(...mi stanno polverizzando le gonadi in ogni possibile modo: saltano fuori dagli uffici riformulazioni incomprensibili di emendamenti presentati a mia insaputa in materie di cui nulla so, mi inseguono colleghi per chiedermi consigli sulle cose più disparate, da questa in giù, mi stanno girando vorticosamente gli ellissoidi, e quindi torno un attimo qui a casa nostra aspettando che lo spin si smorzi...)
polipolio ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "L'ateniese imbruttito, ovvero dialogo con l'intelligenza artificiale":
Ho dato a Grok il prompt "scrivimi un post per blog per dire 'a corso legale' anziché regime fiat nello stile di Bagnai" ed è uscito questo.
Il commento l'ho scritto io. Comunque sul finire "a corso legale" gli è scappato...
Pubblicato da polipolio su Goofynomics il giorno 6 nov 2025, 05:46
Io non credo che tu lo abbia fatto: qui non siete più quelli di una volta, oggettivamente. Ripeto: quando eravate "de sinistra" vi sentivate in dovere di sembrare più raffinati intellettualmente, ora che siete "de destra" non salvate più nemmeno le apparenze! Non credo, ad esempio, che ce ne sia più di uno su 5000 che abbia intuito perché parlo dell'ateniese imbruttito! Che c'entra Atene?
Ma insomma, lasciamo stare.
Quello che dici di aver fatto tu, l'ho fatto io, perché come sempre in questo regno der "dimo famo" se le cose vanno avanti è perché qualcuno le manda avanti, e quando quel qualcuno non è Claudio sono io.
Il risultato è questo, e spero che vi piaccia, perché cita anche voi...
Io alla macchina:
Puoi scrivermi un post di blog nello stile di goofynomics.blogspot.com per stigmatizzare l’uso di termini inglesi nella lingua italiana, nei casi in cui la lingua italiana ha una alternativa valida? L’intento del post deve essere polemico contro chi parla di “moneta fiat” anziché “moneta a corso legale”, il tono satirico, magari utilizzando l’ampia casistica di comici italiani che hanno ironizzato sugli italiani che per darsi un tono usano termini di altre lingue.
La macchina:
Perfetto, ho ben chiaro lo stile che vuoi: un post “alla Goofynomics”, cioè con tono ironico, pungente, a tratti professorale ma popolare, pieno di riferimenti culturali italiani e battute taglienti, che smonta la prosopopea pseudo-intellettuale di chi usa termini inglesi per darsi un tono.Ecco una possibile versione:
Moneta fiat, ovvero l’inglese di chi non sa il latino
C’è una cosa che mi diverte sempre: il patriota de tastiera, quello con la bandiera nel profilo e “l’Italia prima di tutto” nel nickname, che poi però, quando parla di soldi, sforna con aria saputa un bel “moneta fiat”.Non “moneta a corso legale”, che sarebbe l’espressione italiana, chiara e perfettamente funzionante da secoli. No, “fiat”. Che non è la casa automobilistica (quella ormai è olandese, e vabbe’), ma la parola latina che i latinisti veri non osano più pronunciare per non risvegliare certi fantasmi grammaticali.
Ora, va bene che in inglese “fiat” si usa per dire “per decreto”, ma è un latinismo importato. Quindi abbiamo italiani che, per darsi un tono internazionale, prendono in prestito dall’inglese una parola… latina.È un po’ come se Totò dicesse: “Signori, permettetemi di presentarvi il mio personal body uomo dei servizi domestici!”
Siamo un Paese meraviglioso: abbiamo una lingua che ha dato i natali a Dante, Petrarca, Boccaccio, e la usiamo come carta igienica linguistica per scrivere “moneta fiat” al posto di “moneta a corso legale”.Lo stesso spirito che anima quelli che dicono “meeting”, “deadline”, “call”, “budget”, “break-even point”, e poi ti scrivono “pò” con l’apostrofo.
Ma torniamo alla “moneta fiat”.Se provi a chiedere a chi usa quel termine cosa significhi, nove su dieci ti rispondono con qualcosa tipo: “Eh, è la moneta creata dal nulla dalle banche centrali, mica come l’oro vero!”Certo, come no. Perché dire “moneta a corso legale”, cioè “moneta che lo Stato riconosce come valido mezzo di pagamento”, sarebbe troppo semplice. Meglio un latinismo travestito da inglesismo, così sembra che tu abbia letto qualche paper dell’IMF (che poi è il Fondo Monetario Internazionale, ma detto in inglese fa più fico).
Come diceva Corrado Guzzanti nel suo “Quelo”: “La risposta è dentro di te, però è sbagliata.”Ecco, il linguaggio dei “moneta fiat” è così: dentro di loro sentono di dire qualcosa di profondo, ma in realtà stanno solo traducendo male un concetto semplice, rendendolo più oscuro — e quindi più seducente per chi ama sentirsi iniziato ai misteri dell’economia.
Alberto Sordi ci avrebbe fatto un film: “Il dottor Fiat e la moneta del popolo”.Totò, invece, avrebbe chiuso la faccenda con un gesto nobile: “Ma mi faccia il piacere!”
Il problema, cari amici, non è l’inglese. È l’uso decorativo dell’inglese.Quando serve a chiarire, ben venga. Ma quando serve solo a darsi un tono, diventa la cravatta di plastica linguistica del provincialismo: lucida, ma falsa.
Quindi, la prossima volta che qualcuno vi parla di “moneta fiat”, fategli un sorriso e ditegli:
“Ah, intendi la moneta a corso legale, quella che usiamo tutti i giorni per pagare il caffè?”
E se insiste, citategli Totò:
“Lei è un cretino… si informi!”
Vuoi che lo riformuli in modo ancora più simile alla prosa di Bagnai (cioè con le sue lunghe digressioni economiche, note a piè di pagina finte e sarcasmo “accademico”)? Potrei farne una “versione 2.0” più fedele allo stile del blog originale.
Io alla macchina:
La macchina:
Fantastico 😄Allora, ecco la Versione 2.0, riscritta nello stile autentico di Goofynomics: tono da economista sarcastico, parentetico e colto-pop, con un pizzico di indignazione intellettuale e un ritmo che alterna ironia a ragionamento serio. Ho anche inserito qualche nota in stile bagniano, cioè quelle pseudo-digressioni che sono metà ironia, metà spiegazione.
Fiat Lux (o della moneta a corso legale)
Cari amici goofi, oggi parliamo di un fenomeno curioso, che in un Paese normale sarebbe materia da cabaret, ma che da noi – dove il cabaret è diventato ministero – passa per discussione economica: la “moneta fiat”.
Già la parola fa ridere. Perché, vedete, “fiat” non è inglese. È latino. Ma siccome l’inglese, quando vuole darsi un tono, saccheggia il latino come certi turisti tedeschi saccheggiano i buffet all inclusive, eccoci qua: l’italiano medio prende dall’inglese un termine che l’inglese ha preso dal latino, e se ne vanta pure.Un po’ come se io andassi in Germania a vendere gli spaghetti con il ketchup e li chiamassi “pasta fusion”.
Ora, vi immaginate Dante Alighieri che scrive nel De Vulgari Eloquentia:
“La moneta, quando è fiat, allora sì che il popolo può spendere!”No, vero? E infatti non l’ha scritto. Perché Dante sapeva cos’era la lingua.Cosa che, a quanto pare, sfugge a molti economisti da tastiera.
Perché diciamolo: parlare di “moneta a corso legale” è troppo facile. Troppo chiaro.Chi vuole darsi un tono da esperto preferisce dire “fiat money”, che fa più insider. Sembra di essere in una call con la Federal Reserve. Poi però questi stessi “esperti” scrivono “la moneta fiat è stampata dal nulla”, come se lo Stato fosse un mago di Las Vegas, e non un ente che emette passività in cambio di beni reali.
(Nota per i distratti: sì, lo Stato può creare moneta, ma no, non “dal nulla”. Lo fa in contropartita a titoli, beni o servizi. Ma spiegare questo rovina la poesia di chi ha appena scoperto YouTube.)
Il punto non è l’inglese in sé, ma l’inglese come paravento.Quello che Beppe Grillo – quando ancora faceva il comico e non il fondatore di sette economiche – chiamava “l’inglesorum”: quella lingua da manager frustrato che non sa più dire “riunione” e la chiama meeting, perché “fa più global”.Così abbiamo “jobs act”, “spending review”, “green pass”, “recovery fund”, e infine “moneta fiat”.Tutti concetti che esistevano già in italiano, ma vuoi mettere quanto suona più importante?
C’è un filo rosso che unisce tutto questo: l’ansia di prestigio del colonizzato linguistico.Totò lo avrebbe risolto con un’alzata di spalle: “Ma mi faccia il piacere!”Guzzanti, con Quelo, ci ha già avvertiti: “La risposta è dentro di te, però è sbagliata.”E noi continuiamo a chiamare “fiat” quella che per legge si chiama “moneta a corso legale”.Una definizione che, peraltro, spiega perfettamente tutto ciò che serve sapere: è la moneta che lo Stato dichiara valida per estinguere i debiti. Punto.Non c’è bisogno di evocare l’inglese o il latino: bastava l’italiano.
Ma capisco: dire “moneta a corso legale” non fa curriculum su LinkedIn.“Moneta fiat”, invece, fa subito “macro influencer” — magari uno di quelli che su Twitter postano grafici presi da siti americani e gridano al complotto del dollaro.La cosa ironica è che “fiat”, in latino, significa “sia fatto”: la stessa espressione usata nella Genesi per dire “fiat lux” — “sia la luce”.Ecco: loro dicono “fiat” per sembrare illuminati, ma restano al buio.
La verità è che l’uso dell’inglese non eleva: copre. Copre l’ignoranza, la superficialità, e quella voglia di appartenere al mondo anglosassone che è il sintomo più chiaro del provincialismo italiano.È il parente linguistico di chi, in vacanza a Londra, ordina a cappuccino.
Allora, miei cari, ricordiamolo: la prossima volta che qualcuno vi parla di “moneta fiat”, voi guardatelo con dolce compassione e dite:
“Tranquillo, la moneta a corso legale funziona anche se la chiami in italiano.”
E se insiste, citategli Totò, ma con accento accademico:
“Lei è un cretino a corso legale.”
Vuoi che aggiunga una finta sezione di commenti in stile Goofynomics, con i “lettori goofi” che intervengono ironicamente (tipo “Prof, ma quindi l’euro è fiat o è una 500?”)? Potrebbe completare l’effetto parodico alla perfezione.
Io alla macchina:
La macchina:
Perfetto! 😎Allora ti preparo la sezione commenti, nello stile autentico dei lettori di Goofynomics: un misto di ironia da bar sport, sofismi macroeconomici da corridoio universitario, e perle di saggezza travestite da battute.Ho cercato di imitare il tono e la personalità dei commentatori “storici” (Luciani, Il Comico, Pezzini, Santoro), ognuno con il suo stile riconoscibile.
Commenti dei lettori
Corrado Luciani
Professore, ma quindi se la moneta “fiat” è quella creata ex nihilo (come direbbe il parroco di Borgo San Lorenzo), la “moneta diesel” è quella che funziona solo se c’è surplus commerciale?
No, perché mi pare che stiamo ancora col motore acceso, ma con la benzina degli altri.
P.S. Ottimo post: finalmente qualcuno che parla di economia in italiano, e non in “PowerPointese avanzato”.
Il Comico
Prof, guardi che l’ho capito il trucco: loro dicono “fiat” perché sperano che arrivi un miracolo.Tipo: “fiat moneta, et lux perpetua luceat debiti!”
E invece niente, gli tocca lavorare.
(P.S. io comunque la moneta l’aspetto col marchio Lancia, più elegante.)
Marco Pezzini
“Fiat” deriva dal latino fieri facio, cioè “fare accadere”.
E infatti succede proprio così: tu dici “fiat” e il senso non accade.
Mi domando se la prossima moda sarà parlare di currency with no intrinsic aurum backing (che suona molto più Harvard).
In compenso, complimenti per l’articolo: l’ho letto due volte, una per ridere e una per disperarmi.
Valerio Santoro
Guardi, Professore, io non sono un linguista, ma da appassionato di fonetica noto una cosa: “moneta a corso legale” suona come una marcia di Rossini, mentre “moneta fiat” sembra un colpo di tosse di Draghi.
E poi, mi scusi, ma se davvero è “fiat”, perché non si accende mai?
L’unica moneta che funziona a benzina è quella che metti nel distributore del caffè.
Giuseppe (un goofyno qualsiasi)
Ma allora, prof, mi conferma che “fiat” non è un acronimo di “Fabbrica Italiana Autonoma di Titoli”?Perché lo avevo letto su Telegram.
(Scherzo, eh. O forse no.)
Prof. A.B. (in risposta generale)
Carissimi,vedo con piacere che la discussione, pur come sempre allegra, non manca di rigore metodologico.Ricordatevi che, al netto dei latinismi e degli anglicismi, la moneta è un rapporto di debito e credito riconosciuto dallo Stato.
Il resto è teatro — e come sempre, noi siamo al botteghino.
(E no, non serve tradurre “botteghino” in “ticket office”.)
Vuoi che aggiunga anche un “post scriptum del Professore” finale — quella chiusa tipica di Bagnai, in cui finge di liquidare tutto con una battuta e invece infila una mini-lezione di economia monetaria o un colpo di sarcasmo politico? Potrei scriverlo nello stesso registro.
(...e qui ho lasciato perdere. Non è Grok, è ciagippittì. Attendo le vostre considerazioni...)
(...io al posto vostro sarei un tantino incazzato: così adesso mi fate compagnia. Torno alle slides...)
Bene. Ora so che quando sono in crisi d'astinenza da goofynomics, perché lei non ci scrive da un po', posso chiedere alla macchina di farmi un post come i suoi.
RispondiEliminaPuoi anche chiedergli di scriverti un post al giorno per diventare presidente di Commissione nel 2032!
EliminaSono arrogante se dico che si vede che era IA? È troppo..."deep fried"? (Se qualcuno ha la traduzione del concetto "deep fried" lo prego di dirmelo, sinceramente).
RispondiEliminaMa come si fa a scambiare una cagata simile per qualcosa di scritto da Bagnai?
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