domenica 30 marzo 2014

Fig. 1, ovvero la ripresa

Rapidamente, dal lavoruccio che sto scrivendo. Ci dicono che la ripresa sia dietro l'angolo. Se guardiamo le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale riferite all'Eurozona ci rendiamo conto che l'Eurozona tornerà al livello di Pil in termini reali del 2008 solo nel 2015 (mentre gli Stati Uniti ci son tornati nel 2010, e il Giappone nel 2012). Ma se per invece per recupero intendiamo il ritorno sulla crescita tendenziale pre-crisi, allora occorreranno parecchi decenni.


In questo grafico vedete il reddito pro capite dell'Eurozona in dollari correnti a PPA (valori storici e valori previsti dal Fmi; attenzione perché non è il Pil in termini reali, quindi l'andamento non è direttamente rapportabile a quanto vi dicevo sopra), e vedete anche l'estrapolazione della tendenza storica calcolata coi dati dal 1993 al 2008. L'andamento nel campione 1993-2008 è abbastanza regolare (R2 pari a 0.989, per chi desidera i dettagli). Poi il double dip ci allontana in due mosse dalla tendenza sperimentata fino al 2008, e dieci anni dopo, nel 2018, secondo il Fmi, saremo ancora ben al disotto del valore di reddito che avremmo avuto continuando a crescere al tasso non sfolgorante al quale crescevamo prima della crisi (n.b.: stiamo sempre parlando di media dell'Eurozona).

Ci sarebbe molto da dire, sia metodologicamente, che politicamente. Purtroppo non ho tempo.


(...chi sa, sa anche che questo grafico ha qualcosa a che vedere con questo post...)

33 commenti:

  1. Per quanto riguarda gli Usa e il Giappone ho letto (certo scritti divulgativi) le varie mosse, le decisioni, le misure, le manovre che hanno fatto per uscire dalla crisi. (Galbraith, MMT, Bernanke, Yellen, Abenomics, svalutazione, ecc. anche epici, belli come racconti).

    Quello che non ho capito è cosa intendono fare l'Italia e l'Eurozona.

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  2. Non so nulla delle metodologie applicate per le previsioni FMI, ma sospetto che sovrapposto agli effetti della passeggiata possa esserci un whisful thinking bias a peggiorare le cose, insomma che l'ubriaco a passeggio venga preso sottobraccio.

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  3. Se ci vogliono almeno vent'anni per tornare ai livelli pre-2008, senza considerare che ci saranno comunque altri paesi che cresceranno quanto e più di noi (e crescita vuol dire anche maggiore o minore "visibilità" del sistema paese sui mercati internazionali), e senza neanche considerare il fatto che in vent'anni hanno trasformato l'opinione pubblica di un paese tutto sommato socialista quale il nostro in un'opinione pubblica così neoliberale da far impallidire quella cilena degli anni 80, mi dispiace ammetterlo ma Lorsignori "hanno vinto". Non foss'altro per il fatto che hanno COMPRATO TEMPO, perchè vent'anni sono tanti ed in vent'anni, sempre qualora riuscissimo a tornare a crescere, c'è tutto il tempo da parte loro per riorganizzarsi e tornare all'attacco. Ci hanno in definitiva fatti scendere sul Loro campo di battaglia, cioè ... "il lungo periodo". A questo punto, mi dispiace ammetterlo, l'opzione Stati Uniti d'Europa (qualora si impoverisse irrimediabilmente anche il nord e si soffocassero anche lì le forti resistenze popolari) sarebbe davvero l'unica soluzione possibile. "Ma a differenza di quegli altri Stati Uniti non abbiamo una lingua comune!" dice più o meno giustamente qualcuno. Non si vuole, ad es., l'inglese o il tedesco quale lingua comunitaria, non foss'altro per non dare la preminenza ad una componente etnico-linguistica su tutte le altre? Perfetto. Si punti sull'esperanto e fatevene una ragione chè è stato creato apposta!


    "Se Zoti vet e tha me gojë, Që kombe shuhen përmbi dhè, Po Shqipëria do të rrojë, Për të, për të luftojmë ne." ... Oh sure dear Albanians, Long Term rules!!!!

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    1. Mai vista una simile accozzaglia di farseschi non sequitur! Ma sei ortottero?

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    2. Tornare all'Esperanto! Una lingua che non vuole nessuno per una comunità che un neSSuno vuole...

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    3. Ovvero: vi hanno preso a calci nelle palle? Ormai non si può più tornare indietro, andate fino in fondo, fatevele tagliare!

      (Il mio modesto contributo al maschilismo che alberga tanto anche a sinistra...)

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    4. Beh, vedete, forse non tutti credete ciecamente nell'astrologia, ma ciò non toglie che (purtroppo) ci credano gli altri.
      Ovviamente nessuno ha replicato argomentando, perchè se avesse messo per iscritto il flash di considerazioni che gli passate per la testa ci sarebbero voluti 3 giorni, però temo che il pensiero di D'Alema & C.O. sia proprio quello esposto.

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  4. Voglio semplicemente sottolineare il fatto che le "elites" hanno di fronte a loro due opzioni: o mantenere un'unione europea sotto forma di stati indipendenti ma uniti da una moneta comune e quindi da un cambio fisso dove una o più nazioni centrali hanno la meglio sulle altre periferiche (opzione "Grante Cermania/Untermenschen") (e sappiamo bene come una "colonizzazione economica" alla lunga sfoci anche in una passiva "colonizzazione culturale" da parte del paese periferico - l'esperienza dei paesi arabi e subsahariani è alquanto indicativa al riguardo: stati insomma che, sebbene formalmente indipendenti, vengono artificiosamente tenuti in vita dal paese centrale perdendo ogni autonomia culturale, politica ed economica senza che questi vengano di contro pienamente integrati dal paese che li colonizza -), oppure effettivamente "integrare" più o meno forzatamente (opzione del più €uropa) tutti i paesi europei in un superstato federale europeo (magari unito da una lingua comune che sia la sintesi di tutte le precedenti lingue parlate) nel quale nessun paese abbia culturalmente e politicamente pretese di esclusività e superiorità nei confronti dell'altro sulla falsariga degli Stati Uniti d'America. Tutto ciò mentre le suddette elites hanno comprato tempo perchè in vent'anni, con un quadro economico così tanto frammentato e sempre più socialmente caotico, si ha tutto il tempo per "riformulare una nuova propaganda di regime" (così come è accaduto in Italia negli ultimi vent'anni) che metta nuovamente gli uni contro gli altri anche qualora la Goofynomics nel breve/medio periodo acquisisse preminenza sul mainstream. Quindi la mia "mezza" provocazione verteva sul fatto che tra lo scegliere un'unione di paesi indipendenti ma con insanabili differenze economiche e quindi con un perenne pericolo di colonizzazione del paese periferico da parte di quello centrale, ed un superstato europeo nato dalla distruzione di tutte le sue culture presistenti ma anche dalle sue inumane pretese di superiorità ("un mal comune mezzo gaudio" o "un muoia Sansone con tutti i filistei" a voi la scelta), con la morte nel cuore, se proprio sono costretto a scegliere, scelgo la seconda. In fondo, non è la storia a dimostrare che un'infinità di nazioni e civiltà sono morte a causa della colonizzazione da parte di altre?


    p.s. No. Comunque sia non sono ortottero. Al più anatroccolo pentito.

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    1. Grazie a Dio la propaganda tedesca renderebbe difficilmente digeribili ulteriori sacrifici al popolo tedesco (200 mil. annui son tanti, anche per loro, da far digerire). Grazie a Dio nessuno di questi grandi statisti europei ladri di polli (non x sminuire) è un Grande Statista Europeo! Grazie a Dio sono solo semplici uomini malvagi.
      Sto rileggendo con piacere la storia medievale-rinascimentale-prerisorgimentale italiana. Non abbiamo forse nel dna storico la difesa partigiana dello Stato-Nazione, ma sembrerebbe che all'essere stabilmente colonizzati abbiam posto nei secoli una fruttuosa resistenza!

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    2. Oibò, la tesi del male minore... ma le due strade dal nostro punto di vista sono invece equivalenti: ci accadranno cose molto brutte se ci lasceremo ingannare da questa falsa dicotomia — è la solita tecnica del poliziotto buono, poliziotto cattivo.

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  5. Appena finito confronto a sky tg24 dove ho trovato una signora dalle sembianze bellocce che usava financo alcune espressioni da lei spesso ripetute, accanto ad uno con la cravatta verde e ad un immancabile opinionista del sòle. Tema ritorno alla lira. Sono state messe in luce financo le ricadute in termini occupazionali e di domanda interna. Si è finalmente riproposta la nazionalizzazione degli istituti di credito e di linee di finanziamento agevolato per le aziende con debiti in valuta estera.
    La signora piacente era presentata come comitato euroexit.

    Mi informerò a riguardo, ma si avvicina il fatidico venerdì sera che in cui vedremo il bimbo minchia con gli occhi rossi e il cappello in mano, a salutare chi per un poco lo ha reso felice.

    E er nutella avanti nella difesa ad oltranza...

    Appena recupero mando link del glorioso dibattito.

    Speriamo che la signora non dimentichi di portare all'attenzione anche questioni riguardanti quote salari, indipendeze di banche italia.

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    1. La piacente signora in questione è l'avvocato Francesca Donato, presidente di Euroexit. Con questa qualifica è un po' che gira ospite dei talk show, diverrà una star.

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    2. La piacente signora è Francesca Donato che sta portando avanti una battaglia comune, l'uscita dall'euro. Ci mandiamo solo i soliti quattro gatti (scusi eh prof) professori Bagnai, Borghi, Rinaldi e Salvini o facciamo sembrare che sia una battaglia di popolo?!
      Ma volete vincere - questa prima grande battaglia - o solo essere dalla parte della ragione?

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    3. Lo dico sempre, anche l'occhio vuole la sua parte, visto che finora questo senso è stato un po' messo da parte da diagrammi e grafici

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    4. Rega', io non mi voglio candidare, ma qualcuno bisognerà pur mandarlo, no? Francesca è brava, ha ragione Chiara, il mio posto ora è nelle retrovie.

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    5. Ben lungi dal pensare questo. La sua intervista di ieri era perfetta, una goduria! Ma bisogna che si veda che siamo in tanti.

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    6. Lo dico io che il mio posto è qui.

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    7. Giovanna D'Arco disse:" Guidero' i miei uomini oltre quel muro e non mi voltero' a guardare se qualcuno mi segue o no"
      E così vinse.
      Mi sembra che lei abbia lo stesso temperamento!

      In ogni caso perdere qualche battaglia non significa aver perso la guerra.

      Io penso che vincere sarà obbligatorio.

      Buon lavoro, professore.
      Un bacio

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    8. E poi adoro il barbecue. Ricambio.

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    9. Io cerco di essere carina con te e tu mi parli di arrosti e di altre carni succulente? Guarda che i miei piaceri sono altri e poi basta, che tu devi lavorare
      e io poi stanotte non riesco a dormire.....


      "Afferrare i frutti della vita con saldi bianchi denti voraci"

      D'Annunzio
      e tu sai cosa intendeva....

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    10. Il Sommo che tanta arte ha ispirato...

      [Ma se voi mi provocate poi non potete venire a lamentarvi!]

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    11. A Corretto', sei 'na bbestia, e invece Marilena è tanto una cara persona... Non so quale sia la vostra media, ma la varianza è alta.

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  6. Prof, ma quanto acciderbolina sta scrivendo? Non riusciamo a starle dietro. Si prenda una pausa per leggersi questo:

    http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201403251228577699&chkAgenzie=TMFI

    Weidmann apre alla possibilita' di QE dopo la vittoria della Le Pen e la sue avances a AfD. Ora, Weidmann se non erro era tra quelli che vorrebbero salutare l'eurozona, tanto i crediti tedeschi verso i piigs sono quasi tutti rientrati e l'esposizione diminuita. Certo, magari manteniamo i crediti Target2 in euro per non farci mancare nulla (non trova incredibile quanto il programma AfD assomigli al Buba-pensiero?). Ecco, questa mossa di Weidmann mi coglie un po' spiazzato. Anche ammesso che sia solo un bluff, come probabilmente e', in vista delle europee, non sarebbe interesse di W. far saltare tutto il prima possibile? O sono io che non c'ho capito nulla? La seconda che ho detto o la risposta e' dentro di me ma e' comunque sbagliata?

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    1. Molto interessante ma ceteribus paribus è la solita aspirina.
      Il valore dell'euromarco è ormai troppo alto per il sud europa e troppo basso per la germania, che resta competitiva in assenza di investimenti avendo drogato il cambio ma non può vendere avendo dovuto imporre politiche deflative al suo mercato di sbocco naturale.
      Anche se la bce facesse come la fed e calmierasse il tasso di interesse sui titoli di debito mancherebbe l'elemento di stimolo, ossia gli investimenti "a debito" come ragliano gli eurolesi per discriminare un certo tipo di operazione per far ripartire l'economia.
      Senza autonoma leva monetaria, come decidi di finanziare le infrastrutture e un piano industriale degno di questo nome? è noto che i tedeschi considerino l'euromarco una loro moneta e come tale la gestiscano.
      Nota di colore a proposito di eurolesi: cominciano ad agitarsi di brutto, specie in televisione.
      Parlano di stampante e di soldi del monopoli per contrastare l'avanzata della Verità, il che vuol dire che hanno le stesse armi per combattere che un indigeno avrebbe per affrontare un marine dell'esercito americano.

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  7. Si realizzasse la previsione ancora ancora potrei farmene una ragione, ma il problema ulteriore é che questi non ne azzeccano una da anni e si rivelano sempre oltremodo ottimisti. Mi sa che di anni ne perdiamo molti di più con quest'andazzo.

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  8. Prof Quadrio Curzio a ballaro di un paio di settimane ha tirato fuori un luogocomunisno che non c'e' nel suo libro. Se vuole aggiornare e cioe' che la mancata crescita e' colpa nostra perche' non sappiamo spendere i fondi strutturali europei di 14 miliardi. Ma questa e' prevedibile una volta entrati nella logica dei lecca piedi del regime. Quello che mi ha buttato fuori di testa e sono ormai 2 settimane che non riesco piu' a riprendermi e' quando ha detto che i tassi d'interesse nei 2 anni prima dell'euro erano a 14%. Circa ora dovrei andarmi a rivedere la puntata. Ma la sostanza era che con l'euro abbiamo risparmiato una fortuna in tassi di interesse. Lei che e' il re dei grafici ne avrebbe uno sotto mano da smerdarlo un pochino? Grazie.

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    1. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/03/quelli-che-abbiamo-sprecato-dividendo-dell%E2%80%99euro/341311/
      Non c'è un grafico, ma penso che risponda ai tuoi problemi.

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    2. C'e' qualcosa che non mi torna. Prof. Bagnai in quell'articolo dice che non si poteva avere un tasso d'interesse cosi' elevato. Mentre prof. Curzio dice che a cavallo 1994 e 1995 i tassi dei titoli di stato decennali erano del 14% mentre ora con euro sono del 3.4%.

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    3. Per qualche mese, mentre Greenspan metteva uno stop al precedente QE per salvare le savings & loans in USA tutti i titoli obbligazionari decennali del mondo hanno preso una sberla colossale.
      Quindi i BTP al 14% per pochi mesi mentre il decennale USA scendeva di prezzo tra il 20 e il 30% e il fondi USA vendevano tutto quello che respirava magari non è correttissima come affermazione per dimostrare le tue tesi del ciufolo.
      http://www.repubblica.it/economia/finanza-personale/2013/03/11/news/i_gestori_usa_si_preparano_all_aumento_dei_tassi_di_interesse-54335516/

      http://en.wikipedia.org/wiki/Savings_and_loan_crisis

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  9. vorrei anch'io leggere Keynes, quindi vorrei sapere quale mi consigliate.
    Non mi interessa solo la traduzione, mi interessa il commento

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  10. Non è più il momento di guardare alle statisitche.

    E questo perchè la storia recente ci dice che le peggiori pocate in termini di sconvolgimento istituzionale sono sempre state mascherate da finanziamenti esteri e credito facile (ovviamente temporanei).

    E' quello che credo/ temp succederà anche nell'immediato

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