mercoledì 26 settembre 2012

Un preavviso e una richiesta

Preavviso

Sto organizzando il "compleanno" della Goofynomics. Vi dico quello che so e quello che mi occorre sapere.

1) Sarà a Pescara, sabato 1° dicembre.

Per problemi organizzativi di facoltà sarebbe meglio il venerdì, ma ho già spiegato che una buona parte del pubblico atteso è fatto di gente che lavora (ancora) e ci organizziamo su un sabato.

2) Hanno confermato la loro presenza Marino Badiale, Claudio Borghi, Luca Fantacci, e Gennaro Zezza.

Ho esteso l'invito a Claudio Messora, cercherò di coinvolgere altri giornalisti/blogger impegnati sul fronte dell'informazione sull'euro, e magari, perché no, anche sul fronte opposto. Sciacciasestesso non lo invito più: l'ho invitato una volta (vi ricordate?) e non mi ha nemmeno risposto.

3) Sarà una giornata di studio e di incontro che organizzerei in due parti: la mattina relazioni scientifiche, ma con un taglio divulgativo (sapete che tutti gli invitati sianno farsi capire) e il pomeriggio presentazione dei nostri libri.

Vorrei usare una formula più aperta del solito: 30 minuti di relazione, 30 minuti di dibattito con domande dal pubblico. Potrebbe essere un format utile per togliersi dei dubbi, o per farseli venire, e per vedersi in faccia. Nel pomeriggio presenterei il mio libro, se ci sarà e se sarà necessario, ma vorrei chiedere a Marino Badiale e Fabrizio Tringali di presentare il loro, e se lo desidera anche a Luca Fantacci di fare altrettanto. Organizzerei un dibattito invitando giornalisti ecc.

4) Logistica: questo è il punto più controverso perché dipende da quanti siamo.

4.1) Quanti siamo? Va da sé che se getto agli studenti un tozzo di credito, quelli si avventano e mi riempiono qualsiasi aula magna. Faccio subito a trovare mille persone! Io vorrei prima capire quanti siamo noi, così scelgo le aule adatte. Dato che penso che non saremo migliaia, forse la cosa migliore è che chi vuole venire mi scriva un'email a bagnai@unich.it specificando semplicemente "Compleanno" nell'oggetto, così riesco a capire subito quanti siamo. Non c'è ovviamente bisogno che mi diciate chi siete, io devo solo sapere quanti siete!

4.2) Dove mangiamo? Io penso di poter organizzare, se i numeri sono ragionevoli, un buffet lunch fra la prima e la seconda parte della giornata, come da standard per un seminario di questa durata. Per sabato sera non so bene, bisogna vedere chi resta, ecc.

4.3) Dove dormiamo? Ripeto, dipende da quanti siamo. L'ideale sarebbe arrivare venerdì sera perché vorrei comunque lavorare parecchio sabato (ci sono tante cose da fare), iniziando diciamo alle 9:00 (registrazione alle 8:30). Posso procurare convenzioni con alberghi, B&B, ecc. Prima devo sapere quanti siamo. In occasione dell'ultimo convegno avevamo stanze singole a 50 euro (con colazione), ma si troverà di sicuro anche a meno, a seconda di quanti siamo.

4.4) Quanto costa? Poco. Devo capire come farvi contribuire alle minime spese. A un convegno scientifico l'iscrizione viaggia sui 150 euro. Qui dividete per 10! Mi basta solo coprire le spese del catering, e credo che ce la possiamo cavare con meno di 20 euro, ma sto cercando di capire come organizzare la cosa (come raccogliere i fondi, da quale struttura farli gestire, ecc.). L'ultimo convegno l'ho organizzato con una rete di economisti (INFER) che mi ha facilitato molto i compiti, ma questo è un convegno nazionale, e quindi me la devo vedere con la burocrazia (e con la cricca, la casta, e, spero, la corruzione).

5) Avviso: posso darvi l'avviso ufficiale quando so più o meno quanti siamo e ho regolato i dettagli. Metterò su una pagina web con le informazioni rilevanti.

6) Sintesi: chi viene mandi un'email a bagnai@unich.it, oggetto: Compleanno. Vale anche per chi lo ha già scritto sul blog, non posso farvi da segretario!

Richiesta

Sono successe delle cose interessanti.

Oggi pare che Bersani abbia detto sul Messaggero che con la riforma del Titolo V della Costituzione si è un po' esagerato. Qualcuno mi trova il link su qualche rassegna stampa?

Ieri pare che a Ballarò Di Pietro abbia detto che il sistema attuale legalizza la corruzione, ma mi sarebbe piaciuto sapere le parole esatte. Qualcuno ha il link a Ballarò e mi sa indicare quando parla Tonino?

Tempo fa Amato disse che il Trattato di Lisbona era stato scritto confuso apposta, per evitare referendum. Avevo il link, l'intervista era su youtube, a un giornalista britannico, ma non lo trovo più. Qualcuno se lo ricorda e me lo riposta?




Scusate, ci sono tanti nuovi e simpatici arrivati da salutare, ma io devo togliermi il libro, queste tre cose mi servono. Poi saluteremo il nostro lettore tedesco, cercando di capire cosa vuol dire "tedesco" (dell'Ovest? Dell'Est? Operaio? Impiegato? Capitalista? Minijobber? ecc.), e gli altri che stanno arrivando.

Intanto mi date queste informazioni? Compatite la mia vecchiaia. Ora stramazzo, ci vediamo domattina alle 6...

143 commenti:

  1. iniziamo con il primo http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/bersani_federalismo_pd_regione_lazio_fiorito/notizie/221682.shtml

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    1. (e ora la caca l'orso, alla bella 'zdorona mia... aspetta che posso riscrivere qualcosa sul FQ e vedi come ti cucino...)

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    2. Di nulla. Però l'ultima non l'ho capita. Beato io, che non capisco un cazzo :-)

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    3. Perché non sei livornese e nemmeno emiliano. Si tratta di un'affettuosa minaccia. Un po' come "t'avessi in culo, t'andrei a caa' alla Meloria" (o, in versione postmoderna "a Rapa Nui").

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    4. Adesso è tutto chiaro. Grazie. A proposito di Livorno, il Vernacoliere è l'unico giornale che val la pena leggere :-)

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  3. Quella di Amato io me la ricordo così:

    “They [EU leaders] decided that the document should be unreadable. If it is unreadable, it is not constitutional, that was the sort of perception. Should you succeed in understanding it at first sight there might be some reason for a referendum, because it would mean that there is something new.”

    - Speech at the Centre for European Reform in London on 12 July 2007.

    Source: euobserver.com (16 July 2007)

    http://en.euabc.com/upload/from_eu_constitution.pdf

    questo scritto è di Jens-Peter Bonde, parlamentare danese che riporta anche questa citazione qui:

    "The Treaty of Lisbon is the same as the rejected constitution. Only the format has been changed to avoid referendums.”

    Valéry Giscard d’Estaing, former French President and President
    of the Constitutional Convention in several European newspapers, 27 October 2007

    La fonte a suo tempo (due o tre anni fa, non ricordo) fu Barnard.

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    1. Ehi! Ma allora avete fatto pace, vous vous appellez par votre petit nom... Grazie istwine, sei sempre una grande risorsa.

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    2. Riguardo al discorso di Amato al centre for european reform del 12 luglio 2007, purtroppo credo non esista più il file su youtube.

      Sono però riuscito a trovare l'mp3 (http://www.openeurope.org.uk/Content/Documents/PDFs/amato.mp3) che è possibile ricavare dal blob open europe http://openeuropeblog.blogspot.it/2007/07/loathsome-smugness.html Ho inoltre trovato tre articoli dell'epoca che riportavano la sostanza ed alcuni passi del discorso di Amato http://infowars.net/articles/july2007/170707EU.htm http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/6907478.stm http://www.dailymail.co.uk/news/article-470681/The-moral-case-EU-referendum.html .

      Per completare esiste su vari siti di citazioni sul trattato di lisbona, una cit di un intervento fatto sempre da G. Amato il 20 febbraio 2007 alla LSE (http://www2.lse.ac.uk/newsAndMedia/news/archives/2007/GiulianoAmato.aspx), che dando lettura del trattato commentò “The good thing about not calling it a Constitution is that no one can ask for a referendum on it” http://www.free-europe.org/english/2008/05/what-top-eu-politicians-say-about-the-lisbon-treaty/ sostenendo inoltre che era piuttosto dubbioso sul futuro di un'Europa senza UK http://uk.reuters.com/article/2007/02/20/uk-britain-eu-idUKL2062021020070220

      Riguardo poi alla fumosità con cui è stato redatto il trattato di Lisbona e a come esso sia sostanzialmente identico alla "Costituzione Europea" bocciata con referendum da Francia e Olanda ho trovato questo pdf (the lisbon treaty and the european constitution: a side-by-side comparison) http://www.openeurope.org.uk/Content/Documents/PDFs/comparative.pdf

      P.S. con calma imparerò anche a postare i link direttamente alle parole di commento, in modo da non caricar troppo.

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    3. Io avevo questo,e' ancora attivo ed anche da qua oltre all'articolo,si sente l'mp3

      http://euobserver.com/political/24481

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  4. Prof, credo alluda a questo passaggio: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7fbcff0b-7f08-41cd-b80a-c38101569dcf.html

    In merito al "compleanno", faccio un pò i conti e le mando la mail, se ce la faccio ad unirmi a voi

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  5. Prof, aiuto! Ero appena riuscita a copiare e mandarle il brano di Bacchelli sul tragico attraversamento del ponte sul Vop... E Draghi non se ne esce proprio oggi a dire che lo scudo anti spread È UN PONTE? Questo è Apollo che ci parla, prof... (per Pescara, ahimé, impossibile: ma magari farà una presentazione del suo libro anche in una libreria milanese?)

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  6. se il credito vale anche qui sopra, vengo volentieri.
    A parte gli scherzi, vengo molto volentieri giù a Pescara, se non altro perché se magna!

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  7. Sono riuscito a trovare solo questi due video, uno dei due è un confronto diretto con la polverini
    http://youtu.be/Sm4MyZ4wTKQ
    http://youtu.be/Qa8K6cx-K1Y

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  8. Vedere come funziona questo blog mi riempie il cuore di calda speranza... e di terrore per la retata...
    Si, perchè, non so se ve ne rendiate conto: tanta disponibilità, competenza, passione... aggràtis...
    E'intollerabile!

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  9. So che è completamente OT, perdonatemi! Ma trovo l'articolo di cui vi segnalo il link molto ma molto interessante! http://vocidallagermania.blogspot.it/2012/09/bofinger-la-fine-delleuro-sarebbe-la.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+blogspot/mlmqBS+%28Voci+dalla+Germania%29

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  10. Qui c'è l'audio di una dichiarazione simile di Amato:

    At a meeting of the Centre for European Reform yesterday (12/7/2007) EU officials discussed their strategy for adopting the EU Constitution without a referendum.

    Former Italian PM Giuliano Amato said, “They decided that the document should be unreadable. If it is unreadable, it is not constitutional, that was the sort of perception. Where they got this perception from is a mystery to me. In order to make our citizens happy, to produce a document that they will never understand! But, there is some truth [in it]. Because if this is the kind of document that the IGC will produce, any Prime Minister – imagine the UK Prime Minister - can go to the Commons and say ‘look, you see, it’s absolutely unreadable, it’s the typical Brussels treaty, nothing new, no need for a referendum.’ Should you succeed in understanding it at first sight there might be some reason for a referendum, because it would mean that there is something new.”

    Qui alcune citazioni, con riferimenti, di Amato e di altri leader europei in merito

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  11. spero che qualcuno faccia una rispresa integrale in modo da poterla vedere con calma...purtroppo faccio "er bottegaro" e un sabato di dicembre è importantissimo. spero di poterci essere la prossima volta...

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  12. Risposte
    1. ti consiglio ryan air da bergamo

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    2. Io partirei in treno da Milano.
      Facciamo un Goofyvagone?

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    3. Ottima idea.

      Direi di scambiarci le email tra milanesi per riuscire a coordinarci e magari a beccare biglietti in promozione...se riusciamo ad acquistarli con un certo anticipo. Credo che ci sia anche mons colombo dalle nostre parti.

      Mia email: chiccodm@hotmail.com

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  13. Gentile Professore,

    la segnalazione è un po' OT (???) rispetto a quelle che lei ha qui richiesto. Nel caso mi scuso e la ignori. Volevo tuttavia condividere col gruppo questo intervento del professor Prodi presso l'università di Perugia.

    [ http://www.youtube.com/watch?v=k1Dd-tNH_Ik ]

    E' abbastanza recente; risale ad inizio estate scorsa.
    Le pieghe del discorso sono acclarate in un aula magna, non in un telegiornale. Ovviamente.
    E' un effluvium di spunti, dettagli e cose amene. Impagabili, a mio modo di vedere, i minuti dal 33^o al 35^o. Probabilmente ve ne sono anche altri ma non mi sono messo a riascoltarlo
    tutto per problemi di tempo: ho finito il latte e devo andare a far spesa al Lidl.
    Sono anni che non ho notizia di come se la passi il "discreto" proprietario della catena,... non vorrei possa cadere in rovina.

    [ http://it.wikipedia.org/wiki/Lidl#Cenni_storici ]

    Saluti.

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  14. Visto che le richieste del professore sono già state esaudite, io passerei ad altro segnalando l'ultimo episodio della saga di supermario impegnato a rilanciare l'immagine ed il prestigio dell'Italia nel mondo.
    Martedì, a New York, Monti ha detto che nel 2013 ci sarà la crescita, e che l'Italia non è più un problema per l'Europa. E in effetti non è l'Italia a costituire un problema per l'Europa, ma il contrario.
    Per ciò che concerne la “crescita”, io, pur non avendo studiato alla Bocconi, sarei comunque più cauto. Per il 2013 il governo prevede un calo del Pil di -0,3 (che, però, valuta come dato positivo), mentre il Fmi prevede un calo che va da -2 a -4. E siccome finora il Fmi si è rivelato assai più attendibile del governo, possiamo dire sin d'ora che il 2013 sarà un annus horribilis.
    Come di consueto, alle dichiarazioni ottimiste di Monti la borsa ha reagito male: ha perso il 3,3%, e lo spread è schizzato a 377.

    Nel frattempo, come ai tempi delle “cacerolas” in Argentina, anche in Spagna, «al grido di 'No nos rapresentan!' e 'La voce del popolo non è fuorilegge', almeno 10mila persone [...] hanno marciato nel pomeriggio verso il Parlamento, blindato da oltre un migliaio di agenti come una fortezza, per esigere le dimissioni del governo, lo scioglimento delle Camere e l'inizio di un processo costituente». Come già accaduto in altre occasioni, la polizia ha disperso i manifestanti a randellate e proiettili di gomma.
    Proteste analoghe si sono svolte ad Atene, dove però sono comparsi i soliti provocatori incappucciati e vestiti di nero che, come prevede il copione dell'infiltrato, hanno lanciato bombe molotov, sassi ed altri oggetti contro i poliziotti, e hanno danneggiato vetrine di negozi ed edicole dei giornali.

    Ma, secondo la logica di Monti, dopo la Grecia ora anche la Spagna può essere considerata un grande “successo dell'euro”.
    Chi volesse rendersi conto della portata di tale successo in Spagna Grecia e Portogallo dopo le “cure” della troika, può dare un'occhiata qui

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    1. Sulla Bocconi:

      Pensa se avessi studiato alla Cattolica....

      "Quante volte abbiamo letto che ciò significherà una «manovra di 45 miliardi all'anno» per 20 anni, cioè sufficiente a strangolare ogni economia? Quando in realtà il trattato prevede che si torni al 60% con una riduzione annua pari a un «ventesimo dell'eccedenza» (i 45 del primo anno sono già minori l'anno dopo!)."
      [SE il deficit non aumenta e SE il PIL non diminuisce]

      Ed è soprattutto da ricordare che il rapporto si riduce in modo virtuoso con la crescita, cioè con l'aumento del denominatore"

      Sulle previsioni del governo:

      nell'aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2012, datato 20 Settembre 2012, a firma sua e di Grilli, nella tabella di pagina 5 la riduzione del PIL prevista nel 2013 è dello 0,2%, dopo una settimana siamo già allo 0,3%?

      E nel rapporto deficit/PIL dove sta il PIL? Al denominatore...Vaciago!!!!

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    2. Vaciago conta su un'inflazione galoppante....

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    3. @ porter (27 settembre 2012 16:54)
      Vaciago lo vedo di tanto in tanto in tv. O meglio, lo vedevo perché in tv ormai guardo solo qualcosa su Raistoria, Rai5, pochi minuti di notiziario e qualche film.
      Notevole il passaggio che recita: «l'euro è un calabrone che vogliamo far diventare ape, perché così potrà volare nel rispetto delle leggi della fisica (e, aggiungo io, perché così avremo anche il miele, e non solo pericolose punture)». Basta e avanza per evitare di perderci tempo.
      Quando parla di “passi avanti” nei futuri assetti Ue, mentre nella Ue medesima si distribuiscono sganassoni e pallottole di gomma ai cittadini per fargli comprendere la bontà di tali assetti, Vaciago da l'impressione di “aver preso la tigre per la coda” - come dicono al Pentagono quando qualcosa va storto nei loro piani.
      Ma Vaciago non si preoccupa di queste minuzie. Quando l'euro non ci sarà più lo ritroveremo in tv a spiegarci che la moneta unica non poteva funzionare, e che lui lo aveva previsto, secondo l'abusata consuetudine “di spiegare perfettamente domani perché quello che si era previsto ieri non si è verificato oggi”, e contando sul fatto che una parte rilevate dell'opinione pubblica italiana ha la memoria del pesce rosso.
      Nel frattempo possiamo contare sull'Italia reale, quella di cui fa parte, ad esempio, sil-viar che assieme ad altri cittadini si è organizzata “per la difesa della salute, del territorio, della scuola, senza il sostegno di nessuno, contro gli interessi delle oligarchie”, a dimostrazione che le persone capaci e di buona volontà non mancano. Purtroppo non mancano nemmeno quelli che, allo scopo di conservare i propri privilegi, hanno come missione nella vita quella di impedire la realizzazione di una società in cui tutti godano di uguali diritti.
      È sempre stato così, e sarà così anche domani. Ma ci saranno sempre anche quelli che non si arrendono.

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  15. Salve professore sono Giuseppe di Foligno, ti ricordi spero....uso il blog per fare i complimenti non avendo una mail "personale"a disposizione, sul disco della sonate di "Zuccari per cello" (spero di ricordarmi il nome!)che mi hai regalato. E' veramente molto bello. Criscuolo ha eseguito in maniera molto credibile la sua parte, con un vibrato veramente filologico ma è il basso continuo che mi ha veramente colpito, e non lo dico per piageria! Volevo sapere una cosa, la tua parte è improvvisata, arrangiata oppure scritta nella partitura originale? Ho apprezzato un paio di sonate in particolare una è quella in lam al punto che mi piacerebbe suonarle sul mio contrabbasso. Le parti non sono state editate immagino....
    sono contento del GoofyBirthday e verrò di sicuro.
    Un saluto Giuseppe
    PS:Per poter comunicare o chiedere chiarimenti riguardo alle tematiche economiche più che altro per chiedere bibliografia posso utilizzare una mail piuttosto che il blog? se si me la mandi?
    Grazie

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    1. Grazie. Ho suonato dal manoscritto, chiedo al violoncellista sanfedista se posso mandartelo, ma considerando che sei amico di Luca penso che non ci saranno problemi. La la minore piace molto anche a me. La mia email è pubblica dal 1997 (bei tempi, quelli)... Non dirmi che non la trovi tu: i rompipalle la trovano subito!

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    2. Si fa una macchina da Foligno?
      Saluti a te ed al padrone di casa
      GianPaolo

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    3. Forse vi potete mettere d'accordo col collega sanfedista. È un po' neoborbonico, ma è tanto una brava persona... E poi, sinceramente, di questi tempi meglio neoborbonico che neoliberista...

      Nè, Rena', qui si scherza...

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  16. @kthrcds
    chiedo scusa per la mancanza di link.. ma due anni fa lessi che il PIL italiano nel 2012 sarebbe diminuito dell'1-2% e nel 2013 un po' di più.
    questo prima delle due manovrone del 2011 che hanno ulteriormente peggiorato la situazione.

    tra le altre cose in un altro articolo si prevedeva la crisi dei debiti pubblici dal secondo semestre 2011 (puntualmente arrivata).

    quindi, non mi stupisco nemmeno io se il prossimo anno (ovvio!) ci sarà un ulteriore calo del 3% (3-4%).


    PS: sempre per questo maledetto link che non trovo e non vorrei ricordare male.. si parava di default greco nel 2012 (ops, arrivato) e di un altro paese che non voglio dire nel 2014.
    una volta ho perso un giorno per vedere se era tra i miei preferiti ed ho provato a cercarlo tra le email.. nisba!

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    1. @ valsandra (27 settembre 2012 13:13)

      Ho letto anch'io le stesse cose sul Sole 24 Ore, Icebergfinanza, Wallstreetitalia, e altri. In luglio Blanchard, il consigliere economico del Fmi, prevedeva per il 2012 una contrazione «dell'1,9% e nel 2013 dello 0,3%». La previsione di un -4% per il 2013 è una valutazione estremamente pessimistica – l'Italia, nonostante tutto, regge ancora -, e non necessariamente destinata ad avverarsi, ma con Monti al governo possiamo fare anche peggio.

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  17. Buongiorno, riporto un interessante articolo di Krugman sulle politiche di austerità e costo del lavoro in europa.
    http://krugman.blogs.nytimes.com/

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  18. Questa è la versione di Krugaman ad usum delphini .
    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/dopo-draghi-gli-sciacalli-il-premio-nobel-krugman-striglia-il-rigorismo-tedesco-olandese-oggi-44547.htm

    In questa versione Krugman dice e non dice, però leggendo fra le righe dice abbastanza, (ma temporeggia anche lui?):

    «Certo. Gli spagnoli in questo momento hanno bisogno di avere segnali di speranza, di miglioramento. Invece subiscono sofferenze inutili».

    Ecco, di tutto quel che dice a me ha colpito molto l'aggettivo INUTILI, l'agonia di un popolo è racchiusa lì , in un solo odioso aggettivo.

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    1. non fidatevi di Krugman, recentemente ha consigliato alla new entry nelle EC, Croazia, di adottare l'euro altrimenti sarebbe un errore esemplare. Poi, se avrebbe fatto le stesse cose come Monti in Italia non merita alcuna considerazione da parte mia.

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    2. In tutta onestà non l'ho capito. Prima fa tutto un discorso sulla probabile disgregazione dell'euro, l'inefficacia del bazooka di Draghi e sull'inutilità delle misure di austerity e poi:

      "Monti non ha fatto un cattivo lavoro. Se fossi stato io il primo ministro in Italia o in Portogallo, Spagna, Grecia, avrei fatto più o meno le stesse cose, ma all'Ue avrei detto una cosa».

      Che cosa? (chiede il giornalista)

      «Che la pressione può arrivare fino a un certo punto. Poi scattano le dimissioni e un rischio: quello di doversi confrontare con un nuovo governo, probabilmente di populisti radicali».

      Sono scemo io o questo è dare un colpo al cerchio e una alla botte?

      Oppure è un messaggio cifrato (nemmeno tanto cifrato): occhio che state tirando troppo la corda e questi si stanno incazzando come bestie.



      Mah....

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    3. Questi non sanno più che dire, mi sembra evidente. Il loro problema è tenere i cocci insieme fino alla rielezione del cubista Barak. Poi so' cazzi nostri (secondo loro).

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    4. Stiglitz su Le Nouvel Observateur
      http://www.rue89.com/rue89-politique/2012/09/13/joseph-stiglitz-la-fin-de-leuro-ne-serait-pas-la-fin-du-monde-235315?com=select&c=1

      in italiano:
      http://www.investireoggi.it/economia/joseph-stiglitz-la-fine-delleuro-non-sarebbe-la-fine-del-mondo/

      Anche lui un pò contraddittorio?

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    5. Ma allora non sono vittima del bias di conferma o di un pregiudizio Popperiano,ha proprio dato delle spiegazioni valide sia pro che versus euro ? Adesso controllo se Palo Fox conferma l'oroscopo.
      Che tristezza, dopo la deriva del continente (il nostro) pure quella del premio Nobel...

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  19. Dalla Spagna su Pùblico il Prof. Vincenç Navarro: "Salirse del euro".

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    1. Sì!

      @ 48
      appena sappiamo qualcosa di più preciso scrivimi così prenoto il treno (perché risparmio prenotando in anticipo, sai fino ad ora mi ero dovuta interessare solo di economie...)

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. Buon pomeriggio pressò,vedrò di riuscire a organizzare una macchina da Bologna(magari porto l'amico mio dei bund....)!

    Un chiarimento(immagino che parlare di CAB non sia mai OT in questo blog).

    E' corretto pensare che l' Australia che ha un CAB sistematicamente negativo e ha liberalizzato la circolazione di capitali non è ancora saltata per il fatto di non aver compiuto la pazzia di adottare un tasso di cambio fisso rispetto al $?

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    1. Buongiorno! anch'io parteciperò..
      Sono di Verona ma studio a Bologna. Se quel giorno partissimo insieme così dividiamo le spese? Economie di scala :-) ?
      Se potrebbe interessarle le lascio la mia e-mail andrea-reggiani@alice.it

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    2. E il commento di Berlusconi oggi sul disastro dell' Euro?

      http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1086381/Berlusconi-show-L-euro-e-la-Merkel-ci-hanno-lasciati-in-mutande.html

      Il prof ha sempre detto che nell'elettorato di destra ci sono tracce anti-euro..
      Un'altra annuncio spot per vedere quanto consenso attira?

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  21. ....Dando naturalmente per scontata la non indipendenza della banca centrale(Sorry per post a puntate)

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  22. Con la storia del tozzo di credito mi hai fatto morire dal ridere

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    1. Ma la mia linea sta diventando che ai convegni ci viene chi è interessato al convegno, non al credito. Altrimenti ci troviamo in mezzo a una baraonda di persone non sempre educatissime (come è stato purtroppo alla presentazione del libro di Moro), e io sono costretto a dare il peggio di me (cosa che come sai faccio spesso e volentieri).

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    2. Tu sei il migliore a dare il peggio! E hai ragione, l'interesse deve essere necessario e sufficiente a spingere qualcuno a sorbirsi il convegno. il sistema dei crediti rende tutto così venale, burocratico, finto.
      FORSE vengo.
      Ciao

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  23. C'era una volta lo Stato sociale.

    http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_23/stato-sociale-alesina-giavazzi_0834cb6e-054b-11e2-b23b-e7550ace117d.shtml

    ... i due soloni continuano imperterriti.

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    1. Basta una sola frase per chiarire qual'è il problema di G&A:

      "Insomma, il nostro Stato sociale si è trasformato in una macchina che tassa le classi medio-alte"

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  24. Interessante Porter!

    quindi con Pil in diminuzione o costante nel lungo periodo..
    il primo anno tagliamo di 55.. poi di... 55.. poi di 55.. poi di 45..
    ecco, invece per tagliare 1100 mld di debito pubblico (allo stato attuale) basta partire da 55.. poi fare 50, poi 45...
    e (tassi "zero") in 20 anni.. toh, la somma fa meno di 1100!

    Direi che è un esame interessante!


    PS: ovviamente non vanno tagliati 55 mld l'anno perché altrimenti arriveremmo al segno positivo! ma di creare surplus per 55 mld..

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    1. La cosa più "divertente" è che, nonostante le previsioni per il PROSSIMO anno cambino da una settimana all'altra, e il DEF faccia previsioni a 3 anni, l'impegno del Fiscal Compact è per 20 anni... roba da far sembrare i piani quinquennali sovietici delle "ragionevoli pianificazioni economiche" (con riferimento a Balaklava, non mi ricordo esattamente la citazione, se qualcuno la recupera siamo esattamente nella stessa situazione)

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    2. recuperata... da "La notte dell'aquila" :

      "ci sono delle persone che davanti a questa operazione direbbero che la carica dei 600 diventa una ragionata esercitazione militare"

      e noi ne conosciamo un bel pò.....

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  25. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/27/monti-se-richiesto-sono-disponibile-al-secondo-mandato/365582/

    Ergo se voti l'attuale maggioranza parlamentare ti ritrovi Monti per altri 5 anni.


    Il senatore Garavaglia rivela finalmente cosa successe pochi giorni prima dell'insiediamento di Monti

    http://www.youtube.com/watch?v=vKJMmZP4p38

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    1. garavaglia sembra una brava persona anche se ha idee neoliberali che non condivido...purtroppo la lega di maroni è un altra versione del m5s ...una presa in giro... straniante come viene descritta la presa del potere da parte della bce/germania

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  26. Ecco Alberto, ora diranno che sei un berlusconiano di prim'ordine

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    1. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/27/berlusconi-grande-imbroglio-non-e-governo-tecnico-ma-leuro/366011/

      Ovviamente il signore in questione esattamente nel giorno 27 Novembre 2001 diceva queste parole

      http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=2XHDP

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  27. a proposito di cose che succedono
    boom

    questo era quello che temevo
    che il primo tra i politici a dirlo fosse lui
    ora toccherà passare anche per berluschini
    che beffa

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    1. Beh, le guerre si combattono con i soldati che si hanno a disposizione e con gli alleati che si trovano lungo la via.

      Parafrasando Churchill: "Se il Diavolo denunciasse Euro ed UE, farei qualche commento favorevole al Diavolo"

      Roberto Seven

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    2. Io sarò complottista di natura ma penso non esista modo migliore di screditare una buona idea di farla dire alla persona sbagliata.

      Questo buffone ha avuto 10 anni per risolvere il problema .. non mi sembra abbia mosso mai un dito in tal senso .

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    3. @ Simone Curini (28 settembre 2012 12:12)

      Credo che lei abbia colto nel segno. Berlusconi è un re Mida a rovescio: qualsiasi cosa tocca si trasforma in spazzatura. Basta pensare al suo modello di televisione, che a suon di mariedefilippi, barbared'urso, striscialanotizia, ecc., ha rimbambito una parte cospicua della popolazione italiana.
      L'impressione è che ai paladini italiani del “più Europa faccia molto comodo che le critiche all'euro provengano da lui e dai trogloditi della Lega: ormai sono talmente screditati che qualsiasi cosa dicono gli si rivolge contro. Se uno sente questi parlare male dell'euro, istintivamente si schiera a sua difesa. Quindi, molto probabilmente la campagna elettorale vedrà da un lato l'ammucchiata del Trio ABC che si propone come “responsabile” prosecutore della “linea del rigore” di Monti perché altrimenti “l'Italia perderebbe la fiducia dei mercati”, dall'altra l'armata brancaleone composta da ciò che resta di Lega e Pdl a ragliare contro l'Ue e l'euro. Il risultato, mi sa, è scontato.
      Quanto a Monti, ci sono i tempi tecnici per farlo salire al Quirinale, mettere al suo posto uno zelante esecutore dei suoi disegni, e iniziare una stagione politica all'insegna della fede nell'Europa, dell'obbedienza al verbo eurota divulgato dai suoi sacerdoti, del timore del giudizio del dio mercato... e della futura bancarotta.
      E se si tiene conto che nel 2015 dovrebbe essere implementata la “Direttiva Bolkestein”, ossia la madre di tutte le privatizzazioni, l'ipotesi del tracollo è più attendibile di quanto sembri, a meno che non emerga un soggetto politico che si faccia carico di denunciare quanto sta accadendo, e di invertire la rotta prima di essere definitivamente trasformati in un paese del terzo mondo, ma siamo già in ritardo, e ancora non si vede nessuno.
      Del resto, non è nemmeno detto che ci arriveremo indenni, al 2015. In Grecia e anche in Spagna la tensione ha raggiunto livelli preoccupanti, tali da non poter escludere che possano verificarsi le prime sommosse violente, con morti e feriti. Dopo di che il “dibattito” su quale Europa vogliamo prenderà tutta un'altra piega.

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    4. Visto che è saltato fuori Churchill, e visto che siamo in guerra, la citazione da ricordare a perenne memoria di UE, Euro, BCE e compagnia bella è sicuramente questa:

      "Never in the field of human conflict was so much owed by so many to so few"

      ma nel nostro caso si parla di denaro!

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    5. Caro kthrcds,
      in Spagna ci sono manifestazioni tutti i giorni e, oltre la Catalogna che va al voto anticipato il 25 novembre, chiedono l'indipendenza anche la Galizia dove si vota il 21 ottobre e la Navarra.
      Non dimentichiamo che alle ultime elezioni nazionali i Baschi hanno eletto solo rappresentanti indipendentisti e i giornali baschi riportano che loro non ci stanno ai tagli di Rajoi, per questo sono state indette elezioni anticipate per il 21 ottobre, ricordiamo anche che l'ETA non ha mai consegnato le armi e che le elezioni si terranno proprio ad un anno dall'annuncio della cessazione dell'attività armata (lo sottolineano tutti in Spagna).
      In Andalusia (devastata con tutta la costa mediterranea da una terribile alluvione in questi giorni con 10 morti, feriti, e centinaia di evacuati) uno sciopero si è trasformato in una manifestazione indipendentista con scontri con la polizia.
      Le spinte indipendentiste si sovrappongono ai problemi irrisolti della transizione dal franchismo e alle aspirazioni repubblicane di parte della popolazione. Si propone di riscrivere la Costituzione per cercare di arginare il problema. Ma non c'è tempo.
      La crisi sta facendo esplodere tutti i problemi politici tenuti a bada per 30 anni grazie alla crescita economica. E per risolverli ci vorrebbe il tempo che la BCE e la Commissione Europea non possono aspettare per portare a termine il loro piano, non capiscono perché Rajoi abbia una posizione "attendista", mentre ci sono gli scontri intorno al parlamento.
      Sui giornali spagnoli viene scritto quanto costa il salvataggio delle banche in termini di aumento del debito pubblico (e pubblicano gli stipendi dei banchieri), e nello stesso tempo di quanto saranno tagliati l'istruzione, le pensioni, la sanità, la cultura, i trasferimenti ai comuni (40%) per aiuti alle persone più povere, ecc. basta vedere la prima pagina di El Pais o Publico oggi.

      La Spagna e il Portogallo sono paesi vicini ai latinoamericani che hanno subito le "cure" del FMI, la parola d'ordine della grande manifestazione portoghese che ha portato all'impasse del governo non lascia dubbi: Si fotta la troika!

      Queste sono le notizie dalla Spagna, così come le leggo da giornali, blog ecc. Scusate se non metto i link, ma le ho lette nel corso del tempo. Insomma sembra che in Spagna siano un po' più informati, lo sanno che il debito privato diventa pubblico, lo scrivono sui giornali, come scrivono della bolla immobiliare gonfiata dagli investimenti esteri di Germania e nordeuropa

      Tutto questo per dire che non so se arriveranno al 2015.

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  28. http://www.youtube.com/watch?v=HoDzvXZzz-0

    come volevasi dimostrare

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  29. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ci-vendono-berlino-pronta-allo-shopping-in-italia-nel-2013-roma-dovr-ridurre-il-44561.htm

    come volevasi dimostrare

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  30. Buonasera professore, volevo chiederle entro che data devo dare conferma della mia presenza per il convegno perchè in quel periodo ho degli impegni in modo tale da potermi organizzare... distinti saluti

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  31. Risposte
    1. Per questioni di lavoro conosco bene l'illuminazione pubblica italiana e ti assicuro che nel nostro paese c'è una spesa folle ed ingiustificata frutto non solo di interessi, ma anche di un'ignoranza dilagante e senza confini. L'italia potrebbe risparmiare almeno il 20% nell'illuminazione pubblica con un'azione di razionalizzazione ed un altro 30% con interventi mirati, purtroppo i comuni non hanno i fondi e sono loro che hanno il 90% dell'IP

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  32. Per chi ha voglia, tempo e capacità (io faccio un pò fatica) riporto il punto di vista svizzero sugli effetti dello stampare moneta da parte della ECB e come essi possano causare delle enormi perdite per stati come Germania e Svizzera. Altrettanto interessante è leggere come questi Paesi sanno benissimo che un crollo dell'euro sarebbe un disastro per le banche del centro. In ultimo la definizione che l'autore da di Draghi....

    http://snbchf.com/2012/09/the-big-swiss-faustian-bargain/

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  33. Risposte
    1. la germania non uscira' mai , MAI (con le buone ) e per questo
      che saremmo in guerra (economico/finanziaria)con la germania se lo stato italiano avesse avuto una consistenza suffiente a reggere il commissariamento...

      spagna italia , portogallo grecia irlanda...non hanno abbastanza forza per opporsi e far cadere l'euro , leggo degli appelli sulla stampa anglosassone alla spagna per far cadere l'euro ma purtroppo non penso possano farlo , non possono ...gli italiani e gli spangoli potrebbero subire ancora anni di deflazione -a mio avviso- e questo lo dico
      perchè prendiate coscienza di quanto puo' essere utile un opera di pressione dal basso per sensibilizzare e portare una po' conoscenza ...a tutti i livelli...

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    2. Questo è un problema che non dobbiamo porci. Se la Germania vorrà uscire dovrà essere una SUA scelta. Non abbiamo creato un' unità politica e quindi non stiamo parlando di una regione d' Italia che non vuole fare quello che dovrebbe fare. Dire IN ITALIA " usciamo dall' Euro" ha un senso, dire dall' Italia " Germania uscite" non vedo a cosa serve, se non a peggiorare i rapporti tra stati, o come scusa per quei politici che, piuttosto che dire " l' euro è stato un errore" preferiranno cominciare a dar contro quei nordici che osannavano fino a qualche mese fa.

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  34. E, intanto, dagli USA Monti si ricandida.
    O lascia intendere di essere a disposizione... Ad ogni modo, io rispondo come Cambronne :-)

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  35. E' possibile uno scambio di idee e una riflessione sul contenuto di questo articolo nel quale si inneggia al vecchio Chicago Plan ?? http://www.informarexresistere.fr/2012/09/27/il-democrazismo-in-difesa-della-banco-crazia-spara-sulla-folla/#axzz27gGbFaU3

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  36. il problema di Berlusconi è la sua doppia figura.. da una parte l'imprenditore che deve salvaguardare aziende e non andare in carcere dall'altro l'uomo di popolo che lo ha sempre ascoltato (beh, le sue frequentazioni OBIETTIVAMENTE parlando non sono state mai altolocate).
    da un lato quindi non ha mosso, non muove e non muoverà mai un dito contro l'euro (che penso sia stata la sua assicurazione! dovessi scommettermi qualche futura lira, speriamo presto, lo farei) dall'altro HO SEMPRE percepito che l'odiasse.
    l'odia perché ha imbalsamato un'intera classe politica e creato un clientelismo senza precedenti, portato ad una disoccupazione tremenda ed ad un aumento del costo della vita senza precedenti in questo 40ennio (con servizi pessimi e stato sociale pronto ad essere annullato).

    una cosa: a proposito di history event o come la chiama quell'economistotto del lavoce.info..
    sarebbe bello ritrovare l'intervista quando diceva che i ristoranti erano pieni..
    la parte clamorosa non era questa ma il resto: straparlò male dell'euro (era presidente del consiglio) e tirò avanti le mani in senso di impotenza (tirandole verso di sé.. come a sperare di poter cambiare il passato per non avere questo presente).
    Trovo questa parte DRAMMATICA, realmente drammatica

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    Risposte
    1. Io leggo le dichiarazioni Berlusconiane anti euro ed il ripensamento di Monti su cosa vorrà fare da grande , come due aspetti della stessa strategia: continuare con l'attuale stato delle cose . Si ma come ? Facile :
      Polarizzare gli elettori per drenarli ai populisti , creare una legge elettorale proporzionale per favorire alleanze posteriori al voto , creare un governo (a quel punto quinquennale ) appoggiato dalla stessa maggioranza odierna e con gli stessi delinquenti come ministri , che ci incatenerebbero definitivamente in questa prigion€ .

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    2. Ciao Simone, il mondo è piccolo! Andiamo a sentire il Prof il 1° dicembre? Se sei interessato passa parola!

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    3. Con molto piacere. Sto organizzando una partenza collettiva da Firenze , ma solo alla fine della prossima settimana saprò quanti siamo .
      Se segui il meetup di Firenze troverai l'evento da Mercoledì in poi . Dopo di che aggiungerò eventuali posti liberi su questo sito di car pooling ( per tutti coloro che partiranno da FI o che si dovessero trovare a stazioni intermedie ) http://www.roadsharing.com/it/

      Ciaoo

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  37. Scusi professore,
    in questi giorni sono incasinatissima con il lavoro e non riesco tanto a seguire; comunque ho visto che hanno già segnalato i link che ha chiesto.
    Complimenti per il compleanno, quanti begli invitati!!!! C'è anche il prof. Becchi?

    Vista la distanza, il lavoro e altre cosette, non credo di riuscire a venire.

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    1. Come, non vieni?!?! NO!
      Mi dispiace...

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    2. Dovrebbe esserci anche Becchi, e tu non preoccuparti: se non verrai, ti resterà pur sempre il blog di Gustavo. Io non sono vendicativo...

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    3. Professore,
      la vendetta è un piatto che va servito freddo, ma vedo che lei se la cava bene anche a caldo.
      Eventualmente si può venire solo il sabato? Perché il venerdì potrebbe essere più problematico.

      Carissima Silvia,
      non so ancora se ci sarò. Magari sì, dipende dal lavoro. Sono da sola e non posso fare programmi di così lunga scadenza, specialmente nel periodo prima di Natale che è sempre il più incasinato.
      Comunque ne ho parlato a mio marito e anche a lui piacerebbe venire, quindi ci sono più probabilità... cerchiamo di fare il possibile. Mi farebbe molto piacere conoscere te e tutti gli altri (oltre che sentire dal vivo il prof. Bagnai e Badiale, Borghi, Becchi, ecc.)

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    4. Ma se ho detto che l'incontro è sabato?

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    5. E dai, su, che dal nord-ovest viene un sacco di gente...

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    6. @Silvia

      Se il tuo/vostro nord-ovest è Genova o dintorni, si potrebbe partire assieme il venerdì in treno (non guido) o in macchina, se eventualmente preferisci e se c'è.

      Aspetterei la comunicazione del prof su logistica e altro, ma intanto cominciamo a pensare a vagonate o a macchinate di Goofy, orari, mezzi di trasporto...
      anche perchè non mi piacerebbe scendere da un treno e scoprire che nel medesimo scompartimento o nella medesima carrozza c'erano altri Goofy con cui non si è detta una parola per ore perché non ci si conosceva.

      Se qualcuno del medesimo nord-ovest è della medesima idea, pensiamoci.

      adrianabolfo@libero.it



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  38. Ovviamente professore, come volevasi dimostrare...

    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/berlusconi_euro_inflazione_germania_imbroglio_brunetta/notizie/222042.shtml

    P.S. presente per il compleanno di Goofynomics, ora le mando l'email

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  39. Ciao a tutti, e grazie per i post e relativi commenti. Da quanto succede,pare evidente come una gestione diciamo amorale ( come i famosi mercati! O come quest'idea di Europa richiedente) della cosa pubblica, a lungo (neanche troppo)andare, possa giustificare interventi tendenti a abbassare i salari, abbassare l'aspettativa di vita, diminuire le tutele, aumentando nel contempo le le tasse, l'età pensionabile, ed i controlli sull'individuo, allo scopo di creare un modello sostenibile, dimenticandosi chi dovrebbe sostenere. Questo succede quando il pensiero scientifico si slega da quello umanistico, e mi sembra che stia succedendo in questo momento, con il rischio che ad un certo punto, là volontà di sopravvivenza generi inevitabilmente un moto di aggressività individuale e collettivo, sempre piú frequente.
    Fra iper razionalismo e irrazionalità, che fare?

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    1. Tutto ciò è già successo
      http://www.einaudi.it/libri/libro/julien-benda/il-tradimento-dei-chierici/978880619118

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  40. Un saluto a tutti.
    In merito alla segnalazione di Domenico allego anche il link all' articolo di De Grauwe :
    http://vocidallestero.blogspot.it/2012/09/de-grauwe-quel-che-la-germania-dovrebbe.html
    Un grazie enorme alla traduzione di Voci dall' Estero.
    Se al prof non dispiace segnalo anche questo articolo sulla Grecia :
    http://www.investireoggi.it/economia/avete-unidea-di-quello-che-sta-realmente-accadendo-in-grecia/
    P.S. il salvatore "MARIANO" è pronto al Monti Bis se gli viene chiesto però ..... Che "ALTRUISTA".... Vuole proprio "SALVARCI" ! La notizia è su molte prime pagine di giornali nazionali.

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  41. Mi permetto di suggerire un articolo del Financial Times: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/3ab63528-0730-11e2-92b5-00144feabdc0.html#axzz27lHRR78v
    sembra che anche in Inghilterra abbiano delle insofferenze verso l'omodossia e i mantra del " più Europa" "l'Euro è irreversibile" eccetera eccetera .
    Non è un articolo radicale anti-UE ma è sicuramente molto più critico di qualsiasi altro articolo abbia mai letto ad esempio su ilSole24ore

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  42. Direttamente dal sito di Messora :

    http://www.leparisien.fr/economie/l-incroyable-histoire-de-la-naissance-des-3-de-deficit-28-09-2012-2184365.php

    Come nasce l'idea del 3% del deficit sul PIL.
    Ma allora chiunque può essere un grande economista !!!
    Prof, ma che ha studiato a fare?

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  43. Prof scusi, ha sentito l'ultima intervista a Berlusconi? Attacca l'Euro, il Fiscal Compact, l'Austerity. Insomma supera a sinistra il PD. Non che ci voglia molto. Credo sia un genio.

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  44. Breve ragguaglio. Ho avuto già una sessantina di adesioni. Non vorrei una adunata oceanica, altrimenti non ci sarebbe tempo per conoscersi, ma non voglio nemmeno scoraggiare chi volesse partecipare.

    Farò in modo di organizzare una logistica abbastanza flessibile e che non ci faccia perdere tempo. Il problema è che la facoltà sabato pomeriggio è chiusa e questo mi obbliga a gestire almeno due sedi (in facoltà la parte scientifica, da un'altra parte la presentazione dei libri).

    Comunque, martedì sono a PE, mi vedo con il mio problem solver locale e vi faccio sapere. Appena ho una proposta precisa (con indicazione delle sedi, degli orari e degli hotel convenzionati) metto un post con indicazioni e termini per aderire. Ci sarà sempre posto per eventuali ritardatari. E ora stramazzo (again). È tutto il giorno che scrivo per rispondere alle fatidiche domande: "e la rata del mutuo? E il debbitopubblicobrutto? E la criccacastacoruzzzzione?" Che pazienza...

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  45. Coraggio, prof. Oggi tornando a casa in bici dal lavoro facevo un elenco mentale di tutti quelli a cui devo regalare il suo libro. Tutti i miei amici con un mutuo, che sembrano i più terrorizzati, per esempio. Perché io, è inutile, non ce la faccio a improvvisarmi macroeconomista... Ma regalare e raccomandare libri è il mio secondo lavoro...

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  46. Non mi faccio sentire da un po'... Professore, peccato non poter partecipare, ma sa, la crisi e il bisogno di un computer nuovo rendono la cosa difficile (e purtroppo non si puo' rimandare, scrivo con un pc di 10 anni che fa il rumore di un apache della guerra del golfo, e nemmeno suo coetaneo, ma della prima di Bush padre).

    Ma ad euro abbattuto e con conseguente ripresa, le consegno una pizza come premio per la vittoria (anche se tecnicamente sono gli eurocrati che si suicidano, non noi che si vince).

    Certo, da Bergamo arriverà un po' fredda, ma spero almeno non ammuffita.

    Ps. Dica ad Eco di immolarsi per la diretta, noi poor guys ci campiamo di conferenze a scrocco su youtube!

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  47. Prof, mi spiace di non poter venire, ma auguri per Goofynomics, che per quanto mi riguarda sta facendo la storia.

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  48. Segnalo questo Focus di BNL.

    Si parla di Germania e Italia, di TARGET2 e di Messico e Cina.

    Nel focus ci sono dei grafici e che possono essere interessanti e sono inerenti alle discussioni fatte nel blog.

    Non sono un infiltrato che gioca con la squadra avversaria :-)

    Io non credo che il miracolo tedesco che si basa sul 40% degli occupati che sono di fatto sotto-occupati sia un esempio da seguire e da imitare per essere competitivi e crescere perchè di fatto quella crescita distribuisce miseria ai molti e ricchezza a pochi (siamo sempre nel paradigma neo-liberista e oltre). Ma non vi è dubbio che in Italia ci sia un problema di regole complesse e spesso vessatorie che non agevolano di certo l'iniziativa imprenditoriale. Cosi come mi resta difficile capire come si compete con paesi che hanno un costo orario della manodopera che è di due $ l'ora.

    Una piccola confessione fra amici,non riesco comunque ad odiare più di tanto le riflessioni dei due economisti della McKinsey, io sono all'antica quando si parla di regole, merito e civismo mi vengono gli occhi lucidi.

    PS: @ Alberto, Pescara e fuori mano,se ci saranno altre occasioni più vicine prometto di venire cosi ti conosco di persona, ma non ho capito bene se in quell'occasione presenti anche il tuo libro, e se si facci sapere anche canali di vendita per poterlo acquistare.


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  49. E Berlusconi si prepara alle elezioni. Come sempre è un genio nell’interpretare la pancia degli italiani. Le sue affermazioni (populiste e un po’ superficiali) rappresentano la misura di astio degli italiani nei confronti dell’Euro e della Germania. Un’uscita è possibile, ma non con i partiti di “sinistra”. Spero che gli elettori si ricorderanno di Prodi e i suoi sostenitori politici.
    http://www.repubblica.it/politica/2012/09/27/news/berlusconi_grande_imbroglio_euro_non_monti-43417139/

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  50. http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/9/29/FINANZA-2-Euro-e-debito-un-imbroglio-che-risale-al-1981/3/324671/

    La copiano (male), ma almeno cominciano....Forse potrebbe essere utile e opportuno invitare Bruno Amoroso e Nino Galloni.

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  51. »Poi saluteremo il nostro lettore tedesco, cercando di capire cosa vuol dire "tedesco" (dell'Ovest? Dell'Est? Operaio? Impiegato? Capitalista? Minijobber? ecc.)«

    Grazie del benvenuto, vi saluto anch'io! Sono di Amburgo. Nel cosiddetto "Est" non ci sono mai vissuto. Mi sono messo in proprio, prima impiegato. Capitalista no, risparmiatore preoccupato sì.

    Sono scontento di una politica internazionalista, antinazionalista e eurolizzata. Il cosiddetto "Europa", cioè la UE (che non è l'Europa), oltre gli aspetti economici, per la classe politica tedesca è un veicolo per abolire la Germania, magari facendo pagare i tedeschi per ottenere l'assenso di altri paesi per quella fusione in una EURSS. Pensate anche agli aspetti redistributivi, chiaramente socialisti, comunisti. Mi piacciono le nazioni e la diversità; non mi piace l'internazionalismo che tenta di fare tutto uguale. Quindi sono nazionalista io, cioè "cattivo".

    È ovvio che i nostri politici eurolizzati non fanno attenzione agli svantaggi del sistema europeo per i tedeschi. E non sanno negoziare. Mancano mezzi per punirli per quello che penso io sia tradimento e malversazione. Non la pensano così tutti, ma un numero crescente, mi pare.

    Per me il problema fondamentale dell'Europa è la subordinazione agli Stati Uniti. Così l'Europa rimane divisa e viene omogeneizzata. In un'immagine: 20 anni fa i cartelli nei treni tedeschi ("non sporgersi", ecc) erano in tedesco, francese e italiano. Oggi invece, inglese ("internazionale"). Non è che non mi piaccia l'inglese, anzi, l'uso molto; ma l'inglese oggi, purtroppo, è un veicolo di omogeneizzazione culturale. :(

    E adesso sapete tutto quello che penso io! :)

    Michael

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    1. Benvenuto. Poi ti rispondo sulla questione di Angelina. Ma che è scema glielo ha già detto Schmidt. Però ci sono alcune sfumature sulle quali vorrei attirare la tua attenzione...

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    2. "Sfumature"? Alberto non ti ho mai visto così in understatement :-).
      Ovviamente sul come si possa intendere che l'imperialismo mercantilistico sia una politica antinazionalista e "eurolista", nonchè dia preoccupazione (tale "antinazionalismo") a un risparmiatore tedesco (minacciato semmai da un sistema bancario...bizzarro), mi astengo dall'entrare nel merito.
      Gli effetti redistributivi, verso l'alto, mi paiono però innegabili: solo non capisco come li si associ all(E)URSS...
      Il nostro amico forse ci sta prendendo un pò in giro...o non ha capito il senso delle riforme Hartz e della spesa pubblica che ne consegue (a sussidio anti-trattato UE dell'industria tedesca)

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    3. Caro Michael,
      complimenti per il tuo italiano (ma non è che bari e di cognome fai Esposito, eh?). Penso che quello che tu dalla Germania vedi come "abolizione della Germania", qui in Italia (o almeno su questo blog) lo vediamo come conquista coloniale della Germania.

      Sottovaluti i tuoi politici che sono stati molto attenti a creare una moneta a esclusivo vantaggio della Germania (o, per la precisione, a vantaggio delle oligarchie del centro, di cui i comuni cittadini tedeschi come te purtroppo non hanno goduto) ma fai bene a preoccuparti, anche se per i motivi sbagliati. L'euro è così tanto a vostro vantaggio che sta squilibrando tutti. Ci ha rovinati, ma l'avidità, la miopia, l'aver voluto fregare gli altri, alla fine si ritorcerà contro di voi.

      Personalmente non desidero nessun eurobond, non voglio che paghiate niente per quello che ci avete preso, né che garantiate nulla per noi. Tenetevi tutto (anche Monti e Draghi), soltanto vorrei che l'Italia tornasse a essere uno stato (uno stato autonomo con la sua democrazia, la sua politica, la sua economia e la sua moneta libera di fluttuare) invece di ricevere le letterine della BCE.

      Inoltre ne ho abbastanza le palle piene di sentirmi dare dal maiale o della cicala senza ragione. Purtroppo i piddini e i luoghi comuni non sono un'esclusiva italiana. Vedo che hai letto (o capito) poco questo blog. Forse sei più tagliato per le lingue che per l'economia. Ma, se l'ho capito io, non è tanto difficile... liberati la mente e fai uno sforzo: ne vale la pena!
      Non voglio fare di tutta l'erba un fascio: so benissimo che c'è tedesco e tedesco e non ho nulla a priori contro nessuno di voi, ma da parte mia, piuttosto che comprare ancora una cosa tedesca, mangio una merda.
      Così anche tu sai quello che penso io.

      Anche a me piacciono le nazioni, cugine (o anche solo buone vicine) nelle diversità, anziché "affratellate" nell'euro (cioè sodomizzate). Condivido le tue preoccupazioni sulle lingue europee, che moriranno insieme a gran parte delle nostre culture e sul rischio di americanizzazione.

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    4. E meno male che quello acido ero io! Ehi, ragazzi! Siate un po' meno aggressivi. Guardate che qui di greci, portoghesi, brasiliani, canadesi, francesi, spagnoli, ne abbiamo quanti ne vogliamo. Ma un amburghese è una risorsa preziosa. Non me lo fate scappare...

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    5. Calma, calma Secondo me avete sopravvalutato l'italiano del nostro amico tedesco. Appare buono nella forma ma magari l'abbiamo frainteso nel contenuto, e una cosa simile probabilmente succede leggendo questo blog al nostro amico(al quale non posso che dire toi toi toi!) Detto questo, di tedeschi ne ho conosciuti e dico un'ovvietà: come esiste l'italiano medio esiste anche il tedesco medio.
      ps. anche in italia i treni più vecchi hanno scritte in tedesco, francese e italiano.....manca solo l'olandese, il carbone come carburante e l'acciaio per costruirli(...)

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    6. Ciao Quarantotto, cercerò di risponsdere ai punti che hai sollevato.

      Quello che dà preoccupazione a molti risparmiatori tedeschi è il volume dei »Rettungsschirme«, cioè i soldi EFSF/ESM (cosiddetta »stabilizzazione«), che si teme finiremo per pagare noi, non potendo o volendo pagare gli altri paesi. E poi naturalmente la politica della ECB di stampare soldi, costa che costi. Il sentimento è che quei soldi finiranno per fare bolle speculative che fanno aumentare i prezzi e così diminuire il valore della moneta.

      EUSSR: I politici parlano degli »Stati Uniti d'Europa« (pensando che tutti amano il Gran Fratello oltre l'Atlantico), ma il sentimento popolare è che si tratti di un'organizzazione centralista, burocratica, socialista, più al modello dello Stato francese di quello tedesco. Ci sono Stati che finanziano quell'enorme mostro burocratico, e ci sone altri che ne ricevono soldi. Ecco una ridistribuzione socialista.

      Ci sono anche gli effetti redistributivi verso l'alto, che però in Germania non si attribuiscono all'UE ma invece alla globalizzazione / americanizzazione dell'economia, cioè tendenze di togliere cosiddetti »ostacoli al commercio« dappertutto per mettere tutti i popoli in concorrenza economica più dura. È vero che l'Euro si inserisce in questo quadro. Gli effetti di una concorrenza più dura sul mercato del lavoro ci sarebbero anche senza l'Euro e sono dovuti per la maggior parte alla globalizzazione.

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    7. Ciao 48, parte II:

      Le riforme del sistema sociale e del mercato del lavoro in Germania sono state fatte per mantenere i posti del lavoro in Germania. L'industria ha esatto che il costo del lavoro diminuisca, altrimenti i posti di lavoro si sposterebbero all'estero, nell'Europa orientale o in Cina.

      Si reteneva anche che c'era troppo abuso del sistema sociale, che c'era gente che viveva sui costi altrui. Si voleva creare incentivi di prendere un lavoro, anche se pagato male, invece di lasciare la gente richiedere che venga proposto il lavoro adeguato per la loro qualificazione.

      C'è anche un aspetto che (se ho ben capito) viene criticato molto in questo blog, e cioè la sovvenzione dei salari di quelli che non guadagnano quasi niente, cioè di lavori che non richiedono quasi nessuna qualificazione. Non so in quanto equivale a una sovvenzione dell'esportazione; non credo sia molto importante per essa.

      Però la tematica del sistema sociale mi pare molto complicato e non mi ci sono mai veramente interessato, mi spiace, quindi con certezza io non ne so niente.

      Mi pare che altri paesi (Olanda, Dinamarca, Finlanda) hanno fatto riforme simili per motivare la gente a prendere un lavoro.

      Penso che ci sone paesi che hanno fatto quelle riforme e ci sone altri paesi che non le hanno fatte. Nei paesi nordici forse c'era maggiore bisogno di farle.

      La tematica è molto controversa in Germania, soprattutto sull'aspetto dell'ingiustizia, ma anche dell'efficacia, e dei costi.

      Ho visto ieri che in Germania ci sono analizzatori di sinistra che la vedono come mi pare la veda il professore, cioè che ci sia un connesso fra quelle riforme fatte sul dosso dei poveracci in Germania da una parte e »l'esportazione aggressiva« dei capitalisti tedeschi dall'altra. Risorge la questione socialismo/capitalismo intorno a questo dibattito. Bisogna dire però che quelli di sinistra non mancano nessun'occasione di spingere avanti teorie e spiegazioni dove inevitabilmente alla Germania spetta la parte brutta e male finche non si sciolga in un socialismo internazionalista. E l'obiettivo maggiore della sinistra e di far cadere le riforme, quindi occorre legarle al male del mondo.

      Sull'esistenza e sulla pertinenza di quel legame io ho qualche dubbio. I lavori tipo Hartz sono maggiormente nei servizi domestici, per esempio attività comunali privatizzati. L'industria di esportazione tipicamente richiede lavoratori qualificati, e non sa che fare con quelli che non riescono a qualificarsi. Essi sarebbero o disoccupati o su un lavoro di bassa qualificazione. L'industria esportativa ha richiesto invece che si permetta che venga gente qualifacata dall'estero. Dicono sempre che manca gente qualificata. È una situazione sempre più difficile per chi non riesce a qualificarsi.

      Lo Stato ha voluto tagliare costi con le reforme, invece sembra che quell'oggettivo non è stato raggiunto, anzi, sembra la riforma è stata molto più cara che prevvista perchè molte persone sono andate in corte per avere più soldi, e hanno vinto, e c'erano più persone che potevano chiedere i soldi Hartz, e quindi lo Stato ha dovuto pagare.

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    8. Ciao 48, parte III:

      »Imperialismo mercantilistico«: Non appare così dall'interno della Germania. La mon€ta unica ha reso la nostra roba meno cara per i paesi periferici, e ha reso la roba periferica più cara per i paesi centrali. Ne hanno approfitato l'industria centrale e i consommatori periferici. Nessuno ha costretto la periferia a consumare tanto. Nessuno l'ha costretta a aumentarsi i salari. Nessuno ha costretto i cittadini periferici a comprarsi la propria casa. Se pensate che in Germania tutti hanno la propria casa vi sbagliate parecchio.

      Il capitale centrale che è andato in periferia (PIGS/GIPS) certo ci ha causato un boom, no? Pare sia stato messo nel consumo, però, e che ha fatto salire i salari senza aver sviluppato una corrispondente attività economica domestica, quindi fuoco di paglia.

      Quando dopo la guerra gli americani ci han dato i crediti Marshall li abbiamo investiti nella base produttrice prima del consumo. E voi in Italia avete fatto la stessa cosa, credo. Produzione domestica, consumo domestico. Da dove i miracoli economici nei nostri paesi.

      Questa volta nella periferia, purtroppo, non è andata così. Sono stati boom di consumo, insostenibili. »Boom à crédit« per gli amatori di Céline.

      Michael

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    9. Senti, carino, qui non sono ammessi i commenti a puntate. Oggi mi girano un po', cercherò di non essere aggressivo, ma tu cerca di non fare il finto tonto. Se la periferia non avesse aumentato i consumi, voi i vostri prodotti a chi li avreste venduti? Così, faccelo sapere. Facile poi biasimare i greci che spendono troppo, se per fargli comprare i sommergibili la Thyssen-Krupp ha cacciato 150 milioni di euro di mazzette, no? E questo è solo un aneddoto, un aneddoto che descrive bene però una certa forma di ipocrisia (Heuchelei). Chiaro?

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    10. E ricordati sempre un altro principio: è chi presta i soldi che deve essere prudente. Non ci può essere un debitore incauto senza un creditore incauto. E on è stata certo la Grecia a chiedervi di imbottirvi di subprime, che hanno mandato per aria banche come la Hypo Real Estate, per salvare le quali son state spese somme... delle quali, guarda caso, mi pare che non lamenti il pessimo uso!

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    11. Strano come una discesa vista dal basso assomigli ad una salita...Strano che questa retorica non si svolga anche al contrario...quando si tratta di lasciar libera la moneta di fluttuare a seconda dell'andamento di una data economia,si urla alla lesa"lealta' dei paesi..allo giocare sporco forzando il mercato(svalutazione=brutto),dove in realta'e'l'esatto contrario,il cambio fisso e'una forzatura..Strano che non si urli alla giustizia che:"i compratori non sono mica obbligati a comprare merci a minor prezzo,hanno le migliori qualita da poter comprare..e giustamente,a maggior prezzo"(cosi era)come si diceva?se svalutare uguale brutto..rivalutare dovrebbe essere bello?Perche non si fa?E'perche poi..come gia detto...a chi vendono?Ai cinesi?

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    12. Cara Silvia,

      grazie della tua risposta sincera e dei complimenti; io certo non »baro« e non ho nessuna affiliazione familiale italiana.

      Devo dire che sono sorpreso che si sia potuto sviluppare un sentimento diciamo antiteutonico in Italia. Io non seguo gli sviluppi politici o economici italiani, tanto poco che non so nemmeno se, per esempio, Berlusconi era tanto male (come dicono molti) o meno. Sono ignorante della politica italiana.

      Dici che i nostri politici sono stati molto attenti a creare una moneta a esclusivo vantaggio della Germania.

      Riteniamo prima che l'Euro è indubbiamente stato un progetto francese, non tedesco. C'è chi dice (Hubert Védrine, Otto Pöhl) che la moneta unitaria è stata una concessione a Mitterand perchè altrimenti la Francia - da potere »vincitore« - avrebbe vietato la riunificazione tedesca. L'obiettivo della Francia è stato di liberarsi dalla Bundesbank. Alla Francia non piace la maggiore competitività tedesca. Per questo inventano regole per contenere i tedeschi. L'Euro doveva essere una tale regola.

      La Bundesbank certo non voleva l'Euro, il popolo non voleva l'Euro, e gli esperti tedeschi han detto che l'Euro non avrebbe potuto funzionare. Sembra sia stata una decisione »presidenziale« di Helmut Kohl per poter fare la riunificazione. Se era necessario fare quella concessione Kohl ha fatto giusto perchè era importante non mancare l'occasione storica della riunificazione.

      Poi è anche vero che Theo Waigel e Horst Köhler hanno potuto negoziare criteri di stabilità che dovrebbero fare sì che l'Euro diventasse stabile come il Marco. (Un modello che adesso è stato distrutto senza che il nostro governo incompetente faccia niente.)

      Da noi il sentimento popolare è che la Germania ha sacrificato il Marco per l'Europa. E che adesso con l'Euro siamo arrivati in una grande m… Col Marco non sarebbe mai successo.

      Poi una domanda semplice … L'Italia è libera di uscire dall'Euro, quindi perchè non esce? Se il popolo italiano lo richiede con bastante forza che potrà fare il governo? La guardia nazionale?

      Chi ha costretto l'Italia ad aderire all'Euro? È stata una decisione italiana, almeno delle classi dirigenti italiane. Sembra che nessuno non sia stato costretto ad aderire all'unione monetaria.

      Certo anche voi, inventori del sistema bancario, avevate esperti che dicevano che l'Euro non avrebbe potuto funzionare.

      »L'avidità« mi sembra sia una caratteristica ambivalente del sistema capitalista in generale, ma pare che gli altri sistemi hanno avuto meno successo. Io sono fermamente convinto che il sistema capitalista che si è formato in Germania (modello renano) dopo la guerra è un sistema più giusto che applica correttivi all'avidità capitalista. (Si faccia il paragone col sistema brittanico, con disuguaglianze molto maggiori.) Da venti anni ormai, purtroppo, si sta smantellando il sistema renano. È dovuto alla globalizzazione, che non è un'iniziativa tedesca, ma ci è stata imposta. Ma da chi? E poi andiamo nelle teorie complottiste, che magari sono anche vere.

      Comunque, sembra che la classe dirigente italiana (come quella tedesca) sia fermamente decisa di restare nell'Euro. Non vi dicono »più Europa« come a noi ci dicono »mehr Europa« con un'ostinazione imperturbabile?

      L'intervento di Monti all'Onu: "Più Europa è interesse di tutti"
      http://goo.gl/UcOFO

      Ci si può chiedere anche perchè l'Italia non ha approffittato degli interessi più bassi disponibili grazie all'Euro per ridurre il debito dello Stato, che è un'ingiustizia sistematica perchè ne risulta una ridistribuzione permanente da chi paga le tasse agli investitori finanziari, cioè ai ricchi del proprio paese ma anche quelli stranieri. Anche il nostro debito è troppo alto di molto, così che gli interessi sono al secondo posto nel nostro budget.

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    13. Professore me la concede un'uscita da ragazzaccio sguaiato?

      Caro Michael
      Tranquillo, questa guerra enonomica finirà come al solito e dopo Caporetto arriverà Vittorio Veneto.
      Il giorno in cui l'euro collasserà riascolterò di gusto questo documento storico:
      http://www.youtube.com/watch?v=dVAGOKbxiV8

      NB: ho tanti difetti ma non quello di essere fascista: giusto per non venire frainteso!

      Valter

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    14. (se ti sente Norma Rangeri... manda qui la Guardia Rossa a chiudere il blog...) Però non mi devi essere così nazionalista: in questa discussione di nazionalista ne basta uno.

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    15. Per l'amico tedesco. Link con figure che facilitano la comprensione.

      http://www.acting-man.com/blog/media/2012/09/Spain-bank-exposure.jpg

      http://icebergfinanza.finanza.com/files/2012/05/Immagine22.jpg

      Si tratta dei crediti delle banche dei principali Paesi verso la Spagna. E' facile vedere che la parte del leone la fa la Germania, l'Italia proprio no. In sostanza, le banche tedesche hanno finanziato banche e stati senza merito creditizio, i finanziati hanno a loro volta finanziato cani e porci che hanno in gran parte comprato prodotti tedeschi, le banche tedesche hanno goduto di utili "finti", le aziende tedesche hanno sfruttato un mercato drogato, la Germania è diventata regina dell'export nella zona euro (fuori proprio no). Però...però...è arrivato il redde rationem, cioè, ci si è resi conto che gli spagnoli (ma anche gl'irlandesi, i portoghesi, i greci) non potevano restituire i soldi alle banche tedesche (supercicale). Le banche tedesche avrebbero dovuto fallire o essere salvate dallo Stato (con pauroso aumento del debito pubblico). E invece gli stati e le banche pigs (non piigs) sono state e stanno per essere salvate con i soldi di TUTTI GLI STATI EUROPEI (con relativo incremento dei relativi debiti pubblici). In prima fila nel salvataggio c'è stata l'Italia, che ha salvato le banche e il bilancio statale tedeschi.

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    16. Ho trovato il seguente commento di Milu71 su Vocidallagermania;

      "Wolfgang Münchau è un propagandista della Wall Street … L'obiettivo è di far pagare i tedeschi per la carta igienica mediterranea che si sono mangiati New York e Londra."

      Direi che non c'è bisogno di andargli appresso.

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    17. Carino Alberto,

      scusa i commenti in troppo, non conoscevo la regola. Li ho pubblicati sul mio blog invece.

      Io non faccio »il finto tonto«. Se la periferia non avesse aumentato i consumi, non avremmo venduto tanti beni di consumo. E adesso ci sarebbe meno indignazione dappertutto.

      Le »mazzette« si pagano sempre, no? In tanti paesi, anche da noi. Non ho mai detto che la Germania corrisponde a un catalogo »anti-corruzione« che si vuole imporre dappertutto. Non penso si possano conchiudere affari di quel volume senza mazzette.

      Tu dici che chi presta i soldi deve essere prudente. Io ho scritto appunto questo, che i responsabili da parte nostra avrebbero dovuto sapere che non si prestano tanti soldi ai greci (visto l'incertezza economica). Siamo daccordo, mi pare.

      Non ho mai detto che i greci sono responsabili della HRE. Io certo lamento l'uso che hanno fatto le nostre banche dei nostri soldi. (Sarebbe stato off-topic, però, no?) Solo non capisco perchè non abbia avuto conseguenze giuridiche e penali.

      Valter,

      i documenti storici sono preziosi; capisco il tuo gusto, anche se non penso sia una »guerra enonomica« - esagerato, secondo me. Malinteso. Un anno intero ho lavorato con un collega italiano e non mi ha mai parlato di una tale crisi in Italia. Questo blog è il primo segno per me che le cose stanno male in Italia. Nei giornali tedeschi sembra ci siano più articoli di crisi che in quelli italiani.

      Turi,

      mi scuso dell'espressione spregiativa per i titoli degli Stati in crisi. Che Wolfgang Münchau sia un propagandista della Wall Street, però, non c'è dubbio … non so se leggi i suoi articoli. Le sue affiliazioni sono New York, Londra, Bruxelles e la Financial Times. Ha scritto un libro chiedendo lo smantellamento del capitalismo renano, la sua liberalizzazione, cioè americanizzazione, libera via per il capitale internazionale, ed è appunto quel che è successo, investimenti massicci degli americani nella Deutschland AG (rete banca, assicurazioni, industria). Non ti piacciono Hartz IV e il capitalismo accelerato? Poi non ti piace Münchau.

      Das Ende der Sozialen Marktwirtschaft :(
      http://www.amazon.de/dp/3446405593

      Alessando,

      sì, gli idioti di Düsseldorf si sono fatti ingannare. E perchè non ripetere quel bel successo? Tu pensi che gli inglesi e gli americani non detengono più titoli greci e spagnoli? Perchè allora si mostrano tanto preoccupati della crisi? Perchè aspettano che si paghino i soldi di »salvataggio« che salveranno solo banche? Perchè si impedisce che i greci escano dal maledetto euro?

      Sento che i miei commenti hanno spinto troppo alla controversia, quindi ora »silenzio« da parte mia su questo blog. Saluti,

      Michael

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  52. Scusate l'off topic, ma ho letto sul blog di Messora che forse il prof sarà in tv a l'ultima parola... spero sia vero!

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    1. ...ma non vi si può più nascondere nulla! Si, dovrei andare, anche se la redazione ancora non mi ha chiamato (e se non mi chiama... ovviamente non ci vado). E sapete chi ci troverò? Per quello mi sono messo a dieta...

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    2. chi ci troverà? sono in alto mare :D

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    3. No, quello manco lo conoscono. Mi avevano offerto Mike o Oscare, ma al cuore non si comanda... Saprete, saprete...

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    4. Magari... Ma fammi stare zitto, che corro rischi seri...

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    5. @Marco Bessi: hai toppato, quello non voglio nemmeno vederlo dipinto...

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  53. @Roberto Mora
    io credevo che il deficit del 3% dipendesse dal fatto che l'obiettivo dell'euro è un'inflazione al 2%!
    e avendo un debito al 60% (ahahahah), auspicando una crescita al 2% si dovrebbe avere una situazione quanto meno stazionaria (del debito)
    Se qualcuno fornisce la formuletta possiamo vedere

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  54. segnalo una occasione per incontrarsi già lunedì a Roma
    sentiamo la "versione del piddino"

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    1. Sì, ma io non ci andrò perché ho troppo da lavorare, e poi sinceramente la necrofilia non rientra nell'assortita panoplia delle mie perversioni. Andateci voi e fatemi sapere se gli sforzi del compagno Sergio portano a qualcosa. Io preferisco rimanere nell'ombra.

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  55. l'esperimento pare sia già stato tentato in passato
    con risultati discutibili in effetti

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  56. In diretta adesso dalla Spagna la manifestazione di migliaia di persone e non autorizzata a Madrid di fronte al Congresso per chiedere la dimissioni del governo e una nuova Costituzione. Ci sono manifestazioni in tutte le città.

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  57. ...A Lisbona centinaia di migliaia in piazza oggi con il sindacato CGTP. Si chiede un grande sciopero generale.

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  58. Conoscete Domenico de Simone? Che ne pensate?

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  59. @Michael:
    discorso di una banalità pazzesca.. per fortuna che il prof ci ha spiegato il ciclo di Frenkel e come far "calare" la produttività.. altro che consumi o investimenti.
    ma do ragione per una questione di fondo: la germania non ha usato cannoni per farci scegliere l'euro..

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  60. Segnalo sul
    Völkischer Beobachter salmonato
    le direttive del dottor Sottile a fronte della crescente incazzatura nei confronti di "questa" Europa: dopo averci già spiegato come ci hanno fottuto (per il "nostro bene"), dice che bisognerà preparasi a gestire l'incazzatura di ritorno, ovviamente per NON tenere conto della volontà popolare...


    ".....l'ostilità con la quale sono accolti i vincoli e gli obblighi di provenienza europea impaurisce i politici e gli addetti ai lavori e li induce ad andare avanti con cautela, evitando l'esplicita menzione degli sbocchi federali, di cui magari ravvisano la necessità. [....]
    Per anni infatti le elite avevano proceduto nascondendo anche a se stesse le implicazioni di ciò che andavano facendo, per ridurre le resistenze, comprese le resistenze reciproche. Ma ci dobbiamo chiedere se ha senso tentare di farlo ora, quando l'opinione pubblica è molto più attenta all'Europa (perché ne è molto più toccata) e quando è esploso ormai il tema della legittimazione democratica di ciò che in Europa si viene facendo e che non è più consentito fare di soppiatto.

    ['AZZ....QUALCUNO SE NE E' ACCORTO! E MO'?]

    C'è un modo per uscirne? Sì [...] ed è con il coraggio di elite politiche, dalle quali dobbiamo pretendere che adottino modalità argomentative nuove e diverse, tali da essere «formative della mentalità politica» e da sottrarsi così alla sudditanza verso una precostituita e immodificabile volontà popolare, scaturita dalla «consueta rilevazione demoscopico-commerciale». Utopia? Così furono fatti gli Stati, solo così sarà fatta - se non sarà sfatta- l'Europa."

    [..."modalità argomentative nuove e diverse, tali da essere «formative della mentalità politica»..." OLIO DI RICINO E MANGANELLO?]

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  61. A proposito dei tedeschi preoccupati...

    Innanzitutto sarebbe forse il momento di chiedersi quando si è stabilito che a delineare il modello dell'Ue, debbano essere i tedeschi.
    «Prima del fallimento di Lehman Brothers il totale degli aiuti di Stato in Europa era di € 60-65 mld all'anno. Dopo la crisi del 2008, la Germania ha versato a un'unica banca – la Hypo Real Estate – aiuti per quasi 140 mld», e l'UK ha versato alla Royal Bank of Scotland oltre 160 mld senza fare una piega.
    I 110 mld di prestiti alla Grecia, gli 85 mld all'Irlanda, e i 78 mld al Portogallo, invece, sono stati concessi a condizioni capestro, mentre i tedeschi lamentavano di dover pagare le conseguenze del comportamento irresponsabile dei paesi che “non fanno il loro dovere e violano le regole europee”.
    «Evidentemente l'argomento è buono per i greci, ma non per le banche tedesche [...]
    Tra il settembre 2008 e il dicembre 2010, nel tentativo di stabilizzare un settore investito dalla bufera finanziaria, i 27 dell'Unione hanno mobilitato ben € 4.285 mld a sostegno degli istituti di credito, cioè il 36% del Pil dell'Ue e il 10% del totale degli attivi bancari. Con Germania e Gran Bretagna con una quota ciascuno superiore ai 500 mld».
    Parallelamente un terzo dei cittadini europei si è trovato di punto in bianco nella condizione di indigente, si è visto sottrarre la sovranità dai burocrati dell'Ue, e pare destinato ad un lungo periodo di privazioni e sofferenze del tutto inutili, tra l'altro, visto che le cure della Ue non solo non funzionano ma peggiorano la situazione.

    Alla fine del maggio scorso il direttore Fmi, Lagarde, dichiarò che i greci devono “cominciare a pagare le tasse” per risolvere i propri problemi. In precedenza Lagarde aveva detto di provare più simpatia per i bambini dell’Africa subsahariana privati dell’istruzione che per quelli greci, figli di “genitori che devono pagare le tasse”.
    Io non vedo le caratteristiche di una “unione” in un atteggiamento come questo. Vedo piuttosto un sistema monetario che sta fallendo rovinosamente, e che sta creando gravi problemi a decine di milioni di famiglie in mezza Europa – sicché il disagio dei tedeschi lo mettiamo in fila con quello degli altri - e di cui i tedeschi sinora si sono avvantaggiati slealmente, pretendendo anche di essere il modello da seguire.

    Dal momento che di problemi ne abbiamo già troppi, e non sento il bisogno di inimicarmi nessuno, tengo a precisare che non ce l'ho con i tedeschi. Li vedo sin da quando ero bambino e non ho mai provato alcuna avversione nei loro confronti. Né ieri, né oggi. Se vado al mare ne trovo a centinaia, e altri li trovo in città in visita ai monumenti e musei. Non mi danno alcun fastidio, e anzi sono contento che vengano perché costituiscono una voce importante per l'industria turistica. E questo vale per cinesi, inglesi, ecc.
    L'atteggiamento cambia, però, quando ci intimano di fare i “compiti a casa”, si propongono come modello da imitare, dimentichi di ciò che è accaduto alla Thyssen-Krupp di Terni, rifiutano ogni forma di collaborazione nell'ambito dell'EZ nel momento in cui la crisi che la attraversa «ha messo in difficoltà il sistema industriale di alcuni Paesi (Spagna e Italia in primis), avvantaggiando oltre la ragionevolezza quelli di altri Paesi». Parola del Sole 24 Ore.

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  62. Buon giorno professore; sono in netto ritardo sulle comunicazioni, così mi domandavo se era ancora possibile confermare la presenza al "compleanno" via mail; le chiedo questo in quanto arriverei da Bergamo e dovrei prendere sia il biglietto dell'aereo, sia confermare l'albergo (arrivando il giorno prima).

    La ringrazio per la disponibilità e per il momento la saluto,

    Massimo Satriani

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