giovedì 7 febbraio 2013

Sorpresa! La Germania non è un'oca (optimal currency area)

(scusate, ho da fare quanto quello che morì di notte [cfr. Marchetti, G., 1996, Il Borzacchini Universale, Firenze, Ponte alle Grazie, p. 321], ho centinaia di commenti su Lampredotto - pro e contro - e su come gestire i troll in coda, li sbloccherò quando potrò, state sicuri, ma intanto non posso esungermi - cioè esimermi - dal sottoporre alla vostra attenzione il commento di una agguerrita new entry, Rob Strange. Si commenta da solo. A titolo di integrazione del mio personale Discours sur la méthode, sono contento di essere il fottuto narcisista trombonaccio arrogante e fazioso che sono, se questo serve ad attirare l'attenzione di simili lettori, che tutto il mondo mi invidia. E questo viene detto a beneficio degli psicologi della domenica, ma anche di quelli del lunedì: l'importante, ricordiamolo sempre, è il risultato.)

Da Rob Strange riceviamo e doverosamente e sollecitamente pubblichiamo:

Mi scusi prof. se non mi sono mai presentato anche se seguo il blog quasi dagli inizi ma non commento praticamente mai avendo, in genere, poco da aggiungere (sa, sono ingegnere con aggravante elettronica...ma da un po' di anni cerco di curarmi).

Comunque, tanto per mettere un ulteriore chiodo alla bara del fogno, segnalo questo filmato che va oggi su Youtube.de (si, sto in tedeschia) ogni volta che apri un video: Für einen gerechten Finanzausgleich - Bayern

Per chi non mastica il Bafarese il succo é (vedi immagine al minuto 0:28 geberländer: regioni che danno e nehmerländer che prendono): noi virtuossi bafaresi e hessener stufi di dare soldi a fannulloni a est e a nord...questa é autodifesa (Notwehr). Noi siamo solidali eh, ma quando è troppo è troppo: andiamo alla corte costituzionale!

Ai cari Fassinians col cappello in mano: al Ministerpräsident Bayern tira il deretano a dare i soldi al Sachsen-Anhalt o alla Turingia, ma sará certamente prodigo verso Roma, Madrid, Atene etc.

Auguri…

Ah ma avete ragione, quelli sono i bruttoni della CSU/CDU, invece l’SPD quelli si che hanno un piano: “combattere evasione fiscale, fare piú ricerca e innovazione” ma “basta debiti dal 2020 cosí il livello di vita si potrá riequilibrare tra i vari länder”. Sounds familiar?
A quanto pare a maestria nel non sequitur hanno poco da invidiare ai nostri PDdini (intendo proprio quelli del PD).

PS: un sentito ringraziamento al prof. e a tutti i commentatori.




(questa storia del Nehmer e del Geber mi ricorda una nota barzelletta: Dante e Virgilio girano per l'Inferno. Quando arrivano al girone dei sodomiti, un diavolo acchiappa Dante per la collottola e lo sbatte sotto le "di foco dilatate falde". Dante urla di dolore, risale di corsa sull'argine, e protesta: "O bischero, te ttu un vedi che io son Dante?" E il diavolo, respingendolo sotto la pioggia di fuoco: "Ah bbello! Dante o pijante, qui sete tutti uguali...". Avviso ai Fognatori. Non nel senso della pioggia di fuoco, quella m'ha detto mi' cuggino che è una bufala, come i rettiliani, quindi andate pure avanti, danti o pijanti (safe sex is always a better sex, naturalmente). No, non è la pioggia di fuoco che deve preoccuparvi. È Econ101, e anche Delitto e castigo. Non avete più molto tempo. Non chiedetemi di rispiegarvi perché. Basta tradire, basta mentire! Chi uccide la verità partorisce la violenza. Vi state prendendo una enorme e sinistra responsabilità. Pensateci...)

108 commenti:

  1. prof i sogni (o in questo caso i "fogni") alcuni sono belli proprio perchè non si realizzano! del tipo ti vuoi unire a una periferia che t sembra molto produttiva ma poi scopri che è senza fondi per l'istruzione ed era meglio guardarla e basta! sti poveretti hanno l'istinto della crocerossina con il centro che le ha prese abusate e poi se l'è filata e loro a correrci dietro... però dopo 14 anni mo me so rotto er cazzo de sta storia d'amore finita male! se proprio vogliono un fogno che facciano quello di icaro fognino tutti di volare e cadano in mare tipo verso il triangolo delle bermuda magari... cmq un altro esempio dell'enormeeeee generosità tedesca verso il resto d'europa (anche se mi sa che quelli che la seguono l'hanno già letto)http://vocidallagermania.blogspot.it/2013/01/hartz-iv-per-tutti.html

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    1. Maestro!
      emergo solo adesso dalla lettura del suo romanzo: Eurodelitto ed eurocastigo, edito nel 2012 che mi ero colpevolmente perso.

      E mi chiedo se, una volta dissolto l'incubo del fogno europeo, ed asaurita la sua missione tra noi mortali,
      sarebbe possibile riunire tutti i suoi scritti, e trasponderli in una rappresentazione teatrale....sicuramente di successo tra noi seguaci.

      Immagino già gli attori che calzano maschere raffiguranti personaggi che a quel punto saranno già stati tradotti nelle patrie galere, buttata la chiave: Ciampi (in contumacia), Prodi, Fassina, Monti, ...ina, ...azzi,...rin...., Monti, Merkel, Draghi, Bersani, Monti....

      in effetti l'idea dell'inferno di Dante si presta bene come contesto: condannare questi delinquenti a subire tutto quello che noi abbiamo subito in questi ultimi 30 anni. da chiarire il girone di appartenenza....

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  2. Personalmente ho riscontrato ultimamente dei successi nell'attività di instaurare il seme del dubbio nel puddino, soprattutto area PD) facendo leva sulle cose che più gli appartengono.
    Alla fine parlo di OCA
    Faccio un paragone tra Nord Italia e Sud Italia nei tempi pre euro e la necessità dei trasferimenti per mantenere in vita la zona più debole. Segue esempio dei trasferimenti americani agli stati più deboli (ai piddini piace l'esempio americano, c'è Obama).
    Loro insistono nel più europa. poi a quel punto mi metto a parlare del MES, di cos'è l'europa monetaria.
    Cedono, credetemi, cedono. Bisogna metterci i buoni sentimenti però.
    E dire tante volte la parola solidarietà.
    Io di economia ne capirò poco o niente, ma loro meno ancora, quindi non c'è bisogno di essere precisi come il professore. Potrebbe essere controproducente. Se non capiscono al volo una cosa la rigettano immediatamente.
    Rinnovo i ringraziamenti professore.

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    1. "Io di economia ne capirò poco o niente, ma LORO MENO ANCORA, quindi non c'è bisogno di essere precisi come il professore."

      che tristezza, confermo che è così e mi sento frustrato di questa cosa anche se sto facendo tutto il possibile nel mio piccolo.

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  3. La Germania non è un'oca... e se lo sa Bersani gli piglia un colpo

    Ieri, in visita a Berlino presso il German Council on Foreign Relations, Bersani ha rilasciato una sequela di imbarazzanti dichiarazioni fini a se stesse, tipo ci siamo "avvicinati a quell’ideale kantiano di comunità internazionale”; “il continente è assediato da fenomeni populistici e nazionalistici che sbraitano contro l’unità d’Europa, […] e rifiutano come utopica la visione degli ‘Stati Uniti d’Europa’”.

    Dopodiché, in un fugace soprassalto di lucidità Bersani ha avvertito che «non si tratta d’inseguire né utopie né sogni, "ma di salvare l’euro che può scoppiarci tra le mani”».
    Poi è tornato nel suo mondo fatato, ha snocciolato alcune di quelle battute che hanno reso popolare Crozza, ed è iniziato il delirio vero e proprio: «“La Germania può avere ruolo di leadership nell’Europa del futuro” [...] “Vedrei volentieri [...] se il parlamento italiano e quello tedesco convocassero un’assise congiunta sul futuro dell’Europa, aprissero una discussione politica”».
    Bersani ha poi definitivamente mollato gli ormeggi per spingersi nel vasto mare delle frasi fatte, da dove ha auspicato: «La nascita di una sovranità postnazionale che ha un nome ben preciso: gli Stati Uniti d'Europa» - insomma, per dirla con Andrea Mazzalai: “Italia, il diciasettesimo land della Germania, incredibile chi l’avrebbe mai detto”.
    Forse nel timore di non essere apparso sufficientemente prono alla bella di Amburgo, il leader di non si sa bene cosa e si è proteso sul baratro dell'insania per affermare che "La Germania può avere ruolo di leadership nell'Europa del futuro".
    Rinunciando ormai del tutto ad argomentare secondo una continuità logica, Bersani ha sottolineato per l'ennesima volta la sua ferma intenzione di collaborare con Monti, e ha aggiunto: «Certo io ascolto i sindacati. Ascolto anche gli imprenditori, perché se ascolti fai meno errori, ma se sai dove devi andare ci arrivi».

    Da Roma Monti si è affrettato a lanciare il suo salvagente di piombo a Bersani: «Apprezzo ogni apertura e disponibilità e anche questa frase, credo pronunciata dall'onorevole Bersani dalla Germania, dove la politica fatta con l'apporto del Parlamento, in questo ultimo anno, mi pare sia stata apprezzata».

    Ecco, ora Monti potrebbe tentare di farsi eleggere in Germania, perché in Italia i sondaggi gli dicono male, e la sua politica, lungi dall'essere apprezzata, sta invece provocando pericolose fratture sociali che potrebbero mettere a rischio la tenuta della collettività nel suo insieme.
    In Francia, ad esempio, dove ai voli pindarici sembrano preferire la concretezza, il ministero dell'Interno si è detto preoccupato per il possibile insorgere di disordini sociali a causa della prolungata situazione di crisi.
    Dal canto suo, intervenendo l'altro ieri al Parlamento Europeo, Hollande ha invitato a riflettere sul «ruolo dell'€ nel mondo, perché [...] una zona monetaria deve avere una politica di cambio se non vuole vedersi imporre una parità che non corrisponde alla situazione reale della sua economia. Non si tratta di assegnare dall'esterno un obiettivo alla Banca centrale, ma di avviare l'indispensabile riforma del sistema monetario internazionale».
    Che è molto più facile a dirsi che a farsi. Ma qui siamo nell'ambito di ciò che Céline definiva “cinguettare in pompa magna”. Per le dichiarazioni che abbiano attinenza con la realtà, bisognerà attendere che quest'ultima irrompa nel mondo dei sognatori.
    Non dovrebbe mancare molto..

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    1. Beh.., ieri in risposta ad Hollande, il portavoce della Merkel ha negato che l'Euro sia sopravvalutato sul dollaro, sostenendo presunti dati storici.
      Cioè, questi fanno finta di non vedere.
      Siamo all'inizio, da qui a settembre ne vedremo delle belle.

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    2. Secondo me il passaggio più agghiacciante delle dichiarazioni di bersani lo si trova quando sostiene che " si lo sappiamo, la colpa è nostra, di noi italiani che non abbiamo messo a frutto i grandi vantaggi che ci ha portato euro" . Che dire ? Questo va a Berlino, davanti ad una platea tedesca, a casa loro, per fustigarsi e quel che è peggio riesce ad alimentare il teorema secondo il quale è stata l incapacità dei propri governi che ha condotto nel baratro i Paesi del sud. Richiando seriamente di far montare ancora di più quel sentimento di disprezzo verso i Paesi in difficoltà, funzionale a scaricare su questi ultimi le colpe della poderosa ormai prossima frenata economica, e sociale, della Germania. Ma probabilmente era proprio questa la sua missione.

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    3. Piuttosto avrebbe dovuto dare la colpa alla moria delle vacche...tanto ormai siamo in pieno avanspettacolo, sarebbe stato credibilissimo!

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    4. non sapevo che quel caz..one potesse gia' parlare a nome del popolo italiano, e non sapevo che fosse laureato in filosofia europeista,
      che dire,
      l'unica speranza e' l'ictus, ma purtroppo sono anni che non sento di politici che ne muoiono, l'ultimo e' stato Berlinguer,
      a dire il vero sono anni che non sento neanche di politici che muoiono per davvero,
      ma neanche investiti da un autobus!, come successe invece a Gaudi', che pero' era solo architetto.

      D'altronde se andreotti riceve ancora gagliardamente il suo bonifico al 15 del mese, e punta alle 110 candeline, non possiamo puntare su problemi di salute per liberarci degli altri 700..

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  4. Da psicologo (del lunedì, ma anche della domenica, se ci sono pazienti...):

    Perché mai pensi che il narcisismo sia una caratteristica negativa? In linguaggio "politically correct" si chiama "autostima", e tutti lo vorrebbero.

    Sii narcisista quanto devi, e siine orgoglioso quanto puoi.

    Buona vita

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  5. Ho sempre considerato Herr Bergen una nullità, ma questo qui è ancora peggiore.

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  6. OCA

    Quando sento sillabare OCA, mi parte il “monon€urone” superstite all’intolleranza di algide “sobrietà”.

    La prima, quella “ingenua”, è lo scorrere d’acquolina, quell’improvviso salivare al desiderio di “fois gras” girotondato da qualche bicchiere di “claret” mentre mi “pento” della mia steatosi.

    La seconda, quella “storica”, è la quadriglia di Brandenburger Tor che vede ancora sfilare al “passo dell’OCA” le truppe dell’Oberkommando richiamate dalla clip di Rob Strange, controspionaggio di noi “inglorius bestards”, dopo i comizi di Hans-Peter Keitel, confindustriale BDI, sulla diffusione in UE di ZES (zone economiche speciali, con bassi salari e detassate). http://www.spiegel.de/politik/deutschland/bdi-chef-keitel-will-griechenland-zur-sonderwirtschaftszone-machen-a-854150.html
    Quella (n)€uropeista degli “illuminati”, dell’Arbeit Macht Frei: bricciole in “patria” o vagoni speciali in partenza carichi di “bamboccioni”, “sfigati”, “ciusi” minijobber per un "boccon di pane".

    Una magnifica Unione Europea quella del “Beggar my neighbours”.

    That’s all, folks!




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  7. CARISSIMI FEDELI DELLA VERITA’ GOOFYNOMISTA, PRESTATE ATTENZIONE A COME VIENE PRESENTATO L’INTERVENTO DI BERSANI DAL SUO QUOTIDIANO DI REGIME
    “EUROPA”:

    EUROPA
    Il “premier” Bersani rassicura Berlino. E l’Emilia diventa un pezzo di Germania
    È un passo avanti nella direzione del rafforzamento dei rapporti con Berlino quello compiuto ieri dal segretario democratico Pier Luigi Bersani, ma soprattutto un deciso avanzamento di una precisa idea di Europa: quella del «massimo possibile», non del minimo indispensabile, quella dell’unità oltre il rigore, e che ha come approdo gli Stati Uniti d’Europa.

    La “sua” Europa, di oggi e di domani, Bersani l’ha illustrata nel lungo discorso svolto ieri mattina al German Council on Foreign Relations – il luogo dove i capi di governo tengono abitualmente i loro discorsi nella capitale tedesca. È l’Europa che ha «allargato i nostri orizzonti », che ha cambiato le nostre vite e che oggi non vede più i grandi attori globali avere a che fare con ogni paese europeo singolarmente: questa Europa che lavora all’insegna dell’unità è la migliore risposta alla crescita di cui ora più che mai c’è bisogno.

    Con queste premesse ieri, alla vigilia di un decisivo vertice europeo – quello che si terrà domani e venerdì con il compito di stabilire il bilancio per il 2014-2020– il leader Pd si è andato a presentare in modo diretto, sbarcando nella capitale tedesca anche per incontrare, lo ha fatto nel pomeriggio, il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble. Uno dei tanti incontri politici, aveva precisato precedentemente il ministro, non un appoggio di carattere elettorale, in cui si è parlato, ha riferito il segretario in conferenza stampa, di una «consonanza» e di due obiettivi: l’integrazione attraverso i «passi necessari» e l’attenzione al fatto che il meccanismo della crisi può determinare anche «insorgenze populiste», che non devono mettere a rischio un colloquio serio tra Italia e Germania. Un’intesa più genuina che Bersani vedrebbe bene anche nella forma di «assise congiunta» tra i parlamenti dei due paesi, con l’auspicio di politiche comuni per creare lavoro e rilanciare gli investimenti.

    Questo farebbero i progressisti al governo, aggiunge il leader democratico, agendo così sulla stessa linea su cui si mossero anni fa Giuliano Amato e Romano Prodi – e lo stesso ministro tedesco lo ricorda per esperienza personale, memore di una stagione di governo del centrosinistra che aveva tra i suoi punti fermi il rigore e i conti pubblici. Il segretario del Pd ha chiuso ricordando la lunga esperienza da presidente della regione Emilia-Romagna, «forse la più integrata con la Germania sul piano produttivo e industriale».

    CARISSIMI GOOFETTY DEL BLOG, PREPARIAMOCI AD APPREZZARE LA NUOVA E PROSSIMA CUCINA ITALIANA: WRUSTEL FARCITI ALLA FONTINA CON CONTORNO DI CRAUTI, INNAFFIATI DA BOCCALI DI BIRRA ALLA SPINA.

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    1. E' bellissimo. Per ottenerne il massimo godimento, non rinunciate a leggerlo con l'intonazione stentorea dei documentari dell'Istituto Luce.

      C.

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    2. Simpatico! C'era un altro che nel 1940 rassicurava Berlino. L'inizio dell'articolo sembra proprio: "Lui" al fatidico balcone. La storia non ci ha insegnato nulla?

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    3. Questa mi ha fatto ribollire il sangue...già la svendita di Ducati ai tedeschi non mi è piaciuta, ma poi sentire questo traditore andare a leccare...e dire che i primi concorrenti dei tedeschi (nel mio settore ovvero la meccanica) sono bene integrati/massacrati mi ha fatto incazzare. Spero solo che la storia non si scordi di lui...adesso capisco la guerra civile in Italia alla fine della II guerra mondiale!Maledetto!! Scusate lo sfogo, forse ho straparlato!

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  8. Finalmente adesso ho capito più cose sulla questione Nord-Sud qui da noi. In economia i miracoli non esistono, grazie Prof.

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  9. conferenza stampa di draghi

    I tassi restano invariati allo 0,75%, l'inflazione scenderà sotto il 2% nei prossimi mesi

    http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Notizie/Italia/2013/conferenza-stampa-draghi-07-02-2013-tassi-invariati/conferenza-stampa-draghi-07-02-2013-tassi-invariati.php

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  10. La stampa (si fa per dire) italiana tiene nascosto da anni ed anni agli italiani che in Germania c'è il leghismo. Al contrario, per così dire: lì è il sud che disprezza il nord. Provare ad entrare in una tabaccheria nel Baden-Württemberg e chiedere un'informazione con accento berlinese o amburghese!
    Colgo l'occasione per segnalare OT a questa rispettabile udienza questa meravigliosa risposta sul Sole24oreDell'Avvenire di Gambilerti ad una lettrice sull'euro forte e l'export. Non la commento, si commenta da sola.
    http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2013-02-06/lettere-063920.shtml
    Il titolo fa a pugni con il contenuto, ma questo è oramai un dettaglio trascurabile: il titolista non sa quel che il redattore scrive, e non deve saperlo.
    Segnalo anche la deriva del giornale in questione, posseduto da un non-editore - come tutti gli altri in Italia salvo quelli di Berlusconi - che è in atto da un pezzetto, e che da quando ha assunto lo sfondo rosa mestruo si è persino inasprita. A me mi censurano, oramai, e non passa più un mio commento.
    Avevano l'abitudine di tradurre piuttosto spesso Krugman, ma di quelli suoi sull'Europa - numerosi di recente - manco uno.
    Il PUD€ fa continuamente nuovi adepti!

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  11. E questo?

    http://www.youtube.com/watch?v=X-0CcPXOpGE&feature=youtu.be

    Della serie anche i tedeschi lo sanno.

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  12. Dichiarazioni di Bersani a margine degli incontri di Berlino.

    Gli incontri di Berlino hanno avuto come risultato un'intesa fra i due Paesi su determinati problemi, alcuni dei quali particolarmente scottanti in questi giorni. Ma queste intese, che sono state consacrate in appositi verbali debitamente firmati, questa verticale Berlino-Roma, non è un diaframma, è piuttosto un asse attorno al quale possono collaborare tutti gli Stati europei animati da volontà di collaborazione e di pace.

    Come è stato detto, il mio viaggio in Germania non ha scopi reconditi. Qui non si trama nulla per dividere l'Europa già abbastanza divisa. La riaffermazione solenne dell'esistenza e della solidità dell'asse Roma-Berlino è perché noi vogliamo la pace e siamo sempre pronti a lavorare per la pace, per la pace vera e feconda, che non ignora, ma risolve i problemi della convivenza fra i popoli.

    Io credo che la causa di molti malintesi e sospetti fra i popoli sia l'ignoranza, da parte dei responsabili, delle realtà nuove che si formano. La vita dei popoli, come quella degli individui, non è statica, ma è un continuo lavoro di trasformazione.

    (registrate nel 1936 e 1939, tra Milano e Berlino)

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  13. E' l'inizio della fine dell'euro?http://www.investireoggi.it/economia/la-francia-vuole-svalutare-leuro-e-scontro-con-la-germania/

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  14. Sloganizzando il messaggio, perchè chiedere "più Europa" mentre i tedeschi vogliono addirittura "meno Germania"?

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  15. "Chi uccide la verità partorisce la violenza". Questa storia dell'unificazione dell'Europa mi ricorda la storia dell'unificazione d'Italia. Arrivati ad un certo punto le grandi potenze europee decisero che era meglio che in quel punto della cartina geografica nascesse uno stato nazionale. ”Ragioni geopolitiche" le definirebbero ora. Per come la penso o tutti in Europa siamo rincoglioniti, visto che questo euro nei fatti non è convenuto a nessuno, o questa Europa sa da fa! Con i suoi morti e feriti. Per quello che ne ho capito il meccanismo dell'euro è tale per cui certe politiche economiche diventano obbligate e metterle penna su costituzione diventa un semplice proforma. Vorrei ben se l'idea di un Europa unità è infattibile o solo non conveniente per l'Italia. In questo penso proprio all'esperienza dell'Italia. E' ovvio che proprio noi del Sud ci abbiamo perso, il Nord sta conoscendo adesso cose che per noi sono scontate, disoccupazione, emigrazione, pedate sulle mascelle, umiliazioni su quando sono brutti e cattivi ecc. ecc. Però insomma l'Italia s'è fatta, la questione mezzogiorno ha lanciato l'economia del Nord Italia, boom economico e a pioggia tanti soldini pubblici sono arrivati a noi che ci siamo comprati i prodotti del Nord. Insomma per quanto becere comunque siano le unificazioni, perché la novità è che dalle unificazioni qualcuno ci guadagna e qualcuno ci perde (un tempo le guerre si facevano proprio per capire chi ci avrebbe guadagnato e chi ci avrebbe perso), a renderle insostenibili concretamente non è proprio il fatto che manchi uno Stato dietro questo processo di annessione? Dico bisognerà farsene una ragione al mondo piacciono i nazisti, non è la prima volta che lì istigano alla violenza, però insomma è la vita, è la storia. Noi per parte nostra la guerra l'abbiamo persa e restiamo un paese a sovranità limitata (inutile farsi illusioni) e non raccomandati da nessuno.
    Mi chiedevo è possibile dopo essersi rassegnati all'euro fare qualcosa per minimizzare il danno? Lei parla di aree valutati ottimali e mi è parso di capire che queste aree valutative siano anche "ottimizzabili". Contratti di lavoro europei, sistema pensionistico europeo, laueree europee e tutta una serie di trasformazioni che avrebbero l'innegabile pregio di compattare la classe operai europea, ma anche funzionari europei, professori europei (quelli di educazione civica per esempio), creare un sentimento di appartenenza all'europa, invece di far litigare a vuoto i cittadini dei singoli stati. Insomma l'Italia non fu disegnata meno a tavolino che l'Europa adesso, perché l'esperimento non è riproponibile, con i tedeschi come i piemontesi, regnanti senza onore ne parte.
    Potrebbero i famosi PIGGS contrattare il loro debito (minacciare di uscire dall'Europa), con questo tipo di riforme o con investimenti europei nei loro stati (per europei intendo proprio finanziati direttamente dalla BCE, che immetterebbe liquidità dando lavoro)? Non è il massimo, ma è meglio che questo. Se avessimo aree valutative ottimali il problema si risolverebbe e più sono ottimizzate meglio stiamo tutti? Introdurre questo concetto potrebbe servire a non dividere l'Europa. Insomma fatto l'euro, si possono fare gli Europei?
    Altra cosa che m'era venuta in mente, non è che questi burocrati, schiacciando al ribasso i diritti dei lavoratori stanno creando aeree valutative ottimali? Sarebbe cinico come metodo, quanto è cinico il potere per definizione, ma spingere alla fame e alla completa assenza di diritti non è un modo per creare i tutti i paesi la stessa condizione, lo stesso costo del lavoro (il minimo possibile) gli stessi prezzi. Leggevo (ma ho potuto costatarlo di persona). Le liberalizzazioni non sono grosso modo le stessse in tutta Europa?

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    1. Carissimo, tu sei qui da poco e non hai seguito le istruzioni per l'uso, però il tuo buonismo mieloso mi contagia e quindi invece di farti notare questo piccolo inconveniente, mi limiterò a dirti che fare l'Europa, come dici tu, ignorando alcuni contributi sul tema, costa solo 257 miliardi di euro all'anno, come dice Sapir (a Manasse non lo dice, ma è sostanzialmente d'accordo).

      Se tu ce li hai e glieli dai gratis, sono sicuro che la Merkel ti farà fare l'Europa e nessuno si farà del male. Altrimenti ci annetterà.

      Sai, io sono vent'anni che ci lavoro su, e chi mi legge sono venti mesi, per cui sono sicuro che se ti prendi venti giorni per seguire quello che abbiamo detto potrai facilmente raggiungerci... Se ti interessa saremo qui: buona lettura e buon lavoro.

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    2. Grazie per la risposta non mi aspettavo neanche la pubblicasse in realtà, con i miei amici si parla spesso di lei e delle sue lezioni di economia sul blog. Il materiale è tanto e non sempre di facile comprensione nonostante il suo modo di spiegare snello e molto ironico. Sembra davvero come nel film matrix (pillola rossa e pillola blu), quindi uno cerca di appigliarsi a quelle quattro cose che sa e non riesce a credere che sia proprio tutto così scontato, così ovvio e che la presa per il culo sia così gigantesca. Mi piacerebbe molto l'idea di un europa dei popoli e 257 miliardi l'anno mi sembrano pure pochi per realizzarla. Da come porge la cifra però mi rendo conto da solo che non sia economicamente sostenibile (e comunque se anche ce li avessi non li darei di certo alla Merkel!). Giusto per dire la mia non penso affatto che l'Europa, sono solo rassegnato vedo la Grecia che sta a pezzi e che pure non esce, incantata da sto governo tecnico, la Spagna che boh... non l'ho capito neanch'io e noi che siamo la quinta essenza del mondo invertito, con la destra che dice cose di sinistra e la sinistra che difende le banche. Insomma se fossimo costretti a stare nell'Euro, con le buone o le cattive? Per quello mi chiedevo se ci fosse un'altro modo di starci, se dall'intenro per qualche via fosse possibile modificare le cose. A me le sue lezioni piacciono perché sono innanzitutto rassicuranti, comunque vada ne usciremo. Mi ricorda molto le vecchie considerazioni sul capitalismo che avrebbe dovuto cadere da solo per una legeg interna del suo sviluppo. Spero proprio sia così, perché la realtà per noi giovani sta diventando davvero soffocante. Conto di metterci più di venti giorni, ma spero di leggere il più possibile e avere competenze precise, per replicare in modo preciso alla solita tiritera. Grazie ancora, per il suo lavoro di divulgazione.

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    3. A naso pare un troll che recita la parte del progressista-realista (quelli veri non fingono di non saper scrivere "area valutaria ottimale", e sanno essere sognatori più convincenti). Un ibrido malriuscito, credibile come il cardinal Vaciago quando parla in tv di debitopubblico e scrive sul foglio confindustriale di Oca endogena. Immagino che anche tu non veda l'ora di correre a calmierare i salari in Turingia: vai a fare gli europei, va....

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    4. Mi dispiace deluderti l'errore cui ti riferisci è solo indice di una mia personale carenza sull'argomento. Sono solo uno che sta cercando di capirci qualcosa. Che l'euro sia una fregatura c'è arrivata prima mia madre andando a fare la spesa che io (che di euro ne maneggio molto pochi in effetti), capire anche il perché è molto più complicato. Nei vari dibattiti con l'euroleso di turno (che non sa quasi mai nulla di nulla), si pretende poi che io invece sappia dare minuziose su i vari "Come mai se è come dici tu allora...?". Ma è come dico io cosa?!? Mica lo dico io! Comunque ci risentiamo quando avrò letto le istruzioni per l'uso ho dato una compulsata e c'è davvero tanta carne al fuoco, magari le mie perplessità si risolvono da sole. Ho visto che c'è pure un post apposta per chiedere spiegazioni e insomma mi sposto nella sezione principianti :).

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  16. Salve a tutti,
    professore ancora non mi è capitato di trovare un puddino decente..
    fra un pò si voterà anche per il sindaco qui da noi (sicilia) e quindi, in pieno stile prima repubblica, è tutto un viavai di galoppini portaportisti coi loro squallidi "pizzini" elettorali validi per le politiche, ma anche preparatori agli altri validi per le ammistrative che recapiteranno fra un pò.
    Io cercando di sopravvivere tento di evitarli..ma non sempre ci riesco! Ieri ho parlato con uno "storico" esponente dell'udc che mi voleva inculcare il catechismo eurista..le lascio immaginare!
    Non sono arrivato nemmeno a un decimo di quello che ho appreso su questo blog e il tipo interrompendomi mi ha dato dell'ortottero.
    Mi toglie una curiosità..ma vaffanculo in tedesco come si dice?

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    1. Io dico sempre "Leck mich am Arsch!"
      Se hai fretta va bene anche "Du Arsch!"

      La A di Arsch è maiuscola perché è un sostantivo.

      Tschüs ;)

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  17. Resoconto dal fronte NFA FARE.
    La battaglia sembrava senza speranze. le truppe della castacriccacorruzzionebrutto degli haccademici dei mej cojons sembravano imbattibili.... ero circondato
    1 Attacco
    2 mi deridono
    3 contrattacco
    4 mi dicono" non conosci il dividendo dell'euro", oppure "vuoi fare il defualt: IMMORALE"
    5 ariattacco
    6 tacciono
    così via per una decina di post. alla fine, i primi cedimenti, quando gli ho citato Boldrin che scriveva che l'euro è stato un progetto folle, le truppe di fare cominciano a sfaldarsi, i dubbi serpeggiano, il fronte è spaccato.
    avanti così, non demorderò fino alla vittoria finale, finché avrò ancora un bit nella tastiera lo sparerò per salvare un'anima dalla
    ignoranza economica.
    la guerra continua....

    m.

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    1. "Prima ti ignorano. Poi ti deridono. Poi ti attaccano. Poi vinci." - Gandhi

      Oltre che al tuo commento, mi sembra si adatti bene all'opera di divulgazione del prof.

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  18. Professor Bagnai, la seguo solo da fine dicembre e apprezzo umanamente, socialmente e politicamente moltissimo la sua opera di divulgazione.
    Pure con tutti i difetti di questo paese lei non sembra essersi arreso all'idea che siamo destinatti ad essere guidati come dei muli stupidotti.

    Apprezzo umanamente la sua opera di divulgazione perchè insegna alle persone ad avere fiducia in quello che pensano e sentono, e contemporaneamente cerca di dare loro strumenti di conoscenza per comprendere la realtà.
    Ed è la cosa più illuminista e umanista che io abbia mai visto fare a qualcuno in vita mia, nonostante tante pretese di razionalità e secolarismo da parte di veri e propri santoni della politica e non solo.

    Grazie infinite.

    Devo purtroppo ammettere che non avrei mai scritto questo commento se non avessi anche avuto una richiesta da farle.

    Siccome, come diceva un certo professore di chimica a cui devo moltissimo umanamente e culturalmente, "io potrei convincervi dell'esistenza di reazioni chimiche che non avvengono nella realtà, purtroppo dovete fidarvi di me nell'impossibilità di eseguire prove sperimentali", volevo chiederle un parere, nonostante il rischio di trasformarla in un oracolo oltre che di rubarle energie utili alla sua opera di divulgazione culturale.

    Guardando questo video (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-134a1591-4662-47b7-b3c8-802ed6e2c35d.html?refresh_ce) sento tante proposte da parte di un esponente poltico che nel migliore dei casi dovrebbe farle passare da un parlamento e al vaglio dell'UE.
    Aldilà delle contingenze politiche e dalla realizzabilità delle iniziative le chiedo: ma secondo lei è possibile, _almeno teoricamente_, dopo aver instaurato una amministrazione (politica mi sembra una parola grossa) economica sensata e volta alla limitazione dei danni nei governi nazionali, "aggiustare" i "piani" di unificazione dell'UE, dopo aver iniziato, come è successo, ad unificare partendo dalla moneta, anzichè dalle economie reali?

    So che la domanda le sembrerà stupida, ma essendo completamente ignorante in materia di economia, non riesco a trarre le conclusioni che per lei e i suoi studenti appaiono scontate, anche da premesse semplici.

    E un'altra domanda molto più importante.
    Ma secondo lei esiste la possibilità reale (peggior scenario immaginabile, dal mio punto di vista) che l'unione monetaria resti in piedi, nonostante tutti i "pericoli per la propria esistenza" e le "difficoltà" che si trova ad affrontare?

    PS
    Nel caso non pubblicasse il commento in quanto stupido, contraddittorio, antipatico, eccetera... rimane invariata la mia stima e la gratitudine nei suoi confronti.

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  19. Aleksos si chiede se e' possibile dopo essersi rassegnati all'euro fare qualcosa per minimizzare il danno? Tipo i certificati di credito di cui parla quel tizio su byoblu e che Messora pubblica per ontologia professionale ma anche perche' glielo ha segnalato Borghi, amico di Bagnai?
    Mi sa che lei oltre che cavajer nero e' don chisciotte e noi tanti sancho panza, intorno go go di rassegnati a minimizzare i danni. Siamo gia' a una visione ontologica dell'euro, per definizione e'.

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    1. Scusa solo una cosuccia. Litigo per l'uscita dall'euro con tutti, tutti i santi giorni (quante gliene ho scritte a Ferrero su fb non è normale), fosse per me userei gli euro per giocare a monopoli e tornerei anche domani alla lira (meravigliosa proprio, le mille lire intendo, con l'immagine dei due scolaretti che studiano). Solo che mi accorgo che proprio non ci vogliono fare uscire, era per questo che parlavo di minimizzare il danno (cosapevole che è un danno ovviamente). Per il resto scusatemi per le imprecisioni, leggo quello che posso e capisco in percentuale ridotta, ci si prova a farsi un idea però!

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    2. Ontologia professionale, una nuova categoria dell'essere.
      Mai più dilettanti!

      Iscrizioni all'Albo degli Enti.

      #era meglio morissi da piccolo

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    3. Scusa aleksos sono solo un po' euro-depressa, e anch'io capisco in percentuale ridotta.

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  20. OT....nel '94 Monti invitò Berlusconi a seguire le politiche di Menem e Cavallo.....http://www.blogo.it/news/politica/redazione/8713/monti-ho-votato-berlusconi-nel-94-vero-e-questa-intervista-dellepoca-lo-conferma-clamorosamente/

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  21. Mario Monti: l'uomo che si ispirava ai falliti
    di Debora Billi


    Che lungimiranza


    Anni fa, Monti invitava i leader ad ispirarsi al Presidente Carlos Menem e alle sue politiche liberiste, proprio quelle che hanno poi portato l'Argentina allo storico crac.


    Da tempo ho in animo di proporre, alla stampa, una moratoria sui professori di economia delle Università private. Non capisco infatti come mai nelle interviste e nelle ospitate in TV esistano solo docenti della Cattolica, della Bocconi e della Luiss. Non ci sono in Italia università pubbliche? Come mai a dettare l'agenda economica del Paese vengono convocati sono docenti del privato, mentre ai professori degli atenei pubblici si è da anni messo il bavaglio? Forse perché, tra loro, in pochi abbracciano il credo suicida liberista che invece è altrove abbondantemente finanziato? Chissà.

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  22. ok, il 99.99% dei lettori di questo blog immagino disprezzino George Soros, ciononostante credo che la sua intervista rilasciata ad un tv olandese sia molto interessante.
    Ecco qualche passaggio:

    "Germany needs to realise that the policy it impose on the euroarea - the austerity programme - is counter-productive. It cannot actually succeed. At the moment they [the South] are being pushed - unwittingly, not with bad intentions, but the effect is that they are being pushed into a long lasting depression and that is what is happening to Europe. And it may last more than a decade, in fact it could become permanent, until the pain is so big that eventually there may be a rebellion, a rejection of the EU, and that would then be the destruction of the EU, which is a terribly heavy price to maintain to preserve the euro, which is meant to be just a servant of the EU."

    ahahah unwittingly....

    se l'€ sopravviverà grazie anche allo sforzo immane del pud€

    "It could last quite a long time, the same way as the Soviet Union, which was a very bad arrangement, lasted for 70 years. However, I think that eventually, it is bound to break up the European Union. The longer it will take, and it may take generations, those will be lost in terms of political freedom and economic prosperity. The solution is to me a terrible tragedy for the EU. And it's happening to the most developed open society in the world. To me it's a terrible tragedy. It doesn't have villains, because I don't think that Germany is doing it with bad intentions but its happening out of a lack of understanding of very complex problems."

    the sooner the better, solo mi stupisce che ritenga la crante cermania in buona fede, mah..

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    1. No, sta semplicemente dando degli stupidi ai tedeschi, ma con le buone maniere....

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  23. FORZA PEPPUZZO!!!



    GRILLO ZOMPA SULLA TESTA DI MONTI - SEGRETERIE IN ALLARME: IL M5S VOLA MOLTO PIU’ CHE NEI SONDAGGI - LE “VECCHIE VOLPI” DELLA POLITICA AMMETTONO: MOLTI VOTANO GRILLO MA NON LO DICONO - LA GHISLERI PREVEDE UN SUPERBOTTO: QUOTA 20% A PORTATA DI MANO - SE FINISCE COSI’ ALTO, BEPPUZZO PUO’ MANDARE A MONTE LA MAGGIORANZA DELL’“UNIONE 2.0” AL SENATO - SE IL CENTRINO SI FERMA A 15/20 SENATORI SONO CAVOLI AMARISSIMI…

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  24. Scusi lo sfogo. Da quello che sento tra i piu' avvertiti e ostici da confutare, mia sorella fatalista per capirci, cosi' come il sud italia e' stato annesso e dopo 150 e' Italia tanto quanto il nord mercantilista, cosi' tra 150 anni saremo felicemente o meno europei e niente inconcepibilmente altro. I miei bisnipoti a Monaco (per la mobilita' dei fattori produttivi) si romperanno le balle di mantenere quei fannulloni dei bisnipoti di mia sorella a Bruxelles, per non parlare dei suoi bisnipoti mafiosi a Pescara (per rispetto le lascio la discendenza in Patria). Ma fatta l'Europa saran fatti gli europei, la Storia insegna.
    Forse noi italiani di oggi ci rassegnamo a quello che sta avvenendo, dopo SOLI 10 ANNI di euro, perche' non abbiamo affrontato ancora la ferita di una annessione altrettanto violenta e ora, sicuramente in malafede, perche' mi urta assai, mi domando se non fosse piu' utile e rispondente a giustizia storica che Napolitano celebrasse non l'unita', ma l'Unita' costituita a scapito, l'Unita' che deve sostanziarsi nella consapevolezza che tanto si e' dato e si da', perche' tanto si e' preso e si prende. E comportarsi davvero di conseguenza.
    Secondo me ci vuole una Nazione Unita per combattere questa guerra, altrimenti, come nel sud italia, tutti ci arrangeremo a minimizzare i danni.
    Ma se tutto il mondo e' paese e la Baviera vuol indossare le camicie verdi, allora i giochi sono belli che fatti, il sogno europeo si realizzera' e non sara' per mancanza d'informazione ma per il fatalismo di mia sorella.


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  25. Salve Professore, la seguo molto assiduamente dai tempi dell'intervista di Byoblu. La ringrazio per il lavoro d'informazione prezioso che sta facendo. Ho prenotato il suo libro alla Feltrinelli e nel frattempo l'ho preso in prestito in biblioteca (svalutazione immorale?!), ottimo lavoro, complimenti!
    Intanto tutte queste vicende su Germania e piddini mi han fatto tornare alla mente un pasaggio dei Fratelli Karamazov che ben si adatta al succo del discorso. L'inquisitore sta parlando al Cristo e degli uomini dice:

    Essi sono viziosi e ribelli, ma finiranno per diventar docili. Essi ci ammireranno e ci terranno in conto di dèi per avere acconsentito, mettendoci alla loro testa, ad assumerci il carico di quella libertà che li aveva sbigottiti e a dominare su loro, tanta paura avranno infine di esser liberi! Ma noi diremo che obbediamo a Te (oggi potrebbe benissimo riferirsi al Fogno) e che dominiamo in nome Tuo. Li inganneremo di nuovo, perché allora non Ti lasceremo piú avvicinare a noi. E in quest’inganno starà la nostra sofferenza, poiché saremo costretti a mentire.

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  26. Sì, decisamente suona familiare.

    "Bisogna tenere i soldi a casa nostraaa, perché la nostra gente lavoraaaa, siamo la regione più produttivaaaa, la nostra amministrazione risparmiaaa, mentre gli Altri sprecanooo, rubanooo"

    Bella cosa la solidarietà tra i Lander tedeschi! Chissà cosa ne pensa Herr Horst di quei pigri terroni lombardi in camicia verde che vorrebbero tanto rimanere nell'area dell'euro-marco staccandosi da quei pigri terroni romani?

    A nord ci sarà sempre qualcuno più "produttivo" di te...



    Mi ha fatto venire in mente questa notizia, accuratamente taciuta in Itaglia.

    "Chancellor Angela Merkel has gained the support of German federal states for ratifying the fiscal treaty and the eurozone's permanent bail-out fund in return for joint debt issuance at national level.

    The German federal government on Sunday (24 June) agreed to issue joint debt papers with the 'Laender' from 2013 onwards, to help the more indebted ones meet fiscal targets enshrined in the new EU rules, a press statement from Merkel's office says.

    The compromise reached in Berlin is based on a principle that Merkel is resisting at European level: joint debt issuance in the eurozone to lower the borrowing costs for countries like Italy and Spain.

    Until now, when challenged on its opposition to eurobonds, Berlin officials had pointed out that Germany itself did not have a national system of debt mutualistion."
    (..)

    Fino a qualche mese fa in Germania, non esisteva ancora a livello federale un sistema di mutualizzazione del debito tra i vari Lander! Merkel ha dovuto cedere in cambio del voto favorevole del Bundesrat su Fiscal compact e Mes (il fondo salva-banche, le loro). I tedeschi hanno dovuto aspettare parecchio prima di veder nascere la Mitica Solidarietà, e solo per mero calcolo politico. E i nostri venditori di sogni quanta povertà sono disposti ad accettare prima che gli alamanni dicano "più Europa"? Ma soprattutto: che altro sarebbe in questo caso il do ut des preteso dalla Germania se non l'annessione senza condizioni della periferia?

    PS_Il video non ha neanche 100000 visualizzazioni, dubito che Messora aprirà er dibbattito...

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  27. Anche la virtuosa confederazione Svizzera per funzionare ha i suoi bei problemi. Interessante questo articolo che smonta anche i "fognatori" europei nelle sue conclusioni. Anche se come al solito il debitopubbblicobruttoeimproduttivo é visto come il problema fa capire come popoli diversi siano poco propensi a sostenersi l'un l'altro.

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  28. In compenso questo blog sta diventando un'area "voluttuaria" ottimale, nel senso che godo a capire meglio ciò che mi/ci circonda... sono soddisfazioni :)

    Grazie *sempre* all'impegno del nostro.

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  29. Professo', troppo buono. Solo un piccolo contributo a chi ci ha regalato tanta letteratura. Sarà che il lampredotto ha risvegliato in me una voglia ineludibile di usare il suo soliloquio per provare quella volupté mirificque qui toute de suite parvient au boyau culier et aultres intestines, jusques à venir à la region du cueur et du cerveau.

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  30. Egregio Prof,

    ho letto con interesse questo articolo:

    http://www.byoblu.com/post/2013/02/07/Certificati-di-Credito-Fiscale-la-riforma-morbida-del-Sistema-Monetario-Europeo.aspx#continue

    Premesso che sono convito, che la tesi che lei ha portato a conoscenza di tutti noi ovvero di "entrare in una Area Valutaria Armonica" [cit. C. Borghi] (meglio non dire uscire dall'euro altrimenti la gente viene assalita dal terrore), sia la risposta definitiva alla crisi che ci affligge, mi chiedo ugualmente se lo strumento presentato nel suddetto articolo, può portare benefici nel medio-breve termine qualora non riuscissimo a converge nell’A.V.A. o se ha delle controindicazioni che nell’articolo non emergono.

    saluti

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    1. La contraddizione è ovvia. Qualsiasi persona veda nella "creazionedimonetasovranadentrol'euro" la soluzione semplicemente non ha capito che la causa della crisi è nel debito estero, e quindi nel rapporto di cambio fra le moneta italiana e le altre monete dell'Eurozona (e non solo), o non ne trae le corrette conseguenze.

      Mi spiego: qualsiasi cosa faccia ripartire, con una bacchetta magica, la nostra economia, mantenendo il cambio Italia-Germania fisso non fa che aumentare le nostre importazioni dal Nord, e quindi peggiorare la nostra situazione (rendendo necessaria ulteriore austerità). Questo vale anche per la proposta del volenteroso autore, la quale, come tutti vedono, è asimmetrica, perché renderebbe più convenienti i prodotti italiani (abbattendo il costo del lavoro in Italia con una politica di dumping sostanzialmente analoga negli effetti alla riforma Hartz), ma non renderebbe più costosi i beni tedeschi. Una svalutazione del cambio, invece, come i dilettanti spesso non capiscono, ha come PRIMO effetto quello di rendere più costosi i prodotti esteri, e quindi di attuare una import substitution, e come SECONDO effetto quello di rendere meno costosi i prodotti interni (e questo è l'unico effetto che avrebbe la svalutazione fiscale finanziata con "moneta" di cui parla l'autore). L'effetto sulla competitività (cioè sul rapporto fra i prezzi) è quindi doppio: diminuisce il numeratore, aumenta il denominatore.

      Sentite, vi spiego una cosa: gli uomini usano monete da alcuni millenni, e da altrettanti millenni le svalutano se è necessario. Poi suppongo che anche all'epoca di Hamurrabi ci sia stato un commercialista che ha fatto proposte alternative. Ma nessuno lo ha preso sul serio, forse perché non c'erano i blog...

      Veda lei. Se mi trova un precedente storico (può essere ci sia) lo analizziamo insieme. Se non lo trovo, la lascio giungere alle sue conclusioni. Fuori dalla flessibilità del cambio non c'è vita per l'Europa. Lo ha detto Meade nel 1957, rimane vero nel 2013, ho spiegato perché nel mio libro nel 2012, e in questo blog dal 2011.

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    2. Vediamo se ho capito bene la risposta:
      'non ne posso più di ripetere sempre le stesse cose, parliamo d'altro per favore'.
      Vediamo se becco una strada: maestro, LEI CHE NE PENSA, che so, della II di Mahler, della Fantastica, magari della IV di Ciaicoschi?
      Voi cembalisti barocchi la reggete 'sta robaccia tunztunz moderna, o sopportate fino a Ludovico Van quando va bene?

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    3. Gentile Alberto Bagnai, ho commentato quanto sopra sul mio blog come segue:
      http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/02/ahi-ahi-bagnai-che-bella-serie-di.html
      Se ritieni, puoi magari riprendere il tema in un tuo post.
      Cordialità, Marco Cattaneo

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    4. Carissimo,

      sblocco immediatamente il suo commento, nonostante sia l'ultimo di una lunga serie e io abbia oggi ben altro da fare, perché non vorrei che, nonostante lei abbia una vita professionale che suppongo meritatamente intensa, le saltasse in mente di piagnucolare di censura (lei non mi sembra assolutamente il tipo, lo ribadisco). Se facesse così, infatti, stando alla legge ferrea del blog (che mi ha costretto a rinunciare a tante care amicizie) sarei costretto a bandirla e sarebbe un peccato, perché il tema da lei sollevato è comunque interessante e il dialogo sarà sicuramente proficuo.

      Una precisazione: col termine "dilettante" non mi riferivo a lei, nel senso che lei è certamente un professionista, nel suo campo. Qui i problemi sono due: il primo è capire quanto è rilevante il suo campo specifico nel mosaico generale della crisi (molto, lo dico subito, ma certamente non esaurisce TUTTA la crisi); il secondo è capire che purtroppo i dilettanti DELL'INFORMAZIONE ci stanno dando dell'esito "svalutazione" una visione unilaterale, e su questo credo e spero che lei concorderà (salvo rientrare nella categoria): la visione unilaterale che consiste nel dire che dobbiamo svalutare per "esportare di più". Non si considera mai il netto. In questo senso, se ritiene che la sua visione sia più equilibrata (e ne parleremo) mi permetto sommessamente di consigliarle di insistere su cosa accadrebbe secondo lei alle importazioni (di beni e di capitali), applicando la sua proposta.

      Mi scuso quindi per non aver aggiunto il complemento di specificazione "dell'informazione" al sostantivo "dilettanti" (rettifichino i lettori).

      Gli stessi lettori sono invitati a leggere il suo contributo, regalandole un ulteriore quarto d'ora di celebrità, al quale in questa società abbiamo tutti diritto (!), e registrando il fatto che:

      1) nemmeno nello scritto di una persona che come lei ha sviscerato il problema viene menzionato uno, un singolo precedente storico;

      2) il riferimento ad Hamurrabi non era solo letterariamente iperbolico, ma dava anche un piccolo "hint" su alcuni problemucci sui quali mi sembra che lei sorvoli (e non mi riferisco alla punizione per l'incesto o alla retta da corrispondere al medico che ti opera di tumore: altri temi interessanti sviscerati da Hamurrabi...).

      Rapido commento sul punto (1): lei potrà obiettarmi che nemmeno la teoria della relatività ristretta aveva precedenti storici. E io potrei risponderle: benvenuto nella ristretta cerchia dei geni incompresi. Solo che c'è un problema: io certamente a quella cerchia non appartengo, perché mi limito a ripetere cose che leggo negli articoli di premi Nobel passati, presenti e forse futuri. Nessuno dei quali ha finora avuto la sua idea.

      Non ne parli troppo in giro: rischia di farsela rubare!

      Cordialmente, e a presto per la discussione seria che l'argomento comunque merita. Qui, sa, ridiamo per non piangere. Non se la prenda!

      Alberto Bagnai (un economista non originale)

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    5. Grazie per la cortese risposta. A me piacerebbe proseguire con il tu a cui eravamo passati in qualche precedente scambio di commenti, ma non c'è problema.
      Io ho sempre pensato che il mondo va avanti grazie a idee nuove, specialmente se nuovi sono i problemi. E della necessità di far funzionare un'unione monetaria di 17 paesi, o se no di smontarla, tanti precedenti mi pare che non ci siano.
      Certo per ogni idea nuova valida se ne sentono mille strampalate... però non è poi un dramma perderci un po' di tempo, anche perchè 950 su 1000 cadono dopo un minuto di esame.
      Parlarne in giro lo sto facendo, per quanto mi è possibile, a manetta... e se la rubano pazienza. Magari non sembra, ma sono un idealista, e anche un po' un coglione.
      Buona serata e spero a presto.

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    6. Mi scuso se mi intrometto nella Vostra discussione, ma vorrei sottoporre ad entrambi una riflessione sovvenutami guardando (dati Banca Mondiale) l'andamento del current account balance italiano nel periodo 2000-2011. A prima vista e con i dati che ho messo su excel, nel periodo indicato l'Italia ha avuto un saldo export di poco positivo, service balance negativo per 61miliardi, e pesanti deficit in redditi netti dall'estero, circa 207miliardi, e per trasferimenti 163miliardi. Il passivo totale cumulato in questi anni dai deficit di parte corrente è di circa 431 miliardi (dati 2011, da aggiustare al 2012 naturalmente). Alla luce di questi dati, anche se l'aggiustamento dato da Curva di Phillips applicata da Monti conducesse ad una riduzione per esempio nel settore servizi, i CCF ipoteticamente potrebbero agevolare una buona spinta all'export o ai servizi stessi, ma non andrebbero ad intaccare il vero problema dell'Italia, i redditi netti dall'estero ed i trasferimenti. Alla luce di tutto ciò, e senza alcun tono polemico, chiedo: ma non è che alla fin fine con i CCF (in scenario Eurozona) ci ritroveremmo a fare la fine dell'Irlanda, con esportazioni ottime, ma redditi netti costamente negativi che andrebbero ad orodere mortalmente il saldo commerciale positivo?
      Infine, ultime curiosità: ma se l'alto "prezzo" dei prodotti italiani tradable, oltre al cambio forte Euro, fosse dato dalla quota profitti? Se ciò fosse i CCF praticamente non correrebbero il rischio di venir riassorbiti in tale quota? Infine: è possibile che la bilancia commerciale italiana si sia ad esempio deteriorata anche a causa del change-over (passaggio da 6mila lire a 6 euro prezzi prodotti italiani)? Ringrazio entrambi per l'attenzione. Saluti.

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  31. Sicuramente l'avrete già letto ma è interessante sottolineare come ormai tutti reputino la teutonica saggezza crautofaga risibile ed estremamente limitata, tranne i soliti mortadellari e piddioti.

    Nel momento in cui blocchi e avviti uno dei mercati più sviluppati, cosa può avvenire se non una contrazione del volume degli scambi commerciali, dunque una decrescita che non abbia come ovvia conseguenza poi una guerra valutaria per cercare di continuare a far girare il motorino economico oliando, oliando ed ancora oliando? La Germania dovrebbe essere denunciata per l'ennesima catastrofe mondiale a cui ci ha abituati, da un secolo a questa parte.

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    1. Circa una catastrofe ogni vent'anni, direbbe Tremonti...

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  32. Neanche il Volkischer Beobachter salmonato può ignorare le crepe sempre più evidenti nel credo eurista, oggi ben 3 articoli affrontano il tema, pur restando fedeli alla linea dell'ortodossia piùeuropeista.

    1 - Prosegue la favola della contrapposizione CULTURALE e non DI INTERESSI...eh già, la storia dell'etica luterana e del debito come colpa... ahi ahi ahi, signora Cerretelli
    "Non ci sono solo i divari nel finanziamento del debito sovrano, con i ricchi che si approvvigionano a costi risibili mentre i più poveri sono costretti a farlo a prezzi proibitivi. Lo stesso spartiacque vale per le imprese. Le aziende sono avvantaggiate o penalizzate da ampi scostamenti nei tassi di interesse non per meriti o demeriti propri ma secondo la loro collocazione geografica, con evidenti distorsioni di concorrenza nel mercato unico, che in questo modo diventa sempre meno unico
    In questo panorama europeo sempre più balcanizzato .. Anche la gestione della politica monetaria unica diventa un esercizio acrobatico sempre più difficile..
    «Non crediamo che la politica dei tassi di cambio sia lo strumento appropriato per rilanciare la competitività. Sarebbe uno stimolo a breve, non sostenibile» rispondono dalla cancelleria tedesca confermando la vecchia e tuttora insanabile contrapposizione culturale, prima che di interessi. Resta che l'euro forte non aiuta l'export che finora è stato l'unico motore dell'economia europea Stati Uniti e Giappone ..cavalcano senza scrupoli la svalutazione competitiva di dollaro e yen, si moltiplicano difficoltà e pressioni sull'Europa prigioniera dei dogmi tedeschi."

    2 - Il mondo delle imprese di divide in due... quelle forti e chi scava, vero signor Barba Navaretti?
    "La seconda asimmetria riguarda le imprese e la profonda diversità tra quelle medie e grandi che riescono ad operare in tutto il mondo e quelle piccole, soprattutto orientate al mercato domestico o europeo. Il primo gruppo .. è abituato ormai a competere con fattori diversi dal costo.. Per questi attori le oscillazioni della valuta contano, ma possono essere assorbite..
    Il quadro è diverso per la grande quantità di imprese piccole che fanno fatica a far crescere la produttività. Per queste i fattori di costo sono cruciali. La concorrenza che le preoccupa non è tanto quella sui mercati dell'export, quanto quella delle importazioni nel mercato domestico.. La salita dell'euro .. colpisce soprattutto .. i Paesi come il nostro che hanno una maggiore presenza di queste aziende."

    3 - Ancora "Più Europa"? Oh, Santa Maria!
    "La tempesta valutaria annunciata dalla svalutazione dello yen ripropone il tema.. dei rapporti di cambio fra le monete. Si sottolinea l'incongruenza di un'economia europea debole cui corrisponde una moneta estremamente forte..
    la Ue non è uno Stato né un'unione di Stati: esercita una sovranità parziale, non ha deleghe .. nella politica economica e monetaria ed è caratterizzata da diversità, in un mercato "unico" solo per definizione.. Ci vorrebbe un governo centrale, eletto dal popolo.. In tale contesto.. la moneta comune assume una valenza reale diversa da Paese a Paese della stessa area monetaria, incidendo negativamente sull'economia dei Paesi sotto attacco e creando un vantaggio per il minor costo del danaro per le imprese degli altri Paesi della zona euro.. Il tasso di cambio dell'euro.. non è più tollerabile per le imprese e un responsabile governo europeo non può non cercare di ottenere e difendere un più corretto posizionamento dell'euro.. Per l'Italia non bastano i sacrifici: senza la leva monetaria, si allontanano le prospettive di rilancio dell'economia.. Non sembra un argomento serio il ventilato richiamo all'idiosincrasia che la Germania avrebbe per la svalutazione monetaria, frettolosamente assimilata all'inflazione."

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    1. Trovato il IV. L'amico Vito prende il posto del morto.
      Ma attenzione a dire che barano, semplicemente bluffano e, piaccia o non piaccia, fa parte del gioco.
      Se la Bce potesse stampare moneta calerebbe a 1,18 dollari
      "Secondo le nostre aspettative il fair value (valore corretto) dell'eur/usd è pari a 1,24. Nel caso la Bce fosse libera di stampare moneta il cambio euro/dollaro evidenzierebbe un forte calo in direzione del range 1,18-1,20", spiegano gli esperti di Ig markets che però difendono l'attuale linea della Bce: "Draghi deve continuare a mantenere l'indipendenza della Bce, non lasciandosi sopraffare dalle pressioni dei governi dei diversi Paesi di Eurolandia. Una banca centrale indipendente acquisisce reputazione e le sue politiche monetarie sono più credibili, avendo così' un effetto maggiore sui mercati finanziari. Le continue iniezioni di liquidità nel sistema da parte di Fed e BoJ rischiano di perdere efficacia sulla crescita ma alimentare solamente le pressioni inflazionistiche".

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    2. Barba Navaretti non lo puo' ignorare.... l'export italiano e' fatto al 50% da PMI e ormai cresce solo fuori area euro..... quindi trattasi dell'ennesimo squallido episodio da campagna elettorale.... Ne ho pieno quel che non dico di prendermi del brutto nanerottolo nero dalla puttana intellettuale di turno..... sorry for the french....

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  33. Professore, stando a quello che dice Ipsos gli italiani hanno un la testa dura. le risposte agli ultimi quesiti sono un pò scoraggianti..http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2013/02/dossier-elezioni/sondaggio-economia-europa.pdf?uuid=a95d6a34-7155-11e2-b894-86f7ef4b65f6

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    1. Come scoraggianti? A me quel 19% ha illuminato la giornata. Pensavo fossero molto meno i "grandemente sollevati" dal crollo dell'UE che conosciamo.
      Impiegheremo ben meno dei 70 anni preconizzati da Soros!
      Stefano

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    2. Che belllo, l'italia si dispiace dell'uscita dall'ue e dai suoi benefici, ma vuole 'più sovranità'.
      Come quelli che 'l'europa ha fatto danni, quindi ci vuole più europa'.
      Più che testa dura direi che, dopo 30 anni di teledipendenza e riforme berlinguer, la testa diventa dura o morbida secondo la qualità dei primi piani inguinali...

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    3. 30 anni di disinformazione lasciano il segno! vorrei avvisare chiunque legga questo blog che state leggendo un docente univeritario (quindi stataleparasssssitariovogliadimangiaresullespalledeilavoratoriprivatibeliiiiiiiiii quindi di sinistra!) e affiliato alla massoneria ecco il video che lo smaschera https://www.youtube.com/watch?v=iexXp-x_6bE (ma c'è sospetto di complotti di illuminati, rettiliani) :) prof non se la prenda non si ride un po' qua si va in depressione :)

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    4. Io vedo il bicchiere mezzo pieno, se consideri la propaganda martellante ed a senso unico quei numeri indicano che la percezione della realtà non è ancora completamente obnubilata....

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  34. http://it.finance.yahoo.com/notizie/cacs-a-rischio-le-garanzie-titoli-di-stato-143459293.html

    Questa notizia mi fa venire in mente uno dei motivi per cui l'argentina andò a zampe all'aria, cioè quello del debito pubblico contratto in dollari (e non in pesos, all'epoca agganciato con il cambio fisso al dollaro) e coi bond argentini legati ad una legislazione estera (quella americana).

    In questo caso non c'è il rischio che la lex monetae propria dello stato italiano non possa trovare applicazione con il risultato: "Bello l'armadio, bella la brasserie. Bravo Aronne Piperno, te ne poi anna'." cosa che danneggerebbe anche i malcapitati risparmiatori italiani?

    Professor Bagnai, le risulta che nell'ambito accademico si stia ragionando su questa cosa o è solo una mia errata interpretazione delle cose?

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  35. A proposito di Menem...

    Fu presidente per due mandati dal 8 luglio 1989 al 10 dicembre 1999, e al culmine della crisi in Argentina, era diventato il simbolo di quanto c'era di peggio nel paese. Nel marzo 1997 Menem fu al centro di una polemica sui fondi utilizzati per la costruzione di una pista aerea privata vicino alla sua villa di Anillaco; nell’ottobre del 1997, il giornalista Rodolfo Terragno scrisse sul quotidiano messicano Reforma che, insieme all’aumento della povertà, “negli anni del governo Menem il paese ha sofferto un regresso istituzionale e morale e la corruzione amministrativa dilaga”; ancora nel marzo dello stesso anno, Tomas Eloy Martinez, sull’edizione francese dell’International Herald Tribune, svelò alcuni ambigui retroscena degli attentati contro l’ambasciata israeliana a Buenos Aires e contro l’organizzazione ebraica Amia. Il primo, avvenuto nel 1992, causò 28 morti; il secondo, due anni più tardi, 86. I retroscena riguardavano il presidente Menem e il governatore della provincia di Buenos Aires.
    Sia Menem che Duhalde fecero mostra di grande determinazione chiedendo la pena di morte per gli autori degli attentati. Ma quando il giornalista José Luis Cabezas, fotoreporter del settimanale Noticias, scoprì che un consigliere del capo della polizia della provincia di Buenos Aires era implicato nell’attentato contro l’Amia, se non ne era addirittura il principale responsabile, il governatore Duhalde dovette intervenire in difesa della sua polizia che definì, senza troppo starci a pensare, “la migliore del paese”. Due giorni dopo, dinanzi a prove inconfutabili, Duhalde costrinse il suo capo della polizia alle dimissioni, il quale, a scanso di ulteriori complicazioni, riparò all’estero.
    Menem era noto anche per la sua accanita attività censoria nei confronti della stampa del suo paese, con particolare riguardo a quella che indagava sulla corruzione del suo governo. Nel gennaio 1991 Menem definì i reddattori del quotidiano Página 12 “delinquenti giornalistici”; un anno più tardi denunciò una “dittatura della stampa” nel paese, e nel 1995 definì “cloaca e organizzazione a delinquere” il settimanale Noticias.
    Il 25 gennaio 1997, il cadavere di Cabezas fu ritrovato dalla polizia a Pinamar, a 400 chilometri a sud Buenos Aires, in un’auto incendiata.

    Nel gennaio2002, su Rai 2 (Sciuscià), si parlò della situazione argentina con lo scrittore Julio Velasco, il quale accusò senza mezzi termini i militari di essere responsabili della crisi in cui era precipitato il paese, nonché dell'imposizione a tutti i costi di politiche economiche liberiste. “Ricordo quando gli imprenditori italiani - raccontò Velasco - mi parlavano entusiasti del modello argentino. Lo guardi adesso, il modello argentino”. In studio c'era Luisa Todini, che sintetizzò così la sua opinione sulla crisi argentina: “il software andava bene, è l’hardware che si è intoppato”.
    Nel corso della trasmissione si videro immagini sconvolgenti, scene di violenza, disperazione, rabbia e impotenza. I difensori del liberismo presenti in studio non parlarono molto, anzi tennero un basso profilo per tutto il tempo della trasmissione. Di fronte alle immagini sin troppo eloquenti del disastro cui era giunta l’economia di un paese, un tempo florido, che aveva seguito i dettami del Fmi e della Banca mondiale, i paladini del liberismo non mostrarono la loro abituale baldanza. In particolare, Luisa Todini rimase basita di fronte alla crudezza di certe immagini. Stava lì, immobile, con gli occhi sgranati, incapace di credere a ciò che vedeva.

    In un'intervista dell'ottobre 2012 sull'inserto settimanale del CdS, Sette, alla domanda “lei è favorevole al Monti bis?”, Todini rispondeva:
    «Mi pare una strada positiva. Una delle poche percorribili».

    Chissà dove condurrà quella strada.

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    1. Questo qui sopra andava agganciato agli interventi di marco di felice (7 febbraio 2013 23:05) e spada900 (7 febbraio 2013 23:09), in riferimento a Monti che suggeriva a Berlusconi di seguire le politiche di Menem, ma è finito qui per mia distrazione.


      Visto che ci sono, aggiungerei che nel dicembre 2001 «Fernando De La Rúa, ultimo presidente di una notte neoliberale durata 46 anni, appoggiato da una maggioranza nominalmente di centro-sinistra, sparava sulla folla (i morti furono una quarantina) ma era costretto a fuggire dalla mobilitazione di un paese intero. [...]
      Il cosiddetto "corralito", il blocco dei conti correnti bancari dei cittadini, era stato l’ultimo passo di una vera guerra economica contro l’Argentina durata quasi cinquant’anni. Il Fmi era stato il vero dominus del paese dal golpe contro Juan Domingo Perón nel 1955 fino a quel 19 dicembre 2001. Attraverso tre dittature militari, 30.000 desaparecidos e governi teoricamente democratici ma completamente sottomessi al "Washington consensus", l’Argentina era passata dall’essere una delle prime dieci economie al mondo all’avere province con il 71% di denutrizione infantile, dalla piena occupazione al 42% di disoccupazione reale, da un’economia florida al debito pubblico pro-capite più alto al mondo. Con la parità col dollaro, e con la popolazione addormentata dalla continua orgia di televisione spazzatura dell’era Menem (1989-1999), il paese aveva dissipato un’invidiabile base manifatturiera e tecnologica. Nulla più si produceva e si spacciava che oramai fosse conveniente importare tutto in un paese che aveva accolto, realizzato e poi infranto il sogno di generazioni di migranti e da dove figli e nipoti di questi fuggivano».

      I più imbufaliti erano gli appartenenti alla classe media, quelli che nei trascorsi decenni avevano appoggiato prima la dittatura, poi la pseudodemocrazia di Alfonsin e infine il neoliberismo di Menem. Non riuscivano a credere che nonostante non ci fossero più i “comunisti” le cose potessero esser andate storte fino a quel punto. Erano terrorizzati dal loro futuro. Il futuro che loro stessi si erano costruiti, seguendo i consigli del Fmi e della Banca mondiale.

      Ecco, solo pochi anni prima che l'Argentina andasse a fuoco a causa delle dissennate politiche liberiste di Menem, Monti suggeriva a un potenziale autocrate come Berlusconi di imitarlo. Ma Berlusconi era semplicemente un fantoccio manovrato dalle “mani forti del mercato” allo scopo di arginare la naturale evoluzione di una società che intenda definirsi civile e democratica. E così il primo governo Berlusconi cadde da sé per manifesta incapacità. Dovette successivamente intervenire lo stato maggiore di quello che oggi si chiama Pd per mantenerlo a galla durante i lunghi anni successivi. Solo nella scorsa legislatura, ad esempio, «la maggioranza che sostiene il Governo è stata salvata in 5.102 votazioni (su un totale di 14.603 voti) dai voti e dalle assenze dei parlamentari di opposizione».

      A partire dal novembre 2011 Monti, che molto intelligente non è, ma è molto zelante nell'eseguire gli ordini, ha somministrato all'Italia la “ricetta Menem”, ribattezzata come “agenda Monti”, e nota anche come “lettera della Bce”.

      Così ora sappiamo qual è il programma della lista Scelta civica con Monti per l'Italia.

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  36. Però a me Monti non sembra affatto in contraddizione, anzi è monolitico nel battere sempre sugli stessi tasti. Non c'è che dire: la sua è proprio un'idea del mondo, questo, e non gli importa chi la realizza, come la realizza, chi ne dovrà pagare il prezzo, quanto salato sarà il prezzo e soprattutto se chi ha cercato di realizzarla in passato ha combinato sfracelli di dimensioni catastrofiche.
    Non impara nulla e non cambia idea, il suo cervello riuscirà anche a contenere concetti economici, ma alla resa dei conti pare un uomo estremamente limitato.
    Me l'immagino con un'antica cotta per la Thatcher, sarà stata l'ultima volta che gli ormoni gli hanno fatto un giro in circolo, e anche l'ultima volta che gli si è formato un collegamento sinaptico.


    A quelli che domandano se non ci si debba rassegnare all'euro e fare questo, questo e quest'altro per cercare di migliorare le cose per noi, rispondo: "no, per questo motivo".


    (Dedicato a tutti quelli che pensano che sia possibile avanzare pretese di qualsiasi tipo dopo essersi messi in una posizione di totale inferiorità.)

    Ah, e notare come passa sopra i morti... proprio come ci chiedeva di fare Aleksos.

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  37. buongiorno professore, sento il bisogno di farle notare come il trollaggio sia già abbondantemente attivo. Ecco un articolo del FQ scritto a nuora perchè suocera intenda, ed infatti i commenti sono infarciti di "ma allora Bagnai ha torto". L'articolo parla della situazione egiziana dove addirittura la crisi sta portando a problemi nell'approvvigionamento alimentare, infatti il governo chiede ai cittadini di non mangiare troppo (un po' come la Fornero da noi). Naturalmente l'articolo dice che la crisi è dovuta alla svalutazione della lira egiziana (opportuna assonanza, nevvero?) avvenuta nonostante (e questo sarebbe esilarante se non fosse che è scritto sulla pelle della gente) il tentativo della banca centrale egiziana fatto due anni fa (!) di mantenere la valuta ad un cambio fisso con il dollaro, tentativo che è costata la fuoriuscita di 20 miliardi di dollari. Non voglio dilungarmi troppo, l'articolo è pieno al suo interno di contraddizione che anche un inesperto come me ha trovato (si dice che la svalutazione della lira egiziana impedisce il rilancio del turismo in Egitto! come se la gente fosse così snob da non andate in Egitto perchè costa sempre meno... o forse perchè colà vi è successa una rivoluzione o un colpo di stato? No anzi, quello darebbe un brivido in più, se non fosse che è ai prezzi di un Discount...)

    Scusi lo sfogo.

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    1. La situazione economica in Egitto è critica essendo venuto a mancare in parte uno dei pilastri su cui si reggeva l'economia del paese, cioè il turismo. Nessuno va volentieri in un paese che sulle televisioni appare come un paese sull'orlo di una guerra civile anche se appena al di fuori di piazza Tahrir la situazione è rimasta molto tranquilla (fino ad un mese fa vivevo appunto in un sobborgo del Cairo e senza problemi). Se si vogliono applicare i concetti di economia divulgati dal Prof. bisogna ricordare che l'Egitto ha mantenuto per decenni un cambio relativamente stabile con il dollaro grazie ad aiuti economici a fondo perduto da parte degli USA (il prezzo della pace con Israele). In un certo senso, si potrebbe parlare di trasferimenti fiscali dagli USA verso l'Egitto, ora divenuti drammaticamente insufficenti per un paese che non ha la sufficenza alimentare. Se smettono di importare lì si tratta della farina con cui i forni di Stato producono il pane sovvenzionato e il carburante (diesel) con cui si muovono le derrate alimentari che sfamano le città.

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  38. Risposte
    1. «È tra i massimi esperti di terrorismo...»

      Vorrà ben dire qualcosa...o no?

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    2. Spero che l'intervista sia stata fatta in ostrogoto e sia venuta fuori qualche 'lieve imprecisione' nella traduzione.
      I guasti della moneta unica, la non soluzione del più europa, i falsi miti dell'inflazione, tutto è spiegato bene. In mezzo, il nonsenso sul debito estero sembra appiccicato da un troll del depistaggio.

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    3. Non conosco la Napoleoni, però avevo dei pregiudizi quando mi hanno invitato per la presentazione del suo libro presso la facoltà di economia della mia città. L'evento era pubblicizzato da signoraggisti, MMTers, sostenitori delle scie chimiche, ecc. ecc. Forse sarò superficiale, ma senza conoscerla l'ho giudicata male.

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    4. ..."il debito estero ed il debito pubblico coincidono"? Come come? Stiamo scherzando?

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    5. "Improvvisamente, in Italia, alcuni economisti se ne sono accorti." Se non è un'OCA questa.....

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    6. Perché mi hai veduto, hai creduto: beati coloro che non videro e tuttavia credettero!
      Il Paradiso me lo son giocato da tempo, ma ho attenuanti tutt'altro che generiche.
      Non me ne voglia l'autore, ma io dico che non c'è l'audio.
      Non posso credere sia a questi livelli.
      Prossimamente sarà intervistata da byoblu, potrà chiarire.

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    7. "All'estero, rispetto all'Italia, sono più di dieci anni,che si dibatte su questi temi, con volumi su volumi sull'argomento. IMPROVVISAMENTE, in Italia, alcuni economisti se ne sono accorti."
      Improvvisamente?!?
      Ma di chi parla?
      Professore, lei lo dice dal '97!

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  39. Ue verso la fine

    Soros: effetto austerity. Pericolo forte ribellione, Ue verso la fine.


    L'investitore miliardario George Soros non ci casca, anzi, lancia nuovi allarmi come ha fatto in passato. E conferma uno degli allarmi sicuramente più spaventosi: "L'euro potrebbe distruggere l'Unione europea". Dando motivazioni di carattere politico.

    In una intervista rilasciata alla televisione danese Soros fa notare che le regole dell'Eurozona hanno fatto sprofondare "i paesi sud-europei (dunque anche l'Italia), contro la loro volontà...in una depressione di lunga durata".

    Le misure di austerity della Germania sono "controproducenti e non possono avere successo". Soros ritiene così che l'Eurozona sia "destinata a una rottura dell'Unione europea", in un contesto di tragedia di "libertà politica e di prosperità economica perdute" che durerà anni.

    "L'euro sta trasformando l'Unione europea in qualcosa di molto diverso da quanto era stato concepito in origine, quando si parlava di associazione volontaria di stati uguali; invece, la finanza ha creato un sistema a due livelli, di creditori e debitori, e chi comanda sono i debitori. Ritengo dunque che la crisi politica peggiorerà".
    Pubblicato il 08 febbraio 2013

    Cassandra-Bagnai ve l’aveva detto, ortotteri testardi, ma voi non volevate crederci, ora ve lo dice anche Soros !!!

    CI CREDETE ORA ???

    (Grazie goofyprof, le sue analisi sempre attente, documentate, profonde, precise, mi hanno permesso di cogliere la profondità delle dinamiche politiche in atto, vedo cose che prima non vedevo, intendo retroscena che prima mi erano assolutamente sconosciuti. La politica senza l’economia, non ti permette di capire un fico secco.)
    .
    GRAZIE ANCORA!!!

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    1. E George Soros se ne intende, al punto da essere il protagonista degli eventi del 1992.

      Tanto che gli valsero la laurea honoris causa (oltre al miliardo di dollari) dell'Università di Bologna, 'consegnata nelle sue mani' dal Prof. Prodi.

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    2. "..e chi comanda sono i DEBITORI.." Sicuro?

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    3. Immagino che nel terz'ultimo paragrafo, penultima riga, tu volessi dire

      ... chi comanda sono i creditori. ...

      L'intervista a Soros l'ho vista su CNBC, e lui ha detto così.

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    4. Mi sa che c'è un refuso, perché quel «... invece, la finanza ha creato un sistema a due livelli, di creditori e debitori, e chi comanda sono i debitori» non ha molto senso e non concorda col resto dell'articolo.

      I debitori siamo noi Paesi del Sud Europa e ovviamente non stiamo comandando un fico secco.

      Mi pareva strano che Soros dicesse una vaccata simile. Sono andato a controllare e infatti a me pare proprio che non l'abbia fatto: al minuto 2:22 circa, nel video CNBC sotto l'articolo, io sento «... creditors are in charge... », cioè i creditori comandano, non i debitori (ed è ovvio che sia così).

      Qualcuno può confermare?

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    5. "La politica senza l'economia non ti permette di capire un fico secco".

      Specialmente quando tutti stanno dalla stessa parte ma fanno finta di litigare.

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  40. Che forse l'idea di quattro Germanie post-WW2 non fosse macroeconomicamente sbagliata?

    “La Germania ha bisogno di realizzare che la politica che impone all’eurozona – il programma di austerità – è controproducente e non può avere successo. Nel momento in cui il Sud viene spinto – inconsapevolmente, non con cattive intenzioni, ma l’effetto è che essi vengono spinti in una depressione di lunga durata e questo è ciò che sta accadendo in Europa. E può durare più di un decennio, in realtà potrebbe diventare permanente, fino a quando la sofferenza diventerà così grande che alla fine ci potrà essere una ribellione, un rifiuto della UE, che poi porterebbe alla distruzione dell’Unione europea, un prezzo terribilmente pesante per preservare l’euro, che si suppone sia solo uno strumento della UE. ”

    Link: http://www.investireoggi.it/economia/george-soros-leuro-e-destinato-a-rompere-lunione-europea/#ixzz2KJvBM2qv

    Ma sicccome lo ha detto l'orso cattivo,qui siamo tutti speculatori!

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  41. Un articolo apparso oggi su YahooFinanza, a proposito del "grande malato" dell'economia mondiale, il Giappone:

    "La svolta valutaria

    Il cambio di clima è arrivato con il successo elettorale di Abe, che ha fatto sapere di voler risollevare il Giappone puntando su massicci stimoli pubblici ai consumi e sulla svalutazione dello yen. Uno sforzo, quest’ultimo, al quale sta contribuendo la Banca centrale, con massicce manovre sulle altre valute, che hanno già portato a una svalutazione intorno al 10% rispetto al dollaro e del 20% sulla moneta unica europea. L’obiettivo è rilanciare la competitività dell’export, a lungo penalizzato da un cambio sfavorevole rispetto all’euro e al dollaro. I primi risultati si sono avuti con gli ultimi dati mensili sugli ordini di macchinari, cresciuti a dicembre del 2,8% rispetto al mese precedente, trainati proprio dalla domanda internazionale."

    I giapponesi non hanno l'euro, non sono nell'unione europea, non hanno una banca centrale privata, svalutano la propria moneta e attuano il deficit spending pubblico, per risollevare l'economia dalla crisi mondiale e locale.
    In Europa invece la ricetta é + euro, + europa, + austerity.
    Ma come saranno sciocchini i giapponesi? Come mai non hanno pensato di fare come noi??...
    Ossequi

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  42. Ho appena letto le dichiarazioni di Draghi che prevede una ripresa nel 2013 e inoltre si compiace dell'apprezzamento dell'Euro sul mercato dei cambi. A me sembra assurdo. Dimmi che ho ragione Prof, se no mi tocca ricominciare a studiare tutto da capo, perchè non avrei capito niente e avresti ragione tu quando parli degli ingegneri.
    Attilio

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  43. Gentilissima dott.Loretta Napoleoni,

    ho letto l’intervista apparsa su http://www.megachip.info, e mi è sembrato che la logica non sia il suo forte e che lei non sia particolarmente coerente, ma forse ho capito male.

    Infatti alla domanda rivoltale dal giornalista “La nostra democrazia è veramente a rischio?
    E ritiene anche lei che la nomina di Mario Monti a Presidente del Consiglio sia stato, come definito da molti, un "golpe bianco"?

    Lei risponde: “La nomina di Mario Monti a Presidente del Consiglio un "golpe bianco"? Mi sembra un po' eccessivo, anche perché la decisione è stata presa non soltanto dall'Italia, ma anche dall'Europa unita.”

    Questa mi torna nuova, ma il Presidente del Consiglio italiano lo deve nominare l’Europa? Non dovrebbe essere nominato dal Presidente della Repubblica italiana? Così non solo abbiamo perso la sovranità monetaria, ma anche quella politica?

    Alla domanda “L'economista Alberto Bagnai ha definito l'Euro "non una moneta, ma un metodo di governo". Lei è d'accordo con questa affermazione? E ritiene che la svendita della nostra democrazia rientri in questa prospettiva?”

    Lei risponde “L'Euro è una costruzione monetaria che non funziona. Non è vero che è stato creato per assoggettare una parte dell'Europa e per avvantaggiarne un'altra. Qui c'è un difetto di forma, che è un difetto economico e monetario, che ha portato a delle distorsioni. Situazioni del genere, del resto, si sono presentate anche in passato. Non penso, dunque, che l'Euro sia una forma di governo, assolutamente no. L'Euro è un sistema monetario che non funziona perché è stato creato senza tener conto dei principi della teoria economica e della teoria monetaria.”

    Allora le consiglio di leggere questo articolo, basta cliccare qua sotto:


    MERCANTILISMO E VIOLAZIONI DEL TRATTATO

    Poi lei dice: “La teoria economica Optimum Currency Area dice che se due economie diverse si uniscono, cioè che una è più forte e l'altra è più debole, quella più forte diventa automaticamente creditore netto di quella più debole. Che cosa significa? Significa che noi ci siamo indebitati con le banche estere che, avendo la stessa moneta, hanno avuto un incentivo a "colonizzare" questi mercati della periferia.”

    Ma prima aveva detto esattamente il contrario, cioè che una moneta a cambio fisso non dovrebbe assoggettare una parte dell'Europa rispetto a un’altra. E anche quando dice che l’Italia è entrata nell’euro perché c’era una volontà politica, mi sembra che contraddica quanto ha detto poco prima.

    Sono d’accordo invece con lei quando dice “Per quanto riguarda le battaglie che la sinistra dovrebbe intraprendere e che, invece, non fa, il discorso è molto semplice: la sinistra e la destra non ci sono più. C'è, invece, una corsa verso il centro e un atteggiamento di deferenza nei confronti dei colonizzatori da parte di tutte le forze politiche attualmente esistenti. Non c'è un dibattito in questo Paese: sul tema dell'Europa e dell'Euro nessuno dice qualcosa di diverso. Sono tutti schierati dalla stessa parte e la sinistra non ha una visione economica alternativa perché tutte le nazioni della periferia sono dipendenti da quelle del Nord (il Nord ci manda gli aiuti, i crediti). Senza questa dipendenza dovremmo fare una politica vera, una politica alternativa e nessuno lo sa e lo vuole fare. Questo discorso vale per tutta quanta la periferia perché questo è ciò che succede quando i popoli vengono colonizzati.”

    Io non sono un’economista come lei, sono soltanto un’appassionata della materia, e forse ho commesso qualche errore nel giudizio critico espresso alla sua lettera, se ciò è avvenuto me ne scuso e la saluto cordialmente.

    Rosanna

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  44. E vaiiii ! Dopo 25 ore di estenuanti mediazioni (litigi furibondi) raggiunto l' accordo sul bilancio 2014-2020...grande successo di Monti, che siamo sicuri farà pesare in campagna elettorale, l' Italia riceverà 3,5 miliardi in più !!! Non dico altro altrimenti comincio a tirare dei bestemmioni che dopo davvero arrivano le cavallette e il sacrificio dei primogeniti !! Un giorno qualche volenteroso farà il calcolo di quanti soldi c'è costata l' avventura eurista, mentre da brava provincia dell' impero andiamo ad elemosinare i fondi per campare...E NON OSO PENSARE A QUELLO CHE RIGOR HA PROMESSO IN CAMBIO...probabilmente si andrà in pensione a 74 anni e a tutti gli anziani di 75 anni sarà offerto un TANAX party (è un farmaco veterinario, chi ha fatto il liceo lo capirà dall' etimologia a cosa serve, gli altri lo trovano su "gugol" ).

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  45. Segnalo un mio post in cui commento l'intervento di Bersani al German Council on Foreign Relations di 4 giorni fa.
    Nulla di particolarmente nuovo, ma alcune perle da ricordare.



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  46. Qualche anno fa, essendo peraltro totalmente lontano dall'economia, lamentavo ad un amico il fatto di aver sentito al tg3 notte (mi pare) un politico dire tranquillamente che chi si schierava contro l'UE si poneva al di fuori della democrazia.
    Ricordo di aver percepito una sensazione di netto e profondo disgusto.
    Io avevo dentro di me la risposta (nel senso che mi trovavo in totale disaccordo) e avevo anche provato qualche volta ad esternarla, ma il più delle volte ero guardato come uno che non ha capito niente o peggio... Da quando affianco a quella sensazione quel poco di economia che riesco faticosamente a studiare, grazie agli input del prof e dei lettori di questo blog, non ho più il timore del confronto con gli altri. Sò cosa dire quando mi dicono :"Si ma la benzina.." o :"Si ma la Cina.." ecc..Quando il prof parla di enorme bacino di verità ignorato (io direi osteggiato) dalla sinistra in riferimento alla sicura rottura dell'euro, ha semplicemente ragione. Io aggiugerei che il tema finora è stato ignorato e osteggiato ad arte da tutti.
    Ma il vento sta girando..

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  47. Non credo ai miei occhi .
    E' un anno che aspettavo questo momento .
    Grazie Alberto

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    1. Scusate: non capisco il senso di questo stupore. Io sono andato a parlare con chiunque abbia dato disponibilità, da Crosetto a Ferrero. Perché non sul blog di Grillo? Piuttosto, era stupefacente che un movimento "contro" in realtà avallasse solo tesi montiane sull'origine della crisi. Questo io l'ho detto e lo ripeto. Poi, se mi hanno usato come foglia di fico, peggio per loro: il sangue dei tanti poveri morti di questo anno ricadrà sulle loro teste. Se invece è una reale apertura al dialogo, meglio per tutti.

      Punto.

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  48. non ci posso credere!!! ieri sera sono andato in piazza a Treviso ad ascoltare Beppe Grillo, come ex grillino espulso con infamia (per me lode).
    Quello che dice lo condivido, cone sempre, ma ho storto il naso quando comincia a spiegare sia il meccanismo della crisi (debitopubblicobrutto) sia le responsabilità (castacorruzzzzionecattivi)
    E poi diceva che dobbiamo rivedere i trattati.. riscriverli... etc etc il solito luogocomunismo
    E un pò ho sogghignato....

    Ma oggi, cosa vedo?? L'Euro contro natura http://www.beppegrillo.it !!!!

    Come è successo? Quado è successo? E' un'apertura di Beppe a Bagnai e viceversa?

    RispondiElimina
  49. Goofyprof. finalmente ho visto il suo video sul blog di Beppe Grillo !!!

    HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!!

    HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!!

    HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!!

    HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!! HURRAH !!!

    RispondiElimina
  50. Professore,

    purtroppo il livello dei commenti sotto al video nel blog di Beppe Grillo è sconfortante, ne cito uno abbastanza rappreentativo della media:

    "Se diamo la colpa ad una moneta non andiamo lontano
    Negli anni precedenti quando godevano del ombrello tedesco e francese i nostri politici non hanno fatto nulla per dare all Italia una credibilità e uno sviluppo hanno fatto tutto il contrario hanno fatto più debito senza fare le riforme senza avere una politica industriale ed economica senza sorvegliare l andamento dei prezzi per non permettere speculazioni anzi hanno affossato tutto"

    E' sconfortante come persone che non conoscono la materia trancino giudizi così definitivi, mi dispiace ma non riesco a sostenere che sia colpa della disinformazione, io non so niente di macroeconomia e mi sforzo molto per comprendere i sui post tecnici, ma ho avuto la decenza di provare ad imparare qualcosa in più rispetto alle mie competenze specifiche, soddisfando così la curiosità di cercare una risposta al disagio che l' euro mi ha provocato fin dai primi momenti. Penso che la quasi totalità dei frequentatori del blog, non sia capitato qui per caso ma che sia stato il coronamento di una personale ricerca di notizie, informazioni, in parole povere: della verità !

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    1. @Mr.N€URO
      Non è solo effetto della disinformazione, ma di un'accurata opera di plasmatura delle coscienze durata almeno tre decenni.
      E' stato un (loro) investimento notevole non svalutarlo così.
      Certo che la svalutazione è immediata se si parte dall'atteggiamento "so di non sapere".
      Ma, come noto, il piddino "sa di sapere" ...e non vota solo per il PD.

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    2. Cerchiamo però di noe essere disfattisti, non so quali commenti leggi ma se guardi quelli più votati sono essenzialmente di tutt'altro parere.

      Per es:

      "I miei complimenti a Bagnai che quando analizza politiche economiche lo fa sempre con precisione e grande razionalità.

      Mi permetto di citare il link ad alcuni suoi interessanti e relativamente semplici articoli sul fatto quotidiano e il suo blog personale che consiglio molto vivamente di leggere

      http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/abagnai/

      http://goofynomics.blogspot.it/2012/10/istruzioni-per-luso-20.html

      Se non capite qualche vocabolo o concetto non arrendetevi e cercate su wikipedia: sono argomenti politici troppo IMPORTANTI per restarne all'oscuro

      (Faccio notare che Bagnai è a favore della moneta sovrana, non fraintendete i suoi vecchi post per favore)

      p.s. è triste notare che il 90% dei commenti ignora completamente il post di oggi che sarebbe non solo da leggere ma da incorniciare in soggiorno."


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    3. Sono d'accordo con te. Un tempo leggevo il blog di Grillo gli argomenti erano molto più interessanti: dall'energia, allo smaltimento dei rifuti, alle guerre, allo strapotere delle multinazionali, poi sono passati alla castacorruzzionebrutto (vedi gli interventi ad esempio di Travaglio) ed è stato un disastro. Se prima riuscivi a trovare anche commenti interessanti dopo erano veramente e tristemente solo livorosi, come ora del resto. Ho dato un'occhiata al blog e devo dire che i frquentatori hanno il cervello ridotto ai minimi termini. Se loro sono la parte migliore dell'elettorato allora stiamo freschi!! Come dici tu qui si respira un'altra aria perchè chi è approdato a goofynomics ha avuto la curiosità di cercare risposte al disagio e allo smarrimento che piano piano dal 2008 è andato sempre più ad aumentare non accontantandosi di ricette calate dall'alto (vedi donald). Personalmente sono stata per un periodo, incredibile ma vero, signoraggista (questo termine l'ho appreso proprio dai commenti al blog di Grillo) però dentro di me capivo che c'era qualcosa che non andava, poi su come don chisciotte ho letto un intervento di un lettore che parlava del convegno di Chianciano, ho visto il video e finalmente ho trovato quello che da tempo cercavo. Mi ricordo che mi sono stampata tutto il post "premiata armeria Hellas" e mi sono messa a studiare armata di evidenziatori. Sono proprio contenta di questo ma sono anche tanto triste perchè ogni giorno in ufficio mi sembra di combattere contro i muri di gomma. Provo sempre, a volte con calma a volte arrabbiandomi a spiegare la situazione ma l'ultima volta mi hanno risposto "ma che vuoi oramai ci siamo in Europa e nell'euro non capisci che non si può fare quello che dici tu! Fortunatamente c'è una collega con cui posso parlare ed è quella a cui ho regalato il libro del Prof. ancora non ha finito la lettura però forse con lei potrò avere degli scambi più proficui. Mi sono dilungata scusatemi! Fiorella

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  51. Pregiatissimo Prof. Bagnai ,
    ho visto oggi l'intervento che Lei ha dedicato al Blog di Grillo.
    Come sempre ILLUMINANTE.
    La cosa che non capisco è la posizione dello stesso Grillo.
    Ad esempio, quest'ultimo suo video documento, sottolinea l'incongruenza di chi chiede più Europa, come Lei ha affermato e sottolineato più volte, dimostrandone la ragione con documenti alla mano.
    Quello che non mi torna è la controversia interna di GRILLO che ad esempio in questo articolo, a me sembra sottolineare la necessità di un'unione politica Europea e anche dell'Economia.
    http://www.beppegrillo.it/2012/07/pigmei_deuropa.html

    Si contraddice anche quando dice che bisogna liberarsi dalla morsa delle banche e poi...
    come in questa intervista, dice che SI VA VERSO LA SCOMPARSA DELLA MONETA, che è la rete che lo vuole...

    http://youtu.be/jf1WYrKgR70


    E non è leale quando dice che vuole un Referendum sull'Euro.
    Quando ad esempio anche Lei, si espresso sul NO SENSE del farlo.

    Primo perchè l'art.75 della Costituzione dice che non sono previsti referendum abrogativi per i trattati internazionali ed immagino che l'Euro lo sia e secondo perchè qualora ci fosse il modo, come lo stesso (secondo me ormai confuso) Messora ha sottolineato in qualche video, la risposta sarebbe sempre e solo a favore dell'euro.

    Questo per dirLe, che capisco che per Lei sia importante la divulgazione dell'Informazione perchè gli Italiani prendano coscienza, ma queste controversie che non tutti capiscono o vogliono capire, fanno diventare i suoi interventi....
    PERLE AI PORCI, che non comprendono la necessità di chiedere una POSIZIONE NETTA DI GRILLO SU QUESTE TEMATICHE.
    Lei Professor Bagnai, è COERENTE...mentre il Movimento NO.

    Tutto qui.
    Con Infinita STIMA.
    Alessandra

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  52. Chiedo il permesso di aprire il bar.

    Mi sono trovato a leggere un articolo sulla "rosea" (vulgo : Gazzetta dello sport). Il "pezzo" un resoconto sulla semifinale di calcio Barcellona-Inter del 2010, ritorno della sfida che all'andata l'Inter aveva vinto per 3 a 1.

    Una breve digressione sulla tattica di gioco delle due squadre.
    Il Barcellona cerca di mantenere il possesso della palla per il maggior tempo possibile, occupando in questo modo la porzione di campo di gioco sede delle operazioni in corso. La squadra è disposta come 4-3-3 e pratica un gioco assai aggressivo.
    L'Inter si schierava, al tempo, come 4-2-3-1 indice di un modulo di gioco che basa la difesa sul numero dei giocatori impiegati (in questa fase lo schieramento passa a 4-5-1) mentre nelle fasi di attacco lo schieramento è analogo a quello del Barcellona (diventa 4-3-3).

    Durante la partita l'Inter perde un centrocampista prima della mezz'ora per somma di ammonizioni. In 10 contro 11 incomincia a giocare un modulo tattico piuttosto desueto per l'epoca : il catenaccio. Nome evocativo per un modo di giocare a calcio estremamente e continuamente difensivo (safety first). Modulo di gioco che, tuttavia, può consentire a squadre di calcio sguarnite di fuoriclasse di mettere sotto avversari di maggiore levatura.
    Dopo aver subito una segnatura a metà del secondo tempo si sono visti fino a 6-7 giocatori interisti in linea a difendere sul fronte di attacco dei catalani (tipo schieramento nel rugby su una touche dalla linea dei 5 metri giocata dagli avversari).

    Nell'articolo sopracitato c'è un commento che mi ha suggerito un parallelo con le bubbole, fandonie e fanfaluche in voga a proposito di €pa.

    Ma prima una nota sul catenaccio.
    E' sempre stato visto in modo negativo, un modo di giocare poco piacevole, estremamente utilitaristico, poco o punto elegante e, men che meno, nobile. Da qui il termine spregiativo di catenacciari rivolto alle squadre dedite alla difesa e alla distruzione del gioco dell'avversario. Da qui anche gli alti lai di certe squadre di livello costrette a perdere partite contro i catenacciari. Commento tipico :
    «Per giocare una bella partita si deve esse in due, invece loro (catenacciari) non hanno fatto altro che distruggere il nostro gioco per tutto il tempo.»

    Ora quel commento, ultimo della pagina : Sagrantino EVIDENTE.

    E' evidente che lei non è in grado di apprezzare una partita difensiva. Nonostante che sia stata portata a termine con successo contro una delle squadre di calcio più forti, se non la più forte di tutte (in illo tempore).

    E' evidente che lei non è un tifoso dell'Inter. Perchè al tifoso non interessa nulla di come la propria squadra ha vinto (castacorruzzzzzionebrutto). Anzi ...
    Sembra, invece, propendere per la squadra catalana che, certo, avrebbe gradito assai di ripetere quella partita
    (creazionedimonetasovranadentrol'euro).E perchè mai? Perchè lei ha visto giocare a una porta sola? E questo non si fa,
    vero(svalutazzzioneinflazzzzioneporcilevantini)? Giocando contro la squadra considerata la più forte del mondo e potendo vincere o perdere solo di misura, se si vuole accedere alla finale, si deve giocare come? Nella stessa maniera che usano gli avversari
    (catenacciobruttocattivogiocacometidicoiochetipossobatteresenzatantirischi)? Ma il loro obbiettivo era sostanzialmente diverso (vincere con 3 gol di scarto) : di questo almeno si rende conto (altibiondiproduttivicompetitivimamifacciailpiacere)?
    E, secondo lei, gli interisti avrebbero dovuto buttarsi all'attacco anche se in inferiorità numerica, 10 contro 11 a causa di shock esterno : espulsione di un giocatore (ahòmacheseiscemoperdavverooperchéfailfurboguaiate)?
    Egr. sig. lei scrive in lingua italiana. E io le chiedo : ma ttte ...? : sei un tifoso catalano che conosce le lingue o un italiano che sta con quegli altri?

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