venerdì 7 marzo 2014

Non voglio fare un partito

(dopo una serata tanto piacevole quanto inutile...)


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OPPURE













































...mi fate un bel bonifico da 20 milioni di euro (perché un amico mio dice che ce ne vogliono 8) su questo conto corrente (però prima mi mandate un'email, altrimenti quando Paolo - il tesoriere - li trova ci rimane stecchito).


































































































































...e comunque non farò un partito.

Chiaro?

Disegnino?

Non serve, vero?

Buonanotte.

Chiamo io, senz'altro...






(...sento un certo movimento dal basso. Passo in bagno prima di andare a letto. Che anno difficile!)

137 commenti:

  1. Ormai è certo. Quello che ha detto (scritto) è il prologo ad ogni creazione di un nuovo partito.

    E' sulla strada giusta! Ci siamo. Io la voterò!

    p.s. Per i 20 milioni non posso accontentarla. Ho un fiscal compact a cui pensare. IO!

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    1. ...tu sei pronto per essere assunto al Corriere della Sera: ancora non hai capito come funziono! Eppure è semplice: dico sempre e solo quello che penso e voglio o non voglio. L'unica interpretazione è quella letterale.

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    2. ahaha grande prof. ;)... forse ha ragione... mi scuso. E' il prologo ad un "Movimento"... (che va ad affiancarsi a quelli intestinali)... a quando, quindi, il "Vaffancina Day"?

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    3. "L'unica interpretazione è quella letterale."

      Letteralmente io l'interpreto così: non voglio fondare un partito a meno che non sia possibile farlo, ma anche se è possibile non lo farò.

      Passiamo al piano B? Una lista? :-))

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    4. Ma zitto va', che mme voleveno da candida' pure loro. Giusto per farti capire quale sia la consapevolezza di chi sta facendo cosa e perché in Italia oggi!

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  2. Noi, lo sappiamo da tempo ma grazie lo stesso.

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  3. Risposte
    1. Ve faccio 'n prezzo: du' partiti pe' trenta mijoni...

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    2. ...dopo avere fatto l'agggente per le SS e dopo avere fatto il partito sotto indicazione delle SS er sor Monti potrebbe avere capito che la colpa è dei suoi mandanti e che ha preso 'na toppa e c'ha devastato inutilmente??? Nun ce posso crede... famone due de partiti e vendemone uno a lui per 40 mijoni tanto per fasse bello abbocca a tutto!!
      http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2014/03/07/Monti-crisi-colpa-anche-Italia_10196046.html

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    3. 27 MIL e 500.000 e non se ne parla più.

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    4. E alla fine anche il primo dei discepoli dell'eurosvalutazione dei diritti e dei salari scende dal carro e addita i suoi ex commilitoni come responsabili.
      Del resto se ricordiamo anche dopo il primo eurocrash italiano, il tristemente noto "sme", poi disse che la svalutazione della lira non solo non aveva fatto aumentare l'inflazione ma ci aveva fatto bene.
      Con il senno di poi, oppure con organi vitali di altre persone, sono tutti bravi o diversamente eterosessuali.

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    5. "....Monti dice che non era una questione del sud Europa, come la Grecia, che ha portato alla crisi economica, ma "sono stati la Germania e la Francia con la complicità dell' Italia".
      ...come? Ah, adesso la crisi è anche colpa dell'Italia, CON LA GERMANIA E LA FRANCIA???? Ma quando ne azzecca una questo?????

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    6. 30 milioni per 2 partiti?!? Alla faccia dell'inflazione! Potevamo accordarci per un piatto di lenticchie, o 30 denari al limite. Ma 30 milioni?!? Non ci sono più i Giuda di una volta... ;) Tra l'altro, da quando è crollato il sesterzio, avete notato che l'inflazione è salita del 100000000000000%? Secondo me, è colpa della bolla speculativa sulle bighe. La classe dirigente italiana s'è fatta qualche biga(?) di troppo...

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  4. ...ma vedrai che domani qualche gegno del giornalismo...

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    1. Ma 'na bella lista civica D.A.R., no?

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    2. Come no, D.'A.R.imortaccimiaeddeminonnofinoasettimaggenerazzione

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  5. Prof,

    comunque mi pare di aver capito che uno degli esponenti del PD che sono intervenuti (mi pare D'Antoni) abbia in serbo un'arma segreta, da tirare fuori al momento opportuno.

    Si tratta della famigerata "spesapubblica teleguidata" (e poi si dice che gli italiani non fanno abbastanza innovazzzzzione)

    Se ho capito bene, funziona più o meno così: il governo spende dei danari (verosimilmente nell'edilizia scolastica) per ridare ossigeno alla domanda interna. Ma...(attenzione)...con la certezza granitica che questa non vada ad aggravare la bilancia commerciale
    (in una economia aperta con cambio rigido rispetto ai principali partner commerciali, quale noi siamo) poiché, grazie ad una speciale tecnologia italiana (probabilmente un microchip) si impedirà che queste risorse vengano spese in prodotti d'importazione.

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    1. Vorrei far notare non a te, ma a D'Antoni, essendo la tua ermeneutica del suo pensiero corretta, due cose: la prima, arginare la drammatica situazione della fatiscenza edilizia nella scuola italiana, derivante da anni e anni di mancata manutenzione, con denari a deficit o di qualsiasi tipo non "rilancia la domanda interna", in quanto ormai siamo in deflazione e questo sarebbe soltanto un pannicello caldo dato al settore delle costruzioni, che ha perso il 50% del fatturato grazie alle politiche cosiddette "delleuropa" (lo pronunciano tutto d'un fiato e quindi mi prendo la licenza a scriverlo così).
      Mia sorella insegna in una scuola dove le fanno firmare un librone tutte le volte che entra, in modo che in caso di terremoto possono sapere almeno chi c'è sotto le macerie, in quanto l'edificio è in una zona sismica e ha delle evidenti crepe da cedimento strutturale che non sono mai state sistemate.
      Far passare quanche miliardo che urgentemente deve spendersi per evitare che i nostri cittadini muoiano lavorando, il che equivale evidentemente a recuperare dopo anni di colpevolmente grave mancata manutenzione, non vuol dire investire nella scuola come i nostri cari nemici politici vogliono farci credere.
      Investire nella scuola significa abolire la precarietà di chi a 50 anni viene ancora assunto a tempo determinato e non ha lo stipendio in estate,vuol dire non snaturare le scuole tecniche facendo 15 miliardi di macelleria sociale tra Prodi e Berlusconi, significa non avere classi da oltre 30 allievi che ipso facto non possono imparare nulla in quanto sono troppi, significa smetterla di pensare alle spese per istruzione e università come se fossero costi ma considerarli investimenti.
      La seconda considerazione riguarda la bilancia commerciale: ammesso e non concesso che questo governo possa introdurre una certa quantità di risorse pubbliche al privato e prescindendo sulla pur esiziale questione di allocazione settoriale di tali risorse, la bilancia commerciale peggiora se aumenti il reddito privato, in quanto una maggiore quantità di reddito è attratto dalla domanda estera, non interna.
      Ceteribus paribus, se domattina tu guadagni il doppio oppure avevi un salario di zero euro e ora prendi 1.500,00 unità di marchi cosa fai? ti compri una bella macchina tedesca, ti fai le vacanze all'estero, etc., tutta domanda estera, tutte importazioni.
      Per cui questi personaggi emettono soltanto suoni monotoni e senza senso compiuto quando parlano, contorcendosi nella loro retribuita e calcolata mediocrità.

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    2. Infatti io mi riferivo all'affermazione (agghiacciante per un esponente del maggiore partito di governo che, per di più, organizza pure un convegno di politica economica - poi infatti ci chiediamo: da dove deriva il declino dell'Italia?) che la spesa pubblica che il governo italiano farà non andrà ad aggravare il deficit commerciale in quanto, essendo rivolta all'edilizia scolastica, non si "scarica" su prodotti d'importazione. Come se gli imprenditori che prendono gli appalti, i loro salariati e i loro fornitori con i redditi che percepiscono per edificare o mantenere edifici scolastici facessero un bel falò (e tralasciamo la provenienza dei materiali utilizzati per i lavori).

      Se il governo Renzi esprime questa consistenza (concettuale prima ancora che culturale) mi sa che conviene cominciare ad allacciare le cinture che ancora il bello deve venire.

      Un altro che mi ha stupito per il candore con cui ha detto tante "lievi imprecisioni", forse non avvedutosi del fatto che si trovava a parlare ad una platea che poteva percepire nettamente la sua ignoranza in materia di politica economica (con tutto il rispetto per la sua cattedra di Storia delle dottrine politiche) condita con luogocomunismo è stato Carlo Galli.

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  6. Prof ma c'è una buona notizia... se lo strappetto non s'é curato, allora c'è la medicina buona in Abruzzo... cosí smette anche coi sonniferi!

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  7. Mi sembra di capire che forse non vuole fare un partito...

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  8. Che tristezza/disgusto verso nutella...dopo le lezioni del professore ancora resta nell'universo #PUDE http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/07/europee-con-tsipras-per-cambiare-leuropa-e-il-nostro-futuro/906144/

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  9. Goofynomics si conferma ai vertici della narrativa universale per la sua capacità di dosare ed accogliere vari registri: tragedia, avventura, azione, commedia, romanticismo... I momenti di riflessione sono molti, la lettura scorre su più livelli e i colpi di scena sono sempre in agguato. Sospeso sempre di più tra finzione e realtà, dona riferimenti metatestuali costanti e un ritmo sapientemente dosato: la mancanza dell'interattività fa sì che Il Tramonto dell'Euro, di per sé un ottimo prodotto, non possa competere.

    Giudizio: 5 pallini su 5. "La cosa più vicina che abbiamo a Radio Londra in questi tempi bui".

    L'Eco della Pajata

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  10. http://youtu.be/BFLSNXXRRvA
    ovviamente, Bagnai è la mia primadonna preferita.

    Bonanotteee!

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  11. il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca lasci fottere il pd prof. lasci fottere il pd prof. lasci fottere il pd prof. lasci fottere il pd lasci fottere il pd lasci fottere il pd

    PS: mi ha fatto venire in mente un triciclo che scivola sulla moquette dei corridoi vuoti di un albergo di montagna... bah

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  12. eheheh comodo fare copia e incolla :)

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  13. Euro ai massimi storici
    Quindi bastano meno di venti milioni
    Se compra un partito 'mericano of course

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  14. Non vuole, ma soprattutto non può.
    E' un gran peccato, ma è così.

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    1. Non sono abituato a volere quello che non posso avere, quindi se non voglio significa che potrei, ma non voglio. Quelli del vorrei ma non posso sono gli altri (tutti?). Questo dovresti saperlo. Il punto è semplice: vedo intorno a me tanta confusione, e quindi capisco che la cosa migliore è restare nel solco che abbiamo tracciato. Hic manebimus optime. Voi pensate di essere un partito? Siete troppo diversi gli uni dagli altri, ognuno di voi ha casa sua, e sono tutte case diverse. Mi spiace che gli attuali proprietari non si rassegnino a capire che il problema è l'euro, ma io insito (vedi post precedente). Sono convinto che sia la miglior cosa da fare, perché almeno così, quando dovranno gestire la transizione, che per colpa loro sarà inevitabilmente un po' traumatica, al loro interno ci sarà qualcuno che capirà la posta in gioco.

      Altrimenti sì, facciamo il partito, prendiamo il 51% alle elezioni mettendo insieme fascisti, cattolici, socialisti, gruppettari vari, cosa che puoi fare SOLO su un progetto negativo, e poi usciamo con una leadership improvvisata e divisa su tutto!

      Fico, no?

      Ti assicuro che questo potrei farlo, believe it or not.

      MA NON VOGLIO FARLO, perché ho un minimo di senso di responsabilità e anche una faccia da difendere.

      Più chiaro così?

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    2. Un partito no, ma un'opera da padri (ri)costituenti sì.

      ag

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    3. prof. mi permette di dire, oggi che è 8 marzo (anniversario di una tragedia, non festa delle zoccole, come dice un mio amico), che 'st'espressione, padri costituenti, è proprio brutta, perché mentalmente esclude tutte le donne che fecero parte della Costituente.
      Mo' se io fossi una donna, in parlamento, mi incavolerei di più per questo uso delle parole che non per le CUOTTERROSA. ma che?, la LeoNilde Iotti o la Tina Anselmi ci avevano bisogno delle cotterrosa???
      mah... e su questa profonda considerazione, me vado a ffà un caffè, RiCostituente, rigorosamente Passalacqua, rigorosamente senza zucchero, e rigorosamente, come indicava mia nonna napoletana DOC, con le tre S: Seduto, Scottante e Sorseggiante.

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    4. Qui ci vengono in soccorso i Gesuiti che pare dicano (o dicessero): "poco se mi valuto, molto se mi comparo". :)

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    5. @ Alberto
      Professore, è lei che ha frainteso me, questa volta. Intendevo proprio quello che mi ha risposto. Ovvero, non che non può in senso letterale (anzi, non ho dubbi che potrebbe!) ma che non può senza tradire, in qualche modo, quello che ha fatto finora. Quanti voti prenderebbe un partito che si ispirasse coerentemente ai valori del post precedente?
      L'oro è inattacabile, inossidabile, prezioso perché non crea facilmente legami... il mio "non può" era un attestato di valore. Come "è un gran peccato" si riferiva al fatto che, per quel che dice, non può che rappresentare una posizione di minoranza. Anche se uscissimo dall'euro per convinzione divenuta maggioritaria per suo merito, sempre minoranza sarebbero i lettori di Gadda, gli adepti del ragionamento cartesiano, gli uomini in lotta con se stessi. Questo intendevo, con grande stima.

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    6. @Enrico

      Prima o poi doveva capitare! Va anche detto che questo post, come questo, non l'ho scritto per voi, che queste cose le capite benissimo. Colui al quale è dedicato saprà che è dedicato a lui.

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  15. Buongiorno professore,
    dalle sue parole deduco che anche ieri la logica de sinistra è stata quella della vecchia storiella di Woody Allen, quella dove uno va dallo psichiatra e dice:
    "Dottore mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina"
    e il dottore gli dice: "perché non lo interna?"
    e quello risponde: "e poi a me le uova chi me le fa?"

    D'altro canto se il moderatore era Fassina... (nomen omen)


    ps Ha mai pensato di fare un partito?

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    Risposte
    1. Non mi riferivo al pomeriggio ma alla serata, il cui contenuto non vi interessa, ma che mi ha rafforzato assolutamente in quella che già sapevate essere la mia intenzione, ovvero quella di lasciare la politica a chi (non) sa farla. Ti assicuro che non c'è alcun riferimento a quello che è successo a casa PD, che come sai è pubblico.

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    2. Ho ascoltato tutti gli interventi a Titanic Europa? registrati da Radio Radicale, segue qualche pacata considerazione.

      Andiamo oltre la superficie delle buone intenzioni dichiarate e consideriamo ciò che sappiamo, cioè che, come per esempio ci segnalano gli studi di Sapir, per tenere in piedi l'euro, seguendo la strada della maggior integrazione (leggi: Stati Uniti d'Europa), servirebbero trasferimenti fiscali da parte della Germania, quella che dovrebbe contribuire maggiormente, verso i paesi del Sud Europa di 200 miliardi di euro ogni anno, ovvero per esempio circa l'8,16% del suo PIL del 2012, di 2.451,04542 Euro (3.399,60 USD, ultima riga).

      Lo abbiamo ripetuto molte volte qui sul blog, ma è bene ricordarlo ai nuovi arrivati. Questo non è proponibile, né dal punto di vista economico (come ci ricorda Sapir nel passaggio che ho sopra evidenziato: «perché distruggerebbe la sua economia»), né dal punto di vista politico: in Germania nei Land più ricchi c'è già voglia di indipendenza dallo Stato centrale, perché non si vogliono più pagare questi trasferimenti fiscali verso i Land più poveri.

      A conferma di questo dato di fatto vi riporto qualche articolo fra i molti (di vari orientamenti: alcuni che in questo vedono un segnale preoccupante ed altri che invece lo ritengono positivo):

      * Per fare politica il Nord impari dalla Baviera, “Siamo solidali, mica scemi”;
      * Per un inferno “solidale”…;
      * Monaco minaccia l'indipendenza;
      * Baviera in ebollizione: non vuol pagare gli sprechi dei suoi vicini;
      * Anche la Baviera scalpita e pensa ad affrancarsi dalla Germania;
      * Opinione - Il ritorno del tribalismo.

      Vi immaginate quale potrebbe essere la reazione nel caso una formazione politica riuscisse ad imporre alla Germania trasferimenti verso gli Stati del Sud Europa? Come ha spesso ripetuto Alberto, avremmo il ritorno delle camicie brune, che ovviamente non se la prenderebbero con le proprie élite (che resterebbero dietro le quinte ed eserciterebbero una regia occulta) ma con quelli che la propaganda ha presentato come gli spreconi, i maiali (PIGS) d'Europa.

      A lungo andare si creerebbe cioè una situazione analoga, per certi aspetti, a quella venutasi a creare a causa delle pesanti riparazioni di guerra richieste alla Germania dopo la prima guerra mondiale. Con l'aggravante che i costi dell'Unione sarebbero percepiti come ancora più ingiusti

      A seguito di queste considerazioni, ne traggo delle conseguenze, a mio parere ovvie:

      1) l'€uropeismo si conferma una fede e gli €uropeisti dei pericolosissimi fanatici religiosi che è impossibile far ragionare;
      2) lo sterminio di noi poveri stronzi non è un danno collaterale, è un effetto tenacemente ricercato (da quelli collusi, gli utili idioti sono ininfluenti).

      Non si può affermare -senza essere un imbecille o/e un farabutto- di volere pace e prosperità in Europa e poi essere in favore dell'euro. Punto.

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  16. Ma Prof, me lo spiega cosa si aspettava? È come se Harry Potter fosse andato ad una riunione di Serpeverde, è come lavare la testa all' asino, non vogliono e non possono capire.Ma io confido sul fatto che gli italiani, quando sono stati chiamati a decidere, in maggioranza scelgono nel modo giusto. È a loro che ci si deve rivolgere, non ai farisei. Grazie del suo lavoro e della sua passione per la veritá, intesa come aleteia, non dimenticanza, e non come vara, fede, cioè come intesa dal PUDE.

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    1. None, non mi riferivo al PD (vedi sopra). Quello è un partito fatto (in molti sensi). Secondo me di partiti ce ne sono pure troppi (considerando che sono tutte correnti del PUDE). Se ne riparla dopo il crollo.

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    2. Sí, intendevo dire che il suo ruolo mal si adatterebbe ad un leader di partito, avrebbe assolutamente solo da perderci e si snaturerebbe nella sua onestá intellettuale. Ancora buon lavoro

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  17. D'altronde Lei cerca consonanze non consensi e credo che questo sia uno dei suoi punti di forza.

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  18. Io, il teoriere lo faccio IO.....o almeno il vice....e il vice del vice? ....vice vice vice......?!

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  19. bene, ma quindi se le diamo 20 milioni e lei non ci fa un partito, che cazzo ci fa? (nella futura villa, suggerirei anche la piscina coperta, poi mi invita vero?)

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    1. Nel caso, consentitemi di ri-proporre una soluzione attenta al contenimento dei costi e all'ottimizzazione della logistica per il settore svaghi&tempolibero della nuova iniziativa. Buon ottomarzo!!! :-)))))

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    2. Apro un chiosco di grattachecca in Nuova Caledonia, e ci metto te a lavorare.

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    3. " E' curioso sapere che il ghiaccio proveniente da Thoreau Walden Pond, nel Massachusetts, imballato nella segatura, fu spedito a Melbourne, distante 25.000 chilometri, sbarcato, caricato sui carri e trascinato dai cavalli per diverse centinaia di chilometri, sino ai campi auriferi: tutto perché i minatori, che avevano finalmente fatto centro, potessero godersi delle bevande fresche!" (P.L. Bernstein, Oro, 2000).

      La grattachecca in Nuova Caledonia ha storici precedenti e potrebbe essere un ottimo affare! E' dimostrato infatti che fecero più soldi i mercanti di ghiaccio della maggior parte dei cercatori impegnati nella corsa all'oro in Australia (Nuovo Galles del Sud) del 1851.

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  20. Sarebbe il caso ri-leggere questo intervento di Carlo DiVargas

    " Dunque non c'è bisogno di un partito anti-euro, se non come "espediente tecnico" per far valere una presa di posizione (speriamo, maggioritaria) nelle sedi appropriate.

    C'è bisogno piuttosto di una politica che si prenda davvero cura di un Paese e dei suoi cittadini... etc.
    "

    Disegnino?

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    1. Fondare un partito significa solo offrire un bersaglio grosso alla disinformazione/propaganda. E' molto meglio infiltrare e persuadere i partiti esistenti che poi è il teorema Borghi.

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    2. Questo è un altro aspetto non trascurabile del problema, e la nostra azione di segmentazione del marcato piano piano comincia a funzionare.

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    3. Grazie della citazione.

      In effetti, il "no-euro" non si merita un partito.
      Si meritano un partito tutti i valori che l'euro ha distrutto.
      E qui la politica deve recuperare se stessa in modo serio, perché l'epoca della fuffa è veramente tramontata.
      D'accordissimo, in questo quadro, sull'approccio a segmentazione progressiva, che deve doverosamente corresponsabilizzare chiunque si voglia proporre a rappresentare i cittadini e a guidare il Paese.

      P.S. Grande intervento, Prof.: i dieci minuti "più utili" che abbia mai ascoltato. Sentire "unire i puntini" a quel livello, e sentirsi parte della "poligonale", deve essere stata un'esperienza scioccante, per i presenti, ma sicuramente benefica.

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    4. @Daniele:
      io diffido... ricordo ancora la fine del PR... per "contaminare", Giovanni Negri e Rutelli finirono tra PSDI e Popolari... c' è un sistema di "relazioni" che difficilmente si fa contaminare... più facilmente contamina (o fagocita per esclusione).
      C'è da aspettare... io ho fiducia. nel senso che alla fine, dopo il redde rationem, proprio da qui dovranno passare... nel senso che dovranno OBBLIGATORIAMENTE affidarsi a "consulenze" diverse da quelle dei vari esteti del "diverso euro possibile", fortebrancacci o meno che siano.

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    5. D'accordissimo. L'unica cosa da fare in questo momento è rafforzare la propria credibilità scientifica e la propria capacità di dialogo, e lasciare che tutti gli apprendisti stregoni si schiantino. So che questo dispiace ai fautori del "gesto eclatante", ma d'altra parte se questa esperienza cresce, e i numerosi "movimenti dal basso" stagnano, un motivo ci sarà.

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    6. Già, ed è per "(...) rafforzare la propria credibilità scientifica" che a/simmetrie va sostenuta.

      IMPRENDITORiiiiii...
      ARTIGIANiiiiii....
      COMMERCIANTiiiiii....
      ma anche i colleghi
      PROFESSIONISTiiiiii....
      ci siamo
      CAPITiiiiii....

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    7. @ Carlo DiVargas

      Condivido anche spazi e interlinee.

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  21. 2° Dialogo tra una venditrice di almanacchi e un altro uomo di pensiero


    V: Sì, ma da quello che mi ricordo l'unico premier votato dagli italiani è stato Silvio Berlusconi, il quale è caduto per la bufala dello spread, pilotato dalla finanza europea, tanto che per l'urgenza e l'emergenza si è proposto un governo tecnico Monti e dunque per salvare la patria ci ha pensato Napolitano, il resto è storia.

    U: No Dio mio, la bufala dello spread? io qui mi fermo, se uno sostiene che lo spread sia una bufala io passo oltre, perché le opinioni sono un conto, i fatti un altro, lo stato si autofinanzia emettendo bond, lo spread è l'indice che riflette l'interesse che lo stato paga a chi compra i suoi bond, oltre un certo spread i forecast danno il tempo (giorni, ore, secondi) rimante per il default, che significa che lo stato non può pagare i suoi creditori, che sono ad esempio i pensionati e i lavoratori statali, oltre ai grandi investitori, andrebbe mandato in galera chi sostiene che lo spread è una bufala, per reato di populismo. Gli italiani votavano una coalizione (non c'è l'elezione diretta del premier), quindi è cambiata solo la coalizione che ha espresso il presidente del consiglio. Quindi è stata la finanza europea a liberarci del demone , ricordi lo psiconano. Lunga vita alla finanza europea!

    V: Anche certi siti sono fonte di cultura, e ci sono a proposito molti siti di economia, piuttosto interessanti, che spiegano le cause di questa crisi, basta documentarsi, come : http://goofynomics.blogspot.it

    U: Purtroppo l'Italia è in questo sistema, si può contestare, in termini di speculazione dei mercati, ma è così. Se l'alternativa è uscire dall'euro, parliamone proprio bene,

    V: Ne parliamo se vuoi, ma dopo che hai letto qualche libro, come "Il tramonto dell'euro" di Alberto Bagnai, docente di economia all'università di Pescara e Rouen, oppure i siti di Krugman, Stiglitz, Sapir, e tanti altri economisti di fama internazionale che sostengono che l'euro è stato una disgrazia per l'Europa.

    U: Qui ti sfido io a fare uno scenario a dopodomani se l'Italia domani uscisse dall'euro. Io ti metto intanto sul piatto il mio posto di lavoro. Questo si chiama cavalcare un dato di fatto, non fornendo scenari credibili, per prendere dei voti. Populismo allo stato brado. In Europa la pensa così Alba Dorata, la Lega, le Pen etc.

    V: In questo momento in Italia c'è una disoccupazione adulta del 13% e giovanile del 42%, la situazione non può che peggiorare, perché le politiche attuali non stanno facendo una diagnosi giusta della crisi, quindi non adotteranno alcuna terapia positiva, ma l'euro è destinato ad implodere da solo entro l’anno, perché è un'anomalia monetaria, non c'è mai stata nella storia dell'umanità una moneta senza uno stato, quindi inevitabilmente stiamo procedendo, come il Titanic, verso la catastrofe, che avverrà inesorabilmente e solo il ritorno alla lira permetterà le svalutazioni competitive, che miglioreranno i fondamentali economici italiani, l'Italia è il 3° stato più potente d'Europa, il primo contribuente netto, paghiamo più soldi di quanto ce ne tornino indietro, abbiamo pagato 50 miliardi per il Mes, il prossimo anno entrerà in vigore il Fiscal Compact, dovremo aggiungere altri miliardi per ridurre il debito pubblico, una tragedia. Non sto parlando di politica, sto parlando di economia, e quelli che ti dicono che uscire dall'euro sarebbe una disgrazia sono CRIMINALI, perché l'euro è stato un progetto CRIMINALE dei poteri finanziari che dominano il Parlamento europeo.

    U: Ti garantisco che uscire dall'euro sarebbe un grandissimo problema, e avrebbe un impatto a livello sociale che nessuno della nostra generazione e dei nostri genitori ha mai vissuto.. Io non so di cosa tu ti occupi, ma ad esempio nel mio ambito lavorativo é stato stimato, da studi privati, come devastante, il sistema si riprenderebbe dopo anni. E questi sono fatti, non opinioni.

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    1. Ho notato che mediamente i difensori dell'euro presentano uno o più delle seguenti caratteristiche A) partito di repubblica, B) conto in banca con milioni di euro, C) "Ci stanno fottendo e l'ho capito ma provo soddisfazione sessuale nel fare il moralista nei confronti di Berlusconi e non mi potrei mai concedere il lusso di dargli ragione". Mia zia per esempio appartiene al caso C e mi fa sempre schiattare dalle risate. Comunque il caso medio si distribuisce 1/3 1/3 1/3 fra le 3 opzioni, praticamente è uno scalfaroide.

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  22. Professore, mi perdoni, mi chiedevo se volesse fondare un partito..... ops...
    Ps. se avessi la ventura di venire in possesso 20 milioni di euro la prima cosa che farei sarebbe quella di cambiarli con un'altra moneta....accetta sterline?

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  23. A che cosa serve la lista Tsipras? la risposta è dentro di voi ed è giusta !!

    E’ l'ennesima proposta indecente e priva di senso, anzi truffaldina, perché serve a togliere voti a coloro che vogliono uscire dall’euro ... è la solita fantomatica avventura di Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento, aggravata dal fatto che ora si è trasformato in The Killing Joke... come prendere un pugno sul naso e dire all'avversario: sei proprio un maleducato, la prossima volta colpisci un po' più su a destra... sull'occhio !!

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  24. E dire che è proprio stamattina m'era punta vaghezza di donarle 20 milioni di euro, però il partito non lo voglio....

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    1. Bon, io il mio l'ho fatto, poi ci pensi lei a moltiplicarli che con quella cosa del clic del mouse non sono ancora pratica

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  25. se me ne mannate due va bene lo stesso!

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  26. Anche perchè fare il partito del NoEuro, oggi, sarebbe una somma stupidaggine.

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  27. Cazzo maestro, ho appena sentito il suo intervento ruscello al convegnone piddino (pdino? pudino? pudano? padano?... no, decisamente padano no...). Non ho orecchio musicale e nessuna conoscenza musicale ma... perché allora per tutta la durata del suo intervento ho sentito in sottofondo un
    COGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONICOGLIONI..?

    P.s.: ho ascoltato anche il gggiornalista del Venerdì di Repubblica... senza parole... o meglio, sembrava la caricatura del piddino da lei tratteggiata su questo blog, non una persona reale ma una macchietta...

    P.s.2: il finale di Fassina è penoso, ci teniamo l'euro a causa della tettonica delle placche e della deriva dei continenti?!? Ma va' a cagher!

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  28. Prof.,

    benissimo; venti pali non ci avanzano quindi facciamo così: se fa un partito non lo votiamo...

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  29. http://it.finance.yahoo.com/notizie/bce-deflazione-arma-distruzione-massa-120000695.html

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  30. Ma Cuperlo, quindi, ci resta sdoganato? A me, così, Cuperlo ricorda uno di quegli alti ufficiali che si mettono in alta uniforme, brindano, spaccano a terra la coppa, esclamano "Viva l'imperatore" e si suicidano.

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    1. Le ragioni e il modo di parlare di Cuperlo - contenuto e forma, per dirla grezza - mi hanno fatto venir voglia di avere vent'anni meno e di agire col lavoro che ho per ri-costruire qualcosa.

      Dal che si deduce:
      1) che sono la solita idealista

      2) "...se vecchiaia potesse..."

      E poi penso che se avessi vent'anni meno potrei non avere il lavoro che ho e neppure un qualsivoglia altro.
      E dunque?
      Boh.

      Per il convegno: a mio giudizio, i "meglio" sono stati il prof. e Giacché. E' vero che non li ho sentiti proprio tutti ;)

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  31. Ho capito che non le piacciono i consigli (tipo quello di fare un partito) e temo che non provi molta simpatia per la RAI, ma suggerisco comunque di visitare la mostra dedicata alla RAI allestita al Vittoriano (ingresso gratuito): oltre a bellissime apparecchiature ed attrezzature d'epoca, c'è anche un'interessante sezione economica, dove è possibile guardare ed ascoltare trasmissioni e telegiornali del passato, dove ad esempio Amato parla degli aggiustamenti applicati nell'ambito dello SME, o vengono illustrati lo sviluppo edilizio, infrastrutturale ed industriale ed i fondamentali economici dell'anno 1961 (tra cui lo stato della bilancia dei pagamenti, che sembrerebbe essere passato di moda oggi). Oltre a svago e piacere, potrebbe trovarci anche degli spunti e delle testimonianze interessanti.

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  32. Professore come esperienza personale posso dirle che seguendola sul blog, video e in primis con il Tramonto dell'euro, ad un certo punto mi sono visto davanti ad una insegna luminosa che diceva:
    "Perdete ogni speranza o voi ch'entrate"

    Ma in questi ultimi giorni con gli ultimi post e l'intervento al convegno del pd, mi sembra che su quell'insegna la scritta si trasformi in:
    "Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scïenza,
    sanza lo ritenere, avere inteso."

    Perché se la storia ci insegna, stà a noi imparare... o mi sbaglio??

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  33. Per quelli che "l'Italia è importante solo all'interno dell'EU". I Russi ancora ridono http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/07/ucraina-crisi-diplomatica-alle-paralimpiadi-mosca-appelli-ue-al-dialogo-fanno-sorridere/905410/

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  34. Complimenti per l'intervento , è davvero incredibile che sull' euro non si possa neanche parlare . Hanno una paura fottuta , strano perché dovrebbero averne per quello che sta accadendo . Chissà dove vivono ....

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  35. Possibile che io sono un operaio (pure cassainregrato), mi tocchera' votare destra?
    Pure la Meloni si dichiara al convegno per strategia euroexit.

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    1. Coraggio, amico, siamo in due (anch'io sono operaio e cassaintengrato). D'altro canto, scusa se mi permetto, dove la vedi la sinistra?

      PS:
      Ma poi tu l'hai vista la cassa integrazione? Io sono in cassa da giugno e non ho ancora visto un solo centesimo di €. Si vede che quella che tu chiami sinistra è troppo impegnata a cospargere di € i buchi di MPS e similari.
      Che se ne vadano al diavolo.

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    2. La mia cassa integrazione non e' ordinaria, e' in deroga. E no, non la pagano. Tra l'altro la facciamo a rotazione e moooooolto pesante. Un mese lavori, l'altro un mese intero a casa.
      Come si campa? Santi genitori che ti aiutano a fare la spesa.

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    3. E che ne dici di un ex operaio, ex commerciante, ex artigiano ora lavoratore occasionale perché non ci rientrava con le tasse, inps etc?
      Che poi non ho mai capito bene perché se sei un movimento "sociale" sei di destra, forse perché ti piace la monarchia e quelle tanto fighe marce militari? Boh.
      PS, se ero cassaintegrato stavo di lusso rispetto a come mi trovo adesso.

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    4. Ecco il bancomat della grande coalizione PUDE: cassaintegrati, precari della scuola, artigiani, commercianti, PMI. Come diavolo si fa a votare uno solo dei loro pezzi, o delle loro pezze d'appoggio (SEL, lista tsipras) pur essendo di sinistra? Dovremmo accettare la patetica giustificazione per cui in fin dei conti grazie a loro non stiamo messi come la Grecia? Avallare la tesi di Galli ("meglio questa austerità di un'austerità molto più pesante")? Come dire "Grazie di avermi rotto solo un braccio quando potevi rompermeli tutti e due"...
      Quando la sedicente sinistra pratica e promuove sistematicamente l'ingiustizia sociale come diavolo si fa a continuare a dargli il voto, se si fa parte delle categorie che l'eurosistema lo pagano cash tutti i giorni?

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  36. Caro prof. fa bene. E non credo sia come le donne che fanno il contrario di quello che dicono. In effetti come economista ha un grande successo, complimenti, e se questo blog fosse indicizzato sulle riviste avrebbe anche un h-index da Top Italian Scientists http://topitalianscientists.org/ Comunque lancio un sasso nello stagno per quei 20 milioni... ci sarebbe un signore con quella cifretta e si chiama Antonio Di Pietro, Essendo stato il fondatore di IdV tutti i rimbrosi elettorali sono nel suo conto corrente personale... magari se lo convince... buona domenica.

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  37. Ho ascoltato alcuni degli interventi a Titanic Europa? registrati da Radio Radicale.

    Ma quelli che continuano a dire che ci vuole più Europa i trattati sul unione europea li hanno letti ?

    Nei trattati Europei due cose ben chiare ci sono scritte sul granito:
    - Niente trasferimenti fiscali.
    - Niente condivisione del debito.

    Se vengono rimossi questi due capisaldi scritti nei trattati, il sistema implode, perchè quella parte di popolazione Europea che deve mettere mano al portafogli non vuole e sopratutto non può farlo perchè non sono sostenibili materialmente.

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    1. Per essere eurista devi vivere in un mondo parallelo. La percezione di questo era chiara e distinta. Attenti però a non cogliere le sfumature.

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    2. Sapevano ed erano stati chiarissimi. Schroeder: "per colmare gli squilibri abbiamo dovuto trasferire all'Est 150 miliardi di marchi, e non sono bastati. Questi trasferimenti sarebbero necessari anche in Europa se la moneta unica partisse nel '99, sono cifre che nessuno accetterebbe di pagare."
      Questo è "trattare"!
      Nel 99 la moneta unica non si farà
      Interessante tutto l'articolo (non so se già segnalato).

      Per quanto riguarda il topic, fai bene, ma dopo, DOPO, ci sarà bisogno di te e spero che una mano tu sia disposto a darcela.

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  38. Titanic Europa? : Battaglia del monte Graupio, e discorso di Calgaco

    « Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur; si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit; soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre, trucidare, rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant. »

    « Rapinatori dell’Italia, i piddini, dopo aver tutto devastato, non avendo più diritti da saccheggiare, vanno a frugare anche il patrimonio; avidi se il nemico è ricco, smaniosi di dominio se è povero, tali da non essere saziati né dalla vergogna né dal rimorso, sono gli unici che bramano con pari veemenza di possedere tutto e ricchezze e miseria. Rubare, massacrare, rapinare, questo essi, con falso nome, chiamano EURO e là dove hanno fatto il DESERTO, dicono di aver portato la PACE. »

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    1. Molto piu' semplicemente (rubo la battuta ad un noto blogger anglosassone):

      "IF YOU’VE BEEN A HORSE’S ASS ALL YOUR LIFE, CHANCES ARE YOU WON’T SPOT ANY TROJAN HORSES PASSING THROUGH"


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  39. Segnalo all'attenzione (attenzione preoccupata, preoccupatissima) di tutti l'ultima uscita di Grillo:
    "E se domani" l'Italia si dividesse, "alla fine di questa storia, iniziata nel 1861, funestata dalla partecipazione a due guerre mondiali e a guerre coloniali di ogni tipo, dalla Libia all'Etiopia?". Così, sul suo blog, Beppe Grillo esprime la sua previsione, definendo l'Italia "un'arlecchinata di popoli, di lingue, di tradizioni che non ha più alcuna ragione di stare insieme".
    http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/2014/notizia/grillo-e-se-l-italia-si-dividesse-_2031192.shtml

    Questo è il segno che si mettono in moto, o meglio lo accelerano, due Cose Forti:

    1) La dinamica disgregatrice delle sovranità nazionali indotta dalla UE comincia a travolgere tutto: dopo l'Ucraina, l'Italia.

    2) La "strategia del caos" USA, che vediamo all'opera in Libia, in Siria, in Ucraina, etc., ci sta prendendo di mira. Questo è l'annuncio di un progetto destabilizzatore che entrerà nella fase operativa se le elezioni europee daranno una vittoria significativa alle forze euroscettiche. Piuttosto di un ritorno alle sovranità nazionali, che renderebbe possibile (solo possibile) perseguire l'autonomia politica d'Europa, gli USA sono dispostissimi a distruggere gli Stati nazionali europei, provocando sanguinose e disastrose secessioni.
    Per parlare molto chiaro, qui quel disgraziato di Grillo si fa interprete e annunciatore (in buona o mala fede non so e me ne frego) di una strategia criminale, ripeto criminale, che parte dallo Stato profondo USA e che non esiterà, a costo di molti morti e infinite sciagure, a spaccare l'unità nazionale italiana.

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    1. Non mi sembra uno scenario implausibile. Tutto il messaggio ortottero è molto "amerikano", come ci siamo detti più volte. Sarebbe interessante sapere chi paga...

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    2. Semplici segnali di fumo per i leghisti orfani di volontà disgregatrice,

      ma gli stati nazionali sono già in via di dissoluzione e questa è resonsabilità delle "istituzioni" stesse, Napolitano, parlamento, utilizzo dei decreti legge, legge elettorale senza preferenze ed ora l'Italicum che propone due modalità diverse per entrambe le camere, per cui chi governa? Tiriamo a sorte e governerà chi ha più culo ...

      E ancora Prodi, Ciampi, Andreatta (divorzio tra Tesoro e Bankitalia) e tutto il PD che ci hanno scaraventato in questa avventura, perché la responsabilità più grande spetta all'UE, con i trattati capestro e con l'euro: il disegno parte da lontano ...

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    3. http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=10329 uno di quelli che pagano...tipo importante

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    4. Caro marco,

      la fonte mi sembra un po' schierata e i commenti, come dire, altrettanto. Sinceramente, con tutto il rispetto, questa pappardella che risale al Cinquecento per darci conto dell'orrendo complotto della finanza giudaica la eviterei. Fra l'altro, lo scopo di questo blog è anche chiarire che chi sa l'economia può fare a meno degli aneddoti. Che l'analisi che Grillo fornisce della crisi sia montiana è nei fatti e nelle sue dichiarazioni: si concentra ancora sul debito pubblico a quasi un anno dalla disclosure della Bce, che dice il contrario.

      A fronte di questo, a me sinceramente degli antenati di Sassoon me ne frega molto poco.

      Mi spiego?

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    5. Concordo. Tutto vero. Era solo per chiarire che oltre a Grillo e Casaleggio c'è qualcun altro di una certa rilevanza.

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    6. @ Roberto Buffagni (09 marzo 2014 13:01)

      Grillo non sa di cosa parla, come suo solito. Storicamente Washington tende ad inglobare, con qualsiasi mezzo, nella sua sfera di influenza quelle nazioni che rivestono caratteristiche particolari per i suoi interessi. Colpo di stato (Argentina, Cile, Indonesia, ecc.), aggressione militare (Corea, Vietnam, Grenada, Afganistan, Iraq, ecc.), rovesciamento del governo tramite finta rivoluzione (Egitto, Tunisia, Libia, Siria, Ucraina, ecc.), piani di “aiuti” condizionati destinati ai paesi di “vitale interesse per l’America” (Taiwan, Filippine, Malesia, Thailandia, Indonesia, Nigeria, ecc.,), lo zio Sam si avvale di ogni mezzo a disposizione per raggiungere i suoi obiettivi: rovesciare un governo non funzionale ai suoi interessi, installare basi militari, e controllare de facto la vita politica del paese in questione mediante finanziamenti occulti a partiti politici addomesticati e servili, creazione di “movimenti di protesta” fasulli come, appunto, il M5s, invenzione di “nuovi” leader come il manichino Renzi, trasformazione del sistema di informazione main stream in apparato di propaganda – basta guardare i reportage di Rainews24 di Lucia Goracci dalla Crimea, e di Giovanna Botteri da NY per rendersene conto -, ed elaborazione diretta del programma di governo che l'esecutivo in carica deve seguire scrupolosamente, pena l'immediato decadimento.
      Ora, sin dalla fine della IIGM il Pentagono ha stipato di testate atomiche il suolo italico, facendo dell'Italia un “interlocutore privilegiato” degli Usa – il che significa semplicemente, come ebbe a dire Berlusconi ai tempi di George Bush, condividere “il punto di vista di Washington prima ancora di conoscere la sua posizione” -, che non hanno quindi nessun interesse a dividere l'Italia, ma, al contrario, hanno tutto l'interesse a mantenere inalterato lo status quo.

      Quanto a Grillo, il suo movimento di morti di sonno sarà tenuto in piedi solo fino a quando sarà ritenuto funzionale agli interessi di cui sopra, dopodiché non ne resterà neppure il ricordo.
      Infine, chi pensasse che sia possibile avviare un processo di trasformazione della realtà politica italiana mediante prassi “rivoluzionarie” (quelli che: “dovremmo fare come in Egitto...”), magari “twittando” le sue gesta sui “social media”, è bene che sappia in anticipo che sin dal primo momento in cui scende in piazza si troverà affiancato da elementi molto determinati a dare un corso “imprevisto” agli eventi cui crede di partecipare come protagonista.

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    7. Concordo con kthrcds.
      Non vedo il senso nel destabilizzare un paese che già ora permette agli USA di fare i **** comodi loro (vedi MUOS, Vicenza etc...) e che anche nelle sue politiche di alto livello esprime sempre (almeno negli ultimi 30 anni) posizioni nettamente atlantiste (anche per la provenienza degli stessi).
      Io piuttosto vedrei, malpensando, questa sparata nell'ottica di disturbo dell'elettorato leghista, in chiave PUDE ovviamente (in questa tornata elettorale, considerando Grillo come PUDE, avrebbe molto più senso spostare il baricentro verso l'elettorato leghista e di estrema destra).
      Piuttosto, nel M5Stelle, nel movimento nato intorno ad Anonymous e negli Indignados, vedo il germe di un qualcosa che si potrebbe utilizzare in futuro. Secondo me hanno seminato per le prossime generazioni.
      Oltre alla funzione di gatekeeper, alla funzione di destabilizzazione in paesi al di fuori delle zone di influenza USA/Nato (vedi Ucraina, Iran, Siria, Venezuela...), questo "nuovo" che si sta con pazienza coltivando potrebbe imporsi come strumento per una globalizzazione compiuta.
      Non sottovaluterei l'importanza di tutta la narrativa e retorica - dell'uno vale uno, dell'1%, ... - che si sta con pazienza, e senza particolari ostacoli, diffondendo e radicando. Se si vuole progettare un cambiamento radicale nella società occorre che dietro ci siano solide fondamenta e adeguate mitologie e simbologie a corredo.
      Il fatto che alcuni punti fondamentali del dibattito vengano sistematicamente depotenziati da questi "movimenti", non può che far pensar male sulle reale intenzioni.
      Inoltre i media, anche quelli nuovi, sono oggi pesantemente controllati, e il processo di accentramento e accorpamento degli strumenti disponibili procede a ritmi elevati. Su queste problematiche mi pare che ci sia una sostanziale indifferenza generale, oltre che un'ingenua fiducia nel "potere della rete". La rete, come qualsiasi media, soprattutto con l'accentramento progessivo dei soggetti che la gestiscono e controllano, potrebbe essere, esattamente come qualsiasi altro media appunto, chiusa, bloccata, censurata, filtrata o manipolata.
      Parte dell'ideologia-mitologia-religione che sta prendendo piede verte proprio sul valore quasi totemico della rete, cosa che non ha ovviamente contatti con la realtà.

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    8. Appunto un mondo perfetto... per loro. La politica attiva si fa fra gente magrolina, col frigo vuoto e pure staccato. Questione di tempo, oppure le oligarchie ci lasceranno rimettere qualcosa in frigo, giusto per il (loro) quieto viver di rendita?

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  40. O.T. della serie: “faremo la spesa con la carriola”...

    'nartro che ha le idee chiare! "Il vero problema del ritorno alla lira: chi ce lo dà il camion per il trasporto dei soldi per andare dal benzinaio?"

    Mogol, Mogooool..... Disegnetto?

    No, non serve, prima te spiega questo eppoi quest'artro


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    1. Visto che il mitico mogol le vuole insegnare macroeconomia, perché lei prof non gli scrive 'na canzonetta?

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  41. Senta caro professore, lei è già in odore di omofobia e nazionalismo, nonché populista, efferato germanofobo, paladino della coruZZZione e degli Fprechi; ci mancherebbe ancora che volesse fare un partito CONTRO LE MINORANZE della EU SpA!!!

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    1. Lo sapevi che sono anche misogino?

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    2. e di quando in quando, pure un po' antipatico!

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    3. E io che mi illudevo di starle sulle balle personalmente...

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    4. Bagnai ha il grande pregio di non starsene mai sulle sue. Il che lo porta spesso a stare su quelle di tutti gli altri

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  42. Mi pare di aver capito che non vuole fare un partito.

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    1. Secondo me invece il professore parla già come un politico navigato, cioè dice il contrario di quello che gli frulla per il capo....

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  43. si vabbè vabbè, qui se parla se parla, ma la cosa fondamentale non ce la dice:
    Fassina, 'ndo v'ha portato a magnà?
    che ve siete magnati?
    chi ha pagato?
    e soprattutto: i sommovimenti dar basso ereno dovuti al ristorante? no, perché se no, evitamo.

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    1. Veramente da nessuna parte, ero a cena ai Parioli, penZa tu...

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    2. ammazza, manco 'na cena. che desolazione.
      eh, non ci sono più quei bei politici de na vorta...

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  44. Sembra chiaro che Bagnai sia pronto a fare un partito.
    Lo capisco, dopo quello che avrà visto o saputo...
    #sapevatelo Confessione in diretta: "E' vero, la lista Tsipras nasce per togliere voti ai partiti AntiEuro" (di tale Guido Viale, squallido candidato Lista Tsipras) http://tubechop.com/watch/2219029

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  45. Razionalità economica vorrebbe:
    1) proporre una raccolta fondi per fondare un partito (target 40 milioni: meglio stare larghi)
    2) trasferire i fondi su un conto di una banca olandese
    3) trasferire i fondi su un conto nelle antille olandesi
    4) trasferire i conti su un conto di Dubai
    5)prelevare i contanti dal conto di Dubai
    6) Noleggiare automobile con pagamento in contanti
    7)versare i contanti su un conto a Sharja (EAU)
    8) Chiedere la cittadinanza russa (con 200.000 euri cad te la cavi)
    9)col passaporto russo andare all'Avana
    10) affittare una casa, farsi mandare alcune casse di ruhm e circondarsi di molte giovani amiche
    11) Farsi una foto di gruppo
    12) postarla sulla pagina di facebook e sull'account twitter aperti col nome del presunto nuovo partito per il quale si sono richiesi i fondi, con il titolo:
    "Visto che, ab ovo, avevate creduto al sogno europeo, ci è parso opportuno non illudervi. La vita è una tempesta, prenderlo nel culo è un lampo"
    13) Scrivere uno studio sulla dissonanza cognitiva

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    1. Dopo il sogno europeo, la realtà caraibica.
      Mi commuove l'aforisma, che ho letto per anni, sul muro del sottopassaggio di una stazione secondaria della linea Milano-Venezia, quando prendevo il treno per andare all'università. La versione era forse meterorologicamente più rigorosa ed era impreziosita dal ricorso alla comparazione: "se la vita è un temporale, prenderlo nel culo è un lampo".
      Grazie per avermi fatto ricordare un pezzo di passato...

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  46. Di prima mattina è rinfrancante ricordare una massima aurea di Beniamino Andreatta (anche perché il pollaio siamo noi)

    Le autorità monetarie italiane afferma il senatore debbono essere messe in condizioni di intervenire con sicurezza e tempestività senza dover sottostare allo starnazzo del pollaio politico.

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  47. Che faccia tosta, BA - e non AB -, dato che a lui il non-starnazzo politico è servito per far passare ciò che voleva senza nemmeno una discussione.

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  48. Mah, vede professore, a me piace molto la botanica, gli alberi in particolare.
    Mi piacerebbe molto dedicarmi a questo mio hobbit (si scrive così, mi pare...), se fossi miliardario collezionerei alberi.
    Purtroppo mi tocca occuparmi di altro perchè altrimenti ho come l'impressione e temo mi si cerchi di sfilare il mondo da sotto i piedi (che non è piacevole, anzi anzi).

    Quindi qui non si tratta di assodare cose che già sappiamo, tipo che a lei piace più la musica che l'economia, perchè sarà pure vero, ma o lei impara a suonare come il re Davide, che rabboniva il furioso Saul col suono della cetra, o come il pifferaio di Hamelin rabbonisce i Piddini con soavi melodie, oppure può darsi che fondare un partito sia, più che un divertissement, una cruda necessità per... sopravvivere.

    Quindi, posto che non vuole, io le suggerisco di seguire la voce della coscienza. Infatti per ogni "non voglio" c'è sottoscritto, in caratteri piccoli "però forse devo".

    Avrà senz'altro il mio voto, la richiesta economica però al momento è di 3 ordini di grandezza al di sopra delle mie disponibilità.

    Molti saluti e grazie per il suoi prossimo impegno in politica.
    Non sarà solo, ovviamente.

    PS: Ricordo per altro che i bambini che vogliono fare i politici ad ogni costo fin dalla più tenera età (tipo, da quanto erano scout...) sono in genere politici assolutamente pessimi. Chi smania per il potere non ha in genere un gran spirito di servizio....

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    1. Monsieur, mi scusi se glielo chiedo, ma mi sembra di notare un accento di mari lontani nel suo discorrere, lei è forse originario della Malesia?

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    2. Ahahah, è lui è lui......troppe impronte su tutta la tastiera.

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    3. Poi facciamo una visura. Se non voglio, comunque, è perché non devo!

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  49. Mi rendo conto che molti già conosceranno l'argomento, ma questo articolo resta comunque un sintetico ed interessante bignamino per difendersi dalla retorica di TelePUDE.

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    1. Qui ne trovi anche di più...

      Però ha scritto pure questo. Ci sarà da fidarsi?

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    2. non capisco perchè, ma ho l'impressione che Formigoni ci abbia dato la tesi di laurea su codesti argomenti, ma deve avere studiato sull'enciclopedia, non sul bignamino

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    3. Mi sa che è ora che mi aggiorni, sono rimasto a questo e questo, seppur letti tanti anni fa. Per fortuna mi sono rimasti ancora sufficienti anticorpi contro il processo d'inebetimento del quarto potere!

      Beh, rispetto ad Obama, Formigoni è un principiante...

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  50. Possumus, non debemus, non volumus.
    A me apre che l'impegno politico del padrone di casa sia evidente, e che fosse evidente fin da quando ha aperto il blog.
    Non è impegno politico dire pubblicamente "vi stanno coglionando, e le conseguenze sono destinate a pagarle anche i vostri figli", quando il pensiero dominante sostiene il contrario? Non è impegno politico mettere in condizioni di capire chi non lo è (e farlo in modo scientifico, non sulla base di professioni fideistiche)? Non è impegno politico l'aver avviato una discussione pubblica su un argomento che prima era tabù?
    Cosa vuoi di più? Un movimento (dal basso), un "think tank" o cos'altro, aggregato attorno a un'idea negativa (sacrosanta, ma negativa) e alla personalità (affascinante e strabordante, ma pur sempre individuale) del padrone di casa? In fondo, sarebbe l'ennesimo movimento d'opinione personalistico, destinato a vivere e cadere con il proprio leader. Guardati in giro, i radicali e Pannella; l'IDV e Di Pietro; le liste Dini e Mastella; M5S e Grillo&Casaleggio (nonostante si voglia far credere il contrario); Forza Italia e Berlusconi... ne sto dimenticando qualcuno? Ah, sì... Scelta Civica e Monti (daje a rideeee!).
    No, guarda: questa sarebbe la strada migliore perché il padrone di casa finisca fatto a pezzi. A molti farebbe comodo. Così, invece, è una spina nel fianco: con quel che si legge su Goofynomics, ormai, tutte le forze politiche devono fare i conti (e a quanto pare li stanno facendo): se la smazzino loro, poi, a trovare l'offerta giusta per vendere il prodotto (in fondo è marketing anche quello, e la storia della prima Forza Italia lo dimostra: c'era un mercato disponibile, servivano la "brand perception" e la "brand identity", come dicono i markettari. Le hanno costruite e hanno vinto). Con un piccolo dettaglio: da questo momento in avanti alcune cazzate sarà difficile venderle (così, per esempio, mi immagino che Salvini - che da come l'ho sentito parlare è uno che studia - farà fatica a sostenere una cosa rispetto all'euro e continuare la retorica del sud brutto, sporco e cattivo. Poi, tutto è possibile...).
    Personalmente penso che al padrone di casa non servano consigli sui tempi e i modi (da buon musicista, come ha già spiegato tempo fa), e tanto meno serva essere tirato per la manica della giacca. Penso che meriti rispetto per quel che ha fatto fin qui e che continua a fare. E il rispetto per quel che ha fatto se lo merita indipendentemente da quello che deciderà di fare in futuro.

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    1. @ tolomeo

      ... e stavolta tocca a me.

      Concordo!

      Quando, in un talk-show televisivo o in un'intervista al volo per strada, le argomentazioni di questo blog vengono portate avanti da "gente comune" (e ciò sta già accadendo!), di tutti i ceti sociali, vuol dire che l'effetto politico di Bagnai è già in atto (e mi limito a ciò che si vede nei media "ufficiali", con gli ovvi limiti del caso).
      Non serve inventare un'altra sigla partitica.
      Il punto è che, chiarito e assunto il "no-euro-perché", servirà anche il "pro-X-perché", con X che farà la differenza a livello di partito politico.

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    2. Scusatemi, sapete che ogni tanto io dico le parolacce, ma che proprio voi veniate a chiedermi pro-X-perché mi fa un po' strano. Cioè: sarebbe normale che lo facesse Brancaccio, ma voi, se avete letto il libro e leggiucchiato il blog sapete per cosa sono: per una integrazione economica europea sensata basata sull'equità distributiva e il controllo dei mercati finanziari.

      Ovviamente il 99% di chi mi contatta queste cose non le sa, da cui le incazzature come quella che portano a questo blog. D'ora in avanti chi vuole vedermi prima paga, e poi mi vede, perché io non ho tempo da perdere a sentirmi servire a mo' di lezzioncina cose che ho scritto due anni or sono (e voi mi capirete).

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    3. Penso (ma può darsi che sbagli) che Carlo DiVargas non si riferisse a lei quando prospettava la necessità di chiarire, dopo il "no-euro-perché", anche il "pro-X-perché": come la pensa è chiaro (le si potranno rivolgere tutte le critiche di questo mondo, ma non quella di non saper e non volere dire le cose con chiarezza) e mi sembra sensato (anche perché mi pare l'unica opzione in grado di far funzionare le cose).
      Penso si riferisse al fatto che saranno le forze politiche che vogliono cavalcare l'onda del no euro a doversi pronunciare su come gestire il dopo. Chi lo farà in un modo vicino alla sensibilità di chi segue questo blog può darsi che riesca ad aggiudicarsi la posta in palio (che rischia pure di essere abbastanza consistente in termini numerici).
      Il punto è che un movimento, aggregazione elettorale, partito o come lo vogliamo chiamare deve avere un'offerta che non si limiti a opzioni negative (sul perché, basta guardare il M5S, che pare in piena crisi adolescenziale) e non si limiti a opzioni positive legate alla strategia di uscita dall'euro e di politica economica in generale (e per questo ritenevo l'esperimento di Giannino-Zingales & c. velleitario anche prima che succedesse quel che è successo). Costruire tutto questo probabilmente va oltre le intenzioni di Goofynomics e di a/simmetrie. D'altra parte, Goofynomics e a/simmetrie continueranno a essere un punto di riferimento per difendersi da venditori di cazzate. Anche se non saranno un partito.

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  51. Se si fa fatica a trovare anche solo 100.000 eur per il progetto asimmetrie, non vedo dove e come si potrebbero trovare quei 10-20 milioni di euro.
    A parte il fatto che poi i 10 milioni di euro dovrebbero tradursi in 10 milioni di voti, il che è tutto da vedere.

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  52. un partito NO ,... ma un Movimento???? (mo' si incazza!!!!)

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  53. Mi piacciono i movimenti, perché no? Mi piace quello della democrazia diretta globale, via internet, gestita perdipiù da una ONLUS rinomata come Google...

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  54. Professor Bagnai, posso approfittare di questo post un po' OT per farle qualche domanda, considerando che comunque la discussione non deraglierebbe di molto?

    Premetto che mi sto "interessando" di economia da pochissimo tempo. Più o meno dal 26 Febbraio dopo aver letto due articoli su "Il Fatto Quotidiano": il primo di un certo Daniel Gros, economista, che nell'intervista dichiara: "prendiamo il caso Electrolux: il mondo è cambiato e l'Italia non vuole rendersene conto. Non si riesce a sedersi introno a un tavolo per trovare accordi che permettano all'industria di rimanere in Italia, come ha fatto la Germania quando era nella stessa situazione. Bisogna cominciare a lavorare di più per lo stesso salario: è questa la vera riforma" e qui, da (più o meno) operaio mi sono incazzato e se c'era ironia nella frase o nell'articolo non l'ho colto per via del velo che è sceso sui miei occhi; l'altro articolo aveva questo titolo "L'euro funzionerebbe solo se fosse... la lira" di un certo Alberto Bagnai. Ho appuntato il nome e poi nel pomeriggio l'ho cercato.
    Ho trovato il Blog e ho iniziato a curiosare nelle istruzioni per l'uso. Ho letto diversi articoli, ho guardato con attenzione l'intervista fattale da Messora e da lì quella fatta a Borghi (e almeno altri 5 o 6 video suoi o di Borghi).
    Il blog, devo dirle, l'ho trovato difficile da capire perché, mancandomi le basi, non riuscivo a collocare le informazioni che leggevo in un più ampio contesto: bilancia dei pagamenti? Debito pubblico che non è il male? Debito privato estero?
    E tra un post e l'altro, ho iniziato a leggere "Democrazia Vendesi" di Loretta Napoleoni per poi passare a Paolo Barnard con "Il più grande crimine" per poi arrivare a "Il tramonto dell'euro", che sto ancora leggendo.
    In questo momento salto da un articolo all'altro, da video a libri. Mi sento come un bambino che non ha mai mangiato un dolce ed entra per la prima volta in una pasticceria... assaggia un boccone di tutto perché ha l'ansia di sapere il sapore di tutto.
    E qui partono le mie domande:

    Paolo Barnard è affidabile? e questo MMT? parlano di Keynes, che lei cita spesso, eppure non mi convincono. Barnard parla di complotti come di qualcosa che viene studiato a tavolino da un gruppo di persone cattive che vogliono il male del mondo e cercano di sottopagare i lavoratori nel migliore dei casi, farli morire (mia deduzione) nel peggiore.
    Sembrano tanti Sauron che decidono di distruggere il mondo perché vogliono distruggere il mondo. Punto.
    Quanto mi conviene spendere altro del mio tempo su MMT?

    Altra domanda: da qui http://atlas.media.mit.edu/profile/country/ita/ vedo che circa il 10% delle importazioni italiane sono petrolio non raffinato. Ho letto l'articolo (o era un video?) in cui si spiega come ovviare al problema dell'aumento del costo del petrolio e quindi quello della benzina (il costo reale del petrolio raffinato è solo di un quarto, tutto il resto è tasse). Ma con quel 10% si fa solo Gasolio e Benzina? non abbiamo altre industrie che dipendono dal petrolio ma che non sono tassate allo stesso scandaloso modo? e queste non verrebbero quasi strangolate dal costo del petrolio?

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    1. Carissimo, Donald è inaffidabile, per i motivi che tu hai benissimo intuito. Il tempo da spendere sulla MMT è zero, e ne abbiamo parlato qui (tenendo ben distinta la grossolana operazione di gatekeeping che viene condotta in Italia, dalla quale ormai si è dissociato perfino Mossler, dall'economia post-keynesiana, che è un'altra cosa).

      Sull'ultima domanda: mi dispiace, ma le aziende delle quali parli evidentemente devono essere tutte fallite quando il prezzo del petrolio aumentò di quasi il 100% fra 2007 e 2008. Quindi o hai ragione tu, e quelle imprese non esistono (perché se scomparirebbero per un aumento di costo del dollaro del 20%, ovviamente sono scomparse per un aumento del prezzo in dollari del greggio del 100%), oppure quelle imprese esistono, e tu hai torto (perché ti sfuggono le strategie di pricing delle imprese in contesti oligopolistici, il fatto che esiste una cosa che si chiama valore aggiunto, ecc.).

      Rassicurati e salutami Donald...

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  55. terza domanda: svalutazione. E' da quando sono piccolo che sento parlar male della svalutazione. Io sono dell'85 e quando ci fu l'ultima grande svalutazione (credo) avevo 7 anni. Mi ricordo che mio padre mi disse, per farmi capire di che si parlava, qualcosa del genere: una nazione decide di far valere la propria moneta di meno così ci può essere pure più turismo, ad esempio. Però gli altri non sono mica scemi, gli altri faranno la stessa cosa e questo creerà un circolo vizioso che ci costringerà a svalutare ancora di più e la benzina magari salirà alle stelle.
    Vi prego di non dare dell'ignorante a mio padre, perché è un modo di pensare che vedo ancora adesso. Penso sia dovuto a mancanza di informazione vera e una sovraproduzione di informazione farlocca.
    Questo è quello che ho capito io: la moneta di un paese che esporta molto diventa naturalmente più forte perché viene ricercata per comprare i beni della nazione che possiede quella moneta mentre la moneta di una nazione che esporta poco viene svalutata perché "nessuno se la fila". Solo che quando una moneta inizia a costare troppo, diventa antieconomico comprare i beni di quella nazione e i mercati si rivolgono da un'altra parte facendo perdere un po' per volta il valore. Contemporaneamente le merci del paese con moneta svalutata sono più competive perché costano di meno in proporzione al paese con moneta forte e si innesca un meccanismo, anche questo naturale, che fa diventare più forte la moneta debole e più debole la moneta forte.
    Questo ragionamento è giusto? Perché per me è difficile togliermi dalla testa l'idea che la svalutazione sia una cosa negativa e non una cosa "naturale".

    quarta domanda: questa è per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti.
    Un paese che esporta poco importa capitali. Questi capitali sono soldi del paese che esporta molto che vengono messi in banche e fondi di investimento che a loro volta li prestano ai cittadini degli altri paesi?
    Io contraggo un debito estero quando mi faccio un prestito da istituti bancari esteri (o collegati a essi) o è qualcosa da me non controllabile?
    Quando si parla di debito privato estero ho sempre l'impressione di qualcosa di troppo astratto.
    Inoltre, quando un tedesco porta capitali in Italia e compra la Ducati, questo per noi è un debito, vero? sia perché dobbiamo restituire i soldi sia perché gli paghiamo degli interessi, vero?
    E quando un negozio Ikea apre in italia (o la compagnia aerea Ryanair fa nuovi voli) e prospera, è un danno per l'economia italiana perché porta poi i capitali all'estero? Ma il "danno" è solo dal punto di vista contabile?

    La ringrazio anticipatamente per una eventuale risposta.

    Giuseppe

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  56. Ma... una copertura mediatica di Titanic Europa, c'è stata? In genere vedo linkati spezzoni di video tv, articoli di giornali mainstream... su questo evento nulla. Fassina ha la lebbra?

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  57. Non voglio fare un partito,non voglio fare.........non è chiaro.....

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  58. Quando ho letto "donald" pensavo avesse preso fischi per fiaschi e stesse rispondendo a qualcun altro tanto. Poi ho aperto il link e... sono morto dal ridere.

    Comunque il link sul petrolio è veramente interessante.
    E' una di quelle cose che, una volta fatta notare, fai "ahhhhhh, come ho fatto a non pensarci prima. Sembrava così sensato il ragionamento dell'aumento del petrolio".

    Grazie... anche per la pazienza che ho visto mettere nelle risposte a noi profani. Ho visto blogger rispondere "cretino, studia per anni come me e non farmi perdere tempo. Poi ne parliamo".

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    1. Praticamente ho detto la stessa cosa, ma sono più logorroico! ;)

      Torna quando vuoi, qui la porta è sempre aperta.

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  59. @ tolomeo 11 marzo 2014 18:15

    Grazie dell'attenzione.
    Era esattamente quello che intendevo.

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  60. Posso rubarle altro tempo?
    Nel capitolo "studio di un caso: il Lehman shock in Inghilterra e Italia" c'è scritto questo:
    "Ecco, le cose non stanno esattamente così, anzi. I dati mensili ci indicano che in risposta allo shock statunitense l’Inghilterra, nell’autunno del 2008, ha sperimentato inflazione negativa (deflazione), nonostante la svalutazione, per poi tornare sui valori precedenti allo shock. In termini annuali l’inflazione è scesa dal 3.6 per cento al 2.1 per cento. In Italia l’inflazione è scesa invece dal 3.5 per cento allo 0.7 per cento. Che bravi! E invece direi di no: il cambio sopravvalutato ha determinato una strisciante deflazione per tutto il 2009."

    Io avevo capito che una delle cause degli squilibri economici della zona Euro è la diversa percentuale di inflazione nei paesi Euro.
    Dal momento in cui la nostra inflazione diminuisce (0,7%) non dovremmo essere più competitivi o comunque ci allineiamo alla Germania?
    (ho visto che la Germania aveva 2,63% nel 2008 e 0,3% nel 2009... Quindi il nostro gap è passato da un 1,1 a uno 0,4%)
    Inoltre, perché questo provoca deflazione nel 2009, visto che la deflazione sono i prezzi che scendono e l'inflazione i prezzi che salgono?

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    1. L'aggiustamento via inversione dei differenziali di inflazione prende troppo tempo e distrugge la domanda interna dei paesi periferici. Lo ha spiegato anche Vito Lops sul Sole24Ore. Studia!

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