lunedì 27 ottobre 2025

Breve addendum

 (…inutile a chi sia in buona fede, ma anche a chi sia in cattiva fede…)

Visto che la Lega è un partito finito, e considerato che al suo interno io sono comunque irrilevante, e più in generale che come politico non valgo un granché, ma come intellettuale non valgo nulla perché ho rinnegato tutte le mie idee, ragion per cui ove mai questo blog esistesse nessuno lo leggerebbe, aggiungo una rapida postilla didascalica al post precedente, anche per far capire la differenza fra obiettivo tattico e strategico (e quindi per definire una strategia).

Premesso che come qui ben sappiamo noi siamo in una repubblica ultrapresidenziale (definibile come una repubblica presidenziale il cui Presidente è immune da qualsiasi responsabilità politica, cioè totalmente unaccountable, a norma di Costituzione), una e una sola cosa è determinante: che il prossimo presidente della Repubblica non sia organico al PD. Ricordo al colto e all’inclita che nel 2022 la maggioranza parlamentare era di sinistra (un pallottoliere vi aiuterà). Oggi è di destra ed è opportuno che tale resti nel 2027. Per conseguire questo scopo strategico ha ovviamente un senso tattico non affrontare donchisciottescamente quei poteri che hanno dimostrato di saper resistere al cambiamento. Basta girargli intorno, con eleganza. Quando vuoi estrarre un polpo da una buca non tiri: spingi, in modo che lui stacchi le ventose…

Facendomi un giro per la cloaca mi sono accorto che questo semplice principio non viene colto da un’accozzaglia quanto mai eteroclita di personaggi in cerca di editore, che coralmente accusano la Lega (o me) di aver tradito i propri elettori perché “hai detto che volevi uscire dall’euro e oggi dici che la stabilità aiuta”. 

Ora, premesso che io ho sempre detto che sarebbe stato l’euro a uscire da noi e non noi dall’euro, che la proposta cui ho aderito intellettualmente, perché più razionale, è quella del Manifesto di solidarietà europea, che prevede uno smantellamento dell’Eurozona “dall’alto”, in ogni caso io auspicavo il recupero di flessibilità nominale quando eravamo in B come Bagnai:


perché questo (con buona pace dei cretini che non l’hanno capito) sarebbe stato necessario oer evitare la macelleria sociale del PD, oggi tranquillamente ammessa da Draghi, che ci ha portato in D.

Ora però siamo in D, con una posizione competitiva invidiabile, con margine per dare un minimo di respiro ai cittadini (cosa che si sta facendo, anche se gli operatori informativi non ne prendono atto), e con nemici sull’orlo dell’implosione. Avrebbe senso ora creare instabilità finanziaria e quindi politica (perché oggi funziona così) aiutando i nostri nemici esterni e il loro alleato, il nostro nemico interno?

No!

Ecco perché difenderei la manovra di Governo se anche fosse quella che le fake news di piddini, grillanza e zerovirgolisti ci tramandano (ma non lo è).

Ovviamente la cloaca pullula di roditori che queste cose non le capiscono, o fanno finta di non capirle.

Fra i primi metterei senz’altro il filosofo Becchi, che sta alla politica come un capibara sta ai concerti di Vivaldi, e l’economista Zibordi, che sta alla macroeconomia come una nutria sta alla geometria differenziale, ma anche la leggiadra Sabrysocial, che sta a qualsiasi cosa come un cincillà sta alle corse di Wimbledon.

Fra i secondi qualche operatore informativo furbetto, che prima o poi farà un passo falso, e per ora si limita a cercare di farli fare a voi.

Noi sappiamo dove vogliamo arrivare, ve lo abbiamo detto, e vi abbiamo dimostrato di riuscire a far passi in quella direzione anche in un contesto complesso come quello dell’attuale legislatura: non solo il voto contro la ratifica del MES, non solo il rifiuto di aderire al Trattato pandemico, ma anche il voto di FdI contro la von der Leyen e la dichiarazione del premier contro il voto a maggioranza non ci sarebbero stati senza la pressione della Lega (che naturalmente ha preso queste decisioni contro la mia volontà, perché io ho tradito ma per fortuna sono irrilevante, come qualche cappone starnazza e troppi polli credono…).

Liberi voi di sostenerci, o di andare dietro al PD e alla sua corte dei miracoli di nani, ballerine… e trombettieri! Le cose andranno comunque come devono andare, con o senza di noi, ma soprattutto senza di loro!

Buonanotte!

48 commenti:

  1. "Abbiamo capito come funziona e stiamo interpretando il nostro ruolo".
    Qui c'e' tutto.
    Ma le orde di quelli che "tanto il MES lo firmereteee" ripetuto all' infinito, ma poi non pervenuti quando lo rispedite sonoramente al mittente, non lo capiranno mai.
    Quindi si, verissimo il suo:

    "Le cose andranno comunque come devono andare etc etc"

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    1. Si, le cose andranno come devono andare...ma non c'è un destino scritto nelle stelle. Noi siamo le scelte che facciamo ed è fondamentale che, al momento opportuno, atteso con ansia ma anche con pazienza, NON facciamo le scelte sbagliate!!!

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    2. @Francesco

      L’operatore informativo che ha inzuppato il pane nel Sabrysocialismo è esattamente quello che il 13 dicembre 2023 diceva che avremmo ratificato la riforma del MES. Ma la gente, marcia di grillanza, non capisce nemmeno così. Questo è uno dei tanti motivi per cui il consenso non è potere: perché spesso è un consenso di inconsapevoli.

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  2. La squallida vendetta degli esponenti del famoerpartitismo?

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  3. Le guerre di logoramento sono insidiose e ogni giorno che passa pesa come un macigno, che si accumula alla cacca già ingerita. Ma mai perdere la cognizione di che tipo di guerra è in corso.

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    1. Alla fine la frase che non so perché mi contestano nella cloaca mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà ("abbiamo capito come funziona") significa semplicemente: "Abbiamo capito che non sarà un assalto alla baionetta". Quando lo abbiamo capito? Nel biennio 2018-2019, nel modo che vi abbiamo spiegato via via e che Claudio riassume mirabilmente nel suo agile saggio che presenteremo anche al #goofy14. Ma a chi non ha avuto, per la propria inadeguatezza, l'opportunità di fare esperienza, non sembrerebbe vero che chi invece ha avuto, per la propria eccellenza, questa opportunità, non ne tenesse conto, continuando ad andare a sbattere...

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  4. Caro Alberto, non hai bisogno di convincermi sul fatto che il PD sia la peggior iattura che potesse capitare a questo paese. Sono ideologicamente e convintamente sostenitore del partito in cui militi. Piuttosto mi preoccupa l'atteggiamento di Forza Italia. C'è sempre un popolare che salva la Salis... speriamo che stavolta rimangano sordi alle sirene del PD.

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  5. Ottima analisi Professore. In questo momento positivo (di non accanimento oltre confine) meglio sedersi sulla riva del fiume. Per gli odiatori di professione non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

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  6. Certo, le elezioni del 2027 saranno molto più importanti di quelle del 2022 per via del 2029 come anno del Quirinale.
    Tuttavia mi vengono in mente almeno due problemi: il
    primo é legato al fatto che se Pd e 5s (con Avs) andassero uniti, dato il meccanismo elettorale, molto probabilmente nessuno avrebbe la maggioranza (così come una semplice alleanza di Pd e 5s al sud nel 2022 vi avrebbe fatto perdere la maggioranza).
    La soluzione sarebbe creare il doppio turno per giocarsela alla monetina tra Meloni e Schelin (ma con il rischio di creare l’incentivo, a quel punto, per la coalizione a sinistra che magari non ci sarebbe). Stessa logica con il premio di maggioranza per la coalizione (forse sarebbe il caso di approvare una eventuale modifica elettorale all’ultimo secondo utile, anche se di solito non porta bene e di certo verrebbe strumentalizzato…)
    Secondo punto: con il pessimo (ma veramente pessimo) accordo sulla Corte Costituzionale dello scorso inverno é stata ipotecata la maggioranza europeista presso questa iper strategica istituzione anche in caso di presa del Colle nel 2029, il tutto nel silenzio generale (ossia anche con i 5 in quota PdR e con il prossimo giudice nel 2027 in quota parlamentare, gli europeisti hanno 8 giudizi su 15 anche nel migliore dei casi).
    Quindi questo passaggio cruciale del 2027 é parzialmente depotenziato (rispetto al 2022).
    Sulla manovra, pur condividendo che presenta un consolidamento meno dannoso di quelli assurdi compiuti in passato, continuo a pensare che un rientro del deficit meno rapido non avrebbe creato provocato un attacco speculativo e avrebbe così accompagnato meglio il rallentamento dell’economia.
    Detto questo suggerisco, molto umilmente, dal punto di vista comunicativo, di scaricare la colpa della manovra sulle stupide regole europee, anche perché é questa la principale ragione che ha mosso il governo sul bilancio (oltre a tutto il resto: dal superbonus fino alle analisi della situazione finanziaria internazionale).
    Resta il fatto che questo non deve costituire un pretesto, come purtroppo accade, per scatenare un attacco o un regolamento di conti verso i nostri, aizzato dagli europeisti, che finisce solo con il favorire i migliori amici del Più Europa (anche se di grandi amici dell’europa purtroppo ce ne sono anche a “destra”, in tutti i sensi e spesso anche involontariamente).

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    1. Nella cloaca si segue l’ultimo rutto degli operatori informativi, ma da un’altra prospettiva i temi centrali sono ben diversi, e uno lo indichi tu: la riforma della legge elettorale. Sulla Corte Costituzionale mi limito a dire che la vera dialettica resta quella fra PUDE e patrioti, per cui qui siamo tutti perfettamente consapevoli che non esistono vittorie definitive, visto che i patrioti in Italia sono comunque in minoranza dai tempi di Ludovico il Moro. Aggiungo inoltre che un conto è il Presidente (l’unico su cui si appuntano gli strali), un conto la Presidenza, una istituzione inerziale per la sua pletoricità, che ovviamente resisterebbe a tentativi di cambiamento di indirizzo politico. Il fallimento della nostra divulgazione (qui ci metto anche Claudio, che più di me si è sforzato di spiegarvi i meccanismi politici) è nel fatto che tutti si chiedono chi succederà a Mattarella, e nessuno chi potrebbe succedere a Zampetti! Come vedi, conosco almeno settantasette volto sette motivi più di quanti ne porti per valutare con prudenza questo, come tutti, gli snodo storici. All’estremo opposto, i troll o semplicemente i cretini sono quelli convinti che se non si fa qualcosa esattamente entro il settordici ottembre duemilacredici il mondo finirà! 😂 Tu sei di ben altra pasta, grazie a Dio, e quindi ti chiedo: allora meglio un altro Presidente del PD? Sulla manovra, scusatemi se vi dico il non ovvio! Sembrerebbe che anche voi abbiate bisogno di sentirvi ripetere che le regole europee sono disfunzionali! Se permettete, ve l’ho spiegato 15 anni fa, e siccome quelle sono le regole, quello è il giudizio. Preferisco sempre dirvi il non ovvio. Un paio di anni fa vi dissi che le regole sarebbero state sovvertite dai Paesi forti: non era ovvio, sta succedendo. Oggi mi limito a osservare che questo Governo non sta facendo goldplating come la sinistra avrebbe fatto (perché lo ha sempre fatto), e in effetti ha fatto tre manovre “di sinistra”, nonostante le fake news su pensioni, sanità, austerità. Solo per rassicurarti che siamo abbastanza consapevoli…

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    2. Professore, Visto che come diceva lei i paesi forti stanno sovvertendo le regole europee, durante la prossima legislatura potrebbe esserci già maggiore margine per fare politiche più espansive?

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    3. Grazie a Dio il PDR può essere rieletto solo DUEvolte...

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    4. Il riferimento al successore del Segretario Generale del Quirinale è fondamentale, visto che in questi anni il potere degli 'uffici' ha sostenuto e spesso spinto il titolare del Colle su una certa strada (europeismo talebano, adesione acritica alle varie 'agende', da quella green a quella sanitaria, ecc.). Mi azzardo a dire che la scelta dello staff da parte del nuovo presidente (se davvero espresso dal Cdx), sarà rilevantissima per avere un settennato che assuma la difesa degli interessi nazionali quale compito prioritario della Repubblica.

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    5. Se dovessi dirti, non so nemmeno se, fino a quale livello amministrativo, e con quali formalità il PdR possa scegliere il proprio staff. Non me ne sono mai appassionato perché non solo è evidentemente un problema che non avrò mai, ma alla cui soluzione non mi verrà neanche richiesto di partecipare. Ma il problema è lì, non altrove.

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    6. Il tema del successore di Zampetti è, effettivamente, qualcosa che "Io sono il Potere" dovrebbe averci insegnato e che, spesso, tendiamo a dimenticare nei momenti di frustrazione (io per primo)... Per neutralizzare FI e cementare una maggioranza decente sarà fondamentale anche confermare varie Regioni (e.g., Veneto, Sicilia 2027, Lombardia e Lazio 2028) oltre a mantenere gli attuali rapporti di forza interni nel 2027. Rebus sic stantibus, sarà (ovviamente) FDI a esprimere il candidato PdR; in quel caso, potrebbe essere un ottimo compromesso esprimere, però, il successore a Zampetti (un profilo alla Barra Caracciolo?).

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    7. Ripeto: non ho proprio idea di quale negoziato possa avvenire in quelle circostanze e a quel livello (e se ce l'avessi probabilmente non la discuterei nemmeno nel blog che non c'è: ma non ce l'ho). In astratto quello che dici ha un senso...

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    8. P.s.: sacrosantissima la sottolineatura sull'importanza delle elezioni regionali per l'elezione del Presidente della Repubblica, soprattutto se, come si vaticina, le prossime elezioni politiche dovessero dare una maggioranza parlamentare "stretta". Ovviamente il sabrysocialismo si insinua anche in questi ragionamento: "il candidato Fanfarlucchi non è un vero sovranista perché su Facebook ha scritto che...", e via dicendo. La mia riflessione è che se io arrivo spesso in fin di giornata cianotico per quanto mi son dovuto turare il naso, forse ogni tanto potreste turarvelo anche voi per mandare le cose nella direzione giusta, ma capisco che è ingiusto impostare le cose in questi termini.

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    1. In realtà non ci sono limiti alla sua rielezione... ma non vorrei come cittadino, il TER.

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  8. Pensando al comportamento di forza Italia nei confronti della Casellati, siamo sicuri che anche con un parlamento identico a quello attuale uscirebbe un PdR di destra?

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    1. Osservazione centrata. È per questo, appunto, che dobbiamo farci furbi.

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    2. già, diciamo che è abbastanza superfluo parlare over and over di piddioti e grillanza perchè si sconfiggono da soli; il nemico più acerrimo è sempre quello che ti pugnala alle spalle, e non parlo solamente di FI. Comunque un dubbio, senza supponenza o intento denigratorio, mi assale da un pò di tempo: quando si tratta di scegliere, conta più il ministro leghista dell'economia o il responsabile economico della Lega? La domanda dovrebbe essere capziosa ma, da esterno, sembra legittima

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    3. @ Anonimo
      Nel '22 l' esito elettorale disastroso per la lega è stato condizionante e su questo i veti e i desiderata del " re del colle" hanno avuto buon gioco.
      A Salvini fu interdetto il ministero de l' interno ed imposto Giorgetti a l' economia in quanto ben noto" amico di Mario 2 ".
      Ciò non di meno Giorgetti per me si è rivelato una sorpresa , nel senso che mi aspettavo di peggio, e se si mettono in fila tutti i superministri economici della "seconda repubblica" lui se ne è dimostrato il migliore.

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    4. il merito dell'awakening di Giorgetti è anche del Nostro, più autorevole di altri... però, come dico sempre, nella vita è più facile fare il male (o il meno bene) che il bene, in tutti i campi. E' certo che lui si applica contrariamente ai suoi predecessori dra(g)oniani, vediamo che combina da qui ad un mese

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    5. Sinceramente, io a Giorgetti non ho nulla da insegnare, e quello che voi vedete come un risveglio a mio avviso è solo il passaggio dal Giorgetti percepito nel racconto giornalistico, che cerca sempre di mettere zizzania, al Giorgetti reale, come risulta dalle sue opere (che non sono quelle di cui parlano gli operatori informativi).

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  9. Le cose andranno comunque come devono andare, con o senza di voi, ma ho l'impressione che con voi ci faremmo un po' meno male.

    Tra i vari "no" includerei anche quello di Giorgetti in tema Golden Power. Erano eoni che non si vedeva una così netta difesa dell'interesse nazionale. Tessere del puzzle che progressivamente si incastrano, rendendo il disegno sempre più chiaro anche a chi assiste da spettatore.

    Una curiosità: la crescita lineare del PIL prima dello schianto è una coincidenza o dietro c'è qualche motivazione macroeconomica? Che il tasso di crescita tenda a diminuire man mano che un paese progredisce è stato spiegato più volte, ma per trasformare una crescita esponenziale in una lineare deve diminuire seguendo una specifica funzione.

    Andamento simile, pur su campione più breve e con qualche scossone, si intravede anche per la Germania:

    https://x.com/AlbertoBagnai/status/1981593848724820387

    Mi viene da pensare che non sia casuale.

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    1. Abbiamo già acclarato, parlando dei cialtroni del declino, che l'andamento dei tassi di crescita (e quindi dei livelli del Pil) è simile in tutti i Paesi dell'Eurozona in conformità alla convergenza prevista dal modello di crescita standard.

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  10. Bisogna cercare di lusingare FI e trattarli bene... Magari dargli qualche concessione prima per poi prendersi il Quirinale per il cdx... C'è da dire in francesismo che Fi ci tiene per le palle.. speriamo in futuro solo maggioranza Fdi e lega

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  11. La strategia è chiara ma bisogna valutare anche l' entità delle forze in campo.
    Ad esempio è evidente che tutto ruota intorno a FDI o per meglio dire al suo unico cervello pensante ( giorgia) finora molto abile a moderare il suo proclamato €urocollaborazionismo dietro la copertura delle "bizze" leghiste che " me fanno cadé er governo".
    Bene , ma tutto questo è alla fine e temo prima del fatidico 2027, perché aumentano le pressioni su giorgia per €uroallinearsi sulla guerra alla Russia , per cui presto avremo una delle due:
    1) o giorgia sbatte la lega fuori dal governo
    2) o la lega si rimangia "tatticamente" tutto quanto e si "allinea" agli ordini di Bruxelles
    Ma siccome giorgia ha già dimostrato di essere tatticamente brava non escluderei una " terza via" : prestare gran parte del proprio partito per un €urogoverno tecnico "di guerra" , un "mario3" da cui però riesca a non farsene compromettere politicamente , come invece già successe a Silvio&Matteo con i precedenti "mario", e così poi tornare e vincere trionfalmente le elezioni.
    Ma anche in questo caso c' è un problema : come Ucraina insegna quando c' è "guerra" c'è "emergenza" e "in emergenza" non si vota.

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    1. la terza via è quella insegnata da berlusconi, che in politica estera è stato talmente bravo (ricordiamo la personale amicizia con gheddafi, erdogan e putin) da irritare i padroni del mondo a Londra; la sensazione è che la Meloni è diventata anche più brava come pesce in barile, le manca solo un "socio", un'alleato europeo forte. Speravo in Merz ma si è giocato putin e i cinesi in pochi mesi. E qui entra in gioco Salvini, ma non mi dilungo

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  12. In questo post c'è un grave errore: quel che conta non è che il prossimo PdR non sia organico al PD, quel che conterebbe è che non fosse organico all'establishment pro-UE. C'è però un problema: che il suddetto establishment è ampiamente rappresentato (e direi dominante) nel governo sostenuto dall'On. Bagnai. Ne fa parte Tajani (leader di un partito federalista, membro del PPE), ma anche Crosetto che invoca a gran voce "cessioni di sovranità" (https://www.ilgiornale.it/news/politica/lallarme-crosetto-cessione-sovranit-o-lue-sar-irrilevante-2550813.html) e anche Giorgetti che - ricordo - voleva Draghi come De Gaulle (ttps://www.ilriformista.it/draghi-come-de-gaulle-al-quirinale-e-subito-al-voto-giorgetti-i-dolori-della-lega-e-i-candidati-della-destra-249994/). Conclusione: quand'anche il risultato delle prossime elezioni confermasse una maggioranza del cdx, il PdR potrebbe non essere organico al PD, ma sarà certamente organico all'establishment pro-UE. Con buona pace della "strategia", del Polpo e di tutto il resto. Il tema di fondo resta tradurre sul piano politico una posizione di opposizione all'establishment pro-UE (possibilmente senza scadere in follie alla Vannacci) e l'esperienza della Lega e di questo governo dimostrano che questo obiettivo non solo non è stato raggiunto, ma resta lontano anni luce. Cordialmente,

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    1. Quanto sei inutilmente saccente! Vieni qui a dirci cose che sappiamo benissimo, senza alcun ragionamento su come avvicinarci a un obiettivo che evidentemente non è comune, ma solo nostro, visto che tu ti avvicini solo per rompere le scatole! Torna a casa, caro.

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    2. Mi permetto di dire che "possibilmente senza scadere in follie alla Vannacci" è una frase decisamente pro-UE.

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    3. Più in generale tutto questo argomentare basandosi sui titoli dei giornali non è di per sé prova di enorme acume.

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  13. Prof, le segnalo questo che segue: https://www.youtube.com/watch?v=pVVxf4BEhGA

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    1. Da Castro (o castrato?) dei Volsci è tutto, a voi la linea!

      Povero Fiorenzo, a me fa tenerezza. Conosci la sua storia? Che pensi del suo rancoroso delirio? Io sinceramente non ho tempo per ascoltarlo.

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  14. Professore,
    vedo che su Twitter c'è più fermento del solito tra le fila di quelli che "hai traditoh!" (anche qui, per altro, a giudicare dal post qua sopra). Insomma, a parte farle un augurio di buon lavoro, esprimere gratitudine a lei, e tristezza per il fatto che in così tanti non si concedano neppure il beneficio del dubbio, proprio in un momento storico in cui lei e Borghi state riuscendo a piazzare alcune pedine fondamentali in un'ottica strategica, vorrei soltanto che lei sapesse che sulla cloaca prediligo il silenzio (come moltissimi altri lettori del blog, ne sono certo) in ossequio a quello che fu ed è l'imperativo categorico di questo blog: "l'importante è desistere". Mi sembra un buon modo di ringraziare. Ecco, volevo solo che lo sapesse.

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    1. Distinguerei però due livelli, partendo dal presupposto che è prioritario mantenere la serenità. Il primo livello è quello dei rapporti familiari o di lavoro, che è certamente opportuno non logorare con discussioni inutili, perché tanto se nel 2025 uno non ha capito, difficilmente capirà (dato che il capire comporta la vergogna di non aver capito per ben 26 anni)! Il secondo è quello delle dinamiche social, dove se si desidera, senza desiderio di prevalere e senza sfogare rancore, dare un minimo di sostegno ogni tanto, male non fa. Anche il semplice "cuore" rafforza il messaggio negli algoritmi, perché non dobbiamo mai dimenticare che il problema è anche quello di allargare la cerchia, e l'algoritmo ci serve a questo.

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  15. La rielezione del PdR è un palese vulnus democratico anche e soprattutto perché il PdR può scegliere a piacimento il momento in cui dimettersi e quindi controllare l'elezione del successore. In pratica il PdR ha una immensa finestra temporale di 14 anni durante la quale barricarsi al Quirinale e attendere che si formi il parlamento che più gli aggrada. Ci sono monarchi e autocrati che durano di meno.

    Se il PdR fosse eletto direttamente dai cittadini, invece, non avrebbe il lusso di controllare l'elezione del successore perché sarebbe il popolo a votare in caso di dimissioni. Forse l'unico vero modo di sbloccare l'impasse è rendere elettiva la carica del PdR ma ovviamente ciò richiede riforma costituzionale con referendum annesso, rischiando il naufragio stile Renzi. È molto dura.

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    1. Oddio, capisco quello che vuoi dire ma non lo direi proprio così! Perché mai la "rielezione" dovrebbe di per sé essere un vulnus democratico? La Costituzione la prevede. Il vero vulnus è stato privare i parlamentari di immunità e vitalizio: quelle erano le prerogative che tutelavano la loro libertà di scelta, e togliergliele, da parte dei rappresentati, non è stato segno di grande lungimiranza. Un Parlamento più forte sarebbe stato nel disegno originale, ed è stato finché c'è stato, un argine sufficiente contro l'esondazione della Presidenza dal suo alveo.

      Circa l'elezione diretta, sì, anch'io penso che sarebbe una soluzione estrema per riassoggettare a una responsabilità politica chi prende tante, tantissime decisioni politiche. La riforma del premierato a mio avviso affronta un problema che questo Governo ha già risolto in altro modo: quello della stabilità, ma non affronta il problema dell'accountability del Presidente giocatore (e non arbitro). I suoi falli chi li fischia? Per come siamo messi, ormai, essendo impensabile tornare a una vera repubblica parlamentare (perché questo comporterebbe restituire ai parlamentari le loro prerogative, e guardate quanto sforzo si è fatto per demonizzarle!), credo che la soluzione in cui i falli del Presidente li fischiano i cittadini via elezione diretta sia, per quanto drastica, inevitabile a tendere.

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  16. Visto le difficoltà a cui stiamo andando incontro direi che ci sono dei margini di miglioramento che questo Governo dovrà attuare. La rimodulazione delle aliquote, che recupera solo parzialmente il fiscal drag, dovrà essere concentrata sulle fasce medio basse piuttosto che il contrario. Oltre che equo è anche più efficiente nella crescita economica (propensione marginale al consumo più elevata dei meno abbienti). Perplessità anche sulle grandi opere pubbliche e gli utilizzi del PNRR. Ancora più perplessità sugli investimenti alla difesa (quante importazioni dovremo sorbirci?). Non possiamo più permetterci sprechi e inefficienze, altrimenti dall'Euro, semmai usciremo, usciremo con le ossa rotte, molto più della Francia e Germania (che probabilmente si riprenderanno rivendendoci le loro armi). La modesta crescita del PIL con gli aiuti del PNRR che non sono gratis è un risultato preoccupante che rischia di diventarlo ancora di più quando del PNRR rimarranno solo i debiti.

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  17. Grazie prof. Ogni tanto, comunque, è utile ricordare la strategia perché quando si è nella foresta può capitare di provare un senso di disorientamento.

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    1. Metafora assolutamente corretta. Quando vedi una montagna boscosa da lontano il crinale sembra assolutamente ovvio, liscio ed evidente. Quando poi ti addentri e cerchi di seguire la cresta ti rendi conto che il manto boscoso nascondeva e pareggiava salti di roccia, crinali secondari che in assenza di punti di riferimento si confondono col principale, ecc. Tratto da una storia vera, naturalmente (una delle mie ultime escursioni con l'amico "esperto"). In questo caso aiuta la bussola, e la bussola è sempre PD DELENDVS EST, quand'anche fosse per fare le stesse cose che ha fatto lui, e che altri farebbero comunque meglio!

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  18. Ineccepibile! Il cammino era difficilissimo, continua ad essere difficile ma si intravvede qualcosa, avanti!

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