mercoledì 18 gennaio 2023

L'agenda, ovvero la durezza del vivere

 (...l'agenda quella vera, non quella metaforica, che non c'è semplicemente perché con voi non serve...)

(...l'agenda di oggi:


termina alle 23 ma quello che c'è dopo le 20 non vi interessa, salvo questo:


mentre il resto rientra nel lecito ambito di azione dei fatti miei...).


Oggi ero a pranzo con un collega di sinistra, che nella precedente legislatura avevo audito in qualità di tecnico (lui), e che in questa è salito a bordo. Gli ho ricordato brevemente l'episodio, chiedendogli come si trovasse. Mentre si accingeva a rispondere, la cameriera interviene, chiedendomi se desiderassi pagare, e io: "Ma prima facciamo ordinare agli onorevoli colleghi: io ho Commissione ma solo fra dieci minuti...". E gli onorevoli colleghi ordinano. Dopo di che, l'ex audito, ed oggi audiente (aures habent et non audient), mi fa, in un accesso di sincerità molto consono alla sua specifica professionalità risalente, ma altrettanto involontariamente comico: "Eh, certo, qui si fa una vita veramente frenetica, l'impegno è costante, un impegno di studio, di presenza, di dialogo, e fatto in tempi sempre risicati, senza possibilità di approfondire... La gente dovrebbe sapere che qua dentro si lavora, gli andrebbe raccontato!"

E io silente e compunto annuivo.

Poi fra l'una e l'altra di quelle commissioni, mentre facevo una rampa di scale, sorpasso una collega a 5 Stelle avviata come me verso l'aula. La collega mi saluta e fa: "Certo che qui non si sta mai un attimo fermi!" E io: "Meglio, almeno facciamo i 10.000 passi prescritti dalla scienza!" E lei: "Sì, ma la gente non sa quanto si lavora qui dentro!" E io: "Un motivo ci sarà...".

E tiro dritto.

Quanti giornalisti, quanti grillini (insiemi a intersezione non nulla), hanno raccontato che questo era un covo di fannulloni! Poi, però, una volta a bordo, sono stati riavvicinati alla durezza del vivere. Così si osserva in loro il contrappasso: hanno diffuso, screditando le istituzioni, l'idea che i cittadini avrebbero avuto una rappresentanza più forte indebolendo i loro rappresentanti, e ora li vedi dibattersi nell'irrilevanza quando vogliono portare a casa qualche risultato.

Ma un discorso di onestà e di verità sulla politica, quello, non lo fa nessuno, perché un politico che vuole fare carriera non ha alcun incentivo a raccontare la politica, esattamente come un economista che vuole fare carriera non ha alcun incentivo a impegnarsi in un progetto di divulgazione.

Poi ci sono le eccezioni: io ho fatto carriera politica (non volendola fare) divulgando economia, e qui vi sto raccontando in dettaglio la politica nella sua concretezza, nella dinamica dei processi formalizzati dal regolamento e di quelli informali (nella misura in cui si possono raccontare senza infrangere i doveri di riservatezza), nella difficoltà dell'apertura alle ragioni dell'altro e della ricerca di una mediazione: insomma, in quello che voi sapete benissimo fare, ma che per qualche strano motivo non riuscite a riconoscere appena qualcuno raglia #aaaaabolidiga!!1!1!

Una sola voce contro il raglio dei grillini sanculotti e il gloglottio dei grillini in grisaglia.

Beata solitudo, sola beatitudo.

(...e ora vi lascio: continuo a non far niente, ma con signorilità. Voi fate i bravi!...)

23 commenti:

  1. Io ho ripreso fiducia e passione per quel che è della Politica, seguendo lei e il Senatore Borghi. Sicuramente per quanto mi riguarda divulgazione ne avete fatta in questi ultimi anni e ora è molto più chiaro, quale peso portiate e quanto facciate.

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  2. 🤷 nel mio piccolo ho votato e fatto propaganda contro il taglio dei Parlamentari. Ma sul web incontravo solo amici oltre il PD e pochi altri 😪

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  3. Come direbbe Charlie Munger parlando di incentivi:

    “Show me the incentive and I will show you the outcome.”

    e ancora:

    "You do not want to be in a perverse incentive system that’s causing you to behave more and more foolishly or worse and worse — incentives are too powerful a control over human cognition or human behavior."

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  4. 9.30 -16.00 con sovrapposizioni (ubiquità) e rush finale di 4 ore. Orario di un qualsiasi altro lavoratore che a fine giornata ha una riunione condominiale. Fermi restanti gli esigui (a mio modesto avviso) stipendi dei politici a fronte delle Loro responsabilità, ritengo che forse vada affrontato, una volte per tutte, il concetto di salario massimo (e non minimo). Mi riferisco, ovviamente, a chi percepisce anche un milione e più annuo -lordo o netto che sia-... la giornata sempre di 8...12...14 ore lavorative è fatta!
    p.s. a me il libero mercato non piace e lo dico senza invidia (acrimònia, astio, bile, livore, malanimo, malevolenza, rabbia, risentimento, stizza), ne accredine ( acerbità, acidità, asperità, asprezza) ma solo per interesse sociale (per quello che può servire!?).
    Purtroppo l'uomo non vuole stare bene vuole stare meglio (cit.)

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    1. Sui salari "massimi" sinceramente non sono d'accordo. Bisognerebbe che la gente sapesse quanto sono e chi li percepisce (governatori di banche centrali, AD di partecipate, ecc.), in modo da consentire una minima valutazione informata di quali siano gli standard di mercato in termini di remunerazioni e di risultati. Ma il tetto a 240.000 deciso da Renzi è una grillinata idiota che crea molti più problemi di quanti non ne risolva, perché la qualità, se la si vuole, la si paga, e non è certo chi, come gli escrementi ortotteri, passa la vita a denigrare lo Stato che può poi chiedere a dei professionisti di sacrificarsi gratis per lo Stato!

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    2. Sono d’accordissimo sul fatto che qualsiasi “tetto forzato” sia una “grillinata pazzesca”. Un po’ come chiedere di ottenere il comunismo con la forza...
      Nella mia osservazione, forse infelice, con la frase “ritengo vada affrontato il concetto di salario massimo” non intendevo che lo si dovesse fare politicamente.
      Semplicemente penso, forse ingenuamente, che chiunque lavori alacremente, con passione, ma anche solo che ci provi, nei limiti delle sue competenze o capacità, abbia diritto ad un salario dignitoso. Magari con più tempo libero così da potersi occupare anche dei meno fortunati, con indubbia miglioria sociale.
      D’altra parte, non mi riferivo solo al salario dei dipendenti dello Stato ma in generale a tutte le retribuzioni, anche a quelle dei liberi professionisti (artigiani, calciatori, notai, avvocati, ingegneri architetti, calzolai, agricoltori... ecc.) ovvero a qualunque reddito superiore di tantissimo a quello dell’ultimo cittadino appartenente a questo Stato, il quale, ricordiamo, ha il sacrosanto diritto di vivere dignitosamente.
      Ecco... il politico in grado di sapere quanto sono i salari (remunerazioni/retribuzioni/stipendi/mercédi), chi li percepisce e capace di una minima valutazione informata... ma sopratutto che sappia stabilire quanto è “il tantissimo” di cui sopra sì da tassarlo adeguatamente (senza forzatura in quanto atto MORALE EQUO-SOLIDALE dello STATO), ecco quello è il mio POLITICO di riferimento!
      So per certo che in parlamento ci vorrebbero 100 Bagnai, 100 Caracciolo, 100 Borghi, 100 Giacché, 100 Rinaldi e 100 Zanni...gli altri 6 non li possiamo sostituire.
      Con immensa stima silente e riconoscenza.

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  5. Purtroppo la durezza del vivere ha avuto la propria quota parte nell'esito referendario del settembre 2020. Difficilmente l'operaiato cerca di esprimere una propria personalità, diversificando l'orizzonte mentale rispetto al consesso sociale di appartenenza (branco). Arrivato a casa (loculo?) si piazza davanti al "baucometro" (neologismo derivante da un fonema dialettale veneto). E fine della storia. Rimangono quei 25 lettori del blogbagnaiato. Ma questa è la tragedia numerica.

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    1. Ce ne dovremo fare una ragione. Anzi: ve ne dovrete fare una ragione, perché io me la sono già fatta.

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  6. La famigerata kasta che guadagna milamilamila euro senza fare GNente!
    Mamma che vitaccia che fate!
    Se dovessi rinunciare ad una delle risorse che ritengo per me più importanti, il tempo libero, fosse anche per 20.000 euro al mese, sarebbe una tragedia.
    Sono molto contento di aver "delegato" tramite il voto persone come te e Claudio a svolgere questo arduo compito.

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  7. Comunque anche fuori non e' che ci giriamo i pollici...posso dirlo?...lo dico, e per moooolto meno. Ma io lo so che lo sai. Ciaone! ti aspetto in primavera per gita sul Po.

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    1. Speravo che almeno tu fossi sufficientemente intelligente (e ti assicuro che sarebbe bastato molto poco) da capire che chi si lamenta di una simile agenda non sono certo io, che da docente universitario e blogger lavoravo molto più di adesso e non ragliavo stronzate sui "politici nullafacenti", ma tutti quegli escrementi ortotteri di varia provenienza professionale (giornalisti, magistrati, disoccupati...) che prima di diventare parlamentari lavoravano molto meno che da parlamentari (e infatti ora che sono parlamentari si lamentano), ma ragliavano stronzate sui "politici nullafacenti". Io ho sempre lavorato h24 7/7, quindi questo ritmo lo reggo. Loro no. Io non denigravo gli altri. Loro sì. Tu non hai capito questo: problema tuo. Siete tutti ortotteri: problema vostro.

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    2. NOI siamo sull'orlo del baratro....forse e' questo che va capito.

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    3. Ma certo, va capito... Li politichi nun capischeno, castacriccacoruzzione, aggente soffre e li politichi magneno... Senti, Giuseppe, ma dove cazzo credi di essere? Forse ti serve un ripassino. Sei nel blog di uno che ha previsto nel 2011 quello che è successo nel 2012 e che Giavazzi ha ammesso nel 2015. Sei nel blog di uno che vi ha messo in guardia contro i 5 Stelle nel 2012 e che ha previsto nel 2016 che si sarebbero alleati col PD perché erano una forza di conservazione, mettendoci sotto memorandum (hai presente il Governo conte-bis e il PNRR). Sei nel blog di uno che ha dedicato ogni momento della sua vita a salvarvi dal vostro destino, perché lo vedeva arrivare mentre voi pettinavate le bambole.

      Sai che c'è?

      Ho sbagliato!

      Dal letame può nascere un fiore, ma non è poi così frequente più spesso nascono grillini. La mia filosofia politica, l'appostismo, si arricchisce di una nuova sfumatura: io questo mondo non lo volevo, non sono al mio posto qui, e quindi è giusto che cerchi di proteggermi da una cosa che non ho mai voluto e di cui ho sempre denunciato i rischi e l'irrazionalità. Chi invece questo mondo lo voleva è giusto che se lo goda: nessuno può essere salvato da se stesso, non solo perché è impossibile, ma perché è eticamente ingiusto.

      Quindi, buon volo in fondo al baratro. Nel viaggio, rileggiti un po' del blog e vedi se ti serve a non farti troppo male atterrando.

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    4. Ah, dimenticavo: con immutata stima (va da sé).

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    5. La stima e' mia per te che mi hai aperto gli occhi, e la mia e' senza ironia, poi il PD in vita mia non lo ho mai votato, i 5s una volta prima di conoscerti....se poi non afferro tutto quello che scrivi e le sfumature, chiedo venia ho solo la terza media. Con immutato affetto, un abbraccio.

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  8. D’accordo cenare alle 23:00, ma senza pranzo non potrei vivere.

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    1. Il pranzo è molto sopravvalutato. Basta mangiarsi un pezzettino di fegato, che è proteico e quindi non induce sonnolenza post-prandiale...

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  9. Altro che metalmeccanici e rider, questa si che è fatica!

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    1. Potevi dire "non ho capito niente!" e avresti fatto più bella figura. Qui il punto è che sono i grillini che ti rappresentano, caro signor Livore con la bavetta alla bocca, a lamentarsi di lavorare troppo. Non io, che ho sempre lavorato con questa intensità (e non mi sono mai lamentato, né ho denigrato gli altri).

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  10. Constato una notevole, ma non sorprendente, abbondanza di escrementi ortotteri fra i commenti. Il Paese, a mio avviso, è perduto, o, per la precisione, non potrà trovare nel "popolo" le energie necessarie alla propria rinascita, dal momento che il sullodato popolo è stato convinto che evirandosi (con vari tagli) sarebbe stato più fecondo di risultati. Questo però non è un buon motivo per non combattere.

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  11. Siamo ancora a questo punto?
    Ussignur...

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  12. Di poco, ma son più vecchio di te però spero di godermi il finale. Credo che arrivi presto e nel frattempo si faccia un bel repulisti (soprattutto nei ministeri). È la parte del match che mi appassiona di più. Ciao, grazie e buon lavoro. Ci vediamo a Roma il 15 aprile

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