giovedì 29 gennaio 2015

In Europa lo vedono così...


34 commenti:

  1. Ho l'impressione che in Europa non abbiano visto chi ha incontrato per primo il neo premier senza cravatta: l'ambasciatore russo.
    Altro che Zeus dietro le spalle...
    Si aprono scenari interessanti e per nulla rosei.

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  2. Ieri ho avuto la mia piccola elucubrazione mentale sulla Grecia (detta anche pippa).
    1) articolo di Krugman per iniziare http://mobile.nytimes.com/blogs/krugman/2015/01/28/thinking-about-the-new-greek-crisis/?smid=tw-NytimesKrugman&seid=auto&_r=0&referrer=
    2) a fronte della possibile crisi bancaria a cui a Grecia dovrebbe rispondere... Quanto è plausibe un accordo con la Russia, considerando le supposte radici comuni cristiano ortodosse? Hmmm non so, ho sempre pensato che in queste circostanze money talks, non le religioni.
    Cmq http://www.economist.com/blogs/erasmus/2015/01/greece-religion-and-geopolitics
    Questo credo sia stato un bluf, infatti in serata arriva la telefonata:
    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Obama-a-Tsipras-Lavoreremo-per-la-prosperita-di-Atene-c0e13b4b-f7a0-4301-8878-2bd494b8b341.html
    Insomma penso che piuttosto che lasciare la Grecia avviare degli accordi commerciali con la Russia, qualcuno la riconsegnerebbe ai colonnelli, specialmente con quello che succede in Ucraina.
    Quindi.... qual'è il gioco di Tsipras? Scavalcare la Germania e arrivare a parlare con il vero Lord?

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  3. Che la trattativa Tsipras-UE sia degna di caricatura è fuor di dubbio. Qualsiasi concessione alla Grecia rappresenterebbe un problema interno alla politica tedesca prima di qualsiasi altra considerazione di natura politica o economica a livello europeo. Personalmente l'alleanza con Anel, anziché con Potami, mi ha tuttavia colto di sorpresa (positiva anche se naturalmente con tutte le riserve e le cautele dovute al fatto che non conosco la politica greca). Ripensandoci forse i paragoni con gli altri grandi bluff della sinistra mondiale non sono totalmente calzanti: il quadro sociale della Grecia oggi è quello di Guernica. Un politico è anche un essere umano in fondo ma forse è solo un immotivato ottimismo personificato che scrive per me.

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  4. Tra la consegna della Francia (potenza nucleare) alla Marine e quella della piccola Grecia ai mattinieri con la svastica in bocca non so cosa mi preoccupa maggiormente. Forse l'Euro. Animo, che i nostri figli ci guardano.

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  5. Tsipras ha come unica possibilità di farcella quella di aver pronto un piano di uscita dall'euro ed essere stato così poco convincente da aver tratto in inganno economisti molto acuti come lei. Fuori da questa possibilità è più interessante stare a guardare cosa farà il terzo partito in Grecia.

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  6. L'assassino torna sempre sul luogo del delitto. L'euro come esorcismo. E se il posseduto muore, tanto meglio.
    A Monti preferisco i serial killer.

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  7. Come ha affermato Borghi, commentando i transfughi del M5S:

    "Se uno ti tradisce è colpa sua, se due ti tradiscono probabilmente è colpa di entrambi, se ti hanno tradito in 3 è colpa tua".


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  8. Quanto ci metterà il bluff Tsipras a prostarsi ai diktat che arriveranno da Bruxelles?

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  9. il capitalismo flessibile e precario è per sua stessa natura “giovanilistico”.

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  10. Faccio davvero fatica a capire come un uomo, che ha occupato certe posizioni, possa arrivare a calpestare a tal punto la propria dignità mentendo in questo modo.

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    1. L'aspetto meraviglioso è che, diradato il fumo dell'evacorruzione, con giri montiani di parole dichiara che la colpa è dell'euro.

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    2. La SStoria è piena di Pètain...il bisogno di mentire quando è così sistematico denota una scarsissima autostima, un immagine di sè di profonda sfiducia,per cui non ci si accetta per come si è realmente.
      Perciò ha fatto quello che ha fatto col suo governo e difenderà il suo operato fino a che non finirà anche lui nella ghiaccia del Cocito (Dante).

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    3. Qui non si tratta di capire o meno, le parole di Monti, chiedono vendetta davanti agli uomini e a Dio. Se Mario Monti è italiano io oggi mi vergogno di appartene alla sua stessa specie, anche leggendo i commenti all'articolo.

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    4. credo che le abbia occupate proprio perché mentiva in questo modo, e lo faceva in modo tanto sobrio che nessuno voleva capirlo. Per atteggiamenti del genere nel nostro vernacolo per indicare la furbizia usata per scopi usiamo la parola "cazzimma", quando poi vogliamo esprimere il superlativo del concetto l'espressione è "cazzimma africana" che denota però un risvolto un po' razzista che si era andato perdendo. Comunque riporto da http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/cos-cazzimma "In conclusione: cazzimma è un termine dialettale napoletano che, da un probabile precedente significato letterale di ambito fisiologico, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso è passato ad indicare, per traslato, un atteggiamento opportunistico o prevaricante, sempre e comunque mirato a danneggiare, a coartare o a sopraffare gli altri. Il successo e la diffusione di questo dialettismo (e dei suoi derivati, come cazzimmeria e cazzimmuso) nell’italiano regionale della Campania (e forse di qualche regione vicina), anche in opere di carattere artistico e letterario, è stato senz’altro favorito dal fatto che in italiano non esiste un sinonimo esatto e univoco di cazzimma. Ma se la parola resta senza dubbio un regionalismo, il significato che trasmette è, come fa notare ancora Pino Daniele, fin troppo comune "in una società come la nostra, dove certe volte il diritto diventa un optional e anche se non sai fare niente, puoi andare avanti con la cazzimma".

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    5. Intima analisi che credo di condividere: esistono politici di professione che avrebbero fatto questa scelta di vita in assenza delle caratteristiche di cui sopra?
      Al di là di questa analisi che coinvolge non solo i politici ovviamente, ma loro hanno l' aggravante di giustificarsi dietro ad un interesse generale, la prima sensazione che mi ha suscitato questa vignetta sono lacrime. Poi rimane solo la voglia di vivere e di lottare, qui. Fuori da qui non c' è speranza di verità, quindi di vita. Bellissima la citazione di Velo di Maya di un frammento della Bhagavadgītā (post "Germania e Grecia nel giorno della memoria"). E' rimasta indelebile nel mio cuore.

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    6. Per me Monti è convinto. Intendo convinto in modo stabile, a differenza del mentitore naturale che crede sempre in ciò che racconta ma cambia continuamente idea.
      E' ancora convinto che la Grecia sia stata un grande successo, al massimo un po' guastato dal ritmo incalzante imposto dalla Troika, ma in sostanza un lavoro ben fatto.
      Lui è un veterinario e stabilisce che una parte della mandria deve essere abbattuta, per ottime ragioni. Non si diverte, ma non ha dubbi: si doveva fare, si è fatto, i suoi pari lo ringrazieranno.
      Il bestiame è bestiame.
      Solo non ho mai capito perché a suo tempo si sia detto deluso dal misero risultato alle elezioni politiche: forse vorrebbe anche che il bestiame lo amasse.

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    7. Sta toccando il fondo. Propaganda eurista al 100%. Renzi che avrebbe cambiato verso alla EU e' tragicomico.

      Quando fa le interviste alla CNN pero' dice le cose come stanno.

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  11. Il Prof. Sapir la vede cosi':

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1800016/eurozona/germania-ha-una-sola-scelta-spingere-grecia-a-fare-default.aspx

    Sara' la Germania a scegliere il minore dei due mali?

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  12. Noto che gli è scappato un Euro. In maiuscolo... :-)

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  13. Io dico che non tradirà.
    Ne riparliamo fra pochi mesi e scopriremo chi ha parlato a vanvera.

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    1. Solo un dettaglio, apparentemente insignificante: non potremo scoprirlo, perché tu non ci metti la faccia, come faccio io, e quindi sei il niente. Dico a te quello che dico ai troll: quanto ti protegga l'anonimato dipende da chi hai contro.

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  14. Un braccio di ferro dall' esito già scritto, purtroppo per il popolo greco. E lo schizzo (perdonatemi la citazione) dello spread sui titoli del debito pubblico greco è solo la premessa di quello che accadrà in seguito. La corda al collo della troika si stringerà sempre di più, ed in modo direttamente proporzionale alla eventuale ripresa dei consumi, determinata dal peggioramento ulteriore del debito commerciale estero. Con buona pace di tutti i sostenitori italiani di Tsipras e degli appellisti de sinistra.

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  15. Prof., le sue previsioni coincidono in parte con quelle dell'Economist:

    http://www.economist.com/news/leaders/21641200-syrizas-win-could-lead-grexit-it-should-lead-better-future-euro-go-ahead?fsrc=scn%2Ffb%2Fwl%2Fpe%2Fcp%2Fgoaheadangelamakemyday

    “Hence this newspaper’s solution: get Mr Tsipras to junk his crazy socialism and to stick to structural reforms in exchange for debt forgiveness—either by pushing the maturity of Greek debt out even further or, better still, by reducing its face value. Mr Tspiras could vent his leftist urges by breaking up Greece’s cosy protected oligopolies and tackling corruption. The combination of macroeconomic easing with microeconomic structural reform might even provide a model for other countries, like Italy and even France.”

    Poi però mi tocca leggere:

    “Hence the second, disastrous outcome: Grexit. Optimists are right that it would now be less painful than in 2012, but it would still hurt.
    In Greece it would lead to bust banks, onerous capital controls, more loss of income, unemployment even higher than today’s 25% rate—and the country’s likely exit from the European Union. The knock-on effects of Grexit on the rest of Europe would also be tough.”
    All'inizio pensavo che quel it would still hurt, fosse riferito alla Grecia. E mi sono detto "bravi ragazzi questi dell'Economist, sono preoccupati per le sofferenze dei Greci".

    Pero credo che il senso sia questo “Adesso la Grecia non è più un problema cosi grave, se esce si può causare dei problemi, ma sempre meno che nel 2012. Per il momento la cosa ideale è che Tsipras non rompa le scatole ad accetti un compromesso al ribasso. L'articolo finisce con questa chiosa finale:

    “It is hard to see how the single currency could survive in such circumstances. And the biggest loser if it did not would be Germany itself.”

    Credo di capire che quello che vogliono è solo comprare tempo perché il sistema finanziario tedesco sia completamente risanato. Forse per quello Tsipras gli va pure bene. I greci nel frattempo possono continuare a morire. Loro non hanno fretta.

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    1. C'e' una cosa che non capisco; dai grafici che ho visto, la Germania non e' piu' esposta alla Grecia, molto di meno rispetto al passato. Ergo, se la Grecia uscisse non farebbe del male al loro sistema finanziario. Poi via MES i Greci hanno ricevuto tanti soldi anche da paesi in crisi come il nostro, quindi i Tedeschi hanno gia' scaricati parte del peso sugli altri membri dell'eurozona.
      Quindi perche' tutto questo casino? Perderebbero, eventualmente, "solo" i soldi prestati via MES, o c'e' qualcosa che mi sfugge? Certo, sono tanti soldi, ma niente rispetto al 2011-2012, o no?

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    2. Il rischio per la Germania è quello di effetti di emulazione che potrebbero conseguire alla caduta del dogma dell'irreversibilità. Ma anche loro sono in un vicolo cieco: se fanno concessioni, gli altri chiederanno "perché ai greci sì?" Se li lasciano uscire, gli altri si chiederanno "perché noi no?"

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    3. La grecia non è un problema per l'EZ o la Germania, ma la spagna si.

      Ogni concessione che il fogno di brüssel fa alla grecia, potrebbe fare esplodere il partito podemos spagnolo è li le cose potrebbero complicarsi o andare fuori controllo.



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    4. Ora è meno esposta, ma non completamente. La Merler dà un quadro della situazione su Il Fatto Quotidiano. Resta la più esposta dell’area euro, oltre a tutte le altre conseguenze.

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  16. In effetti...e' l'unica spiegazione logica; grazie! In fin dei conti e' quello a cui accennava Sapir: sara' la Germania, che e' tra l'incudine ed il martello, a decidere il male minore, che potrebbe essere (lo voglia Iddio o chi ne fa le veci) ....quello che noi auspichiamo da anni

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  17. Anche per la Grecia comunque è tutta colpa della Russia:
    http://www.reuters.com/article/2015/01/29/us-ukraine-crisis-idUSKBN0L22B720150129
    altro che scenari impensati e alternativi.

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  18. Prof, come inquadra l'avvicinamento della Grecia alla Russia ?

    Putin ha tutto l'interesse a spaccare l'Europa e gli costerebbe relativamente poco aiutare la Grecia in cambio di una sua uscita dall'UE.
    da http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-29/la-grecia-tsipras-rompe-fronte-europeo-russia-nasce-asse-putin-212811.shtml?uuid=ABxKXOmC :

    [...] La Grecia non ha ancora avanzato alcuna richiesta, ha precisato il ministro di Vladimir Putin, ma «se lo facesse lo prenderemmo sicuramente in considerazione». Un segnale importante di disponibilità per aiutare l'alleato greco. [...]

    Penso sia una novità che può avere risvolti interessanti no?

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