mercoledì 20 novembre 2024

Gli accopp(i)amenti giudiziosi: tragicommedia in due atti

Gli operatori informativi


Gli operatori sanitari




 (...scioperi dei medici nel 2012 ne ricordate? Io no. Questo che cosa significa? Non saprei dirvelo. Certo, se le professioni giornalistica e medica - e anche un'altra che non cito per carità di patria - si sono screditate, la colpa non pare essere tutta del destino cinico e baro: ci hanno messo del loro, e pesantemente! La faziosità nel sostenere chi avrebbe distrutto il Paese semplicemente perché si pensava che potesse sbarazzarli di un avversario politico ha avuto conseguenze per tutti. Anche i giornalisti, anche i medici hanno segato il ramo su cui erano seduti. Ora nessuno gli crede più, ma si può sempre aggiungere al discredito il ridicolo: basta mettere i dati in prospettiva, e la riflessione sorge spontanea: o stavano troppo bene prima, talché, quando la spesa sanitaria si è arrestata per un decennio, in fondo questa purga non li ha troppo debilitati, o vedono il mondo al contrario, talché ora che la spesa ha ricominciato a crescere, a loro sembra che stia calando. Altre spiegazioni non so darmele. Che peccato quando istituzioni in cui vorremmo avere fiducia, o peggio ancora in cui siamo costretti ad avere fiducia per mancanza di alternative, si fanno strumentalizzare da una parte politica! Poi ci si lamenta della perdita di fiducia e di rispetto dei cittadini! Ma considerando come i giudici di sinistra trattano gli imputati di destra, perché un paziente di destra dovrebbe fidarsi di un medico di sinistra, soprattutto se un giornale di sinistra invece lo esorta a fidarsi - e a quel punto fuggire a gambe levate diventa l'unica strategia razionale! La faziosità cattiva e sciocca del PD ha lacerato il tessuto sociale e istituzionale del Paese in un modo difficilmente ricomponibile e le querimonie postume dei medici PD-diretti sui tagli alla sanità sono solo la punta di un iceberg che in realtà è uno Scheissberg...)

(...la fonte dei dati sulla spesa sanitaria è riportata qui, quella dei dati sul Pil è riportata qui...)


70 commenti:

  1. Sicuramente c’è una forte politicizzazione, come in tutti settori: gli scioperi di trasporti, scuola, amministrazione, ecc, sono usati come arma di opposizione ai governi di destra, esattamente come certe sentenze. Va detto però che la sanità pubblica sta scontando gli effetti di medio periodo di questi tagli decennali. Questi sono andati a deteriorare la situazione anno dopo anno. Il leggero aumento non può invertire la tendenza complessiva ed evitare la perdita di fiducia degli operatori. In modo analogo, gli ingenti investimenti del PNRR in tecnologie sanitarie, se si innestano su un tessuto organizzativo disfunzionale, non permettono di ottenere quel miglioramento atteso di produttività e qualità del servizio, restando il sistema imprigionato in un circolo vizioso.

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    1. Perdonami, probabilmente vuoi dirmi che un medico non è tenuto a saper leggere una serie storica macroeconomica come io non sono tenuto a saper leggere un elettrocardiogramma, o, per proseguire nella plausibile metafora, che un medico può, senza detrimento del suo valore professionale, ignorare la base dati COFOG come a me, per l’abilitazione da ordinario, non hanno chiesto come si attaccano gli elettrodi. Questo ci sta. Ma se un elettrocardiogramma diventa piatto non ci vuole un PhD in medicina, e se il tracciato della spesa sanitaria diventa piatto non ci vuole un PhD in time series analysis. Io sto dicendo che la “distrazione” dei medici (rectius: dei loro caporioni) verso un fenomeno che NON è stato lento e progressivo, ma brusco e immediato, può avere solo due spiegazioni razionali: (1) o prima, nella fase di spesa nominale crescente, si sprecava molto, e quindi per qualche anno c’è stato modo di convivere con questo attacco violento, che quindi in qualche modo era anche legittimo; (2) oppure i medici (rectius: i loro caporioni), come gli ingengngnieri, appartengono a quel ceto medio-borghese di idiots savants scientisti che il PD ha saputo egemonizzare (sintesi: leggono Repubblica e il Sole 24 Ore) e quindi sono andati lieti e festosi incontro ai tagli per meri motivi ideologici, credendo che fossero la cose giusta, perché also sprach PDustra. In attesa che tu mi proponga una terza o quarta spiegazione, o una combinazione convessa di queste, ti dico che a me convince più la seconda perché spiega bene anche alcuni comportamenti della professione (rectius: dei loro caporioni) durante la pandemia, comportamenti che ricordiamo e che in Commissione COVID stanno resistendo a un evidente tentativo di riscrittura della storia proposto dagli stessi medici (rectius: dai loro caporioni), come quel conte Mascetti che voleva spiegare a me cosa sia una peer review…

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    2. Ah, un’altra cosa: scusami se te lo dico, ma “ingenti”, come “lauti”, è un marker più efficace del PSA. Fatti guardare da uno bravo (a trovarlo!). 😉

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    3. ***il PD ha saputo egemonizzare***
      Si ha realizzato la famosa "egemonia culturale" trasformando ogni "categoria" in una "consorteria" in cui non può aver parte che non è "consorte".
      Quindi ora TUTTE "le categorie" seguono "le indicazioni" del PD.
      D'altronde in Italia "l' humus" era favorevole, noi non abbiamo mai superato "l' età comunale".

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    4. Caro passavo diqui, questo mi sembra un commento di qualità superiore al tuo per comprendere che cosa si intenda per capacità di egemonia culturale.

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  2. Il recupero della fiducia in determinate categorie e istituzioni sarà lento e difficile, un danno enorme per tutti.
    Mentono e lo sappiamo, almeno chi la frequenta, da quando è stata aperta questa casa; conferme ne abbiamo di continuo, ogni giorno.
    Non sto seguendo molto i lavori della commissione covid, ogni tanto qualche passaggio quando riesco.
    In uno di questi ho avuto conferma di un ricordo di quei giorni terribili, riportato credo da un militare, quello dei camion militari per il trasporto dei feretri su cui veniva caricata una sola salma ogni mezzo, per inscenare un lugubre corteo apparentemente (è questa la spiegazione che si è dato il testimone) per impressionare il pubblico.
    Se veramente sono arrivati a tanto non esiste più alcun limite, ma anche se questo episodio fosse stato mal interpretato non mancano certo esempi a sostegno del fatto che la menzogna è ampiamente abusata per fini politici con complicità nota dei media ai quali si continua a dare troppo credito nonostante le evidenze.

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    1. Non comincerò a curarmi con le erbe o coi cristalli, ma dopo uno sciopero che ha una simile base fattuale guarderò con minore dileggio chi lo fa, perché è comunque inquietante l’idea di affidarsi a una categoria che dà plateale prova di essere intimamente ideologizzata o scarsamente razionale. Devo dire che questo sciopero che ignora i dati è perfettamente coerente con alcuni dolorosi aneddoti che hanno colpito miei amici cari negli ultimi mesi. Insomma: se uno non sa leggere quella serie storica, non è strano che non veda un tumore in una TAC.

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    2. Io non sapevo che ci fosse una singola bara in ogni camion. Gli intenti della lugubre cerimonia mi erano piuttosto chiari (so riconoscere una narrazione quando la incontro: ne ho fabbricate parecchie anch’io) e quindi quella pagina l’ho scorsa superficialmente. Saperlo avrebbe solo confermato ciò che era evidente. Che pericolo poteva rappresentare un corpo inerte in una bara sigillata? È questa volontà palese e pacchiana di costruire una narrazione che ha alterato il rapporto di fiducia fra i cittadini che ancora non avevano capito di vivere nel Truman show de Leuropa che dà Lapace e le istituzioni.

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  3. Secondo me l'errore più grande che si possa fare - e che si sta facendo in ampie fette della popolazione - è quello di credere che due decenni di mancanza di investimenti, di blocco delle assunzioni nel pubblico e di riduzione della spesa pubblica in ogni ambito, possano essere recuperati in pochi anni.

    Se ti sei fermato per vent'anni, per ripartire ci vogliono almeno vent'anni.

    Questo governo ha decisamente invertito la rotta, ma per vedere i risultati non basterà una legislatura.
    E purtroppo, la mancanza di risultati evidenti - al di là dei grafici che oggettivamente mostrano una controtendenza - potrebbe portare la gente a pensare: "Ecco, non è cambiato nulla, sono tutti uguali, la prossima volta ri-voto a sinistra o il partito zerovirgola con capo carismatico".

    Poi ci si mettono anche personaggi come Musk a dire che devono tagliare gli sprechi e la burocrazia, e il pranzo è servito per le elezioni 2027.

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    1. Concordo. E infatti il nuovo gatekeeper (full metal PUDE) è già a bordo campo che scalda i muscoli… 😉

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  4. Credo che non ci sia meglio di una comunicazione ansiogena e terrificante, come ci fu allora (e oggi su altri argomenti), per isolare gli individui.

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    1. È così, naturalmente, ed era intenzionale: si voleva, ma in realtà si vuole sempre, evitare che dall’interazione, dallo scambio di esperienze, dal reciproco conforto, nascesse una lettura più equilibrata della realtà, o semplicemente la possibilità di una resistenza “di classe”, consapevole.

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  5. Sarà semplicistico, alcune categorie hanno capito dove tirava il vento del potere e si sono adeguate per opportunismo e oggi è lo stesso. Tranne alcune rare eccezioni e per mia esperienza, che conta il giusto, sono categorie che non hanno quasi mai nascosto la loro superiorità. Nel caso dei medici un rapporto di sudditanza psicologica malsana. Grazie.

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    1. C’è anche un dato psicologico da considerare: non è semplice decidere sulla vita delle persone. Dire a un altro uomo che sta per morire, o decidere di non dirglielo, dire a un altro uomo che resterà chiuso dentro per anni, è un’operazione che non credo sia effettuabile in scioltezza, e che necessariamente ti porta a rivestirti di una corazza di disumanità, per motivi comprensibili e in parte condivisibili. Poi, naturalmente, ci sono poche persone eccezionali che riescono a resistere allo stress con più, anziché meno, umanità. D’altra parte, non è un caso se le tre professioni che oggettivamente possono distruggere la vita di una persona stanno acquistando nell’opinione pubblica la considerazione di cui prima dell’eversione della feudalità godeva l’exécuteur des hautes oeuvres (gli eufemismi non sono un male specifico del nostro tempo).

      Resta aperto il tema degli interessi economici individuali e collettivi.

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    2. Dal 2020 i medici hanno in effetti scalato posizioni verso il basso, eguagliando giornalisti e magistrati fra le categorie collocate in fondo a tutte le classifiche di credibilità. E' francamente difficile oggi fidarsi di un medico sapendo che potrebbe essere fra i molti che hanno ignorato i loro doveri deontologici per obbedire a protocolli assurdi
      e dannosi per i pazienti ed hanno avallato l'obbligo di iniettarsi un farmaco non sperimentato. E, a proposito di insensibilità umana e professionale della classe medica, segnalo che, per quanto incredibile possa sembrare, ancora oggi, a fine 2024, negli ospedali, chi muore essendo positivo al covid (perchè ancora si fanno i tamponi) riceve lo stesso trattamento del periodo pandemico: il corpo viene chiuso immediatamente in sacchi e inserito in bara sigillata, senza alcuna possibilità per i parenti di poter dare un ultimo saluto. Ciò, pare, in base a un regolamento sanitario introdotto nel 2021 e tuttora vigente (fonte Byoblu del 20 novembre).

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    3. I fatti che riferisci mi sembrano veramente incredibili. Chiederò a Claudio e poi eventualmente farò interrogazione al ministro.

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  6. No man is an island,
    Entire of itself.
    Each is a piece of the continent,
    A part of the main.
    If a clod be washed away by the sea,
    Italy is the less.
    As well as if a promontory were.
    As well as if a manor of thine own
    Or of thine friend's were.
    Each man's death diminishes me,
    For I am involved in mankind.
    Therefore, send not to know
    For whom austerity tolls,
    It tolls for thee.

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  7. Ormai lo sappiamo, avete tradito
    adesso è inutile celarsi dietro un dito.
    4000 euro di multa fanno male
    e non parlarmi di minimo edittale.
    Me l'han detto Sole e Stampa ieri sera
    confermato sul tube da un guru in canottiera.
    Un terzo del massimo, del minimo il doppio
    son formule astruse io sbrago io scoppio.
    Dall'euro, o citrullo, dobbiam venir via
    per buona misura, se non ti par troppo
    che torni l'emmenthal nel Fattoria
    che quel che c'è adesso,quel che sia sia
    non scende, si blocca e infine fà tappo.




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  8. Ok. Quando era l'epoca del fate presto nessuno protestava (un po' difficile protestare in maniera retroattiva, nel senso che il giorno del "fate presto" nessuno conosceva le implicazioni e dunque nessuno protestava. Quando invece monti iniziò il suo operato, le proteste ci furono eccome! Una delle più violente che ricordo fu quella dei taxi, ma anche tutte le altre categorie non è che se ne stavano tranquille! Tant'è che il M5S fondamentalmente ha tratto forza elettorale proprio da quel bacino là.

    Detto questo, a me questa risposta del "perché protestate proprio ora e non avete protestato 10 (o 4) anni fa?!? Sarete mica politicizzati??" Sa molto di contro-narrativa: uno protesta quando vuole, per le ragioni che ritiene opportune, a maggior ragione che 12 anni fa le proteste ci furono comunque. Rispondere con l'arroganza del tipo "ma che stai a dí!! Ma se c'è stanno più soldi de prima! A zeccaaaaa!", mi sa solo di arroganza (appunto) e fomento dello scontro.

    Fomento dello scontro che -peraltro- sta solo avvantaggiando il PD, a cui state facendo mettere sul petto la stelletta dell'antifascismo (inesistente, come non esiste in questo momento il fascismo nella destra di governo)

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    1. Alberto, ma che strategia democratica è svilire chi protesta o le sue ragioni?
      Veramente, non me ne capacito.
      Per quanto possa stargli sulle gonadi un governo, la gente ha sempre preferito il divano alle piazze.

      Su northvolt (start-up) invito a leggete i bilanci e le capitalizzazioni di quelle che non sono startup, tesla in primis ma anche fluence, sungrow, CATL.
      Anche qui: perché sminuire?
      Non puoi dire che il calcio fa schifo e citarmi la squadretta di quartiere.

      Sui link: fortunatamente un lavoro ce l'ho, anche se questo governo ha fatto tutto possibile per peggiorarne le condizioni. Quasi mi conviene fare un figlio, così posso chiedere un bonues (sembra quasi The Handmaid's Talez non trovi?). Se mi pagate voi, vi trovo tutti i link..

      Però, per favore, diamoci un taglio con questa arroganza. Sono 4 coglioni che scendono in piazza senza motivo? Può darsi. Però non fatela facile con la storia dei più soldi. Fare anche solo finta di ascoltarli -anziche dargli dei coglioni- vi avrebbe fatto fare una bella figura.

      State segando anche voi il ramo su cui siete seduti e non ve ne rendete conto

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    2. Alberto, ma che strategia democratica è svilire chi protesta o le sue ragioni?
      Veramente, non me ne capacito.
      Per quanto possa stargli sulle gonadi un governo, la gente ha sempre preferito il divano alle piazze.

      Su northvolt (start-up) invito a leggete i bilanci e le capitalizzazioni di quelle che non sono startup, tesla in primis ma anche fluence, sungrow, CATL.
      Anche qui: perché sminuire?
      Non puoi dire che il calcio fa schifo e citarmi la squadretta di quartiere.

      Sui link: fortunatamente un lavoro ce l'ho, anche se questo governo ha fatto tutto possibile per peggiorarne le condizioni. Quasi mi conviene fare un figlio, così posso chiedere un bonues (sembra quasi The Handmaid's Talez non trovi?). Se mi pagate voi, vi trovo tutti i link..

      Però, per favore, diamoci un taglio con questa arroganza. Sono 4 coglioni che scendono in piazza senza motivo? Può darsi. Però non fatela facile con la storia dei più soldi. Fare anche solo finta di ascoltarli -anziche dargli dei coglioni- vi avrebbe fatto fare una bella figura.

      State segando anche voi il ramo su cui siete seduti e non ve ne rendete conto

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    3. Vedo che ti tremano le mani! Coglioni lo hai detto tu, non io: io ho detto ideologizzati, e le motivazioni per cui si protesta, passati i diciotto (ma anche i cinque) anni di età contano. L’idea che la protesta sia comunque rispettabile e santa perché espressione del “bobolo” ammantato dal dogma dell’infallibilità non mi convince. Le proteste farisaiche di un gruppuscolo privilegiato e disinformato sono lecite ma restano inutili. E infatti…

      Quattro l’hai detto tu, non io: il Ministero ci conferma che siamo vicini all’1% di adesioni. In questo caso, a differenza ad esempio che nel caso della magistratura, dove possiamo solo presumerla e auspicarla, abbiamo evidenza concreta del fatto che gli idioti ideologizzati sono una risibile minoranza. E perché dovrebbero avere un diritto di tribuna spropositato? Perché vuole attribuirglielo un ingengngniere poco avvezzo a ragionare in termini di ciclo di vita del prodotto ma lievemente iettatore (hai fatto fallire più aziende tu con la tua stecca di commenti green-entusiasti, che non pubblicai perché in uno c’era scritto “gnegnegnè Bagnai censura”, della crisi del 1929!).

      Ma poi, debbase, in termini di analisi di classe: perché ti stanno così a cuore gli interessi di figure lavorative così diverse dalla tua?

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    4. Sinceramente: mi sta a cuore la tenuta sociale del paese. Questa idea che "siccome sono privilegiati, che cazzo si protestano" mi ricorda molto il castacriccacorruzzione che tanto abbiamo criticato su questo blog.
      Sono convinto (e forse sbaglio) che la democrazia non è che chi vince fa come gli pare, negli interessi di chi lo ha eletto (che poi, vorrei tanto sapere che interessi difende chi fa diventare la maternità surrogata reato universale), ma è che "anche se ho vinto, cerco di non lasciare nessuno indietro. Dire che i medici siano dei privilegiati, significa essere andati solo al gemelli, in privato, con la convenzione del senato. Io invece sono andato anche al san filippo neri, o al cristo Re, distanti meno di un km.
      Ho un medico di famiglia che ha fatto il possibile fino a quando non ha sbroccato e (probabilmente in burnout) ha mandato tutti a quel paese.

      Insomma: io ho una grandissima stima di te e ti reputo un intellettuale a tutti gli effetti. Possibile veramente che non ti rendi conto che questa narrativa governativa è completamente scollata dalla realtà, se non inutile e dannosa?

      Sul resto non commento.

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    5. Ancora! Ancoraaaa! Ma cazzo! Innanzitutto, qui la "narrativa" governativa non c'entra nulla. Questo non è il blog del Governo, quella non è la linea del Governo: non credo che ci sia un singolo collega eletto che abbia contezza di questi numeri e questa non è una critica: è un fatto. Se ti sta a cuore la tenuta sociale del Paese dovresti evitare di propagandare involuzioni tecnologiche che ne stanno disgregando il tessuto industriale, ad esempio. Dopo di che, ti ho appena riferito da fonti ministeriali che l'adesione allo sciopero è stata dell'1%, e quindi che io, che non generalizzo per metodo, in questo caso non potrei farlo nemmeno se lo volessi. Alla "narrativa" dei fascisti dell'austerità, cioè del PD, i medici non hanno abboccato, forse perché, intelligentemente, anche i loro rappresentanti stanno apprezzando lo sforzo che il Governo sta facendo per venirgli incontro (ma questo è un tema assolutamente secondario rispetto al Dibattito). Di medici del Gemelli ne conosco molti anch'io e hanno un discreto carico sulle spalle, ma di ospedali ne ho girati molti. Ho un'assicurazione sanitaria da venti anni prima di entrare in Parlamento, tanto per essere chiari, e per permettermela ho rinunciato ad altre spese. L'ho fatta perché vedevo prima quello che sarebbe successo poi. Tu sei qui solo per rompere i coglioni, è evidente, ma non lo è solo a me e quindi vai pure avanti, vediamo che cosa ti inventi!

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    6. Non voglio rompere i coglioni, non sono un troll, tant'è che non mi sembra di essere provocatorio. Provo solo a offrire una prospettiva diversa.

      Sull'1% delle adesioni, come dichiarato da Schillaci, in realtà i sindacati hanno dato una risposta parlando soprattutto del metodo di calcolo. Come sai, le percentuali solitamente sono ottenute come rapporto tra due robe e, a seconda di come calcoli il denominatore, il risultato può cambiare anche di molto.

      Di conseguenza non credo né alle percentuali astronomiche dei sindacati, ma nemmeno a quelle ridicole del ministro. La verità starà nel mezzo, ma anche facendo la media tra 85% e 1% e facendo di nuovo diviso due (filtro anti cazzate) comunque otteniamo un 23% che comunque tanto trascurabile non è.

      Ripeto quanto detto altrove: chiedo solo onestà intellettuale.

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  9. Lo stato attuale della categoria dei medici è purtroppo documentato oggi in maniera incontrovertibile dal video dell'audizione in Commissione Covid del Dott. Filippo Anelli, Presidente della FNOMCEO (Federazione nazionale degli Ordini dei medici e odontoiatri). Ne consiglio la visione a tutti.
    I toni sono assolutori per tutti i responsabili: la situazione era terribile, la disorganizzazione giustificabile per la rapidità dell'evolvere dell'emergenza, i professionisti hanno fatto il massimo possibile, le linee guida con tachipirina e vigile attesa non erano vincolanti, ma solo consigli per i medici, i quali conservavano intatta tutta la più ampia libertà di cura.
    Niente sull'impreparazione del Ministero e delll'ISS, niente sulla sottovalutazione iniziale dell'epidemia che si espandeva rapidamente in Cina e anche in Asia, niente sulla mancanza di un piano pandemico aggiornato, niente sulla grave mancanza di dispositivi di protezione individuale (DPI), ma soprattutto niente sul protocollo ministeriale tachipirina e vigile attesa, che non era vincolante, era solo un consiglio di terapia, anzi permetteva ampia libertà di cura ai medici.
    Ecco, questa menzogna è la più faticosa da digerire per i professionisti che in quei mesi terribili sono stati sottoposti a procedimenti disciplinari dagli stessi Ordini dei medici, con sospensioni e radiazioni per aver cercato di curare i pazienti secondo scienza e coscienza.
    Per dimostrare quanto fossero vincolanti per i medici di medicina generale le linee guida di Speranza ricordo un episodio che mi ha visto coinvolto durante la prima ondata. Come medico in pensione venni contattato da una familiare che da una settimana presentava febbre elevata, tosse e tampone positivo. Il medico di famiglia consigliò il paracetamolo come da linee guida. Con l'aiuto dell'internista ospedaliero direttore del reparto Covid, venne posta diagnosi di verosimile polmonite da Covid, a seguito di significativa desaturazione di O2 a domicilio e venne concordata l'impostazione di terapia cortisonica, antibiotica ed eparinica a domicilio e stretto monitoraggio clinico.
    Il medico curante, consultato in merito, rifiutò di prescrivere la terapia che affermò di non condividere e insistette per il paracetamolo.
    Ho quindi eseguito personalmente uno stretto monitoraggio giornaliero della paziente e della terapia concordata con lo specialista.
    La paziente, dopo miglioramento delle condizioni generali e sfebbrata, ha eseguito RX torace che ha confermato l'interessamento polmonare bilaterale in via di risoluzione ai lobi inferiori.
    Non voglio neppure pensare come sarebbe potuta evolvere la polmonite con il paracetamolo.
    Episodi analoghi mi sono stati descritti da colleghi e amici.
    Quanto raccontato descrive bene il clima di dogmatismo antiscientifico e quasi isterico di molti medici in quei mesi, in quanto fondato sull'assenza di evidenze scientifiche e sull'osservanza rigorosa delle linee guida ministeriali.
    Questo Presidente esprime in maniera adeguata il livello attuale della categoria medica.
    Ma occorre anche dire che quello che è successo a noi in Italia è simile a quello che è successo altrove.
    Negli USA hanno fatto cose simili, con Fauci, il NIH e il CDC che hanno imposto protocolli antiscientifici anche oltre oceano, oscurando e cancellando dai social i profili di Professori di Stanford, Oxford e Harvard che avevano osato mettere in discussione l'efficacia dei lockdown, delle mascherine obbligatorie per tutti, inclusi i minori, degli obblighi irrazionali (vaccini ai minori) e delle chiusure delle scuole.
    La differenza tra noi e gli USA è che là stanno sostituendo tutti i vertici delle Agenzie governative e il Segretario alla Salute.
    Da noi è ancora in circolazione sui media e non solo la compagnia dei vari Pregliasco, Bassetti, Burioni e soci.

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    1. Poche osservazioni a corredo.

      In realtà, in termini squisitamente epistemologici non è del tutto corretto affermare che l'atteggiamento dogmatico di Anelli sia "antiscientifico". Ma di questo parleremo a Venezia.

      Anelli ha lasciato a verbale interessanti dichiarazioni. Dovrà tornare comunque in Commissione, perché anche il diritto parlamentare è una scienza (come lo è quello penale, quello amministrativo, ecc.).

      Per il resto, io sono quello che nel 2011 scriveva questo commento, ma anche questo, quindi anche se non saprei, come te, somministrare la corretta dose di eparina, il da farsi per uscirne indenne mi era abbastanza chiaro e l'ho fatto. E guarda che curioso rovesciamento di prospettiva! Nel 2011 mi toccava utilizzare le bufale sulla suina per farvi capire che vi avevano infinocchiato con l'euro. Oggi la situazione si è rovesciata: sono le bufale sull'UE che hanno aiutato molti a districarsi fra le bufale sulla pandemia. C'è da chiedersi come faccia qualcuno a farsi sempre fottere, e qualcun altro a riconoscere una "narraFFione" quando la incontra. Forse è semplicemente una questione di intelligenza, nel qual caso Darwin riconoscerà i suoi...

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  10. L' unico sciopero sensato che le categorie sopra citate dovrebbero fare e' contro i sindacati, che risultano essere il minimo comune denominatore del prima ( quando gli scioperi non si sono fatti e si sarebbero dovuti fare ) e del dopo ( adesso ) quando, vista l' apertura dell' attuale governo sui rinnovi dei contratti, sarebbe auspicabile una discussione costruttiva, piuttosto che indire scioperi pretestuosi. Ma si sa, a fare la cameriera del PD si finisce su uno scranno in Senato. Chissa' che l' attuale segretario della CGIL non finisca alla Camera ( se non altro per par condicio ).

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  11. Se fossi in Commissione Covid chiederei ai medici del CTS, dell'ISS e ai responsabili del Ministero della Salute come mai le linee guida di terapia del Ministero, modificate ad aprile 2021, indicassero ancora il paracetamolo (insieme ai FANS), nonostante in quei giorni fosse già disponibile il pre-print dello studio retrospettivo di Suter e Remuzzi, che evidenziava in modo netto il ruolo dei FANS, rispetto a tutte le altre terapie, nel ridurre il rischio di evoluzione in peggio della malattia, con netta riduzione dei ricoveri, se assunti precocemente (nei primi 3 giorni).
    Chi è stato il genio del Ministero che ha difeso con ostinazione il ruolo del paracetamolo in fase iniziale, quando tutte le evidenze indicavano che fosse una terapia quanto meno inappropriata?
    Sarebbe interessante conoscerlo.

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    1. Ah, a proposito: vedo che non c'è un cazzo di nessuno che si ricordi perché cambiarono quelle linee guida: perché qualcuno aveva portato i medici delle terapie domiciliari in Senato, e perché quel qualcuno aveva lavorato a un ordine del giorno che alla fine l'aula approvò. Ma veramente nessuno se ne ricorda? Ecco perché siamo nella merda...

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    2. Lo ricordo bene. Del resto la Lega fu l'unica forza politica a dare voce ai tanti medici che fin dai primi giorni cercarono di difendere il principio della libertà di cura per una malattia virale non nota.
      Grazie a Lei e al Senatore Romeo.

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    3. Anche io ricordo quel convegno e mi colpi la determinazione - esplicita- a volerlo fermare. Iniziò in ritardo, se ricordo bene volevano negare la sala all'ultimo momento.

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    4. No, questo non me lo ricordo. Ricordo però che fu necessario esercitare la massima attenzione perché venissero coinvolte persone che ci avrebbero esposto allo stigma di "no-vax", consentendo agli squadristi della stampa di screditare il lavoro di tante persone oneste, e ricordo anche che questa prudenza ovviamente spiacque a chi, forse, ora come allora, tifa segretamente per il nemico facendo in pubblico il "puro&duro".

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    5. Chissà perché "puro&duro" suona tanto come "ingenuo&coglione".

      Ad ogni modo, la lungimiranza con cui state operando in questo secondo mandato non è sufficientemente apprezzata, ma non è certamente passata inosservata. Grazie.

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    6. Eh, magari fossero solo ingenui. C'è anche una minoranza di furbastri piddini, i famosi "trecento", che non sono certo andati in pensione, e che hanno teste pensanti dietro.

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  12. Qui lo studio Suter-Remuzzi, disponibile il pre-print ai primi di aprile 2021 e noto anche ad AIFA.
    https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.03.25.21254296v2.full-text

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  13. C'è un potente trumento chiamato "Google" che aiuta anche i senatori leghisti a rinfrescare la memoria:

    https://www.fpcgil.it/2012/09/26/medici___cgil_e_uil__anche_i_medici_scioperano_il_28_settembre_con_tutto_il_lavoro_pubblico_23518/

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    1. Grazie, mi sembra in riferimento pertinente, a differenza di quelli del Comico. Lo stesso strumento ti permetterebbe di scoprire che sono deputato, ma questo non conta, perché qui sono Alberto. Il minimo che si possa dire di questo sciopero è che non è stato efficace, perché come vedi in questo post da lì in avanti le cose sono peggiorate sostanzialmente sotto qualsiasi metrica. Che spiegazione ne dai?

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    2. WTF: quando uno pubblica i link agli eventi a cui facevo riferimento io, il suo commento è pertinente e il mio no?

      Vabbè. Non c'è peggior non udente di chi non ude.

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    3. Senti, Comico che non fa ridere: se si sta parlando di sanità, è più pertinente il riferimento a uno scioperò dei medici o quello a uno sciopero dei tassisti? Non credo che tu voglia apparire così tanti sciocco, giusto?

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  14. Da ChatGPT. Gli scioperi nazionali dei medici in Italia dal 2010 ad oggi sono stati motivati da diverse problematiche, tra cui le condizioni di lavoro, i contratti, i finanziamenti alla sanità e la qualità dei servizi sanitari. Ecco un elenco degli scioperi principali:

    1. 2010
    Motivazione: La categoria dei medici si oppose al rinnovo del contratto di lavoro e al Piano sanitario nazionale proposto dal governo.
    Data: Il 12 marzo 2010 si svolse uno sciopero di 24 ore.
    2. 2012
    Motivazione: Sciopero contro il blocco dei contratti, il precariato e i tagli alla sanità pubblica previsti dalla spending review.
    Data: 23 maggio 2012.
    3. 2013
    Motivazione: I medici protestarono contro la riforma del sistema sanitario e le misure di austerità imposte dal governo.
    Data: 18 gennaio 2013.
    4. 2015
    Motivazione: Sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro e contro la carenza di risorse per la sanità pubblica.
    Data: 2 dicembre 2015.
    5. 2017
    Motivazione: Contro il blocco dei contratti e la scarsità di fondi per la sanità.
    Data: 16 dicembre 2017.
    6. 2019
    Motivazione: Protesta contro i contratti e il carico di lavoro eccessivo, oltre alla continua carenza di personale sanitario.
    Data: 16 maggio 2019.
    7. 2021
    Motivazione: Sciopero per la tutela dei diritti dei medici e per il riconoscimento dell'importanza del loro lavoro durante la pandemia di COVID-19.
    Data: 14 luglio 2021.
    8. 2022
    Motivazione: Protesta per il rinnovo del contratto e le condizioni di lavoro, che i sindacati hanno definito insostenibili.
    Data: 16 giugno 2022.
    9. 2023
    Motivazione: Sciopero per la carenza di personale, il blocco delle assunzioni e la mancanza di adeguate risorse economiche per la sanità.
    Data: 23 novembre 2023 (annunciato).
    Note
    Le date e le motivazioni possono variare a seconda dei sindacati e delle specifiche situazioni locali, ma queste manifestazioni hanno segnato le principali occasioni di mobilitazione dei medici a livello nazionale. Molti scioperi sono stati organizzati in modo parziale, con l'obiettivo di non interrompere i servizi urgenti e di emergenza.

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    1. Grazie, molto utile (anche se ChatGPT va sempre verificato). Io continuo a non ricordare un momento politico in cui il tema dei tagli alla sanità ricevesse così tanta attenzione, peraltro in ritardo di fase, come in questo. E un pochino il tema l’abbiamo seguito anche qui.

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    2. Non so se funzioneranno tutti i link, ci provo.

      12 marzo 2010
      “Sciopero generale della Cgil nel pubblico impiego. Trasporti fermi” (ma cita anche la sanità).


      Qui mi pare nessun riferimento (ma mi correggerete se sbaglio)...
      23 maggio 2012

      ...e nemmeno il giorno dopo.
      24 maggio 2012


      Nulla...
      18 gennaio 2013

      ...e il giorno dopo anche.
      19 gennaio 2013


      Niente.
      02 dicembre 2015

      Niente.
      03 dicembre 2015


      Niente.
      16 dicembre 2017

      Niente.
      17 dicembre 2017


      Niente.
      16 maggio 2019

      Niente.
      17 maggio 2019


      Niente.

      14 luglio 2021

      Niente.
      15 luglio 2021


      Niente.
      16 giugno 2022

      Niente.
      17 giugno 2022


      Attenzione, può darsi che non abbia guardato bene o che la notizia degli scioperi sia stata riportata solo nelle pagine interne.
      In ogni caso se ci sono stati non gli è stato dato molto risalto.

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    3. Diciamo che la scelta di ChatGPT come fonte è intrinsecamente sospetta. Qui mi fermo.

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  15. Gira che ti rigira, austerità, carenza di personale e tagli alla sanità sono i comuni denominatori da Monti e successivi governi de sinistra; denominatori che oggi vengono sloganizzati dalle opposizioni che allora governavano.

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    1. Esatto. E visto che questo non si può nascondere, si alzano i toni incitando alla rivolta sociale, o si sposta il terreno dello scontro nel meraviglioso mondo degli arcobaleni.

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  16. Parlando di media, non so perché, ma quanto dice in questo video Rampini nella prima parte, parlando della Germania, mi suona familiare per alcune cose... "Il malato d'Europa" e "le riforme del welfare"...

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  17. «La faziosità cattiva e sciocca del PD».
    Buongiorno, non so dirLe se la faziosità appartenga "solo" al PD , considerando il fatto che è da lungi che i dibattiti politici - almeno sui media e sui giornali - sembrano più tifo da stadio che dialoghi in cui ci si sforza di comprendere le relative posizioni, interessi particolari e ragioni - tenendo presente che ognuno ha "interessi particolari"; ha "posizioni prospettiche diverse" e quindi - ponderate o meno - buone o cattive ragioni. Di sicuro, tranne eccezioni, il dibattito politico mi pare piuttosto appiattito sulle "etichettature politiche" e sulla mancata comprensione delle dinamiche geopolitiche ed economico sociali del proprio presente. Purtroppo ciò si trasmette - sovente, ma non sempre! - dall'alto al basso, con esiti esiziali per tutti.

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    1. Il PD, Che è sempre stato l’oggetto polemico di questo blog, prima “da sinistra“ e ora “da destra“, è particolarmente incattivito perché convive sempre peggio con la contraddizione che consiste nell’avere fatto in pratica quelle politiche regressive che vorrebbe ora rimproverare alla destra, che invece tutto sommato non le sta facendo. non escludo assolutamente, in astratto, che un domani anche la destra possa trovarsi in una contraddizione simile. Io al discorso della destra sociale credo fino a un certo punto. Nella mia visione novecentesca del mondo il compito dei partiti conservatori è quello di difendere gli interessi del capitale . In questa fase la destra sta combattendo battaglie di sinistra, ma prima o poi questa contraddizione potrebbe esplodere. Non nego questa possibilità. La fase in cui siamo però è quella in cui il PD sta crollando sotto i cocci delle proprie contraddizioni, ed è per questo che tutto sommato da destra la polemica mi sembra sia meno velenosa di quanto potrebbe essere. Ma mi rendo conto che questa è materia soggettiva. Circa il discorso del tifo da stadio, c’è da chiedersi quanto dipenda dai giocatori e quanto dai tifosi.

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    2. «Nella mia visione novecentesca del mondo il compito dei partiti conservatori è quello di difendere gli interessi del capitale .»

      Abbiamo entrambi una visione novecentesca dei rispettivi ruoli che detstra e sinistra dovrebbero svolgere e, personalmente,
      ho sempre considerato il PD più vicino alla DC che al PCI.
      Il che mi conduce a commentare la sua frase successiva, ponendomi delle domande:

      «In questa fase la destra sta combattendo battaglie di sinistra, ma prima o poi questa contraddizione potrebbe esplodere.»

      Perchè un partito di destra, indi conservatore, combatte battaglie di sinistra?
      Perchè come il PD ha perso il senso del proprio ruolo politico e sta consumando un distacco tra rappresentanti politici e base elettorale?
      Non lo credo. Credo che la destra continui a fare la destra.
      Una possibile ipotesi sul perchè la destra (o meglio le destre) si sia aperta a tematiche di sinistra mi è recentemente stata suggerita dalla lettura di Nazismo e classe operaia di Sergio Bologna, ove esamina la frammentazione della forza lavoro, ovvero della classe(i) operaia, durante la repubblica di Weimar
      rilevando quanto distanti fossero le basi elettorali e gli interessi degli elettori di SPD e di KPD (sconcertanti sono le analogie con il presente!).
      Mi chiedo quindi se tale dinamica si sia verificata oltre che nella sinistra anche nella destra odierne, tenendo presente il diverso atteggiamento che i partiti di destra (indi FdI, FI, LSP) paiono avere nei confronti di quelle stesse tematiche "di sinistra".

      Rilevo comunque che se vado sul sito di CasaPound e ne leggo il programma, sembra quasi un programma di sinistra, a parte il fatto che all'interno di tale programma, un po' surrettizziamente, mi vengon riproposti temi che profumano di nostalgie per il ventennio del secolo scorso.
      Come dire: il fascismo non esiste più, ma i nostalgici sbocciano felici come fiori a primavera sotto il leggiadro piede di Venere¹.

      ¹ «adventumque tuum, tibi suavis daedala tellus
      summittit flores, tibi rident aequora ponti
      placatumque nitet diffuso lumine caelum.»
      Lucrezio, De rerum natura I 7-8

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    3. Visto che nella bozza ho trovato degli accenti gravi al posto di quelli acuti, anche se mi sembrava di averli corretti, voglia prender atto del sg. :
      Errata: perchè.
      Corrige: perché.
      Grazie

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    4. Vedo che questo post ha suscitato un certo dibattito e mi fa piacere. Ti sono anche debitore di una risposta sull’altro tema, quello delle cavallette (turisti): non l’ho dimenticato ma ogni volta che mi ci metto qualcuno viene a rompere i coglioni. Sul tema specifico, innanzitutto grazie per il suggerimento di lettura. Non so se riuscirò a farne tesoro in vita, ma il libro che ci ti è sicuramente uno di quelli che porterò nella mia piramide. Se ci vuoi illustrare le tesi dell’autore un po’ più in dettaglio ci farebbe sicuramente molto piacere. Quanto al perché la destra stia facendo politiche di sinistra, questo penso di averlo detto all’inizio: perché nel lungo periodo le politiche di destra portano sulla destra.cosa volevo dire nel due 2011? Che l’austerità sostenuta dal PD avrebbe dato slancio ai partiti che si opponevano al PD, i quali, almeno in fase iniziale, si sarebbero trovati naturalmente costretti a seguire un programma che smentisse le politiche del PD, e siccome queste politiche erano di destra, si sarebbero trovati costretti a fare politiche di sinistra. È più o meno quello che sta succedendo. Mi rendo conto che sto tagliando con l’accetta e che un politologo rabbrividirebbe, ma d’altra parte anche noi abbiamo rabbrividito di fronte alla loro scarsa consapevolezza delle dinamiche macroeconomiche in atto quindi siamo uno pari e palla al centro. L’emergenza di possibili contraddizioni è cronaca abbastanza quotidiana. Basta pensare a tutte le polemiche sulle relazioni fra questo governo e il grande capitale internazionale, polemiche in parte assolutamente pretestuose, ma in parte probabilmente determinate dal tipo di contraddizione sul quale stiamo riflettendo qui. Spero di essere stato utile.

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    5. Innanzitutto la ringrazio per la cortese e sollecita risposta.

      «Se ci vuoi illustrare le tesi dell’autore un po’ più in dettaglio ci farebbe sicuramente molto piacere.»

      Spero di potervi provvedere entro lunedì prossimo nel modo più chiaro e sintetico possibile.

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    6. Se non le occupo troppo spazio oggi pubblico, a scopo di orientamento, l'indice analitico del libro.


      Domani focalizzerò la mia attenzione sui paragrafi 8, 9, 11 e 12 i quali mi sembrano i punti argomentativi più significativi e di distacco da altre interpretazioni sul tema.


      Sergio Bologna


      NAZISMO E CLASSE OPERAIA




      1. Gli operai che hanno votato per Hitler e il nuovo revisionismo storico. pg. 14-17

      2. La ricerca storica nella Germania di oggi. pg. 17-19

      3. Il lavoro forzato nel periodo nazista: alcune ricerche. pg. 19-21

      4. La ricerca di Timothy Mason e il dibattito tra gli storici tedeschi. pg. 21-25

      5. Il movimento degli storici di base. pg. 25-30

      6. Il dibattito sulla modernizzazione. pg. 31-33

      7. La struttura della forza-lavoro alla fine della Repubblica di Weimar. pg. 33-36

      8. L’enigma della micro-impresa. pg. 36-38

      9. Partito comunista e operai disoccupati. pg. 38-41

      10. Divisioni tra disoccupati e fratture nel movimento operaio. pg. 41-45

      11. Il sistema assistenziale come sistema di controllo. pg. 46-53

      12. “Asociali”: dall’Ufficio di assistenza al Lager. pg. 53-60

      13. Gli anni della guerra civile strisciante. pg.61-68

      14. Streetfighters e wilde Cliquen: chi combatteva nelle strade di Berlino. pg.68-75

      15. Azioni esemplari e lotta di massa nella campagna per il controllo delle osterie (Kneipen-Kampagne). pg.76-89

      16. Dalla sottomissione dei sindacati alle prime misure di politica industriale del governo di Hitler. pg.89-113

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    7. Su questo dovremo fare un approfondimento specifico. Così, banalizzando, immagino un autore di sinistra messo di fronte alla necessità di spiegare un dato anomalo: come mai gli operai buoni (versione moderna del buon selvaggio rousseauiano) hanno votato per il cattivo Itle? (Meglio non usare la grafia corretta, altrimenti si viene attenzionati). Ma magari, se ha meritato la tua attenzione, il libro è meglio di così.

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    8. In realtà Sergio Bologna in questo testo -che è una trascrizione di una conferenza tenutasi nel 1993 alla Camera del lavoro di Milano - si pone uno scopo diverso, i.e. mostrare, analizzando le condizioni di vita e operaie durante la Repubblica di Weimar e la presa del potere di Hitler, quali furono le forme di lotta e di resistenza della classe operaia (in gran parte disoccupata) e del proletariato, ribaltando il giudizio "sostanzialmente ingiusto" che vuole tale classe operaia piegata a Hitler senza opposizione. Tesi, quella della mancanza di opposizione, che porta al giudizio e concetto di "colpa collettiva" dell'intero popolo tedesco. Peraltro la tesi della "colpa collettiva" - a detta dell' autore e sempre che non abbia inteso male - è presente solo nella storiografia occidentale e non in quella sovietica.

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    9. Purtroppo non ho avuto il tempo di sintetizzare ulteriormente i miei appunti riguardanti il nucleo argomentativo centrale dell'autore (i.e. parti 8, 9, 11 e 12), né quello di sviluppare delle parti di raccordo in modo da rendere il testo più discorsivo. In più, malauguratamente, superano la lunghezza di un singolo commento. Qualora lo desiderasse -ma non voglio abusare dello spazio concessomi-, posso suddividerli in più commenti oppure fornirne una copia in pdf.

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    10. Ah, ecco, allora sto più tranquillo! Quindi Hitler non è andato su "grazie" all'operaio buono, ma "nonostante" l'operaio buono. Questo mi rassicura per la tenuta dell'autore...

      Ci sto scherzando su perché altro non resta da fare: tanti studi, tanta dottrina, per poi ripetere gli stessi errori...

      Puoi tranquillamente fare un commento "a puntate", poi lo edito e lo metto su tutto insieme, perché l'argomento è estremamente attuale, come qui da anni sosteniamo. Sarà interessante sapere che cosa ci aspetta! Ma non perderci troppo tempo, perché la prima lezione che credo si possa trarre da questa storiografia è che, purtroppo, non possiamo farci niente.

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    11. Sperando che possano destare il suo interesse, parto con tre passi: il primo è la valutazione che l'autore dà dei vertici dell'SPD, la seconda è una citazione di Horkheimer che l'autore fa nel testo e l'ultima è una frase della prefazione alla 2a ed. che mi ha colpito.



      «il giudizio sul comportamento dei vertici e dell’apparato del partito socialdemocratico, che ancora alla fine del 1932 si ostinavano a considerare il bolscevismo il pericolo numero uno per la cosiddetta democrazia weimariana, non può che essere di condanna e di disprezzo per il loro profondo settarismo antiproletario [corsivo mio], per la loro spaventosa miopia politica e per la loro viltà nei confronti del nazismo.» pg. 88


      «Il vecchio Horkheimer [...] diceva: "Chi non ha voglia di parlare di capitalismo non parli nemmeno di nazismo."» pg. 107

      «Il problema non è di chi "invade" il campo altrui ma di chi crea un vuoto.» pg. 186

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    12. Ignoravo le parole del grande vecchio, ma, come spesso accade, pur non avendole lette le avevo scritte e chi qui se lo ricorda. Sull’ultima frase non si può che concordare: tutto quello che sta accadendo qui è il risultato del vuoto lasciato dal PD, altra cosa della quale abbiamo parlato a lungo e che anzi è stata la motivazione principale della nascita di questo blog. Siamo quindi, come dicevo ieri, nella situazione non inedita in cui la storia si ripete come farsa. Con questo intendo dire che non auguro alla Schlein la fine della Luxemburg, ma che non escludo che a lungo andare la chiamata alla violenza da parte della sinistra, trovi chi risponde.

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    13. “Chi semina vento, raccoglie tempesta”. Così facendo, si trasforma da macellaio sociale in agnello sacrificale per i tanti che ci cascheranno. 👋🏼

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    14. «Ignoravo le parole del grande vecchio, ma, come spesso accade, pur non avendole lette le avevo scritte [...]»

      Ed io avevo letto quanto Lei aveva scritto - ed anche per quello il libro ha destato il mio interesse.

      P.S. Non le sembra un po' azzardato paragonare la Schlein a Rosa Luxemburg? Sento già Rosa rigirarsi dolente nella sua ultima dimora - ovunque sia.

      P.P.S. Ho rinunziato ad un'esposizione sinottica e lineare del testo, ma credo valga la pena citare almeno altri due passi dal libro di Sergio Bologna: lo farò stasera. Poi passerò a rileggermi qualche opera di quel grafomane di Henri Beyle, anche perché sabato sono stato invitato a pranzo - unico uomo in mezzo a 5 donne- e, visto che dovrò cucinare la 2a portata, non so se considerare l'invito une promesse de bonheur od una corona di spine. Ad ogni modo, se le trovo, cucinerò quaglie al brandy, magari ripiene. A proposito: si può scrivere quaglie o si rischia di venire "attenzionati"?

      (vd. 1337 aka Leet)

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    15. Diciamo che il paragone ostentatamente azzardato aveva lo scopo di mettere in evidenza quanto fosse farsesca la “transizione“ che ha portato i progressisti a rischierarsi dal fronte della difesa del lavoro a quello della difesa di una cosa che il santo padre ha sinteticamente definito con un termine irriferibile. Messa in un altro modo, la questione irrisolta per me resta sempre la solita: posto che l’autore di questo saggio abbia capito che cosa è il nazismo, avrà capito che cosa è il PD?

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    16. «posto che l’autore di questo saggio abbia capito che cosa è il nazismo, avrà capito che cosa è il PD?»

      Sarebbe interessante poterlo scoprire nel prossimo #goofy. Peraltro non mi stupirebbe se Vladimiro Giacché conoscesse sia il testo che ho citato che l'autore (anche se non di persona), considerando quanto ho letto nella prefazione alla 2a ed. Ad ogni modo sto ancora cercando di ricordarmi come ed attraverso chi questo testo sia giunto alla mia attenzione. LBC?

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    17. Proprio ieri abbiamo fatto una riunione del direttivo di Asimmetrie per ragionare su possibili temi di un eventuale prossimo convegno annuale. Cercherò di portare anche questa proposta al tavolo. Senz’altro se, e ho detto se, l’anno prossimo si farà un convegno, sarà necessario inserirci una riflessione su Francia e Germania, a ratifica, dopo le tante fatte a preventivo.

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  18. Salve, non crede che dipenda soprattutto da quali media/giornali? Senza contare lo spessore dei partecipanti, per questo si potrebbe fare tranquillamente un discorso a parte.👋🏼

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    1. Mettiamola così: anche la stampa a modo suo è un’istituzione definanziata. I giornali non interessano più, non hanno trovato un modo per rendersi interessanti in un contesto in cui la loro progressiva perdita di credibilità ha spinto il loro pubblico a cercare da sé la notizia, e le tecnologie della rete danno la possibilità o l’illusione di potersi procurare le notizie da soli, e questo alimenta vari circoli viziosi. Da un lato oggi i giornali vivono perché qualcuno che non è il lettore ci mette dei soldi, e quel qualcuno ovviamente lo fa perché ha interesse a raccontare il mondo a modo suo. È sempre successo, ma oggi è peggio . Dall’altro, vale per i giornalisti quello che vale per tutti i lavoratori: “a salario di merda, lavoro di merda“, oppure se vogliamo, in modo più elegante, anche a loro si applica la teoria del salario d’efficienza. Essendo sottoproletari sottopagati, lavorano il meno possibile, quindi copiano il più possibile , e qui vengo alla tua osservazione: in un contesto in cui tutte le fonti di stampa sui temi portanti, dicono le stesse cose (perché per anni è stato così, ora ci sono delle parziali eccezioni), la tua osservazione a distinguere fra una testata e l’altra, pur essendo in astratto fondata, in concreto ha, a mio avviso, una portata molto ridotta.

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    2. Vero Alberto, trovo più interessante la seconda parte. La prima parte me l’ha suggerita la visione di Walden dello scorso venerdì sera, dove mi è piaciuto molto l’atteggiamento “asettico” del conduttore.

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