mercoledì 16 gennaio 2013

Segare il ramo

(l'ho detto miliardi di volte, ma siccome evidentemente non viene capito, e non saprei dirlo meglio, ve lo dico come lo dice porter)


Osserva Silco

Silco15 gennaio 2013 17:47
Se alle elezioni tedesche vincera di nuovo la culona allora saremo veramente nella Merkel fino al collo.

Risponde Porter

porter  ha lasciato un nuovo commento sul tuo post

Lei o gli altri non farà differenza. Dopo avere raccontato per anni ai tedeschi che:
- ogni colpa della crisi è altrui
- che i tedeschi sono "virtuosi"
- che gli altri paesi "cicale"hanno vissuto "al di sopra delle loro possibilità" alle spalle della Germania
- che gli altri paesi devono diventare "virtuosi" come la Germania per risolvere i loro problemi
- che non chiederanno mai ai tedeschi di "pagare" per i paesi "cicala"

nessuno può più cambiare la traiettoria della "locomotiva" che hanno lanciato in corsa, a maggior ragione perchè dovrebbero raccontare verità scomode. Il lavaggio del cervello non ha funzionato solo da noi, anzi, per le virtù teutoniche che ci raccontano forse ha funzionato meglio proprio da loro... meglio continuare a mentire... e noi lo sappiamo bene, solo il debito è una colpa, per i tedeschi.

Del resto c'è una certa dimestichezza con lo scaricare le colpe sugli "altri", la storia della "pugnalata alle spalle" insegna....... e piuttosto che riconoscere i propri errori, meglio la mistica del Götterdämmerung.

Concludo io

Ecco: se non lo avete capito finché ve lo dicevo io, va anche bene. Ma mi sembra che come lo ha detto porter non si possa non capirlo. E questo lo dedico a tutti quegli imbecilli, o incoscienti, o conniventi, di "sinistra" che si aspettano mirabilia dall'alba della socialdemocrazia europea. I nomi non li faccio, non per carità di patria, ma perché li sapete. In Inferno nulla est redemptio. Non esiste un euro politicamente sostenibile, e non esiste perché gli apprendisti stregoni del Nord hanno mentito ai loro elettori, che stavano sfruttando. Storia vecchia, sempre la stessa, impossibile da capire per alcuni, e vorrei tanto sapere perché (ma anche no).



30 commenti:

  1. effettivamente credere nei nomi e.. oh, non ricordo chi fece le battuta della sinistra che aspetta ancora a Marsala o cose simili..

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  2. Stò aspettando con ansia
    la locomotiva all'arrivo.
    Non penso arrivi in stazione
    mi auguro deragli quanto prima.

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  3. Allora facciamo una sintesi ancora piu stringente:le elezioni italiane e poi quelle tedesche non cambieranno una minchia,chiunque sia il vincitore.Auguri.

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    1. Mi piaci quando stringi. In effetti penso che le elezioni cambieranno poco. C'è sempre la famosa bolla dei Bund. Se qualcuno va a vedere il bluff... ci esce un Quod erat demonstrandum coi fiocchi!

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  4. Segnalo qui, ci dia un'occhiata se ha tempo e vuole farsi quattro risate, poi cestini pure il commento: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/15/crisi-banca-ditalia-lausterity-uccide-leconomia-falso-mito/
    Lo so, non è strettamente attinente al post, ma anche lei ha bisogno di un po' di svago

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    1. Nel mentre noi qui abbiamo un Moran, ma li son pieni zeppi di moron... Letti due messaggi dei soliti piddini saccenti, 'sto muro di minchiate che si sono costruiti è difficile da abbattere!

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    2. E infatti non abbattetelo, lasciate che gli crolli addosso, come un altro muro nel 1989; i più furbi tra di loro (i Napolitano e i D'Alema di domani)sapranno ricollocarsi, opportunisticamente, nel giro di una notte. Ho detto i più furbi, non i più intelligenti, questi ultimi dubito che esistano.

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  5. Che poi, se ho capito bene, i trasferimenti fiscali dalla Germania (via eurobond et similia), non risolverebbero comunque lo squilibrio macroeconomico di fondo.

    Hans continuerebbe ad essere "moderato nel salario" affinché Giovanni, Carlos e Kostantinos si possano comprare le Golf che contribuisce a produrre. Perchè questi ultimi possano farlo, i casi sono 2: o gli si dà un salario migliore di quello che prende Hans, oppure li si sommerge di offerte di prestiti a tassi stracciati ed a buon mercato.

    Un bel giorno, però, Hans si chiederà perché invece non possa lui godersi una bella Golf, e voterà per le camice brune che gli prometteranno di sanare questa ingiustizia come oggi il padano vota per quelle verdi (il prof lo aveva già detto tanto tanto tempo fa).

    Quindi: ogni strada che sia lastricata di euro, da quel che ho capito, conduce comunque al male. E la cosa più grave, l'effetto collaterale più dannoso, è che, finché si rimane nell'euro, il valore di ogni opzione politica sarà sostanzialmente azzerato.

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    1. Mah! Io ho capito invece che un bel giorno Hans si ritroverà senza stipendio perchè Giovanni, Carlos e Kostantinos saranno talmente poveri da non permettersi più la Golf che quindi cesserà di essere prodotta. SOlo allora arriveranno le camicie brune consolatorie.

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    2. la tendenza sarà che Hans smetterà di fare la Golf, che nel frattempo (è già così) sarà per lo più fatta in Cina, ma a Giovanni, Carlos e Kostantinos, che non potranno più permettersi manco una bicicletta, arriveranno tante belle assicurazioni targate Deutsche Bank per vendergli polizze sanitarie, rese obbligatorie anche solo per farsi mettere un cerotto, e piani pensionistici resi obbligatori dalle riforme dei vati quisling mandati qua e là.

      Nel frattempo la Commissione Europea sta investendo per promuovere la democrazia (!) nei paesi limitrofi all'UE, che significa, temo, fare come faceva la Russia per attrarre a sè i Paesi satelliti che divennero poi Unione Sovietica: dare sostegno e soldi ai partiti pro-euro, in modo che una volta prosciugato il bacino del sud-europa, si ricominci la solfa (ciclo di Frenkel) conquistando nuovi territori. Così, mentre Hans nel frattempo friggerà polpette, la Golf che arriva dalla Cina se la comprano i Rumeni, i Polacchi, i Serbi (cito a caso) e tutti quelli che adesso non hanno aderito all'euro. Il ciclo di Frenkel si sposta a est.

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    3. Fu nel 1940, quando il Kaiser Guglielmo, ormai in esilio, salutava con entusiasmo le conquiste belliche del Fuehrer. Scriveva alla sorella: «La mano di Dio sta creando un nuovo Mondo e fa miracoli. Stiamo diventando gli U. S. d’Europa sotto egemonia tedesca, un continente europeo unito; nessuno sperava di vederlo!». (Citato da John Laughland, The Tainted Source – The undemocratic origins of the European ideas, Londra 1998). Repetita Juvant ?

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  6. Ho letto oggi che la Germania è intenzionata a far rientrare l'oro che tiene depositato presso la Fed e presso la banca di Francia.

    Non mi è ben chiaro come ma ho l'impressione che questa decisione e la coscienza di aver segato il ramo sono strettamente connessi.

    Se qualcuno fosse in grado di vedere il nesso e volesse spiegarmelo.....
    Imperitura gratitudine

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  7. "Il lavaggio del cervello non ha funzionato solo da noi, anzi, per le virtù teutoniche che ci raccontano forse ha funzionato meglio proprio da loro"
    L'ultima volta che le masse di entrambi i paesi hanno avuto un lavaggio del cervello non è finita tanto bene

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    1. Ti posto la traduzione di un interessante articolo tedesco di Zeit dove si vede come i media facciano terrorismo sull'uscita dell'euro non solo ad uso del popolo italiano, ma anche di quello tedesco. Con l'unica differenza che in italia si fa terrorismo sul paese distrutto dalla svalutazione della lira, mentre in germania si fa terrorismo sul paese distrutto dalla rivalutazione del marco.


      http://www.zeit.de/wirtschaft/2012-11/deutschland-euro-austritt
      Il giorno in cui la Germania usci' dall'Euro

      E se la Germania desse ascolto agli euroscettici ed uscisse dall'Euro? Risponde Die Zeit, che si diverte a descrivere gli effetti nefasti di una tale decisione: i tedeschi sono davvero ricattabili?


      Che cosa accade se la Germania abbandona l'Euro? L'economista Gustav Horn descrive il dopo Euro - e anche Thilo Sarrazin ha un ruolo.

      Un gioco: che cosa succederebbe se, come richiesto dal finanziere George Soros, la Germania uscisse dall'Euro?

      Il parlamento tedesco approva con una maggioranza di due terzi l'uscita dall'Euro e la reintroduzione del D-Mark. Solo i Verdi votano contro. Il tasso di cambio è uno a uno. Il presidente della Bundesbank lascia il consiglio BCE con effetto immediato.

      I mercati finanziari e dei cambi reagiscono immediatamente all'uscita della Germania. Dal resto dell'unione monetaria arriva in Germania un fiume di liquidità. La nuova valuta si apprezza del 50 % nei confronti dell'Euro. Un marco costa ora 1.5 €. Allo stesso tempo crolla il valore delle garanzie statali offerte per i fondi di salvataggio. La stessa cosa accade per i debiti e i crediti nati dal sistema Target della BCE: la Bundesbank chiede che siano saldati immediatamente. I rischi per il bilancio pubblico, almeno all'inizio sembrano scendere.

      Circa 200 economisti celebrano la ritrovata libertà della Germania. Thilo Sarrazin dichiara in tv: "la Germania non ha bisogno dell'Euro".

      Nel resto dell'Eurozona i mercati finanziari sono in difficoltà. La BCE dopo l'uscita della Germania ha immediatamente spostato la sua sede da Francoforte a Parigi. Nel frattempo annuncia acquisti illimitati di obbligazioni. In questo modo i banchieri centrali riescono a governare le quotazioni dei titoli. La nuova Banca Centrale Europea rimborsa tutti i crediti Target della Bundesbank con del denaro fresco di stampa. Calcolati in marchi, hanno perso un terzo del loro valore. La Bundesbank è costretta a contabilizzare una grossa perdita. Lo stesso accade con il rimborso dei fondi tedeschi conferiti all'ESM. L'indebitamento pubblico tedesco cresce di un valore corrispondente.

      Dopo alcune settimane di sollievo dovute all'uscita dall'Euro, numerosi produttori di auto dichiarano che il loro fatturato nel resto d'Europa è crollato. Le auto tedesche per il resto d'Europa sono troppo costose. I costruttori chiedono la cassa integrazione e iniziano a licenziare.

      Poco dopo, l'associazione degli industriali dichiara che l'economia tedesca a causa dell'apprezzamento del Marco non è piu' competitiva ed esorta i sindacati tedeschi ad accettare una riduzione dei salari. Dopo appena un trimestre, l'Ufficio Federale di Statistica comunica che gli avanzi delle partite correnti si sono dimezzati e che l'export verso il resto d'Europa è crollato. Thilo Sarrazin dichiara in un altro talk show che anche senza l'Euro si sente molto bene. Il suo reddito non si è affatto ridotto.

      Nel resto d'Europa, gli altri paesi avranno piu' tempo per raggiungere gli obiettivi di risparmio e decidono di aumentare i loro depositi nel fondo ESM, per compensare l'uscita della Germania.

      continua>>>

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    2. La Germania entra in recessione

      Il Fiskalpakt viene sospeso e sostituito con un patto di stabilità. I paesi europei si impegnano a rispettare gli obiettivi di inflazione e a evitare che si formino degli squilibri nelle partite correnti. L'ESM diventa un Fondo Monetario Europeo (FME), con il compito di controllare il rispetto dei trattati da parte dei membri. I paesi che registrano un avanzo o un deficit delle partite correnti eccessivo, dovranno cedere una parte delle proprie entrate fiscali al FME.

      La nuova BCE comunica che il suo obiettivo di inflazione resta invariato al 2%. La Bundesbank dichiara subito dopo che l'obiettivo di inflazione per la Germania è dell'1%, e aumenta i tassi. Il Marco continua ad apprezzarsi.

      L'Ufficio Federale di Statistica comunica che la bilancia commerciale della Germania, a causa del crollo delle esportazioni, ha raggiunto il pareggio. La congiuntura in Germania si indebolisce ulteriormente. L'industria dell'export è in recessione e taglia in maniera massiccia posti di lavoro. Anche l'economia interna inizia a perdere slancio per i tassi troppo alti. Nel resto d'Europa la situazione economica a poco a poco si stabilizza. Thilo Sarrazin dichiara in tv: questo non ha nulla a che fare con l'Euro.

      VW sposta le sue fabbriche

      Martin Winterkon, a.d. di VW, fa sapere che l'azienda sposterà una grossa parte della sua produzione nel resto dell'Eurozona. "Il mercato tedesco è troppo piccolo per la nostra produzione, e abbiamo bisogno di tassi di cambio piu' sicuri", dice Winterkorn. Il valore delle azioni VW cresce vertiginosamente. BMW e Daimler confermano piani analoghi. Nei rinnovi contrattuali dei metalmeccanici, a causa della difficile situazione nell'industria, viene concordato un aumento dell'1%. Nel settore pubblico, una riduzione delle entrate costringe a tagliare il numero dei dipendenti pubblici. I rinnovi contrattuali portano ad un aumento di mezzo punto percentuale.

      Un anno dopo l'uscita dall'Euro, la Germania si trova in piena recessione con una crescente disoccupazione. Nel frattempo anche la domanda interna è crollata: i bassi aumenti salariali e i licenziamenti stanno affossando i consumi. Sempre piu' aziende trasferiscono posti di lavoro nell'Eurozona, in Asia o negli Stati Uniti. La Borsa di Francoforte ha perso molta della sua importanza; quella di Parigi al contrario ha accresciuto la sua influenza. I capitali continuano ad uscire dalla Germania mentre i tassi di interesse tornano a crescere. La rivalutazione del Marco si è fermata.

      Il drammatico appello degli economisti tedeschi.

      La zona Euro nel frattempo si è stabilizzata e mostra almeno una debole crescita economica. Sta crescendo l'export dai paesi in crisi - soprattutto verso la Germania. VW pianifica l'allargamento dei suoi impianti in Spagna e prende in considerazione la costruzione di uno stabilimento aggiuntivo in Grecia.

      Dopo 2 anni, la crescita nel resto dell'area Euro torna oltre il 2%. L'economia in Germania invece ristagna, la disoccupazione resta alta. Circa 200 economisti pubblicano un drammatico appello per aumentare la competitività della Germania. Il mercato del lavoro è poco flessibile, i salari troppo alti e le prestazioni sociali troppo generose per poter affrontare le sfide della globalizzazione. Grecia e Spagna sono in pieno boom, mentre l'economia tedesca è in difficoltà, scrivono 2 anni dopo l'uscita dall'Euro.

      Thilo Sarrazin dichiara in un programma televisivo: "Non ho mai suggerito l'uscita dall'Euro, al massimo mi sono permesso di dire che non abbiamo bisogno dell'Euro".

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  8. Be', qui c'azzecca proprio: tutto il mondo è paese. Che a mentire sia (stato) solo quello del bunga bunga ci credono solo i lettori di "Repubblica"... e anche quelli del "Corriere"... e anche quelli dello Sbilifesto... e anche quelli... però, quanti sono...

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  9. Quello che sinceramente non riesco a capire è come abbiano fatto queste persone ad arrivare all'età adulta senza incappare in enormi problemi. A livello personale, intendo. In sostanza mi stupisco che siano ancora vive.
    Voglio dire, uno cresce in un mondo in cui:
    - tutti cercano di prevaricare il prossimo ed il più forte in genere ci riesce.
    - cercando di prevaricare il prossimo si cerca di non farsi "beccare" o di far sembrare che ancora gli stai facendo un favore
    Inoltre un minimo di Darwin l'abbiamo letto o sentito tutti e secondo me dovrebbe insegnarci che la lotta di classe non finirà mai.
    Ma se queste "grandi speculazioni intellettuali" non fossero proprio alla portata dovrebbe comunque essere chiaro che abbiamo vissuto per 20 anni nelle menzogne del regime B.-oniano, menzogne che quelli dall'altra parte non hanno contribuito a svelare più di tanto e, ad occhio nudo, si capiva che collaboravano e rubacchiavano allegramente alle nostre spalle.
    Detto questo dovrebbe essere assoldato che le classi dirigenti mentono a proprio uso e consumo, a nostro danno. E vedere quello che stanno facendo alla Grecia dovrebbe svelare la mostruosità o perlomeno si dovrebbe intravedere qualche scorcio di verità nel quadro di menzogne che ci stanno dipingendo.
    Invece niente. I tedeschi sono fighi, noi siamo sfigati. Come se di c*****ni non fosse pieno il mondo. Eh no, lì ce n'è pochissimi, sono migliori. Bah. Con quella cucina? Non credo..

    Cosa faccio io? Mi diverto a tirare schiaffoni e cerco di incrinare a colpi di clava le certezze dei più convinti. Ma tanto comunque il moralismo non lo batti. Hai contro almeno 2000 anni di storia e forse anche qualche difetto genetico. A volte preferisco il silenzio. Però vedo che qualche piccolo frutto si riesce a raccogliere anche con i più convinti, in alcuni casi ho raccolto anche risultati grandiosi. Ma sono pochi e devono avere fiducia della tua intelligenza.
    Quando invece trovi qualcuno disposto a mettersi in gioco è un piacere e il confronto ti arricchisce, aggiungi nuove domande alle domande. Per fortuna di gente così ce n'è tanta e c'è tanta gente che ha anche da insegnarti, purtroppo è poco organizzata ed ha pochi mezzi. Comunque nelle informazioni dal basso io ci credo, ha senso provarci: il mondo occidentale sta crescendo su questo fronte.

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  10. A guardarla dalla Germania, paradossalmente sarebbe peggio per noi se andasse su la SPD. A parte il fatto che non sembra ci sia un leader socialdemocratico come dio comanda (Steinbrueck al cospetto della Merkel fa acqua da tutte le parti, e Wowereit, una volta molto in voga, ormai e' bruciato a causa della fallimentare gestione dell'aeroporto nuovo). Il punto e' che se va su l'SPD, i nostri fintisinistri si sentiranno piu' al sicuro e cementificheranno ancor di piu' la loro ideologia piueuropea. Non avranno nemmeno la diffidenza intrinseca che viene dal sentirsi dire certe cose da uno che viene dalla sponda opposta. E poi non dimentichiamoci che e' stato Schroeder a fare le Hartz. L'SPD, checche' ne dicano alcuni editorialisti, ancora non si e' mossa da quel tipo di idee, e ad esempio non hanno mai detto che il loro atteggiamento verso i paesi del sud si discostera' fortemente da quello della Merkel. L'egemonia in Germania non ha colore politico.

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  11. Frequentando questo blog, e unendo un po' di puntini, non si può che essere d'accordo col prof. e con Porter. L'arrivo degli SPiDdini sarà probabilmente pubblicizzato come l'arrivo di Hollande e come Hollande non porterà alcun cambiamento. Una soluzione alla crisi all'interno dell'EZ non arriverà e oggi lo dice anche il professor Manasse:

    "The Eurozone policy response to the crisis, fiscal tightening and reinforced constraints on Eurozone national borrowing to prevent moral hazard, is not only imparting a recessionary impact on the Eurozone, but it is also aggravating the ‘original sin’ of the euro: asymmetry.

    Thus, in a context of scarce international labour mobility and lack of wage and price flexibility in some Eurozone countries, the lack of an operative ex-post transfer/insurance scheme becomes even more serious.

    The problem is a very difficult one. A centralised ‘ex-post’ transfer scheme is necessary, but does not seem to be politically feasible. The adopted Macroeconomic Imbalances procedure, a mere ‘ex-ante’ monitoring device – akin to a score board – for detecting ‘asymmetries’ is probably counter-productive. Instead of transferring resources to countries suffering shocks, it punishes them.

    The longer-term prospects for the survival of the euro not only are not improving, they are actually getting worse."

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  12. Nonostante l'odio tedesco, esiste la possibilità che il (F)ogno Piddìno lo riescano a portare a termine?

    L'ipotesi che il piano europeista del PD si concretizzi potrebbe essere reale. Per farlo potrebbero varare provvedimenti lacrime e sangue, raggiungere il famigerato pareggio oltre che la produttività aumentata e renderci tutti biondi e con gli occhi azzurri.

    Siamo davvero inevitabilmente destinati a sganciarci dalla moneta unica? O c'è la possibità di rimanere agganciati ed essere trascinati con una lunga scia di sangue degna dei migliori film pulp? Insomma, esiste il rischio che ci facciano rimanere in Europa bastonandoci e noi poveri fessi a subire come abbiamo fatto in passato?

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    1. Potevo essere più sintetico, se riuscissero ad evitare la fase finale del ciclo di Frenkel?

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  13. @mario amabile
    il mio timore è che tra minacce, sotterfugi, catenaccio si arrivi a qualche guerra che li giustificherebbe:
    "vedete, avremmo avuto risultati se non fosse arrivata questa cosa.. teniamo duro, siamo gli Stati Uniti d'Europa e dobbiamo rimanere uniti!"

    e sì..

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    1. E' un pò quel che pensavo anche io, tenere i pezzi assieme arrivando anche a manovre della BCE, ovviamente ponendo in cambio altri vincoli e leggi per precarizzare e privatizzare ulteriormente nei paesi periferici.

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  14. A proposito di formiche e cicale.

    Servizio pubblico:

    Fini considera insostenibile la proposta della Lega di far ricadere sul territorio una maggiore percentuale di tasse versate.
    Perché ? Altrimenti salterebbe la coesione sociale a livello nazionale, riducendo drasticamente i trasferimenti tra nord e resto del paese il nord se ne avvantaggierebbe e il resto rischierebbe di saltare per aria. Ma poi le aziende del Nord vendono anche nelle altre regioni, non potrebbero avere interesse a danneggiarle !!!
    Questo sappiamo che era vero anche con la unione politica, economica, fiscale e monetaria con la lira.
    Lo stesso Fini difende a spada tratta una Unione Europea che, nonostante avere una unica moneta, non rispetta minimamente la regola per la quale in una siffatta unione se non si effettuano dei trasferimenti riequilibranti la periferia va a gambe all'aria, come Bagnai instancabilmente ci racconta.

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  15. Tanto per rimanere in tema, anche in germania si accorgono che qualcosa non torna:

    http://www.wdr.de/tv/monitor//sendungen/2012/1018/euro.php5

    Ossequi

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    1. Interessante. Chissà se Carmen o qualche anima buona vuole tradurlo per chi non conosce la lingua del padrone...

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    2. Anche le puntate precedenti contenute nell'archivio contengono inchieste veramente interessanti e ficcanti, una sorta di Report vonunsandere.
      Sorprendente.

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  16. Questo non aggiunge nulla di nuovo a Bagnai, ma é significativo sentirne parlare (letto su YahooFinanza):

    Davos (Svizzera), 21 gen. (LaPresse/AP) - Il mondo non è ancora sfuggito al rischio di un crollo dell'economia globale, nonostante i segnali diffusi di una maggiore fiducia nei confronti del 2013. Lo ha detto il fondatore del World Economic Forum, Klaus Schwab, parlando ad Associated Press. Alla vigilia del raduno dei capi di Stato e di governo mondiali e dei vertici delle maggiori multinazionali nella località montana svizzera Schwab chiede ai partecipanti al meeting di concentrarsi su "un cauto realismo" per evitare di sottovalutare il rischio di una ricaduta nella crisi finanziaria. "I problemi e i rischi - ha sottolineato l'economista elvetico - non sono passati: l'economia mondiale potrebbe ancora affrontare l'ipotesi nefasta di un collasso se si verificasse una costellazione di eventi negativi". Schwab ha sottolineato che la crescita economica è basata sull'ottimismo di investitori e consumatori, per questo la sfida per i leader mondiali è quella di "donare alla gente rinnovata fiducia per guardare di nuovo e con più ottimismo al futuro". Secondo il fondatore del Wef, tuttavia, il problema è che la nuova crescita "sembra basata sull'aumento della disoccupazione", perché le economie non mostrano un andamento abbastanza forte per abbatterla. Schwab ritiene che ci sia bisogno di una mentalità imprenditoriale più sociale e di un lavoro maggiormante basato sulle competenze. "Serve - ha spiegato - un nuovo modo di pensare: non è l'occupazione tradizionale che risolverà il problema".

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