giovedì 21 novembre 2024

Un giorno ci pagheranno le pensioni...

...ma intanto frenano produttività e salari, anche perché si prestano a eludere le norme a difesa dei diritti dei lavoratori, se pure, facendosi carico dei lavori più rischiosi, riducono l'incidentalità dei residenti (ma  purtroppo non la propria).

Ah, non succede solo da noi?

Strano!

Ma non fatevi sentire: una volta dirlo sarebbe stato di sinistra:


Oggi è da fascisti, e credo che a voi dispiacerebbe passare per brutte persone, no? Che cosa volete che sia rinunciare a un po' di diritti, a un po' di salario, e a un po' di sicurezza, per difendere il supremo valore del bon ton?

Fate i bravi e ci vediamo domani in TV.

(...3, 2, 1: "hai fatto cherry pickiiiiiing!11!!!"...)

31 commenti:

  1. “ Eurozone business activity fell sharply in November, increasing the odds of a half-point cut in interest rates by the European Central Bank next month.

    Hamburg Commercial Bank’s composite Eurozone purchasing managers’ index unexpectedly fell to a 10-month low of 48.1 points, sinking below the 50-point mark that separates growth from contraction, according to a flash estimate published on Friday.” ( FT online, ora)

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  2. Quindi la soluzione quale è? Portarli in Albania? Fare in modo che non vengano proprio? Oppure cercare di rendere l'Italia uno stato in cui i diritti dei lavoratori sono garantiti e rispettati? Un paese capace anche in questo secolo dell'integrazione di cui è stata capace nei secoli precedenti?

    In queste parole leggo quasi una colpevolizzazione dei migranti, e non di chi se ne approfitta..

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    1. Perché non leggi prima di commentare? Da sempre l'importazione di manodopera a basso costo serve a impedire che i diritti dei lavoratori siano garantiti e rispettati. Se credi di essere di sinistra questo dovrebbe essere un problema tuo, non mio! Va da sé che io non colpevolizzo i migranti! Io sono quello che ha portato in Italia la studiosa che ci ha spiegato come vengono strumentalizzati a fini di destabilizzazione geopolitica. Colpevolizzare i migranti è come colpevolizzare una cartuccia. La responsabilità è di chi preme il grilletto (ad esempio dei Governi esteri che finanziano le ONG), oltre che, ovviamente, di chi, nell'economia formale o informale, sfrutta questi lavoratori. Però se hai bisogno che io ribadisca queste ovvietà non devi offenderti se ti considero diversamente perspicace. Mi addolora fartelo notare.

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    2. Scusa ma "si prestano ad eludere le norme a difesa dei diritti dei lavoratori" l'hai scritto tu. Come se i migranti non fossero costretti ad accettare condizioni di lavoro da quasi schiavi (hanno forse alternative?), anche a causa di politiche dell'immigrazione che, etichettandoli come fuorilegge, li costringono a quelle condizioni di vita. Chi è che sta strumentalizzando i migranti? Forse non fanno comodo anche a questo governo (per una serie di ragioni, dalla bandiera di difensori della patria, alla prosecuzione di quel piano di distruzione dei diritti dei lavoratori che vanno avanti da almeno 10 anni)? E cosa ha fatto questo governo per evitare che fossero solamente manodopera a basso costo che impediva il rispetto dei diritti sindacali? Portarli in Albania? Lasciarli annegare? Attaccare le ONG? E cosa fanno per tutelare i diritti dei lavoratori regolari? Le ispezioni sui cantieri (di cui FS purtroppo ha il triste primato).
      E poi sta storia che Salvini rischia 6 anni di prigione per aver difeso la patria...

      Ok, ma allora perché i salari sono comunque al palo e chi sciopera e protesta viene dileggiato?
      Possiamo riportare un po' di onestà intellettuale all'interno del dibattito o il blog è da considerarsi solo un megafono (che parla ad una nicchia specifica) della propaganda governativa?

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    3. Ah, capisco! Sei più furbetto di quanto pensassi (non c'è niente da fare: la Cina è oggettivamente una civiltà millenaria...).

      Caro amico: torno a dirti che con la "propaganda governativa" questo blog c'entra poco, tant'è che io ero contro l'immigrazionismo anche quando non ero un parlamentare di destra, semplicemente perché chi è di sinistra non può essere immigrazionista. In termini della più elementare dialettica di classe, l'immigrazionismo è in re ipsa favorito dalla "borghesia", nnon è certo favorevole al "proletariato". Può quindi darsi benissimo che a questo Governo gli immigrati facciano comodo, se ci atteniamo a questo criterio. Rientra nel tema di una delle mie ultime conversazioni private con Luciano Canfora, di cui riporto solo una mia battuta, che riguardava la difficoltà, e i paradossi, del fare cose di sinistra in un Governo di destra (partendo dall'assodata impossibilità di farle con un Governo di sinistra). Che gli immigrati oggettivamente consentano di eludere la normativa a protezione del lavoro è un fatto dell'evidenza immediata ed è l'oggetto di quel paper che forse ti converrebbe leggere. Certo che questo è possibile perché sono sfruttati, mi sembra ovvio. Ma stranamente fra questo sfruttatori si trovano le tante cooperative rosse dall'accoglienza, le tante ONG finanziate con milioni non si sa bene da chi, ecc. Ce ne vuoi parlare?

      I salari non sono più al palo: hanno ricominciato a crescere perché è scesa la disoccupazione.

      Senti: non dico che tu sia un cialtrone, ma è indubbio che se vieni a richiamare me qui all'onestà intellettuale lo sembrerai a svariate migliaia di persone meno arroganti di te. Poi fai come vuoi.

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    4. Cito solo un paio di articoli (se mi spiegate come mettere i link metto anche quelli). putroppo il tempo a mia disposizione è limitato: mi piacerebbe andare sui vari siti (OCSE, ISTAT, EUROSTAT) e fare un fact checking ancora più puntuale, ma al momento bastano questi due estratti per dire quello che voglio dire:

      Salari reali, nel 2024 l’Italia è (ancora) il Paese con il maggior calo: -6,9% rispetto al pre-pandemia. di Diana Cavalcoli (Corriere.it, luglio 2024)

      Nel primo trimestre del 2024, i salari reali erano ancora inferiori del 6,9% rispetto a prima della pandemia. «L’inflazione è stata a livelli record nell’Ocse e i salari in tutti i Paesi ci hanno messo del tempo a reagire - ha spiegato Andea Garnero, economista dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico-. In Italia non solo la reazione è partita in ritardo, ma è anche decisamente lenta. Si è creata una perdita di potere d’acquisto che richiederà tempo per essere colmata».

      "Secondo il rapporto dell’Ocse la crescita dei salari reali dovrebbe rimanere contenuta nei prossimi due anni in Italia. Si prevede che i salari nominali (retribuzione per dipendente) in Italia aumenteranno del 2,7% nel 2024 e del 2,5% nel 2025. Sebbene questi aumenti siano «significativamente inferiori a quelli della maggior parte degli altri Paesi Ocse», consentiranno comunque un recupero di parte del potere d’acquisto perduto, dato che l’inflazione è prevista all’1,1% nel 2024 e al 2% nel 2024." di Giorgio Pogliotti, sole24ore, 27/07/2024

      "A settembre, dopo tre mesi di crescita, l’occupazione è risultata in diminuzione (0,3%, pari a -63mila unità)" (...) "Il livello di occupazione (calcolato sulla base dei dati mensili provvisori) è comunque in aumento nel terzo trimestre (+0,4% rispetto al secondo, una crescita di 84mila occupati); a questo andamento si associa una diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-8,5%, pari a -147mila unità) e un aumento degli inattivi (+1,1%, pari a +138mila unità). "

      fonte: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (C. 2112-bis) Audizione del Presidente dell’Istituto nazionale di statistica Prof. Francesco Maria Chelli

      Dunque: sarà che i salari non sono fermi al palo, ma siamo ancora sotto ai livelli pre-covid. Stiamo sbandierando come successo il processo di adeguamento dei salari all'inflazione, che peraltro è arrivato in ritardo.

      Chiudo:
      Che l'immigrazione sia un fenomeno che va gestito, in quanto porta con sè delle conseguenze problematiche, non ci sono dubbi. Non è di destra nè di sinistra. E' solo ragionevole. Questo vuol dire che vada favorito? assolutamente no.
      Rimane quanto detto prima: questo governo sta ulteriormente criminalizzando l'immigrazione, gettando i presupposti per lo sfruttamento dei migranti e la riduzione dei diritti dei lavoratori (tant'è che, come se servisse un'ulteriore prova, chi protesta e sciopera viene dileggiato). E, mentre tutti parlano di una nave che naviga verso l'Albania, distratti, nessuno si accorge del fatto che le retribuzioni reali sono ancora ai livelli pre-covid.

      ripeto l'appello all'onesta intellettuale

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    5. Ecco, così va già meglio. Poi ti do le fonti di quello che citi e ti spiego che cosa hai linkato, perché in questo modo è un po' una macedonia. Però visto che hai fatto uno sforzo, è giusto che ti si dedichi del tempo. Ma ora mi aspettano al MIT...

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    6. al "comico" che disse
      *** un po' di onestà intellettuale all'interno del dibattito***

      Appunto , magari leggendo Marx che giusto circa 160 anni fa spiegò la funzione de l' immigrazione in Scozia dei "poveri" irlandesi (in realtà profondamente disprezzati da chi li "importava") nei termini economicistici qui riportati dal professore.
      Una cosa che evidentemente tu non sai perché oggi "l' asinistra" non legge più Marx.

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    7. @passavo di qui: interessante notare che chi alza la mano per fare notare le contraddizioni di una narrativa sia automaticamente etichettato come "altro" e che "altro" nel tuo caso sia "comunista".
      Purtroppo, nonostante triennale, magistrale, master e dottorato in facoltà economiche di diverse università, alcune pubbliche ed altre private, purtroppo no, Marx nessuno si è preso la briga di spiegarlo.

      Mi limito però a sottolineare che se avessi capito il senso dei miei messaggi (andando a leggere anche quelli che ho scritto sotto al post precedente) capiresti che la mia posizione ha poco da spartire con quella della sinistra.
      Io non sono per "più immigrati", ad esempio. Sono per una gestione del fenomeno migratorio, dell'integrazione dei migranti che scegliamo di ricevere e della garanzia dei lavoratori, indipendentemente dalla loro cittadinanza. Forse utopico in un paese dove i braccianti agricoli immigrati irregolari muoiono dissanguati senza braccia e dove chi protesta (medici)viene dileggiato dal governo.

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    8. Senti, adesso hai rotto il cazzo: io non sono il Governo, io non dileggio chi protesta, mi chiedo perché ci si accorga solo ora di una cosa che va avanti da anni, e mi rispondo che non è per risolverla. Tu che cosa vai cercando non è chiaro, quindi vallo a cercare altrove.

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  3. Good morning everybody! My name is Austerity Espansiva, Mario’s girlfriend. My favourite game is reverse Kama sutra: I expand while you contract.

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  4. Mi permetto di suggerire quello che lei ci ha già raccomandato di leggere:
    Il lavoro importato - immigrazione salari e stato sociale
    Di Aldo Barba e Massimo Pivetti

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    1. Persona trista, nominata e vista! Mi sono trovato Aldo da Borgonovo proprio questa sera. L’unico a dire cose minimamente pregnanti.

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    2. Ho messo il segnalibro al video su Twitter. Lo vedrò con piacere appena posso, spero domani.

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  5. Oltre a questi aspetti indicati, esiste anche un problema di legalità circa l’immigrazione di intere comunità, anche molto numerose di decine di migliaia di persone, con una precisa identità, che si insediano in città/territori che avevano iniziato un lento declino del loro manifatturiero. In questi casi abbiamo assistito a una crescita del mercato immobiliare con aumenti degli importi delle locazioni che ha contribuito ad accelerare il numero di chiusure delle aziende del vecchio manifatturiero, manifatturiero che non aveva rapporti economici con il nuovo settore di attività insediatosi. Ma l’aspetto grave è che queste comunità operano nella quasi completa illegalità e le Istituzioni si girano dall’altra parte perché, se fossero attente e consapevoli, “crollerebbe l’economia del territorio” (settore dei servizi). Economia sostenuta dalla distribuzione di una piccola parte dei profitti illegali della nuova comunità immigrata. Questo mi genera qualche dubbio circa l’ipocrisia di certe forze politiche. Concludendo, il territorio è stato smantellato della economia sostanzialmente legale e corretta (che pagava le tasse), sostituito con un territorio di imprese della comunità immigrata, con impiego quasi esclusivo di clandestini. Cioè il territorio si è trasformato dalla vecchia struttura economica del lavoro (legale) a una economia della rendita (illegale) per l’idea di…..

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  6. Ma... ''Il comico'' è Beppe Grillo che si è messo a fare l'eurocomista dopo il fallimento del compromesso storico? Boh... Magari è uno che ha preso sul serio il messaggio agiografico del film su Berlinguer (che com'è noto è uno che aveva sbagliato tutto, ma proprio tutto...)

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    1. Ciao splendido!
      Non sono riuscito a vedere il film su Berlinguer, né tantomeno sono Beppe, anche se quel giorno di 12 anni fa in piazza c'ero anche io.

      Ma.. un commentino sul merito non lo fai? O ci limitiamo a fare le throtties?

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  7. Brava persona lui, per carità, un galantuomo, specialmente quando ha attaccato con la 'questione morale' (guarda caso introducendo la presunta superiorità della sinistra, ma guardaunpo') gli sono tutti affezionati, persino quelli di destra attuale.... :) peccato che la volesse buttare il tribuna visto che Moro lo avevano ammazzato e Andreotti faceva guardia stretta! Dai (penso'), spostiamo il dibattito su un altro piano (non altopiano come preferivano i partigianotti di seconda generazione ma nostalgici come quelli della prima anche se delinquenti). Cossutta del resto ormai non se lo cagava nessuno e poi.... Guarda te che cazzz... 4 giorni dopo la caduta del muro Oketto cosa fa?! Oops... C'è da cambiare nome al partito! Ma guarda te... Mi viene in mente un certo atteggiamento degli italiani ante e post ventennio... Chissà perché?

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  8. Bello ciao! Il commento su ciò che hai scritto l'ho preso alla larga ma uno informato come te dagli operatori di Matrix di certo saprà cogliere gli spunti storici che ci portano dritto dritto ad oggi. Colgo l'occasione per porgere gli effetti della mia immutata stima augurando a te ma anche a me di non trovarsi mai a dover vivere in una banlieu.

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  9. Un'ultima cosa amico comico: come mai nell'ex CCCP c'era una città (industrializzata) chiamata Togliatti Grad ed attualmente in Russia c'è ancora con il nome di Togliatti (e basta) e poi chiediti come mai un film su Gramsci non lo faranno MAI?!

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    1. @splendide: guarda, non lo so, non ne ho idea e nemmeno mi interessa. Stai facendo una caccia al comunista contro uno che non si sente minimamente tale.

      L'unico cosa è che quando sento parlare di Matrix (uno dei miei film preferiti) mi preoccupo sempre un po' per chi la salute mentale di chi lo cita in questo senso.

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    2. Nessuna caccia al komunista che se fosse veramente tale, i migranti li lascerebbe affogare volentieri. Tutto il pippotto di cui sopra era la mia versione della trasformazione dei mangiabambini in anime belle quale tu sei. Ottimo Matrix ma il mio preferito è Blade Runner che mi fa solidarizzare con i replicanti. ;-)

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    3. Si, io i bambini li mangio solo al forno, con rosmarino e il limone..

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  10. Non possiamo respingerli: per fermare chi é disposto a rischiare la vita per entrare, a volte lo devi ammazzare. Inclusi donne e bambini. E non cambia se lo fai tu o lo fai fare da qualcun altro in Libia o dove vuoi. Vogliamo questo?
    Non possiamo accoglierli: la coperta é corta. Una pressione di centinaia di migliaia di persone/anno non è sostenibile. Né dal punto di vista economico, né sanitario, né sociale, né culturale.
    E allora?
    La soluzione c'é: creare un protettorato italiano in una zona semidesertica in Libia, dove ci sia la legge italiana, e dove dare ai migranti lavoro per costruire tutto ciò di cui necessita una vita civile: strade, scuole, ospedali, etc. E dove espellere senza nessun problema - perché sarebbe territorio italiano - chi non ha diritto di stare in Italia.
    E' possibile? Si, qualcosa simile ha prodotto Hong Kong e - in un certo senso - anche Singapore. E' facile? No. Ma - come insegna il caso CPR Albania - non esistono altre soluzioni.

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    1. Solo un’osservazione: il caso CPR in Albania non credo che possa ancora insegnarci nulla perché non è ancora chiuso. Dal mio punto di vista, la lezione che emergerà sarà, una volta di più, e contro il delirio iperrazionalista dei vari Musso, che il diritto si piega alla ragione politica, di cui regolarmente si fa strumento subalterno. Credo infatti, come ho detto ieri sera da Borgonovo, che le istituzioni europee tutte, e quindi, tanto più, quelle istituzioni politiche per eccellenza che sono i tribunali, si guarderanno bene dal far capire ai cittadini europei che questi, a casa loro, non contano niente su un tema che sta loro molto a cuore: quello della sicurezza personale. Perché è inutile girarci intorno: le spregiudicate strategie immigrazioniste Praticate per tener su la baracca, fra i vari effetti collaterali hanno anche quello di mettere a rischio la sicurezza, inclusa quella di chi arriva. Se le corti europee bocceranno il progetto, quindi, bocceranno anche se stesse. La mia idea è che in questa fase invece si vorrà tentare un’operazione simile a quella che in Italia la sinistra orchestrò con la riforma del Titolo V, per disinnescare la minaccia causata all’epoca dalla Lega. Quindi, con grande scorno del PD, preferiranno il modello albanese a una rivolta generalizzata degli elettorati. È, come sempre, un’affermazione verificabile e messa per iscritto. Se mi sarò sbagliato verrete a correggermi.

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    2. Ok, diciamo che il caso Albania non ci insegna nulla, al momento. Sinceramente non credo proprio che ci permetterà di gestire in maniera "liscia" centinaia di migliaia di rimpatri in decine di paesi, da quattro continenti. Ma, se anche fosse, sicuramente non ci proteggerà dal fatto che gli stessi rimpatriati torneranno alla carica dopo qualche mese. E poi ancora e ancora.
      Non c'é verso: o siamo disposti a prenderli a fucilate o ce li ritroviamo tutti quì: non ce la possiamo fare a respingerli tutti per sempre.
      Se invece smettiamo di intestardirci a rifiutarli e ci rassegniamo a usare il cervello e a metterci un po' di intelligenza, possiamo trovare la strada per rendere questo fenomeno realmente utile e produttivo, creando valore per noi, per loro, per tutta l'Europa.

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    3. Guarda che qui le dinamiche del colonialismo le abbiamo abbastanza in mente e le abbiamo anche menzionate, di tanto in tanto, soffermandoci su alcune questioni di dettaglio che la mia esperienza professionale mi aveva portato ad affrontare. Escludendo percorsi logici del tipo "dobbiamo sentirci in colpa perché Leopoldo del Belgio mozzava le mani ai suoi operai", la questione fondamentale è sempre la solita: perché un continente ricco (di risorse) è povero (in termini di reddito)? Il problema da risolvere è questo qui, non la loro detenzione e nemmeno la CO2, perché il riscaldamento, posto che duri e che si mantenga come problema (e penso che questo potrebbe succedere) riguarda più noi che loro, come sai se consulti in estate le statistiche del meteo. Non ho quindi da proporti che una prospettiva forse più utopica, ma probabilmente più risolutiva della tua: l'emancipazione di quei tanti popoli. Vaste programme, ma pensi che il "protettorato" in una zona geopoliticamente instabile non sarebbe meno complesso da raggiungere e mantenere?

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    4. In premessa: bisognerebbe chiarire meglio i dettagli della cosa e i passi per svilupparla. Comunque ti rispondo punto a punto.
      1. Colonialismo: non mi pare c'entri il colonialismo. Si tratta di fare qualcosa in totale accordo e collaborazione con il paese ospitante e rispettando i diritti di tutti gli attori coinvolti.
      2. Perché non facciamo evolvere l'Africa, invece di fare una nuova città tipo Dubai? L'evoluzione dell'Africa necessita di secoli, perché richiede un cambiamento culturale degli africani. Non abbiamo né tanto tempo, né tanta capacità. Mentre un'esperienza come quella che ti ho descritto può partire in qualche mese: non é molto più lunga da organizzare di quella in Albania.
      3. Il problema non é la detenzione: ma certo, gli espulsi in questo territorio non andrebbero assolutamente detenuti (tranne i delinquenti, si capisce, per cui si potranno pure costruire delle carceri). Li si porta nel protettorato, e gli si garantiscono lavoro (retribuito), condizioni civili, servizi sociali e sanitari a pagamento. Poi, se se ne vogliono andare nessuno li trattiene. Non c'é nessuna detenzione.
      4. CO2: scusa mi sfugge il nesso.
      5. Il protettorato in zona instabile può essere stabile? Questo é il problema più importante, effettivamente. Secondo me ci possono essere i modi. Con un accordo di extraterritorialità sull'esempio di quello Cina - UK per Hong Kong, incluso un consistente appoggio militare sul posto e sopratutto a fronte di vantaggi per il paese ospitante, secondo me ci si può riuscire.
      Considera che se il paese ospitante ha dei vantaggi dall'iniziativa (infrastrutturazione dell'area e del territorio circostante, coinvolgimento di lavoratori locali, collaborazioni nel territorio, ...), non ci sono motivi ragionevoli per eventi avversi. Certo, se si sveglia il RAS della situazione della ragionevolezza non gliene frega niente. Ma per questo ci vuole anche il presidio militare. E se é sufficiente e la popolazione favorevole, difficilmente il matto fa danni. Anche perché il matto non esiste: esistono logiche tribali che facciamo fatica a capire. Ma che ci si può ragionare. Guarda Gheddafi.
      Ripeto: se ci sono riusciti a Hong Kong che stavano in guerra con la Cina, forse ce la si può fare.
      Tieni conto poi che il processo dovrebbe essere graduale: non é che a primo acchitto si cominciano a costruire grattacieli, ma si procede passo passo. Inizialmente avremmo una base militare, un campo profughi bene organizzato e cantieri per opere civili. Poi, man mano si infrastrutturerebbe il territorio, coinvolgendo anche gli stessi cittadini libici.
      E' vero che questo é il problema dei problemi, ma credo che una soluzione ci possa essere. Quantomeno forse può valere la pena di un serio approfondimento.

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