mercoledì 30 luglio 2025

Dalla Slesia con furore

La mattinata è iniziata con una vivace discussione nella chat della Community abruzzese, discussione originata da un aggiornamento di questa notizia:


Pare che non siano 400 ma 600, ecc. Il dato, lo immaginate bene, è catastrofico per la valle (del Sangro), per la provincia (di Chieti) e per l'Abruzzo. Il giochino sappiamo qual è e purtroppo sappiamo anche dove porta:

ma nelle pieghe del discorso è emerso che il game changer, secondo alcuni, risaliva a tre anni fa:


In realtà, non è che le cose in Polonia vadano benissimo, ma non entro in questo. Il punto è che, come vi ho detto spesso, dà un po' ai nervi che ci venga fatta concorrenza interna da chi non solo ha mantenuto e usato la flessibilità del proprio cambio nominale, ma soprattutto beneficia in modo sproporzionato dei fondi che escono dalle nostre tasche!

Questa cosa la sapete bene, anche Claudio ve la ricorda spessissimo, ma vorrei farvela vedere in dettaglio (impegno preso con gli amici abruzzesi). Per comodità, non partirò dal tempo di Checco e Nina, ma dall'inizio del secolo, in modo da avere tutti i dati in un unico foglio, questo, che trovate alla pagina EU spending and revenue 2021-2027. Vi fornisco i flussi al netto delle operazioni straordinarie (cioè escludendo gli esborsi del PNRR, che sono debiti da rimborsare), ma se volete avere il quadro di cassa completo potete tranquillamente riprodurvelo coi dati. Quello che ci serve quindi, anno per anno, sono le "national contributions" (soldi che gli Stati membri danno al bilancio, i contributi al bilancio dell'Unione), le "total expenditures" (fondi che l'UE attribuisce agli Stati membri perché li spendano, e quindi i fondi che provengono dal bilancio dell'Unione), e naturalmente il Pil (per fare un rapporto).

Con un po' di santa pazienza (purtroppo oggi sono influenzato e quindi me ne sto alla scrivania a lavorare), l'impianto dei calcoli è questo qui:


la rappresentazione grafica del contributo (valori negativi) o beneficio (valori positivi) netto in valore assoluto è questa qui:


e in rapporto al Pil nazionale è questa qui:


I dati si commentano da soli, ma sentitevi pure liberi di esprimervi. Della sproporzione ero a conoscenza, ma certo che vederla rappresentata così, sapere che un Paese in cui delocalizziamo le nostre produzioni viene sussidiato a botte del 2% del Pil e oltre, ovviamente non fa piacere, anche se intuiamo l'astratta e nobile motivazione di creare un level playing field...

A differenza di Dostoevskij, che avrà avuto i suoi buoni o cattivi motivi, io non sono sospettabile di animosità verso il nobile popolo polacco, che mi ha dato tanto. Sono cresciuto ascoltando questo ripetuto e ripetuto dalla mia mamma:

(non so se adesso mi chiuderanno il sito); per motivi che non saprei nemmeno spiegarvi e sui quali è comunque inconferente dilungarsi questo:

ha cambiato significativamente il mio rapporto col pianoforte e col romanticismo (cosa di cui gli sono grato); mi piacciono i pierogi e i tramonti lunghi. Sono anche uno poco attaccato ai soldi. Però l'idea che questi qui ci fottano coi nostri soldi a me dà un pochino fastidio, forse un po' di più dell'idea che con i nostri soldi la UE, in cambio del bel servizio che ci rende, si faccia pubblicità, deturpando le nostre scuole con le sue placche infami.

Tutto qua.

11 commenti:

  1. Mamma mia la Germania quanto ha guadagnato e quanto guadagnerà da quest assetto istituzionale.
    Quanto ci vorrà affinché la maggiorparte degli italiani si rendano conto che un progetto con perno nell Europa centrale e con una, alla storia già nota, profusione di energie e risorse verso l'allargamento ad Est non sia esattamente quello che noi dovremmo incentivare e di cui avere un profondo complesso di inferiorità.
    L'Italia è mediterranea o non è.

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    1. Va anche detto che se noi al netto mettiamo cinque e la Polonia al netto prende 10 evidentemente nel calderone ci finiscono anche i soldi degli altri grandi paesi con il reddito sopra la media, a partire appunto dalla Germania, che è anche lei contribuente netta, e che quindi i vantaggi di carattere logistico di cui beneficia il suo sistema manifatturiero in parte, ma solo in parte, se li paga con i soldi suoi. Per far capire di che si tratta, basta pensare che l’impianto di Gliwice in Slesia prima era della Opel. Quando non ne hanno avuto più bisogno è arrivata Stellantis. Sono assolutamente d’accordo sul fatto che non si debbano incentivare ulteriori allargamenti ad est e infatti personalmente non sono assolutamente entusiasta dell’allargamento all’Ucraina, e non per motivi geopolitici, ma semplicemente per motivi economici. Allargamento più Rafforzamento del bilancio comunitario significa ulteriori miliardi che escono dal nostro paese, in un momento in cui sinceramente fanno comodo a noi, dopo che Monti ci ha condannato a 10 anni di investimento pubblico netto negativo.

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  2. Ma per avere il testo del pdl "placche infami" occorre attendere l'assegnazione alla commissione?

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  3. FT ora: “ Ireland awakens to the risk of relying on US investment.
    The country is one of the most exposed in Europe to Trump’s tariffs, intensifying fears that a golden era of growth will slow down.”

    Nella UE La Durezza Del Vivere viene di notte come un ladro. Occorre essere austeri, resilienti e preparati a tutto (anche a essere usati carne da cannone, come forse presto saranno i polacchi).

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  4. “Alas! we have been long led away by ancient prejudices and made large sacrifices to superstition. We have boasted the protection of Great Britain, without considering, that her motive was interest not attachment; and that she did not protect us from our enemies on our account; but from her enemies on her own account, from those who had no quarrel with us on any other account, and who will always be our enemies on the same account. Let Britain waive her pretensions to the Continent, or the Continent throw off the dependance, and we should be at peace with France and Spain, were they at war with Britain. The miseries of Hanover last war ought to warn us against connections.”

    Thomas Paine, “Common Senss”, 1776.

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  5. Ma al pianoforte un pezzetto di Supper's ready dei Genesis potrebbe farlo per il blog no ? Tanto la narrazione giornaliera dei giornalai sulla UE è come la zuppa è sempre pronta 🤣🤣🤣...sperando che un giorno diventi come il DVD dei Black Sabbath del 1999 che mi pare avesse il titolo "The Last Supper".... che buon auspicio...

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  6. Ora aspettiamo gli europeisti dare un’interpretazione morale alla vicenda. Teorie del tipo “ I polacchi crescono perché sono meno corrotti e ce l’hanno più lungo” . Penso, comunque, che tutta questa faccenda crei rancore anche per le interpretazioni moraliste che si leggono su internet: se devi sentirti dire che sei ‘inferiore’ a giustificare un fallimento causato da altri, ciò rende le persone anche ben più che semplicemente infastidite

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  7. Il "trattamento di favore" per la Polonia dipende dalla sua innata "russofobia" dalle sue ambizioni spropositate, e da l' essere un naturale "diaframma" tra Germania e Russia , e quindi insomma essere un asset " atlantico" fondamentale per una guerra NATO-Russia.

    E questo ci dice due cose:
    1) frantumare la russia è un antico sogno "occidentale" (gli allora "masters of Europe ci hanno provato sistematicamente ogni secolo a partire dal 1600) ed un progetto " anglosassone" implacabile anche se ( finora) ben nascosto nelle loro consuete "narrazioni"
    2) Tutte le attuali organizzazioni europee sono strumenti ( coloniali )di questo disegno. Non solo quindi (ovviamente) la NATO ma anche la UE, sebbene anche questo ben nascosto ( finora) dalle consuete "narrazioni".
    E che cosa ne dobbiamo dedurre noi "contadini" italici ? Che " l' imperatore" ci manderà comunque in una guerra che certamente i "contadini" polacchi ( forse) faranno con entusiasmo (ma noi certamente no ) e che quindi i nostri attuali " sacrifici" ( sperando che restino solo economici" ) sono necessari a mantenere " l' entusiasmo" polacco.

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  8. continuando il titolo in rima, visto l'argomento, mi verrebbe da dire e dalla Germania col trattore...

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