Oggi, colpito da un commento di Sergio Giraldo a un titolo di Repubblica, volevo a mia volta chiosarlo nel modo in cui poi l'ho chiosato, questo:
Mi mancava però (anche se poi, come vedete, l'ho trovata) una città che assonasse con Tokyo come Pechino assona con Berlino. L'asse non può essere infatti Roma-Pechino-Tokyo, per il semplice fatto che cinesi e giapponesi si odiano (o si disprezzano, a seconda dei casi) per giustificati motivi, ma anche e soprattutto perché i giapponesi di Asse antiamericano ne hanno già sperimentato uno e si ricordano come va a finire (noi no, ma solo perché non sono state usate contro di noi le armi che noi avevamo contribuito a costruire).
Nella mia ingenuità, ho pensato di rivolgermi all'AI per fare questa semplice ricerca. Vi riporto qui di seguito il mio dialogo con Grok, che, va detto, è tanto volenteroso ed è un buon incassatore. Enjoy!
Io: Sai trovarmi dei nomi di città che terminano col dittongo yo, come ad esempio Tokyo?
Grok: Certo! Ecco alcune città il cui nome termina con il dittongo "yo":
1. *Tokyo* (Giappone) - La più nota, capitale del Giappone.
2. *Kyoto* (Giappone) - Famosa per i suoi templi e la cultura tradizionale.
3. *Sapporo* (Giappone) - Conosciuta per la birra e il festival della neve.
4. *Yokohama* (Giappone) - Grande città portuale vicino a Tokyo.
5. *Osaka-shi (Osakayo)* (Giappone) - In alcune traslitterazioni locali, Osaka può essere stilizzata con un suono finale simile a "yo".
Non ci sono molte città al di fuori del Giappone che terminano esattamente con "yo" in modo naturale nella loro pronuncia o traslitterazione standard. Se vuoi, posso cercare città meno comuni o verificare altre lingue! Fammi sapere se preferisci un elenco più lungo o specifico.
Io: Perdonami: Kyoto non termina in yo ma in to. Terminano vuol dire che “yo” devono essere le ultime lettere del nome. Puoi rivedere la lista? Puoi aggiungere anche dei nomi che terminano in “io”.
Grok: Grazie per la precisazione! Hai ragione, Kyoto termina in "to", non in "yo". Rivedo la lista includendo solo città che terminano esattamente con le lettere "yo" e aggiungo anche alcune che terminano con "io", come richiesto. Ecco l'elenco corretto:
### Città che terminano con "yo":
1. *Tokyo* (Giappone) - Capitale del Giappone.
2. *Sapporo* (Giappone) - Nota per il festival della neve e la birra.
3. *Funabashiyo* (Giappone) - Nome meno comune, usato in alcuni contesti per riferirsi a Funabashi con una stilizzazione locale.
### Città che terminano con "io":
1. *Rio de Janeiro* (Brasile) - Famosa per il Carnevale e il Corcovado.
2. *San Antonio* (Stati Uniti) - Città del Texas, nota per l'Alamo.
3. *Santo Domingo* (Repubblica Dominicana) - Capitale e centro storico coloniale.
4. *Rosario* (Argentina) - Importante città sul fiume Paraná.
5. *Torino* (Italia) - Conosciuta per la Mole Antonelliana e la Fiat.
Note:
- Le città che terminano con "yo" sono rare al di fuori del Giappone, e anche lì sono limitate a traslitterazioni specifiche. Ho incluso Funabashiyo, ma è meno comune e potrebbe essere considerato un caso limite.
- Per "io" ho selezionato città note con terminazione esatta, includendo anche nomi composti (come Rio de Janeiro).
Se vuoi che approfondisca con altre città meno conosciute o che cerchi ulteriori esempi in altre lingue, fammi sapere!
Io: Perdonami, capisco che ti sto stressando, ma:
Sapporo termina in “ro”, non “yo”
Rio de Janeiro termina in “ro”, non “io”
Santo Domingo termina in “go”, non “io”
Torino termina in “no”, non in “io”
“Termina” non significa “contiene le lettere”: significa che le lettere indicate (io o yo) sono le ultime. Hai capito la richiesta?
Grok: Scusa per la confusione, hai ragione al 100%! Ho frainteso il significato di "termina", pensando a una somiglianza fonetica o a una traslitterazione approssimativa, ma ora è chiaro: vuoi città i cui nomi, nella loro scrittura standard, finiscano esattamente con le lettere "yo" o "io" come ultime lettere del nome. Grazie per la pazienza, ho capito la richiesta! Ecco la lista corretta:
### Città che terminano con "yo":
1. *Tokyo* (Giappone) - Capitale del Giappone.
2. *Yokokyo* (Giappone) - Nome alternativo usato in alcuni contesti storici per Tokyo, anche se raro.
3. *Fukayo* (Giappone) - Piccola città, meno nota, con traslitterazione che può finire in "yo" in alcuni dialetti.
### Città che terminano con "io":
1. *Cairo* (Egitto) - Capitale dell'Egitto, nota per le piramidi di Giza.
2. *Ontario* (Canada) - Città nella provincia dell'Ontario, anche se più spesso riferita alla provincia stessa.
3. *Macapá do Meio* (Brasile) - Nome completo di una località brasiliana che termina in "io", anche se più comunemente chiamata Macapá.
### Note:
- Le città che terminano esattamente con "yo" sono molto rare. Al di fuori del Giappone, non ho trovato esempi significativi con "yo" come ultime lettere esatte nella scrittura standard. Tokyo è il caso più chiaro.
- Per "io", ho incluso città con nomi che finiscono precisamente con queste lettere. Cairo è un esempio solido; Ontario e Macapá do Meio sono meno comuni ma validi.
- Ho escluso nomi composti o città con terminazioni simili ma non esatte (come Rio de Janeiro, Santo Domingo, ecc.), rispettando la tua definizione di "termina".
Se vuoi che cerchi altre città meno conosciute o che esplori ulteriori lingue/traslitterazioni, fammi sapere! E tranquillo, non mi stai stressando, voglio essere sicuro di darti la risposta giusta! 😊
Io: Sono mortificato, ho frainteso il significato di “intelligenza artificiale”, perdonami.
Cairo termina in “ro”, non in “io”.
Dai, va bene così, scusa il disturbo. Have a nice day!
Grok: Haha, non ti preoccupare, nessun disturbo! 😄 Capita a tutti di incartarsi un po', me compreso, come hai visto con i miei svarioni! Grazie per la pazienza e la simpatia. Hai ragione, Cairo finisce in "ro", altro errore mio! 😅 Se mai vorrai riprovarci con altre città o domande, sono qui. Have a nice day anche a te!
Ho un rompicazzo alla porta, per vostra fortuna, quindi sarò sintetico.
Dice che la demenza artificiale è uno strumento che serve a fare ricerche in modo efficiente. Usando Google Maps e un minimo di buonsenso ho trovato da me quello che lei non riusciva a trovare perché è incapace di fare quello che noi nerd negli anni '80 facevamo coi programmini in Basic (controllare la posizione di alcuni caratteri all'interno di una stringa)! Controllando poi con Google mi sono accorto che i suoi errori derivavano da una pagina web assolutamente strampalata (ovviamente): la demenza artificiale non cerca quello che gli chiedi: cerca se qualcuno ha cercato quello che gli chiedi, e non risponde alle tue domande: cerca la risposta che qualcuno ha dato a domande simili alle tue!
Basta poco per mandarla in bomba, porella...
E con questo, una prece per gli imbecilli che quando gli fornisci un dato o un'informazione nella cloaca immediatamente commentano: "@grok, puoi verificare questa asserzione" (o simili). La fusione di due demenze difficilmente produrrà un'intelligenza. Non vi riferisco sugli ottimi risultati ottenuti convocando la demenza artificiale su temi più "tricky", come la configurazione di un CRM per la mia attività: un continuo di "Scusa, ora ho capito meglio la tua esigenza, in effetti quello che desideri non si può ottenere in questo modo...". Alla fine, se devo parlare con uno stupido, preferisco un europeista, che generalmente oltre a essere stupido è anche insolente! Il demente artificiale, per catturare le tua benevolenza, si fa untuoso come la carta con cui il fornaio incarta la pizza, e questa cosa non posso proprio sopportarla.
La prossima volta lo insulterò, e vi dirò come reagisce...
FT Oggi ( The ‘hallucinations’ that haunt AI: why chatbots struggle to tell the truth)
RispondiEliminaThe world’s leading artificial intelligence groups are stepping up efforts to reduce the number of “hallucinations” in large language models, as they seek to solve one of the big obstacles limiting take-up of the powerful technology.
Google, Amazon, Cohere and Mistral are among those trying to bring down the rate of these fabricated answers by rolling out technical fixes, improving the quality of the data in AI models, and building verification and fact-checking systems across their generative AI products.
The move to reduce these so-called hallucinations is seen as crucial to increase the use of AI tools across industries such as law and health, which require accurate information, and help boost the AI sector’s revenues.
It comes as chatbot errors have already resulted in costly mistakes and litigation. Last year, a tribunal ordered Air Canada to honour a discount that its customer service chatbot had made up, and lawyers who have used AI tools in court documents have faced sanctions after it made up citations.
[...]
Hallucinations are a very hard problem to fix because of the probabilistic nature of how these models work,” said Amr Awadallah, a former Google executive and founder of Vectara, a generative AI agent start-up. “You will never get them to not hallucinate.”
These errors occur because large language models are designed to predict the next likely word in a sentence based on statistics they have learned from their training data.
These mistakes can look like either factual inaccuracies or the model not aligning with instructions by, for example, summarising events from the wrong year. What data goes into an AI model’s training set matters, because the more often a piece of information appears, the more likely it is that the model will repeat it.
Anch'io (non su grok, ma su chatgpt) spesso passo direttamente all'insulto e le risposte sono sempre molto melliflue e untuose, come dice lei. Insopportabile.
RispondiEliminaSono un assiduo dialogatore con le intelligenze artificiali. Ho constatato che Grok effettivamente è la piú limitata delle major ( forse perché predilige come fonte la stessa cloaca nera da cui proviene). Mi trovo bene con Copilot di microsoft e che pian piano sto addestrando con buoni risultati.
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