martedì 10 aprile 2018

La porta principale

Credo ricordiate la mia prima audizione parlamentare:


che divenne il mio post di fine anno del 2013. La facile previsione espressa (l'Italia non sarebbe riuscita a ottenere nulla dal tanto strombazzato semestre di Presidenza dell'UE) si è poi realizzata ad abundantiam (basti pensare che è in quel periodo che i nostri solerti governanti negoziarono la BRRD, cioè, per gli amici, il bail in, che tante soddisfazioni ci ha dato...), ma non era di questo che volevo parlarvi.

Alla fine dell'audizione, come forse vi avrò detto, o forse no, il commesso che mi aveva accompagnato nell'aula della Commissione, e che aveva assistito a tutta l'audizione, mi riaccompagnò all'ingresso secondario dal quale ero entrato. Con inatteso fervore, e con quella familiarità, quella lunga consuetudine, che mi unisce ai miei lettori, e che consente loro, quando mi vedono, di entrare in argomento come si riprende una conversazione da poco interrotta, mi si rivolse dicendo più o meno così: "Professore, la ringrazio, sono felice che finalmente i parlamentari abbiano potuto sentire le cose come stanno: è una cosa molto importante. Io leggo quello che lei scrive, e le posso dire che la prossima volta lei entrerà dalla porta principale". E io, che a tutto pensavo tranne che a quale porta avessi varcato, rimasi colpito da questa sua convinzione così profonda, e dall'intensità del suo auspicio. Cominciavo a misurare quanto diffuso e profondo fosse il consenso verso le cosiddette "mie" tesi, cioè verso il pensiero scientifico, in chi vedeva ogni giorno di più sfilacciarsi la trama del pensiero magico piddino. Cominciavo ad avvertire il peso della responsabilità che mi ero assunto aprendo gli occhi a tante persone, fornendo loro un quadro interpretativo coerente della realtà, il disegno che univa i puntini (quel momento epifanico che tanti di voi mi hanno descritto, qui, o privatamente), ma certo mai avrei pensato, all'epoca, che questa responsabilità potesse, e anzi, inevitabilmente, dovesse, concretizzarsi in un mandato parlamentare.

Lui lo aveva capito prima e meglio di me.

Capire le cose, naturalmente, non significa sempre prevederle con assoluta precisione. In effetti, prima di passare dalla porta principale entrai alla Camera da ingressi secondari in almeno due altre occasioni: questa


e questa:


Oggi, per coordinarmi con un collega deputato sul da farsi a fronte di una delle ultime infinite infamie piddine, mi sono offerto di andare a trovarlo alla Camera, tornando dal convegno del CUB (dove pensavo di trovare Fassina, e invece ho trovato il mio marxista dell'Illinois preferito) e... sono entrato dall'ingresso principale: in effetti, io, per me, sarei sempre Alberto, ma per qualcuno ora sono il senatore Bagnai.

Avrei voluto cercare il commesso, ma la Camera è vasta, caotica, e piena di gente che conosco: non mi sono addentrato (un'idea di dove trovarlo ce l'avrei).

Gli avrei detto (e certamente prima o poi gli dirò): "Aveva ragione lei".

Non mi capita spesso di doverlo dire: il che rende questo compito tanto più piacevole quanto più raro.

Così, ai nostri nemici, scotterà dover dire, non una, ma tante volte, che avevamo ragione noi.

Amen.



(...per chi si fosse distratto: i tedeschi hanno ammesso che l'euro non è irreversibile, e il simpatico vicepresidente portoghese nostro beniamino, per aver confermato nel 2013 l'assunto di partenza di questo blog, ha confermato oggi in audizione anche la reversibilità dell'euro, sostenendo anche che la Bce è in grado di farvi fronte - emettendo moneta, se necessario! Le cose vanno avanti, e vanno avanti perché voi ci state rafforzando. Continuate così...)

25 commenti:

  1. Per chi avesse interesse all'originale del video del vicedirettore della BCE (lui risponde in Inglese):

    http://web.ep.streamovations.be/index.php/event/stream/20180409-1500-committee-econ

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  2. Vítor Manuel Ribeiro Constâncio #unodinoi

    P.S. https://www.youtube.com/watch?time_continue=139&v=WqLGOWkwpSk quetso me l'ero proprio perduto

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  3. sempre in tema di BCE:
    https://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/2018/04/10/oesterreich-ezb-steht-beginn-der-geldpolitischen-wende/

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  4. Questa mattina,caro Alberto, davvero mi hai fatto ridere…usque ad lacrimas !
    Da Amazon da poche ore mi è pervenuto “ L’ Italia può farcela “. Apro il libro con qualche circospezione : dopo Stiglitz,mi son detto, mi tocca ora affrontare ancora una volta qualche arido testo di economia, tralasciando altri interessi culturali.
    Sorpresa : uno spettacolare Incipit Populista : “ Se so magnati tutto “ !
    L’ ho riletto( io aquilano ) con mia moglie( romana ), stesso effetto : usque ad lacrimas !
    Poi mi sono ripreso, e ho formulato meglio la mia impressione : berescit barà elohim… In principio…fu creato il “ Romanesco “!
    Cordiali saluti. Ci rivedremo a San Salvatore in Lauro .

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  5. Il commesso dipendente pubblico ipergarantito che guadagna fino a 130mila euro lordi l'anno é contento che finalmente l'euro cattivo venga sbugiardato?
    Bell'esempio.

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    1. La tua grettezza grillina non manca di sorprenderci, anche se dopo tanti anni dovremmo esserci abituati!

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    2. Grillino io? Ma per favore. Quelli non sanno nemmeno allacciarsi le scarpe. Le farebbe comodo mettere i contestatori tutti nello stesso container e sparare ad alzo zero.
      No, é anche grazie a me se ha lo scranno di senatore ma se il buongiorno si vede dalla lettura di simili post mi sto pure pentendo. E'insito nel DNA italiano l'amore per il plauso del questuante.

      Accettare un complimento da una figura sociale che é l'emblema del parassitismo strapagato e ipertutelato italiano, e farci un post, mi fa ribrezzo. E dare del "grillino" a chi glielo fa notare é ancora peggio. E le assicuro: non sono il solo.
      Chiaro?

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    3. Il commesso ipergarantito potrebbe anche avere dei figli in cerca di un occupazione o comunque una coscienza pulita.
      Forse per te sono entrambe delle situazioni sconosciute.

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    4. Il commesso si preoccupa anche di te al contrario di Puglisi e Calenda.

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    5. È un bellissimo esempio! Infatti si può dire che l interesse personale(presunto) di quel signore "commesso dipendente" è talmente grande che praticamente ha detto la verità.

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    6. Tu fai ribrezzo per il livore col quale ti rivolgi a un patriota che sentiva per la prima volta argomenti scientificamente fondati risuonare nel tempio della menzogna piddina, e ne traeva motivo di speranza. Il tuo voto non mi interessa, caro: fattene una ragione. Dallo a +Europa, la prossima volta: e io guadagnerò quello di dieci patrioti. E ora scusami, ma sei bandito dal blog. Certi argomenti da retrobottega qui non hanno cittadinanza.

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    7. FESSO! Fosse per me gliene darei 260mila lordi l'anno. Saranno sempre 260 granelli di sabbia nell'immensa spiaggia che rappresenta la nostra richezza. Ce lo possiamo permettere! ;)
      Il discrimine non è la pecunia ma il fare gli interessi della NAZIONE (Opss! LisantiFascistaaaaa! anch'io).

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    8. Claude Lévi-Strauss , "Tristi Tropici" , pag 266 e segg. :

      "...
      Una seconda considerazione deriva dal quelle precedenti: il consenso è il fondamento psicologico del potere, ma nella vita quotidiana si esprime con un giocodi prestazioni e controprestazioni che si svolge fra il capo e i suoi compagni, e che fa della nozioine di reciprocità un altro attributo fondamentale del potere. Il capo ha il potere ma deve essere generoso. Ha dei doveri ma può avere diverse mogli. Fra lui e il gruppo si stabilisce un equilibrio continuamente rinnovato di prestazioni e di privilegi, di servizi e di obbligazioni.
      Ma nel caso del matriomonio avviene qualcosa in piu. Concedendo il privilegio della poligamia al suo capo, il gruppo scambia gli <> garantiti dalla regola monogama, con una <> che si aspetta dall'autorità. Ogni uomo riceve una donna da un altro uomo, ma il capo riceve diverse donne dal gruppo. In compenso egli offre una garanzia contro il bisogno ed il pericolo, non agli individui di cui sposa le sorelle e le figlie, e neanche a quelli che si trovano privi di donne in conseguenza del suo diritto di poligamia; ma al gruppo considerato come un tutto, perchè è il gruppo considerato come un tutto che ha rinunciato, a profitto di lui, al diritto comune.

      Queste riflessioni possono rivestire un interesse per uno studio teorico della poligamia; ma soprattutto, ci ricordano che la concezione dello Stato come un sistema di garanzie, rinnovate dalle discussioni su un regime Nazionale di sicurezza (come il Piano Beveridge e altri), non è una conquista puramente moderna.
      E'un ritorno alla natura fondamentale dell'organizzazione sociale e politica.
      ..."


      Non è la "casta". E'l'ANTROPOLOGIA, bellezza...! ;)

      E' quella cosa che consente a Marchetti il PRIVILEGIO la domenica di andare spensierato a pescare al lago mentre a Palazzo qualcuno (a fronte di un altro PRIVILEGO) si fa il mazzo al posto suoper consentirgli una pesca serena.
      Io ci vedo uno scambio equo ;)
      Il capo villaggio avrà anche più amanti, ma Lévi-Strauss ci spiega che fa una vitaccia d'inferno...

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    9. Tutta questa rabbia vuota e vile nei confronti di un proprio simile (essere umano prima che italiano prima che lavoratore) risulta francamente aberrante.

      Tutti dovrebbero avere le "ipergaranzie" del commesso alla Camera (su cui s'è mitizzato abbastanza parlando la lingua e utilizzando i temi che i padroni volevano, questo andrebbe pur capito).

      Portare avanti chi è rimasto indietro è l'assunto principale della nostra Costituzione: chi non lo capisce o non vuole capire voti pure la Bonino.

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  6. Questa è la differenza principale tra il vecchio marxismo e l'attuale grillismo: il passaggio dalla lotta di classe all'invidia di classe, non si lotta più per migliorare la propria condizione ma per peggiorare quella altrui, a costo di peggiorare anche la propria.

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  7. Spero che la Lega inviti lei o Borghi ad un incontro nella mia città nell',Ancona,nell'occasione della campagna elettorale per le comunali .

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  8. e niente...la musica non cambia.
    https://it.businessinsider.com/la-bce-conferma-se-la-germania-esce-dalleuro-ce-una-buonuscita-da-900-miliardi/
    Marcello Minenna

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    1. in questo caso basterebbe multare la Germania che so di 1000 miliardi per lo sforo del surplus (sono anni che sforano e vanno in violazione), e saran loro a pagare. O siamo solo noi che dobbiamo rispettare le regole a costo di mazzate sui denti?

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  9. I nodi stanno venendo al pettine. Se non fosse per l'ulteriore danno, gravissimo, che arrecherebbe al paese, quasi quasi auspicherei un governo M5S-PD; allora sì che cadrebbe anche l'ultimo velo rimasto a nascondere la verità, ovvero l'idea di curare i mali della nazione a colpi di tagli ai costi della politica e invocazioni al potere catartico dell'"honestà!".

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  10. Grazie a te caro Alberto.
    Ho visto il tuo intervento al Senato, abbiamo un leone al Senato.
    Abbraccio
    Francesco Mosca

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  11. Grande, grandissimo Professor Alberto Bagnai, ora Senatore della Repubblica. Se il nostro appoggio serve a darvi forza, sappiate che non verrà mai meno.

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  12. Se "ogni popolo ha i politici che merita", Bagnai senatore è un durissimo colpo all'autorazzismo. Ci voleva.

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  13. Mi dispiace Senatore Bagnai, il suo non è un pensiero scientifico come ha scritto nel post! L'economia non è una scienza, come non lo sono la pedagogia, la psicologia, il diritto, la sociologia, ecc. La Scienza è composta da tre elementi: un particolare modo di lavorare, basato sul più acceso scetticismo, il cosidetto “metodo galileiano”; un insieme di modelli teorici del mondo e dei suoi fenomeni (le cosiddette “teorie”); un insieme di esperimenti o di osservazioni che servono per convalidare i modelli ed ancorarli alla realtà. In economia gli esperimenti non sono ripetibili! Le uniche scienze sono tre: fisica, chimica e biologia. Le altre discipline, compresa l'economia, sono come la rana della favola "La rana ed il bue" di Esopo. Se non l'ho convinta, si legga, se non l'ha già fatto, i "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze" di Galileo Galilei

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    1. Lei si sta rendendo ridicolo, e io non posso impedirglielo. Questo blog non è un bar, ma capirlo sta a lei.

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