sabato 5 gennaio 2013

Pescara: è la fine dell'euro?

(Nei commenti del post precedente si è sviluppata una discussione attorno all'improvvida uscita dell'ortottero capo, che sposa - come al solito - una diagnosi assolutamente montiana delle cause della crisi, sostenendo che lo spread dipende dal rischio di insolvenza dello Stato italiano, determinato da un eccessivo livello di castacriccacaruzzionespesapubblicabrutto. Seguono gli ovvi dolori di pancia di chi vorrebbe tanto votare il M5S, ma proprio non ce la fa quando nota quanto somigli a votare per Monti. Perché il problema rimane ed è sempre quello: non vuoi dire la verità, cioè che solo uscendo dall'euro ci libereremo dallo spread, visto che questo misura - e ci fa pagare anticipatamente - il rischio di svalutazione? Va bene, non c'è problema. All'estero studi relativamente neutri riconoscono che in Italia il tasso di interesse diminuirebbe con l'uscita dall'euro - i soliti Woo e Vamvakidis. Vuoi ignorarli? Va bene, ignorali. Ma per lo meno, perdio, non mentire anche tu come sta mentendo Monti! Il governo italiano non è mai stato a rischio insolvenza. Lo certifica il Fiscal sustainability report della Commissione Europea, che avrebbe tutto l'interesse a certificare il contrario, visto che proprio dall'Europa vengono quelle simpatiche esortazioni all'austerità che, per avere un senso, devono presupporre che lo Stato italiano sia sull'orlo della catastrofe finanziaria! Invece nemmeno chi avrebbe interesse a dimostrare l'insolvenza dello Stato italiano, e la necessità dell'austerità, ci riesce! L'austerità italiana è servita solo a salvare Grecia e Spagna, e lo ha ammesso perfino Monti dalla Gruber! Credo che molti voteranno Grillo tappandosi il naso, e i primi a tapparselo con quattro mollette saranno proprio molte brave persone della base, che sono poi le prime a chiedersi perché dal leader di un movimento teoricamente rivoluzionario vengano messaggi così scompostamente, beceramente conservatori. Quello che segue è il resoconto di una presentazione del Tramonto dell'euro organizzata dal M5S di Pescara. Qui trovate il link alle slides, che vi saranno utili per seguire la presentazione. Buon divertimento.)



Per chi avesse bisogno di sottotitoli, vi riassumo il punto fondamentale del mio intervento (oltre ai noti elementi sulla genesi e il meccanismo della crisi): il messaggio secondo il quale la colpa della crisi va individuata nella corruzione della politica, con il correlato eccesso di spesa e di indebitamento pubblico, è falso e reazionario. Chi lo diffonde quindi mente, ed è un reazionario. Punto.

A beneficio degli imbecilli, che sono sempre in eccesso di offerta, mi affretto ad aggiungere che questo ovviamente non significa che la corruzione sia un bene. È un male, e va combattuta. Ma è ovunque e da sempre, e da quando siamo entrati nell'euro è peggiorata (non migliorata) mentre il debito pubblico diminuiva (non aumentava). Chi dice il contrario o è penosamente disinformato, o vuole disinformarvi. Non ci sono "terze vie" possibili. Ma questo voi qui lo sapete.

Apro la discussione...



108 commenti:

  1. io non so piu' cosa dire... cerco si usare i miei account Facebook e Twitter per diffondere le informazioni il piu' possibile...
    Vorrei creare un gruppo M5S in California... m non riesco a fidarmi al 100% del movimento... lo votero' ma non sono neanche iscritto.

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  2. e negli ultimi 10 minuti che si dice di bello?

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  3. Basti ricordare che l'ortottero capo chiamava sul suo blog a parlare della crisi Benetazzo (il Roubini dei noantri), il quale dopo aver parlato dell'insostenibilità dell'euro ora magnifica sul suo sito il famoso "dividendo" di Maastricht !!!

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    1. Benetazzo parla anche ai convegni organizzati da Forza Nuova, che è pure per una riappropriazione della moneta sovrana ma evita, nel suo programma elettorale, di parlare esplicitamente di uscita dall'euro, limitandosi ad auspicare la circolazione di una doppia moneta, euro e boh.

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  4. E' vero, il post di Grillo sullo spread è uno dei peggiori che abbia letto sul tema economico.

    Nonostante tutto il mio spirito ambientalista mi fa preferire ancora adesso il M5S al resto.

    Insomma sono tra quelli che vorrebbe tanto una rappresentanza no-euro ma che non trova riscontri se non in minoranze senza alcuna speranza di prendere mezzo seggio. E dopo aver votato anni orsono gli estinti Verdi, di certo non mi butto sul Fogno che pure parlano di Ecologia.

    Ma, è dura la vita dell'elettore, ci ritroviamo ancora una volta senza qualcuno che possa davvero tutelare la nostra economia. Non ci resta che vedere cosa sarà.

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    1. Caro acquisto recente, in questo blog abbiamo ahimè già dimostrato a più riprese come la fede ambientalista porti a commettere dei colossali errori di valutazione. Questo è un grande classico, sul quale ti invito a meditare. Ovviamente non significa che dobbiamo inquinare. Significa che chi parla di ambiente in Italia (non tu, i leader) in 11 casi su 10 o è ignorante, o in malafede, o entrambe le cose. Strano, no, considerando che l'ambiente è il fiore all'occhiello dei nostri vicini alamanni (come sempre, però, col culo degli altri).

      Sono per un partito verde che consideri gli operai (e gli insegnanti) specie protetta.

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    2. In realtà seguo il Blog da molto tempo, ho scritto raramente, una paio di volte.

      Scrivo da una regione distrutta da abusivismo edilizio (con relativi scarichi domestici smaltiti illecitamente nei terreni coltivati). Intere città PRIVE DI FOGNATURE, nel 2013!!! Meta di "raccolta" di ogni rifiuto tossico italiano ed estero, bruciato su letto di stracci con conseguente inquinamento di aria acqua e terreni agricoli con ovvie conseguenze sull'intera catena alimentare. Prodotti alimentari contaminati da diossina tale da far diventare IL LATTE un RIFIUTO SPECIALE e le pecore animali zombie, con deformità e anomalie comportamentali.

      Per me non c'è compromesso alcuno che possa scavalcare l'ambiente, nemmeno la necessità di produrre, anzi sopratutto la necessità di produrre a basso costo.

      E non posso che condividere che la forza produttiva e formativa del paese sia un pilastro intoccabile e non può essere continuamente caricato di nuovi pesi, precarietà e riduzione di diritti.

      Saluti e grazie per le informazioni che ci fornisce.

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    3. caro Mario non sei l'unico a pensarla così, mi piacerebbe che ci fossero maggiori possibilità di discuterne, anche perché non credo che abbiamo ancora molto tempo per inventarci un'economia più sana che vada oltre il paradigma produci-consuma-crepa. Fermo restando che quello di cui si discute qui è un metodo di governo più che un modello economico.

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    4. Do per scontato che le mie parole possano non essere capite. Del resto, se parli di smetter di fumare a uno che si è appena preso il dito nella portiera della macchina non ti puoi aspettare una reazione pertinente.

      Io non sto facendo l'elogio della diossina. Sto dicendo che i politicanti verdi, in Italia e in Europa, sono nella maggior parte dei casi in malafede e asserviti al progetto eurista. Gli esempi non mancano. E scommettiamo che anche la sua diossina si può spiegare con la teoria delle AVO? Non mi dica che viene da Cortona...

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    5. Vediamo se il mio piccolo cervello è in grado di capirla, lei mi dice che non è questo il momento di credere agli ambientalisti perchè la loro intenzione "verde" è solo legata ad allargare il bacino elettorale e quindi una menzogna?

      Oppure che per essere ambientalista è fondamentale poter disporre della sovranità monetaria in modo da decidere autonomamente a casa propria?

      In entrambi i casi, non mi pare che votare tizio o caio faccia una grossa differenza, del resto non abbiamo nessun grande rappresentante no-euro che possa al momento portarci fuori. Quindi ne consegue che tra tutti a me uno che si sforza di ridurre la diossina e di porre fine alle ecomafie a me sta più simpatico degli altri cattivoni tra cui scegliere.

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    6. Cioè i tedeschi si fregavano l'elettricità Polacca e Ceca ? E i PIIGS(a cui presto verrà aggiunta una F) saremmo noi ? E loro i teutonici ?

      Da quel link sono andato un po' in giro ed ho trovato questa "magnifica" storia riguardo al modo i cui in la Germania sembra stia tentando di monopolizzare l'approvvigionamento energetico (almeno per quanto riguarda il gas) nord europeo, in barba alla solidarietà e forse anche a qualche trattato:

      Articolo originale:

      http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703713504575475182399179228.html

      Tradotto (non molto bene ma si capisce) in italiano:

      http://europamente.wordpress.com/tag/russia-putin-gas-germania-agenzia-energia-ue-polonia-barroso-merkel-gdf-suez-nord-stream-north-commissari-ue-energia-consumatori-gas-naturale-consorzio/

      Descrizione dei due progetti:

      http://it.wikipedia.org/wiki/Nord_Stream

      http://it.wikipedia.org/wiki/South_Stream

      Effettivamente dando un'occhiata a questa mappa viene un un po' il dubbio che i polacchi tutti torti non li abbiano:

      http://deepresource.files.wordpress.com/2012/07/soutstream.gif

      Ok sono accordi commerciali, ma la differenza tra i due progetti mi sembra abbastanza evidente. I polacchi si vedranno passare i tubi del nord stream davanti e poi dovranno pagare i tedeschi per comprarsi il gas, fantastico.

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    7. Errata corrige, avevo letto male l'articolo linkato dal professore. I tedeschi non stanno rubano energia ai polacchi ma utilizzando la loro infrastruttura energetica per i propri scopi di distributivi, non che questo sia meno grave.

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    8. I Verdi europei in malafede? Joshka Fischer in malafede contro i lavoratori tedeschi? Come si può affermare che Cohn-Bendit sia asservito a progetti di dominio liberista, lui così terzomondista? E il compagno Ripa di Meana? Quanti turni in acciaieria prima di diventare deputato verde.
      Che ingratitudine...

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    9. @Amabile (ringraziando Santoro)

      Il suo cervello peserà più o meno quanto il mio, in questo caso le dimensioni veramente non contano. Sfugge a molti che l'ideologia verde è "stranamente" compatibile con l'esigenza di compressione dei consumi intrinseca nella mentalità mercantilista tedesca. E infatti fra i "sudditi" verdi italiani (per distinguerli dai leader) abbiamo anche avuto quella insgne genia di imbecilli che ripeteva (e forse tuttora ripete) "meno male che c'è la recessione, così spreco di meno".

      Ora, ATTENZIONE, lei capisce, vero, che non sto facendo l'elogio dello spreco, no? Bene. Allora torniamo un passo indietro. Esiste un'ideologia verde che è propugnata dalle élite europee come instrumentum regni, come veicolo per l'accettazione del loro progetto mercantilista. Progetto, noti bene, che verde NON è. Perché se io comprimo i tuoi consumi qui a casetta e ti faccio essere così austero ed energy saving, è solo perché l'energia mi serve a trasportare a 6000 km di distanza quello che hai prodotto. Chiaro? Di verde c'è l'etichetta, il resto è guerra commerciale.

      Sulle fonti ideologiche di questo pensiero ha lavorato 48, che per mancanza di tempo non mi ha mai passato i risultati della sua ricerca, ma sono sicuro che molti lettori potrebbero aiutarmi in tal senso (ci sono libri, articoli, ecc.).

      Se lei avesse letto il post che le ho indicato, avrebbe capito quello che intendo dirle. Ma ho la sensazione che a lei non interessi molti leggere. Le interessa, giustamente, il fatto di non bere latte con diossina. Se lei non imparerà a dare priorità ai problemi, questi si risolveranno da soli, perché presto non avrà più i soldi per comprare il latte (e quindi nemmeno la diossina).

      Tutta salute.

      Perdoni la semplificazione, ma cerco di essere didattico. I cialtroni della spaghetti-decrescita rientrano tutti in questo solco (non ne ho ancora trovato uno che non ci rientri e lo aspetto a braccia aperte). Chiaro? Sì? No? Peccato, è andata così.

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    10. Che i gruppi dirigenti verdi europei abbiano sposato la tesi mercantilista tedesca può essere vero.
      Che le posizioni decresciste siano basate sulla stessa ideologia mi sembra un po' una forzatura. Forse sarebbe il caso di cominciare a mettere in agenda, oltre alla sacrosanta difesa dei salari, anche i temi dei limiti delle risorse e dei cambiamenti climatici. Per raccontarla tutta la verità, anche quella spiacevole che ci dice che i nostri livelli di produzione e di consumo sono insostenibili. Che ci piaccia o no dovremo farci i conti. Altrimenti continuiamo a parlare di un mondo virtuale senza limiti e questo non ci aiuta nemmeno a capire l'euro e il suo tramonto.

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    11. Andrea caro, la verità che i nostri modelli di produzione e consumo sono insostenibili non è spiacevole, è una verità. Possiamo parlarne:

      a) in un momento nel quale il nostro livello di produzione non scende del 2.5% l'anno e la gente si suicida; e

      b) dopo aver capito cos'è il Pil (non mi riferisco a te, ovviamente).

      Guarda che da quando ho cominciato a menar mazzate, anche gli spaghetti-decrescisti hanno fatto qualche minimo tentativo di venire a patti con la contabilità nazionale. E io con chi non ci viene a patti, sia Memmeta, sia Fermare il cretino, sia l'Alba dorata, sia Savonarola, semplicemente NON CI PARLO. Questo è il requisito MINIMO per imbastire un discorso SERIO E NON DEMAGOGICO sull'ambiente. Tranquillo, ne riparleremo. Le posizioni decresciste SONO basate (magari inconsapevolmente) su quel tipo di ideologia. E non è con l'ideologia che si risolvono i problemi, ma misurando correttamente i fatti (contabilità) e ragionandoci sopra. Per ora mancano le basi ed è un grande, grandissimo, enorme peccato.

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    12. Anche Marino Badiale è uno spaghetti-decrescista? Hai avuto modo di parlarne con lui, visto che ci hai presentato dei libri assieme?
      @Santoro: se Ripa di Meana dice che la luna è rotonda, tu dici che è quadrata per distinguerti dalla bieca matrice ideologica dei verdi europei? O te ne sbatti di Ripa di Meana e guardi la luna per vedere coi tuoi occhi che forma ha? E i turni in fabbrica tu li hai mai fatti? Io sì, e tu?

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    13. Certo che ne ho parlato con Marino, e ti posso dire che è sostanzialmente d'accordo con me. Trova, come me, che sarebbe indispensabile giungere a una sintesi fra "ambientalismo" e "economia", e che questa sintesi è resa impossibile da due tipi di integralismo: l'integralismo dei miei colleghi (non mio), secondo i quali il sistema dei prezzi risolve tutto, e l'integralismo di chi si trincera dietro una parola d'ordine demagogica (decrescita) che quando gratti la superficie denota solo una sospetta ignoranza di concetti economici di base.

      Ripa di Meana mi ha contattato per complimentarsi per il libro, sono stato a trovarlo, è stata una conversazione molto interessante, perdonami, non ci ho parlato di astronomia ma della sua esperienza al Parlamento europeo, della quale spero proprio che ci voglia parlare un giorno qui.

      Quanto ai turni in fabbrica, in effetti credo sia lapalissiano che ognuno di noi si impegna (se lo desidera) in quello che sa fare e che il percorso di vita, dominato da tante contingenze, lo ha portato a fare. Mai fatto 5 km con una brocca sulla testa per portare l'acqua a casa? Quando sono stato in Africa, ho conosciuto persone che lo facevano. So what? Non penso che per capire quello che ci sta succedendo e per comunicarvelo io debba passare anche da quella esperienza, giusto? Le esperienze umane sono potenzialmente infinite e non tutte ugualmente necessarie per formulare un giudizio su un problema specifico.

      Sono quindi d'accordo che non è con questa demagogia che si risolvono i problemi. E nemmeno con quella della decrescita.

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    14. Ma è chiaro che fin quando è il PIL l'indice che determina la ricchezza di un paese, è quasi impossibile far conciliare la riduzione degli sprechi con un maggiore benessere economico.

      A volte ho l'impressione che essere ambientalista sia un grave handicap o un onta per gli uomini di scienza.

      Io non voglio risparmiare energia perchè poi posso spedire merce a 6000km. di distanza. Cerco l'autosufficienza energetica e quella alimentare. E biosgnerebbe ricordare di quanto nell'ambito ambientalista si parli di FILIERA CORTA, di prodotti senza pesticidi, senza sementi sterili, di ciclo dei rifiuti, di efficienza degli edifici e degli aparecchi elettronici.

      Non sono cosi egoista da pensare a me e non ai miei nipoti, ma anche agli sconosciuti che verranno dopo di me. Perchè gli sprechi odierni non hanno alcun motivo tecnologico, ma solo una volontà politica. E quando torneremo ad una nuova e forse definitiva crisi petrolifera, si chiederanno perchè non sia stato fatto quel che si poteva in tempo.

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    15. Perfetto, allora vedi che ci capiamo?
      Il riferimento a Ripa di Meana era in risposta a Santoro, e non mi permetterei la presunzione di rinfacciare a qualcuno di non aver fatto i turni in fabbrica, se non come rispettosa provocazione a chi, come Santoro, tira fuori l'argomento per primo. D'altra parte ora sono un agiato statale improduttivo, quindi non ne avrei più titolo.
      Ti assicuro che a me la sintesi di cui parlate tu e Marino interessa molto più delle ideologie. Spero che ci saranno altre occasioni di parlarne.

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    16. Quello che mi turba di più è che cosi come ho parlato di AMBIENTALISMO, voi automaticamente, ma non capisco davvero perchè, mi avete etichettato come uno favorevole alle idee dei "verdi di germania" o europeiste o chissà quale altro a me sconosciuto partito d'oltralpe pro euro, ma anche no euro.

      La mia idea di ambientalismo non è certo quella che avete presentato. Ma ciò mi fa supporre che vi sia un pò di pregiudizio verso chi come me tiene più alla salute e all'ambiente che alle discussioni di appartenenza politica.


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    17. Caro Paolo, io cerco di guardare la luna anziché il dito. Non è colpa mia se il signor Ripa di Meana e tuti i politici che in Italia conducono movimenti di matrice ecologista gravitano attorno ad organizzazioni non governative di chiara matrice ideologica calvinista e malthusiana. Egli personalmente, poi, ha collaborato coi paladini dell'eurocrazia. Posso esser convinto della buona fede, ma se frequentano lo zoppo...
      Del resto li ho sentiti solo rifiutare: no ai treni, no al fotovoltaico, no all'eolico, no alle biomasse. Mai una proposta organica per un sistema energetico integrato che minimizzi l'impatto sull'ambiente.
      Né ho colpa io se Cohn-Bendit si occupa di difesa oltranzista di Israele e di sputare addosso agli immigrati musulmani in Europa. Faccia, pensi e dica ciò che vuole: mi chiedo, però, in che modo siano coinvolte le istanze ambientaliste nella sua visione politica.
      Infine, Fischer, facinoroso protestatario nel 68, ha partecipato al governo di centrosinistra delle straordinarie riforme del lavoro ed è consulente per il gasdotto Nabucco, che tanto bene porterà all'ambiente. Per me è chiaro il burattinaio che sta dietro, ma magari mi sbaglio.
      Se ti interessa, domani faccio il centrale.

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    18. Caro Mario: tu hai detto che voterai uno che dice balle perché "però" si è occupato dell'ambiente. Non mi sembra il punto di partenza migliore per fare lezzzioncine sull'appartenenza, anche perché, banalmente, quando uno dice balle conclamate in una cosa che conosco, nessuno mi garantisce che poi sarà più affidabile in una cosa che non conosco e nella quale ho ancora meno modo di controllarlo.

      Ma se tu sei sicuro che questa persona possa traghettarti verso un mondo più pulito, ben venga. Voglio crederci anch'io. Intanto, ho registrato a futura memoria i miei dubbi e le tue certezze.

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    19. Sempre a Mario, più sopra, "è chiaro che". Sì, è chiaro se non si sa cos'è il Pil. Eviterei affermazioni apodittiche di questo tipo, perché poi s'annamo a ffa male...

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  5. Penso di essere molto d'accordo con Bagnai.
    Sulla corruzione aggiungerei che dove c'è potere pubblico c'è fisiologicamnete corruzione.
    Se i politici non fossero minimamente corrotti potrebbe voler dire due cose: stiamo sognando oppure quei politici non hanno alcun potere.
    Approfondendo però vediamo che con l'avanzare della UE e dell'euro i politici nazionali hanno diminuito drasticamente il loro potere ma osserviamo che parallelamente è aumentata la corruzione, o per lo meno così ci vorrebbero far credere.
    Penso che questo fenomeno sia da una parte incentivato e dall'altra pubblicizzato da chi ci vuole che noi non ragioniamo e ci convinciamo che quello è il problema dei problemi e che l'unico modo per eliminarlo è l'eliminazione dei politici, privatizzando completamente la funzione pubblica.

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    1. I meccanismi che determinano questi fenomeni osservati sono chiari allo stesso Grillo, come ho riconosciuto nel mio intervento, se lo ascolterai, e sono stati denunciati in televisione da Di Pietro e ammessi dallo stesso Bersani, come spiego nel libro. Un'altra fonte utile per capire questi meccanismi è il blog di 48.

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    2. Vero, la corruzione esiste da sempre e non è certo una nostra esclusiva.
      Ma esiste una classifica che ci vede ai primi posti per corruzione, oltre che per evasione e criminalità organizzata, comprese ecomafie.

      E non è certamente un pregio eccellere in questi campi. Perchè siamo cosi bravi? Semplice, non c'è una volontà di contenere il fenomeno, in quanto è parte del sistema partitico e imprenditoriale o almeno di quella parte che fa affari in questo modo e che ha un grosso peso in parlamento. Non a caso la recente legge anticorruzione risulta essere depotenziata rispetto ad altri paesi che invece sono messi meglio nella famigerata classifica. E analogamente ai capitali scudati, anche in questo caso i provvedimenti sono sempre molto blandi.

      E a me non pare proprio una buona cosa avere oltre alle batoste di chi continua a cedere la nostra sovranità, pure tutto il marciume politico che dirotta soldi pubblici verso pochi imprenditori senza scrupoli.

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    3. Se questa classifica esiste, non sarà considerata indiscrezione il chiedere di poterla vedere (mentre sarà declassato a discorso da autobus quello fatto senza mostrarla).

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    4. http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di_percezione_della_corruzione

      Certo che la prima obiezione sarà che si tratta di percezione e quindi un dato poco scientifico, ci tengo a sottolineare che io la "percezione" l'ho vissuto in prima persona, visto che mio padre (geometra) tra catasto ed uffici pubblici ha vissuto le vicende più assurde.

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    5. @Mario Amabile

      La classifica a cui ti riferisci è probabilmente quella pubblicata ogni anno da Transparency International, quella del 2012 al seguente link "http://cpi.transparency.org/cpi2012/in_detail/".

      Certamente non è un pregio.
      Osservando la classifica trovo utili alcune considerazioni.

      La prima parte è praticamenete monopolizzata da quelle nazioni che compongono il nord europa e l'occidente buono, bravo e bello, con pochissime eccezioni.

      Irlanda, Spagna e Portogallo sono molto più in alto di noi, rispettivamente 25,30 e 33 posto contro il 72 dell'Italia, ma ciò nonostante economicamente queste nazioni stanno peggio di noi e con notevolmente inferiore possibilità di cambiare direzione.

      Ma i prestanti BRICS dova stanno ? Brasile 69, Russia 133, India 94, Cina 80, Sudafrica 69: non mi sembrano particolarmente brillanti.

      Anche l'Argentina, che come sappiano dopo il 2002 economicamente è cresciuta molto, si trova solo a 102.

      Alcuni paesi acerrimi nemici del mondo occidentale buono, bravo e bello, si trovano guardacaso in posizioni infime:
      Vietnam 123, Iran 133, Pakistan 139, Siria 144, Libia 160, Venezuela 165, Iraq 169, Sudan 173, Afghanistan 174, Korea del nord 174.

      In conclusione penso che il parametro corruzione possa essere lasciato da parte, almeno per il momento.
      Possiamo tranquillamente dire che non c'entra niente con la nostra attuale situazione economico/finanziaria.
      Ricordiamo che i governi corrotti della prima repubblica sono quelli che ci hanno poortato ad essere la settima potenza economica mondiale.

      Potremmo anche azzardare un parallelo tra corruzione e inflazione: quelli che indicano la corruzione come male enorme, la stessa cosa fanno con l'inflazione, mali devastanti da eliminare ad ogni costo. Balle.
      Un certo grado di inflazione così come di corruzione è senz'altro compatibile ed accettabile insieme con un adeguato sviluppo economico.


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    6. @ non economista

      la mia risposta ancora non è stata pubblicata, ma si, si tratta di transparency international.

      Mai detto che la situazione attuale sia attribuibile alla corruzione.

      Continuerò a sostenere sempre che sebbene sia un problema secondario, questo non significa che puoi far finta che non esista o che siccome c'è un problema gigante non si possa provare risolvere nullaltro che quello. E nemmeno che siccome il fenomeno non ha incidenza sulla CRESCITA, si possano lasciare le cose cosi che tanto si sta bene lo stesso.

      Perchè poi ti sbatto in faccia le esperienze dirette e mi dici tu se si sta bene in un paese cosi...

      In quanto all'Argentina e molti altri paesi che sono in fondo alla classifica, ho testimonianze di amici che hanno vissuto un pò da quelle parti e ti posso assicurare che pagare un poliziotto per evitare che ti distruggano il locale o che ti lascino in pace alla dogana per me rimane una roba inammissibile, poi che non incida sul benessere economico non conta molto visto che incide sulla qualità della vita.

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    7. Intereressante come queste classifiche sulla trasparenza siano così opache nei parametri di giudizio...

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    8. @Mario Amabile

      Quello che dici è incontestabile.
      Altrettanto incontestabile è, come ho cercato di esporre e come ha ribadito Valerio Santoro, la non effettiva oggettività di certe classifiche che si presta volutamente a strumentalizzazioni.

      Tenterò di ribadire un concetto che già ho esposto altre volte.

      Fondamentale è capire che certe questioni come enfatizzare il problema della corruzione, il problema del debito pubblico, il problema delle scarsità in generale e in particolare di energia, di materie prime ma anche di moneta, gli sprechi legati alle spesa pubblica ma anche l'inaffidabilità e la scarsa considerazione internazionale del Berlusca, etc. etc., sono spesso false questioni, falsi problemi, sono sistemi di condizionamento utilizzati per oscurare la realtà.

      Occupandoci eccessivamente di certe questioni non facciamo altro che il gioco del nemico, purtroppo.

      Le realtà che condizionano ben più pesantemente la nostra vita così ci sfuggono. Per fare un esempio il comportamento di un politico è più deprecabile e più dannoso per la colettività quando prende una bustarella o quando firma certi trattati (vedi Mastricht, Lisbona, Velsen etc. etc. etc. ) senza MIMIMAMENTE informare il popolo e spesso senza nemmeno sapere quello che firma e a cosa ci sta condannando ?

      Occorre uno sforzo per compiere un balzo collettivo sul livello di comprensione del mondo che ci circonda.

      Per quanto riguarda quello che succede a proposito di corruzione in Argentina o in molti altri luoghi ti potrei dire ciò:
      Se continuiamo su questa linea in Europa molti di noi saranno costretti ad emigrare come abbiamo già fatto verso quei paesi, molti dei quali corrotti, che ci potranno permettere di sopravvivere !!!

      Comunque ribadisco, la corruzione è un male, va combattuta, nel frattempo dobbiamo cercare di non affondare nella più grande depressione che si possa aver conosciuto.

      @Bagnai.

      Penso che sarebbe opportuno incentivare una discussione sulla funzione e sull'importanza dei SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO, il loro ruolo nella situazione che stiamo tutti subendo, in cosa consistono e come mai sono così determinanti.
      Se lo ritieni utile potrei acchitare io, d'altronde lo ho anche gia fatto.
      (mi sono rivolto dandoti del TU, visto che anche TU in precedenti commenti hai fatto lo stesso con me, se non fosse gradito fammi sapere).

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    9. @Amabile

      Vorrei amabilmente ricordare che l'aneddoto è la dimensione cognitiva tipica dei piccoli dr. Livore, dei quali qui facciamo volentieri a meno. Le esperienze personali sono tutte interessanti, e sono tutte foglie che possiamo applicare sui nostri occhiucci per non vedere l'albero. Qui usiamo metodi e anche fonti diverse (meno opache, come nota Valerio). Meglio mettersi d'accordo prima, altrimenti si resta scontenti l'uno dell'altro.

      Sono d'accordo nel discutere dei sistemi di condizionamento, ma non sono competente nel farlo e non so se il blog di una persona incompetente è il posto migliore per farlo. Sono graditi contributi con riferimento.

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    10. Perciò il qui presente dr. Livore essendo alquanto impreparato (è su questo non c'è dubbio), molto scarso come fonti, fa tutti scontenti nel Blog pensando che la corruzione vada combattuta? Perfino quando come semplice punto da tenere in considerazione nell'agenda dei futuri governi?

      Io che mi aspetto magari gli stess test all'americana, o nei momenti di maggior livore leggi che prevedano la confisca dei beni per tangentari e corrotti. Perfino se la nostra posizione in una classifica da fonti attendibili fosse migliore di quella da me citata rimango fermo che in un paese migliore l'appalto lo vinci senza tangenti (sebbene io non sia un imprenditore edile). Che per avere una prestazione medica come un bypass coronarico non sia necessario pagare 10.000euro al primario, altrimenti questo ti dimette lasciandoti a gravissimo rischio di lasciarci la pelle. Che per avere un certo documento, non si debba passare per funzionari che lasciano la tua pratica in un cassetto in attesa di un unzione monetaria. Sarà che il tronco non è questo, ma a me 'sti rami quà sembra siano tutti dritti verso l'alto come mazze di scopa...

      se poi il problema è che su questo blog si debba principalmente trattare di economia, allora chiedo scusa per i miei fuori tema, che sono sfoghi legati a quanto mi aspetto da chi ci governerà.

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    11. Mario: nessuno qui dice che la corruzione e l'inefficienza siano dei beni da tutelare, né che la diossina vada somministrata ai bambini in tenera età. Qui si sta facendo un discorso preciso e articolato, nel quale trova posto anche la corruzione (se ne è parlato) e che tu visibilmente non vuoi approfondire. Vuoi solo sfogarti. Mi dispiace, questo non è il posto per farlo. Ci sono tanti altri posti. Il tuo primario, la tangente che hai dovuto pagare, ecc. sono fatti gravi, di diritto penale e amministrativo MA NON SONO LA CAUSA DELLA CRISI. In questo momento, da economista, mi sto occupando della crisi.

      Preferisci che facciamo il contrario? Tu occupati della crisi con gli aneddoti, e io mi metto a costruire case col mio metro a stecca. Scommetti che così facciamo più morti? Tutto qua. Con simpatia e stima e voglia di lavorare (da parte mia).

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    12. Il mio problema è che ho spesso avuto la sensazione che per concentrarsi sul problema grosso, il primo piatto, la vera causa della crisi, poi ci si dimentichi del tutto di quanto male fanno i contorni.

      Non è mia intenzione distogliere l'attenzione dalle cause della crisi e mi scuso se ho dato questa impressione, ma siccome ho notato che il blog lascia ampio spazio alla politca e spesso sale a galla la questione corruzione, per quanto e lo ribadisco per l'ennesima volta, mi sia chiarissimo che la crisi non è dovuta al debito, non è dovuta alla corruzione, io continuerò sempre a sentirne il peso a volte quanto quello della crisi, che forse e per fortuna non mi ha ancora sconvolto la vita.

      Grazie e continua con il tuo lavoro che apprezzo sinceramente.

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    13. Quando si parla di ambientalismo, non si può prescindere dal contesto, riguardo l'ambiente qualsiasi azione dovrà comunque integrarsi con una valutazione di tipo (macro)economico. Proporre la decrescita come risposta mi sembra semplicistico e alquanto inefficace. Lo scenario è complesso, quindi la risposta non potrà che essere articolata e complessa.
      Cioè, infatti, alla fine, gira che ti rigira la penso come er cavajere (by the way la pensavo così anche prima di arrivare su Goofynomics, ce lo dica a quello delle escargot.)

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  6. aspettavo da tanto che fosse invitato da un qualsiasi "avamposto" del M5S, spero veramente che questo intervento sia visto da gran parte dei votanti ma soprattutto dagli attivisti e da grillo.
    (faccio parte di quelli che quando lo sentono parlare, soprattutto ultimamente, accusano dolori di pancia e nausea)

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    1. Guarda che di inviti ne ho più di uno: attualmente due con date fissate, e due con date da concordare. Purtroppo (o per fortuna) non ci sarò durante la campagna elettorale, ma tanto queste elezioni non risolvono nulla, e quindi...

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    2. Ma la novità è che stanno arrivando inviti dagli avamposti del PD! Rendetevi conto... La 'zdora si sta allevando delle serpi in seno.

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    3. I dinosauri mica lo sapevano che si stavano estinguendo: Manco Bersy.

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    4. mi fa piacere quindi che il pesante "spam" che ho fatto ad ogni post economico letto/scritto dal m5s (grillo) possa aver contribuito, sicuramente non risolveranno IL problema ma sono gli unici con visibilità che hanno la possibilità di raccontare le cose come stanno dato che gli altri in una mano hanno il più europa e nell'altra un biglietto di sola andata per le barbados, e le serpi in seno evidentemente lo hanno avvertito il rischio concreto di estinzione e stanno virando dove tira il vento ma io me li voglio ricordare per quello che sono stati (e per quello che sono stati, o meglio non sono stati)

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    5. Professore, perché ritiene che queste elezioni non risolvano nulla? E' probabile che l'euro si sciolga entro questa legislatura (intesa piena, cioè 5 anni; col PD al governo, in effetti, potrebe durare molto meno)

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    6. @ Bagnai & Sandra
      chissà, magari l'invito viene dalla zdòra.. pro domo sua.
      (non sono molto certo della citazione, quindi ribadisco) non è che La hanno invitata alle idi di Marzo?
      PS: complimenti al prof per il grande lavoro, e anche ai lettori per i contributi di qualità.

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  7. Allora adesso vorrei tanto sapere perchè nessuno di questi fessi che si schierano contro Monti parla del rapporto della Commissione Europea. Mi viene il sospetto che forse non vogliano vincere veramente, solo qualche cadreghina.

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    1. Che poi non è che in Italia ne abbia parlato solo io! Come al solito, non sono unico.

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  8. Prof, concordo con lei, questo pomeriggio ho fatto notare a un Montiano(brr...) la somiglianza ideologica tra Monti e Grillo(che ovviamente detesta), guardi che risposta piccata:
    IO: "Grillo(o chi per lui ne detta la linea) nei suoi programmi propugna tagli alla spesa e agli sprechi, è convinto che questa sia una crisi da debito pubblico, insomma da una lettura della crisi non dissimile da quella di un economista della stessa ideologia di un Monti, che però viene dipinto dai media come un moderato(un centrista?) o un tecnico(cosa che oramai spero creda solo qualche piddino e la sua claque).

    PIDDINO: "Capire un cazzo di niente, ma proprio zero zero assoluto va bene, ma non pensavo si potesse giungere a certi livelli. Mi viene da piangere.

    Sui primi due deliri non commento, non ne ho la forza, dovrei sniffare della coca buona e in quantità consierevole per aver il coraggio di affontare certi abissi di confusione mentale. Non è il caso.

    Per quanto riguarda invece le mie presunte credenze:
    1) Io credo che sia 'moderato' (parola insulsa come poche?)
    2) Che sia 'Tecnico'?

    Io credo:
    1) che M.M. sia il miglior rappresentante Politico italiano attuale insieme la Presidente dell repubblica;
    2) che, all'interno dell'attuale sprettro politico, M.M. sia precisamente quello che si autodefinisce, i.e. un riformista radicale (che diventerà necessariamente un riformista tenue se al governo nella prossima legislatura, per ovvie ragioni politiche di alleanza con i centristi e di eventuale ruolo di governo assieme a sinistra conservatrice)

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    1. Ancora con questa storia della sinistra conservatrice, perché vuole conservare i diritti dei lavoratori... Ma il tuo amico cosa fa per lavoro? Perché bisogna anche capire se certa gente è viscida, o solo scema...

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    2. Ogni volta che leggo contributi da parte di piddini/montiani/libertari vari ho sempre piu' la certezza che essi sperano intimamente e inconsciamente di far parte della schiera dei pochi padroni che staranno bene quando tutto andra' a puttane. E' quasi un credo religioso, inquinato da un falso darwinismo applicato alla societa' e dalla convinzione che loro no, non possono essere parte dei deboli che soccomberanno.

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  9. OT (ma non troppo)
    segnalo la trasmissione AAA Premier Cercasi su La7
    barlumi di verità da Tremonti
    che annuncia iniziative per ricorrere contro
    l'incostituzionalità dell'IMU
    (fornisce, così dice, i moduli sul suo sito).

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  10. Ma quando usciremo dall'euro? In Francia come prosegue il dibattito? Se riusciamo a coalizzare Francia, Spagna ed Italia allora riusciremo a fare la parola grossa contro la Germania?

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    1. Usciremo quando qualcuno ce lo imporrà. Magari qualche altro che esce prima, traendone anche maggiori vantaggi. Insomma, per quanto faccia del mio meglio per diffondere la verità prestando libri, articoli e filmati, non credo proprio che ce la faremo a lasciare un segno tangibile. Potremo almeno dire di aver fatto il nostro meglio.

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    2. Non capisco questa bipolarita. Cosa ti fa pensare che si possa fare ora, cioe' quando Italia e Spagna sono in una condizione di debolezza, se non si e' fatto all'inizio quando eravamo in condizioni di parita'? Non c'e' da fare la voce grossa con coloro che hanno dimostrato negli ultimi 10 anni di volere l'Euro per distruggere i loro principali concorrenti. Si esce e basta.

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  11. Io sono uno di quelli che si tappa il naso,
    e continuerò a divulgare il "verbo der cavajere nero".
    Ma sono d'accordo che con queste elezioni non cambierà un cazzo,
    se si cambia lo deciderà il mercato.

    Io conto molto sul fatto che non avranno libertà di manovra con i 5stellini che gli metteranno il fiato sul collo.

    All'ultima riunione semestrale a Modena,Favia è stato riconfermato anche se era stato espulso dal capo-ortottero,i commenti erano:
    chi se ne frega di Grillo,il movimento siamo noi,ha lavorato bene,e continua a farlo quindi riconferma.
    Questa è un'altra cosa su cui conto,perchè le uscite del Grillo mi obbligano a tapparmi il naso e non solo !!!
    Ma torno a dire,alternative non ve ne vedo(non me ne voglia l'anima di Montanelli).

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  12. Ammetto che ancora oggi non ho capito se Grillo c'è o ci fa; tuttavia ormai abbiamo la certezza che il nostro bel paese é sotto attacco, così come nel 1992. Gli ingredienti allora furono rispettivamente attacco alla lira , delegittimazione moralistica della classe politica, attacco militare attraverso la stagione delle bombe.Siccome,come diceva Carlo Marx, la storia si ripete sempre due volte la prima volta come tragedia, la seconda come farsa, il ruolo del fustigatore nazionalpopolare questa volta non poteva trovar migliore interprete che in un comico. È evidente che menti sopraffine hanno interesse a scompaginare il quadro politico italiano, così come nel 1992 favorendo una svolta tecnocratica; rendersi complici di ciò non informando adeguatamente i propri elettori e sbraitando castacriccacorruzzionespesapupplicabrutta anche se fatto ingenuamente getta un ombra sinistra sul movimento e sopratutto sul suo leader.
    P.S. Non mi piacciano le teorie complottiste, ho solo provato ad unire i puntini.

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  13. Prof. il problema numero uno è la disinformazione, prima ancora dei discorsi sull'euro. Questa cosa mi deprime più del problema euro, perchè esalta l'aspetto più odioso del capitalismo, ossia l'uso sistematico, quasi morboso, del potere mediatico per annichilire le coscienze individuali ed i centri di pensiero critici, a tutto vantaggio di un'unica e semplice forma di pensiero, che serve alle classi dominanti per continuare l’azione di egemonizzazione sociale, prima che economica. Questa è la dittatura del Terzo Millennio, l’informazione ed i mezzi di comunicazione sono e saranno sempre di più il “carburante” che alimenta i sistemi capitalistici, senza di essi la macchina capitalista non funziona, non potrebbe creare ricchezza e profitto, soprattutto non potrebbe propagandare cure e terapie economiche a vantaggio di pochi e a danno di molti, propinandole come il “male necessario”. Quindi posto che in un sistema capitalistico moderno il controllo dei mass-media viene prima del profitto, in quanto necessario e propedeutico alla sua creazione, mi aspetto che in futuro anche “l’occidente civile e democratico”, trovi forme, modi e maniere, per controllare l’ultimo e forse più efficace baluardo dell’informazione, cioè la rete.. Questo già avviene in Paesi che praticano il Capitalismo Ortodosso, quello del liberismo economico fondato sull’autoritarismo politico, come la Cina… Purtroppo la crisi rappresenta un’occasione unica, forse ricercata ed indotta, da parte delle classi dominanti, per realizzare i propri sogni. Tutto questo non sta avvenendo con la forza, come in passato, ma seducendo la società con le nuove armi dell’informazione, il vero oppio dei popoli…
    Anche il problema della corruzione è una rappresentazione scenica della macchina capitalista, è un’arma di disinformazione di massa formidabile per distogliere l’attenzione dal cuore del problema capitalista, vale a dire la disuguaglianza come manifestazione più evidente del sistema capitalista e le politiche di austerità necessarie per mantenere il sistema diseguale…
    Anche per me questo non significa tradurre il problema della corruzione come un escamotage capitalista, anzi, lavorando nel settore dell’edilizia e degli appalti pubblici, conosco a fondo il problema e i disastri economici che esso genera, tuttavia basterebbe una “leggina seria con il carcere serio” come avviene in Svizzera o negli Stati Uniti per far diminuire drasticamente il fenomeno, far lavorare di più i capaci ed i meritevoli, allargare la base imponibile dei tanti operatori economici che, oltre la crisi e l’euro, fanno la fame perché non pagano le mazzette per lavorare…
    A presto e buona serata.

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    1. A proposito di disinformazione, ho appena letto scacciavillano su "Il Fatto", ha coniato un nuovo acronimo, GRL...

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  14. Scusa Alberto,ma anche se la leggerai,
    ma io la devo postare:hai scritto,"bisogna capire se certa gente è viscida o solo scema".
    Vediamo se i secondi lo capisco dopo questa uscita:
    La Repubblica
    Monti risponde su twitter "In 13 mesi l'esempio dei prossimi 5 anni"
    Se dopo questa non ce se sveglia,
    direi che nemmeno l'elettroshock......... !!!!

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  15. Purtroppo l'offerta politica in Italia è quella che conosciamo,
    niente all'orizzonte per noi che sappiamo bene cosa vogliamo.
    Possiamo forse sperare nel M5S? Grillo parla sopratutto di cose come appunto castacorruzionebrutto perchè sa che è un argomento molto popolare e siamo in campagna elettorale. Ambarabaciccicocò il mio voto a chi lo do???...
    Seguo questo Blog da fine ottobre e tutti i suoi inter-
    venti video e naturalmente ho letto Il Tramonto Dell'Euro.
    Le sono molto grata per il lavoro che sta portando avanti e auguro
    a Lei e all'Italia un anno fuori da questo fogno.



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  16. Monti è un estremista,nel senso che vuole attuare il liberalismo economico ad ogni costo.

    Di riformista non c'è nemmeno al puzza....Riformista è colui che riforma il sistema dall'interno a piccoli passi costanti e continuativi (Caffè la solitudine del riformista), ma uno che vuole liberare il mercato, vuole rafforzare il ruolo della BCE in europa,vuole smantellare il welfar state ecc..ecc... CHE COSA HA DI RIFORMISTA? NULLA E' QUELLO CHE DA DECENNI VOGLIONO FARE LE DESTRE ANARCO-LIBERISTE ALTRIMENTI MICA C'ERA LA CRISI.

    In America si è preferito fare indebitare il ceto medio e i proletari per alimentare la domanda aggregata, poi è venuta la stretta e chi c'è rimasto con il cerino in mano?

    PS: ho sempre pensato ( ma non so se sono nel giusto) il fallimento di Lehman Brothers è stato voluto per deflazionare il sistema,facendo pagare il conto agli altri.

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  17. Mi sono spesso chiesto i motivi razionali (per non cedere al complottismo) che potrebbero spingere Grillo a non dire la verità.

    Grillo ha creato il proprio bacino elettorale tirando su gli attivisti a pane, ambiente e modello scandinavo-teutonico.
    Vi ricordate quando in passato, in uno dei suoi spettacoli, esortava la Svezia ad invaderci?
    Ora come può spiegare in poco tempo ai propri elettori che il "male" viene proprio da quei luoghi, come la Germania, che ha sempre osannato come Eldorado per quel che riguarda le politiche sull'ambiente, le energie rinnovabili e l'efficenza della pubblica amministrazione?
    Si è allevato in seno orde di europeisti fognatori e ora dovrebbe dir loro che era, appunto, solo un sogno? L'è dura....
    Si trova in un "cul de sac" in parte simile a quello del PD e non ne uscirà senza un minimo spargimento di sangue (elettorale).

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    1. Con tutto il rispetto, questo mi sembra finalmente un commento che aggiunge qualcosa. Mi fa capire il perché di menzogne che altrimenti resterebbero, da parte di Grillo, autolesionismo allo stato puro, e mi rafforza nell'idea del carattere pericolosamente reazionario di certe ideologie "verdi". E se le cose stanno così, e non ho motivo di dubitarne, allora stiamo messi veramente male.

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    2. Carlo ricordo quando Beppe disse la frase che hai citato proprio per i motivi che tu stesso sottolineavi " politiche sull'ambiente, le energie rinnovabili e l'efficIenza della pubblica amministrazione ".
      Sarei però curioso di capire da cosa desumi la conclusione secondo cui "Si è allevato in seno orde di europeisti fognatori e ora dovrebbe dir loro che era, appunto, solo un sogno? L'è dura...." . Hai mai chiesto a dei grillini la loro opinione sull'Euro ? Io ne conosco valanghe ma solo due che siano favorevoli all'Euro.
      Hai mai chiesto in giro , anche a coloro che conoscono marginalmente il movimento 5 stelle , se quest'ultimo sia favorevole o contrario all'Euro . Te fallo e scoprirai che il 90% ti risponderà che è contro l'Euro .
      La base è favorevole all'Euro ? Non direi dal momento che la proposta più votata in assoluto sul portale del movimento è proprio l'uscita dall'Euro .
      Accusiamo pure Grillo di non aver sottolineato con la giusta incisività e fermezza questo che è IL problema principale da affrontare , ma sostenere che possiamo continuare a produrre come se questi dati non esistessero mi pare poco obbiettivo : http://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/page/video_overshoot_explained/

      Riprendiamoci in mano la nostra moneta per investire in energie alternative , cultura , informazione , nuove tecnologie , risparmio energetico , servizi sociali , avendo bene in mente come redistribuire la spesa pubblica perchè aumenti e diventi più efficiente .

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    3. Grillo la volontà ambientalista ce l'ha sempre avuta, anche quando faceva i suoi spettacoli in cui girava con la macchina a idrogeno, cioè prima di aprire il blog e spingersi in politica.

      Ma bisogna pur ricordare che il comico non è uno scienziato e che in quanto comico avrà uno o più suggeritori a cui attingere per i temi ambientali cosi come probabilmente per quelli economici.

      E io semplicemente credo che non sia poi cosi facile occuparsi di temi a cui tieni molto ma che richiedono una cosi ampia conoscenza. E quindi puoi sbagliarti in modo clamoroso, anche quando le tue intenzioni sono buone.

      Resta però l'esortazione al cambiamento in positivo, l'invito a ovvero riduzione di inefficienze energetiche, sprechi, alla lotta alle ecomafie.
      E lo ribadisco, se vivi in una regione in qui il tuo territorio è distrutto e la gente si ammala di tumore come se fosse raffreddore, probabilmente ti rendi conto in prima persona come l'ambiente sia una questione primaria per il raggiungimento del benessere vero.

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    4. Per la miseria,potrebbe essere la spiegazione
      del continuare a dire castronerie del capo-ortottero.

      Meglio perdere consensi e dire le cose come stanno,
      ma non credo ne avrà il coraggio.
      "God save the italians"
      grazie Carlo P

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    5. Mi intrometto nella discussione segnalando questi due video di grillo http://www.youtube.com/watch?v=xs1EMaitDt8 qui prende una posizione sull'euro al minuto 4:08 il secondo http://www.youtube.com/watch?v=-0565lU74sI al minuto 4:00 parla dell'europa e della germania. Dopo questi video la sua posizione è cambiata ed ha iniziato a dire referendum sull'euro, forse, dico io, perchè la gente non riusciva a seguirlo su certe posizioni. Insomma con la disinformazione che c'è dire usciamo dall'euro penso che crei il panico e basta.

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    6. Il fatto di non prendere nettamente posizione sull'euro, da parte di Grillo, oltre a rivelare, come tu giustamente hai detto, la sua aderenza ideologica al modello nordico, denota una certa vigliaccheria, visto che porta inevitabilmente a scaricare la decisione finale sul popolo, attraverso un referendum. Un classico lancio di patata bollente in mani altrui.
      Operazione poco limpida politicamente perché gli italiani dovrebbero decidere se uscire o meno dalla moneta unica in regime di totale ignoranza sull'argomento (salvo noi fortunati che abbiamo la possibilità di documentarci in rete) e dovendo affrontare il fuoco di sbarramento dell'informazione eurista gestita dal Partito Unico dell'Euro che spargerebbe il terrore delle cavallette e della pioggia di fuoco, con i mutui trasformati il giorno dopo in fiumi di sangue.

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    7. A dire il vero io ricordo un post di Grillo in cui invitava la Germania ad invaderci. Ora, o uno di noi due ricorda male, e quindi ci riferiamo allo stesso post, oppure Grillo l'invito lo ha rivolto sia alla Svezia che alla Germania e quindi e' stato anche recidivo. Ma non credo che siano questi i motivi che lo spingono a non esporsi oggi su certi argomenti, visto che di contraddizioni ne ha evidenziate tante e non si e' fatto tanti scrupoli. In fondo, per quei pochi che ricordano certe sue uscite, potrebbe sempre cavarsela dicendo che erano simpatiche provocazioni. No, purtroppo credo piu' ad una regia ben consapevole dietro la strategia di Grillo e il nome di Casaleggio non e' affatto rassicurante. Tuttavia episodi come la riconferma di Favia e gli inviti al Prof (e ad altre personalita') in varie sedi di M5S lasciano qualche spiraglio di speranza. Non potra' mica espellerli tutti?

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    8. @ Simone Curini

      Scusa, ma ho visto solo ora il tuo commento.
      Prima di tutto ciò che ho scritto è, primariamente, una mia opinione. Non l'ho letto da nessuna parte, è farina del mio sacco e, in quanto tale, non viene proposta come verità, ma come argomento su cui discutere.

      Questa opinione me la sono fatta semplicemente ripensando a tutta l'evoluzione storica del movimento di Grillo, che non inizia pochi anni fa, e nessuno può negare che Grillo abbia investito molto sul mito dei paesi "efficenti" d'Europa.

      Ma se tu rileggi bene il mio commento, io non ho mai parlato di euro, ma di Europa.
      Questo è il punto cruciale: Grillo può permettersi in maniera ondivaga di criticare l'euro, ma fa fatica a spingersi oltre, cioè fare il collegamento con la rimanente parte del problema (paesi core che stanno strangolando i piigs).
      Spera di cavarsela affibiando tutta la colpa alla finanza plutogiudaica e quindi deve per forza dire una mezza verità.
      Io posso essere daccordo con te che il 90% (mi fido eh..mai fatto un sondagio) dei m5s sia contro l'euro, ma quanti di loro sono in grado di fare il collegamento per spingersi anche contro il "lo vuole l'Europa"?
      E sai...le mezze varità viste dall'altro versante si chiamano mezze bugie.

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  18. Grillo nel 2008 diceva questo: http://www.beppegrillo.it/2008/02/fratelli_tedesc.html

    Nel frattempo il movimento è diventato un partito dell'Uno vale ognuno e si prepara alle elezioni nazionali.
    Vorrei precisare, come nota ottimistica secondo la mia opinione, che il M5S non ha avuto ancora alcuna esplosione di consenso come si sostiene.
    Alle regionali siciliane ha preso il 6,14% dei voti reali, percentuale che è stata raggiunta solo in 78 comuni su 390 (20%) e tra questi 25 su 34 dove Grillo ha tenuto i comizi: un consenso, secondo me, "emotivo".
    A me Grillo ricorda un altro Uno che non si voleva alleare con nessuno... a parte la Germania.

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  19. Se posso permettermi,
    Grillo sembra assolutamente una valvola di sfogo confezionata su misura. Non mente ma semplicemente dice al prossimo quello che il prossimo vuole sentirsi dire."Fiuta" e gratifica...é proprio per questo che sembra così plastico e animato, non é per nulla un comico, é un vero attore,avrà studiato il metodo Stanislavskij.Fa pensare all'esistenza di uno scopo preciso,- "accogliere" i cittadini arrabbiati, confusi, delusi, indecisi e i "giovani idealisti". Lo sa che un certo numero di persone scontente ma attive ha bisogno di un indirizzo d'azione che si realizzi nei comizi, raccolte delle firme, espressioni della rabbia nobile, polemiche sull'autoritarismo all'interno del movimento...Cosa farebbero altrimenti tutti quelli che da tempo percepiscono l'odore di putrefazione ma non riescono a formulare le cose? E se li saltasse in mente di confezionare in casa il cocktail di Molotoff? Chi meglio di un comico-giustiziere può impegnare le menti inquiete ed indignate? Il bacino d'utenza spera e Grillo si applica...
    Insomma,
    No si sa se la sceneggiatura prevede la partecipazione alle elezioni con la conseguente animazione plateale nelle istituzioni fossilizzate e maniacali oppure ci hanno riservato un finale da tragedia greca "soft", ma quì non si parla di pugilato, piuttosto di cickboxing.
    (Chiedo umilmente scusa per l'italiano scricchiolante)

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    1. Condivido pienamente il pensiero di Natalia Kovalenko.

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  20. I veri problemi degli italiani sono la rassegnazione e la pigrizia, ogni volta che provo ad affrontare come argomento di discussione la crisi e le sue tematiche cercando di diffondere quello che ho imparato in questi mesi ottengo due tipi di reazione.."tanto non cambia un cazzo..non possiamo farci niente.." e questa è rassegnazione, oppure.."ma chi cazzo ha voglia di spenderci tutto il tempo che hai impiegato tu..." e questa è pigrizia, per non parlare di quelli che mi dicono " si ma spiegamelo in due minuti che se no mi rompo i coglioni..." e questa cos'è? meglio non rispondere....

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  21. Andrò controcorrente… Si senta libero di cestinare o di demolire. O di ignorare.

    Mi pare che se non si dice sempre "uscire dall'euro" non si fanno felici ne l'autore ne i frequentatori del blog.

    A me quel post di Grillo è piaciuto molto, perché parla proprio del Montismo, descrivendolo in un modo alternativo. L'italiano qualunque parla con un Monti che descrive le sue convinzioni togliendosi la maschera.
    Penso che difficilmente Grillo esprimerà posizioni nette di uscita dall'euro, proprio perché non si sente in grado di comprenderle e difenderle fino in fondo.

    Io voterò M5S, in maniera convinta e senza turarmi il naso. Quello che il movimento propone non è un programma ma un metodo, di democrazia partecipata. Ogni cittadino deve essere consapevole e scegliere tramite strumenti che le istituzioni devono mettere a disposizione. E le istituzioni devono rispettare la scelta del cittadino.

    Questa cosa semplice che in una democrazia compiuta dovrebbe essere scontata in Italia non esiste, data l'ignorazione sistematica delle decisioni prese con referendum, proposte di leggi popolari e delle altre poche forme di consultazione diretta del cittadino. Va detto inoltre che questa forma che il movimento adotta funziona molto bene a livello locale ma meno a livello nazionale. Perché culturalmente e livello nazionale noi Italiani ci sentiamo sudditi e non cittadini.

    Va da se che le consultazioni popolari vanno fatte sentendo cittadini informati e consapevoli, e che sull'euro i media tradizionali sono tutti unitamente a favore del partito unico dell'euro. Il secondo V Day l'ha fatto proprio sul tema dell'informazione, che è l'unico perno su cui il cittadino esprime le sue scelte.

    Quanto sono ingenuo…

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    1. Quello che le pare è sbagliato, e dovrebbe leggere il post successivo, visto che non ha letto bene né questo né i precedenti. Non si faccia troppe illusioni sul metodo proposto da Grillo a un elettorato disinformato e che lui continua attivamente a disinformare. Per il resto, a Pescara ho stretto tante mani che sono stato contento di stringere. Ringrazio ancora gli organizzatori per avermi dato questa opportunità.

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  22. Segnalo questo racconto breve da me scritto che sviluppa alcune suggestioni e idee che in gran parte devo a questo blog.

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  23. Gentilissimo Prof. Alberto,
    potrebbe darmi qualche delucidazione sulla slide "costo del lavoro" a pagina 7 delle anteprime delle slides medesime?
    Non riesco a capire se siamo messi meglio o peggio rispetto agl alamanni...
    Sempre grazie di vero cuore!

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    1. Le due colonne mostrano di quanto sono aumentati o diminuiti alcuni indicatori di prezzo comunemente usati per misurare la competitività delle merci di un paese. L'idea è che la svalutazione dovrebbe essere tale da recuperare questo scarto di competitività. Noi siamo messi generalmente "peggio" nel senso che abbiamo perso competitività di prezzo (cioè i nostri prezzi sono cresciuti più in fretta).

      Per farti un esempio, la riga 4 (harmonised CPI) fa riferimento all'Indice dei Prezzi al Consumo (IPC in italiano) e mostra che questo indice è aumentato del 32.5% in Italia e del 22.5% in Germania (il periodo di riferimento va dalla fine del 1998 alla metà del 2011). Quindi la competitività da recuperare è del 32.5-22.5=10%.

      Altri indicatori sono più pessimistici. La riga 10 fa riferimento a una media di tassi di cambio effettivi reali: si vede che in Germania è diminuita del 13% e in Italia è aumentata del 12%, quindi in questo caso lo scarto di competitività sarebbe del 12-(-13)=25% (entità della svalutazione attesa).

      Le misure sono molte e le valutazioni dipendono non solo da quale misura scegli, ma anche dal periodo di riferimento, cioè, in sostanza, da quando pensi che il sistema fosse "in equilibrio", o da quando pensi che i cambi siano stati "bloccati" (lo sono stati prima del 1999, com'è noto).

      Alla fine però rimane un range di possibile svalutazione nominale dal 10% al 25%. Questo è. E una cosa simile l'abbiamo già sperimentata senza particolari catastrofi.

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  24. Direi che per chi non si dovesse "fidare" di quel che dice il prof. Bagnai, basterebbe sfogliare qualche pagina del rapporto sulla stabilità finanziaria per il 2012 della Banca d'Italia. Quando si affronta il tema delle divergenze spropositate dei tassi di interesse sui titoli del debito fra Germania e Piigs, e in particolare tra Germania e Italia a fine 2011, oltre ad affermare che ovviamente i tassi registrati in quel periodo non rispecchiano in alcun modo i fondamentali economici dei due paesi in quel periodo, nel menzionare le cause di questo fenomeno non si fa nessun riferimento alla corruzzione, alla casta politica, alla mafia o ai lavori sulla Salerno - Reggio Calabria. Quello che la principale istituzione italiana per ciò che riguarda "l'analisi economica" dice, è che la mannaia dello spread è partita nel momento in cui sono cominciati i dubbi sulla reversibilità dell'euro, e quindi sul timore che un paese (magari il nostro) uscendo potesse svalutare e restituire ai propri creditori moneta "di minor valore". Per chi diffidasse anche di questa fonte, non rimane che credere all'altro professore, quello bravo arrivato al momento giusto nel posto giusto a salvare questo paese dagli abissi.

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  25. Da attivista m5s della zona pescara.

    L'unico motivo per cui alla fine, nonostante tutto, voterò, sono i candidati, che ho potuto conoscere e si sono mostrati persone veramente valide e consapevoli della situazione. Penso che il prof abbia avuto la stessa sensazione incontrandoli.
    Devo accontentarmi dell'idea di mandare in parlamento gente seria.
    Se dovessi basarmi sulle contorsioni di grillo avrei mollato da un pezzo.

    Non riesce a convincermi nemmeno il discorso 'ha paura che gli elettori spaventati cambino idea'. Per ogni mente spaventata dall'uscita, ce n'è un'altra così incazzata che non vota neanche morta, ma potrebbe cambiare idea solo sentendo dire 'basta euro'.
    In fondo, anche la moneta è un nemico facile, che può funzionare come argomento di propaganda, senza bisogno di far capire aspetti tecnici. Vedi Le Pen.
    C'è sotto qualcos'altro che non riesco a cogliere e mi manda in bestia...

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    1. ...è curioso che nemmeno gli attivisti M5S sappiano perchè votano M5S...forse bisognerebbe dire che è triste...
      Quello che ha di diverso l'M5S non sono i contenuti, non sono certo nemmeno le parole di Grillo. (che in buona parte rimangono esclusivamente sue).
      Curioso poi che proprio chi ti dice "se non mi capisci, me ne farò una ragione, amen" (per semplificare..) non faccia poi molto sforzo per capire un'altra filosofia....bah

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    2. Caro, guarda che l'altra "filosifia" l'ho capita, e ne capisco l'infinita e infinitamente paracula naïveté. Spero altrettanto di te, ma ci credo poco... Questo non è un blog di politica ma di economia, e se taglio corto quando un argomento non mi interessa credimi, non c'è niente di curioso né di censurabile. La neutralità della tecnologia, la democrazia diretta attraverso la rete, il programma "liquido", certo, certo... Son cose belle. Posso passare ad altro, o dobbiamo star qui fino all'implosione?

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    3. Aggiungo che la posizione di Giuseppe non mi sembra particolarmente "triste". In un movimento che fa della democrazie "diretta" la sua bandiera, cosa c'è di strano nel fatto che un attivista dica che voterà le persone delle quali si fida, e che non capisce perché i suoi vertici mentano? Le menzogne dei vertici non sono un contenuto, sono un metodo. Quello di Prodi.

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    4. no,no, per carità, non c'è motivo di star qui all'infinito, ne tantomeno è il mio obiettivo.
      Era solo una considerazione, tutto lì.
      Quello che è triste non è che Giuseppe voti persone di cui si fida, semmai che questo modello funziona solo se tutti si interessano della cosa pubblica, se tutti conoscono le persone che votano..e non credo sia così, ne chè lo sarà mai.
      Le menzogne dei vertici sono davvero tali? o sono magari convinzioni di qualcuno che non ha una visione ampia come la Sua, prof.? è per certo cattiva fede? forse, ma la cosa è irrilevante.
      Contano i fatti, conta ciò che l'M5S fa e farà. Certo, se poi uno vota Grillo invece che l'M5S è un'altra storia. Ma è il votare il singolo che ci ha portati dove siamo ora.O no?

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    5. Ho capito, ma amico mio, al mondo siamo tanti, e fra l'altro il PC lo usiamo in pochi, quindi, se non sbaglio, stai dicendo che nel modello c'è qualcosa che non va. E poi, scusa, ma basta con questa storia della "mia" visione! Qualsiasi quotidiano o settimanale finanziario estero dice da anni quello che io qui dico da un anno. Io proprio non c'entro, e se uno fa politica si presume che un giornale lo legga, no? I fatti, se no, come li registra, e come li fa?

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    6. Pardon, per "Sua" visione, intendevo fare l'esempio di qualcuno che una visione ampia ce l'ha, non la Sua in particolare. Il tutto per indicare che se Grillo dice castronerie non per forza è in malafede (forse).
      Il modello che secondo me non funziona è "votare di chi ci si fida", non perchè sia sbagliato in sè, ma perchè la maggior parte degli elettori (non interessandosi attivamente di politica) non vota persone di cui si fida, ma solo persone che sanno "vendersi" meglio, quelle che vedono in TV giusto per essere chiari. La qual cosa non ha nessuna attinenza con le capacità di tali candidati, e ci ha portati dove siamo ora: dove un prof. Bagnai che magari divide ed è meno accondiscendente rimarrà nella "nicchia" e dove al governo vanno dei ministri ridicoli.(che poi, vabeh, col porcellum non c'è nemmeno il rischio di votare le persone...)
      Il modello M5S invece non vota le persone, vota la trasparenza, vota il dibattito delle idee, vota le soluzioni a scapito degli interessi.
      Capisco suoni molto utopico, ma è solo una questione culturale, (e di strumenti, WEB in primis) che non cambierà certo in 2 mesi, 2 anni o 5, ma bisogna pur iniziare.
      Personalmente vorrei che chi va al governo faccia sì che i cittadini possano scegliere tra le teorie del Prof. Bagnai e di uno (o più) che non la pensa come lui, semplicemente facendo la propria scelta.

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  26. Complimenti per la completezza dei dati e delle argomentazioni che ci ha mostrato. Decisamente illuminanti mi sono sembrati i grafici sulla sostenibilità del debito pubblico italiano che non avevo mai visto. Giustamente Lei sostiene che l' Euro è un "metodo di governo"per cui mi rendo conto che tale progetto abbia trovato facile consolidamento in una opinione pubblica incosapevolmente disciplinata da media e partito unico dell'Euro. Più difficile mi sembra capire il ruolo della Francia e dei francesi che notoriamente, almeno nella percezione comune, sono una nazione e un popolo con una tradizione e una partecipazione socio-politica più consolidata della nostra (soprattutto quando si incavolano). Come'è stato possibile che i nostri cugini si siano fatti incastrare come noi in questa avventura? Se l' Euro non fa sconti a nessuno, anche la democrazia francese potrebbe essere messa a rischio? Se c'è un centro e una periferia dove si colloca la Francia? Le scelte future dei nostri cugini che ricadute potrebbero avere sul nostro paese e sull' Eurozona? Mi sembra che in Italia il ruolo della Francia nella crisi della moneta unica non sia tanto chiaro ( almeno a me).

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    1. Infatti me lo chiedo anche io. Dove si colloca la Francia e il dibattito in Francia sull'armoento Euro a punto sta?

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    2. @davide

      Fra due settimane, se Dio vuole, ve lo racconto...

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    3. molto curioso anche io in effetti..

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  27. Purtroppo i media hanno abituato la gente ad una polarizzazione estrema delle opinioni: o è tutto bianco o è tutto nero. Se il potere ti dice "Bianco", e tu dici che c'è una sfumatura di grigio, automaticamente sei attaccato da tutti, e ti accusano di stare dicendo "Nero". E' una precisa strategia di marketing, credo, di "fidelizzazione" delle opinioni.

    Così se lei, prof. Bagnai, dice razionalmente che la causa della crisi non è la corruzione, non sono tanto gli "imbecilli" che penseranno che lei sostiene che la corruzione sia un bene (magari fosse così): ma è anche gente perfettamente normale, che non ha ancora capito la strategia di comunicazione dei media.

    Purtroppo i nostri nemici hanno a disposizione armi di distrazione di massa sofisticatissime, e le usano.

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  28. Per cortesia potete darmi qualche riferimento in merito al "lattodotto di Prodi" cennato dal prof. Bagnai nel video?
    Grazie...

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  29. L'undicesima slide è un grafico denominato "Debito pubblico e corruzione in Italia nell’età dell’euro".

    Vorrei sapere dal prof la fonte originale da cui ha ricavato la variazione del tasso di corruzione e nel caso lo sapesse quali sono gli indicatori che sono stati usati per determinarla (mi chiedevo se fossero il numero di processi, di condanne, di denunce, la corruzione percepita rilevata annualmente, o altro?). se ha tempo e voglia.
    grazie

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  30. Scusi prof. Mi interesserebbe conoscere la fonte sulla corruzione in Italia slide n° 5 di pag. 2, o meglio slide n° 11 della presentazione linkata.

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    1. I dati vengono da Governance matters e ho rappresentato l'indicatore di corruzione a scala invertita, perché è costruito in modo tale che una diminuzione rappresenta un peggioramento della situazione (cioè come indicatore di "incorruttibilità"). Per non affaticare il pubblico con la negazione, ho invertito l'asse verticale.

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    2. Eh eh eh! Quando ho posto la domanda non ero ancora a pag. 308 del libro. Grazie!

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  31. Urca, anche sul Volkischer Beobachter salmonato hanno scoperto la contabilità nazionale...

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  32. Premetto la mia ignoranza sulle condizioni applicate attualmente alle emissioni di TdS relativamente alle clausole di azione collettiva (CAC), e pertanto sottopongo quanto segue a chi è ferrato in materia:

    Scopro oggi sul Volkischer Beobachter salmonato che dal 1/1/2013, sulle nuove emissioni di TdS entrano in vigore le "nuove" CAC che "predispongono un meccanismo … democratico - … - nel caso di ristrutturazione e rimodulazione del debito decisa dall'emittente".

    Brividi!

    Vado a vedere cosa ha decretato Nosferatu: si rimanda alla legge 23 luglio 2012, n. 116, «Ratifica ed esecuzione del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES) del 2 febbraio 2012».

    Per TdS emessi su mercati internazionali, l'art.1 comma 3 recita: "I titoli di Stato emessi sui mercati internazionali sono soggetti alle CAC di cui ai «Common Terms of Reference» elaborati dal Sottocomitato per il Mercato dei Debiti Sovrani, citati nelle premesse." (Sub Committee on EU Sovereign Debt Markets, al quale si rimanda).

    In estrema sintesi:

    si definiscono 'reserved matters', tra le altre

    "(i) change the date on which any amount is payable on the Bonds;
    (ii) reduce any amount, including any overdue amount, payable on the Bonds;
    (iii) change the method used to calculate any amount payable on the Bonds;
    (v) change the currency or place of payment of any amount payable on the Bonds;
    (vi) impose any condition on or otherwise modify the Issuer's obligation to make payments on the Bonds;
    (ix) change any payment-related circumstance under which the Bonds may be declared due and payable prior to their stated maturity;[4]
    (xi) change the law governing the Bonds;[5]
    (xiv) change the definition of a reserved matter,

    [4] To be included if the Bonds are subject to acceleration.
    [5] To be included if the Bonds are governed by a foreign law."

    e per modificare le 'reserved matters' ecco la "democrazia":

    "2.1 Reserved Matter Modification.
    The terms and conditions of the Bonds and any agreement governing the issuance or administration of the Bonds may be modified in relation to a reserved matter with the consent of the Issuer and:
    (a) the affirmative vote of holders of not less than 75% of the aggregate principal amount of the outstanding Bonds represented at a duly called meeting of Bondholders; or
    (b) a written resolution signed by or on behalf of holders of not less than 66 2/3% of the aggregate principal amount of the Bonds then outstanding."

    Nelle "Supplemental provisions" viene spiegato il meccanismo di 'acceleration' in caso di default:

    "2. Acceleration and Rescission of Acceleration1
    2.1 Acceleration. If any event of default occurs and is continuing, the holders of not less than 25% of the aggregate principal amount of the outstanding Bonds may, by written notice given to the Issuer, declare the Bonds to be immediately due and payable. Upon any declaration of acceleration properly given in accordance with this Section, all amounts payable on the Bonds will become immediately due and payable on the date that written notice of acceleration is received by the Issuer.…"

    (Quindi un'emissione di TdS che prevede accelerazione in caso di default consente ai detentori del 25% in valore di ottenerne il pagamento immediato, salvo l’opposizione dei detentori del 50% )

    Le "Explanatory notes" di Luglio 2012 recitano:

    "The decisions taken by the euro area authorities … will … not increase the probability of a euro area issuer defaulting on or modifying its debt securities containing a standardised CAC."

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  33. "...perché dal leader di un movimento teoricamente rivoluzionario vengano messaggi così scompostamente, beceramente conservatori..."

    Rotschild? :P

    Un vorrei ma non posso...

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  34. @Marco Amabile
    rispondo in ritardo perché mi era sfuggita la discussione.
    oh, mi direte: e chi se ne frega! ihihi
    cmq sia, un po' tutti siamo ambientalisti anche perché tra un bel parco e una cattedrale di cemento il 99% di noi preferisce il parco (non appaltatori e produttori di cemento ovviamente).

    ma sa qual è il discorso di Bagnai per estensione sull'ambiente?
    spero di non essere arrivato in ritardo e quindi di non replicare risposte già date ma.. ad ogni buon conto dico la mia.
    Penso di aver capito che se svalutassimo del 10% rispetto al dollaro (sì, parliamo del dollaro e non del marco) il fatto stesso che il costo energetico aumenti condurrebbe tantissimi a piazzarsi il fotovoltaico!
    fotovoltaico che nel frattempo costerebbe leggermente in meno, aumenterebbe la resa e la durata.
    discutendo con gli amici.. beh, ora come ora quasi quasi conviene (ricordatevi che esiste il costo psicologico del finanziamento.. non la sola mera convenienza numerica).
    ma con la bolletta +10% e il fotovoltaico -10% cosa succederebbe?

    altro discorso: potendo importare di meno PENSO CHE VAGAMENTE un impatto sulla logistica internazionale si avrebbe o no?
    certo, qualcuno fallirebbe.. le navi!

    terzo discorso: bisogna riappropriarsi dello Stato!
    ricordarsi cosa sia bene comune e cosa no.
    l'alimentare, la grande distribuzione, la chimica relativa all'alimentare, l'energetico?
    ecco.. società cooperative di cittadini per la costruzione di centrali solari nel sud per abbattimento costi di rendita e favoreggiamento del risparmio collettivo?

    MA TUTTO QUESTO LO SI FA se si esce, si ha un cambio con il dollaro (e e le altre monete) più sfavorevole e si riprende il bando della matassa sui beni comuni.

    piccola nota a margine a proposito dei prezzi.. non sono tutto né questi sono lo specchio della realtà (la speculazione dilania il settore alimentare ad esempio).
    ma sapete l'estrazione "scisti" (o come si chiama) del petrolio perché diventa conveniente e quindi si aumenta di qualche anno la disponibilità di petrolio?
    perché aumentando il costo del normale petrolio quello "scisti" (o come si chiama) si può estrarre con profitto..

    Ovvero, se il cambio fisso FAVORISCE l'importazione nei paesi periferici al loro centro, lo smarcamento permette una marea di cose.

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  35. Caro professore, in merito allo studio della Commissione Europea che lei cita a sostegno della tesi sulla sostenibilità del debito italiano, un utente internet fa notare che a pag. 109 del documento si dice che:

    "Italy does not appear to face a risk of fiscal stress in the short-term. Sustainability risks appear to be medium in the medium run, while becoming low in a long-term perspective, conditional upon the full implementation of the planned ambitious fiscal consolidation and on maintaining the primary balance well beyond 2014 at the level expected to be reached in that year. Government debt (120.7% of GDP in 2011 and expected to rise to 126.5% in 2014) is above the 60% of GDP Treaty threshold.

    On the basis of current policies, debt would be on a declining path over the medium term and beyond. But, as the improved structural primary fiscal position expected to be reached by 2014 is rather demanding from both international and country-specific historical standards, strong determination is needed to avoid slippages in the fiscal stance. Indeed, risks would be much higher in the event of the structural primary balance reverting to lower values observed in the past, such as the average for the period 1998-2012. The focus should, therefore, be on resolutely continuing to implement sustainability-enhancing measures and reduce government debt."

    Sostenendo quindi che:
    "Si dice che sul lungo e medio termine il debito non sara' un problema a patto che si mantengano gli impegni fiscali presi."

    Lei come risponde? grazie.

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    1. Rispondo che del generico "utente Internet" non me ne frega niente, perché come ci metto la faccia io ce la deve mettere lui, e che le cose stanno esattamente al contrario: il mantenimento dell'austerità mette a rischio la sostenibilità del debito italiano, per il semplice motivo che come ha detto in modo definitivo Domar più di mezzo secolo fa "the problem of the debt burden is the problem of an expanding national income" (o una cosa del genere, vado a memoria ma il concetto dovrebbe essere chiaro). Grazie all'attento lettore per l'attenta lettura. Poi bisogna sapere un pochino di matematica, e i pezzi vanno a posto!

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