istwine ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Faremo una puntata sull'euro...":
Ma se l'Euro "è solo una moneta" perché continuano a dire che l'Italia è il paese che ha tratto maggior beneficio da essa?
Postato da istwine in Goofynomics alle 28 settembre 2013 11:11
(il manuale lo trovate qui. Quello che colpisce nei difensori dell'euro è che quando non sono dei politicanti cialtroni, scusati dalla propria seminfermità mentale, quando non sono degli analfabeti, quando non sono dei lacchè di interessi esteri, rimangono comunque delle persone totalmente sconnesse da quell'acquisizione del pensiero occidentale che va sotto il nome di logica. Un tema che affascina molto istwine, come sapete. Un mio collega, due giorni fa, notava sconsolato: "C'è qualcosa di potentemente simbolico nel fatto che la Troika sia riuscita a far chiudere l'università che ha dato il nome agli atenei di tutto il mondo". Certo, simbolico, e non casuale. Solo persone remote dalle radici della nostra civiltà e della nostra cultura possono non vedere quale colossale ammasso di menzogne e di contraddizioni, quale ciarpame sentimental-ideologico viene messo in campo dagli euristi, per i quali due più due fa sempre cinque e sempre per colpa nostra, perché non siamo produttivi ecc. ecc. Chi crede ad argomenti simili deve prima di tutto suscitare la nostra umana pietà, anche quando la sua ottusità ci conduca, come sta facendo, al disastro.
Ma la vendetta fia testimonio al ver che la dispensa...).
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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Qui giace il principio del terzo escluso. Niente fiori, ma opere di bene...
RispondiEliminaintanto ho visto che in grecia hanno fatto la prima opera di bene: arrestato il capo di Alba Dorata ed altri parlamentari a lui vicini...
Eliminamentre noi litighiamo sui nostri politici da circo,loro chiudono le universita', arrestano parlamentari ( molto discutibili in verita') dell'opposizione e proseguono nella loro guerra...la vedo molto dura...
Se non erro, anche Hitler si fece un po' di carcere. Apprezziamo con quanta accuratezza i nostri lungimiranti Eichmann di Bruxelles ci ripropongono in ogni singolo fottuto dettaglio il film già visto.
EliminaNon erri. Dopo il fallito golpe a Monaco, finì sotto processo, fu condannato a pena mite da giudici che lo ammiravano, fece un figurone, e in carcere scrisse il "Mein Kampf". Ciò che seguì è noto (ma evidentemente non compreso).
EliminaA Landsberg. Hiitler finì nella prigione di Landsberg. Dove scrisse il Mein Kampf ( traduzione: "il mio euro"). Era il 1924 e ci rimase 264 giorni.
EliminaDopodichè rifondò il partito (NSDAP) ed iniziò la scalata al potere.
Speriamo la Storia non faccia il bis.
E' esattamente lo stesso pensiero che avuto io...
EliminaA proposito di storia, quella che neanche più a scuola quasi insegnano più, dal Principio del terzo escluso , che ho appreso or ora, ho vagato un'ora tra intuizionisti, antirealisti, costruttivismo matematico e altre correnti di pensiero. Ce n'è per tutti i gusti, manca solo l'immortalismo! Se non altro, servirebbe a dare un senso a tutto 'sto macinare di coglioni, visto che alla fine sempre là ci tocca andare...
EliminaLa storia non insegna mai perché, come il virus dell'influenza, si presenta con quelle piccole modifiche che la rendono irriconoscibile ai più.
EliminaResto convinto che gli Eichmann di Bruxelles, come del resto i nostrani, sappiano perfettamente cosa fanno e soprattutto perché.
EliminaQuindi la tesi che mi piace definire del "pasticcionismo", ritengo sia destituita di ogni fondamento.
E' la legge delle probabilità che lo spiega, e oggi è costretta a gridare a squarciagola, che non è possibile andare avanti per 30 anni a fare solo ed esclusivamente errori. Oltretutto a senso unico, dato che vanno sempre e comunque nella stessa direzione
Idati di confronto fra ciò che è accaduto in Italia ed in Francia, differenze di esiti sulle politiche di diverso rigore.
EliminaDeficit complessivo Italia tra 2008 e 2012, somma dei nostri deficit, pari a -19/5= -3,8 valore medio
Perdita/guadagno di PIL Italia nello stesso periodo somma dei valori di crescita o decrescita pari a - 7,2/5= -1,44 annuo medio;
Adesso confrontiamolo con i dati francesi;
Deficit complessivo tra 2008 e 2012 pari a - 28,2/5 = - 5,64 medio annuo
Perdita/guadagno di PIL nello stesso periodo 0(zero) = 0(zero medio annuo)
Ora vediamo a livello di debito/PIL cosa è accaduto per i due paesi.
Italia:
Fatto 100 il debito nel 2008 e 100 il PIL 2008, abbiamo avuto il seguente dato:
100+19=119 (valore del 2012)
fatto 100 il PIL 2008 abbiamo 100-7,2=92,8
Rapporto debito/PIL 2012 pari a 119/92,8= 128%;
Vediamo per la Francia;
fatto 100 il debito 2008 abbiamo nel 2012 il valore 100+28=128
fatto 100 il PIL 2008 abbiamo nel 2012 il valore di PIL pari a 100+0=100
Rapporto debito/PIL pari a 128, esattamente come per l' Italia
Ma cosa è accaduto alle due economie?
A)Intanto il fondamentale dato che l' Italia ha perduto 7,2 punti di PIL e la Francia nessuno;
B)La produzione industriale italiana nel 2012 ha raggiunto un valore di 81,7% rispetto al 2005(100%), mentre la Francia ha raggiunto il valore di 87,7 rispetto al 2005(100%), cioè esattamente 6 punti in piùrispetto a noi, che siamo un paese più manifatturiero della Francia, come tutti sanno. Cosa vuol dire? Vuol dire che abbiamo perso punti nel settore più importante della nostra economia rispetto ad un competitor, forse il maggiore per noi.
C)Il tasso di disoccupazione italiana nel 2008 era pari al 6,7% e la Francia era al 7,8% come dato complessivo; nel 2013, l' Italia è arrivata al 12,2% mentre la Francia è tornata al 7,8%, non ha perso nulla, noi abbiamo perso 5,5 punti percentuali, un dato enorme e destinato a salire; questo credo sia l' effetto più irritante e francamente che grida vendetta per le politiche di rigore dei conti e di cosidetta stabilità.
D)Consumi in $ a valori costanti: Italia 2008 pari a 994,6 MLD 2012 pari a 952,6 pari a un decremento di - 40 MLD;
Francia valori 2008 pari a 1110,9 MLD valori 2012 pari a 1134,0; incremento consumi pari a + 23,1 MLD di $.
Qui sotto i dati OCSE per controllo.
PIL a prezzi reali dati OCSE
Deficit %PIL Ocse
Produzione Industriale OCSE
Consumi famiglie OCSE
<a href="http://www.ilsussidiario.net/News/Numeri-alla-prova/2012/7/23/I-NUMERI-Disoccupazione-al-19-l-incubo-per-l-Italia-si-avvicina/304518/Dati sulla disoccupazione</a>
Invito tutti a fare riflessioni su questi dati a mio parere<b>INOPPUGNABILI</b> e dare i propri pareri, in modo particolare coloro che ancora insistono su posizioni favorevoli a restare nell' UEM, a mantenere una moneta gestita da Francoforte e dalla Germania che ne è l' ispiratrice e sulle politiche di rigore ed austerità perpetrate per alcuni soprattutto noi, e sulla follia di chi tali politiche ha applicato con stupidità e direi con intenti tesi a distruggerci; la cosa che mi appare in tutta la sua evidenza è che ci sono riusciti. Allora per chiudere, è meglio la pseudo stabilità che vorrebbero farci digerire ancora o invece la svolta, una svolta che sarebbe opportuno fare dopo aver preso coscienza dei danni che ci sono stati arrecati?
La disoccupazione in Francia è al 10.9%
EliminaMA NON ERAVAMO TUTTI EUROPEI ???
RispondiEliminaIn questi giorni è pressoché universale la preoccupazione legata all'acquisizione di Telecom e Alitalia da parte di capitali esteri, nello specifico spagnoli e francesi. L'ansia e il timore coinvolgono il mondo politico, finanziario e mediatico. Persino il Copasir mette in guardia: con la Telecom in mano estere, la sicurezza nazionale è in pericolo.
Enrico Mentana per descrivere le manovre della dirigenza Alitalia per impedire l'acquisizione straniera usa l'espressione "si attiva la contraerea". Un rinnovato afflato patriottico anima dunque la nostra classe digerente*.
Ci sarebbero tanti commenti da fare a questo triste spettacolo. Per esempio, si potrebbe chiedere perché Telecom è stata messa sul mercato, visto che il suo controllo è così decisivo per le sorti del paese.
Ma l'interrogativo principale è un altro. Il mondo politico, finanziario e mediatico ora è in allarme per le acquisizioni, e giudica pressoché all'unanimità cosa nefasta che tali acquisizioni avvengano; ebbene, ma non si tratta delle stesse persone che ci dicono tutti i giorni, tutto il giorno che dobbiamo rimanere in Europa? Che siamo tutti europei? Che ci vuole più Europa?
Cari amici (si fa per dire), perché vi preoccupate così tanto? Nessuno va in ansia se un'impresa marchigiana viene acquisita da una società veneta. Se è vero che non esistono più interessi nazionali al di fuori della dimensione europea, allora l'acquisizione di Telecom e Alitalia è una non-notizia. Se siamo tutti europei, non c'è alcuna differenza tra una società spagnola e una italiana.
Oppure no?
Oppure quelli che ci parlano continuamente di irrinunciabilità dell'Europa lo sanno benissimo che gli interessi nazionali sono vivi e vegeti? Che spesso essi confliggono tra di loro? Che non esiste alcuna solidarietà europea, e nemmeno una comunanza di vedute e intenti? Cos'è più probabile? Sono dissociati, o sono ipocriti? (C.M.)
Povera italietta, neanche la legge del chi cerca trova!
EliminaCerca: facciamo di tutto x attrarre "investimenti Esteri", creiamo un gran circo mediatico x il progetto "destinazione Italia", poi ci lamentiamo quando i capitali arrivano.... (Telecom, Alitalia ecc..)
Questi ci comprano un pezzo alla volta!
Lo Stato deve essere gestito come una azienda
RispondiEliminaLo Stato non deve fare l' imprenditore
Lo Stato non si deve curare delle clientele
Lo Stato non deve intervenire nell' economia
Ci vuole un buon "sistema paese"
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L' ignoranza è forza
La guerra è pace
La libertà è schiavitù (cit.)
L'idea di rendere federale il debito di tutti i paesi dell'EZ non credo che solletichi particolarmente la Merkel...la Germania in questo momento sta cantando " finchè la barca va....lasciala andare " ovvero, finchè sarà possibile utilizzare una moneta del 20 - 25% più debole rispetto alla forza della sua economia, meglio! tuttavia i tedeschi stanno rompendo il ramo sulla quale sono seduti...
RispondiEliminaQualcuno mi può dire con che PIL sta lavorando il Governo Letta per il 2013 e per calcolare il rispetto del 3% deficit/pil?
RispondiElimina-1,4% , -1,6% o -1,8% o -1,9%?
Inoltre come si fa a credere a previsioni di crescita (seppure infima) per il 2014 quando si stanno per attuare nuove misure depressive quali IVA, IRAP, e chissà quant'altro pur di rispettare il 3%?
Grazie.
Era la solita pagliacciata per prendere tempo....e Berlusconi l'ha presa al volo per scaricare le colpe su Letta. Come si può dire che l'economia andrà verso la ripresa aumentando le tasse sui consumi?? Questi soldi al posto di essere spesi, finiranno nelle mani dello Stato.
EliminaHo sentito proprio ora il telegiornale, Berlusconi ha riaperto i giochi.
RispondiEliminaOra bisogna raccogliere tutte le forze consapevoli del perchè della crisi
intorno ad una proposta credibile e presentarla agli italiani!
Anche il movimento cinque stelle sta abbandonando, come previsto, le logiche pro uscita dall'euro, per sposare una linea favorevole all'euro ma con rinegoziazione del debito.
RispondiEliminaForse non hanno capito che rimanere nell'euro significa indebitarsi in valuta estera con un tasso di interesse che segue la legge della domanda e dell'offerta.
Se si fa default controllato poi la valuta estera chi te la presta e per quale interesse?
Resta solo una via: sovranità monetaria nazionale.
Sai che cosa dice un attivista di un gruppo che non dico, ché non ha importanza?
RispondiEliminaAttenzione, prego:
1) L'euro è un'invenzione del capitalismo
2) La critica all'euro è funzionale al capitalismo.
(Se qualcuno crede di aver capito bene, ha capito bene).
Si vede che, come non esiste una signora chiamata Germania, neppure ne esiste una chiamata Logica.
E' rimasto esterrefatto anche un amico eurista, logico-nella-media.
Sul Frankurter Allgemeine Zeitung del 26 settembre, ecco come anche in Germania il mito si sostituisce alla logica. E precede l'azione. Titolo: Dissertazione semiseria sull'origine e la natura del famoso 3%.
RispondiEliminahttp://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/wirtschaftswissen/3-prozent-defizitgrenze-wie-das-maastricht-kriterium-im-louvre-entstand-12591473.html
Geniale!
Dunque ecco la prossima “concessione”.
Quello che purtroppo molti commentatori non sembrano capire è che quando li si accusa di essere in malafede, è perché si presuppone ancora un barlume di intelligenza, di comprensione della situazione che si ha davanti. Voglio dire: solo uno essenzialmente stupido può credere che l'arrivo del FMI o di un governo estero sia un evento auspicabile. Oligarchia come oligopolio, dal greco oligoi, cioè pochi, indica una cosa precisa e tu in quei pochi tu non ci sei. A prescindere da tutte le diatribe di scuola, tu (giornalista, politicante, economista col PhD) non ci sei in quei pochi, fattene una ragione. Quindi accetta l'accusa di essere in malafede, perché in caso contrario sei un pochetto stupido.
RispondiEliminaMa, aristotelicamente, se tu sei in malafede difendendo qualcosa che ti danneggia (visto che in quei pochi non ci sei), allora sei anche molto stupido. Tertium non datur. Comunque, la neolingua e la neostoria (ma anche neotica e la neoepistemologia) non potrebbero essere efficaci sui non stupidi. Ad esempio
Eliminaqui
e qui
Dal video di Gozzi di cui al secondo link:
Elimina"La sovranità è morta perché il cambiamento climatico ha superato le frontiere".
Invece, prima, nubi, temporali e trombe d'aria si arrestavano rispettosamente alle medesime frontiere perché sprovvisti di documenti.
Da inserire nella neogeografia.
E' qui il problema @istwine, IL DUBBIO DEL CETO MEDIO: e se fossi trai pochi?
Eliminao glielo si fa capire chiaro chiaro, o si aspetta che sbatta il culo per terra per capirlo. e noi con lui.
Avevo letto " un ochetto stupido" e stavo per plaudire alla par condicio in atto.
RispondiEliminaForse, maschio o femmina, ciascuno invera la contraddizione di essere contemporaneamente un (p)ochetto stupido E in malafede.
Del resto, non si stava parlando di logica tradita o misconosciuta? L'innegabile potenza dell'umano...
«Non attribuire a malafede quel che si può ragionevolmente spiegare con la stupidità » (R. J. Hanlon)
RispondiEliminaSebbene io sia sempre un sostenitore della teoria complottista, ritengo la stupidita' un peccato che non merita perdono.
No ma figurati, ci mancherebbe. Io però sposo sempre la tesi che ad un certo livello siano più intelligenti di me, o perlomeno più informati dei fatti. Uno dei problemi della logica eurista come la chiama Alberto, è che quando è difesa da persone in malafede è comprensibile e appunto logica, quando si tratta di difesa strenua e acritica ma senza guadagno, non diventa più logica.
EliminaL'idea che creda seriamente che lo spread sia dipeso in passato da Berlusconi, ha senso se chi la esprime è in malafede perché il suo scopo è cacciare Berlusconi (Fabrizio Goria, quel giornalista finanziario che sembra molto contento dell'arrivo della Troika, riportò la notizia del perché, come racconta poi anche Bini Smaghi*), ma chi non ha questo scopo, perché la difende? Di per sé è un autogol, perché stai automaticamente dicendo che prima del 2011 il governo Berlusconi era responsabile, quindi tutta la retorica sul ventennio berlusconiano è illogica. E stai automaticamente dicendo che i mercati (parola molto generica spesso utilizzata a sproposito) si basino sui titoli di Repubblica. Quindi cosa devo pensare io? Che questa gente creda veramente a quest'idea, o che abbia uno scopo preciso?
Anche perché, tutto l'impianto sulle aspettative razionali ecc altro non è che: gli agenti sono razionali se agiscono come diciamo noi, se non lo fanno, noi diciamo lo stesso che è per quello. Da qui le toppe continue da infilare nel ragionamento, che da solo non si regge. Cosa rimane? Rimane la malafede e l'ignoranza. L'anonimo piddino è senza dubbio ignorante, Draghi no, non è né stupido né ignorante. Idem a NfA o LaVoce.
*questo caso è come quello di Daveri, che arriva nei suoi studi a conclusioni opposte a quelle che auspica nelle interviste. Questi sono scemi o in malafede? Non lo so.
Ed alla fine la "casus belli" per la fine del governo di "Quello che voleva morire per Maastricht", fu proprio uno scivolone dello 0,1% per rispettare il famigerato parametro del 3% conseguenza degli accordi di Maastricht.
RispondiEliminaQuando si dice le profezie che si avverano.
Eugenio Scalfari, oggi, sul suo "giornale"
RispondiElimina"Ci auguriamo che Letta vada fino in fondo e attendiamo anche di vedere come si comporteranno in questo caso Vendola e la sinistra che guarda le stelle (cinque che siano) e metta invece finalmente i piedi per terra.
Quanto a Grillo sappiamo che cosa vuole perché lo dichiara un giorno sì e l'altro pure. Può sembrare strano, ma vuole le stesse cose di Berlusconi: la caduta del governo, le elezioni anticipate col "porcellum", le dimissioni di Napolitano e un governo di grillini e di chi la pensa come loro (Berlusconi?) per una politica che si disimpegni dall'Europa e dall'euro e spenda e spanda per far contenti gli italiani.
Ma in che modo li farà contenti? Il risultato sarà lo sfascio totale, peggio della Grecia che comunque dall'Europa e dall'euro non è uscita e non vuole uscire.
La Grecia è irrilevante per l'equilibrio europeo; l'Italia no. Il fallimento dello Stato italiano, una democrazia etero-diretta da due caimani, una spesa pubblica alle stelle (molto più di cinque) e i mercati all'assalto del nostro debito, del tasso di interesse e di quello dell'inflazione, sarebbe più d'una catastrofe. Finiremmo come il Mali o il Kazakistan o la Somalia, nelle mani di due bande dominate da due irresponsabili.
Questa è la posta in gioco e ormai è questione di giorni."
ANCHE IL VECCHIO BARBONE è ORMAI USCITO ALLO SCOPERTO.
PER QUESTI SIGNORI, LA GRECIA è IRRILEVANTE, CHE CI SIANO STATI CIRCA 2800 MORTI A CAUSA DELLA CRISI PER QUESTI ESSERI è IRRILEVANTE.
"Questa è la posta in gioco", CHIUDE IL BARBONE: IL PROGETTO EURISTA!
ORA E SEMPRE: RESISTENZA!!!
Scalfari ormai è l'ombra di se stesso. Non più un giornalista, ma un disco rotto che ripete pedissequamente le solite bugie euriste, senza nemmeno curarsi di verificare l'esattezza tecnica di ciò che scrive.
EliminaVisto che tiri in ballo Scalfari, ricordo che il 28 aprile (esordio del governo Letta) scriveva:
Elimina"La politica ha ceduto al passo all'economia e deve riprendere la sua supremazia e puntare sull'espansione? Lo sostengono in molti e Krugman lo teorizza, ma gli sfugge un elemento fondamentale: nel mondo globale la ricchezza tende a ridistribuirsi tra i paesi che emergono dalla povertà e gli altri che riposano passivamente su un'antica opulenza."
Krugman dunque non capisce l'economia internazionale e Scalfari sì: da dove gli vengono e quali sono questi strumenti di conoscenza? Non si sa e non si deve sapere. I Mercati sembrano "Il Dio che atterra e suscita - che affanna e che consola" ma i suoi messaggi devono essere interpretati solo dai Saggi, sacerdoti di una fede euro-piddina. La "logica" è questa: io non so e non posso sapere, giorno per giorno mi verrà rivelato il Vero Significato dei Segni Divini.
Bloomberg è il muro su cui una mano traccia continuamente parole enigmatiche. La fede muove le montagne che puntualmente ci arrivano addosso.
OT - Roma e' una citta' piccola.....e' difficile tenere veramente segrete le notizie.
RispondiEliminaSembra che ENEL & RAI stiano per operare cospicui tagli di personale.
Che ENEL possa essere la prossima 'fire sale' della lista PUDE?
Chissa', magari mercoledi' il governo non cade ed ottiene invece la fiducia.
A.A.A. Il link punta sul sito del PD. Vi ho avvisato, quindi non merito insulti
RispondiEliminaFassina : "Non ci possiamo certo permettere il pericolo di far intervenire la Troika
Ma scusa, non sei un "piùeuropeista"? Allora di che ti preoccupi?
Non siamo in EeeUUUUUUUropa per l'agognato vincolo esterno?
Le istituzioni di cui hai paura porteranno pace e posperità, no? E faranno diventare l'Italia un paese dove regnerà sovrana l'onestà, dopo che i signori della Troika sconfiggerano una volta per tutte lo Stato brutto e corrotto?
Dovresti accoglierli a braccia aperte, caro Fassi.
è che adesso hanno realizzato in pieno che se interviene la troika non c'è più trippa per loro: credevano di vivere tranquilli sotto l'ombrello tedesco, invece adesso scoprono che rischiano di fare la stessa fine del caimano.
EliminaIl problema del PD e in generale del PUD€ è che se interviene la Troika secondo il modello greco, i rapporti di forza politici reali si chiariscono come sotto un riflettore a 3000 Watt, e risulta difficile da negare, anche per i trinariciuti, la loro totale inutilità/asservimento.
EliminaL'alternativa proposta è: fare fuori l'Italia con gradualità e salvando le apparenze di decisionalità autonoma (eutanasia con musichette rasserenanti) o farla fuori d'un botto con sega a motore di marca tedesca (massacro + Vae Victis!). Non c'è che dire, è una scelta epocale.
Chi avesse la pressione basse e volesse farsela schizzare sui 200, segua questa settimana "Prima Pagina" su Radiotre, dalle 7,15 alle 8.40. Conduce il dott. Tramballi del Sole24ore, una Vispa Teresa del PUD€ che stamattina, per esempio, ha detto che quando svalutavamo "baravamo"; che le imprese straniere comprano le imprese italiane perché gli imprenditori italiani non sanno fare il loro mestiere; che tedeschi non si nasce ma si diventa; che si sente più europeo che italiano; eccetera, sempre carino, cortese, con il rotacismo lombardo e l'elogio di Montanelli sulle labbra. E bravo Tramballi. Tramballi viene dopo Mario Deaglio, marito della Fornero, che ha detto le stesse cose di Tramballi. E' iniziata la campagna elettorale.
EliminaTogliendo il sostegno al governo Berlusconi ha dimostrato per l'ennesima volta di non essere quel geniale politico che il Pd ci ha descritto per tutti i lunghi anni in cui ha finto di contrastarlo: i ministri si sono sì dimessi, obbedendo agli ordini di scuderia, ma subito dopo hanno preso pubblicamente le distanze dal progetto di ricreare una nuova Forza Italia. Al momento sarebbero una trentina i transfughi del Pdl pronti ad appoggiare un Letta bis: Quagliariello, Lorenzin, Lupi, Alfano e Di Girolamo hanno annunciato che non faranno parte “di questa Forza Italia che spinge verso una destra radicale". Tradotto: Berlusconi è vecchio e ormai decomposto, e del suo destino non ce ne può importare di meno, mentre noi, che abbiamo una vita davanti, vogliamo continuare a fare carriera in politica alla faccia sia di Berlusconi che degli italiani. Critici si sono mostrati anche Giovanardi, Sacconi, Cicchitto e altri; quindi l'unico risultato ottenuto sinora dal cavaliere imputridito è che il Pdl si scioglie come lo zucchero nel caffè sotto i suoi occhi.
RispondiEliminaPoi il laido manutengolo deve ancora affrontare tutta una serie di processi che gli faranno passare definitivamente la voglia di atteggiarsi a deus ex machina della scena politica italiana. Che non sentirà sua mancanza visto che non manca di personaggi bizzarri che, accecati dalla “logica eurista”, si dimostrano sempre più incapaci di comprendere la realtà che li circonda.
Come il piddino Gozi, ad esempio, un imbarazzante invasato che mercoledì scorso, ospite a La gabbia, ha esordito con i luoghi comuni più abusati, tipo “l'Italia ha tasse più alte della Svezia e servizi peggiori di quelli tunisini”, e “nel 2011 eravamo sull'orlo del baratro”, per poi ammonire che “rilanciare la domanda aggregata a livello nazionale è pura illusione perché la sovranità nazionale è morta perché il mondo è cambiato e la domanda aggregata si rilancia solo a livello europeo”.
Esaurite le banalità di rito si è attaccato all'Argentina come un disco rotto, senza però saper spiegare quale sia l'effettiva situazione dell'Argentina - che comunque non è quella che pensa lui.
Ieri, a smentire le farneticazioni del povero Gozi, ci sono state le elezioni in Austria, dove i due partiti della grande coalizione al governo a Vienna hanno mantenuto per un soffio il controllo del Parlamento, mentre il Fpoe (il partito di estrema destra creato da Joerg Haider, oggi guidato da Heinz-Christian Strache) ha ottenuto il 21,4% (+3,9%). Ciliegina sulla torta, nel Consiglio Nazionale (il Parlamento) è entrato anche il Team Stronach (6%) del miliardario austro-canadese Frank Stronach, che chiede l'uscita dall'€.
ricordare sempre che Mr. Berl è ha anche imprese quotate in borsa .... e lui sa prima degli altri quello che succederà ..... e un imprenditore pensa sempre alla vile pecunia
EliminaIo da un po' penso che Berlusconi sia stata solo una grande distrazione di massa per il popolo italiano, ovvero dividendo gli elettori tra pro e contro hanno distratto l'opinione pubblica dal vero obiettivo: deindustrializzare e (s)vendere le aziende di stato e lucrarci sopra. Altrimenti come si spiegherebbe il famoso intervento di Violante alla Camera che parla di accordi con Forza Italia gia' dal 1992? Parla di Letta (Gianni ovviamente), Dell'Utri ecc. E nessuno del PD si e' scandalizzato per questo intervento.
EliminaMentre gli italiani discutevano di Mediaset, delle prostitute, del carcere del conflitto di interesse ecc ecc ecc siamo entrati nell'euro, siamo stati deindustrializzati, derubati, e ci hanno anche tolto la democrazia. il problema del ventennio berlusconiano non e' stato Berlusconi, ma credere che il problema sia stato lui. mentre ci hanno distratto con lui hanno fatto di tutto. Poi e' chiaro che non ci sarebbe dovuto arrivare li', ma se non ci fosse stato forse avremmo ragionato di piu' sui reali problemi dell'Italia e non sulla corruzione (Berlusconi = corruzione).
@ Tiziano Diamanti (30 settembre 2013 16:51)
EliminaDirei che su Berlusconi Salvatore Penzone (30 settembre 2013 17:05) ha centrato il punto meglio di quanto non ho saputo fare io.
@ kthrcds
EliminaTi ringrazio per i complimenti sul mio post su Berlusconi e mi scuso se non l'ho fatto prima ma me ne sono accorto solo ora.
Un saluto.
@ Salvatore Penzone (05 ottobre 2013 13:10)
EliminaQuando ce vo' ce vo'. Fa piacere trovare chi sa esprimere le proprie opinioni con cognizione di causa e proprietà di linguaggio e, soprattutto, senza rimanere invischiato nei luoghi comuni imposti dai media.
Ricambio volentieri il saluto.
Un altro grande successo di questa Europa e dell'Euro:
RispondiElimina"E'la destra radicale .. il vero vincitore politico delle elezioni svoltesi in Austria [22%]..
Certo, la grosse Koalition .. resterà al potere, ma .. "E' una coalizione degli sconfitti"..
Gli elettori hanno punito .. la sua politica a favore dell'euro, che è una valuta che è stata imposta ai popolo del nostro continente ..
"L'Europa dell'integrazione politica va nella direzione sbagliata", afferma Strache, "i popoli vogliono conservare la loro patria, cultura e identità".
L'Austria è considerata un laboratorio politico europeo .. L'economia altamente industrializzata e integratissima con quella tedesca infatti continua a crescere, la disoccupazione, col 4,8 per cento, è al livello più basso dell'eurozona, il sistema di welfare è tra i migliori del mondo. Clientelismi e scandali .. e la paura dell'immigrazione sono tra i temi più usati dalla destra radicale. E' un no in più all'Europa, con cui Angela Merkel e la Commissione europea di Bruxelles devono fare i conti .."
QED (ancora): rinunciare pregiudizialmente anche solo alla discussione in nome di una presunta verità rivelata agli "illuminati" progressisti e, pertanto, necessariamente difensori degli interessi del "popolo", non può che portare a questo risultato
Perchè gli illuminati progressisti sono sempre dalla parte del popolo, come ricordava recentemente un sincero democratico
"Quanto alle masse, esse mantengono la loro natura attraverso lo scorrere del tempo; .. continuano ad essere affascinate e sedotte dalla demagogia .. Gli individui possono cambiare ed evolvere, le masse no; i loro comportamenti sono ripetitivi e i voti incassati dal Pdl e da Grillo ne sono la prova."
I nostri grandi intellettuali di "sinistra" fingono di non sapere che Berlusconi è stato usato come ariete per scardinare il sistema del Welfare, per attaccare lo statuto dei lavoratori, per distruggere il ruolo di garanzia che la magistratura ha nella gestione dei rapporti tra cittadino e istituzioni, tra lavoratori e datore di lavoro, tra debitori e creditori, tra le banche e lo stato, tra lo stato e le aziende; E' stato usato per scardinare l'impianto della costituzione, operazione essenziale per il sistema finanziario che punta ad una generale deregolamentazione. La sinistra l'ha, poi, usato come specchietto per le allodole per dirottare su di lui l'attenzione degli Italiani facendolo passare come l'origine dei mali della nostra società mentre loro davano seguito al progetto di distruzione dello stato sociale, delle garanzie costituzionali e della sovranità del popolo italiano e della nazione. Il centrosinistra ha perseguito le riforme strutturali nascondendosi dietro la figura di Berlusconi. Poi c'è stato il silenzio assenso sull'opera di destrutturazione della coscienza civile dei cittadini italiani ad opera delle televisione commerciale, fatta passare,poi, alla Rai senza nessuna resistenza. Un operazione di grande "lungimiranza" di cui la sinistra s'è fatta strumento. Solo che non avevano previsto di avere a che fare con un personaggio anche lui di grande furbizia che alla manipolazione ha reagito con una contro-manipolazione assecondando l'operazione per pretendere a sua volta che si adeguassero alle sue richieste. La sinistra lo ha reso potente, restando, poi, stupefatta e imbambolata quando ha capito che lui stava tradendo l'accordo per perseguire un suo piano personale. E' il bipolarismo, sono le due facce della stessa medaglia. Si finge che ci sia una destra e una sinistra e che noi cittadini si abbia la possibilità di scegliere avendo delle alternative su cui puntare. Un impianto ad uso degli interessi di una èlite ma che non può funzionare perchè le forze che appoggiano il perseguimento di interessi particolari possono trovare solo fino ad un certo punto una unità di intenti, poi, fatalmente gli interessi andranno a confliggere. Il vecchio sistema dei partiti, invece, era fatto per rappresentare gli interessi dei ceti, delle categorie, delle parti sociali.....parti di un tutto che alla fine non potevano non avere un interesse comune, cioè, una società coesa e un sistema garante dei diritti e delle libertà personali, dell'equità fiscale, il più possibile solidale. Ma poi qualcuno ha remato contro dicendo, in alcuni casi, che lo stava facendo per il nostro bene. La storia d'Italia è segnata da questi gesti di carità: la P2, la strategia della tensione, il terrorismo, prima l'assassinio di Enrico Mattei poi di Aldo Moro, il divorzio di Bankitalia e poi "mani pulite"……
Elimina@ SalvatorePenzone, Questo è avvenuto, ben inscritto in un gioco più grande dei meri confini nazionali. Perché la sinistra italiana, come ben tu dici usando la destra berlusconiana, ha abdicato al suo ruolo di rappresentante degli interessi del ceto operaio? Come è avvenuto lo slittamento dalla rappresentanza degli interessi di ceti particolari alla strategia di smantellamento dei diritti "pro elite"?
EliminaNon sono uno storico e non saprei individuare un momento preciso in cui ciò è avvenuto però, e lo dico da persona di sinistra, credo che non sarebbe stato possibile arrivare ad un tale tradimento senza dei motivi profondi, strutturali, insiti nello spirito che ha dato vita nel ventesimo secolo alla lotte di classe e all'internazionalismo proletario. Per il materialismo dialettico la storia è il risultato, ciò che consegue, della lotta tra le classi. Per il materialismo storico è la struttura economica che determina la sovrastruttura delle idee e nella filosofia della prassi è l'essere sociale a determinare la coscienza individuale e l'operare umano non ha fondamenti trascendenti. Come dire che l'essere umano è ridotto ai propri interessi materiali (la realtà naturale intesa come esperienza e opera di trasformazione dell'uomo con tutte le sue contraddizioni) e che la storia è un percorso fatto di lotte da cui non si può prescindere perchè sono quelle che spingono oltre, sono l'esperienza. Ridotto, così, ai minimi termini, salta agli occhi come questo punto di vista combaci perfettamente con i principi di fondo che hanno dato vita alla rivoluzione liberista e allo allo spirito feroce del capitalismo predatorio internazionale. Forse volendo andare molto indietro si potrebbe anche rintraccia una loro origine comune. Comunque, credo, che la strada, il percorso faticoso che ci ha portato dove siamo ora ci abbia veramente insegnato una cosa sola : sul tavolo di qualsiasi partita, di qualsiasi confronto e trattativa non si può prescindere dalla coscienza perchè è quella che definisce la qualità dei rapporti sociali, dell'organizzazione che diamo alla nostra società, alla nostra cultura e, quindi, quella della nostra storia e non il contrario.
EliminaIl tema centrale è proprio questo, ed è un tema vecchissimo. Ne parlavo con un amico storico tornando da Pescara. Mi ha rinviato a Traiano Boccalini, e poi, più su, a Machiavelli, e poi, più giù, a Villari.
EliminaVoi sapete che quello che mi ha spinto a venirvi incontro non è stato il dato economico, la cui ovvietà era tale da non suscitare alcun particolare sconcerto, alcuna indignazione. È stata la scoperta del dato politico: il paternalismo di Aristide, secondo cui è lecito mentire al popolo per condurlo verso un fine superiore, scelto dalle élite.
Da statistico vedo alcune correlazioni in quanto so io e in quanto sa il mio collega storico: guarda caso, la dissimulazione come metodo di governo torna di moda in un periodo nel quale, come nel '600, la filosofia economica dominante ritorna ad essere prepotentemente quella del mercantilismo (e mi riferisco alla filosofia dichiarata, perché la prassi è sempre stata mercantilista e sempre lo sarà).
Il fatto è che il mercantilismo si basa su un'aporia logica: se per crescere devi esportare, qualcuno dovrà importare, e se a tutti viene proposto il medesimo modello si va necessariamente al conflitto. Difficile che un governante proponga il conflitto perenne come progetto di lungo periodo ai propri governati: più facile che dissimuli queste semplici verità.
Eppure, a sinistra, tanti sono convinti che "fare politica" consista essenzialmente nel non dire la verità "ai nostri", perché non sono ancora "pronti", e nel procedere seguendo sempre un falso scopo. Salvo attaccarti se i tuoi falsi scopi non sono quelli che a loro sembra dovrebbero essere gli scopi leciti.
Ci sarebbe da ridere...
Nino Galloni propone un modello aperto ma auto-centrato, dove, fermo restando il principio della sovranità monetaria, il modello punta allo sviluppo di una domanda interna che faccia viaggiare verso la piena occupazione e con l'esportazione delle eccedenze il cui prezzo verrebbe stabilito dal mercato internazionale, acquistare dall'estero, con quegli introiti fatti di valuta internazionale, ciò che manca alla produzione interna. Questo consentirebbe il pareggio di bilancio di ogni paese, i quali grazie all' equilibrio nei conti non sarebbero più concorrenti ma potrebbero, anzi, partecipare a valorizzare le risorse ed ottimizzare le produzioni degli altri per renderle disponibili sul mercato. Inoltre un simile modello favorirebbe la struttura produttiva del nostro paese fatta di piccole e medie industrie le quali per loro natura sono portate più alla valorizzazione del lavoro che ad ottimizzare i profitti. Latouche dice che "il prezzo da pagare per la libertà è la distruzione dell'economico in quanto valore centrale e, di fatto, unico".
EliminaL'accezione "economico", forse, è troppo ampia per non prestarsi a strumentalizzazioni, quella di "mercantilismo", che tu usi, non lo è.
Che ne pensi?
E' che a sinistra, a quanto pare, ci sono altre priorità...
EliminaScusatemi... nel post del 04 ottobre 2013 15:57 mi sono accorto di aver chiamato "pareggio di bilancio" quello che, invece, era "equilibrio della bilancia dei pagamenti".
Elimina"Il metodo Naujoks ha fatto scuola. Pare ci sia grande richiesta. Prestano questi servizi ad esempio anche lo studio legale Dr. Schreiner+Partner GbR di Attendorn o Krause a Puchheim, vicino a Monaco. Chi visita il sito Internet di Schreiner viene accolto da un'impressionante aquila in picchiata con gli artigli spalancati, pronta a ghermire un coniglietto, un topolino o un dipendente superfluo. L'immagine è accompagnata dai seguenti aforismi: "Noi raggiungiamo i vostri obiettivi. La legge del più forte è la natura di tutte le cose. Vince chi meglio ne padroneggia le tecniche e le tattiche. Per questo non ci interessano i diritti in generale, ma in particolare il diritto del lavoro. Per i datori di lavoro".
RispondiEliminaGuenter Wallraff, Germania anni dieci, L'Orma editore, 2013, pp. 140-141
Schreiner+Partner hanno veramente un'aquila in bella mostra! Anche se, il tutto mi pare piu' kitsch che minaccioso ...
EliminaUn articolo interessante pubblica su "ilFattoQuotidiano", i temi sono stati discussi qui ampliamente, pero' mi fa sperare che qualcosa si muova anche per le masse:
RispondiEliminaSaldi all’Italiana
OT - Mi sembra che questo recente intervento di Vaclav Klaus possa essere incorniciato.
RispondiEliminahttp://www.klaus.cz/clanky/3437
Nel frattempo l'€ miete nuovi successi;l'inflazione (fonte ISTAT) si attesterebbe allo 0,9% annuo,ed al -0,3% sul mese precedente.Il salmonato riporta una dichiarazione del Codacons,secondo il quale questa sarebbe una splendida notizia,se non fosse per l'aumento dell'IVA a regime da domani.Beati voi.
RispondiEliminaMa oggi mi sento di assegnare il premio in palio per il terrorista del giorno a tale Luca Patrignani,che nel Gr3 delle 18.45 attribuisce a Fitch una dichiarazione secondo la quale,se ci comportassimo da maialini cattivi e instabili non riceveremmo gli aiuti dell'Europa e della BCE,ma saremmo invece commissariati dalla troika.Per gli increduli,al minuto 7.33.Ad maiora.
La mappa della democrazia perduta in eurozona
RispondiEliminaUna breve nota di ZeroHedge a proposito dell'ultimo rapporto sull'Indice di Democrazia stilato dall'Economist Intelligence Unit. Risultato: negli ultimi cinque anni la democrazia nell'eurozona è regredita in misura maggiore che in qualsiasi altra macro-area del pianeta.
“Secondo l’indice di democrazia elaborato dall'Economist Intelligence Unit (EIU), dal 2008 la democrazia è regredita in 15 su 17 paesi dell’eurozona. Come evidenzia Niraj Shah su Bloomberg, l’indice è precipitato di 0,48 punti in Grecia tra il 2008 e il 2012, poiché le politiche sono state sempre più influenzate dalla BCE, dall’EU e dal FMI, invece che da politici eletti.
Nello stesso periodo l’indice è calato di 0,48 punti anche in Germania, per la mancanza di ricambio dei membri dei maggiori partiti alle elezioni. Secondo l’indice, che viene calcolato dal 2006 e si basa su 60 indicatori appartenenti a 5 categorie che includono pluralismo politico, libertà civili, partecipazione politica e cultura, la Finlandia è il paese più democratico dell’eurozona. Siamo certi che Nigel Farage avrà qualcosa da dire riguardo a questa lugubre perdita di controllo democratico. ”…
L’Italia “perde democrazia” in linea con la media dell’eurozona (-0,24), ma si collocava già tra gli ultimi posti.
Pizza pulita fara' anche la puntata sull'Euro, ma intanto ecco il bocconiano presidente dell'Adam Smith Insitute che sostiene che mezzo punto di spread significa 10 miliardi in piu da pagare di interessi... Beh, ecco ancora uno che moltiplica l'incremento per tutto lo stock del debito. Ma non si possono fermare costoro? Sono basito. Ma nessuno che li svergogni in diretta???
RispondiEliminaTra l'altro un altro bel passaggio è stato quando ha detto che l'aumento del 1% di IVA pur con il suo effetto moltiplicativo potrebbe non comportare un aumento dei prezzi in quanto la domanda di beni è molto bassa.
EliminaDomandiamoci quindi a chi giova la politica imposta alla BCE per il controllo dell'inflazione e diamoci la solita risposta.
Tutte cose che sappiamo già.
Da qualche parte Hegel scrisse qualcosa che suona più o meno così:
RispondiElimina"La storia insegna una sola cosa: che da essa gli uomini non vogliono imparare nulla".
Pressò, nel manuale non può mancare questa perla...
RispondiEliminaE' impossibile un ritorno a Keynes
Vogliamo l'Internacional Clearing Union
Non c'è bisogno di nominare i patetici dilettanti che lo latrano a tutte le ore, si commenta da se!
@Alberto 49
RispondiEliminanumeri interessanti.
a questo punto, visto che è evidente che esista un moltiplicatore bisognerebbe chiedersi cosa succederebbe se la Francia (o peggio la Spagna) provasse a ritornare sul 3% del deficit.
io ricordo un 2,2 per noi ma per gli altri?
in pratica la Francia con questi numeri dovrebbe avere un calo di PIL sul 4% forse per abbassare il deficit di mezzo punticino (per dire!).
a noi questa cosa è stata fatta pagare cara (nn si comprende formalmente ma sostanzialmente è chiara).
Non trovate che aumentare l'Iva sia la genialata del secolo? Cosa c'è di meglio per rialzare l'economia di un paese e rilanciare i consumi,aumentiamo i prezzi.Questi si meritano il premio Nobel dell'imbecillità .
RispondiEliminaSiamo sicuri che un giorno non verranno usati contro di noi?
RispondiEliminaCorsa agli armamenti
Profitti sicuri per gli IDE che ci salveranno. Forse stanno solo riempiendo il portafoglio ordini delle aziende del gruppo Finmeccanica per trovare più facilmente acquirenti per le svendite di stato.
EliminaMunchau dal FT: non prendiamoci in giro, la recessione non è finita e la zavorra è l'Italia!
RispondiEliminaNel suo editoriale sul Financial Times Wolfgang Munchau riafferma che la recessione non è affatto finita, e che il problema più grosso è l'Italia: il paese non ha altra scelta che uscire, e sarà costretto a farlo dagli eventi.
La vera zavorra è l'Italia.
Ecco le testuali parole di Munchau:
"Ma ora la più grande zavorra che pesa sulla crescita dell'eurozona è l'Italia. La coalizione di Enrico Letta, il primo ministro Italiano, nel week end è di fatto collassata, col ritiro dei suoi Ministri da parte di Berlusconi. Quest'ultima crisi politica prolungherà la recessione, nella misura in cui l'incertezza terrà lontani gli investimenti…
Ma anche un nuovo governo non porterà a una soluzione. L'Italia è bloccata in un mix di debito pubblico elevato e insostenibile e una produttività che non cresce. Sostanzialmente ha due opzioni - o diventa come la Germania, o lascia l'eurozona. E il paese non è capace di praticare l'una, né vuole praticare l'altra delle due alternative.
In un articolo sul Corriere della sera i due economisti Alesina e Giavazzi hanno calcolato che bisognerebbe ridurre il cuneo fiscale - la differenza tra le imposte sul lavoro e il netto in busta paga - di qualcosa come 50 miliardi per arrivare al livello tedesco. E semplicemente non esiste nessuna maggioranza politica che sostenga una scelta così radicale.
Le priorità del centro-destra sono il taglio alle imposte sui consumi e sulla casa, mentre il PD di Letta è contrario ai tagli di spesa. Finché i tassi restano bassi, l'Italia non si trova di fronte a un immediato pericolo. Il paese potrà trascinarsi ancora un po' finché un qualche tipo di shock, economico o politico, lo costringerà a prendere una decisione, in un senso o nell'altro."
Nel frattempo che questi nodi vengono al pettine, continua Munchau, l'ostacolo principale alla crescita nell'eurozona rimane il non aver dato una ripulita alle banche: senza una pulizia delle banche il credito non ripartirà e così nemmeno la ripresa.
Secondo Munchau il presidente della BCE Mario Draghi vorrebbe veramente procedere ad una seria supervisione sulla qualità degli asset delle banche, e non ripetere la farsa degli stress test promossi dall'European Banking Authority, ma come può ammettere che le banche hanno bisogno di diverse centinaia di miliardi di nuovo capitale, se poi quel denaro non c'è e i governi non sono disposti a offrire il loro sostegno?...
"L'implosione politica ed economica dell'Italia, il credit crunch e l'austerità sono tra i principali fattori che pesano oggi sull'eurozona. Se si molla la sciocca fissazione sui due trimestri, non si può non vedere che la recessione iniziata nel 2008 continua. E non è vicina alla fine" .
«Ausmerzen ha un suono dolce e un'origine popolare.
EliminaÈ una parola di pastori, sa di terra, ne senti l'odore.
Ha un suono dolce ma significa qualcosa di duro, che va fatto a marzo.
Prima della transumanza, gli agnelli, le pecore che non reggono alla marcia, vanno soppressi». Marco Paolini - da "Ausmerzen, vite indegne di essere vissute"
Letto l'articolo ora e ho dovuto scrivere un commento sul FT:
EliminaSorry, Munchau,
Italians do not want to follow Germany's steps in becoming a mercantilist State, based on social-dumping (e.g. lower real salaries and discrimination between A and B minijob workers) and beggar-thy-neighbour policies against its EU 'parnters': call it 'solidarity'...
Currently, it's Germany the drag of the Eurozone, forcing indebted States to adopt deflationary policies with two core aims: the adamant and legitimate one is to make sure that indebted economies can pay their debts, the less clear - but we know it's there - is to make Southern assets cheap, so that the big mittle-European capitals can buyout industries and estates on sale AND to prevent that the same economies can really become 'competitive'.
The Eurozone is thus stalled by Germany, as its 'periphery' needs to engender expansionary policies to revive internal demand and productivity. Luckly, democracy will seal this reality in Southern economies very soon: in Italy and elsewhere. Therefore, it might be more appropriate for Germany and its satellite economies to leave the euro and revaluate their currency at market level.
Daie a ride! Sì, subito, prima di iniziare!!
RispondiEliminaEsce sulla home di ripubblica un articolo sui salari alamanni: un esercito di lavoratori sottopagati! Ma guarda!
E unire i puntini?
Ben provide Natura al nostro stato,
Eliminaquando de l'Alpi schermo
pose fra noi et la tedesca rabbia;
ma il desir cieco, e 'ncontr'al suo ben fermo,
s'è poi tanto ingegnato,
ch'al corpo sano à procurato scabbia"
Francesco Petrarca, Canzone 128
E per non farci mancare nulla, la Lagarde scopre "lacune" nell'architettura dell' euro e propone sussidio di disoccupazione comune per i paesi dell' Eurozona!
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/30/ragusa-fmi-sussidio-disoccupazione/725661
Parlare di bilance commerciali proprio no, eh?
Infatti la nuova parola d'ordine è "piena occupazione".
RispondiEliminaIl regime lavorativo ideale per garantire la piena occupazione è la schiavitù (ma la storia ci insegna che non ha funzionato a lungo neanche quello).
Siamo sulla buona strada.
Sieg heil!
Vorrei fare un appunto se consentito, anche in questo blog è stato scritto che la germania usando l" euro dispone di una moneta svalutata dal 20 al 25%, altri sostengono che l" italia usando " euro disponga di una moneta sopravvalutata del 20-25%. Ora visto che l" euro è uno e unico non riesco a capire l" euro quale economia prezza. Sappiamo che se uscissimo la svalutazione sarebbe del 20-25% ma questo nei riguardi dell" euro o della germania??Dico questo perche se loro sono sottovalutati del 20% allora l" euro prezza il nostro valore economico e non quello tedesco e dicasi il contrario cioè se noi abbiamo con euro una moneta sopravvalutata come è possibile che la germania la abbia svalutata???
RispondiEliminaSe noi usciamo e svalutiamo del 20% nei riguardi di chi??? Se è della germania , e se è vero che loro devono rivalutare o la differenza tra noi e loro usando euro non è del 20% ma del 10% o noi svaluteremmo ben più del 20%.
Non possono essere vere entrambe le affermazioni almeno a parer mio.
Spero di essere stato chiaro e spero di avere un aiuto a capire cosa non torna nel mio discorso.
comunque, mi spiace dirlo, ma la notizia che più mi fa godere è quella dei prepensinamenti di Repubbilca, che nei giornali è pari a licenziamento, anche se finisci nelle braccia della pensione, roba comunque, oggi, da fortunati.
RispondiEliminaIl Cdr sbraita contro de benedetti... ma cari miei avete voluto sostenere ciecamente certe politiche? e ora ne siete vittime, e non ostante ciò, continuate a non voler capire.
buon riposo ai giardinetti...
Non sarei cosi' tranquillo se fossi un pensionato
Elimina"the bottom 25% of Walmart's demographic are losing their cars by force of economic circumstances. This is not something Walmart can do much about"
RispondiEliminaMi permetto di sottoporre ai lettori un articolo preso da ZeroHedge sui problemi della nota catena statunitense Wal-Mart.
Poca redistribuzione della ricchezza (declinata nei modi più svariati: tagli alla spesa pubblica, compressione salariale, disoccupazione come leva di controllo, e chi più ne ha più ne metta, il succo non cambia e lo conoscete meglio voi) alla lunga nuoce *anche* a chi teoricamente ha tutti i mezzi per difendersi, se si va ad intaccare il reddito del ceto medio. Suburbia, macchina, tangenziale, andiamo tutti a far la spesa, è scontato...mica tanto, non più.
Vaglielo a spiegare ai piddini cashmirati difensori della vecchia del pensionato del precario!
Io so' beato che non ci capisco un cazzo... ma se si vuol cominciare a pensare a "sto dielat", magari vediamo di non uniformarci a modelli fallimentari presi a casaccio come si è fatto finora, e osiamo crearne noi di nostri!
Le teste qui ci sono, altrove ho trovato solo supercazzole sulla necessità della "lotta di classe" già persa in un continente di vecchi come il nostro, e di sicuro sbandierata per nostalgie semantiche (a parole siamo tutti per il sol dell'avvenire), o indignazione sul presunto populismo fascio del "nostro" Maestro, (in Italia, se non capisci quel che uno dice, è perché è un bruto, o un fascista, mai aver dubbi,e tertium non datur).
Er Cavajere nero di destrorso, francamente, ha solo l'egotismo decadente di chi -principe intellettuale- può suonare un organo fregandosene altamente della nostra canea, quella sì, a volte, indecorosa.
Sto ascoltando Letta... Un Forlani in sedicesimo... se lo meritano proprio.
RispondiEliminaPreparatevi... vi ricordate la gioiosa macchina da guerra? :D
U-turn? Barbara è viva e lotta insieme a noi (?????), rivelandoci VERITA' CHE NON AVREMMO MAI ALTRIMENTI SOSPETTATO:
RispondiElimina".. non è vero quello che i nostri capi di governo vanno dicendo: che saremmo in mano alla trojka di Bruxelles, se svanisse il bene molto equivoco di una stabilità politica .. Quel condizionale - saremmo - va sostituito con l'indicativo. L'Italia non rischia commissariamenti se cade il governo Letta, così come non li rischiava quando caddero Berlusconi o Monti, perché da tempo siamo sotto tutela. I nostri imperatori sono oltre che nudi, finti. La stabilità tanto vantata, da salvare ad alti costi, è in realtà stasi sanguigna, imperio di un'oligarchia che fa capo non a un re ma a un reggente.
..
Monti d'altronde lo annunciò, il 16 ottobre 2011 sul Corriere, un mese prima di divenire Premier: "Siamo già oggetto di "protettorato": tedesco-francese e della Banca centrale europea". Il protettorato ha assunto fattezze più civili, ma protettorato resta. Inutile continuare a dire che siamo sull'orlo del commissariamento. Ci siamo dentro, come Atene, Lisbona, Dublino, Madrid. A forza di fissare l'abisso, l'abisso guarda dentro di noi e ci inghiotte. Se le cose non stessero così, non ci allarmeremmo: "Chi sarà capace di parlare con Draghi, dopo Monti e Letta?" In altre parole: chi amministrerà, conscio di non essere che un reggente?
..
Gli effetti già li vediamo, li viviamo. La nostra Repubblica si è fatta presidenziale, sotto Napolitano, e la metamorfosi non è stata decisa dal popolo sovrano: è avvenuta come se l'avesse dettata, motu proprio, la natura. L'antagonismo politico piano piano è stato bandito, bollato come populista secondo la già collaudata, emergenziale logica degli opposti estremismi.
..
Ne consegue l'impotenza crescente delle costituzioni nazionali, quasi ovunque in Europa. Il popolo di cittadini non può far valere bisogni e paure, quando è amministrato (non governato) da oligarchie che pretendono regalità che non hanno più. Quando un rapporto della JP Morgan (28 maggio '13) definisce infide le costituzioni nate dalla Resistenza, caratterizzate come sono "da esecutivi deboli verso i parlamenti; dai diritti dei lavoratori; dall'eccessiva licenza di protestare contro modifiche sgradite dello status quo".
..
Oggi sono i nazionalisti a reclamare il nuovo (in Germania o in Austria, dove le destre estreme, antieuropee, hanno raccolto domenica il 30,8 % dei voti) ma perché la sinistra classica ha smesso da tempo di incarnare l'alternativa.
..
Prima del voto tedesco, su Spiegel online, il giornalista Wolfgang Munchau ha messo in relazione il declino socialdemocratico con il rifiuto di un'alternativa, nazionale e europea, all'austerità della Merkel. Risale agli anni '90 la rottura con Keynes, quando Schröder concepì la terza via: che non era affatto terza ma - come per Blair, per il Pd - adesione al mercato senza freni naufragato nel 2007-2008. Erano ancora keynesiani Brandt e il suo ministro del Tesoro Karl Schiller, nel '69. Lo fu anche Schmidt, negli anni '70. Solo l'estrema sinistra tedesca (la Linke) resta keynesiana."
Ecco Barbara, ci siamo quasi, ma perché ti fermi sempre all'analisi politica senza considerare gli strumenti economici e legislativi che hanno consentito di realizzare quanto denunci? Perché se manca quest'analis non si va da nessuna parte.... comunque fai pure, aspettala tu la Linke.
E perché non una parola sulla modifica dell'articolo 81? La vogliamo difendere così com'è ora, la Costituzione?
scusa, porter, barbara spinelli è quella signora già compagna di tomaso padoa schioppa? sì? che facciamo? ridiamo, piangiamo? dimmelo tu, per favore
EliminaNon ci resta che ridere della schizofrenia di chi si pronuncia per la difesa della nostra Costituzione (elemento fondante dello stato nazionale) mentre scrive contro lo stato nazionale qui e qui, citando questo:
Elimina“Secondo lo scrittore austriaco Menasse, la malattia dell'euro ha proprio qui le sue radici, politiche e democratiche assai più che economiche: nel potere che gli Stati vanno riprendendosi, non da oggi ma da quando nacque, al posto di una Costituzione federale, il Trattato di Lisbona del 2007. È da allora che gli Stati - Consigli dei ministri, vertici dei leader nazionali - hanno ricominciato a prevalere, accampando sovranità illusorie ma non meno tronfie, erodendo sempre più le istituzioni sovranazionali.”
Questo disturbo oggi sembra essere molto diffuso, nel sonno (della ragione) si Fogna, ed al risveglio ci si ritrova col pareggio di bilancio in Costituzione, il fiscal compact ratificato ed un governo-fantoccio.…
"L'UE doveva essere un'associazione volontaria di stati uguali e sovrani che avrebbero abbandonato parte della loro sovranità per il bene comune. È diventato invece una rapporto tra creditori e debitori e dunque per natura obbligatorio e iniquo". (Soros cit.)
RispondiElimina"Il monumento all'euro, che svetta davanti alla Banca Centrale Europea, è stato eretto a nostra vergogna. Vergogna di quella che un tempo era la Civiltà. (Da bravi dittatori, non ci hanno chiesto il permesso per costruirlo, ma la prima cosa che faremo, non appena avremo ripreso possesso di noi stessi, sarà quella di buttarlo giù)" Ida Magli "La dittatura europea" pag. 30
RispondiEliminaScusate, ho le lacrime agli occhi e voglio condividere il divertimento con voi. E ricordate, "la sovranità nazionale è morta perché il CAMBIAMENTO CLIMATICO ha superato le barriere nazionali"... Bah... ci sarebbe da fargli sentire l'apprezzamento di tali parole sul suo profilo FB.
RispondiEliminaNo, scusatemi, io proprio non riesco a divertirmi...perchè comunque il messaggio che passa è quello!
EliminaCerte trasmissioni, davvero, non so....mi fanno venire più che mai i brividi.
Pure la pioggia ci si mette. Maledette barriere nazionali inefficenti.....
EliminaMa la logica €urista che cosa controbatte di fronte a evidenze di questo tipo?
RispondiEliminaEppoi, ma quelli di ScenariEconomici non erano liberisti?
Questo con la logica c'entra poco, con gli euristi un po' di più: "Die europäischen Völker stellen nun mal eine Familie auf dieser Welt dar. Es ist wenig klug, sich einzubilden, auf die Dauer in einem so beschränkten Haus wie Europa eine Völkergemeinschaft verschiedener Rechtsordnung und Rechtswertung aufrecht erhalten zu können."
RispondiEliminaParole europeiste, quindi di un uomo buono: Adolf Hitler, che fu fatto fuori dal gomblotto giudaico-massonico-statunitense mentre, con la guerra, cercava di portare la pace nel continente, proprio come gli euristi buoni di oggi tentano di portare la fratellanza in Europa con l'austerità e i diktat.
Beh forse c'entra anche con la logica...
La frase l'ho trovata qui http://pravdatvcom.wordpress.com/2013/07/25/nazi-grosen-planten-4-reich-das-der-struktur-der-eu-entspricht/
Il tedesco non lo so, benedetto il traduttore online, non ho letto molto del resto, ma credo ci siano altre cose interessanti, tipo "Der Bankenmogul Hermann Abs, Vorstand der deutschen Bank während der Nazi-Zeit, saß gleichzeitig im Aufsichtsrat der I.G. Farben (heute BAYER, Anm. d. Übers.), dem Unternehmen das u.a. in Auschwitz eine Produktionsfabrik betrieb.
„Abs war zuständig für die Aufteilung der Gelder des Marshall-Plans an deutsche Unternehmen. Nach 1948 gestaltete er den Aufstieg der deutschen Wirtschaft entscheidend mit,“
Che gli eurocrati fossero nazisti qui lo sapevamo già, ma i piddini lo sanno da dove viene l'europeismo?
incredibile... a quando l'ingresso della Germania in EUROGENDFOR?
RispondiElimina" La Forza di Gendarmeria Europea (EUROGENDFOR) è una forza di polizia multinazionale, costituita per Trattato, preorganizzata, robusta e rapidamente dispiegabile, di cui fanno parte forze di polizia aventi status militare. È stata un’iniziativa di Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna – finalizzata ad incrementare la capacità di intervento nelle aree di crisi. A partire dal 17 Dicembre 2008, il Comitato Interdipartimentale di Alto Livello (CIMIN - Comité Interministériel de haut Niveau), ha accettato la richiesta della Gendarmeria Rumena di partecipare a EUROGENDFOR portando il numero di paesi membri a sei"
Quindi: una polizia militare con compiti di intervento in aree di "crisi"... anche le prossime, interne ai paesi dell' EU? Se la Grecia dovesse scivolare nel caos di "alba dorata" o consimili credo avremo modo di vederne l'esordio... ovviamente sotto diretto invito del governo ellenico. Sarà la conferma dei nostri peggiori incubi.
Attenzione, perché questa notizia inaugura un modello e costituisce un precedente molto importante e grave.
RispondiEliminaCome saprete, in seguito a un omicidio pare politico commesso in Grecia, diversi parlamentari di Alba Dorata sono stati arrestati, in violazione dell'immunità loro garantita dalla Costituzione, e si sta cercando di qualificare il loro partito come "organizzazione criminale". Il parlamento greco non si è riunito in Corte di Giustizia per giudicare i suoi membri, né ha votato per mettere fuori legge Alba Dorata. Tutto è avvenuto per semplice volontà politica dell'esecutivo + disposizione di un magistrato.
Diversi giuristi greci, diverse voci anche a sinistra stanno protestando contro questa vera e propria sovversione messa in atto dal governo greco e dai suoi mandanti. E fanno benissimo, anche perché dagli USA nei quali si trova, il primo ministro Samaras ha rilasciato la seguente dichiarazione raccapricciante:
"Précisant l’avenir dans son régime d’exception, Antonis Samaras a indiqué aujourd’hui depuis les États-Unis où il se trouve, “que dorénavant, et après l'Aube dorée, il va falloir s'occuper des autres extrémismes, ceux qui veulent par exemple conduire la Grèce en dehors de l'Union Européenne et en dehors de l'OTAN”. Autrement-dit et pour ceux qui ne l’auraient pas compris, le PC grec (KKE), la mouvance gauche de SYRIZA, le parti de gauche ANTARSYA et le parti du “Plan-B” sont ces “extrémistes”. Aussitôt, ces partis de la gauche ont très vivement réagi ce soir du 2 octobre.
http://www.greekcrisis.fr/2013/10/Fr0281.html#more
Come volevasi dimostrare, l'impeto sciocco dei pavidi euro-burocrati messi in tolda in Grecia rischia di definire prestissimo il nuovo ruolo di EUROGENDFOR in Europa...
RispondiEliminaAba dorata, rimessi in libertà tre deputati, lo scandalo mette a rischio il governo...
Antonis Samaras novello Heinrich Brüning? :D
Segnalo una iniziativa di raccolta firme contro la chiusura delle università greche. Per chi volesse firmarla, per chi volesse pubblicizzarla ecco il link:
RispondiEliminahttps://secure.avaaz.org/it/petition/Impediamo_la_chiusura_delle_universita_greche/edit/
Anche se può non essere molto, è però così poco quello che siamo chiamati a fare....
Meglio il link della stessa in inglese:
RispondiEliminahttps://secure.avaaz.org/it/petition/Save_the_Greek_Universities/edit/
@Tafazzi.
RispondiEliminaL'euro va visto verso l'esterno e verso l'interno.
verso l'esterno è una "media" della forza di tutte le economie!
mi spiego.. supponiamo esistesse praticamente un euro italiano, uno greco e via dicendo.
é ovvio che l'euro tedesco è iper domandando (perché esporta tanto fuori dall'area extra UE) ma lo sono meno l'euro francese (in termini relativi) e via dicendo.
In pratica l'€ tedesco è deprezzato mentre le altre monete o sono al prezzo giusto o rivalutate (la ns si dice che lo sia al 10% rispetto al dollaro).
chiaro?
poi esiste la questione interna.
in generale l'euro tedesco ha svalutato perché la Germania avendo un'inflazione inferiore (ovvero una crescita dei prezzi inferiori) non ha visto lo sfogo degli altri
paesi tramite "svalutazione" (non si più).
ho trovato un'ipotesi di inflazione nel 2003 pari al 7% (altro che quella dichiarata dall'ISTAT) quindi immagino il doppio per il 2002.
ecco, l'inflazione accumulata dal 1999 ad oggi è superiore al 20%. Quella ufficiale inferiore ma quella reale?
Ad ogni buon conto, se dovessimo uscire dall'euro (non ci credo ma lo agogno) il marco rivaluterebbe (ad esempio) del 20% sul dollaro mentre noi svaluteremmo (ad esempio) del 10% sulla stessa divisa americana.
quindi svaluteremmo circa il 30% (ad esempio) sul marco.