domenica 11 luglio 2021

BCC: chi ci ripensa è...

(...lo sapete, no? Detto affettuosamente, ça va sans dire, ma visto che in giro ci sono le squadracce dei buoni, armati di certezze e di manganello digitale, meglio essere chiari fin dall'inizio...)

So che il tema non vi appassiona: non vi ha mai appassionato, e non ho nemmeno fatto molto per farvici appassionare, semplicemente perché parlarvene qui mentre me ne occupavo mi avrebbe trasformato in un bersaglio, più di quanto non lo fossi già per la ristretta cerchia degli addetti ai lavori.  Purtroppo il lavoro politico è ingrato: siccome vuoi delle cose che altri non vogliono farti ottenere, anche quando sarebbero nel loro interesse (cosa di cui poi vi darà una patente dimostrazione), non puoi dichiarare coram populo che cosa stai facendo, a pena di vederti ostacolato nel raggiungimento dei tuoi obiettivi. Ci sono obiettivi di territorio di cui si può parlare (esempio: nel convento dei francescani piove dal tetto? Aiutiamo i francescani a riparare il tetto: è anche quello un obiettivo politico)! Ma ci sono obiettivi di sistema che devono necessariamente essere trattati con discrezione. Questo vale in generale. A ciò si aggiunge l'increscioso fatto che ora siete vittime di una reductio ad puncturinam del tutto uguale e contraria alla reductio ad Hitlerum di quegli altri (mi riferisco, ovviamente, ai nostri amici iBuoni™), e la vostra incapacità (sia detto senza offesa) di pensiero laterale, di cui mi sono ampiamente condoluto con dovizia e messe di esempi al convegno Sapiens3 (aspettiamo che byoblu ci faccia la grazia di rendere visibili i video...), vi porta a trincerarvi ben bene dentro al perimetro, urlando agli altri quello che credete non vi vogliano far dire, mentre tutti insieme latrate solo ciò di cui non vi accorgete che vogliono farvi latrare.

Ma va bene così: tutto comprendere è tutto perdonare.

Se però magari qualcuno avesse curiosità, un breve resoconto della prima parte di questa storia lo avevo dato qui due anni fa (dal minuto 35), ed è ancora attuale, e sarebbe senz'altro utile per allineare le nostre informazioni. Ma capisco il vostro punto di vista: "Sono solo banche, basta con questa visione economicistica, tu non capisci che siamo in una dittatura scientista (dimostrazione), e il braccino, e la punturina...".

Uno tsunami di benaltrismo millenarista che travolge qualsiasi altra considerazione, e fa tanto comodo a chi vuole sfilarvi di tasca il portafogli...

Amen.

A me piacerebbe condividere, ma certo che senza un minimo di approfondimento mi è difficile farvi capire perché, leggendo la risoluzione 7/00668 del collega Buratti mi affiora irreprimibile sulle labbra un sorriso di incredulo stupore.

Ci proverò.

Il collega Buratti ci informa che:

"la qualifica di intermediari significant [NdCN: sono gli istituti bancari di grandi dimensioni - attivo sopra i 30 miliardi - in quanto tali sotto posti alla vigilanza diretta della BCE. La loro definizione e il loro elenco è qui] espone concretamente le singole Bcc ad una maggiore severità dei requisiti prudenziali rispetto a quelli che sarebbero coerenti e adeguati per proteggerle dai rischi che esse assumono in funzione del loro tipico business fondato sull'erogazione del credito per finalità produttive e sul finanziamento delle famiglie;"

per poi soggiungere che:

"il nuovo quadro micro-prudenziale genera processi e meccanismi (immaginati per intermediari di diversa complessità e dimensioni) che incidono in termini considerevoli sul piano dei costi e quindi della competitività delle banche di credito cooperativo e produce un impatto sia sui modelli di business sia su forme giuridiche specifiche come la cooperazione di credito a mutualità prevalente"

per cui, come ognuno vede (oggi), diventa necessario impegnare il Governo a:

"adottare iniziative per definire una cornice normativa, in raccordo con le istituzioni europee, che consenta alle Bcc di accrescere il proprio contributo alla ripresa del Paese, affinché possa continuare ad essere garantito l'accompagnamento creditizio e consulenziale a imprese e famiglie chiamate a fare la propria parte nella ricostruzione post-pandemica delle economie locali in una prospettiva di transizione ecologica e digitale socialmente partecipata e inclusiva".

Bè, certo: ecologica, digitale, partecipata e inclusiva nel 2018 non mi sarebbero mai venute in mente, e sono parole che se posso evito ancora oggi, data la mia radicale insofferenza verso ogni linguaggio liturgico che non sia quello della Messa tridentina (una liturgia che, piaccia o meno, un senso ce l'ha...).

Ma a me viene da ridere perché, vedete, il PD viene oggi a dirci quello che non voleva capire quando, a giugno 2018, cercavamo di spiegarglielo con parole meno liturgiche ma non meno comprensibili: " vogliamo parlarne prima di entrare nelle regole della sorveglianza unica [e quindi prima di fare i Gruppi Bancari Cooperativi, che assumendo dimensioni significant avrebbero portato le BCC sotto la vigilanza unica], che - a nostro avviso - non tutelano abbastanza le specificità delle banche territoriali".

Cioè, non so so è chiaro: oggi il PD ci ripensa (sapete come dicono a Roma, no?), e depreca che sia successo esattamente quello che gli avevamo detto che sarebbe successo, partendo da questa mozione di maggio 2018, e poi proseguendo (l'articolo che vi ho citato è di giugno, e così via combattendo, rintanato come un vietcong, per mesi e mesi e mesi, riuscendo a salvare solo una parte del sistema, quella che ha voluto fidarsi - e quindi salvarsi).

Stavamo cercando di fare quello che era giusto, ma dovevamo farlo contro il parere di chi ora viene a dirci che quello che allora si stava facendo era sbagliato, ovviamente glissando su chi lo stesse facendo! Perché esattamente come gli ospedali non si sono chiusi da soli (ditelo a Delrio), anche la riforma delle BCC non è arrivata con le sue gambe, ma con quelle del PD.

Insomma: il povero Scajola venne messo in croce per un appartamento di cui disponeva "a sua insaputa", salvo poi essere assolto (come da prassi) dopo un calvario per il quale nessuno, tranne la vittima, pagherà (suppongo quindi che firmerà per i referendum, e dovreste farlo anche voi perché nessuno vi garantisce che non possa succedere anche a voi...).

Questi "a loro insaputa" hanno riformato (cioè deformato) un intero Paese, e, come torno a dire, non sembrano minimamente disposti a prendersi le loro responsabilità, ma anzi vengono nel 2021 a farci la lezioncina su quello che si dovrebbe fare, che è esattamente quello che noi dicevamo di fare nel 2018, ed è, tra l'altro, l'applicazione di un principio generale che mi pare non sia ancora entrato nella cultura politica di questo Paese (e quindi, necessariamente, di nessuno dei suoi Governi): prima si tratta e poi si firma!

Allora: nessuno ha voglia di fare polemiche inutili, ma anche dimenticarsi la Storia non aiuta se non a ripeterla, e qui dobbiamo smetterla, una volta per tutte, di entrare in accordi pensando di poterli cambiare dopo. Non funziona così. Possiamo certo chiedere ora tutta la "proporzionalità" (termine tecnico per "clemenza") del mondo, ma starà alla controparte decidere se accordarcela o meno, perché nelle regole non c'è scritto, come non c'era scritto, che chi supera i 30 miliardi di attività debba essere trattato con tanti riguardi. Bastava semplicemente fare quello che dicevamo noi: invece di creare giganteschi gruppi, istituire come in Germania, Austria e Spagna dei sistemi di tutela istituzionale.

Nessuno si sarebbe fatto del male.

E quindi ai colleghi e alleati (ma solo per salvare il Paese) del PD dico: per salvare il Paese ci siamo, per dimenticarci come siamo arrivati qui no!

Concludo ribadendo che quello che vale per queste regole (le regole dell'Unione Bancaria), vale anche per tutte le altre: prima si negozia e poi si firma. Domani a Roma ne parleremo a proposito delle regole di bilancio.

Vi aspetto.

(...ah, magari chiedetelo anche voi a byoblu di smollare i video di Sapiens3...)

(...e la morale della favola qual è? Sono due. La prima è che in politica prima si fa e poi si racconta, e  la seconda è che chi non si fida non può essere salvato. E dopo, naturalmente, ci ripenserà. Come il PD...)

13 commenti:

  1. La banca del mio commento nel post sul rischio bancario era proprio una bcc

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  2. Stasera proprio non era il caso neanche di leggerla; le sollecitazioni che arrivano poco prima della partita o addirittura durante la partita sono una provocazione.
    Però, adesso che tutto è compiuto, e compiuto nel migliore dei modi, adesso si può leggere e meditare tutto con la massima attenzione; anche se mi sa che tra un po' la rimandano tutta sul primo canale.
    Tuttavia mai come stanotte si può leggere e riflettere con piena libertà e disposizione d'animo.

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  3. https://twitter.com/alessia_smile6/status/1412875704023326721?s=20 veramente qui il 7 luglio avevo chiesto a claudio messora del video di sapiens³ si può vedere la risposta dico solo che spero che il video completo esca al più presto sennò mi incazzo scusami bagnai ma cavolo da byoblu mi aspetto il meglio sennò tanto valeva che mi guardavo la rai

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  4. Peccato che la storia insegna (MES) che quando chiedi di trattare arriva un florilegio di scuse che non c'è tempo, che bisogna firmare prima che cambino idea, che non firmando subito facciamo innervosire i mercati, che si alza lo spread, che siamo dentro e non possiamo permetterci di non firmare (ma se vuoi uscire allora non si può).

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  5. Il PD -da solo- potrebbe far crescere 20 generazioni di antropologi.

    Evento desiderabile -addirittura un sogno- perché occupato a far creare grandi scoperte antropologiche (‘ma chi sono questi?’, ‘ma come fanno questi?’, ‘ma da dove vengono?’ e soprattutto: ‘ma dove vanno questi?’), potrebbe succedere che smettano per un po’ di far danni, sempre col ditino alzato.

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  6. Anche su questo concretissimo aspetto delle Banche territoriali e del credito necessario per la vita di imprese e lavoratori il silenzio e l'oscuramento dei media è efficientissimo e si somma alla stucchevole ma onnipresente propaganda piddina sulla legge Zan, su Orban, sul contrasto al linguaggio d'odio e via così.
    Correttamente lei ci fa anche notare come molti soggetti sui social si rendano inconsapevolmente complici di questa lucida opera di rimozione, rivolgendo tutta l'attenzione nei confronti della campagna vaccinale con toni apocalittici da armageddon.
    Il metodo è collaudato, lo abbiamo visto in azione con Monti nel 2011: si individua una falsa bandiera (lo spread, il debito pubblico) per giustificare la necessità e l'emergenza per provvedimenti e misure rivolti a ben altro obiettivo (salvare la zona euro attraverso misure deflattive, taglio delle importazioni, dei consumi e dei salari). Stessa tecnica adottata dal PD quando prima Letta, poi Renzi e Padoan ci rifilarono l'unione bancaria e il bail in nel 2015 con la falsa promessa di maggiori garanzie e protezioni per le nostre Banche.
    La storia purtroppo si ripete.

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  7. Intervento appropriato Prof. cambiare la normativa prudenziale sulle banche differenziando le banche del territorio da quelle di sistema è fondamentale per erogare il credito alle imprese.

    Negli USA le Community banks hanno una normativa differente rispetto alle banche più grandi ed anche nel Regno unito si sta ragionando su una normativa ad hoc.

    In particolare la Bank of England nell'aprile di quest'anno si è aperta una su un regime di vigilanza più leggero in seguito alla pubblicazione di un Discussion Paper che si puo’ trovare accedendo a questo link:



    https://www.bankofengland.co.uk/-/media/boe/files/prudential-regulation/discussion-paper/2021/dp121.pdf?la=en&hash=BAF03DB89BF248EE72D75096249C796B84916CFF



    Direi che, pero’, se apriamo un ragionamento su questo, è necessario fare un ulteriore passo avanti nel dibattito per essere dei precursori come sempre. Mi riferisco, in particolare, alle novità introdotte con l'intervenuta modifica contenuta nella legge 17 luglio 2020, n. 77 che ha convertito in legge il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto rilancio). Con la conversione dopo l’articolo 31 è stato inserito il seguente: «Art. 31 -bis (Confidi) — 1. Il comma 6 dell’articolo 112 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è sostituito dal seguente: “6. Fermo restando l’esercizio prevalente dell’attività di garanzia, i confidi iscritti nell’albo possono concedere altre forme di finanziamento sotto qualsiasi forma, ai sensi dell’articolo 106, comma 1”».



    In conseguenza della modifica è stata pertanto elevata per i confidi iscritti all’art. 106 del Testo Unico Bancario la possibilità di erogare finanziamenti diretti alle imprese dal 20 fino al 49% del totale delle attività dell’attivo ponderato, riducendo l’originaria attività di prestazione di garanzie consortili su finanziamenti bancari che oggi è molto meno richiesta dal mercato.



    A questo punto si pone il problema di fare in modo che questa operatività prosegua visto che i confidi sostengono una parte delle Piccole e medie imprese che senza il loro apporto probabilmente farebbero difficoltà ad accedere al credito.



    E’ necessario pertanto che vengano in qualche modo riformate le disposizioni sui regimi di vigilanza anche per tali Organismi iscritti all’art. 106 T.U.B citato, in analogia a quanto detto sulle banche del territorio. Entrambi gli enti ad oggi, sono vigilati da Banca d’Italia.

    Successivamente con le debite proporzioni si potrebbe agire anche sui cosiddetti Confidi minori iscritti all’art. 112 del T.U.B. e vigilati dall’Organismo, ai quali le recenti modifiche normative hanno consentito di utilizzare i Fondi antiusura per erogare credito direttamente alle imprese.
    Quindi perche' non utilizzare i confidi che possono avere magari anche difetti ma che sono una peculiarita' italiana?


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  8. Inoltre bisognerebbe intervenire:

    1) consentendo di erogare finanziamenti con provvista pubblica da parte degli enti pubblici, enti territoriali o alle finanziarie regionali alle PMI come peraltro sta già accadendo con alcuni interventi;

    2) approvvigionare in quota parte le piattaforme di crowdfunding lending, in buona sostanza affiancare la provvista pubblica a quella privata per finanziare le imprese ottenendo un effetto leva dovuto al mix risorse pubblico-private. Con questa modalità ad esempio si potrebbe intervenire come fanno già certe piattaforme scontando le fatture.



    Il vantaggio per le imprese sarebbe immediato in quanto le due operatività ad oggi non sono sotto monitoraggio della Centrale rischi di banca d’Italia, pertanto le imprese non si troverebbero ad incorrere di essere nella situazione di default contenuta nell’art. 178 del Regolamento n. 575/2013 ed alla sua intervenuta applicazione dal 1° gennaio 2021.

    Questi due tipi di intervento consentirebbero di far ripartire il tessuto economico e trasformerebbero il rapporto banca impresa in quanto quest’ultima potrebbe rivolgersi all’istituto circoscrivendo le operazioni e basandosi per la altre sulla finanza addizionale.



    L’ipotesi potrebbe essere percorribile se riflettiamo anche su alcuni criteri di selezione che possono essere sviluppati in riferimento alla sostenibilità dell’iniziativa imprenditoriale, in quanto è giusto allocare risorse pubbliche per avere un effetto moltiplicatore ma allo stesso tempo è necessario che non siano sprecate, quindi utilizzando, la modalità del prestito probabilmente questa operazione andrebbe a beneficio dell’economia.

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  9. No, ma è fantastico...
    Il PD sbaglia con una certa protervia, ma siccome dopo fa notare l'esito nocivo e mai la paternità della causa che lo provoca, lasciata a un etereo, quasi mistico, "si è tagliato", "si sono approvate regole", allora tutto è a posto ed esso è dalla parte del giusto. Poi che il problema sia risolvibile o ormai solo degno di un pensoso sospiro di rassegnazione non scalfisce l'intrinseca giustezza.
    Se avessi trattato con il metodo PD una qualunque causa sarei stato deferito all'Ordine...

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  10. Personalmente io sono contento che ci sia lei, e la "sua" squadra, a combattere sui vari fronti aperti: antropologico ed educativo (legge zan), libertà d'espressione (commissione odio), economia (questo delle banche è uno dei tanti), scientismo al governo, controllo dei corpi, ...

    Umanamente, mi dispiace molto vedere che la realtà di quelli che vedono i problemi del sistema attuale (neoliberismo - egemonia culturale del grande capitale, istituzioni conseguenti, ...) si frammenti in tanti rivoli differenti e in lotta più aspra tra loro che con i nemici veri.
    Io non so proprio se il conflitto redistributivo materiale è in questo momento preordinato ontologicamente rispetto al conflitto tra libertà e controllo sociale. Mi dispiace soprattutto intuire una "risorsa" preziosissima come Il Pedante allontanarsi sempre più da lei su questo punto.

    Forse dovrei studiare di più la storia e scoprire, nelle resistenze vittoriose, quanto le varie fazioni dei partigiani erano in conflitto tra loro.
    Ma ancora di più mi chiedo: quando i partigiani diventano tali e non più terroristi? Quando vincono e scrivono loro la storia, certo. Ma sarà possibile ottenerlo prima? In quali condizioni i resistenti sono stati considerati dal popolo come più vicini a lui che le elite? Com'è possibile bucare la propaganda e far percepire alle grandi masse che iBuoni... non sono degni di questo nome? Perché credo che sia solo questa la battaglia decisiva.

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    1. Ma, sai... quanto sia preziosa una risorsa lo si comprende solo alla prova dei fatti. Personalmente ho fatto il possibile per dare spazio e visibilità a pensieri originali e illuminanti. Dopo di che, la lotta politica è un'altra cosa, e mi rendo anche conto che la pandemia ha offerto a intelletti eccelsi assistiti da personalità meno eccelse una possibilità di "uccidere il padre", secondo i consueti schemi. Purtroppo l'appostismo è una disciplina poco praticata, ma non c'è nulla di nuovo. Sì, i partigiani si sparavano addosso fra loro (e infatti il loro contributo, da solo, non sarebbe probabilmente bastato), e si diventa partigiani, e non più terroristi, quanto si vince (o chi per te vince). Non è che ci voglia molto a risolvere simili questioni: è tutto molto scontato.

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  11. Mi chiedo fino a quando il paese potrà sopportare danni e ruberie, oltre a tradimenti, di ogni tipo, prima di inabissarsi nel totale disastro economico. Sono anni che leggo di continui tradimenti del popolo, del paese, di quanto costruito. Andranno avanti finchè non saremo alla fame, sappiatelo. Ma tutti stanno zitti e pensano alla coppa europea.

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