“Ma vedi là un'anima che, posta
sola soletta, inverso noi riguarda:
quella ne 'nsegnerà la via più tosta".
Venimmo a lei: o anima lombarda,
come ti stavi altera e disdegnosa
e nel mover de li occhi onesta e tarda!
Ella non ci dicea alcuna cosa,
ma lasciavane gir, solo sguardando
a guisa di leon quando si posa.
Pur Virgilio si trasse a lei, pregando
che ne mostrasse la miglior salita;
e quella non rispuose al suo dimando,
ma di nostro paese e de la vita
ci 'nchiese; e 'l dolce duca incominciava
"Mantua...", e l'ombra, tutta in sé romita,
surse ver' lui del loco ove pria stava,
dicendo: "O Mantoano, io son Sordello
de la tua terra!"; e l'un l'altro abbracciava.
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell'anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.
(Virgilio e Sordello, i primi nazionalisti. Non a caso erano lombardi. Ecco perché Salvini è critico verso l'euro. Tout se tient. D'altra parte anche Sordello prima di sapere che Virgilio è lumbard sta un po' sulle sue, lo noterete... Ma c'è veramente tanto di sbagliato nel riconoscersi nel "dolce suon della sua terra"? Meglio la democrazia degli tsiprioti, quella dove le supercazzole elettorali vengono profferite in una lingua che né chi parla né chi ascolta capisce, e le decisioni vengono prese nel megacompound di Bruxelles, ben lontano da chi le subisce? Non lo so, veramente non capisco. Io, da fiorentino, sono per definizione finocchio (questo dicono di noi i pisani), spocchioso e super partes. Con il che certifico che metà dell'umanità non mi interessa, l'altra metà non mi attira, e la politica la lascio agli esseri sub partes. D'altra parte, per commuovermi come Sordello dovrei incontrare un altro essere vivente che parli italiano. Quando mi accadrà ve lo farò sapere...)
O.T. della serie tavanata galattica... (hihihihi)
RispondiEliminaSondaggio di SkyTG(PUDE)24:
"Ti preoccupa il futuro dell'euro?"
Fonte...
Dopo avere visto il sondaggio mi sono preoccupato seriamente. Il 32% di coloro che hanno partecipato alla manifestazione di opinione si preoccupano per il futuro dell'euro (immagino a causa dell'euroscetticismo) e quindi non si preoccupano del loro culo.
EliminaForse sarebbe il caso di provvedere con un TSO su larga scala
Ok Rick, guarda il bicchiere 3/4 pieno, considera che li sono "PUDE puro 100%" CERTIFICATO. Questo sondaggio è partito ieri quando hanno mandato in onda QUESTO, prima della domanda hanno veicolato il frame "i mercati temono... euroscettici".
EliminaÈ probabile che si aspettassero un bottino ben diverso ed invece.... Cigno nero! Gli euristi hanno sottovalutato la valanga ed ora, a Dio piacendo, cominceranno a pagar dazio.
''All good men are international. Nearly all bad men are cosmopolitan. If we are to be international we must be national.''
RispondiElimina(GKC)
Non sia così critico, a Bruxelles conoscono e apprezzano la cultura italiana!
RispondiElimina"Ahi serva Italia, di dolore ostello, ...non donna di province, ma bordello!"
l'hanno subito tradotta in versione supercazzola per
alzare il PIL e prolungare l'agonia:
"nuova versione delle regole di contabilità" per il "necessario superamento di riserve relative all'applicazione omogenea tra paesi Ue degli standard già esistenti".
Lo avevo letto su fb ma pensavo/speravo fosse una bufala. Evvai, ora renzi farà bella figura per l'innalzamento del pil!
EliminaProvocare l'innalzamento del PIL con la prostituzione... praticamente, un Viagra contabile.
EliminaDel resto, ce lo chiede l'UE (o LUE?)
EliminaSicuro aumenterà il PIL? Buona parte di questi proventi andranno all'estero ... quindi incideranno su import...
EliminaAzz' speriamo che non si inventino un'accise sulle pompe
EliminaAh ... sublimi versi ... bravinen questen poeten tedeschen di Cermania ...
RispondiEliminaE allora nazionalismo sia!
RispondiElimina"Ma c'è veramente tanto di sbagliato nel riconoscersi nel "dolce suon della sua terra?"
RispondiEliminaSono capaci di riconoscersi nel dolce suon della propria terra solo coloro che contestualmente sono capaci di apprezzare pure il dolce suon della terra altrui.
Quelli che si oppongono ostinatamente al tentativo di trionfo planetario dello Stato Unico.
https://www.youtube.com/watch?v=c_nnj4PCq4o#t=38
E capita pure di scoprire casualmente che il "et nos remitte ad nostro debitores" viene praticato da chi non ti aspetti.
http://en.itar-tass.com/opinions/1778
Finocchio? Facciamo diversamente etero e siamo a posto!
RispondiEliminaSaluti dalla provincia di Pisa (che non è Pisa, un po' come la Padania e la Sardegna non sono Italia, eccetera eccetera...).
Ah, a proposito, ho incontrato un livornese e mi ha detto che i pisani...
EliminaIo sono mezzo lombardo ( pater ) e mezzo fiorentino ( mater ).
EliminaCome sso' messo ?
Ho vinto quacchecosa ?
stavolta il mio voto rmane in terra lombrada, moooolto lombarda !
il fiorentino nun me becca !
...che poi, notoriamente, se uno oltre a Dante ha letto pure Boccaccio non ha bisogno di andare a Londra per saperlo, no?
RispondiEliminaOT- Ma credo MOLTO interessante.
RispondiEliminaSono rimasto completamente stupefatto leggendo questo articolo di 'Veterans Today' (il maggior sito di ex-militari USA in congedo, che si presume debbano essere tutti dei veri patrioti, che nulla farebbero o direbbero contro gli USA ed il proprio Governo).
Non ricordo se nel film Matrix era la pillola rossa o quella blu a far vedere la realta' vera, comunque oggi sceglierei la pillola che non mi facesse vedere proprio niente.
http://www.veteranstoday.com/2014/05/20/nuke-cancer-from-911-revealed/
Scusami Albe' ma se una volta usciti dall'euro abbiamo bisogno di intessere relazioni internazionali con una geometria del tutto diversa perché andarle a cercare negli USA e non, invece, nella Russia e nei paesi del BRICS. Che senso ha riprenderci la nostra sovranità e poi regalarla alle multinazionali e alle banche d'affari? Sarebbe anche peggio, molto peggio, che restare agganciati alla Germania!
RispondiElimina@ Salvatore Penzone (23 maggio 2014 13:56)
Elimina“perché andarle a cercare negli USA e non, invece, nella Russia e nei paesi del BRICS”
È quello che mi chiedo da diversi anni. Perché continuare con la sudditanza a Washington quando potremmo stringere più proficue relazioni diplomatico-commerciali con quella parte di mondo che assai più degli Usa può offrire ampie prospettive di collaborazione e sviluppo reciproco?
Uno degli argomenti più ricorrenti a giustificazione del rapporto tra Roma e Washington è quello che “gli americani ci hanno liberato dal nazismo”, che però si basa più su quella che potremmo definire “mitologia in pellicola” di Hollywood che sulla realtà dei fatti.
Per dire, lo sbarco di Salerno (Operazione Avalanche) non sarebbe nemmeno stato pianificato – e così tutti gli altri sbarchi degli alleati anglo-americani – se l’Armata rossa del generale Žukov non avesse fermato l’avanzata tedesca in Russia, a Stalingrado (luglio ’42 – 2 febbraio ’43) e a Kursk (luglio ’43). Questo, solo per citare gli episodi salienti della resistenza che i russi opposero ai nazisti, e che costò loro circa 20 milioni di morti, a fronte dei circa 350mila morti americani, che il nazismo, in definitiva, appoggiarono al suo nascere - cambiando con ciò completamente il corso della II guerra mondiale. Senza di che gli americani avrebbero avuto ben altro osso da rodere.
Va poi detto che, a partire dal settembre 1943, in conseguenza dell’inatteso successo delle truppe sovietiche contro le armate nazi-fasciste, gli americani avevano come principale obiettivo, non già il contenimento del nazi-fascismo, ma il contenimento dell’eventuale influenza che tale successo avrebbe potuto avere tra le disastrate popolazioni dell’Europa occidentale.
Tutta la storia che ci ha raccontato Hollywood sugli eroici marines che hanno liberato l’Italia – salvo poi renderla succube di una sudditanza militare che perdura ancora oggi, nell’inconsapevolezza generale – manca della sua parte più importante.
La subordinazione dell’Italia agli Usa – quella che molti continuano a scambiare per “amicizia” – è il principale motivo per cui in Italia la democrazia non è rappresentativa, bensì “rappresentata”. E ultimamente è rappresentata anche male. Ciò avviene anche in virtù dal consistente numero di italiani che, al pari dello struzzo, si compiacciono di mostrare al mondo la parte più visibile di sé, dopo aver nascosto sotto la sabbia la parte nobile, essendo quest’ultima troppo piccola per essere mostrata con orgoglio.
Ciò detto, con più di cento basi sul territorio e almeno tre-quattro correnti politiche e di lobby rappresentate da noi in Parlamento, oltre ad un atteggiamento vagamente "facciamo un po' come cazzo ci pare" (remember Cernis), chi è che convince lo Zio Sam ad emigrare dagl'italici lidi? :)
Elimina@ gelatina (24 maggio 2014 15:07)
EliminaIo no. Statisticamente dovrei avere ancora 15/20 anni di vita.
Ieri sera sono stato a un incontro con l" economista Andrea baranes , dopo una ventina di minuti di spiegazione sulle cause della crisi finanziaria, il sistema oramai al collasso e la follia di questo sistema finanziario speculativo si è passati alle domande.
RispondiEliminaLa prima cosa che mi ha colpito è che non ha mai pronunciato la parola euro.
Infatti la prima domanda è stata proprio sulla malefica moneta.
Il nostro ha detto in poche parole che si è un problema ma uscire ora avrebbe costi troppo grandi per un paese come il nostro.
Il tutto mi insospettisce, perche un economista che è palesemente contrario alla speculazione finanziaria e che è conscio che il sistema è un sistema contro il lavoro e l" economia reale è cosi titubante nell" affermare che la moneta unica è il mezzo???Per uno che vuole le regolamentazioni finanziarie e che è contro questo sistema mercantilista( parole sue) non dovrebbe essere difficile dire che l" euro è la strada sbagliata e non ci può portare nel posto giusto.
Me ne sono uscito con l" amaro in bocca e che forse era il caso di far apparire per intero le sue contraddizioni ma, io non sono in grado di mettere in difficoltà un professore e non sono in grado di esporre in maniera convincente la mia idea( la nostra idea) o meglio sarei in grado ma il parlare al pubblico mi rende nervoso e prolisso.Lui è dell" idea che si debba adoperare una valuta tra stati del sud( ammette il problema) e cambiare le regole ma omette di dire che per cambiare le regole bisogna che chi comanda la baracca sia d" accordo, cosa che ne dubito fortemente.
"Ieri sera sono stato a un incontro con l" economista Andrea baranes"
EliminaMa è proprio vero che "nomen omen"
Comunque, visto che so' pettegolo:
"Andrea Baranes
Nasce a Roma nel 1972.
Nel 1997 consegue la Laurea in Ingegneria Chimica, indirizzo progettazione, presso l’Università La Sapienza di Roma con voto 102 / 110 con una Tesi di Laurea sperimentale su trasporto e consumo dell’ossigeno nei filtri percolatori.
Dal 1998 è iscritto all’Ordine degli Ingegneri. Dal 2001 è iscritto all’albo dei promotori finanziari. "
OT
RispondiEliminaOggi a Firenze, piove.
Arriva un sms da un amico (sic) che mi indica le preferenze - PD - per il rinnovo del Consiglio comunale...ah sì?...Addio còre.
(Alessandra da Firenze)
E' assolutamente chiaro che la democrazia non può prescindere dal concetto di nazione. Essa si fonda infatti su una certa comunanza di "valori", di usi e costumi, di lingua.
RispondiEliminaE' forse un caso che le minoranza etniche dei vari paesi spesso rivendichino la secessione ? Spesso ciò avviene tra etnie non troppo dissimili come inglesi e scozzesi, figuriamoci quando le differenze sono maggiori.
Andando OT: ho letto ieri che il nuovo sistema di calcolo del PIL includerà le attività criminali. Come potrà essere garantita l'oggettività della misura dal momento che le attività illecite possono essere solo stimate con molto margine ? Siccome il PIL è un numero che influenza l'elettorato e le decisioni dei governi, non è che sotto sotto c'è puzza di bruciato ?
Quando entrai la prima volta nella biblioteca di una gloriosa istituzione pisana, il custode, personaggio pisano indimenticabile, cerco di capire chi fossi e donde venisse. Gli fu facile capire che ero fiorentino e ancor più facile gli fu dirmi, senza nemmeno conoscermi, che lui con i fiorentini un se la intendeva troppo (e accompagnava le parole sfregandosi sigificativamente col dito l'orecchio destro). È così, c'è poco da fare: siamo stati, siamo ancora?, l'Atene d'Italia. Meno grevi, va riconosciuto, i Senesi: a mia moglie, visibilmente straniera, fu chiesto, mentre prendeva servizio, perché mai avesse la cittadinanza italiana. "Perché ho sposato un fiorentino" - "E lei ha fatto tutta questa strada fin qua, per sposare un fiorentino?" Fu la risposta. Per mia madre Firenze cominciava a Porta Romana e a nord finiva in piazza della Libertà (che lei si ostinava a chiamare piazza Cavour, mentre suo padre la chiamava addirittura piazza San Gallo), a est e ovest i confini erano Bellariva e il Ponte alla Vittoria. Io sono nato in via dei Bardi e potrei dilungarmi su che cosa veramente sento come mio; però vorrei dire una cosa spiacevole e in controtendenza: odio, ripeto odio, frasi del tipo "gli uffizi sono patrimonio dell'umanità, appartengono a tutti". Ecco, io non la penso proprio così, quella è roba nostra, senza la quale non saremmo ciò che siamo, e noi abbiamo il dovere di curarla e amministrarla più che bene. Ma non è roba d'altri. E infine: io che cosa ho in comune con un finlandese? Se fossimo rimasti al consorzio di nazioni amiche che collaborano tra loro nella distinzione delle proprie specificità ci sarebbe solo simpatia tra di noi. Faccio fatica ad andare d'accordo con uno di Rignano sull'Arno, figuriamoci con uno di Helsinki
RispondiEliminaIl pisano diplomato ti dirà che a Firenze so' tutti bui, il pisano laureato ti dirà che a Firenze so' tutti bui PERCHE' la caduta dell'Impero Romano d'Oriente portò in italia molti precettori greci (ergo inclini alla pederastia) per le ricche famiglie fiorentine. DAR
EliminaEsattamente così, bravo. Eppure sono tra i pochi rampolli di Fiorenza che nutrono affetto per Pisa per tante ragioni. A volte gli amori sono contro natura
EliminaMi rifiuto di pensare che Gemisto Pletone fosse sodomita
EliminaPs. ma se sei di Fiorenza, perchè non si mangia un lampredotto assieme, che sto vicino?
Ci credi, se ti dico che proprio non riesco a mangiare la trippa? Una vergogna, lo so, per uno di queste parti, ma è il frutto di un trauma infantile, quando mio padre si mise in testa di farmi mangiare per forza questo temibile piatto a sette anni. Fu la prima e l'unica volta che cercò di impormi di forza (si fa per dire, visti i risultati) qualcosa, e non ho mai capito bene, perché lo fece. Ma da allora mi è sempre stato impossibile avvicinare la trippa. Eppure intrattengo rapporti cordiali col trippaio di via Gioberti. Tuttavia su molto altro (ma non tutto) sono assai disponibile, a cominciare dai fagioli con cotiche, che non è proprio un piatto delicato... Vedi un po' tu
EliminaAnch'io non riesco a mangiare la trippa, visto che mi occupo di trippe, anzi, sono praticamente vegetariano. Però il caffè e gli aperitivi (analcolici) li bevo
Eliminacomunque all'epoca con "Lombardy" si intendeva il nord Italia e la Toscana, non la Lombardia attuale.
RispondiEliminaMentre leggevo, per una tortuosa e quantomai singolare associazione mentale ho pensato a un film catastrofico con Gene Hackman.... non c'entra niente col tema di questo post ma con la straordinaria avventura che stiamo vivendo, chi da comparsa e chi da protagonista... (il film si chiama "L'avventura del Poseidon": un transatlantico possente che viene rovesciato da un'onda enorme.... ci ricorda qualcosa?)
RispondiEliminaCito da wikipedia:
"Comprendendo che eventuali soccorsi dovrebbero arrivare dal fondo della nave (che ora si ritrova completamente emersa) il reverendo Frank Scott incita l'equipaggio a seguirlo nella faticosa arrampicata verso lo scafo . Molti decidono di rimanere nella sala da ballo, in attesa di soccorsi, pochi altri decidono di avventurarsi nella nave capovolta e tentare così la salvezza."
...
...
"Cercheranno di unirsi ad un altro gruppo ma neanche loro gli presteranno ascolto. Alla fine saranno gli unici superstiti, dopo l'ultimo sacrificio, quello di Frank Scott che per chiudere una valvola cade nell'acqua rovente."
Questo film pare la metafora cinematografica di ciò che sta accadendo ora.
Il reverendo Frank Scott sappiamo tutti chi sia.
Non so se condivida l'ultimo sacrificio col tuffo nell'acqua rovente... a parte quello, il resto quadra... :-)
Sono talmente nazionalista che sto pensando di dare la mia seconda preferenza ad una candidata con nome e cognome greco.
RispondiEliminaMi conviene esercitarmi a scriverli.
Voto Borghi e sono una illusa con basso livello di scolarizzazione.
Voto la candidata dal nome (e cognome) greco e sono una nazionalista.
Mi avanza la terza preferenza: chi potrà mai rappresentare al meglio il mio cieco populismo?
Suggerimenti?
Visto che il candidato del 2° genere (tradotto: donna) l'hai scelto, populismo per populismo ti conviene votare Salvini.
EliminaAnche io avevo pensato alla candidata greca, ma forse mi oriento solo su Borghi.. boh, non so... è che alla fine mi pesa votare Lega, son sincero, non perché non abbia in me il seme del populismo e del razzismo (specie quest'ultimo), ma perché la caratura politica di questi personaggi è al livello dei peli di moquette.
Forse resisto fino al 25... ma devo evitare di frequentare la pagina FB di Salvini altrimenti smentisco me stesso e voto per qualcun altro.
:-)
ITALIANO... vota Antonio vota Antonio vota Antonio vota Antonio.... la "TRIPPAS" ...sì, ar sugo!
EliminaQui l'origggginale del mitico Totò!
LOL&&ROTFL
@mic1972: in effetti anche io non sono entusiasta di votare Lega e allora mi concentro su Claudio Borghi e sul lavoro che ha fatto fino ad adesso, mi dico che non sto votando un partito ma un'idea, l'idea che per me, in questo momento, è la più importante.
EliminaTi dirò pure che da esponenti di spicco della Lega mi sarei aspettata un sostegno maggiore all'attività (infaticabile e meritoria) del loro segretario e tuttavia, se raggiungeremo un risultato elettorale degno di nota, sarò la prima a goderne e ringraziare tutti quelli che si sono impegnati per arrivarci.
Se hai tutti questi dubbi forse ti conviene votare diversamente perché questo è solo l'inizio e il lavoro grosso arriverà dopo il 25 maggio.
P.S: non sprecare le preferenze che hai a disposizione.
Abbiamo mai parlato della corrente €urista della Lega?
EliminaTosi per esempio...
@SilvanoS, maddai "corrente €urista"... è solo il Tosi, che ha già le valigie pronte, da lunedì tìc... tàc... tìc... tàc..., poi se lady Donato prenderà + sacchi di biada anche a Verona... tìctàctìctàctìctàc... hai presente il corsoio del metronomo a 208?
EliminaTosi, voleva essere un lupo ma è un lamb... tutto chiacchiere e patacche.
Bagnai vs Pillerzilla:
RispondiElimina"Avete affogato l'Europa diverse volte, per favore non fatelo anche questa volta"
Anche l'ultima volta che hanno affogato l'europa avevano in mente la stessa identica cosa di oggi:
"Questa guerra è necessaria come quella del 1866 e una volta finita avremo GLI STATI UNITI D'EUROPA"
Fonte: War Journal of Franz Halder, capo di stato maggiore dell'esercito tedesco dal 1938 al settembre 1942, citato in "Inside Hitler's Headquarters: 1939–1945" di Walter Warlimont oppure, in italiano, a pag. 140 del libro "Il comando supremo di Hitler" di Geoffrey P. Megargee.
Mi scusi, Bagnai, ho sbagliato. Ha ragione Lei. Non pubb lici il mio commento, per favore.
RispondiEliminaMarco Ninci
...”Quanto al signor di Charlus, il suo caso era un po' differente, ma ancor peggiore, poiché non si limitava a non auspicare appassionatamente la vittoria della Francia, auspicando invece, senza confessarselo, che la Germania, se pure non trionfasse, almeno non fosse annientata come tutti si auguravano. Il motivo era che in tali conflitti i grandi insiemi di individui chiamati nazioni si comportano anch'essi, in una certa misura, come individui. La logica che li guida è tutta interiore, e perpetuamente confusa dalla passione, come quella delle persone contrapposte in una lite amorosa o domestica, come la lite di un figlio col padre, di una cuoca con la padrona, d'una moglie col marito. Chi ha torto crede invece di aver ragione — come era il caso della Germania — e chi ha ragione sostiene talvolta il suo buon diritto con argomenti che gli sembrano irrefutabili solo perché rispondono alla sua passione. In quelle liti fra individui, per essere convinti del buon diritto di una qualsiasi delle parti, la cosa più sicura è essere quella parte; uno spettatore non le darebbe mai un'approvazione così completa. Ora, nelle nazioni, l'individuo, se fa effettivamente parte della nazione, non è che una cellula dell'individuo-nazione. Il martellamento è un termine privo di senso. Se si fosse detto ai Francesi che sarebbero stati battuti, nessun Francese si sarebbe disperato di più che se gli fosse stato detto che sarebbe stato ucciso dalleBerta. Il vero martellamento, ce lo facciamo noi stessi con la speranza, che è un aspetto dell'istinto di conservazione di una nazione, se si è veramente parte viva di quella nazione. Per restare ciechi su quanto vi è d'ingiusto nella causa dell'individuo-Germania, per riconoscere ad ogni momento quel che di giusto ha la causa dell'individuo-Francia, il vero motivo non era, per un Tedesco, non avere discernimento, o per un Francese averne, il vero motivo era bensì, per l'uno come per l'altro, avere patriottismo. Il signor di Charlus, che aveva rare qualità morali, che era accessibile alla pietà, generoso, capace di affetto, di devozione, in compenso, per ragioni diverse — fra cui quella di aver avuto una madre duchessa di Baviera poteva aver una parte importante —, non sentiva patriottismo. Apparteneva, perciò, al corpo-Francia come al corpo-Germania.
RispondiElimina[…..]
Era molto intelligente, mentre gli sciocchi sono in tutti i paesi i più numerosi; nessun dubbio che, vivendo in Germania, gli sciocchi tedeschi che difendevano con stupidità e passione una causa ingiusta, lo avrebbero irritato, ma, vivendo in Francia, gli sciocchi francesi che difendevano con stupidità e passione una causa giusta non lo irritavano di meno. La logica della passione, anche fosse al servizio del miglior diritto, non è mai irrefutabile per chi non è preso dalla passione. Il signor di Charlus rilevava con acutezza ogni falso ragionamento dei patrioti. La soddisfazione provocata in un imbecille dal suo buon diritto e la certezza del successo lasciano particolarmente irritati.”
UNA RIFLESSIONE SU GOOFYNOMICS
RispondiEliminanon è importante che qui si parli di economia, non è importante che il professore abbiamo fatto una eccezionale opera di divulgazione, non è importante sapere cosa sia un'area valutaria ottimale e quale sia la differenza tra un tasso di cambio nominale e reale. No, questi sono tecnicismi, anche molto noiosi. goofynomics è importante perchè ci ha fatto conoscere, incontrare e confrontare. Goofynomics non ci ha imposto l' educazione (per dirla alla Scalfari) ma ci ha spinto, forse costretto, ad essere migliori. Ha alimentato la nostra curiosità, ci ha fatto capire che capire costa fatica, sudore e abnegazione e che il mondo non è scritto sui giornali ma semmai si nasconde tra le righe dei grandi classici della letteratura.
Dal 2011 alle elezioni europee è stata una gran bella passeggiata. Domenica voterò Salvini e io sono napoletano.In un film di Paolo sorrentino, l'amico di famiglia, il protagonista dice queste parole "non confondere mai l'insolito con l'impossibile" e come ha ragione.
Caro Scipione, per la serie "quando il ragionamento piega anche la più pura delle casualità": come te sono napoletano e come te voterò Salvini, cui peraltro stamane ho mandato un mail ed un messaggio privato tramite facebook per motivargli la mia scelta, ricevendone in cambio una graditissima mail di ringraziamento. Son contento di leggere ciò che scrivi e mi sento meno solo in questa vigilia pre-elettorale. Un abbraccio
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminal'unico problema di questi versi… è che poi dante si lamenta con il tedesco perché non sta governando l’italia…
RispondiEliminaO Alberto tedesco ch’abbandoni
costei ch’è fatta indomita e selvaggia,
e dovresti inforcar li suoi arcioni…
insomma… o.O
Oh! Finalmente qualcuno si è accorto che Dante era un fottuto vincolista! Ma io sono del tutto d'accordo a metà con il mister, nel senso che fino a Alberto ci arrivo anch'io...
Eliminamannaggia a li ghibellini…
Eliminanon so te, ma io “costei” - la donna turrita - la preferisco di gran lunga quando “indomita e selvaggia”!
EliminaUn fottuto vincolista, forse. Però già prevedeva l'uscita dall'euro (in tre fasi):
EliminaDi questo ingrassa il porco sant' Antonio,
e altri assai che sono ancor più porci,
pagando di moneta sanza conio.
Lì si vedrà il duol che sovra Senna
induce, falseggiando la moneta,
quel che morrà di colpo di cotenna.
Così spirò di quello amore acceso;
indi soggiunse: «Assai bene è trascorsa
d'esta moneta già la lega e 'l peso;
ma dimmi se tu l'hai ne la tua borsa».
Ond' io: «Sì ho, sì lucida e sì tonda,
che nel suo conio nulla mi s'inforsa»
Amici miei, il problema con Dante è che dentro c'è tutto... :-)
Elimina"Immaginiamo, in una biblioteca orientale, una illustrazione di molti secoli fa. Forse è araba e ci dicono che vi sono raffigurati tutti i racconti delle Mille e una notte; forse è cinese e sappiamo che illustra un romanzo con centinaia o migliaia di personaggi. Nel tumulto delle sue forme, qualcuna richiama la nostra attenzione, poi da questa passiamo ad altre. Declina il giorno, si attenua la luce, e man mano che penetriamo nell’incisione comprendiamo che non c’è cosa sulla terra che non sia anche lì. Ciò che fu, ciò che è e ciò che sarà, la storia del passato e quella del futuro, le cose che ho avuto e quelle che avrò, tutto questo ci aspetta in qualche angolo di quel tranquillo labirinto… Ho immaginato un’opera magica, una illustrazione che sia anche un microcosmo; il poema di Dante è questa illustrazione di vastità universale."
é Borges nei suoi Nove saggi danteschi. E mi pare una buona descrizione :-)
Già, la Commedia è il mandala perfetto della sapienza tradizionale dell'occidente
Elimina(però oggi c'è er webbe e unovaleuno...mon Dieu de la France,donne moi la patience)
Unovaleuno, e va bè. il problema con certa gente è che millevaleuno, duemilavaleuno, settemilionivaleuno: e quell'uno non vale niente.
EliminaE duevalgonotuttoilrestoanchesesonodueattempaticoglioni
Eliminascherzi a parte, mi sembra che la più nazionalista delle forze, proprio storicamente, sia quella che per prima ha ricacciato indietro l’imperatore… http://it.wikipedia.org/wiki/Lega_Lombarda :D
RispondiEliminaAzzzzz, sono conterranea di Quintino Sella!!!!
RispondiEliminaAdoro l'Italia, però quando Farage dà dello straccio umido a Van Rompuy con quello stile così british, un po' di invidia la provo.
Nessuna invidia, dopo avere visto il prof che, con grazia spietata, faceva a pezzi Piller, facendogli fare la figura del somaro stordito.
EliminaIn quel momento avrei messo il tricolore alla finestra. Bagnai come Tardelli.
Forse ci voleva questa terribile avventura per farci ridiventare un po' patrioti!
Verissimo, mi riferivo ai nostri parlamentari.
EliminaIo sono pisano di nascita e marchigiano di crescita. I proverbi mi massacrano, ma resisto.
RispondiEliminaAll'Italia - e dunque a tutti voi - voglio un bene da matti.
Accadrà.
professore, sono un profano dell economia, ma mi han segnalato questo articolo http://gatti.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/23/merkel-la-donna-che-ha-fottuto-leuropa/ in cui si dice "Così la Germania sta taroccando lo spread e finanziando il proprio debito. Grazie all’intervento della Bundesbank sui titoli di Stato tedeschi emessi e non collocati. Aggirati i divieti imposti dal Trattato di Maastricht. Che, proprio su pressione di Berlino, avevano spinto la Grecia nel baratro " ed è usato come scusa per strumentalizzare i sentimenti anti tedeschi a favore della campagna elettorale pro €uro pro Renzi (è comunque De Benedetti che fa andare avanti la baracca eh... ) ... lei cosa ne pensa? si può fare qualcosa di simile in Italia per far abbassare un pò gli interessi? (magari anche prima di uscire dal marco/euro?
RispondiEliminaVisto che il proprietario di questo blog è molto impegnato, e io sono uno che ci abita, ti rispondo io:
EliminaSe le risposte non le trovi dentro di te, allora bisogna cominciare a leggere questo blog dall'inizio, cioè dall'istruzione per l'uso. Magari sarà impegnativo, ma vale la pena, credimi. Buona lettura.
Haha! Mbè, a riguardo dell'italiano hai totalmente ragione. Devi però considerare che, forse, in questo lasciare Firenze deve averti agevolato in certa misura. Infatti i fiorentini hanno inventato (?) l'italiano da talmente tanto tempo che sono attualmente incapaci di parlarlo avendolo dimenticato! La "parlata" pisana non la conosco, devo però dire che la Toscana dei Comuni dal punto di vista del linguaggio (pronuncia, cadenza, ma anche sintassi) pare a un orecchio straniero una nazione unica (per me un grossetano vale linguisticamente un fiorentino o un livornese)
RispondiEliminaA me avevano sempre raccontato che l'italiano l'avessero inventato a SIena (e si scatenò la guerra...) "Salga il piano, scenda il monte e là vedrà, Siena di fronte..."
EliminaPoster finale UKIP
RispondiEliminaUKIP national billboard campaign
Farage non ha vinto per i poster, però sono decisamente più efficaci dei nostri.
Nazionalista sì, ma obiettiva.
A proposito del "dolce suon della sua terra" (se posso permettermi) non capisco perché a volte (es. UN'Europa senza euro) scelga di parlare inglese in Italia e davanti a un pubblico quasi esclusivamente italiano.
RispondiEliminaIl Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il ventiquattro
RispondiEliminamaggio.....................................Era un presagio dolce e lusinghiero. Il Piave mormorò:
NON PASSA LO STRANIERO!
Testo e musica di Giovanni Gaeta 1918
un ricordo ai miei nonni
"Noi siamo il piano B della UE"
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-europee2014/2014/05/23/news/grillo_il_comizio_a_roma_non_processi_online_ma_sputi-86995378/?ref=HREA-1
In Italia la campagna elettorale per le europee è stata logorante molto più per la cittadinanza che per i leader politici, per la maggior parte ansiosi di trasformarci in virtuosi vassalli della tedeschia.
RispondiEliminaUna menzione speciale la merita Berlusconi che, saldo nel suo doppiopetto, si è coperto di ridicolo nello strenuo tentativo di rinverdire i fasti di quello che è stato uno dei maggiori fenomeni di abbindolamento collettivo della storia del paese, ossia Forza Italia. L'effetto è surreale: sembra Gloria Swanson ne Il viale del tramonto che fa la réclame del Roipnol.
Grillo da oltre un anno riempie le piazze ripetendo lo stesso frusto spettacolo. Ieri a Roma ha strillato che “non c’è un partito, non c’è un leader. C’è un fluido che ci unisce. Siamo oltre la speranza [...] La nostra è la rivolta degli onesti”. Quando appare in tv tolgo l'audio per evitarmi queste scempiaggini e perché non sopporto vedere gli animali che soffrono. E lo osservo per un po', rattristato nel dover constatare per l'ennesima volta che in Italia un improvvisatore qualsiasi raccoglie il consenso di un così ampio bacino di citrulli e manda in Parlamento figure per lo più irrilevanti. Come Roberto Fico, che dall'alto delle 200 preferenze raccolte sul web, ripete spesso e volentieri, ossia quando ha finito i pochi e abusati argomenti di cui dispone, che il movimento è “un pensiero” - è l'ultima frase fatta di Grillo -, qualsiasi cosa intenda dire. “È un “cambio di pensiero... arriveremo al 100% della gente...”. Spiega sussiegoso che “un'eventuale vittoria alle europee del M5s coincide con la rinascita della democrazia... della comunità...”.
Certo, come no. E con quelli che non vogliono vivere in una comunità frequentata da Fico e dagli amici suoi, che è un misto tra i Bambini di dio e le Giovani marmotte, come la mettiamo?
Comunque, a giudicare anche dall'isterismo che Renzi mostra in questi ultimi giorni di campagna elettorale, non è improbabile che il M5s superi il Pd. L'impressione, però, è che nessuno dei tre schieramenti principali supererà l'agognato 30%, perché le masse sono sì composte da sempliciotti, ma non fino al punto da credere al mucchio di sesquipedali baggianate che negli ultimi giorni Berlusconi Grillo e Renzi hanno ripetuto ben oltre il limite di sopportazione; e per di più nessuno dei tre sembra rendersi conto di stare usando lo stesso metodo da venditore di stoviglie al mercatino rionale.
Del resto, va notato che «Ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, Renzi ha avuto una media di 2.379.000 spettatori. [...] Grillo era stato visto da 4.276.000 spettatori e Berlusconi da 1.192.000 spettatori. [...] Insomma, non sta scritto da nessuna parte che al successo in Tv corrisponda, automaticamente, un successo nelle urne».
Piuttosto, a proposito di “nave sanza nocchiere in gran tempesta”, c'è chi se la passa peggio di noi. In Ucraina, ad esempio, il favorito per le lezioni presidenziali è il “re del cioccolato”' Petro Poroshenko. In effetti un cioccolataio è il presidente giusto per una nazione governata dal peracottaro Yatsenyuk.
Poroshenko si è detto “convinto che si stia combattendo insieme per la pace, la calma, la sicurezza, la svolta economica, l’assenza di corruzione e la solidarietà internazionale con l’Ucraina, che ci permetterà non soltanto di ripristinare l’ordine nell’est, ma anche di riprendere la Crimea”, dimostrando con ciò di non aver ben compreso lo sviluppo degli avvenimenti.
Speriamo che i venditori di stoviglie traghettino Claudio a Bruxelles. Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna
Elimina@ Renatoxr (24 maggio 2014 17:12)
EliminaClaudio non dovrebbe aver difficoltà ad essere eletto. Io voto Donato perché sono nella circoscrizione nord-est, ma non so quanto sia conosciuta.
In ogni caso mi sa che gli eurofili patiranno una forte delusione.
Pare che ora anche i lettori di "La Repubblica" siano stati messi a parte della circostanza che Italia e Germania, pur avendo un'unica banca centrale, svolgono il collocamento dei titoli di debito pubblico con modalità differenti. E se ne meravigliano grandemente, giacchè intuiscono che il metodo tedesco è più "economico" del nostro.
RispondiEliminaPerò loro non sanno, a differenza nostra, che questa diversità è necessaria conseguenza di un serissimo nostro problema: noi dobbiamo ancora finire di "disciplinare i sindacati", loro lo hanno già fatto.
Solo quando l'opera sarà compiuta anche in Italia potremo ambire ad un collocamento di tipo tedesco.
il giornalettismo di De Benedetti ha la brutta abitudine del "senno di poi" ... ovviamente ingenuo e "disinteressato" non dettato dagli amichetti eurozisti... Claudio Messora scoprì quanto è importante l economia per questi lacchè "opinionisti" (alla scalfari, voglio dire il Cicisbeo) http://www.byoblu.com/post/2013/10/22/la-stiamo-finanziando-noi.aspx
EliminaSicuramente sono io ad essere sotto la media, ma 'ndo le trovate tutte 'ste energie?
RispondiEliminaIo mi sento stanco, mentalmente, fisicamente e spiritualmente. Stanco di questo delirio, di argomenti del tutto fasulli e masse di tifosi che si sposano una curva per aggrapparsi a qualcosa, senza mai usare un briciolo di ragionevolezza.
E' come se fossimo tutti sordi, seppur capaci di urlare come arpìe.
Mi sa che ho bisogno di una bella bevuta...
L'ho appena letto: se è vero è agghiacciante! http://www.liberoquotidiano.it/news/11620953/Giorgio-Napolitano--cosi-a-Londra.html
RispondiEliminaMai letto un collage di farneticazioni scritte a caso così incoerenti.
EliminaQui siamo oltre ogni teoria della cospirazione fantascientifica o populismo, come lo chiamano i giornalisti senza sapere di cosa parlano.
Parto dall'ovvio presupposto che questi sappiano che Napolitano è stato Fedele Esecutore materiale di tutta quella che è stata la "linea ue" in merito alla politica monetaria ed economica, per cui dire che rappresenti l'ultimo baluardo della sinistra in italia è semplicemente comico oltre che contrario all'evidenza.
Napolitano non c'entra nulla con la sinistra, così come il pd non è più da un pezzo un partito di sinistra.
Tralascio le sciocchezze sulle descrescite felici o infelici perchè tali amenità sono state già ampiamente discusse e confutate qui e fuori di qui.
Constato che l'informazione è completamente fuori controllo e passa qualsiasi tipo di messaggio e il suo contrario, purchè non sia del tutto avulso dall'ortodossia eurolesa.
E' preoccupante avere Alvaro Vitali come vicepresidente della consulta
Elimina(vebbè che abbiamo Bombolo come presidente del consiglio)
Siamo otre "la qualunque"
Notare come Renzi sia passato dal proponimento hegeliano "se perdo vado a casa io" quindi non la sua linea politica, ma lui, a "se perdo resto".
EliminaDa Hegel all'orto di casa sua.
Caro Alberto, perdona la mia intrusione, ma la concatenazione di casualità mi spinge a scriverti per la prima volta, dopo anni di lettura di questo blog, avendo inserito pochi minuti fa un non memorabile e sardonico post su facebook in cui parafrasavo quel "serva italia" che ritrovo qui. Peraltro nello stesso giorno in cui, per motivi assimilabili alla tua dichiarazione di voto per Carlo Borghi Aquilini, ho inviato una messaggio privato a Salvini in cui - io napoletano, gli spiegavo i motivi del mio voto nei riguardi della sua persona dopo 5 anni di assenza dal seggio elettorale.
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/dario.pelliccia.9/posts/10203842424211687
E prima di lasciare questi schermi per un we dewebbizzato (ma non fraintendetemi, farò ritorno entro le 11 di domenica per assolvere al più alto dei doveri civici e apporre la mia brava crocetta comme il faut), un saluto e un augurio di buon voto a tutti.
RispondiEliminaNel segreto dell'urna, la tua intelligenza ti vede, i tuoi amici piddini no.
Veramente, la cartamoneta fu inventata dai cinesi.
RispondiEliminaAnche ieri c'era la Cina
beh questa e' proprio.....da smascellarsi:
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/interni/potere-e-i-danni-dei-superburocrati-europei-1021583.html
Leggete attentamente cosa fanno gli strapagati superburocrati europei:
“Sono persone il cui scopo nella vita è spegnere nei cittadini ogni senso civico, ogni traccia di autonomia”, burocrati – meglio, “un esercito di 40 mila impiegati” – che lavorano per la “omogeneizzazione culturale del Vecchio Continente” scrive Enzensberger nel suo pamphlet sulla ue”
“Lo scrittore tedesco Hans Magnus Enzensberger, nei panni di giornalista d’inchiesta sul “mostro buono” Ue, ne ha contato 36 di regolamenti europei sulla colorazione dei fagioli, dei meloni e dei cavoli. Com’è regolata da precise disposizioni anche la lunghezza dei preservativi (“non meno di cento millimetri”) e la curvatura dei cetrioli (“dieci millimetri su dieci centimetri”). ”
Riassunto: mentre intere Nazioni di gloriosa storia MUOIONO, e i giovani EMIGRANO, e imprenditori si suicidano, loro legiferano sulla lunghezza MINIMA che deve avere il preservativo… e quindi il.......?
Cioe' se tra di noi ci fosse, che so, Pipino il Breve, dovrebbe riparare in Papuasia?
:-)
Non so se ridere o piangere.
La miglior spiegazione che ho trovato su come la Bundesbank "tarocca" le aste dei titoli di stato tedeschi è questa; se ne trovate altre, segnalatele:
RispondiEliminaL’eccezione tedesca nel collocamento dei titoli di stato
Manfredi De Leo - 07 Dicembre 2011
http://www.economiaepolitica.it/index.php/primo-piano/leccezione-tedesca-nel-collocamento-dei-titoli-di-stato/#.U4C1NXZlTe1
PS
Journal of Economic Perspectives—Volume 26, Number 3—Summer 2012—Pages 49–68
The European Sovereign Debt Crisis
Philip R. Lane
A proposito di un po' di sano patriottismo, ma perché invece di fare a gara a chi, a scuola, "insegna" di più e "meglio" i trattati europei, non insegniamo la Costituzione Italiana? (che tra l'altro mi pare molto più avanzata dei vari carteggi europei, sotto tutti i punti di vista...)
RispondiEliminaPS: Dante per il momento lo insegnano ancora, ma rifletterci è un opzione...
e 'l dolce duca incominciava
RispondiElimina"Mantova...", l'ombra, tutta in sé romita,
Surse ver lui del loco ove pria stava,
Dicendo: "O Mantovano, io son Sordello
De la tua terra!". E l'un l'altro abbracciava.
...E' un grido, un grido solo, e dice tutta la personalità di Sordello. Un grido, in cui risuona alta la voce della patria, già vigilante nel segreto, pronta a scattare come una molla, appena chiamata. Sordello non ha bisogno di saper altro: il nuovo venuto è mantovano, di quella terra che è la sua terra; è suo fratello, ed egli perciò lo abbraccia, e ne è abbracciato.
Sordello è tutto qui. Il resto del canto è una digressione (così la chiama Dante), in cui il Poeta stesso riversa affetti e pensieri svegliati da quello spettacolo. Sordello sarà ancora presente nel canto seguente e nel successivo, e alcun tratto si aggiungerà al suo carattere come qui è disegnato: principale quello della modestia, anzi umiltà a cui Sordello si piegherà, uscendo dalla sua posa leonina, di fronte al maggiore de' concittadini. Che non sarà, per altro, una correzione od eccezione alla prima immagine di altera magnanimità, ma un compimento o chiarimento, dimostrando che la tempra di questo magnanimo non è la rigida brutale fierezza di Farinata indifferente e insensibile anche al dolore paterno del vicino Cavalcante.
Sordello è aperto alla voce della poesia; e pur torreggiando nella sua solitudine per la coscienza della patria radicata nella sua persona, accoglie nel chiuso di questa sua coscienza un rispetto profondo per la gerarchia degli umani valori. Nel patriota è il poeta, che s'esalta al cospetto della "gloria de' Latin per cui mostrò ciò che potea la lingua nostra". Ma egli rimane scolpito in quell'abbraccio e in quel grido.
Il canto di Sordello è dunque questo che ora ci è presente. E' il canto della patria. Della patria che signoreggia ogni anima gentile pari a quella del trovatore italiano, nella quale Dante espande e sente la sua propria, poiché dalla viva espressione dell'amor di patria di Sordello egli è ispirato nella sua accesa invettiva all'Italia: invettiva che si impossessa di noi e ci leva in alto nell'aer stesso di Sordello. Parla Dante, ed è come tonasse ancora, tonasse sempre quella stessa voce magnanima del mantovano. E la patria che ancora lampeggia e fulmina vili od inetti, è Mantova o Firenze, la città serrata nella stessa cerchi di mura e di fossati, ma è pur l'Italia, tutta l'Italia (per le parti tutte alle quali questa lingua si stende, come Dante dice nel Convivio, egli che per tutte o quasi dovè peregrinare, esule, quasi mendicando, mostrando contro sua voglia la piaga de la fortuna); l'Italia che egli, pur nel suo universalistico disegno imperiale, circoscrive e individua tra i suoi monti e i suoi mari, "giardin de lo 'mperio", e la vagheggia una...
(da Giovanni Gentile, lettura del Canto VI del Purgatorio)
Non ricordo più dove ho trovato questa riflessione: "La linea del conflitto si sposta da quella tradizionale destra/sinistra e fascismo/antifascismo a quella nazione/mondialismo, piccolo/grande, democrazia/tecnocrazia. La forza inerziale del vecchio è grande, ma una volta preso l'abbrivio il nuovo nascerà molto più in fretta di quel che crediamo".
RispondiEliminaForse la globalizzazione liberista ha cavalcato un processo inevitabile. L'evoluzione della coscienza presuppone la capacità di concepire orizzonti sempre più ampi che fanno inevitabilmente crollare le mura dietro le quali cresce la concezione che abbiamo di noi stessi.
Abbiamo accompagnato il processo usando le carte peggiori che disponiamo: volontà di potenza, istinto predatorio, sopraffazione, menzogna, paura e tanta violenza. Ciò nonostante, forse, si è aperta una porta che non si può più chiudere, la cui apertura però deve essere accompagnata, a differenza di come è stato finirà, con la difesa della sovranità e dell'autodeterminazione dei popoli, del diritto internazionale e del rispetto per il ruolo, le capacità e le caratteristiche di ogni nazione, applicando anche ad esse il principio naturale della complementarietà.
Avere notato che il Salmonato si sta riposizionando?
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-08/deporta-nonni-polonia-213611.shtml?uuid=AbSjI0qI#navigation
SimilStorify ad uso piddino (prima di aprir bocca)...
RispondiEliminaBy Roberto Mulazzi
Non si può essere democratici senza essere nazionalisti:
RispondiElimina" dato che periodicamente la finanza globalizzata ritira la propria fiducia e pretende la più inflessibile restituzione (fino all’ultimo cent) degli investimenti, e questo avviene sempre durante una fase di recessione o stagnazione (che diventa dunque recessione). E dato che in condizioni di accesso alle decisioni di coloro i quali sono colpiti dalle conseguenze, questa inflessibilità è difficile da mantenere, la prima scelta è tra democrazia nazionale e globalizzazione finanziaria, non si possono avere entrambe."
http://tempofertile.blogspot.it/2013/07/democrazia-e-globalizzazione-il.html
Prof, famme sognà qualche volta con il BACH motif suonato con il clavicembalo! La giornata non parte molto bene ... :(
RispondiEliminaOT - Exit poll: mi sono speso nelle ultime settimane per convincere le persone a me piu' vicine a votare Borghi. Stamattina siamo andati insieme a votare.
RispondiEliminaIl voto e' segreto, ma vorrei proprio vedere la faccia degli scrutatori di Ponte Mammolo (borgata Romana dove visse per diversi anni P. P. Pasolini) quando troveranno 4 preferenze date a Borghi in un seggio dove mai fu visto un solo voto per la Lega Nord......
Anche mia madre (classe 1929) si e' convinta dei miei consigli e tra poco votera' al Tuscolano.
eh, io vorrei vedere la faccia degli scrutatori di Torre Annunziata (NA) quando troveranno un voto alla Lega Nord :-)
EliminaIo fino a poco tempo fa vivevo alla borgatella, poi mi sono trasferito a VT.
EliminaSecondo me gli prende un colpo! ahahah!
Paul Krugman, Fuori da questa crisi, adesso!, 2012, Garzanti, p. 34 [...] "supponete che nel corso degli anni vostro marito si sia rifiutato, per qualunque ragione, di mantenere in perfetta efficienza l' impianto elettrico dell' auto di famiglia. Adesso la macchina non parte piu', ma lui si rifiuta di prendere in considerazione l' ipotesi di sostituire la batteria, anche perchè cio' significherebbe ammettere che prima aveva sbagliato e pretende quindi che tutta la famiglia si abitui ad andare a piedi [...] Ma il problema riguarda vostro marito, non l' auto di famiglia, perchè se così fosse si potrebbe risolvere facilmente [...].
RispondiEliminaFATTO! DONATO FRANCESCA, CON APPOSITA CROCE SUL SIMBOLO "BASTA EURO" PREMIARE LE BATTAGLIE POLITICHE GIUSTE. Grazie prof per la coerenza intrinseca del tuo pensiero. Alle politiche avevo il dubbio se votare 5 stelle, cercai e cercai ma la scheda non salt0' fuori così non contribuii a fregare bersani. Sti cazzi, quest' anno manco l' ho cercata e l' ho trovata subito! Ma...
L'Italia e' stato l'unico EX PAESE INDIPENDENTE a confermare EN MASSE il suo voto per il PIU' EUROPA. Questo e' l'unico commento che si deve AMARAMENTE fare. Tutto il resto e' filosofia.
RispondiEliminaTutti i paesi d'Europa, persino l'Austria di etnia tedesca!, ha mandato a cagare le politiche di Anschluss della Merkel! Noi no, TETRAGONI, il bacino elettorale degli Statali e dei Garantiti (questo VA DETTO PER ONESTA') continua indefesso a fare il doppio lavoro garantito, di cui uno in nero, e VOTA PD.
I privati che soffrono NON VOTANO PD; i disoccupati e le Partite IVA NON VOTANO PD.
Quelli col culo al caldo SI.
Sparatemi pure alla nuca, ma io la penso cosi'. 4 milioni + famiglie sono un enorme bacino elettorale STABILE e CONSOLIDATO.
E' questo sistema di potere che NOI non riusciremo a scalfire. Quelli preferiscono andare al MARE, got the message, nella speranza di conservare i "diritti acquisiti".
Hanno vinto le CGIL, le Camusso, gli agit prop dei palazzi di cristallo di Bruxelles (in ITALIA ovviamente; altrove le hanno prese tante che ancora stanno a frignare).
Il sistema di potere fancazzista italico premia SEMPRE il PCI/PDS/PD/P/D o come cazzo si chiamano adesso.
Mi viene da vomitare.
non dimentichiamoci dei "compagni di merende" del PD (#1816 ed il sempre verde Letta senior) http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_D%27Alema#Patto_della_crostata
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