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(...magari non tutto, o non ora...)
Da una settimana ho ripreso a correre. Tempo non ce n'è, il freddo non è un grande incentivo, ma resta il fatto che siccome una Guerra dei trent'anni dura trent'anni (anche se qui molti hanno un'astronomia tutta loro), per arrivare a 86 anni sufficientemente lucido occorre che mi scrolli di dosso un po' di chili. C'è anche da dire che qualche giorno fa, dopo una delle tante audizioni, per la prima volta ho veramente perso le staffe con una persona (per fortuna solo al telefono), cosa che a un politico non dovrebbe mai succedere, non solo perché, come diceva Machiavelli, "li uomini si debbono o vezzeggiare o spegnere; perché si vendicano delle leggieri offese, delle gravi non possono: sí che l'offesa che si fa all'uomo debbe essere in modo che la non tema la vendetta" (e quindi, una volta intuito che il conflitto non ammette prigionieri, meglio evitarlo finché non si è sicuri di vincerlo), ma anche perché in Italia basta avere sufficiente pazienza da aspettare il Grande supplente e lasciar fare a lui (ricordate? Se ne parlava qualche giorno fa...).
Io pazienza ne ho, ma insomma: meglio sfogarsi, meglio ossigenarsi...
Aggiungete il fatto che da quest'estate mi fa un po' male un ginocchio. Mi sono fatto male praticando lo sport che secondo i medici non fa male (il nuoto), venendomi così a trovare nella tipica situazione in cui un medico ti direbbe "si riposi un po', vedrà che le passerà", che è poi la situazione in cui a me i dolori non passano finché non smetto di riposarmi e non torno a stressare la parte.
In effetti, dopo tre uscite sto già meglio: l'ortopedia non è una scienza e la Natura è un grande medico (anche se ogni tanto ha bisogno di una mano).
Mentre mi facevo la salita di villa Glori a ritmi decisamente geriatrici rispetto a quelli di tre anni fa incontro in discesa un funzionario parlamentare fra i più amabili ed eleganti. Ci riconosciamo, mi saluta, e gli faccio vedere che cosa ascoltavo in cuffia: l'audizione qua sopra. Commenta: "Sembra interessante!". Rispondo: "Direi di sì, e mi piacerebbe sapere perché io invece in quella stessa aula mi annoio così tanto. Forse dipenderà dalla Presidenza...".
Eh già...
Perché anch'io sono in una Commissione d'inchiesta, che si riunisce nella stessa aula del quarto piano di San Macuto. Ma nella Commissione cui appartengo, nonostante che gli auditi abbiano fatto in diverse circostanze rivelazioni piuttosto interessanti:
che hanno avuto eco sulla stampa, nulla si muove, nulla si sposta. La Commissione "passerella" (come la chiamo io) opera con la penosa liturgia del "giro di domande" con rispostone evasivo finale, anziché, come la Commissione David Rossi, consentendo un minimo di contraddittorio (cosa che ci si aspetterebbe da una Commissione che, secondo quanto recita l'art. 4 della legge istitutiva che contribuii a far approvare, "procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le medesime limitazioni dell’autorità giudiziaria"), e quindi non si arriva a nulla, non si segue alcun filone preciso, non si valorizzano gli esperti, in sintesi: non si indaga.
Ma comunque il punto qui non è (solo) questo: ci tenevo (soprattutto) a farvi notare, perché qui amiamo essere precisi, che quanto avevo detto in un post precedente non era del tutto corretto. Già con l'attuale regolamento ci sono Commissioni parlamentari che prevedono un confronto all'americana: sono le Commissioni d'inchiesta che fanno le Commissioni d'inchiesta. Quando funzionano così, le Commissioni d'inchiesta parlamentari possono far emergere verità che al Grande supplente sono rimaste nascoste (o che ha voluto tenere nascoste, perché non possiamo precluderci questa possibilità, tanto più in presenza di certi comportamenti ritorsivi).
Quando non funzionano così, servono solo a farti pensare che con tutto quello che c'è da fare staresti meglio da un'altra parte...
(...ma tranquilli: prima o poi una vera Commissione d'inchiesta sulla mattanza del nostro sistema bancario ci sarà, e se avete capito come funziona, avrete anche capito che cosa potete fare per contribuire a realizzare questo obiettivo che il passare del tempo non ha reso meno necessario: basta aspettare altri 16 mesi, o forse anche di meno...)
Buonasera professore. Sinceramente aspetto la mattanza sulle case e sulla riforma catastale. Ha fatto bene a riprendere a fare sport. Io fa da quando mi sono rifiutato anche di fare i tamponi ho preso un paio di kg. Dicono l'ozio io dico il nervoso mi rende onnivoro.....forse ingrasso perché mi aspetto periodi di carestia. Rammento sempre più spesso quella intervista con Messora dove diceva che ci sarà una sospensione della democrazia.....ora credo che la sospensione sia bella e morta. Notte
RispondiEliminaIo ascoltando ce lo chiede l'Europa ho finito per fare una mezza maratona.
RispondiEliminaIn effetti, la Sospensione ha fatto sì che:
RispondiElimina- smettessi di frequentare un ambiente malsano e totalmente antiscientifico permettendo di aggiornarmi su argomenti medici e non di estremo interesse
- interrompessi rapporti che con l'amicizia non avevano nulla a che fare e ne (ri)allacciassi di nuovi estremamente piacevoli
- superassi i 10000 km annuali in bici e riprendessi la corsa a piedi ed un po'di ginnastica
- tornassi all'ascolto esclusivo di musica classica in HiFi
- riprendessi la mia passione culinaria coccolando mia moglie che, poveraccia, ha dovuto fare i conti con una situazione scolastica vieppiù disastrosa.
Insomma... Sono pronto per la pensione. Complimenti professore, vedrà che in breve i ritmi non saranno più geriatrici. Una piccola annotazione. Il nuoto non è così benefico perché si lavora in assenza di gravità. Ottimo per la preparazione aerobia, molto meno per le articolazioni. Glielo dico da ex triathleta della domenica. Bene la corsa, purtroppo io debbo praticarla soli su asfalto. Consideri un po'di bici, anche con ausilio elettrico. Vero toccasana per articolazioni e circolazione in generale. Grazie, come di consueto, per rappresentarci in Parlamento.
Spero che, quando verrà il momento, si parta dalla L.218 del 30/7/90 e dal suo sciagurato promotore, che ancora imperversa nelle stanze dei bottoni. Quella fu senza dubbio l'origine della mattanza del sistema bancario italiano (la snaturazione delle Casse di Risparmio e degli altri Istituti di diritto pubblico) in nome di una sbandierata maggiore capacità competitiva nel mercato internazionale. A molti attori del sistema bancario di quegli anni apparve subito chiaro, fosse anche solo istintivamente, il sentiero di declino colpevolmente e deliberatamente fatto imboccare da quella classe politica alla spina dorsale del sistema di intermediazione creditizia nazionale ma pochi ne colsero appieno i perversi risvolti poiché la storia della truffa europea era ancora largamente avvolta dalla nebbia della retorica delle "magnifiche sorti e progressive" che i sodali del dottor sottile spargevano a piene mani. Oggi la nebbia si è diradata e, forse, siamo ancora in tempo per salvare l'ultimo baluardo del credito territoriale dalle folli regole EBA. Sicuramente è tempo di ricostruire la storia e rendere pubbliche le responsabilità.
RispondiEliminaMi auguro proprio di vedrla una vera Commissione di inchiesta sulla mattanza del nostro sistema bancario. Ho vissuto di persona, in una Cassa del Centro Italia,l'applicazione della riforma Amato-Ciampi, ed era abbastanza chiaro, fin dall'inizio, a cosa era finalizzata e quali potevano essere gli esiti. Ma guai ad esprimere dubbi, guai a pronunciarsi per la salvaguardia dell'autonomia delle Casse di Risparmio. Eppure erano state protagoniste attive dello svipluppo delle economie delle nostre Regioni. Gli amministratori ed i maggiorenti locali non hanno nemmeno tentato un minimo di resistenza, ma solo si sono attivati per qualche incarico nelle banche incorporanti (che non poteva essere che del tutto transitorio, come è stato). Ora scontiamo i rosultati: hanno perduto i dipendenti, i territori, le piccolo aziende e i risparmiatori. Esito del tutto negativo.
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EliminaVolevo giusto dire qualcosa di questo tenore, ma Pietro mi ha preceduto. Come figlio di un ex capo contabile Cassa di Risparmio, poi confluita in Unicredit tra mille tagli e modifiche, posso solo confermare. Le feste di Natale della Cassa in cui ad ogni figlio di dipendenti veniva dato un regalino da Babbo Natale in persona in cambio di un disegno sono solo un tenero ricordo...
RispondiEliminaDevo dire che il Covid mi ha scrollato dal punto di vista fisico, ero arrivato al punto di avere tachicardia da fermo a causa di un po' di diabete. Da bravo musicista speravo di consumare abbastanza muovendo le dita: ora mi muovo sempre a piedi e ho scoperto la bellezza del kayak, consigliatissimo per la schiena poi!
Pensa che io sono fermo da un mesetto, magari mi batti..
RispondiEliminaNon credo. Sono un sessantenne ormai.
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