domenica 16 settembre 2012

La lezzzioncina dell'ingegnere

salve professore, io (purtroppo) sono un ingegnere, e condivido con questa insopportabile categoria il bisogno irrefrenabile di confrontarsi con i numeri. Insomma per farla breve, cercando i dati sulle esportazioni in era Monti, ossia nell'ultimo anno, sono andato a guardare nella banca dati I.Stat.
Bene, mettendo su di un grafico i valori del saldo commerciale italiano (partner europa), risulta che a partire da luglio 2010 il saldo inizia a crescere, diventa positivo a fine 2011 (proprio al culmine della crisi italiana!) e continua a crescere fino a giugno 2012 (ultimo valore, di circa 1 miliardo di euro).
Ma se questi dati sono veri, non contraddicono il ragionamento secondo cui siamo in crisi proprio a causa del deficit commerciale? Cosa che mi sfugge?

Lorenzo


Vedi, eco, io non volevo, ma mi ci hai costretto tu. D'ora in avanti ve le passo tutte in diretta, dovessi anche perdere tutti i lettori ingegneri (che credo siano più degli economisti)!

Questo qui viene a farmi la lezzzzioncina sul confronto coi dati, a me, capisci, a me, che ho scritto il primo modello econometrico dell'Eurozona pubblicato su rivista impattata (che è piaciuto perfino a Emiliano Brancaccio - e prima, per fortuna, ai referees di Economic Modelling), e con un tono che io trovo insopportabilmente saccente trascura alcune cose.

Capiamoci. Il problema non è la domanda. Non è molto brillante, viola la netiquette (perché questo del blog non ha letto nulla, ma ritiene che l'avere dita sia condizione sufficiente per postare un commento), ma va bene, alle domande se posso rispondo. Il problema è: "Io mi confronto con i numeri". "Io".

Ma fammi il piacere. Un certo ingegnere, non a caso, aveva definito l'io il più lurido dei pronomi...

Ti faccio notare solo alcune cose, caro eco:

1) il tuo collega apparentemente ignora che siamo in crisi almeno dal 2008: quindi, cazzo c'entra che nel 2010 il saldo cresce? Da uno scienziato mi aspetterei, che so, un minimo di raffinatezza nel non giungere a conclusioni di tipo "post hoc, propter hoc". Ma questo addirittura dice "ante hoc, propter hoc"! Cioè, famose a capi': perché mai il saldo del 2010 dovrebbe spiegarmi la crisi del 2008?

2) Anzi, è proprio perché siamo in crisi che il saldo cresce: l'amico non sa che le importazioni dipendono dal reddito. Cioè aspettate, vi chiarisco il concetto, perché mi rendo conto che non è chiaro.Stiamo parlando di uno che non capisce che di norma e in media chi è più benestante spende di più, e che è più povero spende di meno (capite? Non è che ci voglia un dottorato per capirlo), e non capendo questo, gli prudono proprio le dita, deve proprio venire a farmi la lezioncina. Certo che il saldo commerciale è migliorato! Dalla crisi in poi la dinamica delle importazioni è crollata, perché sono crollati i redditi.

"Che bella cosa, pensa l'ingegnere. Io (io) mi sono confrontato coi dati, e io ho capito che Bagnai vuole fregarmi, ma a io, che sono ingegnere, non la si fa, perché io ha la religione del dato."

Ecco, caro se vuoi dire una preghierina accomodati, l'altare è al solito posto.

3) Ma non è tutto qui. Perché oltre a essere evidente che comunque quello che succede in due anni (soprattutto se sono i due anni successivi all'evento) non ci potrebbe in nessun caso spiegare una crisi debitoria (il debito è un problema di medio-lungo periodo), all'amico sfugge (e qui si va sul difficile) quello che però ho spiegato tanto limpidamente su lavoce.info: il saldo commerciale è solo un pezzo dell'indebitamento estero, l'altro pezzo importante sono i redditi netti dall'estero, e dopo un anno di spread a 400 vedrai che il saldo delle partite correnti non sarà tanto migliorato, per quanto il saldo commerciale ovviamente lo sia. L'anno scorso il saldo delle partite correnti era a -3.2 punti di Pil, per quest'anno era previsto a -2.2, ma voglio proprio vedere come andrà a finire. Il nostro problema, ora, è che ci stiamo indebitando con l'estero per pagare gli interessi sul debito estero. Il saldo commerciale non apocalittico dimostra solo che ha torto chi dice che se ci sganciassimo sarebbe la fine. Ma non dimostra che non siamo in crisi per via del debito estero.


Ingegnere, parliamone, su, qual è il problema? Ti piace Monti? Tiettelo! Ti piace l'euro? Non potrai tenertelo a lungo. Ma non venirmi a dire che io non guardo i dati, perché questo non me lo devi dire, e se vai a leggere indietro vedrai che sono stato molto gentile con te, rispetto a come lo sono stato con gli altri che hanno insinuato la stessa cosa. Io, a differenza di te, ho saputo resistere a un bisogno irrefrenabile.



Ecco: quelli che scrivono a me sono quasi tutti così. Il mio campione è questo, non voglio offendervi, ma se io osservo questo, cosa devo pensare? A me dispiace, sarà colpa mia, avrò io qualcosa che non va, sarò io ad attirare i saccenti presuntuosi scollati dalla realtà. Una descrizione con la quale potrei identificarmi, del resto, ma solo al 66.6%, perché io, scollato dalla realtà, non credo di esserlo.

Ma forse anche questa è presunzione.

Ai posteri l'ardua sentenza.


(Invito i tanti amici ing a fare due cose:

1) Statece. Questa lettera non me la sono scritta da solo e non è la sola.

2) Evitate risposte del tipo "ma anche gli economisti". Questo blog è un'immensa ode alle cazzate dette dai miei colleghi di destra, di centro e di sinistra. Quindi a me non potete certo venire a dire che difendo in modo corporativo la mia professione. Se poi voi volete farlo con la vostra, fatelo. Ma è una battaglia contro i vostri colleghi, e, come questo post dimostra, avete già perso.

Non c'è nulla di male ad avere un piccolo complesso di superiorità, soprattutto quando ce lo si può permettere. Umane debolezze. Ma non ditemi che non sono più frequenti statisticamente in certe professioni, perché non lo crederò mai.

Con affetto.)

65 commenti:

  1. Io sono "quasi" ingegnere (-3 esami)ma sono completamente in accordo con Lei; tuttavia volevo chiederle (senza la minima presunzione)se l'aumento della quota di debito pubblico in mani "italiane", secondo quanto scrivono i giornali, potrebbe portare un miglioramento del saldo delle partite correnti nel 2012.

    RispondiElimina
  2. In altri termini ho accumulato 20.000 euro di debiti negli ultimi dieci anni ma negli ultimi due sto rientrando, trovo uno che mi dice che continuando così non posso andare avanti illustrandomi la dinamica che ha causato il debito e che lo aggraverà certamente dicendomi che va interrotta quanto prima io gli rispondo che "ha ragione" "eeeeperò ha torto" perché essendo io un uomo di sciiiiiienza che quando vuole sa "dare i numeri" gli sottolineo che peròòòòòòòòòò negli ultimi due anni sto spendendo meno di quanto guadagno ed ho abbassato il debito di 200 euro portandolo a 19.800 (aggravando la dinamica che mi ha portato ad accumularlo) non è più vero quello che mi ha spiegato per il semplice fatto che ora sto diminuendo i debiti quindi i 19.800 euro accumulati non esistono più perché ora oltre ad essermi infilato in una spirale che mi porta alla quasi necessità di aumentare i debiti per vivere ho anche i debiti già accumulati che peròòòòòòò sono spariti perché li sto diminuendo.

    Ah questi numeri... "darli" fa male anche a chi li riceve a volte.

    Giuseppe

    RispondiElimina
  3. profe oggi è stato citato da Gawronsky: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/16/risposta-a-scacciavillani-sull’euro/354068/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, me lo ha fatto notare la gentilissima redazione, e sarebbe interessante discutere con lui i mille perché che rendono insostenibile la sua posizione. Ma lo ho già fatto in "Le aporie del più Europa". Devo veramente pensare al libro.

      Elimina
    2. ma noi suoi lettori lo sappiamo già perchè non è possibile la soluzione 2, sarebbe utile un post sul FQ :D Ad ogni modo buon lavoro e sappia che sto tenendo tutti i miei dubbi recenti in serbo per non scassare troppo :)

      Elimina
  4. caro Bagnai , la tua è una fatica di Sisifo ma come nei promessi sposi abbi Fede (non Emilio).
    "Vedo che lei ha buon cuore, e che sente pietà di questa povera creatura.Se lei volesse, potrebbe farmi paura piú di tutti gli altri, potrebbe farmi morire; e in vece mi ha... un po' allargato il cuore. Dio gliene renderà merito.

    Sì penso che Dio ti renderà merito di quest'opera di primaria conoscenza economica.

    RispondiElimina
  5. Se mi posso permettere un aneddoto personale, una volta su di un treno un ingegnere me l'ha contata per un'ora sul modo "giusto" di affrontare gli esami universitari:
    "le formule, le formule... l'importante sono le formule. Bisogna studiare a memoria tutte le formule perchè guai se durante l'esame si sbaglia una formula. Il professore può passare sopra a tutto ma mai sopra ad una formula sbagliata..."

    E io a rispondere:
    "ma guarda che da noi non è così! Anzi, a volte se non ricordi una formula il professore te la lascia persino cercare negli appunti, l'importante è aver capito la fisica che sta sotto."

    Niente da fare, me l'ha menata fino al capolinea con 'sta storia delle formule.

    Al che ho capito che giustamente un ingegnere ha il problema che se sbaglia una formula gli crolla il ponte, e che questo problema viene prima del capire come le formule (o i dati) si collocano nel quadro d'insieme.

    Da allora però mi è rimasto il dubbio: ma com'è che io riesco a capire che l'approccio ad una stessa disciplina possa essere completamente diverso nelle varie facoltà e invece a questo la cosa proprio non entra?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Emanuela quello che ti ha detto questo ingegnere è una grande cazzata.... Anche io studio ingegneria e i miei professori mi hanno sempre detto che quello che conta è il concetto. Infatti una persona non può ricordarsi tutte le formule a memoria, ma capendo il concetto può ricavarsele. Io non sono mai riuscito a memorizzare una formula, le ho sempre ricavate. Inoltre un mio professore mi diceva a lezione che le formule te le puoi trovare nei formulari, quello che conta è capire dove e qundo puoi usarle. Anche un bambino di 7 anni può prendere una formula e sostituire i valori, ma non è detto che essa sia adatta ad essere applicata in una determinata situazione.... Per il professore Bagnai: io la stimo e sono il primo a riconoscere che molti miei futuri colleghi hanno la presunzione di sapere una pagina più del libro, infatti quando provo a spiegare quello che lei ci ha insegnato cadono con i soliti luoghi comuni... Però questo ritengo che sia più un male della società italiana, dove la maggior parte delle persone ha la convinzione di essere tuttologhi (infatti sanno più del medico,del ingegnere, dell'economista e dell'avvocato).

      Elimina
    2. Sono totalmente d'accordo con te. E infatti nel mio libro mi sto facendo aiutare, non solo da uno psichiatra e da un piddino...

      Elimina
    3. @Emanuela Vera, guarda che ogni generalizzazione è un azzardo. Ti racconto un pezzo della mia vita (durante la quale mi è anche capitato di diventare ingegnere), per cercare di farti capire cosa sono i luoghi comuni.

      Io sono ingegnere. Per amore di verità, vorrei aggiungere che mi sono iscritto a Ingegneria nel 1975 per far contento mio padre (buon'anima) il quale mi disse: "o ingegneria o medicina, oppure non ti muovi dal paesello". E io, che avevo la vocazione per la bella vita, e svenivo alla vista del sangue, che potevo fare? Mi iscrissi a ingegneria, come tanti altri proletari che vedevano, nell'iscrizione a una facoltà universitaria "difficile", una possibilità per sfuggire alla miseria. Sono rimasto lo stesso un miserabile, anche se, devo ammetterlo, la colpa è stata mia: le occasioni per entrare nel "grande giro" non mi sono mancate: sono io che le ho rifiutate, e per motivi che non mi va di raccontare.

      Comunque, dopo aver sbiennato con largo anticipo, approfittando di ciò per gironzolare per l'Italia in cerca di sedi universitarie "occupate" (mitica quella di sociologia a Firenze nel 1977), all'inizio del terzo anno cominciai a frequentare il corso di scienza delle costruzioni. Ma ormai, avendo dimostrato a me stesso che quegli studi (che non mi piacevano) erano ampiamente alla mia portata, non avevo più motivazioni. L'ambiente (era il 1978) era opprimente. In facoltà, sebbene fossimo tutti giovani, non si vedeva nessuno, dicasi nessuno, col sorriso sulle labbra. Tutti a studiare, a testa bassa. E allora sai cosa feci? Andai a lezione di scienze delle costruzioni, tirai fuori cartine, tabacco e additivo, e mi rollai un enorme cannone, che mi fumai mentre il prof spiegava il "principio dei lavori virtuali". Fatto ciò, feci quello che è giusto fare a 21 anni: andai a conoscere il mondo. Migliaia di chilometri in autostop e in treno, in tutta Europa, senza una lira in tasca ma con la sicurezza di un giovane che sa di poter sopravvivere anche una settimana senza mangiare.

      Due anni dopo tornai, ripresi gli studi e mi laureai.

      Ecco, io sono un ingegnere. Ma non tutti gli ingegneri sono uguali. Per esempio, io che oggi faccio l'insegnante, ai miei studenti faccio imparare a memoria dei versi di poesia (che devono ripetere se vogliono uscire dall'aula) e le formule gliele scrivo io sulla lavagna: poi gli chiedo di spiegarmele.

      Elimina
    4. Ma infatti lo so anch'io! Trattasi di aneddoto "ad cugginum", come dicono qua. Mi pare però indicativo di una certa forma mentis (probabilmente neanche dell'autore del commento del post, come scrive qua sotto, neanche degli ingegneri tout court, diciamo pure degli italiani in generale, oppure neanche degli italiani, però di qualcuno sì, mi pare). Mettiamola così, io non mi sognerei mai di prendere una sfilza nuda e cruda di dati ed estrapolarli per trarre delle conclusioni senza essere sicura di conoscere perfettamente le condizioni di contorno perché sono consapevole che questo mi porterebbe a concludere delle esimie cazzate, invece con mia somma sorpresa lo vedo fare in continuazione.


      In tv dei dati se ne fregano proprio, su Internet a volte diventano una vera e propria religione, però avulsi dal contesto non significano quasi nulla (o possono significare qualsiasi cosa), non basta conoscere la matematica o le tabelle, bisogna conoscere intimamente la materia, altrimenti è come dire che conta la formula più della fisica che sottende.

      Visto che ci sono vorrei dire una cosa anche a Lorenzo e cioè che forse noi sottovalutiamo il fatto che il prof decidendo di dire pane al pane su questo blog si è messo in una posizione usurante (e lo vedo ben io che faccio un mestiere usurante), con tutti quanti che lo tirano per la giacca sia che siano d'accordo con lui sia che vogliano dimostrargli che è un incompetente, un capzioso ecc.
      Il coraggio che ci vuole a tenere la posizione che tiene lui io lo vedo a confronto con l'atteggiamento di altri economisti, che valutano come gran prova di coraggio mettere un aggettivo in più o una frase in meno in uno dei vari appelli che redigono o ritengono (per fare un esempio che mi è rimasto sullo stomaco) che Monti "non abbia pensato" ad una coalizione dei PIGS per farsi valere nei confronti della Germania, ma che basti farglielo presente perchè "le persone intelligenti cambiano idea", capirai...

      Quindi se anche qualche volta gli scappa un vaffa di troppo o volto all'indirizzo sbagliato io sinceramente lo accetto perchè di cortesia ne abbiamo già fin troppa, come avevo scritto altrove Monti ad esempio è educatissimo, invece le persone che ci fanno l'onore di dirci le cose come stanno e di perderci anche un sacco di tempo sono pochissime.
      E sottoscrivo anche se stavolta me lo dovessi prendere io il cazziatone.

      Noto però una cosa, ve la state prendendo più per 'sto scherzo degli ingegneri che per quello del matrimonio. Che vorrà dire mai?

      Elimina
    5. Mmm... E la professione di gigolò in quale parte si inserisce di questa storia? ;-)

      Per la cronaca, io non solo sono d'accordo con eco ma soprattutto posso testimoniare che, persino (o soprattutto?) iscrivendosi a filosofia si può tranquillamente far spegnere il cervello.

      Schneider (fenomenologo da baraccone)

      Ps: sto cercando di capire qualcosa delle cosmologia aristotelica (sfere di etere fisico? Invisibii? Bene e allora perchè i pianeti, che pure sono di etere sono visibili? E poi come cavolo faceva il Sole a muoversi su tre sfere fisiche distinte allo stesso tempo? Ma non si poteva fermare a Eudosso?) che dovrei spiegare e sapete che vi dico? Ho davvero bisogno di un ingegnere...

      Elimina
    6. @eco
      bello eco , scrivi la tua autobigrafia (prefazione alberto bagnai ) la leggero' !

      Elimina
    7. Credo in quella dello sfigato peggio delle peripatetiche ( Aristotele ci ha dato anche questo) perchè un'eccesso di offerta ( uno a condomionio) farebbe scendere i prezzi. Io sarei invece per abbassare la domanda in quel settore ma non voglio aprire un dibattito (Pizzarro Docet).
      Sandra (Spinoziana)

      Elimina
  6. miiiiinchia!!!
    chiedo scusa, ma questa esclamazione me l'hai fatta venire tu, mio caro professore, citando il simpatico trio.
    sono letteralmente basito perchè, avrò anche fatto la cavolata di far partire le dita prima del cervello, ma subito dopo ti ho chiesto di cancellare il commento.
    Evidentemente la voglia di fare (o dare) una lezione ai tanti ingegneri (e magari piddini) in circolazione ha evidentemente avuto il sopravvento.
    mi dispiace deluderti, ma non mi piace Monti, non mi piace l'euro, e non avevo nessuna intenzione di dar lezioni o lezzzzioncine, e non avevo nessunissima intenzione di mandarti a quel paese (come invece sostieni). e pensa un pò, invece seguo questo blog, apprezzandone i contenuti, da tempo.
    Apprezzo i contenuti, ma non i modi, che sebbene imbellettati da retorica e citazioni dotte, sono spesso inequivocabilmente quelli di un cafone.

    con affetto.




    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione (che poi è un'altra cosa che fa rima in "one"). Stai con noi.

      Elimina
    2. @Lorenzo , [sempre che tu sia in buona fede , cosa di cui dubito sempre a prescindere , specialmente in rete e specialmente su questo blog ...perchè alberto è generoso (troppo^??) ) ]

      ma lo sai quanti messaggi deve leggere AB da quando il blog è diventato ^famoso^....(sono cosi'numerosi che non risco piu' ^davvero^ a leggerli...)
      senza contare le email private...e tu che fai scrivi una stupidaggine dimostrando di non aver letto il blog le faq nè di essere informato...
      e invece di scusarti dicendo : ho scritto un stupidaggine scusate ! ancora rispondi con un bla bla bla ....-_-

      [inoltre da quando si parla di ingegneri gli accessi sono crollati ...un motivo ci sara'...]

      ps: lo so alberto se rispondi è perchè che ti diverti..
      pero' non inflazionarti perchè l'inflazione è una cosa brutta da combattere e nemica del lavoratore , non dimenticarlo mai!




      Elimina
    3. @Ds


      Oh! Finalmente ho capito! Allora il problema è l'invidiuzza... Ma dai? E come la sposi con la hybris? Ti lascio risolvere con calma il paradosso. Ora tutto è chiaro. Du gleichst dem Geist den du begreifst, nicht mir!

      Elimina
  7. "Statece"

    Ahem... traduzione per i non romani? :)

    RispondiElimina
  8. Buongiorno Bagnai. Ho appena visto il suo lungo video in cui spiega la Crisi e le sue motivazioni. Concordo con le sue analisi.
    Ho appena avviato un blog che parlerà ampiamente di questi temi e ho già messo il link al suo Blog.

    Le chiedo se anche lei può inserire il Link al mio
    http://crearesviluppo.blogspot.it/

    In Ogni caso continuerò a segurla.

    Dr. Primo Gonzaga

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @davide89,

      il professore ti ha dato gli strumenti, se studi un pò le risposte le puoi trovare da solo, non è un oracolo

      Cordialmente

      porter
      ingegnere (anziano)

      Elimina
  10. Non è tutta colpa loro, è un problema di imprinting che parte dalle facoltà (per colpa anche dei docenti).

    A laurea raggiunta (e per buona parte di loro molto prima) si entra in "God mode", e si ritiene di essere i risolutori di problemi (di TUTTI i problemi) per eccellenza.

    Un aneddoto:

    Durante l'introduzione di un master per ingegneri al MIP del Politecnico di Milano, al quale partecipavo come tutor, uno dei docenti (e in tutta onestà non mi ricordo se fosse ingegnere o economista), rivolgendosi ai neolaureati presenti, disse "voi, che sarete la classe dirigente del futuro...." [God mode ON]

    Il problema è che il comando [God mode OFF] non può essere inviato dall'esterno, ma deve essere trovato dentro di sè (e come ben sapete, spesso è il comando SBAGLIATO).

    porter
    che può dire quanto sopra perchè
    ingegnere (vecchio ordinamento, anche politico: liberté, egalité, humilité)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sentite, chiariamo un equivoco: a me gli ingegneri stanno simpatici, e sono sicuro che qui ce ne sono tanti (considerando che gli economisti non mi capirebbero, nonostante copi tutto dal libro del primo anno). Mi piace anche molto la supponenza, di cui faccio un uso smodato. Mi piace anche molto provocare, il vero fascista in realtà sono io, Donald in confronto è Heidi. Quindi va tutto bene. L'importante è non prendersi (sempre) (troppo) sul serio. E ora accordo.

      Elimina
    2. @porter

      concordo e confermo perché ero presente

      ingegnere (umiltà perdente/persa, incazzato)

      chi sa cosa dicono al master della Bocconi

      Elimina
    3. Il MIP va benissimo, impari tanto. Per quanto riguarda il professore dell'articolo linkato nonostante fosse considerato com un guru, molto autorevole, era l'unico di cui mi sono lamentato per la scarsa qualità delle lezioni (opinione mia). Oggi, dopo tanti anni sono sicuro di aver visto bene.

      Elimina
  11. Buona domenica Prof. sul FQ è iniziata una e vera propria discussione riguardo al post di Scacciavillani, in cui viene anche citato. In caso le interessi partecipare al dibattito http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/16/risposta-a-scacciavillani-sull%E2%80%99euro/354068/
    Buon lavoro per il libro un saluto a tutti i lettori del blog

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, sto alla parte di proposta... Tipo: andiamo coi forconi a via Nazionale, ecc.

      Se posso, preferirei risparmiarmi George Clooney. Scendo ad accordare, ieri ho dovuto mettere una corda nuova e sai com'è, anche l'ottone all'inizio deve abituarsi...

      Elimina
    2. P.S. devo ringraziarla perchè giusto oggi il mio coinquilino (ingegnere guardacaso ma a quanto pare anche grande economista xD) aveva iniziato con la storia del ma se usciamo dall'€ non abbiamo le materie prime, inflazione e blabla ma grazie alla sua intervista con Messora ho potuto fare un rapido copiaincolla di quando parlava della svalutazione del 92. Guardacaso dopo non sanno più cosa dire ahahah

      Elimina
    3. Grazie professore.

      Sono ingegnere anch'io, ho solo qualche anno di piu' di lei e prima di scoprire goofynomics ero - purtroppo - un luogocomunista della peggiore specie.

      Da bravo ingegnere ero magari abile a maneggiare le funzioni ipergeometriche confluenti di seconda specie ma del tutto ignorante in materia di economia, di politica monetaria e forse pure di partita doppia.

      Alla fine pero' leggendo e ri-leggendo goofynomics ho capito che c'e' poco da eccepire e/o dissentire.

      Io ricordo bene gli avvenimenti economici seguiti al divorzio della Banca d'Italia dal Tesoro e la successiva privatizzazione delle banche.

      Ricordo benissimo l'ingresso nella banda stretta dello SME e lo shock del '92, con il prelievo forzoso del 6 per mille sui cc; non fosse altro perche' all'epoca fui 'trassato' su una somma ingente che non avevo purtroppo neanche piu' nella mia didponibilita', perche' il giorno prima avevo consegnato degli assegni per l'acquisto di casa (quanti ricordano o sanno che il prelievo fu calcolato sul saldo contabile del giorno e non sulla effettiva disponibilita'? Che Amato non mi attraversi mai la strada finche' potro' guidare...).

      E non posso neppure dimenticare il trauma del 2001, 1 euro = 1000 lire!

      IO CE STO, CE STO. Anzi mi dispiace di aver capito tardi (in termini anagrafici, intendo).

      Grazie ancora per l'eccellente opera di divulgazione (mi consideri pure suo apostolo) e buon lavoro.

      Elimina
  12. Capisco la rottura di coglioni e il conseguente (salvifico) sbuffo di vapore (evitare con cura sovrappressioni al generatore).

    Gli ingegneri sono a lungo stati vittime di una tipica avversione dei governanti italiani per la ricerca scientifica (secondo F.Ippolito e A.Ruberti).

    Gli ingegneri sono stati a lungo educati per fare ricerca (e nella maggior parte dei casi si dedicavano alla libera professione data la carenza di sbocchi verso il destino a cui si erano preparati).
    Poi sono diventati dei laureati tecnici da pagare come periti.

    Ritornando alla rottura evocata in principio ho una modesta proposta : chi si autoproclamerà ingegnere all'interno del commento che invia, deve fornire il luogo e l'anno di laurea (gli ingegneri periti saranno, probabilmente, perdonati).

    ps mi auguro che il link, strumentale al contenuto del commento, sia di qualche interesse.

    RispondiElimina
  13. Certo, “l’ingegnere del post” non ha studiato le istruzioni d’uso ne la letteratura consigliata dal Mr. Goofy e forse anche tant’altro. Lì avrebbe trovato le risposte giuste su come analizzare i fenomeni dell’economia e collegarli coi dati statistici. Avrebbe capito che i dati devono essere interpretati nel contesto dinamico del fenomeno di riferimento.(questo vale, eccome, anche per le materie tecnico-scientifiche, quindi un bel meno per “l’ingegnere del post”) Uno così merita come minimo una strigliatina delle orecchie con l’invito affettuoso di studiare da capo la bilancia dei pagamenti e i capitoli precedenti e anche non abusare il nome di una categoria. Se è un ingegnere vero (qui non importa il formale titolo di studio) non avrà la difficoltà di apprendere. Oltre a Mr. Goofy ci sono una marea di testi da studiare se uno vuole capire le cause degli avvenimenti in corso. A mio avviso, l’essenza di questo blog si trova nell’intestazione “… la discesa vista dal basso sembra una salita…” ma per me significa anche un modo/metodo di pensare e analizzare le materie d’interesse. Come Mr. Goofy applica quest’approccio all’economia così si può/dovrebbe fare in altri campi. Penso che sia molto difficile determinare cosa significhi la professione dell’ingegnere o dell’economista. La vera sfida è quella di dare la possibilità a tutti coloro che vogliono e ne sono capaci di avere la buona preparazione scolastica generale e poi di specializzarsi in un settore. Così uno può capire e collegare il livello micro e macro dei fenomeni e di farsi un’idea del contesto in cui vive.
    Temo che la possibilità di vivere in libertà/democrazia si stia restringendo a causa dell’sistema Europa/Euro attuale. Ecco perché è importante attrezzarsi e capire la macroeconomia e sbarazzarsi dalle maglie ideologiche e i “logocomunismi”. Ci prendono per i fondelli giocando con le nostre vite!!

    Così, simbolicamente, riconosco il “licence to kill” al Mr. Goofy per tutti “ingegneripiddinilogocmunisti” che trova in giro e lo ringrazio per il lavoro divulgativo che fa. Avanti con il libro, perfavore!

    RispondiElimina
  14. "Cioè, famose a capi': perché mai il saldo del 2010 dovrebbe spiegarmi la crisi del 2008?"
    ...quando uno ha la giusta prospettiva... Ma anche riferirsi ad un anno (o due o tre) è come prendere un pezzettino di un discorso e da quello pretendere di spiegare tutto. Un po' come fanno certi giornalisti in TV...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stiamo dicendo la stessa cosa, mi sembra, no?

      Elimina
    2. Si, ma io pensavo a un tipo preciso di giornalisti (ha presente Annozero immagino)...

      Elimina
  15. Ti piace l'euro? Non potrai tenertelo a lungo: questa per me è POESIA.
    Quasi tutti (quindi non tutti), è in linea con Aristotele, non fa neppure incazzare Popper, perchè lascia presuppore il cigno nero, senza contare che con "ante hoc, propter hoc" mi tiene a bada pure Hume, si sarà pure fatto qualche nemicio tra gli ingegneri, ma quanti amici tra i filosofi .
    Ps siccome io approvo anche i suoi metodi pedagocici (è riferito al blog non al post, nessuno si senta offeso, anzi "quasi nessuno si senta offeso" ) che faccio chiamo padre Amorth?

    RispondiElimina
  16. Piccola osservazione da profano (non ingegnere): se il saldo è uguale ad esportazioni meno importazioni, ed è positivo per il crollo delle seconde, io tutto questo grande successo non lo vedo. Non è che la nostra economia è più competitiva: semplicemente si è stroncata la propensione al consumo degli italiani trasformandoli tutti in dei poveracci. Magari con la lira non era necessario farlo, dato che molta della domanda interna veniva assorbita dalla produzione nazionale, che il regine dell'euro ha distrutto. O sbaglio? Se sbaglio, chiedo scusa in anticipo.

    RispondiElimina
  17. Io sono un fisico e sto cercando (da fisico) di capire Minsky

    http://piazzaverdi.blogspot.it/2012/09/un-modellino-per-cercare-di-capire.html

    mi dici se ho capito bene ?

    ;-)

    Ora mi chiedo: per ridurre l'ampiezza delle future oscillazioni boom-and-bust, quali sono le riforme che, dal tuo punto di vista, sono necessarie e irrinunciabili. Quelle percui vale la pena spendere le nostre deboli forze ?

    La prima è nota: tornare alla flessibilità del cambio (perchè l'Euro-Zona non è una A.V.O.)

    Poi direi: ripristinare la sovranità monetaria con la Banca d'Italia - nazionalizzata - che opera come acquirente residuale dei titoli di stato sul mercato primario (come faceva prima del "divorzio").

    E poi, cosa proporresti ?

    Per i mercati finanziari, in particolare...

    Quale potrebbe essere un modo EFFICACE per regolare i mercati finanziari ed evitare che si de-stabilizzino da soli continuamente ?

    Grazie e scusa per l' Off Topic.

    RispondiElimina
  18. topic (o post) che dir si voglia, molto ruvido professore!
    a me, da esterno (e della contesta che della materia) la lettera dell'ing. sembrava solo una richiesta di chiarimenti ad uno che (come lei) ne capisce per spiegare dei dati apparentemente contrastanti.
    io che di dati (e di economia) ne capisco 0 mi limito a guardarmi in saccoccia e, beh mi sembra che con monti le cose sian peggiorate (e parecchio), poi forse mi sbaglio, ma in fondo sono un profano!

    RispondiElimina
  19. No prof, non sei tu "ad attirare i saccenti presuntuosi scollati dalla realtà". Il problema è che il mondo è pieno di saccenti presuntuosi scollati dalla realtà, e facendo quello che fai tu è impossibile non incontrarne un buon numero.
    Quando poi trovi [...] che siccome hanno fatto [...] pensano di capire tutto, allora [...]. Ci vuole pazienza. E quai a [...] che sono [...] e subito si [...] se addirittura non ti [...].

    RispondiElimina
  20. Guardi prof. sul FQ ho ingaggiato una guerra di post con un certo Gallus che sostiene che la Germania con l'€ c'ha rimesso perchè la quota di export è in progressivo calo dentro l'EZ da venti anni a questa parte. Poverino... mi ha mostrato una tabella dove accanto all'export c'era l'import EZ e questo calava molto ma molto di più dell'export. Non ci arrivano poverini.... la loro testa forse ragiona in codice binario. Quando parli con queste persone ti cascano per terra i così detti e rimani basito di fronte a tanta ignoranza... E alla fine capisci che con questi qua è tempo perso e basta.

    RispondiElimina
  21. professore.. ho sfogliato velocemente il mio libro dell'università (Abel Bernanke).. ma non penso di aver trovato il problema legato agli AVO.
    per il resto mi sa che si trova tutto lì.. ahahahah

    RispondiElimina
  22. Un ingegnere critica i calcoli di un economista internazionale. Allora, un economista internazionale può criticare i calcoli di un ingegnere?
    Nel libro, se ci fosse posto per un semplice modello econometrico della Ue ,sarebbe la ciliegina sulla torta.

    RispondiElimina
  23. vorrei stemperare il discorso premettendo che non esistono categorie di "peggiori" ma solo fattori contingenti per le persone.
    ovvio, gli ingeneri che sono più di matematici e fisici studiano cose di una difficoltà pazzesca e allora credono di saperne di più.
    Alla fine cadono loro nelle critiche!

    io ricordo sempre i diplomati ISEF e i laureati in scienze motorie quando discutevo con loro e capivo che non avevano mai fatto uno squat, un power clean e non sapevano cose fosse un dollies o un run a's (sono andature!).
    sì, ti fai 4 risate e capisci che in questo caso non serve una laurea per allenare!
    ma tanto buon senso e studio (personale).
    certa gente che ti vanta la tavola basculante e non sa cosa siano i rudimentals li ho sempre criticati aspramente ma loro hanno la laurea in scienze motorie.. e sì!

    il problema di fondo è che spesso serve la forma mentis specifica nel trattare gli argomenti!
    un ingegnere ha una super mente per i numeri ma non conosce la chiave di lettura né le dinamiche extra tabellari!
    infatti non fa l'economista!
    come dire che un ingegnere che ti crea i data base più pazzeschi e può farti il manager.. oppure l'operatore finanziario!

    così per il preparatore atletico che deve avere conoscenze di fisiologia, anatomia ma deve saper squattare, fare Ols, esercizi di ginnastica, di atletica leggera prima di pretendere il titolo di preparatore.
    un piccolo aneddoto: tutti coloro che dicono che lo squat profondo (quello con le chiappe a terra!) fa male alle ginocchia e alla schiena sono tutti inevitabilmente coloro che non lo hanno mai fatto.
    ma possibilmente hanno una laurea e hanno letto un vecchio studio degli anni 60 (o giù di lì).
    ma loro hanno la scienza..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma se fai gli Ols allora possiamo lavorare insieme. Intendi Ordinary Least Squares, vero?

      Elimina
  24. Prof, mi sa di no! ahahhahaa
    trattasi dei sollevamenti olimpici (Oly Lifts) ovvero di Clean&Jerk) e Snatch (e soprattutto varianti).

    praticamente lei si laurea a scienze motorie ed ha la pretesa di fare il preparatore atletico senza aver mai fatto (né conoscendoli) un solo sollevamento olimpico (che rappresenta l'ABC di un preparatore e della preparazione in una marea di sport come pallavolo, basket, rugby, sprint, lanci, salti, football..).
    ecco il vanto.

    e così uno legge che siamo il paese che ha calato meno nelle esportazioni (non so se sia vero come dato) e allora il problema non è l'euro e quindi tutti possiamo fare gli economisti specie se ho studiato analisi 3.

    il senso è lo stesso.
    vero che le capacità acquisite all'università sono pazzesche ma il campo fa la differenza.
    le due cose vanno a braccetto ma bisogna che ci vadano!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro/a valsandra (pardon ma non so neanche questo) io mi sono limitato a conseguire il patentino di istruttore Fidal (ora non esercito più perché la professione - non di ingegnere, beninteso ma di commercialista - mi assorbe troppo; tuttavia resto dirigente della piccola squadretta che ho rifondato 15 anni fa, tra l'altro siamo proprio a corto di denari, la crisi si sta facendo sentire eccome!) però vedo che Lei è un grande esperto in materia...per caso è attivo anche sul sito di Atleticanet? Perché io per quel sito scrivo qualche articoluccio (solo report di gare), magari se mi legge mi riconosce...

      Elimina
  25. @Dante
    vero? mi hanno bannato su anet perché mi difendevo dai ripetuti attacchi tra cui quelli del coach di Cerutti.

    Mi può leggere ora su QA (dove ho pubblicato alcuni miei artt.) con lo pseudonimo di Ferrari (sono amico del Ben).
    Che dire?
    la realtà dell'atletica leggera è precisa a quella dell'economia (informazione economica).
    così come gli approcci saccenti di chi non conosce economia e vorrebbe insegnarla agli economisti (una cosa è far muovere un "sistema" matematico, un'altra saperci infilare gli ingredienti giusti!).
    Pochi mesi fa il direttore tecnico del settore velocità (Di Mulo) in un articolo che spiegava i meccanismi della partenza ha affermato che l'azione di flessione delle spalle è riflessa rispetto al movimento delle gambe.
    peccato che le mani precedano i piedi e che da 40 anni gli sprint in partenza, accelerazione e lanciato si focalizzano totalmente su queste (e non sui piedi!). e prova a spiegare che non funziona così.. ti fulminano, ti isolano. E se ti alleni diversamente rischi di non essere convocato nei raduni, di non prendere borse di studio e via dicendo.
    toh, che fico!

    Ed io vedo analogie in tutti in una marea di settori, aree del nostro paese che mi pare cmq imbalsamato, ognuno che prova a difendere il posto, la poltrona.
    E difenderli costa tempo e risorse a scapito di idee e del lavoro proficuo.

    mi vien da ridere quando si parla di Berlusconi anti euro.
    vero che non ne sia convinto però non appena gli hanno servito l'assist per uscirsene (e non aggiungo altro) ha abbandonato 14 ml di elettori... COMODO per curare i propri porci interessi!

    una piccola nota per tanti e anche per il prof: chi ha votato a destra (come me e in coscienza.. mai voterei uno che è stato ex comunista tipo D'Alema, Veltroni..) è stato insultato per anni dai famosi PIDDINI (leggasi in questo caso: elettori del PD).
    ora, io credo molto nei processi democratici e nel voto universale ma sentire per anni che "ti pare giusto che il voto di quel muratore valga quanto il mio che ho studiato e sono colto?" mi ha fatto rivoltare sempre lo stomaco.
    e tu chi c. sei?
    "te hai votato Berlusconi, vergognati!"
    Vergognarmi di cosa? chi dovevo votare? mi sono per caso venduto il voto?

    aver scoperto che il 90% dei problemi sono legati all'euro.. beh, dà un piccolo ristoro morale.
    SODDISFAZIONE CHE NON VALE NIENTE visto che abbiamo votato cmq persone scarsissime.. però in un oceano di rabbia, è una piccola soddisfazione!
    ma Berlusconi non ha fatto niente contro l'euro? ma per caso la sinistra (il centro destra, quello pro matrimoni gay tanto per intenderci) ha fatto qualcosa contro la corruzione? io vedo unità di intenti per curarsi i propri porci comodi, ognuno nella sua nicchia.
    chi pensa alla corruzione locale, chi a quella finanziaria.. unità, convergenza di intenti insomma. Così come politica siciliana (e calabrese, e campana..) e nascita e sviluppo della mafia.

    ecco, in questo discorso ho capito che non è questione di cosa hai studiato nella vita ma di come approcci le cose.
    puoi avere tre lauree ma non sapere avvitare un bullone.
    E l'arroganza (quella vera, quella di chi ragiona per partito preso a prescindere da tutto e da tutti, dai fatti, da logiche differenti) non te lo farà mai avvitare.. mai!

    chioso con la libera informazione, ovvero quella di Travaglio che afferma che grazie all'euro non siamo finiti in Africa.
    Ecco.. il professore dimentica il seguito di questo simpatico giornalista.


    PS: a proposito di mega lauree e dati.. TROVO ASSURDO che spieghi come i meccanismi dell'euro (30ennali) abbiano causato una marea di problemi e ti debbano trovare il dato che esca da questa logica dei fatti..
    ok, supponiamo sia così ma se NEL RAGIONAMENTO "E' COLPA TUTTA DELLA CORRUZIONE", tutta la logica salvo 1-2 cose non risponde ai dati e alla realtà perché tenersi questa tesi?
    pirla due volte

    RispondiElimina
  26. Sull'Economia e sugli economisti posso dire ben poco. Sugli ingegneri invece si. Visto che i dati li sa trattare bene, deve anche saper distinguere. Ci sono quelli che studiano ingegneria per fare da rimorchio e quelli che studiano ingegneria per fare da motrice. E' una differenza che mai viene percepita, perché tutti si fermano alla paroa 'ing' davanti al nome. Un ingegnere (rimorchio) contesta tutto ciò che è al di fuori del suo perimetro perché di ingegno vero non ha nulla. Al massimo si limita a controllare, non creando niente. Un Ingegnere (motrice) invece 'progetta'...e mi basta questo.

    PS: quei rimorchi del Corriere in prima pagina si sono accorti oggi di questa cosa qua sui salari reali...poracci.
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2012/09/17/pop_produttivita.shtml
    PPS: ci vediamo domani a Roma. Evvai!

    RispondiElimina
  27. @valsandra

    Vede che abbiamo più cose in comune di quello che pensava?
    Cmq. mi dispiace l'abbiano bannato su ANet ma purtroppo non posso farci nulla. Io sul forum ero molto attivo anni fa, adesso non ci vado più. Ma non ho mai fatto polemiche personali. Poi sulla tecnica avrei tutto da imparare quindi me ne guardo bene dal fare sproloqui...

    I suoi ragionamenti li posso condividere, ne so qualcosa anch'io...Non riesco mai a fare ragionamenti condivisi sul sito del Cor Sera perché c'è una MAREA DI PIDDINI (intesi come votanti del PD o a sx di esso, non so se la definizione collimi con quella del Professore) pronta solo ad insultare "i berluscones", compresi tra essi 15 milioni ca. di italiani colpevoli di non aver votato per la loro parte politica, incuranti per esempio del fatto che Berlusconi non è mai piaciuto neanche a me:) però quelle due cazzate che ha ribadito ieri sera già me lo fanno vedere un gigante (almeno in comunicazione) rispetto a Bin Loden.
    Poi io so anche come sia difficile parlare di politica con la gente, qui sono nel cuore del sistema PIDDINO. Per far capire come ci si muova da queste parti consiglio la lettura di un libercolo veloce, "MALATRAVA" di Nicola Fangareggi (è del 2007 e tratta di uno scandalo enorme in cui però i giornali nazionali si sono sempre ben guardati dall'andare a fondo...).
    Comunque non desistiamo, fino a che ci lasciano l'armadel voto cerchiamo di sfruttarla al meglio...

    RispondiElimina
  28. sembra che a qualcuno di attendere le elezioni americane non gliene freghi un bel niente...

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1432988/venti-di-guerra/guerra-all-iran-gia-cominciata-flotte-usa-e-uk-nel-golfo-persico.aspx

    RispondiElimina
  29. @Alessandro
    le guerre per il petrolio sono tre: una in Libia, uno nello stretto di Hornutz ed un'altra nel mar cinese del sud (o un nome simile).
    siamo proprio messi bene! ahaha

    RispondiElimina
  30. "Un certo ingegnere, non a caso, aveva definito l'io il più lurido dei pronomi...", ma quanta cognizione del dolore ci vuole per accettarlo?
    Comunque, dopo è consigliabile una bella grattatina:
    «… I pronomi! Sono i pidocchi del pensiero. Quando il pensiero ha i pidocchi, si gratta, come tutti quelli che hanno i pidocchi… e nelle unghie, allora… ci ritrova i pronomi: i pronomi di persona…».

    RispondiElimina
  31. Ho frequentato per qualche anno il Politecnico di Milano con risultati all'inizio dignitosi, poi via via sempre più mediocri, anche perché la continua frequentazione con questi personaggi tristi e ossessionati dagli appelli mi provocò un grave esaurimento nervoso che alla fine mi costrinse a mollare.

    Ricordo bene il corso di istituzioni di economia (un mix accelerato di micro e macro) e le facce di questi ragazzi che se avessero assistito ad una lezione di arabo forse avrebbero capito di più. Una volta addirittura, in un'aula di 400 persone, mi permisi di correggere il prof che aveva sbagliato a posizionare un punto di flesso su una curva di rendimenti marginali, e gli altri mi guardarono come un alieno o un superdotato. Oggi capisco perché avessero così tanti problemi. L'economia non è la scienza delle costruzioni, dove ci sono vincoli stabili e soprattutto dove la forza di gravità è costante, a prescindere dalle masse coinvolte. No, in economia non ci sono variabili indipendenti, e le forze, lungi dall'essere costanti, in realtà vengono costantemente influenzate dal loro stesso esercitarsi sul sistema. Questo a delle persone abituate a ragionare con punti fermi così chiari e sicuri provoca niente meno che il mal di mare. E lo si vede bene dell'intervento dell'ingegnere di cui si parla qui. Si prende come punto fermo il fatto che il saldo commerciale sia cresciuto, ma non viene il dubbio che sia cresciuto perché è calata la domanda complessiva di beni. Un classico, non c'è da preoccuparsi. I ponti costruiti da questo signore non cadranno mai, come non è caduta la diga del Vajont, ancora visibile a chi passa da Longarone. Peccato che l'acqua dell'invaso abbia fatto cadere un pezzo di montagna, ma che ci vuoi fare, è la natura ad essere matrigna, io la costruzione l'ho fatta solida e ho la coscienza a posto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per cortesia, non generalizzare sugli ingegnerei, è del tutto fuorviante. L'ingegnere del post non è degno della categoria, anzi la stava abusano dichiarandosi come tale. (In un post ho spiegato il perché). Lo stesso vale per gli economisti o per chiunque. Chi ha voglia di capire capirà.

      Elimina
    2. E no! la costruzione l'avrai fatta anche solida ma non hai studiato la geologia del sito e hai sottovalutato quella variabile afferente al contorno della tua costruzione, mentre, ottenebrato dal mode "GOD ON", non hai raccolto le osservazioni del geologo e dell'ingegnere idraulico. "Nuncestanulladafa" bisogna essere cooperativi e, aggiungerei, un po meno "stronzi" tutti! :-D

      Elimina
  32. Ahi...ahi....iniziano a giocare di anticipo.
    Han sentito nell'aria che si sta tornando a riparlare di matrimonio e...cosa c'è di meglio di una bella campagna di discredito nei confronti della
    sposa?

    RispondiElimina
  33. Professore, le scrivo in merito alla presente frase riportata nell'articolo:
    "il saldo commerciale è solo un pezzo dell'indebitamento estero, l'altro pezzo importante sono i redditi netti dall'estero, e dopo un anno di spread a 400 vedrai che il saldo delle partite correnti non sarà tanto migliorato, per quanto il saldo commerciale ovviamente lo sia. L'anno scorso il saldo delle partite correnti era a -3.2 punti di Pil, per quest'anno era previsto a -2.2, ma voglio proprio vedere come andrà a finire."


    Dall'ultimo bollettino della Banca d'Italia (http://www.bancaditalia.it/statistiche/SDDS/stat_rapp_est/bilancia_pag/bilpag_07_12/bilancia_pagamenti_0712.pdf) risulta che nei 12 mesi terminati a Luglio 2012, rispetto ai 12 mesi antecedenti, il saldo corrente e' migliorato di 31 miliardi (di cui 30 per le merci). In estrema sintesi conto corrente e saldo merci si stanno muovendo parimenti.

    Risulta altresi' che dal -3,2% sul PIL di conto corrente nel 2011, siamo tra Ago.2011 e Lug.2012 all'1,85%. Guardando i grafici, appare evidente che l'anno si chiudera' su una cifra attorno a -1,0/-1,2%.

    Saluti
    un ingegnere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissimo,

      nessuno è perfetto. Grazie per la segnalazione. Mi spieghi in cosa credi che contraddica quanto sto dicendo nel post? Abbiamo una regressione congiunturale delle importazioni. Il saldo redditi sta peggiorando (e ancora non abbiamo il pieno effetto della spesa per interessi sui titoli emessi con spread a 400, che ci porteremo dietro per anni, come fu nel 1992). Ma soprattutto, quando parli di 1.85% del Pil, a quale Pil ti riferisci? Il 2012 non è ancora finito, tutti questi dati sono provvisori e quelli sul Pil ancora non ci sono. Mi manca un pezzo del ragionamento. I grafici li hai fatti tu? Dove sono?

      Elimina
    2. Carissimo professore,
      grazie per la risposta educata. Le rispondo punto per punto:
      - Non ci sono contraddizione, era una segnalazione
      - Sono una "Lei" (Carissima e' meglio); sono l'analista principale di RISCHIO CALCOLATO, e la leggo sempre con attenzione
      - sulla regressione dell'import non c'e dubbio
      - sui redditi ha ragione da vendere (sta migliorando un po' la parte servizi)
      - Il PIL cui mi riferivo e' quello Lug.2011-Giu.2012 che e' riportato nella scheda excel ISTAT annessa all'ultima comunicazione
      - L'1,85% e' il rapporto tra i 28,9 miliardi di passivo conto corrente ed il dato di cui sopra

      Le posso fornire tutti i grafici che vuole via mail. Mensilmente analizzo i dati in post dedicati.
      Colgo l'occasione per salutarla. Su alcuni temi abbiamo piena coincidenza di vedute ed analisi (sull'EURO ho fatto circa 20 articoli, e su alcuni temi la lettura delle sue analisi m'ha aiutato, unitamente ai siti esteri), su altri meno (ma non mi interessa molto aver ragione o torto, ma leggere persone che hanno capacita' di analisi e proposta).
      Ovviamente non ho le sue competenze, e faccio articoli per hobby, ma con un buon successo.
      Scusi se non sono stata breve (non e' mio costume).
      La saluto e sono a sua totale disposizione
      GPG Imperatrice

      Elimina
  34. Mi permetto di segnalare i dati dell'ufficio di statistica tedesco (Statistisches Bundesamt), secondo i quali nei primi 6 mesi del 2012 l'Italia avrebbe accumulato nei confronti della grande Germania esportatrice (solamente) 4 miliardi di deficit, con esportazioni verso la G. in crescita dell'1.3% e importazione in (fortissimo) calo dell'8.2%

    https://www.destatis.de/DE/PresseService/Presse/Pressemitteilungen/2012/08/PD12_298_51.html

    Siamo quasi invincibili, è iniziata la rimonta!

    RispondiElimina
  35. Professor Bagnai, lei è un tajo :)
    Non posso fare a meno di leggerla.
    Saluti

    Fabio

    RispondiElimina
  36. Professore, qui i miei scritti su Rischio Calcolato (scrivo anche in altri siti).
    http://www.rischiocalcolato.it/category/blog/il-blog-di-gpg-imperatrice
    Buone cose
    GPG

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.