L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Visto ora, con l'ambizione di essere la prima a (non) commentare.
RispondiEliminaBuona giornata.
Il successo può essere misurato dal peso complessivo delle telecamere?
RispondiEliminaUn anno e mezzo fa c'era solo un cazzillo amatoriale...
Vergognati come ti permetti, senza il cazzillo molta della visibilità del Prof. non esisterebbe.
EliminaMio caro, non so tu da dove esca, ma ti assicuro che non devo ringraziare nessuno. Viceversa, alcuni di quelli che mi avrebbero dovuto ringraziare mi hanno tradito. Sono estremamente sereno perché so come finirà. Quindi datti una calmata.
EliminaSimone, guarda che il cazzillo quella volta lo procurai io. Per diffondere un messaggio necessario oltre una sala gremita. Dopo sedici mesi le cose si sono mosse, forse non tutti ne condividono la direzione, ma la possibilità di scegliere dove stare, con chi e perché è oggi maggiore di allora... come il peso delle telecamere.
Eliminaesiste uno streaming?
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=jpZk0DoX9_Y
EliminaDove lo si segue??
RispondiEliminaBbrrrrr...
RispondiEliminasono disposto a cominciare a dare il mio contributo economico per uno streaming....
RispondiEliminalo streaming è su bastaeuro.org
RispondiEliminagrazie
Eliminaovviamente i miei soldi andranno ad a/simmetrie non alla lega, in compenso Borghi avrà il mio voto
Il 16 febbraio 2014 ho partecipato al primo appuntamento del BastaEuro Tour a Firenze...oggi, dopo che (a Firenze) per tre giorni è andato in scena "the state of the union", ascolto e guardo lo streaming da Roma e questa volta non vedo l'ora di andare al seggio perchè mi girano, eccome se mi girano...
RispondiElimina(Alessandra...as usual...da Firenze)
Streaming
RispondiEliminaIeri mattina, mi sono trovato con un mio amico a prendere il solito aperitivo e fare quattro chiacchiere.
RispondiEliminaIl mio amico ha due passioni: le donne e le macchine di grossa cilindrata. Cambia più spesso le donne che le macchine, per le macchine c'è la crisi e bisogna aspettare tempi migliori, secondo lui.
Si parla delle nuove conoscenze (le sue) e dell'attualità.
Ad un certo punto mi dice: “Sai Dragan, ieri mi diceva mio padre che Salvini vuole tornare alla lira e che sarebbe un'ottima cosa.”
(Il padre del mio amico si chiama Euro (non è uno scherzo), e non so se ci sono altri italiani che portano lo stesso nome).
“Gli ho risposto” prosegue mio amico “che sarebbe una catastrofe e che dovrebbe parlare con te che sei informato su queste cose.”
“Scusa G..., come una catastrofe? Ne abbiamo parlato più volte e mi sembrava che tu...”
“Ma sai, la TV, ecc...”
Allora mi lancio: “esportazioni, più lavoro per le PMI italiane, mercato interno, sovranità monetaria, interessi dei creditori a mantenere lo “status quo”, ecc...”
Dopo qualche minuto dallo sguardo del mio amico mi accorgo che non mi segue e che non ha senso proseguire.
“La bionda che hai conosciuto ieri sera era brava a ballare?”
“Bravissima”
“Comunque, secondo me, la cosa migliore sarebbe votare Francesca Donato, candidata della Lega. So che opinione hai della Lega, però, le europee non sono politiche”, gli dico.
“Mi stai dicendo di votare la Lega?” mi chiede incredulo.
“Si”, gli rispondo.
“Non l'avrei mai pensato”
“Nemmeno io”
“Comunque, mi hai convinto.”
Della serie "Tira più un pelo di f... che una locomotiva in salita..."
EliminaFinora non ho avuto tempo ma volevo fare i complimenti a Marco Gaiazzi e a Class TV per l'intervista di qualche giorno fa. Finalmente un bel contradditorio senza carriole.
RispondiEliminaHo gradito molto la breve analisi del periodo '92-'96.
Vorrei tornare sulla domanda tranello (involontario o meno poco importa) secondo cui Stiglitz avrebbe detto che dall'euro non si torna indietro. Premetto che per mancanza di tempo (maggio tempo di foraggio) non ho potuto ascoltare l'intervento del Nobel ma ho solo letto i resoconti sui giornali.
Ha definito l'euro un grande errore e ha proposto due non-soluzioni politiche:
- unione fiscale, unione bancaria, un'altra BCE, armonizzazione del mercato del lavoro mi verrebbe da dire, come Lei ha giustamente sottolineato di recente a TGCOM
- la Germania abbandona l'euro che viene via via smantellato "dall'alto"
Dico non-soluzioni perché Stiglitz (e neppure io) non è né "capo" dell'eurozona, che guarda caso non ha un governo, né cancelliere tedesco.
Questo per dire che il dibattito "il tal premio Nobel dice di uscire o non uscire dall'euro" non ha nessun senso. L'euro non funziona e ci dice tutto la teoria delle aree valutarie ottimali. Il dibattito economico si chiude qui e (nonostante in TV vogliano farci credere il contrario) su questo tutti concordano, come ha confermato di recente anche Zingales. A questo punto il problema diventa esclusivamente politico.
Le forze del PUD€, liste civetta comprese, sarebbero un pochino più credibili se per lo meno facessero un'analisi corretta della crisi e offrissero coerenti (seppur irrealistiche) soluzioni. Propongono eurobond, no austerity, BCE come la FED, no fiscal compact, etc senza minimamente considerare i differenti tassi di inflazione o le diversissime normative vigenti in tema di mercato del lavoro.
Attenzione perché il mondo dell'informazione sta di nuovo provando a parlare del nulla. "Grillo o Renzi" mi ricorda tanto "Berlusconi o i comunisti". Bisogna riuscire a costringerli ad affrontare in maniera corretta il tema dell'euro.
Bellissimo intervento sul mercato del lavoro, Prof.!
RispondiEliminaVerità, razionalità e passione faranno breccia anche sui muri più gommosi, collosi, paludosi, e PUDDOSI !!!!
Colgo la palla al balzo per parlare di qualcosa che mi frulla in testa da giorni.
RispondiEliminaHo visto in TV un servizio di Concita De Gregorio riguardante il salone del libro di Torino e si parlava degli espedienti per aumentare la vendita di libri e quindi il "consumo di cultura" agendo dal lato dell'offerta, più autori, più convegni, più pubblicità, più quello che vi pare.
Ho fatto l'amara riflessione che un tempo leggevo molto più di ora, in gioventù ne ho letti di libri, anche in una sola notte, vabbè, non è il metodo migliore ma almeno leggevo, ora solo riviste specializzate e pochi libri nei ritagli di tempo, sapete quei dieci minuti...
Perché leggo meno? Perché c'è poca offerta? Perché i libri costano troppo?
NO, leggo poco perché ho poco tempo libero.
La soluzione proposta nel servizio "MIGLIORARE IL LATO DELL'OFFERTA" non mi farebbe comprare nemmeno un libro di più di quelli che leggo adesso lasciando in crisi l'economia editoriale.
Quale sarebbe l'unica soluzione funzionante? Aumentare IL LATO DELLA DOMANDA!
Datemi modo di guadagnare di più lavorando meno e sarete sicuri che una parte del tempo guadagnato la spenderò in lettura di nuovi libri che comprerò volentieri avendo anche più soldi.
Caro prof. io abito in provincia e non posso ma lei che sta a Roma e che ha probabilmente modo di incontrare qualche editore potrà portare me come esempio.
Assumere nuovi tipografici e/o giornalisti con i contratti a tempo di Renzi e Poletti pagando meno il personale non gli farà vendere nessun libro o giornale in più, IO acquisterò libri e giornali solo e solo se avrò più tempo in conseguenza di un miglior reddito, non certo diminuendo quello attuale.
Mi stia bene.
Sarebbe il momento di ribadire con forza che l' euro non è l' Europa, altrimenti ci troviamo con questi spot,http://www.europa.rai.it/pace/ che nulla hanno a che fare con il dibattito. Ma è più facile terrorizzare che PARLARE.
RispondiEliminaAnche io ho un conoscente che si chiama Euro ma è un piddino e non c è niente da fare . Ho incontrato invece tre indecisi che con l ' argomento appena accennato dal Prof le europee non sono le politiche si sono convinti appunttandosi il nome di Francesca Donato . Non male.
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