero da mettere le mani nei capelli...

    Spiace che paion più svegli nel centrodestra, che un po' zoppicando sembran un po' cercar di tastar la situazione. Forse si sono accorti che in effetti, quando becchi lo scoglio, portar a fondo tutti i passeggeri non è l'idea migliore possibile.. Peccato pero'. Ironico davvero se il PD riuscisse nella titanica impresa di resuscitar Berlusconi...

    Incredibilmente mi sembrava più sveglia la Lorenzin di Gozi, spero tanto che mentisse sapendo di mentire, perchè di solito è difficile che la Lorenzin mi sembri sveglia....

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    1. Carissimo, condivido in parte il tuo giudizio, nel senso che io guardo poco la televisione, ma quando mi capitava di farlo non sono mai stato colpito in modo negativo dall'on. Lorenzin, che tra l'altro ieri in trasmissione ha espresso dubbi piuttosto pesanti sulla prof. Fornero, e fuori trasmissione ha espresso molto interesse per il convegno di Pescara. Poi voi mi direte che l'interesse è finto, che non devo farmi sedurre dalle sirene del berlusconismo (ci sarà pure qualcuno che non mi conosce e che lo dirà), che la Lorenzin il tal giorno ha detto, o che ha fatto la tal cosa, o che la sua carriera ecc. A me sinceramente non me ne frega niente. Registro il fatto che nel contesto nel quale l'ho incontrata, pur cedendo ogni tanto anch lei al luogocomunismo (debitopubblico), ha detto cose di buon senso, e non mi ha mai aggredito mentre rettificavo il mal senso altrui.

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    2. Devo ammettere che è faticoso, per cui era difficile dirlo, ma sì, ieri in effetti si è comportata piuttosto bene. Devo ammettere pure che nemmeno io seguo molto, e temo di averla vista in serate in cui il tema era il classico "PD contro PDL" in cui si parla poco di problemi, e si scambiano molte frecciatine più o meno puerili. Puo' essere questo che ha un po' falsato il mio giudizio.
      In fondo appena l'ho vista nello streaming ho pensato "ommammasantissima", invece... Son stato un po' spiazzato in positivo.

      Gozi invece non l'ho digerito...

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    3. Prof, la differenza di reazioni secondo me è che quello che ha molto da perdere è il PD: se i suoi elettori smettono di parlare come un libro stampato (come l'on. Gozi) ripetendo la lezioncina a memoria, e invece attaccano il cervello credo che del PD resti ben poco. Anche la Lorenzin probabilmente parte da presupposti errati, ma chi non ha preclusioni "a prescindere" non può non notare che "qualcosa di strano" con l'euro sta accadendo.
      Tra l'altro (introduco un filone, prof veda lei se e quando rispondere) quello che mi stupisce di più delle reazioni nei confronti dell'euro è l'atteggiamento di confindustria: è vero che a volte politicamente bisogna fare buon viso a cattivo gioco, ma qui a fare le spese di questa situazione a parte ovviamente i cittadini, ci sono anche le imprese. Quindi non capisco come non vengano mandati dei messaggi più chiari verso Monti, o comunque prese di posizione più nette. Non vorrei anche che che proprio Monti abbia annusato l'andazzo quando ha detto "i poteri forti mi stanno abbandonando" (e la prima a rispondere è stata proprio confindustria). Certo se anche gli industriali si svegliano... o non è un caso che sia proprio Berlusca ad agitarsi contro l'euro? Vedremo.

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    4. Caro prof, sorvolando sull'intrangugiabile Gozi (il PD dovvrebbe cominciare a cacciare gli ex dinkies- double income no kids- per essere preso in considerazione), Io dalla mia remota e breve esperienza parapolitica, riguardo la Lorenzin invito a diffidare: il nemico del mio nemico è mio alleato protempore - questo, a torto o a ragione è sempre stato il motto di tutti gli attori sul palcoscenico politico da tempo immemore, ed à sempre stato unicamente strumentale. Troppo facile tirar fuori un timeo danaos, parlando di (ex?) berlusconidi, ma ci scappa comunque... Mi ritrovo a riconoscere la sensatezza di Bechis, un giornalista a cui la fine (?) del Berlusconismo non ha fatto che bene...

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  48. Due i bu'aioli [sono]. La mia connessione internet che mi ha quasi abbandonato (chissè se questo arriva) e te, che non hai avvertito (così lo registravo dalla tv).
    C'è qualche animal grazioso e benigno che ha trovato una trascrizione ? (è come sentirsi raccontare il «Gomez de Sá» ma, meglio che niente).
    Lo ringrazio in anticipo.

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  49. Ha avuto anche un tono minaccioso quando il professore ha citato la Serracchiani (altra eurodeputata banalità).. senza motivo.
    Pareva come se stessero parlando sua sorella.
    La cosa che più mi dà fastidio è che il 99% di chi guarda non comprende il tono delle discussioni. Ritorno su un argomento FONDAMENTALE: Gozi parlava della cessione di sovranità ma peccato che l'art. 1 e 11 della Costituzione (non dei regolamenti condominiali!) non prevedano queste boiate!
    e sono in disaccordo (sull'atteggiamento) con il professore su questo punto: democratico non significa accondiscendente verso qualsiasi comportamento!
    se l'apologia fascista è reato, comportamenti incostituzionali come devono essere considerati? io che li considero tali NON LI TOLLERO!

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  50. cogli nel senso.. quale gruppo politico?
    il problema di fondo non è capire cosa succederà all'indomani dell'uscita dall'euro ma cosa succederà se non si esce!
    Faccio un esempio: uno ha una bruttissima malattia e deve operarsi.
    L'operazione sarà durissima e soffrirà le pene dell'inferno, con una dura rieducazione ma le speranze di guarire sono altissime.
    domanda: si opera o no?
    se si opera dopo 2 anni sarà bello vispo se non lo fa sarà all'obitorio.
    Fate voi

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  51. Da iscritto al PD farò tutto il possibile per combattere quel "faggggggiano" di Gozzi. Il passaggio sui nomi è vergognoso. Insomma, se ti chiami Padoa-Schioppa o Draghi allora dici sicuramente cose sensate. Se i dati dicono altre cose, allora è colpa dei dati. Mi sento un pò di sano Rap, così mi calmo e posso pensare meglio come incontare il "faggggggiano".

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  52. Grande prof., la sua performance è stata a mio avviso assolutamente positiva.

    Tuttavia ora viene la parte più difficile, si sa l'ambiente mediatico è una brutta gatta da pelare.
    Mi spiego meglio; come giustamente ha fatto notare in più occasioni in televisione (ma anche sui quotidiani nazionali) le persone come lei sono (o meglio erano) bandite per i motivi che sappiamo.

    Quindi credo bisognerà anche chiedersi come mai tutto questo improvviso interesse nei confronti di Bagnai. Attenzione non sto insinuando nulla in particolare, sto solo cercando di pormi delle domande anche in considerazione del riposizionamento dell'innominabile, che adesso guarda caso attacca l'euro, mentre in tutti gli anni che è stato al governo non ha mai avuto nulla da obiettare, naturalmente.

    Sul gozzo o come diavolo si chiama meglio stendere un velo pietoso.

    p.s.: Spero di poter venire al convegno, almeno per la giornata di sabato. In ogni caso in bocca al lupo

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    1. Pippo carissimo, capisco e condivido la tua perplessità, sto cercando spazi che mi consentano di essere me stesso senza usurare il mio messaggio. Dovesse restarmi solo questo blog, rimarrei qui. L'interesse di Agorà è dovuto all'uscita sul Fatto. L'interesse del Fatto è dovuto, credo, al fatto (con la minuscola) che qualcuno si è reso conto in extremis di che regalo il PD stesse facendo a Berlusconi. Io lo ho detto quasi un anno fa. Ora sono fatti loro: se verranno massacrati mi farà rabbia, ma non piangerò.

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    2. Beh, qui si son svolte spesso delle precise considerazioni sul perché si arriva in tv. Noi tutti siamo testimoni della coerenza e trasparenza di Alberto ma la mia speranza è proprio che la regola sia confermata.
      E cioè che la voce di Bagnai faccia comodo (tatticamente) anche ai padroni (una parte di questi).

      Se è così, vuol dire che una speranza c'è. Sai com'è: i lavoratori italiani sono ormai debolucci ma la confindustria tedesca un po' meno, sarebbe pur ragionevole da parte loro (dei padroni) scegliersi l'avversario più semplice.

      Prego si accomodino i signori, che DOPO si vedrà come regolare i conti :-)

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  53. http://www.linkiesta.it/debito-italia-germania#ixzz1yReUpx70

    Incredibile! Non ditelo a Oscar Giannino...

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    1. L'ho appena letto ma, non so perchè,...non mi ha molto tirato su di morale.

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    2. Caro Marco, avevo letto un articolo analogo su questo sito:http://www.ticinolive.ch/economia/debito-germania-peggio-di-grecia-e-italia-cifre-ufficiali-non-veritiere-24303.html. Chissà se è vero, cosa che mi farebbe molto piacere dopo tutti gli "insulti" ricevuti in questi ultimi mesi.....

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    3. Avrei qualche dubbio per quanto riguarda il concetto di “implicito” riferito alla spesa pensionistica. Se non ricordo male seri studiosi non approvano il modo di impostare questi calcoli prescindendo dal percorso di crescita della produttività da qui al 2050. Inoltre prescinde dai livelli di occupazione (e partecipazione al mercato del lavoro in condizioni non sub-ottimali).
      Credo che l’ impostazione “debito implicito” sia troppo statica e alla fine solo ideologica. Mi puzza un po’ anche l’insistenza sulla sanità: la vogliono tutta privata? Sono d’accordo con la Lagarde (FMI) che purtroppo questo non è un mondo per vecchi? E fra l’altro nemmeno per giovani…
      Credo che uno dei critici sia Luciano Gallino (che il prof non vuole sentire nominare per le stupidaggini che ha detto sull’inflazione. Il prof ha ragione ma credo che sui sistemi pensionistici sia molto più ferrato):

      http://dantes17.files.wordpress.com/2011/06/intervista-a-l-gallino-lavoro-e-welfare-ai-tempi-del-finanzcapitalismo-breda-locatelli.pdf

      Se qualcuno potesse dare una mano a trovare altre critiche serie, o anche a smentirmi seccamente, gli sarei molto grato.
      Un augurio al prof per il convegno e tutto il resto.
      Tito

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    4. per la cronaca l' ibt risponde così: http://it.ibtimes.com/articles/26168/20111221/germania-trucca-conti.htm

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  54. Auguri per il convegno..chissa'se mai in futuro ne facesse uno "GIU" al Nord..un abbraccio

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  55. @Pippo74
    che Berlusconi cavalchi l'onda non ci sono dubbi.. ma che lui attacchi l'euro solo per motivi di convenienza momentanea OSO DIRE DI NO!
    che spari cavolate (tipo cambio a 1500 e non a 1936,27) non ci sono dubbi!
    ma che attacchi l'euro da anni altrettanto si può dire che sia vera come cosa!
    nelle ultime settimana della sua presidenza ha criticato questo sistema monetario (anche il fatto che la popolazione ha avvertito una perdita secca di ricchezza quando siamo entrati) e ricordo benissimo le interviste.
    ne aggiungo una: il giorno in cui la disse grossa sui ristoranti sempre piena (non lo so.. so solo che la stagione estiva quest'anno è partita con settimane di ritardo! ihihih ma i locali dove si balla sono sempre strapieni), attaccò l'euro e percepì la sua totale impotenza (ricordo che allungò le mani sul tavolo strisciandole poi indietro).

    insomma, è inaffidabile ma le critiche all'euro sono ataviche.

    PS: Berlusconi con la lira stampava moneta della mattina alla sera e regalava posti di lavoro pur di non avere nessuno che gli rompeva le scatole dietro casa
    PPS: pure i poliziotti (e non scherzo) hanno manifestato dietro il cancello di Villa San Martino!

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  56. Prof, buona "prestazione" la sua, diciamo che per non avere i tempi del dibattito televisivo e per essere abituato a ben altri dibattitise l'è cavata più che egregiamente, soprattutto tenendo conto della qualità dei presenti, Bechis sembrava un GIGANTE... certo in tv non ci sono i tempi adatti a spiegare bene le cose bisognerebbe avere in mente dati e cifre semplici per rispondere immediatamente alle panzane che urlano addosso avendo cura di mantenere un eloquio secco, asciutto, sintetico e spietato comprensibile soprattutto dalla gente a casa.

    Per il resto sapremo che non varrà più la pena avere a che fare con lei quando la troveremo a ballando con le stelle in coppia con rosy bindi.
    Quando sarà una star ci deve una cena in qualità di azionisti del blog.

    Giuseppe

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  57. Buonasera prof .
    Un commento a caldo sul suo intervento ad Agora si potrebbe tradurre in un semplice applauso , per la freschezza e solidità delle sue argomentazioni .
    Ci rendiamo però tutti conto di quanto fossero in campo i pesi . Lei contro tutti , tutti a dire scemenze e lei a citare dati reali . Le piace "vincere" facile , anche se al telespettatore medio sono sicuro questo dato è sfuggito .
    La mia richiesta è partigiana : si fa tanto scalpore sulla spesa pubblica della sanità , senza dare a mio modestissimo avviso un dato fondamentale : e cioè che negli ultimi anni la spesa sanitaria esplosa è solo ed esclusivamente quella delle aziende sanitarie accreditate , private e convenzionate . Mi corregga se sbaglio .
    Se ci tolgono anche la sanità (e l'istruzione pubblica , cosa che sta avvenendo per vie traverse anche lì) siamo davvero sull'orlo del conflitto sociale armato

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    1. Ma figurati se questi invasati ideologici hanno, non l'onestà (sarebbe chiedere troppo), ma la capacità per fare un bilancio di quello che è capitato in Italia negli ultimi 20 anni con le famose esternalizzazioni dei servizi. Eppure le malversazioni e gli sprechi di cui hanno beneficiato i privati, sono sotto gli occhi di tutti, basta pensare alla sanità lombarda o alla gestione dei rifiuti a Napoli.

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  58. Che tristezza infinita il piddino che rimprovera a Berlusconi il fatto di non esser stato abbastanza berlusconiano e che immagina, anzi fogna, una grottesca Europa con la moneta comune in cui gli stati fanno a gara nel seguire delle aggressive politiche deflattive e mercantiliste. Eppure un partito di sinistra avrebbe potuto criticare aspramente al governo precedente per i tagli lineari di Tremonti, per il fatto di non aver messo in campo nessuna misura anticiclica nel bel mezzo della più grave crisi economica del dopoguerra, per l'annuncio fatto da Berlusconi di anticipare il pareggio di bilancio al 2013 e tantissime altre cose che ora mi sfuggono in questa caldissima ed afosa notte. E invece no, ha sposato l'ideologia del "debitosovranodebitosovrano" con la speranza di accappararsi qualche poltrona. Che pena infinita che mi fanno. Poi sono alquanto schizofrenici, prima sostengono quelle misure responsabili degli squilibri reali che hanno portato alla finanziarizzazione dell'economia, e poi, di fronte alle conseguenze fallimentari di tali scelte, cercano di attribuire le colpe ai cattivoni speculatori. Comunque la trasmissione era più che altro uno spot ideologico a favore della contrazione fiscale espansiva che lotta contro il debitosovrano. Tutti, chi più, chi meno, hanno ripetuto questo ritornello.

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  59. Faccio proprio fatica a considerare Sandro Gozi in buona fede: non è uno sprovveduto in tema di economia, per capirlo è sufficiente scorrere il suo curriculum e le sue pubblicazioni.

    Vi segnalo il nostro in un confronto dell'Agosto 2011 alla BBC, con un conservatore britannico e il consigliere economico del governo tedesco:

    Sandro Gozi: 'The euro crisis is like a marathon'.

    Mi ha colpito quello che dice Douglas Carswell, il conservatore britannico, al minuto 1:53 (il British English non è il mio forte, quindi correggetemi se sbaglio):

    «How bad the problem just need to get before the European panelists recognize that more Europe is not the answer? ... Eropean bond union is not going to fix it...»

    Cioè, all'incirca: «Quanto grave deve diventare il problema prima che i relatori europei riconoscano che il più Europa non è la risposta? ... i bond europei non vanno a risolvere il problema...»

    Il fatto è che i conservatori britannici, quando dicono queste cose, sono un pelo più credibili del nostro centrodestra, basti pensare che loro hanno ancora la Sterlina.

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  60. Caro Bagnai e cari amici,
    voglio solo ricordare a tutti che, nonostante gli anni, siamo ancora vittime del complesso di Mussolini (o meglio, aggiornato al linguaggio odierno, del 'complesso di inferiorità' o del 'vincolo esterno') ovvero: qualunque sia il prezzo da pagare, per dimostrare che non siamo i soliti codardi italioti traditori, dobbiamo seguire il potente di turno, fino alla rovina.
    Richiamo qui ciò che disse allora e che secondo me si applica bene anche ai nostri governanti:

    "...secondo le leggi della morale fascista, quando si ha un amico si marcia con lui sino in fondo"

    Fino in fondo, per l'appunto...

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  61. Der Spiegel questa settimana:

    (non e' mia la ricerca,non trovo la fonte,comunque interessante)

    «Con un’uscita dall’Euro e un taglio netto dei debiti la crisi interna italiana finirebbe di colpo. La nostra invece inizierebbe proprio allora. Una gran parte del settore bancario europeo si troverebbe a collassare immediatamente. Il debito pubblico tedesco aumenterebbe massicciamente perché si dovrebbe ricapitalizzare il settore bancario e investire ancora centinaia di miliardi per le perdite dovute al sistema dei pagamenti target 2 intraeuropei. E chi crede che non vi saranno allora dei rifiuti tra i paesi europei, non s’immagina neanche cosa possa accadere durante una crisi economica così profonda. Un’uscita dall’euro da parte dell’Italia danneggerebbe probabilmente molto più noi che non l’Italia stessa e questo indebolisce indubbiamente la posizione della Germania nelle trattative. Non riesco ad immaginarmi che in Germania a parte alcuni professori di economia statali e in pensione qualcuno possa avere un Interesse a un crollo dell’euro.»

    Ergo i tedeschi stanno elaborando che l'uscita dell'Italia dall'euro favorirebbe l'Italia e nuocerebbe pesantemente prima di tutto alla Germania.

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    1. l'articolo dovrebbe essere questo http://www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/euro-krise-der-euro-zone-droht-der-kollaps-a-838581.html

      dico dovrebbe perchè io il tedesco non lo parlo e google translator non ha aiutato (come al solito) quindi mi fido di chi ha riportato il link prima di me.. se qualcuno lo leggesse al volo per darmi conferma, sarebbe utile sapere che anche i tedeschi ormai lo scrivono apertamente.

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    2. Ciao Simone, anche io non sono molto bravo in tedesco però dice quello che è stato pubblicato prima di te. Inoltre ho preso conferma della traduzione da altre persone, anche se queste sostengono che la Germania non è preoccupata della nostra ripresa economica perchè sa che siamo male quindi una nostra uscita dall'ue non implica questa possibilità, perciò sono preoccupati solo per il loro possibile collasso (tuttavia questa è una loro interpretazione dell'articolo, l'articolo dice chiaramente quello riportato da Georgejefferson). Una cosa che non ho capito nel paragrafo precedente, dove parlano degli aiuti a Italia e Spagna, se ritengono che l'Italia uscirà dall'euro oppure no.

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  62. Trovato (un grazie a Gattocottero) http://www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/euro-krise-der-euro-zone-droht-der-kollaps-a-838581.html

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  63. ma pp(porc putt) nessuno s'è accorto che il caro deputato PD ha dato all'europa del "inutile propaggine asiatica" prima e dopo l'euro, (ma non durante)?
    Non serve eallapigrecoimenouno (che anche Feyneman diceva "bella, ma non l'ho mica capita tanto"), v'è sfuggita e mi tocca registrarmi ad uno dei vari gioghi informatici per dirvelo. Passi quell'epoca buia del Rinascimento ( e checcazz lo chiamano rinascimento, allora) ma questi van presi a calcinculo anche senza un Pisacane in albero genealogico. Anche (anzi specialmente) perché gli abbiam dato due bei peri (gol) stasera [28 giu], il nostro senso d'inferiorità non può che crescere (se siam più bravi a pallone, saremo ben peggio in altre cose, no?) ma saran ben affari nostri. Che me lo dicano dei fighetti parlamentari (maddeché? dell'Itaglia? Ma fatte pagà dai sguizzeri) e la passino perfino liscia (in sto covo de vipere)...

    già CDCcino, sempre vostro

    p.s.
    bravissimi tutti (santo subito in quanto martire anche senza miracoli, dopo, brutto), ma un pelo d'attenzione in più al media, ch'el massimo del minimo (e se non mi spamma mo', sta big G, c'ha bisogno di rivedere l'algoritmo)

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    1. Ma certo che me ne sono accorto, carissimo, e ti ringrazio di averlo fatto notare. Sai, io ho scritto solo un libro per Franco Angeli e un articolo per China Economic Review per suggerire umilmente che atteggiamenti come quello di Gozi sono lievemente imprecisi (e terroristici). Ma ogni tanto preferisco lasciare al piddino di turno lo spazio per qualche lieve imprecisione. Basta non dimenticarsele...

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  64. @Gabriele: il problema della sanità è il sud.. quella del nord è eccellente.
    Ma qui da noi, al Sud, tutto è pessimo e ritengo che vengano presi i nostri dati per distruggere tutto ciò di buono che c'è.
    ma siamo sempre al solito discorso che nasce con l'euro: sputare sputare sputare per privatizzare e redistribuire ricchezza dai poveri ai ricchi

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