Egregio Prof. Bagnai, Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%? Come lei stesso prefigura nelle sue conference in giro per l'Italia? Altro quesito: lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto. Auspicherebbe nel frattempo di uscire dall'euro e vederla svalutata a 225 mila euro? Ho letto il suo libro e risulta tutto molto convincente. Alla fine pero' nessuno se la sente di perdere migliaia di euro. E infatti pure lei, dopo aver scritto il libro, ha firmato un manifesto in cui si auspica l'uscita dall'euro della sola Germania. Puo' un generale portare le truppe al fronte e poi al momento della battaglia battersela in ritirata? Cordiali Saluti N.N.
(P.s.: al direttivo abbiamo discusso la mia proposta di fare un concorso a premi per subdivulgatori. Io a gente così non ce la faccio più a rispondergli, e Claudio si è rotto le palle da un pezzo - l'idea del reclutamento di subdivulgatori in effetti è sua. Mi fate una cortesia? Vi divertite voi a rispondere al gentile lettore? Così intanto mi faccio un'idea delle nomination per il concorso...)
(...naturalmente non vi dico né cosa gli ho risposto, né cosa mi ha controrisposto. Dobbiamo aver presente sempre la prima legge della termodidattica:
CI SONO COSE CHE SE POTESSERO ESSERE CAPITE NON ANDREBBERO SPIEGATE
Tuttavia, siccome Dio c'è - in qualche modo - può anche darsi che i miracoli accadano. Nihil difficile volenti, e dalle e dalle se spezzano pure le metalle... Ma nin la coccia de lu piddine!)
(ah, a onor del vero voglio dirvi che il gegno che mi accusa di vigliaccheria si è firmato con nome e cognome. Quindi non ha capito una fava, ma è un uomo che merita rispetto, e a questo vi chiedo di attenervi. Sono molto curioso di vedere come gli rispondereste: non fatemi pensare che questi tre anni siano passati invano...).
ma ridere della profonda ignoranza economica di tale N.N. (molto probabilmente un piddino) vale come sub-divulgazione?
RispondiEliminaNo. Solo chi fornirà delle confutazioni efficaci potrà partecipare all'Isola dei piddini (o a €factor)...
EliminaNon è un piddino, viste le domande non può che essere un investitore estero.
EliminaIl valore della casa è sempre un tema affascinante: se è tua crolla del 30%, se invece è degli altri e devi comprarla allora sale del 30% per l'inflazzzione.
Addio.
Caro prof, se un ignorante come me ormai dopo circa 3 anni nn ne può più di sentire obiezioni ridicole come quelle in oggetto, posso solo immaginare quanto lei possa averne stracolmi gli zebedei! Forse n.n. nn si è accorto che oggi se vuole vendere il suo nell'appartamento del valore di 300.000 "euri" se je va bene lo vende a 250.000! Oggi con l'eurone che fa rima con...abbiamo già perso, xchè è il mercato che fa il prezzo e se il mercato è moruto il suo bell'appartamentino se lo da sulle gengive se nn cala di prezzo! Grecia docet! X quel che mi riguarda, solo un GRAZIE a lei e al prof Borghi x avermi istruito! PS. Se, così, avesse voglia di sbloccarmi su Twitter, rt più facilmente! ;-)
RispondiElimina[...]Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%?[...]
RispondiElimina[...]Altro quesito: lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto. [...]
Se la persona in questione vive in Italia ed intende rimanere in Italia non ci rimette. Perde solo quel 4 o 5 % di potere di acquisto dovuti al tasso di inflazione di un economia sana ed in crescita (mentre quello di adesso è 0,x%). Per quanto riguarda questo 4/5% non deve solo considerare ciò che perde ma anche ciò che guadagna (moltissimo) per il fatto che l'economia "tira".
Se invece per questa ipotetica persona è imminente un trasferimento definitivo all'estero, sì, ci rimette. Siccome però la maggior parte degli italiani intende continuare a vivere in Italia, peggio per lui.
Per quanto riguarda aspettare a cambiare i soldi (disponendone in contanti e fruscianti) e cambiarli dopo che la svalutazione si sarà concretizzata, bè è un giochetto che attirerà sicuramente qualcuno.
Sperò di aver risposto all'altezza delle aspettative del prof, così da fargli sentire che le sue fatiche sono utili.
Possoo chiedere a mi cuggino che era teologo a Nicea. Io un po' metafisica la mastico, ma a quella del generale e delle truppe, proprio non ci arrivo.
RispondiEliminaIl racconto di Sima Qian
EliminaL’aneddoto, riportato dallo storico Sima Qian nel testo di storia Shi Ji, riguarda la dimostrazione della capacità di saper condurre le truppe, richiesta dal re Helu di Wu a Sunzi, prima di prenderlo al suo servizio come consigliere militare.
Il re chiese a Sunzi se le sue capacità strategiche potessero applicarsi anche alle donne, e questi accettò di dargliene dimostrazione usando le 180 concubine del re.
Sunzi divise quindi le donne in due gruppi e pose a capo di ciascun gruppo le due favorite del re. Poi spiegò ai due gruppi le regole da seguire: agli ordini di Sunzi, le donne avrebbero dovuto girarsi tutte nella direzione indicata. Al rullo dei tamburi ordinò quindi alla donne di voltarsi a destra, ma queste cominciarono a ridere e non obbedirono.
Sunzi disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale.” Spiegò quindi ancora una volta le regole, quindi, al rullo dei tamburi, ordinò alle donne di voltarsi a sinistra. Ancora una volta le donne scoppiarono a ridere e non obbedirono.
Sunzi disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale; se, invece, le regole sono chiare, e tuttavia gli ordini non vengono eseguiti, allora la colpa è degli ufficiali”. Diede quindi l'ordine di decapitare le due favorite. Il re, che aveva seguito le manovre dall'alto del suo padiglione, gli ordinò di fermare l'esecuzione dicendosi convinto dell'abilità di Sunzi nel condurre le truppe, ma questi rispose che, nelle sue vesti di generale, vi erano ordini del re che non poteva seguire. Le due donne furono dunque giustiziate, e le favorite immediatamente inferiori per rango furono messe al comando dei due gruppi. Questa volta le donne obbedirono agli ordini senza indugio."
Se il libro non è chiaro e il testo non viene capito, la colpa è dell'autore; se, invece, il libro è chiaro, e tuttavia il testo non viene capito, allora la colpa è del lettore. (Bagnai-san)
Se si hanno delle gravi lacune formative, e' difficile capire alcunche' (es. concetti tipo sistema di riferimento). Non saprei (dubbio) se la pratica del dubbio dipenda o meno dalla formazione.
EliminaTi posso assicurare che il ilbro si capisce eccome. Non è problema di formazione, altrimenti lo capirebbero solo gli economisti e questo non mi sembra il caso.
EliminaSaluti
Caro signor NN vorrei porgerle un paio di domande:
RispondiElimina1)Per caso le sembra che il valore delle case stia aumentando o diminuendo? A me sembra che stia monotonamente diminuendo.
2)Crede che con l' aumentare della disoccupazione e la chiusura di sempre più aziende sia più facile o più difficile vendere il proprio bene immobiliare? Per citare il professor Bagnai "l' economia è come il sesso per farla bisogna essere almeno in due".
Inoltre vorrei invitarla a fare un viaggetto fuori dall' eurozona, so che voi euristi credete che fuori dall' euro si commerci con le conchiglie o che sia vietato o impossibile vivere o commerciare in questi paesi, ma le assicuro che non è così, andando per esempio in america, noterà che quando preleva denaro, con un ammontare esempio di 100€ riceverà più o meno dollari, dipende se l' euro si sta rivalutando o svalutando(sorpresona! anche l' euro si svaluta e si rivaluta! C' è da rimanerci increduli per diversi decenni) tornando a noi quando lei preleverà la somma X di euro riceverà più o meno dollari, quindi potrà comprare più o meno beni in america, anche se in italia o nell' eurozona potrà comprare sempre la stessa quantità di beni! Ora vorrei esprimere un concetto molto semplice, ogni valuta ha due valori uno esterno e uno interno, il primo dipende dal rapporto di cambio con le altre valute, il secondo da tante altre variabili, e fortunatamente il primo non influenza quasi per niente il secondo, per farglielo capire; nel 2008 100€ valevano quasi 160 dollari, oggi solo 135 dollari, lei sente questa differenza? Sente che 100 euro valgono di meno rispetto al 2008? Oltretutto il rapporto tra valore interno e esterno assolutamente diretto è un po' ridicolo, mi scusi lei quando va in pizzeria e paga, vede per caso il cassiere che le fa il prezzo in base alle oscillazioni dell' euro nel mercato valutario? Io raramente vedo negozianti e commercianti in generale col computer davanti a calcolare i valori delle varie valute.
Al contrario di quello che pensate voi euristi noi voigliamo uscire dall' euro per poter rendere i prodotti italian più convenienti, e quindi venderne di più, non la stessa somma, quindi se usciamo dall' euro le nostre aziende venderanno di più e se venderanno di più ci saranno più soldi e credo che è questo quello che interessa un po' a tutti. Comprende il senso di dinamismo? Uscire dall' euro significa produrre di più e lavorare di più, non rimanere nella situazione di adesso con una valuta diversa.
Le mie scarpe da corsa costano sempre 150! Sia euri che dollari!
EliminaPer il gegno: la casa è un bene reale, il valore lo da il mercato. Più svalutate di così, non c'è bisogno di uscire dall'euro per vedere svalutate le case, anzi se l'economia tornasse a crescere il valore potrebbe tornare a salire. L'uscita dall' alto della Germania sarebbe l'opzione ottima non solo per l'Italia ma per tutto il continente europeo per iniziare un processo di smantellamento controllato. Ma lo si può fare anche unilateralmente, e come detto un sacco di volte, l'Italia è quella che ci guadagnerebbe di più. Per l'investimento, come scrisse il prof, se vuoi rendimenti devi scegliere i mercati che crescono, se vuoi proteggerti dalla svalutazione devi investire nella valuta rispetto alla quale sei sopravvalutato.
RispondiEliminaCaro N.N.,
RispondiEliminail centro della questione è capire che svalutazione non è uguale a inflazione...per capire quanto si "perde" di potere d'acquisto bisogna vedere che livello d'inflazione si verificherà, non sono un'economista, ma non penso proprio che si arriverà al 25%...per quanto riguarda la casa, se perdessero così tanto valore potrei comprarmene una anch'io che faccio lo studente e non lavoro :) l'abitazione è un bene reale, anzi con la ripresa dell'economia è più probabile che i prezzi nella nuova valuta crescano piuttosto che calare...
sperando di non aver detto cavolate...
ciao
Capisco che lei si sia rotto le palle.
RispondiEliminaMagari questo potrebbe soccorrerla. ;-)
http://www.vincitorievinti.com/2014/05/cosa-succederebbe-ai-risparmi-in-caso.html
A meno che, usciti, non si metta a fare spesa in Germania, NN non ha da temere: i suoi risparmi compreranno le stesse cose, salvo pochi punti di inflazione (che non e` = svalutazione). Il valore della casa rimarra' quello, ma in lire. E anche li', a meno che poi corra a pagare bollette in Germania...
RispondiEliminaL'uscita tedesca si auspica perche` e` la meno traumatica. Ma chi ha detto che un Bagnai novello Savoia non uscirebbe dall` euro in un batter di ciglia?
Se il tuo investimento è in titoli del tesoro italiano, o azioni italiane, viene semplicemente ridenominato nella nuova valuta. Gli stranieri che posseggono titoli del tesoro italiano sopporteranno una perdita corrispondente alla svalutazione.
RispondiEliminaGli immobili non si svalutano, essendo beni reali seguono l'andamento del mercato.
D:Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%?
RispondiEliminaR: Certamente, gli investimenti in euro si rivaluterebbero. L'unico rischio è che per tutelarsi si dovrebbe investire all'estero, magari in Germania, che potrebbe limitare o bloccare le uscite di capitali dalla Germania.
D: Lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto. Auspicherebbe nel frattempo di uscire dall'euro e vederla svalutata a 225 mila euro?
R: Se tutto si svalutasse, come te(rr)orizzato da lei, allora la perdita di valore del suo immobile sarebbe proporzionale alla perdita di valore del bene o servizio di cui necessita. Comunque la svalutazione prevista è relativa alle monete straniere (alcune) esterne all'Italia, per cui il suo problema sarebbe eventualmente di vendere la sua casa italiana e acquistare un bene o servizio straniero, cosa improbabile e generalmente non veritiera.
D: Ho letto il suo libro e risulta tutto molto convincente.
R: e quindi?
D: Alla fine pero' nessuno se la sente di perdere migliaia di euro.
R: E quindi niente....
D: E infatti pure lei, dopo aver scritto il libro, ha firmato un manifesto in cui si auspica l'uscita dall'euro della sola Germania.
R: Magari la prossima volta lo legga tutto.....
D: Puo' un generale portare le truppe al fronte e poi al momento della battaglia battersela in ritirata?
R: L'importante è che in prima linea ci siano i più imbecilli...
scusate le ultime risposte, ma non ce la faccio più a trattenermi, dopo un pò, sbotto (o sbagnaio??)
Eliminae perchè? L'ultima è la più bella, la giriamo intanto al Dudù di Renzi http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/10/riforme-mauro-sostituito-in-commissione-e-perche-non-faccio-il-dudu-di-renzi/1022651/
EliminaI direi che se i ho 10.000 euro da parte (SE MI SONO RIMASTI GRAZIE ALL'EURO), domani diventano 10.000 sbirulini (il primo nome che mi è passato per la testa).
RispondiEliminaPoi quei 10.000 sbirulini se si svalutano, lo fanno nei confronti di un'altra divisa, a me sempre 10.000 cucuzze rimangono.
La casa, se riesci a staccarla da terra e portarla via ok. Altrimenti il mercato rdecidera fregandosene della svalutazione. Anzi, aggiungiamo che oggi con l'euro non valgono un gaiser.
Da operaio addetto pulizie.
L'unica cosa che so è la storia della casa, citata anche da Claudio nel libro "basta euro": non ha senso dire che la casa si svaluterebbe di così tanto perché è un bene reale...
RispondiEliminaps: grande Alberto, lo sai che mi hai fatto venire voglia di studiare economia per conto mio? E' l'unico modo per non farsi fregare da questi politici servilisti...
buona idea ...
EliminaMa a mio avviso non bisogna essere geni dell'economia (e io non lo nacqui) per capire certe cose del mercato immobiliare attuale. Basta farsi un giro per la propria città e vedere con tristezza la sfilza di cartelli vendesi d'appartamenti che rimangono invenduti per anni, e che addirittura sono scoloriti da tanto che restano appesi. Ma un po' di realismo e di sana experientia rerum no, eh? 'Sti furbetti che vivono in una torre d'avorio e si divertono a fare i ganzi con domande ad minkiam hanno proprio rotto. Sembra che i costi per rimanere nella zona euro siano invisibili, eppure l'Italia mi pare non difetti certo di proprietari d'una seconda casa, magari avuta in eredità da parenti che ancora riuscivano a risparmiare, che non ce la fanno più a mantenerla e sono costretti a svenderla. Certo, ipoteticamente se uno vende la propria casa con la nuova lira per comprarsene una all'estero in zona euro, con una svalutazione prevista al 25%, qualcosa ci rimetterà. Ma non credo che sia questo il comportamento standard dell'italiano che vende un immobile. Né che con l'introduzione della nuova lira si andrà tutti a fare la spesa in un supermarket dell'eurozona, anziché in quello sotto casa. Senza poi parlare dell'incremento che si avrà nelle esportazioni, e del conseguente beneficio per il lavoro e il reddito delle persone, cose che oggi ce le sogniamo. Insomma, l'ho fatta lunga, ma per riassumere: de che stamo a parla'?
RispondiEliminaAh quindi lei vorrebbe tornare alla liretta delle svalutazioni competitive? :)
RispondiEliminaScherzi a parte, non mi sembra una brutta idea quella di farsi aiutare a rispondere. Ci sono migliaia di lettori del blog e simpatizzanti che - a mio avviso - sarebbero ben lieti di fare un po' di lavoro sporco e rispondere a questi messaggi. Anche perché magari ci sono molti troll, ma ci sono anche sicuramente persone spaesate dal bombardamento mediatico...
Comunque andate avanti voi che a me scappa da ridere...
1)Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%?
RispondiEliminaCome le hanno già risposto se intende continuare a vivere in Italia non cambierebbe poi molto.La svalutazione incide solo sulle merci importate mentre i prodotti nazionali subiranno la medesima svalutazione della moneta.
In teoria dovrebbe solo riabituarsi a consumare ed acqustare maggiormente beni nazionali,prodotti in Italia che creano occupazione nel nostro paese.
I prodotti stranieri invece subiranno un aumento teoricamente corrispondente alla svalatuzione della moneta.
Ho detto teoricamente perchè nulla vieterà ad esempio alla Volkswagen di vendere le sue auto in Italia a un prezzo inferiore rispetto a quello del mercato tedesco per difendere le sue quote sul mercato italiano.
Comunque io personalmente avrei già investito in dollari o in paesi emergenti anzichè in € i risparmi se non altro per il fatto che sappiamo tutti che tranne che per la Germania l' €uro è una moneta sopravvaluta e quindi dissoluzione o meno è prevedibile che la valuta dell €zona sia destinata a svalutarsi in futuro abbastanza prossimo.
2)Altro quesito: lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto
Anche qui le hanno gia risposto correttamente in molti.
Riassumendo il mercato immobiliare ha perso di valore in questi anni stando dentro l'€uro e credo che le basti provare a vendere la sua casa per rendersene conto.
Per quanto riguarda la svalutazione da €uroexit vale quanto detto sopra,NON INCIDE INTERNAMENTE quindi la casa varrà meno in alcune valute straniere,come Euro Dollari o Marchi, ma avrà lo stesso prezzo nella nuova valuta nazionale come tutti i prodotti nazionali comprese le altre case.
La sua casa varrà si 225.000 €uro ma 300.000 nuove lire elei la spesa la farà in nuove lire.
Senza dimenticare il vantaggio già ricordato da altri di stare in un paese in ripresa economica e non allo sfascio come quello attuale.
Egregio
RispondiEliminaNon c'è ragione per cui dovrei consigliare ad alcuno di "investire in euro". Semmai, dato che è pacificamente riconosciuto che l'euro è al momento troppo forte sul dollaro, se proprio volessi fare una consulenza il materia d'investimenti (ho detto SE), consiglierei di comprare titoli in dollari. In questo modo farei un favore all'investore (a meno che i suoi risparmi non siano così pochi da risultargli poco conveniente, per via dei costi di transazione) e all'economia dell'eurozona.
Ma, vede, il guaio è che (ed ecco perchè le consiglio anche di rileggersi il libro più attentamente, un'altra volta almeno) purtroppo i capitali si sono segmentati ALL'INTERNO dell'eurozona (ed ecco la ragione del nostro amico spread) da quando lo shock esterno della crisi economica americana ha provocato un sudden stop del flusso di capitali che dal centro (dai "virtuosi") si era riversato, fino ad allora, verso la periferia (cioè verso i "viziosi"). Il guaio è che l'euro dell'Italia non può svalutarsi "tra il 10 e il 25" rispetto all'euro della Germania (verso cui tanti suoi amici, anche se magari lei non lo sa, hanno già trasferito i loro risparmi). E' da allora che, anche se lei non se ne è ancora accorto, la sua casa ha GIA' perso quasi un quarto del valore. Ed è PROPRIO PER QUESTO che presto (io non glielo auguro) LEI potrebba avere improvvisamente bisogno di liquidità.
Perchè - vede - quella (effimera) crescita "drogata" dai capitali del centro è finita. E quei capitali del centro erano il risultato di uno sleale vantaggio commerciale: proprio quello di impedire alla liretta di deprezzarsi (o al marcone di apprezzarsi, se preferisce).
Ecco perchè a breve, quando tante persone oneste come Lei si troveranno improvvisamente in crisi di liquidità e non potranno più pagare il mutuo con cui hanno comprato casa, che nel frattempo ha già perso valore, la necessità di salvare il sistema bancario italiano - PER NOSTRA FORTUNA - ci costringerà a fare la cosa giusta (se non l'avranno già fatta i francesi) svalutare la nostra liretta (o costringere la Germania a rivalutare il suo marcone).
Solo questo potrebbe rimetterci in condizioni di competitività tali evitare che, tra venticinque anni, suo figlio o suo nipote ereditino una casa che vale meno (in termini reali) della palafitta di un maori della Papua Nuova Guinea.
Se poi, dopo, non se la sente di "battere in ritirata" (come dice Lei), vada pure avanti! Sono certo che in Germania (e in Italia, tra un po', se non si "cambia verso") l'accoglieranno con un bel mini job da 400 euro per risolvere tutti i suoi problemi di liquidità
L'occasione è gradita per porgere cordiali saluti
Il sig. Pinco Palla ha evidentemente l'€ tatuato nel cervello dato che esce dall'euro ma valuta comunque la sua casa in euro.....che dire?! Probabile che lui voglia tenersi aperta una proiezione mentale di improvvisa fuga dall'Italia? E' che questi non se ne vanno, stanno troppo bene.....loro.
RispondiEliminaPer non ripetere quanto già detto da altri, aggiungo che gli immobili a volte è proprio impossibile venderli o affittarli, quindi il valore attuale, GIÀ svalutato, lo può leggere solo sulla carta.
RispondiEliminaSe la casa è da ristrutturare, si paga - tra acquisto e ristrutturazione - più del valore che avrà l'immobile una volta ristrutturato.
Se poi l'immobile non è abitativo, ma commerciale o industriale è peggio ancora.
Vivo in una piccola città che era tra le più ricche d'Italia: ha perso 10.000 abitanti su poco più di 50.000 e decine e decine di aziende e negozi hanno chiuso: cartelli "vendesi" ovunque e offerte pochissime.
Ho avuto in eredità da mio papà il laboratorio-negozio dove aveva la sua attività (pian terreno, 150 mq in pieno centro); è vuoto, FORSE troverei qualcuno che lo prenderebbe se glielo regalassi, ma chi è così pazzo da investire in un'attività con una simile crisi di domanda? E intanto ci pago pure sopra le tasse che dopo Monti sono notevolmente aumentate. Altroché 15% di svalutazione!
Cribbio, le stesse domande me le ha fatte "Bello Tappeto", un amico dal soprannome emblematico. Lui confondeva svalutazione e inflazione, come d'altronde viene subdolamente insinuato dai terroristi di regime dei quali anche N.N. sembra essere una vittima. Abbiamo discusso un po' fino a quando mi sono rotto, l'ho mandato a quel paese e mi sono concentrato sul pranzo.
RispondiEliminaOT - Della serie mi taglio gli attributi per far dispetto a mia moglie...
RispondiEliminahttp://en.itar-tass.com/economy/735664
Per tutti noi è semplice , la casa da 300 euro sarà a 300 Lire . La cosa che io non capisco è perché per i piddini è un concetto incomprensibile .
RispondiElimina"Se lo capisci non occorre che ti spieghi,
RispondiEliminase non lo capisci non serve che ti spieghi"
(Anonimo - Baci Perugina)
Mi sembra che non serva perdere tempo con certa gente, anzi ho deciso di non perderci più tempo perche se uno non ha capito oggi che te lo dicono in faccia vuol dire che non vuol capire bisogna farsene una ragione anche perche sono la maggioranza.
RispondiEliminaFuori tema vorrei chiedere al prof che forse la bce ha risolto il " dilemma del prigioniero" e tutto questo senza manco beccarsi un premio.
Sappiamo che per uscire da questo dilemma o si usa " occhio per occhio" ma questo porta nel lungo periodo disastri o bisogna cooperare.
Il tesoro ha come scelta dominante quella di abbassare le tasse perche pensa all" elettorato e la banca centrale ha come scelta dominante quella della stretta monetaria perche è sempre preoccupata dell" inflazione.
Il risultato preferito congiuntamente si verifica quando ognuno sceglie la strategia individualmente peggiore.
In un mondo in cui le popolazioni contassero ancora qualcosa il tesoro potrebbe far pressione affinche la banca centrale segua le direttive della politica .
Perche le banche centrali sono creazioni della politica e non il contrario.
Il dillemma del prigioniero la bce l" ha risolto visto che possiede sia il controllo della creazione di moneta indipendente dalle situazioni economiche e politiche e perche tramite essa detta le regole fiscali ai governi che devono eseguire se vogliono continuare a ricevere liquidità sufficiente.
Quindi la bce è una scelta dominante, uno stato dentro gli stati che nessuno controlla.Chiaramente si può applicare la regola " occhio per occhio " ma questo lo può fare solo la germania che ha la possibilità di rappresaglie maggiori, sicuramente non lo può fare il portogallo che è dominato.
Il mio problema è che mi son rotto i coglioni di vedere la tv e navigare su internet e mi è capitato tra le mani sto cazzo di libro vecchissimo che anche se pieno di banalità ma ha un suo perche.
Come è possibile che tiranni con modesti eserciti controllino per lunghi periodi popolazioni di gran lunga superiori numericamente??
Perche un aereo pieno di gente non ha nessun potere di fronte a un singolo dirottatore armato?In entrambi i casi una azione simultanea delle masse ha un ottima possibilità di successo.
Ma non è facile comunicare e coordinare azioni di questo tipo, e gli oppressori consapevoli del potere delle masse, prendono speciali precauzioni affinche tali
difficoltà non vengano mai meno( mò se capisce perche devono controllare i media!!)
Quando le persone devono agire individualmente e sperano si crei un momento di aggregazione sorge la domanda: chi va per primo??
Il leader dovrà pagare un prezzo molto alto , la ricompensa la gloria o la gratitudine postuma.
Vi sono persone che sono mosse da considerazioni legate al dovere e a l" onore ma la maggior parte considera i costi superiori ai benefici che se ne possono trarre.Tutto questo per dire che magari lei è mosso dal dovere della verità e dall" onore di una professione che viene sbeffeggiata ma molti economisti mercenari della cefola ma tutti la dobbiamo ringraziare per i rischi che ha preso alzandosi in piedi e dicendo forte il suo nome e la sua verità davanti al regime.
Un grazie sentito e mandi pure affanculo sta gente che oramai ha rotto i coglioni.
ma tutti a prendervela, sottilizzare e spaccare il capello in quattro, quando in fondo è chiaro che ha ragione lui. Intanto svalutazione fa rima con inflazione, e fa rima per un bel pezzo, con tutto 'ione' e anche la z in sopraggiunta. Se non fossero state simili le avrebbero chiamate diverse, che diamine ci arriva pure un bambino. Che poi lo sanno tutti che aumenterebbe la benzina, e non vale dire che tanto ci son le accise che pesano più della materia prima. Perchè tra le accise ci son pure ancora quelle per la guerra dell'abissinia, che notoriamente è all'estero e non usa l'euro: dunque aumenterebbero anch'esse.
RispondiEliminaPer la casa poi, di nuovo il ragionamento non fa una grinza: se lui la casa l'ha pagata 300 e dopo la vende a 250 son 50 di perdita. Come dite son già avvenuti ora? ma no dai, da Monti in poi siamo in piena ripresa virtuosa, e poi se le tasse sulla casa ogni anno salgono, è segno immarcescibile e certissimo che la stessa sta aumentando di valore. Che diamine, ci tocca spiegare anche l'evidenza. E poi non andate mica ad arrampicarvi sugli specchi raccontando che se oggi una casa da 100mq vale 100 domani se valesse 80 o 120 poco importa perchè comunque ci ricompreresti un altra casa da 100 mq sempre. Se ne voleva prendere un'altra uguale mica la vendeva no?
Dunque caro soldato senza generale non tema: lei ha ragione da vendere. Solo un piccolo consiglio: di ragione (da vendere appunto) me ha così tanta che consideri quello un investimento, alla peggio se la rivenderà dopo, magari facendosela pagare in marchi, così sarà al riparo da tutti gli 'ioni'.
Egregio N.N.
RispondiEliminaè con enorme piacere che mi accingo a rispondere alle sue acute osservazioni e ai suoi numerosi spunti di riflessione. Dopo attenta lettura, ammetto di essermi fermato per qualche istante e aver cercato dentro di me un'eguale e altrettanto meritevole risposta.
La sintesi migliore si racchiude in queste mie parole: GIAMAICA!!!!!!!
Le porgo i miei più distinti saluti.
A sua disposizione, sempre.
A.B.
quando venderai la casa "svalutata" otterrai la liquidità necessaria per il suo imprevisto e la sua liquidità "svalutata" servirà a comperare altre cose parimenti "svalutate".
RispondiEliminaVisto il contest e chi lo indice ... Ci provo.
RispondiEliminaCaro lettore de La Repubblica (perché negarlo, lo é punto e basta) abbiamo ricevuto le sue note e, dopo un lieve senso di colpa, le abbiamo raccolte dal tritacarte in quanto riteniamo un atto scientificamente rilevante andare a smontare la sua impostazione come una costruzione del Lego ( ci teniamo a precisare che Lego é Danese , paese che intelligentemente continua a rimandare l'entrata in Europa alla frase "prego, prima lei, si figuri")
Innanzitutto partiamo da una domanda:
Non le hanno provate tutte? Il tasso di sconto é ormai al livello delle temperature artiche invernali, austerità, tassazione, riduzione del debito e del potere di acquisto, % su parametri come deficit e Debito/ PIL tenute sotto controllo come una malattia terminale, EMS, LTR, CIP & CIOP (questi ancora a venire ma la fantasia della BCE non pecca). Qui di, dicevo, non sarebbe il caso di parlare con serenità di un ALTRO scenario?
Ma non vogliamo sottrarci alle sue acute osservazioni.
La risposta può essere sintetizzata con un "DIPENDE" (tipica risposta degli economisti con pochi attributi e visione).
Se lei vuole comprare , uscito dall'euro un bel BMW, effettivamente qualche problema lo incontra. Probabilmente le danno , a parità di potere di acquisto solo il sedile destro . In pelle vero, ma uno.
Se invece propenderà (questa é una austerity costruttiva, nel senso che avvantaggia i costruttori nazionali) per una Fiat Scudo, magicamente non soffrirà alcuna perdita di potere di acquisto. Questo effetto si chiama Import Substitution e é ciò che non fa dormire Frau Angela ( e il proprietario italiano del concessionario BMW).
Le vendite del Fiat Scudo decollano, quelle del BMW crollano. Anzi, qualche tedesco troverà il design di questo obbrobrio perfino raffinato visto che ne potrà comprare uno anche per l'amante. Se lo accetta , ovvio.
Per quanto riguarda la casa lo stesso discorso.
Se vuole fare come molti e comprare un appartamentino a Kreutzberg , Berlino... abbiamo un problema. Ma se decide di restare in Italia, cosa che capisco sia opinabile, vende la casa in fiorini/lire/talleri e ne compra una in fiorini/lire/talleri. Stessa divisa, stesso P.P.P.
Poi, se vuole continuare a leggere La Repubblica, sua scelta, ma le comunico che anche qualora propendesse per un costoso BMW, le dò la notizia inedita che la benzina, sua fortuna, non costerà il triplo.
Quindi potrà andare a Kreutzberg nel suo appartamentino con pochissimi euro in più.
Quindi ... Sig. N. N. ... Dipende!!!!!!
Auf Wiedersehen
Kreutzberg? Troppo onore! Uno così meriterebbe di stare a Marzahn... in affitto!!!!!
EliminaSei proprio perfido ...
Elimina"Nel periodo nazionalsocialista (1936) fu realizzato, a nord-ovest del vecchio borgo di Marzahn, un campo di concentramento e di lavoro destinato agli zingari. Nel 1945 Marzahn fu il primo quartiere di Berlino ad essere occupato dall'Armata Rossa. Il distretto di Lichtenberg fu assegnato al settore di occupazione sovietico, e quindi a Berlino Est." (Fonte Wikipedia)
Prima nazista poi Sovietico. Bel posticino.
La risposta potrebbe essere: caro amico, perché ti preoccupi del valore in euro di risparmi e casa una volta usciti dall'euro?
RispondiEliminaUna volta fuori con la nuova valuta, con la quale saranno ridenominati tutti i rapporti, i tuoi risparmi avranno lo stesso potere d'acquisto all'interno; forse i beni esteri costeranno un po' di piu e giustamente, vorrà dire che si compreranno più beni nazionali, ma i tuoi soldi non perderanno il valore da te temuto.
Per la casa vale lo stesso discorso: anzi se l'economia riparte probabilmente la tua casa riprenderà un po' del valore perso con la recessione, ma sicuramente non varrà meno nella nuova valuta sul mercato interno, dove presumibilmente spenderai o investirai il ricavato della vendita.
Caro amico, non ti fare spaventare da chi ha tutto l'interesse a farci rimanere in una situazione dove i diritti vengono erosi ed il welfare smantellato perché "non ce lo possiamo più permettere"...
Con simpatia.
Carini e coccolosi.
Caro N. N. , i suoi dubbi mi portano a dedurre che a valle di qualsiasi manovra finanziaria, la sua intenzione é di spendere/spostare/investire all'estero, altrimenti la svalutazione non la preoccuperebbe. Per cui il suo errore é stato sviluppare i suoi asset in Italia senza volerci realmente rimanere. Ergo non ha speranza, perderá tutti i suoi averi facendo avanti e indietro per la frontiera ogni mattina per comprare il latte. Cordiali saluti.
RispondiEliminaIl caro N.N ha perfettamente ragione.... io avevo 2 anni fa 100.000 € che sono diventati 120.000 € senza fare niente, magicamente, solo perchè l'euro si è apprezzato rispetto al dollaro e alla sterlina del 20%. La mia casa valeva 200.000 € 2 anni fa; adesso vale il 20% in più. Volete forse negare che con la rivaluazione dell'euro. i vostri conti correnti sono tutti aumentati??? Come si fa a negare certe evidenze??? Solo N.N se n'è accorto.
RispondiEliminaSaluti a tutti gli eurofili... beati loro
Certo se uno addirittura arriva a scrivere al prof senza aver risolto queste "piccole" lacune di base vuol dire che porello ce prova ma nun ja'a fa.. Quindi si beati loro quelli che non sanno e non vogliono sapere un cazzo mentre per quelli che non sanno e credono di sapere.. Tristezza e pena..
EliminaQuesta é sicuramente la risposta più in linea con lo spirito di pippo!!!!
EliminaPer me è stato cosi, perchè io vivo all'estero! e vorrei tornare nella mia tanto amata italia.
EliminaSig. N.N. le dico solo una cosa: sono riuscito a vendere casa circa un mese fa dopo ben 3 anni di tentativi e decine e decine di visite. La frustrazione è finita, la gioia è arrivata ma se penso che ci ho smenato 30.000 euro mi viene voglia mandarla affan....
RispondiEliminaPrimo: svalutazione non è uguale ad Inflazione, Secondo: l'idea di far uscire prima la Germania deriva del fatto che è la nazione in SURPLUS così quando si staccherà si potrà dire che: "ESCE PER RIVALUTARE" La proposta è fatta proprio per dare una mano a quelli come te, che non sentendo la parola svalutazione, potranno stare tranquilli e fare l'unica cosa che sono in grado di fare : pensare ai loro squallidi interessi personali!
RispondiEliminaLa svalutazione delle case c'è già stata dentro l'euro. La svalutazione dei salari pure. La svalutazione degli eurofili arriverà a breve. Venderanno le loro case, le acquisteranno in Germania, poi una volta che la valuta tedesca si apprezzerà le venderanno e torneranno in Italia in incognito. Così ci guadagneranno sul cambio e dimenticheranno il passato. Loro saranno contenti per loro stessi, noi per l'Italia e l'Europa tutta.
RispondiEliminaSignor N.N.,a parte il fatto che l'eventuale svalutazione non sarebbe immediata,pena la irresistibile concorrenza delle aziende italiane rispetto ,per esempio,A quelle tedesche,le vorrei chiedere:dove era nel 2002 e anni seguenti,quando il valore delle case è stato gonfiato artificialmente,e il potere d'acquisto dei salari ha iniziato a diminuire?ora lei dira che i tassi d'interesse sono scesi a livelli bassi,ma le faccio notare che non c'era mezzo migliore per incoraggiare la bolla immobiliare che il miraggio di mutui facili.e le domando:non era meglio un mutuo al 10% per una casa da 100milioni di lire,che non al 4% per la stessa casa a 100000€?come mai questo non la disturba?
RispondiEliminaLei ha pienamente ragione. In un modo in cui la ragione come si dice dalle mie parti è degli idioti. Avanti così in un sentiero di deflazione e distruzione del tessuto imprenditoriale. Tutto qusto in nome dell'integrità dei propri risparmi (che per inciso se continua a fare la spesa qua non avranno ripercussioni). Sul valore della casa non vale nemmeno la pena spendere parola.
RispondiEliminaDopo il commento faceto, urge un commento un po' più serio con l'obiettivo di lenire le angosce del povero N.N che non sa come investire i suoi soldi. Premetto che tra le tante cose che so fare, faccio anche il trader, quindi sono uno di quegli sporchi speculatori che cerca di fare soldi approfittando dei movimenti di borsa. Per me e per tutti quelli come me, l'eventuale uscita dell'Italia dall'euro sarebbe una di quelle occasioni tipo rubare le caramelle a un bambino: sarà talmente elementare fare soldi facili che quasi ho remore a rendere pubblici certi meccanismi. Però siamo quì per fare servizio pubblico e quindi parliamone. Ma scusate.... se uno sa che la nuova lira si svaluterà rispetto all'euro, ma anche rispetto al dollaro, ma anche rispetto alla sterlina del 20% in 5-6 mesi, ci vuole tanto a capire che investendo le nuove lire in una di queste vaute per 5-6 mesi si porta a casa almento il 20%???. Se poi si è fortunati e si investe in un mercato bullish, quale potrebbe essere il Dax o il Nasdaq per i prossimi 5 anni, si porta a casa anche il capital gain. Tenete presente che l'euro lo vogliono solo quelli che desiderano campare di rendita o prestando soldi in giro per il mondo o comprando aziende che fanno utili. La finanza speculativa, quindi la vera finanza, ha sempre considerato i movimenti dei tassi di cambio delle ghiotte opportunità di investimento speculativo di medio periodo. Per chi investe i soldi, la presenza di tanti tassi di cambio rappresenta solo un altro grado di libertà per far fruttare bene i propri soldi.
RispondiEliminaSaluti al Prof. Bagnai
P.S: se N.N non sa proprio cosa farne dei suoi soldi, sarò lieto di risolvergli il problema.
Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%?"
RispondiEliminaNo, non l'ha mai fatto, e comunque la domanda è mal posta. La "perdita" da svalutazione è sempre nei confronti di una divisa diversa dalla propria. Ovviamente se lei continua a comprare il pane sotto casa sua anzichè la baguette a Parigi, il suo potere d'acquisto rimarrà pressochè invariato sul mercato interno anche dopo l'uscita dall'€: il problema della perdita di valore del suo capitale si ha solo nel momento in cui supera i confini.Questo ovviamente al netto di altri effetti indiretti della svalutazione.
Detto questo, se ha intenzione di comprarsi comunque la casa a Monaco, faccia come ha suggerito Bagnai: se non le piace l'adrenalina di un investimento diretto nel forex o nel mercato azionario, investa in fondi focalizzati in titoli extra-Eurozona proprio per mitigare il rischio di eurobreak e ottenere una rivalutazione del suo capitale quando usciremo dall'euro. La percentuale della rivalutazione dipenderà dalla composizione del pacchetto titoli che avrà scelto: a titolo di esempio, contro il dollaro sarà del 10-15%. Se vuol rischiare un po' di più e godersi il lato superiore della forchetta (25%) investa in titoli tedeschi, ma sia consapevole che in caso di eurobreak potrebbe non portarsi a casa tutti i soldi. Comunque stia sereno: non è solo, lo hanno già fatto in tanti. L'effetto l'hanno chiamato spread.
Altro quesito: lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto.
Auspicherebbe nel frattempo di uscire dall'euro e vederla svalutata a 225 mila euro?"
Ma lei dove è vissuto negli ultimi 6 anni? E' dal 2008 che in Italia si assiste ad una continua caduta dei valori degli immobili indotta prima dalla crisi Lehman e poi dalla distruzione del mercato interno (cit. Monti alla CNN) e molti analisti pensano che il picco del 2007-2008 non sarà mai più raggiunto. Quindi stiamo già scontando la situaizone che lei paventa.
Vale inoltre il medesimo discorso fatto sopra: se la risoluzione dell'imprevisto non richiede di portare i suoi soldi all'estero dopo l'uscita dall'euro, a lei cambierà poco. Anche nell'ipotesi molto improbabile che il mercato immobiliare abbia un crollo istantaneo del 25% dopo l'€xit, come lei paventa, il crollo riguarderà tutto il parco immobili, non solo la casa che lei metterà in vendita, ragion per cui le sue possibilità d'acquisto di altri immobili non sarà cambiata. Poggio e bua fa pari ("se sommi cunetta e buca, il risultato è zero", dal Borzacchini Universale)
"Alla fine pero' nessuno se la sente di perdere migliaia di euro. E infatti pure lei, dopo aver scritto il libro, ha firmato un manifesto in cui si auspica l'uscita dall'euro della sola Germania."
Con questa peeerla, ha cancellato i pochi dubbi che rimanevano sul fatto che non c'ha capito nulla. Se la Germania uscisse dall'euro, a svalutarsi sarebbe proprio l'euro nei confronti del nuovo D-Mark, quindi...no, non glielo spiego. Sappia che dovrà andare a fare la spesa con carriole di banconote assaltate da sciami di cavallette.
Puo' un generale portare le truppe al fronte e poi al momento della battaglia battersela in ritirata?
Prima di parlare di truppe e generali, bisognerebbe capire dov'è il fronte e su quale lato si sta combattendo...lei ricorda uno di quelli ufficiali che puntavano i cannoni verso l'Isonzo quando von Below era già arrivato al Piave.
Prima conterei fino a 450, poi risponderei:
RispondiEliminaGentile N.N.
Cercherò di rispondere alle questioni da lei poste sperando di essere chiaro e farmi comprendere.
Parto dalla fine perché mi sembra l'aspetto più rilevante.
Lei ha male interpretato il senso del manifesto di solidarietà europea. Infatti l'idea di un uscita della Germania dall'euro è evidentemente da intendersi come un primo step per lo smantellamento complessivo dell'eurozona ed un ritorno alle valute nazionali. Non si tratta di certo, come lei sembra interpretare, di un tentativo di far uscire la Germania mantenendo in vita l'euro.
Questo risulta evidente dalla lettura dal manifesto stesso che recita: "Our view is that the strategy that offers the best chance of saving the European Union, the most
valuable achievement of European integration,is a controlled segmentation of the
Eurozone via a jointly agreed exit of the most competitive countries. The euro may then remain – for some time – the common currency of less competitive countries. It would ultimately mean a return to the national currencies or to different currencies serving groups of homogeneous countries."
Spero che lei sia a suo agio con l'inglese, altrimenti può trovare la traduzione qui.
Il professor Bagnai ha più volte chiarito, nella sua opera di divulgazione, che l'ipotesi di uno smantellamento dell'euro partendo "dall'alto" sarebbe certamente la più auspicabile, in quanto porterebbe degli indubbi vantaggi "psicologici". Dai cittadini tedeschi riappropriarsi del marco sarebbe percepito come un successo, mentre sarebbe un tipo di percorso maggiormente accettabile per le classi dirigenti del sud europa, che sopporterebbero in questo modo un costo politico inferiore e non dovrebbero assumersi la responsabilità di un uscita unilaterale.
Il professore ha sempre però sostenuto che la migliore alternativa a questo scenario di smantellamento concordato sarebbe un uscita unilaterale dell'Italia. Non certo il mantenimento della moneta comune. Questo per i motivi che dovrebbero esserle chiari dalla lettura del libro.
Riguardo alle altre considerazioni mi pare siano viziate dal fatto che lei confonde, come molti commentatori, il concetto di svalutazione con quello di l'inflazione.
La svalutazione è la perdita da parte di una valuta di potere di acquisto rispetto ad una valuta estera, non rispetto ai beni nazionali. A meno che lei non vada normalmente a fare la spesa a Manheim, una svalutazione non implica quindi una perdita di potere d'acquisto dei suoi risparmi.
Allo stesso modo una svalutazione del 20% (per esempio rispetto al marco) non porta ad una perdita di valore della sua abitazione del 20% ma significa semplicemente che se un cittadino tedesco volesse acquistarla per lui sarebbe più conveniente.
Lei si ricorderà forse degli anni '70 in cui la lira ha più volte svalutato ma i beni immobili sono costantemente aumentati di prezzo, essendo anzi visti come bene rifugio dall'inflazione. È invece negli ultimi anni, all'interno dell'euro, che abbiamo assistito, per la prima volta in decenni, ad una diminuzione dei prezzi dei beni immobili.
Per approfondire l'argomento svalutazione e inflazione la rimando a questo post del blog del prof. Bagnai, e ad una rilettura de "il tramonto dell'euro" in cui questi concetti sono ampiamente illustrati.
Sperando di aver chiarito i suoi dubbi le porgo cordiali saluti
Davide Mantovani
PS: ci ho messo mezz'ora abbondante per scrivere questa risposta. Io non so veramente come lei faccia a trovare il tempo e la pazienza per rispondere a tutti questi dubbi professore.
Intanto si faccia una domanda: la casa, che vale oggi 300 mila euro, quanto valeva 6 anni fa? La svalutazione immobiliare media italiana è stata del 15% circa dal 2008. La spirale deflazionistica e la contrazione del mercato del lavoro in termini di domanda, causati da questo assurdo cambio fisso imposto dai "lungimiranti" padri dell'euro, ha trascinato con sé anche il mercato immobiliare (eccesso di offerta e carenza di domanda. E chi c'ha più li sordi?)
RispondiEliminaQuindi nel 2008 la sua abitazione valeva circa 350000. Ecco che come per magia la sua casa ha perso 50000 eurini senza nemmeno scomodare la svalutazzzzione.
L'uscita dall'euro è il presupposto (non la medicina assoluta, sia chiaro, ma la condicio sine qua non) per bloccare questa fetida spirale e far ripartire, grazie alla riacquisita competitività provocata dalla svalutazione, l'incriccato motore produttivo della nostra povera Nazione. E col tempo la sua casa da 300000 euro tornerà a valerne 350000 o anche di più.
Certo che se dovesse proprio vendere casa per fare acquisti all'estero (sarebbe l'unico caso nel quale noterebbe la svalutazione, perché se i soldi li usasse all'interno del territorio italiano 300 rimarrebbero 300) la svalutazzzione se la beccherebbe tutta.
Nel frattempo, però, mentre lei e pochi altri piangereste per le migliaia di euro perse, ci sarebbero decine di milioni di Italiani che ricomincerebbero a respirare. E a sperare.
Lasciando perdere i sicuramente numerosi errori di grammatica ed ortografia (da buon artigiano uso meglio le mani) spero di avere reso l'idea
Sinceranente da subdivulgatore mi sono rotto le palle di rispondere a gente così e li liquido chiedendogli se nel passaggio lira-euro siano diventati più ricchi o se il pil si fosse impennato dopo il cambio. Prima cercavo di spiegare che la svalutazione era un cambio di rapporti tra noi e l'estero ma che tra noi e l'interno non variavano. lì per lì sembravano capire ma poi notavo che al secondo incontro dopo aver visto una puntata di ballarò tornavano da capo (analfabetismo da ritorno). Oggj ho toccato il fondo,dato che ora la moda è la corruzione ho spiegato che la corruzione redistribuisce male ma non decima ll pil (al max il pilu) nel senso che la spesa dello stato è reddito dei cittadini e così catena fino a ritornare come pil dello stato. Ho poi allegato link di 48 che spiegava bene la cosa della corruzione. Risposta: puoi mettere tuttii link che vuoi tanto su internet ne trovi uno che dice il contrario e non si capisce chi ha ragione. Io ci rinuncio. Gli amici li ho persi, ho fatto il troll al banchetto PD, con quelli di "Falce e Martello"e ho asfaltato il sindacalista divertendomi, qualcuno l'ho convertito, mi scuso ma adesso prendo una pausa e aspetto con trepidazione GODZILLA, l'unica speranza per fare pari!
RispondiEliminaCaro N.N. sulla prima questione deve sapere che la macroeconomia è una cosa, la speculazione finanziaria è un'altra. Il giovane J.M. Keynes dopo aver scritto il saggio "Le conseguenze economiche della pace" andò quasi in rovina investendo sul crollo del marco tedesco nell'immediato dopo guerra (la grande), seguendo le tesi del suo libro. Non sbagliò le previsioni, sbagliò, e di poco, il tempo in cui queste si verificarono. Ora le chiedo: lei, che pare un buon padre di famiglia o almeno ragiona come tale, scommetterebbe sul timing dell'uscita dall'Euro esponendosi ai capricci del mercato valutario o si accontenterebbe di non perdere e non guadagnare, ma di aver salvo il suo potere di acquisto sul mercato interno, il suo lavoro e un futuro per i suoi figli?
RispondiEliminaSeconda questione. Se oggi ha una casa da 300.000 euro, vuol dire che 6 anni fa ne valeva quasi 400.000. Non è stato un buon affare, ne converrà. Sperando che l'imprevisto non sia la perdita del lavoro suo, di sua moglie o dei suoi figli (che di questi tempi è un po' comune) la sua casa nel frattempo le darà 300.000 delle nuove monetine che verranno coniate all'uopo che lei potrà usare, in Italia, con più o meno lo stesso potere di acquisto degli amati euri, anche se dovrà rinunciare all'ottimo latte tedesco che ne frattempo sarà sparito dagli scaffali. Svalutazione è diverso da inflazione (al netto del "-azione" le due parole infatti un suggerimento lo danno). Nel caso invece le servissero per farsi una nuova vita all'estero, allora le consiglio di farlo immediatamente giacchè in effetti il nuovo conio avrà meno potere di acquisto sui beni esteri, che è esattamente uno dei motivi per cui si vuole abbandonare una moneta sopravvalutata per la nostra economia. Nel caso ci scriva una cartolina, ma ci perdoni se non la leggeremo perché nel frattempo saremo impegnati a lavorare come dei matti.
Saluti
invitiamo cotant'huomo all'Agricoltura " ... studio che tenendo occupate le fatiche in tenuissimi guadagni, et l'hingegno in bassissimi vantaggi delle proprie fortune, allontana gli spiriti da ogni speculatione, che produca maggiori avanzamenti.".
RispondiEliminaPS: non perdetevi questa:
https://www.flickr.com/photos/edoardobaraldi/14312192165/
qui la domanda era più basica (e - forse - meno stolta)
RispondiEliminarisposta altrettanto basica (spero anche non troppo stolta)
Caro Ponti, le ho risposto qui http://ardemagni.blogspot.it/2014/06/ah-questa-finlandia-ma-come-fara-bagnai.html
EliminaInteressante la vicenda. Non uso twitter, ma mi pare lampante che renda estremamente facile i fraintendimenti e praticamente impossibile esprimere con completezza un pensiero. Resto comunque affascinato dal successo che questo strumento ha comunque presso gli adulti.
EliminaIl prof. Bagnai è un combattente di trincea. Bisogna proprio non conoscelo per accusarlo di battersela in ritirata!
RispondiEliminaSe ci riferiamo al mercato dei beni nazionali, il correntista che investe in euro non perderà potere d'acquisto a causa della svalutazione. La svalutazione avrà l'effetto di far perdere potere d'acquisto rispetto a beni esteri, ma questo è proprio l'obiettivo dell'uscita, perché indirizzerà la domanda interna sui beni nazionali e di conseguenza le nostre aziende riusciranno a vendere quiei prodotti che ora sono fuori mercato, ricominciando così ad assumere e ad investire.
Il valore dei beni reali, quali gli immobili, è dato dal mercato. Se il bene è richiesto il valore aumenta, se non è richiesto diminuisce. Al momento chiunque abbia un immobile ha già perso ricchezza perché l'euro ha depresso il mercato immobiliare in due tempi diversi: prima della crisi, creando eccesso di offerta, ossia favorendo l’edificazione selvaggia di immobili sostenuta dai capitali esteri, i quali sono affluiti in gran quantità a causa dell’eliminazione del rischio di cambio ed hanno alimentato una bolla speculativa; nella crisi, deprimendo la domanda per mezzo dell’accresciuta tassazione sugli immobili che l'austera fiscalità dall'euro impone ai governi nazionali. Il risultato è che chi oggi vuole vendere casa non trova acquirenti se non svendendola . L'uscita dall'euro, indipendentemente dalla percentuale di svalutazione, ripristinerà il valore degli immobili perché, per quanto detto sopra, darà impulso all'economia nazionale riconferendole quella vitalità di cui beneficeranno anche le compravendite di immobili.
Nessuno vuole uscire a tutti i costi. Coloro che come il prof.Bagnai sostengono l’uscita hanno mostrato che la scienza economica non considera l’Europa un’area valutaria idonea alla moneta unica. Di conseguenza gli squilibri macroeconomici che necessariamente affliggeranno i paesi aderenti renderanno l’uscita inevitabile. L’uscita dall’alto della Germania si collaca in un contesto di smantellamento progressivo ed ordinato dell’euro, che in nome di un criterio di giustizia sociale fa ricadere il costo maggiore sul paese che dall’euro ha beneficiato di più. Ma ci sono altre opzioni, anch’esse valide.
Dipende - da quel che scrive si potrebbe sospettare che il nostro N.N. viva in Illinois (o a Dresda), nel qual caso avrebbe perfettamente ragione lui!
RispondiEliminaLa domanda è sempre la stessa: per quale motivo il nostro guadagna o risparmia in una moneta diversa da quella con la quale spende? Detto altrimenti: ma se vive in Illinois perché non si compra pure la casa in Illinois? (a Dresda lo sconsiglio: non si sa mai che una svalutazione inattesa gli piombi, come dire, dal cielo)
Se ha letto il libro e tutto risulta convincente, allora il problema è che, secondo lui, "nessuno se la sente di perdere migliaia di Euro", giusto! Siccome i risparmiuci, le casucce, i bottucci sono il frutto di anni e anni di sacrifici, anzi spesso di sacrifici di più generazioni, non fa niente se il figlio, il nipote, la moglie, la sorella perdono il lavoro, se non ce la fanno a pagare il mutuo, se non possono più fare le vacanze! La Robba viene prima, prima di tutto, e va difesa ad ogni costo!!! È il tema del l'Ostrica, non se ne esce, è una sorta di nemesi a cui siamo condannati; poco possono le teorie economiche, occorre accettare ed a N. N. non possiamo che augurare ogni fortuna, ricordandogli, però, la fine che fece la Provvidenza, e con essa l'intera famiglia riunita nella Casa del Nespolo.
RispondiElimina1) Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%?
RispondiEliminaSecondo il modello economico detto della parità relativa del potere d'acquisto noi svaluteremo di quella cifra rispetto all’euro del nord, cioè rispetto al marco perché dall’introduzione dell’euro abbiamo accumulato circa 25 punti percentuali in più di inflazione rispetto alla Germania, mentre per il dollaro il discorso sarà diverso. Tuttavia in termini generali conviene comprare azioni di imprese italiane perché dopo l’eurexit esse riprenderanno a vendere, aumenterà quindi il fatturato e pertano le tue azioni aumenteranno di valore.
Altro quesito: lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto. Auspicherebbe nel frattempo di uscire dall'euro e vederla svalutata a 225 mila euro?
Ecco, questa Mi sembra una lieve imprecisione. Se usciamo dall’euro, non è che la casa si svaluti e perda un bagno oppure la cucina diventi più stretta. Quando usciremo dall’euro, la casa varrà da 300000 euro a 300000 nuove lire secondo la lex monetae. Poi dato che torneremo a crescere allora crescerebbero i redditi e quindi avrai più compratori disposti ad acquistare la tua casa. Schematicamente:
CON EURO: euro-> austerità->crollo redditi->crollo consumi->scarsità’ di domanda->eccesso di offerta di prodotti immobili->abbassamento dei prezzi degli immobili.
Dove nel primo passaggio consiglio di leggere le slide che ha pubblicato il prof nel precedente post, per gli altri sono passaggi logici che sfruttano la legge della domanda e dell’offerta.
SENZA EURO: (se hai letto tutti i link, questo è più facile) ripresa economica->aumento redditi->aumento consumi->aumento di domanda di beni immobili.
Risponderei che comunque lui avrebbe in mano 300mila talleri, perché il cambio sarà 1:1, e che, a meno di voler emigrare il giorno dopo a Monaco i suoi soldi varrebbero quanto prima.
RispondiEliminaGli risponderei che comunque la libertà di poter disporre del proprio destino non ha prezzo.
Gli risponderei che i nostri nonni quando si opposero all'invasore per andare sulle montagne non fecero troppi conti benefici/costi.
Gli risponderei inoltre che ci sono 3 anni di blog ed una infinità di altre cose da leggere per fugare i propri dubbi.
E pensare che a me, negli ultimi due anni, restando salda e sicura dentro l'euro, lo stipendio netto è DIMINUITO. Strano, eh? Una intera vita lavorativa, e non mi era mai successo... ma ovviamente mi guardo bene dal lamentarmi, perché almeno non ho perso il lavoro come tanti colleghi. In cambio, ho acquistato una certezza: che se - dio guardi - dovessi perderlo anche io, il lavoro, il massimo cui potrei aspirare, oggi, con la salute di cui gode il mio settore, sarebbe forse fare la badante... Non a caso il piccolo editore di uno dei miei libri ha fatto saltare all'ultimo momento una nuova edizione, proprio oggi (dopo che ci avevo già lavorato due mesi): e dalla sua non convincente giustificazione ho capito che è semplicemente nelle peste, perché con questi chiari di luna, quanti volete che comprino libri? Sono gli effetti collaterali dell'euro, bellezza, se non puoi svalutare la moneta alla fine svaluti le persone... Io francamente preferirei svalutazione, inflazione e magari anche qualche piccola cavalletta...
RispondiEliminaPRIMA DOMANDA
RispondiEliminaGentile N.N, l'espressione "investire in euro" fa presuppore che sia in grado di conoscere la possibilità di investire in una valuta piuttosto che un'altra, il che la pone ad un gradino più alto di quelli che "si investe" in generale (Su cosa? In che valuta?) e ciò è cosa ottima. Ora però vorrei che lei potesse porsi ancor più su rispetto a quelli che "si svaluta" in generale (Verso quale valuta? COSA svaluta?). Riusciamo? Sono sicuro di sì.
Immagino che lei - parlando di correntisti - si riferisca all'investire nella tale azione, obbligazione, ecc… Insomma, cose piuttosto pacifiche ma soprattutto di una caratteristica ben precisa: associate a beni REALI. Ebbene, lasciando ora da parte gli effetti indiretti di un deprezzamento del cambio, non deve preoccuparsi della traumatica (non è vero) nonché fisiologica (verissimo) svalutazione che la nostra nuova valuta avrebbe nei confronti dell'euro o di ciò che sarà delle valute del Nord. Le attività REALI sono specchio dell'andamento del sistema in cui si sviluppano, e non della fluttuazione del cambio. Come può ben vedere, è ora nella protettiva culla dell'euro che il valore di tali beni reali va decrescendo; questo perché la nostra economia è depressa e l'azione di un'azienda non potrà che risentirne. (Quante industrie sono passate in mani estere? E perché?) Di contro, se la naturale svalutazione sarà lo strumento necessario per permettere al nostro sistema economico di riportarsi su un binario meno impervio, tutto ciò che è attività reale in media ne risentirà positivamente e non viceversa. La svalutazione condizionerà i nostri rapporti con le altre valute e NON ridurrà il valore delle attività reali, anzi!
Se una volta usciti dall'euro il nostro Paese è nelle condizioni di ricominciare a pedalare, capirà bene che la Fiat forse venderà qualche Punto in più all'operaio e al fruttivendolo sotto casa, ed allora una sua azione varrebbe di più, che dice?
Certo, se ha fidanzata (o amante) a Berlino, potrebbe divenirle leggermente più difficoltoso visitarla comprandosi una bella Porsche dal concessionario di Franklinstrasse, perché acquistare marchi le costerà di più. Ma se crede di poter continuare a vivere qui, il problema non si pone. L'inflazione italiana sarà contenuta e domabile. Nel caso improbabile in cui non lo fosse sarebbe una conseguenza politica e non esclusivamente legata al deprezzamento del cambio.
SECONDA DOMANDA
Il discorso è coerente con ciò che è stato detto prima: una casa è un bene REALE. Se quest'oggi possiede una casa che vale 300 mila euro - e dato il mercato attuale dev'essere proprio una reggia - la svalutazione non ne attaccherà il valore. Assumendo che la svalutazione aiuti la nostra economia a ripartire, è pacifico credere che il valore degli immobili aumenterà per un motivo molto semplice: se il lavoratore a cui vorrebbe venderla ha finalmente ritrovato lavoro e può concedersi un mutuo, allora potrà permettersi di pagare di più. Legge della domanda e dell'offerta. Provi a venderla ora, e saprà a cosa mi riferisco. Senza contare il fatto che un'eventuale uscita da una gabbia economica che ci impone di vessare i cittadini per rientrare i parametri europei potrebbe permetterci di eliminare quelle tasse, come l'IMU, che scalfiscono il valore di un immobile.
Lei parla di un valore di 225 mila euro riferendosi al possibile deprezzamento della nuova lira nei confronti del marco/euro del 25%, ma occorre ripetere che la svalutazione interferisce direttamente solo coi nostri scambi con l'estero e non con l'inflazione.
Come sopra, se cerca di vendere casa a Milano per andare a vivere con la fidanzata (o amante) a Berlino, acquistare un immobile all'interno del confine tedesco potrebbe rivelarsi un po' più svantaggioso. Ma se lei è un correntista come lo sono tanti (e in quanto italiano sa che poi le donne tedesche sono pure troppo fredde), non credo che sia questo il caso.
Egregio signore, dalle sue parole arguisco che non ho altro modo di mostrarle il suo errore se non consigliarle di pazientare un poco. Andrà nel modo che abbiamo visto qui e quando vedrà sono certo che, finalmente, capirà.
RispondiEliminaCordialmente
Nicola Strada
Evidentemente N.N non ha letto attentamente il libro e neanche ha letto un post del blog. Il mio consiglio è di rileggere il libro o farsi un giro qui sul blog. Troverà tutte le risposte che cerca.
RispondiEliminaCaro N.N. prenda la prima domanda:
RispondiElimina"Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%? "
alla stessa sottragga il fattore euro:
"Consiglierebbe ad un correntista di perdere tra il 10 e il 25%? "
Otterrà cosi la conclusione che aveva già tratto da solo.
Ma tenga presente che sottrarre il fattore euro significa che lei rimarrà in Italia e comprerà solo beni e servizi stranieri, anche se a me sfugge il motivo di questa sua scelta e le dico che non sarà sempre possibile farlo. Il masochismo richiede piacere dal dolore.
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Passiamo al secondo quesito "...lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto.
Auspicherebbe nel frattempo di uscire dall'euro e vederla svalutata a 225 mila euro?"
Premesso che la sua decisione di comprare con la LIRA svalutata costosi beni e servizi esteri mi rende molto perplesso, io le consiglio di vendere la sua casa quando il mercato immobiliare tira, ovvero quando c'è più domanda di case, potrà spuntare un prezzo migliore. Se costretto da eventi infausti dovrà vendere prima possibile, allora sarà costretto probabilmente a mantenere un prezzo più basso perchè troverà meno persone disposte a spendere...
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Siamo tutti contenti che lei abbia letto il libro di Bagnai e vogliamo consigliarle di rileggerlo più e più volte, perchè non siamo tutti uguali e c'è chi è meno bravo e va aiutato, altrimenti si fa come in Europa, alziamo l'asticella e lei risulterà tra quelli che devono pagare, perchè non è in grado di superare se stesso, qundi faccia i compiti a casa! Ce lo chiede....
..il nostro amor proprio.
Caro N.N
RispondiEliminaCito da Wikipedia,(così evita lo sforzo di comprarsi un libro):In economia la svalutazione è la perdita di valore di una MONETA nei confronti di una o più MONETE.
Gettando l'occhio sulle parole in maiuscolo(quelle scritte più grandi),mi saprebbe dire che moneta è la casa e verso quale altra moneta si svaluterebbe?
supponiamo di rimanere nell'euro ovvero ci rimarremo.
RispondiEliminaTra 6 mesi ho bisogno di liquidità e decido di vendere.
nel frattempo i valori delle case si saranno abbassati del 5%.
insomma, manca un altro 20%.
Supponiamo di uscire dall'euro.. dopo la prima fase di assestamento (qualche anno), cosa succede al valore della casa? ricomincia a crescere e si adegua ai valori dell'economia.
E sì, maledetta inflazione!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCaspitarola, sono le 7 e 13 e ci sono già 59 risposte alcune delle quali molto esaustive e parecchio ironiche.
RispondiEliminaHo letto le venti più lunghe e mi compiaccio.
Da una parte sono grato a N.N. perché quando su facebook parlo dell'euro o posto il libro del Prof. come "consiglio" per capirci qualcosa sull'euro e sulle dinamiche economiche o metto i link di Goofy qualcuno che parla della povera casetta travolta dall'effetto Weimar (ormai lo chiamo così) esce fuori SEMPRE ma SEMPRE SEMPRE SEMPRE. (e il 99% delle volte a berciare è un piddino)
Dall'altra parte, però, la premessa di N.N. "ho letto il libro" è falsa. Completamente.
Perché uno che ha letto il libro, di sicuro poi segue pure il blog (curiosità, approfondimento, quello che volete) e NON fa queste domande, né parla di truppe e generali...uagliò...come si dice?
visto che nel 1992 abbiamo svalutato e non e' successo nulla al nostro patrimonio immobiliare, cosa potrebbe succedere ora? Una cosa e' successa in effetti e molto grave nel 1992: e' ripartita l'economia reale....
RispondiEliminaRiscrivo qui perché nel post precedente la formattazione del testo era piuttosto arbitraria..
RispondiEliminaPer quanto riguarda la prima domanda, se con "investire in euro" intende tenere gli euro da parte (prelevarli tutti dal conto?) per poi andare a cambiarli in lire solo a svalutazione avvenuta, certamente questo le garantirebbe un certo guadagno, nella misura dell'entità della svalutazione. Ma per il correntista medio non si tratterebbe di grosse somme, ad ogni modo è possibile farlo.
Sul secondo punto, credo che le sfugga la differenza tra svalutazione e inflazione. Cerco di spiegarmi: in caso di uscita dall'euro sicuramente si avrebbe una svalutazione della nostra nuova moneta rispetto all'euro, diversi studi suggeriscono una forbice che va dal 10 al 30%. Ma sul mercato interno, quello italiano, il valore degli immobili, ora espresso in euro, verrebbe ridenominato nella nuova valuta, una banale operazione aritmetica, che non influisce sulla liquidità che lei andrebbe ad ottenere vendendola. Chiarisco: se ha una casa da 300.000 euro, ammettendo un tasso di conversione euro\lira 1:1 (ma qualunque altro tasso andrebbe ugualmente bene), si ritroverebbe con una casa da 300.000 lire. Quelle 300.000 lire avrebbero, a meno di un'inflazione prevista in caso di uscita al 4-5%, lo stesso potere d'acquisto dei 300.000 euro sul mercato interno. Lei potrebbe ribattere che non ha intenzione di perdere nemmeno lo 0,1% del valore della sua casa, e io le risponderei suggerendole di dare un'occhiata alla diminuzione del valore degli immobili nell'ultimo anno, così che si possa fare un'idea di cosa accadrebbe rimanendo nell'euro un altro paio d'anni. Se poi la sua intenzione è di vendere la casa in Italia per acquistarne una a Dusseldorf, allora in questo caso, cioè andando a spendere i suoi soldi all'estero anziché sul mercato interno, avrebbe si un potere d'acquisto inferiore del 10-30% (a seconda dell'entità della svalutazione), ma capisce bene che è un problema secondario e non tocca la stragrande maggioranza delle persone.
Va poi considerato il fatto che l'euro potrebbe cessare di esistere, contestualmente alla nostra uscita, e questo a sua volta porterebbe al ritorno alle valute nazionali negli altri paesi dell'eurozona, con conseguenti svalutazioni/rivalutazioni delle rispettive monete, e ciò potrebbe addirittura favorirci in alcuni casi (leggi: lira rivalutata rispetto alla dracma, ad esempio).
Per quanto riguarda l'uscita della Germania, si tratterebbe di una ottima possibilità, preludio ad uno smantellamento organizzato dell'eurozona in toto. Non si tratta di una "ritirata", come l'ha definita, quanto piuttosto di una potenziale soluzione realistica che risponde alla domanda "come si esce dall'euro" ? Faccio inoltre notare che, in caso di uscita della sola Germania, l'euro svaluterebbe comunque, essendo infatti il valore dell'export tedesco a sostenerne il cambio in questo momento. Quindi se svalutando ci fossero da "perdere migliaia di euro", come lei afferma, questo accadrebbe comunque ;-)
Condivido tutto, ma ti correggo sull'ultima frase, è già accaduto, sta accadendo, e continuerà ad accadere! ;-) Soprattutto x immobili il cui valore è già calato e nn di poco!
EliminaEgregio N.N. , giustamente si preoccupa del valore del suo immobile. Ipotizzando che un giorno avrà bisogno di liquidità per un imprevisto e vorrà vendere l'immobile, euro o non euro non potrà sottrarsi a quella legge che sta a fondamento di ECO101 BASED THINKING : la legge della domanda e dell'offerta.
RispondiEliminaForse sembrerà strano, ma venderà il suo immobile secondo quello che dirà il mercato. In assenza di ulteriori ipotesi, potrebbe essere possibile che riuscirà a vendere l'immobile ad un prezzo superiore rispetto a quello di oggi. Intendo dire: oggi (con l'euro in tasca) vende l'immobile per una somma di denaro equivalente a 100 kg di patate. Domani (con o senza euro in tasca) potrebbe venderlo per una somma di denaro equivalente a 110 kg di patate (o 120 o 140, chi può dirlo?)
Quello che voglio farle capire è che venderà alle condizioni di mercato, a meno che non sia in grado di influenzare lo stesso a suo vantaggio (opzione possibile, ma a disposizione di pochi nel mondo reale). Il problema è: se il mercato delle abitazioni è crollato per lo scoppio di una "bolla immobiliare" ? (a proposito, si chieda quale è il valore "corretto" di un asset patrimoniale)
Invece della nuova lira, o del nuovo sesterzio oppure del nuovo euroPIIGS (chieda a Zingales cosa ne pensa) farebbe meglio a temere la possibilità di un nuovo fallimento del mercato.
Nel caso non lo avesse capito, il fallimento del mercato che attualmente sta interessando le nostre vite ha avuto causa in una perfetta (o forse sarebbe meglio dire eccessiva) mobilità di capitali.
A questo punto si tenga forte, caro N.N. : l'euro E' PERFETTA mobilità di capitali. Al contrario , l'euro è scarsa mobilità del fattore lavoro e non è integrazione fiscale (leggasi trasferimenti di reddito) tra le diverse economie UE. In altre parole: l'euro ha poco a che fare con gli interessi del piccolo risparmiatore.
In conclusione: se ha elevato l'euro a ruolo di egida del valore del suo immobile, farebbe bene a ricredersi. Sia chiaro: si senta liberissimo di fare il contrario. In ogni caso nel 2017 si terranno le elezioni politiche in Francia.
Ps: la invito vivamente a diffidare di coloro che parlano di Stati Uniti d'Europa. Non stanno parlando seriamente
“Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà”
RispondiElimina(Lc 17,26-37)
va bene essere per gli sprechi, la corruzzione e l' incesto, ma non è che ti stanno incubando anche un po' di sadismo?
RispondiEliminaio cercherei di vendere la casa ad un tedesco, ma dopo che io o lui siamo usciti dall'euro: prenderei tanti bei soldini e sai quanto barolo (non weiss-bier, barolo) in più mi comprerei?
RispondiEliminaCaro lettore di Repubblica (o Corsera o altro, è lo stesso) le sarà del tutto evidente lo stato di totale corruzione della politica italiana (quasi mi sento corrotto anch'io). Le sarà dunque chiaro come il sole che la politica mente a 360 gradi (oggi dicono tutti così : 360 gradi, io propongo di aumentare almeno a 370 od anche 720). Aggiungo che essa induce anche altri a mentire (giornalisiti, ovviamente, non tutti tutti) per cui, io credo, Lei dovrebbe domandarsi: "Se tutti , o quasi, LORO difendono l'Euro a spada tratta, essendo quest'argomento di grandissima importanza, non sarà forse che mentono anche su questo ?"
RispondiEliminaMi permetta di risponderle : "ma è ovvio !SOPRATTUTTO su questo !"
tralascio la domanda sul correntista che lei civilmente pone in quanto gli amici qui le hanno già spiegato che non perderebbe nulla (1 lira = 1 euro) e comunque se smette di comprare foie gras du Périgord o altri prodotti esotici non avvertirà alcun disagio.
Per la casa: ritengo che lei alluda ad una seconda casa (altrimenti, vendendola, va a dormire sotto un ponte, [solo posti in piedi] ?)
Guardi lei finga di non avere alcuna casa. Qui, dove vivo, Arezzo, piccola città, centro Italia, non si vende nulla, non c'è mercato, non so altrove ma suppongo che la situazione sia generale.
Quindi la casa non la potrà vendere: Lei NON ha una casa ma solo qualcosa che può essere tassato.
Dimenticavo: il conto corrente potrà soffrire si ma a causa di doverosi prelievi governativi (hanno fatto esperimenti in proposito, come lei sa, coronati da successo).
Credo che Lei abbia frainteso il nome del Generale. Chi ha portato le truppe al fronte si chiamava Romano od anche Giorgio od altro ma mai Alberto, ch'io ricordi.
In ultimo: se il libro Le risulta "convincente" perché Lei non è "convinto" ?
Cioè : se due + due fa quattro perché Lei pensa che ci sia una ancorché vaga possibilità che faccia cinque ?
"...se vuoi essere perfetto, va, dona quello che hai ai poveri e seguimi."
RispondiEliminaMa il giovane non lo segui perchè possedeva molti beni.
"In verità, in verità io vi dico: è molto piu facile che..."
Aldilà di tutte le cose che ci ha già ampiamente spiegato e che sono espresse nei commenti qui sopra, vorrei solo sottolineare come il prezzo degli immobili non c'entri una beata fava con il mercato valutario (non in maniera diretta, ovviamente se con l'euro l'economia è depresso i soldi non circolano le banche non prestano i prezzi giocoforza tendono al ribasso). Diverso il caso dei beni liquidi ma solo nel caso che il nostra amico abbia l'abitudine di fare spesa a Monaco o New York....
RispondiEliminaCaro N.N., mi pare di capire che la sua preoccupazione sia che l'uscita dall'euro comporti il "Defraudare la giusta Mercede(s) [o WV, o Audi] a chi lavora", ma noi qui ci preoccupiamo di ben altro (non era scritto abbastanza chiaramente nel libro?).
RispondiEliminaCordiali saluti.
Intanto vi ringrazio ma premetto sin da subito che non sono un economista e mi ritengo indegno di cotanto prestigioso premio. Avete presente quei bambini rotondini che non vogliono partecipare alle gare di corsa con gli amici per non perdere...
RispondiEliminaPoi, Mister NN ha un pregio raro tra gli spammer che è quello della brevità, per cui complimenti a lui almeno per questo.
Come noterete nei proseguo, io no.
Ci sono per come la vedo 4 osservazioni:
1) Investirebbe in euro prima di uscire dall'euro?
La risposta è già nella domanda, ed è no. Infatti gli investimenti in italia sono ai minimi storici. Pare che i Mercati Internazionali (In maiuscolo, ovvimente...), dopo una prima stupefatta e meravigliata sorpresa alla lettura de "il Tramonto dell'Euro" abbiano deciso di adeguare al suo contenuto le proprie politiche di investimento. Anche le agenzie di rating, dopo attenta lettura hanno declassato l'italia a paese di serie B (o BBB, che è lo stesso).
Da ciò si deduce che il prof. Bagnai manipola fraudolentemente i mercati.
2) Hai una casa che vale oggi 300 mila euro?
Mi sa che la casa da 300m Euro se la vendi a 200 ti va già bene, perchè è sopravvalutata e il mercato delle case, come tutti i parenti suoi (mercato delle auto, mercato degli elettrodomestici, mercato degli alimenti....) è più morto che vivo. Se usciamo dall'Euro la casa potrai venderla, ma temo che dovrai accontentarti della valuta corrente, e cioè delle Nuove lire. La casa varrà 300.000 Nuove Lire, se però ti crea problemi possiamo fare un cambio 2 a 1 così incassi 600.000 Nuove lire. Contento? Se poi vuoi vendere la casa e comprartene una in Svizzera, beh, è meglio che ti sbrighi...
3) Il manifesto! Il manifesto!
La questione secondo cui è meglio che esca prima la Germania è un po' troppo tecnica, diciamo però che si tratterebbe di un'uscita in un clima di amicizia, cosa estremamente auspicabile. E' chiaro che si prevede che l'abbandono dell'Euro non comporti un conseguente boicottaggio economico, per cui dovrebbe accadere in un festoso clima di concordia e letizia (ad esempio, il prof. potrebbe tenere un concerto con altri Euromusicisti dedicato all'Euroamicizia).
Per cui, se esce prima la Germania è meglio anche per noi. Poi è evidente (ma forse solo a me...) che le dinamiche che hanno sfasciato l'Euro si riproporrebbero, in tempi diversi, anche in un'Europa senza la Germania. Per cui l'uscita della Germania dovrebbe essere un primo passo. Però dubito molto che esista un interesse di un qualche tipo ad un'Unione Europea senza i tedeschi (che per altro sono il centro geografico dell'Europa. Vai a capire perchè, ma guarda'l caso, l'impero Romano era centrato sul Mediterraneo, cioè sull'Italia...)
4) Nessuno se la sente di perdere migliaia di euro
E' purtroppo vero. L'aborigeno italico è tal quale quel negoziante che ha un'attività in perdita, ma l'ha ereditata dal papà, e poi spera che le cose cambino, e così va avanti e perde soldi, va avanti e ci mette i suoi risparmi, va avanti con testardaggine e caparbietà, va avanti e fa debiti, va avanti finchè non finisce i soldi e finisce pure quelli che gli avevano prestato e allora il negozio glielo chiudono le banche. E' triste, ma succede un sacco di volte. Sta succedendo anche ora, proprio qui, in questo Belpaese, ci sono decine, centinaia di migliaia di negozianti che proprio non riescono a figurarsi un'altenativa.
Somigliano in questo a certi economisti...
PS: Dopo questo superpolpettone, mi impegno a non scrivere (se riesco...) fino a settembre.
Scusate, ma per evitare incidenti diplomatici con coloro i quali a queste cose tengono tanto (io no):
Eliminaal paragrafo 3) Unione Europea va sostituito con Unione MONETARIA Europea
Buongiorno, io ho già chiamato qualche vorta in passato. Volevo dire che ho letto il libbro, è molto bello, ma c'è 'na cosa che proprio non sono d'accordo: perché lei c'ha 'st'idea di ritornare alla lira? La lira è anche bella, e anche interessante: oggigorno è anche 'na novità. Ma lei c'ha 'n'idea dei costi de 'sto ritorno a uno strumento del passato? Voglio di', pensiamo solo all'orchestra de' Sanremo: dovremo pagare dei corsi a tutti i violinisti e i pianisti perché imparino a suonare 'sta lira. Che poi se c'ha 4 corde si risparmia, ma se ce n'ha 10 è pure 'na spesa in più rispetto 'a chitarra. E poi c' tutto il repertorio da imparare: bisorrebbe riprenne la tradizione da traggedia greca, che da noi noon sfonda. Col rischio di far cadere l'economia distruggendo il mercato discografico. Da noi va di moda 'sta Pausini e 'sto Ramazzotti, che suonati co 'a lira sarebbero tuuutta n'artra cosa. Che poi vabbeh, la musica è bella in tutti i modi. Io c'ho 'sta casa in Abbbruzzo, dove io e mia moglie abbiamo un grammofono e tutte le sere ascoltiamo i dischi del graaande Caruso. Che si sentirebbero pure meglio se la mia cagna Zara nun m'avrebbe smangiato i dischi, che a volte 'a puntina s'incanta. Comunque la musica è la migliore. Non c'è paragone con la pittura, non c'è paragone con la scultura. Ma.. c'è ancora qualcuno? Pronto? Pronto..?
RispondiEliminaLa mia risposta è la seguente :
RispondiEliminaEgregio, se ha letto il libro del Prof.Bagnai e lo ha trovato convincente vuol dire che lo ha capito ( almeno secondo la logica aristotelica : se una cosa mi convince allora l'ho capita ; la cosa mi convince; quindi l'ho capita ). Se ha capito il libro di Bagnai la risposta ce l'ha già ampia e chiara. A meno che lei menta e quello che scrive lo scrive solo per rompere le scatole alla gente che lavora...
Si faccia quindi nuovamente la domanda e si dia la risposta.
Non interrompa il suo sogno renziano, continui a dormire tranquillo.
Gentile lettore,
RispondiEliminaDopo aver letto il libro e la proposta del Manifesto pone dei quesiti interessanti. In effetti uscire dall'euro sarebbe dal Suo punto di vista una grave catastrofe.
E siccome mi pare evidente che Lei è di gran lunga più fuuuurbo del sottoscritto è altrettanto evidente che Lei l'euro se lo merita, io sfortunatamente no.
Non ho ancora letto le altre risposte dei concorrenti al ruolo di subdivulgatori e quindi non so se è stato già detto... comunque, la prima cosa che mi viene da dire a N.N. è che se anche fosse vero che la nuova moneta italiana svaluterebbe del 25% rispetto all'Euro (ammesso che una volta uscita l'Italia esistesse ancora l'Euro) e che quindi il valore dell'appartamento in € diverrebbe 225.000, molto dipendende per cosa ti serve la liquidità: se la liquidità ti serve per acquisti in Italia o per pagare debiti contratti sotto legge italiana (e per i quali vale la lex monetae) non ti cambia nulla, perchè venderai il tuo appartamento a 300.000 nuovelire. Certo differente sarebbe se la liquidità ti serve per acquistare beni tedeschi (i quali saranno diventati più cari - a spanne - del 25%) o per pagare debiti contratti sotto legislazione straniera.
RispondiEliminaRiguardo la prima domanda non la capisco.
Risponderei in poche righe dicendo che:
RispondiEliminaSe avessi immediato bisogno di liquidità e per averla dovessi vendere la mia casa, a meno che questa liquidità debba andare all'estero (e perché mai?) non ci sarebbero problemi di "svalutazione". L'unico mio problema, al massimo, potrebbe essere l'inflazione ma che a) non è attesa e b) la svalutazione precedente ci ha mostrato uno scenario opposto, in cui l'inflazione è scesa. In merito al Manifesto, è meglio, visti i 35 anni di terrore mediatico subiti, che ad uscire sia la Germania perché questo avrebbe un immediato effetto di riequilibrio fra i Paesi restanti ed eviterebbe il famoso panico con conseguente corsa agli sportelli (chiusi). Sarebbe uno scenario da "uscita controllata", cosa meno probabile nel caso in cui ad uscire fossero tutti in maniera disordinata o i Paesi POORCI, visto appunto i 35 anni di terrore subiti.
Hovvintoquaccheccosa? :)
Buona giornata, prof. (io, al solito, ci sono ma...ascotto assaai e ppaallo pooco) :)
Ho dato uno sguardo veloce ai numerosi commenti e noto con piacere (non solo mio immagino) che qui è stato già detto più o meno tutto. Forse l'obiezione che a questo punto farà il sig. nn, che ha letto sì il suo libro, ma non ne ha capito molto (con tutto il rispetto), sarà quella solita che tanto ma inc....zzare il Claudio: "Ma le materie prime....la carne....le carrioleeeee".
RispondiEliminaEcco , siccome io non sono per nulla uno scienziato dell'economia politica, ma qualcosa penso di averla capita, consiglio e rimando il sig. nn a questo studio: http://www.asimmetrie.org/news/svalutazione-del-cambio-e-prezzo-della-benzina/
Buona lettura.
Per rispondere a N. N. a proposito dell'investimento in € avrei usato le testuali parole che il Professor Bagnai ha usato in un articolo sul Fatto Quotidiano e che qui riporto fedelmente in sintesi:
RispondiElimina".... il che apre la strada a due soluzioni: o l’euro si svaluta, o crolla sotto il proprio peso. La perdita da svalutazione quindi, da qui ai prossimi due anni, ci dovrà essere in ogni caso. Anch’io, che di soldi ne ho pochi, li ho portati all’estero, in modo del tutto legale, investendoli in un fondo dove ho pesato opportunamente dollaro e mercati emergenti, evitando l’Europa (il che non significa escluderla, perché non si devono mai mettere tutte le uova in un solo paniere, ed è sempre bene comprare “basso” per vendere “alto”). Punto. Chi ha senno fa così e lo ha già fatto (come credo abbiano fatto tutti quelli che mi leggono), perché non ha comunque senso investire in un continente che si sta suicidando e va da un rimbalzo del gatto morto al successivo. Se ti vuoi proteggere da una svalutazione, devi investire nella valuta rispetto alla quale sei rivalutato (cioè il dollaro) e se vuoi rendimenti devi investire in economie che crescono (Usa e emergenti).
La morale della favola è che agli intervistatori che con aria sapiente (“Eh, ora ti metto io in difficoltà!”) mi chiedono: “Ma lei cosa farebbe?”, io rispondo: “Niente, perché ho già fatto quello che c’è da fare. Lei no? Mi dispiace....”
Ergo, "or in or out" se ne faccia una ragione.....
Discorso meno articolato ma più "pregnante" per la questione della svalutazione degli immobili. A parte il fatto che ci sarebbe da chiedergli se ora gli immobili si stanno rivalutando. Non mi sembra: tra domanda interna stagnante e le PATRIMONIALI "de sinistra" che come dice Claudio Borghi cercano di porre rimedio alla riduzione del gettito IVA con le tasse sulla casa, costringendo anche i disoccupati senza reddito a pagare, sai che rivalutazione....
La farei più semplice; gli risponderei con una semplice domanda: Lei è residente in Italia o all'estero?
Nel primo caso è ovvio che nella peggiore e più probabile delle ipotesi (quando si è retribuiti in valuta nazionale) il reddito percepito così come la valutazione della casa saranno espressi nella nuova valuta e quindi la svalutazione manco la vede....
Nel secondo caso: se ne vada a quel Paese (in tutti i sensi), soprattutto perché questi discorsi sono fatti per difendere sempre gli interessi di qualche privilegiato.
Gentile signor N.N.
RispondiEliminaIMHO ci sono tre possibilità.La prima è che lei ritenga di avere un paracadute sufficientemente robusto da ritenersi al riparo,e non sia sommamente interessato al futuro di questo paese;nel quale caso un professionista saprà consigliarla al meglio riguardo ai suoi investimenti.
Altrimenti rimangono le altre due:uno di noi non ha capito una fava,lei o io,e mi creda preferirei la seconda,ma incrociando la lettura di questo articolo di Bottarelli sul Sussidiario di oggi con questo post sul blog di Panagiotis Grigoriu,si può fare un'idea di cosa voglia dire "whatever it takes",e se,per dire,la sua casetta diventasse parte del whatever,il suo non sarebbe un problema di svalutazione.
Caro NN,
Eliminanel caso tu avessi bisogno di liquidità, ipotesi peraltro sempre più probabile procedendo di questo passo, dovresti collocare sul mercato reale la casa di cui parli. Solo allora scopriresti il suo vero valore. Io ti auguro di non rimanerci troppo male.
Tuttavia, consolati, se non la vendi tu, la tua casetta, te la stanno vendendo giorno dopo giorno gli altri, con IMU allegre su basi ipervalorizzate, in attesa della patrimoniale.
Tra l'incudine e il martello, quale tua parte anatomica preferisci mettere?
La questione è complicata e la vita breve.
RispondiEliminaps oggi il cielo è azzurro e l'erba verde. Dio c'è.
OT – E’ possibile essere cosi’ imbecilli?
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/esteri/riscossa-degli-islamisti-ora-qaida-ha-stato-1026580.html
http://www.zerohedge.com/news/2014-06-10/al-qaeda-militants-capture-us-blackhawk-helicopters-iraq
“Mentre l'America di Obama, la Francia di Francois Hollande, l'Inghilterra di David Cameron e l'Europa di Angela Merkel sognavano di armare i ribelli, deporre Bashar Assad e sottrarre l'Ucraina al «malvagio» Putin, a cavallo tra e Iraq e Siria prendeva liberamente forma il primo bozzolo di Califfato Islamico.”
Innanzitutto cominciamo col dire che la "casa che vale oggi 300 mila euro” in realtà ne vale a malapena 120/145mila, se parliamo di un appartamento di medie caratteristiche - lo dico con un uno di quei fogli di annunci immobiliari sotto gli occhi. In pratica, è tornata ai valori pre-euro, quando un appartamento medio costava circa 200/250 milioni di lire e uno stipendio era attorno a 1.5/2 milioni di lire. Poi gli appartamenti andarono a 200/250mila euro e gli stipendi, anziché andare a 3/4mila euro, arretrarono a 750/1000 euro.
RispondiEliminaDopodiché dobbiamo notare che oggi, grazie alle malintese opportunità offerte dall'€, il potere d'acquisito di una parte rilevante di coloro che vorrebbero acquistare un appartamento si è liquefatto. Di modo che, anche a prezzi crollati, non riescono a comprarlo lo stesso.
Ah, e vogliamo dirlo che, tutto sommato, il sole sorgerà anche domani, che il grano – se lo semini – cresce ogni anno e che un appartamento di solito te lo compri per abitarlo e non per lasciarlo in balia del mercato? No, perché ultimamente sembra che i destini dell'umanità dipendano dalle dichiarazioni di quei quattro imbecilli che da tre decenni si riuniscono ai vari G7/8/20/22, ecc., per complimentarsi tra di loro di riuscire a darla a bere ad un così alto numero di abitanti del pianeta, ma non che non sono riusciti a fare altro che condurci al disastro. Che non è solo un disastro economico, ma peggio ancora un disastro di coscienze, intelletti, cultura, ecc.
Il signor N.N. ha una casa e si preoccupa di quanto varrà domani nell'eventualità di un'uscita dall'euro?
E queste persone, che una casa ce l'avevano ma il governo golpista a cui loro non si sono sottomessi le vuole fare entrare nell'euro per forza, cosa dovrebbero dire?
"Ho letto il suo libro e risulta tutto molto convincente"
RispondiElimina...il simpatico burlone...abbella Zio...
gentilissimo sig. N.N.,
RispondiEliminalei giustamente è preoccupato per i suoi investimenti, tuttavia vorrei farle rilevare alcuni punti, non sempre messi in evidenza nei media di regime, sui problemi dell'Italia all'interno dell'eurozona.
Da quando l'Italia è legata al cambio fisso dell'euro, nel quale è entrata "rivalutando fittiziamente" la sua moneta, il cosiddetto "listino prezzi" dei suoi beni è diventato fittiziamente alto, mentre il "listino prezzi" dei beni importati è diventato fittiziamente basso.
Pertanto all'italiano è diventato più conveniente comprare beni esteri che italiani; inoltre i beni prodotti in Italia (ivi compresi i servizi forniti da alberghi e ristoranti) non sono più convenienti come un tempo agli acquirenti stranieri.
Da ciò derivano due cose, innanzitutto:
1) Si chiudono le fabbriche in Italia e si crea disoccupazione;
2) La bilancia dei pagamenti (differenza fra soldi che entrano e che escono dall'Italia) è in deficit di alcune decine di miliardi di euro all'anno.
Lei immagini una vasca da bagno all'interno della quale c'è acqua, che rappresenta il denaro pubblico e privato dell'Italia. La vasca è continuamente alimentata da un rubinetto, che rappresenta l'ingresso del denaro in Italia; poi c'è anche un buco nel fondo della vasca, che rappresenta l'uscita del denaro dall'Italia. Attualmente il buco fa uscire più acqua di quella che entra tramite il rubinetto, quindi la vasca si sta progressivamente svuotando.
In questa situazione, QUALSIASI BENE UBICATO IN ITALIA PERDE VALORE perché, in carenza sempre più accentuata di denaro, i proprietari dei suddetti beni devono vendere "altre cose" per pagare il proprio stile di vita, fino a quando non dovranno arrendersi e ridurre quest’ultimo. Perciò vedrà che gli italiani venderanno le proprie case (per cui il loro prezzo scende), lo Stato venderà le caserme e i migliori asset pubblici, i salari (pubblici – come vedrà il 13 giugno p.v. – e privati) si dovranno abbassare.
E tutto questo dovrà necessariamente avvenire fino a che l’acqua che esce dalla vasca non sarà meno di quella che entra. E ciò, è bene farlo notare, avverrà perché i salari saranno stati così ridotti, che i beni italiani costeranno meno rispetto a quelli esteri. (Se lei fa la spesa al supermercato, si sarà accorto che le orate e i branzini allevati in Grecia, che fino a pochi mesi fa costavano 11,50€/kg, ora costano 7,50€/kg. Bello? Un attimo…)
Lei capisce bene che se i salari (pubblici e privati) si ridurranno di un 20-30%, si ridurrà a cascata il PIL, le entrate dello Stato e, di conseguenza, i servizi erogati ai cittadini (Sanità, Istruzione, Welfare). Praticamente avverrà quello che la Trojka chiama “compiti a casa”, e che in Grecia sono stati così diligenti da fare dal 2008 in poi, che adesso la sanità pubblica non riesce neanche più a fornire i farmaci antitumorali ai malati e che la mortalità infantile è salita moltissimo.
E tutto questo, ci pensi bene, per mantenere una moneta che doveva difenderci dalle importazioni cinesi (!!!), quando invece, proprio perché abbiamo una moneta forte (mentre lo yuan si svaluta fittiziamente e furbescamente), compriamo sempre più smartphone, computer e televisori CINESI (se ne è accorto? A casa mia abbiamo cinque smartphone e cinque pc. Inoltre i primi durano non più di due anni, e poi vanno cambiati, perché nel frattempo sono diventati “vecchi”). ... continua...
... continua...
RispondiEliminaNon la trattengo ancora, carissimo signore. L’unica cosa che le consiglio di fare è quella di investire in Germania per i seguenti motivi:
1) O l’area euro salta in aria, per cui la futura moneta tedesca si rivaluterà rispetto all’attuale euro e alla futura divisa italiana;
2) O si riesce a mantenere in vita l’euro, e la Germania ci “assorbe” senza doverci invadere con i carri armati.
Non mi piace darle questo suggerimento, perché significa dare soldi a quelli che si stanno prodigando per distruggerci. Io non farò la stessa cosa (fra l’altro stanno per ridurmi lo stipendio per cui avrò ben poco da investire), ma per lei non posso permettermi di sbagliare consigli.
Né io né lei possiamo fare molto perché avvenga l’una o l’altra opzione, tuttavia immagini quali possano essere gli scenari preferibili e, se ricorda cos’era il Lombardo-Veneto sotto gli austriaci o come si sono comportati i tedeschi in Italia dopo l’8 settembre, sono certo che preferirà la prima delle due.
I migliori auguri per i suoi investimenti.
Egregio signor N. N.
RispondiEliminai suoi dubbi riguardo casa e conti correnti sorgono dall'identificare l'entità della svalutazione della nuova moneta nazionale con quella dell'inflazione. I preparatissimi lettori di questo blog le hanno già spiegato l'infondatezza di questa convinzione.
Vorrei solo aggiungere una banale osservazione: l'inflazione da lei tanto temuta, essendo un incremento del livello dei prezzi, non agirebbe solo sui suoi risparmi intaccandone (in misura comunque limitata) il potere d'acquisto ma riguarderebbe verosimilmente anche gli immobili. Quindi potrebbe vendere la casa di cui parla a un prezzo più elevato e non il contrario consentendole di far fronte adeguatamente alle sue eventuali esigenze di liquidità.
Ovviamente si tratta di una semplificazione, che non prende in considerazione molti fattori, a partire dall'elementare legge della domanda e dell'offerta.
Un'attenta rilettura del libro, che lei afferma di aver trovato convincente, la aiuterebbe a chiarirsi le idee.
C'è un'altra piccola domanda che potrebbe essere rivolta al sig. N.N.:
RispondiElimina"Di quanto sarà svalutata la sua pensione (calcolando anche la perdita conseguente agli anni che dovrà aspettare) dopo le regole volute dalla RIFORMA Fornero (e una l'avete avuta!) per non uscire dall'euro? un piccolo calcolo probabilmente gli farebbe vedere che GIA' ora l'euro gli è costato (considerando l'aspettativa di vita) molto di più di un terzo (100.000 euro) del valore ormai illusorio della sua casa. Tito Casali
Mò so' ca...voli!
RispondiEliminaE adesso.... Prof. non la invidio per niente, adesso è difficile, veramente difficile
scegliere il vincitore.
Gentile sig. N.N. ultimamente tutti parlano di economia non avendo i titoli sufficienti per farlo, poiché considero tale comportamento deprecabile mi asterrò dal replicarlo.
RispondiEliminaFortunatamente per lei tra i commentatori di questo blog vi sono persone perfettamente in grado di rispondere ai suoi dubbi. Tra l'altro io non ho risparmi in banca e nemmeno una casa di proprietà, non ho nulla da perdere e dunque non posso comprendere le sue preoccupazioni. Si figuri che mio marito ha ricevuto gli ottanta euro di Renzi (però il voto non glielo abbiamo dato, sia ben chiaro) tondi, tondi. Per la cronaca ci pagheremo parte della TARES dell'anno 2013 (106,00 euro che insieme ai 100 euro di tarsu già versati, fanno 206,00 euro solo per il 2013, monnezza d'oro!) alla faccia del rilancio dei consumi.
Insomma io non ho niente da perdere se usciamo dall'euro ma fintanto che ci restiamo non vedo nessuna speranza per me e per mio figlio.
E poi io do credito a Bagnai non per la correttezza delle sue idee (che poi non sono nemmeno sue) ma perché sono profondamente invaghita di questo uomo colto, che fa citazioni in latino, parla un sacco di lingue, viaggia e lavora all'estero ed è anche un bell'uomo (stesso motivo per cui ho votato Claudio Borghi alle passate elezioni europee).
Come vede non posso convincerla che l'eurexit sia la scelta migliore per lei e per i suoi risparmi tuttavia, poiché la sua situazione mi interessa assai, avrei piacere di conoscere il destino suo e loro tra qualche anno, nel caso si sia continuato con l'euro. Le auguro che, rimanendo nell'euro, i suoi risparmi possano crescere e moltiplicarsi come pure il suo reddito, allora, e solo allora, ammetterò che le sue preoccupazioni erano più sensate delle mie.
Potremmo fargli leggere questo:
RispondiEliminahttp://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/tasse-sulla-casa-arriva-la-grande-stangata-tasi-pi-amp-ugrave-pesante-dell-amp-39-imu-per-rendite-sotto-i-400-euro/notizie/737152.shtml
Ma soprattutto questo:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/discount-atene-appartamenti-vendita-7mila-euro-ma-nessuno-li-compra-60182.htm
Se si arriva a quel punto uno una casa di qualsiasi valore deve ringraziare che è un bene immobile perché altrimenti finirebbe per darsela sui denti...
Ci provo.
RispondiEliminaIl tasso di cambio di una moneta è il suo prezzo espresso in un’altra valuta. Questo significa che se una moneta (la nostra) si svaluta, l’unica cosa che cambia è il valore dei beni e dei servizi esteri, che diventano più cari per noi (mentre i nostri diventano più convenienti per gli altri). È tutto qui. Ne consegue che se un italiano detiene un’azione italiana, per lui il valore dell’azione, espresso in valuta nazionale, non cambia con la svalutazione. Se invece un italiano detiene un’azione o un titolo estero, questo si rivaluta. Per l’investitore estero avviene l’esatto contrario: l’azione di un’azienda italiana per lui si svaluta, mentre un’azione di un’azienda del suo Paese mantiene il proprio valore.
Lo stesso vale per gli immobili, che sono anch’essi dei beni reali: per un italiano che detiene un immobile in Italia non cambia nulla, per un italiano che detiene un immobile in Germania (un Paese preso “quasi” a caso), il valore dell’immobile si rivaluta.
In Italia il valore degli immobili è calato, con un’enorme perdita di ricchezza nazionale a causa delle politiche di austerità introdotte dal governo Monti proprio per salvare l’euro (abbattendo la domanda interna): per racimolare 4,5 miliardi di IMU, abbiamo bruciato circa 250 miliardi della nostra ricchezza immobiliare, il che non mi sembra propriamente una gran furbata.
Si potrebbe obiettare che in seguito all’uscita dall’euro ci sarebbe un aumento di inflazione, che comporterebbe un’erosione del valore interno della moneta. Ciò è possibile, ed è anche stato stimato nell’ordine del 6% o giù di lì, quindi estremamente inferiore all’entità della svalutazione da Lei ipotizzata (10% - 25%). In generale non esiste una correlazione diretta tra svalutazione e inflazione, come ci dimostrano ad esempio le svalutazioni della lira nel 1992 e dell’euro 1999-2001 (già, perché non bisogna mai dimenticare che anche l’euro svaluta e rivaluta).
Non bisogna dimenticare che oggi l’emergenza nazionale è la disoccupazione, perché le nostre aziende non hanno più domanda e quindi devono rilanciare. Una svalutazione contribuirebbe a rilanciare la domanda e quindi la crescita del reddito nazionale, con vantaggi indiscutibili per tutti. Ad esempio le azioni di un’azienda Italiana, qualora ci fosse una ripresa, salirebbero.
Il concetto fondamentale che BISOGNA CAPIRE consiste nel fatto, ricordato all'inizio, che il tasso di cambio modifica UNICAMENTE i rapporti con il SETTORE ESTERO. A mio avviso quello che fatica ad entrare in testa è il fatto che il valore INTRINSECO (cioè sul mercato interno) di una moneta non cambia con la svalutazione, bensì soltanto con l’inflazione. Come ricordato sopra, però, non vi è un legame diretto tra svalutazione e inflazione.
Ma ancora con questa storia del valore delle case? ma qui la distribuzione è certamente equiprobabile: o si è di coccio, oppure si è di purissimo coccio.
RispondiEliminaIl valore degli asset reali si determina sul mercato, che oggi è semplicemente in picchiata, quindi OGGI la sua casa vale già una certa percentuale in meno di quanto valeva qualche annetto fa, ed è una percentuale che con il crollo del mercato delle costruzioni e la tassazione aumentata è di due cifre da un pezzo.
E quindi, caro Signore, ringrazi Renzi, Merkel, Barroso, Silvietto e tutta la compagnia dei suonatori per questa perdita che lei ha subito, a meno di voler sostenere che il mercato immobiliare è indipendente dalla crisi della moneta unica, in tal caso auguri.
In caso di rottura dell'unione e di svalutazione, che le ricordo essere semplicemente un aggiustamento di prezzo al valore nominale di mercato di un bene, di per se quindi non "buona" o "cattiva", come argomentano i populisti PUDE, certamente ci sarebbe un riadeguamento del valore degli immobili ma, pensi un po', nel medio periodo tale valore ritornerebbe ad alzarsi, perchè l'economia riprenderebbe a tirare.
Il tutto senza la moneta che gli eurolesi considerano non un bene con un prezzo di mercato ma un totem da adorare e difendere, riducendo un fatto tecnico economico ad un rito tribale subculturale.
E complimenti anche ai bocconiani, diecimila euro di tasse all'anno per non insegnare agli studenti e quindi in subordine alla popolazione e quindi in subordine anche ai giornalisti e quindi in subordine ai politici e quindi in subordine anche a lei che il tasso di cambio è un prezzo che viene stabilito dalla domanda e dall'offerta, notevole.
Ovviamente non commento la questione conto corrente, a tutto c'è un limite, ma almeno lei è leggibile perchè non ha tirato fuori dall'armadio le carriole e il debito pubblico.
Il problema e che il Sig, N.N. (come tanti altri) rappresenta il tipico "EGOISTOIDE" dei nostri tempi...
RispondiEliminaIl vero problema e che i no euro (solo in parte lobotomizzati) vogliono solo tirare a campare, per loro conta solo il presente...
L'euro ci uccide lentamente...e questo "lentamente" per loro è un vantaggio...la fine arriverà ma il più tardi possibile...
Un cambio di moneta per loro rappresenta un incognita...Il loro pensiero é: "ma a me chi cazzo me lo fa fare?"...
Io dico...RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA IDENTITA' E NON PERMETTIAMO PIU' A NESSUNO DI VENIRE A COMANDARE A CASA NOSTRA...
Consiglierei al troll o persona che ignora alcune considerazioni in parte diverse; almeno mi sforzo di non dire esattamente le stesse cose:
RispondiElimina1)domanda 1:
La regola prima dell'investimento e' la diversificazione, Euro o Dollari o Patache di Macao, Oro, o altro, e anche la diversificazione valutaria.
L'Euro svaluta e rivaluta rispetto ad altre monete in continuazione ma lei non se n'e' accorto, e nemmeno io, e nessun altro; solo i giocherelloni del Forex se ne accorgono, specie se perdono, spessissimo (da cui il nome: Fot....ex).
Se proprio e' preoccupato, acquisti strumenti di investimento in $, Franchi Svizzeri, Dollari AUD e NZ, ecc. ecc.; e un po' di oro e argento. E poi, che so, si rilassi viaggiando per il mondo finche' puo', e investa in CONOSCENZA; quella vale molto piu' dell'oro, anche per i suoi figli.
2)Case!
Difficile dire qui qualcosa di originale; Monti voleva distruggere la domanda interna di qualunque cosa, e le case non fanno eccezione. Se si distrugge un mercato e la domanda crolla.....e stiamo parlando di un fanatico dell'Euro e dei poteri transnazionali....cosa si aspettava? Che il prezzo delle case sarebbe cresciuto? Che il benessere della popolazione sarebbe aumentato? Che il Ramazzottimismo dei tempi di Craxi sarebbe tornato? Beh....se pensava questo....non aggiungo altro.
Le ricordo che la disoccupazione AUMENTA (e quindi questa gente NON puo' acquistare niente di niente, figuriamoci accendere un mutuo per comprare casa!!!), che le giovani generazioni saranno costrette ad emigrare se continua cosi', ed in massa.
Le ricordo anche che i nuovi arrivi, dall'Africa, si accontenteranno di paghe da miseria, e questo abbassera' la nostra capacita' negoziale, che a sua volta deprimera' -- in Romeno...mandera' a PUTT --- il nostro potere d'acquisto, una vera e propria svalutazzzzione dei nostri salari, REALISSIMA! E siamo in Eurozona, mica fuori eh?
Quindi, se vuole vedere il prezzo della sua casa SCHIZZARE (questo verbo e' sempre...evocativo) a quota 1 Billion....si auguri di rivedere il PIL crescere al 5%!!! E questo sara' possibile solo fuori da San Quintino, non so se mi spiego.
Exeunt.....
Non pare che il prezzo delle case sia rimasto lo stesso dal 2008 a oggi, lo diceva la FIAIP un anno fa ("in quattro anni il valore medio è sceso del 25%") e lo dice anche FITCH . La svalutazione è già avvenuta, ora attendiamo i SALDI . E in merito alla ricchezza (finanziaria quali sono gli investimenti, o reale come sono case terreni e quant'altro) bisogna capire che è uno stock, non un flusso, e lo stock di ricchezza si accumula solo se ci sono flussi di redditi che alimentano (e vediamo bene quanta sia la disoccupazione e la cassa integrazione in Italia per capire che i redditi da un bel po' non sostengono un bel niente), anche in minima parte, l'esistenza di questo stock. La fotografia che ci da' la Banca d’Italia è eloquente. La ricchezza netta è diminuita fra il 2007 ed il 2012 (ultimo anno preso in considerazione dallo studio) del 9%. In questi due anni sarà calata ulteriorimente. Tutto questo dentro questo Euro. E peggioriamo ogni giorno di più. Tutto ciò per dire una cosa sola: che siamo già dentro la "svalutazione" paventata con l'uscita...
RispondiEliminaCaro NN,
RispondiEliminase lei ha una casa che oggi vale 300 mila euro, a naso qualche anno fa valeva 400 mila euro. Suona qualche campanellino?
Chissà perché la paura di perdere migliaia di euro è più forte della certezza di averne persi altrettanto, se non di più. Misteri della mente umana.
E sì, si consiglia di investire in euro prima di uscire dall'euro, così ci si guadagna il 20%, se invece investe nell'euro restando nell'euro ci perde il 20%, visto che lo scenario più probabile (vedi Nordvig, The Fall of the Euro) è la svalutazione dell'euro. Contro il dollaro. Oppure si investe in euro con sottostante in dollari e ci si siede sulla riva del fiume (rosso sangue) con i pop-corn in mano.
E poi, i libri si possono anche rileggere, soprattutto se la prima volta si sono solo guardati.
Per me é pure troppo facile.
RispondiEliminaSignor N.N. guardi che gli immobili si sono già svalutati da un pezzo e il mercato immobiliare é al palo. Non servono pareri di professori per capire l'evidenza. Se poi pensiamo che ad Atene sono andati appartamenti a 7000 euro (manco un capanno ai tempi) se possiede casa e desidera che mantenga un minimo di valore dovrebbe sperare in un uscita dall' Euro.
Per i suoi denari in banca, la rimando al caso Cipro, ricordandole che se la sua banca dovesse avere difficoltà (e le sofferenze bancarie sono a livello allarmanti) probabilmente utilizzeranno i vostri soldi per ripagare i credotori. Il tutto mentre per non svalutare la moneta, la Lira che non abbiamo più, sacrificano il suo salario in nome della competitività. Non c'é nemmeno bisogno di leggere goofynomics perché sto semplicemente fotografando una realtà che persino degli amici miei bovari hanno compreso con la terza elementare.
La prego, si desti.
Ivan
da ignorante penso che:
RispondiEliminail mercato immobiliare è morto tutt'ora quindi si/sono svalutate (vedesi anche mercato automobilistico, valutazioni, ecc..) proprio perchè l'offerta supera abissalmente la domanda. Al contrario, nel momento che si riattiva il sistema, domanda e offerta si equilibreranno riportando in linea i prezzi.
Gentile Signore N.N.
RispondiEliminaUno dei mantra da ricordare quando si legge questo blog è: Svalutazione diversa da inflazione. La storia ci dimostra che è così: nel 1992 svalutammo ma l'inflazione non crebbe, anzi diminuì! Dal 1999 al 2002 l'euro ha fatto un tonfo del 30%, ma nessuno se ne è accorto. Nel 2009 l'euro era apprezzatissimo, valeva $1,60, ma a meno che non fossimo andati a fare la spesa a Times Square a NY beh... non ne avremmo goduto di questo vantaggio. Con ciò i nostri risparmi non valevano meno nel 1992 e proprio no non valevano di più nel 2009. Questa è la risposta per quanto riguarda l'investimento in euro e poi svalutazione in Lira, ecc...
Le dirò di più: negli anni 70,80,90 con la Lira si poteva investire in titoli di Stato e avere degli interessi ragguardevoli per cui ci si poteva barcamenare fra depositare e smobilitare investimenti per le proprie spese. Adesso gli investimenti danno solo centesimi di interessi e sono aumentate le tasse di bollo, sui conti correnti, investimenti ecc.... eppure negli anni 80 c'era l'inflazione a due cifre ma eravamo il popolo più risparmiatore al mondo. Sarebbe solo la salvezza tornare alla Lira. Ah poi inflazione vuol dire aumento dei prezzi, molto spesso proprio dal lato della domanda in una economia sana: cresce la ricchezza, la gente domanda, l'industria poiché ancora non ha offerta intanto alza i prezzi, guadagna, investe, produce di più e poi dà maggiore offerta e i prezzi si abbassano. Il rialzo dei prezzi è l'inflazione che è anche un indice di salute per l'economia. In economia non esiste nulla di intrinsecamente salvifico o malefico, sempre pro e contro per ogni cosa, dipende dalle esigenze e soprattutto caso per caso.
Per quanto riguarda il prezzo delle case che dire.... Adesso la gente non compra e i prezzi delle case stanno calando proprio perché non c'è domanda, c'è troppa offerta ma nessuno domanda perché nessuno hai soldi per farlo. Il mercato edilizio è fermo da tanto tempo e se non c'è una ripresa dell'economia in tempi brevi va tutto a carte e 48 = tradotto le case che possediamo vedranno svalutato il proprio valore. Se torniamo alla Lira e ad una economia dinamica ci sarà più domanda, le aziende edilizie produrranno e i prezzi ritorneranno a salire salvando il valore dei nostri investimenti.
Tralasciando il fatto che la casa è un bene reale, svincolato perciò dai vortici dell'economia monetaria internazionale. Ovvio che uno scossone esterno danneggia anche settori non strettamente collegati ad esso, ma è certamente vero che non si possa fare un diretto collegamento così semplicistico fra svalutazione della moneta e perdita di valore delle case.
Con la speranza di aver studiato bene invio questo commento avendo la speranza ulteriore che leggendo questi commenti lei voglia unirsi a noi alla lettura di questo blog. Nessuno la vuole convincere ma ecco più siamo meglio sarà per tutti.
Distinti Saluti
Caro prof. la risposta ce l'ha davanti a lei tutti i giorni che va a fare lezione ai suoi studenti, come mai hanno bisogno di un professore che gli faccia lezione se bastasse leggersi quei bei libroni scritti da lei e dai suoi colleghi?
RispondiEliminaEvidentemente non bastano.
Evidentemente l'intelletto umano nella media non basta a sé stesso allo stesso modo che un bambino non impara a camminare da solo ma ha bisogno dello stimolo dei genitori.
Alla fine, tranne poche menti eccelse, abbiamo tutti bisogno ogni tanto di "un aiutino" non scritto ma spiegato da qualcuno che ne sa più di noi.
Detto questo è anche chiaro che una persona non può farsi carico di tutte le "sofferenze" del mondo (credo non ci sia riuscito nemmeno un certo Gesù) e quindi le propongo il mio aiuto rispondendo al posto suo al sig. N.N.
qui inizia la lettera
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Premessa, chi scrive è un indegno sostituto del prof. Bagnai che è in altre e molto più importanti faccende occupato.
Caro sig. N.N.
dalla sua lettera si evince che nonostante la sua buona volontà non ha compreso appieno le tesi ed i dati riportati nel libro del prof. Bagnai.
NON SI PREOCCUPI !
E' in buona compagnia (compreso lo scrivente).
Cosa fare quindi?
Per prima cosa, considerando che siamo lontani e possiamo comunicare solo con lo strumento lento della corrispondenza Le consiglio di rileggere il libro con calma.
Se come penso, anche la seconda lettura non le darà conforto non esiti a contattarmi, sono a sua disposizione e un quesito alla volta cercherò di chiarirle le idee. Se neanche questo dovesse bastare passeremo ai piani alti.
Cordialmente suo, MC.
PS: ah, giusto una risposta veloce al suo quesito sulla casa svalutata visto che si tratta di calcoli elementari.
Partiamo dall'assunto che si torni alla Lira con il cambio 1:1 (una Lira vale un Euro) e dopo pochi mesi si arrivi ad una svalutazione del 25% della Lira verso L'Euro.
Avremo 1 Euro = 1 Lira - (1 Lira x 25 / 100) = 0,75 Lire, cosa succederà?.
All'interno dell'Italia praticamente nulla che non succeda già ora. Il suo immobile che valeva 300.000 Euro dopo il cambio varrebbe 300.000 Lire e dopo la svalutazione sempre 300.000 lire. Potrebbe deprezzarsi come accade ora se ci fosse ancora la depressione economica perché nessuno compra o apprezzarsi se come pensiamo dopo il cambio ritorni un boom economico.
Cambia invece se qualcuno le compra l'immobile dall'estero ma solo per l'acquirente.
Supponiamo che un ricco tedesco le compri casa. Dopo la svalutazione a lui converrà perché non pagherà più 300.000 ma 240.000 Euro che le verserà tramite bonifico in banca. Il giorno dopo lei si ritroverà sul conto corrente 240.000 x 1,25 = 300.000 Lire. Certo se fosse lei che volesse comprare casa in Germania dovrebbe pagare in Lire il 25% in più del prezzo ante-svalutazione ma non mi sembra che lei voglia trasferirsi in Germania.
Mi stia bene.
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fine della lettera
Io una casetta non ce l'ho, però visto il crollo dei prezzi causato dalla corruzione ci stavo proprio facendo un pensierino.
RispondiEliminaOra il furbo amico mi ha dato la dritta giusta: aspetto che usciamo, ne comprerò una il 30% più grande allo stesso prezzaccio.
Grazie N.N.
Porti pazienza prof, aspetti il terremoto, se non fosse stato per quello Grug non avrebbe mai chiesto aiuto a Guy.
Ci fanno ridere adesso, pensa dopo quando li vedremo vagare come zombie.
Technical mode on.
RispondiEliminaLa perdita tra il 10 e il 25% non riguarda il valore dei depositi nei c.c., ma la probabile svalutazione della nuova moneta in caso di uscita dall'euro.
Il che significa che se ti devi comprare l'aifonne, la folksvagen, un attico a Berlino o andare a mignotte ad Amsterdam ti conviene sbrigarti.
La casa che dici valere 300.000 € (quotazione in base a che stima?) l'hai già messa in vendita? No? Ecco provaci, così scoprirai la differenza tra un prezzo stimato e ciò che ti entra realmente in tasca quando (e se) sarai riuscito a venderla.
Sono mesi che non faccio altro che vedere, in giro per le strade, cartelli con scritto VENDESI e AFFITTASI, sia per abitazioni che per capannoni o attività. E son sempre là, strano eh?
Correttoredibozzi mode on.
Cara la mia persona dalla limitata capacità di comprendere, che teme di perdere il 10-25% della propria ricchezza o del valore del proprio immobile, TE l'euro te lo meriti tutto. E ti meriti di perdere tutta la tua ricchezza, il benessere e la tranquillità economica, quando una folla inferocita di senza lavoro con nulla da perdere girerà per le strade a dare fuoco alla tua proprietà.
Se ancora non capisci l'orizzonte degli eventi, ti meriti di subirlo.
All mode off.
Sì, lo so, non sarò mai un subdivulgatore, non ho abbastanza bisturi da piantarmi nella coscia.
Io aveoi gia' risposto nelle FAQ http://noeuro.org/FAQ.aspx con questa http://noeuro.org/RATA_MUTU.aspx . Una cosa non mi convince. Mio cognato che lavora in banca dice che ai suoi business customers fa mutui in euro garantiti. E nessuno di queste aziende vuole uscire dall'euro. Non so bisognerebbe capire bene la situazione senza generalizzare. Forse sono finiti in qualche finanziaria con giurisdizione estera senza capirlo...
RispondiEliminaIn che banca lavora tuo cognato? Mutui in euro garantiti...si per la banca! Facci sapere, credo sia interessante...se e' una banca di proprieta' estera, hanno evidentemente trovato il modo di aggirare la lex monetae italiana.....quindi chi fa il mutuo li rischia di prendere una bella sola (ricordiamoci i mutui in ecu....)...sempre se ho afferrato bene....ragazzi, fate il mutuo a tasso fisso e solo con banche italiane....
EliminaInvestimenti: possibilmente in fondi obb non in € su economie con bil commerciali in surplus e con poca propensione a monetizzare). Ovviamente si fa in un deposito titoli in una qualunque banca italiana. I miei preferiti sono Corea, Sud Africa e Messico.
RispondiEliminaSulla casa: forse ho capito male io comunque..
1) beato chi avesse immobili in Italia in caso di uscita
2) se si svaluta dopo 6 mesi riparte tutto
3) ogni prezzo nazionale (case incluse) dall'estero e' visto molto più contenuto e la curva di domande di case si sposterà vedrò destra e in alto x acquirenti esteri. A questi di aggiungeranno gli italiani che ritroveranno il lavoro e vorranno farsi casa
Commento in ritardo sperando possa essere utile.
RispondiEliminaD. Consiglierebbe ad un correntista di investire in euro, prima di uscire dall'euro e perdere tra il 10 e il 25%?
R. Come già detto da molti economisti e politici l'euro è sopravvalutata, dunque si presuppone che nei prossimi mesi il suo valore scenderà. Per cui le consiglierei di investire più in altre monete o valori.
Non vi vedo, nel caso questo fosse il dubbio nessuna immoralità o poca eticità.. Una volta si investiva in dollari, e quando un consulente finanziario consiglia fondi obbligazionari, si suppone guardi principalmente alle prospettive di crescita dell'investimento. Non guardando la nazionalità o la purezza etica dell'investimento.
D. lei ha una casa che vale oggi 300 mila euro. Fra sei mesi ha bisogno di liquidita' per un imprevisto.
Auspicherebbe nel frattempo di uscire dall'euro e vederla svalutata a 225 mila euro?
R. La svalutazione di cui lei parla, non cambierà il suo potere d'acquisto in Italia.
A meno che lei non intenda trasferirsi all'estero, non vedo nesso tra la necessità di liquidità e la possibilità di uscita dalla moneta unica e conseguente svalutazione.
Il valore della sua casa diventerà 225 mila euro ossia 300 mila nuove lire.
Come la sua casa ogni altro bene in vendita in italia subirebbe la stessa svalutazione, ad eccetto di alcuni dei beni provenienti dall'estero. Tuttavia i salari si suppone crescerebbero e il suo potere d'acquisto in Italia migliorerebbe.
La domanda da porsi credo piuttosto che sia, Lei in che paese vuole vivere?
D.Ho letto il suo libro e risulta tutto molto convincente. Alla fine pero' nessuno se la sente di perdere migliaia di euro. E infatti pure lei, dopo aver scritto il libro, ha firmato un manifesto in cui si auspica l'uscita dall'euro della sola Germania. Puo' un generale portare le truppe al fronte e poi al momento della battaglia battersela in ritirata?
R.Mi perdoni, ma di cosa sta parlando?
Se ha letto il libro avrà capito che il problema della moneta unica è la differenza di economia, tra quella tedesca e quelle periferiche.
Che esca la Germania o che escano gli altri, il risultato sarà un identica rivalutazione della moneta tedesca, e una identica ripresa delle economie periferiche finalmente svincolate.
Al contrario, di generali che hanno già mandato le truppe al fronte ce ne sono già stati molti, come avrà capito avendo letto già il libro. Coloro, quegli illuminati che ci hanno condotto nell'euro e continuano a farci rimanere così vincolati parlano quotidianamente di speranze alle aziende che continuano a non vedere, da anni, vie di uscita.
Dunque mi chiarisca, di quali generali e truppe parla?
Nota personale a margine.
Trovo che una delle parti migliori del blog siano i commenti dei lettori che considero il miglior luogo di confronto in tema euro mai visto.
Io non riesco con i miei conoscenti ad instaurare un dialogo neanche paragonabile.
Toni accesi quasi subito come se si parlasse di argomenti demoniaci. Perciò ho apprezzato moltissimo il post successivo con commenti e scambi di battute.
Come ho apprezzato quello odierno (Disperazione e perbenismo). Trovo che il “Bisogna fare di più per farsi capire” sia fondamentale. Un presidente di commissione di un esame di scuola media, quest'anno ha consegnato agli insegnanti della scuola in cui è stato nominato presidente una simpatica vignetta sulla condizione della scuola italiana. La frase a corredo era di Don Milani:
“Se si perde loro (I ragazzi difficili) la scuola non è più scuola. E' un ospedale che cura i sani e respinge i malati.”
Con i lettori del Blog credo valga lo stesso.
Ps. Rimasi colpito dal commento di Enrico Pesce nel post (La vittoria di Pirro del populismo): “L'espressione delle masse è sempre e solo emotiva”
Non so se sia così. Ma sono certo di quel che aveva scritto prima Doctor Manhattan:
“Noi sappiamo che la fiducia è mal riposta, che l'euroexit è indispensabile? Bene, continuiamo a spiegarlo”
Grazie di nuovo, saluti a tutti.