domenica 1 settembre 2013

Random sentences (2)

I libri, a chi se lo merita, che poi è chi li ascolta, parlano.

Dopo i due post precedenti, ad apertura di pagina:

Il padre Isidoro di Pelusio disse che una vita senza parola può giovare di più che la parola senza vita: c'è chi tacendo edifica, c'è chi gridando disturba; ma se parola e vita convergono insieme, formano l'immagine unica di ogni filosofia"

Certo, non l'ha detto Marx, e nemmeno Milton Friedman. Sarà per questo che i loro seguaci, di questi tempi, disturbano così tanto... ma sempre meno: anche loro convergono.

A zero.

E non sarà un asintoto.

31 commenti:

  1. Grazie per l'aforisma, ricambio con questi due.

    L'orgoglio è lo splendore della stupidità. (Vladimir Ghika)

    La maldicenza è figlia dell'invidia; e l'invidia, il rifugio degli infecondi. (Josemaria Escrivà)

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  2. Deve essere per via del "Darwinismo Intellettuale". La "Selezione Intellettuale", non perdona.

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  3. ipostasi...
    e qui la meditazione si fa interminabile... per coloro ancora capaci di meditare...
    In principio era il Verbo...
    senso del testimoniare...
    in Verità, in Verità vi dico...
    fino a "Il teatro è il corpo dell'attore" (artaud)
    ecc. ecc.
    insomma: ascoltate, meditate... e stateve 'nu poche zitte!

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  4. Disse anche:
    "molti uomini aspirano alla virtù, ma esitano a percorrere la via che ad essa conduce; altri non sanno nemmeno che esiste la virtù. Bisogna persuadere i primi a deporre l’esitazione, e insegnare ai secondi che la virtù realmente esiste".
    Mi pare che il blog lo faccia. Padre Isidoro di Pelusio apprezzerebbe. :-)

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  5. La Merkel afferma che la Grecia non sarebbe dovuta entrare nell'eurozona..tra qualche tempo affermerà che neanche il Portogallo, neanche la Spagna, neanche l'Italia? Ne dubito..
    In compenso, negli stessi giorni, in Grecia è possibile vendere i prodotti alimentari scaduti (tranne alcuni particolarmente pericolosi..bontà loro).
    A nessuno di coloro che "non si può spaccare l'Europa" scandalizza tutto ciò? Dov'è la parola? Dov'è la vita nel silenzio delle persone tanto giudiziose che osservano come si possa calpestare la dignità di un popolo... Chi è il nemico di un'Europa unita? Chi parla dei danni dell'euro o chi tace dinanzi a tutto ciò che mi appare (forse mi sbaglio)come anche il riaffiorare di una sorta di razzismo neanche più così tanto celato.
    "Chi partiva ai tempi della Resistenza si chiedeva se sarebbe riuscito a pagare le rate del mutuo?" Chi deve comprare prodotti scaduti può preoccuparsi del rapporto deficit PIL? Mah..

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    1. Facile prendersela con l'Europa per come è in realtà, prova a fare le stesse critiche all'Europa riformata da persone serie e non populiste. E infatti sei IL PROVINCIALE, guarda caso...

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    2. Non mi sembra che le critiche all'eurozona abbondino nel sistema massmediatico poi non so se è facile o meno io critico ciò che mi sembra sbagliato o, come in questo caso,spietato. un Europa per i cittadini scelta dai cittadini? Se la vedrò e mi piacerà non la critichero' non si tratta di fare sfoggio di abilità polemica nell'attaccare o meno questa o quella istituzione. Ad esempio la battuta sul nickname testimonia enorme acutezza polemica..ti prego sei vuoi spiegarti meglio ti leggerò volentieri altrimenti fai la replichetta acida e amen..

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    3. non si capisce perché dovremmo per forza cercare le cose difficili quando l'evidenza è sotto gli occhi di tutti; e a volte, il nemico è proprio quello che vedi. non è che ci sia sempre bisogno di andare a guardare troppo lontano o per forza "dietro".
      Anche perché, c'è da decidersi: se me la prendo con ciò che vedo, gioco troppo facile, se cerco altro, magari sono complottista.
      con i se e con i ma non si fa la storia... passata. figuriamoci quella futura...

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    4. @istwine
      "Facile(...)Europa riformata da persone serie(...)".
      Mi puzza di inizio di centone sul tipo di "Una risata li ha sepolti", composto col medesimo sistema dichiarato, cioè assemblaggio di frasi effettivamente dette, oppure come una fiction per presa in giro dei pensieri (??) e della propaganda di molti.

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    5. IL PROVINCIALE,

      Ma figurati, era una battuta! Ovvio che hai ragione, stavo solo sfottendo quelli che iniziano sempre con "si l'Europa ha dei problemi però...". Non volevo criticare, anzi, pensavo fosse evidente che io la pensassi come te. Non esiste nessuna Europa riformata, solo gli sciocchi hanno sempre in bocca l'Europa di Spinelli e idiozie simili.

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    6. A proposito, ecco Visco, che è andato appositamente a Ventotene per mettere insieme consapevolmente una quantità notevole di lievi imprecisioni, di gravi omissioni, di ridicoli eufemismi e di contraddizioni interne . :)

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  6. Segnalazione:

    http://www.voxeu.org/article/new-taxonomy-sudden-stops-which-sudden-stops-should-countries-be-most-concerned-about

    A new taxonomy of Sudden Stops: Which Sudden Stops should countries be most concerned about?

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  7. io per esempio non comprendo una cosa.. il potere nella repubblica italiana appartiene al popolo ITALIANO.. come può un cittadino tedesco decidere il ns futuro?
    detto questo, e qui la visione fasciocomunista mi sta sembrando sempre più evidente, pare che come nella vecchia URSS dobbiamo tutti stare forzatamente sotto lo stesso tetto, dividendo il bagno con gli altri.
    e questa l'Europa che vogliamo?
    abbiamo trasformato un'identità meramente geografica in pseudo politica.
    non resta che farci invadere da un finto nemico e trovare un novello Garibaldi da affiancare al primo Giuseppe di fronte a Villa Bellini a Catania...

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    1. Perche' l'italiano e' corotto (con una ere), mentre il tedesco e' altissimo, purissimo, levissimo.

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  8. Provinciale..Istwine era ironico,non hai capito la battuta.

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    1. forse, se non l'abbiamo capita in due... non è che gli sia venuta tanto bene...

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  9. mi permetto di usare questo spazio pubblico per riportare questo articolo

    http://www.libreidee.org/2013/08/lordon-la-moneta-salva-europa-che-la-sinistra-non-vuole/

    "La cosa strana, aggiunge Lordon, è che a questa “sinistra di destra” «non viene in mente neanche per un attimo che “sovranità”, intesa innanzitutto come sovranità del popolo, è semplicemente un altro termine per indicare la democrazia stessa». E’ come una sorta di “confessione involontaria”: «Il rifiuto della sovranità equivale a un rifiuto della democrazia in Europa»"

    [...]

    "la sinistra, massima sostenitrice dei trattati-capestro europei, da Maastricht in poi, ha finto di ignorare «lo scandalo intrinseco della sottrazione delle politiche pubbliche al criterio fondamentale della democrazia», cioè la possibilità di rivedere sempre gli accordi presi"

    [...]

    "Come si potrebbe discutere del livello di inflazione desiderato quando quest’ultimo è stato affidato a una Banca centrale indipendente e tagliata fuori da tutto? Come si potrebbe decidere una politica budgetaria quando il suo saldo strutturale è predeterminato (“pareggio di bilancio”) ed è fissato un tetto per il suo saldo corrente? E ancora: come decidere se ripudiare un debito, quando gli Stati possono finanziarsi solo sui mercati di capitali?"

    [...]

    "le trovate da concorso per le migliori invenzioni europeiste sono votate a passare sistematicamente accanto al nocciolo del problema», col granitico appoggio della “sinistra di destra” inaugurata da Mitterrand e incarnata oggi da Hollande. «Ci si domanda così quale senso potrebbe avere l’idea di “governo economico” dell’Eurozona, questa bolla di sapone, che il Ps propone, quando non c’è proprio più niente da governare, dal momento che tutta la materia governabile è stata sottratta a qualsiasi processo decisionale per essere blindata in quei trattati»"

    [...]

    "Anche immaginando – in via del tutto ipotetica – un’Europa finalmente libera, civile e democratica, ovvero «una democrazia federale in piena regola, con un potere legislativo europeo degno di questo nome, ovviamente bicamerale e dotato di tutte le sue prerogative, eletto a suffragio universale» e non certo “nominato” com’è oggi la Commissione Europea, la domanda che si porrebbe a tutti coloro che sognano di “cambiare l’Europa per superare la crisi” sarebbe la seguente: «Riescono a immaginare la Germania che si piega alla legge della maggioranza europea se per caso il Parlamento sovrano decidesse di riprendere in mano la Banca centrale, di rendere possibile un finanziamento monetario degli Stati o il superamento del tetto del deficit di bilancio?». Ridicolo il solo pensarlo. Sarebbe come aspettarsi l’applauso dei francesi se «la maggioranza europea imponesse alla Francia la privatizzazione integrale della sicurezza sociale». A proposito: «Chissà come avrebbero reagito gli altri paesi se la Francia avesse imposto all’Europa la propria forma di protezione sociale, come la Germania ha fatto con l’ordine monetario, e se, come quest’ultima, ne avesse fatto una condizione imprescindibile»."

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    1. Vi ho segnalato più volte Lordon su questo blog, un economista che mi è stato fatto conoscere dai miei amici francesi e al quale diamo un cordiale ben arrivato: è senz'altro uno degli economisti più avanti (insieme a Jacques Sapir) di un paese nel quale il dibattito, vi assicuro, è molto indietro rispetto al nostro (per non parlare di questo blog). Tanto per capirci, l'amico che mi ha regalato il libro di Lordon è il noto trotzkista, quello spavaldo col vandeano, e pavido con l'economista liberista.

      Il che la dice lunga (non su Lordon, ma sul dibattito in Francia). Non credo ci sia una singola parola di Lordon che qua non sia già stata detta. Ma ancora una volta, è importante che la consapevolezza si diffonda.

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    2. mi sa che mi sono perso le precedenti segnalazioni di Lordon, repetita iuvant ;-)

      grazie :-)

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    3. A proposito di Francia, la settimana scorsa ero là per lavoro, ed ecco che mi trovo un volantino del sindacato...

      io il francese lo so poco, ma mi sembra di capire che anche in francia per i sindacati la crisi sia come il maltempo...

      saluti

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    4. Come la dice lunga che un autore (Lordon) che non scrive parola che qui non sia stata già pronunciata da temnpo sia per alcuni "buono e di sinistra" mentre Bagnai è diventato "cattivo, liberista/neoliberista e di destra".
      Mah...sarà il fascino del philosophe?

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  10. A istwine e George Jefferson
    Mi spiace non avevo colto l'ironia..colpa mia..

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  11. Buongiorno,
    non mi sembra sia stato ancora pubblicato il collegamento a questo lavoro di Sapir:

    http://www.fondation-res-publica.org/etude-euro/#.UiTYLn-ZCKY/

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  12. http://www.wallstreetitalia.com/article/1619157/crisi-sistemica/italia-drammaticamente-verso-il-crack.aspx

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  13. Intanto lunedì su rai3 ci sarà uno spot su come è bella e come è brava la Germania!!!

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  14. A proposito di libri che parlano.....

    «La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c′è più né sole né luna, c′è la verità".

    (Cosi' dice l'anziano capo-mafia Don Mariano al Capitano Bellodi che lo interroga ne "Il giorno della civetta" di L. Sciascia)

    I piddini parlano ancora come se stessero guardando dall'alto nell'euro-pozzo, mentre purtroppo ci siamo gia' caduti tutti in fondo.

    Continuando nelle analogie, Don Mariano, nello stesso colloquio, espone anche al Capitano Bellodi la sua personale classifica delle persone (da lui arbitrariamente raggruppate in cinque categorie):

    1) uomini;
    2) mezzi uomini;
    3) ominicchi;
    4) piglianculo;
    5) quaquaraqua'.

    A favore della "omodossia" e del regime di cambio fisso io vedo all'opera solo ominicchi e quaquaraqua', costantemente tesi a cercare di trasformare tutti - indistintamente - in piglianculo.

    Per fortuna ci sono ancora (come dimostra questo blog) alcuni uomini.

    Sono pochissimi, ma basteranno certamente a spazzare via ominicchi e quaquaraqua' ed a ridurre (per quanto ancora possibile) la platea dei piglianculo.

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  15. On a completely unrelated note, qualche probabilità di vederla giorno 11 Settembre in TV?

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  16. Ora che Microsoft se comprato la Nokia, cosa rimarà alla Finlandia? Una bella ipoteca sul Partenone!!!

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  17. Ho cercato per il blog. Noam Chomsky è stato citato diverse volte. Ma nessuno, almeno credo, ha riportato le sue considerazioni sull' eurozona e la sua
    attuale crisi economica.

    Queste possono trovarsi condensate in alcune sue risposte in queste interviste a carattere generalista: qui, qui e qui.

    Ricordando che Noam Chomsky non è un economista è interessante osservare che:

    Il prof non è il solo a usare il termine lotta di classe commentando le politiche di austerità europee.

    Anche Chomsky ha capito che il problema è di debito privato e non pubblico, con flusso di capitali dal centro alla periferia:
    uno e due

    e sorprendentemente sulla sovranità monetaria.

    Di contro: questo sembra "più europa", che detto da Chomsky, dichiaratamente anarchico, suona però strano.

    Infine, questa cosa sulla "umanità" del progetto europeo, detta anche qui, mi sembra una cantonata. Forse nella sua primissima fase l' eurozona aveva realmente questo intento?

    Tutto sommato, Chomsky qualche puntino lo ha unito da solo (non è che vi conoscete già prof?! vero?) meglio di molti altri più qualificati di lui in materia economica. Suppongo che la lettura del "Tramonto" (se verrà tradotto) non potrebbe che fargli piacere. Sai che fissa... Chomsky a Pescara...

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  18. Buongiorno,
    canto ventesimoprimo: nella pece che invischia d'ogni parte le rive del fossato, sono immersi i barattieri, coloro che, per procurarsi lucro o altro vantaggio, fecero mercato frodolento delle cose pubbliche, a danno del comune ovvero del signore da cui dipendevano.
    http://247.libero.it/focus/26682814/1/letta-un-piano-di-privatizzazioni-al-g20-un-intesa-sulla-siria/

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