Mi intrometto nella discussione
segnalando questi due video di grillo
http://www.youtube.com/watch?v=xs1EMaitDt8 qui prende una posizione
sull'euro al minuto 4:08 il secondo
http://www.youtube.com/watch?v=-0565lU74sI al minuto 4:00 parla
dell'europa e della germania. Dopo questi video la sua posizione è
cambiata ed ha iniziato a dire referendum sull'euro, forse, dico io,
perchè la gente non riusciva a seguirlo su certe posizioni. Insomma con
la disinformazione che c'è dire usciamo dall'euro penso che crei il
panico e basta.
Alessio Ferrari
Grazie per il contributo. Mi ripeto perché vedo che forse è necessario (però promettetemi di leggere tutto il post), anche perché la mia posizione in merito ha subito un'evoluzione che chi segue il blog può aver percepito, mentre altri, magari meno attenti o arrivati da poco, no. La mia opinione attuale, che vorrei condividere con voi e sottoporre al vostro giudizio, è questa:
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
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che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
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deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
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che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
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So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
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interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
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So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
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deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
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deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
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metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
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deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
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interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
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deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
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So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
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essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
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So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
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interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
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So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
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metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
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So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
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metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e
che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente
metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio
interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che
deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
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deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
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deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.
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So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe
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(siete sicuri di aver letto tutto? Sapreste ripeterlo con parole vostre? È chiaro? Perché più chiaro di così non riesco a dirlo. Io vorrei tanto dialogare con voi, ma il dialogo presuppone che gli altri ascoltino, e alcuni di voi non lo stanno facendo. E sapete la morale della favola qual è? Che a me del vostro desiderio di "facce nuove" non me ne fotte niente. Per me se uno mente oggi sulle cause della crisi, lo fa necessariamente sapendo di mentire, perché analisi corrette e accessibili sulle reali motivazioni sono disponibili anche sui mezzi di informazione nazionali. Chi si comporta così, quindi, è un politicante esattamente come quelli che, sapendo di mentire, ci hanno condotto dentro questa trappola. Preferirei parlare d'altro).
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
domenica 6 gennaio 2013
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BELLISSIMO !!!!!!!!
RispondiElimina:D ho letto solo le prime 3 volte...può bastare?
RispondiEliminaProf a rischio di farla incazzare... so che lei ha scelto di parlare a molti e non a tutti, purtroppo nella quotidianità non posso scegliere con chi avere a che fare...quindi mi permetto di chiederle come faccio a illuminare chi non riesce a seguire certi discorsi? devo rinunciare? o perdere la voce a furia di insistere?
RispondiEliminaL'importante è desistere (cit. dal mio maestro di flauto).
EliminaBuongiorno Professore,
RispondiEliminaNonostante le politiche di moderazione salariale introdotte perche la curva di Phillips al momento non opera ancora visto che l'inflazione è in aumento piuttosto che in diminuzione? Un'imposta come l'iva puo essere la spiegazione, visto che comunque ha effetti a cascata a valle della catena del valore?
L'inflazione aumenta per colpa dell'euro ...
EliminaQuando ne saremo usciti non ce ne dovremo più preoccupare ...
O no?
Un cordiale saluto.
Emilio L.
Non sono sicuramente il più attendibile tra gli aficionados di Goofynomics, ma provo a rispondere lo stesso (così verifico anche se ho capito:
Eliminale politiche di moderazione salariale non sono ancora state introdotte, anche se si sono compiuti i primi passi in quella direzione (cancellazione articolo 18) e create le condizioni (forte recessione e massiccia disoccupazione) per poterla poi implementare, ma non si è ancora compiuta la completa deregolamentazione del lavoro necessaria (perché possa essere il mercato a decidere il prezzo del lavoro, questo deve essere libero), che sono però in "agenda" (vedi reddito minimo garantito).
Non potendo arrivare direttamente alla moderazione salariale (principalmente per motivi politici direi) allora si è deciso di comprimere la domanda in altra maniera: ipertassando i consumi (IVA e carburanti, in un paese in cui il grosso della logistica è su ruota) e, quindi, creando inflazione.
Della serie "a volte ritornano".
RispondiEliminaTra qualche settimana qualcuno (che non avrà letto questo post) ci riproverà ed allora ... aridanghete Cavajere Nero!!!
Intanto auguri Professore
Chiarissimo.
RispondiEliminaRepetita iuvant! (o: ?).
RispondiEliminaPensi, Profe, che mi era venuta voglia di provare il frisson di rimetter piede in una cabina elettorale dopo l''87, ma...
Cmq, Buona Epifania (e, mi auguro, con meno carbone nella calza di quello che c'è qui)
“NON CHIEDIAMO TROPPO A GRILLO”.
RispondiEliminaGiuseppe Piero Grillo, nome d'arte Beppe Grillo, “HA COMPRESO BENISSIMO CHE NEL EURO C’È QUALCOSA CHE NON VÀ”, ma al tempo stesso è anche un comico ed attore di lungo corso e “COME TUTTI GLI ATTORI DI SUCCESSI HA UNA SENSIBILITÀ PARTICOLARE VERSO CIÒ CHE PIACE O NON PIACE AL PUBBLICO O COMUNQUE QUELLO CHE VA PER LA MAGGIORE”, e probabilmente per ora ritiene che i tempi per affrontare il problema del uscita dal Euro non siano ancora maturi, “IN ALTRE PAROLE RITIENE CHE LE GRANDI MASSE NON LO SEGUIREBBERO”, perché non ancora mature, inoltre l’argomento del uscita dal Euro non lo si può affrontare con due veloci battute, ma va sviscerato ed approfondito per bene e questo non fa parte del suo repertorio classico del comico Beppe Grillo.
Infine uno dei suoi cavalli di battaglia meglio riusciti a Beppe Grillo è “IL MANDIAMOLI A CASA TUTTI” perché il sistema è corrotto fino al midollo e se spostasse la sua battaglia sul uscita del Euro, il problema della corruzione passerebbe in secondo piano, inoltre si verrebbe a trovare in concorrenza diretta con il “CAVALIERE DISPERATO D’HARDCORE” che sul Europa ingrata, intende ricostruire la sua rinascita politica.
Ma comunque da vecchio volpone ha messo le mani avanti, proponendo il “REFERENDUM SUL USCITA DAL EURO”, sapendo benissimo che è una boiata pazzesca, e che se l’uscita dall’Euro quando e come avverrà, la si farà sicuramente con i metodi classici, dopo avere dissanguato economicamente l’Italia.
Comunque vada, sono e resto un partigiano di lungo corso del Movimento a 5 Stelle, anche se so’ che prima o poi il movimento mi tradirà, “MA ALMENO VOGLIO PROVARE A MANDARE A CASA QUESTA CLASSE POLITICA MALEODORANTE”, poi si vedrà.
P.s.
Tentare di tirare per la giacchetta Giuseppe Piero Grillo, non serve, si ottiene solo il risultato contrario, si ottiene facilmente un Vaffa……..
Scusa, Paolo, partendo dalla fine, io Grillo non me lo filo proprio: che senso ha tirare una marionetta per la giacca? C'è già qualcuno che la tira dai fili, no? Quindi lascia proprio perdere. Faccia un po' quello che gli pare, e i suoi hooligan possono essere come te acritici, o come Giuseppe critici, ma sono fondamentalmente cavoli loro. Io parlo coi miei lettori e condivido il mio fastidio e il mio sospetto per l'ennesima analisi funzionale alle logiche del potere.
EliminaLa classe politica che vuoi mandare al posto di quella maleodorante è meno sprovveduta di quanto qualcuno pensi, perché molti condividono la visione della crisi espressa dalla dottrina scientifica internazionale (quindi non lo fesserie di Grillo o "azzo"), ma è indubbiamente sbandata perché il loro alfiere mente.
Problema loro, problema vostro. Io registro un dato oggettivo: la crisi non dipende dal debito pubblico. Registro che i politici TUTTI non vogliono prenderne atto. Hai qualcosa da eccepire su questo?
E quanto all'andare, vai avanti tu, e fatti precedere dal guitto del Tigullio. Sarai sicuramente deluso, ma almeno avrai compagnia!
@Paolo Rossi
Elimina“NON CHIEDIAMO TROPPO A GRILLO”: e chi gli chiede niente, è lui che sta proponendo una rivoluzione che ha sempre più il sapore di essere reazionaria.
“HA COMPRESO BENISSIMO CHE NEL EURO C’È QUALCOSA CHE NON VÀ”: lui sembra che abbia solo compreso che in TUTTU c'è qualcosa che non và, la soluzione sarebbe azzerare tutto, mandare tutti a casa. Bello e poi chi ci mettiamo e a fare che ?
“COME TUTTI GLI ATTORI DI SUCCESSI HA UNA SENSIBILITÀ PARTICOLARE VERSO CIÒ CHE PIACE O NON PIACE AL PUBBLICO O COMUNQUE QUELLO CHE VA PER LA MAGGIORE”: Grillo fa il POLITICO e come tale avrebbe l'obbligo di NON fare quello di cui sopra.
..."inoltre l’argomento del uscita dal Euro non lo si può affrontare con due veloci battute, ma va sviscerato ed approfondito per bene e questo non fa parte del suo repertorio classico del comico Beppe Grillo.":
Non fa parte del repertorio del comico ? Ma quale comico, vale ancora quello che ho detto prima.
“IL MANDIAMOLI A CASA TUTTI”:
sulla corruzione ti rimanderei al mio commento nel precedente post "http://goofynomics.blogspot.com/2013/01/pescara-e-la-fine-delleuro.html?showComment=1357413839998#c8136088711325630067".
“REFERENDUM SUL USCITA DAL EURO”:
se pensi che lo sia qui cosa stai cercando ?
Visto che sei partigiano di lungo corso, mi sapresti indicare il punto più interessante del programma di Grillo, a parte quelli sul "MANDIAMO TUTTI A CASA" ?
@Bagnai
Scusami se sopra sono stato un po' irruento, mi sto scaldando e un po' agitando, frenami se necessario !!!
Caro professore ha perfettamente ragione, ma il riferimento a tirare per la giacchetta Beppe Grillo non era a lei, ma agli altri che scrivono su questo Blog, che hanno detto essere delusi Grillo perché non prende una posizione chiara contro l’euro.
EliminaPer quanto riguarda la mia posizione di partigiano del Movimento a 5 Stelle, deriva da fatto che io sono un tecnico e quando mi arriva una macchina che perde olio, fa fumo, consuma molta benzina, frena male, ha chiazze di ruggine, so da subito che la macchina non vale più la pena di riparala, bisogna portala dallo sfascia carrozze, “ED OGGI SUL MERCATO IL MIGLIOR SFASCIA CARROZZE SI’ CHIAMA BEPPE GRILLO”, non c’è altro. (I politicanti tentano di usare noi per i loro scopi ed io tento di usare loro per quello che io ritengo sia giusto fare).
Tanto per cominciare sfasciamo tutto democraticamente senza violenze, rimuoviamo i rottami, facciamo posto al nuovo e nel frattempo decidiamo che cosa vogliamo fare, peggio di questi che ci governano non possiamo fare.
Da qualche parte bisogna pure iniziare.
"che senso ha tirare una marionetta per la giacca? C'è già qualcuno che la tira dai fili, no?"
EliminaOk, il prossimo libro deve essere una raccolta di aforismi! :-)
Però pretendo un'edizione decente... tipo questa.
Scusa puoi ripetere? Che cosa "sai bene"?
RispondiEliminaahahahahahah
Scusa pressò ma che ciai presi pe scemi? "mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico " .....ma in che ssenso sscusa ?
EliminaDa una parte capisco chi vorrebbe votare M5S prendendo le apposite precauzioni sanitarie (scafandro NBCR http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/images/11/2006113013287.jpg) prima di entrare nelle urne: è abbastanza terrorizzante l'idea di non poter votare nessuno, di non poter scegliere, di non poter contribuire a cambiare qualcosa in questo sistema disastrato (attenzione non ho detto Paese, ho detto sistema).
RispondiEliminaAnch'io, non me ne vergogno a dirlo, fino a poco tempo fa avrei votato M5S ad occhi chiusi. Poi, per "colpa" delle analisi del prof. Bagnai ho perso anche questa speranza.
Quindi prof., per favore, si senta in colpa: è solo grazie alle sue analisi impietose che ho finalmente APERTO GLI OCCHI APERTO GLI OCCHI APERTO GLI OCCHI APERTO GLI OCCHI APERTO GLI OCCHI.
Adesso ho una domanda per lei, professore: lo so che non è un mago e che non prevede il futuro (anche se qualche dubbio, in senso positivo, ce l'ho). Però se la sarà fatta un idea... quanta agonia ci attende ancora prima della fatidica ora X (fine del ciclo di Frenkel)? Devo iniziare a mettere da parte bottiglie di birra vuote http://mammadolce.files.wordpress.com/2010/05/molotov.jpg o è ancora troppo presto?
Temo FORTEMENTE un esito di durata decennale della serie "rana bollita": http://lerane.wordpress.com/il-principio-della-rana-bollita/
O SI VA A MESSA O SI STA A CASA O SI VA A DAR VIA "QUALCOSA" CHE SFUGGE
RispondiEliminaAmmetto di avere una spiritualità religiosa vicina alla “teiera” che ruota attorno a Marte di B Russell, ma da un pò di tempo a questa parte, la domenica mattina mi piace andar ad ascoltare la predica, (in)BARBA(a)PAPA’ alla prima messa.
C’è sempre da scoprire cose nuove che confermano le vecchie.
Delle vecchie, riscolto i rimpianti senili dei bei momenti trascorsi tra le “veline” di Roma fascista (http://www.ilfoglio.it/soloqui/442) e nel risentire l’IO solecistico di narciso che nella deserta Milano "da bere" del 1970 riprende un ligio “ghisa” sbottando: "Sarebbe meglio che lei facesse una cura ricostituente anziché contravvenzioni, perché lei non sa chi sono io. Io sono l'Onorevole Scalfari (ex PSI)"
Che bei ricordi!
Del nuovo, rimangono solo le tristi delusioni, dopo tanta fatica alla ricerca dell'anello, di non aver a fianco nella nascente “repubblichina” le “agende” grigio-verdi di un rigoroso e fedele Quisling.
Del nuovo, continua a rimanere la certezza del “re” napolitano che nel tunnel “qualcosa sta fuggendo dalle mani” e che forse è il caso di ricominciare ad invocare “Mehr Licht!” (più luce) di un "ce l'ho" senza stelle.
Mi sto chiedendo cosa sia stato messo nell'aquedotto dell'acqua "pubica" ....
That’s all, folks!
http://www.repubblica.it/politica/2013/01/06/news/perch_monti_mi_ha_deluso-49977594/?ref=fbpr
Le facce nuove che fanno discorsi menzogneri - per opportunismo (ricerca di consenso elettorale) o per disinformazione propria, che è già opportunismo nel senso che percorrono la strada più a portata di mano o di piede, e meno ostacolata - sono nella sostanza facce vecchie, e se i loro seguaci e simpatizzanti non se ne rendono conto neppure quando avvisati, temo non ci si possa far più nulla.
RispondiEliminaNon faccio la casistica completa, opportunismo anche al fine di creare o accentuare disinformazione altrui: il risultato sarà lo stesso in tutti i casi, perché aumenta l'ignoranza e pertanto predispone all'accettazione, o addirittura alla richiesta, dal basso, di misure sempre più rovinose per il "basso" cui appartengo.
Intanto ho visto i video e ho apprezzata la capacità di presentare il problema di insieme anche nella maniera atta a "rispondere" senza polemica al punto su cui maggiormente verte la propaganda del gruppo organizzatore.
mi sono detto: "cavolo.. il copia incolla è impazzito!"
RispondiEliminaahahahahhahahahahaha
Repetita iuvant
RispondiElimina@Massimo D'Orazio
RispondiEliminaaumentano tariffe e tasse ma vi assicuro che questo Natale i prezzi erano stracciati..
ma intendo dei beni comuni, non di quelli da monopolisti.
la deflazione c'è tutta!
il valore immobiliare degli appartamenti sta calando e subirà cadute ancora peggiori..
se non è questa deflazione allora cosa è?
PS: ovvio che noi vediamo inflazione ma se per L'italia dovesse valere il 7% (esempio), come si interpreta il 2%?
Scusate,ma gongolo
RispondiEliminarispezzo la Lancia a mio favore:
ieri sera ho scritto un post sul sito dell'M5S del mio paese
"rubiera5stelle.it",spero si asservito !!!
Minchia,basta sempre e solo vedere i dati........Come mai ???
Er cavajere non era nero come stamattina,ma ha ragionissima,
se eravamo all'ateneo,
sai che figura di merda!!!!
Scusate non ho scritto un post,
Eliminama un commento al FirmaDay,
in cui facevo due conti sul debito e sullo spread.
ahahahahahahah
RispondiEliminail primo pensiero, professore, sarebbe stato scriverle "scusi, non ho capito".
con una punta di serietà in più (non se ne aspetti da me più di tanta), la ringrazio, invece, dell'impegno preso direi proprio nei confronti del Paese (non mi si spaventi!!!), delle cose che ci spiega e di come ha accresciuto la nostra consapevolezza. Ma sopra tutto, ci tengo a dirle che, pure non concordassi con lei (cosa che mi pare già esclusa da quanto detto), la leggerei comunque, per la simpatia del suo scrivere.
PS - all'inizio della seconda ripetizione ho capito il giochino e ho scorso solo fino in fondo per averne conferma. devo sentirmi ripudiato?
Buena vida.
@Patrick
RispondiEliminapiù che rana bollita penso che il problema sia la mancanza di visione dei problemi reali così come per la Sicilia.
non penso che negli ultimi 100 anni ci siano stati moti per la scissione!
la mia paura è questa.
poi.. se passeranno 2 anni o 3 ma uscendo con consapevolezza (o qualcuno che faccia come in Argentina che mandi tutti a quel paese) allora chi se ne frega!
però una cosa: siamo entrati in un vortice, un sistema insostenibile!
Un TeleTubbies-post non poteva essere più adatto...
RispondiEliminaBuon Anno (in ritardo)
Il blog sembra parlare con una propria neolingua, comunque arrischio una domandina (finale).
RispondiEliminaTale stato di cose (Euro, crisi etc etc) avrà un responsabile (non individuale, storico-politico)?
Sì, probabilmente.
Tale responsabile (storico-politico) ha forse dei sostenitori (individuali, organizzati etc etc)?
Sì, probabilmente.
Tali sostenitori forse avranno un vantaggio nella vittoria di alcuni agenti politici-partitici piuttosto che nella vittoria di altri?
Votare questi ultimi (gli altri: Grillo, Casapound,i nazisti dell'Illinois etc etc) non svantaggerà allora i sostenitori del responsabile storico politico di tale situazione insostenibile (Euro, crisi etc etc)?
Un saluto
Il blog è mio e parla con la lingua mia. Mi pare che ad alcuni rimanga oscuro quello che è evidente: il voto dato a chi avalla e propugna le diagnosi (e quindi le terapie) del potere NON è un voto di protesta. L'unico argomento valido è quello di Giuseppe. Il resto non so spiegarvelo meglio di così, per cui, se non è chiaro, meglio che lasciamo perdere. Qualcuno capirà dopo, qualcuno non capirà mai, qualcuno morirà prima di capire. C'est la vie.
EliminaConividamente. Speriamo che il prof. da bravo fisico si accorga che applicando il suo peso alla nostra leva c'è realmente la possibilità di compiere più lavoro di quanto ci si aspetta.
RispondiEliminaConsapevole di non sottoporre un contributo di particolare originalità, la mia posizione su Grillo rispecchia molto da vicino la sua, professore. Mi duole dirlo, perché al contrario di altri ritengo invece il prossimo appuntamento elettorale un potenziale punto di svolta, temendo che non sarà nella direzione che noi auspichiamo.
RispondiEliminaLo ritengo un punto di svolta perché un eventuale affrancamento elettorale di Monti lo metterebbe nelle condizioni di lavorare su un arco temporale di 5 anni, sorretto direttamente dal voto. Non credo sia probabile una sua vittoria, ma credo che la sua posizione di centro lo metterà facilmente in grado di allearsi con la Zdora (eventualmente ma probabilmente) vincente di misura, al netto della pantomima elettorale. Ed il gioco è fatto.
Non essendoci ad oggi nel panorama politico italiano un soggetto che dichiaratamente parli di riacquistare la flessibilità del cambio (ma mi accontenterei anche semplicemente della descrizione veritiera dei fatti), il vuoto politico incolmabile che ne deriva ha l’unico effetto di arricchire l’astensione o le schede bianche/annullate, situazione che comunque non ci è di nessun aiuto. Di fatto chi si è accorto di come stanno le cose è nella condizione di non poter contribuire costruttivamente con il voto.
Mi sento un po’ ingenuo a pensare che tale situazione sia completamente casuale.
Ahahaha, Alberto dopo dieci giorni di inferno a causa di una tremenda colica renale, finalmente sono riuscito a farmi una risata.
RispondiEliminaGrazie e un caro augurio di buon anno a te e a tutti i lettori e commentatori del blog.
Auguri prof e sinceri apprezzamenti per la consueta chiarezza. In effetti è ora di lasciare perdere gli sgangherati e interessati lanci di fumo prodotti da Grillo da Berlusca e disastrati leghisti vari su euro e Germania: servono solo per accattivarsi i soliti elettori narcotizzati e per impedire un discorso coerente (come quello che viene elaborato nei post di Goophy e nel magistrale libro del prof). Ormai, dopo il post di Polillo su l'AVO e la frase dell'interviata del 1999 a Juncker (...tanto la gente non capisce niente di quello che facciamo...) possiamo finire di pensare che questa gente non sappia niente o siano solo ottenebrati dall'ideologia e dall'ansia di gestire il potere.
RispondiEliminaVorrei, prof., chiederle una cosa, se posso. Purtroppo per problemi personali sono rimasto indietro nella lettura dei suoi post e spero di rifarmi in fretta. Quindi non so se ha già affrontato la questione: sono alcuni giorni che su il Sole ma anche ai vari TG, si sente parlare di "ripresa" di Grecia Spagna e Irlanda, di un "aumento della loro competitività" e quindi dei primi effetti di una cura "che comincia a funzionare"! Dal poco che ho capito sembra tutto dipendere dal miglioramento del saldo del loro CA (vista la debolezza tragica della domanda interna equindi delle importazioni, non sembra un risultato tanto eclatante!), oltre al fatto che pagando salari ormai a livelli bassissimi qualcosa viene effettivamente recuperato in termini di una produttività (falsa) del lavoro. Mi perdono se la domanda è scema, ma temo che questo argomento andrà ad accrescere le bordate propagandistiche di "lor signori" contro di noi (tanto per cambiare).
di nuovo auguri alei e a tutti
Tito
@valsandra
RispondiEliminaprobabilmente sono pazzo ma quando sento dire che siamo entrati in un vortice insostenibile mi sento RINCUORATO perché è un sistema che almeno in teoria ci costringe prima o poi ad una DISCONTINUITÀ.
La cosa veramente triste è dover sperare che le cosa vadano rapidamente sempre peggio così che poi forse possano andare meglio (scusate il gioco di parole): è brutto sentirsi impotenti.
Chi propugna referendum sull'uscita dall'€ è un ignorante perchè:
RispondiElimina1) Un referendum sull'€ verrebbe immediatamente rigettato dalla consulta per incostituzionalità ed inoltre
2) Causerebbe una sindrome da svalutazione nel cittadino medio con effetti disastrosi
a) Sulla lucidità di giudizio elettorale di fronte alla propaganda mainstrean
b) Sulla lucidità nel gestire i propri risparmi, con irrazionali corse agli sportelli nella vana speranza di proteggere il capitale dalla svalutazione
Il referendum andava fatto nel momento di entrare , come hanno democraticamente scelto di fare in Svezia e Danimarca con i risultati che sappiamo.
Ma visto che qui, in Italia, l'oligarchia politico-finanziaria ha optato per la via antidemocratica del paternalismo di Aristide, ormai la frittata è fatta.
L'unico modo per fare un referendum sull'€ è proporsi come forza politica che mette al primo ed inderogabile punto del proprio programma politico l'uscita dall'€.
Mi sembra un po' tardi per prendere una posizione di questo tipo a due mesi dalle elezioni perchè manca il tempo per aprire quel dibattito sui costi-benefici dell'€ che in Italia non c'è mai stato ( vedasi paternalismo di Aristide).
E d'altro canto Grillo ha costruito il suo successo proprio enfatizzando il mito della castastatocriccacorruzionedebitopubblicobrutto, non certo parlando degli squilibri economici generati dall'eurozona. Quindi sarebbe chiamato a cambiare non poco anche le proprie coordinate politiche (altro grosso problema). Personalmente ho sempre avuto perplessità sul M5S anche se in un ottica destabilizzante può essere un opzione appetibile.
Però, putroppo, sono anche alla soglia dei 50 (anni) e di piddini che menano il can per l'aia dicendo una cosa e 5 minuti il suo contrario credo di averne visti abbastanza.
Al momento la mia opzione elettorale è questa
Dalle unioni monetarie non è mai uscito nessuno, che io ricordi, per via referendaria. Si può uscire per volontà politica ( e Grillo questa volontà non ce l'ha per i motivi già descritti) o per volontà dei mercati (ed è la cosa più probabile).
Oppure è anche possibile che Monti&C. riescano a portare a termine il loro programma di deflazione interna e che si resti nell'€ (vedasi alla voce "massacro sociale"). Ma chi parte dal presupposto ideologico che il nostro problema è il debito pubblico, può produrre una valida opposizione politica e culturale a questo progetto?
Mi scusi professore:
RispondiElimina"So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe essere pericoloso....."
Cos'è esattamente che sa bene? Non ho capito!
Sarà forse per questo che voterò PD?
Fenomeno!
Da un piddino non è che mi aspetti molto, ma tu sei veramente esagerato!
EliminaMi dispiace Professore, ma trattasi null'altro che di pura e fredda, oserei dire scientifica, osservazione della realtà e dei processi logici degli appartenenti a questa setta elitaria italiana
EliminaScusa, la mia frase è molto semplice. Se non la capisci tu, elaborerò il lutto. L'hanno capita tanti altri. Viceversa non capisco il tuo "trattasi", ma non sforzarti a spiegarmelo.
EliminaIo nun lo volevo dire Profs.. ma lo avevo capito che il ggiovine scherzava:)
Eliminascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzavascherzava. Pure moi scherzo.
Professore, io stavo scherzando prendendo in giro la limitata capacità logica dell'elettore medio piddino. E' tutto chiarissimo e personalmente condiviso.
RispondiEliminaNeanche male che scherzavi,
Eliminaperchè io di:
"pura e fredda, oserei dire scientifica, osservazione della realtà"
non ne vedevo una briciola!!
Er cavajere non se encazza mai !!
semmai quando è allitrato,
ma personalmente non l'ho mai visto nelle taberne
(ma prima o poi un giro di Lambrusco ce lo facciamo assieme).
Er cavajere nero s'è incazzato! Come lo capisco! Ma un po' di fiducia ci vuole, se non nel buon senso democratico di Grillo, se non nel prossimo governo, se non nello spread, se non nei mercati, almeno in noi stessi e in alcuni di noi:
RispondiElimina"Rivoluzionario è il coraggio, rivoluzionaria è la sobrietà, l’educazione, la cultura, l’arte, rivoluzionario è il diritto alla scuola, al lavoro, alla salute, rivoluzionario è l’accesso alla conoscenza, rivoluzionario è il rifiuto della volgarità, anche quella dilagante dell’ostentazione del lusso, rivoluzionario è il rifiuto della violenza, anche quella verbale, rivoluzionario è dire a chi cerca di corromperti: “No, grazie”.
Rivoluzionario è insegnare ai propri figli il rispetto di tutte le diversità, l’accoglienza, la compassione, la fratellanza, la capacità e la volontà di provare a condividere il dolore degli altri, rivoluzionario è combattere il pregiudizio, rivoluzionaria è la ricerca della bellezza, rivoluzionario è spegnere la televisione e dedicarsi ai propri cari, coltivare delle passioni, continuare a giocare, rivoluzionario è il sorriso, la gentilezza, l’umiltà, il saper ridere anche di noi stessi e delle nostre miserie, rivoluzionaria è la semplicità, il godere di un buon cibo, di un buon vino, rivoluzionario è divertirsi ballando fino alle quattro del mattino senza bisogno di additivi chimici, rivoluzionario è guardarsi allo specchio senza vergognarsi di ciò che vediamo riflesso, rivoluzionario è non sentirsi al centro dell’universo e guardare altro oltre noi stessi, rivoluzionario è fare bene il proprio lavoro qualsiasi esso sia, rivoluzionaria è l’onestà, anche e soprattutto quella intellettuale, rivoluzionaria è l’etica, rivoluzionario è il coraggio delle proprie idee, rivoluzionario è chiedersi sempre che cosa si nasconda dietro le notizie dell’informazione ufficiale, non smettere mai di cercare, ragionare con la propria testa e porsi sempre delle domande, rivoluzionario è l’approfondimento contro la superficialità, rivoluzionario è il giornalismo della “seconda domanda”, rivoluzionario è non piegare la testa di fronte ai potenti, chiunque essi siano.
Rivoluzionario è schierarsi sempre dalla parte degli ultimi, chiunque essi siano." (Fiorella Mannoia)
Sarà retorica, ma detto da una cantante, non è male.
@Patrick
RispondiEliminala discontinuità si chiamano guerre e la cosa bestiale e che ci prepariamo come?
facendo guerre valutarie?
praticamente dovrebbe svalutare l'euro ma rispetto a cosa?
prima di Natale il prof fu chiamato ad una trasmissione dove un suo collega parlava di svalutazione dell'euro..
ma babbeo: se sia in equilibrio (EZ-Resto del mondo) cosa puoi svalutare?
bah
tutti faranno così.. geniali, geniali, dimenticavo: geniali!
l'insostenibilità non sta nel fatto che la Sicilia fu mangiata dal nord (il sud) ma sul fatto che ci sono tante Sicilie e tanti protesteranno e ci sono pure attacchi dall'estero.
più che sogno europeo direi che è pura DEFICIENZA.
dimenticavo... c'è chi ci guadagna dalle guerre
@Emilio L
RispondiEliminaL'inflazione è bassissima per colpa dell'euro!
il resto fa schifo (le tariffe e i servizi) per colpa dell'adesione alla UE.
rispondo su competitività e austerity
sì, competitività e PIL in picchiata.. bello andare a zonzo
Alberto, se tu avessi agito nel momento della costituzione di questa realtà 5stelle, a quest'ora saresti tu il 5stelle, e la verità scientifica di cui ti fai portavoce sarebbe quella del 5stelle. C'è chi direbbe che se tu fossi stato un "attivista", ovvero uno di "coloro che vennero prima", convinti di dover agire nella loro unica vita per costituire un azione vera e razionale, uno di quelli che, quando il 5stelle non esisteva nemmeno e non c'era neanche la più remota speranza che diventasse "quello che ora è", si sono spesi per la sola ratio che li costituisce, a quest'ora non saresti così angosciato per il fatto che Grillo non prende la "giusta e onesta (democraticamente)" posizione sulla questione Euro. Invece non è successo, e ora agisci, fortemente, saggiamente, ma dall'"esterno". Questo in fondo fa capire che del movimento5stelle, della vita che attorno gli si sviluppa, non hai compreso poi molto. Puoi continuare a vedere Grillo come il capo, ci saranno dietro tanti grossi complotti. Ma ti consiglio, se parliamo di 5stelle, di piantarla di parlare di Grillo. Perchè se le cose stessero in realtà così, ovvero al "siamo sempre alla solita solfa", se anche il grande capo in fondo ascoltasse la "tua" preghiera e diventasse giusto e bravo, l'italia stessa vincerebbe la battaglia (quella sull'euro), ma perderebbe la guerra, la più importante dati i presupposti da cui scaturirebbe. Se Grillo assume la dimensione intera del movimento, allora del movimento resta solo il nome. E dovremmo preoccuparci di quello, dato che si tratterebbe della vita delle persone, da cui dipendiamo. Non prendertela con la "normalità", ma prova a riscoprire il movimento.
RispondiEliminaSarà ingiusto e inconsapevole, ma l'unica cosa che mi viene da dire è: diventa il 5stelle (non formalmente, è ovvio che non sono così ingenuo e ancora una volta ingiusto da voler farti diventare un eletto, ma sostanzialmente). Se continui a trattarlo con le vecchie logiche (e, per le questioni in ballo, il "movimento stesso" sembra volerti farlo trattare con le vecchie logiche), si configurerà il solito problema secolare, la solita difficoltà organizzativa dove la società, infine, rimane sempre schiacciata, inconsapevole ed irrazionale.
Ho compreso perfettamente la situazione, conosco l'argomento di questo blog, comprendo la psicologia che ti spinge ad essere così "frustrato", ma conosco anche il 5stelle, in assoluto, e la vita che gli si muove intorno.
Carissimo, mi sa che hai capito meno di quello che credi, ma può capitare. A me non me ne può fregare di meno del 5 stelle e del suicidio rituale al quale si sta condannando, e non me ne fotte nemmeno niente dei motivi che spingono il suo guru a mentire sulle cause della crisi. Ma proprio zero zero zero. Questo post l'ho scritto solo perché su Twitter, dove non è possibile evitarlo, mi stanno tartassando ortotteri di tutti i tipi. In 140 caratteri non riuscivo a essere chiaro, credo. Questo invece lo hanno capito tutti. Vedo che tu vai avanti a Realpolitik, sei in ottima compagnia (Prodi), so benissimo che "la base" (ma in realtà qualsiasi cittadino onesto di qualsiasi partito) della Realpolitik ne ha piene le palle, registro la tua ingenuità nel non capire che emettendo messaggi falsi ci si condanna a fare cose sbagliate, e ti prego di registrare il mio scarsissimo interesse per questo problema.
EliminaIo non faccio nessuna preghiera a Grillo, forse non è chiaro. Che me ne frega a me del guitto del Tigullio? Forse non ti sono chiari gli ambiti e i livelli nei quali lavoriamo. Io non devo riscoprire nessun movimento perché non mi interessa. Eventualmente devo, per soddisfare le aspettative che questa opera di divulgazione ha sollevato, andare a parlare con chi mi interpella, e lo faccio. Capita che sia il 5stelle, ma non solo. E ovunque ci sono brave persone, non solo nel 5stelle.
Secondo me a Grillo converrebbe non mentire nel suo interesse, certo non nel mio, ma di base sono cazzi suoi. Io sentivo di dover registrare questo fatto, insieme a molti altri che ho registrato, e le cui conseguenze, da me previste, si sono puntualmente verificate. Sai, io porto un po' sfiga... Capita a chi legge le serie storiche macroeconomiche.
Ma a te auguro un gran bene, e di leggermi con più attenzione e meno grillocentrismo.
(P.s.: mi risulta comunque che molti di quelli che hanno agito nel momento della "costituzione" siano stati silurati: avete anche questo problema, del quale non parlo perché per me non è un problema, non credendo io che la democrazia sia un requisito essenziale per un partito, e non volendo far parte di quel partito. Strano però che tu lo ignori...).
Ma esattamente, in che senso non te ne fotte niente? In che senso "non devi riscoprire nessun movimento perché non ti interessa"? Guarda che non si può, ma proprio razionalmente, derogare alle persone "psicologicamente annichilite" se queste costituiscono la tua società. Non esiste verità senza la fonte che la partorisce. Amico mio, ti devi sbattere ancora di più per gli "scemi". Scemo è solo un aggettivo, proprio come alto, bello o verde. Ma tu derivi da questi, sei questi. Sei necessariamente uno di quelli che costituiscono questa società "inconsapevole", i tuoi movimenti e il tuo impegno derivano proprio da questo. E la vita intera è andata avanti in questa inconsapevolezza. Cosa si intende allora per inconsapevolezza, in questo universo?
EliminaInoltre temo che non sia stato chiaro: non ho espresso mai la volontà di essere d'accordo con la questione: mentire per raggiungere il nobile e sacro obiettivo, in buonafede, e poi "vedrete". Un ragionamento di fin troppa "egoità" per come arrivo ad usare io il linguaggio.
Ti posso assicurare che io non ho bisogno di alcun gran bene. Il mio unico agire è affinché si usi un linguaggio che derivi dalla realtà, non anche invece un non parlare da settimo punto del trattato di Wittgenstein. Non ho speranze, e le mie parole, da buon utente random su internet, possono avere il solo scopo di far breccia laddove ci può essere una contraddizione. E ti ripeto che ho letto tutto ciò di cui ti sei fatto portatore: ma non posso ergermi al di sopra del universo che mi ha generato, sarei estremamente, e per davvero, falso e contraddittorio. Quindi potrò essere "in attesa" delle conclusioni a cui si arriverà, ma onestamente non temo la "morte", pur avendone scientificamente paura. Di sicuro nulla arresta la mia azione nella società che mi ha generato. Quindi politica, quindi movimento.
Ma esattamente, in che senso non te ne fotte niente? In che senso "non devi riscoprire nessun movimento perché non ti interessa"? Guarda che non si può, ma proprio razionalmente, derogare alle persone "psicologicamente annichilite" se queste costituiscono la tua società. Non esiste verità senza la fonte che la partorisce. Amico mio, ti devi sbattere ancora di più per gli "scemi". Scemo è solo un aggettivo, proprio come alto, bello o verde. Ma tu derivi da questi, sei questi. Sei necessariamente uno di quelli che costituiscono questa società "inconsapevole", i tuoi movimenti e il tuo impegno derivano proprio da questo. E la vita intera è andata avanti in questa inconsapevolezza. Cosa si intende allora per inconsapevolezza, in questo universo?
EliminaInoltre temo che non sia stato chiaro: non ho espresso mai la volontà di essere d'accordo con la questione: mentire per raggiungere il nobile e sacro obiettivo, in buonafede, e poi "vedrete". Un ragionamento di fin troppa "egoità" per come arrivo ad usare io il linguaggio.
Ti posso assicurare che io non ho bisogno di alcun gran bene. Il mio unico agire è affinché si usi un linguaggio che derivi dalla realtà, non anche invece un non parlare da settimo punto del trattato di Wittgenstein. Non ho speranze, e le mie parole, da buon utente random su internet, possono avere il solo scopo di far breccia laddove ci può essere una contraddizione. E ti ripeto che ho letto tutto ciò di cui ti sei fatto portatore: ma non posso ergermi al di sopra del universo che mi ha generato, sarei estremamente, e per davvero, falso e contraddittorio. Quindi potrò essere "in attesa" delle conclusioni a cui si arriverà, ma onestamente non temo la "morte", pur avendone scientificamente paura. Di sicuro nulla arresta la mia azione nella società che mi ha generato. Quindi politica, quindi movimento.
Guarda: ho capito solo due cose. La prima è che hai bisogno di aprire un tuo blog, perché parli diffusamente di cose delle quali non me ne frega niente, e non leggi quello che scrivo. La seconda è che avresti enormi difficoltà a gestirlo, perché anche sul mio vedo che posti tutti i commenti due volte, dal che desumo che hai qualche problema tecnico. Detto questo, il discorso si chiude qui. Per chi mi devo sbattere lo so io e lo decido io. Tu non hai proprio la benché minima idea del lavoro che si sta facendo qui e di quanto sto girando per l'Italia per diffonderlo. Sai però di essere un'anima bella.
EliminaE a noi piace ricordarti così.
A perofesso'! Solo una cosa è sbagliata nella sua risposta sopra correlata "il guitto" non è del Tigullio ma del Golfo Paradiso - il capo di Portofino divide i due golfi!
Elimina;-D leggendo il suo post poi mi sono detto San Scroll per fortuna ci sei tu per volere del troll! ahahahah!
Caro professore,
RispondiEliminail regalo più gradito quest'anno è stato il suo libro. Solo una domanda: ma ha letto l'editoriale di Scalfari oggi???? mi sono permesso di commentare citando il suo blog.
Caro Davide, io non leggo giornali italiani da parecchi anni. Da quando ho aperto il blog leggo quello che mi segnalate voi. Grazie per l'apprezzamento. Mi stampo l'editoriale di Barbapapà a futura memoria.
EliminaMio caro prof Bagnai, so bene che Giulietto Chiesa non La fa impazzire, cosa che del resto ha puntualizzato in più occasioni, e sono d'accordo con Lei sul fatto che Chiesa non ha mai preso posizioni chiare riguardo all'€uro e all'€uropa, ma ho trovato quest'altro suo articolo su la "Voce delle Voci" che mi ha lasciato di stucco e, perchè no, mi ha anche trasmesso un po' di sano ottimismo: ottimismo che vorrei condividere con Lei e con tutti i sostenitori di questo blog:
RispondiEliminada La Voce dele voci, gennaio 2013*
Non vorrei fare il menagramo, come al solito. Ma mi sento come un aiutante di campo di un generale d’altri tempi, che guarda da un’altura la battaglia. E ascolta, senza poter interloquire, cosa si dicono i comandanti. Qualcuno la pensa come me: stiamo perdendo. Sul fianco sinistro non c’è quasi nessuno. Regna la confusione. Bisognerebbe mandare rinforzi, ma non ce n’è. I capi dei reparti sembrano tutti rimbambiti. Qualcuno dei nostri generali, laggiù è passato al nemico. Che fare?
Ma c’è di peggio. Vicino al generale c’è qualche cretino – mi permetterei di dire – che pensa che stiamo vincendo. E insiste per un’offensiva. Ma come? Non vedono che, poco più oltre, il nemico dispone di riserve enormi, che entreranno tra poco in battaglia, mentre noi abbiamo soltanto qualche drappello di volonterosi sparsi, con piccole armi a disposizione?
L’unica cosa che nessuno vede – perché tutti guardano il fondo valle – è che alle nostre spalle sta avanzando un cielo nero come il carbone, anzi viola. Si annuncia una tempesta senza precedenti. Si vedono lampi saettanti , senza rumore. E il vento si è già alzato e solleva nugoli di polvere.
Bisognerebbe guardarsi le spalle. Paradossalmente la tempesta che sta arrivando è la nostra unica speranza. Certo si abbatterà anche su di noi, ma noi stiamo già perdendo, e siamo più leggeri di loro, comunque. Eppure tutti guardano laggiù, dove non possiamo più vincere, e non capiscono che la tempesta cambierà tutti i metri di giudizio di questa battaglia, fermerà il loro impeto, mostrerà che non possono più avanzare, che s’illudono di vincere, così come i cretini attorno al generale, qui vicino, s’illudono di poter contrattaccare.
Avrete capito che è una metafora. Ma descrive bene il quadro. E’ la nostra battaglia di Borodinò.
Napoleone è contro di noi, possente, con le vesti di Monti-Draghi-Bersani. E noi siamo i russi del generale Kutuzov. Che fu saggio e si ritirò in buon ordine, senza ascoltare i suggerimenti dei cretini – mi permetto di dire – che lo incitavano ad attaccare. Lui aveva visto meglio e aveva capito che Napoleone aveva di riserva la sua Guardia Imperiale (fuori della metafora sarebbero i Mercati).
C’era il sole (stando all’iconografia) quel 7 settembre 1812. E questa è l’unica differenza rilevante. Qui, adesso, c’è la tempesta in arrivo. E non ci sarà Guardia Imperiale che tenga.
Del resto anche attorno a Napoleone ci sono i cretini dell’altra parte. Cretini sesquipedali. Quelli non conoscevano la Russia. Questi non vedono il tornado che arriva. Strano: eppure ce l’ hanno di fronte. Dovrebbero aver capito. Penso e ripenso e arrivo alla conclusione che sono diventati ciechi.
O, forse, sono accecati dall’ideologia, dal principio religioso che obnubila lo sguardo della loro mente. Sono consiglieri del Faraone, sono sacerdoti fanatici di una religione ottusa e feroce che si chiama economia, che loro considerano scienza mentre, con ogni evidenza, è solo credenza. In verità anche il Faraone è un sacerdote fanatico della stessa, presunta scienza. Per questo si capiscono e si congratulano, l’un l’altro, mentre avanzano in quella che, tra non molto, sarà una palude impraticabile.
Fine Prima Parte
Inizio Seconda Parte:
RispondiEliminaQuesto mi fa venire in mente la danza dei professori attorno a Mario Monti, Faraone, Generale, Grande Sacerdote.
Vedo Ichino, che gli scrive gli appunti per ricevere, in cambio, un posto ministeriale nella Piramide (che è anche una tomba). Vedo i professori Giavazzi e Alesina, che scrivono i loro suggerimenti al Principe sul Corriere della Sera. Loro hanno fatto i loro calcoli sugli astrolabi del tempo presente, quelli che sfilano incessantemente, in basso, sugli schermi del televisore, con le cifre delle Borse. Per loro il mondo intero è rappresentato dalla necessità di tagliare la spesa corrente dello Stato. Questo è l’imperativo. Lo dicono, lo ripetono gli aruspici, come non adempiere? Anzi è lo Stato stesso che deve scomparire del tutto. Il Dio Ra (Reagan) e la Dea Osiride (Thatcher, regina dei morti, non per caso) vogliono il pareggio in bilancio, prima di chiudere i conti e lasciare tutto in balia della mano invisibile del Mercato, che tutti ci seppellirà, amen.
Dunque bisogna ridurre le spese del volgo: tagliare sull’assistenza agli anziani, agli ammalati, ai più poveri. Bisogna ridurre anche l’intelligenza del volgo. E dunque tagliare le spese per la scuola, l’istruzione in generale, la ricerca scientifica (cos’è?). Trasformare la plebe in una massa di disperati senza lavoro, o con la necessità quotidiana di trovarlo, per poi perderlo dopo un attimo.
Ma poiché l’imperativo è più vasto, ed è quello di ridurre il perimetro della cosa pubblica, per estendere quello della cosa privata, cioè dei Moloch che stanno in agguato a Wall Street e nella City of London, allora i sacerdoti fanatici perdono ogni senso della cautela. Così propongono altri tagli: aboliamo la Giustizia, aboliamo la difesa dell’Ordine pubblico (“Stiamo vincendo, no? E dunque che paura dobbiamo avere?”). Rimane una sola avvertenza: non scontentare il padrone d’Oltre Oceano. Dunque la riduzione delle spese militari la si farà solo dopo avere chiesto l’autorizzazione di chi comanda.
C’è del genio in questa follia? Forse. Ma solo se Ichino, Giavazzi, Alesina e tanti altri, potranno contare sugli abitanti di Matrix. Lobotomizzati, incapaci di reagire, mandrie transumanti da un Supermercato all’altro, da un Mall all’altro, da un outlet all’altro. Solo così si potrà tornare indietro di duecento anni di storia del capitalismo, e anche di storia della democrazia. E’ vero che i cani da guardia del turbocapitalismo hanno già ricacciato indietro la mandria, anzi il gregge, fin sul bordo del precipizio. E non è nemmeno escluso che riescano a farcelo cadere dentro. Ma poi resteranno soli ad affrontare la tempesta, che non possono arrestare.
Io, che non conto niente, guardo la battaglia, che sembra finita e invece sta per cominciare. E’ una battaglia che non è mai stata combattuta nella storia dell’Uomo. Che è un essere tremendamente stupido, e dunque non può essere guidato che da stupidi. Ma che è anche capace di alzare la testa (lo ha fatto tante volte), trovando i suoi Spartachi, che non leggono nei fondi di caffè, che non si sono fatti lobotomizzare dalla televisione e dal computer e dal cellulare. Che non credono alla scienza sciocca dei Giavazzi e degl’Ichino, della Bocconi e di BlackRock, di Riina e di Al Capone, di Van Rompuy e di Draghi – mi permetto questo accostamento che potrebbe apparire improprio ed è invece molto proprio, perché, come dice Warren Buffett, “sono tutti parte della mia gang”.
Dobbiamo ritirarci, compagni e amici, sorelle e fratelli. Arriva la tempesta, cerchiamo un riparo. Forse verrà il momento della rivincita. Essenziale saper aspettare senza darsi per vinti. Viva Kutuzov!
Prof., dopo pranzo non posso sganasciarmi così, capito??? E quello del PD che ha letto alla giapponese... si no non vale, chi digerisce più?!?!
RispondiEliminaAdoro i padronidellamateriacazzutialmassimo, ce ne fossero con la voglia di divulgare.
Intermezzo
RispondiElimina(OT di sicuro ma, in fin dei conti, è solo un intermezzo all'ora del tè)
Potrei consigliare la visione di un film? Mi è stato segnalato dai miei figli e il senso di familiarità che trasuda dalla
sceneggiatura me lo fa ritenere degno di nota pubblica.
Il film in questione è ... ... ... : In Time di A. Niccol (disponibile anche in rete come streaming).
La mia frequentazione dei cinema è, ormai, tanto scarsa, che sono certo di arrivare con grande ritardo e la maggior parte l'avrà già visto.
Per non rischiare la completa inutilità della presente indicazione accludo un link ad un documento che il regista ha avuto (ritengo) ben presente, perché l'eco dei concetti colà esplicitamente sviluppati, è ben percepibile in tutta la pellicola e nelle parole di un ragguardevole rappresentante dei "mercati", verso la fine del film (cercare : Rawls).
Prof, scusi non ce l'ho fatta!
RispondiEliminaSo che non legge i giornali italiani, ma qui le riporto quel che scrive Tinti sul FQ di oggi:
"Quelli che si stanno accapigliando sulle alleanze con chi e contro chi, sulle ingiurie plateali e sui dotti sarcasmi, sulle sensibilità istituzionali e via dicendo, dovrebbero smetterla di parlare di niente e pensare a quello che succederà al nostro paese nei prossimi 20 anni. Questo è il termine assegnato all’Italia dal fiscal compact per ridurre il rapporto “debito pubblico/Pil”, dall’attuale 1,2 allo 0,6 in venti anni.
Per raggiungere l’obbiettivo, assumendo che il Pil resti ai livelli attuali (circa 1.666 miliardi di euro all’anno), il debito dovrebbe scendere dai 2000 miliardi di oggi a circa 995. Il che significa che lo Stato dovrà, fino al 2032, trovare oltre 50 miliardi all’anno da destinare a ridurre il debito. Per avere un’idea di cosa questo significhi, la cifra è grossomodo il doppio del prelievo Imu.
Potremmo farcela se il Pil crescesse. Tenendo il debito costante ai livelli attuali, il Pil dovrebbe passare da 1.666 a 3.350 miliardi. Dunque crescere, per venti anni, al saggio medio reale del 3,5%. In realtà, considerata l’inflazione (tra il 2% e il 3%), il saggio di crescita nominale dovrebbe essere del 5,5%-6%. Improbabile. E in realtà il Pil non crescerà. Finora l’aumento è stato pari al 2% annuo; ma in periodi nei quali la pressione fiscale e la spesa pubblica agivano da leva: le tasse erano basse ed erano riscosse lentamente, la spesa era a pioggia il che significava stipendi e pagamenti di forniture, ossia stimoli alla crescita del Pil. Nei prossimi anni avverrà il contrario (per via della incombente bancarotta): aumento delle imposte e riduzione delle spese. Nella migliore delle ipotesi dunque il Pil non crescerà; e, nella peggiore (forse la più probabile), diminuirà. Allora? Due soluzioni, non altre.
LA PRIMA è quella tradizionale: lo Stato dichiara che non rimborserà il debito. L’Italia esce dall’euro. Una legge sospenderà le azioni esecutive, le procedure concorsuali e gli sfratti. Si nazionalizzeranno le banche e le assicurazioni. Falliranno circa metà delle imprese. La disoccupazione andrà alle stelle. Si andrà ai razionamenti perché è difficile, senza euro, importare materie prime e l’Italia, diversamente dall’Argentina, non ha risorse né agricole, né minerarie da scambiare. La sola merce italiana sono le braccia. Ma il regime salariale le rende invendibili. Uno scenario da incubo. Che vale anche per Spagna, Portogallo, Irlanda, Francia... "
Ma si può?
Scusa spiegami una cosa:
EliminaBancarotta di cosa ??
Falliranno circa metà delle imprese. La disoccupazione andrà alle stelle,ma non può capitare....!!OPS,stà succedendo ora!!! E non c'è la svalutazione,neanche male,Oh..no ??
Ma mi sembra che anche l'inghilterra abbia svalutato del 20% in 2 mesi nel 2008.
E anchesi' vero che sono tornati all'età Vittoriana,
e nel 2010ero là,e ho anche incontrato "Jack the Ripper".
Però hanno le colonie nelle Indie!!
OPS,.....mi sono sbagliato ancora !!
Ma l'euro è odottato solo da 17 paesi,gli altri come cazzo fanno senza ??
Vabbè moriranno di fame,beati noi !!
Prof, scusi la 2° puntata,
Eliminama ho letto che il Tinti,
è un camperista,mò butto via il camper,
non mi và di rischiare di trovarmelo in giro,
con la "probabile" deflagrazione sociale in avvenire.
Voglio evitare le brutte compagnie !!
Ma lasciali perdere 'sti poracci. Non possiamo curarli tutti...
EliminaDa quello che citi si direbbe che Tinti abbia scordato le epidemie e il cannibalismo occasionale, ma forse andava di fretta. Però vorrei un link: mi resta la curiosità di conoscere la SECONDA soluzione.
EliminaProfessore,
Eliminaio scrivo su una piccolissima rivista on-line di Genova, che si occupa essenzialmente di tematiche comunali, ma dove tengo una rubrica su temi di politica nazionale.
Non che voglia farmi pubblicità, ma siccome pensavo di scrivere il prossimo articolo proprio in risposta (ideale) a quello di Bruno Tinti, è un problema se linko il mio articolo per inserirmi in questa discussione?
Vedo che le pulsioni politiche aumentano con l'avvicinarsi del 24 febbraio. Onestamente non ne capisco il motivo... Con quale passione ed interesse si può seguire un qualcosa così palesemente viziato dalla menzogna? Seguo questo blog da quasi un anno ormai e la prima cosa che ho imparato qui, è stata la assurda guerra tra poveri con cui la nostra classe politica ha speculato una vita intera a forza di menzogne. In condizioni normali di democrazia e di informazione io e Alberto Bagnai saremmo con ogni probabilità innanzitutto dei perfetti sconosciuti, cosa della quale avrei grande rammarico, e soprattutto difendendo interessi opposti.
RispondiEliminaMi spiego meglio... Per ovvie ragioni datori di lavoro e dipendenti si scontreranno sempre sulla divisione dei profitti e uesto è piuttosto ovvio, quello però che la nostra classe politica ingiustamente ha fatto è l'aver creato un vero e proprio conflitto di classe speculandoci sopra. La verità semplice è un altra... Più è alto il profitto degli operai maggiori saranno le possibilità per un'azienda di vendere i propri prodotti. In Italia questa dinamica è stata sbilanciata a favore degli imprenditori da tanto troppo tempo alimentando contrasti sociali piuttosto forti sui quali i nostri politici hanno speculato. Quelli di destra sostenendo questo meccanismo e quelli di sinistra alimentandolo a loro volta e speculando sulla povertà creata.
L'Europa germanocentrica ha dato una grossa mano ai nostri politici portando questo meccanismo a dei livelli esponenziali una cosa però che ha favorito la distruzione delle medie piccole imprese con un ulteriore aumento delle tensioni.
Ora che la cosa è scappata di mano la menzogna rimane l'unica via per la sopravvivenza di questa classe dirigente le cui "innocenti" menzogne di allora si sono trasformate nel mostro europeo della moneta unica.
Ci si può fidare allora di chi continua, per opportunità politica, a mentire e speculare sulle motivazioni della crisi?
La risposta non può che essere no! La mia passione, il mio lavoro sono stati seriamente minati da tutte queste menzogne e così pure il futuro dei miei collaboratori (uno è quasi 30 anni che è in azienda) vittime come me di questo modo di fare politica.
La mia speranza è quella di avere un giorno la possibilità di votare una forza politica che faccia della verità il suo programma di governo ed il mio auspicio quello di avere dei rappresentanti degli imprenditori e degli operai che siedano dalla parte opposta del tavolo nell'interesse comune delle categorie che rappresentano. Utopia? Può darsi... So solo che perseguendo il benessere della collettività si possono perseguire le proprie passioni e realizzare i propri sogni.
Per questo questo blog è stata per me una grande fonte di speranza. Tanti germogli nati da un'arida zolla e, lasciatevelo dire da chi lo fa di mestiere, quando in condizioni così sfavorevoli una pianta riesce a crescere così forte, un giorno, molto presto, queste piante diverranno alberi magnifici che tutti guarderanno con ammirazione.
Sono molto felice di aver letto le riflessioni di Marco Bessi, che personalmente condivido al 100%. Purtroppo negli ultimi tempi sempre più spesso vengono affrontate tematiche "elettorali". Questa situazione dipende evidentemente dalle continue sollecitazioni nei confronti del professore e di altri tra i più attivi frequentatori del blog da parte di elettori spaesati o di attivisti di varie aree politiche, in cerca di risposte ai propri dubbi esistenziali e/o rassicurazioni e/o sponsorizzazioni.
EliminaChi segue con attenzione il forum ha ben chiaro, fin dall'inizio, il principio secondo il quale: "Esprimersi in modo disinformato durante una crisi economica equivale a farlo durante un’epidemia, durante una catastrofe nucleare, insomma, durante un evento nel quale chi non coopera al prevalere della razionalità si assume responsabilità molto gravi. In particolare, la disinformazione sui temi economici in questa fase di crisi economica e politica è un’operazione intrinsecamente antidemocratica, perché influisce sulle libere scelte degli elettori e perché rischia di propugnare scelte che possono condurci a esiti nazionalisti e autoritari". Poichè ultimamente sono i sostenitori del M5S a sentirsi chiamati in causa, è utile ricordare che tale giudizio, in origine, fu espresso nei confronti di alcuni autorevoli esponenti della sinistra cosiddetta "radicale". Se riteniamo di dover essere coerenti con alcuni semplici principi di fondo, tale atteggiamento si dovrebbe applicare a tutte le forze politiche in campo, indipendentemente dalla nostra sensazione di appartenenza. In una fase storica in cui, per opportunismo o per altre ragioni, non esiste alcun movimento politico maggiore in grado di presentare agli elettori in maniera chiara e limpida le reali cause della situazione attuale, è evidente come non ci sia al momento alcuna possibilità di identificare partiti in grado di farci uscire dal vicolo cieco in cui ci siamo ritrovati.
Alcuni giorni fa, in un editoriale sul New York Times, Paul Krugman scriveva che lo scontro tra democratici e repubblicani sul budget è essenzialmente riassumibile nell'espressione "lotta di classe". La battaglia tra l'1% più ricco della popolazione, che cerca di ridursi le tasse tagliando sanità, pensioni servizi pubblici, contro la classe media, che cerca di difendere le proprie conquiste sociali. E che dire dell'impietosa analisi sullo stato dell'Unione (europea) fornita da uno dei più noti esperti di geopolitica USA? "Alle popolazioni europee non viene più chiesto di morire sul campo di battaglia per la patria, ma viene chiesto di vivere un'esistenza ricca di miseria e disperazione.”
Gli attivisti politici e gli elettori spaesati dovrebbero rendersi conto che siamo di fronte ad una fase storica estremamente significativa, in cui sono in azione forze sociali ed economiche difficilmente immaginabili. Chi pagherà la crisi attuale, le masse dei paesi del sud o le elites finanziarie del nord Europa? Vinceranno le oligarchie finanziarie, o saremo in grado, un giorno, di recuperare gli strumenti democratici che ci permettano di reagire all'aggressione che stiamo subendo? I politici in cerca del nostro voto garantiscono il proprio impegno nella difesa delle nostre conquiste, o propagandano la svendita del patrimonio pubblico, la privatizzazione della sanità e dello stato sociale, l'imposizione delle medesime politiche (meno Stato) che ci hanno condotto a questa situazione? Il grande merito di questo blog è quello di fornirci strumenti utili ad interpretare la realtà ad un livello molto più profondo rispetto alle logiche del breve periodo. Qualcuno diceva “la verità è sempre rivoluzionaria”.
"So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro"
EliminaConcordando con Marco e Chicco, la cosa che trovo incredibile è che politici che di fatto non hanno nulla da perdere (perché pensare che possano vincere è follia, almeno a questo giro e dicendo quello che dicono) e che dovrebbero rappresentare persone che come diceva qualcun altro "hanno da perdere solo le loro catene" ... oops, scopro ora che il mio commento l'ha già scritto Ambrose Evans Pritchard :)
http://www.altrainformazione.it/wp/2011/12/20/lavoratori-delleuropa-unitevi-avete-da-perdere-solo-le-catene-delleuro/
... insomma come è possibile che non si rendano conto di avere una occasione storica, sul piano puramente politico, per uscire dal ghetto nel quale sono finiti (giustamente).
Ho appena sentito Freccero dire che Ingroia è solo all'inizio della sua campagna elettorale e che evidentemente non potrà farla sui temi della lotta contro Cosa nostra e della legalità, dato che l'unico tema rilevante è quello dell'economia, e che perciò dovrà cercarsi un economista...
Ho letto pure che la Undiemi vorrebbe candidarsi con Ingroia... e che i professori della prima ondata si sono già ritirati...
Se 2+2 fa 4 un certo cellulare dovrebbe squillare presto... :)
Buona sera a tutti i frequentatori del blog e soprattutto a Lei Professore.
RispondiEliminaVi seguo da poco, nonostante ciò, ho potuto apprezzare molti articoli pubblicati, che con parole semplici, sono state molto esaustivi.
Credo che in Italia a causa della mala informazione trentennale, siamo lontani da una vera risoluzione del problema, in verità non credo che il referendum pro o contro euro, possa servire a qualcosa, per dirla tutta se si dovesse votare domani, credo che la maggioranza voterebbe contro l’uscita dall’eurozona,.
Questo mio pensiero è supportato dal fatto che, come in trent’ anni di cattiva informazione , i poteri mediatici(tutti a favore dell’euro) non impiegherebbero molto a far credere alle persone che un’uscita dall’euro zona provocherebbe degli effetti negativi sui loro conti correnti bancari, in una sorta di sciagura e di fine del mondo, per coloro i quali avessero intenzione di votare a favore di un ritorno della lira.
Del resto se molte persone in italia credono ancora a tutte le favole dell’euro, vuol dire che non hanno una percezione del reale, oppure le loro deboli mente sono fiaccate dalla televisione e dai giornali.
Lo scrivente per sua fortuna ha frequentato vari Master, laureandosi più volte all’University of the road, dove ho capito senza ascoltare le cazzate della TV e dei giornali che l’euro non era una cosa positiva.
Purtroppo, non vedo soluzioni al problema visto che in italia viviamo con scompensi economici da 151 anni a questa parte, con una parte dell’italia in surplus e l’altra in deficit e/o destinata a pura e semplice consumatrice, quindi siamo un po’ abituati a questo sistema.
Inoltre gli italiani non sono stati mai un popolo unito , quindi per i poteri forti è facile porre in essere il ‘’divide et impera’’, in modo tale da mettere contro e sollevare un vespaio dio polemiche, non solo tra il settore privato e quello pubblico, ma anche in seno a quest’ultimo; una sorta di guerra tra poveri.
Un cordiale saluto.
Lo consiglio. Sottolineo la segnalazione.
RispondiEliminaMio personalissimo parere (tenuto conto della stima per il prof. Bagnai):
RispondiEliminaVotare M5S per ciò che dice Grillo, vuol dire non capire 'na cippa di ciò che è il M5S, imho.
Disquisire su questa o quella frase di Grillo è più che legittimo, ma scegliere se votare o meno M5S in base a ciò è semplicemente da stupidi, sempre imho.
E vedere persone, attivisti magari, fare certi discorsi è abbastanza scoraggiante.
In ultimo, forse da persone che faticano tutti i giorni per smontare le errate convinzioni populiste, e faticano a far capire il concetto più che lo slogan, forse, dico forse, mi sarei aspettato uno sforzo in più per capire le filosofie altrui...
Il tutto, ribadisco, imho.
Detto questo, buon anno a tutti (o buona befana?)
Senti, quante volte ce la vuoi ripetere questa tua tirata? La filosofia del movimento l'hanno capita tutti tranne te, credo, ed è una filosofia profondamente demagogica e reazionaria (una scemenza per tutte: l'idea che la tecnologia sia neutrale e che via web si possa gestire un processo di democrazia diretta... in un paese digitalmente arretrato come l'Italia! Sarebbe meglio reintrodurre il voto per censo...). IMHO te lo puoi risparmiare. Torna quando vuoi, tanto è inutile (ma è gratis).
Elimina...boh, mi sembrava la prima...a meno che non abbia dei cloni in giro per il web, ma non credo...
EliminaCmq, il web, la tecnologia,etc..non sono la filosofia!!!
Quelli sono solo strumenti, sicuramente molto potenti, ma pur sempre strumenti!
La filosofia è quella di non delegare al luminare di turno (che poi magari luminare non è...di esepi penso ne abbiamo avuti già abbastanza,no?) la scelta sul futuro di uno stato, e tantomeno a Grillo!
Grillo può dire ciò che vuole, ed è sicuramente grazie lui che è nato l'M5S, ma se l'M5S si deve riconoscere in Grillo allora è già morto.
La filosofia è quella di cercare, con gli strumenti a disposizione, di prendere la soluzione migliore, o quantomeno non la peggiore (lo specifico perchè è evidente che in democrazia non sempre la scelta migliore viene presa), avvalendosi di opinioni diverse, avendo alternative tra cui scegliere e dando ai cittadini la possibilità di scegliere con un minimo di consapevolezza.
La filosofia è che tutto ciò che riguarda la cosa pubblica sia TRASPARENTE in modo che certi "magheggi" non ci siano o almeno che siano più difficili da fare.
E tutto ciò non si fa per arrivare alla perfezione (non credo che tale sistema possa raggiungerla) ma per evitare ciò che ci portiamo dietro da 40 anni. Persone che con il bene del paese non hanno nulla a che fare.
Poi possiamo disquisire (cioè, non io, lei probabilmente) sulle teorie più belle del mondo, come abbiam fatto negli ultimi decenni...
Imho non lo dico più, è sottointeso...
Pardon, la tirata si riferiva all'altro post...giusto, è che Lei è troppo rapido a rispondere! my fault.
EliminaTrasparenza è un bello slogan. Grillo può in effetti dire ciò che vuole, e lo fa.
EliminaGrillo al momento ha una posizione predominante, ma in genere non mi aspetto la perfezione da nessuno, quindi nemmeno da Grillo.
EliminaCredo del resto che se manterrà la sua posizione anche dopo che l'M5S entrerà in parlamento e inizierà a camminare con le proprie gambe, l'M5S pian piano morirà.
Stessa sorte se con una scusa o l'altra Grillo non reciderà tale cordone ombelicale, o se la filosofia di cui sopra rimarrà solo un bello slogan.
@Carlogiulio Saboldi
RispondiEliminasì, un nome che è tutto dire (tinti.. che da noi significa "schifosi").
la lira svaluterebbe del 10% rispetto al dollaro.
Però mi è simpatico nella sua minchionaggine..
PS: la corea del sud quante materie prime ha?
Prof, tutto bene? Se non ci fosse il copia e incolla ora saremmo tutti terrorizzati come la moglie di Jack Nicholson in Shining davanti alla macchina da scrivere...
RispondiEliminaÈ già successo. Vedo che sei nuovo di queste parti. Dai un'occhiata in giro.
EliminaChi non conosce il proprio passato è destinato a riviverlo! Chi attende il vincolo esterno è destinato a passare da un padrone all'altro. L'ignoranza è la schiavitù della mente, forgia catene indistruttibili, perché psicologiche. Questo nostro Paese è una democrazia molto giovane, forse troppo. In una democrazia è il cittadino che si autotutela scegliendo e decidendo liberamente ciò che crede il meglio. Ma se non sa... e chi sa, se non dice... allora il cittadino all'oscuro della verità, privato degli strumenti per capire, per orientarsi e scegliere in piena coscienza, che libertà ha? Forse nessuna. E senza libertà di scelta di quale democrazia parliamo? Forse nessuna. E chi in nome della libertà e della democrazia mente, occultando all'uomo quegli strumenti necessari per renderlo veramente libero perchè consapevole, che democratico è? Forse non lo è... Se qualcuno vieta la verità perchè crede che il suo popolo non è ancora pronto, e che debba essere condotto per mano verso la giusta scelta, (scelta da lui ovviamente) questo qualcuno costringe quel popolo a non assumersi mai la responsabilità di una scelta. Costringe quel popolo a non poter mai crescere. E chi agisce nella convinzione, magari benevola, che un popolo gli appartenga al punto da doverlo instradare verso la giusta scelta, in quale democrazia può mai credere? Forse in nessuna... Non sarò mai sufficientemente grato al prof, non per avermi svelato la natura della crisi. Gli sono grato per avermi dato gli strumenti per capirla da solo ma sopratutto per avermi dato la possibilità di capire le spiegazioni di tutti coloro che vogliono svelarmi la natura della crisi. Non sono più così giovane. Non sono un intellettuale e non sono un esperto di nulla ma oggi, grazie a questo blog, credo di essere un cittadino. Perché ho una consapevolezza che fino allo scorso anno non avevo. Forse l'euro finirà grazie al vincolo esterno francese, come il prof ha predetto, forse. Ma anche se fosse, fino a quando non si avrà la consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che potremo fare, a chi affideremo il paese per la ricostruzione? A chi ci dirà che la colpa era del debito pubblico? E' così che abbiamo fatto presidente un uomo che il debito l'ha fatto esplodere prima(divorzio dell81)e lo ha reso reale dopo, bruciando 48 miliardi di dollari di riserve. E' così che abbiamo affidato la ricostruzione economica a chi l'aveva distrutta svendendo l'apparato industriale italiano(iri). No, basta scelte guidate da chi sa cosa è meglio per noi. Siamo una democrazia giovane è vero ma è giunto il momento di crescere. E crescere significa prendere consapevolezza, scegliere con cognizione di causa e assumersi le responsabilità della scelta fatta. Fino a quando ciò non avverrà, saremo destinati a ripetere sempre gli errori del passato... perdonate lo sfogo.
RispondiEliminaSono assolutamente d’accordo, non capisco perché in questo Paese bisogna andare a votare turandosi il naso. E’ una cosa che non ho mai digerito. L’ultima volta che sono andata a votare è stato nel 2006 scegliendo il centrosinistra pensando che il male assoluto fosse Berlusconi. Alle amministrative sono anni, non ricordo quanti, che non vado a votare, considerando che abito in una città che più piddina non si può, sia da un punto di vista politico che culturale (piddina dentro, fuori, sopra e sotto). Questa scelta mi pesa però non posso fare altrimenti. A me Beppe Grillo piaceva, ho iniziato a seguire il suo blog nel lontano 2007, aveva argomenti interessanti, ho visto anche i suoi spettacoli, poi piano piano si è appiattito e da quando ha ospitato Travaglio, che come obiettivo ha solo la castacorruzzionebrutta, ho deciso di non seguirlo più. Il movimento 5 stelle a Terni è formato da persone giovani e oneste ma non le voterei mai, non sono all’altezza secondo me, dei momenti terribili che stiamo vivendo. A livello nazionale può darsi che ci siano parecchi attivisti in gamba ma vorrei ascoltare da loro parole nuove. Per esempio rispetto agli inceneritori hanno fatto una grossa battaglia e sono riusciti a sensibilizzare tanta gente, invece riguardo alla crisi economica si capisce che non hanno una linea comune ognuno va per la propria strada, ci sono attivisti come quelli di Pescara che hanno capito e ci stanno lavorando, altri invece sono su posizioni diverse, l’ortotterocapo poi non ne parliamo! Una volta dice una cosa, un’altra l’esatto contrario, critica l’euro poi subito dopo dice che il problema è il debito pubblico. Come si fa così a votare un movimento che non ha una linea chiara? Quindi meglio l’astensione, almeno per me. Fiorella
EliminaLa sagra delle menzogne. Alberto tu chiedi giustamente ai politici di non mentire. Tu chiedi a loro di non fare ciò che hanno sempre fatto. Nei rari casi (tipo il discorso di Napolitano citato nel libro) in cui non mentivano hanno in seguito iniziato a farlo, come e peggio degli altri. Dalle principali testate giornalistiche non arrivano grandi segnali di ricerca della verità. Non ci resta che continuare, come tante formiche, a spronare chiunque ad aprire gli occhi. A volte le formiche possono compiere opere di dimensione inattesa ...
RispondiEliminaBuonasera Prof! ...prima volta che "posto un post" (..anche se seguo da qualche mese)...ho letto TU-TTO! :)) ...c'è, però, 'na frase che non ho capito...e cioè questa:
RispondiElimina< So bene che dopo 30 anni di disinformazione potrebbe essere pericoloso in termini elettorali parlare di uscita dall'euro, e che una campagna elettorale al grido di "fuori dall'euro!" certamente metterebbe l'Italia in mano ai mercati (cioè a Draghi, che ha un ovvio interesse a mantenere l'euro). Da tecnico non sono certo io quello che deve dire ai politici quali scelte politiche fare. Ma nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie.>
(...sto skerzando, ovviamente :)) ...m'ha fatto morire, con 'sto post!!! :D :D :D )
Mi dovete scusare, ma su Twitter mi stanno veramente trifolando le gonadi, anche per merito di Paolo Becchi che mi ha fatto una paternale sinceramente fuori luogo, scatenando una serie di hooligans ortotteri che spero veramente di non incontrare mai (gente di tutt'altra pasta rispetto a quella che ho visto finora). Twitter è divertente, ma è anche un immenso bar di Guerre Stellari. Per palati forti...
EliminaAmbasciator non porta pena:
RispondiEliminadi Andrea Scanzi, da ilfattoquotidiano.it
"Sembra che il Movimento 5 Stelle stia dando qualche segno di cedimento nei sondaggi. Se sarà calo o slavina, dipenderà da Grillo, dagli attivisti e dalla casta. Resta il fatto che questo movimento è una realtà anomala in un paese per nulla aduso alle novità: politicamente l’Italia è il paese più reazionario d’Europa.
Il Movimento 5 Stelle è realtà anomala in un paese per nulla aduso alle novità. Politicamente l’Italia è il paese più reazionario d’Europa, nato e morto democristiano (se va bene): gli elogi orgiastici della stampa “riformista” alla Rifondazione Cristiana di Mario Monti ne sono prova. In un paese simile, suonerebbe quasi rivoluzionario se Grillo raggiungesse a febbraio un risultato a due cifre. In qualità di virus benefico da inoculare nella casta infettatissima della politica italiana, non cambia poi molto se il risultato sarà 9, 11 o 14%. Il Movimento 5 Stelle deve entrare in Parlamento non per governare, ma per fare (con Ingroia) seria opposizione. Esattamente ciò che mai è accaduto con i Violante e i Crisafulli (che continueranno a vivere e lottare in mezzo a loro: wow).
Sì, ma perché il M5S sta calando?
1) Nelle ultime settimane non ci sono stati scandali come quelli di Lusi e Fiorito. L’effetto Primarie (belle le prime, con più ombre che luci le seconde) ha ridato un po’ di verginità al centrosinistra. Se la casta non lo “aiuta”, la capacità grillista di sfondamento scema.
2) Grillo è rimasto sullo sfondo. Di lui si è parlato poco. E qualcuno si è allontanato.
3) Dopo le elezioni siciliane, Grillo ha sbagliato molto. L’allontanamento di Favia e Salsi, in sé, è irrilevante: martiri di professione erano, sono e saranno. Gne gne. Entrambi in scadenza di secondo mandato, quindi con bisogno legittimamente ambizioso di ricollocazione (azzardiamo: il primo con gli Arancioni, la seconda nel centrosinistra come Serracchiani 2.0). Espellendoli, senza peraltro chiarirne troppo i motivi, Grillo ha dato loro – e a chi li ha sfruttati, dai giornali potenti a quelli nati solo per tratteggiarlo come novello Stalin (questi ultimi son durati poco) – un assist mirabile. Il “fuori dalle palle” resta un autogol monumentale. Con queste mosse, e con delle Parlamentarie rabberciate, qualcuno se n’è andato. Non molti (il tema della “democrazia interna” attrae poco l’attivista 5 stelle). Ma qualcuno sì. Che è tornato da mamma Pd. Oppure a Sel. O si è avvicinato agli Arancioni."
Penso mi turerò il naso, voterò 5 stelle, solo perchè è l'unico partito che possa sdoganare qulche tema e portare un po' di maretta.
RispondiEliminaMa assicuro che il tanfo è davvero forte, specie dopo aver letto articoli pazzeschi come "Dialogo tra lo spread e un italiano qualunque".
Sono sempre più sicuro che l'euro sarà eliminato dalle pancie, perchè purtroppo se si prova a ragionare si fa fatica vista la cacca che gira nell'informzione.
Magari lo faccio anch'io. Il fatto è che giro tutta Italia, ma a Roma non so né se ci sarò, né chi sono quelli che dovrei votare...
Elimina?
EliminaMa dev'essere bellissima Place Jeanne d'Arc il 24 febbraio, uno spettacolo da non perdere, le vieux marché
OT Sono stato a Roma di recente e mi ha impressionato l'altissimo numero di manifesti elettorali di Forza Nuova.
EliminaPoi, non essendo uno che frequenta la capitale, non so se sia così da sempre, in vista di elezioni.
Certo se l'alternativa al m5s è quella, poi magari il naso ce lo fanno tappare dopo, ma solo per farci aprire la bocca.
Siam proprio messi bene.
Beh, non è che non votare sia male.. Sfortunatamente dopo aver trovato il blog queste elezioni mi danno la nettissima sensazione di essere paragonabile ad un vitello con la grandissima fortuna di poter scegliere in che modo andar al macello....
EliminaState parlando di DEMOCRAZIA? Perché in Italia c’è mai stata una DEMOCRAZIA?
RispondiEliminaNella prima metà del novecento non se ne parla proprio (stato liberale e poi fascismo), il fascismo che non è stato una tegola caduta sulla testa degli italiani (come sosteneva Benedetto Croce), è stato invece un effetto dell’opacità, dell’immaturità e quindi dell’immoralità del popolo italiano. Un popolo che non ha coscienza politica e cade necessariamente sotto il dominio straniero o sotto una dittatura.
Il fascismo non piomba dall’esterno, non è un’anomalia, e non è caduto per volere del popolo (come il governo Berlusconi), ma è stato una malattia costituzionale degli italiani, sconfitto dallo sbarco degli alleati in Sicilia, quindi da un evento esterno (come il governo Berlusconi).
Nel dopoguerra niente DEMOCRAZIA, ma un sistema partitico bloccato con la Dc al potere per decenni, un partito comunista, in un primo momento antidemocratico, nel ‘47 estromesso dal governo centrale e, nel clima della guerra fredda, confinato in un'opposizione sterile e senza sbocchi.
Poi le varie alchimie dei pentapartiti, che generano la legge Mammì, che permette la lottizzazione antidemocratica a man bassa del servizio pubblico, a fini elettorali, e la nascita del monopolio della tv privata (Fininvest, Mediaset, Berlusconismo).
Nel ’92 tangentopoli, un sistema di corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti ai livelli più alti del mondo politico e finanziario italiano, in cui furono coinvolti ministri, deputati, senatori, imprenditori, perfino ex presidenti del Consiglio, Bettino Craxi, fuggito latitante ad Hammamet (esule dicono i suoi figli, vivi e vegeti, e gongolanti, pieni di miliardi nostri e ancora presenti in parlamento).
Infine l’avventura berlusconiana, da cui stiamo uscendo malconci, ma sull’orlo di cadere dalla padella nella brace e con la prospettiva di votare ancora con una legge elettorale porcellum, che ci nega le preferenze. E voi state ancora parlando di DEMOCRAZIA? Allora sentite qua:
« Anche se le elezioni continuano a svolgersi e a condizionare i governi, il dibattito elettorale è uno spettacolo saldamente controllato, condotto da gruppi rivali di professionisti esperti nelle tecniche di persuasione e si esercita su un numero ristretto di questioni selezionate da questi gruppi. La massa dei cittadini svolge un ruolo passivo, acquiescente, persino apatico, limitandosi a reagire ai segnali che riceve. A parte lo spettacolo della lotta elettorale, la politica viene decisa in privato dall'integrazione tra i governi eletti e le élite che rappresentano quasi esclusivamente interessi economici » , da “Postdemocrazia” di Colin Crouch.
Accidenti prof. mi spiace di averla fatta incavolare non era certo mia intenzione, ero rimasto a quando andavo a scuola dove per i professori ero invisibile adesso almeno li faccio arrabbiare, lo considero un miglioramento.......ma comunque me ne scuso sinceramente. Per quanto riguarda il discorso che fa lei sul fatto che grillo menta sul debito pubblico le butto lì un mio personalissimo pensiero vale che forse bisognerebbe prendere in considerazione l'ipotesi che non stia mentendo, nel senso che sia intimamente convinto che la colpa sia del debito pubblico e che di conseguenza stia prendendo una colossale sola!!!!
RispondiEliminaProf. Bagnai, dimenticavo, complimenti per le slides che ci ha fornito, sono state molto utili per seguire il filmato di Pescara.
RispondiEliminaC'è una cosa però che non ho capito, quando ha fatto riferimento al fatto della Germania che è stata imbottita di mutui subprime statunitensi e li ha scaricati sulla Grecia. Potrebbe spiegarmelo?
Non vorrei però scatenare le ire ulteriori der cavajere nero.
A Roma direbbero che non sei proprio una spada:
Eliminahttp://news.bbc.co.uk/2/hi/business/7328694.stm
http://www.spiegel.de/international/business/worst-financial-crisis-since-1931-german-state-owned-banks-on-verge-of-collapse-a-536635.html#spRedirectedFrom=www
Ecc. C'è una cosa che si chiama Goooooooooooooooooooooooooooogle!
Caro Alberto, ma hai visto che succede a criticare le istituzioni dell'UE?
RispondiEliminahttp://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/1325398/Euro-court-outlaws-criticism-of-EU.html#
e se gli capita per le mani il preclaro "Tramonto", che fanno?
da approfondire (cercherò di farlo)
abbracci
Benedetto
Se è tutto vero il fascismo non è in buona salute solo in Grecia...
EliminaNotte prof.
RispondiEliminaUna gentile richiesta, se possibile.
Premesso che questo è il suo blog e scrive quello che ritiene più utile e che più le aggrada, come quest'ultimo post, mi chiedevo quando pubblica uno di quei post tecnici tosti da spaccarcisi la testa ?
Non per altro, però come ha sottolineato anche lei in passato qui si sta facendo un percorso ( di cui lei essendo il padrone di casa detta tempi e modalità), che mi sembra essere rallentato ( non per colpa sua) da situazioni come quella descritta nel post.
Personalmente del M5S non mi interessa molto e credo che chi è interessato a sostenerlo o a rappresentarlo, basta che il 24 febbraio lo voti e ha risolto tutti i suoi problemi.
Non voglio arrogarmi diritti che non ho in questa sede, ma quello che ha scritto mi sembra "n" volte chiaro, chi non lo vuole capire, o la vuole tirare per la giacca come rappresentate/simpatizzante/sponsor/consigliere di M5S o altri movimenti, o non sa leggere o non ci arriva secondo me.
CHIEDO SCUSA A TUTTI PER IL TONO POLEMICO.
http://www.lidiaundiemi.it/2013/01/mia-candidatura-e-progetti-per-la-lista-rivoluzione-civile-cari-professori-non-lasciateci-soli/ come vedete queste liste sono funzionali ad assorbire il malcontento e a condurlo in un angolo dove non potrà nuocere. Cioè dentro una lista nella quale le parole d ordine sono la corruzione, la pulizia della politica e lo sperpero di denaro pubblico. Una lista appiattita spudoratamente sulle logiche del potere, nella quale si sposano le idee filomontiane riguardo la genesi della crisi. Una colossale presa in giro, che questa lista, a pieno titolo appartenente al partito unico dell euro, non solo non smentisce ma alimenta. Naturalmente contro gli interessi del popolo e del Paese. La disperazione, l emergenza e la miseria che man mano investiranno sempre di più il Paese vengono tenute accuratamente nascoste agli sguardi della gente, dentro lo stanzino delle scope insieme alle cause che le hanno scatenate. Nessun accenno al tragico e feroce fallimento annunciato ( scaricato sui tenori di vita delle persone e sulla compressione dei diritti ) di una unione monetaria senza essere unione economica. Nessuna traccia dell euro e del suo ruolo nella crisi, di flessibilità del cambio, del decollo dei debiti esteri e dei debiti privati, di eccessiva rigidità, di differenziali di inflazione, di perdite delle partite correnti, insanabili senza più il meccanismo, annullato dall euro, che riequilibrava il tasso di cambio.
RispondiEliminaIo, invece, non mi turerò il naso. E mi asterrò, perché, a mio avviso, il sistema politico attuale mi costringe a trovare la mia rappresentanza solo nel non voto (e ciò la dice lunga sulla "democraticità" di questo sistema).
RispondiEliminaMi spiego.
Da elettore, personalmente, mi rifiuto di dialogare col governante sulla base di intuizioni e di periodi ipotetici, e trovo pertanto ingiusto che il sistema mi costringa a formarmi un convicimento cercando di capire quale politica ci potrebbe essere "oltre" le parole che vengono effettivamente pronunciate dai candidati.
Quindi, mi baserò proprio sulle parole che vengono dette, come peraltro è giusto che sia. Perchè la responsabilità politica è, innanzitutto, responsabilità di cosa si dice o non si dice all'elettore per averne il consenso!
Grillo accetta le teorie liberiste alla base della crisi? Allora non lo voterò, perché è un liberista. Bersani dice di volere il supercommissario all'economia che controlla i bilanci? Allora non lo voterò, perché è un liberista.
Se NESSUNO mi rappresenta politicamente, prenderò atto della morte della democrazia in questo paese ma lo farò almeno con dignità, senza giocare a far finta che una democrazia ancora vi sia.
Un voto dato a qualcuno, infatti, vuol dire "sono d'accordo con ciò che quel qualcuno dice o propone", e per l'elettore che lo accorda significa -come per il politico che lo chiede- una precisa assunzione di responsabilità (derivante dall'esercizio della sovranità, del resto. Non appartiene, essa, al popolo? Non dice questo l'art. 1 della nostra Costituzione? Troppo comodo dire "ho votato per tizio perché credevo che avrebbe fatto qualcosa di diverso da ciò che diceva"!).
Se nessuno mi rappresenta politicamente, allora non darò il voto a nessuno.
So già l'obiezione che mi verrà mossa: così si fanno governare gli altri, che i voti li riceveranno. Berlusconi, il Trota, etc etc etc.... Ma l'obiezione secondo me non regge. Se, di fatto, i liberisti governeranno comunque, anche tramite Grillo, allora che valore ha la scelta?
Senza consenso, il "partito unico dell'Euro" (che tanto vincerebbe comunque), sarebbe almeno costretto a mostrarsi per quello che è: un partito antidemocratico che governa con metodi antidemocratici perché -nei fatti- disposto ad accontentarsi di un consenso carpito con l'inganno e per giunta anche minoritario, imponendosi, per controsu una maggioranza privata di difesa in quanto priva di rappresentanza politica (dato che anche le forze cosiddette "di sinistra" perseguono politiche di destra economica).
Opinione ovviamente "personalissima".
E da me personalmente condivisa, e argomentata anche, credo, da Michele Serra qualche tempo fa. Del resto, questa storia del "diritto/dovere" la dice lunga. Non bastano forse l'austerità espansiva, o gli intellettuali di destra, a farci capire che sotto ogni ossimoro c'è una gran sòla?
EliminaForse più che Kutuzov sarebbe più adatto il concetto di "lunga marcia", sganciarsi dalle manovre avvolgenti del nemico (elezioni pasticciate che non offrono alcuna reale possibile alternativa alle politiche imposte dalla troika, media rintronanti sulla corruzione e sul +Europa), e seminare le analisi e le proposte qui avanzate. Il prof ha ragione: il resto è fuffa. Lo è pensare che possa esserci chissà quale manovra dirompente nel futuro Parlamento (che però per ora è ben nascosta ma presente nella mente di qualche militante sparso nel M5S o nelle disastrate formazioni di "sinistra" dove alligna più timidezza di analisi e vecchi mercatini organizzativi che chiarezza di percorso). Dopo la caduta di Mussolini il governo Badoglio riusci solo a scappare a Bari, mentre altri piano piano e nel caos più completo pensavano a lavorare per affrontare realmente il recupero del paese. La sovranità monetaria, politica e democratica non si recupererà tagliandosi gli stipendi in Parlamento o sperare che si faccia un poco di green economy come in Germania! Bisogna comunque che questo tema piano piano venga recepito da una parte consistente, anche se non maggioritaria (la salmerie arriveranno dopo...) della popolazione.
RispondiEliminaIntanto, mentre i giornali parlano di stupidaggini tipo la formazione delle liste, la TV ci presenta i ridicoli twitter di Monti (carina la foto con "l'esperta di comunicazione" accanto a Monti che gli insegna come fare...ricorda tanto l'altro ridicolo peana al papa mentre spinge qualche tasto a casaccio!), alcuni "volonterosi burocrati" dell'INPS hanno deciso di togliere le pensioni di invalidità civile a centinaia di migliaia di persone che stanno in famiglie con il reddito favoloso di oltre 1.343 euro LORDI al mese!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/06/disabilita-niente-pensione-se-in-famiglia-si-guadagna-piu-di-1343-euro/461362/
Sarà veramente dura e lunga la marcia che ci attende, ma non c'è scampo: l'unica nostra alleata sarà la lucidità.
Saluti a tutti
Tito
Direi che non mi è chiaro il suo punto di vista :)
RispondiEliminaAD ogni modo io sarò uno di coloro che voteranno M5S diciamo sperando e quindi "tappandosi" il naso, anche perchè tra il non votare e il votare M5s penso che una speranza sia comunque meglio di una nefasta certezza. Grillo è vero che non si sbilancia e insiste eccessivamente sul debito pubblico ma tra gli attivisti 5 stelle ce ne sono molti che sostengono la sua/nostra causa e questo un poco mi fa sperare.
incrociamo le dita! saluti
La popolazione, intesa come massa – la ggente –, è stupida, ma fino ad un certo punto. Ovvero, per usare le parole di Abramo Lincoln, “puoi imbrogliare sempre una persona, puoi anche imbrogliare tutti almeno una volta, ma non puoi imbrogliare tutti tutte le volte!”
RispondiEliminaSe queste parole hanno un senso ancora oggi, alle prossime elezioni i partiti maggiori subiranno una significativa riduzione dei consensi. La Lega si avvierà all'estinzione – ieri la magistratura ha aperto una nuova inchiesta su presunti illeciti amministrativi. Berlusconi sarà impegnato in sede giudiziaria ad evitare che la recente condanna a 4 anni gli venga confermata. Gli altri partitini, sia vecchi che nuovi, verranno conteggiati all'ingrosso nella sezione “Altri”.
Per rimanere a galla l'unica opzione al momento praticabile per Pd e Pdl consiste nel presentarsi uniti e compatti sotto le insegne del Partito unico dell'euro. Che, tra l'altro, offre il vantaggio di non doversi affaticare a stilare un programma, perché è già stato scritto a Francoforte. È sufficiente recitarne qualche estratto nei talk show tv per entrare di diritto nel novero dei riformatori che hanno un “sogno” e guardano al “futuro dell'Europa e dei propri figli”, e al contempo apparire come l'irrinunciabile baluardo contro gli ultimi “conservatori”, ossia quelli che ci ricordano che l'insieme dei diritti di cui godiamo è stato conquistato con sangue, sudore e lacrime, nel corso dei secoli. Quindi un patrimonio di tutti che non può essere messo in discussione da una sola parte.
Insomma, qualcosa da tener presente. Non fosse altro che per sapere da dove ripartire nella malaugurata ipotesi che i riformatori riescano a portar a termine il loro compito.
Il che, però, non è detto.
Dalle politiche del 2008 alle regionali del 2010, passando per le europee del 2009, Pd e Pdl hanno peso circa la metà dell'elettorato, pari a circa 6 milioni di elettori ciascuno.
Questo il dettaglio:
Politiche 2008: Pdl 13.628.865 voti; Pd 12.092.998; non votanti: 9.189.633 (19,5%). La coalizione di Berlusconi ottenne in totale 17.063.874 voti (46,8%), e il centrosinistra 13.686.673 (37,6%) - si noti che se raffrontata agli aventi diritto al voto, la percentuale è minore: 36,2% per il Pdl, e 29% per il Pd. La differenza tra i due schieramenti è di 3.377.301, cioè poco più dei voti della Lega Nord. Come si vede, su un totale di 47.126.326 di aventi diritto al voto, non è poi questo gran distacco.
All'epoca i corifei del governo ripetevano da mane a sera il ritornello “gli italiani sono con noi”, ma, visto l'esito delle elezioni, l’espressione corretta sarebbe stata “gli italiani sono con noi, tranne un 20% che non è andato a votare e un 37% che ha votato contro”. Che fa già un altro effetto.
Inoltre, va considerato che alle europee 2009 e alle regionali 2010 Berlusconi chiese un plebiscito, pronosticando di raccogliere almeno il 45% dei consensi. Il plebiscito non ci fu perché nel 2009 ottenne 10.807.327 voti, che nel 2010 si ridussero a 5.994.741.
Mica bruscolini.
In questi ultimi due anni la credibilità dei partiti è precipitata, quindi sembra scontato un ulteriore crollo dei consensi per entrambi gli schieramenti maggiori, come evidenziato dalle recenti elezioni regionali in Sicilia: il 53% non ha votato, e il 18% ha votato per il M5S. In totale, il 71% degli elettori rifiuta questo sistema politico.
Il M5S probabilmente raccoglierà parte degli scontenti di ogni schieramento, e non è improbabile che superi il 20%. Dopo di che i militanti M5S si renderanno conto che la democrazia non si costruisce a colpi di click su facebook o sul sito del M5S, o a suon di V-day (una delle manifestazioni più stupide della recente storia d'Italia), e che dovranno fronteggiare solidi gruppi di interesse che hanno amicizie e alleanze sotterranee in grado di mettere a dura prova qualcosa di più del loro entusiasmo: l'essenza stessa della democrazia.
Da quel momento in poi è tutta salita.
Una precisazione sulle elezioni regionali siciliane. I non votanti (astenuti + schede bianche + schede nulle) sono stati pari al 56,5%. M5S ha avuto il 18% del 43,5% dei votanti, pari al 7,83% del totale dell'elettorato. In sostanza coloro i quali hanno rifiutato l'attuale sistema politico sono stati, in Sicilia, poco più del 64% dell'elettorato. Da notare il risultato del Pd, che ha perso, rispetto alle elezioni politiche del 2008, un terzo dei voti in termini percentuali e la metà in termini reali. Questo risultato, ma non solo, mi fa ritenere ottimistici i sondaggi che attribuiscono al Pd percentuali superiori al 30%.
Elimina@ marco di felice (9 gennaio 2013 08:40)
EliminaGrazie dell'utile precisazione.
Intanto che ci sono aggiungo che anche le tanto celebrate primarie hanno registrato lo stesso trend discendente, passando da 3,1 milioni (Renzi/Bersani) a 1,6 milioni delle primarie parlamentari di fine 2012.
Sono daccordo con lei e mi rammarico che non abbia una lista tutta sua...un centravanti di sfondamento,un cavallo di Troia che faccia informazione.
RispondiEliminaSono daccordo sul fatto che queste elezioni non serviranno a nulla.
Voterò il 5 stelle comunque,non perchè sono convinto,solo per buttare in parlamento qualcuno che possa far evolvere il movimento stesso (ma non sappiamo se ci sarà tempo a sufficienza e la capacità di evolvere).
Non mi piacciono alcuni atteggiamenti di Grillo e alcune sue sparate,tipo "fuori dalle palle","se non sei daccordo con lo statuto fuori dalle palle"...
Ritengo il populismo una qualsiasi arma di propaganda legittima ma che ti si può ritorcere contro se,come afferma lei,si raccontano fesserie tipo "la causa è il debito pubblico".
Se l'analisi è sbagliata la sintesi rimane illusoria e rimaniamo fermi nel mondo paranoide dell'ordinare,senza poter prevedere e agire con acutezza strategica.
Credo che il peggio debba ancora venire.
Professore anche se vado molto fuori tema se a tempo mi aiuterebbe a capire quali sono secondo lei "i giochi" che si stanno muovendo sullo scacchiere mondiale?
RispondiEliminaLa mia domanda nasce da questi 2 articoli che ho letto, il primo sull'oro(ora a 1656.66 £/oncia)
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/gold-russia-cina-e-paesi-arabi-comprano-lingotti-per-ridurre-le-riserve-di-dollari-9867.htm
Il secondo articolo invece riguarda gli scambi sul petrolio.
http://lospecchiodelpensiero.wordpress.com/2012/09/16/il-dollaro-non-e-piu-moneta-primaria-primaria-per-gli-scambi-di-petrolio-la-cina-comincia-a-commerciare-il-petrolio-usando-yuan/
grazie.
Scusi prof. Bagnai,
RispondiEliminama se mentire non va bene, perché significa prendere in giro gli elettori, e dire la verità neanche, perché altrimenti creiamo il panico, allora il povero politico cosa cavolo dovrebbe fare?
Scusi tanto, ma qui tertium non datur.
E non ce la possiamo cavare semplicemente dicendo: si può tacere la verità, ma non si può mentire.
Un politico non può mica andare in TV o su internet affermando solo che: "Il problema non è il debito pubblico"; perché prima poi qualcuno chiederà: "Ma se non è il debito pubblico, allora cos'è?". Quello non potrà mica rispondere: "E' un'altra cosa, ma non te lo dico"; dovrà ammettere invece che il problema è la rigidità del cambio, cosicché tutti capiranno che si sta propugnando l'uscita dall'euro.
Quindi la questione rimane, non crede?
Detto questo, lei è liberissimo di non porsi il problema e di lasciarlo ad altri: ma è pur sempre vero che, se non si riesce a intravvedere come un politico potrebbe portare avanti il tema dell'uscita dall'euro dicendo la verità agli elettori, poi a rigor di logica non si può nemmeno biasimarlo, se finisce col mentire loro.
Se può interessare, per quel che vale, io credo che la soluzione stia nel fatto che - giocoforza - in politica si possano in effetti dare determinate circostanze in cui si debba anche "mentire", ma che si possa e si debba farlo senza per questo essere disonesti.
Ma non vado oltre e qui mi taccio, perché probabilmente non frega a nessuno.
Guarda che non siamo mica così distanti come posizioni, tutt'altro. Quando sono entrato in "divulgazione" mi son state fatte tante lezzzzioncine sul fatto che non conoscevo il meraviglioso gioco della politica, che è fatta di mediazzzzione, ecc., e che io ero troppo tecnico, troppo intransigente. Mi sembra quindi che si dia per scontato che in politica il principio del terzo escluso NON esiste e che le bugie NON sono tutte uguali. Alcune "bugie" conducono a una verità fattuale, altre allontanano.
EliminaParlare di debito pubblico è una boiata pazzesca e rischia di essere un errore politico (non sono il solo a constatarlo, per quel che può valere).
Parlare di debito estero, invece, oltre a non essere una menzogna, aiuterebbe la gente a unire correttamente i puntini. Si creerebbe cioè uno spazio di mediazione politica sul problema vero, che se si continua a parlare di un falso problema NON si creerà mai, lasciando, ovviamente, spazio ai Le Pen di turno. La responsabilità che Grillo (e Bersani, e Casini, ecc.) si stanno prendendo è questa, come dico da due anni. Ti pare poco?
Grillo ha più volte detto cose correttissime ed efficaci sul tema. Rimane misterioso il perché ogni tanto debba scientemente disinformare. Ripeto ancora una volta, comunque, che per me sono fatti suoi, e che questo non è un problema mio ma della sua base, alla quale, quando la incontro, spiego le cose come le vedo io (operazione che ritengo lecita in democrazia, come è, evidentemente, lecito mentire).
Si, in effetti sposo tutto quello che ha scritto e, per inciso, apprezzo l'approccio seguito.
EliminaGiustissimo rimanere focalizzati sul discorso economico tralasciando la "mediazzzzione" (perché solo così successivamente si possono cogliere le implicazioni politiche e gli interessi di chi sono stati fatti); verissimo anche che mettere al centro il problema del debito pubblico vuol dire prendersi una grave responsabilità di disinformazione; corretto infine fare divulgazione sulla teoria economica a uditori "politici".
Su queste cose - se può interessare - ha il mio pieno appoggio.
Aggiungo solo, se posso, una considerazione personale.
La mia sensazione è che la "Verità", come problema filosofico e scientifico, sia stata bandita dal mondo della politica ormai da decenni.
Il "come stanno le cose?" è stato completamente sostituito dal "cosa mi conviene dire?" e dal "di che cosa mi devo convincere?".
Così facendo è morta la libertà intellettuale, il che non è un problema solo per gli altri, ma è prima di tutto un problema per se stessi.
Con questo voglio dire che quando sento parlare l'on. Boccia, tanto per fare un esempio, non ho l'impressione di una persona che tenti consapevolmente di nascondere le cose: perché altrimenti userebbe argomentazioni più intelligenti.
Io credo che a Boccia del "sogno europeo da lasciare ai figli", di principio, non freghi una beata mazza: né per gli altri, né per sé e neanche per i suoi figli. Ma si convince che gli freghi perché questo è il suo lavoro. Questi ormai si sono completamente disabituati all'idea che con la realtà bisogna fare i conti, e hanno imparato ad auto-convincersi delle cose che, secondo loro, la gente vuole sentirsi dire o l'opportunità del momento consente di dire.
Ma a furia di ragionare così, si perde il senso del confine tra bugia e verità, e la realtà diventa quella che ognuno di volta in volta si auto-costruisce e che ovviamente di lì in poi difende strenuamente.
Mentire a se stessi è il modo migliore per farsi credere dagli altri: ma è anche una pericolosa arma a doppio taglio.
Quelli che hanno capito ma non dicono - è la mia impressione - sono pochi e selezionatissimi: e per di più rischiano di estinguersi, divorati dal mostro che loro stessi hanno creato.
Tutti gli altri parlano, come si dice dalle mie parti, solo perché hanno la lingua in bocca.
Per questo non credo si possa parlare di "disinformazione scientifica", se non in pochissimi casi: personalmente vedo il cristallizzarsi di un processo di dissociazione collettivo dalla realtà che porta la maggior parte ad aggregarsi spontaneamente attorno alle posizioni gradite ai centri di potere, e delle minoranza a seguire la propria pancia (consenso elettorale, portafoglio, ego, simpatie, senso estetico, pulsioni, consigli di Tizio e di Caio, ecc.) in modi che non è sempre facile seguire razionalmente.
D'altra parte, diceva quel tale, le strade sono due: c'è "il solido cuore della Verità ben rotonda" e poi ci sono "le opinioni dei mortali, nelle quali non c'è una vera certezza".
Sì, posso anche essere d'accordo con questa interpretazione. Aggiungo un dato che vorrei teneste sempre ben presente. Quando dico "verità" mi riferisco al dato misurabile. Se in Polonia dopo la svalutazione l'inflazione è scesa, chi dice che è salita mente, chi dice che è scesa dice la verità. Sicuramente la filosofia può mettersi di mezzo anche in giudizi così semplici (banalmente, il mondo potrebbe non esistere, il che mi solleva molto perché significa che fra venti minuti quello che si affannerà sul lungomare di Francavilla non sarò io, ma l'idea platonica di me stesso riflessa nello specchio dell'Altro in sé). Ma l'inflazione è scesa.
EliminaChe poi la gente non sappia nemmeno cosa sia l'inflazione, per cui certe verità siano destinate a restare delle bombe disinnescate, è un altro discorso.
Per carità, ci mancherebbe altro: è proprio come dice lei. Spero di non averla buttata troppo sui massimi sistemi, perché il succo del discorso in effetti è molto semplice.
EliminaUnica cosa che posso dire (oltre a condividere al ciento per ciento quel che dice Albè), è che una parte del programma 5 stelle del Lazio l'ho scritta io. Di mio pugno. Mettendoci dentro le mie idee.
RispondiEliminaGli altri ne hanno discusso e poi approvato -online-, e così ora sta nel programma definitivo.
Magari provateci pure voi che oscillate tra il sì e il no, è stato facile: è bastato offrirsi volontari ed essere competenti in qualcosa, oltre che disposti a spremersi un po'.
(Tranquilli: nel mio caso non era l'economia :D, ma nel vostro potrebbe esserlo...)
Debbie, grazie per l'avvertimento, vado subito a comprare le maschere antigas. Io non vorrei sembrare uno che non si mette in discussione ecc. (soliti clichet dell'a te tanto caro Donald), ma sinceramente il fatto che un programma scritto da una persona competente come te sia stato discusso da persone verosimilmente non altrettanto competenti (qualcuna di più? Chissà. Sicuramente molte di meno) non mi tranquillizza e non vedo perché dovrebbe tranquillizarmi.
EliminaIo vedo che esiste da parte della politica una tendenza diffusa e trasversale a non prendersi le proprie responsabilità, e a sostituirle con una presa per il culo.
Prendi, ad esempio, la storia delle primarie dei pisellini (piddini/sellini). Credo tu sappia come sta andando. Prima fanno una legge elettorale di merda (non prendendosi le loro responsabilità), e poi, per darti l'illusione di contare qualcosa, ti portano in barchetta con le primarie, dove però il candidato "sbagliato", se vince, viene educatamente invitato a farsi da parte.
Qui mi sembra che non siamo lontani: programmi non se ne propongono (o forse sì, o forse no, ma forse nel blog, però il blog no, ma se non passi dal blog... insomma: ci siamo capiti), poi però si incoraggia il do-it-yourself che se ti va proprio di culo è fatto da uno che capisce qualcosa... Ma che pur capendo qualcosa NON porterà la responsabilità politica della scelta (e questo è il bello) perché alla fine si potrà sempre dire: "Be', ma questa scelta l'abbiamo fatta TUTTI!"
Non so, non mi torna.
Comunque, appunto, sapendo che ti occupi di ambiente, maschere antigas e stracci bagnati sotto le porte per tutti!
Ovviamente non sono "così" competente, perciò ho interpellato autorevoli accademici (di provincia, mica fuffari :D) per farmi aiutare. Quindi la responsabilità è loro! Hehee
EliminaIl risultato non è male, però maschere stracci e sacchetti di sabbia teneteli a portata di mano...nze sa mai!
:P
Prof. sono un legegrmente OT però stamattina ho letto questo articolo su wall street italia e ho pensato a lei :)
RispondiEliminahttp://www.wallstreetitalia.com/article/1473349/community/wall-street-italia-cerca-analisti-ed-economisti-indipendenti-sveglia.aspx
comunque sono sul sito del FQ, blog si Scaccianani e mi sto divertendo un sacco...a quando un suo articolo? so che ovviamente ha molto poco tempo, ma informare gli eurofanatici del FQ di come la Germania ha beneficiato dell'euro non sarebbe male.
Ma e se invece si scrivesse a tutti gli attivisti 5 stelle scelti dalle parlamentarie, per informarli sul tema che ci sta tanto a cuore?
RispondiEliminaNon sarebbe tempo speso meglio invece di discutere sul perchè Grillo ha cambiato idea?
Chiedo scusa in anticipo se la domanda risultasse poco intelligente.
Matteo carissimo, tutte le domande sono uno stimolo utile, se non altro perché ti fanno capire dove sei stato poco efficace nel comunicare. Il metodo che suggerisci avrebbe assolutamente senso se a me interessasse in qualche modo il M5S, per cui i deliri del suo "capo" fossero un problema mio, e avessi un qualche interessa ad orientare il movimento in una certa direzione e/o a prendere al suo interno un ruolo. Invece a me del M5S non me ne importa nulla, i deliri del suo "capo" sono un problema della base, io semplicemente li registro perché è ovvio che certe posizioni economiche di un leader politico vadano registrate a futura memoria, e per il resto approfitto, se posso, di tutte le occasioni di dialogo che chiunque voglia offrirmi.
EliminaA coloro che guardano a Grillo come la fonte di una prossima rottura suggerirei di guardare oltralpe dove tale Marine Lepen dicharatamente antieuropeista (oltre che dichiaratamente islamofoba) ha una popolarità del 40%.
RispondiEliminaMi convinco sempre di più che saremo spettatori dei fuochi di
artificio, non protagonisti.
Subiremo -purtroppo e per fortuna- decisioni prese da altri.
Dedicato ar cavajere nero, dopo la lettura del suo libro:
RispondiElimina"Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso, però."
(Il giovane Holden, di Jerome David Salinger)
Sottoscrivo in pieno! E' uno dei commenti più belli fin qui letti al libro del prof. Voglio aggiungere, rischiando di passare per un leccapiedi che, pur non avendo letto tanti libri di economia dal tempo dei miei studi universitari (parlo della fine degli anni'80), - ma ho letto libri dei cosiddetti mostri sacri - "Il tramonto dell'Euro" in my humble opinion, è di gran lunga il più bel libro di economia degli ultimi venti anni.
EliminaFuori Onda (ma chiarezza per chiarezza):
RispondiEliminaEcco dove vanno a finire gli ex-premier e gli ex-ministri privatizzatori (spagnoli?)
http://www.kaosenlared.net/component/k2/item/42889-rodrigo-rato-se-suma-a-la-lista-de-los-exmandatarios-fichados-por-las-empresas-que-ayudaron-a-privatizar.html
Egr. Prof Bagnai,
RispondiEliminaScusi se la disturbo ma mi chiedevo per quale motivo il Giappone è entrato in crisi all'inizio degli anni '90, e in particolare mi chiedevo se esistono delle analogie tra l'economia giapponese agli inizi degli anni '90 e lo stato attuale dell'economia tedesca. (in quanto so che il Giappone aveva una economia fortemente basata sull'export)
distinti saluti.
Professore, io ho attentamente seguito l’incontro da Lei avuto a Roma con Alfonso Gianni e Paolo Ferrero. Se da un lato sono rimasto profondamente deluso dall’intervento e dalle posizioni di Alfonso Gianni, ho trovato molto interessante l’intervento di Paolo Ferrero (che lei stesso ha presentato con la frase “là ci darem la mano” nel suo post all’evento di Casalbertone).
RispondiEliminaMi è sembrato, ma forse mi sbaglio, che Ferrero per tutto il suo intervento abbia sostanzialmente ammesso di aver capito che l’euro è diventato un sistema di governo per massacrare i lavoratori e le economie dei cosiddetti paesi “PIGS” e quindi mi sembra che, anche senza dirlo apertamente condivida la sua analisi degli ultimi trent’anni, come Lei ha magistralmente unito i puntini, a partire dal divorzio della Banca d’italia dal Tesoro, fino all’entrata dell’euro. Quello che Ferrero ha ammesso in modo un po’ tortuoso, è che politicamente lui non ritiene spendibile affermare apertamente in campagna elettorale che bisogna uscire dall’euro, ma che ritiene meglio (anche se io, come Lei, non sono d’accordo con lui), pur condividendo che la colpa dello spread non è del debito pubblico, ma del debito privato etc…, dire che bisogna rivedere tutti i trattati europei facendo leva su posizioni convergenti magari in un futuro molto vicino di paesi come Spagna, Francia, Portogallo e Grecia. A questo proposito ha sottolineato che nemmeno Syriza in Grecia ha ritenuto di fare campagna elettorale dicendo che bisognava uscire dall’euro; è totalmente sbagliato supporre che questa sia la via politica per non terrorizzare gli elettori dopo trent’anni di disinformazione e per non gettare l’Italia in mano ai mercati, ovvero a Draghi?
Voglio dire, sappiamo benissimo che nella realtà questa non sarebbe la road-map da seguire per uscire dall’euro ed abbattere questo metodo fascista di governo dei paesi del sud dell’Eurozona, ma potrebbe essere semplicemente quello che mi posso permettere di dire politicamente, pur puntando in una direzione ben più radicale nei fatti?
Certo, concordo che in questo modo non si sta ancora dicendo la pura verità ai cittadini, ma è la sola verità che attualmente mi posso politicamente permettere di affermare, senza mentire sulle vere cause del disastro attuale che NON SONO DA ADDEBITARSI AL DEBITO PUBBLICO ED ALLA CORRUZIONE, ma ad una costruzione sciagurata dell’euro. Ogni volta che Ferrero interviene con posizioni contro questa costruzione dell’euro imposta dall’alto sull’ FQ, viene subissato da una marea di critiche feroci che gli chiedono: ma dove eri quando siamo entrati nell’euro? Siamo tutti d’accordo sul fatto che Ferrero ha abiurato quelle posizioni pro-euro almeno dal 2008, quando, dopo che Mastella, non la sua compagine, ha fatto cadere il governo Prodi, si è presentato da solo alle elezioni ben contento di essere escluso da Veltroni ad una alleanza col PD? Fine prima parte, perdonatemi.
...continua
RispondiEliminaIo ho visto il programma di Benigni sulla nostra costituzione e posso dire che ho profondamente ammirato come ha perorato la causa dell’inutilità dell’astensione o dello stare a casa; ha usato parole bellissime che purtroppo non so ripetere in modo letterale, ma che si potevano sostanzialmente riassumere più o meno in questo modo: pur comprendendo il rifiuto degli attuali politici da parte della popolazione è importante votare perché esiste sempre uno meno peggio degli altri. Se non si va votare, si fa solamente ed esclusivamente il gioco di chi vogliamo politicamente avversare, anche perché questi sono autorizzati a pensare che noi non ci siamo accorti delle loro malefatte e delle loro menzogne. So che Benigni sul bellissimo blog di Orizzonte48 è stato massacrato per il fatto che quando è arrivato all’articolo che regola la cessione di sovranità ha detto che 1) “pur con tutte le moltissime riserve sulle attuali politiche europee è giusto cercare di avanzare verso l’integrazione europea e 2) “a questo proposito non si dovrebbe più tornare indietro dall’euro”. Io non sono per niente d’accordo con lui al punto 2), anzi, come Lei ben sa prof, ne sono ferocemente contrario, ma come Lei sono favorevole ad un integrazione europea che parta dal basso su altre basi e che abbatta gli attuali trattati che la impongono in modo fascista dall’alto. Quindi sono fortemente convinto che non si possa buttare via il bambino (Il resto della trasmissione di Benigni sugli altri articoli della costituzione) con l’acqua sporca (il tremendo scivolone sull’euro, dove ha dimostrato di essere uno dei tanti disinformati); credo che il resto della trasmissione abbia avuto dei momenti di civismo altissimi, in particolare nello spiegare appunto cosa significa che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro in termini pratici (la dignità del lavoro e della persona profondamente legate fra di loro) e proprio del perché è importante comunque andare a votare e votare il meno peggio.
Personalmente credo (e qui mi sottopongo alle probabili valanghe di commenti avversi) che il meno peggio sia una persona come Ferrero che condivide ormai l’analisi storica-economica presentata magistralmente dal Prof, ma che è costretto a ripiegare su una campagna elettorale che non può apertamente sostenere la reale soluzione degli attuali mali, ma che perlomeno, come chiede umilmente il prof, non mente attribuendo al debito pubblico la crisi attuale.
Lo so che è sicuramente un voto dato turandosi il naso, ma un politico cosa può dire in campagna elettorale sulla definitiva soluzione del problema euro, se questa soluzione non può essere apertamente sostenuta perché deve essere applicata in segreto nell’arco di un week-end lungo con il conseguente blocco dei capitali, pena la rovina di quello che rimane dell’Italia?
Concordo che la base grillina è sicuramente da bravi, onesti ed entusiasti cittadini che vogliono mettersi al servizio della comunità, ma se il suo guru da anni continua ad istruirli e disinformarli dicendo che la colpa di tutto è del debitopubblicobruttocastacorruzione, come possiamo pretendere che una volta in parlamento facciano la cosa giusta, od anche solo cominciare a dire che la soluzione è praticamente l’opposto di quello che hanno proposto in campagna elettorale? Si sono messi nello stesso cul de sac di quei pochi piddini che si sono resi conto di quale enorme abbaglio hanno preso con l’euro. Come fanno a rinnegare gli ultimi venti anni di slogan e politiche pro-euro? Preferisco qualcuno che, pur senza arrivare alla verità, comincia ad indorare la pillola, dicendo che i trattati europei saranno da rivedere insieme al funzionamento della BCE e che bisogna convincere i paesi del nord ad avere quel comportamento solidale previsto in quei trattati che stanno clamorosamente disattendendo. In questo modo sarà del tutto normale giustificare il fatto che, di fronte all’obiettiva impossibilità che questo avvenga, nel primo ponte lungo ti è saltato per la testa di uscire dall’euro e bloccare tutti i movimenti di capitali.
Interrompiamo le trasmissioni per un fuori onda:
RispondiElimina"Aperta una breccia nell'ortottero-programma di chiara matrice goofynomics-ista....
...gli inquirenti sospettano mandanti negli ambienti antagonisti ai criccacastacorruzionedebitopubblicoladriassassiniaaaargh-busters.......ma per ora mantengono il più stretto riserbo......
...cancellazione della quota del debitopubblico gravante sulla calotta cranica dell'italica prole di coloro che consentiranno di acciuffare i terribili reazionari............................"
Fine comunicato.
fonte: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2012/12/riprendere-controllo-della-politica-valutaria-e-fiscale.html
Forse in effetti per una piattaforma come quella occorrerebbe un documento più sintetico. Comunque grazie per il tentativo di riequilibrare l'informazione.
EliminaGrazie a lei professore per la sua opera di divulgazione al di fuori della "torre d'avorio"....
EliminaRiadattando il celebre aforisma orwelliano uno scrittore contemporaneo (Ennio Montesi) ha detto che: "nel tempo dell'inganno universale VERITARE è un atto rivoluzionario...."
https://docs.google.com/file/d/0B0WiLz-aP30IWkk0NTkzYS1UaDA/edit?pli=1
Non so se vado OT comunque vorrei segnalare qualcuno che a Roma dice qualcosa di sinistra
RispondiEliminaE infatti il link non funziona. Uno solo a Roma dice cose di sinistra. Gli altri o dicono cose di destra, o non sono arrivati in tempo. Parce sepultis e linka meglio.
Eliminachiedo venia e correggo
EliminaHo letto due volte lo stesso post introduttivo, e poi una decina di ripsoste dei bloggers. Parrebbe ovvio credere che sia così semplice, mandiamo a casa berlusconi e bersani poi tutti contenti con ...chi??? La soluzione non è alla nostra portata, almeno per adesso, che i malandrini d'europa sono stati "silenziati" a dovere. Ma un barlume potrebbe trasparire, da un fatto concreto: il cazzone Junker con voce tremante dalla paura vagheggia di soluzioni Marxiste per risolvere la disoccupazione dilagante in europa, e dimentica che essa è stata generata da politiche suicide come il WTO. Dunque se a Bruxelles cominciano ad avere paura della classe operaia, forse un pò di speranza la possiamo ancora coltivare.
RispondiEliminaAlberto [Al secondo post ti do del tu Bagnai, un po' perché non sopporto i professori, un po perché mi piace parlare da pari e tendo a non sopportare chi "sale in cattedra"]
RispondiEliminaA me ripetono spesso questa frase:
-"E smettila di combattere contro i mulini a vento"-
A lei gliela dice mai nessuno?
Lo so... per certe persone è un esigenza\bisogno insopprimibile\incoercibile combattere contro i mulini a vento, ti capisco perfettamente. Anch'io sono così, mi fa "sentire vivo". Però in un'angolo della mia mente sono consapevole che non si può vincere contro "i mulini a vento". Tu? ;-)
Si può dispensare tutto il sapere del mondo, cercare di far ragionare le persone, portare tutti gli argomenti del mondo, ma *contro i mulini a vento* NON si può vincere. [Punto]
Allora io e te, forse, come scrisse Freud a corollario del "giocatore di Fedor dostoevski" giochiamo per perdere?
L.
P.s:Io adoro i mulini a vento, sono la mia passione! Combatterli è fantastico! Non smetterei per tutto l'oro del mondo! Ti capisco, non esiste nulla che ti fa *sentire più vivo!* (Ma il risultato è scontato, perdere...)
Qui ci diamo tutti del tu, se possibile. Sinceramente però non capisco il senso dell'appassionato resoconto delle tue intenzioni. Circa il vincere, ti faccio notare che tu sei qui.
EliminaOk, sono qui assieme a te e a tutti gli altri. :) Ultimo post e dopo leggo e basta. inutile intasare il blog di messaggi, che di opinioni ce ne sono anche troppe.
EliminaSaluti
L.
P.s:"Ed ecco intanto scoprirsi da trenta o quaranta mulini da vento, che si trovavano in quella campagna; e tosto che don Chisciotte li vide, disse al suo scudiere: «La fortuna va guidando le cose nostre meglio che noi non oseremmo desiderare. Vedi là, amico Sancio, come si vengono manifestando trenta, o poco più smisurati giganti? Io penso di azzuffarmi con essi, e levandoli di vita cominciare ad arricchirmi colle loro spoglie; perciocché questa è guerra onorata, ed è un servire Iddio il togliere dalla faccia della terra sì trista semente. — Dove, sono i giganti? disse Sancio Pancia. — Quelli che vedi laggiù, rispose il padrone, con quelle braccia sì lunghe, che taluno d'essi le ha come di due leghe. — Guardi bene la signoria vostra, soggiunse Sancio, che quelli che colà si discoprono non sono altrimenti giganti, ma mulini da vento, e quelle che le paiono braccia sono le pale delle ruote, che percosse dal vento, fanno girare la macina del mulino. — Ben si conosce, disse don Chisciotte, che non sei pratico di avventure; quelli sono giganti, e se ne temi, fatti in disparte e mettiti in orazione mentre io vado ad entrar con essi in fiera e disugual tenzone.» Detto questo, diede de' sproni a Ronzinante, senza badare al suo scudiere, il quale continuava ad avvertirlo che erano mulini da vento e non giganti, quelli che andava ad assaltare".