lunedì 27 marzo 2017

Dobbiamo uscire perché sarebbe una catastrofe (quinto addendum al manuale di logica eurista)


Luca Brambilla ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Alcune precisazioni a caldo su Radio Anch'io": 

Caro Professore, 

come ci insegna non sono uno studioso di economia e quindi non posso esprimere una valutazione sui calcoli di svalutazione in caso di uscita dall'Euro. Noto soltanto che dire che la lira si svaluterebbe del 50% rispetto al marcoeuro equivale a confessare l'esistenza di un enorme problema di squilibrio all'interno dell'eurozona. Più si paventa uno scenario catastrofico di uscita, più di fatto si sta ammettendo che l'attuale assetto economico ha prodotto nel tempo danni e squilibri per i quali sarebbero necessari forti azioni correttive prima che inevitabilmente la situazione esploda. Paradossalmente chi sostiene l'euro coerentemente dovrebbe affermare esattamente il contrario, che in caso di uscita nell'immediato non succederebbe proprio nulla o solo effetti trascurabili, perché ciò significherebbe dire che il sistema è stabile. Se invece dice il contrario è molto probabile che stia facendo leva solo su argomenti irrazionali, ovvero sul diffondere paure e timori per accettare l'attuale stato delle cose e le sue conseguenze. 

Postato da Luca Brambilla in Goofynomics alle 27 marzo 2017 09:19






(...oh! Vedete cosa intendo dire quando affermo che l'unica dimensione dialettica possibile dell'eurista è l'autogol? Quando sotto le auguste volte della Treccani, o sotto le proletarie capriate del Casale Alba 2, viene sollevato il tema di "come combattere la dialettica neoliberale, che è egemone sui media?", io dico che è compito semplicissimo! Gli euristi, un po' perché imbecilli ignoranti (dobbiamo dircelo, non è un fatto di ostentare "political incorrectness", è solo che sarebbe poco cristiano alimentare le loro illusioni), e un po' perché messi all'angolo dal fatto di propugnare una menzogna, cioè un racconto incoerente coi fatti e con se stesso, in effetti sono facilmente neutralizzabili. Basta partire dal principio che ogni fatto economico coinvolge sempre due agenti, e che una discesa, vista dal basso, somiglia a una salita. Se uscire sarebbe una catastrofe, perché il cambo si svaluterebbe, è proprio perché restare è una catastrofe, con un cambio sopravvalutato. Peraltro, sapete che la valutazione iniziale ("sarebbe una catastrofe") è dilettantesca. Ma il punto è che non c'è bisogno di contestarla, come non c'è bisogno di contestare gli argomenti strampalati della corte dei miracoli euristi: basta usarli, rivolgerglieli contro! A mia memoria Luca non è il primo a portare avanti un argomento simile, qui sul blog, anche se è uno di quelli che lo hanno proposto in modo più incisivo. Nel caso vi interessi, o nel caso siate appena arrivati, il manuale di logica eurista percorre come una vena carsica questo blog, e visto che alcuni di voi hanno un passato ortottero, e quindi sono incapaci di usare il uebbe, per facilitarvi vi fornisco qui di seguito i capitoli precedenti:

1) Piccolo manuale di logica eurista ad uso della campagna elettorale;
2)  Primo addendum;
3) Secondo addendum
4) Terzo addendum;
5) Quarto addendum;

oltre, ovviamente, al trattamento formale della logica eurista, perché questo è un blog scientifico, non paccottiglia come quella fornita dai pezzenti intellettuali che difendono questo progetto inesorabilmente perdente...)

(...quasi tutti voi, tranne un paio, si sono persi l'esilarante momento in cui un amico, al Casale Alba 2, mi si è avvicinato e mi ha chiesto se ero disponibile ecc. Io ovviamente ho detto di sì: io sono sempre disponibile. Al che, l'amico mi ha chiesto: "Ma potrebbe darmi l'indirizzo email?". E io: "Guardi che fa prima a trovarlo con Google!" E lui, estraendo dalle tasche un calepino sdrucito, un calamaio e una penna d'oca: "No, guardi, perché qui mi sono segnato l'indirizzo di Ermenegilda... ma è ancora la sua assistente?" E io: "Ma scusi, allora lei è del cinque stelle?" E lui: "Orgogliosamente!" E io, fra le risate convulse degli astanti: "Bè, allora si rivolga al web...". Incredibile, cazzo, incredibile: voi non ci crederete, ma i tre che erano lì hanno visto che è così. Quante persone mi hanno contattato in questi sei anni di inferno? La nuova assistente, che chiameremo Asdrubala per preservarne la privacy - tanto sapete tutti che si chiama Marta - ha repertoriato quasi duemila indirizzi. Bene: di questi cristiani, tutti e soli quelli che non sono stati in grado di trovare il mio indirizzo in rete erano orgoglioni di appartenere al Cinque Stelle. Ora, io non discuto né l'orgoglionità, né il numero delle stelle. Mi pongo solo un problema: se con la rete non sapete risolvere nemmeno un problema relativamente banale come quello di trovare l'indirizzo email che deve essere pubblico di un dipendente pubblico che sapete dove lavora, come potete pensare di risolvere il problema meno banale della democrazia? E infatti, come la cronaca sembra dimostrare, non è che ci stiate riuscendo. Per il mio indirizzo chiedete a me, e per la democrazia chiedete a Beppe. Insomma: con una logica simile, come si fa a pensare che anche voi non siate euristi!?...)

48 commenti:

  1. Ahimè, Profe, tardi sono corso ad accendere la tivvù per ascoltare il suo intervento d'oggi a TGCom24. In compenso (beh, si fa per dire) ho ascoltato la replica dell'€peista direttore di €News, tale Robustelli, che in pochi minuti ha inanellato una serie stupefacente di doxa sull'inflazione del tipo che "negli anni prima dell'entrata dell'Italia nell'euro l'inflazione viaggiava attorno al 12-15%", quindi un conto (secondo il Nostro, cioè il Loro) è "avere in tasca denaro che si svaluta velocemente, un conto è avere in tasca una moneta stabile che è la seconda al mondo". E gnente, la malafede continua a far aggio sull'ignoranza e viceversa.

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    1. Un conto è avere denaro in tasca. Punto. Disoccupati e imprenditori che hanno chiuso preferirebbero avere in tasca "lirette" che polvere.
      A parte che poi a sentire loro sembra che il loro riferimento tipico (amici mafiosi? amici piccoli evasori?) tenga tutto rigorosamente in contanti. E non, classicamente, in bot btp cct ecc., che leggendo i dati rinfrescatici qui recentemente sugli anni 90 avevano interessi reali assai elevati (se non erro inflazione al 5-6 e interessi al 9-14 fanno bei numerini)

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  2. È sempre un piacere leggerla, si impara qualcosa e si ride di gusto. Oggi però è un riso più amaro del solito, se nelle prossime ed eventuali urne, per quello che vale, la scelta sarà sul seguente menù: astensione, testimonianza, flat tax al 15%.
    Se non ho capito mi rileggo tutto da capo, in ginocchio sui ceci.

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  3. Infatti sono euristi timidi: vogliono sentirselo dire da un referendum.

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  4. Tocca citare me stesso: "non ce la possiamo fare...". La si prenda con ironia.

    Certo il nemico sarà imbecille ma certi "wannabe" alleati meglio non stanno...diciamo che, anche nella coglionaggine (mi si perdoni il francesismo), l'universo si autoregola.

    Tocca stringere i denti oggi come in passato, forse anche di più. Usando una frase fatta, la notte è più nera proprio prima dell'alba. ...e noi ancora temo non siamo così tanto vicini all'alba.

    ...ma l'alba mi pare ancora un po' lontana (questa vuole essere una mia libera e personale considerazione).

    A presto.

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  5. La logica eurista sopra di loro, la visione goofyista dentro di noi...

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  6. "La moneta unica è utile solo quando è dannosa" (cit.)

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  7. Bello "orgoglionità".
    E' l'abbreviativo di ordocoglionità?

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  8. ho tanto commento da inserire, ho seguito il consiglio del professore di documentarmi un po': per il momento, mi perdonera', mi limito a salutare ed a ringraziare l'unica voce che conosco che mi permetta di confrontare in modo decente molte ragioni del no e del si all'Europa. Questa e' sinistra e questa e' democrazia

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  9. Per nn parlare dei rischi della svalutazione altrui (che ti fa perdere una marea di soldi) ma lamentarsi di quella della potenziale lira.. un mio amico una volta pressato su una discussione affermò che i delfini erano più intelligenti dell'uomo ( di qualcuno sicuramente).
    Nel torto o arretri o la spari sempre più grossa.
    A pensare alla ww2 più si va avanti peggio è (altro che abdicare)

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  10. Io col web ci ho trovato il tuo numero di telefono, ma quello è stato più che altro fortuna ;)

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    1. Se provi in orario di ufficio ti risponde una bella ragazza...

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    2. Ehm, c'è qualcosa di cui dovrei parlarti... Per farla breve, non saprei che farne di una bella ragazza ;)

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  11. Ho imparato in questi giorni da molti giornalisti che in molti paesi europei organizzano ogni mese manifestazioni pro europa, sommessamente volevo far notare che....
    Borsa Londa Ftse 100 - London
    27.06.2016 5983 punti
    27.03.2017 7293 punti

    ++++++++++ 1310 punti

    Cordiali saluti

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  12. Questi post con l'indice dell'argomento sono un toccasana. I due libri sono troppo "seri" e riassumono seriosamente solo la parte di analisi tecnica e politica. Sarebbe ora di pensare a un terzo libro intitolato "L'€rcio" o qualcosa del genere. E ci vorrebbe una sezione apposita del blog dove i post sono elencati per argomento (i post migliori si trovano ormai a fatica). C'è per esempio la serie del KPD e l'altra serie con i QED, poi la serie delle mitiche asfaltatura, ecc.).

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  13. La magnanima Germania che salva la prepotente Italia.
    Ho appena ascoltato Monti intervistato dalla Gruber ad otto e mezzo: “i tedeschi si sono fortemente opposti all’euro che è stato voluto dagli altri paesi europei”.
    Che bello, siamo riusciti ad imporre ai tedeschi (storicamente inclini a subire prepotenze) l’euro e ora i tedeschi restano nell’euro per salvarci, perché se salta l’unione monetaria, la moneta italiana finirà per stracci subendo una catastrofica svalutazione del 50%.

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  14. i commenti del post "Piccolo manuale di logica eurista"datato 18 gennaio 2013, sono attuali e interessanti quanto lo stesso post.Depurando il tono risentito verso la lega ,dovuti agli anni di governo nei quali aveva menato il can per l' aia sul tema dell' euro cioè dell'indipendenza nazionale ,come sta facendo ora,purtroppo, il m5s, i commenti hanno il pregio di farci capire cosa manca ancora tra coloro che hanno acquistato la consapevolezza dell insostenibilità della moneta unica per la nostra Nazione.Dobbiamo ,oltre che agire,anche risolvere IL PROBLEMA di "Quale capitalismo vogliamo per il nostro Paese"perchè"non possiamo fare il partito antieuro con il camerata Pavanati e il compagno Bottazzi usciamo e poi andiamo tutti all' osteria"per scriverlo con parole sue o "Dobbiamo avere un piano per questo benedetto Paese" per scriverlo con le parole di Cesare Pozzi.Il problema è ancora lì e per risolverlo servirebbe uno scienziato politico,io non lo sono essendo "ortottero smarrito"che all' epoca era ancora di bocca buona e credeva ,rozzamente,che combattendo le distorsioni della spesa pubblica si potesse risolvere il tutto(criccacastacorruzzzzziioneee).Per ricordarne i termini copio e incollo il commento di Ventura 89 che è significativo ( all' epoca ci vedeva assai più chiaro di me)ventura8918 gennaio 2013 16:31
    Io sono favorevole ai trasferimenti fiscali e ad una moneta nazionale. La logica "leghista" ( anch' essa figlia del " la colpa è del debito pubblico che lo fa lo stato cattivo centrale ) va sdoganata in ogni sfaccettatura in un paese che pur con mille problemi e divisioni, una lingua comune, un sistema sanitario, scolastico comune, uno statuto dei lavoratori comune lo aveva raggiunto. Poi in nome dell' Europa abbiamo mandato tutto all' aria... e gli stessi politici adesso propongono di reintrodurre queste cose ma... su scala europea! Roba da matti.

    PS: leggo che ci sono persone del nord che sono favorevoli al ritorno alla lira ma con logiche leghiste. Aggiungo: ci sono anche leghisti ( sto parlando di Maroni ) che affermano che La Lega è neo - europeista in quanto " il nord va ai ritmi della Germania, il problema è che deve portarsi dietro lo stato centrale ( brutto che fa debito pubblico ecc ecc )" Ecco perché dico che questi vanno respinti in qualsiasi sfaccettatura. Ovviamente non come fanno i piddini che dicono w la costituzione e w l ' euro. Bisogna difendere la prima e respingere i secondi. Respingendo i secondi si respinge anche l' euro.

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    1. Se usciamo (secondo me) non è tento o principalmente perché non ci conviene. Usciamo perché l'euro e l'europa sono incostituzionali. Quindi è chiaro che in molti hanno tradito e si deve tornare alla Costituzione. Questo comprende anche la rinazionalizzazione della Banca centrale, e su questo credo Salvini sia daccordo. Solo secondo me (purtroppo) si dovrebbe anche tornare al proporzionale. Insomma non si salta nel buio ma si ritorna nella legalità. Il salto nel buio l'abbiamo fatto tanti anni fa e stiamo ancora precipitando.

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  15. Peppe oggi non esce più dell'euro ma mette i CCF.
    Cattaneo dice che con i CCF si abbassano le tasse alle imprese rendendole più competitive rispetto ai tedeschi BUT... se poi lo fanno anche i tedeschi?
    Io penso che emettere CCF significhi moneta cattiva scaccia moneta buona ma magari mi sbaglio.
    In ogni caso è tutta fuffa ogni giorno Peppe si alza e cambia linea tanto c'è la democrazia di cui parla lei nel post che ratifica.
    ps.
    Iddio Peppe infallibile è stato imitato pure da Crozza...

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    1. I CCF di Cattaneo, i Minibot di Borghi e tutte le monete parallele sono pensati (per quel poco che ho capito) con due obbiettivi:
      1 - dare una spinta alla domanda interna e quindi alla produzione,
      2 - creare una moneta sotto controllo nazionale per consentire una transizione dolce dall'euro alla nuova moneta, alternativa all'uscita secca.

      Mi pare di ricordare che il prof. sia contrario e non ricordo le motivazioni (ah dannata memoria), forse perché prolungherebbe la sottomissione politica alla UE rispetto all'uscita secca.

      Non so se le conseguenze di una implementazione di una qualsiasi di queste monete siano mai state discusse in ambito accademico.

      Ho trovato una bella pagina web, Monete complementari in Germania, Austria e Svizzera nella prima metà del Ventesimo secolo con alcuni esempi di applicazione di monete parallele in ambito locale in diversi periodi del '900 con ampia biografia, sembra interessante.

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    2. Non lo dire a me. Per noi ortotteri mai 'na gioia! Ho letto ieri il post di Zezza che non capisco perché si presti a questa supercazzola della moneta fiscale dato che non è uno sprovveduto. Tra l'altro mi sembra di capire che la proposta sia condivisa anche da Sylos Labini che, se non mi ricordo male, era tra quelli che l'inflazione era colpa della scala mobile. Di male in peggio.
      Attendo le votazioni su Rousseau con rassegnazione.

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    3. Mi perdoni, non ha ancora capito con cui ha a che fare? Non ancora?

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    4. Sarebbe da dire: Zezza chi?

      PS: Bibliografia. Nel post sopra ho scritto erroneamente biografia al posto di bibliografia causa fretta.

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    5. Zezza è il classico esempio del fatto che la Natura aborre il vuoto, per quanto scomodo da occupare esso sia.

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    6. In realtà adesso pare che i CCF li vogliono erogare in accordo con gli altri paesi (Germania) così non cambia niente...

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  16. Non so bene come vanno queste cose tuttavia mi pare che buona parte del nostro differenziale è rispetto alla Germania la cui moneta verrebbe rivalutata rispetto al dollaro.Noi dobbiamo davvero svalutare rispetto al dollaro? Insomma è chiaro che è il Marco che deve rivalutare, come mostra la giusta inquietudine di Trump.

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  17. Segnalo che l'eventuale riuscita della "Europa a due velocità", se l'espressione significa, come credo, 1" nucleo di satelliti della Germania con embrione di direzione comune economica e militare" + 2 "gruppo di paesi atlantisti (gruppo di Vysegrad)" mette immediatamente a rischio l'unità d'Italia, proprio nel senso che la Repubblica Italiana si può spezzare lungo la Linea Gotica. Con un egemone come la Germania, che è imperialistico ma storicamente incapace di imperium (come dimostra, in economia, il suo perenne mercantilismo: non esistono centri imperiali che non importano dalle periferie)il Nord Italia, che fa già parte delle "catene del valore" tedesche, verrebbe attirato verso il nucleo 1, mentre nel Meridione, che per la Germania è solo zavorra, rinascerebbero gli autonomismi e si rivolgerebbero agli USA, che geopoliticamente hanno bisogno dell'Italia anzitutto per il Mediterraneo, e quindi potrebbero accontentarsi di mezza porzione.
    Qui il punto è: se la fazione europeista e la fazione atlantista UE riescono ad accordarsi con gli USA per una spartizione POLITICA dell'Europa, il progetto "Europa a 2 velocità" potrebbe andare in porto. Vi si opporranno, nell'anglosfera, le fazioni (molto forti) che da sempre individuano come priorità impedire un avvicinamento tra Germania e Russia. Ma vista l'enorme confusione che c'è in USA, il progetto potrebbe passare, e l'Italia trovarsi lacerata nelle due opposte direzioni.

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    1. Chiunque propugna e promuove una divisione nord-sud sta solo proponendo la "libanizzazione" dell'Italia. Faccio umilmente notare che ancora non abbiamo risolto i problemi postici dal 1861.

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    2. Sarebbe altamente auspicabile che almeno mezzogiorno e nord italia avessero due valute diverse, visto che l'italia unita non è un'area valutaria ottimale. Difatti, proprio come predice la teoria avo, al sud abbiamo compressione dei salari, disoccupazione alle stelle, fuga di capitali, emigrazione e, di conseguenza, anche criminalità.
      Peccato che non fosse ancora stata formulata quella teoria che spiega tutto dell'euro, altrimenti l'unità d'Italia non si sarebbe certamente fatta. Non è ottimale.

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    3. @ Giuseppe Iaconis
      Concordo. La libanizzazione d'Italia c'è già ora, in embrione.

      @ Myth Smith

      Non intervengo sulla questione doppia moneta Nord/Sud, perchè non ne so abbastanza, o meglio non ne so niente. Per quanto riguarda l'unità d'Italia, le ricordo che l'economia segue sempre l'imperium, allora come oggi e domani. Ecco perchè la proposta di Cattaneo, economicamente sensatissima, non si realizzò nè poteva realizzarsi.

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  18. The Matheo Solution è uno schema di "uscita" dall'Euro proposta da un economista olandese, molto in voga anche presso i tedeschi tanto da essere stata abbracciata da Werner Sinn.
    Essa prevede nuove valute nazionali che varranno solo come unità di conto mentre l'Euro rimarrà l'unica moneta a corso legale.
    A giudicare dalle uscite di Mr. Merlusconi pare abbia seguito anche in Italia.
    Se l'Italia "uscirà dall'Euro" sarà in condizioni di svantaggio perchè in Italia non vi è, al momento, partito politico che non sia allineato con la logica eurista. L'Euro è un totem da cui nessun politico italiano di governo vuole allontanarsi. E "The Matheo Solution" sarà verosimilmente la forma camuffata di "uscita" che tenteranno di propinarci. E' la famosa Europa a diverse velocità ma con in testa sempre l'Euro-Marco.

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  19. Gli stranieri ci fanno, gli stranieri ci disfano.

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  20. Lei denigra chiunque sostenga che, a seguito di una uscita dall'euro, la lira italiana subirebbe una svalutazione drammatica.

    Condivido, non si può sapere come reagiranno i mercati. Magari bene!

    Il problema logico, evidente anche senza alcuna nozione di economia, è che chi vuole uscire dall'euro è solitamente anche chi vorrebbe poi svalutare immediatamente per disfarsi di un bel po' di debito e stampare moneta da spendere per far ripartire i consumi e l'economia in genere.

    Perciò, un governo che arrivasse a decidere per un'uscita dall'euro, deciderebbe anche di svalutare - persino qualora i mercati reagissero in prima istanza con una rivalutazione. Ed i mercati, che fessi proprio del tutto non sono, conoscendo benissimo le azioni future del governo no-euro, svaluteranno senza bisogno di alcun incentivo.

    Se non dal punto di vista economico, da quello politico e logico una massiccia svalutazione a seguito dell'uscita dall'euro mi sembra alquanto ovvia.

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    1. Senta, glielo dico con affetto: lei non sta bene. Mi ha perfino stalkerato sull'email privata perché le pubblicassi questa brillante analisi! Guardi, qui si studia, non è un bar, se lo cacci in testa subito e stare con noi le servirà a qualcosa. Finora le è servito solo a fare una magra figura. Ma che vuol dire "lei denigra"? Io presento i risultati di decine di studi. Se lei non li capisce, mi perdoni, ma il problema è suo e sarebbe suo interesse non evidenziarlo, se non per chiedere ulteriori approfondimenti. L'idea che lei ha dei mercati valutari è quella che le hanno costruito quotidiani prestigiosi come il Sole 24 Ore (vedi post successivo), quindi io non voglio essere eccessivamente severo con lei, però cortesemente non mi scriva sull'email privata, non scriva "stampare moneta", e studi. Vedrà che poi starà meglio.

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    2. I mercati di qua e i mercati di là e poi scrivono "il governo DECIDE di svalutare e QUINDI i mercati ..." logica piddina

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    3. A quanto pare c'è qualcuno ancor più diversamente intelligente di me che elabora capolavori di arte povera di gran lunga migliori "Il problema logico, evidente anche senza alcuna nozione di economia, è che chi vuole uscire dall'euro è solitamente anche chi vorrebbe poi svalutare immediatamente per disfarsi di un bel po' di debito e stampare moneta da spendere per far ripartire i consumi e l'economia in genere" :D :D :D

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    4. E gnente! È convinto di essere un incrocio fra Occam e Arrow e che io QUINDI debba essere la sua segretaria. Ovviamente l'ho bannato: la netiquette avant toute chose...

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    5. Nei prossimi giorni mi rechero' nella sede del PD per chiedere informazioni sui titoli denominati in Corralito, perché mi è stato consigliato di investire in tali strumenti finanziari e purtroppo i giornali anche economici non riportano le quotazioni né del suddetto Corralito né dei titoli emessi in tale valuta.
      Con l'occasione chiederò anche quale è il ministero od altro ufficio statale che decide le svalutazioni e rivalutazioni e con quale veicolo giuridico (legge, decreto legislativo, decreto ministeriale, rescritto imperiale) vengono rese imperative erga omnes.
      Vi terrò informati.

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    6. Per studiare, sono partito da un classico di economia for dummies:
      "...il Regno Unito è interamente mobilitato per finanziare lo sforzo bellico ed è riluttante a stampare nuova moneta, per cui il paese, nel 1950..."
      Il Capitale, T. Piketty, parte seconda, cap 3, "A chi giova il debito pubblico?" (pag 204)
      Posso continuare a dire stampare moneta, o il fatto che Piketty ha usato lo stesso termine lo rende ancor più aberrante...?

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    7. @Mith Smith
      caro ragazzo, vede, qui lei può dire ciò che vuole, anche ciò che rende ridocoli. Non si faccia male da solo, visto che già ci pensano in tanti.

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    8. Assurdo e ridicolo sono i migliori concimi della conoscenza (almeno, della mia).
      E poi la vita è troppo breve per accettare consigli paternalistici da chiunque abbia un h-index inferiore a 6.

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    9. Caro, su Piketty usi Google per leggere la lapide che gli è stata scritta in questo blog (cerchi "goofynomics treviri"). Sull'h-index, se uno non fa l'economista di professione forse può anche farne a meno. Se uno fa l'economista di professione, diffonde dati falsi e fa lo spiritoso su chi ne sa più di lui (e non mi riferisco a me), allora è normale verificare che abbia dei requisiti minimi di presentabilità scientifica. O no?

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  21. Prof., forse non desidera che il suo blog sia inquinato da un'analisi logica della recente perla del simpatico duo Alesina-Giavazzi, reperibile qui. Ma mi pregio di farle notare che la logica eurista ha raggiunto nuove, sublimi vette. Ormai siamo a questo:

    [¬(P → Q) ∧ ¬P] Ⱶ R

    ove:

    P = "uscire dall'euro significa uscire dalla UE"
    Q = "baratro"
    R = "bisogna vendere ATM"

    Ovvero:

    "Dalla premessa P (falsa) che uscire dall'euro significa uscire dalla UE", e dal fatto (falso) che ciò implica il baratro Q, si deduce che bisogna vendere ATM (proposizione R)".

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  22. E' da qualche settimana che partecipo a incontri formativi sulla 'Finanza' promossi da una banca locale sulla scia delle notizie che darebbero gli italiani come i più ignoranti (o gli Ignoranti) in tema bancario e finanziario (non approfondendo naturalmente il motivo di tale presunta ignoranza).
    Sorvolo sull'impostazione classica che permea le spiegazioni dei docenti ('il mercato è mio pastore") ma non pretendo che sia differente, insomma loro si informano sul Sole24Ore.
    Così come sorvolo sul concetto di fondo comunicato: la finanza è talmente complicata (e non lo nego) che devi necessariamente affidarti alla consulenza finanziaria della tua banca (e vorrei ben vedere, visto che le serate informative le pagano loro) e che però se ti fregano te lo meriti perchè sei ignorante. Oppure visto da un'altra prospettiva: devi sentirti abbastanza colto da prenderti la colpa in caso di fregatura ma non abbastanza da non avere bisogno di loro per non farti fregare (da loro).

    L'ultima lezione riguradava titoli di stato e obbligazioni. Al termine dell'incontro mi avvicino al docente privatamente e chiedo cosa sucederebbe ai titoli di stato italiani in caso di uscita da Euro.
    (Forse avrei dovuto chiedere: in caso di cambio di valuta in corso legale in uno stato, i titoli di debito pubblico emessi nella valuta precedente che fine fanno?).
    Risposta: non ci voglio neppure pensare.
    Dunque: docente ad una universtià (privata ma che riceve fondi pubblici), docente di corsi di formazione per consulenti finanziari e master, consulente fianziario egli stesso e mi dice "non ci voglio nemmeno pensare" (anche io non voglio pensare a rimanere invalido, ma ci penso e un'assicurazione contro gli infortuni me la sono fatta).
    Poi mi parte per la tangente con discorsi del tipo che la UE e l'Euro ci hanno dato credibilità (mai rating fu più basso di ora), che è meglio farsi governare male dai tedeschi che dagli italiani (come in Grecia magari), la 'svalutazione competitiva' (che però va bene se la fa la BCE), forse se ne potrebbe parlare solo per il nord d'Italia ma sicuramente non per il sud (ma naturalmente il nord d'Italia è il sud dell'€uropa), non c'è controfattuale (in ogni caso nè in un senso nè nell'altro), i grillini sono contro i vaccini (???), e via luoghicomunando...

    A fine serata quello che porto a casa è:
    1. le varie tipologie di obbligazioni, tra cui quelle bancarie non quotate che sono da evitare (mentre va bene che uno stato sia un'area valutaria che quindi rende la sua valuta non quotata);
    2. c'è asimmetria informativa (gli investitori istituzionali si fanno dare tassi più alti perchè sanno valutare i titoli, quindi gli altri non lo sanno fare);
    3. il rating non è da prendere in considerazione perchè è un'opinione (pazienza se poi su quei rating si creano bolle speculative o si basano trattati europei sulle banche);
    4. certi contratti obbligazionari sono talmente complicati che lui stesso li sconsiglia a priori (però accettare trattati incomprensibili va bene);
    5. dalla 2,3 e 4 si desume che il mercato non è mio pastore, quindi l'impianto teorico liberista della UE decade;
    6. l'Euro è politca (cit.);
    7. in caso di uscita i titoli di stato verrebbero ridenominati in nuova valuta (CAC o non CAC);
    8. non ha fatto nessun commento tecnico del tipo i tassi qui, i tassi là, la svalutazione (non so se per paura o per ignoranza);
    9. l'economia è un'opinione (quindi nessuno può avere ragione, nemmeno lui).

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  23. Prof. buongiorno. Alla fine dell'incontro a Casale Alba Lei, inquadrando magistralmente il "fenomeno" 5Stelle ,ha parlato della "guerra civile" in corso in America e del fatto che, se la vincesse Trump allora i Stelle incomincerebbero a fare sul serio ! Io voglio partecipare alla scommessa dei 10 dollari da Lei simpaticamente proposta e son veramente contento e sicuro di perderla. Potrebbe solo, gentilmente, chiarirmi il ragionamento visto che , pur rovellandomi ,non ne ho ancora colto a fondo il senso complessivo ? La ringrazio. Un abbraccio.

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  24. Dopo aver visto l'incontro su YouTube, codesta domanda di Vassallo vorrei porla anch'io.

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