domenica 23 settembre 2012

Il vero contagio

(dedicato a quelli che l'euro è irreversibile)

"Mentir, baiser, mourir. Il venait d'être défendu d'entreprendre autre chose. On mentait avec rage, au-delà de l'imaginaire, bien au-delà du ridicule et de l'absurde, dans les journaux, sur les affiches, à pied, à cheval, en voiture. Tout le monde s'y était mis. C'est à qui mentirait plus énormément que l'autre. Bientôt, il n'y eut plus de vérité dans la ville.
Le peu qu'on y trouvait en 1914, on en était honteux à présent. Tout ce qu'on touchait était truqué, le sucre, les avions, les sandales, les confitures, les photos ; tout ce qu'on lisait, avalait, sucait, admirait, proclamait, réfutait, défendait, tout cela n'était que fantômes haineux, truquages et mascarades. Les traîtres eux-mêmes étaient faux. Le délire de mentir et de croire s'attrappe comme la gale."





Uno di voi, credo Tarheel, si indignava e si stupiva per i livelli di menzogna raggiunti dai media. E a me veniva da pensare: ma cosa c'è di nuovo? Vedete? È sempre stato così.

E voi direte: be', ma nel 1915 c'era la guerra.

E io vi rispondo: anche oggi! E sapete qual è la cosa più divertente? Che i nemici sono gli stessi, i capitalisti del Nord! No, aspettate, la cosa più divertente è un'altra: che siamo stati noi a dargli un'arma di distruzion€ di massa, qu€lla ch€ avr€bb€ dovuto r€nd€rci tutti frat€lli: l'€!

Il vero contagio, ci ricorda Céline, è quello del delirio di mentire: si attacca come la rogna...

101 commenti:

  1. Esattamente. E la storia ci insegna che col passare del tempo, le menzogne diventano sempre più penetranti, merito anche dell' evoluzione tecnologica. Per "fare gli italiani", Cavour escogitò la chiusura delle scuole del sud Italia per quindici anni...nei tempi moderni, si preferisce una scuola aperta ma disinnescata per "fare gli europei dell' €uro Irr€v€rsibil€".

    Lei non crede, prof?

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  2. Affermazione apodittica supportata da logica controintuitiva, niente male eh?

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  3. Bienvenu, M. Céline. Prossimo step (gnoseologico) Houellebecq?

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    1. A te propongo Evola. Te lo regalo appena esce nella Pleïade.

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    2. Ci conto, Profe. Finalmente lo leggerò.

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    3. Ecco, vedi caro, tu eludi il senso della risposta, che però non ti è sfuggito. Il punto è che Evola nella Pleiade non uscirà mai. Céline invece sì. Che poi è il motivo per il quale voi state qui ad ascoltare da me quello che tanti altri hanno detto e stanno dicendo altrove. Chiaro, no?

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  4. Gentile Prof.,

    So che non pubblichera' mai questo commento perche' troppo complottista. Ma sto in questo momento guardando una delle nefaste prestazioni televisive (su u tube, quindi in differita) di uno degli ultimi rappresentanti della casta. Questa volta son stati bravi, hanno scelto uno che confermerebbe la fisiognomica quale scienza esatta... Chissa perche' proprio nello stesso momento in cui si e' capito che la cura Monti non funziona e NON e' stata applicata per salvare il paese... E' la casta! E' la casta!
    Pensar male e' peccato ma ci si prende sempre ( a proposito di fisiognomica...)

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    1. Ci sono degli omonimi. Un Andrea (forse non te) è un MMscemo donaldiano che ogni tanto blatera degli insulti talmente sconclusionati che in una precedente occasione li ha tolti da solo (probabilmente perché preso a calci in culo da altri anatroccoli che giustamente gli facevano notare l'inopportunità politica di questo atteggiamento).

      Solo che...

      Non capisco il senso del tuo intervento. Io sto dicendo da mesi che in Italia una campagna di stampa sta distogliendo l'attenzione dai veri costi della politica, attirandola invece su castacriccacoruzzione. Questa è un ovvio costo e un ovvio problema, ma:

      1) di un ordine di grandezza inferiore all'euro disastro;
      2) non risolvibile più facilmente nell'attuale regime di sovranità limitata.

      Tu quale blog leggi, abitualmente? Questo, o democraziaDDT? No, sai, perché se vieni a presentarmi come un'ipotesi ardita una cosa che da sei mesi sto dicendo e scrivendo ovunque, penso che tu sia uno di quei poveri fessi per i quali chi non dice "Monti criminale" è iscritto al Bilderberg (ovviamente "Monti criminale" va detto interrompendo un altro ospite che sta facendo un discorso sensato, articolato e pericoloso CONTRO le lobby finanziarie, nel tentative evidente di mandare tutto in caciara).

      Ma sei tu, o sei un altro? Eventualmente, se sei un altro, ti dispiace darti un altro nome? Lo dico per te, non vorrei (vista l'ambiguità del messaggio) mandarti direttamente al diavolo la prossima volta... Incidenti già capitati ad omonimi.

      Sai, siamo in guerra, e il friend fire è un rischio che corre chiunque non si renda riconoscibile. Gli infiltrati non sono amici né in guerra né in pace, peraltro. Avviso ai paperi.

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    2. Scusi ma non faccio parte di nessuna tribu'. Ebbene si, seguo (anche) il suo blog e ho addirittura capito quasi tutto. Che vuole, avendo capito anche Kant e Wittgenstein durante la mia inutile esistenza credo esserene candidato.
      Niente di tutto quello che dice comunque, solo una riflessione sulla diabolica strategia mediatica (e non solo) approntata da parte di chi vuole distrarci dalle reali questioni. Sottolineavo solamente che questa volta il casting sembra abbastanza indovinato, a giudicare dalle facce.
      La seguo sempre con grande interesse e (nel mio piccolo) la incoraggio a continuare.

      Con Stima

      Andrea (quello giusto)

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    3. Meno male, speravo fosse quello giusto. Ma dire che chi ha i soldi controlla l'informazione non è fare complottismo. Significa solo dimostrare di aver letto Balzac (che è meno complesso di Wittgenstein, ma forse non meno utile). Quindi sul punto siamo perfettamente d'accordo. E ricordo a tutti che il la lo dette l'OCSE (cosa che mi dispiacque molto perché avevo ed ho motivi per stimare chi comanda da quelle parti: ecco, a quel livello non saprei se c'è stato un input esterno, o se si è trattata di mera eterogenesi dei fini. Ma, come al solito, l'elemento psicologico della buona fede mi interessa poco, mi interessa il risultato).

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  5. detto con le parole di Bertolt Brecht :
    “il nemico peggiore è quello che marcia alla tua testa”.

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  6. Riferimento fantastico, una perla :)

    ma non sarà che aveva ragione Baudrillard quando scriveva che gli uomini vogliono lo spettacolo della verità e non la verità? Mah...

    V.

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  7. ...'ngiorno prof, stamattina è ripreso Agorà (Rai3) e c'era un certo Giovanni Negri (imprenditore) che era incazzato nero contro: l'€uro, la Merkel, il mercantilismo, il pensiero unico (a reti unificate), il rigore inutile, la politica di monti-napolitano-ecc-ecc... mica male come inizio! Solo che ho visto la fine e mi sono perso le probabili perle della Nunziata (altra illustre ospite). Dovrei trovare la replica online, non me la voglio perdere.

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  8. ... non so se l'ho scritto giusto, ANNUNZIATA (scusate il refuso, se c'è).

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    1. Chi, quella che dirige la rivista dell'Aspen Institute Italia? COMPLOTTO!!!!!!

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  9. Proff. facciamo contento donald? L'Euro è un irreversibile crimine!

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  10. ho appena sentito alla radio monti che ha esclamato "senza il decreto salva italia avremmo perso la sovranità" ma stiamo scherzando? che mente contorta ha quest'uomo? in pratica secondo lui se non si pagano i debiti saremo invasi da istituzioni creditrici che si papperanno la sovranità? Ma se non sbaglio..:
    "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
    Qualcosa non mi torna..

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    1. Monti ha ragione, sei tu che hai la prospettiva sbagliata.

      Lui si riferiva a sè stesso ed ai compari al governo, non alla "nazione" o al "popolo", quindi dal suo punto di vista la logica fila....

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  11. Intanto le dichiarazioni di Monti alla conferenza internazionale Ocse sembrano molto rassicuranti, gli italiani sono lodati per i loro sacrifici e per il loro senso di responsabilità, la ripresa ci sarà, quindi prima o poi arriveremo alla Terra Promessa, ma sarà "lenta" quindi se ancora non vediamo niente all'orizzonte, dobbiamo tenere duro, ci sarà, lui dice che ci sarà, quasi mi commuovo.
    prof. Bagnai certe volte mi sembra che lei lotti contro i mulini a vento

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    1. Ma io non lotto, io mi diverto. Quando non mi divertirò più, spero che continui qualcun altro. Come ho detto più volte, il mio scopo non è certo riuscire dove Keynes ha fallito, ma riuscire dove ha riuscito: lasciare una testimonianza. Bisognerà pure che quando un giudizio storico dovrà formarsi, si capisca che c'era anche qualcuno che non era d'accordo!

      Sul fatto che questo possa aiutare a formare un giudizio politico oggi, ho i miei dubbi anch'io.

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  12. @Riccardo
    Sono dichiarazioni per mettere paura.
    Così come quando si parla di fantomatici terroristi.
    la tecnica è la stessa: ti spiani la strada per altre porcate tanto mica le persone lo capiscono nelle profonde implicazioni.

    ti confesso una cosa.. quando l'Argentina fallì stupidamente mi dissi: "ma che c. combinano questi? perché non si vergognano?"
    il debito viene visto come peccato (ma giustamente è un impegno).
    peccato che non si veda (per lo meno lo vediamo in poco) la natura usuraia di interessi e buona parte del debito.

    penso che il nome di questo blog sia fichissimo nel concetto sottostante ("è strano che una discesa visto dal basso assomigli ad una salita") e sa perché?

    perché è comodo pagare interessi su un debito RIVALUTATO FITTIZIAMENTE mentre è vergognoso pagarne su un debito svalutato..
    farsela mettere nel popo' per 30 anni (toh, non proprio 20 visto che dovremmo togliere quelli della svalutazione) va benissimo, rialzarsi e opporsi a questo invece è atto disdicevole.

    ma questo lo sappiamo perché qualcuno ci ha spiegato il significato di svalutazione-rivalutazione..

    ma se non lo si sa si vedono i debiti come atti di vergogna.
    e alla fine i colpevoli sono i vessati e non gli usurai (che hanno le sembianze di brave persone)

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  13. E anch'io mi diverto (informandomi) su Goofy, prima lo confesso era molto più deprimente sentire parlare questi signori. Adesso dietro la tragedia pirandelliana vedo la commedia e riesco a ridere.
    Per la cedille non posso che essere inutile, ho problemi con il touch screen in generale, la tastiera almeno potevo picchiarla. E' così liberatorio picchiare sui tasti senza sentirsi colpevoli di alcunchè.

    Ps. Ma questa ripresa che non si vede sarà mica come Godot?

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  14. Eh sì, sappiamo bene come, sul piano della elementare logica politico-economica, non si possano pronunciare le parole "usciamo dall'euro".
    Eppure la falsificazione e l'ostentata arroganza in marchiani errori (???) di politica economica non sono una semplice facciata diplomatica. E peraltro sappiamo pure perchè. Perchè gli obiettivi non sono quelli dichiarati.
    E sappiamo pure come gli italiani in maggioranza vogliano restare all'oscuro e in balia dei mineo, di repubblica e tutto l'orrido cucuzzaro di laudatores della merkel (essendo i santificati monti-draghi solo vassalli "in love" con la supremazia germanica).

    Caro Alberto, so che (forse) non ti piacerà, ma proprio nella logica del "lasciare una testimonianza", che tanto più socialmente palese tanto più rilevante, sarebbe il caso forse, per il dopo consegna del manoscritto, di tentare una "conferenza" del mondo "blog" che, trovando in goofy la sua spinta cognitiva "unificante", ha tuttavia costruito un quadro informativo veritiero e ormai diffuso.
    Sarebbe un "fatto" la sola manifestazione dell'esistenza e della "voce" di questo crescente movimento di gente "con gli occhi aperti".
    Anzi, la conferenza potrebbe intitolarsi proprio così. "occhi aperti". O in un altro modo, che invito, sommessamente -e per divertimento- altri goofisty a suggerire...
    PS: per eventuali spese di organizzazione sono disposto a tassarmi (non credo che una piccola raccolta fondi sarebbe difficile...o no?)

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    1. Io sto organizzando senza chiedere soldi a nessuno e senza pretendere un cachet di 15000 euro una conferenza "compleanno" che secondo me dovrebbe svolgersi a Pescara (ripeto: Pescara, confermo: Pescara, insisto: Pescara, sottolineo un elemento NON NEGOZIABILE: Pescara) nel weekend del primo dicembre. Potrebbe essere conformata in modo da prevedere un momento come quello che suggerisci. Sono già stato invitato da blogger "amici" ma non ho potuto andare perché steso sotto al libro. Da inizio ottobre si parte con una fase progettuale. Possono ovviamente esserci anche altre iniziative in concomitanza.

      Bannerò per sempre da questo blog chiunque (CHIUNQUE) parli di raccolte fondi, soldi, ecc. Qualcuno già ha fatto questa fine e mi dispiace. Ovvio che per qualcuno questo è un business, lo sappiamo. Io sono ricco di famiglia perché non ho bisogni inutili, e quindi se e quando sarà il caso di raccogliere fondi per un progetto lo dirò, ma non mi sembra che questo sia il momento, anche perché intendo per ora circoscrivere le mie iniziative di divulgazione alle sedi istituzionali, non a strampalati summit.

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    2. P.s.: anche chi parlerà di "banchetti" , "gazebi", "raccolta firme", "programmi"... Questa roba lasciamola ai soliti noti. Noi dobbiamo dire una parola di verità, e la verità normalmente è gratis (salvo pagarla con quella moneta che sapete e che tutti tanto prima o poi dobbiamo pagare per il nostro transito su questo ameno pianeta).

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    3. E ce lo sapevo che la pensavi così. E lo sai che concordo.
      Ma in realtà non avevo alcuna arbitraria intenzione di indire una raccolta fondi a carico di alcuno. Solo dire che, senza che nessuno me lo chieda, poichè trovare spazi adeguati per riunirsi può (può) essere costoso, ero disposto a sopportarne qualche ragionevole spesa (sottolineo: senza chiedere reciprocità, proprio a titolo individuale e spontaneo).
      Per anni ho frequentato workshop di "arti marziali" (ebbene sì) liberamente autoorganizzati, trovando palestre nelle varie parti d'Italia, senza alcuna federazione o organizzazione ufficiale alle spalle (es; basta andare a una struttura YMCA e chiedere una sala a prezzi più che modici), che hanno consentito proficui scambi e affinamenti di esperienze. E non c'è stata alcuna speculazione e nessun business...
      Tra l'altro, possono esistere prospettive di disponibilità gratuita da parte di qualche "formazione sociale" onestamente interessata (e qualcuno potrebbe avere dei suggerimenti utili). Quando sarà il momento.

      Su Pescara come sede non negoziabile, ci mancherebbe. Sei doppiamente padrone a casa tua (come prof e come autore di goofy), quindi naturalmente decidi tu, e, anzi, vai ringraziato per la disponibilità.
      Mi rendo conto che la questione della disinteressata trasparenza è fondamentale.

      Ma io voglio bene ai miei "correligionari" (prendere cum grano...) perchè il fatto che esistano mi rallegra non poco. Insomma, se qualcuno fosse interessato ad accorciare il "digital divide" della rete e discutere in libertà davanti a un bicchiere di vino o a una classica pizza, QUANDO SARA' IL MOMENTO (OK?), volevo semplicemente condividere una esigenza "naturale" di espressione, nel quadro di un sano "divertimento" alternativo alla tastiera...
      Ma lo sai quanto sono importuno con queste idee :-) e quanto le parole scritte tradiscano facilmente l'essenza di un messaggio (appunto)

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    4. "Io sono ricco di famiglia perché non ho bisogni inutili"
      E' molto bello quello che ha scritto e credo che sia un concetto non semplice da comprendere a fondo.
      Sul resto condivido.
      @Quarantotto
      Non mi piacciono gli slogan, quelli lasciamoli a chi non si può permettere un discorso più articolato, così come non mi piace il processo identificativo in qualcuno o qualcosa, anche se un "centro gravitazionale" spinge sempre in quella direzione.
      Mi piace invece l'idea di un blog o di un libro, che possano indicare una strada, aprire qualche porta, senza però creare tante marionette, tutti con la maglietta e la spilletta dozzinale appuntata (espertoni?). Secondo me ognuno può continuare ad essere se stesso, ad avere anche idee radicalmente diverse, pur comprendendo e accettando il lavoro di Bagnai.
      Del resto se stiamo parlando della verità non c'è il bisogno di creare un "movimento per la verità", è sufficiente dimostrarla, penso.
      Quindi ben vengano conferenze, e altre modalità di divulgazione, ma a me non piacerebbe il salto verso qualcosa di diverso, di esempi oggi ne possiamo vedere a bizzeffe e di solito non finiscono bene. Probabilmente non è questo che intendi, ma temo che si andrebbe con il tempo proprio in quella direzione.
      Questo è solo il mio punto di vista.

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    5. Eppure è un concetto vecchio come il mondo: se vivi per il Suv o per le mignotte (escort) sarai sempre povero. Se hai altri bisogni, magari sarai meno povero. Ormai ho tutti i libri che mi interessa leggere, tutta la musica che mi interessa suonare, e anche tutte le donne (una) con cui mi interessa passare il tempo (vabbè, sarebbero due, perché c'è anche Uga). Naturalmente non credo che questo sia un modello proponibile alle "masse", e in Italia nemmeno alle "élite". Semplicemente, io sono fatto così. Mi fa sempre ridere quando mi invitano in giro e mi chiedono se voglio un cachet. Invariabilmente rispondo che non ho mai il mal di testa!

      Nella mia esperienza di organizzazione di convegni internazionali, un'unica volta un collega mi ha chiesto un cachet (peraltro a tre, non quattro zeri), e si trattava di questo qui (non so se avete un'idea del livello, niente a che vedere con i Re Magi).

      Ovviamente ho chiamato un altro.

      Devo ancora farmi rimborsare i biglietti della mia missione in Francia a febbraio, per non parlare di tutti i soldi anticipati per il convegno di giugno. Non sono un economista, cazzo, ve l'ho detto! Fra me e i soldi c'è un rapporto di disinteresse reciproco. Quindi... non fidatevi troppo di quello che dico sull'uscita dall'euro!

      Sapete, il fatto è che a me la democrazia interessa più della grana... e le mie posizioni sono influenzate dai miei strani sentimenti...

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    6. Voglio sottolineare che non ho niente a che vedere con il soggetto indicato (si, va bene, ho "La strategia competitiva" nella libreria, ma solo perchè me l'hanno rifilato durante un corso di "formazione")

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    7. Mi sono appena imparato che Porter è nato ad Ann Arbor, MICHIGAN (questo lo sapevo già).
      Domandina facile facile PER VALSANDRA: cos'è successo ad Ann Arbor nel 1935 nello spazio di un'ora e mezza?

      A Lei professore chiedo: non ho mai letto (malgrado fosse un "must" per i miei colleghi di università dell'epoca)M.Porter, Competitive Advantage of Nations, e neanche il libro di Ansoff. Dice che dovrei?

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    8. @Ivan.
      Ti prego non mi tirare fuori la storia degli "slogan"!
      Se no rinneghiamo tutta la testimonianza di "fatti" criticamente esposti che molti di noi contribuiscono a dare su questo sito, basato appunto sulla verità dei fatti.
      Possiamo ora metterci a giustificarci, in base a un contro-slogan inquisitorio (chè in questo si risolve) se abbiamo o meno la propensione e la attendibilità di basarci su fatti e analisi, invece che su una nuova forma di conformismo acritico? E come si verificherebbe la "mutazione" (chiedo nella mia sprovvedutezza)?

      Come mi pare fuori questione agitare lo spettro del conformismo settario se si approfondisce il dialogo in ogni forma.
      Certo che non intendevo "questo".
      E comunque, non mi pare di aver affermato mai "idee diverse" da Alberto sul "merito". E non certo per conformismo pedissequo.

      Facciamo così, visto che stiamo messi su questa linea, mi astengo sine die da ulteriori interventi sull'argomento così spinoso, e mi limito a prendermi gli insulti, su FQ, di essere un seguace di Bagnai.
      Almeno non sarà "fuoco amico", ma il ridicolo agitarsi di forze che ci fanno la guerra (a tutti)...credo...ma che dico? Boh
      E anche se "suonasse la campana", attenderemo fiduciosi che il nemico si sgretoli da solo, soddisfatti di essere rimasti "noi stessi" e puri nel cuore, senza aver destato il sospetto (reciproco?) di poter essere definiti "espertoni".

      Anzi, aggiungo che, essendo finito nel tunnel dell'espertone (farò una terapia), in realtà non capisco una cippa di nulla (ma sì, basta co' sta storia che è una "guerra"! che bisogna "agitarsi" senza sapere cosa si fa! Ognuno arriverà alle sue conclusioni liberamente, quando e come sarà "giusto"); ergo vivendo di slogan mal compresi e, non capendo, spingo incoscientemente per il "salto verso qualcosa di diverso"(???) che, però è tremendamente "già visto" e "di solito non finisce bene".

      Cavolo!Dovessimo finire male: forze incontrollabili, per noi piccoli e presuntuosi peones, possono impadronirsi dei nostri destini e tradire ogni impulso ad una, necessariamente confusa, liberazione: di questi tempi poi...

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    9. Visto che ne stiamo parlando, vi segnalo così, fra le pieghe del discorso, che hanno accettato di partecipare Marino Badiale (aspetto conferma), Claudio Borghi e Luca Fantacci. Claudio Messora dovrebbe riprendere i lavori. Che ne dite, vi sembra un bel programma? Ci venite il 1° dicembre a Pescara? Fatemi sapere, vi vorrei numerosi.

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    10. Intendiamoci: a me non sembra che Quarantotto abbia proposto slogan. Mi dispiace solo sentir parlare di soldi quando non è necessario. Non sono nemmeno contrario a "federare" in qualche modo i blog che conducono una battaglia di verità, e infatti a Pescara ho già invitato byoblu. Ivan si tranquillizzi, nessuno vuole mettergli una divisa che non c'è. Rifletta però sul fatto che essere riconoscibili, a un certo punto del percorso, diventa un elemento di forza e di persuasione.

      Ho appena saputo che un certo partito politico in una certa riunione ha deciso di non pronunciarsi contro l'euro perché pare che "gli economisti critici siano essi stessi divisi sull'argomento". Chiaro il concetto? Se vuoi, posso, come al solito, farti un disegnino. Occorre che ci sia più visibilità. Il libro, del resto, serve anche e soprattutto a questo e per questo mi è stato chiesto di scriverlo, perché altrimenti basterebbe il materiale proposto dal blog per capire come stanno le cose (o anche il blog di Krugman, o quello di Wolf, ecc.).

      Non so se è chiaro il concetto. Prima o poi bisognerà far capire a qualcuno che un movimento di opinione SERIO esiste (cioè non quattro starnazzatori con problemi economici da risolvere, ma studiosi seri, con un background internazionale, e con un seguito di persone dotate di cervello). Finché i politici non lo capiranno, saranno comunque o attori di politiche reazionarie, o pread di movimenti reazionari, tipo DDT o ortotteri (fra loro incompatibili).

      Quindi esiste anche questo tipo di prospettiva da prendere in considerazione. Senza spillette, senza magliette, senza raccolta fondi.

      Ad esempio: tu ci vieni a PE il 1° dicembre a sentire Badiale, Borghi, Fantacci e me? Perché sarebbe bello che tu ci fossi (senza spilletta e senza maglietta). Che ne pensi?

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    11. Prof, io vengo volentieri.
      però non interroghi, per favore :-)

      Sono su goofy solo da febbraio e non è che può pretendere di aver forgiato un luminare.

      Anche se c'è più di qualcuno in rete che pensa di esserlo dopo aver letto un certo saggio di 100 pagine.

      Però un piddino riesco a batterlo facilmente grazie alle sue spiegazioni.

      p.s.@ Per tutti. Parto da Milano. Metto a disposizione una macchina. Se arriviamo a quota 4 (me compreso) potremmo dividere le spese. Se no, prendo il treno.

      I polentoni che vogliono approfittare possono scrivermi

      monscolombo@gmail.com

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    12. Idea fantastica. Vorrei organizzarmi per tempo, l'incontro sarà al mattino, pomeriggio o tutto il giorno?

      Paolo

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    13. io vengo volentieri!..sarebbe la prima volta che sceglie una data fortunata (per me :D).

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    14. @Quarantotto
      Ti prego di non prendere "male" il mio commento, in realtà non era così categorico come forse l'hai inteso. Lo slogan era riferito a quel "occhi aperti", perdonami, ma per me è una sorta di deformazione professionale, quando sento-vedo slogan, di qualsiasi genere, subisco una certa reazione inversa. Lo so che anche Goofynomics e il reso celebre da Bagnai Goofy pensiero, in sè è uno slogan, ma per quanto mi riguarda meno se ne fa uso e meglio è. Questo è ovviamente controproducente in un discorso di marketing (inteso non in senso dispregiativo) e comunicazione, ma per questo avevo scritto che era solo il mio punto di vista, ben cosciente come sono dell'efficacia, importanza etc... e tutte le cose che avete ricordato e che bene ho presente.
      So che, come ho scritto, non era nelle tue intenzioni e nemmeno in quelle di Bagnai (che giustamente tiene una porta aperta per il futuro), ma avendo vissuto da vicino varie esperienze so di che parlo, anche se rimane la mia opinione e non voglio abusare di questo spazio per approfondirla.
      @Bagnai
      Nel mio modestissimo e insignificante lavoro mi occupo di marketing, quindi qualche rudimento e un po' di esperienza sul che cosa significhi la "visibilità" credo di averle.
      Ma la mia è una deformazione non si preoccupi, tendo sempre a prevedere gli aspetti negativi e ad anticipare le contraddizioni o le conseguenze di determinate scelte, quindi non presti particolare attenzione al mio pessimismo. Cercherò anch'io di seguire con più distacco il dibattito.
      Per quanto riguarda Pescara, se si riferisce a me, mi piacerebbe esserci, ma è un po' lontana e in un periodo pessimo per il mio lavoro. Sicuramente se anche ci sarò mi limiterò a seguire da debita distanza, quanto a magliette o spillete non si preoccupi, non ne ho mai comprate, di nessun colore o forma e non intendo cominciare a farlo ora :-)

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    15. @Quarantotto
      Condivido in pieno il tuo ragionamento sul "digital divide". Quello che alla fine ci riunisce tutti qui non è affatto la passione per l'economia ma la stessa visione che abbiamo del mondo e di come ci piacerebbe che esso fosse. Sia che uno sia agricoltore a idraulico o filosofo o professore e qualunque sia la sua estrazione sociale riconosco in tutti i frequentatori del blog una sopraffina intelligenza che aveva il bisogno di entrare in contatto con entità simili a lei perchè in questo mondo si sentiva estranea, diversa non partecipe. Il blog del prof. ha fatto modo che, chissà per quali vie, tutti noi ci ritrovassimo a condividere le nostre necessità, aspettative, e piano piano ha fatto crescere quella solidarietà fra noi che è misurabile nell'invidia di qualche poveraccio che ci chiama "sudditi del prof." sul FQ o da qualche altra parte. Questa è una cosa bellissima perchè non è nata da una qualche operazione di marketing ma da sola, come una stella alpina in vetta alle montagne più impervie, sfidando tutte le avversità che i luogocomunisti ci presentano quotidianamente. Come si può non avere il desiderio di mangiare una pizza o bere un bicchiere di vino tutti insieme? E' un desiderio umano pienamente condivisibile e per quanto mi riguarda farò di tutto per essere presente il 1° dic. a Pescara, anche solo per stringere la mano ad ognuno di voi, dal primo all'ultimo. Che bello! Non vedo l'ora!

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    16. Bè, lo confesso, io farò il possibile per venire, principalmente per verificare che 48 esiste ed è in carne ed ossa ;-)

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    17. io a Pescara ci sarò e senza maglietta (quindi senza spilletta, non sono ancora arrivato ai livelli di sadismo del piddino per martoriarmi la nuda carne).

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    18. P.s.: sai che non sono sicuro che sia stato Porter a chiedere il cachet? Era quando stavo organizzando il convegno sulla Cina. Se non è stato lui, è stato un altro importante business economist... Ma dovrei prendere il vecchio notebook per controllare. Il senso non cambia. Se vieno da una School of Business livello Harvard capisco pure che tu ti faccia pagare. Ma in quell'occasione alla fine ho invitato Scott Rozelle di Stanford (che non è proprio l'ultimo arrivato), che è venuto aggratise, cosa che costituisce la norma della professione.

      Normalmente dovrebbe onorarci che qualcuno ci chieda di esprimere il nostro pensiero.

      Il massimo che mi è capitato di sentirmi chiedere (a parte il caso del business economist) è stato di poter viaggiare in business class... e anche quello ho rifiutato di accordarlo.

      Ora voi penserete: Bagnai ha il braccino corto! No. Non è così. Anzi. E ho pure un sacco di fondi di ricerca. Ma mi è VIETATO dai regolamenti universitari far viaggiare in business colleghi che non siano premi Nobel o giù di lì, e pagare onorari che non siano i 150 euro (ridicoli) previsti dalla legge tale dell'anno talaltro.

      Non sia mai invito da Harvard la mia amante!

      In effetti, io quando sono andato in Cina ho viaggiato sempre in Economy e non è che son stato male (con BA, ad esempio). Ma se uno vuole stare comodo, lo capisco... solo che per legge non posso venirgli incontro.

      Capito com'è difficile il mio lavoro? Lacci e lacciuoli. Il peso della burocrazia anche sulla cricca (che sarei io), ma è al fine di evitare la coruzzzzione. O no?

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    19. @Ivan

      Caro Ivan,

      mi risulta che tu sia con noi da luglio (intendo dire, come partecipante attivo al dialogo, che qui si tende ad incoraggiare - vedete altri blog per farvi un'idea). Hai fatto molti interventi molto utili a tutti, sia in termini di segnalazioni di articoli interessanti, sia di informazioni di servizio (dove consultare la rassegna stampa della camera, ecc.), sia di tue analisi.

      Ritenevo quindi di potermi aspettare da te un minimo di rispetto. Attenzione, non di consenso, del quale non me ne frega nulla perché non faccio il politico. Di rispetto, del quale altresì non me ne frega nulla, se non come strumento molto utile per capire chi ho davanti.

      Perdona la franchezza: tu dici di essere un esperto di marketing, cioè una di quelle persone delle quali il capitalismo ha bisogno per creare bisogni inutili. In quanto tale, tu, come me (nella mia qualità di insegnante e di musicista) hai bisogno di comunicare, e dici anche di essere esperto nel farlo.

      Prendiamola per buona.

      Allora cosa devo pensare quando dici "quanto a magliette o spillete non si preoccupi, non ne ho mai comprate, di nessun colore o forma e non intendo cominciare a farlo ora :-)"?

      Perché vedi, ti ripeto quello che stiamo cercando di farti capire in tre in questo thread: di quello che hai comprato o non comprato o voluto o non voluto comprare tu, a me non me ne frega niente, perché il problema è che io non voglio venderti niente, capito? Questo sto cercando di farti capire. E nemmeno 48 vuole venderti niente. Si stava solo ponendo il problema di come comunicare con realtà che stanno fornendo un'informazione critica.

      Ora, perdonami, mi avrai trovato rude e sgarbato. Anch'io sono un esperto di comunicazione a modo mio. Mi preme che il messaggio arrivi. Di solito riesco a farlo arrivare.

      La frase che hai detto può essere simpatica, può voler dire che io sto facendo il piazzista, può (se veramente sei un esperto) voler dare a terzi l'idea che io stia facendo il piazzista...

      Mi verrebbe da dire che se non sei esperto ti perdono, e se sei esperto ti banno! Ma l'importante è che ci capiamo su una cosa: indipendentemente da quello che tu vuoi comprare, sarei lieto che tu dimostrassi di aver capito che qui nessuno sta vendendo niente. Siccome questa è più l'eccezione che la regola, perdonami se rimarco la differenza.

      Voglio dirti un'altra cosa. Prima di iniziare questa esperienza ci ho pensato bene. Prendere la mia fottuta cassetta di frutta virtuale e andare all'angolo di questo Hyde Park del cazzo mi sembrava al disotto della dignità di un ricercatore che pubblica all'estero, e mi sembrava anche fondamentalmente inutile. Pensavo che nessuno avrebbe risposto, pensavo di essere solo.

      Ecco: la cosa più bella è stata scoprire di non essere solo, e in subordine scoprire che potevo permettermi, a 49 anni, di essere me stesso, senza pensarci troppo su. "Me stesso" funzionava più delle strategie degli espertoni e dei ragionamenti dei colleghi.

      Ora, capisci, se uno per 20 anni si è trovato davanti solo dei completi e integrali coglioni, delle merde, e poi scopre di avere dei fratelli, delle persone delle quali condivide l'analisi, l'umorismo, la passione civile, l'incazzatura... Ma non ti sembra naturale che voglia vederli in faccia? A me sì. A me sembra naturale la reazione di Marco. La tua di meno. Forse a te il mondo di prima piaceva, forse non hai sofferto ogni singolo cazzo di giorno come molti di noi nel vedere sovvertito il buon senso e calpestati i diritti. Io ho sofferto. Quindi tu mi perdonerai se sono troppo reattivo.

      Ma prima... dimmi... hai capito che io non sto vendendo spillette?

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    20. Come sei poetico Marco Bessi! Sono d'accordo con te.

      @ 48
      Sono d'accordo sul bisogno di incontrarsi, infatti la maggior parte del tempo parlo con la gente che incontro dal vivo.
      Ora che comincia l'autunno e viene il freddo farò delle cene a casa mia con i miei amici per approfondire quello di cui parlo sempre, cioè Goofynomics, di fronte al fuoco, mentre facciamo una grigliata. Se ha bisogno di un ambiente amico e un po' di calore, si consideri invitato, le sono in debito di riconoscenza perché è grazie a lei che sono arrivata qui.

      Per quanto riguarda la diffusione del pensiero €urocritico, figuriamoci, ho pensato di fare i manifesti da attaccare per le strade, perchè non ne posso più del pensiero unico e so bene l'effetto che fa sulle persone riuscire a leggere la realtà al di là del luogocomunismo ed avere accesso alle informazioni corrette.

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    21. Professore, ovviamente ci saro', e parto da Milano quindi caro Mons Colombo sicuramente ci accordiamo. Il mio animo ecologista mi farebbe prediligere il treno pero'.

      Anche io non vedo l'ora di conoscere lei, 48, e tutti i compagni di polemiche sui forum (che dite lo fondiamo il club degli espertoni - o dei bagnaini come siamo stati soprannominati?)

      Ma soprattutto, Claudio Borghi conosce l'arte almeno quanto lei conosce la musica... Combinazione esplosiva. Un tocco artistico all'evento lo renderebbe ancor piu' unico.

      Chicco

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    22. Se avesse letto le mie risposte, e purtroppo mi rendo conto che lo ha fatto con scarso interesse (è suo diritto ci mancherebbe), avrebbe capito che delle falsità del marketing e delle menzogne della comunicazione io ne ho le scatole piene (ho mandato al diavolo tante occasioni nella mia vita per questioni di principio, quindi non accetto lezioni né da parte sua e né da parte di nessun altro) proprio perché le ho vissute in modi che lei non sa e per i quali forse prima di sparare giudizi a "naso" (o a orecchio) dovrebbe fermarsi un attimo.
      Guardi, l'unica cosa che davvero mi spiace, e le assicuro che mi dispiace, è vedere non tanto che non ha capito nulla di quanto ho scritto, ma che non gliene frega niente di capire.
      Che cosa intendevo dire con quella frase?
      Intendevo dire molto semplicemente che io rispetto le idee altrui e vorrei che gli altri rispettassero le mie, che sono disposto anche a fare quasi di tutto per ciò in cui credo ma senza etichette o stampini ideologici. Lei ha scritto di essere contrario a spillette e magliette, mi spiega che collegamento ci sarebbe ora a questo punto? Dov'è che io l'accuserei di vendere magliette o spillette? Il problema qual è?
      Non conosce il significato di un'emoticon in un messaggio? Serve a sdrammatizzare, a dire una frase con il sorriso non di chi ti vuole prendere per i fondelli (come immagino abbia inteso lei), ma di chi ti considera amico, e in fin dei conti ti sta dicendo che pensiamo le stesse cose.
      Ora, dato che mi ha trattato con tanta gentilezza, le chiedo di pubblicare anche questo messaggio, con la promessa da parte mia di evitare in futuro di esprimere ulteriormente la mia opinione, anche se non mancherò di segnalare il suo lavoro.

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    23. PS.
      Ultima cosa, poi chiudo.
      Io non ho mai scritto di essere un esperto di marketing, ma che me ne occupo per lavoro. Che cosa penso del marketing? Lo può intuire dal video di Hicks (il comico) che avevo inserito in un messaggio di qualche mese fa. Se vuole se lo vada a cercare. Se mi interessassero i soldi, e considerassi la gente come un grande mercato da conquistare, non sarei ora certo qui e non avrei concretamente segnalato il suo lavoro e quello di altri.

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    24. Ma guarda che qui ti rispettano tutti, nessuno ti ha mancato di rispetto. Mi ricordo alcuni tuoi precedenti interventi a base di "politicante" che potevano essere vuoi una manifestazione di ipersensibilità su certi temi, vuoi essere letti, quelli sì, come mancanza di rispetto.

      Quando fai valutazioni di questo tipo:

      "Mi piace invece l'idea di un blog o di un libro, che possano indicare una strada, aprire qualche porta, senza però creare tante marionette, tutti con la maglietta e la spilletta dozzinale appuntata (espertoni?). Secondo me ognuno può continuare ad essere se stesso, ad avere anche idee radicalmente diverse, pur comprendendo e accettando il lavoro di Bagnai."

      sembra che tu non abbia capito e condiviso, come invece forse hai fatto, il lavoro che stiamo facendo (tutti) qui. "Creare marionette"? Ti sembra questo lo spirito del mio lavoro o dell'intervento di 48? Scusa sai, ma se parti così, poi non puoi ostentare tanta ipersensibilità. Qui non c'è solo il problema di capire, c'è anche il problema di assicurare diffusione, il problema esiste. Se il problema fosse solo capire, mi sarei accontentato di aver capito io. Ho sufficienti proposte di lavoro dall'estero. Ma esiste anche un problema di impegno civile.

      "Ma la mia è una deformazione non si preoccupi, tendo sempre a prevedere gli aspetti negativi e ad anticipare le contraddizioni o le conseguenze di determinate scelte, quindi non presti particolare attenzione al mio pessimismo."

      Anche questo trovo difficile accettarlo: cosa significa questo discorso così fumoso, così vago. Cosa ti preoccupa, o cosa stai insinuando? Qui ci diciamo tutto, quindi ti pregherei di essere esplicito. Vedi dei pericoli? Condividili con noi. Non vuoi farlo in pubblico? Fallo in privato. Altrimenti un intervento di questo tipo che senso ha? Io non lo capisco. Sarà anche un limite mio, so di non essere infinito, e mi sto anche mettendo a dieta...

      Non sei d'accordo con le menzogne del marketing? Bene. Nemmeno io con quelle dell'economia, altrimenti sarei in Banca d'Italia. Ho rifiutato il posto per fare il dottorato e essere libero. Quindi credo che ci possiamo capire, no? Io però quando parlo ho sempre un obiettivo dichiarato ed esplicito, perché trovo corretto esprimere le mie premesse di valore, e poi mi conformo ad esso. Non riesco a capire il tuo obiettivo.

      Peraltro, se metti una simpatica "emoticon" in una frase, per definizione stai ammettendo che la frase è ambigua e quindi potenzialmente provocatoria. Poi mi stai anche dicendo che devo prenderla bene. Cosa che io faccio se mi va.

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    25. Bene, non è necessario che tu "chiuda", non ti chiedo questo. Preferirei che tu fossi più diretto nel formulare le tue critiche o osservazioni o quallo che sono (perché sinceramente non l'ho capito). I soldi normalmente servono, nessuno lo mette in discussione, non vorrei sembrare moralista. Ti chiedo solo chiarezza. Io so che tu sai essere chiaro. Quando non capisco qual è il problema, comincio a preoccuparmi.

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    26. Niente male per un contadino eh? Non è forse così che si sente ognuno di noi? Non ci sentiamo a casa qui? Non ospiti ma parenti, e non di quella materiale parentela di sangue, ma parenti nell'anima, parenti nel pensiero, parenti perchè ci siamo scelti e non perchè siamo nati. Ringrazio Alberto di cuore per averci regalato tutto questo, perchè quella cassetta di frutta in un angolo di Hyde Park, per quanto piccola, ho subito brillato per me di una luce particolare che non avevo mai visto, una luce che non tutti possono vedere anche se ce l'hanno davanti agli occhi. Questo per me rende speciale Goofy, perchè mi ha permesso di conoscere dei fratelli che non sapevo di avere, persone a cui voglio stringere la mano perchè sento il bisogno di farlo. E scusami se non la chiamo poesia ma solo un grande bisogno di umanità.

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    27. Sì, credo ci sia bisogno di umanità. Dall'altra parte, lo sappiamo, c'è una specie di androide!

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    28. Cerco di spiegarmi meglio, dato che me lo chiede. Lei pensa che quello che ho scritto segua un obiettivo, ma non è così; io mi sono limitato ad esprimere una mia PERSONALE opinione, che è la seguente: io preferirei che il suo lavoro di divulgazione continuasse a muoversi in forma spontanea e virale, senza un'organizzazione e una struttura alle spalle, senza forme più elaborate di comunicazione. Ma ripeto fino allo sfinimento, questa non era una critica a tutto ciò che ha fatto, una lezzzioncina, un attacco, un consiglio non richiesto o chissà cos'altro, ma una semplice opinione, tra l'altro, come avevo scritto più volte, magari errata o da rivedere in futuro.
      Non capisco a chi avrei mancato di rispetto. Il "politicante" nell'altro messaggio lo avevo già chiarito mi pare, e si riferiva al modo molto piddino di arrivare ad una sintesi tra mille compromessi. Ma se ero irrispettoso io su quel punto, mi pare di non essere stato l'unico qui o sbaglio?
      Il mio obiettivo è quello di fare conoscere il suo lavoro, io mi sono mosso e mi muovo in questa direzione, poi se mi è concesso, ogni tanto, esprimo anche un mio punto di vista, molto parziale e molto limitato (quel 0,5%) che NON E' una critica o peggio un attacco a lei o ad altri utenti (leggo tutti con piacere qui, specialmente quarantotto) - è questo che mi pare non si capisca. Quello che scrivo non piace o non è condiviso? perfetto, a me piace la discussione, ma non mi sta bene che quello che scrivo venga stravolto, e quando me ne accorgo stacco la spina. Poi questa è casa sua, non posso certo pretendere che a lei interessi ciò che a me sta a cuore.
      Si chiede cosa intendo con "Ma la mia è una deformazione non si preoccupi, tendo sempre a prevedere gli aspetti negativi e ad anticipare le contraddizioni o le conseguenze di determinate scelte, quindi non presti particolare attenzione al mio pessimismo".
      Mi sembrava di averlo chiarito. Io vedo dei rischi nel fare il passo ulteriore, che potrebbe essere il passaggio ad un "movimento" più organizzato e strutturato, perché si formano relazioni ed equilibri non sempre controllabili e che poi possono prendere direzioni impreviste.
      Il discorso interessa? Non mi sembrava, quindi ho evitato di approfondirlo. E' interessato? Posso scriverle in privato se vuole.
      Ma scusi, perché io avrei scritto di lei nel mio piccolissimo se non la stimassi e non apprezzassi il suo impegno civile? Capisco che non si possa fidare del primo che capita, però almeno evitare la presunzione di colpevolezza.
      Ribadisco anche la mia stima a quarantotto, e davvero mi spiace che abbia reagito, se io non sono in grado di farmi capire, allora chiedo anche scusa.

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    29. Il problema è che ti fai un po' troppe seghe mentali, mi sembra di capire. D'altra parte, io sono molto intollerante con i consigli non richiesti (anche se prendono la forma introspettiva di condivisione di opinioni personali). Io vivo un minuto alla volta, non so se è chiaro, e faccio solo quello che mi sembra giusto o che mi va di fare in quel minuto lì. Punto.

      Vai a sapere: magari fra un mese mi candido col PD. Tu non mi voteresti, certo, lo so... Ma potrò sempre contare sugli elettori di Gozi (e sul voto di Alex, giusto?).

      Oppure vado ad aprire un banco di grattacheccaro in Nuova Caledonia (dammi retta 48, è meglio del laboratorio per mozzarelle di bufala in Francia, basta evitare i luoghi tabù).

      Oppure chiudo il blog e incido il manoscritto Landsberg di Pasquini (che Massimo Rocca attende con anZia).

      Perché tanta affettuosa sollecitudine verso una persona che ti è estranea e che sa sbagliare da sola? Hai paura che io possa deluderti? Stai tranquillo: lo farò. L'unica cosa che non so dirti è quando. E poi, c'è ecodellarete in lista d'attesa, prima devo deludere lui.

      Quindi mettiti l'animo in pace e continua a seguire (fino alla delusione) questo blog dandoci le segnalazioni interessanti e le critiche (purché dirette e leggibili come tali) che ritieni di voler dare.

      Solo una cosa: puoi definire "forme più elaborate di comunicazione"? Cioè: ti sta bene quello che dico finché lo dico a quattro gatti? Scherzo, lo so che il senso non è questo, ma vorrei capire cosa posso fare per deluderti...

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    30. Anche io cercherò di esserci per il 1° dicembre. Certo sono un po’ lontano, ma farò il possibile, magari mi porto la famiglia. In fondo sono uno dei primi visitatori (come passa il tempo) anche se ormai commento poco e non sono ai livelli di molti altri lettori. Poi non vorrei perdermi lei insieme a M.B. due dei miei spacciatori preferiti di informazione. E anche Basilisco che, senza conoscerlo, “mi garba molto”. Quindi preparo il mio cappello di pelliccia, il mio cappotto per le grandi occasioni e prenoto un treno in 2^ classe. Porterò con me anche un vocabolario di italiano.
      “restate umani”.

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    31. Il punto è che non era un consiglio, ma un'opinione. Guardi io in rete ne ho delusi parecchi, circa 30000 utenti registrati e oltre 1000 utenti attivi (che scrivevano regolarmente), quindi nemmeno io prendo lezioni nemmeno su questo.
      Scherzi a parte, non si preoccupi perché indipendentemente da quello che farà lei, rimarrà sempre il suo lavoro e la sua testimonianza.
      "Forme più elaborate di comunicazione"? Intendo il famigerato marketing (magliette e spillette comprese).
      Perché tanta sollecitudine verso di lei? Perché è una delle poche persone che stimo davvero, e penso di non essere l'unico qui dentro, e continuerei a stimarla anche se mi bannasse o se chiudesse il blog.
      Spero che per lei non sia un peso troppo grande.

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    32. Ecodellarete lo ha già deluso quando ha aperto il blog sul FQ (mi sembra lo giudicasse un errore). Chissà se la pensa sempre così. Una delusione è una forma di maturazione. Ti aiuta ad allargare i tuoi orizzonti. O almeno per me è stato così... magari è solo come uno la prende. Comunque per esperienza una persona di solito non ti delude quando tu non fai una proiezione di te stesso su di lei. Il bello di questo posto è che non puoi ne deludere qualcuno ne sentirti deluso. E se ti senti così in realtà ti viene data solo la possibilità di ampliare il tuo range mentale. Penso a me che ho esordito col mio primo commento con la spesa pubblica improduttiva. E mi sono beccato le bacchettate del prof. e di 48. Se guardo indietro neanche riconosco più la larva che ero. Anzi se sento un luogocomunista che viene fuori con questa frase sorrido fra me e me e penso... Come facevo ad essere così? Ivan sei uno di noi e se c'è una frase di te che non ho apprezzato è stata quando hai detto che saresti venuto a Pescara ma te ne saresti rimasto in disparte ad ascoltare. Perchè?

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    33. @Marco Bessi
      Quando dico che "voglio bene ai miei correligionari e mi rallegra non poco che esistano", cerco di esprimere qualcosa che coincide con le tue stesse parole (a mio modo: "deh"- disse la contessa al conte-, perchè parli con parole arcane? E il conte: "Ar cane? Ma chi se lo 'ncula ar cane..." :-)).
      Perciò, come disse Abbatantuono in "Attila, fratello di dio", amo i miei "fratelli nella notte"...dell'euro (copyright John Milius, purtroppo in uno dei film meno riusciti; format Rabelais). Perciò a te che hai intuito l'esigenza che volevo rappresentare, dico: a presto, speriamo il prima possibile...

      @Sil-viar. Ma grazie per l'invito così carino! Ma non so se potrò venire dato che mi dai del "lei" (n'sai l'ambarazzo)!
      Celie (o Celine) a parte, mi hai rubato l'idea; se dico di provare a prendere una sala YMCA per "parlarsi" di persona (l'aperitivo lo volevo offrire contattando un catering), è proprio perchè non conosco indirizzi e via dicendo e quindi non so neppure chi potrei, a mia volta, invitare a casa mia (intanto che mi riparano il tavolo spaccatosi nell'ultima cena...in senso temporale).

      Vabbè, in qualche modo ci "rintracceremo" e ci venderemo...magliette a vicenda, garantendo il "pareggio" dei flussi in entrata-uscita (ne ho di bellissime d'epoca, ehm, "mia")...no scherzo!
      Meno male che qualcuno mi ha capito, ma proprio bene e nello spirito di amicizia che è già nei fatti! Dove ci potrà portare?
      Non lo so, ma di certo non sarà qualcosa di "già visto", esattamente come questo blog non è veramente qualcosa di "già visto": evidenza, in premessa, di tutto rispetto per fare qualche previsione con il "cuore", sulla strada che ci attende mentre "suona la campana" (beh fammi sapere, io so' de Roma, come si sarà capito):-)

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    34. Benissimo. Intanto ti ringrazio. Poi ti ribadisco che ho più volte detto esplicitamente che questo tipo di comunicazione non mi interessa (anche se ho trovato divertente la foto di Silviuccia con la maglieta Goofynomics: per inciso, ti faccio presente che fa parte dell'università anche lo spirito goliardico).

      Detto questo, nessun peso è troppo grande se per scrollartelo dalle spalle basta un clic. Vorrei però che tu mi stimassi di meno ma mi capissi di più, così non avresti nemmeno bisogno di sforzarti per capire le cose che pure ho più volte esplicitamente detto. Non puoi prendertela troppo se mi insospettisce il tuo esprimere "opinioni" che adombrano mie intenzioni completamente e radicalmente contrarie non solo a ciò che sono, ma a ciò che ho espresso. Potrebbe essere un malinteso, mi pare di capire che lo è stato, meglio così.

      Vuoi preservare la tua splendida individualità fuori dal coro e fuori dal gregge? Ne hai facoltà. Nessuno vuole metterti una divisa, tranquillo, certo non io, che ho ben alri problemi (tipo quello di perdere quattro chili prima della prossima comparsata)...

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    35. Le magliette e spillette che intendevo io non sono quelle magliette tra amici, né quella di Silvia e né quelle di Quarantotto (infatti lo avevo anche scritto che sapevo che lui non intendeva questo - la riflessione che è seguita e che prescindeva dalla replica al suo messaggio). Io mi riferivo semplicemente a quello che sarebbe potuto diventare se si fosse presa la strada del movimento o qualcosa del genere (in stile M5Stelle o altro), ma non ho mai voluto accusare nessuno di puntare a questo (e mi stupisco che non si sia capito subito, perché lo avevo anche scritto), né lei e né Quarantotto. Tra l'altro questa mia posizione potrebbbe essere sbagliata (sicuramente controproducente, e l'ho scritto, da un punto di vista comunicativo), e sono ben consapevole delle necessità di crescere quanto a visibilità e presenza.
      Il suo "insospettirsi" penso che sia dovuto al fatto che non mi conosce, quindi per me la cosa è chiarita.
      @MarcoBessi
      Hai ragione, scusa, in realtà non sono così scostante.

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    36. Perdonami Ivan, ma più andiamo avanti peggio è! Scusa: sappiamo tutti che dietro il M5S c'è la macchina da guerra di Casaleggio. Finora da me non è venuto nessuno a fare proposte. Se vengono ti informo. Le tue preoccupazioni sono tanto più assurde in quanto da persona del mestiere devi sapere che NON è MATERIALMENTE possibile metter su un carrozzone simile senza strategie precise e soldi. Oppure tu credi alla totale e assoluta e limpida spontaneità e indipendenza di certi movimenti? Io no, il che non significa non credere che le persone che aderiscono "dal basso" siano persone sensate e in buona fede, intendiamoci. Di questo sono sicuro perché ne conosco molti. Ma qui siamo proprio su un altro pianeta.

      Guarda, ti fornisco un soggetto di preoccupazione più serio, almeno in termini di calcolo delle probabilità, e per favore cerchiamo di parlare meno delle mie intenzioni e delle tue preoccupazione, e più della situazione, perché quando lo fai ci sei molto utile.

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    37. E se avessi usato l'esempio della bocciofila? Mi pare che lei si faccia condizionare un po' troppo dai luoghi comuni sulla macchina da guerra di Casaleggio, dietro al M5Stelle c'è la faccia di Grillo e la sua popolarità innanzitutto, senza Grillo non ci sarebbe stato alcun M5Stelle, poi ci sono dinamiche che vengono gestite bene (e che sono efficaci in ogni settore) ed ovviamente soldi, ma non c'è il "guru" come qualcuno (non lei) sostiene e io non credo nemmeno al mito della "macchina da guerra" di Casaleggio.
      Comunque, benissimo, era sufficiente dire: le tue preoccupazioni e le tue idee sono assurde e la cosa finiva lì. Ora che lo so, mene ne farò una ragione ed eviterò di ritirarle fuori. Così va bene?
      Non è necessario essere d'accordo su tutto, o no?
      Non mi ripeterò per evitare che lei possa pensare che la sto accusando di intenzioni che non ha (non sarei qui, non crede?).

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    38. Caro 48,
      io sto a Viareggio. L'invito vale anche per chi tra noi passa di qui a fare una girata, o chi sta in zona. Le do del lei perché sono "antica" (come dice la mia figliola), ma smetto subito. Ti avviso che qui catering non ce n'è, non siamo molto raffinati né colti, ma ho 2 tavoli, uno è per i figlioli, in taverna (o caverna come la chiamiamo).
      sil-viar@virgilio.it

      Vorrei urlare che le cose non stanno come ce le propinano, perché mi sento umiliata non solo dalla propaganda, ma dal fatto di vedere la gente che fruga di nascosto nei cassonetti vicini a casa mia (anche genitori di compagni di scuola di mia figlia) alla ricerca di cibo o di vestiti e scarpe.
      Siccome non mi sento migliore di loro e ho paura di essere solo per il momento più fortunata, credo che conoscere la verità sia un inizio di cambiamento.

      E' per questo che prima ancora di cominciare a scrivere qui mi sono data all'attivismo, senza considerarmi espertona, tant'è che giro con gli appunti stampati dai post del professore. Però un po' esperti lo siamo diventati tutti, capaci di smontare la menzogna ufficiale non attraverso la nostra opinione, ma attraverso la cruda verità dei dati.

      Non ho dubbi sul successo dell'incontro di Pescara, credo che la passione civile insieme all'intelligenza che si esprime su questo blog darà buoni frutti.

      Grazie, grazie, grazie prof Bagnai.

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    39. @Ivan

      Sono contento che oltre ai tanti dubbi (su questo blog) coi quali animare la discussione, hai però anche tante certezze (su Grillo) attorno alle quali strutturare la tua personalità.

      Sarebbe bello confrontare i nostri insiemi informativi, ma non è il caso di farlo qui e ora. Non capisco come tu faccia a stimarmi tanto se poi pensi che io non parli a ragion veduta... ma non mi offendo certo: anzi: è importante che ci sia dialogo e nessuno di noi è un monolite: abbiamo le nostre umane contraddizioni e i nostri alti e bassi. Le correzioni fraterne sono sempre utili.

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    40. P.s.: quanto all'"era sufficiente dire", dovresti anche dirmi "quante volte", perché questo discorso è già stato fatto, ho già detto come la penso, segnatamente a te, per cui se ritiri fuori il discorso lo fai a tuo rischio e pericolo! Spero che questa sia effettivamente l'ultima volta che ne parliamo. Ci sono tanti argomenti più urgenti...

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    41. @Quarantotto
      Se il prof. me lo consente volevo invitarti a scrivermi in privato (la mia email la trovi facilmente cercando il mio nome e cognome su google). Vorrei spiegarti meglio quello che è il mio punto di vista e il perché di quelle osservazioni, sempre che la cosa ti interessi ovviamente.

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    42. Caro Ivan,
      per me alcuni punti fermi (o meglio, "attraenti" nel mio "dover credere"), in termini di analisi sono:

      -questa situazione è simile a quella del 1942, con tutti i suoi preannunci di cambiamento rispetto a una situazione "tragica";
      - tra non molto ci troveremo nel 1943, 8 settembre e periodo susseguente (di circa 1 anno e 8 mesi, digiamolo) inclusi;
      -la corrispondenza frattalica (sul piano storico) è roba ermeneutica e lo schema si riprodurrà quindi con una "certa" approssimazione, ma non mi preoccupa perchè le linee generali quelle sono;
      - ragiono perciò come avrebbe fatto un persona che credeva nella possibilità della democrazia in pieno 1942...magari informandosi sulla verità degli eventi dal circuito internazionale che faceva filtrare le cose ("radiolondra" e reti di resistenza);
      - di fronte a una simile prospettiva sono cosciente che qualsiasi manifestazione, espressione, movimento collettivi, unificati dal solo essere "antifascisti" e contro l'occupazione tedesca, oggi come nel 2943, condurrebbe a degenerazioni;
      - le stesse, d'altra parte, che avevano minato la democrazia "liberale" e consentito l'avvento dei totalitarismi (in tutta europa);
      - ma che scelta si ha di fronte a una minaccia "totale" come il nazismo in armi ieri e l'euro-colonizzatore progermania oggi?;
      - Rinunciare per paura di scontati problemi derivanti dalle "psicologie" umane tipiche degli italiani (i "vizi"), di furberie che possono insinuarsi anche nella più limpida delle associazioni "di base", di infiltrazione da parte del potere ancora in sella, di riciclaggio da parte degli opportunisti?

      Certo possiamo essere "perfezionisti", iper-razionali (cioè predicare sviluppi con esattezza massima) e esprimere la nostra inoppugnabile analisi sul "disastro" (effetti contrastanti la finalità intenzionale) che qualsiasi azione umana, specie se collettiva, porta dentro di sè: qualsiasi azione umana.

      Il che corrisponde o a una posizione psicologica di nevrosi perfezionistica e di blocco da "ansia del fallimento" o, più elevatamente, a quella del distacco assoluto della non-azione taoista, altissima saggezza fondata sull'osservazione delle forze (cosmiche) comunque in azione (non-azione a valore cognitivo).

      C'è poi una terza possibilità: lottare per il semplice fatto che ci imbattiamo nei meschini tiranni "small fry" del nostro tempo.
      Una grande opportunità per liberarci dal fardello della nostra ingombrante presunzione, dato che si può vincere solo a condizione di non avere cedimenti "interiori" nel divenire come loro. E questa è una chance di "liberazione" energetica per ognuno di noi e nessun esito collettivo può garantire o scongiurare il successo.
      L'insuccesso è. ovviamente, diventare "come" i tiranni e unirsi ai loro ranghi (magari in una nuova ondata, sostituendoli)...
      Esistono poi delle implicazioni effettuali sulla "massa critica" di intenti individuali, coordinati nello stesso obiettivo di utilizzare i tiranni come strumento per la nostra liberazione. Implicazioni molto interessanti e riscoperte nella nostra epoca.

      OK: questa è (una parte de) la mia visione.
      Sapendo come la penso, se ancora ti interessa, mi farà piacere se mi scrivi e autorizzo Alberto a darti la mia mail...

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    43. Se il prof. vorrà inviarmi la tua email ti scriverò con piacere.

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    44. Anch'io vengo volentieri. Anch'io parto da Milano ma magari passo prima per Roma.

      Una domanda: è prevista o prevedibile una sistemazione per il pernottamento... tipo albergo convenzionato, ostello, convento, aula della facoltà (nel caso porto il sacco a pelo :) o ognuno si organizza da sé?

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  15. A quanto precede, si aggiunga "l'ira di Della Valle contro la FIAT", tipica espressione di quella che, in un posto passato, il professore definì "la sinistra che vuole l'euro e non vuole Marchionne".
    Certo, come no! Smontiamo pezzo per pezzo anche l'ultima multinazionale che ci è rimasta! Meglio un indotto di PMI "produttive e competitive" che fabbricano le lancette dei contachilometri per le Mercedes o le maniglie delle portiere delle BMW! Vero?
    E come sarà la condizione dei salariati di queste PMI "del futuro"? Ma forse, per i piddini sono andato troppo oltre: di questo loro discutono nei salotti letterari o alle "isole del cinema". Parlare così in Parlamento, invece, è una bestemmia in chiesa...... Dovrebbero vergognarsi!

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  16. PDini sempre numeri uno!

    http://www.demos.it/a00759.php?ref=HREC1-5

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    1. Grande fiducia nell'Unione Sovietica... Oooops, pardon, Europea!

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  17. A proposito di "dare i numeri":

    http://online.wsj.com/article/SB10000872396390443890304578008422639121276.html

    Premetto che non sono riuscito a trovare i dati su cui si basano queste informazioni, ma la storia "il problemi sono i servizi e l'IT" l'ho già sentita e mi pare inflazionata... prof, lo so che hai di meglio da fare, ma vorrei capire se chi e' a capo dell'ISTAT è del tutto allineato o cosa....

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  18. Compagni che affiancano (anche etimologicamente: che mettono il link a fianco)
    http://sollevazione.blogspot.it/2012/09/il-futuro-del-comitato-no-debito.html#more

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  19. @dante_01
    preso in castagna! ma sa che non sapevo dove l'avesse fatta! c'è da dire che ho rivisto un documentario prima dei giochi, ingiustificabile ignoranza!
    cmq, per gli altri
    http://it.wikipedia.org/wiki/Jesse_Owens

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  20. Prof, qui la situazione peggiora di brutto http://www.byoblu.com/post/2012/09/24/IL-MES-TRIPLICA-E-PASSA-A-2MILA-MILIARDI.aspx

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    1. mentre il PD si fregia di avere l'approvazione di Goldman Sachs SUL LORO STESSO SITO INTERNET:

      http://www.partitodemocratico.it/doc/243468/goldman-sachs-vota-per-il-pd.htm


      la cosa più bella sono i commenti: dal piddino entusiasta al piddino analitico, a quello leggermente risentito che massimo dice "almeno cambiate il titolo".
      Il sadismo vuole che anche se domani scrivessero "voi che ci votate siete delle merde" il piddino entusiasta direbbe: "sì, avete ragione, sono una merda", quello analitico farebbe la storia della merda e quello leggermente risentito direbbe "meglio scrivere alla Full metal Jacket: pezzo informe di materia organica anfibia"

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    2. http://qn.quotidiano.net/desktop/primo_piano/2012/01/21/656504-monti_ecco_liberalizzazioni.shtml

      Berlusconi sconvolto: s'è scoperto più comunista di Bersani. Insiste nel giurare di non aver mai mangiato bambini. Ma sarà abbastanza credibile? :-)

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  21. Per quel che mi riguarda, mi piacerebbe un incontro anche conviviale almeno una volta. Ho mancato quello estivo di Roma anche perché non sempre avevo un computer sotto mano per tempestivamente cogliere ora e luogo, che forse avrei avuto difficoltà a raggiungere in quanto "foresta" appena approdata nella capitale.

    Pertanto mi sorride una seconda possibilità e più varia, convegno più eventuale convivio, anche se si delineano altre difficoltà che non dipendono da me, come avere libero il sabato - non quello solo, ma "il" sabato nel corso di quest'anno - e la combinazione di svariati treni per arrivare e tornare in tempo utile e, anche, con l'aria non troppo stralunata al lavoro il lunedì: abito in una regione del nord-ovest e veramente "it's a long way".

    Ma attendo fiduciosa e vediamo.

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    1. E fatti uno smartphone! Comunque dal Nord-Ovest viene sicuramente gente. La strada è lunga, lo so. Non escludo di capitare più a Nord, ma il semestre è denso e poi vado in Francia. Quando ho chiaro il quadro organizzativo, possiamo trovare un sistema per mettervi in relazione e fare car sharing. Non credo sia così difficile.

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    2. Prof...e lo faccia qualche convegno in zona FI-PI-LI :P

      O in estate in Sicilia va bene uguale! Costa orientale però, mi raccomando! :-D

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    3. Mi piacerebbe davvero tanto esserci, tra l'altro voglio proprio vedere Quarantotto e verificare che esista veramente. Ma, per me forse è più facile incontrarla in Francia, Prof. Sono spesso all'estero per lavoro e la mia famiglia mi reclama quando sono a casa. Giá sopportano i miei allenamenti e le mie gare di corsa... Comunque di solito a Dicembre non faccio viaggi di lavoro. Vedrò più in lá cosa potrò fare.

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    4. Siete tutti berlusconiani dentro: volete dei convegni "ad personam"...

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    5. Quest'anno dovrei essere in Francia da febbraio a marzo, ma lì non parlo dell'euro. Non si parla di corda...

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    6. Bella l'idea del car sharing, che non osavo proporre!

      E anche bello il "berlusconiani dentro", così, a forza di esternare berlusconate, ciascuno può sciogliere il "berlusconi in me" (minuscola intenzionale) anche in ricordo di Gaber (maiuscola ovvia): "Non temo berlusconi in sé, temo berlusconi in me".

      Però, berlusconiana non mi era mai capitato..:mai dire mai.

      Spero davvero di essere presente.


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  22. Prof, io non li voglio "ad personam" li vorrei (almeno uno) "ad positionem geographicam" (spero davvero si scriva così ed abbia un senso!!!) :-D

    Mai fatto latino ma il senso s'è capito. :-D

    Scherzi a parte, se riuscisse a fare un convegno raggiungibile, magari ci porterei il Piddino che le dicevo l'altra volta...lui c'ha davvero bisogno, è un discendente diretto del "Piddìnus Intellighencije Rubeum": https://iperattivocategorico.wordpress.com/2012/03/24/nescional-geografic-il-piddinus-intellighencije-rubeum/

    Suvvìa, uscendo dalla caciara, non so cosa abbia intenzione di votare il tipo, so solo che è per "l'€uroirr€v€rsibil€" e questo, mi basta!

    Prof, buonanotte ed a presto :-)

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  23. Céline è un boccone troppo raffinato per un piddino. Ha uno spirito così maledettamente anti-progressista da inscrivere il loop nella struttura stessa del Voyage! Peggio dell'analfabetismo... E poi crede ancora esista la divisione sociale del lavoro, e di conseguenza problemi che non si risolvono solo sul lettino di Freud a 100 euro a seduta.
    Alla sinistra s'addicono l'innocenza "un tanto al chilo" di Baricco e Ferraris. (Povera Torino, mia cara...)
    Attento, professore, le daranno dell'antisemita se non si modera, o se almeno non inizia a ricamare il niente sugli inserti per sale d'aspetto!

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  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  25. vi ricordo che l'areoporto di Pescara è raggiunto da voli lowcost tipo da Milano son 50€...dai che potete permettervelo per un live del Prof.!

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  26. @Sil-viar , Quarantotto , Marco B. etc...)condivido il vostro entusiasmo e tutto mi sembrate fuorchè persone che corrono il rischio di venir omologate, se a qualcuno piace crederlo pazienza, la libertà di pensiero implica dei rischi.
    Tutta questa premessa per dire che anche se al momento non ho la certezza , I'll do my best per esserci, a Pescara. Il car sharing mi garberebbe, ma vi avverto che al massimo potrei portare gli adesivi di Goofy più che la macchina (to be honest, quelli di Pippo presi in prestito dai nipoti, ma son dettagli:). I'm a passenger(e su questo scegliete voi l'accezione che più vi aggrada:).

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    1. Mi garberebbe.... Sei toscana? Io partirei da Pistoia, non so ancora se mia moglie sarà presente. Comunque se sei di queste parti un passaggio te lo do volentieri. Ma vediamo cosa ha in mente il prof. che mi sembra in qualche altro post accennava al fatto di organizzarci in maniera più strutturata.

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    2. Cara Sandra,
      francamente non mi pongo il problema, i problemi sono altri.

      Condividiamo l'entusiasmo che è meglio!
      La mia macchina non so se mi porterebbe fino a Pescara. Con un'amica stiamo pensando di andare in treno partendo da Firenze, ma dobbiamo piazzare un paio di bimbe e un cagnolino. Tu dove stai?

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    3. @sil-viar
      Se invece di usare il treno da Firenze per Pescara, volete venire a Roma col treno (da Fi 'un ci vuole nulla, e penso che ci sia pure un treno da Viareggio) e poi partire da qui, sarò felice di portarvi in auto....

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    4. Anche se sono intervenuto poco ho sempre seguito il sito da quando 48 (a proposito condivido pienamente le idee che hai espresso alcuni post più in alto) me lo ha fatto scoprire pubblicizzandolo sul furum del FQ che ormai seguivo solo per leggere i commenti suoi e di pochi altri.

      Se il lavoro me lo permetterà (ho turni anche il sabato e la domenica) non vorrei perdermi l'occasione di stringere la mano a Bagnai da cui ho imparato moltissimo e a tanti altri che intervengono in questo blog e la cui lettura mi ha arricchito.

      Partirei da Pisa e ci potrei mettere l'auto

      valter

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    5. Caro 48,
      grazie! così ci si racconta du' bischerate. Affare fatto!
      Devo studiare le triangolazioni, nel senso che io parto da Viareggio, la mia amica sempre della brigata casalinghe sta a Porto Santo Stefano e deve lasciare a qualcuno la figliola, io pure e pensiamo di utilizzare i miei genitori che stanno a Firenze come nonnisitter per entrambe e per il cagnaccino. O dobbiamo portare anche le figliole e il cane (a noi che piace il calore e la compagnia...)?

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    6. Per le figliole e il cagnetto vedete voi :-). Il problema è che in albergo a Pescara (necessario se si fa tardi: ma gli orari e le concrete modalità non le sappiamo ancora) forse non lo accettano (il cagnetto, ovviamente)...Quanto alle bimbe, magari si sentono già "resistenti anti-euro" o invece si stancano per qualcosa che non capiscono molto bene, pore creature (e speriamo che da grandi non debbano occuparsene ancora)!
      Comunque in prossimità dell'evento ci sentiamo via mail e vediamo la soluzione migliore...
      (Se poi nel frattime capito a P.Santo Stefano -e mi capita- te lo faccio sapere, così se sei nei paraggi ci vediamo anche ante Pescara...Anzi, me lo potevi dire subito :-)!

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    7. Ma la mia era una battuta! Figliole e cane vanno dai nonni. ... A P.S.Stefano non ci vado perché non ho tempo, la figliola il sabato va a scuola.
      La mia mail è sopra. Ci sentiamo..

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  27. Cara Sil-viar, lo so, non è che avessi dubbi o paranoie al riguardo, era per rafforzare lo spirito di corpo:) (sono autoironica per non essere verbalmente violenta verso chi ha l'ardire di parlare di oche e di settari.
    Io partirei da Roma o da Milano ma al momento come dicevo non ho certezze.
    Il car sharing lo trovo una buona idea in generale (poi vabbè da brava sudista periferica mi buttavo avanti per sfruttare le locomotive: scherzo ovviamente, nel care sharing per definizione si dividono le spese.
    @Marco B. grazie mille per il pensiero ma non sono toscana (però mi garba un sacco dire mi garba e sicchè:), je viens du centre, come il fiumarolo del Prof.
    Ps. vedo tanto entusiamo e mi garba.

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    1. Scusate i refusi ma il touch screen non è cosa per me:)I care...

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  28. Ops, per me sarebbe car pooling, dato che non guido.

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  29. Federico Caffè e i suoi dubbi sulle unioni monetarie europee...

    http://www.eurosapienza.it/RJ_caffe_UE_07.pdf

    Un maestro dimenticato ? (un mestro scomodo ?)

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