sabato 26 gennaio 2013

L'importante è desistere

Da Federico Germano ricevo e volentieri pubblico:


Mi perdoni Prof, vado OT ma ho veramente bisogno di sfogarmi

Reduce da una cena con colleghi (gli amici te li scegli…) animata –not by my side- da discussioni elettorali, alla ventisettesima leggera imprecisione non ce l’ho più fatta a mordermi la lingua e sono intervenuto a spada tratta. Le ho sentite tutte: castacoruzzionebbrutto e deutschlanduberalles, usciamodalleuroecitolgonopureipuntidallapatente e sìmalitaliaèsenzapetrolio, bungabungacausacrisi debitopubblicocraxiberlusca, montipresentabile, votoutile e renzirinnovamentovero.

Dopo due ore a sgolarmi smontando luoghi comuni, constatando via via l’imbarazzante mancanza di fondamentali, ho ottenuto questi due buoni risultati:

1) mi sono rovinato la cena
2) l’uscita finale è stata “Comunque l’euro secondo me è meglio che ce lo teniamo” (al quale ho ribattuto un ‘perché?’ rimasto lì, senza risposta).

Ebbene sì. Adesso ho capito. L’importante è desistere.



(una delle tante cose utili imparate in conservatorio. Lo diceva sempre il mio maestro di flauto, ovviamente non a me. Vedrai come cambierà la musica, quando verrà il giorno di staccarsi dal bavero la spilletta eurista e di mettersela in tasca prima di uscire per strada...)

153 commenti:

  1. La maggior parte delle persone parla senza cognizione di causa, ed è spesso vittima dell'ideologia, come l'euro e piu europa sono del resto pura ideologia. Fin quando si tratta di persone che non sanno una cicca di economia è comprensibile ma quando parlo con amici "keynesiani" laureati come me che hanno fatto un bell'esame di politica economica hanno letto De Growe e continuano a credere che l'Euro sia inevitabile, ebbene li ti rendi conto che la strada è un pochino in salita...

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  2. Anche le cene con i parenti non sono male in quanto a incaz.., l'ultima volta che ho provato a esporre le mie idee sull'uscita dall'euro mi è stata subito tirata fuori la storia dell'inflazzzzione degli anni 70, le svalutazionicompetitive (sempre degli anni 70)ect... ad un certo punto però li ho spiazzati tutti chiedendo: scusate ma se le svalutazioni e l'inflazione erano così brutte come mai negli anni 70 l'italia cresceva più della germania, i salari reali aumentavano e la disoccupazione era relativamente bassa (rispetto oggi)? Nessuno ha risposto...

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    1. Oppure avrebbero potuto risponderti perché sì...

      Propongo di includere l'abbattimento dei muri con la cerbottana fra le specialità olimpiche. La nostra squadra, dopo un allenamento simile, avrebbe il podio assicurato.

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  3. DATO CHE E’ SABATO SERA, la serata si accorda alla musica, dunque all’amico goofynomista Federico Germano, dedico una canzone, e per consolarlo gli voglio anche raccontare quello che mi ha detto una mia amica, tenacemente, ostinatamente, caparbiamente marxista, (ma MARX non era morto?) citando appunto una frase di MARX:

    “ La storia di ogni società sinora esistita è la storia di lotte di classi, in una parola oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, hanno sostenuto un lotta ininterrotta, a volte nascosta, a volte palese: una lotta che finì sempre o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la rovina comune delle classi in lotta.” (però talvolta anche Marx ha cannato)

    LA CANZONE E’ DI MINA

    Adesso arriva lui,

    apre piano la porta

    poi si butta sul letto

    e poi e poi

    ad un tratto io sento

    afferrarmi le mani

    le mie gambe tremare

    e poi e poi e poi e poi

    spegne adagio la luce,

    la sua bocca sul collo

    ha il respiro un po' caldo

    ho deciso lo mollo,

    ma non so se poi farlo

    o lasciarlo soffrire

    l'importante è... RESISTERE !!!

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    1. E non è che questa amica possa fare un passo avanti e riconoscere l'€ e l'€uropa strumenti della lotta di classe?

      Mentre non è (stato) sempre vero che le classi in lotta si siano distrutte reciprocamente (non ho presente esempi storici, ma può essere carenza mia), spesso è (stato) vero che siano coesistite l'una prevalendo ogni giorno sull'altra, come si vede benissimo ai giorni nostri: capitale e lavoro, per dirla all'ingrosso.

      E' anche accaduto che membri di una classe istituzionalmente soppiantata in un momento storico, e anche economicamente, si siano integrati benissimo nella classe vincente avviando attività, come ha fatto parte dell'aristocrazia terriera quando ha messo a frutto le terre non più accontentandosi della rendita ma tendendo al profitto: aristocratici, rimasti proprietari terrieri in una sorta di feudalesimo oltre i limiti cronologici, sono diventati imprenditori, cioè borghesi, avviando aziende agricole e in particolare vinicole. Di questo è buon esempio la Toscana.

      Dopo una guerra di classe vinta, molti superstiti hanno giocato a non farsi del male e a stabilire alleanze anche mediante matrimoni, strumenti economici spesso trascurati. O ancora: guerra di classe in atto? Qualche esponente della classe in pericolo passa dalla parte della borghesia, come in Francia all'epoca della rivoluzione: l'ARISTOCRATICO La Fayette, già presente in armi nella rivoluzione americana, partecipa alla successiva in patria e si mette dalla parte della classe in ascesa, la BORGHESIA, e in posizione ALTA, diventando capo della Guardia Nazionale. La notizia e conseguente riflessione, ricordo con riconoscenza, avute da un insegnante di italiano, Angelo Marchese, nome che qualcuno certo conosce. La mia riflessione di poi, certo maligna e piena di sospetto, è che l'aristocratico si mise nella polizia per sorvegliare che i rivoluzionari non lo diventassero troppo, come fecero i suoi compagni, giacché la Guardia Nazionale era costituita TUTTA da aristocratici. E anche questo dice qualcosa della dinamica di classe tra gruppi di individui, i più pronti, di schieramenti contrapposti, una sorta di intesa a non farsi del male.


      Intendo: i marxisti veri e non, tra cui non sono in grado di distinguere per limiti miei, vanno un po' (tanto) a luoghi comuni all'insegna di "l'ha detto Marx", che impiegano come un format, cioè un contenitore vuoto in cui non inseriscono nulla, e pertanto parlano di ciò che pur sarà vero, "crisi cicliche" ecc, ma senza andare a spiegare i connotati economici di questa o quella tale crisi.
      Mi pare che questa amica sia ferma lì, come del resto lì o poco più sembrano tanti fieri anticapitalisti, al contrario di qualcuno meno teorizzante e senza preclusioni mentali, non chiuso al ragionamento e alla realtà (esperienza di amica 93enne, coltissima, irriducibilmente di sinistra da sempre).

      Senza generalizzare: mi pare che gli addormentati e gli ideologizzati siano più quelli delle generazioni di mezzo, tra i settanta e i cinquanta e tra questi, quelli vissuti in relativo benessere, più che i vissuti di lungo periodo, ricchi e non. Temo sia anche in problema culturale, nel senso che molti, nei due gruppi e specialmente nel secondo, hanno categorie mentali e cognizioni storico-sociali, da studio o da vita vissuta e riflessione conseguente, che sono in via di estinzione, come dire, la capacità di pensare. Da qui la mia maggiore facilità di intendermi con persone anziane e anche molto. In breve: capiscono di più.

      OT ma poco: solo per imbranataggine non ho ancora ringraziato il prof del link a un commento che avevo scritto. Quando ho visto il mio nome in rosso, la gasatura è stata non poca!:) Anche considerato che di veramente economico non so scrivere nulla.

      Visti i frequenti contributi di persone davvero "addentro", penso che questo blog abbia anche il merito di tirar fuori parte del meglio che è in ciascuno.

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  4. Come capisco il povero Federico!
    Pur di tenersi le sue meschine certezze, la gente non sa più cosa inventarsi.
    I dati? Fasulli!
    Le previsioni di un anno e mezzo fa? Erano truccate!
    Siamo in avanzo primario da 20 anni? Non può essere, si vede che questo grafico intende qualcosa d'altro per "avanzo primario"!
    Niente.
    Adesso sto provando a metterli davanti a "Il" libro.
    Ma scommetto che dopo i primi 2 capitoli girerà loro la testa e preferiranno dire: è troppo difficile.

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  5. Che bella serata stasera,
    io mbriaco e felice,arrivo qui e mi leggo
    "l'importante è desistere".

    Cazzo,ma non potevi scriverlo prima !!

    Ho perso tempo prima e ora ho in memoria solo stà pagina del forum:
    http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2013/01/lira.html

    Magari ho scritto cazzate ma PROF.mi corrigerai,vero !!.
    Gli altri post non li trovo più......stasera.
    Mò vedo le pareti muoversi,e non è terremoto,ha tirato ieri,
    deve essere stanchezza (non birra) molta stanchezza.

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    1. Ma l'ho scritto, solo non nel titolo.

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    2. Un passo avanti,
      leggete che belle risposte sono arrivate a mio supporto !!
      Stiamo crescendo sul M5S ??
      direi di si !!

      Sempre grazie.Prof.
      http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2013/01/lira.html
      Ci hai svegliato il neurone appisolato,
      mò stò meglio anche con me stesso.

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  6. Passata l'incazzatura a seguito della lettura del resoconto della riunione pidddina con gli economisti, leggo questo post, anche qui niente di nuovo, io ormai da un anno sono separato in casa alle cene con amici e parenti, compreso mio fratello, il quale ( aimè...ma gli voglio bene lo stesso ) sostiene senza vergogna che la colpa del debito pubblico sono gli impiegati statali che timbrano il cartellino e poi vanno a giocare a tennis.
    Questa settimana un' altra carastrofe si è abbattuta su di noi, poveri esseri pensanti...PIU' CHE L' EURO POTE' IL MONTE DEI PASCHI DI SIENA...quello che sta emergendo potrebbe (potrà ?)portare il PD alla dissoluzione, soprattutto se si scopriranno fenomeni di corruzione, ben prima di quanto avrebbe potuto fare una presa di coscienza da parte del popolo piddino sulle politiche liberiste del partito e sulla loro vera natura.
    Questo porta chiaramente acqua al mulino della castacriccacoruzzzzione, nonchè ai vari Giannetti de Chicago che si affanneranno a dire: "altro che nazionalizzare le banche avete visto cosa combinano i partiti ? Fuori la politica dall' economia, l' economia è "cosa nostra" !", il tutto benedetto dal vaticano tramite il portavoce Rigor Montis...ci troveremo con una nuova tangentopoli, la seconda repubblica, ancora una volta cancellata non dal peso delle scelte sbagliate, la qual cosa costringerebbe tutti, compresi gli elettori ad un' assunzione di responsabilità, ma da bunga bunga, cene a base di cozze, intrallazzi con le banche e 'a coruzzzzzione.
    Così il nostro paese si ritoverà servita l' ennesima reazione senza mai aver avuto la rivoluzione !!

    Scusate.....mi sono addormentato sul divano e ho avuto un incubo.

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    1. Un favore, se possibile, scrivete giannetti minuscolo o meglio giannnnettttiiii :-) Grazie

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  7. Quando si dice la combinazione: di ritorno proprio ora da una serata dalmata....un'altro mondo è possibile. ;-)

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    1. Ve state a diverti', eh!? Ma mmo arivo io, finisce la pacchia...

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    2. E ce lo sappiamo. Ma tenga presente che per quanti grafici, tabelle e capacità oratoria uno tiri fuori, qua in Veneto il rispetto, quello "vero", uno se lo guadagna solo in ostaria.
      Che ci vuole fare, siamo sbabbari dentro. :-)

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  8. Vado in controtendenza.
    Ero passato a salutare nonna a casa sua e la vedo con una bolletta in mano che borbotta, gli dico :"nonna che hai?" e lei :"la bolletta della luce è aumentata, con questo euro è aumentato tutto
    ed io "lo so
    e nonna comincia :" Leonà io prendo 700 euro di pensione al mese e arrivo a fine mesi senza mettermi niente da parte, e per fortuna che casa è mia. Prima prendevo un milione e duecentomila lire di pensione e riuscivo a mettere qualche centomila lire da parte, adesso niente..... "
    ed io :"non preoccuparti che fra poco torniamo alla lira
    e nonna :"magari!"

    Nonna Giuseppina la settimana prossima compie 95 anni, ha vissuto di agricoltura, sa solo firmare, non sa cosa sia l'inflazione, il cambio fisso ecc, però che l'euro è stata una fregatura l'ha capito benissimo, perché che lo sa che 2+2=4 e gli è bastato.

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  9. Mai come in questa tornata elettorale ero riuscito a constatare quanto la gente fosse manovrabile da altri uomini. E sopratutto quanto fosse disposta a farsi manonovrare. Tra fb e la vita reale ( vanno davvero a specchio ) ho trovato un esercito di uomini sandwich. E' davvero sconfortante notarne la quantità, e posso assicurare che non vi è differenza di età, di cultura o di classe sociale. Una massa enorme di persone che si ostinano a propagandare i vari vendola, giannino, ingroia, bersani, grillo. Cosi per tifo. Il panorama politico è oggi come oggi una sorta di setta, di scientology dove la gente comune si improvvisa 'sacerdote' e diffonde, ripetendolo, il mantra venduto dai vari sel, 5stelle, fermare il cretino, lista ingroia. Una immolazione delle proprie personalità al culto del cazzaro di turno che promette rivoluzioni civili, austerità espansive, lotte alle mafie, potere ai cittadini, democrazia, tutele dei lavoratori e reddito minimo. Naturalmente tutto questo rimanendo nell euro. E' un mare di fango. Un mix di aria fritta, di slogan datati, di illusioni sociali dati in pasto ai propri elettori cosi come si tirano i biscotti al proprio cane in giardino. Risulta essere davvero compito arduo il riuscire a tirarne fuori qualcuno. Chi riesce ad arrivarci o ci arriva da subito oppure non arriva più. Cosi hanno formato le coscienze della gente. E qui riporto un esempio su fb : posto una foto con la scritta " Tanto va lo schiavo alle urne che si sente cittadino". Mi risponde una simpatizzante di prc e ingroia : "Non mi piace" --Faccio io : come potrebbe essere diversamente alla luce del fatto che ancora non risulta essere chiaro che il tuo non è un voto di protesta, ma solo un esercizio che , dietro la foglia di fico di antonio ingroia, porterà in parlamento i soliti capetti e caporioni, e provo a spiegarle che l euro è un disegno economico che scarica il fardello degli squilibri sui salariati. >>Interviene un suo amico e posta: "Il primissimo tema è il lavoro, poi viene anche la sovranità monetaria.. Infatti, tra i primissimi provvedimenti che Rivoluzione Civile proporrà in parlamento, è quello di introdurre il Reddito Minimo Garantito, perchè x l'appunto riguarda la vita di tutti noi, senza un introito minimo che ci permetta di campare, come possiamo fare tutto il resto? Sovranità Monetaria compresa? Ci vuole fiducia nel cambiamento" --Allora, allibito, gli rispondo : amico mio non capisco perchè vi prestate a questa finzione della democrazia : l unico reddito sarà quello che voi garantirete ai capi capetti e ai caporioni che, grazie al "cavallo di troia" o per meglio dire "cavallo di ... ingroia" entreranno in Parlamento. L euro ingessa le nostre politiche, ci strangola e impedisce ( a causa della sua rigidità ) di comporre quegli squilibri strutturali ( persistenti ) causati dall aver unito sotto una moneta unica e dentro un tasso di cambio fisso Paesi con economie cosi differenti e finanziariamente assai dissimili. Ed è questo che non volete capire: era un disastro annunciato, e cosi è stato. Poi è ingannevole parlare di reddito minimo, il termine esatto è reddito di cittadinanza. Ti faccio un esempio : poniamo che questo reddito fosse di quanto ? 100 euro ? ok, sono 1200 euro all'anno che andrebbero moltiplicati per cica 40,45 milioni di adulti. Totale 50/55 miliardi all anno, giusto ? Il deficit pubblico dell Italia è attualmente di 40 miliardi, ed è causa di tormento. Quindi anche il solo distribuire 100 euro, porterebbe il deficit a 90, 95 miliardi con le conseguenze che tutti possiamo immaginare. Rimanendo dentro l euro è assolutamente inattuabile, non può essere finanziato. Chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire. ...... Solo il mercato potrà sciogliere l unione monetaria, perchè il popolo la gente è totalmente incapace. NON DI REAGIRE O PROVARE A FARLO, MA PROPRIO DI VEDERE IL PERICOLO.

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  10. L'importante è non dimenticarsi dei nomi : puntarla sulle palle a quelli sbagliati non sarebbe bello.... La spilletta eurista intendo!

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  11. Parlando con la gente risulta evidente una diffusissima mancanza di fondamentali culturali per comprendere la situazione in cui ci troviamo.

    E non me ne stupisco, dato che io sono arrivato alla laurea in ingegneria senza che nessuno mi spiegasse veramente che cosa è il denaro, come viene creato, come genere ricchezza reale.
    Ma anche per il fatto che nei massmedia si parla di questi argomenti sempre in modo ideologico e distorto.

    E aggiungerei che i più duri di comprendonio in circolazione sono proprio i laureati in economia, forti dei loro 30 e lode in esami in cui veniva insegnato loro il falso o in cui nell'intero corso di laurea in economia nessuno ha insegnato loro i fondamentali della materia.
    (Alberto, dovresti spiegarci una volta come la disinformazione ideologica parta dalle università... Non dalla tua, naturalmente!).

    Constato anche che, in genere, i più facili da convincere sono gli imprenditori che vedono le loro aziende fallire a causa della crisi economica.


    La questione, secondo me, è che dobbiamo assolutamente organizzare in modo sistematico la diffusione della VERITA' su quanto sta accadendo, fornendo anche delle soluzioni di uscita.
    E poi raccogliere tutti coloro che credono in queste proposte in un nuovo partito politico (non esiste nulla del genere in circolazione oggi in Italia), in modo da farle diventare un effettivo cambiamento politico.

    Se anche, come ci ricorda spesso Alberto, l'euro venisse dichiarato fallito domani mattina, e noi non ce ne stupiremmo, coloro che per convenienza o per ignoranza ci hanno condotti fino a questo punto, continuranno ad operare per spennare il popolo e coloro che lavorano in favore dei pochi che conducono il gioco del potere.
    Non a caso la crisi economica morde anche nei paesi dove l'euro non c'è, ma dove il denaro è creato e gestito dai gruppi di ptoere finanziari per gli interessi di pochi ai danni di molti.
    Non sarà la prossima caduta dell'euro (se la permetteranno) a salvarci.

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    1. Alcune soluzioni di uscita, e una proposta organica per un nuovo percorso di integrazione europea (che poi non è una proposta originale, come sapete), sono illustrate nel mio libro.

      Come dice Claudio Borghi, appena avrò su Twitter tanti follower quanti la Canalis, fonderò un partito.

      Le faremo sapere, chiamiamo noi... No, no, non si disturbi, non chiami lei, chiamiamo noi... Sì, sì, arrivederci!

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  12. Federico Germano ti sono vicino... a me ieri sera è successo lo stesso, solo che per fortuna qualche amico imprenditore sta iniziando a capire, perlomeno, di aver ricevuto una euro-sodomizzazione.


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    1. Ma infatti quelli che capiscono meglio e prima sono gli humiles (i pensionati, i coltivatori, gli operai) e i piccoli imprenditori. Il piddino appartiene ad altre sfere sociali. Per essere così ottusi e fascisti ci vogliono almeno gli studi superiori, fatti in un certo modo (cioè costruendo scientificamente la propria coscienza di sapere), e ci vuole anche un lavoro nel quale non rischi il culo. Quanti grand commis statali sono piddini con screziature gianniniane! (Stato brutto, naturalmente quando paga lo stipendio agli altri).

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    2. É proprio questa la cosa che mi spaventa...se Monti Piton non vince e le cose andranno male come ,sicuramente accadrà ,questi tipi semi-letterati (massimo degrado dell'umanità ) sosterranno " ecco se non lo fermavano staremmo meglio " come adesso dicono che le cose vanno male ma senza di Lui sarebbero andate peggio ( tipo SPREAD a 2000, Pil -5, e vai con l'immaginazione).... E allora...desisto

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  13. io per certi versi sono una persona positiva.. essere positivi mica significa essere ottimisti!
    voglio dire... premesso che capisco che essere così informati, empatici in ogni campo non è facile neppure questo che è fondamentale per la vita di tutti noi.
    ma.. non ci resta che RESISTERE e fare divulgazione tanto queste elezioni mica serviranno a qualcosa (o meglio, servono ma non per noi).

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  14. intanto, anche se fuori tema, segnalo questo articolo del sole24ore sulle belle privatizzazzzzzzzzzzzzzzioni prossime venture:

    ANSALDO, LE MOSSE DEGLI INDIPENDENTI
    C.Fe. per "Il Sole 24 Ore":

    "Basterà sistemare alla perfezione tutti i tasselli per arrivare al risultato voluto? Per la vendita di Ansaldo Energia tutti i pezzi del mosaico sono ormai al loro posto. L'ultimo è stato collocato negli scorsi giorni con l'individuazione dell'advisor per i consiglieri indipendenti di Finmeccanica, che a propria volta ha il controllo di Ansaldo Energia. Gli amministratori indipendenti del gruppo di piazza Monte Grappa avrebbero infatti nominato un consulente finanziario per valutare la congruità delle cessioni future dell'azienda statale. Chi? Secondo i rumors, si tratterebbe di Equita, scelta dopo una selezione tra altre boutique finanziarie.

    Ora, probabilmente, per il gruppo guidato da Giuseppe Orsi sarà importante non arrivare troppo a ridosso delle elezioni, quando la cessione di Ansaldo Energia potrebbe finire nel limbo in attesa dell'insediamento del nuovo Governo. Una nuova scadenza per le offerte sarebbe stata fissata per metà febbraio ma tra gli addetti ai lavori c'è qualche dubbio sul fatto che i coreani di Samsung (assistiti da Rothschild) e quelli di Doosan (affiancati da Morgan Stanley) possano riuscire a terminare con successo la due diligence nel giro di due settimane. Sia Samsung sia Doosan sono due colossi asiatici, multinazionali dove i processi decisori (soprattutto in tema di acquisizioni) richiedono tempo. Tutto sembra comunque pronto per la vendita di Ansaldo. Tutti i tasselli ora sono sistemati, tranne l'offerta che ancora non c'è".

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  15. Messaggio al volenteroso demoralizzato.

    Dice che la modernità e il materialismo, edonista o marziano, hanno modificato la (nostra) società, siamo più razionali e consapevoli... dice.

    Di fatto ai chierici di un tempo che giustificavano il sistema di gestione del potere col "dio lo vuole" si sono aggiunti quelli moderni che usano nuove paure per vecchi motivi e indicano nuovi imperativi dai nuovi media.

    Il feticcio europeo non è che l'ultima divinità che annulla l'intelletto ma fornisce identità, valori, gerarchie.

    Contro l'ipocrisia da sempre hanno lottato isolati disturbatori, insofferenti agli sprechi, alle disuguaglianze o semplicemente alla stupidità.

    Mi piace pensare che fossero anche sarcastici oltre che irriverenti, egocentrici perché consapevoli; altruisti e generosi.

    Erano soli; li riscopriamo frotta solo dopo, molto dopo, quando, guardando indietro, capiamo che fra dileggi, stenti e roghi, ci hanno insegnato qualcosa.

    Hanno cambiato il mondo? Non il loro ma il nostro, perciò non disperiamo per l'ottusità mercenaria oggi imperante, i nostri successori col loro passo arriveranno, e se non lo faranno li compiango: segno che stanno ancora peggio di noi!

    L'importante è tenere unito quel che si fa con il perché lo si fa: il gusto del gioco.

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    1. Fra le tante cose che mi hanno indisposto in questo ultimo mese mi è arrivata la lezzzioncina di un esperto di comunicazzzione il quale diceva che bisogna fare un messaggio virale (ah!) e che però bisogna mostrare empatia, tirar fuori la lacrimuccia, perché non si può ironizzare sulla catastrofe, altrimenti ecc.

      Un "popolo" che non è in grado di ironizzare sulla catastrofe in fondo se la merita, direi, e in effetti la storia, se guardate indietro, mostra che generalmente il "popolo" la catastrofe non se la merita anche perché è capace di ironizzarci sopra.

      L'espertonismo è proteiforme e pervasivo, ma il clic del mouse, che non crea moneta, come sappiamo, elimina però i rompicoglioni. Potendo scegliere, preferisco così...

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  16. Scusate, ieri sera cena di famiglia, discussione sulla crisi. Dopo una mezz'ora buona su tutti i risultati negativi dell'austerità e su perché aiuterebbe una politica espansiva, la ragazza di mio fratello dice: "Ma secondo me Monti hanno fatto male a farlo cadere, dovevano fargli finire quello che stava facendo..." ... Me la guardo per due secondi, poi rispondo... "Anche Hitler..."
    Enrico Zapicchi

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    1. Ma così mi scandalizzi i piddini, che sono tanto buoni, porelli, ma hanno inibito l'organo della percezione dei nessi causali... Non ti dico con quale altro organo la natura lo ha surrogato, tu, che sei fresco di questa esperienza, ci sarai arrivato da solo.

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    2. Guardi prof, la serata è stata abbastanza grottesca... Una montiana (la suddetta ragazza), un piddino (mio fratello... non lo capisco proprio! Perché poi è pure un po' complottista... la natura fa strani scherzi) e uno che ti attacca se gli dici le stesse cose che dice lui (mio padre)... Dopo un'ora sono uscito di casa stremato.

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  17. IMPORTANTE E'ESISTERE, non resiste ...!

    Il resto è LA NOSTRA F.A.V.A.

    Prova a riconuigare POTERE con la POSSIBILITA' D'ESSERE, quello, "queelo", che che QUALCUNO VUOLE NEGARE.

    That's all, folks!



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  18. Ai numerosi goofynomisti del blog, votati al sacrificio in nome della FEDE GOOFYNOMISTA, paladini dell’avvento del REGNO meraviglioso del benessere per tutti, per ovviare alle numerosissime difficoltà cui la vita quotidiana ci espone, nel TITANICO impegno che ci siamo assunti, fermamente CONVINTI di sostenerlo fino ad un attimo PRIMA della morte,

    nel tentativo MASOCHISTICO di convincere le oceaniche teste di COCCO, o di COCCIO, o di MARMO, o di SABBIA (fate voi, non c’è che l’imbarazzo della scelta) voglio fare una proposta INDECENTE:

    PERCHE’ non realizziamo un GIOCO DI SOCIETA’, simile al MONOPOLI, in cui i nostri carissimi amici ANIMALETTI del MADAGASCAR (il film naturalmente), siano costretti a confrontarsi con quelle PAROLETTE a loro COMPLETAMENTE sconosciute (anche se sono italiane), quali:

    DEBITOPRIVATODEBITOESTERODEBITOPUBBLICOMERCANTILISMOCICLODIFRENKELSVALUTAZIONEINFLAZIONEMONETIZZAZIONECAMBIOFISSOTASSODINTERESSEBILANCIADEIPAGAMENTIFISCALCOMPACTIMPORTAZIONIESPORTAZIONILEGGEDOMANDAOFFERTACOMPETITIVITAFINANZAPRIVATADEBITICREDITIMESPAREGGIOBILANCIOEURODOLLAROLIRAFIORINOYENLOBBISMOAVOOCAFMIBCEFEDERALRESERVEAZIONIBTPBUONITESORODECENNALIAGENZIERATINGECCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCC……………..??????????????????????????

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  19. Ho un video da consigliare agli amici di Federico Germano. http://www.youtube.com/watch?v=o-tFVx1A-Ok . E' bellissimo! Viva il complottismo se non ci fosse andrebbe inventato! la linea dello spread che è uguale al contorno dei monti dietro l'albergo Bilderberg è il massimo!
    buon divertimento

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    1. ragazzi, pensatene quello che volete, ma almeno il complottismo è divertente. divulgherò!

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  20. Caro professore,
    perdoni la mia narcisistica invadenza(difetto comune a molti anziani rimaioli) ma credo che la mia ode alla conversione del piddino sia assai più attinente a questo post. A causa d'un disguido con Vodafone che m'ha lasciato un paio di giorni "unplugged" sono riuscito a postarla solo iersera, con spaventoso ritardo. Avrei piacere fosse letta da tanti "fratelli nella notte" goofysti, per aiutarli a sdrammatizzare. Sdrammatizzare(e ve lo dico da cassintegrato e sfrattato) è importante. Attualmente sono ospite nella dimora del padre(montiano) del piddino protagonista della mia ode. By the way, we are not gay, ma siamo, vi assicuro, una "Strana coppia".
    Concordo che desistere è importante. Comunque la mia pecorella comincia a mostrare segni di cedimento...

    Il sonno assai profondo
    della Dea Ragione
    ha donato al mondo
    codesto bel frescone.
    Ma fu della ragione
    il profondo sonno
    o ne fur cagione
    i geni strani del bisnonno?
    A sì nobile questione
    non so ben dare risposta
    ma è uno spreco dargi fuoco
    che la benzina costa!
    O mio Prode bel piddino
    che ti fidi della z'dora
    nel tuo bianco sederino
    finirà qualcosa ancora...
    Si nasconde dietro a un dito
    chi della Troika è il cameriere.
    Chi per il ben del suo Partito
    per l'eurinferno ci fu nocchiere.
    E se non fossi sì cortese
    mi verrebbe d'augurarmi
    che chi svende il suo Paese
    sia passato per le armi...
    Ma per scelta e per natura
    son bonario e pacifista.
    Del grande Socrate gli darem la cura*
    con un bel "vaffa" e hasta la vista!

    *Mi riferisco alla maieutica, obviously, non alla cicuta!
    Anche se...

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  21. È comprensibile lo sconforto del signor Germano, ma «ora che i giapponesi hanno eletto un nuovo governo apposta con il mandato di stampare moneta per far cedere lo Yen ed esportare le Toyota faranno un mazzo così alle Volkswagen in Cina e in Asia in particolare (e non solo in Asia, nel mondo)».
    Dopodiché ho l'impressione che “cambierà la musica”, soprattutto per i tedeschi, e sarà interessante osservare le reazioni degli estimatori della superiorità tedesca.

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  22. Il mio maestro dice sempre che chi combatte con la forza contro un avversario evidentemente più forte di lui, è un idiota.
    Devi usare la sua forza e indirizzarla dove vuoi tu.

    Lasciamo quindi cuocere piddini e compagnia cantante nel loro brodo e lasciamo che la storia faccia il suo corso, l'importante è che, quando tutti saranno terrorizzati dall'ineluttabilità(?) degli eventi, noi avremo bene in mente il perchè e il percome.

    Anzi, visto che siamo qui a leggere dei suddetti perchè e percome, approfittiamone mentre la carne da macello fa quello per cui è stata creata...

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  23. Eppur qualcosa si muove.. la gente è stufa ne ha le p@lle piene comincia a capire che c'è qualcosa che non va (della serie matrix è tutto intorno a te) e quindi molti sono disposti ad aprire la mente a spiegazioni non omologate al pensiero Unico

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  24. Il problema è grave, molto grave. Anche io ho capito che mi rovino le cene e serate a cercare di spiegare, spiegare spiegare...
    Tipo prendi il mio babbo: "ma veramente credi che possiamo tornare come prima che stampavamo monete e andavamo avanti?". L'infondatezza e la contraddittorietà di questo tipo di affermazione mi ha fatto riflettere parecchio e sono giunto ad una conclusione: i media e la tv mettono in bocca alle povere persone arrabbiate, le parole svuotate di contenuto e che quindi non è possibile digredire mai! Cioè il piddino o lo tratti male malissimo da fargli capire che può solo scappare oppure lo lasci parlare e strariconvincersi evitando di sentirlo; la tv ti AUTORIZZA a ripetere le cose senza subire conseguenze di quello che dici, un po come al bar... Povero il mio babbo che si fa ancora il culo con orgoglio vecchio di stampo... è difficile dare la colpa; i piddini, quelli che forse non volevano nemmeno esserlo, sono tutti delle vittime e quando ti accorgi che non ci puoi fare niente ne sei vittima anche tu. Sconcertato... l'altra sera pure un mio amico, in Germania guadagnano 3500 Euro! mica come qui... facci ru cazz! Sarà il nostro fardello...

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  25. vorrei provare a confortate il sig. federico.
    quello che gli è capitato, ci succede quotidianamente, a me e ad alcuni amici (pochi), che hanno deciso di fare opera di "evangelizzazione". siamo attori e il lavoro ci porta in giro per l'italia. ci sentiamo un po' come i mormoni. ogni occasione, in un bar, in un ristorante, è buona per stuzzicare la discussione. vero ciò che egli dice: smontare i luoghi comuni è difficilissimo, faticosissimo, spesso snervante. sopra tutto perché ci accorgiamo che la gente non riesce a guardare al di là del proprio naso. Ma la gente va compresa, combatte con il quotidiano (come tutti noi, certo), e in troppi casi ci accorgiamo che è veramente stanca, sfibrata per riuscire a pensare lucidamente ed ascoltare.
    Desistere è un errore a nostro avviso. Diciamo che la salute del proprio fegato va semplicemente gestita, volere avere ragione a tutti i costi può esserci "fatale". l'importante è, invece, insinuare dubbi.
    a tal proposito abbiamo sperimentato una piccola tecnica che ci sembra avere i suoi frutti.
    le parole son parole, strumento meravigliosa, fragile e potente al contempo, "chimica impalpabile" che volenti o nolenti ci entra dentro e ci modifica (dice Barhes, e affianco metteteci X. Marias che scrive che le orecchie non hanno palpebre); ma talvolta, ancor più potente delle parole è l'azione, l'atto (perdonate la supponenza degli attori, non quelli che vedete in tv che non agiscono nemmeno sotto stimolo di frusta); dunque, senza attendere che la discussione degeneri, nel bel mezzo dell'accaloramento simposico, tacete, lasciate che l'interlocutore continui a sfogarsi, mettete mano al portafoglio, tirate fuori una banconota, piazzatela come un Willy Loman sotto il naso della vostra vittima e chiedetegli: "questa di chi è? leggi qui, questa di chi è? ... ricordi cosa c'era scritto sulle vecchie banconote?..." l'evidenza farà tacere l'interlocutore, e da qui ricominciate a spiegare.
    non siamo economisti, dunque cerchiamo di far convergere la discussione più sul versante filosofico/politico rimandando, per dettagli tecnici a libri e siti come questo. Ma vi assicuriamo che funziona, quanto meno l'interlocutore ti saluta perplesso.
    se riesci a instillare un dubbio... beh, almeno la buona digestione è assicurata, e il fegato è certamente salvo!
    Federi', nun t'arrabbia...

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  26. Da quello che sento in giro, nel mio piccolo, constato ancora che, nonostante tutto, la gente comune non si sente abbastanza preparata per contestare quello che è diventato un dogma. L'Europa è un atto di fede, bisogna crederci e basta, del resto, è difficile che i nostri governanti abbiano preso uno svarione così grande, non è possibile che menti così illustri, abbiano preso una strada che ci sta portando alla rovina, in fondo non possono non fare gli interessi del paese, e non possiamo essere tutti esperti di economia.
    Il mio percorso personale è stato piuttosto lungo, fino a poco tempo fa pensavo che ci fosse un dualismo destraBerlusconi sinistraBersani, mai potevo immaginare che il PD si sia ridotto a questi livelli, adesso le parole che sento dai suoi leader mi sembrano vuote, pura propaganda, prese da un copione scritto per racimolare voti e conquistare le poltrone.
    Quindi penso anche io che desistere è giusto, ma parlarne come si sta facendo qui e in altre piattaforme è più giusto ancora.
    Tempo fa ho assistito a una rappresentazione teatrale molto bella dedicata a Peppino Impastato, mi sono rimaste in mente dei bei momenti che io ho scorporato dal suo contesto, non potevo farne a meno, in particolare una frase detta da un amico di Impastato alla madre: "noi la verità la sappiamo, e la dobbiamo dire"

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    1. Vorrei precisare che noi non dobbiamo dire la verità per convincere quelli che non la conoscono, ma per difendere quelli che la conoscono (William Blake via Twitter).

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  27. "Dobbiamo dire chiaramente, generazione dopo generazione, e dobbiamo dirlo ancora una volta: con coraggio, il coraggio civile, ognuno, individualmente, può impedire che il razzismo e l'antisemitismo abbiano alcuna possibilità", ha aggiunto. "Noi affrontiamo la nostra storia, non occultiamo niente, non respingiamo niente - ha concluso -. Dobbiamo confrontarci con questo per assicurarci di essere in futuro un partner buono e degno di fede, come del resto lo siamo già oggi, fortunatamente".

    Merkel, giornata della memoria.

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/01/26/Merkel-sempre-responsabili-crimini-nazisti_8144382.html

    Non occultano niente. Saranno un partner buono e degno di fede, come del resto lo sono già oggi. Si, ci vuole coraggio.

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  28. In quanto amico di PiDdini non pentiti porgo la mia solidarietà al nostro Germano (qual cognome più infelice?!).
    La conversazione col PiDdino, qualunque documento economico del SUO partito tu possa presentare, sarà sempre troppo simile ad una partita a scacchi con un piccione, metafora che già ho usato su questo blog e che ritengo efficace.
    L'unica possibilità è insistere cercando almeno di convertire le anime buone e disposte.

    L'amico Germano si consoli aspettando il momento, e noi sappiamo quale momento, in cui avrà molto da rinfacciare a molte persone.

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  29. L'IMPORTANTE E' ESISTERE

    .. molto semplice(mente), quello che si nega per un .. "potere", la strana declinazione della "possibilità".

    That's all, folks!

    ps: ... io, ora, faccio solo "filosofia"

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  30. Aneddoto appena sfornato:
    A mia moglie che ha risposto a un suo parente piddino (lo zoccolo duro dello zoccolo duro) che Bersani non lo avrebbe votato nemmeno sotto tortura, lui ha risposto (testualmente): "Non vuoi il bene dell'Italia".
    Allora, Profe, mi è venuto in mente il suo invito a desistere. Costoro non potrebbero mai accettare la verità, perché il loro cerebro non potrebbe sopportare un salto così epocale dalla preistoria alla storia. E' un po' come in quella sequenza del film "Odissea nello spazio 2001", in cui la scimmia lancia in aria un osso che, nella sua rotazione, si trasforma in nave spaziale. Ebbene, quella metamorfosi è proprio ciò che al piddino è precluso da sempre. A lui l'osso rimarrà osso e ricadrà sulla sua zucca (speriamo presto).

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    1. Però è vero, scusa: noi non vogliamo il bene dell'Italia, infatti non vogliamo venderla alla Germania, che saprebbe usarla molto meglio di noi. Bravo, il Bersaniano.

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    2. Cercando una traduzione per chi ha problemi come me, col tedesco, sul tema ho trovato questo link:
      http://znetitaly.altervista.org/art/9218

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  31. smontare concezioni tipo quelle accennate nel post equivale a dire all'interlocutore: "non hai ben capito le dinamiche degli eventi che stai descrivendo", "stai parlando di cose che, evidentemente, non comprendi", "sei male informato", "ecc. ecc.". non tutti hanno la maturità tale da accettarlo.

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  32. Quando esponevo al piddino-tipo le cause della crisi dell'eurozona e pronunciavo la parola "debito" mi interrompevano sempre con "eh, certo il debitopubblico"

    Allora, secondo l'approccio goofyano, ho cambiato termine: parlo di eccesso di credito. Al che inevitabilmente mi correggono: "ma no, è eccesso di debito".

    E lì comincia il divertimento...

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    1. Nel corso della storia di questo blog molti di voi hanno portato suggerimenti intelligenti, come questo. Anch'io lo trovo efficace, e lo uso nelle mie slide, appoggiandomi a Zygmunt Bauman che parla di crisi di credito privato (ad esempio, nelle slide di Cesena).

      Dovrei mettere insieme tutti i vostri suggerimenti in un piccolo manuale di programmazione neurolinguistica per piddini. Dai, che faremo anche questo...

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    2. In effetti, anche nei miei tentativi - molti dei quali riusciti - di far ragionare i conoscenti, la tecnica migliore sembra essere quella contenuta nell'incipit Pippiano del blog: la discesa e la salita. Si può applicare praticamente su tutti gli argomenti economici. Alcuni esempi: strano come la vendita vista dal lato opposto assomigli tanto ad un acquisto, strano come un fallimento di un'azienda vista dall'altra azienda assomigli tanto ad un aumento del parco clienti, e pure che un debito non pagabile causa fallimento dall'altra parte assomigli tanto a una perdita netta, strano come un corrotto faccia fatica a esistere senza un corruttore, eccetera. Economicamente parlando, ogni comportamento considerato virtuoso non può semplicemente esistere se dall'altro lato non c'è contemporaneamente l'opposto e tanto vituperato comportamento "immorale". Come ci ha ricordato mille volte Alberto l'economia esiste perché esiste uno scambio, tra parti contrapposte e con interessi contrapposti. Così facendo si può controbattere praticamente a tutte le obiezioni del piddino di turno.

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  33. La crudezza della realtà sarebbe insopportabile senza la consolazione dell'arte.
    In fin dei conti la macroeconomia non è tutto. Ai guastatori che ammanniscono fatti alle cene di amici, parenti e colleghi si consiglia caldamente la visione dei seguenti lungometraggi prima della battaglia (disvelano avversari, nemici e traditori assortiti e permettono, quasi sempre, di non rovinarsi la serata al loro posto).
    In previsione di scontri sul fronte alamanno (con eventuale estensione all'altra sponda dell'Atlantico settentrionale) un primo riferimento generale è il seguente : Un, due, tre
    Per azioni di disturbo interno, una quinta colonna senza pari : La cena
    Come dice? Uso due pesi e due misure? Calco la mano o accarezzo lievemente?
    E sia : Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?

    Sembra legittimo, alla fine, potersela pigliare con un austriaco (ma, certo, non con un ebreo galiziano k.u.k.).

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  34. Lo sconforto più penoso da mio fratello, antipiddino tendenzialmente anarchico, come di famiglia.

    Come attacco il discorso risponde fisso 'Sì, lo so, so tutto'
    Stupito, mi ricordo che legge da anni l'economist, che mi diceva a sinistra del mio triste manifesto.
    - 'Allora perché non vuoi uscire dall'€?'
    - 'Voglio gli STATI UNITI D'EUROPA, così facciamo i trasferimenti fiscali come gli USA. E comanderanno i tedeschi che sono più fighi di noi mafiosi corrotti'
    - 'Sei un autorazzista'
    - 'Sì, facciamo schifo siamo un popolo di merda'
    - 'Sei proprio un piddino e anche grillino'
    - 'Aaaaaargh che schifo, piddino sarai tu'

    Come ci combatti con una mente del genere?

    Molto, molto meglio con i miei amici del m5s, che si sentono in difficoltà 'Ma tu sai tante cose che non capisco, hai studiato economia, i blog che citi sono complicati, perché non ci fai una lezione dal vivo?'
    Io l'economia non la so e la lezione non la so fare, ma almeno l'argomento stimola...

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    1. Se non lo ha sentito dire da me, che l'Economist è a sinistra del Manifesto, allora sono molto triste, perché mi sento al tempo stesso molto vicino e molto lontano a tuo fratello. I piddini spesso non sanno di esserlo. C'è una triste genia di figuri che crede che basti non votare PD per non esserlo. Ma votare PD è una condizione né necessaria né sufficiente.

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    2. Ma no, quanto mi dispiace indurti alla tristezza.
      Pensavo fosse una scenetta divertente per i non parenti.
      Purtroppo il soggetto è così, deve odiare tutto ciò che conosce da vicino. Più che piddino, vorrebbe vivere in un altro mondo.
      A mia parziale discolpa posso dire almeno che il manicoso, prima di conoscere il blog, lo avevo già mollato da tempo per manifesta vaniloquenza, anche se non credevo ancora che fosse a destra dell'economist...

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  35. Oggi a pranzo, nuovo assalto ai miei genitori, dopo due ore li avevo storditi, alla frase di mio padre "si, lo so, non è che non vedo le cose, capisco tutto quello che dici"....credevo di aver aperto uno squarcio nel loro mondo fatto di Santoro, Ballarò, il fondo di Scalfari la domenica, quando però la conclusione è stata: "Se non votiamo PD, qui rischia di vincere ancora Berlusconi"...preso dallo sconforto mi sono autosilenziato, d'altronde mia madre mi aveva fatto i cappelletti e l' arrosto con tanto amore, come al solito...come facevo ? Fortuna che mio padre ha capito e mi ha detto "va bene, allora dimmi chi non devo votare !"....gli ho fatto un mezzo sorriso e lui: "ho capito, ma è dura per me" e io: "lo so pà....lo so, passami una fetta d'arrosto"....un passo alla volta...un passo alla volta.

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  36. Vi ringrazio per la solidarietà, so che potete capirmi meglio di chiunque altro; oggi mi sono degnamente consolato con una bella passeggiata tra i colli dell’Albenza, in migliore compagnia.
    Ecumenicamente posso capire che una decina d’anni di messaggi unidirezionali stabiliscono nei soggetti colpiti una corteccia difficile da scalfire. Parlare di ‘casta’ vuol dire fare appello ad un terreno comune conosciuto da tutti (poiché propagandato con mezzi di rara efficacia), affratellando il dirigente e il neoassunto (e anche un po’ il samoiedo, se fosse mai stato presente). Parlare di ‘uscita dall’Euro’ riaffaccia invece un terreno comune fatto di urlatori di bassa lega, screditati dalla propaganda e spesso autoscreditantisi (questo è il danno peggiore dei donaldiani, a mio parere: rendere meno credibile il messaggio).
    Questo è il punto di partenza, ed è evidentemente tutto in salita. Parlo di desistere perché l’evidenza empirica mostra l’inutilità di simili discussioni con chi, in cuor suo, ha già capito.
    Prendetela come una partita a poker: il miglior giocatore è quello che sa quando lasciare perdere. Andate all-in solo quando avete di fronte le carte giuste…
    Un saluto,
    Federico
    p.s. cognome pesante e nonna bavarese… eppure la ricerca della verità non conosce bandiera o convenienza 

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    1. Io di tedesco ho il babbo e il cognome (quindi immaginate che bel periodo sto vivendo ultimamente: sintomo di campanilismo un po' xenofobo, tutto 'sto "daje ar tetesko alamanno cattivo" - occhio a non piddinizzarvi in quello).

      Lo scandalizza la "guerra economica" che il suo paese ha nei fatti messo in atto, e soprattutto lo sconforta la generalizzata aria di dismissione e di rassegnazione che coglie nel suo paese di adozione.

      "Ma come, siete il paese più magico del mondo, e vi state arrendendo senza nemmeno combattere a politiche che stanno distruggendo lo stesso "sogno" per le quali vengono propagandate! Siete diventati un popolo di POLLI!"
      (tutto tetto offiamente kon kvuesto accento, babbo non ha mai imparato bene il talian, ma gli garbano il vino bòno e la Versilia,mica scemo lui)

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    2. Caro,

      ti perdono perché sei qui da poco, ma di ""daje ar tedesco alamanno cattivo" qui ce n'è poco, anche perché sappiamo distinguere fra un primo ministro, un operaio, un minijobber, un insegnante di conservatorio, un presidente di confindustria, ecc. Sappiamo bene per esperienza diretta che fra le persone più preoccupate per la politica tedesca ci sono molti tedeschi, per il semplice motivo che si ricordano cosa è successo l'ultima volta che i loro governanti ci hanno provato. Ringrazia tuo padre per la sua lungimiranza. Capisco che la Merkel non lo ascolterebbe, non ha ascoltato nemmeno Helmut Schmidt. Presto ascolterà i suoi industriali. Stai bene.

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    3. Maestro, Lei è il Re, il problema sono i realisti.
      (torno in modalità lurking, avendo solo da imparare e nulla da condividere, grazie ancora!)

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    4. Grazie per il maestro (c'è qualcuno che conosce la buona educazione e si ricorda i miei due diplomi in coservatorio). Non mi sembra che tu non abbia nulla da condividere: è stato molto utile e in qualche modo rasserenante sapere che la follia dell'attuale leadership tedesca non è chiara solo a Helmut Schmidt, Olaf Henkel, Eckhard Hein, ecc. (per dire di alcuni che mi è capitato di citare), ma anche al tu' babbo. I realisti cercano sempre di esserlo più del re, ma Chateaubriand (con te) ci ricorda che non è esattamente una buona idea. Può darsi che questo capiti da queste parti. Se posso permettermi una notazione antropologica, questo, più che un vizio piddino, mi sembra l'essenza del donaldismo (tipo: non dobbiamo essere mercantilisti, ALLORA le importazioni arricchiscono un paese... sono sicuro che mi intendi). Sorveglierò meglio la ciurma. Ti vogliamo bene anche se hai mezzo sangue crucco...

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  37. Buonasera.
    Oggi scrivo nei commenti per la prima volta. Lo faccio dopo aver studiato (e a tal proposito ringrazio l'oste per la pagina delle istruzioni per l'uso).

    Questa premessa non è sufficiente per esprimere chiaramente che 'sono dei vostri', per cui aggiungo che la mia intenzione è quella di rendere evidente l'aspetto ironico di quello che sto per scrivere. Almeno, ci provo.

    Ora, dopo aver letto, riletto e sottolineato (che col kindle diventa tutto meno faticoso) il materiale per la Conoscenza della situazione, delle cose, della crisi, cosa scopro???? Scopro che è tutto finito, che il peggio è alle spalle, che la Crisi è finita.

    La Crisi è finita: lo ha stabilito l'Elite. Punto.
    ;)

    http://www.businessinsider.com/davos-the-crisis-is-over-2013-1

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  38. Ho notato che sul programma di rivoluzione civile di ingroia c'è scritto:

    "Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica delle sue istituzioni. Siamo contrari al Fiscal Compact che taglia di 47 miliardi l’anno per i prossimi venti anni la spesa, pesando sui lavoratori e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale, con la conseguenza di accentuare la crisi economica. Il debito pubblico italiano deve essere affrontato con scelte economiche eque e radicali, finalizzate allo sviluppo, partendo dall’abbattimento dell’alto tasso degli interessi pagati. Accanto al Pil deve nascere un indicatore che misuri il benessere sociale e ambientale;"

    domanda: come si realizza l'abbattimento degli interessi pagati se non si esce dall'€uro?

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    1. E io che ne so? Mica sono io l'economista di Ingroia...

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    2. Le cose le sanno tutte. I puntini li hanno uniti, parlo naturalmente di quelli con la matita. Ma come cani da guardia, si avventano latrando per quanto è lunga la catena.

      Forse aspettano il treno di Lenin, o la congiunzione astrale fra Syriza, Linke e Front de Gauche, non so: non sono così addentro da darmene una ragione.

      Mi rammarico che si rifiuti un approccio tatticamente "keynesiano", per allargare spazi di manovra che portino a cambiamenti più radicali. In nome della rigidità dottrinale?

      O forse temono di stravincere, e avendo gli argomenti per convincere il bacino tradizionale, ma anche tutti gli altri soggetti nel mirino della crisi (imprenditori per il mercato interno, artigiani, classe media, dipendenti pubblici, ecc.), non li usano, bloccati dalla sindrome della Moneda.

      Temo che l'attendere il momento giusto in attesa della "maturazione della classe" porti alla marcescenza delle mele una dopo l'altra.

      Io più che dirlo a chi conosco non so "che fare?".

      ...lo scopriremo solo vivendo...

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    3. @mariof
      Contan palle, come tutti. O forse sono quelli del tanto peggio (per gli altri), tanto meglio (per sé): storia vecchia e, per ciò stesso, sempre valida. Occhio.

      E quelli che non (con)corrono alle elezioni, dicono e non dicono, forse per acquistar meriti in una futuribile (?) repubblica dei soviet in cui risulterà ben remunerato l'"avevamo detto, ma tra le righe, perché il popolo non era ancora maturo per capire".
      Quelli che scelgono la rivoluzione come schema futuro piuttosto che la verità come spinta conoscitiva attuale affossano la rivoluzione e gli fa comodo così.

      Sempre più scettica e disillusa, ma non senza speranza finché qui si legge e si scrive.

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  39. Caro Federico,
    quante serate rovinate!!! In alcuni casi è praticamente terminata l'amicizia. Non abbiamo proprio litigato, ma non c'è più voglia di incontrarci: loro mi ritengono una fanatica rompicoglioni e io credo che siano delle teste vuote.
    Quello che scrivi un po' mi consola, perché pensavo di essere un'incapace, ma ancora di più mi deprime constatare il livello generale.

    Ultimamente, durante le cene evito l'argomento, tanto il livello della discussione è da bar e nessuno ha voglia di impegnarsi per capire e andare oltre i luoghi comuni. Ricevo sempre le stesse risposte e rimedio soltanto un'incazzatura, risultati ZERO.
    Insomma ho desistito. Tanto non sono riuscita a convincere neppure uno che era in cassa integrazione! Un altro che lavora alla camera del lavoro (simpatizzante di Renzi) mi ha risposto che a parlare sono tutti capaci, ma quando si tratta di governare... (brutto venduto faccia da culo!)

    Quindi, invece di rovinarmi inutilmente le rare serate di riposo, preferisco parlare di questi argomenti solo con le pochissime persone che mi sembrano a un livello più avanzato; di solito la discussione termina con posizioni più aperte e sensate.

    So che non basta, ma tanto succederà quello che è sempre successo: finché questo regime sarà forte, i luogocomunisti saranno la maggioranza e saranno irremovibili; poi quando il "regime" salterà tutti lo rinnegheranno. Cambiano i nomi, le circostanze e i dettagli, la gente ha imparato a leggere e scrivere (solo l'automatismo), mangia meglio si veste bene e si lava di più, ma l'animo umano è sempre quello. E questo non riguarda solo l'Italia, perché all'estero ovunque stanno facendo la stessa cosa (shock economy) e nessuno li sta fermando. Non parlo solo di quei poveretti indifesi del 3° mondo, ad es. in Francia il dibattito sarà pure più avanzato, ma qual è la differenza concreta? Che stanno facendo in più di noi? E cosa fanno di tanto intelligente i cittadini tedeschi dopo aver subito le riforme Hartz?

    La domanda che mi e vi pongo è: possiamo in qualche modo anticipare/causare il crollo di questo "regime" con l'informazione, la divulgazione e la discussione?
    So che farò arrabbiare qualcuno, ma se la risposta fosse "no", serve prendersi tante arrabbiature?
    Sarà evitabile, grazie all'informazione, una rivoluzione violenta e/o una nuova dittatura (più o meno cruenta) che sostituirà quella attuale? È già successo da qualche parte? (forse in Islanda?)
    O sarà il sistema ad implodere da solo?
    Secondo voi, quando si invertirà l'attuale tendenza verso il "feudalesimo" e si tornerà a progredire?


    ps non sono domande retoriche, mi farebbe davvero piacere sapere come la pensate.

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    1. Forse non sono il più adatto a risponderti, in quanto ultimo arrivato sul blog, comunque, nell'ordine secondo la mia opinione:
      - no, non possiamo anticipare o causare il crollo, solo avvertire che ci sarà;
      - si, serve prendersi le arrabbiature, perché se vedo una persona qualunque che si sta per lanciare da un ponte non posso stare fermo a guardare;
      - Rivoluzione, dittatura e implosione sono strettamente correlate tra loro, quale arriverà prima determinerà gli eventi successivi: l'implosione causerà rivoluzione o dittatura, la dittatura implosione o rivoluzione, la rivoluzione è un effetto possibile delle altre, come la storia ci insegna: l'insorgere della popolazione avviene sempre come reazione estrema alle pressioni eccessive precedenti;
      - Sull'ultima domanda mi sembra molto difficile rispondere, direi che l'inversione è possibile solo se si instilla nelle persone il gusto per la verità fattuale piuttosto che il gusto per l'ideologia, altrimenti passeremo soltanto da un feudalesimo all'altro.

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    2. @Silvia
      E' la sfida che proviamo a portare avanti, ognuno secondo le sue possibilità.
      A partire dalla rete si tenta di diffondere le conoscenze di economia "corrette", che corrispondono alle intuizioni dei comuni cittadini.
      I possibili punti di contatto sono tanti: il veicolo libro (Tramonto dell'euro) per i più volenterosi, l'indicazione di un video, l'investimento in tempo col piddino convertibile, etc.
      Ma è un processo che richiede tempo... e l'esito non è scontato (in risposta alle tue domande).

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    3. Troppo magra la soddisfazione di attendere che il fiume della storia ci porti i cadaveri dei nemici, di pregustare il momento del "te l'avevo detto io". Dobbiamo nutrire e far crescere la fiducia, perchè desistere? Al più Europa rispondiamo con l'Avanti Popolo (per il colore della bandiera non ho preferenze). Facciamo il PUDL!

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    4. Anticipare il crollo con la divulgazione? Non credo sarà possibile individuare un momento esatto, però boia chi molla. Non dobbiamo mai smettere di tentare, ogni volta che ne faremo ragionare uno sarà un passo avanti. Più ci saranno individui che prenderanno coscienza, più sarà facile arrivare alla meta. Una rivoluzione violenta rimane una seria possibilità, non credo esistano molti modi per ribaltare una forma di governo antidemocratico come quello attuale. Hai mai visto una dittatura abdicare pacificamente? Personalmente sarei più per l'implosione, non credo possiamo andare avanti per molto in questo modo. Stanno crollando aziende come mosche, e non credo ci siano risorse per continuare a sostenere a lungo miliardi di ore di cassa integrazione e sussidi vari. Da una parte i disoccupati, dall'altra noi autonomi alla canna del gas, senza nessun paracadute sociale. Vedo rabbia ovunque. Però non voglio cedere, non è certo il momento di rassegnarsi. Tieni duro Silvia, non sei sola. Sono certo che alla fine la ragione prevarrà sull'idiozia dominante. Anche il nazismo sembrava invincibile ...

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    5. Gent. Silvia, credo possiamo fare qualcosa.
      - anticipare il crollo? mio padre, nella sua antica saggezza, dice che finché la gente metterà il piatto a tavola ci sarà poco da fare e la rivoluzione non ci sarà. e allora credo che si possa agire non facendo "girare l'economia". io mi rifiuto di spendere, anche quando posso, non compro se non l'essenziale. e in alcune circostanze dico, senza mezzi termini, "mi spiace, c'è l'euro, soldi non ne ho, non ce ne sono, non ne posso spendere". l'interlocutore resta sbalordito da tale franchezza.
      le arrabbiature ci fanno male, dunque salvaguardiamoci la salute, visto anche il declino "non-fermato" del servizio sanitario. faccio come te: vado a cena solo con coloro con cui so che posso parlare serenamente. i fondamentalisti euristi li evito, e se qualcuno mi invita a chiare lettere gli dico "ci vediamo dopo le elezioni, lo faccio per noi, per preservare una amicizia".
      - il potere è una idea, per combatterlo c'è solo la divulgazione di altre idee. evitare il sangue è possibile. non certo, ma possibile.
      - il sistema imploderà da solo? non lo chiedo più, lo affermo quando sono di fronte all'estremista religioso di turno. tronchi la discussione e lui ci resta male, anche perché gli sorrido e lui capisce che ha a che fare con uno più fondamentalista di lui: "...non c'è problema, tanto il sistema scoppierà da solo";
      - la tendenza si invertirà quando le persone capiranno, ancora una volta, che nessuno si salva da solo.
      coraggio. :-)

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    6. Grazie Enrico, Balduin, Chiara, Squalogiallo, Alflig, Kthrcds e Zanzi Barra.
      Non ho mai avuto un dubbio riguardo la veridicità della Goofynomics, ma mi sento un po' scoraggiata/arrabbiata per il comportamento della gente. Potermi confrontare con voi, mi conforta e mi fa sentire meno sola.

      All'inizio pensavo che la verità è così forte, che basta dirla perché uno la riconosca; come la luce: basta accenderla per vedere tutto intorno! Credevo che il problema fosse che la tenevano nascosta o che la gente se ne fregasse dell'economia e della politica (perché stava ancora "troppo" bene)... non immaginavo tante stupide risposte, sempre le solite.

      Confesso che mi ero illusa che informazione e divulgazione potessero mettere in crisi in fretta il "regime" e che l'euro non arrivasse al 2013. In ogni caso non mi sarei MAI aspettata di trovare ostacoli proprio tra le sue vittime (es. gente che perso il lavoro o che non riesce ad arrivare alla fine del mese con lo stipendio, piccoli imprenditori in difficoltà...).

      Concordo con voi: non si può far finta di nulla e aspettare, anche se quello che diciamo servisse a poco o non servisse per niente e rimediamo tante incazzature.
      Forse però bisogna scegliere le persone e le occasioni giuste, se no finisce tutto in caciara.

      Grazie di cuore, con le vostre risposte mi avete molto aiutato a superare questo momento di abbattimento. "Nessuno si salva da solo" (giustissimo, Alflig)


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    7. Non vorrei deluderti, ma... non esiste la goofynomics. Esistono Econ101 e Econ102. Ovunque nel mondo.

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    8. Econ101 e Econ102, affettuosamente chiamate (in onore del suo principale e più onesto divulgatore italiano dentro e fuori dalle università) Goofynomics.

      Non si preoccupi, quando cerco di spiegare la Goofynomics al di fuori del blog non la chiamo così; parlo di macroeconomia (senza spingermi troppo sul tecnico, che ho ancora un po' di lacune) di OCA, di asimmetria informativa, moral hazard, ecc. e non manco di avvalorare il tutto citando un premio Nobel, di solito Krugman, Mundell o Stiglitz, in attesa che lo diano a lei ;-)

      E naturalmente consiglio la lettura del suo libro e del suo blog.

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    9. Silvia il tempo è galantuomo,ultimamente sei passata poco da qui e ci sei mancata.A me a volte è stato utile partire dal discorso delle gabbie salariali,anche se alla fine dopo che capiscono ti dicono che cmq è meglio se ci teniamo l'€.
      Col tempo ho dovuto moderare la veemenza,non si può raccontare agli angeli da un giorno all'altro che hanno un sesso!
      Ma va là,ora mi alzo dalla riva del fiume e vado a fare la goliardata a Viareggio.
      Per me vale sempre il pensiero di Road Lever(forse il più grande tennista di tutti im tempi):"la palla bisogna sempre mandarla dall'altra parte della rete chissà mai che non ritorni"......Io però aggiungerei:"se l'altro scambia un manico di scopa per una racchetta desistere,desistere,desistere"

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    10. Grazie caro Dino,
      anche a me è spiaciuto di non avere tanto tempo per partecipare, ma appena potevo correvo a leggervi.
      Però, se alla fine dicono che è meglio che ci teniamo l'euro, vuol dire che non hanno capito un tubo di quello che gli hai detto (non è colpa tua, capita lo stesso a tutti noi). Comunque la palla di là proviamo a mandarla, magari ne becchiamo qualcuno in mezzo agli occhi.

      Sì, il tempo è galantuomo, ma non c'è più tempo! Oggi mi sono arrivare le Pagine Gialle: spesse la metà dello scorso anno.
      Mi si è stretto il cuore.

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    11. Si,anche a me si è stretto il cuore quando ho parlato con i miei amici che avevano chiuso la partita IVA.............

      Cmq alcuni capiscono realmente a volte(la minor parte),solo che dovrebbero ammettere di non aver capito una mazza per 20,più o meno quello che candidamente ammettiamo noi che stiamo qui :)

      Ti racconto un aneddoto sulla galanteria del tempo:
      Nel 2009,2010,2011 un caro familiare si è candidato con l'IDV.E i cari amici,sempre i peggiori in queste circostanze,ma come proprio tu,non ti riconosco più(magari non mi avevano mai conosciuto) ecc.E ora cosa ti va a succedere?Di Pietro va coi compagni 30 denari,a me è sempre piaciuto chiamarli comunoidi.Con gran piacere ho detto a qualcuno di loro:"io ho votato Di Pietro per far eleggere il mio familiare,ora tu voti Ingroia per fare eleggere Di Pietro".Immagino che immagini la mia soddisfazione quando si girano rossi di livore e non rispondono.................

      Naturalmente speriamo che i francesi si incazzino prima che il tempo sia scaduto!
      Un abbraccio

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  40. @ Silvia (28 gennaio 2013 01:16)

    “possiamo in qualche modo anticipare/causare il crollo di questo "regime" con l'informazione, la divulgazione e la discussione?

    A meno di un risveglio collettivo e spontaneo delle coscienze, non possiamo in alcun modo modificare lo status quo. E il risveglio ci sarà solo dopo che il grosso della popolazione sarà costretto a confrontarsi con l'inevitabile impoverimento che le attuali politiche di austerità provocheranno. A quel punto il sistema imploderà da solo, ma soltanto per ricostituirsi successivamente.
    Ciò non significa che ci si debba rassegnare, per il semplice motivo che non ce lo possiamo permettere.
    Agli occhi dei cultori di questa Europa, che credono che spingersi oltre le frontiere dell'euro equivalga ad inoltrarsi oltre le colonne d'Ercole, Ingroia, che pure di euro non parla, ma nemmeno lo esalta come fanno tutti, e sembra intenzionato a ridare dignità ai lavoratori, è un irresponsabile temerario che intende indurre noi tutti alla consapevolezza. A farci tornare con i piedi per terra, in parole povere.
    Al momento Ingroia è l'unico che si oppone seriamente al “montismo” parlando di ridare dignità ai lavoratori, e di ristabilire il ruolo dei sindacati, a partire dalla Fiom.
    Purtroppo Ingroia ha escluso dalle sue liste Lidia Undiemi e si è tenuto Di Pietro. Nonostante questo clamoroso errore strategico, lo voterò. Altrimenti avrei dovuto scegliere tra annullare la scheda – decisione per me impensabile fino a due anni fa, e dopo che voto da ormai 40 anni - oppure votare il clown del M5S, al solo scopo di mettere i bastoni tra le ruote a Pdl e Pd, principali corresponsabili dell'attuale stato di cose.
    Sono d'accordo con il professore che pensare di rinegoziare il fiscal compact senza mettere in discussione l'euro è semplicemente assurdo. Ma siccome siamo nel teatro dell'assurdo da 30 anni, e queste elezioni non cambieranno di una virgola l'attuale situazione, ho pensato di prendermi il lusso di votare l'unica persona che, rispetto a tutti gli altri, dice almeno un paio di cose condivisibili.

    In fondo, partendo dalla citazione:

    "noi non dobbiamo dire la verità per convincere quelli che non la conoscono, ma per difendere quelli che la conoscono"

    mi sembra di poter dire che almeno Ingroia ci prova.

    Ovviamente è solo una mia opinione personale. Una su 60 milioni. Quindi non bastonatemi tutti insieme.

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    1. Di solito dici cose molto intelligenti e molto ben dette. Questa sinceramente non la so valutare. Credo che Ingroia sia il Mélenchon italiano, uno che sta rastrellando voti per Bersani, come il suo omologo francese lo fece per Hollande. Di fatto, oggi non si può votare "un po' meno PUDE". Si può solo votare PUDE, o non votare. Non capisco la demonizzazione del NON voto, nel momento in cui in una democrazia rappresentativa non trovi uno che ti rappresenti. Rilevo che questa demonizzazione è pompata dal sistema di disinformazione fascista nel quale viviamo, e che anni di "diritto/dovere" del voto "perché altrimenti decidono gli altri" ci hanno portato a un sistema dove non decidono gli altri, decide solo un altro: Draghi.

      Non mi sembra un bel risultato.

      Ma oggi tu hai questo empito di giovinezza, e chi sono io per smorzarlo? Almeno te la invidiassi la tua giovinezza, le tue illusioni! Ma siccome nemmeno te le invidio, te le lascio tutte e auguro a tutti noi buona fortuna.

      Voglio anche precisare che qui siamo amici, e che voi siete in campagna elettorale, ma non vorrei che la discussione d'ora in avanti diventasse una lunga lista di dichiarazioni di voto, altrimenti ci rivediamo il primo marzo. Just in case. Questo era evidentemente un post politico e quindi hai fatto bene così, lo ho apprezzato e pubblicato, la mia era solo una considerazione generale, non offenderti.

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    2. Ad una certa ora del giorno di elezioni prendi il certificato e vai al seggio (ricordarsi un documento di riconoscimento valido), ti fai dare la scheda entri nella cabina col lapis a prestito. Annulli la scheda elettorale come vuoi (sobriamente o, consigliato, con un po' di verve). Ripieghi il tutto, esci dalla cabina e infili nell'urne (non tu : la scheda). Fatto. Mi tocca farlo da un bel po', ma si sopravvive. Che problema c'è? Che non trovi uno che ti rappresenti. Manca anche a me : ne prendo atto (mi auguro ancora per poco).

      Altra questione (questa sì problematica) : votare scheda bianca. Ma questo più che chiamarlo correttezza democratica credo che chiami la camicia di forza.

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    3. Su ingroia sono ancora più pessimista.

      Lo vedo come marionetta messa lì da una classe di dirigenti politici che cercano, disperatamente, di recuperare qualche straccio di voto per tornare sulla loro adorata poltroncina, voti che non prenderebbero nemmeno dalla zia, visto che hanno massacrato sistematicamente i loro stessi elettori.
      In una mentalità da star system, ci si illude di votare la faccia di ingroia, o grillo o chi altro, scordando chi c'è dietro quella faccia. Ci sono i soliti diliberto & C. che ben conosciamo e i loro portaborraccia locali. Tristezza e inutilità.
      Molto più saggio non votare, o magari, come è successo a me, conoscere i ragazzi a 5stelle della zona che si fanno il mazzo, e scoprire che sono bravi e una spinta se la meritano.

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    4. @kthrcds
      credo di ripetermi, sul punto,
      ma a proposito della dignità del non voto (o della scheda bianca o annullata), torno a consigliare la lettura di "Saggio sulla lucidità" di Saramago, dove la scheda bianca (che arriva a collezionare oltre il 60% dei voti estressi) diventa l'atto (pienamente) politico e rivoluzionario di fronte al parito unico dei finti tre partiti (sinistra-centro-destra).
      Perchè se maturato in modo consapevole, anche il non voto (et simila) è un gesto politico, tra i più significativi.
      Benedetto

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  41. Secondo me il PD se al governo senza alleanze di traverso, arriverà INEVITABILMENTE a maturare la stessa logica di questo blog(sempre che non ci siano già arrivati);escono da una alleanza con un governo tecnico/germanico e secondo me non potevano forzare la mano ADESSO.
    Il PD dovrà uscire allo scoperto perchè la situazione non potrà a livello di imprese e di occupazione che peggiorare.
    Faranno quello che è più opportuno a tempo debito, <hanno messo con l'euro la piscina<< perchè non dovrebbero toglierla?
    Tutto questo se avranno una forte maggioranza nel governo.

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    1. Quando ho tempo ti faccio un disegnino. Voglio chiarire una cosa. Chi ha condannato l'Italia a questo è un criminale. Non lo dico nemmeno io, lo dice Zingales. E i criminali vanno tolti dalla circolazione. Punto. Hanno spinto il gioco troppo oltre, e ora sarebbe immorale se non ne pagassero le conseguenze.

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    2. Oltre che immorale sarebbe suicida.
      Per carità, il suicidio, quando dettato dalla disperazione, può avere anche una sua nobiltà.
      Basarlo su una probabilità astratta di vedere un carnefice diventare salvatore ha piuttosto il sapore di psicosi autolesionista.

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    3. Sicuramente è immorale mettere la piscina e poi toglierla ma se la gente non impara a nuotare non perchè non vuole ma perchè a mani e piedi legati, la piscina va tolta.
      Si può essere bugiardi nel male e in casi estremi anche nel bene.
      Come ha scritto Giuseppe,"il carnefice che diventa salvatore"....

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    4. Caro gianni, scusami, non è perché sei piddino, ma sai, te lo devo far notare: la tua opinione vale ahimè quanto la tua ortografia. Tu vota pure per i fascisti, il voto è libero. Se ne riparla quando ti avranno tolto tutto. Abbiamo visto tanti casi, su questo blog, di piddini che dopo hanno capito, ma anche casi di piddini che hanno continuato a non capire. Ti auguro di non sopportare il peso delle minchiate che stai dicendo: crescerai più lentamente, ma che vuoi fare, qui siamo una famiglia, tendiamo a difenderci gli uni con gli altri...

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    5. Gianni, spero ti sia reso conto che quello che hai scritto rasenta la follia.
      Se a Bersani e al PD della gente e dei suoi elettori in particolare gliene fosse mai importato qualcosa, ma proprio poco poco, non avrebbero mai fatto quello che hanno fatto.
      Punto. Discorso finito. Smetti di trovare giustificazioni patetiche, ti hanno preso per il culo e, a quanto pare ci hai preso gusto. Comunque non ti preoccupare, chiunque sarà eletto ti prenderà per il culo uguale.

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  42. @ Silvia. Io credo che semplicemente diffondere visioni altre rispetto al gospel di menzogne euriste sia una operazione politicamente importante e credo anche che i frutti si vedano.
    Anche le persone refrattarie con cui finisci per litigare: hai messo loro una pulcetta nell'orecchio, a suo tempo li aiutera' a unire i puntini. Credo che bisogni cercare di non sembrare talebani o testimoni di geova, ma provare a far notare le incongruenze, a far notare i pezzi della matrice che compaiono qua e la'. So bene che non e' facile ma certamente non e' inutile.

    Non so come si sviluppera' la situazione e non ho idea di come andra' a finire: l'unica cosa che mi e' chiara e' che se e quando dovesse precipitare piu' alto sara' il numero delle persone capaci di individuare correttamente i propri "nemici" e i propri "fratelli" piu' alta sara' la possibilita' di venirne fuori. Ogni persona tolta agli eserciti dei "dagli all'evasore" vs. "dagli al pubblico dipendente" vs. "dagli all'intellettuale" vs. "dagli all'extracomunitario" ecc. ecc. e' un pezzettino di futuro guadagnato per tutti.

    Su Ingroia et alii. Anch'io sono convinto che l'operazione sia modestissima per mille motivi. Ma in questo contesto considero un risultato non nullo mettere in parlamento uno un po' meno eurista di di un altro. E' un epsilon ma per me continua a essere meglio un epsilon di niente.

    Infine: io ci farei la firma a un futuro nel quale il Paese si rimette in piedi senza che succeda l'Armageddon e i criminali la fanno franca; se fosse solo questo il prezzo da pagare lo pagherei col sorriso sulle labbra, benche' - concordo - sarebbe immorale. Ma noi nell'immoralita' ci sguazziamo fin da piccoli grazie alle svalutazioni :), un'altro po' non puo' ucciderci.

    un abbraccio generale.

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  43. Finalmente anche nel sito di grillo si riporta una posizione netta sulla necessità di uscire dall'euro e di prendere in mano la banca centrale. Chissà perché lo fanno dire ad un giurista un po' prolisso come becchi, comunque era ora:

    http://www.beppegrillo.it/2013/01/passaparola_-_unaltra_europa_e_possibile_-_paolo_becchi.html

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    1. Perché è vicino geograficamente, e perché non ha puntualmente sottolineato le oscillazioni ortottere come faccio io. Con questo non lo critico assolutamente: voglio solo dire che lui ritiene di poter dar fiducia, e speriamo che abbia ragione.

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  44. Professore, da diversi anni seguo diverse decine di blog di informazione e cultura che ho imparato a selezionare nel tempo per attendibilità e accuratezza dell'informazione - incrocio sempre una notizia che trovo sul web con almeno altre due/tre fonti autorevoli, per filtrare gli innumerevoli peracottari che infestano internet. Il suo blog lo seguo dall'inizio, ed è diventato un appuntamento quotidiano, irrinunciabile. Molto spesso mi trovo in sintonia con lei. Quindi seguo con attenzione i suoi suggerimenti, e seguirò anche questo, astenendomi in futuro da ulteriori dichiarazioni di voto.
    Ma è da una settimana che mi chiedo se inviare o meno un commento come quello che ho appena mandato. E alla fine ho deciso arbitrariamente di inviarlo, pur consapevole di inoltrarmi su un terreno scivoloso. Più che empito di giovinezza, il mio è avvilimento.

    Non mi sono offeso, e anzi la ringrazio per la disponibilità. Sul giovane, non so: ho 11 anni meno di Mick Jagger, ma lui saltella con più impeto.

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    1. Carissimo, tu puoi dire quello che vuoi, questa è casa tua, sei coautore. Non so quanti anni abbia Mick Jagger, ma è abbastanza evidente che devi avere più o meno l'età mia. So capire quando uno ha fatto un liceo che è un liceo. Volevo solo sfotterti. Il terreno non è scivoloso. Sono sabbie mobili. Io le ho viste una volta sola, in Bretagna. Sai come si riconoscono? Guardi sott'acqua, e dove la sabbia, invece di essere ondulata, è completamente liscia... ecco, lì è meglio non mettere il piede.

      Aspettando ondulazioni, puoi dire quello che ti pare. Tanto, da un lato non cambia nulla, e dall'altro, se non lo fai tu, lo fa un altro. Al limite, se esagerano, chiudiamo per un po', tanto qui il lavoro non mi manca. Magari avesse ragione quel genio rinascimentale di Mosler: il vincolo esterno esiste, e c'è parecchio da studiare.

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    2. Elaboro un minimo: a differenza di altre persone che sono venute qui a fare-farsi campagna elettorale, tu mi sembri in buona fede, così, istintivamente. Altrettanto istintivamente sento che stai per prendere una sòla dal magistrato indipendente, e mi dispiace. Il problema è solo quello.

      Quelli che sono qui per fini elettorali vengono cauterizzati. Poi, se anche tu stai giocando quel gioco, allora meriti di continuare ancora un po', perché saresti più furbo della media!

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    3. No, nessun gioco. È solo che da due settimane ho smesso di guardare la tv a causa dell'estenuante campagna elettorale. E ho finito per farla io. Ma non si ripeterà.

      Piuttosto oggi quando ho sentito Grilli dire che Mps ha i conti a posto, mi è tornata in mente la vicenda del Banco Ambrosiano. Il 6 giugno '82, il sottosegretario al Tesoro Pisanu rispose «in parlamento ad alcune interrogazioni sull’ormai drammatica situazione dell’Ambrosiano: ma a detta dell’Onorevole Pisanu, la situazione della banca [...] è pressoché normale, né accenna alla gravissima situazione debitoria del collegato Banco Andino».

      Talmente “normale” che il 6 agosto 1982 il Banco Ambrosiano fu messo in liquidazione coatta amministrativa, e successe quello che successe.

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  45. Esperienza "desistente" di ieri mattina.
    Io e compagna siamo al bar per fare colazione e discutiamo, tra le altre cose, di economia.
    Entra un signore di circa 60 anni, ben vestito, cordiale ed istrionico, e si mette a chiacchierare con la barista di elezioni, brandendo i quotidiani offerti dal bar. Tutto sul "personale": Di Pietro mi sembra... Bersani ha detto... Monti potrebbe... fino all'attestato di stima finale per Giannino, perché lui "non chiede finanziamenti" ed è per la "meritocrazia".
    Noi ad un certo punto ci alziamo, paghiamo, e mentre stiamo uscendo il signore mi ferma:
    -L'ho sentita prima parlare di economia, lei è per caso in affari?
    -Mi sta chiedendo se sono un imprenditore? Un trader?
    -Sì...
    -No, mi spiace. Sono solo un cittadino preoccupato che si sta informando.
    -E perché?
    -Sa, ho vissuto in prima persona la precarizzazione del lavoro, la perdita feroce di potere d'acquisto dei salari... insomma, sto cercando di capire cosa sta succedendo all'economia.
    Il signore, nonostante la visibile delusione, incalza:
    -Ma lei si dia da fare, non stia ad aspettare aiuti, il welfare, che son cose che non risolvono nulla: bisogna competere e, grazie alla meritocrazia, quelli più bravi sapranno cosa fare per tutti. Lei si butti, vada dove sono i soldi e peschi da lì (nota: qui il mio interlocutore fa uno strano gesto con le mani, che, come ventose, sbattono su un tavolone immaginario sollevandosi piene di soldi appiccicati sopra).
    Segue un dialogo di circa 2-3 minuti nel quale cerco (con compagna) di mettere insieme una argomentazione sensata chiedendo alcune delucidazioni, ponendo domande, rilanciando con qualche dato, ma niente.
    L'interlocutore é troppo convinto e, sgusciante come un furetto, si sposta di palo in frasca a gran velocità, per cui ogni discorso diventa impossibile da costruire.
    Condivido con voi alcune chicche emerse in questo breve lasso di tempo, quasi surreale.
    -Bisogna fare come gli americani, che sono un grande popolo e io li ammiro molto;
    -Le ideologie non servono a niente, né di destra né di sinistra;
    -Bisogna abbandonare le ideologie;
    -L'Europa non conta nulla e ormai da tanto tempo non produce più niente, né cultura né altro;
    -Tra un po' di tempo comanderà la Cina;
    -Anche Kennedy, che è un mito di sinistra, ha detto che i più meritevoli devono essere premiati;
    -Noi abbiamo comandato il mondo al tempo dell'Impero Romano, dove infatti il merito contava;
    -Il problema della democrazia è che vuole accontentare tutti;
    -Bisogna andare dove ci sono i soldi e pescare da lì (bis).
    Ovviamente, una volta capito che non c'è una reale voglia di dialogare, rinunciamo cortesemente.
    Credo che sia noi che il nostro interlocutore lo "meritassimo".
    Tornando a casa, io sereno, la compagna meno (non è abituata), ci consoliamo facendoci una risata al motto "L'importante è desistere".
    Non so se a voi è mai capitato così, comunque, ho coniato per questo particolare tipo di interlocutore alcune definizioni, come accenti specifici del dialogo Piddino.

    Blitz-Enciclopedismo
    (dire frasi brevi e impegnate su tutto, in poco tempo)
    Paloinfraschismo Spaziotemporale
    (epoche, contesti, idee non hanno confini)
    Monologhismo Sociale
    (sembra un dialogo e i temi sono "alti")
    Flipperismo Argomentativo
    (passaggi repentini dai Romani a Kennedy, facendo
    "girare le palle" all'interlocutore, fino al rapido Game
    Over)

    Davvero, non ho mai avuto la sensazione, in questo caso, di potermi fermare a parlare in modo fruttuoso.
    Lo dico perché un retrogusto amaro in questi casi mi rimane sempre e perché tendo a pensare che una persona, specie se più vecchia di me, abbia dei motivi per sostenere certe tesi,e sappia delle cose che io non so e che mi piacerebbe scoprire e apprendere, fossero anche solo aneddotti.
    Siamo stati troppo arrendevoli?

    In ogni caso, un saluto a tutti i goofies e solidarietà per i momenti difficili.

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    1. Rimango dell'idea che quelli in là negli anni, cioè attorno agli ottanta e oltre, ricchi e non, colti e non, con ideologie diverse compresa la religione, capiscano di più perché hanno di più il senso della realtà, perché sono cresciuti in tempi più difficili per tutti e sono stati meno bombardati da luoghi comuni e pensavano veramente, mentre lavoravano anche da ragazzini o studiavano.

      Hanno saldi e non fumosi criteri, anche opinabili, ma chiari e pertanto passibili di riflessione legata alla realtà e alla logica. Sono, mediamente, migliori. Tutto ciò in base alla mia pur sempre limitata esperienza.

      Rispondendo al saluto, speriamo bene.

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    2. Perdonami Adriana, ma quelli di cui parli sono gli stessi che ci hanno educato a non avere valori e che hanno costruito, sia come classe dirigente che come corpo elettorale, la società in cui viviamo oggi.

      Nel 1981, anno del famoso "divorzio" e della sciagurata entrata nello SME, io non avevo nemmeno 10 anni.
      Vuoi dire forse che la colpa è mia ADESSO delle decisioni prese ALLORA proprio dalle persone che avevano "saldi e non fumosi criteri [...] chiari e passibili di riflessione"?????

      Questa "favola" delle vecchie generazioni che trasudano valori ed onestà e di noialtri scapestrati senza idee comicia a sapere molto di luogo comune, per come la vedo io. Se erano così di sani principi, noi adesso non staremmo nella situazione in cui stiamo.

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    3. Lorenzo, infatti ho detto "in base alla mia pur limitata esperienza".

      Conosco persone molto avanti negli anni e di varie classi sociali che i valori li hanno (avuti) eccome, e li hanno diffusi e proprio perché i valori li avevano e li hanno, si sono ritirate dalla "partitica" e da incarichi pubblici nel periodo appena successivo al dopo guerra, mantenendo saldo il loro pensiero politico, appena hanno visto che (ri)cominciavano a diffondersi "politicanti" di tutte le risme compresi quelli della loro parte. (Qualcosa del genere è anche adombrato nell'opera di Carlo Levi "L'orologio", guarda caso poco diffusa: possiamo pensiare che individui di ogni generazione abbiano fatto le loro riflessioni e le loro critiche, come, in maniera certo meno autorevole ma non meno partecipata stiamo facendo noi).

      Non parlavo di onestà, che non ho nominata, limitata a generazioni e forse più diffusa un tempo, ma di intelligenza attuale e viva, integrata o non da studi in passato, di persone assai avanti negli anni, che mi permette di capirmi più con anzianissimi che con una generazione come la mia e che forse per te è già quella da cui sono venuti molti pessimi esempi.
      Del resto, non illudiamoci che al tempo dei miei studi e della contestazione, cioè del '68, ci fossero in giro fior di persone acute e piene di ideali...I più sono diventati burocrati e altro ben addentro al potere che contestavano, forse perché, al di là delle parole del momento, detto potere aveva ravvisato in loro una struttura di fondo ben simile alla propria: come dire che parlavano fondamentalmente il medesimo linguaggio, momentaneamente con contenuti diversi, e pertanto potevano, gli alcuni molti, essere cooptati senza rischio per nessuno, anzi con reciproco guadagno. Del resto storicamente sempre accade che nei momenti di scontro di classi sociali, o anche strati della medesima classe, molti mirino a un autorizzato cambio della guardia, a riverirsi reciprocamente e a non farsi troppo male.

      Vedi quanto sono tenera con la "mia" generazione? Nemmeno un po', ed è quella da cui maggiormente tanti (più) giovani come te sono stati diseducati e traditi.

      Un lettore-commentatore ha parlato della sua nonna novantenne e senza studi che capisce al volo, credo io, perché ha pensiero essenziale e non obnubilato da luoghi comuni e va direttamente al punto, cioè alla realtà: questo è lo strumento culturale per eccellenza, con o senza istruzione superiore.
      Parlavo di persone così.

      Ti ringrazio perché, per rispondere, ho dovuto ri-ri-formulare e, prima, ri-ri-pensare. Infine è vero, e non scopro nulla, che la differenza la fanno i singoli individui, quelli che, pur piccoli e privi di potere, diffondono idee e valori con la loro vita stessa.

      Info a tutti: poiché a lato dei vari post non mi compaiono più gli inizi di commenti recenti - credo siano questi i "gadget" la cui "scomparsa" mi è stata comunicata dalla macchinetta stessa e che non so come ripristinare - mi scuso di non aver risposto ad eventuali altri lettori. Ammesso che qualcuno abbia (avuto) interesse a rispondere a qualche mia riflessione.
      Piuttosto, se qualcuno mi sa dare istruzioni sul problema tecnico, vedo di capirci qualcosa e di eseguire. Grazie!

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  46. la granitica convinzione del piddino:
    http://youtu.be/7MDY-8DVqjs

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  47. Oggi pomeriggio sono andato a sentire Latouche. Cinema pieno. Solite menate, niente di nuovo: un fognatore (scusate il francesismo). Appena fuori, due chiacchiere coi conoscenti (queste ricorrenze sono come passeggiate su una spiaggia d'inverno: una distesa di relitti) a un certo punto commentando l'idea del Km zero e del valorizzare le produzioni locali butto li: -con la moneta nazionale si potrebbero disincentivare le importazioni e valorizzare l'autoproduzione e calo l'esempio del latte bavarese-. Smarrimento, barlume di sorpresa, breve ponderazione, assenso. Evvai!! Altri cinque piddini acerbi colpiti e affondati.

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    1. Bonjour stronzesse (citando Flaiano)!

      Ah, perché anche i tuoi amici piddodecrescisti erano di quelli che "facciamo la filiera corta con la moneta forte", come i nazisti avviati sul Viale del tramonto? Porelli, allora gli hai fatto proprio male...

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    2. Però, ad onor del vero, Serge Latouche ha scritto oltre due anni fa che la Grecia dovrebbe come minimo uscire dall'euro.
      Recentemente lo ha detto anche di tutti gli altri paesi impropriamente definiti PIIGS.
      http://www.bollatiboringhieri.it/pdf/RassegnaStampa_1204.pdf
      Con questo non sostengo che abbia ragione, semplicemente si tratta di uno degli autori che leggo e sui quali rifletto volentieri perchè penso che dica delle cose potenzialmente utili sulle quali la politica dovrebbe ragionare quando saremo in un mondo migliore.
      Certo però, prima di Riconvertire, occorre non lasciarsi distruggere...

      Per il resto, beh, mi piacerebbe tanto riuscire a condividere l'entusiasmo di kthrcds, ma credo che il giorno in cui si voterà, prima di uscir di casa, rileggerò il discorso di Magri alla camera dei deputati il 13 dicembre 1978, poi mi recherò al mio seggio elettorale e nel chiuso della cabina mi prenderò 1 minuto di tempo per disegnare il simbolino del PdUP.
      Poi ci metterò una bella croce sopra.
      Scheda nulla?
      Io voto chi mi rappresenta! ( e così il mio voto non potrà essere conteggiato per l'assegnazione di alcun premio di maggioranza )

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    3. bisognerebbe spiegarglielo a questi qui, ovvero a Oscar Farinetti e a Carlin Petrini che è più facile tutelare i piccoli agricoltori se non li butti nella stessa arena a combattere con questi qui o con con quest'altri, solo per citare i più noti.


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    4. Caro g.b.
      premesso che Eataly è un luogo stupendo (ho visto solo Torino) e potrebbe essere una buonissima idea (se non fosse piegata alla logica del bussiness), ho un'opinione negativa di Farinetti e Petrini.

      Un piccolo produttore della mia città è andato a proporre i suoi biscottini artigianali. Cristina Goria (responsabile acquisti Eataly e nipote dell'ex ministro ormai defunto) gli ha proposto qualche decina di centimetri di scaffale, ma i biscottini glieli avrebbe sottopagati (mi pare al di sotto del costo di produzione) solo per il prestigio che Eataly avrebbe dato alla sua azienda.
      Poi, se la cosa fosse andata bene, il secondo anno gli avrebbero dato più spazio e quindi avrebbero continuato a sottopagargleli.
      Che poi i biscottini fossero più o meno buoni e genuini, era secondario (infatti tra tanti prodotti presidiati, se ne trovano anche alcuni industriali. E credo che anche quello dei presidi sia un mercato)

      Insomma Eataly usa la sua potenza per sfruttare i produttori (come del resto tutta la GDO) e per di più fa strapagare i prodotti ai consumatori.
      Di "bello, pulito e giusto" ci sono solo le parole e la splendida cornice. Puro bussiness, dove a trarre profitto è solo l'ultimo anello della catena (cioè loro) a spese di agricoltori e piccoli produttori.
      Non mi stupisce affatto che questi due figuri siano andati da Renzi. D'altro canto non credo che senza certi appoggi avrebbero potuto fare quello che hanno fatto.

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  48. ANCHE L'ALBERTO VA IN MONTAGNA

    That's all, folks!

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  49. la Lehmann Brothers de noantri..Credo che non sia esattamente un caso se lo scandalo della mps sia uscito in questi giorni di campagna elettorale, nel senso che le imminenti elezioni hanno obbligato il governo ad un pronto salvataggio per non finire esso stesso travolto. Se la banca senese fosse saltata alla vigilia delle elezioni, automaticamente avrebbe portato con se all inferno l intera classe politica che si ricandida a governarci. Quindi il salvataggio è stato effettuato per salvare se stessi, non per salvare la banca senese che non potrà essere salvata come emergerà quando altri buchi verranno alla luce. Cosa mi fa essere cosi certo ?? Perchè se non le è servito il rifinanziamento di Draghi, al quale mps ha partecipato per una somma tra i 10 e i 15 miliardi all 1% che va ad assommarsi al precedente maxi prestito dello stesso importo del dicembre 2011 ( fonte:http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201202291818081214&chkAgenzie=PMFNW ) risulta totalmente ovvio porsi la domanda : se non sono stati sufficienti 20/30 miliardi all 1% a coprire le perdite, Come potranno bastarle appena 3,9 miliardi al tasso del 9% ??

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  50. Il Prof. in un precedente commento ha scritto che ci ritroviamo in un sistema in cui decide Mario Draghi (MD).

    MD, parto da lui e da quello che ha fatto (in conseguenza di ciò che ha detto, in particolare in una specifica occasione). Uso MD come leva per porre una domanda sulla quale continuo a riflettere, che continuo a pormi, e che sintetizzo con un "fino a quando?" (perchè non mi domando SE ma QUANDO la cosa che conosciamo come EZ/€ viene giù).

    Fino a quando? E quindi MD, nel famosissimo (gli è valso il titolo di 'man of the year') discorso "Whatever it takes", poco prima delle magica formula dice in sintesi che l'Europa ha INVESTITO TROPPO POLITICAMENTE (come un sunk cost) per pensare di far crollare l'intera costruzione e che quindi 'whatever it takes'.

    Benissimo, ma allora fino a quando? Perchè (sorry, repetition) il modello non funziona e la fine è certa e definita. Ma, per dirla con MD, si va avanti così perchè si è troppo investito politicamente. Fino a quando? Fino a quando 'la nave si incaglia sullo scoglio e Capitan Merkel fugge a bordo della lancia di salvataggio'? O pure cosa?

    Nell'intervento ad Arezzo, mi pare, il Prof. ha prospettato fino a quando i francesi, perchè i transalpini non consentono ad un giornalista tedesco di insultarli in casa propria.

    Ma se è così, allora ci sarà un anno di 'spread francese' seguito da 'Whatever it take 2'; e poi ci sarà un anno di 'spread tedesco', uno spread BUND-BUND dopo il BUNG(A)-BUNG(A)?

    Fino a quando?

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  51. Per quelli che ancora non avessero capito a cosa mirano i detrattori dell'intervento pubblico in economia:

    http://www.giornalettismo.com/archives/737883/la-germania-accusa-litalia-di-nascondere-il-debito/

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  52. @Egidio Contini29 gennaio 2013 13:05
    mi sembra che ci sia molto più di quanto appaia nella situazione italiana.
    Premetto che sono convinto che i processi politici possano durare anche anni e dipendano da molti fattori.
    Mi sembra, scrivevo, che in Italia negli ultimi 20 anni (dopo la fine del blocco Est) ci sia stato una lotta fra due, o forse più fazioni, e ha prevalso quella proEuro, almeno fino ad ora. Non è complottismo, cerco solo di fare un'analisi di largo respiro, per quanto mi sia possibile. Le parti in "ritirata" hanno dovuto tenere un profilo basso, poichè non siamo più negli anni 60-70 quando si avevano riferimento ideologici forti e si poteva attaccare a testa bassa l'avversario, mobilitando uomini e mezzi in mezza giornata.
    Mi chiedo quindi: i prestiti a MPS che effetto hanno avuto, oltre a quelli diretti sulla banca?
    La Cassa depositi e prestiti ha agito nell'interesse nazionale (dell'imprenditoria nazionale, grande o piccola?)

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  53. @Silvia
    però voglio dire (non vorrei apparire come bastian contrario)..
    chiedere a persone che hanno votato per 20 anni il centro sinistra di cambiare idea mi pare.. mi pare cosa giusta ma il processo psicologico seppure in un periodo così grave, è duro!
    uno che si dice: "cacchio, ma così deficiente sono stato?".

    poi ci sono quelli che per indicarti dove abita la vicina di fronte ti fanno fare tutto il giro del paese... tu pensi che una risposta: "cavolo, è l'euro, usciamone!" convince queste persone?
    non voglio dire che sia automatica come cosa, ma la spiegazione seppure molto articolato è semplicissima!
    è talmente semplice che è disarmante..
    quindi queste persone sono perse in partenza.

    poi ci sono quelle che hanno la sindrome del pene piccolo e quindi ritengono che i tedeschi (molto dotati.. no! 1 cm e mezzo meno del nostro ma loro credono il contrario) dovrebbero fecondare le donne altrui non rendendosi conto che così ragionando pure la loro sarà.. lasciamo perdere il termine (troppo da discorsi tra amanti arrapati).

    poi ci sono i fumosi.. insomma, troppe categorie dell'inscibile umano.

    Non resta che perseverare e continuare a spiegare

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    1. Per restare in tema, caro Valsandra,
      se Gianni trovasse sua moglie a letto ogni giorno con un uomo diverso e dicesse che non è zoccola, ma da quando l'hanno rapita gli alieni ha dei disturbi spazio-temporali e personalità multiple (ognuna fedelissima, in ciascun tempo e in ciascun luogo a un partner diverso, una santa donna!) lo compatirei e me ne starei zitta. Fatti suoi.

      Invece si dà il caso che Gianni, anzi i tantissimi Gianni, stanno sulla nostra barca e sono in maggioranza, quindi sono anche fatti miei e tuoi. Le persone che cerca pateticamente di giustificare (per giustificare se stesso) in futuro ce la metteranno nel culo come prima. Forse di più. E potranno farlo grazie ai tantissimi coglioni che non vogliono ammettere di essersi fatti fregare per non mortificare il proprio superego. Perché loro sono furrrrrrrrbi e hanno capito, a differenza di noi, che Bersani fa finta di essere del PUDE ma quando sarà premier salverà l'Italia e riscatterà l'umanità intera!!! Già, proprio come Hollande.

      Una volta si può essere ingenui, poi quando vedi certe cose e qualcuno si prende pure la briga di spiegartele...
      Insomma, sarà meglio che Gianni, indipendentemente dalle dimensioni del suo pene e quanto lungo lo percepisce rispetto a quello degli altri, veda di svegliarsi. Se avesse votato quel partito per 20 anni, adesso di anni ne avrebbe 38, un'età sufficiente a elaborare una frustrazione, e a capire che Andrej Romanovič Čikatilo non è un buon candidato per le supplenze alle elementari (se fosse ancora vivo).

      E' ora di finirla con queste scemenze e con le piscine che le mettono (quando non sai nuotare) e le tolgono (mentre ti tuffi). Per il tuo bene, naturalmente.

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  54. In tema desistenza, "mi cuggina", che è presidente piddina del circolo del comune dove vivo, ed è pure una persona in gamba, ogni tanto la stuzzico sull'euro con notizie provenienti dalla rete, in genere dei link, l'ultimo che ho preso è stato da byoblu...

    http://www.byoblu.com/post/2013/01/28/Quello-che-sta-per-succedere-e-perche.aspx

    ...al che sulla mia pagina FB in risposta al mio link (ed alla chiacchierata di due sere prima) ha scritto: "Condivido "le provocazioni" che mi inviano nei messaggi e quanto mi hanno stimolato nei pensieri... non dimenticando che infermiera sono... non economista!!! :)
    1 - qualcuno si é mai messo ad analizzare le conseguenze per l'Italia se in questo contesto di riassetto di equilibri economici mondiali (oriente, cina, america, petrolio, ....)non ci fosse stato l'Euro?
    2 - Condivido in pieno che quello che doveva essere un viatico ad una reale Unione politica in realtà ha favorito solo alcuni Stati. Ma l'Italia negli ultimi 20 anni di governo ha avuto gli statisti necessari per un progetto ambizioso e di largo respiro e poter dire autorevolmente la sua parola?
    3 - Non mi é piaciuto il nobel per la pace all'Europa... tremendamente in ritardo se si fa riferimento alla guerra... tremendamente ipocrita se si fa riferimento alle attuali opportunità di uguaglianza e giustizia sociale tra i suoi cittadini, e solidarietà tra gli stati. Ma...come può l'Italia incolpare l'euro, chiedere meccanismi di solidarietà e giustizia, con il tassi di corruzione politica e incompetenza burocratica che si ritrova? Usciamo pure... ma questi rimangono per noi gravi freni, che non si eliminato con na bella ondata in piazza... magari!!!
    4 - Rimango Europeista... come lo era Spinelli mentre gli cadevano le bombe in testa. Perché se é vero che nulla deve essere un dogma e tutto si può rivedere, ricollocare cammin facendo... considero buona politica quella che sa guardare al di lá del proprio naso e delle proprie rabbie, che sa imporsi con autorevolezza e nuove soluzioni, non denigrando.

    Fatti con lo stampino.

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    1. Un simpatico miscuglio di buonismo, materieprimismo, eurismo scambiato per europeismo, castacriccacoruzzzzionebrutto, il tutto scollato da qualsiasi dato empirico, condito con una abbondante spruzzata di idiozia, e cotto al fuoco lento del supposto primato della politica. Ma non preoccuparti: quando i mercati li prenderanno a calci nel culo, alla fine capiranno. Abbiamo tempo. Nel frattempo, nessuno potrà impedirmi di disprezzare queste persone che con la loro ottusità e con la loro incapacità di autocritica stanno distruggendo il nostro paese, mentendo agli altri per convincere se stessi. Fra la pietà e il disprezzo, direi che è un bel testa a testa... Ma oggi vince il disprezzo al fotofinish!

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    2. Be', gli statisti bravi sono stati quelli che hanno svenduto il paese , bruciato miliardi per cercare di mantenere la lira nello sme, abolito la distinzione tra banche commerciali e banche d'affari e svenduto il patrimonio nazionale agli amichetti magliari (united colors) e non. Per non fare nomi parliamo degli Andreatta, dei Ciampi, degli Amato, dei Prodi, altro che Bunga Bunga, gente seria quella.
      Ma la piccola Corea del Sud, come fa a sopravvivere tra i vasi di ferro dai quali è circondata? (ma quella ha giacimenti di smart phones e schermi a LED)
      Ah, giià, dimenticavo, i 60 anni di pace...grazie all'UE...ma forse no, forse si chiamava NATO. Sì, certo, doveva chiamarsi così, sì, anche senza UE era difficile farsi la guerra tra nazioni alleate e subalterne della grande potenza vincitrice.
      Per quanto riguarda il petrolio, la bolletta energetica del 2011 era circa il 3,9% (non il 39%) del PIL...forse anche con la liretta potremmo farcela.
      Be', rimangono le radici culturali....ma quelle mi portano alla mente Elea o Delos, le colline dell'Attica, luoghi che sono in paesi schiacciati dal tallone di ferro del sogno europeo. La "curtura" attuale (intesa come weltanshauung) , non mi fa affatto pensare a Platone o all'Iliade, ma più che altro a "Durch Gross-Berlin marschieren wir"

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  55. Sarebbe probabilmente più appropriato il post "Che fare? Niente" ma, visto che anche qua la riflessione si sta concentrando sul fatto che ad un mese dalle elezioni siamo in un pantano, e visto che non sto facendo alcuna impropria propaganda, segnalo a tutti qualche articolo letto recentemente che potrebbe risultare un interessante spunto per riflessioni più ampie.
    Questo l'ho letto oggi.
    Perfetto nel solco del "che fare? niente." e del "l'importante è desistere".
    http://www.carmillaonline.com/archives/2013/01/004606.html#004606
    Con sfumature in parte diverse ed in parte complementari segnalo, per chi già non lo conoscesse, il blog di Aldo Giannulli; ricercatore di Storia contemporanea alla Statale di Milano, una storia di impegno politico alle proprie spalle, e il distaccato disincanto di chi conosce i propri pelli per lunga frequentazione.
    http://www.aldogiannuli.it/about/
    Anche Giannulli ritiene di non avere proprio un bel niente da propagandare, ma la sua riflessione sulla dispersione del voto come strumento efficace per fare ostruzionismo mi pare che non sia banale.
    Soprattutto ho letto un po' dei suoi articoli sulla crisi della della UE e dell'€.
    L'analisi economica non è il suo mestiere, anche se mi pare che i termini generali siano affrontati in modo corretto, ad ogni modo ha proposto una riflessione che vede favorevolmente l'ipotesi della fine dell'€ spiegando anche perchè, dal punto di vista politico ed istituzionale, una UE fatta come sappiamo, è un nonsense che non può avere nulla di democratico.
    L'ho trovato molto stimolante e complementare alla riflessione più politica che strettamente economica del libro di Badiale&Tringali.
    Riporto questo:
    http://www.aldogiannuli.it/2012/06/unita-europea/
    P.S.
    chiedo lume ai lettori, sicuro che qualcuno avrà esperienza più o meno diretta e potrebbe magari darmi una dritta.
    Negli ultimi due anni ho letto parecchio per capire meglio come e perchè mi stessero fregando, compresi il paio di libri di testo di macro dell'università sui quali ha studiato la consorte ( che però è uscita da giurisprudenza ) e alla fine mi ci sono appassionato, fino a quando sul blog di Marco Passarella son rimasto folgorato dalla citazione di Joan Robinson: “Lo scopo di studiare economia non è quello di acquisire un insieme di risposte prestabilite ai quesiti economici, ma di imparare come evitare di essere raggirati dagli economisti”.
    Siccome di sera non ho poi tanto da fare, stavo pensando che quasi quasi, per il prossimo anno accademico, magari mi iscrivo.
    Però credo che non sia possibile scindere un buon corso di economia dal senso e dalle implicazioni politiche e sociali di ciò che c'è sul libro di testo; è quindi importante il taglio che alla disciplina danno i docenti che in un dato ateneo lavorano e ho la sensazione che da molti atenei, più che menti critiche, vengano fuori dei Golem telecomandati....ragion per cui, beh, io lavoro alla Bicocca ma...mi sa che sarebbe meglio iscriversi altrove.
    Avendo un'idea di mettersi a studiare economia politica non facendosi però fare il lavaggio del cervello in una madrasa di liberisti, Bergamo sarebbe una buona scelta? ( per motivi di lavoro non posso allontanarmi più di tanto da Milano, e la tassa d'iscrizione alla Cattolica NON me la posso permettere. Naturalmente la Bocconi non è nemmeno presa in considerazione ma per motivi ideali ben prima che per la retta. Pavia? )
    Grazie.

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  56. @Enea
    perché ringraziare il prof? perché siamo ruffiani? la risposta è no perché viviamo a 1000 km di distanza, la probabilità che interagiremo in futuro (vis a vis) è minima e quindi..
    lo ringraziamo perché ci ha spiegato che svalutando banalmente paghi il "giusto debito" (svalutato" perché risconti i maggiori tassi di interesse (prima usurai!!!).
    perché rinegoziare debiti e tenersi una moneta e un sistema economico (leggi) che ti distruggeranno vita natural durante?

    se ci sono problemi strutturali, inutile togliere un "vincolo" (il debito pubblico) sperando di risolvere tutto il resto.
    se non fosse vero, il Sud d'Ialia dovrebbe prosperare.. infatti lo spread con il nord mi pare sia nullo ovvero, essendoci un debito statale unico i tassi di interesse su questo sono uguali.

    ma mi ricordo in passato che come femminucce si frignava perché i tassi di interesse nel settore privato erano (SONO!) maggiori rispetto a quello del nord.
    certo..
    la solita storia.
    ma avere avuto un debito pubblico comune, non ha certo risolto i problemi strutturali (seppure con i trasferimenti post WW2 il sud ha recuperato il 20% del proprio gap).
    insomma.. siamo da una vita debitori netti con il nord.

    ma a tutto questo ci siamo arrivati, senza leggere gli scritti di Paolo Savona (che ringraziamo).
    perché? perché avendo 4 miseri strumenti ci si può arrivare!
    per esempio la mia ipotesi sulla mafia.. cacchio, ma vedete cosa ha fatto Garibaldi a Napoli!
    vediamo cosa hanno fatto gli americani a Palermo dopo lo sbarco a Gela-Licata-Scoglitti!
    e per questo nn mi stupisco dei nostri politici..
    mi fanno pena, un po' schifo ma niente più

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  57. Qui si continua a gufare ma nel frattempo le azioni bancarie stanno raddoppiando di valore e l'sp500 sta sfondando il suo triplo massimo epocale. Imparate che non esistono le catastrofi annunciate o i film gia visti... verrete spiazzati ... come lo saremo noi ... vale a dire che l'euro potrebbe fallire quando anche voi avrete cambiato idea o magari non fallisce diventando, grazie alla sua storia iniziata male e conclusa bene, una superpotenza.... molti rimpiangeranno di non esser saliti in barca.

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    1. Superpotenza???? L'Europa???? Mi stavo quasi per mettere a ridere......

      L'unica possibilità che l'Europa ha avuto per essere una superpotenza era ai tempi di Carlo V d'Absburgo. L'inghilterra e la Francia si posero, tuttavia, "criticamente" su questa "visione europea", ed il resto è storia: basta aprire un libro del liceo.

      Qui non credo "gufi" proprio nessuno. Casomai sei tu a "tifare", e mi convincerò della tua buona fede quando avrai acquistato delle azioni del Monte Paschi. Sono "un affare", no????

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    2. Qui non si gufa. Ad ogni azione corrisponde una reazione.
      Se ti getti dal 79° piano, ti spiaccichi sull'asfalto sottostante.
      "Ma questa volta è diverso!"
      Forse hai ragione, dai allora: PROVA!!!

      Già di per se stessa, la frase allarma chiunque abbia almeno un neurone (sano, non un n€UROne bacato).
      http://www.ibs.it/code/9788842816492/reinhart-carmen-m-/questa-volta-e.html

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    3. Sulle Monte Paschi ci feci un giretto con un bel guadagno. In rif. al tifare lo fate anche voi ma in direzione opposta; Pensate di predire il futuro basandovi sul passato, su letture e su teorie ... verrete spiazzati. E poi se sei proprio così convinto che l'euro fallirà sei già ricco e non lo sai ... ti basta fare un pac short in leva sull'europa (guadagni se i titoli europei perdono mettendo un pò di soldi al mese e il tutto moltiplicato)..questione di tempo e guadagni alla grande... dai allora: PROVA!!!

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    4. Fantastico il fatto che a te di questo paese e dei suoi abitanti non te ne fotte proprio niente! Vuoi solo farci vedere che sei bravo, e indirettamente ci fai vedere anche quale metro usi per valutare la bravura: il soldo!

      Devi essere un uomo felice, e la tua donna è sicuramente una donna fortunata (a occhio, direi, con un po' di corna, ma se gli sta bene uno come te è fortunata)...

      Metto ai voti: ce lo teniamo uno così, o lo scarichiamo al cesso come tanti altri? Non mi sebra che stia capendo di cosa parliamo qua. Vedete voi. A me non fa nemmeno ridere...

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    5. "Sul Monte Paschi ci feci un giretto...". Spam Spam, ma non eri tu quello che diceva di non basarsi sul passato??? Ti contraddici da solo??? Faccelo adesso "il giretto", soprattutto dopo la splendida seduta della borsa di oggi, e poi mi dici quanto hai guadagnato......

      Tentatissimo di votare x il no. Emilio ha un suo stile, questo è solo arrogante. Ma ho letto Voltaire, sono per la tolleranza ed il diritto di parola. Anche per gli arroganti. Ed anche perchè l'arroganza non mi spaventa.

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    6. Anche a me uno che dice che potremmo arricchirci sulle sciagure degli altri, che per di più sono i nostri amici, i nostri vicini di casa, i nostri parenti (anche se certe teste di piddino se lo meriterebbero), fa un tantino schifo.

      Guarda SpamSpamSpam che non stiamo criticando le oligarchie perché siamo invidiosi di come sanno rubare i soldi ai poveretti.

      L'unica ragione per cui potremmo tenerlo è dimostrare quanto è gretta la logica dell'euro. Ma ci sono già così tanti esempi in giro, che ne possiamo benissimo farne a meno. Io voto la spazzatura.

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    7. Ci avrei giurato che prima o poi sarebbe arrivato pure un personaggio come questo: il piccolo trader che viene qui a vedere le previsioni del Prof sulla moneta unica per giocare in Borsa.

      E mentre qui si parla di Economia e Democrazia, lui viene a sbandierare il triplo massimo dello S&P e il raddoppio di valore dei bancari.
      Avrà guadagnato 10mila euro in questo mesetto e s'è esaltato.

      Miserabile è l'unico aggettivo che mi viene in mente.

      Voto per il cesso

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    8. ma no! Visto che è radioattivo, lo vetrifichiamo e lo teniamo in un angolino in attesa che si disfi piano piano da solo diluendo il suo potenziale distruttivo sulle gonadi. Anche in questo caso basta lasciare agire il fattore tempo.

      Vedi caro mio, quello che tu chiami "considerare il passato per predire il futuro" lo si utilizza in tutti gli ambiti scientifici, si chiama metodo empirico e funziona anche nell'ingegneria, quella seria non quella affetta da sogni e visioni che appartengono più ai casi clinici. Anche il PC dal quale irradi i tuoi neutrini (che come tali ci fanno un baffo) è stato possibile costruirlo perchè sono state misurate le proprietà e le caratteristiche dei semiconduttori, cioè sono stati usati dati che appartengono al passato e che si riferiscono ad un campione di laboratorio per stabilirne un modello di riferimento anche per gli altri campioni dello stesso tipo.

      Dai dati empirici si capisce l'effetto che determinate azioni hanno avuto sul sistema che studi. Se in seguito ad una decisione come il divorzio banca d'Italia - Tesoro si è avuto l'aumento lineare del debito pubblico, ecco allora che ti resta da dimostrare il nesso causale (non è un errore di battitura) tra quella decisione e l'effetto, e qui il prof. lo ha dimostrato.

      Preso atto di questa dimostrazione, ecco che il passato (il debito alto) è un qualcosa che resta adesso.

      Se l'entrata nell'euro ha ridotto d'ufficio la competitività di un Paese (e questo non lo dice l'aritmetica), ecco che questo Paese importa di più di quello che esporta e il suo debito privato aumenta: è un effetto che è appartiene al passato, ma che sta avendo effetti ora (il debito resta, è l'integrale di un flusso, resta nel passato ma ti impone di invertire il segno del flusso per annullare l'integrale, ovvero il debito privato).

      Ecco che ha senso sapere il passato, perchè il portafoglio è un sistema dotato di memoria, a differenza di molte persone.

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    9. Io sarei per il cesso.
      Però l'amico mostra di desiderarlo.
      Mi si nota di più se vengo o se non vengo?
      Fa più danno accontentarlo o ammirare i parti del suo ego?
      Il dilemma di goofy.

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    10. Mi sa che oggi ho aperto il blog sbagliato,cè un visitatore che parla di finanza speculativa e saremmmo tuttiiii ricchi solo basta investire in borsa..
      ps 1 voto contro il troll
      ps2 trollazzo anche gli americani prima del 29 pensavano di diventare tutti i ricchi poi qualcuno quel giorno si è lanciato senza paracadute..
      e non mi dire che oggi è diverso perche è stato smantellato tutto un sistema per farci evitare di cadere in un altra depressione,e ti parla uno che 18 anni fa pensava castacorruzionebruto stato brutto e liretta basta fa schifo
      .poi ho visto la follia anno dopo anno che preparava questo delirio di politiche disumane...io prima non sapevo come fosse stato creato il debito pubblico e le dinamiche delle bilancie commerciali ma grazie a Bagnai ho potuto accedere a informazioni che solo chi studia economia puo capire.io e altri non studenti gli ne saremo sempre grati.
      se poi riusciranno a creare uno nuovo sacro romano impero con l'euro fascista ne sarai contento tu.
      noi non tifiamo contro l'euro
      -------------------noi tifiamo per gli Italiani---------------------------------

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    11. Probabilmente il signor spam fa parte dell'esercito dedito allo short selling. Negli anni sessanta c'era l'“esercito del surf”, che suscitava il sarcasmo degli adulti, ma non faceva danni, e oggi invece abbiamo questi che danni ne fanno e non sono nemmeno simpatici. La strategia è semplice: vendono short, ossia vendono azioni o altri strumenti finanziari presi in “prestito” dal broker o dalla banca che fa da intermediario, e attendono che il titolo ribassi per ricomprarlo realizzando un guadagno secondo la formula sell (short) high – buy low.
      Però in genere quelli davvero in gamba non perdono tempo a raccontare in giro quanto sono furbi. Quelli che lo fanno sono i piccoli speculatori che si accontentano di guadagnare $ 2/300 al mese. Quando gli va bene. Perché è più facile che gli vada male.
      Da qui se ne andrà da solo. Voleva solo farci sapere che ha scoperto l'acqua calda, ma non ha nessun interesse a seguire le discussioni che si fanno qui. Poi, magari, domani finisce bollito, e gli passa la voglia di ridere. Ma sono affari suoi.

      Nel frattempo si complica la vicenda del Mps. Dopo l'audizione di Grilli in Parlamento, secondo il quale «l’azione di vigilanza sul Monte dei Paschi e sulla Fondazione è stata continua, attenta e appropriata, via via intensificatasi con un’attività ispettiva iniziata nel 2010 con governatore Draghi ed è proseguita nel 2011, 2012 e ancora 2013 con governatore Visco», la Procura di Siena “sta valutando l'apertura di un procedimento penale per insider trading ed aggiotaggio”, e oggi ha convocato Ettore Gotti Tedeschi, fiduciario in Italia dell'istituto Santander, in Procura per ascoltarlo in merito alla cessione di Antonveneta a Montepaschi. Gotti Tedeschi, uomo chiave dell'Opus Dei, fu estromesso dalla carica di presidente dello Ior nel maggio 2012, dopo uno scontro con il cardinale Tarcisio Bertone, in un avvicendarsi di accadimenti ancora oggi oggetto di indagini che ruotano attorno ad un faldone contenente «conti cifrati della banca vaticana e la ricostruzione completa della manovra organizzata da un pezzo del Vaticano per bloccare la riforma che avrebbe dovuto portare trasparenza all’interno dello Ior», rinvenuto nel corso di una perquisizione nella sua abitazione.
      Siamo quindi all'inizio di una vicenda che promette – ma ne faremmo volentieri a meno – ulteriori drammatici sviluppi, che non mancheranno di avere pesanti ripercussioni sul piano politico anche fuori dai nostri confini. I tedeschi sono già al lavoro su Draghi che accusano di non aver adempiuto ai suoi compiti quando era governatore di Banca d’Italia, e lo stesso fa Bloomberg che sulla faccenda sembra saperne molto più di quanto siano disposti ad ammettere i vertici di Mps e Bd'I, mentre emergerebbe «l'esistenza di una vera e propria "cupola" alla guida della banca. Manager guidati da Mussari e Vigni che avrebbero pianificato gli investimenti senza informare gli azionisti e soprattutto rispondendo con relazioni "non veritiere" alle richieste di chiarimenti e delucidazioni che arrivavano da Palazzo Koch».

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    12. Secondo me è uno che si crede Nero Tulip,invece è solo il povero John.Uno seduto su un barile di dinamite e non lo sa!Come dice Nicolas Nassim Taleb:"oltre ad essere noiosi i trader sono particolarmente stupidi,poi se hanno un MBA......."

      @Giuseppe

      Scusa,ti ha fatto qualcosa di male il cesso?

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    13. "ti basta fare un pac short in leva sull'europa"

      Cesso, e sciacquone subito!

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    14. Cesso, natürlich, e prima di tirare la catena un litro di acido muriatico.

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  58. @Spam SpamSpam
    goofare o non goofare è ovvio che l'euro produrrà una catastrofe.. aspetta, la sta procurando!
    voglio dire, le cose peggioreranno ancora per i prossimi due anni.. e tra due anni sarà tutto tabula rasa.
    certo, alla fine vinceranno loro, perché loro vedono in prospettiva ovvero un mondo di mendicanti con 4 ricconi (e ricchioni visto il gioco delle parti che intraprendono ogni giorno).
    a noi non resta che provare a spiegare la fenomenologia di questa crisi

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  59. @valsandra:
    ti chiedo scusa ma non son riuscito a cogliere il nesso tra il mio post e la tua risposta, si vede che non ci siamo capiti.
    Io ho semplicemente condiviso un articolo nel quale si parla del PUM ( Partito Unico Montiano ) che mi pare si inquadri bene nella logica del "che fare? niente" e del "l'importante è desistere".
    Poi un secondo articolo sulla statualità delle istituzioni e le conseguenti ricadute sociali e politiche in un quadro di confronto tra stato nazionale ed ipotesi di stati uniti d'Europa, sulla sostanziale impossibilità empirica, dal punto di vista istituzionale e legislativo, a poter stendere una costituzione europea che stabilisca in modo chiaro ed univoco quali debbano essere i diritti ed i doveri della cittadinanza rispetto all'istituzione, sul fatto ciò che qua non ci si può mettere a blaterare di stati unidi d'europa comse se fossero la panacea di ogni quando è invece evidente che una simile operazione non potrebbe essere realizzata in alcun modo che non passi attraverso l'abrogazione della democrazia.
    Insomma, a latere delle tante riflessioni economiche qua sopra, ho condiviso una serie di argomenti che mi son sembrati consistenti in ambito più strettamente politico e giuridico, per rispondere a chi "più Europa e passa la paura".

    Su questo fronte devo dire una cosa, che per me costituisce un motivo di rammarico.
    Mentre di economisti che spiegano come e perchè si sapesse da prima che l'€ non poteva reggersi senza provocare macelleria sociale ce ne sono parecchi ( pur inascoltati dalla politica che evidentemente questa macelleria orientata in senso classista la voleva e la vuole ), non ci sono altrettanti giuristi, studiosi di sociologia, analisti politici nel senso più ampio, che mostrino come e perchè una UE strutturata come quella presente e, peggio ancora, come gli stati uniti d'Europa di cui si favoleggia, non siano e non possano essere democratiche.
    Molto si è detto e si dice del significato economico e classista di trattati come quello di Maastricht, che è un manifesto del liberismo elevato al rango di istituzione.
    Non altrettanto si dice, la fuori nel mondo reale, del trattato di Velsen e delle prerogative dell'Eurogendfor in esso stabilite.
    Solo che se i trattati in tema economico, per dirlo "alla Bagnai" sono un metodo di governo fascista per la macelleria sociale che si lasciano alle spalle e per il paternalismo col quale sono stati imposti, i contenuti del trattato di Velsen sono invece proprio fascismo spicciolo ed a viso aperto!
    L'Eurogendfor di fatto è la Gestapo, e le sue basi godono di extraterritorialità, nessuna magistratura di nessun paese membro può metterci il naso dentro e/o verificare cosa ci sia negli archivi.
    Forse questi argomenti, sui quali i comuni cittadini sono più abituati a riflettere perchè non contengono tecnicismi che a volte non sono di immediata comprensione, potrebbero molto aiutare a risvegliare un bel po' di coscienze.
    Forse faremmo tutti opera utile se cominciassimo a condividere tra di noi gli articoli che affrontano le questione UE ed € in modo critico su questo fronte.

    Questo e niente altro.

    Poi ho fatto una domanda personalistica, ed il ringraziamento era preventivo a chiunque - e mi ero rivolto in partenza ai soli lettori - possa darmi un parere sul tipo di taglio che viene dato al corso di laurea in economia in determinati atenei.
    ;-)

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  60. @Enea
    non ero in polemica con lei ma riconfermo le mie parole.. ho detto la mia prendendo spunto dalle sue (altrimenti userei il virgolettato.. ahaha).
    Ad ogni buon conto su Latouche.. mica non pagare i debiti risolverebbe il problema.. la polemica è su questo studioso, non su di lei (tanto per fare un esempio!)

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  61. Diamoci del tu :-D

    Ci eravamo concentrati su parti diverse del discorso.
    Assolutamente d'accordo sul principio che non basta non pagare un debito per risolvere uno squilibrio commerciale, mi ero semplicemente concentrato sul fatto che Latouche non mi sembra far parte della famiglia di quelli che voglio difendere il contadino che coltiva secondo tradizione il peperone quadrato di Carmagnola, incomprabilmente più gustoso e saporito di quelli coltivati nelle serre olandesi, costringendo il contadino a vendere i suoi peperoni con la stessa moneta che è pensata ad hoc per metterci nella condizione di non poter far altro che importare quei peperoni coltivati in serra. Tant'è che per la Grecia ha perorato l'uscita dall'€ già nel 2010, come da articolo, e recentemente anche per gli altri PIIGS.
    Nota anche un'altra cosa di quell'articolo: quello che dice sulla gestione della moneta e dell'inflazione per stimolare l'attività economica, prima di metter mano alla riconversione, per perseguire un prioritario obiettivo di piena occupazione.
    Troppo peso al problema del debito pubblico? Si anche, ma distinguerei, non c'è la malafede del PUD€ nel farlo, e per il resto dice cose contrarie a quelle propagandate dal PUD€ stesso.
    Leggo e rifletto, non significa che condivida tutto, prendo quel che mi sembra buono.

    Ti faccio notare un'altra cosa che questa discussione con te mi ha fatto venire in mente.

    In questo agilissimo libricino:
    http://www.ibs.it/code/9788833918693/latouche-serge/breve-trattato-sulla.html
    mi ricordo che c'è un passo nel quale spiega il significato profondo di una parola di impatto e richiamo, "decrescita", che dice di usare innanzitutto come slogan, e l'autore puntualizza che confondere la riconversione a bassa impronta ambientale delle produzioni industriali e la necessità di guardare al futuro separando il concetto di progresso da quello sviluppo da una parte, con una forte recessione dall'altra parte, recessione che è a sua volta una "decrescita" del PIL, sottovalutando le tensioni sociali che essa può provocare, potrebbe portare all'instaurazione di "ecofascismi" a guida tecnocratica, che non porrano le basi di un altro modello di progresso ma semplicemente impoveriranno il popolo e pure con piglio autoritario.

    In Italia non avevamo ancora Monti quando uscì il libro, ma a rileggerlo oggi converrai che....fa un certo effetto....

    Insomma, non un profeta ma per numerosi aspetti un pensatore interessante.
    Io nella categoria piddini&fognatori non ce lo metterei.

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    1. Mi sembri una persona sensata e fai anche considerazioni interessanti, ma purtroppo nella categoria "piddini" ci si è messo da sé per i motivi che indichi: i suoi araldi in giro per il mondo, ad esempio per l'Italia, sono degli ecofascisti, e lo sono però perché lui ha scelto la strada dello slogan, dimenticandosi che facilismo fa rima con fascismo (in questo caso, come nel caso di Donald). Sarà anche un grande pensatore, ma ha scelto la strada larga, e così facendo ha diviso invece di unire ed ha creato una torma di sbandati. Io preferisco farne a meno: abbiamo altri problemi e altre priorità in questo momento. Parlerò volentieri di ambiente con chi capirà cos'è il PIL. Chi non lo capisce è destinato a essere un ecofascista, e qui già abbiamo il nostro da fare con gli euristi. Quindi direi che per ora basta così.

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    2. IO però ho sempre fatto un po' fatica a comprendere la tesi dell'età della pietra quale luogo dell'abbondanza.

      (il passo sul peperone di Carmagnola è fantastico, complimenti per la prosa).

      Cordialmente.

      Herr Lampe

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    3. Bentornato Herr. Sì, in effetti l'amico è salvato dalla prosa, e per questo siamo lieti di averlo con noi, qui teniamo alla qualità letteraria (con alcune eccezioni che ovviamente non nomino!).

      Detto questo, ribadisco il concetto. Chi sceglie di rivolgersi a "tutti" in modo sottilmente sleale, cioè attraverso la logica dello slogan, sceglie una strada intrinsecamente fascista sulla quale "alcuni" non lo seguiranno. Il problema è che, anche in una democrazia, se si è tutti uguali durante il voto, non si è tutti uguali prima né dopo. Ovvero: non tutti hanno la stessa capacità di rivolgersi agli altri (prima), non tutti hanno le stesse competenze tecniche (dopo).

      Quindi, come dire, uno, quando sceglie di essere sottilmente disonesto in termini di marketing, deve anche capire quello che guadagna e quello che perde. Ogni riferimento a altri movimenti che inviano messaggi distorti per arrivare a un potere del quale non sapranno cosa fare è volutamente intenzionale.

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  62. Solidarietà e comprensione per Federico Germano.

    Osservo gli stessi discorsi e le stesse facce quando cerco di divulgare, sul lavoro o tra gli amici più permeabili, figurarsi tra i piddini...
    Siccome la frustrazione ed il senso di impotenza sono generalizzati, mi permetto un piccolo suggerimento.
    Cominciamo a piccoli passi. Il primo è l'INFORMAZIONE. Nel mio piccolo sto cercando di instillare dubbi sull'info mainstream e curiosità nei confronti di Blog e siti dove la verità c'è.
    L'idea che li stanno prendendo per il c::o già ce l'hanno! A volte basta solo una spinta nella direzione giusta.

    P.S.
    Al Prof. ed ai frequentatori del Blog.

    Al mio primo commento, mi presento: quarantenne, diploma in studi tecnici, e SO DI NON SAPERE.
    Faccio parte della spesapubblicaimproduttivafancazzistibrutti&cattivi essendo un Vigile del Fuoco,
    quindi sono tra i principali responsabili dello sfacelo del nostro paese
    (l'etichetta mi va un po' stretta, ma è il pensiero dominante tra le persone che mi circondano ).

    Seguo il blog dall'intervista di Byoblu, mi sono buttato a leggere, da allora non faccio che unire i puntini, non seguendo Tv e giornali, viene naturale.

    Per questo non VI ringraziero' mai abbastanza.

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  63. E se cotidie desistiamo di fronte alle argomentazioni luogocomuniste di amici e colleghi, cosa bisogna fare di fronte a un illustre (non dico per dire, è un luminare nella sua disciplina) docente universitario che, di fronte a una mia osservazione banalissima (in sintesi ho segnalato che quando le banche compravano debito pubblico nazionale non si stava poi così male), risponde: "e infatti adesso le cose sono tornate come allora, visto che Draghi ha comprato debito".
    Scusate l'ignoranza, ma a me sembra molto diversa la faccenda. Correggetemi se sbaglio, davvero...

    En passant segnalo che in risposta ad un'altro mio intervento, lo stesso prof ha anche negato che siamo di fronte a shock asimmetrici. Bisogna cambiare politiche certo, ma a livello europeo. Magari un po' di facciamocomelaFed??? Menomalechec'èDraghichecisalva.
    Il tutto condito da una bella apologia della decrescita, perché non è il PIL che fa la felicità.
    Avrei potuto morettianamente dirgli: si merita l'euro!

    Ma in effetti l'importante è desistere.

    p.s. Ciao a tutti, è il mio primo post ma seguo con passione questo blog da tempo.

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  64. 31 Gennaio, ore 18, 35. Sto facendo due passi attorno ad una piazza un po' depressa in una cittadina di provincia del nord. Davanti ad uno dei sei o sette negozi aperti due signore parlano: "Bisogna uscire da questa Europa! Ci sta rovinando!".
    Mi fermo sorridendo.
    "Dovreste leggere il blog di Bagnai"
    "Ripeta, per favore"
    "Bagnai, un docente di economia..."
    "Ma certo! Bagnai appunto! Mio marito mi dice sempre: ascolta!..."

    Ecco. Non ci credevo ma è successo. E avanti con l'informazione!

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  65. @Enea
    bisogna stare attenti con gli slogan.
    ma a proposito di riconversione.. si sta usando maggiormente il carbone e per il petrolio tipi di diversi di estrazione.
    i geni dei derivati sono all'opera per dare un prezzo "all'acqua"..
    insomma, preferirei un mondo in cui i prezzi energetici raddoppiassero in modo che ci si riconvertirebbe in automatico

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  66. @Silvia
    una cosa è essere indignati un'altra incavolati.
    ora, sono indignato ma mica posso prendermela con le persone che la possono pensare diversamente..
    le posso mandare a quel paese (mi è capitato) ma la finisco là.
    il fatto è che la vita è questa.
    e ciò non significa che non dobbiamo lottare, resistere e il resto.
    ognuno con la forza di volontà e le proprie disponibilità di tempo (e risorse finanziarie).
    E poi, un fegato ammalato per 4 deficienti non lo voglio avere

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  67. Prof! Alla prossima ristampa potrebbe proporre a Imprimatur una versione con convertitore di valuta tascabile?
    La prima obiezione che mi viene mossa da connazionali quando dico "eurobruttoh" è giusto la comodità di non dover cambiare girando l'Europa: magari sbaglio pronuncia (sono italiano), ma sa, prima li fregavano al cambio, ora invece dicono non ci sia più pericolo!
    Così nel libro che felice regalo ci trovano qualcosa di utile, gli capitasse mai un viaggio in Cina…

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  68. Desistere, desistere, desistere: considerazione di un "fermatore del declino" che è pure persona che normalmente ha grande capacità di logica ed analisi: "...da moltissimi secoli chi ha il potere ruba svalutando moneta..."
    Prof. Bagnai, ma che mi insegna? :-) Ed io che avevo capito che è chi ha il "potere" che gli "scoccia" svalutare!

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  69. @ Federico Germano

    Essendo nella capitale mondiale del luogocomunismo (Bologna la grassa, dove la coruzzione si chiama giroconto), nonchè patria di curiosi esemplari di resilienza politica fondata sull'inconsistenza, quali Fini, Casini e il sublime Mortadella, mi è toccata, recentemente, la ventura di presenziare a qualche cena di amici dove si era infilato surrettiziamente qualche piddino in lizza per le primarie (onestamente non so se l'ingannatore era l'amico di turno o il viscido piddino). Devo dire che sono state tutte esperienze interessanti, dal punto di vista antropologico. Anzi bisognerebbe studiare il fenomeno con la risonanza magnetica funzionale, perchè sono giunto alla conclusione che il piddino sia in grado di inibire (volontariamente?) intere aree della corteccia cerebrale, che divengono refrattarie alla ricezione di qualunque messaggio sia in contrasto con la programmazione neurolinguistica cui, evidentemente, sono stati sottoposti(probabilmente questo è un frutto di lunghi anni di condizionamento luogocomunista). Putroppo per loro, io sono quel che qui da noi si usa definire, con termini oxoniani, "un gatto attaccato ai maroni" e, quando sento tante stronzate, si scatena in me la stessa reazione dell'immortale "americano a Roma" di Alberto Sordi, di fronte ai "macaroni", ovvero: "M'hai provocato, mo' te distruggo, mo' me te magno". E difatti il malcapitato piddino di turno si è trovato a veder ribattuto colpo su colpo, per tutta la serata. Lui iniziava a parlare delle concessioni edilizie di Milano 3 ottenute a suo dire grazie all'intercessione della mafia (chissà perchè, poi?) e io gli rispondevo domandandogli perchè il palazzo dell'Unipol fosse alto 35 metri più di quello che prevede il piano regolatore, e così via.. La parte più divertente è stata ovviamente quando si parlava dell'euro. Iniziava dicendo: "ma sei matto, con la lira i nostri risparmi andranno in fumo", ed io: "Ma scusa, come hai investito i tuoi risparmi",
    e lui (anzi era una lei) "Ho due case",
    e io "Scusa, ma quanto vale casa tua ora?"
    "A no non puoi dire questo, il valore delle case ha tenuto"
    "Scusa (lo so, mi scuso molto), cosa significa ha tenuto, hai provato a venderla?"
    "No, ma..."
    "Bè, il valore di scambio di qualcosa non è virtuale, è dato appunto dallo scambio, che prevede un venditore e un acquirente: se non riesci a venderla il suo valore è zero (grazie al liquidatore fallimentare di nome MM ho aggiunto)" . Parlare male di Monti era qualcosa che fino a poco tempo fa il piddino non poteva davvero tollerare, perchè con un'eccellente logica aristotelica mi ha subito investo con un:
    "Ma allora era meglio Berlusconi secondo te? Quello sì ci stava portando alla rovina" Al che ho adottato un tono paternalistico, che fa sempre imbestialire il piddino (specie se femmina), in quanto convinto latore di verità incontrovertibile data dalla superiorità morale di cui è investito
    "Ma mia cara, non sono un sistema binario, non ho solo le opzioni 0 e 1: il mio panorama culturale è un poco più vasto, anzi, come diceva Adorno in Minima Moralia: "La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta". Lo so, sono un po' paraculo, perchè la Scuola di Francoforte, per le menti semplici dei piddini, dovrebbe essere come uno dei suoni che i cani di Pavlov associano ad un'immagine positiva, per cui la povera deputatessa era un pochino disorientata. Pertanto si è buttata nuovamente sulla svalutazione/inflazione:
    "ma le nostre lire non varranno niente"
    "rispetto a cosa?", le chiedo, ma attendersi una risposta conseguente è vano
    "il petrolio andrà alle stelle", mi dice , credendo che sia una risposta, Allora decido di attaccare coi perchè
    "perchè ci costerà una fortuna fare il pieno della macchina". Lo so, anche questa non è una risposta, ma io insisto

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  70. Continua:

    "Perchè, scusa? Sì, è vero, forse i combustibili fossili, aumenteranno un po', ma, visto che il 70% sono accise, si potrebbe fare qualche compensazione". Ma lei, tetragona:
    "Ma ti rendi conto che dipendiamo totalemente dall'estero per l'energia? come potremmo permettercela con la lira?"
    "Sai quant'è la nostra bolletta energetica?" le chiedo
    "no"
    "Bene, te lo dico io: 61 miliardi di euro..solo colla valuta portata dai turisti potremmo permettercela" (lo so è un po' semplicistico, ma rendetevi conto della mia interlocutrice) "e poi, verosimilmente le esportazioni aumenterebbero, e quelle portano dentro valuta forte"
    A questo punto mi tira una stoccata, quella che i piddini considerano la "soluzione finale" della retorica europeista
    "Ma l'Unione Europea ci ha garantito 60 anni di pace"
    "Be', no" le dico io " quella si chiama NATO, sai, è un po' difficile farsi la guerra tra nazioni alleate, specie quando uno degli alleati comanda su tutti gli altri. E dall'altra parte Patto di Varsavia. No, l'Europa non c'entra una beneamata...ma, a proposito" le dico con una certa perfidia "voi non eravate quelli che facevano il tifo per quella parte lì?"
    Inomma, alla fine, la povera deputatessa non sapeva più cosa dirmi e si è buttata su "sogno europeo", "unione politica", ecc. ecc. ecc. Al che le ho detto (sorridendo un po' perfidamente agli astanti):
    " Ma ti rendi conto che io ti porto cifre e dati e tu mi rispondi con slogan?"
    Mi ha guardato un po' disperata e mi ha detto:
    "Sì, ma non puoi avere ragione tu" (chissà, forse il tarlo del dubbio gliel'avevo messo)" non si uò uscire dall'Europa..vedrai che tutto si aggiusta"
    Mi sono concesso un'uscita magnanima:
    "Me lo auguro, mia cara, mi auguro davvero che abbia ragione tu, sarei molto più contento... purtroppo, non credo"
    Morale della favola, non desistere mai.. anzi, bisogna essere un martello pneumatico sui testicoli dell'interlocutore (in senso figurato quando è donna), perchè "quello che non vi uccide vi rende più forti". Ho ancora negli occhi quegli sguardi affranti di chi non riesce a redimere un peccatore; e ho ancora nel cuore la soddisfazione delle figure del cazzo che ho fatto far loro di fronte agli astanti ( come diceva il generale Westmoreland..)

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  71. Immagino che se già tra economisti non ci sia un chiaro accordo su diverse questioni tecniche, figuriamoci in una cena tra persone comuni che non hanno una preparazione specifica su argomenti così complessi. Di solito queste occasioni "mondane" sono soltanto il pretesto per mettere in mostra il proprio ego, per mostrarsi intelligenti, acuti, etc. Purtroppo, anche chi ha delle conoscenze più approfondite rischia di fare soltanto sfoggio di "verità" per alimentare il proprio Io, e non per diffondere e aumentare la chiarezza. Altrimenti non ci si arrabbierebbe così. Se io dovessi spiegare a studenti di un liceo che so, Essere e Tempo di Heidegger, non me la prenderei se non lo capissero subito, ma al contrario mi adopererei per essere chiaro, coinvolgente, non buttandola sul personale se dovessero affermare castronerie.

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