mercoledì 20 febbraio 2013

Cross-rates for dummies...

Sapete, io qui ho fatto un'operazione elitista, scremando. Penso di aver fatto bene, e infatti, a un anno di distanza, non ricevo più commenti imbecilli. Ora, dato che occorre ritenere che gli imbecilli siano una proporzione costante della popolazione, e fra l'altro quella che si informa di meno, questo dimostra, a mio avviso, che quelli che prendevo per semplici imbecilli in realtà erano dei troll, i quali ora, avendo capito bene che qui non attacca, semplicemente nemmeno provano a venire a confutarmi, ma vanno a farlo quando mi espongo in casa d'altri, dove trovano un ambiente favorevole (come sul Fatto) o comunque neutro (come su byoblu). Se infatti fossero stati dei semplici imbecilli, continuerebbero ad affacciarsi, visto che la Natura è matrigna oggi come lo era l'anno scorso o quattromila anni or sono.

Mi affretto ad aggiungere che non critico la scelta di Claudio: avendo lui deciso di tenere un blog di informazione, con migliaia di contatti al giorno, è giusto che sia aperto a tutti i contributi (anche quelli pagati da Bruxelles), e sarebbe comunque impossibile per lui moderare i commenti (come lo sta diventando per me). Io invece faccio divulgazione, e quindi ho obblighi diversi rispetto al mio pubblico.

Prendo spunto dal commento particolarmente fuuuuuuuuuuurbo fatto da un lettore in calce a un post che Claudio mi ha cortesemente pubblicato, nel quale commentavo il dibattito Boldrin-Napoleoni. In quel post prendo come riferimento per analizzare la svalutazione del 1992 il tasso di cambio lira/Ecu. Il motivo è semplice e spiegato in modo trasparente nel post: dato che l'Ecu era l'unità di conto rispetto alla quale si calcolavano i tassi di cambio del Sistema Monetario Europeo, questa scelta:

1) fornisce una misura della svalutazione nel sistema di riferimento in vigore all'epoca, e,

2) fornisce una misura confrontabile con l'attuale situazione, perché il cambio di entrata nell'euro fu semplicemente quello di uscita dall'Ecu: 1936.27 (caso mai ci leggesse Boldrin).

Voglio dire quindi che quando vediamo che il cambio lira/Ecu aveva raggiunto 2295 lire per Ecu, sappiamo anche che quando siamo entrati a 1936 avevamo in effetti rivalutato di quasi il 19%. Chiaro, no? Se consideriamo che la svalutazione non aveva avuto conseguenze inflazionistiche, dobbiamo poi capire quale razionalità economica abbia guidato la scelta di rivalutare così tanto.

Ma naturalmente so anch'io che questa misura, utile per certi versi, è inutile per certi altri. Esempio: le materie prime si pagano in dollari, quindi è anche utile sapere quale fu la svalutazione rispetto al dollaro, e io nel post lo dico: sostanzialmente simile a quella rispetto all'Ecu.

Interviene il cretino di turno dicendo che io mento, che la svalutazione rispetto al dollaro fu molto inferiore (solo del 15%), e che io mento perché voglio fornire una versione alterata dei dati: voglio far capire che la svalutazione non ebbe un impatto sui prezzi, e allora uso un tasso di cambio strano (amico, strano per te che sei un ignorante!), il quale fornirebbe una rappresentazione esagerata della svalutazione (ma va!), dando quindi l'impressione distorta che il cambio non impatti sui prezzi.

Ora, io sono un ricercatore scientifico, quindi chi mi dice questo mi insulta.

Se tu mi dici disonesto, io, caro amico, ti dico cretino, perché non mi pagano abbastanza per porgere l'altra guancia, chiaro?

Poi lasciamo parlare i dati, e vediamo: magari è vero che io sono disonesto, o magari è vero che tu sei un cretino. Ci vuole poco a verificarlo, e, se ci fate caso, in realtà non è nemmeno necessario andarli a vedere i dati (anche se lo faremo), perché dovrebbe essere chiaro a tutti che l'ipotesi avanzata dal cretino non sta in piedi.

Ve lo spiego con una tabella, ma prima preciso un'altra cosa. Il cretino dimostra di essere tale anche perché vuole intervenire a difesa del fermatore del declino che ha fatto questo bell'exploit. Incidentalmente mi corregge anche sull'entità della svalutazione dell'Ecu, perché dice che se "livelliamo i picchi" non fu del 50% ma del 25%. Ora, a parte il fatto che bisognerebbe capire perché e come dovremmo livellare i picchi, io mi riferivo al dato mensile per due motivi:

1) primo, perché è quello al quale fa riferimento il prof. Boldrin quando dice che la svalutazione fu del 12% (come chiarito nel post), riferimento quello sì truffaldino, perché tendenziosamente suggerisce che se non ci fu inflazione ciò dipende dal fatto che non ci fu svalutazione (e invece ci fu e come!);

2) secondo, perché se la gente è convinta che la svalutazione si scarica immediatamente sui prezzi, visto che la rilevazione dei prezzi è mensile, uso il dato mensile per prezzi e cambi, no? Perché dovrei "livellarlo"?

Misteri della fede trollica.

Torniamo al punto. Perché l'obiezione del cretino non sta in piedi? Semplice! Perché implica una svalutazione mostruosa del dollaro, svalutazione che non ci fu. Lo capiamo usando i cross-rates. Sembrano una cosa difficile, ma non lo sono, o almeno non dovrebbero esserlo per il cretino che fa l'espertone.

Guardate questa tabella:




La prima colonna riporta il tasso di cambio lire per dollaro, quello storico. Nell'agosto del 1992 ci volevano 1102 lire per un dollaro, nell'aprile del 1995 (cioè nel punto di massima svalutazione rispetto all'Ecu) ce ne volevano 1713: un aumento del 55% (svalutazione incerto per certo), come ho correttamente indicato nel post.

Saltate alla terza colonna, quella che riporta le lire per ECU. Nell'agosto del 1992 ci volevano 1545 lire per un Ecu. Questo significa che con le lire con le quali compravi un Ecu, avresti comprato un dollaro e quaranta cents, cioè che con un Ecu avresti comprato un dollaro e 40 cents (un tasso vicino a quello odierno dell'euro). Dove lo vedi? Lo vedi nella colonna USD/ECU (storico). Dividendo il tasso ITL/ECU per il tasso ITL/USD ottieni come cross-rate il tasso USD/ECU. 1545/1102=1.40. Ci siamo?

Bene.

Nell'aprile del 1995, quando ci volevano 2295 lire per un Ecu, ce ne volevano 1713 per un dollaro, come ricordate, quindi il cross-rate storico era leggermente sceso (da 1.40 a 1.34), un andamento coerente con quello che vediamo, ad esempio, qui. Il dollaro, cioè, si era leggermente rivalutato sull'Ecu, o, se volete, l'Ecu era leggermente sceso rispetto al dollaro, un dato coerente col fatto che l'Europa stava ancora scontando le conseguenze della crisi.

Ma supponiamo che le cose fossero andate come dice il cretino.

In questo caso la lira, svalutandosi del 15% rispetto al dollaro, sarebbe arrivata ad appena 1267 lire per dollaro (seconda colonna). Il cross-rate, quindi, sarebbe balzato da 1.40 a 2295/1267=1.81, cioè l'Ecu si sarebbe fortissimamente rivalutato (di quasi il 30%) rispetto al dollaro (avrebbe comprato, secondo il cretino, molti più dollari di quanti non ne abbia mai comprati in tutta la sua storia - attaccandoci anche quella dell'euro!).

Certo! Perché se la lira si fosse svalutata molto rispetto all'Ecu, ma poco rispetto al dollaro, questo ovviamente avrebbe implicato che il dollaro si sarebbe dovuto svalutare rispetto all'Ecu (cioè l'Ecu si sarebbe rivalutato rispetto al dollaro, in modo tale che la svalutazione della lira rispetto all'Ecu, sarebbe però stata compensata, per gli italiani, dalla rivalutazione del'Ecu rispetto al dollaro).

Questo ovviamente non è successo, non solo perché ce lo dicono i dati, ma perché è assurdo dato il contesto storico: l'ECU/EUR a 1.80 sul dollaro lo può immaginare solo un cretino.

Perché? Ma perché è cretino, appunto. 

E questo vi conferma che, se posso, io cerco di non essere disonesto, e vi fa anche definitivamente capire quanto sono cretini i cretini. Non riesco e non voglio nascondere il mio disprezzo per la pochezza intellettuale, etica e umana di chi mi insulta. A chi è un cretino bisogna dire che è un cretino. Questa informazione non sarà utile a lui (perché è cretino) ma potrebbe rivelarsi cruciale per eventuali casi borderline.

Vi sarà sembrata un spiegazione superflua, forse lo era, ma i cretini devono sapere che li cercheremo (metaforicamente) casa per casa, e spiegheremo loro, con la pazienza che la loro petulanza e le loro velenose e meschine insinuazioni ci avranno lasciato, che noi abbiamo il coraggio di dire la verità, e di fare, per la verità, forse anche qualcosa di più del semplice atto di dirla.

Il che, dato quello che passa il convento, non mi sembra comunque poco.


P.s.: il grafico dei due tassi è questo:


con l'Ecu misurato sulla scala di sinistra e il dollaro su quella di destra, e naturalmente vedete (e tte pareva) che la massima svalutazione rispetto al dollaro, nel periodo considerato, l'avemmo dopo esser rientrati nello Sme, cioè quando il cambio fisso "ci proteggeva" (col membro) dall'odioso costo delle materie prime...

Daje a rideeeee.....

54 commenti:

  1. Caro Prof., comunque non c'è storia; se fai 2+2 a Chicago non è la stessa cosa che se lo fai a Pescara: là vale molto di più!

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  2. E come ho scritto stamane su twitter.... La paura è come la voglia di Chicago! Viene tutta insieme!
    Questi personaggi che difendono l'indifendibile a costo della loro stessa dignità hanno bisogno solo di una cosa. Di questo.

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  3. Questi materieprimisti sono i miei troll preferiti.
    Si sono mai chiesti come ha fatto l'Italia a diventare la settima economia al mondo senza avere materie prime?

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    1. Ti rispondono, assumendo l'aria di chi sa di sapere (Copyright Bagnai):

      "Ma che stai a dì?! Il mondo è cambiato, adesso c'è la Ciiiina, i Bricche, 'er Postfordismo, la Glabbbalizzzazzzione......"


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  4. Ma quanto livore da uno che è stato 'relegato ad insegnare a Pescara'. Ma il genio autore di questa perla è ancora vivo?

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    1. E poi a Pescara io ci sto benissimo! Ne parlate come fosse la Siberia...

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    2. e tte credo! c'avete un lungo mare che è uno spettacolo. La domenica mattina dopo il compleanno di goofy, davanti all'hotel (sulla spiaggia, certo non è Chicago, ma pazienza, mi sono accontentato lo stesso) c'era un via vai di biciclette e di podisti che sembrava di essere alle olimpiadi! Io me ne sono dovuto poi tornare a nord, al freddo e al gelo (a scaldarmi con un barolo, certo non è il burger king della quinta eveniu, ma pazienza, per lo sconforto ne ho traccannato un bicchiere in più)

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    3. Caro Giuseppe, ti faccio notare che il tanto bistrattato Abruzzo non è affatto quella "regione meridionale" che i media "mmilanesi" ci hanno sempre propinato, tutt'altro. Fa parte, a pieno titolo di quella "terza Italia" il cui modello economico (incentrato sulle piccole e medie aziende fortemente integrate sul territorio) è stato ed è tuttora fortemente invidiato all'estero. Quindi prima di parlare di realtà che ignori, va a farti un giretto, non dico a Pescara, ma almeno su wikipedia.

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    4. Chi considera con sufficienza l'Università di Pescara (o meglio Chieti-Pescara) è solamente un po' razzista, o qualunque altro epiteto vogliate scomodare per uno che vede il mondo come Maroni o Wolfgang Schauble o lady M.

      Certo, se per una parete grande è necessario un pennello grande, volete mettere la storia dell'università di Padova, fondata nel 1222, o quella di Pisa, datata attorno alla metà del 1300, oppure Bologna, "la più antica del mondo occidentale" come si legge nel sito, fondata nel 1088.

      Però, nonostante tanta storia - che potrebbe fare il paio con quella di una mitica banca fondata nel 1472 - in anni un po' successivi a quelle antiche fondazioni il calcolo delle probabilità e la statistica ci hanno messo in condizione di sapere che la distribuzione delle intelligenze - o delle qualità didattiche dei docenti - segue quasi certamente una gaussiana indipendente dal luogo.

      Quindi la probabilità di trovare un cretino è la medesima a Bologna, Pescara, oppure Chicago, perché no (e con il classico giochetto di parole, aggiungo che se Chicago, ci sono stronzi)

      Inoltre, bisogna considerare che all'aumentare del numero dei docenti, aumenterà parallelamente sia il numero di idioti che quello di incapaci, ed anche quello di venduti per un piatto di lenticchie Campbell's, essendo tutti costoro distribuiti in percentuali fisse all'interno della popolazione.

      Comunque, l'unico modo per smarcarsi da tutto ciò è non sapere di non aver conseguito un master in USA

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    5. scusate, come vi permettete?
      mio padre e' di Picciano, 18 km da Pescara, ridente pasesino aggrappato sulle pendici di colline di ulivi e frutteti bellissime, e rivendico con orgoglio l'appartenenza del 50% delle mie origini a questo meraviglioso e dolce popolo abruzzese

      quindi il fatto che il prof ivi innalzi il livello culturale dei miei quasi compaesani e' un valore aggiunto,

      altroche'!

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    6. Ragazzi, qui c'è qualche equivoco.
      Io citavo le parole di un buffone che ha commentato così su byoblu e lo prendevo per culo.
      Figuratevi, non solo sono di Pescara e ne approfitto per non perdermi un goofyevento, posso anche vantarmi di avere in famiglia uno zio in bianco e nero, coi baffi e la pipa, che se fosse vivo potrebbe seppellire con una battuta ogni manasseboldrineurotroll dell'universo.
      Altro che prenderci con sufficienza...

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    7. Perche' cosa ha di male la Siberia? I cibi si conservano piuttosto bene. Manco fosse Pescara... :)

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    8. E le ragazze sono bellissime (non me ne voglia Rockapasso). Proprio per questo, quando sarà il momento di mandarci qualcuno in vacanza, non avrò alcuna esitazione né alcun rimorso!

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    9. E in Siberia hanno pure questo coro:

      http://www.youtube.com/watch?v=zNL7TkmNC0I

      (il brano non è scelto a caso, verrà buono tra un po'...)

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    10. Perché no, magari a Ekaterinburg. Chissà che i discendenti di Jurovskij non vivano ancora lì ...

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    11. Prof, se divaghiamo parlando di cori e di Requiem mi invita a "nozze" (lapsus del conte): valgono anche gli inglesi seppure non compresi nel PUD€?

      http://youtu.be/Ejys5e-7SMk?t=8m20s

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  5. Aspetteremo lungo il fiume... anche se temo che nel frattempo qualcuno avrà pagato un prezzo altissimo...io per primo

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  6. Che sia il caso di allertare il 118? In giro ci sono tizi:
    che ritengono credibile la possibilità del cambio ecu(euro)-dollaro USA a 1.80 ;
    che tra Pescara e Chicago sceglierebbero Chicago (magari per andare a fare gli amerikani ?)

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  7. A proposito di cambi, l'amico Vito ha capito che è meglio spostarsi da sotto QUEL ramo, comincia a piovere troppa segatura......

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  8. Il problemone coi materieprimisti è che devi convincerli in un tweet. Informarsi costa loro troppa fatica, e se non ci pensa la televisione questi ce li porteremo dietro per sempre...

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  9. OT, ma lo sapevate che Oscar Giannetto detto anche "à la recherche du master perdu" non possiede nemmeno le due lauree ?

    Lo avrebbe confessato ieri sera alla trasmissione di Mentana "ho dato giusto qualche esame a giurisprudenza, quello che so l' ho imparato da solo".

    Non mi piace infierire sui caduti, ho mandato questo commento solo a titolo informativo e per dimostrare che il CV non conta niente, infatti per me quello che diceva Giannino cazzate erano e cazzate restano :-)

    Il solito moralista alla Alberto Sordi ( per chi si ricorda il film) niente di nuovo sotto il sole....a questo punto speriamo che Boldrin ce l' abbia uno straccio di laurea.

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    1. confermo:

      http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/Speciali/2013/elezioni/pop_curriculum.shtml

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    2. ...però è molto elegante.

      Sembra il cinescopio RAI

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  10. Bè io qualcosa su Pescara
    avrei da dirlo.
    VOI NON AVETE IL LAMBRUSCO !!

    Scusa il campanilismo,ma non avrei altri modi
    per dirti che noi in Emilia siamo superiori.
    vedi:Università di Bologna :-)

    Io devo ancora capire una cosa......
    abbiamo internet,
    ok non tutto è certificato e veritiero,
    ma se uno si sforza un attimino i dati veri li trova,
    o basta rivolgersi ai vari blog economici "basta che non siano Perscaresi".

    O almeno lo devi avere lungo.....
    nella vita o sei ricco o sei Rocco !!!
    Genius at work !!! Troll is operating.

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    1. Niente lambrusco. Pecorino e cerasuolo.

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    2. @carlo
      Da emiliano emigrato non rimpiango il lambrusco (salvo solo il grasparossa di Castelvetro)... ma il resto... mannaggia... gnocco, tigelle, borlenghi e i salumi doc (non la roba che si trova negli ipermercati) quelli li rimpiango e li ritrovo solo rimpatriando... e sorvoliamo sul resto delle delizie della cucina emiliana meno "popolare".
      Mannaggia carlo... mi hai fatto venire delle voglie ora... e sono a centinaia di chilometri di distanza...
      Comunque un giorno o l'altro visiterò l'Abruzzo, me ne hanno parlato bene e spero di poterci fare un giro presto.

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    3. Per favore, non Bologna ma PIDDINIA, d'ora in avanti

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  11. Non vorrei dire ma le ultime evidenze,mostrano che anche se Pescara si deve accontentare di Pippo,a Chicago vanno matti per le pippe!

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. I materiaprimisti sono i più divertenti e assurdi perchè vogliono farti credere che l'Italia è un paese povero, stile terzo mondo, quando in realtà negli anni della Lira non avevamo mai avuto problemi ad importare le materie prime.

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  14. Buongiorno.
    Io ero andato a vedere qual era la media annuale perché mi sembrava elevato il dato della Napoleoni, cioè il 40% di svalutazione, ed ho cercato il rapporto lira - marco.
    Ho ottenuto questi dati:
    - nel '93 la svalutazione sul marco è stata di media del 24%
    - nel '94 del 30%
    - nel '95 del 48%.

    Quindi, anche se la Napoleoni non è stata precisa nel chiarire a quale periodo si riferisse, Boldrin ha fatto la figura dell'orologio rotto.

    Comunque, la cosa più incredibile che Boldrin ha proferito in quello pseudo dibattito (ma il moderatore era vivente in quel momento era appena passato a miglior vita?) è che uscire dall'Euro porterebbe ipso-facto ad avere, qui in Italia, salari pari a quelli cinesi.

    Stavo pensando di fare una copia di quel filmato, allegarne la traduzione in inglese e mandarlo nell'Università americana dove credevo che Boldrin insegnasse.

    Però in un post precedente ho letto che Boldrin non lavora più lì e sembra che faccia il lobbista pro-Spagna. (Franza o Spagna...)

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    1. Scusi sa, ma andare alla ricerca del cambio col marco mi sembra un lavoro inutile se uno ha il cambio con l'Ecu. Perché?

      Inoltre, ribadisco: le parità centrali e le bande di oscillazione (e quindi il relativo sforamento e gli eventuali riallineamenti) in quel sistema venivano decisi rispetto all'Ecu, non rispetto al marco o al dollaro. Quindi usare il cambio con l'Ecu era ovviamente la scelta più naturale e corretta (e su questo son sicuro che siamo d'accordo).

      Il prof. Boldrin è Joseph Gibson Hoyt Distinguished Professor in Arts and Sciences and chair of the Department of Economics alla Washington University in St. Louis (Wustl) che è una delle prima trenta università americane.

      Poi non ricorda il cambio lira/euro, ma quello è un altro discorso. In fondo, potrebbe capitare a tutti. Magari è strano che capiti quando giri tu un filmato di divulgazione, nessuno ti corre dietro, e puoi tranquillamente verificare quello che dici prima di dirlo. Come minimo, in questo modo dimostri di ritenerti al di sopra di un sia pur banale fact checking, il che, al tempo di Internet, è un po' azzardato.

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  15. Campobasso a Cinque Stelle: una folla oceanica!


    http://www.youtube.com/user/lacosachannel

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  16. So che non c'entra nulla, ma quanto può essere soddisfacente dire a qualcuno che ancora parla di liberalizzazioni (ma che non riesco a sopportare quando parla di regalare AZ ad AF), che il TPL è un bene inferiore, le cui tariffe vengono tenute basse attraverso la fiscalità proprio perché si presume che serva un'utenza costituita in prevalenza da redditi deboli al fine di garantire il diritto alla mobilità e per cui, non si capisce gare e liberalizzazioni a cosa dovrebbero servire in un monopolio pubblico i cui costi per l'utente sono già artificialmente bassi?

    Ad associare "bus ride" a "inferior goods" mi dicono sia un certo Mankiw, che mi sembra insegni in una "poco nota e provinciale" università del Massacchussets...

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  17. Il tuo sospetto ti condurrebbe a pensare che ci sarà necessità di qualche 'magheggio' durante le operazioni di voto.

    Probabilmente (e lo spero perchè sennò la situation è ancor più drammatica) 'nessuno è più basito. E' tutto chiaro', citando Boris e gli 'occhi del cuore'; la posta è alta e non le si mandano più a dire, si va diretti. Boom.

    Che poi funzioni è un altro paio di maniche. Ma allora torno al 'magheggio'

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  18. Hollande vara l'operazione choc di competitività: 20 miliardi di sgravi fiscali alle imprese per il rilancio dell'economia

    Venti miliardi di euro di sgravi fiscali a favore delle imprese da realizzare in tre anni: con questo annuncio il governo francese ha risposto alle pressanti richieste che da mesi giungevano dalle aziende dell'Esagono, sul rilancio della competitività.

    Ma se anche la Francia adotta svalutazioni competitive, cioè:

    • Più Iva (contenimento della domanda interna)
    • Più sgravi fiscali (riduzione delle tasse sul lavoro e alle aziende)
    • In parole trollesche: più esportazioni, meno importazioni (alla faccia di Donald)


    A questo punto i partner di Eurolandia saranno penalizzati, l’idea pare essere spudoratamente protezionistica, estremamente negativa per i paesi Piigs,

    «È sostanzialmente - spiega Lars Christensen della Den Danske Bank nel suo blog marketmonetarist.com - un'idea tipica dello stile protezionista degli anni 30: tasse sulle importazioni e sussidi alle esportazioni. Tutti coloro che hanno studiato economia dovrebbero sapere che il protezionismo è estremamente negativo per tutti e che queste idee ridurranno il benessere sia del paese che le introduce sia quello degli altri Paesi. Solo gli STUPIDI sostengono il protezionismo».

    PENSA CHI PARLA !!!

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    1. A me pare che però stai un po' dando ragione a Donald.
      In questo modo infatti la Francia adotta una politica mercantilistica, come la Germania, come la Cina, come il Giappone ...
      Questo sappiamo che tendenzialmente non funziona, rende i cittadini delle nazioni mercantiliste gli schiavi del mondo e distrugge le economie di quelle nazioni che non lo sono, tranne fino ad ora gli USA ma che come sappiamo hanno ancora, penso per poco, il dollaro degli accordi di Bretton Woods e tante testate nucleari.
      Il buon senso dice che dovremmo esportare quanto basta per importare quello che riteniamo necessario.

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  19. Inizio veramente ad avere gli attributi in rotazione.

    Stasera, su una delle reti Mediaset, intravedo una pubblicità diretta ad un sito (questo), chiamato ‘capire davvero la crisi’.

    Lascio giudicare a voi gli strali di debito pubblico e di spesa pubblica da tagliare (s)vendendo i nostri patrimoni nazionali.

    Io ne ho abbastanza. Gli effetti di questo battage, forse non l’hanno ancora capito, sono quelli di rincoglionire ancora di più chi è già rincoglionito, e di far incazzare come iene chi invece rincoglionito non è (stasera parlo come un ortottero).

    Sto attendendo, fiducioso, la risposta di Manasse al commento che ho postato sul suo blog, in riferimento alla sua frase ’aggiungo che l'idea che tutti i nostri mali discendano dall'Euro, col suo corollario che tornando alla lira questi mali si risoverebbero da soli, è una boiata pazzesca. Mi riservo di argomentare queste affermazioni altrove.’

    Sono curioso di leggere le argomentazioni, lo dico in modo sincero.

    Ma di disinformazione, velata o palese, ne ho abbastanza.

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  20. Minchia,Pescara o non Pescara
    er cavajere porta sfiga :-)

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-19/svalutazione-competitiva-francia-facendo-102421.shtml

    Parla e poi s'avvera,
    manca solo la data precisa,
    mo me tocco li cojoni !!
    Ma le pozioni magiche che usate all'università di Pescara
    sono scritte su fogli di pelle umana ??
    Perchè di sicuro,non siete scientifici nè scienziati nè
    tantomeno ricercatori.......Pescara......tze....!!


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  21. Notare come Monti dalla strega gruber faccia l' equazione TERRIFICANTE votare grillo = uscire dall`europa. Perfettamente in linea con la stampa estera (dal poco che ho letto).

    Ah, e dice anche che pagare l'imu e' un atto di virtu'. Non parliamo del servizio sulla Grecia, pare che i greci stiano sempre peggio ma la bilancia va migliorando, quindi benino.
    Poro monti col suo curricum e le sue amicizie, costretto a rispondere alle domande insidiose di quei paladini della democrazia della grufer e del ragazzo di bottega del corriere. Minimo dovranno sistemargli il nipotino alla bce!

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    1. I Greci vendendo due olive e morendo tutti di fame avrebbero comunque migliorato la bilancia dei pagamenti.

      In compenso, sui fogli salmonati c'è una nuova tendenza: evidenziare la bilancia commerciale, ma dimenticando completamente la situazione di tensione sociale nella penisola.

      Difatti i Greci secondo coloro che scrivono su carta salmonata stanno raccogliendo i frutti, come testimoniano i grandi festeggiamenti di massa di questi giorni.

      Festeggiamenti pro-Pude

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  22. CHI E’ OSCAR GIANNINO ???

    Chi è quest’ uomo del mistero dallo sguardo tenebroso, dalla voce calda e suadente, dalla mascella virile?

    E’ l’ultimo maschio di una generazione di economisti, etilisti e vincenti, della Chicago Boys?

    E’ il sogno inarrivabile di generazioni di economisti, elitisti e aspiranti al Premio Nobel?

    E’ l’ultimo esemplare di ortottero eurista, delirio visionario di generazioni di ortottere femmine?

    E’ forse l’ultimo dei moicani?

    No, è lui, Oscar Giannuzzo !!!


    1. GIANNINO, NESSUNO E CENTOMILA. OSCAR NON HA UN MASTER, NON HA LE DUE LAUREE IN ECONOMIA E GIURISPRUDENZA, E HA MENTITO SISTEMATICAMENTE PER 5 ANNI - 2. IN DIVERSI VIDEO (2008, 2012, 2013) RACCONTA ANEDDOTI SUL FINTO MASTER A CHICAGO. ECCO LE CONFERENZE IN CUI VENIVA PRESENTATO CON I TITOLI INESISTENTI - 3. NEGLI ULTIMI GIORNI, DAVANTI ALLA VERITà, UN MARE DI BALLE: “MAI DETTO DI AVER FATTO IL MASTER”. “ERA UN CORSO D’INGLESE”. “NO, UN TUTOR PRIVATO”. “MAI GUADAGNATO, NEANCHE PRIVATAMENTE, COI TITOLI FINTI”. “SUL CV HA SBAGLIATO UNO STAGISTA” - 4. NELL’ITALIA DEI CORROTTI, CHE VUOI CHE SIA? NO. PER UN CANDIDATO PREMIER CHE HA FATTO CAMPAGNA SU MERITO, TRASPARENZA, ED ECCELLENZA ACCADEMICA, È MOLTO GRAVE - 5. OGGI SI PRESENTA DIMISSIONARIO DAVANTI ALLA DIREZIONE DEL SUO PARTITO, CHE DEVE DECIDERE COSA FARE. SE NON LO CACCIANO, PROMETTE DI LASCIARE IL SEGGIO IN CASO DI ELEZIONE -


    OSCAR GIANNETTO

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    1. Secondo me è solo uno che ha raggirato tanti Soloni che crdevano d'essere espertoni ed invece erano dei perfetti imbecilli
      Perchè mi sembra che adesso il problema di Giannino sia quello di avere soltanto un diploma,poi che torme di dottori masterizzati che ce l'hanno luuuuuuuuuuungo il CV si siano fatti imbonire da un "diplomanto" non turba nessuno.Veramente non turba nessuno?A me tanto!

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    2. Perché cazzate dice lui e cazzate raccontavano loro e noi sappiamo pure il perché (destinazione non girone dantesco).

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  23. E pensare quanto mi gasava, nel mio inquieto girovagare, quando urlava da radio24 " stato drogato, tassicodipendente!". Ricordi di gioventu', quando condividevo con gli amici slogan e capro espiatorio...

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  24. Come combattere l’evasione fiscale e risolvere il problema debito pubblico secondo Antonio Ingroia

    RIVOLUZIONE GIUSTIZIALISTA COMUNISTA

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    1. Le proposte di Ingroia sono di destra o di sinistra ?
      Eresia comunista.
      Eresia fascista.
      I due estremi si toccano.
      Io, che di destra certo non sono, mi viene i brividi quando certi personaggi ottusi, presuntuosi, giustizialisti, propongono soluzioni che drammaticamente hanno il preciso intento di distruggere qualsiasi libertà individuale.
      Consideriamo anche che se in Italia non ci fosse il sommerso che c'è ci sarebbero gia molti morti di fame.
      Intendiamoci, io non sono per la privatizzazione dello stato, sono per il pubblico, ma lo stato deve salvaguardare gli interessi della collettività, che ovviamente sono anche gli interessi del singolo, invadendo il meno possibile la sfera individuale e lasciando margini di difesa personali nei confronti di azioni collettive potenzialmente devastanti.
      Penso alla volonta di eliminare l'uso del contante, alla maniacale e oltretutto apparente, volontà di perseguire gli evasori, i corrotti e i corruttori, i mafiosi etc. etc.

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  25. una splendida passeggiata, sul lungomare di Pescara, la domenica mattina, dopo il compleanno di Goofy; una piacevolissima e sorprendente conversazione con un ragazzo che passeggiava con un'oca al guinzaglio (un'oca vera, in carne e piume, non una "optimal currency area); spero di incontrarli ancora, al secondo compleanno di Goofy: vorrei chiedere (all'oca), se lei ha creduto al curriculum di Giannino, lei che non insegna a Chicago . . .

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  26. Generalmente sono al 95% d'accordo con quanto scrive sul 1992. Però questa volta la trovo un po' meno convincente rispetto ad altri suoi post.

    Cerco di articolare il ragionamento.
    - Il cambio medio mensile contro l'Ecu dell'aprile 1995, se mi passa il gergo da analisi tecnica, è uno spike. Ovvero un punto di massimo che si va a formare molto rapidamente nel giro di tre / sei mesi per poi ridiscendere piuttosto rapidamente.
    - Vista l'ampiezza del movimento e la sua velocità in entrambe le direzioni eventuali riflessi sull'andamento dei prezzi interni credo sarebbero stati limitati: la lira vs l'Ecu si è trovata sopra le 2000 lire in una trendline fortemente ribassista per poco tempo per trarre conclusioni perentorie.
    - Ho guardato quindi il FOI e ho notato che passa dal 3,9% y/y del gennaio 1995 al 5,7% di Giugno 1995%. In particolare le variazioni su base mensile di Febbraio e Marzo sono dello 0,8%: significativamente sopra la media dell'anno precedente. Più in generale tutto il primo semestre 1995 registra una dinamica dei prezzi più marcata del 1994.
    - Dopo che il trend di rafforzamento della lira inizia, il FOI scende, sia in termini di variazioni mensili che di variazioni cumulate annue.

    Credo quindi che parlare di una svalutazione del 55% sia matematicamente ineccepibile in termini di differenza tra minimo e massimo ma un po' eccessivo: l'Ecu è rimasto sopra le 2000 lire con aspettative crescenti per poco tempo. Se avessimo avuto un 1995 con l'Ecu quantomeno stabilmente sui massimi (con cambi a termine stabili fatto salvo il differenziale d'interesse e un leggero premio al rischio) potremmo definire il 55% come il range significativo in termini di effetti economici. Ma in questo caso se la dinamica del FOI avesse ricalcato il comportamento che effettivamente ha tenuto nel 1995, l'inflazione a dicembre dello stesso anno sarebbe stata sensibilmente superiore.
    Nel 1992 il cambio reale non rifletteva assolutamente il differenziale di inflazione accumulato con i partner europei, inoltre il dollaro era ai minimi storici (non sarebbe improprio secondo me definire il 1987-92 come un quinquennio di lira forte). Il periodo fine 1994 - prima metà 1995, che coincide con il termine del governo Berlusconi I e l'inizio del governo Dini, mi sembra più un momento in cui i mercati stavano prezzando la paura di una scarsa capacità di gestione delle finanze e della spesa pubblica. Le potenzialità per avviare un ciclo di deficit eccessivi, tassi non adeguati a ripagare aspettative fortemente ribassiste sul cambio e inflazione forse c'erano.

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    1. Guardi, lei è un espertone, e va bene così. Solo che sa, quando un analista delle serie storiche incontra un analista tecnico, è un po' come quella storia dell'uomo con la pistola e l'uomo con la pala... Io ho chiaramente parlato di svalutazione massima e ho anche riportato i dati (altrimenti lei non potrebbe fare questa supercazzola). Cosa deve fare il RER dopo che c'è stato un differenziale di inflazione cumulato lo so benissimo e l'ho spiegato a mezza Italia da questo blog.

      Il punto che evidentemente lei mi pare non colga è che deve collocare i miei argomenti nel contesto del dibattito (che non è un dibattito sui modelli di determinazione del tasso di cambio). Qui siamo di fronte a persone che parlano, mentendo, di svalutazione del 12% (quando nel lungo periodo è stata ben più importante, spike o non spike), e che raccontano che appena il cambio sale, i prezzi interni salgono immediatamente perché tutto è fatto di petrolio.

      Chiaro il concetto?

      Che la rivalutazione abbia avuto un effetto moderatore dei prezzi (forse) si vede anche dai grafici del post originale, ma troppe cose bisognerebbe guardare (corsi delle materie prime, ecc.).

      Ma il punto del mio intervento non è questo. Ovviamente, se le fa piacere fare le lezzioncine, qui per chi argomenta bene come lei (dico sul serio) ci sarà sempre posto. Ma mi premeva però farle notare che lei sta parlando di una cosa diversa e in un contesto diverso.

      Tra l'alto la sua ricostruzione storica è un po' fuorviata, perché la nota intervista di Monti del 1995 chiariva che lui riteneva i fondamentali dell'economia sostanzialmente sani, e vorrei capire da dove i mercati avrebbero dovuto trarre aspettative inflazionistiche, visto che l'inflazione tutto sommato stabile. Onestamente, non so nemmeno le motivazioni di quella spike. Avranno voluto fare un regalo a qualcuno, visto che era la stagione delle svendite? Chissà? Lei ha un'ipotesi? Perché certo, se c'è da capire perché poi abbiamo rivalutato di quasi il 20%, bisogna anche capire cosa ha spinto il cambio visibilmente oltre il valore di equilibrio. Lei cosa pensa?

      Comunque, sinceramente non capisco il perché di questa precisazione.

      Viene a dire a me che il quinquennio 1987-1992 è stato un quinquennio di lira forte, e mi dice che ha letto il mio blog. Naaaahhh... Era il blog di un altro!

      Guardi, qui l'obiettivo era molto limitato: volevo solo far capire che uno che pensava di essere esperto invece era un cretino. Lei su questo punto specifico cosa pensa? Poi magari facciamo una ricostruzione storica di quegli anni, che però sinceramente mi pareva chiaro esulasse dallo scopo del post.

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    2. @Bagnai

      Concordo.

      Quando l'ingegnerone di turno mi dice che vuole una tolleranza di un centesimino io gli domando sempre quanto ino lo vuole quel centesimo !!!
      Senza poi considerare che chiede la lavorazione ad una macchina che ha almeno mezzo decimo di gioco !!!
      Con i numeri è facile farsi del male e sempre gli uomini se lo son fatto.
      La testa andrebbe usata solo con la patente, in alternativa un sano e naturale istinto spesso porta a visuali più chiare e scelte più sensate.

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  27. Sì sul punto specifico ha ragione, così come sulle "ricostruzioni" da propaganda del 1992.Sono anche andato off topic. Il punto è che il suo sito ha incrementato notevolmente la mia attitudine a controllare i dati sulle supercazzole che ci propinano: la cosa dopo quaranta ore di lavoro settimanali le assicuro è un po' stressante vista l'insistenza delle leggende metropolitane e la lentezza della mia connessione. La prenda così, sono un po' di giorni che mi riguardo le serie dei cambi sul sito Bankit e mi erano venute queste idee sulle due "gambe" della svalutazione (fine '92 e fine '94) e avevo voglia di comunicarle con chi l'argomento l'ha studiato, anche se capisco che lo scopo del post non fosse essattamente quello di una riflessione allargata alle determinanti del cambio e chiedo venia.

    PS: ho guardato il video e se devo essere sincero il pistolotto iniziale della Napoleoni da pseudo-politicante fatto di pane, amore, numeri e fantasia lo ritengo orribile, soprattuto in funzione dell'argomento sul quale vuol chiudere l'intervento. Agevola non poco il compito a Boldrin in termini mediatici (che poi sono quelli che contano quando scegli la TV come mezzo per comunicare un concetto). Senza contare che sull'impossibilità politica del referendum non concordo: un governo seriamente determinato ad indire un referendum solo consultivo (non previsto ma neanche vietato) sull'euro e disposto a trarne le debite conclusioni otterrebbe lo stesso risultato politico senza bisogno di infognarsi in una complessa riforma istituzionale. Il fatto che non accadrà è un altro discorso...

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    1. Guardi, ero sicuro che ci saremmo capiti. Tralasciando per un momento la parte tecnica, sulla parte politica purtroppo, con grande dolore, sono assolutamente d'accordo con lei. Il messaggio della Napoleoni incorpora esattamente quella che mi pare sia stata finora la linea del vertice del 5stelle (perché la base, lo dico per esperienza, è molto meglio): diagnosi di destra (debitopubblicobrutto) e soluzioni di sinistra "buonista" senza capo né coda (debito odioso, reddito di cittadinanza, ecc.).

      Allora: io ho difeso la Napoleoni dall'attacco sleale di Boldrin, ma concordo con lei sul punto che se vai avanti in questo modo, allora le legnate te le cerchi, e concordo anche con Manasse. La Napoleoni sarò anche un'economista, se a lei fa piacere così, ma NON è una macroeconomista (ANCHE SE una parte della sua analisi era perfettamente fondata e condivisibile - in particolare quella deflazione vs. svalutazione), e oggi c'è bisogno di esperti di international macroeconomics. Non è che si va tanto lontani senza.

      Il problema del 5stelle è che ha fatto la scelta di puntare su un cavallo morto perché lo riteneva mediaticamente efficace, in termini di buonismo vagamente sinistrorso (ma quanto è odioso il debito). Questo blog dimostra che si può essere efficaci comunicativamente anche diffondendo messaggi estremamente rigorosi in termini scientifici, e possedendo (e diffondendo) le competenze specifiche necessarie.

      Dopo di che, come ho chiarito, ognuno fa le scelte che vuole, e certo i 5stelle, una volta raggiunto il potere, non saranno soli. Io continuo a fare il mio lavoro perché vedo e perché voi mi confermate che sta servendo a qualcosa. La democrazia, e soprattutto la resistenza, per me sono questo. Sugli slogan stendo un velo pietoso. Cinque anni di buona gestione macroeconomica renderebbero incomprensibili parole come "reddito di cittadinanza" o "sostenibilità/odiosità del debito".

      Ma mi rendo conto che finché circolano colleghi di un certo tipo, per politici di un certo tipo sia difficile capire che l'economia è una cosa seria.

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