(...oggi ero a pranzo con pregiati esponenti della classe dirigente - peraltro renitenti alla leva del #goofy - e si parlava appunto di quanto i figli tendano a somigliare ai padri. "Prendete me!" dicevo: "Quando stavo per terminare la carriera universitaria, me ne sono andato in Senato. Ora che arriva la legge di bilancio, mi eclisso per incidere un disco. Ogni volta che si arriva a un punto di arrivo, mi faccio sviare da una nuova curiosità [e in effetti, aggiungo per voi, perché loro non avrebbero potuto capire il riferimento, la persistenza nella compilazione di questo blog è il vero dato anomalo della mia esistenza]! Così lui per evitare di studiare si era messo a lavorare, poi per evitare di lavorare si era rimesso a studiare, poi per evitare di finire gli esami si era rimesso a suonare, si era comprato la tastiera Midi, arrangiava canzoni e andava in giro a cantarle. Una eterna ricerca del male minore, la bussola delle mie interminabili giornate in Parlamento. Ma alla fine un punto fermo è stato costretto a metterlo..."
E come viatico, ha avuto queste mie sagge parole: "Questo è solo un inizio!"
Che, se vogliamo, sono un po' tautologiche, perché la fine non sappiamo quando sarà, e non c'è finché non arriva - ma in quel momento, epicureamente, smettiamo di esserci noi! L'unica cosa che posso presumere, sulla base delle statistiche, è che nel mio caso sia più vicina dell'inizio. Mi capita di pensarci, ed è per questo, in definitiva, che sto cercando di mettere ordine nelle cose. Oggi una è andata a posto. Ci vediamo domani!...)
Pare che quella del male minore, ergo non complicarsi le giornate, sia un'attitudine naturale; sono coinvolto in una causa civile; il CTU del Tribunale cerca in ogni modo di non assumersi responsabilità usando nella sua relazione solo verbi al condizionale, glissando strategicamente, in maniera molto creativa ed artistica su quasi tutto, gli avvocati e i CTP di parte scrivono memorie, relazioni ed esposti in profuvi di parole che chi deve analizzare legge a bocconi cercando di cogliere l'appoggio per "velocizzare" l'iter della causa e tutto scorre verso il male minore che ognuno persegue per sé stesso.
RispondiEliminaÈ una legge del cosmo.
EliminaMi sento molto vicino. Un grande pensiero questi figli. Che, a esser saggi, non dovremmo avere. Ma chi, fra i viventi, è saggio? Né noi, né i nostri figli. Che ci assomigliano, per il fatto stesso di vivere.
RispondiEliminaComplimenti! Le congratulazioni ci stanno tutte, la Laurea di un figlio/a è un evento che rimane impresso nella memoria, forse più dei genitori che del neo-dottore
RispondiEliminaSono arrivato tardi. Ci sono passato con mio figlio ma sono certo che troverà una strada sua e proficua. Ha la fortuna di avere un papà con grande intelligenza.
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