lunedì 5 giugno 2023

PNRR: un confronto internazionale

(...oggi festa dell'Arma dei Carabinieri a Chieti Scalo, con la presenza di tutte le autorità locali - prefetto, questore, comandante della finanza, e naturalmente l'onoré, quello senza "h", cioè io - poi un rapido giro nella Marrucina, pranzo con un consigliere regionale, più tardi segreteria politica regionale all'Aquila, poi Roma...)

Negli ultimi due post ci siamo indignati, ma anche divertiti, nel riferire le imprese di una stampa che invece di riferire notizie che non capisce inventa le notizie che vuol far capire. C'è la vicenda, tutta da approfondire, del Metropol, che per come si presenta potrebbe essere di una gravità inaudita, da Repubblica sudamericana (aprendo scenari inquietanti sul metodo "europeista" di gestione del consenso). Ci sono le esternazioni incoerenti di certe persone che tratteggiano un quadro schizofrenicamente oscillante fra tinte luciferine ("i nuovi potenti nell'ombra") e toni da commedia all'italiana ("l'onorevole sgomita"), sperando che, nel delineare uno spettro così ampio, qualcosa di quello che dicono possa avvicinarsi alla verità (allontanandosi dalle conseguenze di una non verità...).

Torno sulla considerazione di metodo fatta a "Un giorno da pecora": con il mio ingresso nella casta (politica), i giornalisti sono diventati per me delle vacche (sacre). Non mi è consentito toccarli nemmeno con un argomento, figuriamoci con una critica, o con un minimo di sarcasmo! Quindi, non aspettatevi questo da me! Tuttavia, per quanto possiamo inchinarci al tabù che impone ai rappresentanti del popolo una posizione di subalternità rispetto alla stampa indipendente e sovrana, alla stampa che dispensa sentenze e rovina vite senza rendere conto a nessuno, nessuno avrà nulla da dire (speriamo) se, da politici, diamo qualche notizia, esercitando un minimo di supplenza rispetto a questa stampa impegnata a far politica.

Torno su un altro tema qui più volte proposto alla vostra attenzione, quello della verità. I giornalisti la sanno, quindi, se vi occorre, chiedetela a loro. Sanno, naturalmente, quella del giorno. Le nostre riflessioni qui hanno un respiro più ampio: ci interessa il metodo più del merito, la prospettiva più della contingenza, il futuro più dell'attualità. Ci siamo quindi da tempo dati un metodo per individuare non tanto le verità resistenti all'usura del tempo, quanto le menzogne palesi, e più in generale gli atteggiamenti intellettualmente truffaldini, e il metodo è semplice: la verifica della coerenza interna.

Vi faccio un esempio concreto, non la tiro tanto in lungo. L'argomentone a favore del MES è che dobbiamo approvare la ratifica perché tutti gli altri lo hanno fatto. Il confronto internazionale diventa una sorta di norma coercitivi e sopraordinata rispetto al libero convincimento di un Parlamento che riflette (se questo interessa) la volontà di un popolo sovrano. Ma... se è così importante vedere quello che fanno gli altri... perché non lo facciamo anche quando si parla di PNRR?

Semplice: perché farlo sgretolerebbe la narrazione subalterna e nemica del Paese messa su dalla sinistra e dalla sua stampa truffaldina, una narrazione la cui unica funzione è quella di mettere in difficoltà il Paese per mettere in difficoltà il Governo, raccontando come eccezionali delle dinamiche che sono assolutamente normali, data la totale irrazionalità del PNRR (che non dipende da chi lo ha accettato ma da chi lo ha proposto).

Per esempio, si sostiene che il nostro Governo sia in drammatico ritardo.

Questo è lo stato di avanzamento del PNRR in generale (cioè la percentuale di milestone e target realizzati sul totale di quelli proposti a livello europeo):


(fonte).

Visto che, a sentire gli amici dei massoni e dei servizi deviati, il nostro Paese sarebbe indietro, ci si aspetterebbe che lo "spicchio" arancione dei progetti portati a termine (fulfiled) in Italia sia inferiore, giusto? E infatti:


...e infatti no: l'Italia ha una percentuale di progetti (riforme o investimenti) realizzati superiore alla media europea. Ma se l'Italia sta sopra la media, visto che non siamo cretini come un europeista (quella strana bestia per cui tutti possono e quindi devono stare sopra la media!), ne dedurremo che qualcuno sta sotto la media, cioè ha una percentuale di progetti realizzati più bassa! E infatti:



...e infatti sì! Ad esempio, Germania, Olanda e Irlanda non ne hanno realizzato nemmeno uno dei loro milestones e targets!

Voi direte: "Beh, però non sappiamo quale sia il profilo temporale del loro NRRP (sarebbe il PNNR in inglese)!" Ma non è mica un segreto! Se invece di andar dietro ai rubli gli operatori informativi andassero in giro non dico per l'Europa (non chiedo tanto), ma per i siti europei, saprebbero, ad esempio, che la Germania per il 2022 si era posta almeno un obiettivo ambizioso (ambiffiofo, per gli iscritti ad altro partito):


(fonte).

Quindi i casi sono due: o i siti di quell'organizzazione così limpida e trasparente che è l'UE non sono all'altezza degli standard di moralità che storicamente caratterizzano quell'ambiente, e quindi danneggiano l'immagine della Germania non riportando correttamente i suoi brillanti successi, oppure questi successi non ci sono stati, e la pecora nera non siamo noi.

Uno potrebbe dire: "No: i casi sono tre, perché può anche darsi che la Germania non abbia raggiunto l'obiettivo previsto per il 2022, ma che questo non debba essere necessariamente considerato come un fallimento del piano, perché potrebbero semplicemente aver modificato il piano per adattarlo alle circostanze!" E infatti:


...e infatti sì: siccome non ce la faceva a star dietro ai propri piani, nel settembre 2022 la Germania ha sottoposto alla Commissione una modifica:


argomentando che c'erano stati ritardi "di natura eccezionale" (qui). Beh, si sa, in Germania c'è stata una pandemia e una crisi energetica, mica come da noi! Quindi è normale che lì un Governo presenti un piano che si adatta alla circostanze eccezionale e impreviste senza che una torma di mazzettari corrotti, con le valigie gonfie di contanti, prorompa in querimonie a reti unificate accusandolo di compromettere "le generazioni future" rinunciando alle "ingenti risorse del PNRR".

Beh, a dire il vero non solo lì... Solo nelle ultime due settimane, guardate un po' che è successo?


Danimarca, Portogallo e Irlanda hanno presentato proposte di modifica, come è normale che sia: perché anche lì c'è stata una pandemia e anche lì una crisi energetica.

Da noi la pandemia c'era solo quando serviva a incatenarci in casa o al debito del PNRR: ora ce ne siamo dimenticate le conseguenze, fra cui la crisi energetica e la necessità di dover rivedere il PNRR come hanno fatto pressoché tutti i Paesi europei.

Ma noi non possiamo, perché altrimenti la Madonnina di Bruxelles piange (o così ci viene riferito).

Ecco: se non volete parlarci del Metropol, che pure dovreste conoscere bene, meglio di quanto supponessimo, cari operatori informativi, vi fornisco io un diversivo: parlateci di come viene gestito e raccontato il PNRR negli altri Paesi europei! Se devono essere la nostra bussola sul MES, usiamoli come bussola anche per il PNRR. Sarà così più chiara per tutti la direzione verso cui stiamo andando...

18 commenti:

  1. "(sarebbe il PNNR in inglese)": questa è voluta, vero onorevole? Per vedere se siamo attenti o se stiamo leggendo "giornali tipo Lando" (cit. Elio & Le storie tese)...

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  2. Peccato purtroppo che la comprendono ancora un numero limitato di persone...

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  3. oltre a "le generazioni future" e "le ingenti risorse" come temi cari ai tantopeggiotantomeglisti, attualmente ci sono anche la "deriva autoritaria" (visto che "il fascismo" non funziona più tranne che per la murgia e saviano) e...udite udite....c'è anche che il ricorso alla decretazione d'urgenza è ANTIDEMOCRATICO e ANTICOSTITUZIONALE! Chi lo dice? Lo dice Zagrebel sky, uno di primo pelo che si è svegliato oggi che GOVERNANO "LE DESTRE"!

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    1. Ah, non perdere di vista gli eventi! Come sò sti eventi? Estremi!

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    2. eccerto! affiancato sempre più spesso dai semprepiùspessisti che in quanto tali sostengono con l'impeto dei collaboratori di giustizia di terza mano lo spessismo spicciolo privo di spessore e che sembrano in possesso di dati che lo stesso Prodi s'inchina al loro passaggio (ovviamente il fratello, non quello che quando parla e lo vedi in tv c'è da grattarsi i maroni....)...gente inutile sebbene per certi versi esornativa (un po come i giornalisti con le adidas azzurre a bande bianche di finto camoscio attualmente di un trendyyyy.....)

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  4. Mi devo esser perso qualcosa: ma il PNRR non è quel prestito a strozzo che se lo prendi poi non ne esci più con le tue gambe perchè dai il messaggio ai mercati che sei un paese che non ha accesso ai suddetti mercati per finanziarsi etc. etc. (fiato), e adesso viene fuori che siamo quelli che c'hanno già il cappio al livello del naso? E di questo dovremmo pure vantarci?
    Quindi il PNRR non è più brutto e cattivo? Irrazionale forse ma buono e bello?

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    1. Con tutto il rispetto: se uno ha la capacità di astrazione di uno scarabeo, può andare a rotolare la sua pallina altrove. Di che cosa sia il PNRR abbiamo parlato per anni, chi non lo ha ancora capito è un giornalista!

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    2. Non ha capito lei il sarcasmo nella mia domanda. Cosa sia il PNRR lo so bene, la seguo dal 2011 (ma non la amo). Sapere che siamo i più bravi nell'infilarci il collo, dopo qualche anno di governi "sovranisti" che avrebbero dovuto impedirci di farlo, è ciò che mi ha suscitato il sarcasmo della mia domanda, ma sicuramente mi sono perso qualche pezzo per strada. Auspico che in questo campo si possa diventare meno bravi.

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    3. Ah, capisco! Tu pensi che ci sia qualcosa che io non capisco! Quindi non sei lo scarabeo... Senti, Gabriele: vai da Gitro, da Enzo, da chi ti pare. Qui il livello si è alzato ed è per questo che siamo rimasti in pochi. L'intenzione della tua domanda mi era perfettamente chiara. Spero che ora ti sia chiaro il mio disprezzo per chi, come te, essendo qui da un po', accecato da grillismo e coloncardia non ha capito con chi ha a che fare. Ora lo hai capito?

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    4. Comunque se mi posso permettere un piccolo piccolo piccolo pizzicottino un errore lo ha fatto. l'Italia con una maggioranza di cittadini con il sangue giallo e pentastellato non può farcela😅

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  5. Mal comune mezzo gaudio.
    Sul PNRR al punto elettrolizzatori (ho fatto un commento precedente in risposta ad un collega commentatore)
    si è tenuto il convegno :
    https://hydronews.it/costi-dellidrogeno-green-confindustria-conti-reali-alla-mano-conferma-che-il-settore-non-partira-senza-un-sostegno-agli-opex/
    Cosa che riproduce esattamente il mio ragionamento (il primo QED del commentatore non professionista) .
    Leggendo quanto sostenuto dagli intervenuti, i signori Andrea Pisano, Responsabile Iniziative Idrogeno Eni, e Giulia Maiolo, Iniziative Idrogeno Eni, hanno detto che un "elettrolizzatore da 20 MW alimentato con un impianto fotovoltaico da 60 MW. Per quanto l’elettrolizzatore lavora 3.300 ore all’anno consentendo di produrre 1.100 tonnellate di idrogeno verde..." .
    365 giorni * 24 ore/giorno = 8.760 ore in un anno , pertanto l'elettrolizzatore lavora solo nelle ore diurne, il che è logico essendo accoppiato ad un fotovoltaico dedicato , parlare di 5000 ore non si fa se non con accumulatori (litio o grafene ) non commento questa area per non appesantire .
    In un litro di acqua (che pesa un kg) ci sono 110 grammi di idrogeno e (ovviamente) 890 grammi di ossigeno , pertanto ogni grammo di idrogeno produce anche 8,09 grammi di ossigeno .
    In una tonnellata ci sono 1000 kg.
    Poi vi può essere una ambiguità: io intendo (come normalmente si intende) che i 20MW sono 20Mwh
    Se lavora 3300 ore per produrre 1100000 kg produce 333,33 kg di idrogeno all'ora con un consumo di 20 MW nell'ora di produzione .
    20Mw corrispondono a 20 milioni di watt da cui i watt utilizzati per kg di idrogeno prodotto sono 60000,6. Arrotondiamo a 60 e mettiamo in kw per maneggiare le misure.
    Pertanto per fare 1kg di idrogeno si consumano 60kw di energia elettrica da fotovoltaico e si producono anche 8,9 kg di ossigeno e si consumano 10 litri di acqua (preventivamente distillata ) .
    Il consumo di acqua è pertanto la misura fisica del processo : 10 litri di acqua vengono scissi in una ora con l'impianto usando 60kw .
    Adesso domandiamoci che fine fa l'ossigeno .
    Nelle applicazioni per la produzione di calore può essere immesso nel circuito ed utilizzato come comburente .
    Ma allora non serve produrre idrogeno ma OSSIDROGENO (grande risparmio nel macchinario) .
    Cioè non servono elettrolizzatori con membrana di separazione ma quelli semplici che producono gas uniti.
    Le macchine commerciali di potenza 30Kw scindono 3 litri ora e costano circa 30.000 euro l'una .
    Infatti il costo commerciale degli elettrolizzatori per ossidrogeno è di 1000 euro a kw (i cinesi costano la metà ma non durano , il prodotto italiano è fra i migliori del mondo ) .
    Nel 2008-2015 ho fatto impianti con applicazioni reali in aziende energivore (Ceramica, colorazione tessuti , produzione vernici ) immettendo ossidrogeno nei bruciatori di metano .
    Il risparmio di metano a parità di resa termica era del 40% .
    Tutte le aziende hanno dovuto interrompere le installazioni a causa di problemi normativi in quanto immettere ossidrogeno in un ugello per gas metano con le norme ATEX non si riesce a fare .
    Si noti che nelle sperimentazioni fatte l'energia elettrica era presa da enel a costo industriale così come il metano da SNAM a costo industriale .
    Invece di spendere soldi producendo idrogeno per poi farlo bruciare con l'ossigeno dell'aria (che è il 20% , diminuendo la velocità di fiamma ) , per ottemperare a norme superate data la tecnologia di oggi , perché non si variano le norme e si consente alle aziende di farsi il loro ossidrogeno e miscelarlo liberamente con il metano ?
    segue

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  6. La azienda Hera di Bologna ha avuto in prova un generatore di idrogeno a mezzo reattore chimico nel 2013 , ci dissero che non interessava perché l'idrogeno era puro solo al 98% .
    Veda un pò lei se queste informazioni le attivano qualche idea.
    Le domande da fare ai signori sopra citati sono :
    -ma l'ossigeno dove va a finire ?
    -non è che mi fate pagare il conto di gas separati (con membrana) ed invece mandate a bruciare gas uniti (senza membrana) ?
    -non è che poi pantalone deve pagare la differenza (opex) cioè i costi operativi che ci sono fra un idrogeno che mi dite costare 10 contro il prezzo di mercato di 3 perché conteggiate idrogeno ma producete ed immettete negli impianti ossidrogeno ?
    Sempre my 2 cent.

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  7. " ...e chi non l'ha ancora capito è un giornalista".

    Il professore che si senta chiamato a fare il consigliere dei giovani, e goda della loro fiducia, dovrà porsi di fronte a essi in un rapporto personale da uomo a uomo. E se si sente chiamato a intervenire nelle lotte tra le intuizioni del mondo e tra le opinioni di partito, dovrà farlo al di fuori, sul mercato della vita; nella stampa, nelle assemblee, nei circoli, dove gli pare.

    Max Weber, Il lavoro intellettuale come professione, pp. 38-39.

    Vorrei ringraziare tutti noi #goofynomics.
    Un pensiero speciale vola a @Scherpa.

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  8. vorrei intervenire ancora e questa volta in forma più generale: ma...possibile che nessuno si sia posto il problema di questo IV Reich? O forse meglio: di certo se ne sono accorti in parecchi ma...possibile che questi riciccino propotentemente dopo la botta su 'a capa energetica e scassino i maroni a tutti con il loro sistema di vassallaggio, mò che le cose vanno un po meglio sotto il profilo energetico?

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  9. L'insistenza per la ratifica del MES da parte dei traditori della patria ha qualche cosa di patetico. Eh sì, traditori della patria, chiamiamoli col nome che storicamente hanno conquistato. Non so se in questo c'è una strategia contro gli oppositori politici, perché loro sono sempre dalla parte dei Trattati ineguali, è un impulso più forte di sé stessi. È qualcosa che entra per natura nel loro “spirito”, senza neanche il bisogno della pressione navale, con tanto di voluminosi cannoni, da parte di un ammiraglio Perry di passaggio. Il famoso Perry ammiraglio americano benemerito, che, con la massima generosità e altruismo, forzò la libertà di commercio all'interno di un paese che di tutto quel ben di dio non ne voleva proprio sapere. E lui lo faceva per il loro bene, naturalmente, lui e tutti i suoi mandanti, animati da cotanta sollecitudine. Si pensi se si fosse chiamato “Ammiraglio Perno”, come il tutto sarebbe stato più calzante; ma, evidentemente, non era ancora arrivato il tempo dei sommergibilisti, con tutte le loro usanze audaci. Ma comunque, sommergibilisti o non sommergibilisti, i traditori della patria si sentono il fiato sul collo; hanno le ore contate, e per scelta strutturale non hanno neanche santi a cui votarsi; ecco perché, tutto sommato, infine sono un poco patetici.

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  10. Condivido le tue conclusioni Matteo, tranne "hanno le ore contate".
    Proverò, amico, a parole mie, senza appellarmi ai Santi, a illustrare il motivo.

    Siamo d'accordo che siamo di fronte a un delirio collettivo (follia), come ne usciamo?
    Con deliri individuali? Con le ragioni dell' economia? O con dei leader? Non basta.

    Cosa serve? Servono dei veri partiti politici (come strumenti di mediazione culturale) e questa è solo una condizione necessaria.
    Ad oggi, questi partiti non ci sono.
    Servirebbe una autoanalisi sulla fenomenologia del narcisismo (Mauro Scardovelli ad esempio è un pragmatico autore).
    Il partito offriva spazi di incontro, confronto reale, tra donne e uomini, ma sono scomparsi, per le cause che sappiamo.
    Servirebbe interesse verso la "questione psichiatrica"... ma non mi voglio dilungare: anch'io, sono confuso.

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  11. Per Matteo ed Erik. Il fenomeno è generale e colpisce tutto il mondo occidentale in particolare , ma anche PCC e Russia non sono esenti al fenomeno . Negli USA incontriamo nomine apicali (banca SVB e Budweiser per es.) basate sulla appartenenza LGBTQ+ , sindaci che rovinano città bellissime (San Francisco) e meno belle (Los Angeles) solo per seguire politiche woke . In Italia ho avuto a che fare con valutatori di Invitalia che non conoscevano la formula dell'acqua .
    La mia ipotesi è che tutta la P.A. abbia raggiunto il punto di non ritorno secondo il "PRINCIPIO DI PETER" e che data la tecnologia le persone che vivono di "intermediazione statale" superino le persone direttamente produttive e pertanto con conoscenza di come funzionano le cose .
    Tali persone eleggono simili (es.: baristi/e) a livelli tali da poter combinare disastri (es.: AOC o altri bibitari in generale )
    Nessuno ha realmente interesse a fare qualcosa per diminuire l'intermediazione delle strutture pubbliche o para pubbliche che vengono infiltrate dal potere finanziario (es.: procuratori in USA finanziati da Soros ) .
    Il crollo avverrà per insostenibilità economica , come ai tempi di Jacques Necker .
    Non si può essere stupidi e ricchi per più di una generazione .
    Fox che licenzia Tucker Carlson è la prova che il sistema è in mano a incapaci , privi di scrupoli e privi di cultura che ci stanno suicidando per non rinunciare alle brioches, convinti di avere il diritto di farlo.
    Ma parlare per spiegare è sostanzialmente inutile in quanto argomenti come "il vaccino" sono transitati dall'area della scienza (dibattito) a quella della religione (fede) .
    E concludo con una domanda: quando dai computer regionali renderanno pubbliche le transazioni delle ricette e delle SDO rese anonime (è nella facoltà giuridica del presidente della regione) in modo che chiunque possa valutare i costi/benefici della vaccinazione di massa confrontando l'assorbimento di farmaci e prestazioni fra vax/novax , contribuendo alla comprensione scientifica del fenomeno ?

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