La macroeconomia della Brexit ve l'avevo spiegata qua, in un articolo che vi ricordo di votare ai MIA16 (se non l'avete ancora fatto avete tempo fino a mezzanotte!), ed è molto semplice: dato che il Regno Unito è uno dei principali clienti dell'Unione Europea, verso la quale ha un saldo commerciale negativo per oltre 122 miliardi di euro (nel 2015), era del tutto ovvio che le minacce di Strafexpedition da parte dei tedeschi, le terribili ritorsioni verso chi aveva osato autodeterminarsi, si sarebbero tramutate in queruli appelli per una composizione pacifica della vertenza. Non si è mai visto un negoziante, nemmeno se si chiama Hans, minacciare il proprio principale cliente!
Ma da chi vengono, esattamente, i queruli appelli?
Non tanto da Frau Merkel, che in questo momento si occupa dei rifugiati, cercando di deportarli rapidamente per scongiurare l'inevitabile fine della sua carriera politica di donnetta stolta e piccina. Povera Angelona! Volevi cambiare il volto della Germania, usando un milione di poracci per proseguire nella sleale politica alemanna di svalutazione dei salari, ma hai capito tardi che invece sarà la Germania a cambiarti i connotati alle prossime elezioni, e per questo annunci in fretta e furia un piano per deportare quelle povere persone che stessa tu hai invitato a invadere il tuo paese, quegli esseri umani sulla cui pelle hai giocato con un cinismo che lascia sbalorditi, tu, del tutto incurante dei danni che avrebbero fatto quelle "risorse" (per la tua demografia languente) traversando mari e terre altrui per venire ad abbassare i salari a casa tua.
Ma di questo, ancora una volta, non trovo traccia nelle nostrane gazzette.
In effetti, appunto, non è Angelona a preoccuparsi, ma Inga, pardon, Ilse Aigner, la ministra dell'economia della Baviera.
Voi, che siete uomini di mondo, credo capiate perché a preoccuparsi non è la ministra della Turingia, o della Pomerania, o della Vestfalia, o dell'Assia, ma proprio quella della Baviera. No? Non lo capite? E allora ve lo ridico: perché la Germania non è un'area valutaria ottimale, e perché nel mondo reale, che non è quello che ci viene rappresentato da gazzettieri fascisti, corrotti e incompetenti, normalmente si preoccupa di più chi più ha da perdere. Così, non è un caso se proprio la ministra della regione più ricca, sede di alcuni marchi prestigiosi (lo sapete che la B di BMW significa "bavarese", vero?), si preoccupa di come si stanno mettendo le cose, soprattutto per colpa dei francesi, e auspica accorata che si concludano presto nuovi accordi commerciali.
Ai beceri pagliacci che da noi vanno in giro sproloquiando sul fatto che "le quattro libertà le tieni tutte o le abbandoni tutte" (sarebbero quelle di movimento di merci, servizi, capitale e lavoro), cosa che non sta né in cielo né (soprattutto) in terra, perché non la vediamo all'opera in nessuna parte del mondo, risponde questa volta Angelona, secondo cui l'Inghilterra potrà mantenere il controllo dei proprio confini, pur accedendo al mercato unico, se lo desidera.
E grazie tante!
Forse i tedeschi si sono accorti che gli inglesi hanno un mercato molto più dinamico e promettente dell'Unione Europea al quale rivolgersi, un mercato del quale hanno contribuito, con la buona grazia che sappiamo, a conformare preferenze e abitudini: quello indiano. Sai che gliene importa, a chi ha un Commonwealth a disposizione, di sottostare ai ricatti del pagliaccio Verhofstadt? Vorrei proprio vedere che i tedeschi rinunciassero a vendere BMW agli inglesi perché questi rinunciano a far sconvolgere il proprio mercato del lavoro dalla deportazione interna dei tanti "miracolati" dall'austerità espansiva (a partire dai lettoni, per arrivare agli spagnoli).
Bene.
Volete vedere, per curiosità, chi sono gli altri clienti dell'UE, fra gli stati ancora membri, e chi invece i fornitori? In questo grafico vi propongo i saldi merci e servizi verso l'UE maggiori di due miliardi (2000 milioni) di euro in valore assoluto:
Ecco: i tre paesi che non ha molto senso minacciare sono Regno Unito, Francia, e Svezia. Se questa mattina avete guardato la televisione (e se non lo avete fatto, fatelo ora), avrete avuto modo di constatare che in Francia ci sono politici consapevoli dei problemi che l'Europa pone al loro paese, ma anche dei problemi che loro possono porre all'Europa. Avrete anche constatato lo scarto antropologico fra la francese e gli italiani: quelli scelti per contrastarla, naturalmente, perché non siamo tutti uguali. La pochezza degli argomenti, l'incapacità di entrare nel merito, la futilità delle domande, l'incompetenza abissale, vissuta come un merito, più che come un problema...
Ecco: se voi siete in grado di afferrare questi dettagli, che dettagli non sono, e di preoccuparvene (perché è preoccupante che in un dibattito l'unica persona in grado di argomentare sia una nipotina di Vichy, che non è esattamente Chianciano...), credo sia, in buona sostanza, perché cinque anni or sono segnalai, con un articolo che per molti di voi fu uno schiaffo in faccia, lo schiaffo che ti fa riprendere i sensi, quale sarebbe stato l'inevitabile epilogo di un progetto basato sullo schiacciamento dei salari.
Le politiche di destra avvantaggiano solo la destra, dicevo. La Brexit e Trump sono l'antipasto. Seguiranno copiose portate, indigeribili se non altro per la loro abbondanza.
Ma se siamo arrivati a tanto, la colpa non è certo mia, che mi sono limitato a riportatvi a contatto con una semplice verità: oltre un certo limite, gli uomini votano col portafoglio, e un sistema che schiaccia i salari pone problemi di tenuta democratica semplicemente perché i salari sono il reddito della maggioranza. La colpa di tante sofferenze e dell'inevitabile seguito di violenze che ne scaturirà è dei gazzettieri fascisti e corrotti che vi hanno per anni oppresso con la loro propaganda, e ancora continuano a farlo, impedendovi di trarre per tempo le conclusioni politiche corrette da quanto si stava svolgendo sotto i vostri occhi, e di far sorgere nei vostri concittadini una coscienza condivisa dei propri interessi. Quando la libertà di opinione diventa impunità di menzogna, la stampa si costituisce nemica della democrazia, come sta apertamente facendo in questi giorni, dopo aver rotto ogni freno inibitorio, inveendo contro il suffragio universale, e via delirando.
Quindi, se non volete votare al MIA16 per non premiare chi, aprendovi gli occhi, ha consegnato la vostra vita al rovello della consapevolezza, vi capisco. Fatelo però per umiliare i cialtroni che, mentendo, hanno reso la nostra aria irrespirabile e pericolosa. Prima che falliscano tutti come meritano, privateli di un riconoscimento che non meritano. Quello che dovete fare ve l'ho già spiegato. Ora dovete solo farlo, se non lo avete già fatto. Votate:
- nella categoria 4 "Miglior articolo": Brexit, qualche cifra
- nella categoria 27 "Miglior sito di economia": Goofynomics
- nella categoria 30 "Miglior sito politico/d'opinione": Il Pedante
- nella categoria 39 "Peggior cattivo online": Barbara Tampieri (Lameduck)
O vorrete venirmi a dire che volete fare "er partito", ma non siete capaci di far vincere il MIA16 al vostro candidato premier (e alla sua ministra dell'integrazione, nonché al suo ministro dell'istruzione, università e ricerca)!?
Datevi da fare, perché il tempo si avvicina. Se darete segnali, verranno raccolti. Se non li darete, sarete stati voi a non darli. As simple as that...
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
mercoledì 23 novembre 2016
QED68: la macroeconomia (della Brexit) è una scienza
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