domenica 28 ottobre 2012

Sogni e bavagli

Scusate, mi autoapplico la "legge bavaglio" e rettifico (perché ci tengo) un'inesattezza della quale è stata vittima per mia colpa un mio collega. In questo post ho scritto: "Vedi, Gustavo, anch'io ho dei sogni (tu che mi accusi di non averne)."

Ora, dato che scio come una bombola del gas (ho fatto il mio primo e ultimo corso a 39 anni), è chiaro che il collega di nome Gustavo non poteva essere Thöni, ma doveva essere il più celebre Piga, il quale, giustamente, mi ha spedito la tuittata che avevo mal riportato (perché mal ricordavo). Eccola:


Piga (a andrea ortolo): scherza? una vita senza sogni? no grazie. mai.

Bagnai (a @GustavoPiga @andreaortolo): A bbello! La gente si sta svegliando! Non sogna più! Fine dei giochi. Ora lotta, e si riprende quello che è suo.

Piga‏@GustavoPiga (a @AlbertoBagnai @andreaortolo): quello anche sarebbe un sogno. e non incompatibile col mio, se siamo d'accordo su cosa uno si riprende.



Aggiungendo:

Solo per precisare che non ti ho mai accusato di non avere sogni.
ciao
g. 



Gustavo: mi scuso. So benissimo che tu sai che anch'io ho dei sogni, perché, come ricordi, ne abbiamo uno in comune: quello di iscriverci a filosofia quando tutto questo sarà finito, per studiare qualcosa di serio. Io ho preso questo sogno molto sul serio, e mi sto facendo dare ripetizioni da un mio lettore che è molto preparato, nonostante se ne esca con roba simile.

Sempre per restare nel campo di quello che dovremmo sapere, sai benissimo quanta riverente stima io provi per te (qualche volta magari irriverente, ma sempre stima), i lettori sanno quanto volte li ho rinviati al tuo blog che è una miniera di informazioni, ecc.

Devi però scusarmi se in questo periodo ho una allergia violentissima verso la categoria del "sogno", che in questo caso mi ha portato a essere lievemente più caustico e superficiale del solito. Credo però che tu, come me, non possa ignorare che questa categoria è stata abusata dai politicanti che ci hanno venduto come "sogno" e "visione" quello che resta comunque un colossale errore tecnico, e che in ogni caso ha alle spalle motivi politici, più o meno consapevoli, che spetterà agli storici o ai magistrati indagare compiutamente.

Quello che appare certo è che i politici hanno spesso insistito sul "sogno europeo" perché a loro faceva comodo un elettorato dormiente. È altresì certo che l'elettorato si sta risvegliando.

"I politici" ti sembra troppo generico, ti sembra "antipolitica"? Può darsi. Credo però che l'Italia sia dominata dal partito unico dell'euro, ed è a questo partito che penso quando parlo di "politici" in senso generico: gli esponenti dei partiti che stanno animando la (finta) dialettica parlamentare nel nostro paese.

Mi piacerebbe, da illuminista, bandire per il momento la categoria del sogno e della visione dal dibattito politico-economico. Mi rendo conto che non posso chiedere a tutti di condividere una simile operazione, né del resto posso sempre attaccare chi la compie. Qualche volta riesco a prenderla con leggerezza e preferisco riderci su. Non volevo assolutamente attaccarti e mi spiace aver dato questa impressione.

So che tu hai una concezione molto meno pessimistica (o realistica) della mia. Sei più ottimista, credo, sulla nostra classe politica (almeno in relazione alle scelte che io chiamo euriste e altri chiamano europee, bestemmiando, secondo me, il nome del nostro continente). Sei anche più costruttivo rispetto alla logica sottostante alle modalità di integrazione che "abbiamo scelto" (oggi Draghi ci conferma che abbiamo da tempo perso la nostra sovranità.... ma nessuno ce lo aveva detto, salvo De Grauwe, che però lo spiega in un modo un po' diverso).

Allora ti chiedo, in amicizia: pare che il 17 dicembre io sia dalle tue parti (Tor Vergata). Non ti andrebbe di parlarne con me, di confrontare le nostre visioni? Non ti andrebbe di fare con me l'inventario di quello che sarebbe opportuno che ci riprendessimo? Non ti andrebbe di passare una mezz'oretta con me, scambiandoci le "figurine" dei nostri sogni? Gli studenti apprezzerebbero.

So bene di non avere lo spessore culturale di un Boldrin, col quale hai recentemente dibattuto di questi temi in quella sede. Ma sento di aver bisogno di ascoltare una voce autorevole (sarebbe la tua, secondo me) che temperi il mio estremismo. E così, magari, per amicizia, in memoria dei vecchi tempi, del barbecue al quale non sono mai riuscito a invitarti, ma dal cui incendio mi hai con tanta generosità salvato (tanto maggiore generosità in quanto escluso dal festino, a differenza del manzo...), in memoria delle aule sorde e grigie (e soprattutto gelide) della Sapienza... Chiedo troppo? E dai, fammi contento! Io, lo sai, ti dico sempre di sì (oh, non pensate male: si parla di sbrigare rogne amministrative)...

Allora: affare fatto?

Fammi sapere, ci tengo. Posso ricambiare con un barbecue...


105 commenti:

  1. Sono ottimista sulla classe politica ?? Sei matto. Sono ottimista sugli italiani, da matti. Sono assolutamente contro chi dice che la politica è lo specchio del paese perché credo nelle barriere all'entrata, anche in politica. Sono anche contro chi dice che una cosa non si può fare perché c'è quell'altro che ... Per esempio non si può fare spesa pubblica buona perché c'è Fiorito. Oppure che non si può sognare (e sognare l'Europa) perché i politici hanno fatto lo stesso con risultati penosi (su cui concordo). Mica è che se uno usa le mie parole le corrompe, l'unica corruzione avviene quando io le tradisco. Tu vali 7000 boldrin, mica no, specie quando trattasi di tradurre l'economia in politica, quindi, why not? Che succede il 17 dicembre? Che vieni a fare?

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  2. Tu che dai fuoco e Piga che butta acqua.
    Mi sembra la sintesi perfetta... :-)

    PS L'incontro sarà pubblico, vero??? Io sono quella seduta in prima fila!

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  3. Per gli impossibilitati a partecipare, speriamo nell'intervento di ecodellarete santo-subito!

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  4. Seeeh, santo-subito deché? Prima fare donazione, poi vedere cammello. Nun so' mica come 'sti cojonazzi d'er "no MOnti day", che prima j'hanno dato er cammello, e mo' strilleno che nun c'hanno un cazzo! Ah belli, annate su ecodellarete.net e fate 'na donazione, che l'arbergo costa. E Arberto paga solo pe' l'economisti amichi sua, mica puro pe' li plebei.

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    1. Ma io te l'ho detto, se ti iscrivevi alla loggia pagavamo pure pe' tte. T'amo dato st'opportunità e nun l'hai corta... Vedi Donard com'è incazzato, che nisuno gliel'ha offerto...

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  5. Davvero il suo sogno è di iscriversi a Filosofia?
    Ma tu guarda le coincidenze, io l'ho studiata (qualche anno fa, proprio a Tor Vergata) un'esperienza meravigliosa, indimendicabile (l'esperienza , perchè molte cose le ho rimosse, tipo, l'idelismo tedesco. Scusa Sheneider ( c'hai un nick che devo fare copia incolla, per non sbagliarlo, e ora non ho tempo) so di darti un dolore (non per me , per i tuoi amici tedeschi) , ma dopo Fichte ho, meditato il suicidio).
    Mi è rimasto l'amore per la Sofia, ma la Sofia bisogna amarla, davvero, altrimenti potrebbe essere destabilizzante (ad esempio se dovesse iniziare il suo percorso diciamo dall'Idealismo tedesco, la salita resterebbe salita, secondo IO).
    P.s. all'incontro, se pubblico, di Tor Vergata mi farebbe piacere partecipare.
    Per Pescara mi sto attrezzando, ma il famigerato car pooling resta un mistero, peggio di Fichte, per IO, le scriverò al riguardo, sempre se in time, nel post dedicato.
    Sandra(Prova ontologica dell'esistenza di IO).

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    1. Ho capito, vi devo salvare con una terapia choc. Vi copio una mail ricevuta oggi:

      [...]oggi mi sono accorto di non avere capito Schelling fino in fondo.
      Insomma, il problema è quello del rapporto tra l'Assoluto da una parte e la natura e lo spirito dall'altra parte. Cioè: da un lato c'è l'Assoluto come identità indifferenziata degli opposti, che si esprime nell'opera d'arte del genio; dall'altra ci sono la natura e lo spirito così come sono conosciute dal filosofo e sono oggetto della filosofia della natura e della filosofia trascendentale.
      Hegel prende per buono il presupposto fichtiano secondo cui l'Assoluto è attività pensante, ma anche il presupposto schellingiano dell'Assoluto come identità degli opposti. Ne viene così che l'Assoluto è pensiero dialettico che si aliena nella natura e torna in sé nello spirito. In questo modo è chiaro il rapporto dinamico che intercorre tra l'Assoluto e le sue manifestazioni. Ma Hegel pensa appunto in modo dinamico il rapporto tra l'in sé (l'Assoluto) e il per sé (le sue differenze: natura e spirito).
      E in Schelling? La filosofia conosce natura e spirito come distinti (sono per sé, cioè per la coscienza che li conosce). Certo, sono pur sempre manifestazioni dell'Assoluto: infatti nella natura c'è lo spirito (lo spirito "dormiente" inteso come principio d'ordine teleologico che diviene consapevole di sé nell'uomo) e nello spirito c'è la natura (la componente inconscia che condiziona sotterraneamente le produzioni spirituali, come la conoscenza e l'attività storica degli uomini).
      Tuttavia, rimane il problema: in sé l'Assoluto è identità indifferenziata, per sé è natura e spirito. Dov'è la mediazione? Non la trovo. La mia ipotesi è la seguente: la filosofia (come filosofia della natura e filosofia trascendentale) rimane vincolata al piano teoretico, dunque non può trascendere la dimensione logica della contraddizione. Perciò la filosofia si limita a farci conoscere (appunto, conoscere) solo il per sé, l'apparenza; la verità è al di là della conoscenza e della logica. La filosofia non può "pensare" la mediazione tra l'Assoluto e le sue manifestazioni. Al di là giunge solo l'arte: cogliere l'Assoluto nell'opera d'arte non significa infatti conoscerlo (perché ciò implicherebbe rimanere ancora legati alla contrapposizione tra soggetto e oggetto), bensì "sprofondare" in esso (rimanendo senza parole e senza atti da compiere - da cui il "colpo di pistola" hegeliano).
      In Hegel il discorso è molto più coerente: l'in sé e il per sé sono identici dinamicamente, l'apparenza non è separata dalla verità (l'apparenza è la verità!).

      Aggiungi che in Schelling le differenze non si predicano dell'Assoluto: cioè l'Assoluto non è natura - non è spirito. E' l'identità indifferenziata di entrambi, dunque non è né l'uno né l'altro. In verità dell'Assoluto non si può predicare nulla, poiché è al di là della predicazione (dell'opposizione tra soggetto e predicato). Peccato che questa sia un'incongruenza: infatti dicendo così stiamo proprio facendo quello che non dovremmo fare!

      Cosa ne dici? Ne parliamo domani, ciao.



      Vi ho avvisato.

      E ora torniamo alla corezzzione delle verifiche di storia... Che dolore.

      Sheneider (...)

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    2. Capisci allora il mio dramma?
      Ad esempio molti penZano che l'etica di Spinoza sia un'opera complessa , senti Wiki (non è la bibbia lo so) : "L'Ethica è considerato uno dei testi più difficili della storia della filosofia, tanto per il linguaggio quanto per la struttura geometrica con cui si articola in proposizioni e teoremi."
      Non è vero, o meglio è vero solo se odi la geometria.
      Non so se si è capito ma io un certo odio per i tedeschi lo avrei.

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    3. Grazie...

      Ma io, ricordalo, ti voglio Bene ;-)

      Dopodiché mi par di capire che il mio destino sia segnato: linciato sulla pubblica goofypiazza.

      Posso esprimere un ultimo desiderio? Per il mio epitaffio vorrei citare un altro mio connazionale.

      Schneider (krukko)

      Ps: e poi, cavoli, gli olandesi sono praticamente i nostri cugini scemi (Benedetto a parte, s'intende)...

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    4. A krukko guarda che noi s'accoltellava già un Giulio Cesare mentre voi andavate ancora a caccia di marmotte (lo riconosci?)
      Platone mi garba gli idealisti no, tu penserai che devo trovare l'uno nel molteplice, però ognuno c'ha le sue simpatie.
      Non mi toccare la legge morale in me e il cielo stellato sopra di me , Kant (eccezione tedesca) è un fenomeno (poi il noumeno chissà chi lo conosce?)
      Sandra (molteplice e una)
      P.s.: Spinoza era olandese per caso, ebreo poi marrano, se vuoi puoi dirne di ogni ma rimane er mejo.
      P.p.s.: se non ti hanno lapidato con gli idealisti non vedo perchè dovrebbero farlo con Platone, dai che ti difendo IO questa volta:)

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    5. Confesso la googlata... La mia MMT - ups- MLT non è all'altezza di quella del conte Dooku.

      Grazie per il ricordo.

      A NOI! (come diceva Lui)

      Schneider (ignifugo)

      Ps:...e poi c'era la marmotta che...

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    6. La saga di Star wars la citi quasi più di Hegel, forse hai capito che bisogna parlare al popolo:)
      A Noi, qui non si può dire questo blog è defascistizzato e dedonaldizzato fra un po' pure deheghelizzato (scherzo mio Sire leviatano/demiurgo, solo lei può de-cidere)
      Sandra (atarassica)

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    7. Questa partitella di ping-pong filosofico ha un non so che di erotico... sarà che dopo tutto questo accapigliarsi su moneta esogena o endogena, la marmotta la immagino cosmogena (o comsmogonica che dir si voglia)...

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  6. Brum? Che è una minaccia in codice? No perchè Io all'occorrenza meno.

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    1. Si vede che sei una femminuccia. "Brum" è il suono del motore delle macchinine quando i maschietti le animano nei loro giochi, prima, molto prima di scoprire che esistono giochi più interessanti. Quindi: visto che sei cerebromunita, ingegnati, e una soluzione la troverai!

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    2. Cara Sandra,
      ho ancora posto per portarti in auto se vuoi.
      Con te sarebbe un equipaggio tutto femminile tranne il driver. La mia mail, se ti interessa la soluzione, può dartela Alberto, oppure, date le sue difficoltà di star dietro a tutto er cucuzzaro, me la scrivi qui (con i rischi, non eccessivi, del caso):-)
      Partenza da Roma Nord di venerdì...

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    3. Hai conZiderato che dovresti caricarti probabilmente anche rockapasso?

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    4. E si nun me lo dichi!
      Comunque c'è posto anche per lei e l'equipaggio sarà ancora più femminile!
      Comunque viaggerò in muta e con sotto lo smoking...my name is Bond, James Bond, (voglio pure Ursula, ma "quella", proprio "quella" che esce dalle acque...anche se Sandra ora mi considererà maschilista, I deem :-))

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    5. E comunque il suono prevalente è "Vrum" (A cura dell'Assopedanti inc.) E mo' aprimo er dibbbattito :-)

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    6. Grazie 48, la soluzione potrebbe andare,
      la mail dovrebbe essere sandramoro362@gmail.com o it, non me lo ricordo, mi sto collegando dalla luna e non garantisco nulla, comunque il Prof. la tiene.
      Ti rispondero subito , cioè non appena la connessione satellitare mi permetterà il collegamento.
      Ps. se non vuoi sentirti maschilista, porta Daniel Craig e siamo pari:)

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    7. Mi ero accorto che avevi avuto un'infanzia difficile...

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    8. ... peccato il bikini è fuori stagione

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    9. @ Bond, James Bond
      Posso guidare io, così ti tuffi muta, smoking e tutto tra le Goofygirls ... altro che Ursule!

      Ciao a tutti!

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    10. Ciao Sil-viar,
      Un saluto a te
      mi sa che già all'imbocco dell'autostrada, James, dovrà appellarsi all'onu per riavere il diritto di parola:)

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  7. Certo , il treno Roma-Pescara, che procede a passo d'uomo ( come il pellegrinaggio che farò io a Campobasso se la soluzione non me la suggerisce ella)?
    Scherzi da "femminuccia" a parte come le dicevo , moi potrei aver bisogno di pubblicare, nel post dedicato, un appello per il car pooling e visto che lo stesso implica un vincolo esterno (vedi date partenza ritorno)si capisce che c'ho il piano b, è quello a (diligenza roma pescara)che mi turba.
    Sandra (dopo che ha mantenuto alta la fama di femminuccia rompj che ella mi riconobbe qualche post fa, sto ancora a rosica, che se vede?)

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    1. A Sandra! Nun solo te rimedio er passaggio, ma è capace che te posso pure ospita', perché rockapasso ha detto che si rifiuta di dormire nella casa di Pescara in quanto troppo ordinata (sostanzialmente, ha dichiarato una serrata per rappresaglia dopo che io ho passato la mattinata a mettere in ordine cucina e ripostiglio: poi parliamo di quel discorso, com'era, del senso di colpa?).

      Comunque...

      A rosiconaaaaaa! A me già basta Rodelinda (nome in codice di rockapasso, da un'opera di Haendel)!

      Scherzi a parte, ora ti connetto col baldo 48, il nostro Lancillotto (io sono un cadente re Artù).

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    2. Siamo in due, partenza da Roma sud venerdì pomeriggio, rientro sabato sera. Vedrai che le occasioni per evitare la diligenza non mancheranno.

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    3. Grazie Sire o mio Sire , ella mi commuove, io come ella ben sa, la stimo tanto , ma ...per moi Rockapasso ha ragione a prescindere...
      Io Rosicona? Forse, applicando il Double jeopardy ,
      visto che mi sono presa della rompj (crasi)rompo (ce campo di rendita:)).

      @48 grazie ti contatterà re Artu'.
      @Oscar grazie anche a te.

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    4. Visto che leggo il blog essenzialmente per apprendere quello che sta per capitarmi a mia totale insaputa, mi sembra di aver capito che verrò scaricata e affidata al buon cuore di 48. Ma io potrei anche avanzare una proposta alternativa: 48 porta te a Pescara, e io mi carico le donne sul Doblò e ce ne veniamo tranquille a Pescara sparlando di te.
      Firmato: la sventurata, che incautamente rispose.

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    5. Cara Rockapasso,
      grazie per l'invito!
      Ma sai, tra me e 48 è nata una "vecchia" amicizia e abbiamo deciso di fare insieme il viaggio da lungo tempo..., non scarico gli amici, quindi possiamo caricare (in macchina) anche te.
      Ma perché non vieni con noi?
      Mettiti d'accordo con 48.

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    6. Grazie Rockapasso,
      anche da parte mia, la tua è un'idea molto carina, io però in quanto periferica senza locomotiva devo attenermi all'esito delle primarie della troika:)

      P.s. possiamo sparlare (sempre con rispetto sia chiaro!) quanto e come vuoi:)

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  8. Scusate la domanda fastidiosa,visto il soggetto in questione.Ho guardato il video di boldrin linkato dal prof: ma questo sostiene che se uscissimo dall'euro il cambio da fissare dovrebbe essere di circa 2100 lire per euro? No, lo chiedo perchè potrebbe essere che vista l'ora a cui l'ho guardato non fossi molto lucido.In caso contrario l'obnubilato sarebbe qualcun altro...

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    1. Se ti leggi cortessssssemente le istruzioni per l'uso trovi da te la risposta (Bootle, Tepper, ecc.)

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    2. E' proprio perchè le ho lette non riesco a capire come Boldrin possa sostenere queste cose!!!!

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    3. Provo a fornire una risposta che, se non pertinente, sarà cestinata.
      Quello che conta, non è il valore nominale ma il potere d'acquisto.

      Boldrin, un po' demagogicamente, usa il vecchio cambio per illustrare la futura svalutazione perchè "oltre 2000 lire per un euro", fa molto più effetto (e più paura), che 1,30 lire (come giustamente osservato dal professore, si ripartirebbe da un cambio 1:1).

      Insomma si comporta come un venditore televisivo(tipo quello imitato da Guzzanti a Tunnel), che ti vende un articolo a 99,99 al posto di 100 per farti credere che risparmi chissà cosa (in realtà, molto meno di quanto "psicologicamente pensi"). In base allo stesso principio psicologico, tu ti immagini chissà quali prezzi assurdi troverai con la nuova lira.

      Ma noi non ci caschiamo. Che siano 2.100 lire per un euro o 1 lira e 30 centesimi, la svalutazione sarà sempre quella e la sua "traduzione" in inflazione anche (e molto più modesta della svalutazione). E con le future lire, qualunque esse siano, ci farai sempre la stessa spesa ed acquisterai sempre gli stessi beni. Sia che ti paghino con i vecchi "milioni al mese", che con le migliaia della nuova "lira pesante".

      E' il solito (e vecchio) trucchetto di chi usa delle verità parziali per costruire una credibile bugia.

      In ogni caso, il tuo stipendio non sarà polverizzato.

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    4. Io non capisco quelli che litigano su quale dovrebbe essere il cambio corretto per la conversione lire/euro: 1936.27, 2100, 2500, 3000... ma non si rendono conto che non cambia niente? (a parte questioni di comodità, ma allora è ovvia la scelta 1:1)
      Quello che importa è cosa succede quando il cambio è lasciato libero di fluttuare...

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    5. Boldrin si suicida. Il cambio a 2.100 lire, partendo, ovviamente, da 1 a 1, equivarrebbe a una svalutazione della nuova lira dell'8,5% (appena) verso l'euro. Forse addirittura troppo poco! Meglio, e anche più logico, 20 / 25%. Gli avversari più accaniti dell'uscita dall'euro evocano scenari catastrofici (svalutazioni del 50 / 60%). A questa stregua (svalutazione 8,5%), uscirebbero anche Prodi e Ciampi...

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    6. svalutazione del 20% -25% contro marco ,mica contro euro? Sull'euro rimarrei attorno la 10% .

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  9. ma 1936,27 me lo ricordo solo io? Boldrin:1997, Berlusconi: 1927. Ci giocano forse un po' con 'sti numeri che non vogliono dire più nulla?
    Dispiace non essere anche a Roma il 17 (si può, no?) a sentire anche la campana del prof. Piga, ma sono troppo vicino a li tedeschi per sentire il prof. Bagnai due volte in date così ravvicinate. Sarò a Pescara

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  10. A proposito di "sogno" e "visione"...

    L'Istat rileva che a luglio in Italia le vendite al dettaglio hanno registrato «una caduta del 3,2% su base annua (quarto calo consecutivo). Inoltre a luglio anche gli alimentari risultano in calo, scendendo dello 0,1% in termini congiunturali e del 2% sul piano tendenziale. […] A luglio non sono solo i piccoli negozi a registrare un forte ribasso delle vendite al dettaglio (-3,8% annuo) [ma] anche le imprese della grande distribuzione (-2,3%)».
    In Spagna va peggio: crollo del 10.9% delle vendite al dettaglio. In Grecia non ne parliamo nemmeno, e male vanno anche Portogallo e Irlanda. In Portogallo pare che 100 mila giovani siano già andati a cercare lavoro in Angola, ex-colonia portoghese. Per l'Irlanda il Fmi annuncia un +0,4% del Pil nel 2012 e +1,4% nel 2013. Però «il debito pubblico continua a salire e la disoccupazione [...] si attesta al 14,8% nel primo trimestre dell’anno, dato che in realtà spinge i giovani all’emigrazione...».
    Moody's prevede che le vendite al dettaglio nell'EZ saranno in calo fino al 2013. Secondo l'agenzia la ripresa ci sarà nella seconda metà del prossimo anno. Secondo me, invece, no.

    Nel vano tentativo di rimediare al “colossale errore tecnico” dei sognatori europei, «La Commissione Ue ha proposto la creazione di un fondo di aiuto di € 2,5 mld destinato ai milioni di cittadini europei poveri. Il fondo [...] consentirà di fornire cibo, vestiti e beni di prima necessità ai più poveri, in particolare ai senza casa e ai bambini in situazione di ''privazione materiale''».

    Un europa davvero da Nobel. Prima fanno fallire nazioni intere, e poi distribuiscono i crackers.

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    1. L'ultima tua frase mi ha ricordato "Apocalypse now", i paralleli con la situazione attuale sono evidenti (a partire dal titolo del film):

      SULLA TROIKA
      "Era un modo particolare che avevamo qui di vivere con noi stessi: li facevamo a brandelli con una mitragliatrice, poi gli davamo un cerotto."

      SU MONTI
      "Lei è un galoppino mandato qui dal droghiere a incassare i sospesi."

      SUI GOVERNI (E SUL NOSTRO IN PARTICOLARE)
      "A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo."

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    2. @ Porter (29 ottobre 2012 15:38)

      “poi gli davamo un cerotto”

      In effetti pensavo proprio a quello. Però avevo dimenticato che "a condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo." Che è la descrizione più appropriata per quell'orda di miliardari avidi e incapaci di Bruxelles.

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  11. @Pesi
    agli uomini piace scommettere..
    io per esempio avrei scommesso che 2100 fosse il cambio corretto con l'euro, pensa ad un po'.
    ad ogni buon conto, non penso che uno sappia come interpretare i 2100 di Boldrin..
    faccio un esempio.
    anni fa Berlusconi affermò che il cambio lira-euro fosse sbagliato.
    giustamente gli hanno chiesto quale fosse quello corretto e lui risposte..
    "beh, direi sui 1500 lire!"

    E sì, grazie Cav, già saremmo falliti da 13 anni!"
    e nessuno (salvo 4 gatti) fece notare che invece doveva dire il contrario ovvero sopra le duemila lire..
    mi sa che la questione sia solo a mo' di scommessa (wow, quindi speculativa!)

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    1. In effetti tu sei il primo essere digitante al quale sento impostare la questione nei suoi termini corretti! Sono sicuro che qui molti la danno per scontata (cioè: sanno qual è l'impostazione corretta del problema), ma in giro per gli autobus e i bar dello Sport nessuno ci si raccapezza, anche perché PRIMA dell'entrata il cambio era quotato incerto per certo, e DOPO certo per incerto, quindi molti sono convinti che a 1500 il cambio sarebbe stato più debole! Daje a ride...

      Ma come si fa a salvare un popolo simile! Ne vale la pena?

      Sì, sì, sì che ne vale la pena. Sotto a fatica'...

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    3. Mi sono ascoltato Boldrin che disegna scenari da iperinflazione tipo Argentina e dice che in caso di uscita dall'euro i tassi rimarrebbero al 10% o_O'?

      Comunque apparte le asserzioni del Michelone qualche anno fa lessi in risposta alle balle di Berlusconi un articolo di Travaglio. Quest'ultimo non ci capirà nulla di economia, ma almeno ha CI ha un archivio grosso, ed infatti spiegava che tutti, Berlusconi e destre comprese, al momento della scelta del cambio, salutarono l'opera di Ciampi come un successo perché ci aveva avvicinati alle 2000 lire più di quanto avrebbe voluto la Germania che ovviamente spingeva verso le 1900 lire o poco sotto.
      Questo giusto per la cronaca.

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    4. @valsandra
      Io naturalmente mi riferivo alla conversione euro->lira in caso di ritorno alla nostra vecchia valuta... in quel caso si può usare qualunque valore, sarebbe solo un fattore di scala. È indifferente se il mio stipendio è 1000 lire ed una mela costa 1 lira (conversione 1€ = 1 lira) o se ho uno stipendio di 2 milioni e la mela ne costa 2000 (1€ = 2000 lire)
      Per quanto riguarda il cambio usato all'ingresso nell'euro, concordo che 2100 lire sarebbe stato un valore più sensato!

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    5. L'allora ambasciatore italiano a Berlino dimostrò di capirne più di destra e sinistra messe insieme. Cirino Pomicino ricorda in alcuni suoi libri come, nel periodo in cui si svolsero le trattative sul cambio lira / euro (che già nel '96 era praticamente fissato, si veda l'andamento lira / Ecu) il diplomatico quasi ogni settimana inviava missive al nostro Augusto Presidente del Consiglio, rivelando che i tedeschi avevano una paura fottuta del sistema industriale italiano e che, pur di far entrare l'Italia nell'euro, avrebbero certamente acconsentito, se il nostro governo avesse trattato con la necessaria (e opportuna) durezza ad un cambio intorno alle 2.100 lire.

      Elimina
    6. @marco di felice: gentilmente, potresti postare qualche riferimento ai libri di cirino pomicino cui ti riferisci ? mi piacerebbe dargli un' occhiata. Grazie!

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    7. Strettamente riservato. Le memorie di un superministro della Prima Repubblica. Pubblicato nel 2000 da Mondadori. Riferimenti anche negli altri libri scritti sotto lo pseudonimo di Geronimo.

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  12. A proposito ... se andate al minuto 11 della conferenza stampa vedete come lo spirito di Bagnai si è impossessato di Siviuccio.

    http://www.fanpage.it/la-conferenza-stampa-di-berlusconi-in-diretta/

    Cari Saluti

    RispondiElimina
  13. @Francesco Lenzi
    molto prosaicamente, bastava prendere 1936.27 e moltiplicarlo per l'inflazione accumulata (il risultato dovrebbe essere su per giù lo stesso). dovremmo essere al 16% al momento.

    la cosa che non mi convince è se il cambio iniziale sia corretto!
    insomma, già al primo gennaio 1999 abbiamo avuto un calo evidente della bilancia dei pagamenti.
    e la stessa Rosy Bindi pressata (in una trasmissione dello scorso anno) ammise che per entrare hanno dovuto concedere qualcosa (nel cambio).
    nel periodo precedente il cambio lira-marco era sui 1100 ma abbiamo cambiato alla fine a 990 (1936.27/1,9558).
    può darsi che la verità stia in mezzo o che non esista.
    o meglio, lo scopriremo solo vivendo.


    PS: altro discorso.. ma nel 2002 l'inflazione fu quella rilevata? uhmmm

    RispondiElimina
  14. Rispetto al "sogno europeo" ed alle ragioni(più volte ricordate in questo blog) per le quali esso rimarrà tale; mi permetto di aggiungerne una di carattere geopolitico che secondo me non é da sottovalutare

    SEMIPIPPONE INTRODUTTIVO:

    Come é ben noto la madre di tutte le organizzazioni internazionali é l'ONU: ad oggi la quasi totalité degli stati mondiali ne fa parte. Tra gli organismi "operativi" di questa immensa Asl ce n'é uno che funziona in maniera particolarmente antidemocratica: il consiglio di sicurezza. Il suo compito é quello di garantire "il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale"(art. 24 statuto nu)attraverso l'elaborazione di risoluzioni. Per intenderci, é il CDS che ha "leggittimato" l'intervento in Libia a sostegno dei ribelli(versione ufficisa) ed é sempre lui che ci impedisce di fare lo stesso in SIria malgrado ci siano gli stessi requisiti per farlo: una guerra civile in atto, violazioni costanti del diritto umanitario, Stato debole(défaillant) e colpevole aggiungerei etc..

    SENTO CHE IL PIPPONE VI STA ANNOIANDO MA é NECESSARIO

    Il consiglio di sicurezza é composto da 15 membri di cui 5 PERMANENTI. Permanenti significa inamovibili, sempre presenti, intoccabili, in buona sostanza più forti, perché? Semplice ogni risuluzione, affinché sia adottata ha bisogno del voto favorevole di TUTTI i membri permanenti nessuno escluso. Se ad esempio il consiglio é chiamato ad intervenire militarmente in una regione X,non basteranno 14 voti favorevoli se il quindicesimo (sfavorevole) é un "permanent 5". Un'oligarchia internazionale insomma.

    Il bello é che fra i 5 membri permanenti del Cds ce ne sono 2 europei: Francia et Regno Unito. Loro possiedono il potere di cui vi ho parlato prima.
    Ora é chiaro che dietro ogni intervento umanitario c'é dell'interesse politicoeconomico: in Siria lasciamo che i bambini muoiano bombardati perché Cina e Russia non permetteranno mai ad un paese geograficamente strategico di cambiare natura, diventando magari che ne so,filoamericano. E' in gioco

    Ne deduciamo che lo status di membro permanente del consiglio di sicurezza conferisce un enorme potere geopolitico al quale Francia e Regno unito saranno costretti a rinunciare qualora nascessero questi fantomatici Stati Uniti d'Europa. Perché in tal caso sarebbe l'Europa intera a diventare membro permanente lasciando che il potere decisionale si "democratizzi" all'interno dell'europa stessa, lasciando spazio alla Germania che tra l'altro cerca da decenni di entrarvi(nei p5), senza troppa fortuna, grazie alla storia opposizione italiana "Se entra la Germania, ci entriamo anche noi"; bei tempi, passati, anzi passatissimi.

    QUESTIONI OVVIE:

    Siamo sicuri che un paese storicamente orgoglioso e in difficoltà(attualmnete)come la Francia abbia il coraggio di rinunciare all'unico potere che la rende geopoliticamente più "credibile" della Germania in nome degli Stati Uniti d'Europa?
    Io credo proprio di no,almeno per ora.

    2)Siamo sicuri che gli amici britannici con tendenze isolazioniste vogliano fare lo stesso rinunciando al loro british style?

    3)E se ubriachi(d'europa?) accettassero chi occuperebbe la sedia vacante (i membri permanenti diventerebbero 4)lasciata dai due Stati? il Brasile? Con gli Stati Uniti che accetterebbero che un paese veterocomunistafilocubanoaiutociinvadono in piena espansione abbia voce in capitolo su questioni di rilevanza internazionale? E allora l'India! Si buonanotte.

    Gli Stati Uniti D'Europa NON esisteranno fino a quando non morirà il Consiglio di Sicurezza dell'Onu come lo conosciamo, di questo potete starne certi.
    Ho come l'impressione che in questo caso i sogni "NON son desideri", almeno per questa Europa.

    FINE DEL PIPPONE.

    Cordialement,

    Alberto

    RispondiElimina
  15. Rispetto al "sogno europeo" ed alle ragioni(più volte ricordate in questo blog) per le quali esso rimarrà tale; mi permetto di aggiungerne una di carattere geopolitico che secondo me non é da sottovalutare

    SEMIPIPPONE INTRODUTTIVO:

    Come é ben noto la madre di tutte le organizzazioni internazionali é l'ONU: ad oggi la quasi totalité degli stati mondiali ne fa parte. Tra gli organismi "operativi" di questa immensa Asl ce n'é uno che funziona in maniera particolarmente antidemocratica: il consiglio di sicurezza. Il suo compito é quello di garantire "il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale"(art. 24 statuto nu)attraverso l'elaborazione di risoluzioni. Per intenderci, é il CDS che ha "leggittimato" l'intervento in Libia a sostegno dei ribelli(versione ufficisa) ed é sempre lui che ci impedisce di fare lo stesso in SIria malgrado ci siano gli stessi requisiti per farlo: una guerra civile in atto, violazioni costanti del diritto umanitario, Stato debole(défaillant) e colpevole aggiungerei etc..

    SENTO CHE IL PIPPONE VI STA ANNOIANDO MA é NECESSARIO

    Il consiglio di sicurezza é composto da 15 membri di cui 5 PERMANENTI. Permanenti significa inamovibili, sempre presenti, intoccabili, in buona sostanza più forti, perché? Semplice ogni risuluzione, affinché sia adottata ha bisogno del voto favorevole di TUTTI i membri permanenti nessuno escluso. Se ad esempio il consiglio é chiamato ad intervenire militarmente in una regione X,non basteranno 14 voti favorevoli se il quindicesimo (sfavorevole) é un "permanent 5". Un'oligarchia internazionale insomma.

    Il bello é che fra i 5 membri permanenti del Cds ce ne sono 2 europei: Francia et Regno Unito. Loro possiedono il potere di cui vi ho parlato prima.
    Ora é chiaro che dietro ogni intervento umanitario c'é dell'interesse politicoeconomico: in Siria lasciamo che i bambini muoiano bombardati perché Cina e Russia non permetteranno mai ad un paese geograficamente strategico di cambiare natura, diventando magari che ne so,filoamericano. E' in gioco

    Ne deduciamo che lo status di membro permanente del consiglio di sicurezza conferisce un enorme potere geopolitico al quale Francia e Regno unito saranno costretti a rinunciare qualora nascessero questi fantomatici Stati Uniti d'Europa. Perché in tal caso sarebbe l'Europa intera a diventare membro permanente lasciando che il potere decisionale si "democratizzi" all'interno dell'europa stessa, lasciando spazio alla Germania che tra l'altro cerca da decenni di entrarvi(nei p5), senza troppa fortuna, grazie alla storia opposizione italiana "Se entra la Germania, ci entriamo anche noi"; bei tempi, passati, anzi passatissimi.

    QUESTIONI OVVIE:

    Siamo sicuri che un paese storicamente orgoglioso e in difficoltà(attualmnete)come la Francia abbia il coraggio di rinunciare all'unico potere che la rende geopoliticamente più "credibile" della Germania in nome degli Stati Uniti d'Europa?
    Io credo proprio di no,almeno per ora.

    2)Siamo sicuri che gli amici britannici con tendenze isolazioniste vogliano fare lo stesso rinunciando al loro british style?

    3)E se ubriachi(d'europa?) accettassero chi occuperebbe la sedia vacante (i membri permanenti diventerebbero 4)lasciata dai due Stati? il Brasile? Con gli Stati Uniti che accetterebbero che un paese veterocomunistafilocubanoaiutociinvadono in piena espansione abbia voce in capitolo su questioni di rilevanza internazionale? E allora l'India! Si buonanotte.

    Gli Stati Uniti D'Europa NON esisteranno fino a quando non morirà il Consiglio di Sicurezza dell'Onu come lo conosciamo, di questo potete starne certi.
    Ho come l'impressione che in questo caso i sogni "NON son desideri", almeno per questa Europa.

    FINE DEL PIPPONE.

    Cordialement,

    Alberto

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. Se interessa il Grafico è stato elaborato a settembre 2011


    http://keynesiano.files.wordpress.com/2011/09/cambio-marco-euro.png?w=640

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  18. @Pes
    era tanto per discutere, figurati.. siamo qui per questo! iohihi
    tanto si "chiama" rapporto di cambio perché è una divisione e quidni come dici 2 può essere 2/1 oppure 1/0.5 oppure via dicendo.

    la serie storica dei cambi con l'ECU è interessante perché con una svalutazione del 20-25% (rispetto al marco suppongo) da 1550 ci si poteva aspettare un 1860-1930.
    ovviamente si può svalutare di meno (e di converso il marco rivalutare un pochino rispetto all'ecu).
    ma dal 1993 al 1998 abbiamo accumulato un altro 8,5% di inflazione.
    cambio a 2018-2094?
    Di converso il cambio pre uscita SME con il marco era di 750 (svalutando del 25% saremmo a 937 e quindi a 1017 con un altro +8.5% di inflazione accumulata).
    Darebbe un cambio con l'euro di 1990 e non 1936.27 (più basso con inflazione accumulta pre uscita del 20%)

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  19. @Diego Meloni..
    certo, Travaglio quando l'errore è del suo amico Padoa Schioppa deve rigirare la frittata sempre al nano... tanto la colpa è sua pure quando erutta l'Etna.
    ma Berlusconi cosa avrebbe dovuto dire? solo per essere stato immobile nel 2011 (in senso negativo per "quelli") è stato attaccato in una maniera vergogna.
    Ad ogni buon conto, il capitolo Berlusconi è finito, per sempre.


    e sempre a proposito di Travaglio.. si ricordi delle sue cavolate sull'euro invece!

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    1. @valsandra
      ah beh, purtroppo Travaglio ha la colpa di aver cannato completamente analisi a livello "macro". Non è colpa da poco. Io citavo solo per la cronaca quello che si era detto e secondo me a livello di cronaca ci si può fidare. Che poi fossero felici per altro, i nostri politici, ora comincio a sospettarlo fortemente.. ;)

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  20. Professore ma il professor Piga non potrebbe essere con noi a Pescara ? Con lui ho avuto delle affascinanti discussioni sull'euro, affascinanti per me almeno.

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  21. Ford lascia il Belgio per la Spagna

    "Le lacrime dei lavoratori di Genk contrastano con i sorrisi nella fabbrica di Almusafes […] Le tensioni nazionaliste che scuotono il Belgio non sono estranee alla chiusura della fabbrica di Genk, i cui modelli saranno prodotti a costi inferiori a Valencia. […] In piena ondata di adeguamenti e chiusure, la Spagna consolida la sua posizione al secondo posto della classifica del settore della produzione automobilistica (dopo la Germania), che rappresenta il 10 per cento del pil e impiega trecentomila lavoratori."
    (..)
    "Grossolano, insensibile, cinico, zotico e pusillanime. Non riusciamo a trovare altre parole per definire l’atteggiamento dei vertici europei di Ford. L’azienda non ha nemmeno avuto il coraggio di venire ad annunciare la sentenza di morte. Un insulto senza precedenti."
    (..)
    "Davvero pensiamo di uscire da questa crisi proseguendo con i dibattiti sterili che non salveranno né creeranno posti di lavoro? Stiamo sprecando troppa energia per dividere: i datori di lavoro contro gli impiegati, i banchieri contro i contribuenti, la sinistra contro la destra […] i fiamminghi contro i valloni […] Perché non utilizzare un decimo di questa energia in una ricerca mirata di provvedimenti e scelte politiche promettenti che abbiano un effetto sulla nostra competitività?"
    (..)
    La chiusura della fabbrica di Genk sarebbe dovuta al costo del lavoro troppo elevato in Belgio (40,60 euro l’ora) […] che nel 2011 è stato il più alto dell’Unione europea e il doppio rispetto a quello della Spagna (22 euro).

    In ogni caso Peter Van Houte, capo economista di Ing intervistato dal quotidiano belga, sottolinea che “ignorare il problema del costo [del lavoro] in Belgio sarebbe irresponsabile, […] ma sarebbe sbagliato anche considerarlo l’unica causa”. Per spiegare il clima poco favorevole alle multinazionali bisogna aggiungere elementi “legati alle dimensioni del paese, alle decisioni politiche e alle prospettive strategiche”. L’ultimo rapporto di competitività della Banca mondiale conferma una tendenza ormai chiara, facendo passare il Belgio “dal ventesimo posto del 2008 al trentatreesimo del 2012. In questo stesso lasso di tempo altri paesi hanno fatto passi avanti. È il caso delle Spagna, risalita dal sessantaduesimo al quarantaquattresimo posto”.

    IDE che viene, IDE che va, aka "la competizione brutale è il sale della vita!" (ma anche no)

    Com'era quella? Ah già, l'incubo della mezzogiornificazione permanente e le fabbriche cacciavite.

    La democrazia E' il tempo. Che noi tutti si possa avere il tempo per sognare una democrazia.

    PS_...Le jour de gloire est arrivé!. Domani è un altro giorno de la mérde européenne...

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    1. Eppure gli artt.145-150 del trattato sul funzionamento dell'unione (magari Alberto può schiaffarli in qualche post "in extenso" perchè sono eloquenti) non solo non consentirebbero queste cose ma ne imporrebbero, senza indugio, altre, a commissione e al Consiglio, e persino al Parlamento UE.
      Insomma questi hanno scritto un trattato compromissorio ma poi lo leggono come je fa comodo violandolo senza alcuno scrupolo.
      In tempi di normale democrazia questa violazione del patto fondamentale significa eversione di una piccola minoranza contro i popoli, che, in base allo jus cogens internazionale, legittimerebbe l'intervento dell'ONU come in Libia o...in Siria (gli ci manca solo il sangue, ma oggi in europa si sono fatti più raffinati)

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    2. segnalate l'articolo ai comunisti alle vongole del manifesto, visto che attaccano Marchionne pensando che sia lui l'origine e la causa di tutti i mali, e non riescono (o non vogliono) unire i puntini per capire che con l'euro le regole del gioco sono queste, e sono a favore della grande industria. Tra l'altro si vede anche come l'industra automobilistica, IN TUTTO IL MONDO (anche negli USA, anche in Korea, anche in Giappone) è sovvenzionata dallo stato perchè è strategica (secondo una vecchia statistica vista dove lavoravo prima, l'automobile da sola rappresenta il 37% dell'economia mondiale, però cito a memoria). Mi fanno quindi doppiamente ridere quanti dicono che solo in Italia succedono queste cose (pensa un po', in Belgio pretendono la restituzione degli aiuti di stato dati alla FORD! E chissà quanti aiuti riceve l'industria automobilistica tedesca visto che la VW è per il 20% posseduta dal lander della bassa sassonia, ovvero è per un quinto pubblica)

      P.S.: aproposito di tedeschicorrettieligialleregole: quanti di voi ricordano l'interventismo dell'Angelona per impedire che la FIAT comprasse la Opel? E non è aiuto di stato questo? (andrebbe capito perchè ci fu il contemporaneo disinteresse del governo italiano di allora nel sostenere un'azione opposta, ma forse lo spread ci può spiegare anche questo, chissà...)

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    3. Lo so che lo UK non è UEM, ma la Ford chiude due stabilimenti anche qui , precisamente la produzione Transit a Southampton e un sito di stampaggio a Dagenham, lasciando a casa all'incirca altre 1400 persone...udite udite dove trasferiscono la produzione...in Turchia.

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    4. Proverbio Calabrese in due varianti:

      1)Tantu vula lu citrulu ca va 'nculu all'ortolanu.
      2)Vula vula lu citrulu sempre 'nculu all'ortolanu



      Per la traduzione ce la fate da soli.

      Professore questo potrebbe essere il titolo dell'edizione calabrese del suo libro. Mi sembra molto poetico e descrittivo.

      Elimina
    5. Visto che si parla di automobili (data l'importanza per l'economia di qualunque Paese) vorrei postare questo articolo dove si vede come la lezione tedesca viene applicata dalla fiat, ovvero dopo aver cancellato decenni di storia del diritto del lavoro, si apprestano a riposizionarsi su marchi di lusso per l'esportazione mentre per gli italiani, ridotti a essere ciò che fanno quindi condannati a non essere se non fanno, c'è la panda (la 500 è per i capi reparto)

      Elimina
  22. @Diego
    Certo che mi fido ma figurati (per te e per Travaglio che è preciso in queste cose).
    ma non serve riferire "false dichiarazioni" in interviste qua e là per essere attendibili!
    è il solito vizietto di Travaglio.. certo, Berlusconi è complice nell'euro (se fosse stato un vero politico avrebbe dato il benservito da un anno ma non ne aveva e non ha né la caricatura politica né umana per farlo) ma una cosa sono le interviste di circostanza un'altra cosa quando sbrocca.
    ecco, un uomo meglio prenderlo nei momenti di rabbia dove si fa scappare cose più interessanti..

    sugli effetti "macro".
    al di là di tutto, ha sempre coperto persone come Ciampi, Monti, Draghi, Prodi, TPS (non Visco).
    anzi.. il suo giornalicchio parlando di Monti ha questo taglio: "poverino, deve governare nonostante questi parlamentari!"

    insomma, un giornalista, pure lui, da 4 soldi

    RispondiElimina
  23. Continuano a shackerarci gli ammenicoli con il fogno degli "Stati Uniti d'Europa", ma non hanno mai pensato neanche lontanamente a creare una sorta di Corte Suprema (simile a quella 'mmericana) indipendente, autorevole e rappresentativa di tutte le voci del continente (..se vabbè..) e in grado di far rispettare gli accordi.

    In altre parole il trattato sul funzionamento dell'unione ha più o meno le stesse funzioni del "galateo" a tavola. Con la Germania a fare da signorina Rottermaier.

    RispondiElimina
  24. In Grecia è stata surrettiziamente introdotta la figura del “nazista di sostegno”.

    Un recente articolo del “Guardian” informa che «la polizia greca invita i cittadini vittime di furti e rapine a chiedere la “protezione” dei militanti di Alba Dorata, la formazione neonazista in rapida crescita di consenso elettorale.
    [i cittadini che hanno ricevuto l'invito,] pur non condividendo l’ideologia neo nazista, sono tentati di accettare il suggerimento, terrorizzati come sono dai tassi di violenza in rapida crescita nei quartieri periferici, duramente provati dai feroci tagli imposti dall’Europa alla Grecia».

    Non c'è che dire, stiamo facendo grandi passi avanti. Com'era quella storia che “uscire dall'euro sarebbe un'assurda follia”?

    RispondiElimina
  25. Il partito unico dell'euro e della lotta alla casta e alla corruzzzione:
    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/la-minaccia-inaspettata-per-renzi-arriva-proprio-dal-suo-palazzo-vecchio-un-dipendente-del-46080.htm

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-altro-che-cuffaro-e-lombardo-le-relazioni-pericolose-del-pd-rosario-crocetta-2-46084.htm

    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-ma-guarda-cosa-scova-di-bello-la-finanza-negli-hard-disk-sequestrati-nella-46078.htm

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/melandri-ornaghi-spernacchiati-da-perna-di-melandrina-a-parte-la-grazia-come-ministro-dei-46076.htm

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/financial-monti-comico-cabarettista-blogger-attivista-per-descrivere-grillo-trionfatore-in-sicilia-il-financial-46057.htm

    Ora, nemmeno nel 1992 si sarebbe potuta vedere, in simultanea, cotanta marea montante di mmm... travolgere gli stessi che l'hanno evocata un attimo prima contro gli altri.

    Ne risulta confermato che l'euro è il cemento di un sistema che coopta in modo totalizzante ogni classe dirigente politica coinvolta e coinvolgibile, a titolo di intermediario (compensato nelle salmerie del sistema), esattamente, e non a caso, come le banche sono le promotrici, le destinatarie ultime e il sub-strato sociale che anima ogni politica perseguita negli ultimi 20 anni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/la-doppia-morale-del-sindaco-moralizzatore-chiusa-una-transazione-da-50-milioni-di-euro-46178.htm

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  26. Mi pare che sinora non l'abbia chiesto nessuno: la data scelta per l'uscita del libro è casuale? :-)

    RispondiElimina
  27. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-30/merkel-vogliamo-promuovere-consumi-203128.shtml?uuid=AbgNAUyG

    «La Germania vuole promuovere il consumo interno per dare un contributo anche all'eurozona». Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino, in conferenza stampa con il direttore generale dell'FmiChristine Lagarde. «I rischi per la economia mondiale sono evidenti. La crescita non è buona come avremmo voluto», ha aggiunto la cancelliera tedesca.

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  28. ecco lo sapevo :

    Merkel: vogliamo promuovere i consumi tedeschi per aiutare l'eurozona. Lagarde: ripresa incerta

    Cronologia articolo30 ottobre 2012


    Il cancelliere tedesco Angela Merkel (al centro) parla a Berlino in conferenza stampa con il direttore generale dell'Fmi Christine Lagarde (a sinistra) e il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria (AFP Photo)Il cancelliere tedesco Angela Merkel (al centro) parla a Berlino in conferenza stampa con il direttore generale dell'Fmi Christine Lagarde (a sinistra) e il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria (AFP Photo)

    «La Germania vuole promuovere il consumo interno per dare un contributo anche all'eurozona». Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino, in conferenza stampa con il direttore generale dell'FmiChristine Lagarde. «I rischi per la economia mondiale sono evidenti. La crescita non è buona come avremmo voluto», ha aggiunto la cancelliera tedesca.

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-30/merkel-vogliamo-promuovere-consumi-203128.shtml?uuid=AbgNAUyG

    e dopo le elezioni in germania incominceranno una campagna per
    fare passare il messaggio che è giusto dare un po' di soldi ai ^napoletani^ (qui inteso in senso di gente del sud) per mantenere la crescita e l'occupazione in germania...con il progetto di un progressivo bilancio comune dilatato molto nel tempo...
    sono convinto che l'eurozona esplodera' ma il progetto stati
    uniti d'europa è comunque lanciato...e lo fermeranno pero' i francesi ...(si ma quanto ci vorra' ? i tempi si dilantano e in italia l'unico che dice mezza cosa giusta sulla bce-berlusconi-
    è screditato e abbandonato dall'elettorato e dal pdl moderato/cattomassonico...)

    RispondiElimina
  29. Poniamo che le Banche centrali decidano di cancellare il debito pubblico. Niente glielo impedisce, se solo lo volessero: basterebbe scambiare i bond con moneta emessa appositamente : i titoli di Stato verrebbero ritirati, cancellati. Sarebbe sempre ENDOGENA questa moneta, creata per cancellare il debito ? Penso di si, perchè essendo emessa in quantità tale per andare a cancellare un debito X, risulta emessa per andare a soddisfare una domanda ( cancellare il debito pubblico ).

    RispondiElimina
  30. Intanto la Merkel:

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-30/merkel-vogliamo-promuovere-consumi-203128.shtml?uuid=AbgNAUyG

    RispondiElimina
  31. OT, ieri tornando dal lavoro, accendo la radio e ti trovo il Prof. Vaciago ospite della trasmissione del Dott. "Horror Vacui" Barisoni a commentare l'esito delle elezioni siciliane.
    Alcune chicche, in ordine cronologico:
    1. La vittoria dell'astensionismo in Sicilia è la vittoria del partito di Monti, del partito di Giannino o Montezemolo: gli elettori che non sono andati a votare non si sono riconosciuti nelle proposte di politica e antipolitica presenti alle elezioni siciliane (ciò per me non significa però che, di conseguenza, chi è stato a casa è un supporter di Monti o ancor peggio Giannino - accreditato dello 0.8% a livello nazionale dagli ultimi sondaggi).
    2. Il discorso poi si sposta sull'Europa: la Merkel non ha questo enorme potere che molti le accreditano, deve rispondere al Bundestag che è il vero centro della Costituzione Tedesca. Il Prof aggiunge che bisognerebbe studiarla meglio la Costituzione Tedesca (volevo aggiungere che magari si potrebbe ripassare anche quella Italiana prima, o no?).
    3. In Europa si conta solo se si fa squadra: con Monti siamo tornati a contare a Francoforte, a Berlino; e chi verrà dopo dovrà continuare a far squadra in Europa.

    Prima della fine dell'intervista, è arrivata la provvidenziale telefonata di mio fratello che mi ha permesso di spegnere la radio.

    Prof, urge uscita del libro al più presto!

    RispondiElimina
  32. Prenotato "Il tramonta dell'euro" di Alberto Bagnai su amazon.it. Sì, proprio "tramontA". E' sicuramente un refuso, ma il titolo originale qual é? Il tramontar dell'euro? Il tramortir dell'euro? Il tra Monti e l'euro? O il tram, l'onta e l'euro?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma nun ce potevi pensà prima a proporre 'sti titoli strafighi?

      Elimina
    2. Perchè non il "Tremonti" dell'euro?!

      Elimina
    3. Io l'ho cercato in libreria ma non l'ho trovato sotto il nome "il tramonto dell'euro", ma con l'altro. Anzi ho fatto un po' fatica perché lo avevano catalogato come un libro di un certo Alberto Bagni.....

      Elimina
  33. Sto guardando Piga su RaiNews24... è un bravo raghèzzo, ha bisogno di affetto.

    Il prossimo che dice o scrive populista gli spezzo la noce del capocollo!

    RispondiElimina
  34. Mi precedi,Correttore.Alterna concetti condivisibili con perle quali "Al tavolo dei Grandi sei commensale o sei menu"oppure"L'euro non è causa ma capro espiatorio".Ma questo è un blog di gente avveduta,e noi si sa benone che ce ne sont pas les perles qui font le collier,c'est le fil.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Del resto, Alessandro (Torny intendo) lo aveva già ben definito: il Pulcino PIGA

      ... absiit iniuria verbis... of course!

      Elimina
  35. Sono una studentessa della G. D'Annunzio, a cui è capitato un altro docente di politica economica. Anche se la mia visione dell'Europa è totalmente opposta alla Sua, sono felice di seguire il Suo blog in modo da confrontare le nostre idee. Ho già seguito il seminario della Cina e spero di seguirne altri e di seguire un Suo corso alla specialistica. Tanti saluti e stima per come valorizza lo Sue idee.

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    1. Una cosa alla volta. Prima prova a superare l'esame del collega, che non mi sembra sia compito particolarmente agevole... Vedrai che per quando ci sarai riuscita le tue idee sull'Europa avranno avuto modo di maturare! ;)

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  36. L’ultimo rapporto sul mercato del lavoro curato dal giuslavorista Carlo Dell’Aringa per il Cnel afferma che «negli anni Settanta, l’Italia era al primo posto per crescita della produttività nell’industria rispetto ai principali Paesi nostri concorrenti nel mondo, mentre [...] nel primo decennio del Duemila, cioè dopo l’introduzione dell’euro, [...] la produttività nel nostro Paese precipita a un misero 0,4% in media d’anno, contro l’1,8% della Germania, il 2,5% della Francia, il 2,8% dell’Olanda, il 3% del Regno Unito. E meglio di noi ha fatto anche la Spagna (1,5%).
    [...]
    “La perdita di competitività dell’Italia rispetto alle altre economie dell’area euro è stata significativa, oltre il 2% all’anno”, sostiene il professor Dell’Aringa nella sua ricerca.
    [...]
    Fa riflettere che la massima espansione della produttività è avvenuta negli anni Settanta, all’epoca della lira sovrana e delle grandi battaglie sindacali per migliorare le condizioni dei lavoratori. Il declino italiano, avviatosi con il neoliberismo guidato a livello mondiale da Ronald Reagan e Margaret Thatcher negli anni Ottanta – meno Stato, più mercato – assume proporzioni catastrofiche soltanto dopo il Duemila, con il fatidico avvento dell’euro che mette in crisi l’intero sistema-Italia».

    Come si vede, ciò che il professor Bagnai spiega e dimostra, qui su Goofynomics, oltre ad essere noto da oltre mezzo secolo nell'ambiente scientifico, si sta finalmente affermando tra un crescente numero di studiosi, accademici, tecnici, ecc. Di converso appaiono sempre più patetici i vari propagandisti del “più Europa” come Scacciavillani, Zingales, Vaciago, Boldrin, Giannino – a proposito: gli ultimi sondaggi danno la lista di Giannino allo 0,8%; io la do allo 0,3% -, ecc. Per essere precisi, patetici lo sono sempre stati, ma ora sono da considerarsi corresponsabili della disastrosa situazione in cui i fautori del “sogno europeo” ci hanno trascinato.
    Ora manca solo che il mondo politico esca dal suo torpore, e potremo avviarci sulla strada che ci condurrà fuori dall'euro-trappola.
    Nel caso, invece, si volesse proseguire ad oltranza sulla strada del “più Europa”, come suggeriscono i vari Renzi, Bersani, Alfano, Casini ecc. saranno le popolazioni a risvegliare bruscamente i politici.

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    1. Boldrin abbandona la lista di Giannino! La scissione dell'atomo.

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  37. LINKS: Con un’inflazione al 3,2%, la produzione industriale in calo al -7,3%, il Pil che si avvicina al -2,6%, la disoccupazione che si avvicinerà all’11% quest’anno per superarlo nel 2013, diventa abbastanza chiaro che l’agonia non può che continuare

    Sono ormai sei le manovre correttive che a diverso titolo aumentano le entrate e riducono la spesa: DL98/2011; DL138/2011; Legge di Stabilità 2012; DL201/2011; DL95/ 2012, meglio noto come «Spending Review», a cui si aggiunge la Legge di stabilità del 10 ottobre 2012. L’ampiezza delle 6 manovre, cioè il reperimento (complessivo) delle risorse, è pari a poco meno di 5 punti di Pil nel 2012, poco sopra i 6,5 punti di Pil nel 2013 e oltre 7 punti di Pil nel 2014. Complessivamente il governo Berlusconi e il governo Monti hanno predisposto delle misure correttive, per il triennio 2012-2013-2014, che sfiorano i 130 miliardi di euro. L’effetto delle manovre è stato quello di una crescita del Pil negativa per il 2012 del 2,4%, con delle previsioni “ufficiali” per il 2013 prossime allo zero o poco al di sotto dello zero. Utilizzando un modello prudenziale relativo all’impatto dei provvedimenti adottati dal governo sulle previsioni economiche (50%), le stime di crescita del Pil per il 2013 sono pari tra un meno 2,5-3% del Pil. Se la crescita del Pil non assicura nessuna crescita dell’occupazione, è altrettanto vero che una sua riduzione farà crescere il tasso di disoccupazione ben oltre l’attuale 12%. Il quadro programmatico del Def di settembre prevede per il 2012 un indebitamento netto pari al 2,6% del Pil, che diventa l’1,8% del Pil per il 2013, con una crescita dell’avanzo primario (il saldo al netto della spesa per interessi) in forte crescita: per il 2012 l’avanzo primario è pari a 2,9 punti di Pil, per il 2013 è pari a 3,8 punti di Pil. Non bisogna mai dimenticare che il risparmio pubblico, l’avanzo primario, significa una contrazione dei consumi pubblici e quindi una contrazione dei consumi aggregati, quindi una riduzione del Pil. Indipendentemente dalle manovre correttive, il debito pubblico continua a crescere...
    http://pubblicogiornale.it/politica/monti-inganno-spending-review/ (PARLA PURE DELLA LEGGE DI STABILITA' NELLA VERSIONE ANTE ATTUALE)

    Gli obbiettivi generali della Legge di Stabilità (2013-2015) sono il pareggio di bilancio strutturale per il 2013, assieme alla crescita dell’avanzo primario. Le misure adottate non modificano nella sostanza i provvedimenti pregressi, anche se alcune misure cambiano segno nell’impostazione. Sono 5 gli assi delineati nella Legge di stabilità: dimezzamento dell’aumento dell’Iva; incentivi alla produttività (territoriale) pari a 1,2 mld di euro; contrazione della spesa dei ministeri programmati con la Spending Review; garantire i pagamenti arretrati della Pubblica Amministrazione; garantire le risorse per gli esodati riconosciuti. Gli strumenti per recuperare le risorse finanziarie necessarie per raggiungere gli obiettivi indicati fanno capo alla Spending Review; alle banche e alle assicurazioni; alla Tobin tax.

    Questo link è più aggiornato ma generico
    http://www.firstonline.info/a/2012/11/01/legge-di-stabilita-novita-su-irpef-iva-detrazioni-/a42be6c1-de08-4f2b-9087-69f48f5a8261

    Questo è del Sole24h:
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-31/legge-stabilita-tagli-irpef-181746.shtml?uuid=AbRtnryG

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  38. @48 (:-L) e Alberto :

    Mr Schröder knows what it takes to claw back competitiveness. He lost his chancellorship on the Hartz IV labour reforms.

    This tale of political sacrifice can be exaggerated of course. The Hartz IV reforms are not the chief reason why Germany is super-competitive today within EMU. The country’s hiring and firing laws are among the least reformed in the OECD to this day.

    The Teutonic machine regained a labour edge by screwing down wages for year after year (as companies like VW threatened to relocate plant to Eastern Europe). It was an internal devaluation. Hartz IV was the icing on the cake

    http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100021082/dont-cry-for-me-francois/

    che è circa quello che penso anch'io(apparte la sfumatura da liberista di Ambrose evans) . ho ritrovato nello stesso tempo una risposta di alberto a un mio commento (greve e che quasi non riconosco risalente a settembre) connesso alla riforma Hartz su vocidall'estero : non dico che la riforma Hartz non abbia avuto un peso nel ^processo^ che conosciamo ,pero' secondo me la state sovrapesando , poi non sono d'accordo quando dici
    che sarebbe come legalizzare lavoro nero (ma ovviamente siamo d'accordo che non sia una buona politica!) a me ricorda tanto la flessibilizzazione e la precaricazzazione dei giovani in italia
    solo che quella è anche peggio!

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    1. Non mi ero mai accorto che tu la pensassi come me e l'ILO (da un anno) e Pritchard (da un giorno). O non ho capito, o benvenuto a bordo... Ogni volta che ti parlavo di Hartz e svalutazione competitiva tu mi parlavi di case! Pensavo a una lieve dissonanza cognitiva. Che in certi casi sia stata una legalizzazione del lavoro nero lo pensano certi sindacati (e certi giudici) tedeschi. Vorrei sapere dal buon Pritchard come si fa a far calare i salari senza far aumentare la sottooccupazione. Ma lui mi pare british, Phillips era australiano...

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  39. @ kthrcds
    Zingales, Giannino e Boldrin hanno ragione ma..
    il problema di fondo è che il 95% (numreo ad muzzum) degli italiani attribuisce la colpa alla CorruZzione e dei costi della politica e quando gli parli di "meno stato per combatterli" (corruZzione e costi della politica) allora li convinci.
    un mio amico (abilitato commercialista, ex comunista.. wow!) ha linkato sulla sua pagina FB proprio le idee di "fermiamo il declino".

    forse nessuno voterà mai Giannino ma di certo le loro idee attecchiscono e fanno male!

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  40. SCUSATE!
    volevo dire (sono fuori, collegamento lento che mi sta distruggendo la pazienza) che "avete ragione su Giannino, Zingales e Boldrin" e non che questi abbiano ragione!
    il resto del discorso lo confermo.. scusate!

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  41. @ Valsandra (2 novembre 2012 11:06)

    Non ho ben compreso che significa:

    “Zingales, Giannino e Boldrin hanno ragione ma..”

    probabilmente un refuso.


    Sul fatto che “quando gli parli di meno stato per combatterli (corruZzione e costi della politica) allora li convinci”, io aspetterei qualche mese. Dopo le elezioni di aprile, che molto probabilmente avranno come esito un governo qualunque ma orientato a proseguire la linea Monti – con quest'ultimo al Quirinale -, gli italiani saranno costretti a rendersi conto che “più Europa” significa diventare più poveri.
    A quel punto, si chiede il professor Paolo Becchi il popolo italiano non potrà che divenire finalmente rivoluzionario, dopo essere stato ridotto alla fame?

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    1. Grande Keith!
      D'accordo "ciento pe' ciento" su elezioni e conseguente governo (a prescindere da chi vinca, incluso m5s, che alla fine dei conti è debitopubblicocastacorruzionebrutto).
      Sulla successiva rivoluzionarietà degli italiani, forti dubbi, scettiscimo cautelativo.
      Parlerei di "rivolta": cioè un diffuso "non mi importa chi e dove ha sbagliato ma questo a IO non me lo dovete fare", con possibile spaccatura tra consapevoli (seguaci di goofy in ascesa geometrica) e livorosi che se la prenderanno coi ricchi (già fuggiti, ma la superpatrimoniale piacerà ad "essi") e con i pubblici dipendenti (colpevoli di esistere).

      Insomma, il falso verbo dei boldrin &co. predetermina scenari da sommosse-guerra civile, ovviamente "tipo" il post 8 settembre (più farsesco, mutatis mutandis).

      Finchè (e in quanto) non verrà qualcuno da "fuori" per dire agli italiani che non devono scannarsi tra di loro per le conseguenze del "vincolo esterno" proprio perchè è "esterno" (pensa un pò) e ci sono dei precisi responsabili (nel frattempo fuggiti in germania? o neiu paradisi fiscali, e dopo essersi rifugiati, in prima fase, nei loro bunker istituzionali in difese a oltranza).
      Ovviamente neanche a cose fatte e CNL di ricostruzione insediati i boldrinici e i livorosi più irriducibili capiranno una cippola e si sentiranno persino perseguitati dalla "demagogia" imperante (lo stesso non si potrà dire di molti piddini che volteranno gabbana in ordine sparso e poi massicciamente, per tentare di insediarsi nelle nuove istituzioni, confidando nel loro "alto profilo tecnico" e nel seguito politico che comunque, data la cultura della base piddinica, in parte manterranno)...Fuck 'em all!

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  42. «Parlerei di "rivolta": cioè un diffuso "non mi importa chi e dove ha sbagliato ma questo a IO non me lo dovete fare"»

    Ciao quarantotto. Sì, anch'io parlerei di rivolte più che di rivoluzione. Tipo quelle che Céline definiva le “rivolte degli impifferati”, come ho già detto qualche giorno fa.
    Ma siccome una persona pacata come Becchi parla di sentimenti rivoluzionari, mi sono detto hai visto mai...

    Comunque sono in sintonia con le tue perplessità. Siamo di fronte ad un difficile momento storico, e non sarà una passeggiata venirne a capo. A meno che non sia un'altra nazione a toglierci le castagne dal fuoco – che in definitiva è quello che mi aspetto nel breve termine.
    Qui, però, mi fermo perché che cosa realmente accadrà non lo so.

    Se fosse dipeso da me, col ciufolo che B. sarebbe andato al governo, per di più “sdoganando” i fascisti, e circondandosi dei peggior elementi che la scena politica poteva offrire; la dirigenza della Lega nord sarebbe in galera da tempo, i cioccolatai come Cicchitto, Bondi, Sgarbi, ecc., non avrebbero nemmeno ricoperto il ruolo di usciere in un qualsivoglia ufficio pubblico.
    Ma, ovviamente, non è un argomento, questo.
    Milioni di italiani – quelli che la tv mostra di tanto in tanto nei documentari di Rai storia – con il lavoro e duri sacrifici e rinunce hanno tenuto in piedi questo paese nonostante tutte le fregature che il ceto politico ed imprenditoriale gli ha rifilato dal dopoguerra ad oggi.
    L'anno scorso, guardando un documentario sulla condizione della donna che lavora nell’“Italia del boom”, mi è rimasto impresso un passaggio in cui una donna spiegava all’intervistatore che l’unico svago che lei e suo marito - entrambi operai nell’industria - si erano concessi in sette anni, era stato andare “una volta al cinematografo”.
    Milioni di donne e uomini come la signora del documentario hanno reso possibile il “miracolo economico italiano” degli anni ’60. Milioni di persone che hanno lavorato duramente per fare dell’Italia una nazione “moderna” – e su questa modernità ci sarebbe da discutere a lungo, ma questo è un altro paio di maniche. Sono state quelle persone a rendere possibile il benessere di cui oggi tutti, più o meno, godiamo.
    A queste persone doveva rivolgersi la sinistra con voce chiara e univoca per tutelarle e garantire loro una vita dignitosa. E invece...
    Sono dell'idea che un terzo degli italiani sia in grado di comprendere bene come stanno le cose, e che sia da collocarsi nell'area progressista. Poi c'è un terzo che si schiera contro per partito preso o per mero calcolo di convenienza, e infine un altro terzo collocabile nell'area del “franza o spagna purché se magna”, che voterebbe anche per belzebù se lo ritenesse conveniente.
    In assenza di un soggetto politico che rappresenti adeguatamente il primo terzo, la politica finisce ostaggio dei restanti due terzi.

    Avremmo dovuto fare una rivoluzione come hanno fatto nei secoli scorsi inglesi, francesi e tedeschi, ma non l'abbiamo fatta. Se non a rovescio, con benito, ed è andata a finire come sappiamo. E il fascismo ce l'hanno fatto pagare con gli interessi riempendoci di basi militari, e impedendoci così di avere una politica estera indipendente.
    Non solo, abbiamo anche il Vaticano che non perde occasione per interferire nelle più delicate questioni di politica interna.
    Insomma, la strada è in salita. Ma del resto, quando mai è stata in discesa?

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    1. Mah, adesso mi vai su una (condivisibile) analisi generale con tanto di controfattuali: "a quelle persone la sinistra doveva rivolgersi"...
      Ma non l'ha fatto perchè aveva "orore" di se stessa (e dei suoi interni di famiglia di piccola borghesia apparatnik che imitava quella di Ettore Scola)...e poi "quella gente" non esisteva più come massa identificativa, ma solo come specie in estinzione border-line...
      Mò semo tutti fichi belli e pettinati e qualsiasi raghezzo\a anche precario\a ti dice "la libertà è fare "il cazzo che ti pare" e viaggiare e vedere tutto il mondo"...e giù livore per quelli che, secondo loro se lo possono permettere (invariabilmente perchè "rubbbano")...E il fogno europeo produce, per induzione, schiere di persone che vogliono andare in Guatemala o in Africa a stare vicino a "gggente meravigliosa" o a "Londra"...non vado oltre.

      Mi accontento di essere più sullo specifico e più profetico, senza timore:-).
      Al punto in cui stiamo i livorosi e i loro cattivi maestri sono come i Pavolini e gli irriducibili di Salò e porteranno a un durissimo confronto.
      Le risorse culturali (antropologiche e critico-razionali di popolo) per uscirne da soli non sono sufficienti, non nei prossimi 2-3 anni cruciali.

      Il paradigma "esterno" che ci farà evolvere non sarà "fissato" in questi lidi.
      Ma su goofy potrai trovare almeno il "modello active" di chi cercherà sempre di rivendicare un tanto di libertà e dignità del popolo italiano...e magari saremo abbastanza per pesare quel tanto che limiterà i danni :-)

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  43. Stimo il prof. Piga economista, ma trovo la sua linea politica paradossale e incongruente.
    Le sue diagnosi e la sua ricetta anti-austerità sono condivisibili, ma come si può mantenere l'euro e chiedere queste cose all' "Europa" la cui linea politica/economica è proprio quella da lui deprecata?

    Sarebbe come se dicessi che il divieto di toccare la palla con le mani non ha nessuna logica e chiedessi di cambiare le regole del calcio alla FIGC. Chiaro che quelli della della federazione mi rispondono "Ah bella, vedi d'annà a jocà a pallamano o inventate 'n atro sport!"

    Fuori dalla metafora terra-terra, non sarebbe più coerente se Piga si schierasse apertamente contro la finta Europa imposta dall'alto dalle lobby e la loro moneta, chiedendo di uscirne al più presto?

    Se i fratelli d'Europa gli piacciono tanto la strada da seguire è un'altra; eliminare questa struttura antidemocratica e oligarchica e ripartire da zero, dalle genti, perché nasca quel sentimento che le faccia sentire un solo popolo con il desiderio di unirsi in un unico stato.

    Comunque ho molte perplessità. Non tanto perché l'Europa non esiste, neppure l'Italia esisteva prima del 1800 e il sentimento italiano è nato grazie ai vari Mazzini, Manzoni, Leopardi... quindi è autenticamente artificiale.
    A lasciarmi perplessa, oltre alle discrepanze economiche, è la lenta morte delle culture italiana, tedesca, francese, ecc. come preconizzato dalla dottoressa Magli, in nome di un anonimo polplettone parlante inglese. E le nostre belle lingue (e tutta la cultura che ci sta dietro) sarebbero condannate a morte, come il latino o le lingue d'Oc e d'Oil. La lingua non è solo un modo di parlare, ma una forma mentis.

    Prima di questa orrenda euro-esperienza anch'io Fognavo un mondo senza confini.
    Ma ora ho capito, soprattutto grazie a lei professor Bagnai, che una cosa del genere non solo non è realizzabile, ma non è auspicabile, è una mostruosità da tutti i punti di vista.

    Un'altro aspetto che non mi piace del Piga-pensiero sono i continui riferimenti agli USA, considerati come modello da seguire.
    Non dico che negli USA non ci possa essere qualcosa che funziona bene e di ben fatto. Ma da qui a considerarli un modello a cui ispirarsi...

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  44. @Silvia..
    ho avuto modo di discutere con un mio amico e (SBAGLIANDO) alla fine l'ho invitato a strappare la laurea in economia che ha conseguito (una volta andammo dal prof di Macro per farlo felice.. e dopo 10" che chiedeva cavolate lo interruppi.. imbarazzante incontro!).

    le persone non comprendono che lira e euro rappresentano due modi di concepire il mondo.
    nel primo ognuno si crea la sua nicchia, la sua cultura.
    le persone di "buona volontà" possono integrarsi con le altre, per loro volontà e attitudine.

    nella seconda si cerca di eliminare la diversità e si impongono scelte antisociali. Si deve omologare il mondo.

    le persone non comprendono (non scherzo! e non mi riferisco ai politici a cui conviene mantenere la poltrona) che il precariato, la distruzione della sanità, la mancanza di investimenti pubblici essenziali per la popolazione sono conseguenze logiche dell'euro!
    chiedere di investire, sostenere il lavoro con l'euro è impossibile visto che dobbiamo rivolgerci agli usurai (mercati).
    anche questo non lo comprendono mentre con la lira si potrebbe emettere moneta (con un po' di inflazione.. chi se ne fregherebbe!).
    'ste due cose, le differenze dei piatti non vengono considerati.

    obiettivamente però ci sono troppe persone che si sentono sfigati per essere italiani..
    ieri Bagnai su Telenova ha dato una lezione incredibile a tutti..
    Grazie PROF!

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    1. Caro Valsandra,
      è esattamente quello che volevo dire: due modi diversi di concepire il mondo, non ha senso chiedere di cambiare le regole europee perché queste regole non sono sbagli, sono proprio volute così e stanno funzionando esattamente come avevano previsto.

      Quindi, tornando al prof. Piga (che sia sua intenzione o meno) penso stia di fatto reggendo il gioco delle oligarchie. Lo stesso vale per i vari Ferrero, Ariaudo, ecc.

      Sono d'accordo: le persone non riescono a capire cosa significa restare nell'euro. Al massimo ti dicono 1 euro=1000 lire e poi attaccano con Fiorito o i festini di Arcore (ancora???). Perciò ho chiesto al prof. Bagnai di spiegare, tra le tante cose, cosa sono le "riforme strutturali" che i bravi tedeschi hanno fatto e che noi dovremmo imitare.
      E quali sono le conseguenze: i bravi lavoratori tedeschi che hanno il merito di aver realizzato gli ottimi prodotti tedeschi che hanno fruttato un enorme surplus hanno meno soldi di prima per comprarseli!!! E se non li esportassero alle povere cicale terrone che si indebitano per comprarli, avrebbero anche il problema di smaltirli.

      Qui dalle mie parti vanno forte le frasi alla Boldrin e le contestazioni anti-casta di Grillo. Non so se in tutta Italia è così.
      Non ho ancora trovato UNO e dico UNO che abbia capito un tubo. Il pubblico dell'Ultima Parola è un campione rappresentativo. Quanti hanno capito le parole del prof. ieri sera?
      Lui è bravissimo, ma è come se parlasse un'altra lingua. Chi conosce solo la lingua della propaganda, capisce solo qualche parola ogni tanto, non la situazione nella sua globalità.

      Siamo davvero dentro Matrix. Ma la pillola rossa devi saperla cercare e poi devi leggere e sforzarti di capire. Devi dedicarci tempo, è faticoso (non è il tutto-subito a cui siamo purtroppo abituati).
      E finché non si esce da questo castello di falsità che ci hanno costruito intorno fin da quando siamo nati, di certe cose proprio non si capisce il senso.

      Il paradosso è che più volte mi sono sentita dire che devo ragionare con la mia testa! Ma se sostengo una tesi assolutamente minoritaria, di tutto mi si può dire, ma non che sono condizionata!!!!!

      però scusa, non ho capito niente del tuo amico, della laurea stracciata e dell'incontro con il professore...

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  45. @Silvia
    mi trova d'accordo perché se parlo con un operaio allora questo capisce molto meglio di altri che la situazione non riguarda la corruzione.
    e sa perché?
    vuoi perché non pensano che altrove non si paghi per lavorare, vuoi perché hanno lavorato con i tedeschi.. vuoi per tanti motivi (non hanno idea dell'economia e quindi ragionano a testa libera).
    sa una cosa?
    tutti quelli che hanno lavorato con tedeschi e americani ricordano di averli "mazzoliati" per bene a lavoro.. per efficienza e rapidità.
    un mio amico mi raccontò che la differenza stava nel fatto che i tedeschi dopo il lavoro facevano riunioni mentre loro (i siciliani) andavano al bar a divertirsi (sai.. qua si esce ogni sera).
    ma quando c'erano dei problemi da risolvere in poco tempo e sotto pressione secondo lei chi era più bravo?

    GLi operai non sono cresciuti con il senso di inferiorità..

    ma veniamo a noi: ho invitato il mio amico a stracciarsi la laurea.. è proprio la gente con quel pezzo di carta la più fastidiosa e ormai sono tanti ad averla.


    io per capire questa crisi (il 10%) ho dovuto impiegare i disegnini, gli esempi numerici dei bambini.
    per far capire la differenza tra BdI indipendente e dipendente ho dovuto pensare ad una stanza in cui bisognava comprare un tavolo.. chiedendo ai presenti di finanziare l'acquisto.. figo come esempio!

    in poche parole.. c'è troppa ignoranza (totale) in giro e malafede.
    le idee di Boldrin sono affascinanti ma peccato che sono quelle degli anni 90 (ok, evidentemente 60-70s ma che si sono radicate da noi dopo 15-20 anni) che hanno toppato clamorosamente

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  46. A futura memoria...

    [Leggo or ora da un commento sul sito dell'interessato che Alberto si è già occupato della questione tramite Twitter.]

    Stavo cercando il primo grafico contenuto in questo articolo: PERCHE’ QUESTO MORTORIO SOCIALE?

    Però non ricordavo dove fosse e quindi girovagavo fra i siti papabili, fra cui anche quello di Piga... quando mi imbatto in questo: Euro sì, euro no: va bene, parliamone, ma per favore gli interessi no.

    Di seguito il commento che ho lasciato sotto quest'ultimo articolo:

    ---
    Piga ma che modo di argomentare è questo? Invita a tutto tranne che al dialogo.

    Hai inserito un link ad un articolo specifico sul sito degli scorreggioni d’ammerega, dove il lettore può sincerarsi che la tesi espressa da questi sia effettivamente quella che tu gli attribuisci. So far, so good.

    Poi però che link inserisci per documentare che la posizione espressa su Goofynomics è quella che tu indichi? Un link generico al blog, con l’avvertenza che… “magari faccio ingiustizia all’altro campo dei goofyeconomists di Alberto Bagnai che avranno argomentazioni più complesse.”

    Ecco, no magari: SICURAMENTE!

    Non solo questo, fai doppia ingiustizia a mettere sullo stesso piano i goofynomisti e dei pagliacci seriosi come quelli, che vomitano ricettine economiche che negli ultimi decenni hanno provocato solo disastri in giro per il mondo (mi auguro che almeno su questo tu sia d’accordo).

    Come già notato da Saverio, sul blog non c’è traccia dell’omino di paglia a cui hai dato fuoco (per gli anglofonicamente svantaggiati: la posizione di fantasia attribuita a Bagnai) al fine di assumere una posizione terza, autorevole, super partes… persino sobria oserei dire (il loden verde dev’essere diventato la divisa d’ordinanza del nazista postmoderno — a scanso di equivoci, qui non sei tu il bersaglio ma un ben più noto, ahinoi, “sobrio”).

    Si è semplicemente detto che quella “prova provata” del dividendo che l’euro ci avrebbe concesso — bontà sua! — è solo fuffa, per i motivi che hai mostrato anche tu. Non è stata mai portata come motivazione per un’uscita dall’euro.

    Citando un Gennaro Zezza spazientito (sembra un ossimoro ma è invece vita vissuta): eccheccazzo! Se vogliamo discuterne che almeno le reciproche posizioni siano rappresentate con un minimo sindacale di fedeltà.

    P.S.: la valuta della Repubblica Italiana si chiamava LIRA… ripetete con me: L-I-R-A!
    Non è mai esistita una “liretta”. Ricordo agli smemorati che con quella valuta siamo stati fra le sette maggiori economie al mondo.

    Fra gli smemorati non ci sei certamente tu, Piga. Quindi come vogliamo chiamarlo questo subdolo tentativo di distorsione della capacità di valutazione tanto in voga oggi, a cui sembra tu abbia aderito felicemente?
    ---

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