venerdì 30 maggio 2014

Piddinia, o cara...



(mi fa Gary Jefferson: "Have you ever been to the United States?". Je faccio: "No, but I'm going to Illinois very soon"...)

60 commenti:

  1. Finalmente! Sarò sicuramente presente e cercherò di portarmi dietro quanti più amici possibile. Grazie Tito Casali

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  2. Sinistra NO euro? Vedo una luce o sono già morto e sto sognando il paradiso dei piddini trapassati?

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    1. Non troverai piddini...
      Il Pd non e' sinistra e non e' NO EURO.
      Però esiste da un po' ed e' un coordinamento di tanti pezzi di sinistra, accumulati tutti da una caratteristica purtroppo.. Essere minoranza
      http://sinistracontroleuro.blogspot.it/?m=1

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    2. è giusto segnalare che una piccola sinistra estrema no euro c'è già, sono quelli di Bottega partigiana. pochi, pochissimi, ma ci sono.

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    3. No i piddini rimangono sulla terra a rifarsi una verginità: "http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/sar-zingales-nuovo-vate-anti-euro-moneta-senza-eroi-senza-78228.htm". Siamo noi comuni mortali ad andare in paradiso (sempre se esiste, perchè mi sorge il dubbio che il paradiso sia stato artatamente architettato da lorsignori per "toglierci il più facilmente dalle balle").


      p.s. con un Renzi arrivato al 40% mediante il semplice utilizzo di una propaganda becera e "coglionesca" che, a rigor di logica, non avrebbe incantato neanche un bambino di terza elementare, mi spiegate a questi (che tra l'altro, caro Prof. non ti vogliono sulla terra) come li manderemo via almeno per il prossimo secolo? Perchè dobbiamo avere pietà di questi che sono i primi a volerci morti? Qual'è la logica che sottostà a ciò?

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    4. Mi dispiace. Per gente simile non c'è futuro (politico, s'intende) e non ci sarà pietà. Se sei un mio lettore, sappi che ti disprezzano. Se sei un loro lettore, il tuo posto non è questo. Scegli tu in base a quale gruppo meglio risponde alle tue esigenze. Io rispetto tutti.

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    5. Mi dispiace anche per te, alflig. Bottega Partigiana è in pessima compagnia. Chi mi ha calunniato non può essere contro l'euro. Può solo voler sgomitare. Allora, sgomitata per sgomitata, meglio Zingales, che almeno sgomita con dignità e conta qualcosa. L'idea di riunire un bar di guerre stellari perché uniti si vince in Italia ha una lunga tradizione, da Brancaleone in poi.

      Meglio perdere da soli che vincere in simile compagnia, tanto più che loro perderanno...

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    6. Esprimevo con una battuta paradossale la soddisfazione nel vedere venire alla luce "qualcosa di sinistra" non PUD€. Il piddino può essere solo trapassato. Spiace che molti di loro siano convinti di essere di sinistra. D'altra parte, comincio anch'io a pensare che, come dice Lameduck, le scialuppe non ci saranno per tutti.

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    7. Sono perfettamente d'accordo nel diffidare della "sinistra anti-euro", ma non mi entra proprio in testa perchè questo "diffidare della sinistra anti-euro" sia INVERSAMENTE PROPORZIONALE dal "diffidare di Zingales" uno che, per chi non se lo ricordi, ebbe a dire "...Ma per favore! La soluzione è che si crei una vera Unione politica in cui il politico tedesco POSSA GOVERNARE il cittadino greco e italiano, portando finalmente buon governo e serietà, diminuendo la corruzione e i privilegi. Ci vorrebbe la dittatura delle persone serie sui corrotti e incapaci". Uno che, in definitiva se "ha cambiato idea in passato" e "cambia idea nel presente" mooooolto probabilmente "cambierà idea nel futuro". Non capisco proprio perchè per non allearsi coi BARBARI SOVIETICI (scelta pienamente comprensibile) noi si debba alleare cogli INFIDI CILENI per dare modo a questi prima di "sorpassarci a sinistra" e poi di "rientrare a destra buttandoci fuori strada". In fondo Monti non viene più dagli ambienti di Zingales che non di Porcaro? Questa storia mi ricorda un po' quella che accadde ai paesi dell'Europa orientale durante la seconda guerra mondiale dove, pur di arginare il "pericolo rosso" si fecero prima invadere dai nazisti, poi si fecero economicamente spolpare da questi, ed infine vennero conquistati da quei rossi che tanto temevano. Una sorta di implicito "Trattato Zingales-Porcaro"... ops ... "Ribbentrop-Molotov" volevo dire.

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    8. Ah! Non lo sapevo. Bene, ne prendo atto e continuo a tenere il santino della Meloni sul comodino...

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    9. Alflig, non è detto che siccome Bottega Partigiana è in pessima compagnia sia una cosa pessima. Non ho elementi per giudicarli. Il problema di metodo è il solito: constatare quanto sia velleitaria l'unità della sinistra e quanto la sinistra oscilli fra culto della personalità e ambizioni egualitarie in modo tutto sommato non particolarmente felice (vedi Renzi, ma anche Monti, ma anche ecc.). Io temo che in compagnia di gente troppo squallida non si vada da nessuna parte, ma, come tu indirettamente mi ricordi, non sono certo in condizioni di scagliare la prima pietra perché sono andato da chiunque. Però da chiunque e senza calunniare nessuno.

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  3. "Exchange-rate flexibility and credit during capital inflow deversals: Purgatory … not paradise"
    http://www.voxeu.org/article/exchange-rate-flexibility-and-capital-flow-reversals

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  4. Brutti sporchi e cattivi... si arricchisce la collezione dei partiti/movimenti terrore del coffee break! Ormai mancano solo graffitari, notav, centri sociali, tassisti ed insegnanti. Si', tutte le categorie che, in un modo o nell'altro, scandalizzano l'utenza media delle macchinette.

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  5. Quasi non ci si crede...se davvero nascesse una sinistra antieuro...
    Prof, dovrà essere ancora più convincente del solito, ma se riuscirà a smuovere le acque anche da quella parte - la mia parte- le dovremo fare davvero un monumento. E' incredibile (anche solo per riempire un vuoto elettorale) come fino ad oggi nessuno a sinistra abbia provato a ragionare sul tema in maniera fredda e lucida, sempre con questo maledettissimo autorazzismo e questa paura di parlare di interesse nazionale (mentre tutte le altre nazioni lo seguono alla grande) che mi fanno imbestialire. La missione in terra di missione è importantissima; io non verrò perché abito nell'altra capitale appenninica (forse, adesso, la vera capitale); a quando un incontro anche qui a Firenze? Un saluto e un ringraziamento per il suo impegno, che non è scontato e che costa fatica.

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    1. E' già nata ma non frequentatissimi (si portano appresso due colpe gravissime: essere comunisti e pure populisti).
      Rimanendo in zona, oggi e domani: http://sinistracontroleuro.blogspot.it/2014/05/iii-assemblea-nazionale-del.html

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    2. Perdonami: ha ben altre colpe, fra le quali quella di essere popolata da cialtroni diffamatori che si prendono gioco delle sofferenze del popolo greco, e quella di non capire a chi non devono rompere il cazzo. Mi fa un po' specie che Mimmo e Ugo, che sono stati chiamati da questa gente dopo che io li ho resi visibili attraverso il mio blog, diano corda a questi cialtroni senza futuro, ma va bene così. Io vado da chiunque mi chiami e così continuerò a fare. A Bologna non vado certo a spiegare che il cielo è blu e il prato è verde. Andrò a leggere il mio libro, citando poi le "critiche costruttive" arrivate da sinistra, e chiedendo all'auditorio se si identifica con esse. Se ci si identifica, andassero a fare in culo. Per quello che contano, non fosse il significato simbolico, me ne starei a casa mia. Se non ci si identificano, bene, allora bisogna iniziare una riflessione comune che parta dal principio che non ha alcun senso distorcere il mio pensiero e giocare a chi ce l'ha più lungo. Non credo di dover aggiungere altro.

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    3. Adesso ho letto e ho tristemente capito. Vero: meglio perdere da soli. Peccato, però. Meno male che non sono imminenti nuove elezioni...

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    4. Professore, mi sono letto i link che ha inserito. Navigando Ho trovato anche Fiorenzo Fraioli e capisco cosa intende. Comunque non sono tutti così.. Come ha ricordato e' stato proprio lei a dare visibilità a Boghetta nel suo blog e lo spessore e' molto diverso.
      E' vero, alcuni hanno distorto sistematicamente il suo pensiero (anche ridicolizzato e sminuito) forse proprio xke nel gioco a chi c'è l'ha più lungo sanno di aver perso.

      Più sotto, rispondendo ad un commento di Forza Roma che faccio anche mio, su un partito di sinistra no euro, lei dice "Esisterà quando lo faremo noi, ma prima bisognerà aspettare un certo naufragio, e la scomparsa di certi residui organici, che la pioggia spazzerà via".
      Possibe che la sinistra debba cambiare solo, ripartendo sempre dalle priprie ceneri?
      Con sincera stima

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    5. @grossetano

      Certo che lo spessore è diverso. Nota bene: Porcaro e Boghetta sono stati coinvolti da questa gente DOPO che io li ho citati nel mio blog, che loro lurkano ossessivamente, poracci! Quindi per l'unità della sinistra ho lavorato più io di quei quattro scemi. Il problema che sto ponendo a Ugo e Mimmo (e non mi capiscono, ma fondamentalmente cazzi loro...) è che con quattro scemi non si va da nessuna parte e il tempo è prezioso. Però, ripeto, figurati se vado a sindacare le scelte altrui, io che ho collaborato letteralmente con chiunque pur di venirne fuori (e se dico chiunque dico chiunque...). Ogni volta che avete sentito criticare l'euro da qualcuno con un minimo di serietà c'ero dietro io, e se dico ogni volta dico ogni volta cioè da qualsiasi persona. Per cui non rimprovero agli altri le cattive compagnie in quanto tali, ma semplicemente in quanto inutili. Quando mi muovo io, sottotraccia, qualcosa ai telegiornali arriva. Di questi quattro deficienti chi sentirà mai parlare?

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  6. LA LOCANDINA FINALMENTE! COSI' SORPASSO A SINISTRA TUTTI ANCHE DOPO AVER FATTO OUTING.
    GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO RESO POSSIBILE QUESTO.
    CON LA STAMPA COME SIAMO MESSI?

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  7. Nella tana del lupo!
    Vengo a dar manforte

    Ps. Uni Chieti?

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  8. Per la serie "meglio tardi che mai"...come avrà capito io sono di Bologna e come lei ben sa, affrontare un discorso con uno o più piddini (secondo me quelli bolognesi sono i più imperturbabili), è peggio dell'autoflagellazione con il cilicio. Nonostante tutto Bologna è il mondo della piccola e media impresa trainata da qualche grande, lavorando in una di esse vengo spesso in contatto con diverse realtà che storicamente hanno dato e danno tuttora filo da torcere ai concorrenti esteri se non sono leader di mercato. Tutto questo per dire che negli ultimi tempi sembra che si stiano svegliando anche qua, tra fallimenti, IDE in entrata e qualche delocalizzazione le domande iniziano a fioccare e le risposte non tardano ad arrivare(almeno da parte mia). Per quanto mi riguarda cercherò di portare più persone possibili. Una cosa è sicura: #DAR

    Saluti

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  9. Si stanno svegliando, ma sono pochi ed è tardi.

    Comunque, meglio tardi che mai.

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  10. A tutti i francofili e anche agli altri.

    Il 14 giugno cade un mese prima del 14 luglio.

    Quando si dice il caso.

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  11. "We've drifted from having a market economy to becoming a market society. The difference is this: a market economy is a tool, a valuable and effective tool for organizing product activity but a market society is a place where everything is up for sale, is a way of life in which market values and market thinking begin to reach in almost every sphere of life."

    Michael Sandel: The Moral Limits of Markets

    https://www.youtube.com/watch?v=UbBv2ZGC2VI

    Superati a sinistra da uno di Harvard :)

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  12. E cara te soccmel! Era ora!
    Ci sarebbe da portarci intero il "club" di Lotta Comunista a un isolato da casa mia (la solita Bolognina , ci cui ogni tanto vado sbaccagliando). Non vi dico le discussioni che ogni tanto inanello con questo gruppetto di ragazzi pieni di ideali (e tanto persi quanto pieni); ma chi come me nei ruggenti anni '70 era altrettanto giovane e altrettanto pieno di ideali e forse anche più perso (a mia discolpa posso dire, vostro onore, che "dio c'era", eccome!), come non può non rivedersi un pochino in questi, a dir la verità, più seriosi e compiti e barbuti giovani interlocutori ...
    Babini, ci vediamo in Sala d'Ercole!

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    1. A dire il vero, non mi riconosco per nulla nella totale mancanza di logica sottesa al discorso di un attivista LC con cui a lungo ho dialogato sulla questione:
      "L'€ è un'invenzione del capitalismo; la critica all'€ è funzionale al capitalismo", nel senso che secondo LC propone una miglioria al capitalismo anziché una critica radicale.
      Certo che loro dovrebbero essere i normali referenti ecc ecc e addirittura, in un articolo in prima pagina di forse due anni fa, l'unico che io abbia mai letto, l'espressione "moneta unica" o "cambio rigido" compariva, ma proprio nelle ultime righe, a proposito della perdità della sovranità economica e politica degli stati.

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    2. Euro e critica all'Euro secondo LC

      Solidarietà antitetico polare, per declinare al plurale sempre la stessa cosa.. un concetto di scuola filosofico marxiana che infatti i marxisti non capiscono ed applicano accazzo...

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    3. Ciao Adriana. Il fatto è che ce li ho a pochi metri da casa e ogni tanto passano, essendo uno dei pochi che non solo gli compra, a volte, il giornale, ma è disposto pure a farci due chiacchiere. Il giornale lo compro per leggerlo ovviamente e, come dico anche a loro, per capire, al di là di ogni residuo senso paterno, quale è la visione del mondo dei teorici di riferimento di questi ragazzi sperduti (cercavano un padre e han trovato un bisnonno ..). E scopro così che per costoro non è cambiato nulla, l'analisi del mondo è ferma a quella dei loro trisavoli rivoluzionari di fine ottocento; citano Marx, Engels e Lenin come un evangelico cita la bibbia (non a caso nel simpatico giornale quasi la metà degli articoli riguardano avvenimenti di un passato remoto). Cosa dire, già i loro "papà" mi sembravano "scollegati" quando giovane ero io, i marxisti-leninisti di Servire il Popolo, quelli del Partito Comunista d'Italia, a cercare di capire una società italiana un "pelino" diversa da quella che potevano vedere con i loro occhiali di fine '800. Non voglio certamente ridurre le evoluzioni di questi nipoti di Bordiga alle sparate di un giornale, ma non può meravigliare poi la loro fede nel "più Europa" (e nel "più Mondo"), nell'ottica della loro visione (altro che "fogno") di una grande lotta proletaria europea e mondiale, come non può meravigliare il loro approccio (vogliamo definirlo appena un po' settario?) a quello che qua si scrive e si commenta; il vantaggio di inforcare certi occhiali è che forse ti appiattiscono il mondo ma, eliminandoti almeno una dimensione, te lo rendono più semplice ...

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  13. Prof. ha pensato al tipo di approccio che vorrà tenere? tipo soft o duro, oppure duramente soft..

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    1. Parlerò in modo molto sereno e documentato di come questa esperienza ha cambiato la mia percezione antropologica della sinistra. Oltre il piddino, c'è anche il marxista dell'Illinois. Dopo di che concluderò che o cambia l'aria, o hanno perso.

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    2. Fino a ieri sera non avevo letto ciò che scrivono, non avendo l'abitudine di rovistare nei letamai. Il disgusto è stato intenso. Se fosse possibile fare una classifica dell'idiozia, questi sopravanzano perfino i piddini che, almeno, sono pudisti: hanno un solo neurone e seguono quello. Questi invece mi ricordano il "Poteve Opevaio" di fantozziana memoria. La contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare sullo yacht "Lotta Continua".

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  14. Intanto...
    ..il numero uno di piddinia ci svela, ancora una volta, che il suo modello è quello tedesco!
    Ecco spiegata la direzione dell'Europa, quella che sarebbe dovuta cambiare ma che invece va dritta verso lo stesso liberismo che ci rende succubi del capitale.
    E pensate un pò, ci sono tanti milioni di italiani che hanno visto la luce in fondo al tunnel! Peccato si tratti di un treno che ci viene incontro a tutta velocità.

    La Germania è un sogno per troppi italiani, vorrebbero essere tedeschi, vorrebbero il benessere tedesco. Qualcuno ha provato a spiegargli che il modello tedesco si basa sul salariogramma piatto, che non può essere applicato in tutta Europa, ma loro non ci credono.

    Purtroppo le decisioni di questi ipnotizzati penealizzano pure noi e il treno che ci travolgerà non farà distinzioni.

    Bisogna espugnare topolin.. ehm, piddinia! Bravo Prof!


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    1. Tempo di fare gli zaini e prepararsi alla montagna?
      "Trovo volgare e inelegante il modo in cui alcune forze politiche hanno cercato di prendere voti, parlando male della Germania. La Germania è un modello ... Lo è quando penso al mercato del lavoro o alla sua struttura pubblica"
      http://www.huffingtonpost.it/2014/05/31/matteo-renzi-germania-modello-europa-cambia-verso_n_5422298.html
      (Per un momento avevo pensato potesse essere uno scaltro democristiano... invece vuole proprio finire appeso!)

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  15. Sinistra no euro...questo sicuramente sarebbe il partito che voterei, se solo esistesse...

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    1. Esisterà quando lo faremo noi, ma prima bisognerà aspettare un certo naufragio, e la scomparsa di certi residui organici, che la pioggia spazzerà via.

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  16. Giuro che la prossima volta che vado al supermercato non faccio più foto allo yogurt...
    Avessi portato sfiga...

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  17. OT - Pessime notizie dagli USA......
    http://www.zerohedge.com/news/2014-05-30/us-gasoline-consumption-plummets-nearly-75

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  18. Se l'avessi saputo prima avrei fatto scalo a bologna anziche a Roma.
    DGA

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  19. Il compagno Vladimir, attraverso Rosneft, ha acquisito il controllo di Pirelli. Un tempo eravamo il crocevia del terrorismo e dei servizi segreti internazionali; ora siamo diventati il crocevia dello shopping internazionale....

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    1. "Il terrorismo è la prosecuzione dello shopping con altri mezzi".

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  20. Quello che colpisce l'italiano in Germania e' l'estrema educazione dei suoi pari teutonici. Sono fatti superficiali, ma parecchio evocativi, come le non-cartacce per terra, i non-sacchetti della spazzatura nei parchi, la non-aggressivita' alla guida, il rispetto dei passaggi pedonali, le code ordinatissime e cosi' via. Piccole cose che rendono piacevole le giornate, che comunemente sono composte da piccole cose. Poi va de se' le persone - nel profondo - sono esattamente uguali da Posillipo a Stuttgart. Quindi, se ci si accontenta di vivere di piccole cose, meglio stare in Germania - ovviamente se si sopporta il clima grigio-mercedes. Ci sara' ben un motivo se i nostri amici (si' perche' il singolo e' di default mio amico, sia EU che extra-EU, fino a prova contraria) intasano la Brennero per venir da noi cafonazzi...

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    1. Effettivamente anche le code per salire sul treno con destinazione il bosco di faggi erano ordinatissime: sono piccole cose che, se ci si accontenta, rendono piacevole essere colonizzati.

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    2. Caro un mondo perfetto, se vuoi ti racconto come erano gentili professori e borsisti Berlino con l'allieva di una mia amica antichista. Non faccio nomi e mi tengo sul vago circa l'istituzione per ovvii motivi, ma premetto onestamente che questa borsista è arrivata nell'istituzione berlinese portata da un professore tedesco avversato dagli tutti gli altri nella stessa istituzione. Istituzione che è una simil-azienda, tanto che appena arrivata ha subito una visita medica minuziosa e lunghissima, per accertare se era in grado di sostenere quel tipo di lavoro (sai, l'antichista ha ritmi di lavoro pesanti e frenetici; sorvolo sui particolari, ma a richiesta posso dare qualche dettaglio). Dopo di che si sono sprecate le battute: si verifica un terremoto in Messico, il giorno dopo i colleghi di questa infelice le chiedevano a presa di bavero: c'è stato un terremoto in Messico, avete avuto danni? Le hanno messo la moka in lavastoviglie, rovinandogliela, per farle capire che non era tanto pulita come da origine, impossibile spiegare che la moka va lavata con discrezione per mantenere il buon sapore del caffé. Per una festa di compleanno il professore ha invitato tutti i collaboratori tranne lei. Ad una mostra l'infelice italica si avvicina al banco per comprare il catalogo, lo prende per consultarlo, il professore si avvicina ed esclama: lo ha pagato, vero, si sa gli italiani rubano. Che faccio (ma si può dire anche "che fo"), continuo, caro un mondo perfetto?

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    3. In tal caso le pensionate che normalmente mi passano davanti in farmacia, forti della loro (apparente) debolezza, forse forse sarebbero meno aggressive? Purtroppo il nostro simpatico caos non ci ha evitato le leggi razziali, abbiamo un pesante passato (e presente) come paese colonizzato.

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    4. Non bisogna generalizzare, né in un verso, né in un altro. Io per esempio mi sono trovato molto bene nell’università in Germania che mi ha ospitato e sono anche tornato qualche mese dopo per usare ancora la loro biblioteca.
      Certo, non è l’Italia e molte situazioni sono a rischio di ambiguità: in Germania ci si sente stranieri e bisogna comportarsi con attenzione per integrarsi. Io stesso ho avuto problemi con alcune persone. So anche di episodi di discriminazione e pregiudizi in ambiente lavorativo, soprattutto nei confronti delle persone di etnia slava o turca. Del resto nessuno li obbliga ad accoglierci con entusiasmo.
      Sul caso specifico dell’antichista il problema è chi obbliga persone che studiano materie umanistiche e storiche (e non solo) ad emigrare in un paese che non ha un patrimonio ricco come il nostro da offrire, dopo averci formato. La nostra preparazione è molto spesso superiore e siamo un patrimonio regalato a chi invece non istruisce più persone in questi campi.

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  21. "Una volta era la 'ribellione delle masse' che minacciava l'ordine sociale e le tradizioni di civiltà della cultura occidentale. Ai nostri tempi, invece, la minaccia principale sembra venire da chi si trova al vertice della gerarchia sociale, non dalle masse. Questa straordinaria svolta degli eventi confonde le nostre aspettative sul corso della storia e mette in discussione assunti stabiliti da tempo."
    Christopher Lasch, La ribellione delle élite. Il tradimento della democrazia.

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    1. Ma il leggero dubbio che in fondo sia stato sempre così no?

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  22. Bravo bene bis, sono iniziative necessarie anche se per far capire qualcosa alla sinistra-sinistra (e lo so bene essendo un ex-di-quelli) ci vogliono certe martellate in testa... in senso solidale e nonviolento eh!

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  23. E intanto mentre l'ItalAfrica di Renzi arriva al 12,7 di disoccupazione, l'unione europea scoppia come un pop corn.
    Quanto ci metterà il partito di Matteo Schettino ad affondare?

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  24. Certo il fenomeno tale quale si manifesta è sorprendente e lascia spiazzati, però, nella dinamica storico-socio-economica credo si possa vedere come estensione dell'affermazione più volte ripetuta nel corso del tempo:

    "La lotta di classe non è finita, la borghesia la fa tutti i giorni"

    da uno che storico-sociologo-economista mai fu, ma che questo, e molto altro, aveva capito.
    Sto parlando di Edoardo Sanguineti, da cui sentii per l'ultima volta la frase riportata quando si presentò candidato a sindaco nella mia città.
    Col senno, ohimé, degli ultimi anni grazie al presente blog, direi che da parte di uno di sinistra era affermazione sorprendente e controcorrente.

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  25. Allora c'è vita a Piddinia? Forse qualcuno riuscirà ad evitare la "purificazione" che così profeticamente descrivevi due anni fa?

    "...allora l'accettazione di ulteriori sacrifici assurge al ruolo di rituale purificatorio. E sono soprattutto gli elettori di sinistra ad accettare questa logica, in Italia, perché preferiscono introiettare la nozione dell'inferiorità razziale di un popolo, pur di non ammettere di essere stati traditi dai propri politici, e di essere stati, come dire, incauti. Per salvare l'immagine che vogliono avere di se stessi, e che è purtroppo fasulla, queste persone appoggiano politiche che condannano un'intera nazione alla morte per inedia. Certo, non è colpa loro se sono stati traditi (la colpa è dei traditori) e non è del tutto colpa loro se sono stati incauti (la Natura è matrigna). Ma è possibile mai che persone che vogliono vedersi progressiste continuino ad accettare sacrifici a senso unico sulla base dell'unico argomento che il governo che ce li propone è "presentabile"?!
    Anche perché questi sacrifici non sono solo economici: attraverso il meccanismo delle crisi ampiamente previste e deliberatamente amplificate, la prima cosa a essere sacrificata è la democrazia, messa alle corde dalla logica di una perenne emergenza.
    "

    (Il tramonto dell'euro, pp.259-260)

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  26. Il responsabile del disastro italiano? Non Berlusconi, ma Giorgio Napolitano secondo il noto storico inglese Perry Anderson che analizza la crisi europea in un lungo saggio dal titolo: The Italian Disaster e dichiara: "Napolitano dovrebbe essere il guardiano imparziale dell’ordine parlamentare e non interferire con le sue decisioni. La corruzione negli affari, nella burocrazia e nella politica tipiche dell’Italia sono adesso aggravate dalla corruzione costituzionale”. Il saggio è stato pubblicato sull'ultimo numero della prestigiosa London Review of Books.

    Da Imola Oggi

    Così da studente aderisce al Gruppo Universitario Fascista, poi diventa comunista tutto d’un pezzo: nel 1956 plaude l’intervento sovietico in Ungheria, nel 1964 si felicita per l’espulsione di Solgenitsyn, sostenendo che “solo i folli e i faziosi possono davvero credere allo spettro dello stalinismo”. Fedele alla linea del più forte, vota sì all’espulsione del Gruppo del Manifesto per i fatti di Cecoslovacchia e negli anni Settanta diventa “il comunista favorito di Kissinger”, perché il nuovo potere da coltivare sono ora gli Stati Uniti.
    Gli Usa e Craxi sono i nuovi fari di Napolitano e dei miglioristi (la corrente era finanziata con i soldi della Fininvest) e nel 1996 il nostro diventa ministro degli Interni (per la prima volta uno di sinistra), garantendo agli avversari che “non avrebbe tirato fuori scheletri dall’armadio”. Ma il meglio Napolitano lo dà da presidente della Repubblica: nel 2008 firma del lodo Alfano, che “garantisce a Berlusconi come primo ministro e a lui stesso come presidente l’immunità giudiziaria”, dichiarato poi incostituzionale e trasformato nel 2010 nel “legittimo impedimento”, anch’esso dichiarato incostituzionale nel 2011.
    E poi una gragnuola di fatti: il mancato scioglimento delle Camere nel 2008, l’entrata in guerra contro la Libia del 2011 (scavalcando costituzione, senza voto parlamentare, violando un trattato di non aggressione), le trame con Monti e Passera per sostituire Berlusconi, modo – secondo Anderson – “completamente incostituzionale”.
    Per non parlare della vicenda della ri-elezione al secondo mandato (“a 87 anni, battuto solo da Mugabe, Peres e dal moribondo re saudita”) e delle ultime vicende, con il siluramento del governo Letta. Napolitano, che dovrebbe essere “il guardiano imparziale dell’ordine parlamentare e non interferire con le sue decisione”, scrive lo storico britannico, rompe ogni regola. “La corruzione negli affari, nella burocrazia e nella politica tipiche dell’Italia sono adesso aggravate dalla corruzione costituzionale”.
    E poi il caso Mancino e la richiesta di impeachment contro il presidente da parte di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso, e l’invocazione della totale immunità nella trattativa Stato-mafia, che Anderson definisce “Nixon-style”, termine che evoca scandali come il Watergate. Ma gli esiti italiani sono stati diversi, come ben sappiamo.
    http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=7950

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  27. La strategia di Berlino dietro i "contratti" proposti ad i paesi meridionali
    È sintomatico come Angela Merkel, il 19 dicembre scorso, abbia potuto dichiarare senza provocare particolari turbamenti che: “Prima o poi, senza la necessaria coesione, l’Euro esploderà”. Senza coesione, scrive Jacques Sapir, vale a dire senza la presenza di un sistema di trasferimenti finanziari considerevoli, l’Euro non è sostenibile. Il calcolo dell'economista francese per l’importo che la Germania dovrebbe fornire è tra l’8 e il 10% del suo PIL ed è perfettamente chiaro che non può farlo senza distruggere il suo modello economico: esigere ogni anno dalla Germania una « solidarietà »compresa tra i 220 e i 232 miliardi equivale a chiederle di suicidarsi.

    Conscia di tutto questo, prosegue Sapir, Angela Merkel propone “ contratti “ tra i paesi del sud e la Germania. Praticamente, ciò porterebbe a costruire, accanto alle istituzioni europee, un altro sistema istituzionale, nel quale i diversi Paesi sarebbero legati alla Germania in modo vincolante. La cancelliera sa perfettamente cosa pensa la Corte costituzionale di Karlsruhe che nella sentenza del 30 giugno 2009 ha dichiarato come l’Unione europea rimane un’organizzazione internazionale il cui ordinamento è derivato, poiché gli Stati rimangono padroni dei trattati ed è chiaro che la Germania non condivide, e non condividerà in un prossimo futuro, nebulose idee su un « federalismo » europeo. Il significato dei cosiddetti « contratti » è quindi chiaro: in cambio di una garanzia di sovranità, “poiché avrete liberamente accettato questi contratti" - i paesi del sud si impegano a rispettare determinate regole vincolanti, in seno a una struttura di contratti che vi legano alla Germania.

    continua: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=6603

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    1. Sarebbe la stessa cosa. Un trattato internazionale può essere disconosciuto dallo stato in trenta secondi, un accordo contrattuale tra stati può essere ridiscusso e disconosciuto allo stesso modo, esercitando la sovranità dello stato.
      Per mantenere accordi extranazionali che penalizzino i cittadini di altri stati è necessario cooptare i politici di quei paesi, i quali prendano "democraticamente" decisioni che vanno contro gli interessi dei loro elettori presentandoli di volta in volta come riforme o inevitabili.
      Fino a quando esisteranno gli stati, esisterà la possibilità di eleggere politici che rappresentino una posizione a questo riguardo che non sia unilateralmente determinata, del resto se ci fossero "gli stati uniti d'europa" i paesi economicamente più rilevanti non potrebbero imporre la loro egemonia in quanto la loro massa critica di elettori si confronterebbe direttamente con la massa critica di elettori di altri paesi e saremmo punto e a capo: devi cooptare il politico ma poi la gente lo scopre e non li elegge, perlomeno nei paesi dove non c'è il 30% di analfabetismo come Francia e Inghilterra.

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  28. @Salvatore Penzone
    Sei in grado di documentare con fonti che la corrente dei miglioristi tra cui Napolitano "era finanziata con i soldi della Fininvest"?
    Bellissima notizia, nello schifo, che girerei con fonti al gruppo Fbook pieno di piddini e pudini del quale faccio parte.

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    1. Fottuta lavoratricepubblicaimproduttiva! Sei in grado di usare Gooooooogle? Cerca berlusconi pci o napolitano berlusconi e ti divertirai!

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    2. Yes, sir.
      Come si vede, nonostante il mio stare attaccata alla macchinetta, non ho ancora la mentalità di servirmene per gli usi finora consentiti dalla legge.

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  29. chiedo venia per utilizzo semi-privato di mezzo semi-pubblico:
    c'è qualcuno di Firenze che partecipa al convegno, e che gradirebbe condividere il viaggio e le spese?
    Io sarei disponibile....
    Grazie

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