sabato 10 gennaio 2015

Fiocco azzurro: Marco

Ieri è nato Marco, il figlio primogenito del professor Santarelli, sapete, quello che quando quattro anni fa gli spiegavo come non riuscissi a capacitarmi del fatto che la gente non capisse come il debito di qualcuno è necessariamente il credito di qualcun altro mi rinviò a questo noto dibattito filosofico (del quale uno di voi oggi mi ha mandato per felice coincidenza il link). Pesa più di quattro chili, sta benissimo, ho avuto il piacere di tenerlo in braccio (è come andare in bicicletta, non si dimentica), e soprattutto quella gnocca stellare della su' mamma si è già ripresa (nonostante 26 ore di travaglio con la "t" minuscola) ed è pronta per il secondo.

Gli auguriamo quello che auguriamo a noi: di vivere in un mondo normale, anche se questo ci richiederà l'arduo e gravoso compito di neutralizzare democraticamente chi continua a indicarci la normalità in un mondo distopico e dispotico.



(...inutile dire che il prof. Santarelli, da pariolino, pensava a Marco, non a Marco, e nemmeno a marco, quindi non fate tanto gli spiritosi che so dove abitate...)

21 commenti:

  1. Leggo in giro che la disinflazione (cioè il calo dei prezzi mentre la deflazione dovrebbe essere sinonimo di recessione o almeno così la so così) sarebbe disastrosa perchè la gente, sapendo che i prezzi scendono, non acquista per aspettare che i prezzi scendano ancora.
    Sinceramente non capisco.
    1. Molti neppure lo sanno che c'è disinflazione perchè non vanno a leggere i bollettini dell'Istat.
    2. Anche ammesso che uno sappia che c'è disinflazione, che fa? Supponiamo che io ho deciso di fare una crociera e so che il prezzo scende dell'1% all'anno. Ma io la corociera la voglio fare ora, posso differirla un po' se prevedo un crollo dei prezzi seguito da una stabilizzazione, ma a parte questo caso limite (che poi non è disinflaizone che è un calo continuo dei prezzi) non ha senso aspettare più di tanto. E poi aspettare quanto? Dovrei aspettare indefinitamente. Se la voglio fare ora e ho i soldi, la faccio e basta, dopo che l'ho fatta il prezzo andrà dove vuole, io la volevo fare e l'ho fatta.
    E ho parlato del bene più voluttuario possibile; se poi parliamo di beni essenziali ancora meno sono disposto a procastinare.
    Se mi serve un maglione o un frigorifero, mi serve ora, punto e basta, l'unico problema è se ho i soldi per comprarlo al prezzo di oggi. Quanto costerà domani non mi interessa. Per cui la disinflazione, almeno sotto questo profilo, non è un problema.
    O no?

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    1. Ti sei chiesto caro njZEBtsL1ORVkGwKuCJrqtAEeEbV a spese di chi o di cosa avviene quel calo di prezzo della crociera o del resto e perchè, e se è sempre cosa buona per il consumatore e per chi ha un debito?

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    2. Magari possiedi la casa dove vivi e forse anche quella in campagna/mare. Questo è tutto ciò che hai, è il tuo patrimonio. Adesso ti rendi conto che quello che possiedi negli ultimi anni vale molto meno. Sicuro di voler ancora andare in crociera?

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    3. Stai invertendo deflazione e disinflazione....
      http://it.m.wikipedia.org/wiki/Disinflazione
      E non consideri che la gente decide di comprare non solo quando ha bisogno di qualcosa...

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    4. Prova a vederla dal lato degli imprenditori: se sai che i tuoi magri profitti sono destinati a calare ancora, non solo per la perdurante fiacca domanda, ma anche per il conseguente calo dei tuoi prezzi di vendita, ti si impone una riflessione; se ho ancora un piccolo gruzzolo da parte, mi conveine chiudere la baracca prima di mangiarmi il capitale messo da parte rischiando di andare in perdita. Così licenzio persone che non potranno più consumare e la giostra della deflazione accelera.
      Comunque anche dal punto di vista del consumatore non tutti la pensano come te: ho un televisore ormai superato ma che fa ancora il suo dovere: se mi aspetto che i prezzi calino, non sono costretto a sostituirlo oggi, ma aspetto ancora. Temo che tendenzialmente siano comunque troppi (per le sorti dell'economia) quelli che tendono ad aspettare, rispetto a quelli che comunque comprano subito.
      Altra osservazione: nessuno legge i bolletini dell'ISTAT, ma il 90% degli italiani si imbatte almeno una volta al giorno nei telegiornali che ripetono ossessivamente che siamo in deflazione. Guarda che Jannacci ha ancora ragione: "la televisiun l'ha gà la forsa d'an leun" - La televisione ha la forza di un leone. Ci sarebbe anche la frase susseguente " e ti addormenta come un coglione", anche questa validissima anche nell'era di Internet.

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    5. Scusate, qui stiamo parlando di una cosa seria. Wiki Italia in economia NON è una fonte seria. La disinflazione è una diminuzione dell'inflazione, cioè un rallentamento della crescita dei prezzi. La deflazione è una diminuzione dei prezzi, cioè un'inflazione negativa. Quindi se l'inflazione passa dal 3% all'1% si ha disinflazione, e se l'inflazione passa dall'1% al -1% (come sta accadendo) la disinflazione fa entrare in deflazione.

      Questo per la correttezza dell'informazione.

      Sul significato economico torno dopo e mi scuso con tutti per il ritardo, ma ho una serie di report importanti da compilare nel nostro interesse. Se possibile restate in topic. Qui si parla di vita.

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    6. Luca, hai dato la risposta. Quindi ti pubblico anche se sei off-topic. Non mi sembra che i veri rischi della deflazione siano chiari. Credo che questo dipenda dal fatto che non si capisca che è una diminuzione continua dei prezzi (non un calo isolato) e che non ci si mette come tu hai giustamente fatto dal lato dell'imprenditore.

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  2. Se fosse come dicono questi geni, provando a rovesciare il ragionamento, allora quando c'è l'inflazione la gente dovrebbe correre appena può nei negozi e fare incetta di prosciutti, latte e mobili sapendo che tra un mese costeranno di più.

    L'inflazione in Eurozona c'è ancora per i servizi , nel senso che i servizi stanno comq aumentando di prezzo, anche se a rate sempre inferiori. C'è inflazione e inflazione, dipende cosa ci metti dentro. Sicuramente i lettori mp3 costano meno e anche fare il pieno, visto il crollo del petrolio.
    Dio mio le cazzate che sparano i giornali!

    Per capire come mai la deflazione è cattiva, e lo è per gli interessi reali da pagare sul debito pubblico, mi permetto di suggerire questo bell'articolo dell' Economist. Scusate se è in inglese, scordiamoci di avere buona informazione in italiano, ad eccezione di Goofynomics e di pochi altri blog.

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    1. Mi sembra che nel discorso dell'Economist manchi qualche pezzo, anche se è apprezzabile la critica a chi vede il problema delle deflazione solo nel differimento delle spese di consumo, così, in termini generici.

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  3. Necessitiamo davvero tutti quanti di auguri e lungimiranza, perché la macchina psicologica dell'emozionalità è stata oliata a dovere. Renzi e la Serracchiani, tra gli altri, si sono affrettati con solerzia e precisione svizzera a dichiarare che ci vorrà più Europa per poter vivere tranquilli (una semisfera trasparente simile a quella per coprire le vivande sui vassoi...) e gli effetti non si sono lasciati attendere; stasera, infatti, sceso a prendere una pizza da portare a casa, ho captato innanzi al televisore acceso nel piccolo locale ( sintonizzato sulle notizie da Parigi) le prime richieste di azioni risolutive e di teste che devono essere far rotolate, da parte dei presenti. Non esiste soltanto la fame fisica: la domanda di una certa vivanda è stata preparata, ed ora ci si appresta per servire i saporiti e reclamati piatti. Che Iddio, o chi per Lui, benedica Marco e tutti i nascituri, nonché i già nati, e ristabilisca il senno laddove oscenamente e oscuramente latiti; e – tanto per citare un islamico di fine ottocento, lo Shaykh sufi al-Darqawi – lo Stesso “maledica chi mente” e benedica gli uomini di buona volontà.

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  4. Provo a rispondere a naso.

    1. Non vanno e non vado a leggere, ma se per un po' si vede che molti prezzi scendono - e basta uscire a far la spesa o vedere qualche vetrina perché si medita un acquisto - si è portati a sperare che continuino a scendere e

    2. si rimanda l'acquisto di quel che si può rimandare, non il cibo - se non si è proprio malridotti -, ma, appunto, il tale maglione perché finora non si è andati in giro nudi e il tale frigo che, vecchi entrambi, ancora un po' vanno, anche considerato che di solito non si ha un solo maglione, e dunque non saranno tutti logori, e allora per lo sfizio rimando finché non diventa proprio necessità - finché tutti i maglioni non cadono a pezzi; l'unico frigo lo cambio solo quando proprio non va più o quando ripararlo, se si può, costerebbe troppo.

    Rimando rimando rimando ad oltranza, come non farei se non vedessi scendere alcun prezzo (evito il caso di chi non può comprare né oggi né mai) e così facendo un me moltiplicato per centinaia di migliaia di persone - o per qualche milione - ostacola vendite, rallenta produzione, peggiora la condizione di molti.
    Mi par più facile non rimandare la crociera, se posso permettermela già oggi, perché è così inusuale nella mia vita che voglio godermela ora, festeggio qualcosa, ho appena ricevuto del denaro in più (??? - per qualcuno può essere così...), seguo l'amato bene ecc ecc.
    E al rientro dalla crociera compro ancor meno, perché intanto i prezzi scendono, e mi sono già fatta un bel regalo e per il resto posso aspettare e poi...ma perché continuano a scendere e i negozi sono vuoti?
    Forse qualcosa non va - per gli acquisti non proprio necessari sarà meglio aspettare...

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  5. Evviva! Benvenuto Marco! Bravissima mamma! E complimenti anche al papà!

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  6. ci sarebbe anche il più grande scalatore della storia con questo nome..

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  7. Felicitazioni al prof. Santarelli e alla mamma del bambino.

    Complimenti vivissimi per la scelta del nome.

    Un fortissimo in bocca al lupo al bambino, col quale condivido il nome e condividevo anche il pregevole peso alla nascita e la descrizione della genitrice.

    Nonostante tutto la vita (come la carovana del prof) va avanti!

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  8. Stamane mi sono dilettato a "cazzeggiare" sul noto dibattito filosofico ed ho scoperto con mia somma soddisfazione che a pronunciare la ormai mitica frase "è strano come una discesa...." non sia stato Pippo, ma il suo clone dotato di super poteri.
    Auspico che la scoperta di questa nuova super paternità possa risultare scaramanticamente di buon auspicio alle sorti di questo sito, al neo-genitore e consorte, nonchè a noi stessi.

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  9. Auguri al piccolo nato: abbiamo quasi lo stesso nome. Cives Romani sumus!

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  10. Ma non mi dire.
    Ebbeh, se è in grado di riprodursi fisicamente sembrerebbe non essere un fantasma logico il Santarelli.
    Visto che il figlio maschio, con considerevole disprezzo del pericolo, ormai l'ha fatto, non mi resta che augurare ad entrambi, ovviamente, la miglior fortuna.

    https://www.youtube.com/watch?v=nrOiO5ekEv8

    carlo (quello del flauto)

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  11. Tante congratulazioni ai genitori ed un benvenuto al nuovo arrivato, spero che tra qualche giorno possa festeggiare anche io :-)

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  12. Un grande augurio e tanta felicità a tutti quelli in procinto di diventare genitori e ai piccoli neo(e futuri) nati.

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  13. Auguri al professor Santarelli, PhD ai bagni di Cattolica, e compagna.
    Si fece colazione insieme al Goofy2. C'era anche tua moglie l' imprenditore di sinistra (quello della lettera) e Gianni Colombo.

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