sabato 4 marzo 2017

Cinque stelle, due logiche, una risposta

Si dice che un esempio valga più di mille parole. Se dovessi esemplificare a beneficio dei miei venti (mila) lettori la differenza fra logica deduttiva e logica induttiva, credo che il modo migliore per farlo sarebbe indicar loro questo mio post del 2012, e questo post del 2015 di Federico Dezzani, che colpevolmente non avevo ancora letto.

Io, qui, sarei il deduttivo. Il mio post era un sillogismo, con una premessa maggiore universale affermativa, una premessa minore particolare negativa, e una conclusione particolare negativa. Per gli amici, Camestres. Il ragionamento era questo: chiunque voglia veramente risolvere un problema aggredisce le vere cause, il cinque stelle non aggredisce le vere cause, il cinque stelle non vuole risolvere il problema. A distanza di cinque anni sto ancora aspettando che la premessa minore venga smentita. Purtroppo, non passa giorno senza che essa venga confermata (dalla vicenda dell'ALDE a quella della Le Pen).

Dezzani, invece, l'induttivo. Il suo resoconto molto minuzioso è una nuvola di puntini fattuali attraverso la quale si può tracciare una retta: la retta della regressione politica italiana. Al netto del fatto che alcuni di quei "puntini" mi erano stati adombrati o confermati da tanti di voi (e da tanti altri), non credo che nella sua ricostruzione ci siano enormi errori fattuali, altrimenti sarebbe stato querelato.

Io, che in economia sono induttivo (l'econometria, alla fine, è fare regressioni), in politica preferisco essere deduttivo, usando le leggi dell'economia per capire dove si andrà a parere. Il metodo induttivo mi pesa, in politica, perché sono nuovo del ramo, perché sono smemorato, perché non ho gli strumenti di indagine utili a raccogliere i puntini, ecc. Fatto sta che se una cosa è vera, che tu ci arrivi dall'altro o dal basso sempre quello trovi. Il cinque stelle è una forza di conservazione del potere, ed esegue il suo compito intercettando il dissenso. Punto.

Ora, siamo arrivati all'odioso momento della storia in cui il dissenso è incarnato da forze "reazionarie". Che poi, dico io: perché mai chi "reagisce" dovrebbe essere etichettato come conservatore? Ricordo ancora il mio stupore quando mia madre, da bambino, mi spiegò il significato del termine "reazionario". Sì, naturalmente: se da una parte qualcuno fa la rivoluzione, chi reagisce è conservatore. Ma le rivoluzioni non ci sono più, e quindi chi reagisce al sistema è, ahimè, rivoluzionario...

Lo sgambetto fatto alla Le Pen non credo servirà a molto, se non a consolidare il consenso crescente intorno a lei, consenso motivato da quanto esponemmo sul Manifesto nel lontano 2011 (e fu lì che molti di voi cominciarono a seguirmi). Il mio educated guess è che la Le Pen vincerà ugualmente (o comunque non saranno gli scandali a fermarla), e vincerà "male", cioè in un tessuto imbarbarito dalla latitanza della sinistra. Per capire cosa intendo, vi offro questa chicca: "Alla festa dell'Unità si parla leghista". Con grande sorpresa del compagno Formigli, uno dei tanti house organ piddini scopre l'acqua calda: immigrazione (e disoccupazione) sono un problema delle classi subalterne, non delle élite. Classi subalterne che però oggi non hanno strumenti culturali adeguati per inquadrare questi problemi nella giusta prospettiva "progressista", e non ce li hanno per il semplice motivo che non se li possono permettere.

In compenso, però, hanno in casa una o più doppiette...

Non se li possono permettere... Certo, questo è un problema: la dialettica fra internazionalismo proletario (che presuppone l'esistenza delle nazioni) e cosmopolitismo borghese (che presuppone un adeguato conto in banca). Ma la questione non si esaurisce qui, va oltre e coinvolge le responsabilità del ceto intellettuale (cosmopolita per definizione). I tanti intellettuali di sinistra, fra i quali anche persone che frequento (o frequentavo) e stimo (o stimavo), che si sono rifiutati di recare nel dibattito un tema come quello dell'immigrazione "perché è un tema di Salvini", portando alle estreme conseguenze il cancro dell'appartenenza, hanno commesso un irredimibile peccato di omissione, le cui conseguenze saranno devastanti. Il fatto è che ora il "loro" popolo, quello che secondo loro non capiva i problemi dell'euro (quando gliene parlavano loro), e per il quale secondo loro l'immigrazione non era un problema (perché loro non volevano parlargliene), si trova ad affrontare situazioni di disagio crescente, essendo privo di quegli strumenti di analisi e di razionalità che sarebbe stato dovere dei politici e degli intellettuali di sinistra portare nel dibattito, laddove essi fossero ciò che credono e dichiarano di essere.

Ma a questo essenziale dovere di mediazione culturale essi si sono sottratti.

Apprezzo anche la saggezza antica del mio collega violoncellista partenopeo, neoborbonico e ora anche leghista. A me che dicevo: "Certo che è assurdo: Salvini viene ai miei convegni, dice cose condivisibili, blasonati intellettuali 'de sinistra' e partenopei come te mi confessano turbati che 'il problema di Salvini è che quando lo senti parlare di persona voteresti per lui', poi va in televisione a fare delle sparate del cazzo che lo allontanano dai moderati...". E lui, sornione come il gatto di casa e tagliente come una katana: "Ma quali moderati!? Hai capito che la gente non ne può più? Lui parla così perché lo votano se parla così...".

Ecco... prima di vedere il simpatico servizio del compagno Formigli non lo avrei creduto. Pensavo di più all'esigenza di far sparate sopra le righe per compattare le fila dei camuni e degli insubri. Certo però che se anche in Piddinia laggente parlano in quel modo, forse il neoborbonico tutti i torti non li aveva, il che non è esattamente un viatico verso un clima più sereno. Speriamo che le cose prendano una piega diversa: ora che la base del PD fa discorsi violenti e razzisti, i vertici di altri partiti possono portare nel dibattito una voce di razionalità e di equilibrio. Io non sono un esperto di marketing, ma continuo ad auspicare che qualcuno cominci a dire le cose come stanno, lasciando agli altri il compito di caricare i toni. L'amena vicenda dei blocchi navali, che erano "de destra" se li chiedeva la Lega e sono diventati "de sinistra" non appena li ha chiesti l'anonima piddini, dimostra che si può costruire capitale politico senza sforzi retorici eccessivi e quindi controproducenti...

Comunque, tornando a bomba: mi sembra chiaro che dopo le prossime elezioni, quando nessuno potrà governare, e dopo una campagna elettorale passata a strappare voti agli avversari ostentando la propria indisponibilità al compromesso i partiti saranno costretti dall'aritmetica a stringere alleanze, il cinque stelle andrà con l'odiato PD. Altre alleanze temo che saranno nel frattempo diventate impossibili, per un motivo molto semplice: al di là della vicenda dei migranti, sulla quale ha tanto insistito (e sarebbe bastato molto meno), e sulla quale ora è preceduta dalla base e inseguita dai vertici del PD, la Lega ha accumulato un rilevante capitale politico criticando seriamente l'Europa. Il fatto è che da qui a febbraio, che sia valido il mio ragionamento deduttivo, o che sia valido quello induttivo di Dezzani, il cinque stelle ne farà di ogni per rendersi sempre meno credibile nella sua critica all'Europa. Alla fine, per partiti che da questa critica traggono una parte forse non prevalente, ma comunque consistente e convinta, di consensi, accostarsi a pagliacci (o dilettanti) simili significherebbe quindi dilapidare con leggerezza un capitale politico prezioso.

Ve lo dice, con grande amarezza, uno che ce l'ha messa tutta. Ma esiste anche la sunk-cost fallacy, come ho imparato dal socio Lignini. Ah, e non aspettatevi che laggente si rivoltino quando la strana alleanza verrà dichiarata! Ricordatevi: quella è una religione, una religione di odio contro lo Stato e il suo ruolo nell'economia, derubricato sempre e comunque a coruzzzzzzione e spesa "improduttiva" (?). Ora, le religioni sono fatte di misteri, e di gente che ci crede: l'alleanza col PD diventerà un mistero, gaudioso per alcuni, doloroso per altri, nell'interminabile rosario di scemenze che gli adepti si son fatti raccontare nel corso degli anni.

Del resto, tutte brave persone, persone onesteh.

E a noi piace ricordarle così...

115 commenti:

  1. "anonima piddini" dovrebbe apparire nei vocabolari e nelle enciclopedie

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  2. Questo sarà un #loavevodettONE :)

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  3. Ma chi sta a Piddinia non è sorpreso per nulla da quel filmato. Io non sono la persona più pacata del mondo, quando favello, e ho notato che, questa pacata favella, che destava un certo scandalo due anni fa, ora non ne desta alcuno (se si escludono i piddini che fanno parte di quella che Clint Eastwood ha definito la "pussy generation")

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    1. Io non sono sorpreso. Mi chiedo solo se il nostro obiettivo sia vivere nella Colombia degli anni '80.

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    2. Sono gli stessi piddini che probabilmente continueranno a considerare il Walt Kowalski di "Gran Torino" come un reazionario maschilista, razzista e politicamente assai scorretto (magari pure malato di protagonismo, visto come risolve la questione "a modo suo").

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    3. Non parlavo di te, ovviamente e, come sai, io conosco bene il "meticciato" culturale, gli slums e le gated communities, che non sono altro che l'espressione del "neoliberal self" su scala mondiale. E tutto questo mi fa orrore (anche perchè è il risultato di ingegneria sociale piuttosto efficace)

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    4. Abito nella piddinia montana (aree marginali); per quel che vedo, i piddini di Kowalski reazionario sono solo quelli 'culturati'; quelli con le doppiette in casa, praticano la caccia nelle aree di 'caccia socialmente gestita' (confinanti con la riserva di caccia privata del grande industriale con famoso brand) e sono ancora belli grassi, anche se qui la crisi ha colpito più che nella industriosa pianura. Ma non capiscono l'evoluzione della società, e quindi sono spaventati; e quindi sono arrabbiati. Non ci sono più le Feste dell'Unità, e questo è un bel problema!

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    5. Quando nel 1983 mi trasferii a Faenza provenivo dalla natìa Genova, città di mare e quindi multikulti da secoli, con i suoi "tipi da sbarco" che incontravi sull'autobus e ti potevano rapinare a punta di coltello del giubbotto se ti avventuravi fuori orario nei più malfamati caruggi, come accadde ad un mio compagnuccio delle medie. Vi parlo degli anni settanta e di stranieri veri e colorati come quelli di oggi. La globalizzazione portuale.
      Giunta nella Romagna della figa&piadina&sorrisi imparai subito questa parola, che fino a quel momento, essendo vissuta nel multikulti ed essendo molto molto desinistra, mi era sconosciuta: "marocchino", che non si riferiva all'abitante del Marocco ma a tutti coloro che vivevano al di sotto del "muro di Ancona". Trump ha rubato a noi l'idea. Un muro metaforico ma molto resistente che allora si frapponeva tra il noi (romagnoli)e un loro ancora quasi interamente autoctono.
      Poi bisogna capire che ancora oggi il forlivese è terrone rispetto al ravennate e il ferrarese è una specie di Untermensch del nord. Le differenze razziali da noi in Romagna si notano a pochi chilometri di distanza. Sarà perché vi è ancora molta identità, nonostante il piddinismo endemico? Lo straniero (nel senso di Ancona) che confonda Emilia con Romagna è incidente diplomatico immediato.
      Per cui non mi meraviglio affatto che, nella terra dei triangoli rossi, ci sia chi vuol seppellire il rumeno nel campo. Non fatemi parlare ma il suggerimento a volte è provenuto perfino da chi dovrebbe tutelare la legalità.
      Confermo la propensione alla doppietta degli indigeni e in un prossimo futuro mi aspetto anche le milizie. Diventeremo come il Montana. Per i leghisti mi sa che si sta aprendo un'autostrada.

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  4. Video esilarante, specialmente quando l'intervistatore ha chiesto ad uno degli intervistati se voterebbe Salvini e lui ha risposto d'istinto "mai!" nonostante ne condividesse la critica all'immigrazione. Non mi stupisce: la logica dell'appartenenza, per quanto illogica (mi perdoni l'ossimoro) è ancora solidissima, rappresentando una stampella irrinunciabile su cui il sistema si regge. Vedremo se reggerà ancora quando esso non sarà più in grado di pagare le pensioni o l'immigrazione raggiungerà livelli tali da essere ingestibile; allora, in questa sorta di laboratorio pavloviano in cui viviamo, scopriremo se l'ideologia è istinto più forte dei crampi allo stomaco per la fame.

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    1. Alla fine cosa vince lo sappiamo. Nota che i pistoleri del video sono tutti piuttosto in carne. Il problema non è la fame.

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  5. Gentile professore
    E se i 5 stelle prendessero il 40%? Non crede sia un'ipotesi plausibile? Mi perdoni se dico delle fesserie, ma ho la sensazione che purtroppo vi sia a volte, per raggiungere, degli obiettivi, strade che non prevedevamo. Tra la sua limpida chiarezza ( e in parte grazie a lei anche mia) dell irrazionalità dell' euro( ma soprattutto della necessità imprescindibile della sua eliminazione per cambiare pagina) e la comprensione di questo fatto da parte di una parte rilevante della popolazione( ma soprattutto l' accettazione che questo sia il fulcro del problema) mi pare che difficilmente ci sia in mezzo la lega e salvini. Quello che voglio dire è che purtroppo è improbabile che una guerra del genere possa essere vinta dall esercito che si precedeva fosse quello giusto. Mi sembra evidente che chi ha abbracciato pienamente il suo pensiero economico non raggiungerà mai l' obiettivo politico necessario per cambiare le cose da punto di vista monetario ed economico. Ma soprattutto non credo che questo tema sbandierato in modo così onesto e chiaro,come ad esempio il fatto che l' uscita avverrà in un week end senza consenso referendario ( possibile o possibile che sia), non sia molto accattivante ai fine di raggiungere un consenso? Mi sembra che i 5stelle almeno a parole abbiano anche loro le idee chiare sull'Euro. Si, i tre atti che lei indica sono deludenti e impensieriscono pesantemente anche me. Ma lei crede che se manifestassero conclamatamente e investissero pesantemente sul tema no euro avrebbero un consenso così importante? ..., io credo che a volte la strada per raggiungere un obiettivo non possa essere sempre prevedibile...

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    1. I 5 stelle non arriveranno al 40% nemmeno se il PD implode, e in questo non c'entra nulla Salvini, né il loro atteggiamento ambiguo verso l'Europa. I 5 stelle sull'euro non sono credibili, e in questo non c'entra nulla Salvini, ma ovviamente c'entra il loro atteggiamento ambiguo verso l'Europa. Non sto dicendo che Salvini sia la soluzione: sto solo dicendo che è molto difficile pensare a un asse Lega-ortotteri.

      Quanto al discorsetto che hai in mente tu, mi dispiace, ma devo dirtelo: tu il post del 2012 l'hai guardato, non l'hai letto. Prendere voti dicendo mezze verità non è la strada più opportuna e non per motivi etici, ma per motivi pratici. Semplicemente, non funziona. Se gli ortotteri andranno al 40%, come loro credono, avrai avuto ragione te. Ma invece avrai torto. Ti prego di prendere nota di questa mia replica e di rinfacciarmela se avessi torto io.

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    2. Nessuno ha il dono dell'infallibilità, apprezzo le sue competenze economiche, ma su questo argomento spero si sbagli.

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    3. Se prenderanno 40% i 5s le rinfaccerò questo post, anche se ritengo che le prospettive di costruiscano su ipotesi di risultati, ma il risultato,qualunque fosse, non mi darebbe meno o più ragione. Non credo che farà lo stesso per ovvie ragioni, e cioè non penso lo riterrà interessante. Ma il punto non credo sia proprio questo. Presupposto che ciò che potrà cambiare le cose non saremo noi ( italiani) ma come lei spesso ha evidenziato saranno gli Stati Uniti in primo luogo ( e con trump la cosa si fa interessante) e poi i francesi (Dio voglia ) con la Le Pen, manifestare una certa idea nel modo sbagliato ( sbagliato nel senso darla in pasto nuda e cruda alla folla che fraintende) anche se sacrosantamente giusta, in politica può essere un errore che porta al nulla di fatto. Quello che mi sembra lei stia dicendo è che la strategia 5s sia meno intelligentemente pratica che quella delle destre italiane. Potrà essere che i 5s non prendono il 40% ma è certo che la destra no euro non arriverà al 20%. Ma lei crede che i5s se mettessero il tema no euro in prima linea prenderebbero più voti?... Qui sta il problema. Le rinfaccerò anche questo post perché se dovesse vincere i 5s io credo che malgrado le tre azioni inquietanti sopra dette fatte dai i 5s, credo che il loro giudizio sia chiaro e non penso faranno retromarcia a riguardo. E ad ogni modo l'alternativa sarebbe o dare il voto alle destre... voto buttato.... o aspettare che gli animi progrediscano nella comprensione del tema economico "uscita dall'euro" ma forse a quel punto saremo tutti morti.

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    4. Un semplice "sarà fatto" sarebbe stato sufficiente. Nota che non ho fatto previsioni circa risultati né integrità ideologica della Lega.

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    1. Caro compagno Triolo (soi disant) una certa credibilità te la sei guadagnata anche se spero sempre arrivi il 7^.

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  7. Molto deduttivo! La politica oggi non è più quella di una volta, scientifica!

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  8. A margine dell'articolo di Dezzani: Vladimir Solovev NON è mai stato un "teosofo", cosa c'entra con la Blavatsky, scherziamo? "Sulla divinoumanità" e " I tre dialoghi e il racconto dell'anticristo" messi insieme a una scemenza farlocca come "Isis Unveiled"? Come si diceva a Firenze, è "confondere il culo e le quarantore"...
    Teosofo cioè cialtrone no dei più grandi pensatori cristiani russi, intimo amico di Dostyoevskij? Pure Dostoevskij teosofo? Il complotto teosofico Solovev-Blavatsky-Dostoevskij-Gurdjeff-Olivetti-Grillo? Ma andiamo, su...Va be' le sviste, ma con sviste così come fidarsi del resto?

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    1. In generale mi fido solo di me stesso: vi propongo cose perché siete più esperti di me, e mi aiutate a valutarle. Che il simpatico package castacriccacoruzzione fosse stato offerto prima a Di Pietro me l'hanno confermato in molti e ha una sua logica. Il resto non saprei valutarlo... anche perché prima dovrei leggerlo! Ma mi fido di te, e rilevo che comunque la deduzione arriva tre anni prima dell'induzione, il che, in termini tattici, è un bel vantaggio!

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    2. Guarda, sulla sporcizia e l'eterodirezione di "Mani pulite" nulla può sorprendermi, il complotto più fantasy resterà sempre sotto al reality. Poi, la mia personale predilezione è per preterire il complotto, benchè possa esserci eccome (di solito c'è), per non perdersi nei dettagli, e guardare quel che si vede alla luce del sole, che di solito basta e avanza. Nel caso del M5S mi sembra che quale che vede basti e avanzi. Svelare il complotto serve finchè il suddetto è in corso d'opera, per sventarlo se si può. Dopo serve pochino.

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    3. Concordo con RB sulla parte "esoterica". L'articolo è abbastanza accurato (se si guarda con occhio critico a qualche sbavatura), bisogna però lasciar perdere, appunto, quella parte nella quale, oggettivamente, fa molta confusione (come Casaleggio, del resto.). I filmati "Il futuro di Gaia" e, specialmente "Prometeus", sono un assieme di paccottiglia esoterica "de noantri", ma informati da epistemologia hayekiana (the role of knowledge in society), così come lo è tutta l'architettura del movimento ("the wisdom of the crowds"). Solov'ev era un grande pensatore, vicino a Pavel florenskij, ma che non aveva nulla a che fare con la Blavatsky o, tanto meno con Annie Besant, alla quale si ispirava GC, che diceva anche di ispirarsi a Gurdijeff, che era un simpatico "guru" caucasico (che frequento, con qualche anno di anticipo, lo stesso seminario di Tbilisi presso quale studiò il compagno Stalin).
      Senza dubbio esistono filoni esoterici nascosti dietro ai moti politici, tuttavia, sono abbastanza complessi da conoscere e, soprattutto, da comprendere.
      Per quello: citofonare Martinet che è uno dei pochi, per quel che concerne la mia esperienza, che sappia davvero unire i puntini in tal senso

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    4. Ps. Il blog di Dezzani, comunque, è un giacimento di cose estremamente interessanti

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    5. La stupida e farlocca teosofia della Blavatsky non c'entra nulla con quella intelligente di Solov'ëv (Теософия); Dezzani ha scritto "teosofo" ma nell'articolo di Raciti cui egli rimanda il pensatore russo viene giustamente definito "teologo": la solita approssimazione degli pseudointellettuali nostrani. Fanno di tutta l'erba un fascio: ma a me di fascio piace solo uno.

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    6. Ho idea che confonda Vladimir con il fratello Vsevolod, che si accostò per altro alla santona distaccandosene poi abbastanza rapidamente e non proprio soddisfatto.

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    7. Ci conforta il ben noto fatto per cui, tra induzione e deduzione, lo stesso Aristotele indicasse essere di più ampia portata la seconda.
      L’ “Iside svelata” invece può accattivarsi giustappunto coloro che ignorino i reali fondamenti, i quali giacciono frammentari e mescolati a casaccio in tutta l’opera della Blavatsky (il che li rende di fatto “infondamentali”): se le incongruenze del testo dovrebbero quantomeno riporre un dubbio nel lettore, l’opera impietosa e documentatissima del Guénon (“Il Teosofismo. Storia di una pseudo religione”) fa tabula rasa perfino circa l’attendibilità “profana” della decantata Società Teosofica (dall’autore francese definita a buon titolo “teosofismo”, essendo storicamente e dottrinalmente teosofia quella propria ai vari Böhme, Gichtel etc), nonché dei suoi fondatori e principali aderenti: ne esce il quadro d’un movimento sorretto – ne sia o no pienamente consapevole – da quel tipo di realtà anglosassone che opera per l’affermarsi d’un capitalismo economico e sociale globale, parallelamente alla costituzione d’un pensiero unicista, con variegate connotazioni pseudo-esoteriche, che ne funga da cemento ideologico.
      È inoltre curioso constatare come, secondo Casaleggio (e in tipico stile farlocco teosofista-newageista) si possa essere discepoli di un soggetto non più esistente, e col quale nemmeno si sia mai venuti a contatto in vita (del pari, potrei affermare d’essere tutt’ora l’amante di Rita Hayworth, senza averla mai conosciuta direttamente, e senza che ella stessa mai abbia potuto accordarmi l’essere tale! – ciò che in termini più prosaici viene definito come “pippone mentale”), sempreché per discepolo non s’intenda l’essere stati ispirati dagli scritti lasciati dal presunto “maestro”: ma è tutt’altra cosa, per chi conosca correttamente il senso dei due termini di relazione. E anche ciò dovrebbe rivelarci qualcosa circa l’attendibilità messianica di certi elementi; che poi certe contingenze possano realizzarsi è pur sempre vero: come può esserlo spesso il piacevole ed esaltante preludio al disastro nascosto dietro l’angolo.

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    8. Volendo fare i materialisti storici non c'è da sorprendersi del revival di questi tipi di spiritualità in un periodo che ricorda tanto il primo '900.

      Vorrei però approfittare del ritrovarsi dei nostri esoteristi di riferimento per capire qualcosa di più di Gurdjieff; mi interessa perché una tipa che frequento segue la sua scuola ecc. ecc. la storia più vecchia del mondo.
      Ho letto l'introduzione di Ouspensky e se da una parte è molto in sintonia con le mie esperienze, dall'altra il metodo mi sembra inutilmente settario e la metafisica... mah. Mi puzza. Se avete consigli di lettura o di vita mi sarebbe molto utile.

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    9. Caro elu ei, se mai è esistito un ciarlatano più grande nel campo dell'esoterismo questi è Gurdjieff, che Guénon considerava il campione dell'antitradizione. In America lo si conosce come "colui che ha ucciso Katherine Mansfield": ho detto tutto. In italiano c'è il famoso libro di Louis Pawels Monsieur Gurdjieff delle Mediterranee, ma non è reliable: l'unica biografia attendibile è quella di James Webb, The Harmonious Circle. That's it!

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    10. @elu ei :: Teosofia a parte, se vuoi davvero un consiglio di lettura E di vita ti consiglio qualsiasi libro di Marco Vannini ma in particolare l'ultimo che e' "Contro Lutero" ma le cui prime 20-30 pp. sono una summa sintetica del pensiero mistico speculativo, che consiglierei a chiunque e NON c'entra ne' con la teosofia ne' con new-age o cavolate del genere.

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    11. Se Solov'ëv (Соловьёв) sia atato teosofo o no, per i lettori di questo blogg ovviamente non ha molta importanza. Essendo stato un feroce critico di Puškin e pure di Tolstoj (Wikipedia), ad alcuni lettori potrebbero essere interessanti i brani che riporto dal I diari di Tolstoj:
      “Il povero Solovëv, che non capisce niente del cristianesimo, lo giudica e vorrebbe inventare qualcosa di meglio. Chiacchiere, chiacchiere senza fine.”

      “Non si può impedire alla gente di esprimere le proprie idee su come meglio organizzare il mondo. E solo questo, prima delle bombe, facevano i nostri rivoluzionari. Siamo arrivati a un punto tale di rincretinimento, che la sola espressione delle proprie idee ci sembra un delitto. Ho visto Solovëv. Non mi serve a niente, è pesante e penoso.”

      “È venuto Solovëv. Si è parlato in modo vuoto, poi sono andato dalla Nelidova.”

      “Ci siamo visti con Solovëv, con Alechin, con Orlov, con questi penoso; gioia invece con Èertkov, Gorbunov, Tregubov.”

      “Ho letto un brutto articolo di Solovëv contro la non resistenza. In ogni prescrizione pratica morale è implicita la possibilità di contraddirla con un'altra prescrizione che deriva dalla stessa base. La continenza significa forse non mangiare e diventare incapace di servire gli uomini? Non uccidere gli animali: significa forse lasciare che ti mangino loro? Non bere il vino: significa forse non usarlo nella comunione e non curarsi col vino? Non opporsi al male con la violenza: significa forse lasciare che l'uomo uccida se stesso e gli altri?
      Mettersi a cercare queste contraddizioni dimostra solo che l'uomo impegnato in questa ricerca non vuole seguire la legge morale.”

      “Spesso ci si meraviglia della confusione di concetti in uomini intelligenti come Vladimir Solovëv (avrei aggiunto: e Bulgakov, se gli riconoscessi intelligenza), e ora ho capito chiaramente da che cosa deriva. Tutto deriva (come in tutte le scienze moderne) dal riconoscimento dello Stato come qualcosa di esistente indipendentemente dalla volontà degli uomini, qualcosa di predestinato, mistico, immutabile.”

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    13. Avevo letto che aveva accennato a Dezzani ma quando ho scritto "teosofiche" nel mio lungo (e triplo) commento non avevo letto che stavate parlando di teosofia..Chiaro che non si possono dimostrare certe cose ma è lecito ipotizzare. Quando si ipotizza se dietro le prime 3, 4 porte si indovina cosa c'è, significa che qualcosa si è capito, magari non tutto, magari in parte ma qualcosa sì...o forse sono coincidenze, però se una cosa non è dimostrabile non è corretto accusare chi ne parla di essere un bischero.

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    14. Non è facile orientarsi oggi, apprezzo molto questi consigli. Grazie mille e scusate l'OT.

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    15. Grazie della dimostrazione pratica che tutti possono dire scemenze, persino. Tolstoj.

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    16. Ho avuto l'occasione di leggere e rileggere "i tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo" ora introvabile nella mia casa perché avevo cercato di mettere ordine nei libri e quindi ora sono nel caos completo. Ne aveva scritto, anni fa, Papa Benedetto XVI e mi ero incuriosita, e poco fa l'ho riletto perché è stranamente attuale. Solov'ev era un teologo morto giovane e si narra che egli avesse delle visioni. Effettivamente il racconto sembra una visione. E' stato scritto e pubblicato nel 1900. Egli narra di una Europa invasa dai mongoli che si unisce per liberarsi dal loro giogo, si costituiscono così gli Stati Uniti d'Europa che cercano un capo carismatico per il governo. Un uomo alquanto sconosciuto, intelligente e di buona cultura, vegetariano e animalista (ma guarda un po') entra in lotta con Dio, rectius, con Gesù Cristo, contestando la sua Divinità. E' il momento atteso da Satana che approfitta del peccato più grande la superbia sostenuta dall'invidia. Come recitava il Vangelo della prima domenica di Quaresima (5 marzo 2017) quindi Satana gli offre il mondo. Egli scrive un libro che dona agli uomini e che contiene indicazioni complete su cosa fare per creare un mondo di giustizia e di pace, sotto l'unità Europea. Viene nominato Presidente (mi scuso per le imprecisioni ma vado a memoria che, alla mia età, comincia a vacillare) e trasferisce in breve la sede a Gerusalemme. Prende come responsabile religioso un Mago molto potente e chiama a sé le tre religioni monoteiste. Solov'ev ritiene indispensabile per l'ultimo avvento (come è chiamato da San Bernardo la venuta ultima del Salvatore) l'unione delle tre chiese cristiane e quindi il suo Anticristo propone questa unione portando a sé la maggior parte dei protestanti, la maggior parte dei cattolici, la maggior parte degli ortodossi, riuscendo così a riunire i "traditori". Dall'altra parte restano pochi fedeli e i tre capi delle religioni. La storia finisce con l'avvento della Gloria di Cristo preceduto dalla ribellione degli ebrei.
      Qualcuno (forse perché Dostoevskij si ispirava al grande teologo russo) ha visto nell'Anticristo Tolstoj vista la sua opinione sullo scrittore di Guerra e pace (insomma lo considerava un piddino). In realtà la teologia di Solov'ev è estremamente moderna perché contrasta proprio tutte le derive ideologiche odierne: crede nell'uomo e nella pace, nella natura e nell'unità dei cristiani, ma è forte oppositore di ogni ideologia, di ogni sincretismo, di una ecologia solo di maniera, e dell'omologazione della falsa uguaglianza, perché egli crede fortemente nella Verità.

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    17. @Dragan: grazie. Le tue citazioni sono sempre istruttive, appropriate e il tuo modo di discutere di grandissimo stile. Cosa rara.

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  9. Prof siamo d'accordissimo: è una religione e qualsiasi cosa accada, i fedeli accorreranno numerosi alle urne fino alla fine dei tempi. Comunque vada, siamo fregati...

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    1. Lo scenario in cui si tira a campare per altri 5 anni è in effetti devastante ma non improbabile, se ipotizziamo che la riscossa degli europei debba partire dal nostro paese. Tuttavia questa condizione, che sarebbe sufficiente, non è necessaria.

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  10. Risposte
    1. Non capisco perché giri tanto ora questo video che è di alcuni anni fa. Eloquenza ammirevole, peraltro. Del resto, la verità è un'arma (politica): avevo ben detto di stare attenti a non farla cadere in mano altrui.

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  11. Buongiorno Prof.,
    i 5*, di cui direi tutto il male possibile, nella fattispecie forse non sono colpevoli. Così avrebbe chiarito Messora (che non ha problemni a denunciarne le porcate, vedi tentata adesione all'Alde)..
    Già che ci sono, Le posso chiedere se ha avuto modo di chiarire con Salvini/Borghi come mai tra i firmatari del famigerato DDL Gambaro figura anche tale Divina, senatore Lega?
    Il problema, aldilà dei due suddetti episodi, è che Lega e 5* vivono due contraddizioni speculari:
    la prima ha un vertice competente e dedito all'interesse nazionale (vedi il duo Borghi e Salvini, ma ricordo anche il povero Bonanno, vittima guarda caso di incidente sospetto..), ma larga parte della base e degli stessi portavoce è intrisa di liberismo (concordo con l'aborrire il prefisso neo...) e non digerisce la "deriva" nazionalistica presa da Salvini.
    i secondi in cui la maggioranza di militanti ed elettori sono (forse) in buonafede ma hanno fatto un'atto di fede e si sono appecorati alla manipolazione del vertice pentastellato.
    Speriamo che Salvini tenga la barra dritta..
    P.s.: vorrei sgombrare il campo, non voglio difendere i grillini. Sul blog di Dezzani (che ammiro e leggo al pari del Prof.)
    commento con il nick Il Maglia, dove dico la mia in modo chiaro sul ruolo da Gatekeeper dei 5 *

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    1. Il caso Divina ha allarmato molto anche me. Claudio Borghi ha spiegato com'è andata. Allarme rientrato.

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  12. secondo me i rivoluz. con il colesterolo vanno in affanno subito in caso di necessità - quindi manca ancora molto a che si attivino i 20-trentenni

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  13. Quello che ho imparato dalle ultime elezioni politiche è che chi ha la maggioranza relativa prima o poi il modo di avere una maggioranza nelle camere lo trova. Non sottovalutarei la disperazione economica in cui versano gli italiani compresi gli aspiranti deputati. Una volta ottenuta l'agognata agiatezza economica diventeranno tutti Grillini, piddini, leghisti pur di mantenerla. L'ascensore sociale è completamente bloccato e la politica è rimasta l'unica via di fuga. Dal mio punto di vista l'unica situazione non auspicabile sarebbe quella di una nuova affermazione del PD. Significherebbe tenere il paese in coma farmacologico per altri n anni. Di sicuro se la lega non farà accordi al ribasso con Berlusconi e si presentera' da sola, ha buone possibilità di arrivare al 20%. Il m5s secondo me è sopravvalutato nei sondaggi. Probabilmente replichera' il risultato delle europee.

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    1. La penso anch'io così. Credo che ci sia una sopravvalutazione del "pericolo ortottero" volta a tenere coeso il fronte piddino (questo almeno vedo negli scambi di email fra i membri della "lelite"). Unico risultato? Quello di insinuare sospetto e discordia fra due probabili alleati naturali (perché naturaliter interessati al mantenimento del sistema). Il problema è che in questo momento il sistema non riesce a trovare una strategia che non sia controproducente per lui. Quindi si innervosirà...

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    2. La Lega se non si mischierà troppo con B andrà molto ma molto meglio dei sondaggi. Sassuolo insegna. La gente la voterà di nascosto, ma la voterà.

      Il PD prenderà invece molto meno di quel che dicono i sondaggi, perché dei cosiddetti "indecisi" non uno voterà PD.

      Previsione induttiva (parlando con le persone): Lega al 18%, PD al 23% e M5* al 28%. I due di "sinistra" (quella europeista e quella finto antieuropeista) andranno ognuno intorno al 4%. B non si sposterà dal 15%. Fratelli solo al 3%.

      Se la legge elettorale non la stravolgono direi che va così.

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    3. Alle europee c'era il nuovo che avanzava e la propaganda anti-5stelle cavalcava selvaggiamente sulle fakenews. Non vedo a quale principio superiore i 5stelle possano appellarsi per l'avvallo ad un eventuale ingresso della Troika. Come reagirebbero gli italiani vedendo oscuri funzionari coi loro bei occhialini e le loro belle valigette valicare trionfalmente Palazzo Chigi? Allo stesso modo, chi paventa la grande coalizione col PD vaneggia e lo fa per togliere consenso ai 5stelle. Vestiranno i vili panni di Tsipras? Dieci anni di crisi e credete possano ancora pronunciare il vae victis?

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  14. Ammazza Prof...questo è un altro articolo/riflessione dal forte "tono" profetico, e purtroppo credo proprio che sia un altra delle sue profezie azzeccate.

    Peccato...se la lega si trasformasse in "Lega Italiana" o qualcosa di simile...Purtroppo ho l'impressione che i vertici di questo partito di "nicchia" non siano interessati ad andare realmente al governo!

    Grazie...

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  15. Secondo me sbagli nel dare credebilitá alla Lega Nord. Per molteplici motivi posso affermare che in Italia non esiste un partito EUROSCETTICO credibile. Alla fine buona parte della base leghista e personaggi come Bossi, Maroni e Zaia non gliene frega nulla della questione euro anzi a più riprese hanno espresso la volontà di allearsi con Forza Italia un partito Eurista (altro che l'alleanza con Alde in un Parlamento che non conta una fava). Se la Lega dovesse andare al governo ci riuscirà solo alleandosi con FI e i fasci-berlusconi come la Meloni che ha esultato alla bocciatura da parte della corte costituzionale nel merito del referendum sull'art 18. Se il centro-destra unito va al governo uno come Borghi non vorrebbe nemmeno preso in considerazione ma anzi verrebbe sfanculato in due nano secondi. In Italia non esiste una forza credibile euroscettica che raccolga molti voti e il nostro destino come al solito sarà quello di rimanere al palo. A Salvini rendo merito solo di aver reso noto il tema ma più di questo non potrá fare e probabilmente non vorrá fare.

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    1. Ciao...la prox volta clicca su rispondi...così è più facile capire a chi stai replicando...

      Infatti come dicevo...alla lega interessa conservare quel pugno di voti che gli permette di stare a galla...

      Cmq in soldoni...non se ne esce! Ho proprio l'impressione che la situazione andrà in stallo per un bel po' di tempo.

      Arruolare Claudio Borghi probabilmente serve solo a catturare consenso tra quelle migliaia di persone che hanno capito il gioco dell'euro...

      Almeno Borghi ha avuto il merito di fare un po' di divulgazione in televisione...

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    2. Al momento, non credo che il problema sia il fare le pulci, quanto far emergere quantitativamente il consenso relativo a determinati argomenti: un 20/25% alla Lega non permetterebbe alle altre forze di liquidare determinati argomenti come rigurgiti razzisti e antieuropeisti, ma dovrebbe dimostrare la crescita di attenzione rivolta a certe tematiche dall'elettorato. Anche perchè, parliamoci chiaro, tutto il resto è... NOIA.
      Soprattutto non credo che questo sia un periodo per fare previsioni di lungo termine, ma più una navigazione a vista.

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  16. Qualche giorno fa credo su RTL Salvini ha parlato della possibilità di un'altra Europa...

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    1. Vabbè, non ho sentito l'intervento, ma presumo si riferisse più o meno direttamente a questo:

      https://it.m.wikipedia.org/wiki/Europa_delle_Nazioni_e_della_Libert%C3%A0

      L'Europa del link qui sopra e l'Unione Europea hanno tanto in comune quanto me e Rocco Siffredi (giacché siamo entrambi maschi e italiani).

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    2. Un'europa senza euro sarebbe di certo un'altra europa.
      il resto sono illusioni all tsipras che salvini non ha di certo.

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    3. Cosa intende con "il resto"?

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  17. Il problema principale è a prescindere da chi potrebbe vincere (a meno che non vinca la Lega ovviamemte) nessuno schieramento ha mai fatto intendere di avere una cavolo di idea su cosa fare quando l'Euro si sgretolerà per cause esterne, questo è il dramma politico adesso. Ora, io faccio fatica a pensare che nessuno schieramento politico abbia riflettuto su questa possibilità ma vista la "poraccitudine" in giro non mi meraviglierei di niente...

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  18. Se il M5S farà un'alleanza con il PD credo che si svuoterà ipso facto. Chi vota cinquestelle non ne può più del PD.

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    1. Dimentichi il caso ALDE.

      Hanno rischiato di allearsi con il gruppo più euroestremo facendolo passare come scelta degli adepti e non hanno perso un voto (in senso figurato).

      Riflettendoci, potrebbe essere stato fatto proprio per verificare il grado di devozione degli adepti.
      Ora sanno che se messi nelle condizioni possono far digerire qualsiasi alleanza senza perdere, nel breve periodo, consensi (al termine dei 4 anni dipenderà da uno sgretolamento esterno della zona euro).

      Vedremo se sapranno rinunciare alla loro ultima possibilità (se confermano il limite dei 2 mandati) per ottenere incarichi di rilievo. Ce lo vedi Di Maio che con l'opportunità di essere premier rinuncia?

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  19. La prospettiva M5S-PD è probabile, ma non escluderei nemmeno un governo M5S con stampella Sinistra Italiana e/o nuovo Movimento dei sinistri; le percentuali per governare le avrebbero anche così. Per il resto, gli iscritti ingoieranno qualsiasi cosa gli verrà propinata, visto come hanno reagito alla proposta di alleanza con l'Alde (dove nel frattempo Grillo ha testato, con successo direi, il grado di fedeltà degli elettori). Il punto vero secondo me è un altro: ha il M5S la struttura, la capacità, gli uomini, per reggere il baraccone? Nonostante i continui tentativi di accreditarsi nelle alte sfere, ho come l'impressione che non vengano visti con grande entusiasmo. L'unico modo che, a mio avviso, potrebbe portare le élite ad accettare un governo grillino, è quello di chiedere in cambio di accettare in modo palese il commissariamento; non ce la vedo questa gente, che così tanto ha investito in questo progetto, affidarsi a soggetti come Di Maio o Dibba, vorrebbero perlomeno garanzie certe.

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  20. "Siamo arrivati all'odioso momento della storia in cui il dissenso è incarnato da forze "reazionarie" ".

    Piaccia o meno, è proprio così. Un concetto ripreso anche da Paul Joseph Watson, blogger statunitense vicino alla Alt-Right e quindi a Trump, e riassunto nel tweet:

    "Conservatism is the new counter-culture".

    Ecco il video di Watson: https://youtu.be/avb8cwOgVQ8

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    1. Devo aver preso la malattia della puntigliosità da questo blog. Comunque: 1) Paul Joseph Watson non è americano, è inglese del nord (è chiarissimo dal suo accento), vive a Londra come è scritto nel suo profilo Twitter e lui lo dice nei suoi filmati 2) lavora da Londra per il media outlet americano InfoWars di Alex Jones che ha gli uffici a Austin, TX. 3) lui di se stesso dice di essere conservative, c'è molta dissonanza sul tema alt-right in quanto associato con del "white supremacist" e quindi abbandonato da Paul e altri.

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  21. 1/3
    Egregio professore mi chiamo Marco ma può chiamarmi "Diversamente Intelligente" perché alla fin fine per me è stato un privilegio essere argomento del suo blog.
    La seguo dal suo primo video (che diffusi ovunque) anche se non commento mai (in 3 anni due volte?) perché se considero qualcuno un "maestro", a un certo punto, mi comporto di conseguenza.
    Proprio perché ragiono in maniera estemporanea leggerà una premessa che farà pensare a un certo tipo di discorso ma poi coglierà conclusioni inaspettate.
    In fondo all'epoca volevo solo sapere cosa non funziona per lei nel RDC se esso contiene un salario orario garantito (che non escluda i contratti collettivi migliorativi) che eviti i working poors e se, nel rispetto della Costituzione, sancisce che le proposte di lavoro debbano necessariamente tener conto delle competenze del disoccupato (una sorta di piena occupazione "sfasata"). Io ad esempio non ho ricevuto risposta dal grande statista "Dottor" Di Maio quando ho espresso osservazione critica sulla questione dei 4 miliardi l'anno (secondo i miei calcoli) che ogni anno confluirebbero all'estero (import) privi di cambio flessibile.
    A volte leggo qua e là di "distorsione del mercato del lavoro" ma credo nello Stato e questo modello è presente anche altrove in Europa.

    Di contro però c'è una Costituzione che parla di diritto alla "retribuzione" (cioè reddito DA LAVORO).
    La "vulgata" interpreta in modo incorretto alcuni passi della Costituzione: in un articolo è sancito che la mansione possa anche essere finalizzata alla sola crescita spirituale (c'è infatti espresso "o" e non "e") e non al PIL quindi ancor più fuori legge è tenere qualcuno senza una "funzione" nella propria vita.
    Non solo! La Costituzione non intende significare che "se non lavori non hai dignità perché sei un fannullone", bensì che senza una retribuzione (adeguata) si è privati dello strumento principale di sussistenza/DIGNITA': i soldi. E' chiarissimo quindi che per la Costituzione sia un reato essere senza lavoro perché il lavoro secondo essa è l'unico (unico) mezzo per veder realizzato questo diritto alla dignità.
    Una Repubblica fondata sulla DIGNITA', quindi.

    Se la Costituzione fosse un essere vivente direbbe quindi "va beh io non mi reputo soddisfatta che diate un RDC ma tra dare quello e tenere le persone senza soldi preferisco la prima scelta perché senza essi sei senza tutto".

    Ovviamente non sono "sonato", come si dice a Camaiore, e mi sembra (eufemismo) che Grillo e Trota Casaleggio (che, per discendenza ha ereditato i cervelli di 10 milioni di peppisti, in attesa dell'alleanza col PD) vogliano accelerare la "fine del lavoro".
    Non lo ricollego al RDC (al netto del discorso della bilancia commerciale di cui sopra), bensì lo evinco da questioni di natura manipolatoria, teosofica, filosofica, antropologica, geopolitica, dalle tempistiche (Alde/Le Pen) e dal "conoscere i miei polli" avendo fatto attivismo per 5 anni fino ad ALDE (io penso che siano tutti generati e non creati dalla Silicon Valley, come Renzi).

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    1. "Trota Casaleggio" vale quasi quanto "Anonima Piddini" lol

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  22. A proposito di Dezzani..
    "Esistono altri metodi per reflazionare l’economia, mobilitare la popolazione attiva e creare un contesto di crescita e inflazione che abbatta i debiti accumulati.

    Non ci riferiamo alle politiche keynesiane di spesa pubblica: come abbiamo anticipato, il pensiero dell’inglese John Maynard Keynes è un rivolo che si è staccato dall’alveo del pensiero economico dominante, in quanto prevede che lo Stato finanzi opere pubbliche aumentando il proprio indebitamento verso le banche centrali e la finanza privata.

    Economisti keynesiani come il premio Nobel Paul Krugman sono incensati dall’establishment, perché proponendo una spesa in deficit “di sinistra”, opposta al pareggio di bilancio “di destra”, non turbano i sonni dell’alta finanza, felice di controllare tutto lo spettro del pensiero economico.

    Per uscire dall’attuale crisi, senza passare per la guerra, bisognerebbe attuare politiche finanziarie non ortodosse, volte a ricostruire il potere d’acquisto delle famiglie, fornendo moneta fiat a chi produce ed acquista anziché alle banche: denaro da spendere per i consumatori, anziché denaro da giocare in borsa per i banchieri internazionali. Ricostruendo il potere d’acquisto delle famiglia (attraverso il varo di grandi opere pubbliche, il ringiovanimento del personale delle pubblica amministrazione, il lancio di un piano per il sostegno delle famiglie e delle nascite) sarebbe possibile rilanciare i consumi, la crescita e l’inflazione, anche senza fare nuovo debito.

    Com’è possibile?
    Per costruire un ponte, il governo italiano non è necessariamente costretto ad emettere un’obbligazione, implorando la BCE o il fondo Blackrock di acquistarla. Lo Stato italiano, e qualsiasi altro Paese, può emettere moneta legale senza indebitarsi, i biglietti di Stato. L’Italia ha già imboccato questa strada nel 1966 sotto il governo Moro III: i biglietti stampati dalla zecca dello Stato consentono di finanziare lo sviluppo del Paese, finché nel 1979 non sono ritirati dalla circolazione. Un anno dopo l’omicidio di Aldo Moro, coincidenza?"

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  23. 2/3 Lei a volte fa riferimento alle tematiche "migratorie" ed è preoccupante constatare di come questi 10 milioni di italiani non abbiano collegato ALDE a questa dicotomia: il 24/12 Grillo ha dichiarato che andavano espulsi tutti i migranti (anche gli irregolari) ma il 31/12 ha "liberal-democraticamente" dichiarato che gli italiani non figliano e vanno sostituiti con i clandestini.

    Come è un fatto (digerito alla velocità della luce) che se riparlano di euro è perché altrimenti Farage chiudeva i rubinetti: posso garantire che gli influencer stanno già operando capillarmente nelle 20 pagine regionali (e mi scuso del pulsante "sticazzi" inerente l'E-Commerce) per far passare alcuni messaggi: "Questo Euro" + ALDE 2019.
    Il blog con un tempismo "bello bello" ha dedicato tempo fa un articolo riconoscibile come l'apologia di Borrelli (mero esecutore peraltro) e dei valori "liberal democratici" e della libera circolazione.
    Sull'euro quando mi sono cancellato da "Toscana 5 Stelle" (pagina fb funzionale a mio avviso al pilotare dall'alto le scelte) un influencer (oltre ai vari Toninelli, Di Maio ecc) convinceva che la posizione era da sempre la stessa cioè gli 8 punti delle europee (ah sì? Io ricordo che poi ci fu una svolta ma forse ho sognato...). Ovviamente nessuno si azzardava a dire "pio"..solo io..
    Quando scrissi dal nulla "Grazie Borrelli" tutti zitti, successivamente volevano la sua testa e ancor più successivamente (dopo l'apologia di Borrelli sul blog) tutti sono corsi a esprimergli gratitudine!
    E questa è onestà? Senza quella intellettuale alla prima occasione se ne va anche quella "legale" (a proposito finalmente presto torna l'ora solare).

    Inutile dirle (parlo con Bagnai non con un ignorante manipolato) che c'è una bella differenza tra "democrazia diretta online" e plebiscito, tra comunicazione e manipolazione verticistica, tra critica e aggressione (di norma violentissima e personale) da parte degli influencer e perfino tra reddito minimo garantito (che è il RDC del M5s) e vero RDC (Alaska) ma viene chiamato così perché nelle menti peppiste "più che dei contenuti poté il "suono""..

    Ogni fan (e con questo intendo la "base") è ormai incanalato (fine del dissenso) nella speranza di diventare politico, magari Parlamentare; io avevo grossissime chances ma me ne sono andato dopo ALDE, ripigiando il pulsante di cui sopra.
    Sono disoccupato ma ho una faccia sola e per fortuna non è quella di Grillo e dei censori del blog che passano improperi di ogni tipo ma eliminano la buona argomentazione (es. quando contrasto la panzana del Referendum sull'euro).

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  24. 3/3
    Credo che la storia la scrivano i vincitori ma che per i traditori non abbia pietà.
    Alla Camera presentai il mio saggio "anti euro" (c'è anche video YT) e mi risultò curioso che sulla moneta unica domande non ce ne furono e che non fui in diretta sulla Cosa perché ci furono problemi (e che la Lombardi manca poco mi facesse saltare l'evento perché le serviva la Sala Tatarella; infatti per miracolo ebbi posto alle 15 anziché alle 18)...
    Ahimè, una capillare struttura che pochi conoscono ha come fine, secondo me, quello di cui parla lei: inculcare che l'euro e il liberoscambismo "non hanno colpe".
    Non è un caso che adesso che la moneta unica è un po' alle corde si riparli di pensioni dei politici. La colpa deve essere della "corruzione" e dei "privilegi".
    Chi volesse dare un'occhiata alla pagina di Toninelli vedrà che mentre risponde con emoticons e "ma nooo troppo buoni", la mia domanda sulla boiata del Referendum è ignorata (o in precedenza mi hanno risposto influencer camuffati da commentatori dicendomi "caro signore le pensioni sono debito e dall'euro serve l'Europa ma la vedo dura").
    La competenza è bandita perché chi si è formato nelle Università spesso non ce la fa a prostituire il cervello, non sopporta il pelo sullo stomaco. La vedo nera professore...

    A un ignorante si può dire che la democrazia indiretta significa "far decidere ai politici al posto tuo" e gli idioti (mi passi il termine) sono funzionali a crederlo vero e al verticismo che comporta scelte anti sociali, ad inculcare che lo Stato va reso leggero perché disonesto (quando invece si chiama "Stato Sociale" perché è il salario indiretto per i "poveri") e magari anche a vendicarsi di chi critica aspramente ma democraticamente.
    Possono togliere la voce a un cittadino come me, censurarlo, renderlo invisibile, macchiarne l'onorabilità (il modus operandi è che azzannano il personale con infamie che non stanno né in cielo, né in terra, come potrà constatare in minima parte, nei commenti del link che avrei piacere leggesse ed allegherò) ma non possono fare in modo che io informi persone più autorevoli del sottoscritto.
    Possono ingannare molti ma non tutti e non per sempre.
    ps:
    Mi piacerebbe un giorno che collaborasse con Anna Variato professoressa di economia ad Unibg ("seguace" di "Minsky") che mi onorò di una sua post-fazione, competenza da paura e donna umanamente incredibile.
    Le allego il link della mia intervista sul "No al Referendum sull'euro" http://sollevazione.blogspot.it/2017/02/vi-spiego-il-mio-no-al-referendum.html ma forse per lei sono più illuminanti i commenti dentro quel link perché la dicono lunga: li riassumo con "Nel nome del Peppe, del Trota, dell'E Commerce Santo, Alde".
    Distinti saluti,
    Marco.
    ps: pensi un po' Dezzani l'ho letto per la prima volta pochi giorni fa ed oggi l'ha citato.

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  25. se ci allarghiamo a Watson allora leggiamo anche Kevin mac Donald. in " cultura della critica" descrive la pratica tutta occidentale del castigo altruistico. esempio dresda

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  26. Ti consiglio di guardare il video di Byoblu riguardo alla questione della Le Pen.

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  27. Vorrei essere deduttivo anch'io. Se come sembra non ci sarà una legge elettorale che porti ad una lista maggioritaria di governo per la seconda metà del 2017 o nel 2018, essendo il panorama elettorale tripartito, apparentemente senza possibilità di alleanze tra due delle tre componenti, si arriverà certamente alla paralisi. Le elezioni francesi, ci diranno come evolverà l' Unione Monetaria e quindi anche la BCE ne risentirà, se dovesse vincere la Le Pen;in questa eventualità, l' attacco speculativo sui paesi come il nostro sarebbe assicurato e nessuno mi toglie dalla testa che a furor di popoli, Mario Draghi sarebbe chiamato a gestire la crisi come PdC e si dimetterebbe (magari dopo una breve fase di tentato inutile pilotaggio della reazione all' attacco speculatiuvo) da Presidente della Bce (risultando chiaro che i giorni sarebbero contati per l' euro ed anche per mettersi al sicuro da eventuali . Sarebbe l' unica via d'uscita (con tutti i se ed i ma) per il Paese (e per una politica ormai del tutto incapace di gestire una crisi del genere) per tamponare con la sua credibilità internazionale, vera o presunta, l' attacco sul debito. E comunque, nessuno meglio di lui, sa quello che lui stesso ha combinato per incasinarci sempre di più, in questi anni di presidenza e forse, come tecnicamente gestire le questioni in campo.

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  28. Quindi Professore ovviamente la combinazione governativa pd-m5s dopo le prossime politiche, la vede a prescindere dall'esito delle primarie per il segretario?

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  29. Non c'è in giro la formazione politica che voglia attuare la Costituzione servendo così veramente il nostro Paese e facendo la cosa più semplice di questo mondo:far rispettare le norme che ci siamo dati.La Costituzione fondata sul lavoro dava una sistemazione normativa alla soluzione economica della crisi, basata sulla domanda e non sull' offerta ,che allora funzionò .La stessa soluzione che serve oggi 70 anni dopo, vivendo noi una crisi analoga che è già degenerata in episodi di guerra ,anche se per ora distante da noi . Se come ho già scritto ,con il rammarico di chi ha subito una disillusione,non posso fidarmi di chi ho votato finora ho altrettanti motivi per non fidarmi di altre forze se non prima che queste rivendichino l' attuazione della Costituzione : la nostra Nazione ha bisogno d' un progetto chiaro e serio sul dopo la fine dell' euro e la riappropriazione degli strumenti monetari e fiscali che sono gli attributi della sovranità(aggiungo democratica)e tale è ancora ,con le sue prescrizioni,la nostra Costituzione(depurata dagli oltraggi euro indotti come l' inserimento del pareggio di bilancio) .Oggi spero solo che una legge elettorale più proporzionale,in base al pronunciamento della Corte Costituzionale, possa dare uno spazio a forze politiche fondate o rigenerate da quanto ho espresso sopra,come spero che un contesto internazionale più favorevole possa aprire la strada alla soluzione democratica .Per ora però anche da questo punto di vista non scorgo un gran che:la tentazione,per Trump ,potrebbe essere quella di dare un "contentino"dal punto dei conflitti etnici ,ai suoi elettori,per ovviare alla mancata soluzione,assai meno facile, delle conseguenze della delocalizzazione e deindustrializzazione.Temo lo stallo evocato da Majone al convegno di asimmetrie del2015 dal quale potrebbe poi partire una violenta degenerazione della condizione della nostra Comunità.Non voglio esagerare ma avverto ciò come un ombra sopra la vita dei miei cari e mia

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  30. Giusto discutere di ipotesi di coalizione (io sull'ipotesi große Koalition PD/M5S ci scommetterei più di una lira) che però devono passare attraverso il nodo elezioni, francese innanzi tutto, ma anche le altre (non italiane, al momento impossibili imho).
    Nel frattempo, giusto per fare ancora più confusione, volevo segnalare ciò che in un commento sopra di @aquilano è apparso come voce ascoltata alla radio da Salvini.
    Una semplice frase si dirà.
    Ma porca miseria, se non vuoi sembrare troppo intransigente nel tagliare con l'Europa per non spaventare gli elettori indecisi potevate mettere un po' più di fantasia nello scegliere la formula.
    Limitati.
    Un altro slogan è possibile.
    Se non altro per evitare dubbi sulla reale intenzione riguardo Europa e soprattutto riguardo l'Euro (mi perdoni Borghi).

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  31. C'è un refuso delizioso (e se non è un refuso è una battuta fantastica)

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    1. "Io, che in economia sono induttivo (l'econometria, alla fine, è fare regressioni), in politica preferisco essere deduttivo, usando le leggi dell'economia per capire dove si andrà a parere." Ma lei che ne sa?

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  32. Non so se è utile alla discussione, posso portare la mia esperienza sul "reclutamento" delle persone che poi sarebbero andate in posizioni di rilievo nei pentastellati. Tutto inizia nei meetup, che all'inizio sono liberiegratisse. Il "coordinatore" assieme a degli aiutanti individua la persona speciale da inviare alla fase successiva dove a"cinque euro a facilitare" si organizza il vero e proprio meetup. Dove si applica un vero e proprio lavaggio del cervello. In tal modo si sscelgono e si specializzano i vari Di mai o di battista fico.

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  33. 2/2
    6) Nelle pagine gli attivisti anziani (di norma tuttologi incompetenti quale espressione del sistema ora descritto) colgono le direttive di cui sopra e dato che dirigono i Meet Up (mediante dinamiche assembleari preconfezionate), omologano gli attivisti sul territorio (che poi votano online..).
    Costoro sono decisi dai delegati per essere i prossimi sederi sulle poltrone romane e regionali (solo in alcune realtà emerge il merito ma è ostacolato, ignorato e ostracizzato dai MeetUp limitrofi che si coalizzano e azzannano chi non si uniforma).
    Spesso può accadere che gli anziani siano esponenti di associazioni con interessi vicini a quelli dei delegati.

    7) I più importanti politici non vengono portati nei MeetUp meritevoli ma dove il vertice vuole che emerga un nuovo deputato, senatore ecc e alle conferenze questo "designato" figura spesso accanto a questo o quell'onorevole.

    8) Se il PD con Fi, Bersani, Verdini/Alfano non avrà maggioranza il M5s si alleerà al 100% (non certo con le forze euro-scettiche) e questo sistema serve proprio a mantenere il controllo del consenso anche di fronte a scelte vergognosamente in malafede. Non mi stupirei un articolo sul blog trionfante (per le menti influenzabili) tipo: "dai PD facci da stampella" quando in realtà in questa alleanza sarebbe M5s a fare da stampella all'establishment! Utilizzano queste tecniche slogan manipolatorie.
    C'è differenza tra democrazia diretta, plebiscito ma non per chi non ha strutturato in sé una cultura adeguata.
    Come ho letto poco sopra il M5s ha inculcato che per presentarsi all'elettore non c'è bisogno di prepararsi prima, è una selezione di un reality cioè di un esperimento, di una finta democrazia (e Grillo affermò "io sono un ologramma" per indicare che non si riconosce il vero e il falso).
    Se provi ad aprir loro gli occhi basta dicano loro "quello si crede l'unico intelligente" (o stratagemmi simili).
    Ormai chi si allontana è perché ha capito che questo giochino è funzionale ai voleri dell'establishment.
    Aldo Giannuli dichiarò che M5s con ALDE voleva entrare a far parte dell'establishment di Napolitano (per avere il permesso di governare).
    E' ciò che seguendo il DNA del M5s sono certo accada.
    Hanno via via proiettato negli attivisti la "forma mentis" della sinistra globalista (ad esempio la polemica sul presunto "sessismo" di Feltri contro la Raggi).
    Sono tutti messaggi subliminali impercettibili che omologano (e annullano la "reazione").

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  34. Non avendo le necessarie basi, la mia diffidenza verso il movimento non è stata deduttiva né induttiva, ma epidermica. L'elevare un mezzo (la rete) a valore fondativo mi ha messo immediatamente sul chi va là. Più dell'onestà cha cha cha, corruzzione, casta e cittadini, è stata l'idolatria della rete e la sua contestuale "appropriazione" a rendermeli indigesti.
    Chissà, forse, in questa epidermica autodifesa molto ha pesato il ricordo di un aneddoto di Eduardo. Un giornalista rai, che lo chiamò telefonicamente per un'intervista, così esordì: "qui è la televisione". E lui, di rimando, "va bene, aspetti che le passo il frigorifero".
    Ecco, i pentastellati mi si sono presentati dicendo "qui è la rete che parla"

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  35. Il Dezzani credo che sia uno dei più grossi bluff nel panorama degli pseudo-intellettuali presenti su Internet. Mette insieme alcuni fatti veri (peraltro largamente noti e già pubblicati su quotidiani main stream) con altri del tutto apodittici, e su questi costruisce dei romanzi d’appendice, peraltro leggibilissimi visto che si tratta di un'ottima penna. Ma appena un lettore ha competenze su uno dei fatti (o pseudo tali) posti in premessa, scopre a volte delle terribili inesattezze (le opinioni di Buffagni e di Martinet espresse sopra, ad esempio).

    Se poi il lettore va alle conclusioni, si accorge che sono già state tratte da altri analisti e dal Dezzani fatte proprie con una certa disinvoltura. Nessuna meraviglia che già conoscesse le opinioni del Prof. sul M5S (del resto, spacciò per frutto del suo intelletto le previsioni sul referendum di Dicembre che il Prof. aveva già espresso in precedenza. Non gli erano sfuggite di certo). Adesso si vanterà dall’esser stato citato su Goofynomics e potrà attrarre al blog qualche altro frettoloso lettore.

    Ma non lo merita. Per un certo periodo l'ho letto anch'io, poi ho smesso. Non svela niente di nuovo, non ha particolari capacità d’analisi o particolari fonti d’informazione. Le sue conclusioni sono solo l'eco della controinformazione (e del luogocomunismo) presente in rete e, quando propone qualcosa di suo, si tratta più che altro di auspici e non di previsioni frutto di un’analisi credibile.

    Per concludere, nell’analisi (deduttiva!) fatta dal Prof, il limite è che è fatta a “bocce ferme” mentre, da qui alle elezioni, potrebbero cambiare molte cose. Solo per l’Europa, basti citare le elezioni in Olanda e Francia. Come potrà il loro esito non influenzare anche il voto in Italia?

    Toussaint

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    1. "Non svela niente di nuovo, non ha particolari capacità d’analisi o particolari fonti d’informazione."

      Mi pare di cogliere un non troppo velato 'nondum matura est, nolo acerban sumere'.

      L'articolo di Dezzani, escludendo alcune inesattezze minori, mi sembra molto buono.

      Con l'aggiunta di un paragrafo sul rapimento/uccisione di Aldo Moro (marzo/maggio 1978) e la successiva adesione dell'Italia allo SME (decisa dal governo Andreotti nel dicembre 1978) potrebbe risultare ancora piu' incisivo.

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    2. Concordo a volte servono persone che divulghino, interpretino.
      Non è necessario che facciano inchiesta.
      Alcune imprecisioni ci sono (e anche una certa "sinistrosità" quando vede in Prodi e Bersani due figure indipendenti e pro popolo) ma il lavoro totale indica cose che a mio avviso sono reali.
      Spiace dirlo ma M5s è un cancro che si è rivelato tale quando gli è arrivato il segnale di fare da stampella (il piano B dei global) all'establishment.

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    3. Coglie male, caro Cellai. Su un altro sito, dove a volte (ed ultimamente finalmente non più) venivano pubblicati alcuni articoli del Dezzani, mi son divertito a "fare le pulci" a quello che scrive. A volte fa affermazioni addirittura esilaranti, che non sto qui ad elencarle. Non credo sia casuale che su quel sito il Dezzani non venga praticamente più pubblicato. Liberissimo lei, comunque, di leggerlo. Se per lei l'uva è sempre dolce, chi sono io per dirle che proprio sempre non lo è?

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  36. Piccolo spaccato di vita familiare. Ieri, domenica, sono andato a pranzo dai miei genitori. Alle 14 mio padre ha accesso il televisore per vedere l'Arena, il "talk show" politico di Massimo Giletti su Rai Uno. Argomento del giorno : "l'abolizione dei vitalizi dei parlamentari". Dopo trenta secondi di dibattito inutile ed urlato, dove tutti erano d'accordo ma con cinquanta sfumature di disaccordo, ho sbottato. Lo riporto sotto forma di dialogo.
    Io : mamma, non ti rendi conto che è un dibattito inutile? Sono tutti d'accordo, ma non voteranno mai per eliminare una legge a loro favore. Inoltre, non ti sembra sia un falso problema? Ammesso e non concesso che i vitalizi vengano aboliti, quanto risparmieremmo sulla spesa totale dello Stato? E' quanto potremmo stare meglio dal giorno dopo? Non ti sembra uno specchietto per le allodole, un'arma di distruzione di massa?
    Madre : no, mi sembra una cosa molto importante. Bisogna iniziare a ridurre le spese; da qualche parte bisogna iniziare, facciamolo da qui. Poi non ti lamentare se la tua generazione (cioè la mia, classe 1980) non andrà in pensione!
    Io : ribadisco, a me sembra un falso problema. Ore ed ore di dibattiti su questa tema, ma nessun dibattito sul fatto che il parlamento europeo ha approvato un trattato commerciale tra Unione Europea, il CETA, che potrebbe avere conseguenze future sulla nostra vita assai peggiore di quattro vitalizi. Mai sentito nulla in merito?
    Madre : Eh? Cos'è il CETA?
    Fine della conversazione.
    Più tardi, saluto i miei genitori e dico a mia madre :"vedi, sei diventata grillina anche tu!". Lei mi risponde: "Io, assolutamente no!".
    Siamo tutti grillini a nostra insaputa.

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  37. Io in genere mi limito a leggere...però su questo argomento mentre leggevo i commenti mi si presentava sempre di più un solo pensiero ...ma con quasi 20 milioni di pensionati e 5 milioni di persone che vivono direttamente/indirettamente con il sistema statale ...come si può pensare che costoro votino per un ritorno alla lira ?

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  38. Credo che la nostra ultima speranza sia solo Berlusconi, non perché io sia un suo sostenitore, ma per il semplice fatto che il Berlusconi sa bene cosa occorrerebbe al paese per risollevarsi. A novembre quando fu ospite a Porta a Porta disse che la soluzione consisterebbe come fa il suo amico ABE in Giappone nello stampare moneta fino ad un 20% del PIL facendo spesa pubblica produttiva. Il problema è: lo farà davvero o dovrà starsene buono e tranquillo essendo ancora ricattabile?

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  39. @ Dragan Garić

    Le ho replicato troppo in breve e in tono poco cortese, e me ne scuso. Tolstoj è un grandissimo uomo, e "prima di criticarlo bisognerebbe mettersi in ginocchio".
    Come lei sa, lui e Solovev dissentirono aspramente sia sul piano politico, sia sul piano teologico. Il cristianesimo anarchico e pacifista che nei suoi ultimi anni Tolstoj si mise a profetizzare, a Solovev non andava giù. Il dissenso teologico si complicava di una bruciante urgenza politica, perchè da un canto Tolstoj era divenuto un importante capofila dell'opposizione allo zarismo in un momento di grave crisi sociale, politica e culturale della Russia; dall'altro si cominciava a capire che le nuove idee europee, liberali e socialistiche, in Russia si tramutavano in qualcosa di diverso, pericoloso e preoccupante: il tema di attualità che sta all'origine de "I demoni" di Dostoevskij. "I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo" di Solovev è una replica alle posizioni di Tolstoj.
    Non si tratta, ora, di fare il tifo per il Tolstoj desinistra che piace a lei o per il Solovev dedestra che piace a me. Si tratta di riconoscere la serietà e profondità di entrambe le posizioni e le personalità, e nel caso di Dezzani che ho criticato, di non parlare a vanvera di cose che non si conoscono.
    Non è obbligatorio concordare con Solovev e neanche farselo piacere, ma è obbligatorio, invece, non metterlo nel mazzo con la Blavatsky, la Wanna Marchi della metafisica.

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    1. Caro Roberto, vorrei esprimere le mia stima per lei che mi sono fatto in base ai suoi commenti, non avendo l'occasione di conoscerla di persona.
      Per il suo primo commento non me la sono presa sul piano personale. Avevo intenzione di replicare, ma poi ho lasciato perdere per un semplice motivo: volevo evitare di rubare il tempo al nostro padrone di casa, con delle cose di secondaria importanza.
      Ora, volente o nolente, provo stringere il più possibile.
      Lo stesso Tolstoj (a proposito del dire scemenze) scrisse:
      “Stupefacente: io so di me che sono sciocco e cattivo, e invece mi considerano un
      uomo geniale. Come sono allora gli altri uomini?”
      Concordo assolutamente con lei che i due grandi, Tolstoj e un po' meno grande Solovev non vadano messi in mezzo con vari personaggi che non meritano di essere nemmeno nominati.
      Avendo indovinato, che poi non era molto difficile, che Tolstoj mi piacesse più di Solovev, le devo confessare che, se dovessi fare una mia classifica, al primo posto metterei Dostoevskij.
      Avrei voluto aggiungere qualcosina sul cristianesimo di Tolstoj, Solovev e sopratutto di Dostoevskij, ma preferisco lasciare per un'altra occasione, altrimenti si allarga troppo.
      Saluti.

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  40. Devo dire, colpevolmente, che, pur seguendo da tempo sia Goofynomics che Dezzani, per molto tempo ho voluto illudermi che il M5S, nonostante tutto, una volta arrivato al potere, per poter applicare anche solo una minima parte delle loro promesse, avrebbe dovuto per forza, anche controvoglia, mettere in atto un'uscita dall'euro.

    Ma dopo l'episodio ALDE e le promesse mancate a Roma, il velo di Maya si è squarciato del tutto.

    Grazie al prof e a Dezzani del loro immenso lavoro!

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  41. Le analogie tra Lega Nord e M5Stelle sono però numerose; se la frantumazione dell'eurozona è data per probabile (o meglio, inevitabile), credo che sia ragionevole pensare che ci possa essere una predilezione ad una gestione post-EU che vada in una determinata direzione. La Lega Nord, con la sua mitologia di facciata farlocca (non molto dissimile da quella del sogno dell'Europa), il mito della Padania e il revisionismo storico in salsa celtica da un lato, e l'ideologia del federalismo orizzontale (Miglio) era (e io sono convinto che lo sarà ancora) funzionale ad un discorso di dissoluzione delle identità nazionali in Europa e quindi di destabilizzazione dell'assetto presistente la caduta dell'URSS (e forse in quella seguente la dissoluzione EU).
    La conversione in chiave di partito di opposizione addirittura in un'ottica di "sovranismo" nazionale non è molto credibile (non a caso non si vuole o non si riesce a toccare l'articolo 1 dello statuto della Lega Nord, cosa che porterebbe all'inevitabile frattura del partito), così come la visione "anti-sistema" della Lega Nord, che invece è saldamente nel sistema e governa (Lombardia, Veneto) seguendo lo stesso percorso di altre regioni a guida "pro-sistema". Capisco che per chi vive in Campania possa esistere una visione un po' mitizzata dell'eroica Lega Nord, ma in Lombardia si chiudono comunque ospedali, si privatizzano asset pubblici, si incentiva l'imprenditoria privata a scapito dei servizi pubblici etc... nulla di molto differente da Piemonte, Toscana o Emilia Romagna.
    Il fatto che esponenti della Lega Nord siano 24h24 sui media a porre una chiara identificazione no-euro = Lega, mi pare un segno evidente. Questo sistema ostracizza in modo assoluto chi non vuole.
    Il mio non è un discorso sull'"uscita a destra", ma vorrei evidenziare il fatto che ciò che avviene in Europa si muove su due direttive: facilitare un percorso a destra (quindi pro-sistema) e impedire la crescita di una reale alternativa di sinistra, gettando discredito su chi potrebbe agire in una determinata direzione o premiando forze politiche che mantengono solo l'appartenenza al sistema "sinistra" pur non rappresentando di fatto più alcuna istanza del socialismo o comunismo.
    La stess Le Pen, pur se apparentemente anti-sistema (ma conosco poco la realtà francese) è innanzitutto anti-sinistra, quindi è pur sempre un baluardo politico-culturale contro la gestazione di un movimento a sinistra (che non c'è).
    Quindi ogni volta che si vuole impedire la crescita di una forza politica di sinistra, il MSM o la ostracizza in modo quasi assoluto, getta discredito su chi potrebbe con autorevolezza imporsi, o contrappone a livello mediatico un simulacro riscaldato ad hoc, magari con un teatrino di polemiche costruite e del tutto inutili e irrilevanti (in modo che il cittadino si identifichi e mantenga il suo senso di appartenenza).
    Io mi chiedo, e chiedo ad Alberto: siamo sicuri che non esista una sinistra credibile, soltanto perché commette errori su errori, si è ideologicamente venduta o adagiata nei luoghi di potere... e non piuttosto perché non si permette ad alcuno di emergere in un sistema completamente chiuso e autoreferenziale, rappresentato dal MSM e dai collaterali luoghi della "cultura" italiana?
    Eppure ci sono intellettuali di sinistra che dicono cose di sinistra, ma non li leggo sui quotidiani, non li vedo in tv (nemmeno alle 3 di notte su RaiXY).
    Onestamente non so come si potrebbe uscirne... ma non vedo alcun cambiamento concreto possibile se non si sovvertono alcuni punti chiave, e le alternative ora possibili non vanno in questa direzione (o almeno io non ci credo).
    Poi credo che sia inutile cercare di convincere a sinistra, chi di sinistra non è.

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  42. Che "non se lo merita" rimane evidentemente una opinione personale, mentre saranno i suoi lettori a decretarne il successo, come avviene del resto comunemente nel mondo dei blog.
    D'altronde non è che tutti i lettori possano avere la stessa profondità di analisi e lo stesso acume degli intellettuali (probabilmente molto a sx) abituati a commentare le grandi battaglie contro i "mulini a vento".

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    1. Se lo merita anche quando sostiene che i De Rothschild hanno organizzato un complotto contro Fillon per avvantaggiare Macron, tesi peraltro copia-incollata da un articolo di Blondet (che è un appassionato opinionista, ma certo non un giornalista d’inchiesta), concludendo che con Macron la Le Pen avrebbe la vittoria assicurata (e quindi i De Rothschild si sarebbero dati la zappa sui piedi), portando come riferimento nientemeno che se stesso?

      E perché mai i De Rothschild (che i sondaggi li fanno) dovrebbero aver favorito il candidato più debole, visto che il nemico è la Le Pen la quale, contro Fillon (facilmente normalizzabile), non avrebbe avuto alcuna possibilità (prima delle note vicende), mentre con Macron ne avrebbe avute, a suo dire, moltissime? Mistero.

      Goofynomics è conosciuto per il feroce rigore delle sue fonti. Il Prof. riprende tutti, giustamente, quando non si citano le fonti o quando queste sono inadeguate. Con questo personaggio mi sembra sia stata usata una qualche inconsueta indulgenza. Ma poi ognuno legge quello che vuole e, anzi, mi scuso con tutti per la piccola polemica che ho generato. Dimenticatela.

      Toussaint

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    2. Perdonami se mi intrometto.
      Non credo che Dezzani abbia copiato Blondet, ma semplicemente che abbia la sua stessa opinione. È chiaro che Dezzani prenderà ispirazione dalla blogosfera per ciò che scrve, ma questo non significa copiare. Tanto che in più occasioni si distanzia, e molto, da Blondet.
      Quella su Macron poi, è solo una sua opinione, che appoggia su delle riflessioni che lui spiega. Uno può o no condividerla, ma questo è un altro discorso.
      Fonti in proposito sono ben difficili da trovare, ma è ovvio. Tutto il ragionamento si basa sull'osservazione di quello che accade. Ed è un fatto che Fillon lo stanno facendo fuori.

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  43. Nel frattempo.... sul Corriere della Sera, il direttore Luciano Fontana (laureato in filosofia) risponde alla lettera di una lettrice.
    Di seguito il link
    http://www.corriere.it/lodicoalcorriere/index/06-03-2017/index.shtml

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  44. Non c'era bisogno di Opel per essere preoccupati di Vivendi(che deteniene il 25% di Telecom)quindi forse potrebbe essere proprio il partito di Berlusconi ad inchinarsi al governo.

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  45. Professore, per quanto possa esserle utile e qualora non lo avesse già appreso, le segnalo che l'europarlamentare della lega Marco Zanni - persona di una competenza superiore alla media dei suoi colleghi, suppongo - proviene dagli eletti nei 5 stelle. Evidentemente non ha ritenuto utile portare avanti le sue ricerche facendo parte di quel gruppo politico. Stessa valutazione, in ambito mediatico, è stata fatta da altri, a cominciare da Claudio Messora, che ha abbandonato il coordinamento della comunicazione dei parlamentari 5 stelle quando, evidentemente, ha verificato che l'intento perseguito dai vertici era alquanto diverso da quanto comunicato (senza parlare dell'uno vale uno...); ha aperto un blog ed è stato recentemente "censurato" da Google, che gli ha inibito la possibilità di raccogliere fondi mediante la pubblicità, magari sperando di ridurlo alla fame. Sono rimasto particolarmente "soddisfatto" e grato per il suo link all'ottima analisi di Federico Dezzani. Anche io, nel mio piccolo, sto cercando di dargli visibilità in rete (tramite Facebook). La vicenda di Alde, tuttavia, continua ad apparirmi troppo strana. L'evidente sciatteria con cui è stata gestita credo abbia tre possibili spiegazioni, partendo dalla premessa che Beppe Grillo non sia uno stupido: 1) contrasti ai vertici dei 5 stelle; 2) Grillo ha perso il controllo del movimento; 3) Grillo ha perso il contatto con la realtà. Quella vicenda, infatti, in quanto degenerata in una evidente e rumorosa perdita di credibilità (sia nel merito delle "battaglie" sostenute, sia nel metodo adottato: c.d. democrazia diretta) pregiudica, in una certa misura, la capacità di quel movimento di fare da "stampella dell'establishment", come sostenuto e dimostrato, in modi dialetticamente diversi - se non opposti - da lei e da Dezzani. La ringrazio per il suo impegno e per la sua dedizione, che, per quanto mi riguarda, ho cercato in qualche modo di "compensare" contribuendo finanziariamente ad A/Simettrie. Con stima. Davide Storelli

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    1. Caro Davide, se il prof non si adonta, ti segnalo io che Zanni non è della Lega Nord (fa parte come indipendente del gruppo parlamentare di Lega, Front National, etc.). Il prof. lo conosce di sicuro: un mesetto fa lui e lo stesso Zanni sono stati tra i relatori del convegno "Oltre l'euro". Inoltre, se non ricordo male un commento di Bagnai, in passato aveva avuto con lui qualche schermaglia su Twitter (che io non frequento).

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  46. Io sono ortottero (regolarmente iscritto).

    Alcune precisazioni sparse:
    -la posizione sull'euro è "referendum" che ammetto sia un po' debole ma è molto meglio un referendum pentastellato che una promessa leghista (scusate ma in più di 20 anni la lega non ha mai mantenuto le promesse, in particolare quelle più ripetute... chi altro resta contro l'euro?).
    -la corruzzzzione NON verrà combattuta dal m5s né da nessun altro partito italiano (la posizione ufficiale di tutti i partiti m5s incluso è in pratica "niente carcere", ci sono le pene alternative cioè il nulla grazie a patteggiamenti e ordinamento penitenziario)
    -riguardo alla Le Pen, Alde e tante altre fesserie che non voglio nemmeno menzionare mi vergogno leggermente di aver votato m5s per l'europa (ma che altre scelte c'erano? La lega??)
    -immigrazione, la posizione chiarissima del m5s è "boh?" invece quella della lega è cacciamoli tutti a chiacchiere ma poi accogliamoli pure noi (per prendere i voti basta parlare, i fatti non li guarda nessuno).

    La doppietta citata nell'articolo mi sembra lo strumento più ragionevole moderato e adeguato per risolvere i problemi economici e politici italiani, ma va usata con saggezza e senza risparmiare sui proiettili (io opterei per strade molto meno gentili ma si sa che gli italiani son bonaccioni).

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    1. Il referendum sull'euro equivale a Default...ve l'ha detto Peppe questo?
      Vi ha detto che non abbiamo una BC? Ah già l'approfondimento e il dotarsi di strumenti conoscitivi adeguati è veleno per la galassia Casaleggin-peppiana e chi si permette di dirlo è accusato di essere classista!
      L'ignoranza serve a chi comanda no?
      Del resto se si fallisce ai miliardari che gliene frega un po' di E-Commerce e tutto passa...

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  47. Io profetizzo invece il M5Stelle sia destinato a morire di morte nemmeno troppo lenta (che sia improponibile, penso che gli Angloammericani lo abbiano ormai capito).
    Sul M5stelle, specifico per altro che a Torino, a dispetto della retorica di regime, stanno dimostrando di avere poche idee e pochissima competenza.
    Alle elezioni ovviamente Berlusconi (a malincuore) dovrà schierarsi con l'euro, cioè con le grandi multinazionali, per la banale ragione che sono loro che, con le pubblicità, che mantengono la Fininvest, e quindi i figli e i nipoti dello stesso Berlusconi (Berlusconi vuol morire lasciando ricchi i figli, si capisce...).
    Per cui avremo 4 poli, 1) Lega+Fratelli d'Italia, 2) M5stelle, 3) un avanzo di fuoriusciti della eurosinistra scandalizzati dalle politiche fasciste di Renzi e "per un'altra Europa", e 4) il "partito della Nazione" fatto da uomini coraggiosi che per "senso di responsabilità", staranno insieme anche se si fanno reciprocamente ribrezzo, composto da un cozzolone PD+Forza Italia.

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  48. non capisco il tuo astio nei confronti dei 5 stelle, addirittura affermi che governeranno con l'odiato PD quando lo stesso Grillo ha detto a più riprese e a chiare lettere : "o noi o loro" . Per quanto riguarda la moneta unica Di Battista e Di Maio in Tv hanno recentemente affermato che l'italia dovrebbe lasciare l'euro anche se on toni meno enfatici di Salvini. Il problema più invece secondo me è nella gestione della immigrazione : andrà a finire come per Roma .

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  49. Dire che il 5s farà un'alleanza di governo con il PD vuol dire non averli mai ascoltati. L'alleanza sarà Renzi- Berlusconi. Lega e 5s saranno all'opposizione. Che idee assurde..

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    1. Gli ultimi commenti mi fanno pena. Provo pietà per questa brava gente presa in giro, e constato una singolare somiglianza fra ortotteri ed euristi. All'evidenza che una cosa non funziona, la risposta è: "di più"! Va bene, vedremo. Io dico solo che oggi il 5 stelle si sta screditando di fronte a tutti come movimento antieuro (io non ho MAI creduto che lo fosse) e che non ha il 40%, per cui dovrà fare alleanze, e se continua così dovrà necessariamente farle con forze proeuro. Poi vedremo, io i vostri commenti me li segno.

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    2. Io ho visto che (come per il PD e l'idea di sx) sono pure loro "elitari" (la loro, quella di indefessi attivisti, oneste persone) ed hanno sviluppato un senso del gruppo che prescinde dalle idee, sentendosi al di sopra di tutti e di tutto (che non sia M5S ovviamente).

      Una mia concittadina (che seguo su FB, visto che non vivo in questo momento più in Sicilia) giustificava la figuraccia dell'ALDE con una sorta di "non capite una mazza della politica europea" (e quindi del bisogno di fare alleanze qua e là per contare di più e "influenzare").
      Pattume totale di idee e comprensione della realtà insomma.

      Sull'euro il discorso lo conosciamo e oltretutto non è una loro esigenza (non avendo capito una beata fava di questa crisi, figurarsi).

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    3. IDDIO PEPPE INFALLIBILE. GENERATO E NON CREATO DELLA STESSA SOSTANZA DEL TROTA CHE A TUTTO PROVVEDE.
      CHI SONO IO DI FRONTE A COTANTA BELLEZZA DEL PROFETA?! MI PENTO E MI DOLGO MI PENTO E MI DOLGO!!1!1!!!
      Intanto prima mi plagiano la proposta sui disastri naturali (plagiata da Rousseau e ora la questione accise).
      In alto i Q uori!!1!!!

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    4. Alberto Bagnai : anche io sono un anti-eurista , non devi convincermi lo hai già fatto da tempo (potenza dei grafici) . Dicevo solo che più volte i 5 stelle hanno detto che l'euro è stata una scelta errata ( sono stati pure fatti convegni al riguardo) ergo se avrai ragione anche su questo diventerò leghista o mi asterrò.

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    5. Perdonami: non capisco la tua logica. I convegni che qualcuno può aver fatto o meno non hanno alcuna importanza. Io mi riferisco al comportamento dei vertici, che, oltre a non aver fatto niente di decisivo, hanno in più occasioni lodato le riforme tedesche, corteggiato movimenti neoliberisti, ecc. Il tutto in perfetta coerenza con la mia analisi della loro filosofia economica. Poi, per opportunismo, potranno cambiare, come potrebbe cambiare la Lega, per cui trovo illogico il tuo "quindi" diventerò leghista. Quindi che?

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  50. Grillo ha dichiarato che bisogna disporre corridoi umanitari, che lui è per la libera circolazione prima di tutto delle persone e che siccome non facciamo figli, i migranti sono una ottima cosa (video ultimo dell'anno).

    M5s fondato sui valori LIBERAL DEMOCRATICI lo ha ri-sancito Grillo insieme a Borrelli dal blog ed a caratteri cubitali di modo che ve lo facciate piacere (ma non abbiamo dubbi) ed hanno concluso con la loro identità ad ALDE (e questo dopo il perdono di Farage).

    Libera circolazione delle merci (delocalizzazione = crollo salari/diritti), dei capitali (speculazione TdS = soffocamento dello Stato), delle persone (esercito di riserva di migranti).

    Il M5s non è andato dalla Le Pen perché la "forma mentis" ormai è di sinistra e sinistra ormai nel mondo (salvo rare eccezioni) significa GLOBAL e soprattutto non è andato dalla Le Pen perché sin dall'inizio sapeva per cosa era stato creato ed ora è scattato il PIANO B.
    Motivo per cui casta, cricca, corruzzzione, debbbito e teorema di Travaglio.

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    1. Ha parlato in senso lato di corridoi umanitari (per chi scappa dalla guerra) mica ha detto che è bene l'immigrazione clandestina alla PD : 200 mila sbarchi l'anno. Persone a cui daranno il voto a breve.

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    2. Io non mi fermo mai alle parole perché se lo facessi avrebbe detto che non facciamo figli e li "blocchiamo lì" (Manco citasse Vasco Rossi).
      Gradisco vedere il quadro d'insieme e unitamente ad ALDE due giorni dopo e all'elogio della libera circolazione (e lo ha rimarcato) delle persone e dei valori Liberal Democratici...beh...io non ho dubbi che non ci siano interpretazioni alternative.

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  51. ...<< E se c’è una cosa che la cultura occidentale ha perfezionato, è la cooptazione. Forrest Palmer scrive: “Sto scrivendo un post sul blog intitolato ‘Malcolm X in un francobollo.’ È esattamente ciò che si trova qui [http://www.movements.org/pages/team]. Quando a livello locale inizia a muoversi qualcosa che non può essere arrestato, le élite lo accettano, piazzano dei leader selezionati in prima linea per acquietare le masse facendo loro credere di fare comunque qualcosa di ‘rivoluzionario,’ trattano con i ‘leader’ per assicurarsi che cedano allo stato, scendano a compromessi e che tutto rimanga nella situazione attuale o quantomeno che i compromessi siano così diluiti da non cambiare nulla per le masse, ma al contrario rafforzare ancor di più lo Stato. Il miglior esempio di un singolo evento del genere: La Marcia su Washington. In origine una rivolta di massa dei neri, divenuta poi un’innocua passeggiata nel parco mascherata da attivismo. Tutti i discorsi, incluso il ‘grandioso’ monologo I Have a Dream di King dovettero passare il vaglio del governo. Se i loro discorsi non si conformavano a ciò che lo Stato voleva, o li modificavano (John Lewis) oppure non veniva loro permesso di parlare (James Baldwin).” >>....

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  52. @ Luigi R
    Sorry ma non serve dirlo.. e poi smentirlo.. e poi aggiungere 3 ma e un però.
    nn è la linea del partito perché non sanno e non vogliono sapere (cavoli loro e ahimé pure i ns).
    Perché essere contro l'euro e l'eurosistema significa avere un registro politico ben delineato in tal senso (importanza dello Stato, capire la differenza tra la corruzione delle mazzette contro quella delle corporation, senso di dignità e non promuovere i meta uomini al cospetto di noi subumani etc etc etc).

    C'è un discorso costituzionale profondissimo nell'essere contro queste cose e nessuno con un minimo di cultura in tal senso si sognerebbe di promuovere un fantomatico referendum!
    Ma ce ne rendiamo conto?
    Non puoi fare un referendum su un abominio ma lasciamo perdere

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    1. Non sanno che un referendum avendo l'euro non è possibile xchè ci espone all'attacco dei mercati. Spero che il professore o chi per lui glielo spieghi.

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  53. @ Luigi R
    La questione non è "diventare leghista", la questione è aver capito. La scelta politica viene di conseguenza. Non devi "diventare leghista", devi votare chi dà il messaggio corretto, al di là delle antipatie. L'astensionismo fa solo il gioco del nemico e purtroppo il maggioritario ci costringe a votare "contro", come il professore ha già detto molte volte. Non amo Salvini, ma al momento nessun altro partito ha fatto informazione economica altrettanto corretta e dato voce a gente competente e soprattutto proveniente da percorsi ideologicamente opposti.

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    1. ok...
      vedono il PD come il male assoluto (dimostrazione in diretta stream di Grillo all'atto di conferma del "bomba");
      Hanno decine di volte attaccato il governo con frasi molto dure perchè da soldi alle banche;
      I principali esponenti si sono detti contro l'euro ( Di Battista ha fatto anche il paragone con i paesi dell'America latina la cui valuta era agganciata al dollaro);
      Non prendono soldi del finanziamento pubblico al contrario della lega;
      etc....
      Certo vanno educati .

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  54. HUFFINGTON POST (ieri):Qual è allora la ricetta dei 5Stelle per il recupero dei capitali stranieri?
    RUOCCO (m5s)
    “Uno Stato che funzioni e si contrapponga efficacemente alla malavita organizzata, un Fisco equo e chiaro, una PA efficiente e snella, chiare leggi anti-corruzione e una giustizia rapida. Creare cioè un nuovo sistema paese che abbia dietro una strategia di crescita e sviluppo. A questo poi va aggiunta una revisione dell’architettura dell’Eurozona che blocchi le imperfezioni della nostra area valutaria che determinano un effetto magnete che trasferisce risorse finanziarie da Paesi come il nostro verso la Germania. Oltre a questi aspetti generali si dovrebbe intervenire anche con provvedimenti specifici come ad esempio la nostra proposta di legge che inserisce nella Costituzione alcuni dei principi dello Statuto del contribuente, per un rapporto meno sbilanciato e più giusto tra Stato e cittadino

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