venerdì 18 gennaio 2013

Piccolo manuale di logica eurista ad uso della campagna elettorale

(a cura del fieren alleaten Galeazzo Musolesi)

La logica eurista, utilizzata per dimostrare l'ineluttabilità del "più Europa", si basa sull'applicazione creativa del paradosso.Segue un riassunto dei caposaldi della logica eurista:

1) L'euro sarà salvato dalla Bce quando deciderà di comportarsi come la Fed (?) acquistando titoli del debito pubblico... cioè facendo quello che abbiamo impedito di fare alla Banca d'Italia per salvare l'Italia!

2) L'euro sarà salvato quando i paesi del Nord accetteranno di rendere "federale" il bilancio europeo, consentendo trasferimenti fiscali automatici dal Nord al Sud, mentre l'Italia sarà salvata dal federalismo, cioè dal mantenere al Nord le tasse raccolte al Nord!

3) L'Europa sarà salvata dalla deflazione interna, cioè dal taglio dei salari dei paesi del Sud brutti sporchi e cattivi, mentre l'Italia è stata salvata opponendosi alle gabbie salariali, cioè alla differenziazione dei salari fra Nord e Sud!

Insomma: posto che né l'Europa né l'Italia sono Aree Valutarie Ottimali (cioè zone che possano credibilmente sostenere un'unica valuta), è amaramente divertente vedere come i politici continuamente propongano in due contesti macroeconomicamente identici soluzioni di fatto opposte.

Ma la vera chicca è questa:

4) L'Europa sarà salvata perché o arriverà l'alba della Focialdemocrazia europea, oppure noi (chi?) minacceremo la Merkel e le diremo, col ditino puntato "cara Angela, o ci fai l'elemosina o noi non andiamo avanti", e la minacceremo perché siamo abbastanza grandi da fare una minaccia credibile... però non siamo abbastanza grandi da uscire dall'euro.

Io non ho capito: ma siamo grandi, o siamo piccoli? Voi che ne dite?




(P.s. pomeridiano: e basta con le considerazioni sulle dimensioni del pisello, siatemi seri, almeno voi, io mi riferivo alle dimensioni del paese! Per una volta che Alex se ne sta buono, ci si mettono tutti gli altri a farmi incorrere negli strali del comitato per le pari opportunità del blog, composto da suà e da contessaelvira... Suvvia!)

120 commenti:

  1. È possibile suddividere l'Italia in almeno tre aree distinte. Sarebbe possibile a queste aree dare tre valute diverse ed averne una di conto nazionale per effettuare gli scambi tra le tre e con l'estero? Una sorta di modello di keynes applicato a scala nazionale. O é meglio continuare con i trasferimenti fiscali come abbiamo fatto fino ad oggi? Ovviamente non è questo il nostro problema attuale ma ragionando in ipotesi sarebbe applicabile?
    Alberto l'ho detta grossa?

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    1. Io sono favorevole ai trasferimenti fiscali e ad una moneta nazionale. La logica "leghista" ( anch' essa figlia del " la colpa è del debito pubblico che lo fa lo stato cattivo centrale ) va sdoganata in ogni sfaccettatura in un paese che pur con mille problemi e divisioni, una lingua comune, un sistema sanitario, scolastico comune, uno statuto dei lavoratori comune lo aveva raggiunto. Poi in nome dell' Europa abbiamo mandato tutto all' aria... e gli stessi politici adesso propongono di reintrodurre queste cose ma... su scala europea! Roba da matti.

      PS: leggo che ci sono persone del nord che sono favorevoli al ritorno alla lira ma con logiche leghiste. Aggiungo: ci sono anche leghisti ( sto parlando di Maroni ) che affermano che La Lega è neo - europeista in quanto " il nord va ai ritmi della Germania, il problema è che deve portarsi dietro lo stato centrale ( brutto che fa debito pubblico ecc ecc )" Ecco perché dico che questi vanno respinti in qualsiasi sfaccettatura. Ovviamente non come fanno i piddini che dicono w la costituzione e w l ' euro. Bisogna difendere la prima e respingere i secondi. Respingendo i secondi si respinge anche l' euro.

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    2. Avevo anche io posto una domanda simile. Secondo me non ci dovrebbero essere grandi controindicazioni. Anzi, una moneta del sud renderebbe le aziende meridionali piu' competitive. Forse anche a danno del centro-nord.

      Pero' per mia fortuna non sono un economista e non posso darti una risposta esauriente. :)

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    3. Il mio dubbio sui trasferimenti fiscali concerne sul modo in cui essi vengano utilizzati. Alla fine la lega nord ha avuto il suo incipit proprio da questo.
      Gli industriali del nord traevano vantaggio da questi trasferimenti perchè finanziavano il deficit di CA sud/nord il che gli consentiva di allocare la propria produzione al sud, e mandava in bestia i contribuenti "poveri" del nord perchè vedevano le loro tasse pagate per pagare sussidi di disoccupazione necessari per evitare migrazioni di massa sempre dal sud verso il nord (se non lavori perchè compri la produzione da un'altra parte o ti danno i soldi o vai dove lavori).
      Al contrario una valuta diversa consentirebbe uno sviluppo più omogeneo delle aree arretrate perchè contribuirebbe a bilanciare il deficit di CA.
      Ovviamente i processi di omogeneizzazione del mercato del lavoro, dell'istruzione, della sanità etc. dovrebbero procedere governati da un sistema centrale.
      Il mio ragionamento è tutt'altro che "leghista" anzi, sarebbe il processo di integrazione nazionale che farebbe da guida ad un più ampio processo di integrazione europeo.
      La soluzione della questione meridionale come modello per la soluzione della questione europea. Non a caso dividerei l'Italia in tre aree Nord, Centro, Sud+Isole. Ovviamente si fa tanto per ragionare perchè finchè c'è l'€... Sul funzionamento delle AVO pesano come macigni le guerre civili che hanno determinato. La guerra civile americana non ne è un esempio lampante?

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    4. Caro/a Ventura89,
      Quello che sta succedendo attualmente in europa in Italia si è verificato 152 anni fa e ti porterò anche degli esempi per rendere meglio l’idea.
      I vari Salvini, Bossi(che salutava la moglie dicendo che andava a lavorare in ospedale come medico, quando si dice il virtuosismo padano) e Company, con la loro politica demagogica filo settentrionale si basano sul dogma del nord laborioso e di un sud parassitario ( pigs ) in modo tale da porre in essere anche un dogma attuale nord Europa ,sud Europa).
      I leghisti sono stanchi di pagare le tasse e propongono che quest’ultime restino per il 75% al nord e rivendicano i circa 45 miliardi di euro di trasferimenti statali che vanno al sud.
      In europa invece sono i tedeschi che fanno lo stesso ragionamento con il sud Europa.
      Questo stato di cose bloccherebbe la crescita del paese, secondo le ‘’latrine’’ leghiste.
      Quelle chiaviche dimenticano che sono proprio loro a volere questo stato di cose, come i nostri amici ‘’austriacanti’’, come???????
      Almeno in Italia, la progressività delle imposte è alla base della costituzione e prevede trasferimenti pubblici dalle zone richhe a zone povere (a Bruxelles questo tipo di intelligenza non è ancora pervenuta), continuando per quanto riguarda l’Italia non solo dal nord al sud, ma anche dal nord più ricco allo stesso nord più povero, quindi i soldi che rivendicano i leghisti in parte restano anche nelle zone del nord più povero, nessuno dei puri padani,( puri come i germani e i finnici) dicono che quei soldi servono a tenere il sud fuori dal mercato, allo scopo di incamerare circa 65 miliardi di euro che dal Sud vanno al nord, frutto di acquisti netti di prodotti che percorrono l’autostrada del sole al contrario. I dati sono confermati dallo Svimez. Inoltre c’è da aggiungere l’immigrazione sanitaria e intellettuale, si è sempre parlato di ‘’diaspora meridionale’’, si addossano le colpe al sud Italia, come i paesi del nord Europa addossano ai paesi del sud Europa. Quindi, concludendo il nord vende e il Sud acquista (la Germania vende la Grecia acquista), questo stato di cose non viene interrotto né in Italia né in Europa per non compromettere i capitalisti del nord Italia e del Nord Europa e non voglio parlare delle mafie che servono proprio per far rimanere il sud improduttivo e sfiancare la concorrenza meridionale (di accordi tra stato e mafia ne sa qualcosa Giorgio Napolitano). Il sud Italia e il sud Europa pagano di più la crisi attuale. Il sud è colonia del nord da 152 anni e l’Italia è colonia della Germania dal 1992 in poi e con l’ingresso dell’euro questo colonialismo si è amplificato. Mi fermo qui, forse è meglio.
      Un salutone.

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    5. La logica leghista NON è quella di dotare le "macroregioni" di monete distinte, sarebbe un suicidio per il Nord. La logica leghista è tenere una moneta nazionale (in modo che il Nord possa continuare ad avere un PIL sovradimensionato dalle esportazioni al Sud) e al contempo smettere di riequilibrare i deficit commerciali con i trasferimenti. Che poi è la stessa logica della Merkel.

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    6. Seguo questo blog dal giorno del primo post e si è sempre distinto dagli altri per una caratteristica: ognuno, dall'owner ai commentatori, si è sempre attenuto alla regola tacita che qualsiasi cosa si scriva viene documentata.
      Quella del Nord Italia che produce e si arricchisce grazie al Sud che compra, ho cercato più volte di sostenerla con dati incontrovertibili, ma non mi è stato mai possibile (ma trovo sovente dati sul volume Delle esportazioni delle regioni del Nord).
      Qualcuno mi sa dare una mano, per piacere?

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    7. Scusa Giordano, non capisco bene cosa stai cercando. Forse ti può aiutare il notare come il Sud Italia sia in deficit strutturale della bilancia commerciale per circa 17 punti di Pil. Basta?

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  2. Infatti ieri sera Fini ha servizio pubblico starnazzava....Io sono contro il federalismo(lega)....ma per risolvere i nostri problemi ci vuole ...PIU' EUROPA.....

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    1. Sì, appunto, l'idea mi è venutoa perché qualcuno, qui o su Twitter, mi ha segnalato la contraddizione del noto tortellinaio... o è solo un'omonimia?

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    2. "I ragazzi con il Mocio Verde nel Taschino", non hanno ancora capito che la Germania sta più a nord della Padania.

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    3. @Bagnai

      Ti riferisci a questo ?
      http://goofynomics.blogspot.com/2013/01/segare-il-ramo.html?showComment=1358458772667#c8867869157567658274

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  3. Io da piccolo,dicevo anche:
    Batto i piedi a terra e
    trattengo il fiato fino a diventare paonazzo !!

    Suvvia,un pò di credibilità !!
    E l'amor proprio dove lo mettiamo
    (un consiglio lo avrei)

    Stavolta siamo noi le "Sturmtruppen" !!
    delle macchiette europeiste
    che non sanno se prendere "la pillola blu o rossa"di Bonviana memoria.
    Ma vaf......... !!

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  4. Chapeau per la logica concisa e per la chiarezza nella visione che, attualmente, nella scena politica italian nessuno dice il vero sull'Euro, benché molti ne siano consapevoli

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  5. I paesi dell'eurozona si possono fondamentalmente dividere in due categorie: Quelli del nord ai quali piace avere la botte piena e la moglie ubriaca; Quelli del sud ai quali piace farsi massacrare.

    Posto che:
    - prima o poi tutto questo finira' e si ritornera' ad una valuta nazionale (lo chiamo il doblone per originalita');
    - neanche l'Italia e' una area valutaria ottimale,

    non potrebbe essere una soluzione avere un doblone a doppia velocita'? Uno per il centro-nord ed un altro per il sud?

    Grazie

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    1. Anch'io mi ero posto questa domanda e sarei curioso di una risposta perché la riterrei, tra l'altro, interessante dal punto di vista teorico.
      Mi spiego meglio. Provo. Se un'unione monetaria costituisce una rigidità da superare tra aree con economie a velocità differenti e il ritorno a valute nazionali reintrodurrebbe una salutare flessibilità, fino a che punto è sano spezzettare? La logica che applicata all'eurozona richiederebbe di tornare a valute nazionali non richiederebbe (non per leghismo, ma per sua logica interna) la divisione dell'italia in due o più aree valutarie maggiormente omogenee al proprio interno?

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    2. Ha senso solo se non vi è coesione interna (cioè non accettazione dei necessari trasferimenti fiscali), per prevenire possibili guerre. Come per l'euro, appunto.

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    3. Anch'io me lo chiedo... La logica AVO impone aree valutarie accettabilmente omogenee, quindi se tale non è l'Italia (o la Spagna, o la Germania), valute separate potrebbero essere l'alternativa ai trasferimenti, che come vediamo servono ad attutire gli squilibri, non a risolverli.
      E chissà, si potrebbe finalmente riuscire, dopo 150 anni, a far convergere le economie del Nord e del Sud... ??

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  6. Quindi, in sostanza, l'alternativa al contenimento dei salari nominali sarebbe il contenimento dei salari italiani in marchi via svalutazione?
    Si, certo, meno disoccupazione, ma con salari in marchi più bassi, più o meno l'alternativa "keynesiana" alla distruzione della contrattazione collettiva nazionale montiana e confindustriale.
    In poche parole, salari reali più bassi in cambio di minore disoccupazione. Bella novità.

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    1. Mi scusi, ma lei è uno dei tanti italiani che fanno la spesa a Dresden? Perché, sa, io la faccio sotto casa, e di quanto valga il mio stipendio in rupie o in lei non me ne frega proprio niente. Sa che non ho capito il punto qual è?

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    2. Se non parte l'inflazione (cosa molto probabile vista la forte disoccupazione) la svalutazione della nuova valuta italiana avra' un effetto solo esterno. Pertanto tu, che compravi 100 kili di carciofi con 10 euro, comprerai lo stesso 100 kili di carciofi con 10 unita' della nuova valuta.

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    3. Premetto che sono d'accordo sul fatto che in assenza di una camera di compensazione (che arrivi da una compartecipazione all'aggiustamento squilibri delle partite correnti da parte dei paesi in surplus o da una politica tedesca che non sia di deflazione salariale con il conseguente politica del beggar my neighbour tra i paesi dell'eurozona) gli squilibri dovuti ai diversi tassi d'inflazione (e all'apprezzamento dei tassi di cambio reale) porteranno inevitabilmente a quella soluzione come sono anche d'accordo con quanto sostenuto da Lei e Krugman sulla maggiore rapidità dell'aggiustamento della svalutazione del cambio rispetto alla svalutazione interna e sul fatto che il cambio flessibile permette maggiore libertà nelle politiche di piena occupazione e distributive (come Krugman sottolinea raffrontando la situazione islandese con quella lettone http://krugman.blogs.nytimes.com/2011/10/21/why-not-the-worst/ e http://krugman.blogs.nytimes.com/2012/06/14/peripheral-performance/).

      E' ingiusto che in questa situazione l'unico strumento disponibile per il riequilibrio sia quello della maggiore disoccupazione, dello smantellamento del contratto collettivo nazionale, della precarietà, che nei media vengono propagandate come "riforme strutturali".

      Volevo solo far notare che per riequilibrare i conti con l'estero e perseguire politiche di piena occupazione dovremo pagare una fender stratocaster o un personal computer il 20% in più o, per chi ha un mutuo a tasso variabile, una rata un po' più sostanziosa.

      Detto questo, meglio avere uno stipendio un po' più basso che la disoccupazione al 12-15%.

      P.S.
      Mi dia anche del tu, sennò mi fa sentire anziano!

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    4. Errata corrige:
      il link che comprende (oltre a Irlanda e Islanda anche la Lettonia era questo http://krugman.blogs.nytimes.com/2011/12/24/exchange-rates-and-wages/)

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    5. Lo stipendio sarà "più basso" certo non del 20%, a meno che non acquisti solo beni esteri, e non è nemmeno detto che l'intera entità della svalutazione si traduca sul prezzo dei beni importati, semplicemente perché il produttore straniero potrebbe essere interessato a mantenere la quota di mercato. Circa la rata del mutuo, non è affatto detto che il tasso cresca. Perché mai l'Euribor dovrebbe crescere? Gli analisti si aspettano aumenti dei tassi di interesse in alcuni paesi, diminuzioni in altri, laddove si esca dall'euro, ed è veramente difficile fare previsioni su quello che potrebbe accadere.

      L'unica cosa certa è che se sei disoccupato è veramente difficile pagare la rata del mutuo e soprattutto quella dell'IMU, che stiamo pagando per sostenere i creditori esteri della Spagna. Questo è il problema. Il resto è un meccanismo di aggiustamento fisiologico che è sempre esistito, anche sotto il gold standard.

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    6. In effetti non ci avevo pensato. Se la svalutazione non porterà ad un aumento dell'inflazione (visto l'alto tasso di disoccupazione e visto che l'inflazione importata, come ha già scritto qui e altrove, di solito è pari a un decimo circa dell'entità della svalutazione, che dovrebbe essere del 20%) nemmeno le aspettative sull'inflazione (e quindi l'euribor) dovrebbero aumentare.

      Se posso approfittare dell'occasione vorrei porre due brevi domande.

      1) Cosa prevedono gli studi sull'Euribor per l'Italia?
      2) Cosa ne pensa della proposta di Bruno Amoroso (ma mi sembra che l'abbia proposta sul Sole qualche mese fa anche Zingales) circa un euro nord ed un euro sud? La presenza della Francia nell'euro sud non porterebbe ad un tasso di cambio nominale stabilmente sopravvalutato per l'Italia?

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    7. Riguardo la 2 la risposta era dentro di te, l'hai suggerita ed è giusta: sul blog si è detto più volte che un euro a "due velocità" favorirebbe l'economia del più forte (se non ci fosse la Francia, saremmo noi), riproponendo una variante di quello che è successo con l'euro unico.

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    8. Scusi ma non le viene in mente che a giocare coi tassi si finisce sempre col giocare coi popoli? In un euro del sud lei ci vedrebbe solo Italia e Francia? Gli altri paesi del Mediterraneo (che a guardare la cartina mi sembrano a sud quanto o più dell'Italia), che fanno? Si attaccano all'Africa e impongono una loro moneta alla Tunisia e all'Egitto? Poi dove ci si ferma? In Etiopia o Namibia? Ma no, scendiamo fino al Sud Africa e via a finte AVO. Chissà che i pinguini in Antartide ad un certo punto non dicano stop.
      Ora capisco che a lei prema di migliorare la situazione italiana, e la cosa è condivisibile, ma bisogna proprio farlo sulle spalle degli altri?

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    9. Una coppia di argomenti illogici sostenuti contemporaneamente dagli euristi sono che:
      1)Avremo un'alta inflazione
      2) non ce la faremo più a pagare la rata del mutuo

      allora ammesso e non concesso che l'inflazione sia legata alla svalutazione della moneta, in caso di alta inflazione i tassi reali scendono, quindi la rata scende in termini reali. a meno di politiche suicide della banca centrale, del governo e delle parti sociali.

      non riesco a capire come l'inflazione spaventi i debitori.

      sbaglio prof?

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    10. Io ho la convinzione (ovviamente non basata su nessun dato economico) che una volta usciti dall'euro i prezzi addirittura caleranno. Altro che inflazione.

      Questo perche' il governo che si trovera' a gestire l'uscita dall'euro avra' l'unica ed irripetibile occasione di poter abbassare drasticamente le tasse.

      Siccome i nostri governanti sono piuttosto furbi, stai sicuro che non si lasceranno scappare una occasione del genere per poi sbandierare ai quattro venti che la loro ricetta miracolosa ha consentito all'Italia di ridurre la disoccupazione, aumentare gli export, +3% di PIL all'anno e nonostante tutto questo, una drastica diminuzione del carico fiscale.

      Vediamo se ci azzecco.

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    11. Se mi permettete l'intromissione, provo a contribuire.

      A proposito di vincoli di cambio vs cambio flessibile.

      Io ho un negozio e vendo cose che vende anche un mio amico che però è più competente di me e che vende anche una mia amica che è più bella di me, diciamo che si presenta meglio.
      Se la regola fosse che i prezzi della stessa merce devono essere gli stessi, io non avrei speranza.
      Devo necessariamente fare prezzi più aggressivi e accontentarmi di marginare di meno. Pensandoci bene se sono più abile dei miei amici a trovare il prezzo giusto posso anche guadagnare di più.

      Il prezzo flessibile non significa che rischio di fare un prezzo troppo alto o troppo basso, significa che ho tutte le opportunità di fare quello giusto e che se non sono completamente incompetente e sufficientemente attento alle dinamiche della mia attività il prezzo quasi si forma da solo.

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    12. La proposta di divisione dell'euro in due non ha senso.

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    13. Il doppio euro in pratica porterebbe a due piccoli euro con gli stessi problemi attuali (salvo forse poter diventare noi la germania dei peones, ma non mi piacerebbe gran che visto che salvar noi per condannarne una marea d'altri non mi sembra una soluzione molto "umana".

      Per lo stipendio... Beh, amen, compreremo meno Apple ma più Mele, per il giubilo dei sudtirolesi !

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    14. Inoltre, prof. Bagnai, su un libro che lessi qualche anno fa (P. De Grauwe, Economia dell'unione monetaria) si diceva quanto segue:
      "i paesi che sperimentano tassi di crescita della produttività più elevati avranno anche maggiore inflazione rispetto ai paesi a produttività inferiore. Così, se la fonte dei differenziali di inflazione scaturisce dai differenziali di produttività, non c'è di che preoccuparsi. Anzi, la maggiore inflazione che si crea nei paesi ad elevata produttività si configura quale meccanismo di riequilibrio. Si tratta dell'effetto Balassa-Samuelson discusso nel capitolo 2." (p. 201)

      "E' perchè la produttività cresce più velocemente in Itlanda che non in Francia che i salari devono crescere più velocemente nel primo paese che non nel secondo: solo così la posizione competitiva dei due paesi nel settore tradable (beni commerciabili) può rimanere invariata." (p. 56)

      Però poi ad un certo punto ammette che "in alcuni casi i differenziali regionali di inflazione dipendono da sviluppi asimmetrici della domanda aggregata. Pare essere il caso dei Paesi Bassi." (p. 57)

      Infine conclude con questa chicca:
      "L'assenza di una relazione tra crescita economica e deprezzamento reale è stata interpretata in modo formalmente elegante da Paul Krugman. I paesi a crescita rapida sono quelli in grado di sviluppare nuovi prodotti, oppure vecchi prodotti con nuove caratteristiche qualitative. Il risultato di questo processo di crescita è che le elasticità delle esportazioni rispetto al reddito dei paesi a crescita rapida sono tipicamente più alte rispetto a quelle dei paesi a crescita lenta. Ancora più importante è che queste elasticità rispetto al reddito dei beni esportati saranno tipicamente più alte delle elasticità rispetto al reddito delle loro importazioni. Di conseguenza, questi paesi possono crescere più velocemente senza incorrere in problemi di bilancia commerciale e quindi possono aumentare rapidamente le loro esportazioni senza dovere ricorrere a deprezzamenti reali." (p. 43)

      Ora va bene che questa versione del libro è del 2003, periodo nel quale ancora non si erano verificati tutti gli squilibri nelle partite correnti. Però sia Samuelson che De Grauwe che Krugman mettevano come condizione che "i salari crescono nei vari paesi in rapporto con la produttività" per cui "porteranno a tassi d'inflazione diversi". Ma dal 2003 la Germania con le riforme del lavoro ha un po' rotto questo schema con la deflazione salariale.

      Possibile che questi 3 economisti abbiano sottovalutato una situazione del genere?

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  7. si nota parecchio la nostra confusine mentale?

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  8. siamo da sempre affetti da un individualismo sfrenato di tipo familista, che in certi casi è una forza, ma quando la situazione richiede un'azione coordinata mostra i suoi limiti eccetto che nelle emergenze. Questo individualismo nella classe politica si traduce nel motto "Con Franza o con Spagna, purché se magna", ne' Bersy?

    Credo che sia comunque un effetto dato dalla plurisecolare frammentazione politica legata alle varie dominazioni subite nella storia, che hanno impresso nella memoria collettiva l'idea che lo Stato è un qualcosa di estraneo e dal quale al più si possono solo mendicare prebende e favori personali.

    Abbiamo bisogno in sostanza dell'imperatore, meglio se straniero, per poter continuare a farci comodamente i ca..i nostri.

    Ci siamo creduti grandi, troppo grandi, quando eravamo piccoli (mi riferisco al ventennio fascista) e adesso che siamo ancora, nonostante tutto, la terza economia dell'europa, ovvero la terza economia della prima economia mondiale, ci crediamo piccoli perchè ci fanno credere piccoli, e lo fanno perchè ci temono.

    P.S.: avete notato come nel mainstream nostrano noi siamo tra i PIGS, ma poi se uno va a leggere le analisi di altri quotidiani esteri, americani, inglesi ma anche tedeschi, non veniamo automaticamente annoverati tra questi.

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    1. Per quello che ho trovato io, nei PIGS ci rientriamo; anzi, per essere corretti, nei PIIGS.
      In più, rientriamo anche nei GIPSI (semplicemente un anagramma).
      Quindi non solo maiali, ma pure nomadi; zingari, insomma, e può essere ritenuto un po' offensivo (dipende da noi).

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    2. Piano piano il club si sta allargando e nuovi amici si stanno unendo. Anche Francia e Cipro stanno iniziando a fremere dalla voglia di farsi massacrare.

      Presto sara' piu' semplice fare l'elenco di tutti gli altri.

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  9. e che la nostra classe dirigente attuale sia nata serva?

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  10. Da Repubblica di oggi 18 gennaio 2013 ho estratto questa dichiarazione Di Bersani ai giornalisti:

    "In tutto il mondo si vota e in nessun posto al mondo si sa il risultato prima (!), si andrà a votare e ci sarà un governo stabile (!). Spostamenti di capitali? Tutte le scuse son buone, bisogna pagare le tasse nel proprio paese, la povertà è stanziale, la ricchezza è mobile: questo è un guaio e si deve trovare una soluzione".

    La 'perla di saggezza' bersanina che la poverta' e' stanziale mi atterrisce: temo che gli possa venire in mente di deportare gli Italiani poveri in qualche angolo di deserto inospitale (lontano dagli ochhi, lontano dal cuore).

    L'altra ovvieta' Bersanina, quella sulla ricchezza mobile (che, come nella celebre aria operistica deve essere...qual piuma al vento, muta d'accento e di pensier)mi intriga.

    Vuoi vedere che piano piano, anche nel cervello apparentemente dissociato dei piddini, si comincia a fare strada l'ipotesi arditissima che un qualche controllo sui movimenti di capitale (la ricchezza mobile) va ripristinato?

    Probabilmente in altri due-tremila anni di intense meditazioni potranno pure arrivare a concepire l'ipotesi di ammettere che il divorzio della Banca d'Italia dal Tesoro, l'ingresso nello SME prima e nell'Euro dopo, sono state tutte colpevoli cazzate....

    Quel giorno dichiareranno solennemente, all'apertura di un qualche importantissimo congresso del piffero (ovviamente non quel piffero citato da B per sfottere Monti), che 'la spinta propulsiva dei trattati EC si e' definitivamente conclusa' e forse finalmente chiederanno il ripristino dello status quo ante descritto cosi' bene nella triste storia di centro e di periferia....




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  11. Senza scendere troppo nella soluzione tecnica degli Stati Uniti d'Europa, perché non sarei in grado nemmeno di farla, ma a buonsenso che razza di USE facciamo senza un'unica lingua?
    Il solo fatto della diversità linguistica ci pone davanti ad una serie di limitazioni pratiche che andrebbero risolte PRIMA di costituire l'unione monetaria.

    Addirittura Alesina, trae conclusioni simili in "The size of nations". Com'è che sti geni euristi non c'arrivano?

    Perché inutile ragionare quando fai braccio di ferro. Cioé, almeno in Italia, vi è una forte volontà di realizzare un sogno che NON E' l'integrazione europea, dato che l'euro ci rema assolutamente contro, ma di realizzare il grande sogno figlio del peggior residuo bellico post-guerra fredda: l'alternativa alla potenza americana.

    Basta leggersi ciò che scrive la Spinelli o obiezioni del tipo "ormai non si può tornare indietro", ma chi l'ha detto? Basta prof... concludo perché c'è chi non tollera l'ignoranza, io non tollero la stupidità.

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  12. Oggi ci sono i grandi e ci sono i piccoli, ma i grandi sono destinati ad aumentare e sai perchè?perchè cominceranno ad avere il mal di pancia.
    Attilio

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  13. Siamo semplicemente una medio grande colonia eurista senza più sovranità e rappresentanza.

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  14. Tristezza...
    Il fiero alleato, di fronte ad una missione suicida reagiva con un bel "gesto dell'ombrello" (episodio dell'aereo col giapponese).
    Grande sfoggio di creatività italica, e un po' di luogo comune dell'autore, il fiero alleaten s'inventava una malattia al braccio.

    Ora andiamo felici, gioiosi e non meno fieri (ma de ché...) fra le braccia del carnefice.
    Forse l'analfabeta capiva meglio l'immediato e il concreto; oggi la scolarizzazione di massa ci ha reso solo buoni telespettatori (scusate, solo un po' di scoramento...).

    A presto,

    Fr.

    PS: bravo Manasse, ma ha perso l'uso della lingua italiana o solo la facoltà di parlare con i connazionali?!?

    PS_II: ma se in Germania, come alcuni ottimisti chiedono (anzi, consigliano, inutilmente), si darà un aumento retributivo del 5%, considerando che il costo del lavoro non è l'unica componente, quanto aumenterà il costo del prodotto? Sicuramente meno o sbaglio? Quindi in termini competitivi non sarà poi così favorevole per i nostri prodotti. O meglio, prima di recuperare quanto perso fino ad ora non basterà una politica espansiva (quanto?) della Ger, come altri politici vanno dicendo in giro?!!?? Ovviamente guai a parlare di sovranità e di subalternità ad un altro stato.
    (Della serie "Quelli che la Resistenza è un componente di un impianto elettrico...")
    Mah...

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  15. magari conoscete già l'articolo, ma parlando di gabbie salariali, ecco come, all'estero, la Fassina dismette l'abito mimetico (di tipo mertensiano) e svela la sua reale natura.

    Secondo lui non si deve procedere con i tagli salariali (e fin qui da uno che va a dire che l'austerity non funziona e che va parlare con i lavoratori ce lo possiamo aspettare, e intanto la preda si avvicina) però occorre congelarli (ecco il morso, la preda soccombe)!! (altro esempio di controintuitivo, non li taglio, ma li faccio rimanere fermi, cioè li taglia l'inflazione).

    Ma in quest'altro articolo qui, che ho scovato andando sul blog del nostro, che ho scoperto una chicca che potrebbe interessare Quarantotto: in Italia si può già licenziare facilmente, però occorre rendere la cosa più rapida e per farlo promettono una riforma della giustizia!

    Data l'ammirazione di Prodi per i metodi cinesi, forse un colpo alla nuca del licenziato può rendere l'Italia ancora più credibile!

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    1. Si G.B, "potrebbe interessare" e infatti ti ho servito di barba e capelli.
      A quanto pare si sono ispirati a Prodi\Cina. Ma in modo diverso da quello che ipotizzi. I disoccupati servono vivi (per far funzionare la curva di Philips). Il colpo alla nuca (e proiettile a carico della famiglia) pare vogliano riservarlo ai giudici (se arrivi alla fine del post...vivo).

      Un saluto a Alberto che tanto si sollazza nella terra del gourmandise

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    2. Magari. Sto lottando coi bagagli. Domani vado a ibernarmi. Ben tornato.

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  16. chiedo scusa per il commento a puntate, ma mi sono accorto solo dopo che nella versione dello stesso articolo postata sul blog di Fassina (la versione in PDF) manca (per puro caso, ovviamente......) l'ultimo paragrafo, quello sul taglio (pardòn, congelamento) dei salari.

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  17. Mi permetto di sottolineare altre perle che evidenziano la consistenza logica della Krossa Koalizionen Eurocentrika.
    1) Il terzo passo è spezzare la spirale perversa tra bassa produttività e compressione dei salari e dei diritti... La perla si legge a pagina 8 della carta di intenti del PD. Qualcuno (e non sono pochi)non ha ancora capito (o non vuole capire) che il vantaggio competitivo dei tedeschi passa attraverso una "svalutazione interna" che tocca salari e diritti (leggasi riforma Hartz)

    2) A pagina 7 invece di legge: "ma noi siamo l’Europa, nel senso che da lì viene la sola possibilità di affrancare l’Italia dai guasti del collasso liberista". Sbaglio o qualcuno non ha ancora capito che l'unione europea si basa su principi liberisti? Principi che però risparmiano i tassi di cambio tra le valute nazionali, che non sono più soggetti alla legge della domanda e dell'offerta.

    Piccola divagazione che esula dalla campagna elettorale: la Krossa Koalizionen Eurocentrika ovviamente propugna la necessità dell'euro e (molto meno ovviamente) si scaglia contro Marchionne che decide di andare a produrre in Serbia.
    Sono certo che mettendo insieme tutte le incoerenze dei sostenitori dell'Europa "senza se e senza" si arriverebbe a scrivere un libro molto più corposo de "Il tramonto dell'euro". Basterebbe avere pazienza e tempo.

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  18. ma Albè...non l'hai ancora capito!? Grandi con i piccoli e piccoli con i grandi!

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  19. Questo post fa proprio al caso mio, lo farò girare un bel po'. Spesso capita che amici Veneti siano totalmente contrari alla logica eurista, ma sono favorevoli al ritorno alla lira con logiche euriste interne al paese.

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  20. Credo che più che grandi o piccoli in giro ci sono troppi stronzi !
    Se poi Angelina perde le elezioni vanno in crisi mistica perché, non sapendo chi minacciare, aspetteranno un paio di anni per vedere se il futuro cancelliere tedesco sarà buono o cattivo.
    Gli appartenenti al PUDEDPE (PARTITO UNICO DELL'EURO E DEL PIÙ EUROPA) vanno dal patetico al ridicolo, arrivandoci dalla strada sbagliata, che questa volta li porta.... nel posto sbagliato!
    Hanno proprio creato una bella AVEO (AREA VALUTARIA EURO OSTILE), ovviamente ostile al popolo.

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    1. Why not P.U.B.E.: Partito Unico Benpensanti Euroforici.
      Che poi benpensante ha lo stesso bigotto potere delle parole "moderati" e "progressisti".

      Tanto per ricordare tutti bei ragionamenti del P.U.B.E.

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  21. Gran bel post, Prof. Se posso permettermi, vorrei fare qualche piccola aggiunta, sparata dai vari luogocomunisti televisivi. Se usciamo dall'euro, pagheremo la benzina 10000 lire a litro (e mai nessuno che gli obietti: puoi esibirmi i calcoli che hai fatto per giungere a questo risultato?). Se usciamo dall'euro faremo la spesa con la carriola di monetine (quindi spariranno le carte di credito?). La Grecia non vuole uscire dall'euro (strano, non mi risulta che i cittadini greci siano stati interpellati o che ci sia stato un referendum). Quest'euro somiglia sempre più alla caverna di Platone: gli italiani sono incatenati davanti alla tv che proietta ombre mostruose di quello che c'è fuori dalla caverna; il luogo di prigionia è doloroso ma appare sicuro, perché non si conosce ciò che c'é fuori; fuori dalla caverna non ci sono mostri ma c'é la bellezza del creato. L'uomo libero, resosi conto della situazione, vorrebbe tornare nella caverna e liberare i suoi compagni, essendo felice del cambiamento e provando per loro un senso di pietà: il problema, però, sarebbe proprio quello di convincere gli altri prigionieri ad essere liberati. Infatti, dovendo riabituare gli occhi all'ombra, dovrebbe passare del tempo prima che il prigioniero liberato possa vedere distintamente anche nel fondo della caverna; durante questo periodo, molto probabilmente egli sarebbe oggetto di riso da parte dei prigionieri, in quanto sarebbe tornato dall'ascesa con "gli occhi rovinati". Inoltre, questa sua temporanea inabilità influirebbe negativamente sulla sua opera di convincimento e, anzi, potrebbe spingere gli altri prigionieri ad ucciderlo, se tentasse di liberarli e portarli verso la luce, in quanto, a loro dire, non varrebbe la pena di subire il dolore dell'accecamento e la fatica della salita per andare ad ammirare le cose da lui descritte.

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    1. Sì, di queste cose mi sono occupato, ci siamo occupati, qui e sul fatto quotidiano. Distinguerei però i luoghi comuni "semplici" dalle asserzioni contraddittorie come quelle riportate specificamente in questo post. La confutazione del luogo comune porta all'aneddoto, al racconto. Qui quello che manca è proprio l'applicazione del terzo escluso. Ora, diciamo che se uno ancora crede all'euro è mentalmente svantaggiato e non si può pretendere logica. Ma in dibattiti più o meno pubblici evidenziare le contraddizioni dell'interlocutore può essere un momento se non decisivo, per lo meno di grande soddisfazione (come quando a TeleNova ho spiegato a Seminario che se tornavamo "indietro" non saremmo andati verso l'ignoto ma verso il noto...).

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  22. Ci vorrebbe la reductio ad Clintonum...

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  23. Ragazzi questa è una chicca:

    BEPPE GRILLO 18 GENNAIO 2013 - IL GIORNO IN CUI LA GERMANIA USCÌ DALL'EURO

    http://www.beppegrillo.it/2013/01/il_giorno_in_cu.html

    forse Beppe sta iniziando a mettersi sulla retta via...

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    1. Non si capisce se: vuole spaventare noi, o i tedeschi? Che voglia andare lui col ditino dal Fuhrer? Poi, il ditino il Fuhrer sai dove glielo mette?

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    2. Leggi i commenti e vedrai che nessuno ha capito un accidente... non ci vuole molto a trovare il primo idiota che parla di "nazionalismo" e "badoglio".

      Escono dalle fottute pareti! (cit.)

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    3. Spesso commento sul sito di Grillo,
      ma in questo caso mi astengo.

      Non mi sembra il caso di perdere tempo,
      anche avendone molto a disposizione.

      Se uno non si è minimamente impegnato
      a cercare di capirci qualcosa da solo,
      e impermeabile a qualsiasi tentativo di cambiamento
      di mentalità.

      Per conto mio è vero il vecchio detto:
      "AIUTATI CHE DIO TI AIUTA".
      Di solito i detti non li ritengo attendibili,
      cazzo,ma questo !!

      Ho letto i primi commenti e dopo i primi conati
      sono ito via !!

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    4. Quella è la pistola fumante che non ci è ma ci fa, altro che mettersi sulla retta via!

      Nei comizi... pardon, negli accreditamenti dei candidati (ho seguito una diretta in streaming di recente) afferma pressapoco che «qui non c'è più lo Stato, abbiamo bisogno dello Stato, ma che sia trasparente, controllato dai cittadini».

      Però aggiunge anche «siamo falliti l'anno scorso», proponendo il debito pubblico come origine della crisi, un suo cavallo di battaglia (sappiamo che è falso). Già desta forti sospetti, però si può avere il dubbio che sia solo ignoranza.

      Ma quando mostra di seguire (lui o chi per lui) certi dibattiti pubblicando quell'articolo dello Spiegel tradotto da Voci dalla Germania allora si fa molta fatica a pensare si tratti solo di ignoranza.

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    5. magari li legge ma non ci capisce una fava....

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  24. Ho detto FORSE eh, non vi arrabbiate!!! :D

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  25. Dipende....siamo troppo piccoli se pretendiamo di competere da soli ( la Ciiiiina! ) e siamo troppo grandi per pensare di paragonarci a Danimarca, Croazia o Islanda ( eh ma loro sono quattro gatti...) insomma la misura giusta per noi non si trova mai

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  26. L’eurista segue un approccio euristico, non logico:

    Euristico
    agg. [der. del gr. εὑρίσκω «trovare, scoprire»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio scient., detto di ipotesi che viene assunta precipuamente come idea direttrice nella ricerca dei fatti, e del metodo stesso di ricerca così condotta: mezzo e., in senso lato, mezzo di ricerca. In partic., in matematica, procedimento e., qualsiasi procedimento non rigoroso (a carattere approssimativo, intuitivo, analogico, ecc.) che consente di prevedere o rendere plausibile un risultato, il quale in un secondo tempo dovrà essere controllato e convalidato per via rigorosa.

    L’eurista ha una sola “idea direttrice nella ricerca dei fatti” (PIU’ EUROPA) e ovviamente non si preoccupa del controllo e della convalida per via rigorosa, perché tanto nel lungo periodo saremo tutti morti, e l’eurista è ANCHE keynesiano (pensa lui)…..

    La logica meglio lasciarla perdere, se non ha ancora capito come funziona con Angela figuriamoci con Barbara….

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  27. Come per l'euro, affrontano la coerenza argomentativa gettando il cuore oltre l'ostacolo. E pazienza se in questo modo, inevitabilmente, il cervello va perduto.

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  28. Saremmo grandi se la smettessimo di credere che tutti gli altri popoli sono più civili e più efficienti di noi. Però leggendo la storia degli ultimi due-tremila anni sembrerebbe il contrario ....

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  29. Commento lievemente off topic: ultimamente a Porta a Porta ho notato che Vespa indugia sempre più sul tema "euro e affini", l'altra sera per esempio ha criticato la rigidità del fiscal compact, mentre a Monti qualche sera fa è stato esplicitamente chiesto: 1)se l'Italia avesse potuto affrontato meglio la crisi con la propria valuta 2) come mai in Italia (e quindi in UE) non possiamo realizzare un programma di investimenti pubblici come quello giapponese (che prevede anche un politica monetaria della BoJ decisamente interventista). Nell'occasione Monti ha risposto in maniera decisamente poco convincente credo anche agli occhi di coloro che non conoscono bene l'argomento.
    Preciso che non ho mai apprezzato Vespa ma tutto ciò mi fa credere che forse qualche dubbio comincia a serpeggiare in giro e certi argomenti vengono ormai del tutto oscurati solo nelle trasmissioni più smaccatamente euriste (vedi Ballarò).

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    1. Ma la cosa che mi fa più riflettere è che questi sprazzi di buonsenso arrivvino da un giornalista da sempre filogovernativo (considerato un gran lecchino), mentre i vari Floris e Santoro (che io stesso fino a qualche tempo fa consideravo giornalisti dalla schiena dritta) risultano i più "impermeabili" alla verità, basti pensare a quanto detto da Santoro a Berlusconi: "il problema è il debito pubblico"! oppure la chicca del latte a 5000 lire sparato da Floris qualche tempo fa!

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    2. vedo che si sta formando velocemente un nuovo movimento di imenotteri...

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    3. Credo che Vespa non ci sia arrivato per ragionamento suo, ma per l'illuminazione ricevuta dal suo capo.

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  30. Ma questo ha dei problemi seri !!

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/15/crisi-banca-ditalia-lausterity-uccide-leconomia-falso-mito/470877/

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    1. Non ha problemi seri, sta semplicemente svolgendo il compito per cui è pagato...DISINFORMARE !

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    2. Sono le truppe d'appoggio al governo del tandem Monti Bersani. Oggi su QN Polillo dichiara che se non ci sara' un governo Monti Bersani la nazione rischia di nuovo il baratro, la fuga dai titoli pubblici etc etc etc, e che in ogni caso servirà un'altra manovra da 14 miliardi come dice Tremonti, e cita il recente documento della BCE. Curiosamente ieri sul sole Lops commentava l'uscita della BCE sulla supposta recente fuga dai titoli italiani con una sorta di "Ma de che??? Qua nun s'e' visto gnente..."

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    3. @Lettore occasionale e tutti.

      Dal FQ di sabato 19, p.5, di Marco Palombi, il titolo e alcuni passi:

      "Bankitalia boccia Monti: "Nel 2013 grave recessione". Il nuovo governo dovrà gestire un Pil molto più in calo del previsto. Visco: in gran parte colpa del rigore dei tecnici."

      -Non dovrebbe essere nemmeno una notizia, visto che le previsioni del governo Monti si sono sempre rivelate sbagliate"..

      -"Il prodotto interno lordo, dice il bollettino di Palazzo Koch, nel 2013 scenderà dell'1 per cento (in linea con quanto sostengono Ocse e Confindustria), ben 8 decimi in più del -O,2 previsto da Palazzo Chigi, una differenza di dieci miliardi di euro.";

      -"..significa che anche tutte le altre previsioni di Monti e Grilli su deficit e simili sono sbagliate per almeno 0,4 punti (ma probabilmente l'effetto, visto il crollo delle entrate in corso, sarà più rilevante)";

      -"Più in generale, si legge,"..."pesano i maggiori costi di finanziamento del settore PRIVATO [maiuscole mie] dovuti all'aumento dello spread sui titoli di Stato, la stretta creditizia, l'aumento dell'incertezza e il contestuale calo di fiducia che contribuiscono a diminuire ancora di più i consumi interni. Ovviamente, contrappasso di non poco conto per il salvatore Monti, anche il rapporto tra debito e Pil dovrebbe continuare a crescere"..;

      -"La cosa è tutta qui: se non si produce ricchezza non c'è modo di pagare spese né rimborsare debiti, l'aumento delle esportazioni - specialmente se avviene TAGLIANDO I SALARI [maiusc sempre mie] , come ora, e dunque UCCIDENDO [c.s.] la domanda interna, non basta. In queste condizioni, tassare e/o tagliare la SPESA PUBBLICA (soprattutto tagliare, dice il Fondo monetario internazionale), ha l'unico effetto di deprimere l'economia e mandare a catafascio i conti PUBBLICI."

      -"Solo che una nuova manovra non si può fare", aveva spiegato lo stesso Visco. Motivo: nuova manovra, nuova recessione, nuovo peggioramente dei conti. Ma non solo non si può fare, ormai per la politica la crisi è alle spalle"...;

      -"I tre principali candidati -compreso il Bersani di "io non racconto favole"- ormai promettono riduzioni di tasse a tutto andare: dall'Irpef all'Irap a quelle sulla casa. Col prodotto che continua a scendere, però, e tenuto conto che nessuno di loro mette in discussione gli obiettivi di bilancio firmati in Europa, più che una balla elettorale è (tentata) circonvenzione d'incapace."

      Cerchibottismo del FQ rispetto ad altri articoli o libertà di opinione? Sta di FATTO che così è scritto.

      I contenuti e le loro cause vicine e lontane ci sono stati da tempo spiegati in questo blog e sono nel libro. Il giornalista del FQ, invece, dovrebbe spingersi ancora un po' più in là.


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  31. Siamo grandi. Lo siamo stati e quindi possiamo esserlo nuovamente. Ma lei stesso professore, ieri, dicendo "lo so", ha detto "lo so":

    http://goofynomics.blogspot.it/2012/07/14-juillet-leurope-et-les-zones-humides.html

    Attualmente l'Italia è ben divisa, penso che il piccolo imprenditore informato voglia uscire dall'Euro. Pertanto questo si accumula più al centro-Nord. Ad esempio a Roma, penso di essere il solo tra i miei amici, ad essere amante dell'Europa, ma non dell'Eurozona. La frase "sarebbe una catastrofe", la sto sentendo più della voce dei politici, in questo periodo; e un mio carissimo amico all'ultima cena (non quella del Signore, ma quella di Testaccio) di sabato scorso, mi ha detto "Zitto! I risparmi della gente non si toccano". Il tutto con le orbite di fuori. E pensare che io, oltre a non essere un esperto in materia, non sono nemmeno un "nonpaghiamoildebito".
    Ho amici che sognano cene biologiche, vini cileni truciolati (con il calice più costoso del vino stesso) e pizza con farina estrapolata dagli IDE. Ecco, da poco ho compreso cosa vuol dire essere Piddino.
    Personalmente non sogno cose simili, ho solo un po' di invidia nei suoi confronti Professore. Eh sì, perché ha sognato una svalutazione competitiva, prima al mercato di Val Melaina, poi a quello di Trionfale (Il Tramonto dell'Euro). Ho fatto più o meno lo stesso sogno, e ora lo auguro a tutti i Piddini di Italia. Sarebbe il peggiore augurio, perché per loro sarebbe un incubo.

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  32. Permettetemi di tenervi una piccola lezioncina di etimologia spicciola, ordinaria, elementare, banalotta,
    (ma indicativa) della lingua italiana (E DI CONSEGUENZA DELLA STORIA DEL COSTUME, DELLA DIGNITA’, DELLA CULTURA DI UN POPOLO), rievocando i saluti italiani più consueti:

    CIAO = La parola ciao è una forma di saluto amichevole ed informale della lingua italiana, usata sia nell'incontrarsi, che nell'accomiatarsi (in quest'ultimo caso, talvolta, si usa raddoppiato, ovvero "ciao ciao").
    Trae la sua origine dalla parola della lingua veneta e più specificatamente veneziana "SCIAVO" che ha il significato di "SCHIAVO", derivando dal neolatino "SCLAVUS", che indica persone di etnia slava frequentemente usate proprio come schiavi nell'intero mondo mediterraneo, venduti spesso dalle stesse famiglie ai mercanti veneziani o arabi. Venivano "importati" nella Spagna musulmana, Egitto, Asia minore e in occidente (in quest'ultimo caso solo quelli non cattolici) passando per Venezia.
    Salutare con un ciao corrisponderebbe quindi a "SERVO VOSTRO", formula di saluto oramai desueta (cfr. l'analogo saluto "SERVUS", diffuso in Austria e Baviera). Questo saluto era usato senza distinzione di classe sociale.
    Il termine originale s'ciào esiste ancora nel Veneto, usato come esclamazione o per esprimere rassegnazione, e nel dialetto lombardo e ticinese, per esprimere sollievo per uno scampato guaio, oppure per intendere "SONO TUO SCHIAVO", modo grossolano per dire di essere a disposizione verso l'interlocutore. (www.wikipedia.it)

    BACIAMO LE MANI = Modo di dire tipico del Sud d'Italia, e in particolare della Sicilia. Risale all'epoca in cui, in segno di RISPETTO e SOTTOMISSIONE, si baciava effettivamente la mano di una signora o di chi fosse considerato dalla comunità un personaggio potente, sia economicamente che politicamente. Col tempo si è smesso di baciare realmente la mano, ma la frase è entrata nell'uso comune, come segno di riverenza e rispetto. Può anche assumere un significato ironico, per parodiare il comportamento un po' troppo altezzoso di qualcuno.

    Di conseguenza alla domanda: noi italiani siamo grandi o piccoli?
    Io risponderei che la nostra lingua ci dice che siamo abituati ad essere SCHIAVI da secoli, ed ora, dopo una brevissima parentesi storica (che non ricordo bene quanto sia durata), torniamo ad esserlo.

    La prossima volta vi porterò esempi tratti dalla letteratura.

    CIAO, CIAO, CIAO !!!

    (che però resta il saluto più attraente del mondo, perché rievoca il suono di un bacio)

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    1. sul saluto "baciamo le mani" ci viene in aiuto il Manzoni ne "I promessi sposi". E' un saluto spagnolo, e significa appunto dare la mano, cioè promettere aiuto e disponibilità (attendo strali....)

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    2. Scusa, ma l'hai detto tu stesso/a che la forma equivalente SERVUS si usa in Baviera e Austria, e allora perché non ci dici che anche quelli là hanno un animo piccolo piccolo?
      Che poi quando si è diffuso il "ciao" a Venezia, la Serenissima era la padrona del Mediterraneo e (dice qualche complottista) la dominatrice del mondo.
      L'unica conclusione che trarrei è che gli italiani hanno un retaggio di gentilezza, al pari di altre popolazioni, e forse se oggi la cosa non si vede più sarebbe il caso di riprenderla.
      Aspettiamo comunque gli esempi letterari per meglio giudicare.

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  33. juncker ha parlato di salario minimo garantito.
    sarà forse questa l'ultima spallata ai CCNL per la riduzione salariale?
    ....chiaramente i piddini lo hanno subito confuso con il reddito di cittadinanza

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  34. non sono esperto in economia ma non riesco a capire come si possa unire, unione europea, se a livello lavorativo si parla sempre di competizione e non di condivisione.ogni giorno nelle citta si fanno le manifestazione per la propia patria o bandiera nazionale ad esclusione delle altre nazione, eppoi chiedono piu europa...meglio tornare alla lira se non riusciamo a condivere la stessa casa chiamato mondo...w il populismo

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  35. Stasera sono indeciso se andare a vedere Django Unchained di Tarantino o guardarmi l'Ultima Parola che ospita la Trinità BarnardBoldrinFerrero.
    Ma visto che mi piacciono gli splatter credo mi guarderò l'Ultima Parola.

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  36. Come punti del manuale dell'agit-prop anti-euro, direi che gli argomenti sono perfetti (posto che l'agit-prop sappia usarli in modo decente) e sono sicuramente coerenti con tutta l'argomentazione sviluppata da Bagnai nel blog, nelle interviste e nel libro.
    Mi chiedo però cosa c'entri la campagna elettorale se, come inequivocabilmente risulta dalla posizione di Bagnai espressa in molteplici occasioni, non esiste alcuna ipotesi di promuovere serie alternative sull'euro e l'Europa appoggiando col voto alcuna delle formazioni elettorali in gioco, neppure l'ambigua armata Brancaleone di Grillo che anzi viene considerata controproducente per la sua insistenza su statobruttoecattivo e altri motivi di ordine politico e morale diffusamente sottolineati più volte.
    Quanto a campagna elettorale direi che, come minimo, è rimandata... a tempi migliori (o peggiori per chi ha ancora qualcosa da perdere). Per quel che riguarda Grillo, viste le alternative, io lo voterò comunque, salvo poi piangere che "Bagnai me lo aveva detto...".

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  37. Il soggetto affetto da Sindrome di Stoccolma durante l’abuso o la prigionia, prova un sentimento positivo, fino all’amore, nei confronti del proprio aguzzino.

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  38. Inutile ricordarlo a chi ha scritto i salvataggi che non ci salveranno ma magari può aiutarci nell'opera di proselitismo Confrontare Bolletino bankitalia di oggi con quello dell'anno scorso ove dicevasi

    In un secondo scenario si valuta la sensitività delle proiezioni a una normalizzazione delle condizioni dei mercati finanziari e del credito, connessa con il ripristino della fiducia degli investitori nella capacità dello Stato italiano di onorare il proprio debito e, allo stesso tempo, nella piena attuazione delle misure europee. Rispetto all’ipotesi
    tecnica di spread costanti sui titoli di Stato, si assume una riduzione dei costi di finanziamento del settore pubblico e privato: a partire dal primo trimestre del 2012 i rendimenti dei BTP a 10 anni vengono ipotizzati, a titolo esemplificativo, inferiori di 200 punti base rispetto a quelli attualmente incorporati nelle quotazioni dei mercati finanziari e nel primo scenario previsivo, riportandosi attorno ai livelli registrati in media nell’estate scorsa; rientrerebbero le difficoltà di provvista delle banche e si attenuerebbero le tensioni sull’offerta di credito, che si sono manifestate nella seconda parte del 2011media d’anno il PIL diminuirebbe dell’1,2 per
    cento nel 2012 e si espanderebbe dello 0,8 nel
    successivo (tav. 9). Rispetto allo scenario precedente, il PIL l’anno prossimo sarebbe più elevato
    di oltre un punto percentuale.

    Parce sepultum

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  39. "Suà" è da un po' di giorni che ha deciso di rivedere gli Stoici e Wittgeinstein* . Lei che fa? Mi nomina la loggggica e pure o malamente uno dei più odiati (perfino dagli iscritti alla facoltà di filosofia figuriamoci dagli economisti)filosofi contemporanei?
    Si becchi, allora, in cambio un regaluccio, questo meraviglioso esercizio di logica (non ho trovato purtroppo il link a quella, ben più spicciola, di Lorenzo che si cimenta in una dimostrazione per assurdo ):
    http://www.frasitalia.net/Frasi-Barzellette/index.php?pag=3&categoria=Totti

    logica

    *"quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere…la verità dei pensieri qui comunicati mi sembra intangibile e definitiva. Sono dunque dell'avviso d'aver definitivamente risolto nell'essenziale i problemi ".
    Detto così fa paura ...in realtà andrebbe capito e appofondito: por'omo.

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  40. QUESTA E' GROSSA SCACCIAVILLANI E' DIVENTATO KEYNESIANO


    "L’austerità in tempo di recessione e l’economia del voodoo"

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/18/lausterita-in-tempo-di-recessione-e-leconomia-del-voodoo/472883/

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    1. LA "RABIA d'OMAR"

      Ma hai ascoltato il proclama lisergico-populista del kapò (E)conomista?

      Esso, cioè lui, è al so(r)do dell'esercito dei "conquistadores" di Hernàn Cortes che, bruciate le "navi", sono "venuti per servire Dio e il Re e anche per diventare ricchi" raccontando a "queli dé cu(r)tura più bassa" che il L(')ORO desiderio per l'oro e solo per l'effetto terapeutico alle L(')ORO tasche.

      That's all, folks!

      Elimina
  41. Salario minimo garantito è anche nella versione riportata da "vocidall'estero", ma secondo l'ex piddino ichino, juncker si "riferiva evidentemente" al reddito minimo di cittadinanza. Da giuslavorista a "giusinterpretatore"?

    http://www.pietroichino.it/?p=25124

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  42. Se la Bce dovesse comportarsi come la Fed, non cambierebbe assolutamente niente : gli squilibri resterebbero in ogni caso insanabili, perchè essi nascono dalla libera circolazione di capitali, dalla rigidità del cambio e dai differenziali di inflazione...Se i Paesi del Nord decidessero di rendere federale il bilancio europeo non cambierebbe assolutamente niente : gli squilibri resterebbero insanabili e i Paesi deboli e in difficoltà sarebbero destinati a diventare la "Calabria" della Germania.... Praticare la svalutazione dei salari non risolverebbe assolutamente niente : a breve giro di posta i problemi strutturali si ripresenterebbero non essendone state cancellate le cause scatenanti, sempre quelle : libera circolazione di capitali, rigidità del cambio, differenziali di inflazione.

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  43. Io guardo poca tv, però ogni tanto la domenica casco su una puntata di linea verde.
    Mi sono ricordato di questa del 6 maggio 2012.
    Il simpatico Herman, che ha studiato in Italia, ha un caseificio in Baviera dove con latte bavarese, ma con tecnologia italiana, macchinari italiani, ricetta italiana, produce cagliata e mozzarelle che vende in... Italia (tra l'altro).

    E subito mi sovvien Romanazzo Prodolesi e il lattodotto di youtubiana memoria...

    Franco

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  44. E poi c'è (anche) chi... saltando dal Titanic che affonda, è finito sulla scialuppa della "società civile".

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  45. 19-01-2013 LA7 Omnibus.

    Sottosegretario Polillo:

    Le cose non stanno andando bene.
    Il pareggio di bilancio non è possibile ora.
    Dobbiamo cambiare l'approccio alla soluzione dei problemi dell'economia.
    La disoccupazione è un problema insostenibile.
    Ad aprile scadono i termini della cassa integrazione e se non interveniamo avremo alcuni milioni di disoccupati in più, che ora sono solamente occultati.
    Sarebbe utile convincere l'europa a ripensare molti dei vincoli imposti.

    Questo più o meno quello che ha detto nel primo intervento.

    Ma cavolo cavolone, tutto quello che ci hanno raccontato nel 2012 ?
    Cestinato in due minuti ?
    Calci nel culo a tutti questi falsi profeti!!!

    Sapelli:
    Ma chi se ne frega del debito pubblico !!!
    Dobbiamo rilanciare l'occupazione !!!
    Dobbiamo ridiscutere i trattati europei !!!
    Il Giappone si sta preparando ad una vera e propria guerra "Keynesiana" nei confronti della Cina per evitare la distruzione della propria economia a causa delle politiche di restrizione della spesa pubblica !!!

    Sapelli da sempre non ha una tendenza antieuropea ma sa bene cosa è l'euro, l'UE e l'EUROPA !!!
    Descrive la situazione con una chiarezza di visione molto apprezzabile.

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  46. Ieri sera, a "L'ultima parola", ora notturna, circa 12.30, PAOLO BARNARD ha fatto un'affermazione piuttosto discutibile (PER NON DIRE PARADOSSALE), ha detto che gli Stati Uniti sono un Paese ricco perché le sue importazioni superano le esportazioni.

    MA SE LO SO ANCH'IO, dopo aver letto "Il tramonto dell'euro", CHE SE IL VALORE DELE IMPORTAZIONI E' SUPERIORE AL VALORE DEI BENI E DEI SERVIZI ESPORTATI SIAMO IN PRESENZA DI UN DEFICIT COMMERCIALE, E DI UN SURPLUS NEL CASO CONTRARIO. !!!

    Il valore del saldo tra importazioni ed esportazioni è il saldo della bilancia commerciale.

    Era presente anche PAOLO FERRERO, che invece si è comportato bene (dopo le lezioni ricevute dar cavejere nero).

    Ma l'efficacia mediatica del messaggio è stata piuttosto grama, scarsa e insufficiente, per vari motivi:
    1) se è positivo il fatto che si cominci a parlare di uscire dall'euro
    2) il programma però è andato in onda troppo tardi, a un'ora notturna
    3) le verità economiche esposte sono state espresse da due persone mediaticamente poco credibili e affidabili: la prima (Paolo Barnard) dice molte verità, però immediatamente smentite dal tono polemico fanatico che lo contraddistingue; la seconda (Paolo Ferrero) è una persona seria, ma un bolscevico marxista compulsivo ossessivo, che pensa solo alla lotta di classe.

    Scriverò al Giangi Paragone, e gli dirò che se vuol fare informazione SERIA, dovrà invitare ESPERTI SERI DEL SETTORE MACROECONOMICO, CIOE' IL PROF. ALBERTO BAGNAI !!!

    Non ci vuole una genialata per capirlo.


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    1. Guarda che siamo già in contatto con Paragone, mi ha invitato tre volte, vuole invitarmi ancoora (e non so come farò ad andarci dalla Francia), ma non è che ci possiamo sposare! Non posso certo essere ospite fisso. Quindi si ascolta chi c'è e si tirano le conclusioni. L'intervento di ieri ha mostrato tutta l'inefficacia dello starnazzamento donaldiano, da me ampiamente anticipata in tempi non sospetti. Abbiamo capito a cosa serve Donald: a far liquidare con una alzata di spalle e una risatina le tesi che Donald dice di voler difendere.

      Sarà la Storia a dirci si Donald questo bel lavoro lo fa gratis o se è pagato per farlo. In ogni caso gli riesce bene. Le verità di Donald! Ma quali verità? Se tu ritieni che sia una verità che la lira si apprezzerebbe e che abbiamo bisogno di importare...

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    2. Io a Barnard gliel'ho detto che quell'idea dell'import-export è discutibile, e che propagandarlo per un paese come l'Argentina, ad esempio, è quasi offensivo vista la sua storia e quello che hanno sofferto. Lui mi ha risposto "non capisci la moneta moderna". Che più o meno è come andare da un tizio con tre gambe e dirgli "non capisci l'anatomia moderna". Voglio dire, è quantomeno indelicato.

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    3. Solo ALCUNE verità, che mischiate ad un ammasso di controsensi, confondono le idee agli spettatori.
      A me sembra un fanatico, maldestro, inesperto, incompetente, alla ricerca di notorietà e di facili guadagni.

      Non credo che lo faccia su tariffa, credo anzi che certa stupidità possa starnazzare al meglio solo se proposta in maniera indecente e gratuita.

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    4. Concordo con lei, non può essere lì come ospite fisso, anche se piacerebbe a molti vederla tutti i venerdì. Venerdì scorso ho seguito la puntata, e l'On. Ferrero, nonostante la buona volontà ha parlato di divorzio tra BI e Tesoro. Se qualcuno preparato dei "catastrofisti euristici" avesse voluto smontarlo, lo avrebbe fatto senza chiederlo. Pensavo che ormai avesse lei il copyright del divorzio :) Scherzo. Spero di vederla di nuovo come ospite.
      Devo ammettere invece che quando Barnard ha parlato di importazioni, anche io ho avuto dei dubbi, pur non essendo del campo. C'è mancato poco che iniziasse a parlare dell'avv. Powel, di quando si sedette al tavolo del complotto negli anni '70. Barnard dice molte cose giuste, ma forse non funziona proprio così la questione.

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    5. Oh, quella è stata davvero una mossa geniale ("spiazzare, bisogna spiazzare!", diceva Quelo) ma penso che neppure sto Mosler possa arrivare a tanto; voglio dire - che cazzo! - recuperiamo la flessibilità della valuta e questa invece che svalutarsi rivaluta (rispetto a che poi? al Kip laotiano? boh...)? E i differenziali di inflazione cumulati nell'ultimo ventennio con il paese core di riferimento? E la teoria della parità relativa dei poteri d'acquisto?

      Chissà dove l'ha letta, perché è sicuro che da qualche parte l'ha letta. Forse Mosler ci tiene all'oscuro un nuovo modello di previsioni in attesa di brevetto, vorrà prima quotarlo sul mercato.

      Un assist così l'esimio Boldrin se lo sognava la notte, e infatti...

      "Fruuutta frescaaa, fruuutta frescaaa! Pomidori, patati, melanzani, cipolli, zucchini, caroti... tuttoammetàprezzoooo!" (con infinito rispetto per la dignità infinitamente superiore del fruttarolo)

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    6. A parte il fatto che non si chiama più lotta di classe, ma Ugo (mi meraviglio di lei signor Spada ;-) ).
      Resta il fatto che Ferrero ha dimenticato di puntare la sveglia, perciò ancora dorme e, quindi, dormendo fogna.
      Il suo fogno personale risiede nell'idea che tutti i lavoratori appartengano alla medesima "classe" ed abbiano in sé l'innata coscienza di appartenere a detto "insieme" indipendentemente dalla linea di frontiera che li circonda e del contesto economico e sociale nel quale vivono. Come se lo strutturato VW e il cassintegrato Fiat condividessero tanti punti in comune da indurli a sedere istintivamente allo stesso tavolo del ristorante.
      Insomma, come per molti altri, il passaggio attraverso la creazione di un "interlocutore ideale" al quale applicare le teorie politiche apprese a monte, gli impedisce di vedere l'esistenza di un "interlocutore reale" che risponde ed è soggetto a ben altre dinamiche.
      Alla fine il suo ragionamento, come altri, non fa altro che girare vorticosamente molte spanne al di sopra della, realtà senza riuscire mai ad atterrare e a confrontarcisi. Tanto poi per giustificare la sconfitta la vecchia scusa del "erano di più e meglio armati" funziona sempre...
      Forse l'unica terapia applicabile nel suo caso è quella di regalargli un walkman da fargli indossare la notte e che ripeta senza sosta:
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      la rigidità del cambio scarica gli shock sui salari
      ... con qualche piccola speranza di redenzione in zona cesarini.

      Personalmente ne ho fatto uno strumento di selezione degli interlocutori. Quando vengo coinvolto in una conversazione politico/economica, esordisco subito, secco:
      "Sei disposto ad accettare un sistema in cui gli squilibri economici vengono scaricati sugli stipendi dei lavoratori?"
      Se la reazione mi soddisfa e vedo che c'è trippa per gatti, parto con l'uno-due, citando i classici:
      - sapevamo che l'euro era una cazzata (PUNTO)
      - l'abbiamo voluto di proposito per imporre scelte politiche sgradite ai cittadini (PUNTO)
      - usiamo le crisi per indirizzare a nostro vantaggio l'opinione pubblica (PUNTO)

      Detta così come è scritta, con la parola PUNTO, maiuscola (volendo, anche con la voce si possono pronunciare le maiuscole) scandita per bene alla fine di ogni frase.
      A questo punto, se l'interlocutore non sfodera il crocifisso e non tenta di trafiggermi con un paletto di frassino, mi addolcisco e cerco di essere il più preciso e circostanziato possibile.
      Se non passa il primo test, lo abbandono al suo destino di pianto e stridor di denti e vado in cerca di un'altra vittima.

      Franco

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    7. cusate ma non ho resisto: in un post sulla logica eurista Franco tira fuori insiemi e classi, e allora......

      Ferrero è vittima del famoso paradosso di Russell, declinato in salsa internazionalista e quindi (assiomaticamente) europeista nel paradosso del Fogno:

      Paradosso di Russell
      L'affermazione "l'insieme costituito da tutti gli insiemi che non contengono se stessi come elemento contiene se stesso come elemento" è vera o falsa?

      (da cui il superamento della teoria insiemistica come fondamento della matematica e l'approdo russelliano a quello di classe nei "Principia Mathematica", i matematici correggano.....)

      Paradosso del Fogno

      - Assioma (fondamentale!): L'insieme dei proletari algonchini (o samoiedi ecc.) contiene sè stesso come elemento (ovvero esiste la coscienza di classe).

      Ma è vero che l'insieme dei proletari algonchini (o samoiedi) contiene sè stesso come elemento? Ovviamente no, nonostante le belle speranze (come purtroppo dimostra la storia). Ferrero direbbe "non ancora", ma tant'è.... la storia del lungo periodo la sapete...

      Quindi l'insieme degli insiemi dei proletari di tutto il mondo (algonchini, samoiedi, pomiglianesi ecc.), che non hanno coscienza di classe di per sè, ha coscienza di classe universale di sè stesso?

      Se l'avesse, allora non potrebbe, per definizione, averla, e se non l'avesse dovrebbe averla......

      (Badiale, aiuto!!!)

      Elimina
    8. Come si fa a non volervi bene? Attendo incursioni nella mia casella email del matematico diversamente proustiano...

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    9. Caro Porter.
      Se tu prometti di schiacciare sempre così bene, io non mi faccio alcun problema ad alzare la palla.
      :-)

      Franco

      Elimina
  47. Gentile prof. Bagnai, dopo il dibattito fra Boldrin e Barnard (la chicca della rivalutazione mi ha fatto piegare dalle risate - anche se ci sarebbe da piangere), non vedo l'ora di un bel dibattito fra lei e Boldrin, o fra lei e Giannino: ci sono possibilita' di assistere ad un dibattito di tal genere?

    Cordialmente, Gigi B.

    RispondiElimina
  48. Di lavoro faccio "l'amministratoreDiCondominio" ....come dice la massa, e pertanto mi occupo di politica e di economia tutti i giorni.

    Gli stessi problemi di cui dibattiamo "in grande", esistono nelle comunità residenziali che abitano in condominio: Tutti i giorni mi scontro con un ignoranza che fa spavento!

    Eppure, credo che se non si inventi il modo di fare buona economia a livello di comunità residenziali locali, difficilmente si potrà ipotizzare di fare buona economia a livello di politica nazionale.

    Credo che dobbiamo organizzarci dal basso per avere la possibilità di contare qualcosa a livello nazionale.

    RispondiElimina
  49. Io sinceramente non ho le competenze tecniche per poter dire se l'Italia sia grande abbastanza per competere con la Cina o se sia un obiettivo irrinunciabile per l'Italia quello di competere con la Cina, quando il nostro ex primo ministro tecnico fra lo strombazzamento generale partì in pellegrinaggio per la Cina per pietire qualche investimento in Italia ho qualche dubbio che stesse proprio competendo, ma quello che so di sicuro è che non è una buona strategia, per competere con la Cina, quella di strangolarci prima da soli.

    Questa strategia dalle mie parti si chiama "furbizia di Garibuia", dal nome di un tal Garibuia il quale fu talmente furbo che, per non correre il rischio che dei briganti (evidentemente cinesi) gli rubassero i soldi del mercato, non trovò posto più sicuro per nasconderli delle tasche di un perfetto sconosciuto (evidentemente tedesco): se neanche lui sapeva dove fossero finiti i suoi denari, come avrebbero potuto scovarli i cinesi... ops... i briganti?

    Il nostro Garibuia l'avrà fatto sicuramente inserendo qua è là un termine in inglese, come fanno i nostri ministri tecnici per evidenziare al di là di ogni ragionevole dubbio come facciano cose che al senso comune possono sembrare pirlate, ma solo perché sono tanto, tanto superiori al popolino, il quale invece, come si può notare, prima che arrivassero questi a rincoglionirlo da secoli sapeva riconoscere una pirlata.

    Questi quando siamo entrati nell'euro in tre mesi ci hanno fatto perdere il 50% del potere di acquisto dello stipendio senza battere ciglio, in nome di vaghe promesse di benefici futuri dei quali si è realizzato lo 0,00%, ma adesso un punto di svalutazione in più sembra l'anticristo... Mia madre ha una pensione (pur convertita in euro) che io non potrei raggiungere neanche lavorando 150 anni, questo perchè è sotto il regime eurista che gli stipendi sono inchiodati e ogni peggioramento è ineluttabile e definitivo, con la "liretta" gli stipendi crescevano eccome...

    Mi vien male ad immaginare di prolungare questo strazio per chissà quanto tempo ancora introducendo un Neuron, un Sauron o come diavolo lo vogliono chiamare. Fatta la cazzata non si potrebbero semplicemente affrontare le conseguenze? Andare a Mordor, gettare l'Unica Moneta nella Voragine del Fato e ripigliarsi il futuro, dopodiché andarsene senza voltarsi indietro e non fare mai, mai più una cosa del genere?
    Invece prof, tutto intorno a noi, orde di Gollum disposti a decomporsi indefinitamente pur di non mollare loro tessoro...

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  50. @Mauropoggi
    per magia in 40 anni il sud ha recuperato solo il 20% del proprio gap dovuto all'unità d'italia.. un grande successo

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  51. Mi ero perso qualcosa.
    www.keeptalkinggreece.com/2013/01/07/jobless-on-voluntary-work-without-payment-says-ex-greek-finmin-doukas/
    C'è altro da dimostrare?

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  52. Nel 2015 la cina introdurrà la piena convertibilità del renmimbi che diventerà la seconda valuta di riseva del pianeta. Tale avvenimento produrrà un nuovo 'dilemma di Triffin' e spingerà Pechino a rivoluzionare il proprio modello economico trasformandosi da 'fabbrica del mondo' a luna park (stile USA).
    La rivoluzione copernicana del commercio mondiale che ne seguirà si tradurrà in benzina per il mercantilismo europeo che vedrà Germania ed Italia principali beneficiari del nuovo eldorado asiatico. Ovviamente tutto questo produrrà l'uscita dalla recessione e procrastinerà sine die la crisi dell'euro.

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    1. Buona osservazione. Tutto sta ad arrivarci, considerando anche le emergenze che la Cina dovrà affrontare in questa trasformazione, e quelle che i governi europei dovranno affrontare nei prossimi due anni di tensioni sociali.

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    2. Non sono molto d'accordo. Quando il dollaro perdera' lo status di unica valuta del mondo, la bilancia dei pagamenti comincera' a squilibrarsi di brutto. Molte meno persone compreranno dollari, vuoi per riserva e vuoi per pagare il petrolio, con conseguente deprezzamento del dollaro e boost delle esportazioni americane. In questo frangente secondo me l'Europa se la vedra' ancora peggio, perche' in molti settori industriali e terziari gli USA sono ancora i nostri maggiori competitors. Staremo a vedere.

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  53. Professore, la Voce del Padrone sarà anche ripetitiva ma conferma Goofy anche tramite Ashoka Mody del FMI per Germania e Irlanda:

    http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2013-01-17/squarcio-diga-delleurozona-185357.shtml?uuid=AbQvMLLH&p=2

    Le politiche di austerità fiscale nei paesi periferici hanno comportato infatti un taglio delle importazioni, pertanto anche gli stati che esportano verso i paesi periferici si trovano a loro volta a dover ridurre le loro importazioni, e così via. Questo moltiplicatore commerciale sta comportando un trascinamento verso il basso reciproco delle economie europee, mentre il resto del mondo ne sta subendo le conseguenze.


    La soluzione della crisi dell’eurozona tramite la Germania è sempre stata incerta da un punto di vista politico, ma potrebbe presto diventare anche economicamente insostenibile.

    detto questo, se gli Italiani smettessero di autobiasimarsi sempre, forse si comincerebbe a prendere la via dell' uscita...

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  54. Mi permetto umilmente di aggiungere una voce a questo nobile compendio antipiddino.

    5) La Germania e' virtuosa perche' ha un surplus di bilancia commerciale derivato dal fatto che, grazie all'Euro, ha una moneta svalutata rispetto ai suoi fondamentali economici. L'Italia in passato era bruttaecattiva perche' grazie alle svalutazionicompetitive risollevava slealmente con trucchetti da osteria la sua bilancia commerciale.

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  55. Per non parlare di chi parla di junk costs in università e poi sproloquia sui "dividendi dell'euro" che, se fossero esistiti, sarebbero junk benefits

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  56. Bellissimi, da incorniciare!
    La Quinta di brainontherun poi è la quintessenza della faziosità dell'eurista di turno.

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