Se succede, reagisco in modo sproporzionato all'offesa.
(Suggerisco ai prossimi spiritosi di ricordarsi che io sono italiano, e sono nato a Firenze. Ci pensino due volte, questi simpatici padani e i loro accoliti. Avrete tempo di vendicarvi copertamente, in sede di commissioni di concorso. Ma per il momento meglio se ve ne state cheti.)
Addendum del 18 febbraio 2013, ore 17:31
Esco da un seminario, e trovo la ridicola notizia delle dimissioni di Zingales. Vorrei farvi capire bene il livello di ipocrisia. Vi sembra mai possibile che una persona del livello di Zingales (con i suoi alti e i suoi bassi) potesse non capire ictu oculi che il soggetto in questione non ha alcuna competenza in ambito economico? Il commento che era venuto spontaneo sulle labbra di tutti i colleghi in buona fede era: ma che ci fanno docenti di quel calibro con uno così?Ecco, questi sono i rischi di chi si affida ai CV per misurare le persone.
Intendiamoci: io credo che Zingales sapesse perfettamente che l'amico non era competente e non aveva titoli, ma che sperasse in una vittoria, a che si sia dileguato al constatare che questa stava sfumando sempre più, un po' per merito ortottero, un po' per demerito dei fermatori del triciclo. Quindi secondo me il caso va liquidato come "ipocrisia più vigliaccheria uguale tradimento". Ma teniamoci al livello fenomenologico, facciamo cioè finta che il professore abbia fatto l'esamino al suo candidato premier, abbia riscontrato la presenza dei titoli, e abbia deciso di arruolarsi in base alla presenza del master.
Bene.
L'accaduto dimostra quello che il mio post vuole dimostrare: non siamo (nessuno) in condizioni di poterci permettere di valutare le persone in base al CV. Valutiamole in base ai fatti. Uno che ripete stantie e vetuste ricette proprie di un'economia che avrebbe fatto ridere i polli nel 1890 non può essere oggi un candidato premier, no?
A margine di una discussione sui criteri di ripartizione dei fondi di ricerca, un simpaticissimo collega, commentando il cambiamento di posizione di altri colleghi, mi diceva: "Vedi, Alberto, il problema, quando uno comincia a misurarselo, è che trova sempre qualcuno che ce l'ha più lungo del suo...". L'aneddoto che stiamo commentando dimostra che anche trovare uno che ce l'ha più corto può essere un problema.
Quindi, per l'amor di Dio, smettiamo di misurarcelo e cominciamo a usarlo, se ce l'abbiamo (ovviamente sempre il CV).
Chiaro?
È il nostro paese, giusto?
(incidentalmente, a beneficio di Ph, l'aneddoto dimostra anche il fottuto tempismo dei miei post. Sarà che porto una sfiga ladra! Mi dispiace per le persone coinvolte nella prossima asfaltatura...).
Addendum del 18/2/2013, ore 19:18:
(da un affezionato lettore ricevo e pubblico):
Tu mi fai paura.
Ma che glie fai la macumba? Appena li tocchi vengono colpiti dalla cupio dissolvi.
Scatta
subito l'opportunismo ... senti visto che abbiamo fatto pace ... me
faresti un post su uno del condominio che mi sta sul cazzo? Sicuramente
dopo glie rubbano la machina!!!
Bagnai Negromante!!
(amico, mandami gli estremi. Non sono necessarie tracce di Dna. Qualche giorno fa ascoltavo un ufficiale dell'infanterie de marine descrivere le sue sensazioni nel riprendere manu militari un ponte di Serajevo ai serbi. Le vin est tiré, il faut le boire...).
il professor Manasse sembra aver tradito anche la grammatica italiana... a "L'aria che tira", ospite insieme a Borghi, coniuga per ben due volte al condizionale anzichè al congiuntivo...
RispondiEliminaMa smettila di fare lo spocchioso che sei solo uno sfigato
RispondiEliminaMatteo Cua caro, ma rilaaasssate...era una battuta...potrei anche essere una sfigata ma mi sembra che hai troppi pochi elementi per dimostrarlo...beato te...che hai tutte queste certezze nella tua vita. Dai che non vale la pena scaldarsi per così poco, saluti
EliminaMa la sua vita qual è? Gooooooogle è silente in merito...
EliminaBravo Bagnai, il minosse scrive anche queste cazzate (dal suo blog):
Elimina"Se avete bisogno di un chirurgo specialista in Oncologia, andreste a farvi operare da un Massaggiatore Shiatsu? E dovendo scegliere un consulto, preferireste rivolgervi a chi ha passato la propria vita a studiare e a pubblicare le proprie ricerche sui tumori nelle grandi riviste internazionali, sottoponendosi al vaglio impietoso della comunità scientifica internazionale, o a chi vende unguenti miracolosi in TV? Per la Medicina pochi hanno dubbi.
Per l'Economia politica, invece, no: sta passando in questo paese l'idea che tutte le opinioni si equivalgano. Come per gli allenatori di calcio, gli Italiani sono tutti tecnici che possono discettare di quali sono le diagnosi economiche per curare il Paese. Si chiede spesso a chi si occupa di terrorismo internazionale o di economia dell'arte di discettare dell'Euro, che è un po' come chiedere ad un otorino un parere sull'Alzheimer. Ma si fa molto peggio. Sei capo del Dipartimento di economia di Harvard? Insegni a Chicago o al MIT? Bene, la tua opinione vale quanto quella del collega di Pescara o dell'Università della Tuscia! Todos economistas!!!
Eppure non è tanto difficile. Basterebbe guardare su Google Scholar e si scoprirebbe, per esempio, che i partecipanti al dibattito a Servizio Pubblico di ieri sera, Boldrin e Napoleoni, non stanno proprio sullo stesso piano. I lavori di Michele Boldrin hanno 5852 citazioni, mentre quelli di Loretta Napoleoni ne hanno zero. Questo NON vuole dire che che l'uno abbia ragione e l'altra torto. Significa solo che il primo ha una reputazione internazionale e l'altra no. Bisogna saperlo. Non dirlo è pessima, pessima informazione"
Si dà il caso che io faccia il chirurgo e, essendo del campo non mi baserei mai sull'impact factor, per scegliere da chi farmi operare, ma sulla fattualità (ovvero sulla competenza reale. Conosco chirurghi di provincia ai quali molti supposti luminari nazionali di stimate università del cazzo (o anche ammerikani, visto che siamo così provinciali da pensare che siano meglio) non sarebbero neanche degni di baciare il culo. (Tra l'altro io sono di Bologna, come minosse). Non lo sappiamo come funziona la "seleziione" dei luminari, qua da noi? (la parola proctoglossia non dice nulla?). E'ora di finirla con questi tromboni , con gli Alesina, i Giavazzi, i Boldrin e i Manasse. Hanno forse idea come vive la gente alla quale vogliono privatizzare la sanità o altre simpatiche cosucce?....sempre a pontificare col culo degli altri. Bravo Bagnai (lo scrivo di nuovo), io personalmente sono molto più spocchioso di quei deficenti, perchè persona colta, e da persona clta posso capire che tu le cose le spieghi davvero, le documenti, ci hai pensato su. Non ripeti la lezioncina a pappagallo come loro. Tu hai anche un'altra cultura (e si capisce), non solo aridi o campati in aria tecnicismi come quella genia di cazzoni che ho citato. Continua così, dalla tua università di provincia, falli rodere perchè vorrebbero avere la tua credibilità (come io feci rodere i tromboni locali perchè , da libero professionista,ero molto più invitato di loro ai congressi internazionali). Puzzano di stantio, puzzano di falso, puzzano di quello che sono stati abituati a leccare tutta la vita. Scusa lo sfogo da tifoso, ma anch'io vivo in questo paese da mezzo secolo...e non se ne può veramente più di questi protervi tromboni che credono di essere arrivati lì dove sono per meriti e non per altre virtù (o vizi). Trovo che tu faccia un'opera di informazione veramente importante, anche se vieni da un'università di provincia (capirai invece Bologna, caput ani o, come diceva Primo Levi, anus mundi, potremmo chiamarla PIDDINIA, come la Topolinia disneyana). Continua così, e un bel vaffanculo collettivo a tutti i soloni e ai quisling del caso
Devo ammettere che mi fanno paura i Matteo Cua nostrani. E' possibile che anche l'intelligenza sia in deficit in questo povero paese martoriato?
EliminaLa reazione poi sembra chiara: fotografati degli illustri economisti di 'sta ceppa nell'atto di cavalcar l'onda euroforica seppur gli scritti passati evidenziano il fatto che le cose le sapevano eccome, questo che fa? Insulta senza manco entrar nel merito.
Poi ci si sorprende della fama di gente come Boccia e Boldrin... Finchè ci saranno menti assiderate quanto quella del buon Marco è più efficace la caciara.
Riguardo Matteo Cua, quant'è vero che si misurano gli altri usando il proprio metro...
EliminaA proposito di Menem, ricordo che esiste anche un documentario dal titolo Diario del saccheggio, citato da più parti anche su questo blog, scaricabilissimo in rete e visibile anche su youtube, che ne immortala le gesta.
Se a qualcuno ancora mancasse, per cogliere fino in fondo quello che ha avuto il coraggio di sostenere Monti, Menem merita davvero di essere visto live.
Professore, è sempre una questione di centro e periferia, anche nelle dispute accademiche, e chissà perchè è sempre il centro che mente.
RispondiEliminaRilevo però che il post di minosse è stato sommerso di pernacchi e sberleffi, argomentati e competenti, ai quali il professor tentenna non è riuscito a rispondere se non con palese imbarazzo.
Lei, Borghi et al. avete creato un esercito di "mostri" cazzuti, incazzati, consapevoli, critici, informati. Spero vivamente che questo esercito si allarghi, ma comunque vada, a noi ed a lei, deve essere fiero da oggi e per sempre di quello che ha fatto.
Ahem... sarebbe "tiremm innanz"... :-)
RispondiEliminaGiorgio, porco troia, me l'ha corretto la redazione, per chi mi hai preso? Me lo ha già fatto notare Borghi su Twitter, mi era appena passata l'incazzatura, e mo ci torni tu? Se me lo rifanno, non gli mando più nulla.
EliminaOps... sorry.
Elimina(Ma non lo correggono?)
No, infatti fra 99 secondi li mando tutti a fare in culo. Mi pare chiaro che se uno scrive un post per spianare dei bocconians, non gli puoi sbagliare l'ortografia del milanese. Va bene che quelli sanno solo i loro hamiltoniani, ma Borghi, ad esempio, che è una persona di cultura, o te, nonostante tu sia un ingegnere, ve ne siete accorti, e per un perfezionista come me è veramente una cosa insopportabile.
EliminaSiccome l'abitudine delle gentili redattrici di correggere le mie cose giuste mi ha scassato la minchia, qui o il fatto rientra rapidamente, o sarò costretto a fare un post che vi divertirà molto, con tutte le vicissitudini che ho passato da quando sono in contatto col meraviglioso mondo dell'editoria italiana.
Ma chi corregge le bozze del Fatto Quotidiano, Felice Caccamo? E' talmente grossolano da sembrare fatto apposta...
EliminaObsequium amicos, veritas odium parit.
RispondiElimina"Pensare che ci debba essere qualcosa di sociale e di ufficiale che 'fissi' l'autorevolezza di qualcuno è un pensiero ... aberrante, dovuto evidentemente alla deformazione di chi non sappia più concepire verità al di fuori dell'autorità".
RispondiEliminaP.P. Pasolini, Chiesa e potere, Corriere della Sera, 6 Ottobre 1974.
Da li a tirare in ballo la razza il passo è breve!
EliminaVisto? Che Le dicevo?! Non se lo ricorda il mio commento sul "...perchè io sono radical chic e tu invece..."?
RispondiEliminaScusate, OT ma non ho resistito, l' appello degli intellettuali de sinistra al voto utile e al governo stabile....ho urgente bisogno di un antiemetico !
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2013/2013/02/15/news/l_appello_degli_intellettuali_governo_stabile_per_il_cambiamento-52733196/
Ah...i bei tempi andati (ma non troppo) dell'ipse dixit, quando l'eresia poteva essere estirpata con un bel falò catartico...
RispondiElimina17 febbraio 1600, Giordano Bruno arso vivo a Campo de' Fiori... non hai parlato di eresia e falò a caso, vero?
EliminaOhh finalmente qualcuno che capisce
RispondiEliminache il posto dove insegni e lavori
ti qualifica per sempre.
Ops.....mi è venuto in mente che una volta ho sentito parlare di un oscuro impiegato dell'ufficio brevetti di Berna,
ma chi sarà mai ???
Che cazzo di futuro potrà avere uno che lavora li' !!
E dici di combattere lealmente ??
Sicuro ??
Professor Bagnai, lei è cazzuto!
RispondiEliminapermettete l'osservazione forse fuori contesto e che non investe il nostro ospite, per il quale nutro grande stima non fosse altro che per il fatto di essersi messo in gioco, qui, per spiegare tanti fatti e fattarelli a noi digiuni di monete e correlati...
RispondiEliminac'è un provincialismo tutto della stampa italiana per cui se insegni all'estero sei uno strafigo, se in insegni in italia, in particolare nell'università pubblica, sei uno sfigato.
già questo fa girare i cabbasisi, aspettandomi che il giornalismo italiano valorizzi l'istituzione pubblica, dato anche che fa un servizio la settimana sul suo declino e sull'abbandono che questa subisce da parte dei governi... ma lasciamo perdere.
ora, è capitato che per anni ci siamo sorbiti nei dibattiti televisivi, oltre a bocconiani e luissiani, tutta una sequela di "stimatissimi" prof. docenti a losangelescicagobarcellonalontrapariggi... qualcuno/a di questi, ora si presenta pure alle elezioni. bravi, buon ragù al pesto!
rarissime le apparizioni di tutti gli altri, sopra tutto in prima serata tv (parlo di generaliste).
succede così che alla scorsa puntata di Piazza Pulita, sentiamo per la prima volta un dibattito (IN PRIMA SERATA, WOW!) su EuroSì-EuroNo!
ma perché? perché finalmente (olè) arriva una (che poi sarebbe la stimabile Napoleoni) la quale non solo si permette di essere anti-euro, ma, colpo di c..o del cronista, insegna a Lontra.
Beh, allora è indiscutibile: la Napoleoni ("cavolo, pensavo stesse in Francia, ma va bene lo stesso" commentò il cronista) è figa, anzi strafiga, e quindi la invitiamo. "Se sta all'estero, è di sicuro una che ci capisce..." (sempre il cronista).
Ecco, mi chiedo se non sia il segno del provincialismo più... triste, non so come altro definirlo.
senza contare la cosa che maggiormente mi fa incavolare: ma a nessuno viene in mente che in una sperduta università delle Puglie, o delle Calabrie, o del Basento ci possa essere il più grande professore del mondo e di sempre? un omino che magari non si è potuto mai muovere dalla sua terra, perché aveva la madre malata, la moglie che non poteva lasciare il lavoro, un figlio con handicap... perché semplicemente non voleva lasciare la sua terra, stava male alla sola idea di essere emigrante.. e amava profondamente la 'nduja!?
cose semplici così, che non considera mai nessuno, e mi spiace molto.
certo - direte voi, esperti dell'ambiente professorale - ci sono le pubblicazioni.
ma mi sa che anche in questo senso valgono, per i provincial-writerssss, medesimi criteri di valutazione.
e mo' buonanotte che mi fa male la gola.
Quando smetterai di superare te stesso? :)
RispondiEliminaMi riferisco anche ai titoli (dei post).
Sistemato anche questo, in attesa della sistemazione definitiva che gli darà il tempo: la pattumiera della storia e il nono girone.
RispondiEliminaPer il momento mi accontento di immaginarlo paonazzo come il Tabacci.
Ma lei ci sta viziando... chi sarà il prossimo?
Sono desolato nel vedere quanti voltagabbana proveranno a nascondere la verità...ma anche fiducioso perchè noto che, come ha detto lei, una qualche consapevolezza sta finalmente prendendo forma.
RispondiEliminae il merito di questo formarsi è di quelli come lei.
Grazie.
Per tutti i Goofysti interessati alle vicissitudini intestine - o intestinali che dir si voglia - del PUDE (alias elezioni politiche):
RispondiEliminahttp://www.notapolitica.it/2013/2/17/ippodromo-l'oreal.aspx
sondaggio elettorale mascherato con pseudonimi (facilissimi da decifrare).
buon divertimento, e grazie prof per aver disintegrato lo sboldrinato.
lorenzo
E intanto continua la campagna diffamatoria del povero Boldrin.
RispondiEliminahttp://www.fedea.es/catedras/investigadores.asp?z=18
Qui il suo perfido sosia vorrebbe farci credere che sia stipendiato dalla Repsol come direttore di questo corso di studi. Un uomo di scienza come lui... ps. io il CV alla Shell lo manderei, non sia mai che gli avanzi una cattedra.. Saluti
Link errato, il link corretto è questo: Michele Boldrin - Director, Chair in Intergenerational Public Goods.
Elimina@Bagnai: preferisce "segui il tuo corso e lascia dir le genti", oppure "non ti curar di loro, ma guarda e passa"?
RispondiEliminaPierfendi Casini a Ballarò (il pollaio della politica italiana), dopo un servizio che illustrava le agevolazioni fiscali in Lussemburgo, per imprese e famiglie:
RispondiEliminaSe gli altri paesi europei, il Lussemburgo è in Europa, ci fanno concorrenza, attirando imprese e lavoro dall’estero, il motivo è che noi non abbiamo consegnato tutta la sovranità all’Europa (!!!), più Europa vuol dire più lavoro e più benessere, perché in Europa ci sono salari più alti;
se infatti in Italia c’è recessione il motivo è che i salari sono bassi. (???)
MA BALLARO’ E’ UN POLLAIO O UN CIRCO ??
È un WC dove si va a vendere il proprio paese in cambio di potere. Perché lasciare che Casini (se l'ha detto) metta in relazione l'Italia al Lussemburgo, un paese a giurisdizione segreta tra le più opache del mondo, senza che un giornalista ne chieda conto è roba degna di una latrina. E poi questi "professionisti" prezzolati hanno il coraggio di parlare di contraddittorio...
EliminaMi ricorda i fermatori di declini con il loro modello ideale: Singapore, una democrazia compiuta! Per la serie: "Dimmi per chi lavori e ti dirò chi sei".
"Quindi lei pensa che offrire agevolazioni fiscali e segretezza per attirare capitali stranieri sia una soluzione valida per rendere più competitiva l'economia Italia? Quali vantaggi potrebbe trarre la maggioranza dei cittadini italiani dall'indebitarsi ulteriormente con il settore estero?"
(Giusto un paio di domande che mi vengono in mente, e che mai sentiremo provenire dal frullatore di cervelli)
"Per caso tra i suoi sponsor ci sono capitalisti italiani desiderosi di rimpatriare denaro detenuto illecitamente all'estero e mai dichiarato ad alcuna autorità fiscale?"
(Questa invece è da licenziamento immediato)
OOOOTT
RispondiEliminaSappia che lei ha minato la pace della mia famiglia: non c'è notizia economica al TG che non riceva il mio puntuale "Ma che cazzo vai dicendo!?", con conseguente balzo sulla sedia della vecchia madre ultraottantenne.
Le mie finanze: ho acquistato un tablet quasi solo per seguire il suo blog anche quando sono fuori casa (pendolare).
La mia rispettabilità: leggendo il post sul sosia di Boldrin nell'anticamera del reparto di rianimazione dove è ricoverato mio fratello ridevo - molto poco opportunamente - come uno scemo.
Le mie relazioni sociali: la reazione più blanda alle piddinate degli amici è un ringhioso "Ma non diciamo cazzate!".
La mia avversione per i social network: mi sono iscritto a twitter.
Insomma, riceverà notizie dai miei avvocati.
Franco
Ultimamente non ne azzecco una mazza !
RispondiElimina@Il velo di Maya
RispondiEliminaBravo a te che parli di come stanno veramente le cose.
Mi capita per mestiere di dover "sindacare" l'esito e la coerenza-legittimità valutativa dei concorsi universitari. E non solo: ma anche di avere a che fare con professoroni praticamente ogni giorno.
I concorsi con prove di esame (quelli per la figura, ora "fantasma", di ricercatore) sono inquietanti. Emergono con costanza assoluta retroscena e episodi che non consentono di poter affermare praticamente mai la obiettiva regolarità della procedura.
I concorsi senza prove d'esame, come quello di ordinario (nel succedersi delle varie discipline la cui modifica contingente farebbe spisciare dalle risate qualsiasi "operatore razionale"), sono una sfida ad ogni regola di comprensibilità e trasparenza delle valutazioni.
D'altra parte le regole sono inevitabilmente quelle che sono: il sistema implica una discrezionalità tecnica altissima e quello che risulta decisivo, alla fine, è il substrato "sociale" degli esaminatori, cioè dei componenti delle commissioni di concorso.
Basti dire questo: l'evoluzione consiste nel chiedere, da parte di chi non vi si è a suo tempo sottoposto, degli standards sempre più alti e, al tempo stesso, sempre più elusivi.
D'altra parte, nel settore che meglio conosco, ho la certezza assoluta che lo stesso "accumulo" di pubblicazioni dipenda dal "favor" precostituito, a monte della successiva fase valutativa, dei futuri decidenti.
Ciò tende a orientare la quasi totalità della letteratura in modo conformistico e a creare un "consenso" scientifico che ostacola la stessa "sperimentazione" e elaborazione di temi che siano fuori dal "mainstream" del momento.
La figura barbina che, in questo momento, stanno facendo la maggioranza dei "giuspubblicisti", con il loro "non vedere" e "glissare" su problemi fondamentali posti dal complesso dei trattati europei, sfiora il ridicolo.
Giovani in carriera sono orientati a "palla" su direzioni di tipo fideistico che gli eventi politici attuali stanno superando in modo clamoroso.
Cosa accadrà di "idoneità" costruite su affermazioni e conclusioni che varranno come testimonianza di incompetenza e cecità della stessa "ragione"? Cosa potranno raccontare agli studenti di un auspicabile "mondo nuovo" che nascerà dalle ceneri dell'eurofollia?
Che avevano misurato il "merito" sul conformismo e sulla acritica mancanza di senso della democrazia e che glielo avevano trasmesso fino al giorno prima della "resa" incondizionata del potere chiuso nel bunker di Berlino?
Alberto conduce una lotta emblemmatica: il rischio è che, a differenza del post-1945, quando le elites intellettuali e accademiche avevano prodotto uno sforzo sotterraneo di attenersi alla misura della scientificità (sicchè molte costruzioni poterono sopravvivere al fascismo per la loro obiettiva credibilità), ci troveremo a ricostruire...nel deserto.
Il nulla e l'inganno al "potere" e il residuo "merito" emarginato o emigrato all'estero.
Grazie, ma non faccio fatica a dirlo, sono fatto così.
EliminaComunque, la lotta che cnduce Alberto, non è più impari come qualche mese fa, mi sembra che questo blog stia diventando un "vaso di Pandora" dal quale stanno uscendo cose da lungo tempo trattenute e compresse. E' proprio una bella atmosfera che, una volta tanto, mi fa essere un po' ottimista
Fior di filosofi dal lungo curriculum, ma anche mia nonna presidente delle donne dell'azione cattolica, ci insegnano che la virtu' e' premio a se stessa.
RispondiElimina...ma arrivera' il giorno della riscossa!
Facciamo la lista degli europeisti convinti (quelli dal lunghissimo curriculum ovvio, non gli amici a cui auguri fra te e te un piccolo soggiorno in grecia per schiarirsi le idee), quelli per cui ogni sacrificio e' dovuto alla madre EUropa, quelli che vogliono disciplinarci per il bene dei conti pubblici, ma poi un po' discoli ci ingarbugliano tutti i dati ( quelli che manderesti stabilmente a vivere in zona Pireo o piu' misericordiamente a Berlino, zona est).
Ci siamo svegliati. Non vogliamo ricordarceli uno a uno? Mica per essere vendicativi o livorosi, ma per mettere una buona volta un punto. Ristabilire cos'e' l'onesta' intellettuale e la verita' storica, virtuosi si' ma non cojoni!!
In primis, caro prof., volevo ringraziarla per l'ottimo lavoro che sta facendo, nel fornire a tutti noi una chiave di lettura per capire tutte le nefandezze che ci circondano.
RispondiEliminaQuesta mattina su Rainews ho beccato la coda di un servizio giornalistico che parlava di quelli bravi e virtuosi della tedeschia.
Ho trovato un articolo sul medesimo argomento sul "salmonato" di oggi.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-16/germania-come-foxconn-amazon-114413.shtml?uuid=AbL3V1UH
Gli allemanni invidiosi dei cinesi!
Stasera avevo voglia di sfruculiare e fh sperimentato la moderazione del FQ.
RispondiEliminaSono bastati un paio di commenti in risposta ai vari troll e mi hanno messo in coda di moderazione.
Ma ai troll no, per loro campo libero.
Figuriamoci sui siti di altri giornali cosa avviene.
Segnalo che sotto al post del FQ sono attivi un paio di troll particolarmente molesti, soprattutto uno: "Lo sfratto quotidiano".
RispondiEliminaEgregio prof
RispondiEliminaA proposito di De Grauwe, in questo paper gentilmente segnalato da un altro commentatore:
http://www2.lse.ac.uk/europeanInstitute/LEQS/LEQSPaper57.pdf
si trova l'ARMA LETALE ANTI PIDDINO.
I grafici 6 e 7, che mostrano l'evoluzione del costo del lavoro per unità di prodotto nei paesi dell'EZ (periferia e core) a partire dal 1999, impiegando come riferimento per ciascuno la media 1970-2010. Misurato in queste unità, l'entità del dumping sociale attuato dalla Germania emerge sconvolgente, anche nei confronti degli altri paesi core. Stiamo parlando dal 1999 all'inizio della crisi nientemeno che di una svalutazione interna del 15% (le "riforme" tanto magnificate dai piddinoidi, e che vogliono fare ingoiare a noi tutti come rimedio miracolistico). Questo mentre perfino tra gli stati satelliti (sempre pre-crisi) nessuno ha osato superare il 5 (Austria, non a caso: in tutti gli altri paesi core i salari sono rimasti all'incirca costanti; in Francia e Paesi Bassi sono aumentati). Chi oserebbe negare, di fronte a questi dati che ci hanno fottuti? I piddini? Dunque stampare, gente, a colori e in formato A4, e sbattere loro sul muso immantinente.
pardon per il sacro furore... da un Goofysta cacciatore di link
Grazie prof di cuore veramente!!!
RispondiEliminaOhhh,cavajere lo sai che t'apprezzo
RispondiEliminama io m'incazzo a legger stò pezzo :
http://www.rischiocalcolato.it/2013/02/zibordi-niente-uscita-dalleuro.html
Lo sai che voto turandomi il naso,
ma pure questo non mi sembra un caso :
http://www.youtube.com/watch?v=wz7IjjX67Vc&feature=share
Ieri mattina ero ad un banchetto 5 stelle,
arrivan vecchietti a far girar le rotelle.
Ai settuagenari manca l'informazione,
e rimaniam in stà situazione.
Diamo a Zibordi quel che è di Zibordi. Questa volta mi pare sia sul pezzo, in particolare quando scrive: «... e Grillo chiede un referendum, che però in questo momento sarebbe un trionfo per l’Euro», come si è più volte scritto qui. Chissà, magari quelli che "perché non facciamo un referendum?" questa volta capiscono...
EliminaCerte volte la fantasia supera la realtà; come fa un docente a rispondere ad una specifica domanda con: "è un discorso lungo.."? Compito di un professore non è solo quello di giudicare ed esaminare gli studenti ma anche quello, forse più importante, di insegnare e far capire.
RispondiEliminaA me un certo tipo di arroganza mi ha fatto venire il sangue al cervello. Lei sarà anche il Cavaliere Nero ma secondo me ha risposto semplicemente da Signore. Io non l'avrei fatto: avrei preteso ed insistito per una risposta ad oltranza, apostrofandolo anche di ignorante, (non nel senso di persona poco istruita e senza titoli ma di persona maleducata e villana).
Cerchiamo di essere equilibrati.
EliminaMi ha dato fastidio il tono "patronising" del collega, per il quale comunque avevo e ho la massima stima scientifica.
Va anche detto, però, e senza ironia, che chiunque volesse giustificare un U-turn simile dovrebbe in effetti affrontare un discorso piuttosto lungo (anche in termini tecnici), e che chiunque ha il diritto di decidere a quali interlocutori rivolgersi. Quindi per me l'episodio era significativo, ma non particolarmente rilevante.
Diverso è il dare etichette o il misurarselo. Anche questo non è particolarmente rilevante, ma è significativo, e soprattutto è un'arma a doppio taglio (come la figurella di Peracchi dimostra). Quindi sarebbe il caso che le persone di grande spessore scientifico (e Manasse e Peracchi lo sono) ci aiutassero a confrontarci sui problemi. Se non lo fanno, fatalmente la gente finirà per chiedersi perché non lo fanno. In Francia, ad esempio, i giornalisti stanno investigando, con ameni risultati, sulle motivazioni di certi revirements. Ma in Francia la stampa è libera.
"Ma in Francia la stampa è libera."
EliminaHa detto niente Profe ...
Non ti curar (troppo) di loro, perché se sanno quel che fanno non fanno quel che sanno.
EliminaDa utente insignificante trovo quest'ultima svolta "agonistica" controproducente Maestro, stai impiegando risorse importanti e tempo prezioso,tuo e di chi ti segue - non mi piace troppo la baldanza - ma siamo in Italia e il tifo ci è connaturato, non sempre lo stile purtroppo.
Mo' che hai chiarito esaurientemente continua a fare quello che facevi prima che lo fai bene.
Non si preoccupi, il mio è solo uno sfogo istintivo (e forse di debolezza) che cmq in quel frangente avrei palesato (fortunatamente, non si è rivolto a me ;-)) ben sapendo che non avrebbe sortito alcun effetto; infatti, ho visto parecchi frequentatori di Goofy fare la stessa domanda (invano) sul blog di Manasse.
EliminaCertamente, rispondere a chi, come e quando è una sua scelta ed un suo diritto; non sono un suo studente (e quindi non è obbligato nemmeno professionalmente a rispondermi) e Twitter o un blog potrebbero, giustamente, non essere gli strumenti più consoni; però, quando una persona come lui va in una tv pubblica o scrive articoli scientifici e non, allora la replica con un mezzo di sua scelta è un dovere (almeno morale) ed un mio diritto pensare che sia in malafede se si rifiuta di farlo. Pronto cmq a ricredermi... e massimo rispetto dal punto di vista scientifico, sapendo che già nel 1996 aveva capito....
Sono perfettamente d'accordo con te. Devi anche darmi atto che ho rifiutato di accettare qualsiasi provocazione, qui e su Twitter (ma tu non puoi sapere quante ne ho avute). In questo caso però l'attacco era personale e non coinvolgeva solo me. Questo non se lo devono permettere. Credo sia utile sapere a tutti che anche sotto concorso c'è un associato che non ha particolari problemi a dire quello che pensa, e anche che il gioco di misurarselo col righello va bene a certe età e non a certe altre. Dopo di che non si può piacere a tutti, e io, nel dubbio, preferisco non dispiacere troppo a me stesso.
EliminaSe sapeste cosa ho visto dire e fare sotto concorso e da persone insospettabili, vi stupireste- o forse no, perché conoscete l'accademia italiana.
EliminaBagnai è un uomo, cosa oggi rara.
Chapeau
Ma qui non stiamo parlando di un Lampredotto qualsiasi (che pure i suoi danni li ha fatti)!
EliminaStiamo parlando non solo di un candidato (o solo supporter? Non lo so e non lo voglio sapere) di una formazione politica che si candida alla guida del Paese (vabbè, non guideranno una fava, ma è il concetto che conta), ma di un soggetto che da anni impesta vari talk show.
Lo fa riempiendo la testa degli italiani più inermi, dal punto di vista culturale, di colossali cazzate orientate verso un'ideologia che protegge e promuove interessi contrari al benessere della maggior parte della popolazione mondiale.
Questa è una guerra prima di tutto di idee e ogni tanto può essere utile smontare direttamente ciò che dicono, mostrare con quale leggerezza spargono il loro veleno ideologico costruito con colossali panzane, non sequitur e contraddizioni.
Bè, libera ma fino a un certo punto, a farci la mappa ti viene il mal di testa. Sicuramente più libera della stampa italiana, che ci vuol davvero poco...
Elimina@Il velo di Maya
RispondiEliminaE non solo specialisti e luminari, visto che ormai il problema è umano saprai anche che hai molto da imparare anche in sala d'attesa o dagli infermieri.
Ecco perché mi piace Goofy, non solo articoli ma anche, soprattutto, utili commenti.
Mi dispiace se sono sembrato spocchioso, ma era un commento a caldo, ero un po' incazzato. Personalmente preferisco la compagnia degli abitanti dei villaggi africani, a quella dei blasonati accademici.
Eliminagrazie per la difesa, cavajere
RispondiEliminama un pò gliele abbiamo suonate pure noi alla bestia con la coda
è gratificante poter rispondere con numeri, dati, cifre, diagrammi, insomma coi fatti!!
e si vede che li temono perchè non provano nemmeno a rispondere nel merito!
Che poveretto Manasse.
RispondiEliminaLa sua situazione è davvero tremenda, tant'è vero che ogni volta che lo vedo provare a spiegare temi economici in tv ha sempre un aria contrita.
Ma c'è da capirlo, per carità di patria. Se tu sei una persona onesta (come son convinto sia Manasse) e fossi costretto, per motivi tuoi, ad andartene in giro raccontando stronzate, è certo che la vivi male.
Non bisogna certo essere Sherlock Holmes per capire che non crede nemmeno lui a quel che dice. A "L'aria che tira" c'era il sagace Claudio Borghi che lo riempiva di pernacchie e, poraccio, lui rispondeva agitato cose tipo "Eh ma spiegare l'economia è difficile".
Eh te credo, quando devi spiegarla al contrario è una bella pugnetta.
Invitando di nuovo tutti all'equilibrio, sottolineo che anch'io sono convinto della buona fede del professore, fino a prova contraria. Tuttavia, è indubbio che la qualità del dibattito economico negli ultimi tre decenni si sia progressivamente impoverita, segno del fatto che forse, direttamente o indirettamente, apertamente o copertamente, a certi livelli in effetti si è "costretti" a raccontare le cose al contrario. Una costrizione sottile, non esplicita, che allontana la professione dalla gente che le paga lo stipendio (i cittadini, i contribuenti).
EliminaForse spiegare l'economia è difficile, ma non è difficile spiegare perché lo sia diventato. Lo chiarisce molto bene Keynes nella teoria generale, e le sue parole sono sempre attuali:
"The completeness of the Ricardian victory is something of a curiosity and a mystery. It must have been due to a complex of suitabilities in the doctrine to the environment into which it was projected. That it reached conclusions quite different from what the ordinary uninstructed person would expect, added, I suppose, to its intellectual prestige. That its teaching, translated into practice, was austere and often unpalatable, lent it virtue. That it was adapted to carry a vast and consistent logical superstructure, gave it beauty. That it could explain much social injustice and apparent cruelty as an inevitable incident in the scheme of progress, and the attempt to change such things as likely on the whole to do more harm than good, commanded it to authority. That it afforded a measure of justification to the free activities of the individual capitalist, attracted to it the support of the dominant social force behind authority."
Dobbiamo riflettere su come uscire da questo atteggiamento.
Giusto.
EliminaCerto, il prestigio che si guadagna proponendo una soluzione strana, è grande (sempre che si riveli esatta).
D'altra parte però è vero anche il contrario. Il successo di un'intuizione è tanto maggiore quanto più chi la fa riesce a sintetizzarla in una frase, in una formula, in un concetto.
E non è difficile perché, in fondo, per quanto sia complessa nell'attuazione o nella dimostrazione, una teoria si fonda di solito su un unico, illuminato pensiero.
Persino una cosa tanto complicata come la teoria di Einstein, si basa su un'unica intuizione: "il tempo è relativo".
E' vera, è complicata, è sintetizzabile: tutti ci ricordiamo di Einstein. Lui ha vinto.
Quindi prestigio si, ma non solo. Rimane allora, come dice Keynes, il fatto che teorie di questo tipo giustifichino (a volte) nefandezze di vario genere.
Qui non c'è scampo però. O meglio, lo scampo forse sarebbero i colleghi: se lei dicesse una cazzata i suoi colleghi la coprirebbero di insulti, proprio per guadagnare prestigio, togliendolo a lei.
E qui si rivela inspiegabile come, a parte le note eccezioni, da noi sono tutti suonatori della stessa orchestra. Avrebbero tutti molto da guadagnarci a cantare fuori dal coro (magari cantando una storia vera) in termini di prestigio.
Forse paura. Non so davvero.
Professore, ho letto ieri sera il suo articolo sul FQ, l'ho letto in fretta perché avevo ospiti, ma l'ho archiviato a futura memoria, per rileggerlo con calma perché ne vale davvero la pena.
RispondiEliminaSegnalo il nuovo astro dei troll del FQ: Agnellopoli. Dopo aver letto due righe viene in mente Totò: Lei è un cretino, si informi!”
E siccome ieri sera mi sono anche sorbito mezza puntata di Ballarò, dove ho sentito Casini dichiarare contegnoso: “Quando Berlusconi fece il discorso del predellino, io mi dissociai perché non rappresentava i miei valori!”, ricorro nuovamente di Totò (da “Totò e le donne”) per aggiungere: “Ma come, con quei connotati... con quei tratti somatici … ma mi faccia il piacere. Sia duttile!”.
Poi, andando all'articolo, che ho letto oggi con più calma, non si può fare a meno di notare che le divergenze riscontrate tra l'attuale posizione di Alesina e Manasse e quella precedente all'ingesso nell'euro ne adombrano la coerenza e il rigore scientifico. Tanto più che in questa particolare fase storica, in cui l'euro mostra tutti i suoi limiti e preoccupanti crepe, il prendere atto che i soggetti succitati hanno modificato così drasticamente le loro convinzioni non può non far pensare ad una presa di posizione determinata da un cinico utilitarismo.
Comunque, se tanto mi dà tanto, nella tutt'altro che remota ipotesi che a settembre Merkel perda malamente le elezioni, tutto l'impianto che fa perno sull'euro dovrà necessariamente essere rivisto. Perché, diciamolo, lo stolido accanimento con cui Merkel rifiuta di prendere in considerazione le mutate dinamiche economiche all'interno dell'EZ, a partire dalla flessione della produttività in Germania, è oggetto di discussone e fonte di preoccupazione negli ambienti che contano a Berlino.
Quindi Alesina e Manasse potrebbero essere costretti a breve a rivedere nuovamente le loro posizioni. Il che, naturalmente, renderebbe il loro cv meno autorevole. Ma non faticheremo molto a farcene una ragione.
E' musica per le mie orecchie,
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=TDBWHs43IzE
Meminisse iuvabit.
Quanti amici in un solo video!
Eliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/18/zingales-lascio-giannino-ha-mentito-su-credenziali-accademiche/504073/
RispondiEliminaQuando la nave affonda i topi scappano!!!
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/18/zingales-lascio-giannino-ha-mentito-su-credenziali-accademiche/504073/
Quando la nave affonda i topi scappano!!!
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/18/zingales-lascio-giannino-ha-mentito-su-credenziali-accademiche/504073/
Zingales lascia FARE perché Barbetta raccontava imprecisioni sulle proprie credenziali accademiche!
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/luigi.zingales/posts/580212578657688
Le forze nemiche lo accerchiano
RispondiEliminama lui, con la forza del suo messaggio, risveglia le piddine coscienze obnubilate.
Per questo la temibile Pudapo (polizia segreta €urista) lo ha attenzionato e tenta di fermarlo.
Invano.
ecco a voi:
Spongelbert - I am a goofy - nomics prof
p.s. per le notorie inclinazioni etiliste comprovate dalla frequentazione delle osterie italiche e dalle razzie nelle cantine d’oltralpe anche l’appellativo “sponge” ce sta tutto.
A proposito di titoli e declini, Zingales si smarca da Giannino (anche se non dai gianninizzeri, per ora), per un millantato master alla Booth University di Chicago.
RispondiEliminaNella discussione su Giannino in Wikipedia, trovate lo scambio di mail con la Booth University, che a domanda risponde "no record of attendance or degree conferral" per Oscar Giannino.
Sempre in questa discussione si mette in dubbio la seconda laurea di Giannino in economia (dopo quella in giurisprudenza).
Il CV di Giannino è stato rimosso dalla pagina della fondazione Bruno Leoni, ma sulla pagina della rivista "Capo Horn" che dirige, il curricula c'è ancora e recita (se non l'hanno già cancellato):
"Lauree: giurisprudenza, economia. Degree: Corporate Finance; Public Finance; at Chicago Booth Business School, Chicago University."
(pagina ovviamente già copiata e salvata)
Ora ci sarà un sacco da FARE - Per Fermare Lo Sputtanamento......
Ovviamente volevo scrivere curriculum, la fretta.....
Eliminanon vedo il mio commento
RispondiEliminaScusami, la desinenza in "azzo" effettivamente NON è un economista (vedi che io sposo non ironicamente la tesi di Manasse) e tu sei solo un troll che non ha letto le istruzioni per l'uso, quindi sei bandito. Non tornare a trovarci.
Eliminacalma :) sto anche leggendo il suo libro.. e sono interessato alla sua opinione. Cosa non ho rispettato?
Eliminanon tutti i commenti vengono pubblicati.... non intasare i messaggi per lamentarti se no il cavaliere nero si incazza!!!!!
Eliminaper quanto riguarda le istruzioni dell'uso, all'inizio del blog sta scritto questo messaggio:
Elimina"In questo percorso ho scritto questo post di introduzione. Vi esorto a non intervenire senza prima avergli dato un'occhiata. Eviterete di porre domande alle quali è già stata data risposta e potrete contribuire al dibattito in modo più originale, consapevole e documentato."
il post da leggere è questo:
http://goofynomics.blogspot.it/2012/10/istruzioni-per-luso-20.html
e infine per quanto riguarda la rima in "azzo" ti consiglio di vedere questo link:
http://ideas.repec.org/cgi-bin/htsearch?q=benetazzo&cmd=Search!&ul=
Il prof non è cattivo, ma ha solo poco tempo quindi non può ripetersi tutti i giorni.
per me non esistono persone cattive o buone :) capisco il problema del tempo perchè ce l'ho anche io... però come è capitato proprio adesso.. facendo delle domande tra i commenti qualcuno che legge questo blog potrebbe rispondere e indirizzarmi su possibili risposte.. o sbaglio? (senza quindi togliere tempo al "cavaliere nero") :)
Eliminaè la prima volta che leggo questo blog perchè Bagnai l'ho conosciuto grazie a Messora e appunto finora non ho avuto tempo... però faccio lo stesso una proposta... creare un forum dove poter dialogare e poter chiarire dubbi in modo da non intasare questo blog.. solo diffondendo la conoscenza ci possiamo salvare
Vorrei parlare di metodo.
RispondiEliminaIl prof. Manasse, per sua fortuna, evidentemente ignora che il cancro è una patologia che coinvolge diverse specialità. Perciò vorrei semplificare: se ho una gamba rotta, mi rivolgo a ...? Non un cuoco o un giardiniere, d'accordo, ma neppure un oculista o un reumatologo.
Le competenze specialistiche del prof. Boldrin sono state dettagliate dal Prof (il nostro) nello scorso post; il prof. Manasse, invece, è proprio specialista di macroeconomia.
Allora: se io avessi una gamba rotta e il primario dell'istituto ortopedico Rizzoli (restiamo a Bologna), parlando del mio caso, magnificasse i titoli accademici di un oculista di chiara fama, il discorso mi sembrerebbe "lievemente sconnesso". Mi verrebbe, temo, il dubbio di essere preso per i fondelli.
Ovviamente basta ricordare la dimensione degli interessi in gioco per capire quali siano le pressioni sulla comunità scientifica. Le aziende del tabacco hanno comperato a suo tempo un buon numero di scienziati pur disponendo, al confronto, di pochi spiccioli.
Bellissimo, prof, questa è per tutta per il suo (e il nostro) relax!
RispondiEliminaI FERMODECLINISTI SI SPACCANO ZINGALES MOLLA LA COMBRICCOLA ACCUSANDO GIANNINO DI AVER MILLANTATO UN TITOLO ACCADEMICO MAI CONSEGUITO:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/18/zingales-lascio-giannino-ha-mentito-su-credenziali-accademiche/504073/
Risposta di Giannino, che dice che è tutto un equivoco, e non può aver millantato nulla in quanto alla Chicago Booth lui ha solo seguito un corso d'inglese:
http://www.fermareildeclino.it/articolo/la-risposta-di-oscar
Purtroppo è vero il contrario, Giannino se ne vantava di questo "titolo", eccome. Vedi ad esempio qui, al secondo 16: parole testuali "Luigi Zingales, che insegna a Chicago, dove ho preso il master"...
http://video.repubblica.it/dossier/elezioni-politiche-2013/giannino-soli-perche-monti-ha-ceduto-a-fini-e-casini/118437/116906
E il suo vecchio profilo sul sito del Bruno Leoni, poi scomparso e sostituito da un altro (qui la storia dell'intera squallida vicenda):
http://blog.tooby.name/2013/02/18/diploma-giannino-chicago-11391/
AH AH AH FIGURA DI GUANO ECCOLI QUELLI CHE CE LA REMENANO CON L'ACCOUNTABILITY E LA TRASPARENZA! LOOOOOOOOOOOOOOL
http://www.ilgiornale.it/news/interni/zingales-scarica-giannino-suo-master-chicago-boolth-falso-887299.html
EliminaMa che scusa è??? Sento rumore di unghie sul vetro. Voglio dire, un supercurriculato come maZingaZeta si dimette da Accelerare il Declino perché scopre che Oscar non ha il master in economia? Voi ci credete? Voi vedere che .... le voci corrono veloci, più dei cavalli dei Cavajeri Neri al galoppo .... proprio un paio di giorni dopo l'annientamento dello (s)Boldro? Coincidenza, già, la solita coincidenza.
EliminaEuro: Christensen, l´euro è ormai spacciato
RispondiEliminaFinanzaonline.com - 18.2.13/17:32
L´euro è destinato al fallimento. Parola di Lars Seier Christensen, co-Ceo di Saxo Bank, secondo cui il recente rally della moneta unica è illusorio poichè il Vecchio continente non si è ancora dotato di un´unione fiscale.
"L´intero impianto è destinato a fallire -ha detto Christensen nel corso di un´intervista a Bloomberg- attualmente ci troviamo in una situazione in cui le persone pensano che il problema sia circoscritto o addirittura risolto, e non è per niente vero".
Negli ultimi sei mesi l´eurodollaro è cresciuto di oltre 8 punti percentuali salendo sopra quota 1,37. "Diventerò un gran venditore in prossimità di quota 1,4 dollari", ha detto Christensen che ha rilevato come l´ascesa della divisa di Eurolandia "sia stata favorita dalle misure politiche, non da quelle economiche".
"Un'altra possibile causa di fallimento è rappresentata dall´uscita di Paesi che si sono rovinati entrando nell´euro, come quelli dell´Europa meridionale". Secondo Christensen "quando la crisi colpirà la Francia sarà la fine".
Fonte: Finanza.com
professore con la sfiga che ha portato hai giannizzieri declinatori del fermino potrebbe prendere in considerazione "la patente" di pirandelliana memoria:)
RispondiEliminaParlando da non economista: potremmo dire che c'è un equivoco di fondo. Ossia, il ragionamento di Manasse sarebbe condivisibile se sull'euro ci fosse stato, fin dall'inizio, un dibattito pubblico fra studiosi favorevoli e contrari, o anche solo scettici. In realtà, da più di dieci anni, un cittadino privo di dimestichezza con internet, che voglia formarsi un'opinione su questo argomento ha avuto modo di sentire, quasi esclusivamente, pareri favorevoli; questo mi pare difficilmente negabile, da parte sia del professor Manasse che di economisti ancor più convintamente euristi. Con queste premesse, come dire...non del tutto democratiche, è ovvio che imperverseranno persone poco preparate o ciarlatani. Semmai il professor Manasse dovrebbe chiedersi: perché in TV e nei quotidiani più diffusi la voce degli studiosi seri, più o meno esplicitamente contrari all'euro si è sentita poco o niente? E come mai gli stessi media danno spazio,solo o quasi, a voci contro l'euro facilmente tacciabili di populismo, nazionalismo e via piddineggiando? Domande semplici, banali, che non hanno niente di complottista, alla portata anche di un analfabeta.
RispondiEliminaConcordo con lei sulla vigliaccheria ed ipocrisia del Zingales nei confronti del Giannino. Tuttavia credo, o forse spero, che ci sia di più. Forse una ritirata strategia. Che abbia sentito puzza di bruciato e ha iniziato l'operazione traslocco vista negli ultimi interventi critici nei confronti dell'unione monetaria?
RispondiEliminaFonti politiche di alto livello a lui vicine potrebbero aver consigliato di tenere una posizione più neutrale nel caso in cui gli eventi futuri costringessero ad una rapida conversione.
Leggo sul Sole un non virgolettato attribuito a Draghi che riporto:
RispondiElimina"l'esistenza di una liquidità ampia può ridurre la spinta delle banche a tenere sotto controllo i rischi di credito."
Ma non è stata proprio la scarsa propensione a tenere sotto controllo il rischio di credito a scatenare la crisi dei subprime prima negli Stato Uniti e l'affluso di capitali nei paesi del sud Europa poi?
(http://24o.it/GVXLc)
Insomma, praticamente, se non ho capito male, Giannino ha giusto la terza media.
RispondiEliminaZero titoli.
"Quindi, per l'amor di Dio, smettiamo di misurarcelo e cominciamo a usarlo, se ce l'abbiamo (ovviamente sempre il CV)."
CV anche come cervello, direi :-)
Coraggio Boldrin ... puoi sempre contare sul reddito di cittadinanza.
RispondiEliminavisto che qualcuno ha tirato in ballo a chi ci dovremmo rivolgere quando abbiamo una brutta malattia! io propongo ALBERTO BAGNAI nobel per la medicina!! per i suoi studi approfonditi come GASTROENTEROLOGO! per aver il merito di portare alla luce tutte le CAGATE che hanno detto e fatto i vari politici, economisti, giornalisti, giuristi, sindacalisti, e compagnia bella in questi anni! LE SUE DIAGNOSI SONO DA NOBEL!!!
RispondiEliminaP.S. Le categorie suddette abbiano la pazienza di prendere il numerino e fare la fila..il prof. Bagnai li visiterà tutti!
Con riferimento all'ultimo addendum, in effetti Bagnai è uno sciamano, in quanto costituisce un raccordo tra l'altro mondo (quello che ci fanno credere sia reale) e questo, ovvero la realtà che viviamo.... altri post testimoniano lo stato di trance (etilica?) in cui a volte cade per produrre alcuni dei suoi post migliori, alcuni addirittura in lingue incomprensibili ai più... che per fermarlo (lui, non il declino) debbano chiamare non un altro economista ma un esorcista?
RispondiEliminaIl Frastornato Quotidiano
RispondiEliminaLe due righe qui sotto le ho inviate al FQ all'ora di pranzo, in risposta al lettore Weininger_85:
Devo confessare che non riesco a capire che cosa passa per la mente di un estimatore di Friedman, tanto più se consideriamo che i golpe in Cile nel '73 e in Argentina nel '76 sono i “fiori all'occhiello” del Fmi e del “guru” dei “Chicago boys” del Friedman medesimo.
«Nel 1982 Milton Friedman scrisse quello che è forse il suo pronunciamento più influente, la
migliore definizione della dottrina dello shock: "Solo una crisi, reale o percepita, produce vero
cambiamento. Quando quella crisi si manifesta, le azioni intraprese dipendono dalle idee che sono
in circolo. Questa, io credo, è la nostra funzione basilare: sviluppare alternative a politiche
esistenti, tenerle in vita e a disposizione finchè il politicamente impossibile diventa politicamente
inevitabile”» (Pag.161 - Naomi Klein, Shock economy, Rizzoli 2007).
La “teoria della crisi” è alla base delle politiche di “risanamento” che supermario sta infliggendo agli italiani chiusi nella gabbia dell'euro, e che tanto sembrano piacere agli estimatori degli “stati uniti d'Europa”.
Chi si rende conto di dove ci stanno trascinando tali politiche, invece, è seriamente preoccupato.
Comunque, se tanto mi dà tanto, nella tutt'altro che remota ipotesi che a settembre Merkel perda malamente le elezioni, tutto l'impianto che fa perno sull'euro dovrà necessariamente essere rivisto. Perché, diciamolo, lo stolido accanimento con cui Merkel rifiuta di prendere in considerazione le mutate dinamiche economiche all'interno dell'EZ, a partire dalla flessione della produttività in Germania, è oggetto di discussone e fonte di preoccupazione negli ambienti che contano a Berlino.
Quindi potrebbe anche accadere che l'euro venga abbandonato proprio da chi ora si atteggia a suo supremo difensore. Dopodiché, se ciò dovesse accadere, sarà interessante osservare le reazioni dei fautori del “più Europa”.
In serata, al posto del mio intervento, c'era la scritta “Commento rimosso”, ovvero l'espediente cui ricorrono al FQ quando un argomento non è conforme alla loro linea editoriale. Che è parecchio confusa, va notato.
Intendiamoci, non si tratta di una lamentela, ma di una semplice constatazione. A me non me ne può importare di meno di come la redazione del FQ gestisce i commenti dei lettori. Ma se credono di fermare il corso della storia con questi mezzucci, stanno freschi.
Visto che sono qui, approfitto per segnalare alla cortese attenzione dei presenti un cretino Doc particolarmente attivo sul FQ, tale Conte HOG. In sole 28 parole si mostra al mondo in tutta la sua puerile insipienza:
“A me pare ovvio Bagnai essere un professore di provinicia, con evidenti limiti di ragionamento analitico, per la cui carriera la situazione politica e' mai come adesso favorevole”.
:)
RispondiEliminaer Cavajere NeCROMANTE!
(anzi, visto che ammemipiace il cyberpunk, er CAVAJERE N€UROMANTE)
http://en.wikipedia.org/wiki/Neuromancer
maggico
E comunque io questi non li sopportavo più. Ben venga un movimento che finalmente ne vieti le reunion. I Metafisici hanno il mio voto, checché voi ne diciate.
RispondiEliminaAh bè... Zingales si è accorto a sei soli giorni dalle elezioni che Oscar Giannino è un millantatore leggermente mitomane; quindi (poco poco, piano piano...) ha "suicidato" le residue speranze del suo candidato spazzolone, sempre a sei soli giorni dalle elezioni, buttandolo fuori dal WC.
RispondiEliminaUn risultato da prefisso telefonico mal si attaglia al CV di una indiscussa autorità come Luigi Zingales. I monetaristi di società come lui ambiscono alle alte vette e, se raramente cadono, preferiscono cadere in piedi; e poi c'è sempre il carretto di Renzi su cui salire quando il PUDE andrà al governo, han già fatto conoscenza durante le primarie nella stesura del programma. "Nuovo" e "di sinistra" (come L'Espresso...), un ottimo brand per vendere ai fedeli piddini la solita corda con cui impiccarsi.
A pensar male si fa peccato ma spesso...
PS_Cosa avete capito, mica quel WC! Intendevo il WC da cui il sosia di Boldrin trasmette clandestinamente in streaming... no, non quello, insomma... cazzo, mò l'ho fatta grossa... Vabbè, stavolta faccio da solo: Anghelaa, passame un rotolo, c'è dda arginà er diluviooo!
Per aggiungere un nobel alla lista ...
RispondiElimina"Creare sempre più disoccupazione laddove c’è una capacità produttiva inutilizzata è una strategia bizzarra, e non basta ai padroni della politica europea dire che non si aspettavano forti cali di produzione e alti e crescenti tassi di disoccupazione. Perché mai non se l’aspettavano? Da quale idea dell’economia si fanno guidare? Di sicuro la qualità intellettuale del loro pensiero è un motivo di infelicità. Non si tratta soltanto di avere un’etica solidale, ma anche un’epistemologia decente."
http://temi.repubblica.it/micromega-online/infelicita-delle-istituzioni-europee/
Lo scopo dell'economia politica e quindi della macroeconomia è proprio quello di ricercare i modi nei quali è possibile intervenire sull'economia. E' del tutto evidente, allora, che un economista che si occupa di macroeconomia, o che decide di occuparsene anche solo saltuariamente, non può ottusamente disinteressarsi dell'economia in termini più generali per coglierne il significato in relazione alla felicità umana (che è una aspirazione soprattutto individuale) e alla giustizia (che è una virtù squisitamente sociale). Si tratta di avere una epistemologia quantomeno decente, perché diffondere informazioni sbagliate in tempi di crisi ...
Pure chi si occupa di economia aziendale e di microeconomia non può lavarsene le mani, perché le sue analisi incidono in modo determinante sulla felicità dei lavoratori e delle persone. Alcuni accademici, fossero anche dell'Alma Mater Studiorum, sembrano piuttosto confusi, ma su questo punto la Grecia non lascia scampo.
La crisi non è una necessità divina, non è un fenomeno naturale necessario e inevitabile, è invece un fenomeno sul quale si può intervenire in modo incisivo e l'esito degli interventi dipenderà molto dalla comprensione delle dinamiche che regolano il mercato. Nella splendida analisi tecnica, peraltro ben condita, il professor Bagnai individua una delle cause di infelicità e di ingiustizia limitatamente ai paesi che hanno adottato l'Euro e ci mette in guardia di fronte al pericolo delle doppie zeta prima, e delle doppie esse poi.
Grazie.
sta storia sa troppo di trovata pubblicitaria per prendere un po' più di voti e quindi di rimborsi allo statobruttocattivomasemepagamevaanchebene... del tipo ora che vi abbiamo fatto vedere quanto siamo belli e bravi e che facciamo autocritica votateci. anche perchè se volevano potevano tranquillamente scrivere abbiamo sbagliato a inserire il curriculum di giannino o cambiarlo senza tutto sto casino...
RispondiEliminaesco momentaneamente dal lurking...
RispondiEliminaquante citazioni ha Evariste Galois?
ooooppppssss...nessuna?
Ha scritto solo due articoli, è morto in duello a soli vent'anni (...non si faccia impressionare goofyprof...) ma il suo contributo alla matematica è stato epocale.
Non mi sembra ci sia in giro una "Teoria di Manasse" o una "Teoria di Boldrin"...
Non mi impressiono, com'è sufficientemente evidente (non ai colleghi dal lungo CV, va da sé, ma quelli con le indagini empiriche hanno sempre qualche problemuccio...).
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