martedì 27 ottobre 2015

Misano Adriatico (i traditori)



(...mentre preparo "Bagnai idiota!" - sufficit Diei malitia sua - mi pregio di sottoporre alla Vostra attenzione una mia riflessione sul tradimento della sinistra. Il tradimento è una categoria oggettiva e politica, e mi dispiace per chi afferma il contrario, anche se intuisco le sue ragioni - anzi: le intuiscono tutti! Il dato è che chi dichiara di voler fare gli interessi di una classe sociale, e poi propugna politiche oggettivamente favorevoli agli interessi di un'altra classe, oggettivamente tradisce - indipendentemente da quello che soggettivamente ritiene di star facendo - e questo tradimento è un fatto politico, perché ha conseguenze politiche - dato che altera i rapporti di forza - e comporta responsabilità politiche. Punto. La conseguenza pratica è che la sinistra  che ha adottato l'euro - nel senso che se ne è fatta madre - dovrà passare da qui, come è stata costretta, dalla violenza dei fatti, a passare da qui - motivo per il quale mi citofona con quattro anni di ritardo. Ancora una volta, però, la destra è più svelta: a titolo di esempio, e passando a un contesto del tutto diverso, Blair ha chiesto scusa - se pure ipocritamente, ma l'ha fatto. Segno che la mia intuizione in termini di comunicazione politica era piuttosto avanti, as usual. D'altra parte, non ci vuole molto a capirlo. In un mondo europeo che si sta sgretolando, nessuno può affacciarsi alla scena politica in modo credibile senza prima fare una chiara e articolata ammissione di responsabilità. Farla più tardi significherà solo farla peggio e farsi più male. Ovviamente nessuno di quelli che io desidero capisca capirà. Chi capirà sarà la persona sbagliata - vedi alla voce Blair.

Il non capire questo dato, per me così evidente - non so per voi - discende, ancora una volta, dal rifiutarsi di leggere i fondamentali macroeconomici. Se lo si facesse, si capirebbe che questa è la crisi più grave dell'intera storia italiana e europea, e che quindi è un po' ingenuo pensare di affrontarla con le logiche della politica politicante di altri tempi: la mediazione, il dire e non dire, lo scaricare sugli altri le responsabilità. Qui la gente aspetta uno che dica: "Abbiamo sbagliato, si cambia rotta!" Siete ancora in tempo, compagni...)

(...con i ringraziamenti a Gustavo Cecchini per l'ottima organizzazione...)

33 commenti:

  1. A leggere l'intervista di Bersani <a href="http://www.pandorarivista.it/uncategorized/intervista-a-pierluigi-bersani/>qui</a> , considerandolo un elemento di spicco della sinistra, temo che i giochi per loro siano irrimediabilmente chiusi.

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  2. Io l'intervista a Bersani non ce l'ho fatta a leggerla. Ma andiamo alle cose serie. Volevo dire al profe che la domanda (quella sulla buona fede) che ho fatto al raduno del libro in piazza affari non era per lui, era per Vladimiro. L'emozione però mi ha fatto un brutto scherzo perché a lei avrei voluto far notare questa constatazione: il dibattito che qui è nato, assieme alla presa di coscienza dei pochi che ne hanno avuto la voglia, è stato esclusivamente grazie alla rete. Questa disponibilità di mezzi lasciataci dalle elites francamente mi lascia perplesso: è vero che siamo in un regime eurofascistoide, ma il controllo dei "mezzi di informazione" (e internet lo ritengo uno di questi) non è stato proprio capillare. Spero che in futuro non ci saranno brutte sorprese.
    Adesso vado a dare il mio sostegno ad a/simmetrie: scrissi che non potevo fare donazioni, ma dopo aver letto "La deflazzione" pur non essendo un imprenditore (sono libero professionista), e pur essendo non proprio in floride acque, ho deciso di dare il mio modesto contributo.

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    1. Non preoccuparti, se ne sono resi conto, infatti come fa notare oggi ByoBlu la Net Neutrality è sotto attacco in Europa per tramite della proposta sulla cancellazione dei costi di Roaming

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  3. Mo' che ci penso c' era un capitalista un po' frescone, che voleva uscire dall' euro, ma l' hanno messo a bagnomaria.

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  4. Il Cocito è stato dunque derubricato a ghiacciaia ove riporre le bevande estive. Ah già, Dante era un poeta visionario, che ne sapeva della realtà? Il suo esilio doveva esser qualcosa di simile allo stile dei migranti: auspicabile perfino per la Presidente della Camera. Un bello spintone alle spalle, giù per la tromba delle scale o peggio, dunque non esisterebbe secondo certe categorie intellettuali, oppure sarebbe un esercizio altro dal rompersi le ossa e i denti sul bordo dei gradini ("da ciò possiamo osservare la natura scomposta della frattura, l'angolo d'impatto, l'energia cinetica etc..."): o sono certi d'averle coperte, le proprie spalle, o sono propensi ad operarlo essi stessi, lo spintone, e mettono letteralmente le mani avanti; oppure, terza opzione, vedasi alla duplice voce "seghe mentali o dialettiche" (in attesa d'un bello e sano spintone - valevole per tutta la casistica testé illustrata -, generato da pura e semplice catena causale della sorte, che non auguriamo loro ma prima o poi soggiunge, per agevolare il recupero del senso della realtà).

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  5. (Da Christchurch, Nuova Zelanda) No, per piacere, "più Oceania" no! Perchè, come mi disse qualcuno incontrato per caso sulla West Coast della South Island, indicandomi l'oceano, "Questo è il mare di Tasman, che grazie al cielo tiene lontani gli Aussies".
    Poi, per dirla tutta, il mare di Tasman farà anche da barriera fisica, ma chissà perchè, essendo dotati di un dollarone più forte, gli Aussies vengono volentieri qui in vacanza a godere delle Alpi di questa terra meravigliosa (loro che di montagne ne hanno così poche) e relativamente a buon prezzo per loro. Funziona tutto come dovrebbe, senza "più Oceania".

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    1. Si conferma da Auckland.....Le flebili voci di "facciamo una moneta unica con l'Australia" vengono derise, e gli viene risposto che ci hanno proposto almeno un paio di volte di diventare uno Stato della Federazione Australiana a tutti gli effetti, e che ci sta bene così, grazie. Divergenze culturali insanabili, e si che si parla Inglese tutti e due. Ma i nostri Maori a farsi sterminare e marginalizzare e prevaricare e vessare come i poveri Aborigeni hanno detto che non ci stanno...ad esempio delle non trascurabili differenze culturali di due Stati che Geograficamente li raggruppano perche' fa piu' ordine nel mappamondo.

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    2. P.S. In fondo, ci vogliono 94 centesimi di Australiano per un Neozelandese ad oggi....dollarone forte...forse...ma con juicio, dopo lo "sboom" minerario...

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  6. Nei rapporti umani, anche in quelli piú longevi e solidi, puó manifestarsi un certo logorio, magari a seguito di lunghi periodi colmi di errori e problemi. Pensate ad una famiglia: l'unica soluzione per un ritorno al dialogo e alla convivenza, cioè andare avanti, è una ammissione di colpevolezza. Una delle parti chiede scusa, porge la mano per prima e si torna a ragionare, insomma si torna a costruire qualcosa.
    Con tutto ció che abbiamo
    Imparato qui, non credo di essere fuoristrada se tento di spiegare con la figura appena presentata il crescente astensionismo in Italia e in Europa in epoca recente. L'elettorato si sente tradito, si sente offeso e non vota. Una buona parte dei cittadini, grazie all'opera di divulgazione di qualcuno, comincia ad unire i puntini e matura una preziosa consapevolezza: fino a quando la parte con maggiori responsabilità e "forza contrattuale" non farà un passo indietro, non si andrà da nessuna parte. Il resto è acqua che passa.
    Ps: l'acqua puó fare anche danni...

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  7. Sbagliato Blair, forsanche agevolato dall'essere decotto e pensionato.

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  8. La secessione del Nord da qualche parte sta succedendo...
    http://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/2015/10/27/barcelona-vor-einfuehrung-einer-eigenen-waehrung/

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  9. Ovvìa - perché prendersela con la sinistra, lo sapete bene - s'era fidata di questo "Wie ein Diktator" (italiano).

    Ora però è tristemente chiaro che non ci si poteva fidare, truccano pure il diesel. Evidentemente non sono mai guariti, per es erano nazisti cattivi, e noi eravamo fascisti ma non così cattivi.

    E infatti poi eravamo comunisti ma non così cattivi:

    per esempio abbiamo riconosciuto il "genocidio delle foibe" da parte dei comunisti titini antiitaliani (Ciampi 2000), che è vero che era stato un cavallo di battaglia delle destre per 50 anni - ma non si poteva lasciare una cosa di tale gravità solo ad appannaggio delle destre (Leggi: mentre per loro era un cavallo ormai usurato, per noi ha funzionato a meraviglia come lavaggio d'immagine (Cenigoj 1997) + caveat: per quanto di parte come molto che gira a trieste, il libro porta documenti - ma a tutt'oggi non penso si trovi uno storico italiano che non attacchi le tesi dirompenti a sinistra della Cernigoj - altro bubbone di conformismo a destra della sinistra accademica. ah.)

    E ora saremo stati europeisti ma non così cattivi. Solo un po' mona.

    Cupio absolvi et cupio dissolvi.

    e io pago

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    1. E mi scuso col padrone di casa e con tutti incluso me stesso, per aver ripetuto ovvietà. [Forse uno ripete per empatia, forse per sentirsi meno soli, o per sfogarsi, ma comunque spero no per lavarsi la coscienza. Voglio dire, se l'unica azione possibile ora è la consapevolizzazione, vediamo di organizzare qualche evento, con l'obiettivo di estendere l'audience - come le scale (musicali) - esercizio noioso, e non sufficiente - ma paga, eccome se paga.]

      E avendo infine terminato di vedere il video, alla domanda cosa uno prova a rientrare nel suo ex-dipartimento dopo questa evoluzione, io rispondo che per me, per analoghe vicende di ordinario conformismo fascista, vale "conati".

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  10. "Taleb's acknowledged influences for his philosophical and intellectual positions include Friedrich Hayek, Karl Popper,Benoit Mandelbrot, Frédéric Bastiat, Seneca the Younger and Francis Bacon"
    Bene intendenti pauca...
    E infatti:
    " He opposes top-down knowledge as an academic illusion and believes that price formation obeys an organic process"
    Da Wikipedia che è top down knowledge venduta come botton up

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    1. Tranquillo, sul beduino sto lavorando. Eventualmente ci coordiniamo. Era il segno che avevo chiesto a S. Michele di inviarmi.

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  11. Io sono politicamente un ragazzino, essendo del 1974, l'inizio dei miei pellegrinaggi ai seggi elettorali è iniziato guarda caso nel 1992 (la seconda repubblica, haha, sto ancora piangendo lacrime amare per averci creduto). Mi sono interessato di politica già da allora, quantomeno per avere una vaga idea di chi e cosa stessi andando a votare (a 18 anni avevo ben altri interessi, come è giusto che fosse), dopo che a scuola mi insegnarono l'importanza delle conquiste democratiche e del suffragio universale.

    Ho dato il voto negli anni a diverse formazioni politiche, mai nessuna di esse apparteneva alla sinistra, per il semplice fatto che non erano capaci neanche di raccontare balle, erano trasparenti nella loro inutilità ed ipocrisia. Ciò che è accaduto negli ultimi anni e che grazie a lei professore è diventato prova a carico degli imputati, è che alla "sinistra" non è mai interessato difendere gli interessi del proprio elettorato.

    Hanno sempre tradito il loro "popolo", non è una novità.

    Affermare il contrario è una tale contraddizione che mi ricorda quella ridicola verificatasi nella consegna del premio nobel per la pace ad un presidente americano (sulla fiducia, tra l'altro!), cioè il paese che è dietro ad ogni conflitto degli ultimi 70 anni e che ha passato il 90% della propria esistenza in guerra. Si vis pacem, para bellum?

    Oggi non esiste alcunché di votabile, né i sinistri, né i destri, tantomeno gli ortotteri. Se lei dovesse candidarsi insieme ad un certo numero di persone per bene (e so che non lo farà) darle il voto servirebbe solo a sistemare temporaneamente la mia coscienza, ma dubito che risolverebbe il problema, visto il livello di comprensione del caos organizzato in cui ci troviamo.

    Un giorno il delitto inspiegabile, un altro la carne che fa male o le auto che inquinano più di quello che dovrebbero, oppure sindaci che fanno balletti politici e frotte di disperati che scappano dalle guerre che gentilmente The Land Of Freedom porta a casa loro.
    Mai una volta che si sostituisca la parola "crisi" con le parole "nuovo stile di vita europeo occidentale", precisando che per apprezzarlo completamente si capisca che:
    1) non c'è democrazia
    2) non c'è speranza di crescita
    3) domani sarà peggio di oggi
    4) prima o poi arriverà la guerra, civile o meno che sia (cosa c'è di tanto civile in una guerra?)

    Lo confesso, mi sono arreso, anche se ogni tanto mi infervoro, non riesco più a parlare di politica e di economia, sabato sera ho imposto il cambio di argomento a tavola con amici, quegli amici di una vita, senza famiglie appresso, totale libertà di parola e di pensiero (con rutto libero) perché la frase "io rivoterei Renzi" mi stava facendo salire il nazismo ("ma quando cazzo mai lo hai votato?" è l'unica frase che mi è uscita prima di tornare a parlare di cose più frivole e certamente più allegre).

    Mi perdoni gli eccessi di ottimismo, le auguro un buon lavoro.

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    1. amaramente concordo parola per parola...che Dio ce la mandi buona (visto che l'italiano medio non riesce neanche a mandare le sue proteste in modo chiaro, netto e preciso a chi di dovere...esclusi i presenti, ovviamente!)

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    2. Io sono ancora più giovane (dieci anni in meno) e vengo da un background politico completamente diverso, ma l'angoscia è la stessa. Uso il termine angoscia perché è quello che provo quando parlo con questa gente che ritiene questa Europa "la vetta del rispetto dei diritti umani e delle libertà civili nella storia dell'umanità" (testuali parole), e che quando riesci in qualche modo a fargli ammettere che qualcosa non funziona ti dicono che vogliono riformarla. Mi gettano nella disperazione, è come essere ammanettato a un cieco che corre verso un burrone.

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    3. Confermo anche io. Classe 85.

      Angoscia e solitudine sono le parole chiave.

      Qui no però, qui è diverso.

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  12. "Il problema non è l'euro. Ma è che alcuni ne hanno troppi e altri troppo pochi" ( il "Fogno").

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    1. @Luigi Soldati
      Geniale! Sarebbe come dire: il problema non è la volontà di uccidere, sono le troppe armi in circolazione a spingere per farlo.

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  13. Nel PD aspettano che glielo dica il Papa " Ola companheros, los que justifican a l'euro van derecho a l'Infierno. Burros !". Dopo diranno che nessuno gli ha fatto la traduzione e quindi non han capito.

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  14. bellissima conferenza. Punto (e vorremmo dire "a capo", ma temo che non sarà possibile)

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  15. "La bottega dei suicidi" film francese d'animazione. Clip: "Contro la vita e il carovita". (L'ho pubblicata sul mio Twitter - Giuliana Ruberti). Per me bello e ironico, con "happy end". Lo possono guardare anche i bambini. Magari si fa 4 risate in famiglia.

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  16. E mi era capitato questo -
    http://www.voxeu.org/article/causes-and-consequences-persistently-low-interest-rates

    che se non ho frainteso, interpreta i tassi bassi con la presenza dominante di giovani.

    ... This leads us to conclude that demographic developments are likely to have been an important factor increasing the propensity to save, not just in China but more generally. In particular, aggregate saving should reflect the relative sizes of the population shares of the middle-aged, who are in their peak earnings years and so saving for their retirement, and those who are retired, who will instead be running down their savings. We note that the period of falling interest rates has coincided with a period when the population share of the high-saving middle-aged (40-65 years) has been rising relative to that of the population aged over 65 (and especially so in China) (see Figure 1).

    ...così paradossalmente, in contrazione di ricchezza, sono i vecchi che tengono su quella poca spesa per i giovani, e non i giovani che pagano i contributi ai vecchi. Un altra inversione (pseudo-)logica da smascherare?

    Comunque un glimpse sul futuro. La precarietà avanza, i 40-enni non spendono più, i vecchi ancora per poco.

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  17. Ho visto tutto il filmato di Misano e sono molto soddisfatto.
    Ho riflettuto sulle considerazioni in merito alla frammentazione internazionale degli Stati.
    Infine, il Prof. parla della storia di Azincourt (una storia europea), "di qualche settimana fa": in realtà è di soli 3 giorni fa, ma si sa.
    Il Prof. è sempre avanti :-)

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  18. Prendo spunto dalla prima domanda del secondo giro (minuto 1:41:30):
    "La popolazione della comunità europea è meno del 10% di quella mondiale, produce grosso modo il 20% della ricchezza del mondo, consuma più del 50% del welfare dell'intero pianeta. A me sembra un equilibrio estremamente instabile. Come faremo a gestirlo?"
    È un dato che ricordo di aver sentito citato più volte, l'ultima in particolare da Enrico Letta qui, ma basta una veloce ricerca per trovarlo menzionato da altre autorevoli fonti (a dire il vero Letta non lo cita per proporre tagli alla spesa ma per dire che dobbiamo unirci e fare più Europa per continuare a permetterci questo lusso).
    Va premesso che, probabilmente, il dato stesso andrebbe verificato: qui, ad esempio, si sostiene che utilizzando i dati della Banca mondiale il valore si ridurrebbe al 35%. In un lavoro del 2005 si sostiene che, includendo nel calcolo della spesa sociale non solo i fondi erogati ma anche le detassazioni che perseguono gli stessi obiettivi, gli USA, per esempio, avrebbero un livello di spesa rapportato al PIL non troppo differente da quello dell'Italia e degli altri paesi europei (intorno al 25%).
    Ma anche assumendo che il dato sia valido, il ragionamento di chi lo cita per proporre tagli alla spesa mi sembra viziato dal solito pregiudizio Gianniniano, e cioè dal ritenere che questi soldi siano bruciati in un enorme falò improduttivo. Ma scusate, uno Stato potrà decidere liberamente dove impiegare le sue risorse? Ma si è mai sentito qualcuno accusare la Spagna di produrre l'1% del reddito mondiale e di avere il 90% della spesa per corride? O la Russia di produrre il 3% e consumare il 90% della Vodka?
    Se l'Europa consuma il 50% del welfare, il resto del mondo consumerà di più di qualcos'altro, è così difficile capirlo?

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    1. Questo è il nuovo mantra piddino. Parte dal presupposto che esista una materia prima esauribile chiamata "welfare", i cui giacimenti sono soggetti a sperpero da parte nostra. Quattro miliardi di persone il welfare non ce l'hanno: è un problema loro, non nostro. Se noi abbiamo una politica redistributiva e noi no, non possiamo pensare di risolvere la questione eliminando la nostra. Non è tagliando la nostra sanità che curiamo un cinese. Ma citando questi numeri sembri documentato. Fateci caso: lottando bar per bar li costringiamo a usare numeri. A cazzo, ma a usarli. È già qualcosa!

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    2. Rattenkrieg: la guerra continua....

      Parafrasando Čujkov a Stalingrado: "in un bar si entra sempre in due, tu e i fatti, e senza sogni: tu con i dati, i fatti senza la censura. Ed entrano sempre prima i fatti, poi entri tu"

      E, raccogliendo gli insegnamenti della Storia, "Bagnai sought to minimize the EU advantage in firepower by instructing his men to close with the enemy and seek facts to fiction combat at every opportunity. The EU would then be unable to call in figures or statistics without hitting their own men." (*)

      P.S.: Una necessaria corezzzzzione (ahi ahi ahi professore, mi casca sul materieprimismo!): il welfare è un semilavorato (ah, pure le globalsupplaiceins...) composto, in proporzioni variabili, da: istruzione (pubblica), sanità (pubblica), giustizia, (pubblica) sicurezza, previdenza sociale e, come ci ricordava il Volkischer Beobachter salmonato, "frattaglie amministrative varie".....

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  19. A proposito dei mancati "piani B" e all'ottimismo irrazionale:
    questa è proprio un'altra delle tipiche impronte yankee di questa UE. Questo fastidiosissimo pensiero magico, autoevidente, auto-avverante, per cui BISOGNA essere positivi, ottimisti e sicuri di sè.

    Odio questo sottoprodotto culturale, questa scoria che ha ammorbato tutta la produzione americana, dal cinema, alla politica, alla ricerca scientifica, al "New Age" e probabilmente anche settori di cui io non ho la minima conoscenza. Trova forse la sua massima espressione in certe correnti della PNL e nella mentalità militare. Ed è una caratteristica certamente ben al suo posto, là, incastonata in un passato di puritanesimo calvinista dove la salvezza è solo per gli eletti ed è inevitabile, per cui se non vuoi finire al rogo non devi "sperare" di essere un privilegiato dal Signore, devi proprio crederlo con tutte le tue forze e non può essere diversamente, il solo pensiero che non sia così conduce all'annientamento.

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  20. Perdonatemi. Ho sentito, nel discorso del prof, accennare ad un imminente lavoro in collaborazione con Diego Fusaro. Qualcuno può darmi il riferimento o il link? Grazie... Propongo inoltre il video come OBBLIGATORIO nella didattica delle scuole del futuro...

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  21. Nel suo prossimo libro ci starebbe bene un cenno anche al tradimento degli artisti, sono ancora tutti qui, e al massimo tacciono (mi viene in mente Benigni e la costituzione). Non hanno fatto come in Germania dove:
    "Più di mezzo milione di tedeschi andarono in esilio quando Hitler arrivò al potere nel 1933. Tra di loro migliaia di scrittori, scienziati, artisti, musicisti, gente di teatro, giornalisti"

    (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/19/amori-tradimenti-degli-artisti-tedeschi-in-fuga.html).

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