Al Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni
Chiarissimo Professore Angelo Marcello Cardani
Centro Direzionale, Isola B5 - 80143 Napoli
Raccomandata anticipata
via blog
Gentile Presidente,
nella
puntata della trasmissione Ballarò (Rai 3) in onda lo scorso martedì 27 gennaio
il conduttore, Massimo Giannini, ha esposto un cartello che riassumeva i
risultati dell’azione di politica economica della cosiddetta Troika (il
coordinamento fra Bce, Fmi e Commissione Europea) in Grecia:
Mi permetto di rilevare
che il tasso di disoccupazione greco nel 2009 è stato pari al 9.6%, come
riportato dall’Eurostat. Fornendo un dato gonfiato di 6.4 punti, la
redazione e il conduttore hanno di fatto veicolato all’ascoltatore l’idea che
il costo sociale delle politiche di austerità, praticate a partire dal 2010,
sia stato molto inferiore a quello effettivo. I dati riportati dal cartello infatti implicano un
aumento di “soli” nove punti, mentre in realtà l’incremento dal 2009 a oggi è
stato pari a 17.9 punti (prendendo per riferimento l’ultimo dato fornito
dall’Eurostat), ovvero, praticamente il doppio di quello che risulta dai dati forniti in
trasmissione.
Auspico quindi che Ella
ravvisi l’opportunità di assicurare che il dr. Giannini, nell’interesse di una
corretta informazione, presupposto irrinunciabile del regolare esercizio del
processo democratico, fornisca ampia ed esauriente rettifica del dato errato da
lui esposto.
L’occasione mi è gradita
di porgerle i miei migliori saluti.
Alberto Bagnai
(...ovviamente il Fatto mi ha deluso, ma da qui a dire che mi abbia sorpreso che ne corre. Forse erano impegnate in altro, non so. In ogni caso io ho da fare più di loro e il loro lavoro è seguire il blog. O coprire chi diffonde dati errati? Ah, saperlo, saperlo,...)
E con questo post, mi confermi che, dopo averli sostenuti per quattro anni, sin dai tempi dell" Antefatto", ho fatto bene a non rinnovare l'abbonamento al loro giornale. Che delusione.
RispondiEliminaNon guardo più ne telegiornali ne talk show per due motivi essenziali: il primo è che parla chiunque molto spesso a vanvera, e il secondo è che non ci si può mai fidare dei dati che riportano.
RispondiEliminaOgni giorno che passa sempre più persone seguono la mia strada e cambiano canale.
Scusi prof. Non intendevo mancarle di rispetto. Mi sembrava effettivamente così poco comprensibile che avevo pensato a una svista che è, invece, è tutta mia. Avevo visto il cartello di Ballarò debito al 300%. Pardon..
RispondiEliminaHo appena aperto il blog del Fatto e ho trovato il post.
RispondiEliminaSpero che si sia trattato di uno spiacevole disguido.
Spiacevolissimo, perché venerdì mi era stata confermata la pubblicazione e oggi mi è stato detto che occorreva l'autorizzazione di non so chi. Sono lieto l'abbia data, se l'ha data. Avrà capito da Twitter che gli conveniva. Ma sei sicuro di aver visto bene?
EliminaOcio Medioli, mi sembra che l'ultimo post sia ancora quello sul rapporto debBbito PIL...
EliminaNon c'è.Ho controllato bene.
EliminaHo aperto la giornata con la notizia di un conoscente finito in cassa integrazione assieme ad altri 650 più i licenziamenti dei contratti a termine.
La causa sono le sanzioni alla Russia e la chiusura del progetto South Stream.
Anche di questo al Fatto.it non gli frega nulla.
c'è quello del #trecentopeccento non l'ultimo sul dato della disoccupazione....comunque basta credere alla buona fede di questi pezzi di merda!!...ohh scusate ho detto una parolaccia
EliminaNo. non l'hanno ancora pubblicato. L'ultimo post del prof. presente sul blog del Fatto è "Grecia: quelli che ‘il debito ha raggiunto il 300% del Pil’ ".
EliminaHo letto anche l'articolo (molto simile) su Il giornale "La Grecia e la Troika: quei conti di Giannini proprio non tornano". Aver pubblicato un articolo quasi identico per un giornale concorrente (e di "collocazione" opposta) potrebbe aver urtato qualche sensibilità?
guarda meglio che non hanno corretto "lo spiacevole disguido"
EliminaIo non trovo nulla nel blog sul Fatto.
EliminaSono confusi?
Io non lo vedo.
EliminaTemo che il signor Francesco si riferisca al post del 300%
EliminaNo, sul FQ c'e' solo il post vecchio del 30.
EliminaMi cospargo il capo di cenere. Avevo letto quello del debito/pil ed ero in attesa di sviluppi.
EliminaScusi Tanto.
Ma se la gente connettesse prima gli occhi e poi la bocca al neurone, pensi che saremmo in questo mare di merda? Io credo di no, perché credo, sbagliando e nonostante tutto, nell'uomo e nella sua capacità di agire razionalmente (cioè compassionevolmente) purché gli vengano forniti, e voglia acquisire, dati corretti.
Elimina@Davide
EliminaÈ solo perché, come ho chiarito nella mia email di commiato, loro pensano che a loro non toccherà mai. Dieci piccoli Don Rodrigo...
@Marco
EliminaNo. La spiegazione fornitami lunedì (ma non venerdì) è che per pubblicare un post che attacca una testata la redazione web ha bisogno di un'autorizzazione superiore. Voglio essere molto chiaro: questa regola mi pare sensata e non la contesto. È ovvio che sputtanando Repubblica avrebbero avuto pressioni. Allora, però, me lo dite SUBITO, e io sono anche disposto a mediare pro bono pacis. Se me lo dite DOPO vi mando al diavolo senza pensarci due volte, tanto il traffico che mi portate è irrisorio!
Grande cacazzo al F.Q. Pubblicato.
Eliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/02/grecia-quelli-che-la-troika-ha-fatto-aumentare-la-disoccupazione-di-soli-9-punti/1390371/
Non ci crederai (figura del discorso) ma l'ordoliberismo, divenuto bi- (o "multi")partisan a partire dal "divorzio", è capillarmente penetrato all'interno di una corporazione giornalistica che non può semplicemente tornare indietro.
RispondiEliminaE tanto, se anche pubblicassero, il contesto rimane inalterato.
E' la stessa linea da cui deriva che il reddito di cittadinanza possa essere una rivendicazione pro-labor (a Costituzione vigente IN ITALIA). E che crede che la corruzione determini eccesso di spesa pubblica (doppio passaggio indimostrato).
Ma queste cose non dovremmo neanche più dircele.
Però accadono in una interessante progressione. Runnin' on empty, senza saperlo, NON pagheranno per questo e molto altro.
Semplicemente cambieranno qualche titolista e si adegueranno, rigorosamente a cose fatte.
Poi tenterano di ricominciare imperterriti...
Guarda che la spiegazione era molto più semplice, credimi. Disorganizzazione. Proprio per il motivo che tu dici, del resto: perché tanto il sistema è talmente pervasivo da metabolizzare qualsiasi dissenso (quasi qualsiasi dissenso). Circa il fatto che non ci sarà una piazzale Loreto, suggerisco di leggere Giacché sulla composizione del primo governo Adenauer. Questa è la storia. Sicuramente qualcuno pagherà, non necessariamente il peggiore.
EliminaSalve Prof., in effetti il post era gia' pubblicato, qui leggo 30.01.2015: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/30/grecia-quelli-che-il-debito-ha-raggiunto-il-300-del-pil/1381559/ Oppure si riferisce a qualche altro "luogo"?
RispondiEliminaIo dico sempre (nel mio contesto): chi lavora, sbaglia anche... gli altri fanno i manager... mi e' costato il posto gia'due volte in 15 anni.
Con immutata stima.
Una cosa che ho notato solo ora: quando, in giro per il web, mi è capitato di vedere i cartelli di Ballarò ero abituato a trovare, in basso, la fonte da cui quei dati erano presi (basta fare una ricerca su Google immagini)... questo ovviamente non ce li ha.
RispondiEliminaIntendevo dire che lo avevo gia' letto e commentato nel we con i miei famigliari...
RispondiEliminaA dire la verità l'articolo era stato pubblicato ma fa riferimento all'affermazione di Giannini sul 300%, certo che di questo passo quella puntata di Ballarò (solo quella??) è da cestinare. Buona giornata!
RispondiEliminaChiedo venia, soprattutto considerando che mi sto rivolgendo a una signora, ma se non vi entra in testa che erano due articoli distinti, e che venerdì mi era stato detto che questo sarebbe stato pubblicato oggi, temo che vi entrerà da dove è entrato l'euro.
EliminaVe lo meritate proprio, eh?
No raga non c'è sul fatto quotidiano. Che miseri!
RispondiEliminaNon essere troppo severo. Sono stato io a dire che se dovevo essere autorizzato preferivo fare da me, ma le loro difficoltà vanno capite: mettersi contro il PVI (Partito vincolista italiano) richiede un certo coraggio. Piuttosto, guardate le copiose reazioni dei miei "colleghi"!
EliminaIl post non c'è ancora 13:42
RispondiEliminaCaro, a questo punto non c'è perché non ci deve essere. Mi hanno detto che il Fatto deve quotarsi in Borsa. Io non voglio essere di imbarazzo per nessuno, voglio solo essere libero di operare all'interno di regole certe.
EliminaForse il Fatto è un po' meglio di quel che tendiamo a pensare. Meglio così.
EliminaSi vede che si cagano sotto, però alla fine hanno il coraggio di fare la scelta giusta.
Il Fatto Quotidiano deve quotarsi in Borsa ?
EliminaEd a quale scopo, se possiamo chiederlo ?
Mi hanno sempre insegnato, infatti, che con la quotazione in Borsa si accede al finanziamento del capitale di rischio, gli azionisti. Ma costoro, ovviamente, lo fanno per riscuotere un dividendo. Ed il guadagno degli azionisti, soprattutto di certi gruppi di azionisti, come può contemperarsi con l'esigenza di un quotidiano serio, che vuole essere indipendente, trasparente e credibile ?
Speriamo in bene.
In ogni caso, ripeto, se il Fatto vuole andare in Borsa, significa che ha bisogno di soldi. E se ha bisogno di soldi, probabilmente, al momento ha parecchi debiti.
Voi che dite, amici del blog ? :-)
...anch'io lo avevo letto sul fatto la settimana scorsa
RispondiEliminaCerto che seguirla non è facile, per avere il quadro d'insieme deve correrle dietro anche su Twitter! Ora ho capito il perchè di questo post...
RispondiEliminaBuona giornata
Carissima, ho io stesso difficoltà a seguirmi. Sono sicuro che il disguido sia dovuto a difficoltà di questo tipo.
EliminaL'ho letto e salvato lì già giorni fa insieme a una articolatissima discussione con centinaia di commenti. Non era lo stesso testo, ma il senso apparentemente sì.
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/30/grecia-quelli-che-il-debito-ha-raggiunto-il-300-del-pil/1381559/
Ora non lo trovo più in homepage, ma potrebbe dipendere da me.
Sul sito del Fatto, anche questo equilibratissimo articolo sulla Grecia:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/31/tsipras-grimaldello-putin-per-disgregare-lue/1383609/
due belle figure in pochi giorni.
L'argomento tasso di disoccupazione (come quello della quota salari) e' troppo sensibile. Non credo che la lettera aperta verra' mai pubblicata al di fuori di goofynomics.
RispondiEliminaGiannini/Mauro e Gomez non possono che coprirsi a vicenda su questo argomento specifico cosi' delicato.
Per dire, come fa il Fatto che, commentando (a firma 'redazione') i recenti dati ISTAT, ha propalato la 'leggera inesattezza' che a fronte di un calo netto del numero degli occupati ci sia stato un miglioramento di un decimale del tasso di disoccupazione, a criticare le 'leggere inesattezze' (duali) di Giannini sulla Grecia?
Non possono scagliarsi la prima pietra l'un l'altro.
Tacendo entrambi sulle manipolazioni planetrie del numero degli inattivi (cioe' del numero di coloro che avrebbero si bisogno di lavorare per vivere ma che vengono esclusi dal computo della forza lavoro perche' si sono scoraggiati ed e' da troppo tempo che non trovano lavoro) non possono che coprirsi vicendevolmente.
Per curiosita' ho provato a commentare in questo senso sul Fatto e sono stato 'bannato' senza pieta'. Ma non avendo piu' rinnovato l'abbonamento da anni non me ne dispiaccio.
Il Fatto sbaglia due volte. Uno: non fa informazione. Due: perde lettori. E il blog di Bagnai sul Fatto è uno dei più seguiti, insieme a quello di Travaglio (la corrrruzzzione).
RispondiEliminaPiccola riflessione a margine: che poi sto factececchin appassiona tutti, perchè abbiamo tutti un disgusto verso i salotti della disinformazione. Coglioni quelli del Fatto...
Ma proprio per questo penso che sia stato un disguido. Non sarebbe un'operazione commercialmente intelligente. Fra l'altro un amico che lavora lì mi ha detto che Giannini non sta loro molto simpatico. Rimane il fatto che anche al Fatto hanno il mio cell e se c'è un problema x è meglio che mi chiamino, perché io sono cresciuto ascoltando "La guerra di Piero", per cui prima ti sparo, poi ti chiedo qual è il problema.
EliminaSegnalo un altro esempio del pensiero unico. Sul sito La Voce c'è un articolo di Bordignon "Grecia: il paradosso, la paura e la speranza". Ho pubblicato alcuni commenti come Asterix in cui contestavo alcune considerazioni "da pensiero dominante" sulla Grecia di M.Cocucci. L'effetto è stato che l'articolo è stato levato dalle novità e messo tra i vecchi articoli e sostituito con altri sempre con lo stesso pensiero.. tristezza
RispondiEliminaBordignon è il collega che a ogni CdF in Cattolica cercava di non far rinnovare il contratto a Borghi? In ogni caso, sono disperati: li ho circondati, e gli sta crollando il mondo addosso. Pochi italiani stanno veramente cominciando a riflettere, ma quei pochi fanno una incredibile differenza per chi finora era abituato a emettere proclami ideologici senza supporto empirico e senza contraddittorio.
EliminaE lo si.capisce benissimo dalle isteriche reazioni di Napoletano che a Porta a Porta è arrivato a.dare del pusher a Salvini
EliminaHanno pubblicato il post 14:40
RispondiEliminaMa io avevo chiarito che non era più necessario che si disturbassero! A me le cose servono quando servono a me. Comunque, meglio così per tutti. E ora spedisco le raccomandate.
EliminaIl Fatto ha pubblicato l'articolo.
RispondiEliminaCome diceva un sincero democratico come me: "J'ai pensé attendre". Vediamo se sapete chi è...
EliminaJ'ai failli attendre...
EliminaLuigino
EliminaXIV
EliminaAdesso dalle 14:35 il nuovo articolo c'è, ma ancora manca il collegamento dalla pagina principale
RispondiEliminaIl post è stato pubblicato credo da poco.
RispondiEliminaResta il fatto che non mi aspettavo questo comportamento scorretto nei confronti del prof.
Ovviamente mi riferisco al post sul tasso di disoccupazione del 2009 raddoppiato.
Prof, adesso l'articolo c'è. Proprio quello sulla disoccupazione intendo.
RispondiEliminaSa cosa mi hanno risposto quando ho scritto al garante sulla trasmissione della Gruber sulla decrescita della Grecia? Veditela tu, chiedi la rettifica direttamente al fornitore del servizio media interessato a norma dell' art. 32-quinquies del T.U. In caso di mancata rettifica, entro 48 ore, riproporre al garante la questione per una pronuncia in cinque giorni.
RispondiEliminaAdesso c e ci sono pure otto commenti mi pare
RispondiEliminaMiscredenti!!! Habemus articulum... (con un po' di pazienza...) http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/02/grecia-quelli-che-la-troika-ha-fatto-aumentare-la-disoccupazione-di-soli-9-punti/1390371/
RispondiEliminaA pensare male si fa peccato, e qualche (rara volta) si sbaglia pure.
RispondiEliminaRallegriamoci.
Il post è on-line sul Fatto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/02/grecia-quelli-che-la-troika-ha-fatto-aumentare-la-disoccupazione-di-soli-9-punti/1390371/
È stato infine inserito, ho appena controllato
RispondiEliminaAvrei preferito accedesse in occasioni migliori, ma oggi mi sento davvero vicino a lei, prof.
RispondiEliminaE penso sia meglio che mi sposti.
L'articolo in questione, il secondo su ballarò, è stato pubblicato alle 14:40 circa prima solo sul blog, e poi dopo anche col collegamento in prima pagina.
RispondiEliminaFrancamente era ora che qualcuno prendesse l'iniziativa di colpire i giornalisti. Grillo ci ha provato purtroppo in maniera troppo scomposta per risultare efficace. Fino a qualche tempo fa quando seguivo qualsiasi tipo di informazione in tv sull'economia non ci capivo niente, per l'incoerenza delle informazioni presentate. Si era pure indotti a pensare che fosse per una propria mancanza. Invece no, era proprio l'informazione ad essere incoerente e inadatta a fare divulgazione. Sono proprio loro, i giornalisti, che fanno disinformazione essendo loro stessi ignoranti... io non credo nella teoria del complotto, io credo che ci sia una supremazia dell'ignoranza in tutto questo, e quei pochi invece che hanno reali interessi a non far trasparire la verità pur conoscendola sono ben contenti di assecondare l'ignoranza.
Prof.,
RispondiEliminaI giornalisti del Fattoquotidiano saranno pure liberi, pero la loro linea editoriale ‘e chiarissima: parlar male dell’Italia o degli Italiani: A TUTTI I COSTI. In un paese di 60 milioni di abitanti ci sara’ ogni giorno un delitto da mettere in prima pagina. E infatti loro lo fanno!! Specialmente sulla corruzione.
Si potrebbe fare lo stesso per esempio su casi di stupro od omicidio. Al giorno un paio se ne trovano. Si può’ fare la stessa operazione vile e cercare di convincerci che tutti gli Italiani sono stupratori seriali. Vivo in una città Inglese di oltre un milione di abitanti e le garantisco che questo paese e’ più’ pericoloso che la mia citta’ natale. Qui tutti mi dicono “oh mio Dio in Italia c’e’ la mafia, non hai paura?”. Quando rientro in Italia, tutti mi dicono che bello in Inghilterra tutto pulito, tutto in ordine, niente ladri, strade sicure, etc. Poi uno si va a vedere le statistiche e gli omicidi ogni 1000 abitanti nel Regno Unito sono più’ alti che in Italia:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_intentional_homicide_rate
Pero ovviamente i giornali inglesi di una certa tiratura quei fatti di cronaca li riportano raramente e quindi sembra che nel Regno Unito tutti siano educati e corretti. Ecco il FattoQuotidiano, fa esattamente il contrario.
Allora con quel tipo di linea editoriale un post come il suo e’ in aperta contraddizione. Non gliene voglia male, sono gli eredi di Indro Montanelli. Si lo stesso che quando uccisero Mattei liquido’ i dubbi sulla sua morte come “l’insaziabile voglia di giallo” degli italiani. Cosi come adesso i suoi eredi spiegano la destituzione di Berlusconi con la storia delle olgettine.
E ovviamente è un caso il fatto che i dati recenti (peggiori) siano stati posti a destra mentre quelli del 2009 (migliori) siano stati posti a sinistra nella schermata, in un modo anticronologico totalmente illogico.
RispondiEliminaOppure no?
Si odono squilli di trombe ad est...
RispondiEliminaQualcun altro coglie assonanze :D tra la teorizzazione dell’associazione economica Mitteleuropa e la costruzione dell'€...
Noi riscopriamo l'orgoglio moroteo di rito irpino-siculo e siamo inghiottiti, novelli Giona, dall'accogliente ventre della balena del bel tempo che fu... saremo rimessi sulla spiaggia dell'abbondanza? :D
Ho visto che l'hanno pubblicato finalmente.
RispondiEliminaDevo dire che anche i commenti sono tutto sommato rincuoranti, è positivo.
Il suo lavoro di fact checking è davvero di grandissima utilità per tutti.
Ovviamente non so chi abbia pronunciato la frase J'ai pensè attendre... Beata (la mia) ignoranza :-)
In tutta la mia vita non ho mai letto tanta disinformazione come oggi, quindi non mi sorprendo che si arrivi alla censura totalitaria, tutt'altro.
RispondiEliminaUn esempio concreto, che penso quasi tutti conoscerete (io non me lo ricordavo, dopo 18 anni....):
su Twitter leggo di un articolo del 1996 del Sole 24 Ore; si sperticava in lodi sulla Lira, MAGGGGICA Lira, vera colonna portante di questo Paese! Ovviamente me lo sono copiato immediatamente; articolo a firma Danilo Taino:
GRAZIE ALLA LIRA. Sottotitolo: 1995, Bilancia Commerciale senza precedenti
Sbaglio o e' l'esatto contrario di quanto un certo Napoletano, con la bava alla bocca, urlava contro Salvini ieri, accusandolo di totale ignoranza e di disinformazione?
Nota di colore che mi fa capire che anche nei paesi del Nord la consapevolezza cresce e questo e' un fatto positivo: ricevo un post su Twitter da un giornalista Finlandese (non uno zozzone PIIGS in altre parole), un tal Juhani Huopainen, che posta regolarmente in materia economica.
Post retwittato da lui:
"German 10-yr. year-ago: 1.72%. month ago: 0.55%. 1-day ago: 0.32%. Today: 0.27%."
Al che io ironizzo sul luminoso futuro che in ci attende in questo magico mondo di Alverman, e il Finlandese mi risponde:
"The trouble with EZ and EU is that it cannot be changed democratically.Only threat of exit could help" (SIC)
Questa risposta non me l'ha mandata un esagitato sciroccato sud-icione che non ha niente da fare, ma un giornalista che non ci tiene a farsi sputtanare su Twitter.
Non è difficile capire il perché.
RispondiEliminaCanis canem non est.
Essere pubblicamente "nervosi" aiuta la pubblicazione dei proprii pensieri.
RispondiEliminaSecondo i finnici la crescente disoccupazione che li affligge e' colpa della elevata quota di persone che posseggono la casa in cui vivono.
RispondiEliminahttp://yle.fi/uutiset/home_ownership_may_boost_unemployment/7755919
la soluzione? Favorire l'affitto tassando la proprieta'.
Mi sa che in grecia negli ultimi anni hanno avuto un aumento vertiginoso della quota di persone che posseggono casa. Questo spiega la disoccupazione. O no?
la lettera diretta al Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dovrebbe essere spedita P.C. anche alla commissione di vigilanza Rai.
RispondiEliminadati con timeseries mensili
RispondiEliminahttp://it.tradingeconomics.com/greece/unemployment-rate
Si parla molte volte di questa crisi ma ogni volta si trascura un tema lo spostamento della ricchezza "reale" a quella finanziaria. Molte imprese preferiscono investire il loro profitto anziché in attività reali( beni aventi un valore intrinseco in quanto possono produrre servizi di utilità reale ed immediata per il possessore) in attività finanziarie (l’investitore vanta un diritto nei confronti del reddito e della ricchezza presente e futura dell’emittente dello strumento finanziario, il quale, a sua volta, ha un impegno a soddisfare questo diritto). Perchè non si impone il tema a livello internazionale o quanto meno all'interno dell'Unione Europea?oggi assistiamo ad un sovraindebitamento diffuso, scoppio delle bolle del credito facile (subprime), calo della domanda aggregata (dovuto allo spostamento di quote di reddito dai ceti medio-bassi che spendono molto per consumi, ai ceti alti, che spendono poco preferendo investimenti finanziari),quindi calo degli investimenti,dell’occupazione, dei redditi ed inoltre i rentiers (creditori, titolari di assets finanziari nominali come bonds pubblici e privati), soprattutto tedeschi, impongono in Europa il dogma dell’austerità (consacrato nello statuto della BCE, nei vincoli di bilancio, nel Fiscal Compact, ma privo di basi empiriche), per salvaguardare il potere d’acquisto dei loro crediti e delle loro rendite, cioè impongono politiche restrittive e recessive per difendere il potere d’acquisto dell’unità monetaria (Euro) a detrimento del potere d’acquisto dei redditi da lavoro (le politiche recessive causano fallimenti, disoccupazione, tagli salariali, recessione) e da assets reali (l’inasprimento fiscale decurta i redditi degli immobili e deprime o il loro valore di mercato). Non trascurando il fatto che ogni qualvolta un leader di governo parli male della troika paga le conseguenze sui mercati (vedi la caduta la caduta della borsa Greca e il declassamento operato da Standard & Poor's ai titoli di Stato).
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