(...terminate le correzioni del disco inciso a Pizzoferrato nel novembre scorso: già due case discografiche si sono interessate, io non sono un buon giudice del mio lavoro, se pure per motivi opposti a quelli che si potrebbero presumere, cioè perché dopo averlo ascoltato e riascoltato lo odio, e sono quindi molto curioso di vedere che cosa ne penseranno orecchie terze. Una copia omaggio è per il noto operatore informativo, gli sarà recapitata in busta verde...)
(...anniversario di matrimonio, il secondo, perché il tempo passa, a Venezia. Gli sparuti italiani diluiti fra i turisti mi riconoscono. Alla cassa del nostro ristorante preferito il cameriere, molto giovane, mi fa: "Io sono cresciuto ascoltando la sua intervista su byoblu!" E io, serafico: "È ancora attuale, i problemi restano quelli e ci stiamo lavorando." La sensazione è che la bolla social, senza la quale non saremmo riusciti a ottenere certi risultati, sia ormai diventata uno specchio deformante e una zavorra. La vicenda dell'art. 68 è stata piuttosto istruttiva. Che da svariate decine di migliaia di follower non si siano riuscite a spremere più di un paio di mila firme credo abbia qualcosa da insegnarci, anche se non so bene su cosa: su quanto di fasullo ci sia nell'engagement social? Su quanto sia impossibile riavvolgere il nastro della storia per restituire agli italiani una Repubblica parlamentare come prevista dalla Costituzione del '48? Il fatto è che sono gli italiani a non volerla, e non si può andare in paradiso a dispetto dei santi, né fare il bene delle persone loro malgrado, contro la loro volontà. C'è un certo grado di mieloso paternalismo à la Padoa-Schioppa nell'accanimento terapeutico con cui si vorrebbe restituire agli italiani il senso di certe istituzioni. Se non lo capiscono, amen! Fatti loro! Non possiamo più di tanto farci carico del compito di farglielo capire, se non fosse che perché questo ci metterebbe in una postura sinceramente spiacevole di superiorità intellettuale. C'è un unico modo sano di condurre le persone ad amare la democrazia e le sue istituzioni, ed è metterle in condizione di averne bisogno. Normalmente solo una guerra in cui muoiano i figli dei ricchi realizza questo miracolo - le Trentes glorieuses non sono susseguite al Secondo conflitto mondiale per un accidente del destino, ma perché funziona così. La nostra aspirazione a impedire che la SStoria faccia il suo gramo ma indispensabile lavoro unisce al paternalismo stantio degli aguzzini fondatori un certo titanismo romantico del quale dovremo imparare a fare a meno. Le cose vanno come devono andare, l'individuo farà pure la differenza, ma c'è anche chi la pensa in un altro modo:
e non è detto che abbia torto, quindi, nel dubbio, evito di farmi il sangue marcio e tiro dritto ad accumulare capitale sociale e relazionale. La gente che ci ferma per strada per ringraziarci è più di quella mandata nella cloaca a infangarci, e, soprattutto, è gente che ha una vita. Questo, come incoraggiamento, è più che sufficiente, insieme al fatto che al #goofy saremo quanti eravamo nel 2016...)
Due giorni fa è successa una cosa divertente e istruttiva. In bella simmetria, mentre sulla carta stampata uno dei tanti monatti mi dava del "malpancista":
(io sarei uno dei "colonnelli" di via Bellerio che istigano il "Capitano" contro il generale Giorgetti, mi par di capire...), seguendo una linea ormai consolidata, come quella che due giorni prima aveva spinto un altro pregiato esponente della nostra stampa che il mondo ci invidia, che per una volta non avevo scansato (dopo la scorrettezza che mi aveva fatto nel 2018, in effetti, lo tengo lontano dalle mie narici, e vedo che devo ricominciare a non salutarlo...), a dire che dopo il discorso della Meloni:
mentre cioè la carta stampata mi sospendeva, come al solito, per eccesso di "sovranismo" (parola inutile e dannosa, ma non torno su questo), nella cloaca social un altro pregiato operatore informativo se ne usciva con l'argomento uguale e contrario:
secondo cui io sarei l'irrilevante e remissivo voltagabbana, subalterno a Giancarlo cui mi sarei consegnato, da sconfitto, vendendomi ai poterifortih! Una sorta di character assassination inversa, dove il velen dell'argomento sarebbe non che io (o Borghi) creiamo instabilità finanziaria, ma che non ne creiamo abbastanza (con il sottinteso grillino, che tanta presa ha sulle anime semplici, di voler restare attaccati alla poltrona - della quale sapete quanto me ne freghi!).
Questa seconda narrazione, a dire il vero più innovativa, era visibilmente coordinata. A uscirsene con lo spezzone di Inside24:
in cui spiego che abbiamo capito come funziona sono stati diversi simpatici influencer, che probabilmente pensavano di mettermi in imbarazzo, ma sono solo riusciti a far capire a chi può capirlo (escluderei quindi sabrysocialisti, filosofi grillini e "treider"...) qual è il nervo scoperto del potere (e soprattutto chi sta lavorando per il potere).
Quello che li manda in bestia è che, come loro sanno benissimo, l'antagonismo distruttivo fra me (che poi conto il giusto, quindi diciamo fra Salvini) e Giancarlo è una loro invenzione, che lavoriamo insieme, che abbiamo apprezzato le parole, peraltro superflue, con cui alla prima riunione dopo la formazione del Governo nel 2022 Giancarlo, che è una persona spiritosa, ci esortò scherzando a non fargli fare la fine di Liz Truss (persona con cui nel frattempo ho avuto il piacere di confrontarmi, apprendendo che tutto il mondo è Paese), e che quindi siccome né noi eravamo pazzi come ci dipingevano e speravano che fossimo, né Giancarlo conformista e subalterno come lo dipingono e sperano che sia, farci saltare per aria è difficile, e impedirci di cambiare le cose è molto complesso, perché le chiacchiere sugli incrementi di pensione di due euro, o sulla scarsa qualità dei posti di lavoro creati, o sulla svendita delle partecipate di Stato, o sulle mille altre cazzate con cui il sistema piddogrillino cerca di sabotarci, nonostante abbiano molto smercio sui social anche grazie a principi del pensiero come la strana coppia Becchi-Zibordi, alla popolazione non arrivano, perché gli italiani scemi non sono, vedono che il figlio, o, cosa ancora più strana, il padre un lavoro l'ha trovato, vedono che la pensione è aumentata, vedono che il Governo applica il golden power, ecc., e quindi da tanto allarmismo sorci e monatti altro non riescono a conseguire che un effetto rebound, quello che consolida il consenso attorno al Governo, e che li manda in frenetica ansia, perché loro, gli operatori informativi, quelli ufficiali e quelli informali, i monatti della stampa e i ratti della cloaca social, tutto possono permettersi, tranne una cosa: un altro Governo di destra, che si trovi in allineamento con altrettanti Governi di destra negli altri due principali Paesi europei.
Da qui il nice try di farmi perdere il supporto di chi già da anni me lo ha sottratto (a chiacchiere, come a chiacchiere me lo dava): le amanti tradite, come la povera Fiorenza, i famoerpartitisti, gli haitraditisti, e tutta questa schiuma più o meno maleodorante che galleggia sulla cloaca social.
Io ci rido sopra e prendo il buono, che è quello che vi ho detto: se ci accusano simultaneamente di essere sovranisti e giorgettiani, malpancisti e conformisti, due cose emergono nitide: la prima è che in tutta evidenza siamo andreottianamente nel giusto, dappoiché ci vengono mosse accuse simmetriche! La seconda è che gli stiamo finalmente facendo paura, e per fargli paura non era necessario berciare: bastava sorridere! Che il sistema non si regga in piedi è evidente forse anche a loro, e che la transizione gestirla toccherà a noi è il loro incubo peggiore.
Grande è la confusione sotto al cielo, la situazione è eccellente!
(...ci vediamo al goofy: sto svuotando l'agenda per preparare la relazione introduttiva e quella conclusiva. Ci divertiremo e impareremo, come sempre...)
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